(Adnkronos) - I dazi doganali al 30% voluti dall’amministrazione Trump potrebbero innescare una serie di effetti diretti sulle esportazioni italiane, ma anche indiretti, come l’ulteriore apprezzamento dell’euro, un aumento dell’incertezza dei mercati finanziari e un incremento del costo di molte materie prime, in grado di provocare un danno economico al nostro sistema produttivo fino a 35 miliardi di euro all’anno. E' quanto emerge da una nuova stima dell'Ufficio studi della Cgia, che definisce il valore "praticamente una finanziaria" e mette in guardia: "A pagare il conto più salato potrebbero essere le regioni del Sud"
Concentrando l’attenzione solo sulle vendite di beni verso gli Usa, i dazi generalizzati al 30% imposti dal presidente Trump potrebbero penalizzare, in particolare, le esportazioni del Mezzogiorno. A differenza del resto del Paese, infatti, la quasi totalità delle regioni del Sud presenta una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri. Pertanto, se dopo l’acciaio, l’alluminio e i loro derivati, gli autoveicoli e la componentistica auto gli Usa e, a catena, altri Paesi del mondo, decidessero di innalzare le barriere commerciali anche ad altri beni, gli effetti negativi per il nostro sistema produttivo potrebbero abbattersi maggiormente nei territori dove la dimensione economica dell’export è fortemente condizionata da pochi settori merceologici.
L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export per regione; parametro che pesa il valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici sul totale regionale delle vendite all’estero. Laddove l’indice di diversificazione è meno elevato, tanto più l’export regionale è differenziato, risultando così meno sensibile a eventuali sconvolgimenti nel commercio internazionale. Diversamente, tanto più è elevata l’incidenza del valore dei primi 10 prodotti esportati sulle vendite all’estero complessive, quel territorio risulta essere più esposto alle potenziali congiunture negative del commercio internazionale.
La regione che a livello nazionale presenta l’indice di diversificazione peggiore è la Sardegna (95,6%), dove domina l’export dei prodotti derivanti della raffinazione del petrolio. Seguono il Molise (86,9%), caratterizzato da un peso particolarmente elevato della vendita dei prodotti chimici/materie plastiche e gomma, autoveicoli e prodotti da forno, e la Sicilia (85%), che presenta una forte vocazione nella raffinazione dei prodotti petroliferi. Tra le realtà territoriali del Mezzogiorno, solo la Puglia presenta un livello di diversificazione elevato (49,8%). Un dato che la colloca al terzo posto a livello nazionale tra le regioni potenzialmente meno a rischio da un’eventuale estensione dei dazi ad altri prodotti merceologici.
Ad eccezione della Puglia, le aree geografiche che, invece, potrebbero subire degli effetti negativi più contenuti di quelli previsti in capo alle regioni del Mezzogiorno sono La Lombardia (con un indice del 43%), il Veneto (46,8%), la Puglia (49,8%), il Trentino Alto Adige (51,1%), l’Emilia Romagna (53,9%) e il Piemonte (54,8%).
Leggi tutto: Dazi Trump al 30%, per l'Italia danni fino a 35 miliardi: Sud più colpito
(Adnkronos) - I dazi doganali al 30% voluti dall’amministrazione Trump potrebbero innescare una serie di effetti diretti sulle esportazioni italiane, ma anche indiretti, come l’ulteriore apprezzamento dell’euro, un aumento dell’incertezza dei mercati finanziari e un incremento del costo di molte materie prime, in grado di provocare un danno economico al nostro sistema produttivo fino a 35 miliardi di euro all’anno. E' quanto emerge da una nuova stima dell'Ufficio studi della Cgia, che definisce il valore "praticamente una finanziaria" e mette in guardia: "A pagare il conto più salato potrebbero essere le regioni del Sud"
Concentrando l’attenzione solo sulle vendite di beni verso gli Usa, i dazi generalizzati al 30% imposti dal presidente Trump potrebbero penalizzare, in particolare, le esportazioni del Mezzogiorno. A differenza del resto del Paese, infatti, la quasi totalità delle regioni del Sud presenta una bassa diversificazione dei prodotti venduti nei mercati esteri. Pertanto, se dopo l’acciaio, l’alluminio e i loro derivati, gli autoveicoli e la componentistica auto gli Usa e, a catena, altri Paesi del mondo, decidessero di innalzare le barriere commerciali anche ad altri beni, gli effetti negativi per il nostro sistema produttivo potrebbero abbattersi maggiormente nei territori dove la dimensione economica dell’export è fortemente condizionata da pochi settori merceologici.
L’analisi realizzata dall’Ufficio studi della Cgia si fonda sulla misurazione dell’indice di diversificazione di prodotto dell’export per regione; parametro che pesa il valore economico delle esportazioni dei primi 10 gruppi merceologici sul totale regionale delle vendite all’estero. Laddove l’indice di diversificazione è meno elevato, tanto più l’export regionale è differenziato, risultando così meno sensibile a eventuali sconvolgimenti nel commercio internazionale. Diversamente, tanto più è elevata l’incidenza del valore dei primi 10 prodotti esportati sulle vendite all’estero complessive, quel territorio risulta essere più esposto alle potenziali congiunture negative del commercio internazionale.
