(Adnkronos) - Negoziatori di Ucraina e Russia hanno iniziato a parlare della possibilità di un faccia a faccia tra i leader Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. Questo quanto annunciato dallo stesso presidente ucraino in dichiarazioni durante un incontro con alcuni giornalisti a cui era presente l'agenzia Afp.
"Dobbiamo porre fine a questa guerra, cosa che probabilmente inizia con un incontro tra leader", ha affermato Zelensky, aggiungendo che i negoziatori russi "hanno iniziato a parlarne" con gli ucraini.
Una prima risposta russa a Kiev sull'ipotetico incontro era intanto arrivata già mercoledì scorso. "Affinché un incontro del genere possa aver luogo, è necessario prima definire i termini dell'accordo e capire cosa discutere in questo incontro", aveva detto il capo del gruppo negoziale russo, Vladimir Medinsky, "ma in realtà, in questo incontro non è necessario discutere l'accordo, ma porre un termine, firmare", aveva precisato.
La Russia, da parte sua, ha proposto agli ucraini di valutare la possibilità di dichiarare brevi cessate il fuoco, di 24-48 ore, sulla linea di contatto per consentire il recupero dei feriti e dei corpi dei combattenti, spiegato Medinsky: "Abbiamo nuovamente suggerito alla parte ucraina di considerare quella che riteniamo essere una questione molto importante. L'annuncio di brevi cessate il fuoco, di 24-48 ore, sulla linea di contatto, in prima linea, in modo che le squadre mediche abbiano la possibilità di portare via i feriti e i comandanti di recuperare i corpi dei loro soldati".
L'Ucraina lavora intanto ai fondi necessari per dieci sistemi di difesa aerea Patriot, ha detto ancora Zelensky.
"Il presidente degli Stati Uniti trasferirà, venderà a noi questi sistemi. Il nostro compito è trovare finanziamenti per tutti i dieci sistemi", ha detto il presidente ucraino in dichiarazioni ai giornalisti in cui ha aggiunto che sono per ora 'assicurati' tre sistemi.
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(Adnkronos) - La pioggia si mette tra il Napoli e i suoi tifosi. Nel ritiro di Dimaro, dove il club azzurro, campione d'Italia in carica, sta preparando la nuova stagione, sono arrivati come ogni anno molti napoletani per abbracciare la squadra e mister Antonio Conte e vedere da vicino qualche volto nuovo, in una sessione di mercato che fin qui ha già regalato Kevin De Bruyne, Noa Lang e Lorenzo Lucca.
Nel ritiro partenopeo sono previsti molti eventi per avvicinare il Napoli alla sua gente e far sentire alla squadra il calore dei propri tifosi, alcuni però non sempre vanno come si spera. A mettere i bastoni tra le ruote, questa volta, ci ha pensato la pioggia. Il Trentino, come la maggior parte del Nord Italia, è colpito dal maltempo, condizioni che hanno limitato anche gli eventi previsti nel ritiro partenopero.
Nonostante la pioggia però molti tifosi si sono assiepati ieri sera per incontrare la squadra, presentandosi, come scritto sul programma distribuito dal club, alle 20.30. L'evento però, a quanto riferito dalla società, era alle 21 e questo ha costretto decine di persone ad aspettare sotto la pioggia, provocando grida e riscaldando gli animi: "Dov'è Conte?", "Vogliamo la squadra" hanno gridato verso il palco, mentre un rappresentante della società cercava di calmarli. Dopo qulche minuto sono saliti sul palco il mister partenopeo e il suo staff, ed è ripartita la festa.
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(Adnkronos) - La commissaria straordinaria del Gom di Reggio Calabria, Tiziana Frittelli, è intervenuta nel corso del convegno "Generazioni in mutamento", organizzato a Scilla dalla Fondazione Magna Grecia, affrontando il tema dei nuovi modelli di cura in Italia: "Oggi il servizio sanitario non può viaggiare senza gli Enti locali. La grossa svolta che ci si aspetta a livello sanitario sono le misure del Pnrr, soprattutto per lo sviluppo della sanità locale, per l'assistenza agli anziani e ai disabili".
"Nel 2026 dovrebbero vedere la luce le case di comunità, lo sviluppo della sanità digitale, lo sviluppo dell'assistenza domiciliare - ha sottolineato - Credo che la via sia un'alleanza tra sanità ed enti locali per avviare un'integrazione socio sanitaria, la prevenzione per orientarci verso sani stile di vita e mettere in campo gli investimenti del Pnrr".
(Adnkronos) - Elena Sodano, presidente Fondazione RaGi Centri Demenza Calabria e ideatrice della CasaPaese per demenze di Cicala, durante il convegno "Generazioni in mutamento", organizzato dalla Fondazione Magna Grecia a Scilla, ha lanciato il tema dell'indipendenza delle persone con demenza, fino ad oggi trattate con l'assistenzialismo: "Le persone con demenza non possono vivere insieme agli altri, perché sono persone curiose, sono persone che disturbano. Per questo noi abbiamo creato la Casa paese per pazienti con demenza. In quattro giorni io e le mie collaboratrici abbiamo realizzato il progetto della struttura".
