(Adnkronos) - Fratelli d'Italia cresce, il Pd è fermo e il M5S sale. E' il quadro se si andasse alle elezioni oggi secondo l'ultimo sondaggio Youtrend per Sky TG24. Fratelli d'Italia si conferma primo partito con il 28,5%, in crescita di 0,4 punti rispetto al 16 luglio. La formazione guidata da Giorgia Meloni aumenta il vantaggio: il Partito Democratico resta stabile al secondo posto con il 22,1%, mentre il Movimento 5 Stelle guadagna lo 0,7% e sale al 13,4%.
Più distanziati gli altri partiti di centrodestra: Forza Italia scende all'8,4% (-0,5), mentre la Lega guadagna un decimo di punto e si attesta all'8,3%. Alleanza Verdi Sinistra, invece, cala al 6,9% (-0,4).
Tra le forze centriste, Azione cresce al 4,1% (+0,5), mentre calano sia +Europa (1,8%, -0,3) che Italia Viva (1,7%, -0,3). In lieve aumento Noi Moderati, che sale allo 0,6% (+0,3).
A un eventuale referendum costituzionale sulla riforma della giustizia gli italiani si dividerebbero: il 51% voterebbe sì (per approvarla) e il 49% no (per respingerla). L'affluenza stimata sarebbe pari al 55% - anche se ai referendum costituzionali, a differenza di quelli abrogativi, non è previsto un quorum.
Due punti importanti della riforma sono la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri, che vede favorevole il 47% degli italiani e contrario il 29%, e la divisione del Consiglio Superiore della Magistratura in due rami, uno per i giudici e l'altro per i pubblici ministeri, che vede il 41% degli italiani a favore e il 35% contrario.
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(Adnkronos) - Donald Trump è convinto che i dati sui posti di lavoro negli Stati Uniti siano stati falsificati da una funzionaria nominata da Joe Biden. "Sono stato appena informato che i dati sull’occupazione del nostro Paese sono stati prodotti da un'incaricata di Biden, la dottoressa Erika McEntarfer, commissario delle statistiche del lavoro, che ha falsificato i numeri dei posti di lavoro prima delle elezioni per cercare di aumentare le possibilità di vittoria di Kamala", ha scritto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sui suoi social aggiungendo: "Ho dato ordine al mio team di licenziare immediatamente questa funzionaria politica di Biden. Sarà sostituita da una persona molto più competente e qualificata. Numeri importanti come questi devono essere giusti e accurati, non possono essere manipolati per scopi politici".
Trump ha puntato il dito contro il Bureau of Labor Statistics, "lo stesso che ha sovrastimato la crescita dei posti di lavoro nel marzo 2024 di circa 818.000 unità e poi ancora, poco prima delle elezioni presidenziali del 2024, in agosto e settembre, di 112.000 unità. Si trattava di record: nessuno può sbagliarsi così tanto? Abbiamo bisogno di numeri precisi sui posti di lavoro".
"L'economia sta esplodendo sotto 'Trump'", ha concluso il presidente degli Stati Uniti, tornando ad attaccare il numero uno della Fed: "Powell dovrebbe essere mandato al pascolo". Il commento di Trump arriva dopo la notizia su un brusco rallentamento dei livelli di crescita dell'occupazione negli Stati Uniti nel mese di luglio.
Leggi tutto: Trump: "Dati sul lavoro falsificati". Presidente chiede licenziamento funzionaria
(Adnkronos) - Nessun '6' al concorso di oggi del Superenalotto di oggi, venerdì 1 agosto, ma è stato centrato un '5+1' da 388.176,52 euro. La schedina vincente è stata giocata a Gaeta, in provincia di Latina, presso un punto vendita di Corso Cavour, 24. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 33,5 milioni di euro: si torna a giocare domani, sabato 2 agosto, per l'ultimo concorso della settimana.
La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.
La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata.
Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima:
- con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;
- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro;
- con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro;
- con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro;
- con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro.
E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni.
Estratta la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 9, 25, 27, 36, 54, 86. Numero Jolly: 45. Numero SuperStar: 31.