La regione che a livello nazionale presenta l’indice di diversificazione peggiore è la Sardegna (95,6%), dove domina l’export dei prodotti derivanti della raffinazione del petrolio. Seguono il Molise (86,9%), caratterizzato da un peso particolarmente elevato della vendita dei prodotti chimici/materie plastiche e gomma, autoveicoli e prodotti da forno, e la Sicilia (85%), che presenta una forte vocazione nella raffinazione dei prodotti petroliferi. Tra le realtà territoriali del Mezzogiorno, solo la Puglia presenta un livello di diversificazione elevato (49,8%). Un dato che la colloca al terzo posto a livello nazionale tra le regioni potenzialmente meno a rischio da un’eventuale estensione dei dazi ad altri prodotti merceologici.
Ad eccezione della Puglia, le aree geografiche che, invece, potrebbero subire degli effetti negativi più contenuti di quelli previsti in capo alle regioni del Mezzogiorno sono La Lombardia (con un indice del 43%), il Veneto (46,8%), la Puglia (49,8%), il Trentino Alto Adige (51,1%), l’Emilia Romagna (53,9%) e il Piemonte (54,8%).
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(Adnkronos) - Un bacio tra le lenzuola per smentire le voci di crisi. Elodie ha pubblicato sulle sue storie Instagram lo scatto di un bacio appassionato con il fidanzato, il pilota motociclistico Andrea Iannone.
La foto arriva dopo che sul web rimbalzavano da giorni le voci di una possibile rottura come causa di un momento di nervosismo avuto dalla cantante e attrice sul palco durante il concerto di Radio 105 nei confronti di due spettatori, che forse avevano fatto qualche gestito non gradito dall'artista: "Due tipi non mi stanno tanto simpatici. Volevo litigare".
Da allora erano cominciate a circolare ricostruzioni più o meno fantasiose di una rottura con Iannone. Ora la foto che mette a tacere le dicerie. Postata nelle ore in cui Iannone è impegnato nel Gran Premio di superbike di Donington, forse anche un modo amorevole per esprimergli il suo sostegno.
Leggi tutto: Elodie, un bacio tra le lenzuola con Iannone per smentire la crisi
(Adnkronos) - Dopo circa 40 ore dalla scomparsa, è stato trovato dai volontari della protezione civile il piccolo Allen Bernard Ganao. Il bambino è stato localizzato e soccorso sulle alture di Latte, Ventimiglia, nei dintorni del camping 'Por la Mar' da cui si era allontanato e indicate dal punto evidenziato in giallo sulla mappa.
Subito affidato ai soccorsi, le sue condizioni di salute sembrano buone. Poco dopo è stato accompagnato all'unità di comando locale dove ha potuto riabbracciare la madre (VIDEO).
"Allen è stato trovato sano e salvo ed è in braccio alla sua mamma nel Centro di Comando dei Vigili del Fuoco. Grazie a tutti per il preziosissimo aiuto", ha dichiarato il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro.
"Una gioia immensa - ha commentato il vicecomandante dei vigili del fuoco Alessandro Garibaldi - Allen sta bene e ha potuto abbracciare sua madre. È stato un momento davvero commovente".
Leggi tutto: Ventimiglia e le alture di Latte, ecco dove è stato trovato il piccolo Allen
(Adnkronos) - Emozione e applausi ai vigili del fuoco per il ritrovamento oggi del piccolo Allen, scomparso per 40 ore dal camping di Latte, a Ventimiglia, mentre si trovava in vacanza con i genitori. "Grazie ragazzi!", l'urlo che si leva dalla folla mentre un vigile del fuoco tiene in braccio il piccolo, finalmente al sicuro.
Leggi tutto: Emozione e applausi ai vigili del fuoco, il ritrovamento del piccolo Allen
(Adnkronos) - Almeno 27 palestinesi sarebbero stati uccisi a Gaza in una serie di raid aerei israeliani che hanno colpito diverse aree dell'enclave palestinese, tra cui abitazioni private e un punto di distribuzione di acqua potabile. Lo ha riferito il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmud Bassal, all'agenzia Afp.
Secondo quanto riportato da Bassal, Gaza City è stata bersaglio di numerosi bombardamenti nel corso della notte e nelle prime ore del mattino, che hanno causato la morte di otto persone, tra cui donne e bambini, e il ferimento di numerosi altri civili. Un attacco inoltre ha colpito un'abitazione nei pressi del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, provocando - sempre secondo fonti della Difesa civile – "dieci martiri e diversi feriti".
Grave anche il bilancio di un raid che ha centrato un punto di distribuzione di acqua potabile in un'area adibita all'accoglienza di sfollati a ovest del campo di Nuseirat: sei le vittime, anche in questo caso tra la popolazione civile, oltre a diversi feriti. Nel sud della Striscia, infine, tre palestinesi sono stati uccisi da un raid che ha colpito una tenda di sfollati nella zona costiera di Al-Mawasi.