"Noi siamo la Calabria che fa e che resiste, anche se la politica non ci supporta. Noi non mettiamo al centro il paziente, noi mettiamo il timone nelle mani della persona con demenza - ha concluso - La loro vita deve andare avanti con dignità. Stiamo raccogliendo di nuovo fondi perché il sindaco di San Pietro in Amantea ha messo a disposizione una struttura per un'altra Casa paese".
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(Adnkronos) - Nel primo semestre 2025, i ricavi di Webuild si attestano a 6,7 miliardi di euro con un miglioramento del 22% rispetto al primo semestre 2024 e l’Ebitda raggiunge i 564 milioni di euro con un significativo incremento del 38% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La marginalità è pari all’8,4%, in miglioramento di 100 punti base rispetto al primo semestre 2024. La posizione di cassa netta pari a €275 milioni, si conferma positiva per il sesto semestre consecutivo. La leva finanziaria si riduce ulteriormente a 2,6x, in miglioramento rispetto al 3x al 31 dicembre 2024, segno di un rafforzamento continuo della struttura finanziaria del Gruppo e dello standing creditizio.
Webuild, si legge nel comunicato della società, "a dimostrazione della resilienza del proprio modello industriale, continua a consolidare la propria traiettoria di performance eccellenti con ricavi e margini in crescita a doppia cifra nel primo semestre del 2025, nonostante lo scenario macroeconomico incerto". Le dimensioni raggiunte, "unite alle competenze sviluppate e alla solida presenza in mercati internazionali strategici, collocano Webuild tra i principali gruppi industriali in Italia".
Gli ordini acquisiti da Webuild da inizio anno ammontano a 6,5 miliardi di euro, raggiungendo oltre il 50% del target per l’anno, e includono infrastrutture strategiche quali il Women and Babies Hospital di Perth; il prolungamento della Linea C della metropolitana di Roma; la costruzione del nuovo polo culturale e commerciale di Diriyah, in Arabia Saudita, e i lavori di ampliamento e ammodernamento della Interstate 85 nella Carolina del Nord. Il portafoglio ordini supera i 58 miliardi di euro, di cui circa 50 miliardi relativi alle attività construction, garantendo ampia visibilità sui ricavi futuri e rappresentando una base solida per il prossimo piano industriale.
La pipeline commerciale, pari a circa 85 miliardi, è alimentata da ingenti investimenti in infrastrutture strategiche per la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, la sicurezza energetica, la crescita demografica e l’urbanizzazione.
La pipeline commerciale di breve termine del Gruppo Webuild ammonta a 84,7 miliardi di euro e include gare presentate e in attesa di aggiudicazione per oltre 11,4 miliardi e gare in fase di preparazione per 26,2 miliardi. Lo comunica il gruppo illustrando i risultati del primo semestre 2025, aggiungendo che "il Gruppo continua a monitorare attentamente le opportunità su mercati strategici come Europa, Australia, Nord America e Medio Oriente, dove gode di un forte posizionamento competitivo".
"In Europa, gli investimenti in infrastrutture sono attesi beneficiare del nuovo target Nato di spesa militare al 5% del Pil entro il 2035, con l’1,5% destinabile a infrastrutture strategiche". A questo si aggiunge il piano da 500 miliardi varato dal governo tedesco per modernizzare trasporti, istruzione, risorse idriche e infrastrutture esistenti, oltre alle prospettive legate alla ricostruzione dell’Ucraina, con un fabbisogno di investimenti stimato in 500 miliardi di dollari entro il 2033.
"Siamo molto soddisfatti per la crescita sostenibile di qualità che stiamo continuando a perseguire a beneficio di tutti i nostri stakeholder e soprattutto a beneficio delle persone che grazie alle infrastrutture che realizziamo godranno di una migliore qualità di vita. I risultati del primo semestre hanno superato le attese e confermano la solidità e la resilienza del nostro modello industriale e la capacità di Webuild di generare e condividere valore sostenibile in un contesto globale oltremodo complesso e in continua evoluzione". Lo dichiara l'amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini, commentando i risultati del primo semestre 2025.
"Le ottime performance economiche e finanziarie, la crescita a doppia cifra di ricavi e margini, la cassa netta positiva per il sesto semestre di seguito, la leva finanziaria in continuo miglioramento, la elevata qualità del portafoglio in mercati a basso rischio sono il risultato di tanti elementi coordinati tra loro - continua Salini - tra cui le competenze delle persone e la capacità di eseguire e consegnare progetti complessi, trovando le soluzioni più adeguate insieme ai clienti e insieme a una filiera di eccellenza, la capacità di mantenere una struttura finanziaria best in class e di applicare una ottimizzazione continua dei processi, anche in ottica di de-risking".
'investiamo nel capitale umano, oltre 7.500 nuove assunzioni da inizio anno'
"La nostra strategia di crescita è alimentata da investimenti mirati, oltre 450 milioni di euro nel semestre, e da un impegno costante verso l’innovazione, la sostenibilità e la valorizzazione delle persone che rappresentano il nostro più grande valore, con una competenza ed una passione fuori dal comune - dichiara Salini - Con oltre 7.500 nuove assunzioni dall’inizio dell’anno, continuiamo a investire nel capitale umano e ad attrarre e formare i migliori talenti, consapevoli che il talento e la competenza delle 95mila persone che lavorano con noi sono il motore del successo per noi e per i clienti che hanno bisogno delle opere che ci chiedono di costruire"
"La capacità di esecuzione e consegna, la dimensione raggiunta, la solidità della struttura finanziaria, la diversificazione in aree geografiche a basso rischio, la competenza tecnica, finanziaria e manageriale delle nostre persone, i valori che ci ispirano e che applichiamo ogni giorno ci hanno permesso di consolidare sempre più la fiducia dei nostri stakeholder e di ottenere riconoscimenti molto importanti in ambito ESG e finanziario, come il miglioramento del rating da parte di Fitch e con il recente collocamento del nuovo bond a 6 anni".