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(Adnkronos) - Un traguardo importante per Santa Tresa, un passo storico per la viticoltura siciliana: con la recente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nuovo disciplinare Terre Siciliane Igt, torna finalmente tra le varietà ammesse anche l’Orisi, vitigno autoctono siciliano a lungo dimenticato e finora impossibile da indicare in etichetta. A riportarlo in vita è stata proprio la tenuta di Vittoria (Ragusa) guidata da Stefano Girelli, che da anni lavora per recuperare questo raro tesoro ampelografico. Fino ad ora l’Orisi, reimpiantato grazie a un progetto sperimentale della Regione Sicilia, non poteva essere nominato sulle bottiglie: il vino prodotto da Santa Tresa portava in etichetta solo una 'O', simbolo del suo nome “non scritto”. Con la modifica del disciplinare, l’Orisi può finalmente riprendersi la sua identità anche in etichetta, coronando un percorso che unisce ricerca e storia dell’enologia siciliana.
Il vitigno Orisi, nato dall’incrocio spontaneo tra Sangiovese e Montonico Bianco, era sopravvissuto in pochissimi esemplari nei Nebrodi. Il suo recupero è iniziato nel 2003 grazie a un ambizioso piano regionale di valorizzazione dei vitigni autoctoni siciliani, che ha coinvolto il vivaio regionale Federico Paulsen di Marsala e l’azienda Santa Tresa. Nel vigneto sperimentale di Santa Tresa, che si estende su una superficie di circa 5.600 mq, con 2.830 piante, sono presenti 18 vitigni e circa 31 fenotipi diversi. Un bacino di biodiversità della vitivinicoltura siciliana, dove si studia l’interazione del sistema ecologico 'clima/pianta/terreno' dei diversi cloni dei principali vitigni siciliani, oltre che dei vitigni reliquia come l’Orisi, la loro resilienza per una viticoltura sostenibile. In questi anni, dalle 16 piante presenti nel campo sperimentale della tenuta, si è riusciti a ottenere 1.523 ceppi di Orisi, coltivati a spalliera in terreni franco sabbiosi, minerali, su uno strato di calcareniti compatte.
"Oltre al dato tecnico, che consente l'utilizzo in etichetta del nome varietale, per noi di Santa Tresa significa anche il riconoscimento dell'impegno che nasce dal nostro campo sperimentale, dalla tecnica agronomica, passa dalle micro-vinificazioni e giunge, grazie alla cultura enologica, al riconoscimento normativo", commenta Stefano Girelli, alla guida di Santa Tresa con la sorella Marina. La vinificazione di 'O' di Santa Tresa segue un protocollo rigoroso: vendemmia manuale a settembre, refrigerazione, fermentazione in botti di rovere di Slavonia e un lungo affinamento sulle bucce fino alla vendemmia successiva, prima di un riposo in acciaio di 4-5 mesi. Santa Tresa, con i suoi 50 ettari di cui 39 coltivati a vite, continua così a essere un esempio virtuoso di viticoltura biologica, capace di coniugare tradizione, biodiversità e innovazione nel pieno rispetto della natura.
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(Adnkronos) - Le amiche più amate di New York dicono 'addio' ai loro fan. 'And Just Like That' non avrà una quarta stagione: la serie sequel di 'Sex and the City' si ferma alla terza stagione, attualmente in onda su Sky e in streaming su Now. Ad annunciarlo in una nota, diffusa sul profilo Instagram della serie, è lo showrunner, scrittore e regista Michael Patrick King: "E proprio così...questo racconto che fa parte dell'universo di 'Sex And The City' sta volgendo al termine. Mentre scrivevo l'ultimo episodio della terza stagione di 'And Just Like That' mi è sembrato chiaro che questo potesse essere un ottimo punto in cui fermarsi.
Insieme a Sarah Jessica Parker (interprete di Carrie Bradshaw ed executive producer della serie, ndr), Casey Bloys e Sarah Aubrey (di HBO, che produce lo show, ndr), abbiamo deciso di concludere la popolare serie quest'anno con un finale in due parti e di estendere l'ordine originale della serie da 10 a 12 episodi". Il creatore ha poi aggiunto: "SJP e io abbiamo rimandato l'annuncio della notizia fino ad ora perché non volevamo che la parola 'finale' oscurasse la gioia nel vedere la stagione. È con grande gratitudine - conclude - che ringraziamo tutti gli spettatori che hanno accolto questi personaggi nelle loro case e nei loro cuori in tutti questi anni".