Leggi tutto: Gaza, ancora raid sulla Striscia: "Almeno 27 morti"
(Adnkronos) - Propaganda jihadista, riferimenti all'11 settembre 2001, apologia dello Stato Islamico e la volontà di crearne una provincia in Italia, incitamento al martirio, ma anche l'ipotesi di realizzare azioni violente contro i "miscredenti". Il tutto diffuso via social a soli 16 anni, dopo una progressiva radicalizzazione che lo aveva portato a una promessa di giuramento di fedeltà all'Isis e a cercare contatti di un referente di Daesh. Per questo la Polizia, al termine di un’articolata attività investigativa coordinata dalla procura dei minori di Milano, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip nei confronti del giovanissimo cittadino iraniano, residente in provincia di Milano, ritenuto responsabile di propaganda e apologia di terrorismo e addestramento con finalità di terrorismo, aggravate dall’uso del mezzo telematico.
L’indagine, condotta dalla Sezione antiterrorismo internazionale della Digos di Milano, in stretta sinergia con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione (Servizio per il Contrasto dell’Estremismo e del Terrorismo Esterno, Aisi e Aise), scaturisce dal costante monitoraggio degli ambienti radicali online, ulteriormente intensificato con il crescente aggravarsi del contesto geopolitico internazionale, finalizzato a prevenire e contrastare la diffusione di contenuti potenzialmente idonei a favorire azioni violente nonché fenomeni di auto-radicalizzazione da parte dei fruitori degli stessi.
In questo contesto, sono emersi all’attenzione diversi profili social in cui il cui titolare, che si definiva pubblicamente incubo dei grattacieli in chiaro riferimento all’11 settembre 2001, pubblicava numerosi contenuti apologetici dello Stato Islamico e di attentati di matrice jihadista nonché di addestramento e aperto incitamento al martirio, inviando ai suoi numerosi followers link diretti a siti di propaganda di Isis.
Ulteriori approfondimenti sul web, uniti a mirati servizi sul territorio, hanno consentito di ricondurre i profili individuati all’indagato: l’analisi dei siti che venivano sostituiti di frequente dal giovane per aggirare i controlli delle forze dell’ordine e il possibile oscuramento da parte della stessa piattaforma social, ha confermato come il giovane avesse progressivamente abbandonato l’originario credo religioso musulmano sciita fino ad abbracciare la causa dello Stato Islamico.
Per questa ragione il giovane, intenzionato a instaurare in Italia una Provincia dello Stato Islamico, aveva richiesto a una persona all'estero il contatto di un referente di Daesh, rendendosi disponibile a immortalarsi in un video in cui effettuava il giuramento di fedeltà a Isis. Infine, alla luce dei recenti eventi bellici che hanno interessato il suo Paese natale, l’indagato aveva iniziato a mostrare insofferenza per essere costretto a vivere nella terra dei kuffar, prospettando anche l’ipotesi di realizzare azioni violente contro i miscredenti sotto l’egida dello Stato Islamico. Proprio questa pericolosa spirale intrapresa dal 16enne ha indotto l’autorità giudiziaria titolare dell’indagine a richiedere al gip l’emissione del provvedimento restrittivo eseguito nei confronti del giovane.
(Adnkronos) - Forti temporali, vento e rischio grandinate e nubifragi. La 'fase fresca' dell'Italia si avvia la sua conclusione tra maltempo ed eventi estremi. Un 'break temporalesco' che tuttavia avrà vita breve: a partire da domani, infatti, le temperature inizieranno nuovamente a salire portando caldo e afa, frutto del ritorno dell'anticiclone africano sulla Penisola. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, domenica 13 settembre, e per i giorni a venire.
Un fronte temporalesco sospinto da correnti più fresche ed instabili irromperà quindi sull’Italia portando precipitazioni abbondanti e venti forti. Mattia Gussoni, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma la veloce, ma insidiosa, fase di maltempo che colpirà molte delle nostre regioni con il rischio pure di grandinate e nubifragi.
Ad innescare il peggioramento del tempo, proprio nel cuore di luglio (periodo climaticamente e statisticamente più caldo e asciutto), sarà l'arrivo improvviso di correnti più fresche in quota pilotate da un ciclone presente sul Nord Atlantico che destabilizzeranno non poco l'atmosfera.
La vasta depressione, avvicinandosi al nostro Paese, richiamerà aria molto umida e calda dai quadranti meridionali, la vera energia potenziale per la genesi di eventi meteo estremi. Proprio dall'interazione tra masse d'aria diverse aumenterà il rischio di temporali particolarmente intensi in grado di persistere sulle stesse zone per molte ore, scaricando al suolo enormi quantità di pioggia anche sotto forma di nubifragio e grandinate. Le zone maggiormente a rischio saranno soprattutto Alpi, Prealpi e vicine pianure di Piemonte, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia e poi anche Liguria di centro e di Levante, Toscana e Lazio. Su questi ultimi settori oltre alle precipitazioni abbondanti sono previste anche fortissime raffiche di vento lungo le coste.
Avremo invece maggiori spazi soleggiati al Sud e sulla Sicilia dove si potrà godere di una bellissima giornata pienamente estiva.