"In questo contesto positivo guardiamo con fiducia ad un ulteriore sviluppo futuro, rafforzando la nostra posizione competitiva a livello globale al servizio delle comunità in cui operiamo", conclude.
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(Adnkronos) - Linda Laura Sabbadini, statistica e già direttrice Istat, nel corso del convegno "Generazioni in mutamento", organizzato a Scilla dalla Fondazione Magna Grecia, ha ribadito l'importanza di adottare politiche a favore delle donne. "Noi abbiamo un numero di figli desiderati che è 2, ma di figli fatti 1. Questo deve far riflettere. Forse la denatalità è stata sottovalutata, come sono stati sottovalutati i bisogni delle donne, alle quali non è stata data una risposta, che dovevano essere gli investimenti sulle politiche delle agevolazioni per i genitori, anche per i padri, che potrebbero aiutare di più, se gliene venisse data la possibilità", ha detto.
"La Germania ad un certo punto stava peggio di noi, ma hanno cercato di recuperare. Nel nostro Paese non c'è stato neanche il tentativo di recuperare sulle politiche di condivisione - ha continuato - C'è uno stato di arretratezza della nostra politica che non ha capito quanto sia importante investire sulle donne, tant'è che siamo ultimi in Europa per natalità e delle donne italiane la metà non lavora".
"Nel momento in cui le cose non si affrontano diventano croniche: con il passare degli anni i nati diminuiscono e diminuiscono anche le donne che faranno figli - ha concluso - Questo è il prezzo che si paga per non aver adottato politiche a favore delle donne".
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(Adnkronos) - Primo grande fine settimane di partenze per gli italiani, che per l'esodo estivo si troveranno a fare i conti con traffico intenso da bollino rosso a partire da oggi, venerdì 25 luglio, e almeno fino a domenica. Ma il peggio, avverte Anas, è previsto per agosto, con sabato 2 e 9 contrassegnati dal bollino nero.
In base alle stime dell’Osservatorio Mobilità Stradale di Anas, da oggi e fino al 31 agosto, sulle strade e autostrade di competenza ci saranno infatti oltre 273 milioni di spostamenti di autoveicoli. Per questo weekend si attendono 13 milioni e 247mila spostamenti di autoveicoli.
Lungo la rete Anas per l’ultimo fine settimana di luglio è atteso traffico in costante aumento. Viabilità Italia prevede bollino rosso oggi pomeriggio 25 luglio, domani mattina sabato 26 luglio e domenica pomeriggio 27 luglio: oggi pomeriggio e sabato mattina per gli spostamenti in crescita dai grandi centri urbani per le prime partenze e per weekend brevi verso le località di villeggiatura e di mare; domenica pomeriggio per i rientri verso le grandi città.
Le giornate più critiche dell’estate per il traffico sono le mattinate di sabato 2 e 9 agosto, contrassegnate dal bollino nero (il calendario dei bollini per l’estate è disponibile sul sito di Anas e su quello di Viabilità Italia).
Gli itinerari interessati sono in direzione sud le principali direttrici verso le località di villeggiatura, in particolare lungo le dorsali adriatica, tirrenica e jonica e lungo i valichi di confine in direzione di Francia, Slovenia e Croazia, e in uscita dai centri urbani. Previsto un consistente flusso di traffico in prossimità dei centri urbani, soprattutto dal tardo pomeriggio di domenica, in concomitanza con i rientri del fine settimana.
L’intensificazione della circolazione potrà riguardare i principali itinerari turistici: la A2 “Autostrada del Mediterraneo” che attraversa Campania, Basilicata e Calabria; le statali 106 Jonica e 18 Tirrena Inferiore in Calabria; le autostrade A19 Palermo-Catania e A29 Palermo-Mazara del Vallo in Sicilia; la strada statale 131 Carlo Felice in Sardegna; la strada statale 148 Pontina nel Lazio, arteria particolarmente trafficata che insieme alla SS7 “Appia” assicura i collegamenti tra Roma e le località turistiche del basso Lazio; l’Itinerario E45 (SS675 e SS3 bis) che interessa Umbria, Toscana, Emilia Romagna e collega il nord est con il centro Italia; le direttrici SS1 Aurelia (Lazio, Toscana e Liguria), SS16 Adriatica (Puglia, Molise, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto).
Al nord i Raccordi Autostradali RA13 ed RA14 in Friuli-Venezia Giulia verso i valichi di confine, la SS36 del Lago di Como e dello Spluga in Lombardia, la SS45 di Val Trebbia in Liguria, la SS26 della Valle D’Aosta e la SS309 Romea tra Emilia-Romagna e Veneto e la SS 51 di Alemagna in Veneto.