La serie che ha rivoluzionato il modo di raccontare le donne sullo schermo scrive definitivamente la parola 'fine'. Anche Sarah Jessica Parker ha scritto un lungo post su Instagram in cui ripercorre ciò che è stato il suo personaggio dai look impeccabili e dalle corse instancabili, rigorosamente su tacco 12. Nel corso del tempo "Carrie Bradshaw ha cambiato casa, fusi orari, mente, scarpe e capelli, ma mai la devozione per New York City", scrive SPJ. E non solo. Ha parlato di sesso quando ancora era un tabù.
Carrie "ha indossato vergogna, orgoglio, onore, ottimismo e letteralmente innumerevoli abiti, gonne e tutù". E "mi ha accompagnata per 27 anni. Penso di averla amata più di tutti". Come le sue amiche storiche "Miranda, Samantha e Charlotte" e le nuove arrivate Seema e Lisa". L'attrice si dice "grata per tutta quella sinfonia di emozioni". Parker e King hanno "riconosciuto" che la terza stagione "fosse il capitolo conclusivo". 'And Just Like That' "è stata gioia e avventura" grazie al "duro lavoro dei talenti che hanno lavorato con noi. Sono una persona migliore grazie a ogni singolo giorno trascorso con voi", conclude l'attrice.
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(Adnkronos) - Centrodestra ancora in alto mare per la scelta dei candidati alle prossime regionali. Nei giorni scorsi si era parlato di un nuovo vertice tra i leader, un terzo round per cercare di sbrogliare una matassa che sembra sempre più ingarbugliata (anche a causa delle dimissioni di Roberto Occhiuto che hanno riaperto la partita elettorale in Calabria), ma non ci sarebbe stato nessun incontro. Se ne riparlerà la prossima settimana prima della pausa estiva.
La maggioranza è chiamata a risolvere, dunque, il complesso risiko delle cinque Regioni prossime al voto (le prime saranno Marche e Valle d'Aosta). Lo stallo persiste un po' perché, dicono alcuni, i sondaggi commissionati per individuare i nomi più competitivi avrebbero, invece, aggiunto ulteriore confusione a un quadro di per sé complesso, segnato - nonostante le smentite ufficiali - da veti incrociati e interessi di parte.
Due i principali nodi sul tavolo della coalizione di governo: Campania e Veneto. Per quanto riguarda la Regione, attualmente guidata da Vincenzo De Luca, in casa Fratelli d'Italia i vertici locali hanno indicato da tempo il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli. In campo, però, restano altri profili: quelli del rettore dell'Università Federico II, Matteo Lorito e di Giosy Romano, attuale coordinatore della struttura di missione Zes Unica, a cui si aggiungerebbe la carta del rettore dell'università Vanvitelli Giovanni Francesco Nicoletti. Per la Lega oggi ha fatto sentire la sua voce il coordinatore regionale Gianpiero Zinzi: ''Se Cirielli vuole candidarsi, lo dica chiaramente e noi saremo pronti a sostenerlo per la sua autorevolezza e il suo valore politico. Ma se non intende farlo, non è più tempo di veti. Tra i civici sappiamo già che Giosy Romano è un profilo credibile che può condurre il centrodestra alla vittoria in Campania".
Ancora più complesso appare il rebus Veneto. Fratelli d'Italia da tempo coltiverebbe l'ambizione di guidare la ricca e produttiva Regione del Nord, prendendo il testimone dal leghista Luca Zaia. Il governatore uscente, tuttavia, accantonata l'ipotesi di un nuovo mandato, sarebbe intenzionato a presentare una propria lista. Una prospettiva che incontra la netta opposizione sia di Fdi che di Forza Italia. Per Fratelli d'Italia i papabili sarebbero due: i senatori Raffaele Speranzon e Luca De Carlo. La Lega, invece, spingerebbe per Alberto Stefani, attuale numero due del partito, sponsorizzato da Matteo Salvini.
A complicare la situazione c'è il caso della Calabria dopo il passo indietro di Occhiuto che dal palco degli Stati Generali del Mezzogiorno ha confidato: ''Mi sono dimesso non perché non rispetto il lavoro della magistratura. Anzi. Il punto è che a volte i tempi della giustizia non sono quelli del governo. Dopo questo avviso di garanzia ho visto dirigenti che non si assumevano più la responsabilità di firmare nulla e ho pensato che questa condizione mi avrebbe portato a un logoramento e non mi avrebbe fatto concludere il lavoro che abbiamo fatto fino ad ora''.