Questo break temporalesco avrà vita breve. Già nel corso della prossima settimana infatti tornerà a trovarci il vasto anticiclone africano che darà il via ad una nuova ondata di caldo. L’area di alta pressione porterà in dote masse d'aria calda di matrice subtropicale che provocheranno, oltre ad una maggiore stabilità atmosferica, con tanto sole, anche un'impennata delle temperature. Il caldo si farà sentire in particolare sulle pianure del Nord, sulle regioni tirreniche e sulle due Isole maggiori dove i valori termici si porteranno diffusamente oltre i 32-34°C durante le ore pomeridiane. Insomma, saremo di fronte alla tipica fiammata di calore africana.
Il mese di luglio si conferma dunque alquanto dinamico e movimentato con continui ribaltamenti di fronte tra ondate di caldo ed improvvisi break temporaleschi. Ecco servita la nuova Estate del XXI secolo.
Domenica 13: Al Nord: rischio forti temporali specie su Triveneto e Liguria. Al Centro: temporali sulle tirreniche e in Sardegna. Al Sud: soleggiato..
Lunedì 14: Al Nord: locali temporali su Alpi. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Martedì 15: Al Nord: sole e più caldo. Al Centro: soleggiato. Al Sud: soleggiato e più caldo.
Tendenza: torna l'Anticiclone Africano con temperature fino a 38°C
Leggi tutto: Nubifragi e temporali prima del caldo africano, le previsioni meteo
(Adnkronos) - Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, è rimasto ferito leggermente a una gamba durante uno dei raid che Israele ha condotto sulla Repubblica islamica il mese scorso. Lo riferiscono funzionari citati dall'agenzia di stampa iraniana Fars, ritenuta vicina ai Guardiani della Rivoluzione.
Secondo le fonti, lo scorso 16 giugno - quattro giorni dopo l'inizio della campagna israeliana - alcuni caccia hanno bombardato un edificio dell'Iran occidentale dove era in corso una riunione del Supremo consiglio di sicurezza nazionale. All'incontro, oltre Pezeshkian, erano presenti il presidente del Parlamento, Mohammad Bagher Ghalibaf, il capo della Magistratura, Gholam-Hossein Mohseni-Eje'i, ed altri funzionari di alto livello.
Stando alla Fars, sei bombe o missili hanno colpito l'entrata ed altri punti d'accesso dell'edificio, apparentemente nel tentativo di impedire a chi si trovava all'interno di uscire. L'energia elettrica all'edificio è stata interrotta, ma i funzionari sono riusciti a fuggire attraverso una porta di emergenza. Secondo l'agenzia di stampa, nella fuga Pezeshkian ed altri funzionari hanno riportato ferite alle gambe.
La scorsa settimana Pezeshkian ha accusato Israele di aver tentato di ucciderlo. "Ero in riunione e hanno cercato di bombardare la zona in cui si stava tenendo", ha affermato Pezeshkian in un'intervista a Tucker Carlson. Fars ha osservato che le informazioni di cui Israele ha avuto a disposizione per la pianificazione e l'esecuzione dell'attacco hanno spinto le autorità iraniane a indagare se avessero fonti privilegiate all'interno del Paese.
Leggi tutto: Iran, presidente Pezeshkian "ferito in raid israeliano a giugno"
(Adnkronos) - Un lutto profondo ha colpito il mondo della musica italiana e in particolare Gianni Morandi, che ha annunciato sui social la morte del suo storico manager e amico di lunga data, Luigi Zannoni.
"Oggi non è stata una bella giornata. È venuta a mancare una persona a me molto cara, con cui ho collaborato per circa quarant’anni, ho condiviso con lui momenti di vita e di lavoro e ha saputo sempre consigliarmi nelle scelte decisive", ha scritto Morandi sui suoi profili social.
"Tutto l’ambiente musicale e dello spettacolo conosceva Luigi Zannoni e tutti sapevano che lui era il mio principale collaboratore. Mi mancherà moltissimo. Ciao Luigi e grazie per tutto quello che hai fatto per me", ha aggiunto Morandi.
Zannoni era anche socio al 5% della Mormora Music, l’etichetta discografica fondata da Gianni Morandi e di cui l’artista detiene il restante 95%.
Leggi tutto: Morandi piange la scomparsa dello storico manager Luigi Zannoni: "Mancherà moltissimo"
(Adnkronos) - Ancora nessuna traccia di Allen Bernard Ganao, il bambino di 5 anni scomparso da venerdì alle 19.15 dal camping 'Por la Mar' di Latte, frazione di Ventimiglia. Le squadre di ricerca hanno lavorato tutta la notte coordinate dai vigili del fuoco, battendo tutta la zona attorno al canping. Dalle 3 della scorsa notte è scattata l'allerta meteo per temporali, ma per il momento a Ventimiglia il tempo è stato clemente e non ha ostacolato le ricerche.
Proseguono nel frattempo le indagini degli inquirenti che stanno cercando di ricostruire gli ultimi spostamenti di Allen. Ieri sera è stata sequestrata l'auto dell'uomo che ha detto di averlo visto per l'ultima volta alle 19.30 di venerdì.