Il divieto di transito dei veicoli pesanti è in vigore domani, venerdì 25 luglio dalle ore 16 alle 22, sabato 26 luglio dalle 8 alle 16 e domenica 27 luglio dalle 7.00 alle 22.00.
(Adnkronos) - Darren Cahill resterà con Jannik Sinner? Il supercoach australiano aveva fatto sapere che quella in corso sarebbe stata la sua ultima stagione nel team del tennista azzurro, ma la decisione, anche per ammissione dello stesso Cahill, non sembra definitiva. A parlare del suo futuro è stato Simone Vagnozzi, coach di Sinner: "Onestamente, in questo momento non c'è nulla di certo. Ma saremmo tutti felici se lui restasse", ha detto all'Atp.
"Penso di essere veramente fortunato ad aver incontrato una persona come Darren, tanto a livello professionale quanto personale. Ci siamo aiutati molto in questo viaggio: non è mai facile trovare la chimica, ma abbiamo sempre messo al primo posto gli interessi di Jannik", ha continuato Vagnozzi, che insieme a Cahill è stato uno degli artefici della crescita esponenziale che ha portato Sinner, lo scorso anno, al primo posto del ranking Atp.
I loro ruoli sono distinti ma comunicanti: "Negli allenamenti abbiamo ruoli diversi: io sono più responsabile della parte tecnico/tattica, mentre lui si occupa più della parte mentale ed emotiva. Ovviamente condividiamo tutto, la cosa più importante è che Sinner senta una voce unica", ha concluso Vagnozzi.
Leggi tutto: Cahill resta con Sinner? L'indizio di Vagnozzi: "Saremmo tutti felici"
(Adnkronos) - Michelle Hunziker, 48 anni all'anagrafe ma con un'età biologica di 25 anni. "L'ha detto a una giornalista Ascanio Polimeni, il mio endocrinologo. Con lui sto studiando gli effetti degli integratori: li provo, li valuto e verifico i risultati. Dopo svariati test è emersa l'età biologica", dice in un'intervista a 'Repubblica' la conduttrice, che sette anni fa ha lanciato il suo brand di prodotti di bellezza Goovi (da good vibes).
Hunziker racconta il segreto del suo riuscire a non accusare gli anni che passano: "Credo molto nell'epigenetica (che si occupa di come fattori ambientali e comportamentali influenzano l'attività dei nostri geni, senza modificare il nostro codice genetico, ndr.): possiamo davvero influenzare l'anagrafe attraverso stile di vita, emozioni, gestione della rabbia e perdono. Il modo in cui affrontiamo gli eventi incide su pelle, capelli, cellule. Sono grata ai miei genitori per avermi insegnato a vedere sempre il lato bello anche nei momenti difficili. Mi piace dire che vivo innamorata e l'innamoramento rilascia ormoni che aiutano a restare giovani".
Quanto al suo concetto di bellezza, chiarisce: "La bellezza è ovunque: nel sorriso di una persona, nella natura, nei piccoli gesti quotidiani. Se continui a lamentarti, non la vedrai mai", conclude.
Leggi tutto: Michelle Hunziker: "Ho l'età biologia di una ventenne perché vivo innamorata"
(Adnkronos) - Avrebbe accoltellato un 15enne al termine di una partita di calcio, per questo un 18enne è finito in carcere per tentato omicidio. È accaduto a Varcaturo, frazione di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli.
I carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano in Campania sono intervenuti poco dopo le 20 al camping Liternum a via Foce vecchia. Poco prima un 15enne era stato accoltellato all’addome per poi essere trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Dalle indagini lampo condotte dai carabinieri, è emerso che un 18enne incensurato avrebbe estratto un coltello a scatto da borsello per difendere il fratello minore e, nella colluttazione, avrebbe ferito il 15enne. Per paura della reazione dei familiari della vittima, la famiglia del 18enne si è immediatamente allontanata dal luogo dei fatti, tornando a casa.
Durante la notte, i carabinieri hanno arrestato il 18enne per tentato omicidio, è in carcere in attesa di giudizio. Il 15enne è in ospedale ed è stato operato d’urgenza per la perforazione del fegato. È in prognosi riservata.
Leggi tutto: Lite per una partita di calcio al camping, 18enne accoltella 15enne: arrestato
(Adnkronos) - Dal 1 gennaio al 22 luglio 2025, al sistema di sorveglianza nazionale risultano 96 casi confermati di Dengue in Italia. "93 casi associati a viaggi all'estero e 3 casi autoctoni, età mediana 41 anni, 54% di sesso maschile, nessun decesso". Sono questi i dati aggiornati dell'Istituto superiore di sanità, con cifre in aumento nell'ultima settimana.
Nel bollettino precedente, al 15 luglio si contavano 83 casi di cui 1 autoctono. Le infezione autoctone riguardano al momento l'Emilia Romagna, mentre quelle importate si concentrano soprattutto in Lombardia (22 casi), Veneto (15), Lazio (14) e Toscana (13).