Il testimone ha raccontato di avere accompagnato Allen a un bivio dopo averlo sentito chiamare due volte 'papà'. Ieri pomeriggio la sua abitazione è stata perquisita, è stato deciso anche di sentirlo in caserma dove, da quanto filtra, si sarebbe contraddetto raccontando in un primo momento di avere accompagnato Allen a piedi e poi di averlo accompagnato in auto. Per il momento l'uomo non è indagato.
Da ieri sono state allertate anche le autorità della vicina Francia. I familiari hanno detto ai soccorritori che Allen non parla e risponde solo alla voce della madre, fattore che potrebbe ostacolare le ricerche.
Leggi tutto: Ventimiglia, nessuna traccia di Allen: avanti ricerche del bimbo scomparso
(Adnkronos) - La finale del Mondiale per Club 2025 va in scena oggi, domenica 13 luglio. Il Paris Saint-Germain sfida il Chelsea - in diretta tv e streaming, anche in chiaro - nell'ultimo atto del nuovo, e ricchissimo, torneo voluto dalla Fifa, al MetLife Stadium del New Jersey. Il Psg di Luis Enrique, fresco campione d'Europa dopo la vittoria nella finale di Champions League contro l'Inter, arriva al match avendo superato in semifinale il Real Madrid con un netto 4-0. Gli inglesi di Maresca, vincitori dell'ultima edizione della Conference League, hanno invece eliminato i brasiliani del Fluminense per 2-0.
La finale del Mondiale per Club 2025 tra Paris Saint-Germain e Chelsea è in programma oggi, domenica 13 luglio, alle 21 ora italiana. Ecco le probabili formazioni:
Psg (4-3-3): Donnarumma; Hakimi, Marquinhos, Pacho, Nuno Mendes; Neves, Vitinha, Fabian Ruiz; Dembelé, Doué, Kvaratskhelia. All. Luis Enrique
Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Gusto, Tosin, Chalobah, Cucurella; Caicedo, Fernandez; Pedro Neto, Nkunku, Palmer; Joao Pedro. All. Maresca
La finale tra Psg e Chelsea sarà trasmessa in diretta televisiva da Dazn, visibile tramite smart tv, ma sarà disponibile anche in chiaro sui canali Mediaset, in questo caso su Canale 5. Il match potrà essere seguito anche in streaming sulla piattaforma Dazn e su Mediaset Infinity, oltre che sul sito web di SportMediaset.
Leggi tutto: Psg-Chelsea: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Torna in strada il Tour de France 2025. Oggi, domenica 13 luglio, la Grande Boucle presenta la sua nona frazione, con un percorso da Chinon a Châteauroux di avvicinamento alle tappe di montagna che conterà un totale di 174,1 chilometri. In maglia gialla rimane ancora Tadej Pogacar, mentre tappa di ieri è stata vinta, in volata, dall'italiano Jonathan Milan, che ha riportato un ciclista azzurro a trionfare in una tappa del Tour sei anni dopo l'ultima volta. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming.
La nona tappa del Tour de France 2025 che andrà in scena oggi, domenica 13 luglio, partirà, come detto, da Chinon per arrivare a Châteauroux e presenta poche difficoltà per i ciclisti in strada. Si tratta di una frazione quasi completamente pianeggiante, con nessun Gpm, e di 'transito', proprio come quella di ieri, per arrivare alle tappe di montagna di inizio settimana. Un'occasione dunque per i velocisti, i grandi favoriti per tagliare prima il traguardo al termine dei 174,1 chilometri previsti. I corridori affronteranno un dislivello complessivo di circa 1400 metri.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La nona tappa di oggi inizierà intorno alle 13.10, con l'arrivo previsto alle 17.07. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
Leggi tutto: Tour de France, oggi nona tappa. Orario, percorso e dove vederla in tv (in chiaro)
(Adnkronos) - Torna in pista la MotoGp. Oggi, domenica 13 luglio, va in scena il Gran Premio di Germania - in diretta tv e streaming, anche in chiaro - sul circuito del Sachsenring, dopo le qualifiche e la gara Sprint di ieri. A dominare è stata ancora una volta la Ducati di Marc Marquez, sempre più leader del Mondiale con il primo posto nella classifica Piloti, che si è preso la pole position prima di vincere la gara corta davanti a Marco Bezzecchi (Aprilia), che ha conquistato così un altro secondo posto dopo quello di Assen, e Fabio Quartararo (Yamaha).
Ecco la griglia di partenza nel Gp di Germania di MotoGp:
1 M. Marquez (Ducati)
2 J. Zarco (Honda)
3 M. Bezzecchi (Aprilia)
4 F. Morbidelli (Ducati VR46)
5 P. Acosta (KTM)
6 A. Marquez (Ducati Gresini)
7 F. Quartararo (Yamaha)
8 F. Di Giannantonio (Ducati VR46)
9 J. Miller (Yamaha)
10 B. Binder (KTM)
11 F. Bagnaia (Ducati)
12 M. Vinales (KTM Tech3)
13 M. Oliveira (Yamaha)
14 F. Aldeguer (Ducati Gresini)
15 L. Marini (Honda)
16 R. Fernandez (Aprilia)
17 J. Mir (Honda)
18 A. Rins (Yamaha)
19 A. Ogura (Aprilia)
20 L. Savadori (Aprilia)
Il Gp di Germania di MotoGp è in programma oggi, domenica 13 luglio, alle ore 14. La gara sarà trasmessa in diretta televisiva sui canali SkySport, ma visibile anche in chiaro su TV8. La corsa si potrà seguire anche in streaming sull'app di SkyGo, su NOW e sul sito web di TV8.
(Adnkronos) - Dal primo agosto, se confermati, i nuovi dazi Usa del 30% sui prodotti europei minacciano di colpire settori strategici dell'economia Ue. Il provvedimento, annunciato da Donald Trump per correggere lo "squilibrio commerciale" a svantaggio degli Usa, rischia di colpire duramente esportazioni per centinaia di miliardi.
L'Ue, che nel 2024 ha scambiato beni e servizi con gli Stati Uniti per 1.680 miliardi di euro, teme ripercussioni sistemiche e prepara contromisure. "Rimaniamo pronti a continuare a lavorare per raggiungere un accordo entro il 1 agosto. Allo stesso tempo, adotteremo tutte le misure necessarie per tutelare gli interessi dell'Ue, inclusa l'adozione di contromisure proporzionate se necessario", ha fatto sapere la Commissione europea in un comunicato in cui "prende nota" della lettera inviata dal presidente degli Stati Uniti.
I Paesi che risentiranno di più delle nuove misure
I dazi del 30 per cento sulle importazioni di prodotti da Paesi Ue negli Stati Uniti sono identici, ma il peso sui diversi Paesi è diverso. L'Irlanda, campione dell'industria farmaceutica europea grazie ai vantaggi fiscali garantiti agli investitori che versano in tasse solo il 15 per cento contro il 21 per cento previsto negli Usa, è il Paese che risentirà di più delle nuove misure, insieme alla Germania che vende agli Stati Uniti automobili, siderurgia e macchinari. L'Italia, come la Francia, è in seconda linea, secondo una analisi di Afp.
L'Irlanda quindi ha un surplus commerciale con gli Stati Uniti di 86,7 miliardi di dollari (sul surplus di 235,6 miliardi di dollari complessivo Ue), generato proprio dai prodotti dei grandi gruppi farmaceutici americani che vi si sono stabiliti, come Pfizer, Eli Lilly e Johnson & Johnson, e anche tecnologici, fra cui Apple, Google e Meta. La Germania, come prima economia dell'Ue, è particolarmente sotto pressione, in ragione della sua dipendenza dalle esportazioni, con un surplus commerciale con gli Usa di 84,8 miliardi di dollari. Il cancelliere Friedrich Merz aveva citato esplicitamente come settori che l'Ue avrebbe dovuto proteggere nel corso dei suoi negoziati con gli Usa l'automotive, la chimica, la farmaceutica, i macchinari e l'acciaio.
L'Italia e la Francia, con surplus commerciali con gli Usa rispettivamente di 44 miliardi di dollari e 16,4 miliardi, potrebbero essere in seconda linea. In entrambi i Paesi saranno colpiti l'agroalimentare, i prodotti vitivinicoli e l'auto. In Francia sono anche esposti i settori dell'aeronautica - un quinto delle esportazioni verso gli Usa, il lusso, i vini e il cognac. Fra i Paesi europei, anche l'Austria e la Svezia hanno un surplus commerciale, rispettivamente di 13,1 miliardi e 9,8.
Farmaceutica: i prodotti farmaceutici rappresentano la principale voce dell’export europeo verso gli Stati Uniti, pari al 22,5% del totale nel 2024. Per ora sono esentati dai dazi annunciati, ma il settore rimane in allerta. Alcune aziende hanno già cominciato a rafforzare la produzione sul suolo americano, mentre chiedono all’Ue una semplificazione delle regole per restare competitive in un contesto globale sempre più instabile.
Automotive: il comparto automobilistico europeo è tra i più esposti: nel 2024 l’Ue ha esportato negli Stati Uniti circa 750.000 veicoli per un valore di 38,5 miliardi di euro. A guidare l’export sono soprattutto i marchi tedeschi come Bmw, Mercedes, Porsche e Audi. Il mercato americano rappresenta quasi un quarto del fatturato di Mercedes, che vi produce anche Suv destinati all’export. Intanto, Volkswagen ha già registrato un forte calo delle consegne negli Usa dopo le prime ondate di dazi.
Aeronautica: l’industria è già soggetta a dazi del 25% su acciaio e alluminio e del 10% sui prodotti finiti, come gli aerei. Airbus e Boeing avevano chiesto a giugno, al salone di Le Bourget, la rimozione delle barriere doganali per salvaguardare l’equilibrio del mercato globale, ma la nuova stretta rischia di aggravare i costi di produzione e frenare gli ordini transatlantici.