Leggi tutto: Dengue, salgono ancora i casi in Italia: 96 da inizio anno
(Adnkronos) - "Sono infelice e mi sento triste. Ho perso il migliore amico che abbia mai avuto". Kelly Osbourne, la figlia di Ozzy Osbourne, rompe il silenzio dopo la morte del padre, il frontman dei Black Sabbath, scomparso il 22 luglio scorso a 76 anni. Con una storia pubblicata su Instagram, accompagnata da un cuore spezzato, la 40enne parla per la prima volta della perdita del papà. L'ultima apparizione sui social di Kelly risale a 48 ore prima della morte di Ozzy, quando lo aveva immortalato in un video girato a Welders House, la casa di campagna degli Osbourne nel Buckinghamshire.
Nel breve filmato, Ozzy appare seduto al tavolo davanti a un tablet, accanto al nipote Sidney mentre fanno colazione. Sguardo vispo, capelli raccolti e le cuffie calate sulla testa, sollecitato dalla figlia, il cantante dice solo "buongiorno" rivolgendosi alla telecamera. Kelly era legatissima al padre e all'indomani dal concerto d’addio dei Black Sabbath allo stadio Villa Park di Birmingham, 'Back To The Beginning', aveva condiviso un video del dietro le quinte nel quale il compagno Sid Wilson degli Slipknot, le chiede la mano davanti a Ozzy.
La morte della leggenda del metal, avvenuta a soli 17 giorni dallo storico evento di Birmingham ha scosso l'intera comunità rock e metal. La famiglia di Ozzy, a partire dalla moglie Sharon, si è chiusa nel silenzio totale, chiedendo a tutti "di rispettare la privacy" in questo momento difficile.
Leggi tutto: Kelly Osbourne e il post per papà Ozzy: "Ho perso il mio migliore amico"
(Adnkronos) - Una lunga fase di maltempo in arrivo sull'Italia dopo il caldo africano che ha soffocato la Penisola nelle scorse settimane. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 25 luglio, e per i giorni a venire. Previsioni che spiegano come dal Nord Europa stia per arrivare un profondo ciclone carico di temporali e venti forti che stravolgerà le condizioni atmosferiche con conseguenze dirette anche sul prossimo weekend.
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma l’imminente fase di maltempo con serio rischio di eventi meteo estremi come grandinate e nubifragi. Negli ultimi giorni abbiamo sperimentato una delle fasi più roventi di questa prima parte d’Estate con temperature oltre i 44°C in particolare sulla Sicilia. E ora purtroppo rischiamo di pagare a caro prezzo questo eccesso di calore. L’aumento della temperatura atmosferica incrementa infatti la capacità dell’aria di trattenere vapore acqueo, e un’atmosfera calda e umida può essere considerata come un “carburante” ideale per innescare fenomeni temporaleschi particolarmente violenti.
E infatti proprio da venerdì 25 luglio un possente ciclone, denominato Circe, affonderà dal Nord Europa verso il bacino del Mediterraneo, riuscendo a sfondare anche in Italia. Proprio dallo scontro tra queste correnti fresche ed instabili in arrivo e l’aria molto calda e umida già presente sul nostro Paese si innescheranno delle pericolose celle temporalesche in grado di provocare precipitazioni anche a carattere di nubifragio specie sulle regioni del Centro Nord.
Le condizioni si manterranno ancora molto instabili nel corso di Sabato 26 Luglio con la possibilità di locali grandinate in particolare su Alpi e Prealpi e vicine pianure del Nord Est; acquazzoni, seppur più localizzati, interesseranno anche Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Marche e Abruzzo. Domenica 27 Luglio il ciclone si allontanerà velocemente dall'Italia. Da segnalare, tuttavia, un deciso rinforzo dei venti dai quadranti settentrionali con raffiche burrascose di Maestrale ad oltre 60 km/h in particolare sulla Sardegna e su tutto il medio e basso Tirreno. Queste correnti faranno crollare le temperature su buona parte dell'Italia, con i valori che si porteranno addirittura fin sotto la media del periodo su buona parte delle regioni. Al Sud e sulla Sicilia ci aspettiamo circa 10/15°C in meno rispetto alle temperature attuali entro la giornata di Domenica.
Venerdì 25. Al Nord: piogge e locali temporali alternati a schiarite. Al Centro: sole e caldo, qualche rovescio in Toscana. Al Sud: sole e ancora caldo estremo oltre i 42-44°C.
Sabato 26. Al Nord: temporali diffusi alternati a schiarite. Al Centro: temporali alternati a pause soleggiate, specie su Marche e Appennini. Al Sud: sole e ancora caldo.
Domenica 27. Al Nord: temporali sulle Alpi, sole altrove. Al Centro: prevalenza di sole, qualche rovescio su zone interne. Al Sud: prevalenza di sole.
Tendenza: intensa ondata di maltempo per l’arrivo di un nuovo ciclone con temporali e grandinate a partire dalle regioni del Centro Nord. Forti venti di burrasca lungo le coste.
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(Adnkronos) - La guerra della Russia contro l'Ucraina potrebbe durare fino al 2034. Questo l'allarme lanciato dall'ex comandante in capo di Kiev e attuale ambasciatore nel Regno Unito, Valeri Zaluzhnyi, che in un'intervista a lb.ua ha spiegato che, "se proviamo a stabilire un cessate il fuoco senza rafforzare le nostre difese future, la guerra si trascinerà per molti altri anni. È iniziata nel 2014 e, se Dio vuole, finirà nel 2034".