Cosmetici: anche i profumi e i cosmetici europei, in particolare francesi e italiani, sono nel mirino. L’Oréal ha realizzato negli Stati Uniti il 38% del suo fatturato 2024 e importa gran parte dei suoi prodotti di lusso (Lancôme, Armani, Yves Saint Laurent). Il gruppo valuta un potenziamento della produzione locale, ma non esclude rincari sui prezzi al consumo per far fronte alla nuova imposizione fiscale.
Lusso: per il settore, il rischio è di veder eroso un mercato fondamentale: Lvmh ottiene un quarto del proprio fatturato dagli Usa, il 34% per vini e liquori. Bernard Arnault ha auspicato una soluzione negoziata e proposto persino una zona di libero scambio transatlantica. Hermès aveva assorbito i precedenti dazi del 10% aumentando i prezzi, ma un +30% potrebbe rendere i suoi iconici prodotti inaccessibili per parte della clientela americana.
Agroalimentare: potrebbe essere il settore più colpito in assoluto, soprattutto italiano e francese. Coldiretti parla di una "mazzata" per il Made in Italy: con i nuovi dazi, i rincari arriverebbero al 45% per i formaggi, al 35% per i vini e al 42% per conserve e marmellate. Anche la viticoltura francese lancia l’allarme: gli Usa rappresentano il primo mercato estero, con esportazioni per 3,8 miliardi di euro nel 2024.
Leggi tutto: Trump all'Ue: "Dazi al 30% dal 1 agosto". I settori e i Paesi più colpiti
(Adnkronos) - Scambio di accuse tra Israele e Hamas sui negoziati e la tregua a Gaza. Stando a quanto riferito a Ynet da una fonte politica israeliana, Hamas ha respinto la proposta di mediazione avanzata dal Qatar per una tregua nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito a Ynet una fonte politica israeliana. Secondo la fonte, il movimento islamista "ostacola i colloqui, rifiuta di fare concessioni e accompagna i negoziati con una guerra psicologica volta a sabotare il processo, diffondere menzogne tra la popolazione di Gaza e fare pressione sull’opinione pubblica israeliana".
Israele avrebbe invece dimostrato "disponibilità a flessibilità nei negoziati", mentre Hamas "mantiene posizioni rigide che impediscono ai mediatori di far avanzare un accordo". La fonte ha sottolineato che se Hamas avesse accettato l’offerta qatariota, si sarebbe potuto giungere a un’intesa e avviare un negoziato di 60 giorni sulla fine della guerra, "in linea con gli obiettivi israeliani". Nonostante il rifiuto, le trattative a Doha proseguono anche nel fine settimana, con il team negoziale israeliano in contatto costante con il primo ministro Benjamin Netanyahu, agendo "con pieno mandato sulla base della proposta del Qatar, già accettata da Israele".
Hamas, accusata da Israele di aver respinto la proposta di accordo del Qatar, accusa a sua volta il premier israeliano Netanyahu di ostacolare i negoziati a Doha aggiungendo nuove condizioni, incluse nuove mappe per il ritiro delle forze militari dell'Idf, scrive l'agenzia di stampa tedesca 'Dpa' citando un rappresentante del movimento che controlla la regione. Altre fonti palestinesi sostengono che Israele insiste per mantenere il controllo del 40 per cento del territorio della Striscia durante il periodo del cessate il fuoco.
Malgrado questo scambio di accuse e lo stallo, le trattative proseguiranno. Le delegazioni di Israele e Hamas sono rimaste a Doha. Così come sono andati avanti gli intensi bombardamenti israeliani su Beit Hanoun, nel nord della Striscia. Nei giorni scorsi, il ministro della Difesa israeliano Israel Katz aveva annunciato il piano per innalzare una 'città umanitaria' per 600mila profughi palestinesi sulle rovine di Rafah, nel sud, precisando che chi vorrà lasciare la regione lo farà su base "volontaria", una possibilità respinta da Hamas che chiede a Israele di ritirarsi alle posizioni che manteneva prima della fine del cessate il fuoco lo scorso marzo.
Israele oggi presenterà una nuova proposta per il rispiegamento dei suoi militari lungo il corridoio Morag, nel sud della Striscia di Gaza, e nel perimetro della Striscia, in caso venga raggiunto un accordo per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, rende noto Channel 12.
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(Adnkronos) - Un decesso in Arizona, nella Contea di Coconino, per peste polmonare. Lo hanno confermato le autorità sanitari locali. Si tratta del primo decesso per peste nella contea dal 2007, secondo il dipartimento della Salute e Servizi Umani della Contea di Coconino. Ma in quel caso la persona contagiata aveva avuto un'interazione con un animale morto e infettato dalla malattia. Ogni anno negli Stati Uniti vengono segnalati in media sette casi di peste umana, secondo i Cdc (Centers for Disease Control and Prevention). Le autorità della Contea di Coconino hanno affermato che il rischio di esposizione per la popolazione rimane basso.