Secondo Zaluzhnyi, nel 2024 l'Ucraina è entrata in una nuova fase, radicalmente diversa, della sua guerra con la Russia. Ha descritto un cambiamento nelle tattiche di battaglia della Russia, sottolineando che il Cremlino ha abbandonato gli attacchi diretti in favore di una guerra di logoramento che prende di mira sia i militari che i civili ucraini.
"Al momento, la linea del fronte esiste principalmente per uccidere", ha detto Zaluzhnyi. "Nel 2022, i carri armati erano in testa, e il personale li seguiva... Ora, carri armati e soldati si sono scambiati di posto". Secondo l'ex generale, Kiev deve rivedere la sua strategia di difesa e l'approccio alla mobilitazione, per impedire alla Russia di sfruttare le vulnerabilità demografiche ed economiche dell'Ucraina.
Circa 23.000 civili, tra cui 113 bambini, rimangono intanto nelle zone di combattimento attive nell'oblast' orientale di Donetsk, nell'Ucraina orientale. A fare il quadro è Dmytro Petlin, capo del Dipartimento di protezione civile, mobilitazione e lavoro di difesa dell'amministrazione militare locale, durante un briefing online.
La maggior parte dei bambini si trova nella comunità territoriale urbana di Lyman, dove ne rimangono 108, mentre altri cinque si trovano nella comunità di Toretsk, secondo Petlin.
Leggi tutto: Ucraina-Russia, la previsione dell'ex generale: "Guerra potrebbe durare fino al 2034"
(Adnkronos) - Will Smith accende la notte toscana. È uno degli appuntamenti più glamour dell'estate, ospitato nella Villa Alpebella di Massa di proprietà della famiglia di Andrea Bocelli.
Stasera, venerdì 25 luglio, alle ore 20, partirà il Gala Stravagante del Big Art Festival che vedrà protagonista la star cinema hollywoodiano Smith, il quale si esibirà in compagnia dell’Étoile Band in uno show fuori dalle righe.
Eleganza ed energia sono le parole d'ordine in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, la splendida tenuta del XV secolo (ex-Oliviero) restaurata da Bocelli per farne il centro nevralgico delle attività della ABFoundation e ospitare eventi speciali.
Il programma della serata prevede all'inizio il cocktail di benvenuto, alle 21 la cena di gala gourmet italiana appositamente creata per l’occasione e alle 22 la performance di un potente live show di Will Smith con esibizioni esclusive di ospiti e momenti a sorpresa. Dress code ovviamente super elegante per uomini e donne.
Dal successo nella serie cult Willy il principe di Bel-Air, Smith è diventato protagonista di blockbuster come Men in Black, Io sono leggenda e Alla ricerca della felicità. Premiato con un Oscar nel 2022, continua a esibirsi ancora come performer musicale in eventi esclusivi. I biglietti per il Gala a villa Bocelli vanno da 1.100 a 2.500 euro, in linea con la logica organizzativa degli eventi della Bering Iglesias Art Holding, questa volta in partnership con marchi come Hublot, Marchesi e Caffè Principe.
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(Adnkronos) - Si allontana ancora la possibilità di raggiungere un cessate il fuoco a Gaza dopo il fallimento dei negoziati tra Israele e Hamas a Doha e il ritiro dal tavolo delle delegazioni di Tel Aviv e degli Stati Uniti. Ma la crisi umanitaria nella Striscia si aggrava di ora in ora e l'Europa tenta di fare pressing.
Oggi, venerdì 25 luglio, si terrà un 'vertice' tra Regno Unito, Francia e Germania. A darne l'annuncio è stato ieri il premier britannico Keir Starmer. "Avrò una 'telefonata d'emergenza' con i partner E3 e discuteremo quello che possiamo urgentemente fare per fermare le uccisioni e portare il cibo alle persone che ne hanno disperato bisogno, mentre facciamo tutti i passi necessari per costruire una pace durevole", ha annunciato Starmer.
"La sofferenza e la fame a Gaza è indicibile e intollerabile", ha scandito affermando che "siamo tutti d'accordo" sulla necessità di fare pressioni su Israele per permettere l'ingresso di aiuti nella Striscia. "Un cessate il fuoco ci metterebbe sul cammino del riconoscimento dello stato palestinese e la soluzione dei due Stati che garantisce pace e sicurezza per palestinesi e israeliani", ha concluso.
In attesa di trovare una strategia comune, intanto ieri il presidente francese Emmanuelle Macron ha annunciato che riconoscerà lo stato di Palestina. Una svolta storica che verrà ufficializzata all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il prossimo settembre a New York.
"Ho deciso che la Francia riconoscerà lo stato di Palestina. Farò l'annuncio solenne all'Assemblea Generale della Nazioni Unite a settembre", ha scritto sui social il presidente. Un annuncio arrivato poco dopo che Francia e Arabia Saudita avevano annunciato per lunedì e martedì all'Onu una conferenza da loro presieduta per la soluzione dei due Stati. Conferenza alla quale gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non parteciperanno.
Intanto la presa di posizione di Parigi che si allinea a quella della Spagna e di altri Paesi europei, ha fatto infuriare Israele con il premier Benjamin Netanyahu che ha condannato fermamente a nome del Paese la scelta di "riconoscere uno Stato palestinese vicino a Tel Aviv sulla scia del massacro del 7 ottobre" asserendo che "il riconoscimento francese della Palestina premia il terrorismo e rischia di creare un altro proxy iraniano".