La peste è una malattia infettiva di origine batterica tuttora diffusa in molte parti del mondo, anche in alcune regioni dei Paesi industrializzati. E' causata dal batterio Yersinia pestis, che normalmente ha come ospite le pulci parassite dei roditori, ratti, alcune specie di scoiattoli, cani della prateria. "La peste si manifesta principalmente sotto tre forme diverse - ricorda l'Iss sul proprio sito - che a volte possono anche essere compresenti. Peste polmonare, il batterio infetta i polmoni. Questa forma della malattia può trasmettersi da persona a persona attraverso l’aria o gli aerosol di persone infette e quindi costituisce una delle forme più pericolose per il potenziale epidemico che la caratterizza. La forma polmonare può derivare anche dalla degenerazione delle altre forme se non sono curate prontamente".
La peste bubbonica, "è la forma di peste più comune e si manifesta in seguito alla puntura di pulci infette o per contatto diretto tra materiale infetto e lesioni della pelle di una persona. Manifestazione tipica di questa forma è lo sviluppo di bubboni, ingrossamenti infiammati delle ghiandole linfatiche, seguiti da febbre, mal di testa, brividi e debolezza. In questa forma la peste non si trasmette da persona a persona", proseguono gli esperti.
"Peste setticemica, deriva dalla moltiplicazione della Y. Pestis nel sangue, e può essere una conseguenza di complicazioni delle due forme precedenti. Viene contratta per le stesse cause di quella bubbonica, e non si trasmette da persona a persona. Causa febbre, brividi, dolori addominali, shock e prostrazione, sanguinamenti della pelle e di altri organi, ma non si manifesta con bubboni".
"Al momento non è disponibile un vaccino contro la peste, per cui non è possibile effettuare un trattamento preventivo di questa malattia. Diventa quindi essenziale riconoscerne i sintomi rapidamente e intervenire nelle prime ore dalla loro comparsa", ricorda l'Iss.
La peste polmonare si manifesta "con febbri, mal di testa, debolezza, e un rapido sviluppo di polmonite, con i suoi segnali caratteristici: respiro corto, dolori toracici, tosse. Se il trattamento non è rapido, il paziente può morire nel giro di pochi giorni. Per ridurre le probabilità di morte è essenziale trattare con antibiotici entro le prime 24 ore dalla comparsa dei sintomi, con streptomicina, gentamicina, tetracicline o cloramfenicolo. Il trattamento con antibiotici è raccomandato, secondo i Cdc americani, per sette giorni anche nelle persone che entrano potenzialmente a contatto con il malato, per prevenire l’insorgenza della malattia", conclude l'Iss.
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(Adnkronos) - Allerta maltempo oggi domenica 13 luglio in diverse Regioni con piogge e temporali mentre continua la tregua dal grande caldo (anche se non durerà) con temperature senza rischi sanitari. Nell'ultimo bollettino sulle ondate di calore della settimana, il ministero della Salute per la giornata di oggi mette il bollino verde su tutti i capoluoghi monitorati ad eccezione di Ancona e Cagliari che hanno il bollino giallo. Saranno loro le prime città della Penisola a riscaldarsi, pur con un livello 1 di "pre-allerta", a indicare "condizioni meteorologiche che possono precedere il verificarsi di un'ondata di calore".
Un nucleo perturbato proveniente dalle isole Baleari, nel corso della giornata di oggi, si sposterà dai settori tirrenici centro-settentrionali verso il Nordest, determinando una fase di maltempo, in particolare sui settori centro-orientali del Nord e sui settori occidentali delle Regioni centrali peninsulari.
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile, d’intesa con le Regioni coinvolte, alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati, ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
L’avviso prevede dalle prime ore della giornata di oggi precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere temporalesco, dapprima su Liguria e Toscana, in estensione a Emilia-Romagna, Lazio, Umbria, Lombardia e Veneto. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento. Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di oggi allerta arancione su settori della Toscana; allerta gialla in Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio e settori di Lombardia e Toscana.
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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del SuperEnalotto di oggi sabato 12 luglio. Il jackpot stimato per il prossimo concorso a disposizione del 6 è di 25.900.000 euro.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Questa la combinazione vincente di oggi: 16, 24, 25, 43, 64, 78. Numero Jolly 54, Superstar 12.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner esce dal campo. Anzi, no. Torna indietro e poi esce dal campo. Alla vigilia della finale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, su X rimbalzano video che documentano il curioso comportamento del tennista azzurro ad un cambio di campo nella semifinale contro Novak Djokovic. Sinner si avvia verso la sua sedia, ma torna indietro prima di riprendere il cammino verso la linea laterale.
Riavvolgendo il nastro, con un'analisi stile Var, si può osservare che nel primo segmento del video Sinner supera la linea del servizio con il piede sinistro. L'azzurro si ferma, torna indietro e attraversa nuovamente la linea, questa volta con il piede destro.
A fornire la spiegazione contribuisce un altro video che ripropone dichiarazioni rilasciate in passato da Sinner, che ha rivelato dettagli sul suo rapporto con la scaramanzia. "In campo sono uno che passa sopra la riga con il piede destro", proprio come avvenuto nella 'versione corretta' dell'uscita dal campo contro Djokovic. "Quando servo la prima, faccio rimbalzare la palla 7 volte. Quando servo la seconda, la faccio rimbalzare 5 volte. Sono tutti metodi che mi fanno sentire che è la velocità giusta per la partita", la spiegazione.
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