"E' una vergogna che Hamas agisca in modo egoistico". Con queste parole Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump ha annunciato il ritiro dei negoziatori Usa. Witkoff ha accusato Hamas di non voler "raggiungere un cessate il fuoco". "Mentre i mediatori hanno fatto grandi sforzi - ha scandito - Hamas non sembra coordinarsi o agire in buona fede". "Noi ora considereremo opzioni alternative per portare a casa gli ostaggi e cercare di creare un ambiente più stabile per il popolo di Gaza", conclude affermando che "siamo risoluti nel cercare la fine di questo conflitto e una pace permanente a Gaza".
A far saltare la trattativa sarebbe stata, secondo quanto riferito da fornti informate al il giornalista di Axios, Barak Ravid, la richiesta di Hamas di rilasciare 200 palestinesi condannati all'ergastolo per l'omicidio di israeliani e altri 2mila detenuti dopo il 7 ottobre in cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi. Un numero maggiore rispetto ai 125 palestinesi della proposta originaria accettata da Israele.
"Se Hamas scambia la nostra disponibilità a raggiungere un accordo per debolezza, per un'opportunità di imporre termini di resa che metterebbero a rischio Israele, si sbaglia di grosso", ha tuonato Benjamin Netanyahu ribadendo che "siamo determinati ad ottenere tutti gli obiettivi della guerra", e "a riportare tutti a casa ed è quello che faremo".
Intanto migliaia di persone hanno manifestato ieri in Israele per mettere fine la guerra a Gaza. La polizia ha detto di aver arrestato 24 persone a Haifa durante una manifestazione, organizzata dalla comunità degli arabo israeliani, definita illegale. Secondo video citati da Haaretz la polizia è intervenuta in modo violento per bloccare e arrestare i dimostranti e strappare i loro striscioni contro l'azione di Israele nella guerra a Gaza. A Tel Aviv i dimostranti si sono riuniti nella piazza di Habima dove secondo gli organizzatori decine di migliaia di persone hanno protestato contro la guerra. Tre persone sono state arrestate dalla polizia che, al termine della dimostrazione, cercava di disperdere la folla.
Al rally, organizzato da una serie di organizzazioni anti-guerra, è intervenuto anche Noam Tibon, un generale dell'Idf in pensione, che ha detto che "all'inizio questa era una guerra giusta" riferendosi agli attacchi del 7 ottobre. "Ma oggi, 22 mesi dopo, non c'e' nessuna ragione di sicurezza per questa guerra che si è trasformata in guerra politica condotta di estremisti. L'esercito israeliano sta affondando in una palude di sangue, la Striscia di Gaza".
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(Adnkronos) - Diciannovesima tappa per il Tour de France 2025. La Grande Boucle torna in strada oggi, venerdì 25 luglio. I ciclisti percorreranno 129,9 chilometri nella regione della Savoia, partendo da Albertville e arrivando a La Plagne. Ecco orario, percorso e dove vedere la tappa di oggi in tv (anche in chiaro) e streaming.
Il Tour de France, dopo la tappa 'regina' di ieri, riparte con una frazione esplosiva di 129,9 chilometri che attraversa la regione della Savoia. Si tratta della tappa più breve tra quelle in linea dell'intera Grande Boucle e anche l'ultima giornata in montagna per il gruppo. Nonostante la tappa breve, sono in programma ben cinque salite. Si parte da Albertville, città che ha ospitato le Olimpiadi invernali del 1992. La prima scalata che il gruppo dovrà affrontare sarà quella della Cote d'Hery-sur-Ugine, un GPM di seconda categoria da 11,3 km al 5,1% di pendenza.
Poi sarà la volta del Col des Saisies, GPM di prima categoria da 13,7 km al 6,4%, del Col du Pre, GPM hors categorie da 12,6 km al 7,7%, e del Cormet de Roselend, GPM di seconda categoria da 5,9 km al 6,3%. La salita finale, lunga quasi 20 km (19,1 per la precisione) e con il 7,2% di pendenza, che culminerà nell'arrivo di La Plagne, sarà l'ultima occasione per i corridori per provare a migliorare la propria classifica generale. In totale il dislivello da coprire per i corridori sarà di 4550 metri.
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La diciannovesima tappa di oggi, venerdì 25 luglio, inizierà intorno alle 13.30, con l'arrivo previsto alle 17.18. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+ ed Eurosport, visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
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(Adnkronos) - Riprendono questa mattina, venerdì 25 luglio, le ricerche del 16enne disperso da mercoledì pomeriggio nel Po quando si è inabissato al Ponte della Becca, nel comune Pavese di Linarolo. Ieri le ricerche del ragazzo sono andate avanti per tutta la giornata senza esito.
Oggi è atteso l’arrivo del nucleo sommozzatori di Vigili del Fuoco specializzati nell’impiego della tecnologia Didson, ovvero sonar adatti ai fondali bassi.
Gli specialisti del Tas (topografia applicata al soccorso) stanno elaborando la cartografia della ricerca, tenendo traccia di tutte le attività svolte.
(Adnkronos) - Il caldo sembra allentare un po' la morsa nel weekend, apparentemente più fresco, almeno per quanto riguarda la giornata di domani, sabato 26 luglio. Anche se un capoluogo sarà ancora da bollino rosso.
Intanto oggi venerdì 25 luglio saranno ancora tre le città da bollino rosso (Campobasso, Palermo e Pescara), un rischio di livello 2 con rischi per la salute dei più fragili (bollino arancione) sono 9 (Bari, Cagliari, Catania, Frosinone, Messina, Perugia, Rieti, Reggio Calabria e Roma), quattro in giallo 4 (Ancona, Latina, Napoli e Viterbo) e bollino verde (rischio zero per le ondate di calore) per 11 capoluoghi dei 27 monitorati: Bologna, Bolzano, Brescia, Civitavecchia, Firenze, Genova, Milano, Torino, Trieste, Venezia e Verona.
Per il primo giorno del fine settimana il bollettino caldo del ministero della Salute prevede bollino verde (rischio zero per le ondate di calore) su 19 capoluoghi dei 27 monitorati: Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Napoli, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Verona e Viterbo. Allerta rossa (rischio 3, con potenziali pericoli per la salute) soltanto a Catania, e bollino giallo (livello di pre-allerta, rischio 1) nelle restanti 7 città: Bari, Cagliari, Messina, Palermo, Perugia, Pescara e Reggio Calabria.
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(Adnkronos) - Svolta storica della Francia che riconoscerà lo stato di Palestina. Ad annunciarlo, dopo il fallimento dei negoziati di Doha tra Israele e Hamas per un cessate il fuoco, è stato il presidente Emmanuel Macron. "Fedele al suo impegno storico per una pace giusta e duratura in Medio Oriente, ho deciso che la Francia riconoscerà lo stato di Palestina. Farò l'annuncio solenne all'Assemblea Generale della Nazioni Unite a settembre", il messaggio del presidente francese su X e Instagram.
"L'urgenza ora è mettere fine alla guerra a Gaza e mettere in salvo la sua popolazione civile", ha sottolineato Macron. "La pace è possibile", ma bisogna avere "immediatamente un cessate il fuoco, la liberazione di tutti gli ostaggi e aiuti umanitari in quantità massicce per la popolazione di Gaza". Per Macron "dobbiamo finalmente costruire lo stato di Palestina, garantirne la vitalità e assicurare che, accettando la sua smilitarizzazione e riconoscendo pienamente Israele, contribuisca pienamente alla sicurezza di tutti in Medio Oriente".
L'annuncio di Parigi è arrivato poco dopo che la Francia e l'Arabia Saudita hanno annunciato che si svolgerà lunedì e martedì all'Onu una conferenza da loro presieduta per la soluzione dei due Stati. Gli Stati Uniti hanno detto che non parteciperanno alla conferenza, che era stata originariamente fissata per metà giugno ma era stata poi rinviata a causa delle tensioni tra Israele e Iran.
Ma l'annuncio della Francia ha scatenato l'indignazione israeliana. Il riconoscimento francese della Palestina "premia il terrorismo e rischia di creare un altro proxy iraniano", ha tuonato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Israele "condanna fermamente la decisione del presidente Macron di riconoscere uno Stato palestinese vicino a Tel Aviv sulla scia del massacro del 7 ottobre".
Di "una macchia nera nella storia francese e un aiuto diretto al terrorismo" ha parlato il vice primo ministro e ministro della Giustizia Yariv Levin affermando che la "decisione vergognosa" della Francia significa che ora è "il momento di applicare la sovranità israeliana" alla Cisgiordania, occupata da Israele dal 1967.
"Riconoscere uno Stato palestinese dopo il massacro del 7 ottobre non è diplomazia; è una vergogna morale", ha scandito l'ex premier israeliano Naftali Bennett . "Premia l'omicidio di massa e dice ai terroristi islamici: uccidete gli ebrei e il mondo vi darà uno Stato.
Esulta invece Hamas che parla di "un passo positivo nella giusta direzione verso il raggiungimento della giustizia per il nostro popolo palestinese oppresso". "Noi di Hamas - commenta il gruppo - consideriamo questa importante posizione francese uno sviluppo politico che riflette la crescente convinzione internazionale nella giustezza della causa palestinese e il fallimento dell'occupazione nel distorcere i fatti o ostacolare la volontà dei popoli liberi", ha affermato Hamas in una dichiarazione su Telegram citata da 'Al Jazeera'.
"Chiediamo a tutti i Paesi del mondo, in particolare ai Paesi europei e a quelli che non hanno ancora riconosciuto lo Stato di Palestina, di seguire l'esempio della Francia e di riconoscere pienamente i diritti nazionali del nostro popolo. Questi includono il diritto al ritorno dei rifugiati palestinesi, il diritto all'autodeterminazione e la creazione di uno Stato palestinese indipendente", ha affermato Hamas.
"Accolgo con favore il fatto che la Francia si sia unita alla Spagna e ad altri Paesi europei nel riconoscere lo Stato di Palestina. Insieme, dobbiamo proteggere ciò che Netanyahu sta cercando di distruggere. La soluzione dei due Stati è l'unica soluzione", ha affermato il premier spagnolo Pedro Sanchez.