Tajani, anche lui alla kermesse sul Sud di Reggio Calabria, ha difeso Occhiuto (''Roberto ha ridato dignità alla Calabria") e ha invitato tutti a rimboccarsi le maniche per ''sostenere ventre a terra'' il governatore dimissionario per un bis. "Non sono affatto preoccupato della campagna elettorale che dobbiamo fare anche qui in Calabria, anzi -ha sottolineato il segretario nazionale di Fi- sono sicuro che i consensi aumenteranno, cresceranno, visto che i calabresi apprezzano hanno il buon governo regionale".
Le dimissioni di Occhiuto aprono la partita anche nel centrosinistra. In Calabria i 5 Stelle sono il primo partito e potrebbero chiedere di esprimere il candidato presidente della coalizione. Un lavoro che sarà affrontato nelle prossime settimane e ogni ipotesi al momento viene definita prematura. Si sottolinea però, in ambienti del centrosinistra, come la collaborazione tra M5S, Pd e Avs sia stata "proficua" in Calabria durante il mandato di Occhiuto.
Nel caso di una candidatura 5 Stelle una possibile rosa di nomi, tutta la femminile, potrebbe vedere in pole le calabresi Vittoria Baldino, Anna Laura Orrico ed Elisa Scutellà. Ci sarebbe anche Pasquale Tridico, calabrese ed eurodeputato. Mentre il Pd potrebbe avanzare i nomi del senatore Nicola Irto o del sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà. Ma la partita è tutta agli inizi.
Entra invece nel vivo quella della Marche, prima tra le regioni al voto. Matteo Ricci si è rituffato in campagna elettorale, dopo essere stato sentito in merito alla vicenda Affidopoli e all'ok al sostegno che ne è seguito da parte di Giuseppe Conte. Oggi il candidato del centrosinistra ha partecipato ad alcune iniziative insieme a Elly Schlein e ad Ancona con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli che hanno presentato le liste Avs a sostegno di Ricci. "È una sfida decisiva quella delle Marche, la possiamo vincere, siamo tutti a supporto di Ricci", ha detto la segretaria del Pd. Mentre lunedì sbarcheranno ad Ancona per sostenere il bis di Francesco Acquaroli la premier Giorgia Meloni con i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini.
Leggi tutto: Regionali, centrodestra alle prese con Veneto e Campania: si apre partita in Calabria
(Adnkronos) - Doni il sangue? Bevi birra gratis in Belgio. L'idea della Croce Rossa locale in collaborazione con il marchio della birra 'Tout Bien' di proprietà dell'influencer Average Rob punta a sensibilizzare i giovani tra i 18 e i 25 anni alla donazione del sangue. "I giovani che doneranno tra agosto e settembre nelle Fiandre riceveranno due lattine di birra, di cui una alcolica e l'altra no", ha annunciato l'organizzazione di volontariato.
Ne è nata, però, una polemica da parte del Centro di Competenza Fiammingo su Alcol e Altre Droghe che sostiene che, anche se una delle due lattine regalate è analcolica, vogliano trasmettere l'idea che l'alcol non faccia male. Per la direttrice del centro Katleen Peleman è "assurdo" che un'organizzazione come la Croce Rossa, "che lavora per la salute ed è un'autorità in questo campo, promuova una bevanda alcolica". Chiederanno, pertanto, il ritiro della campagna.
Leggi tutto: Birra gratis a chi dona sangue in Belgio: è polemica
(Adnkronos) - Donald Trump manda un segnale alla Russia e a Vladimir Putin ordinando il dispiegamento di due sottomarini nucleari. Il presidente degli Stati Uniti annuncia la sua decisione oggi, 1 agosto, dopo il prolungato botta e risposta via social con l'ex presidente russo Dmitri Medvedev.
"Sulla base delle dichiarazioni altamente provocatorie dell'ex presidente Dmitry Medvedev, che ora è vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa, ho ordinato che due sottomarini nucleari vengano posizionati nelle regioni appropriate, nel caso in cui queste dichiarazioni sciocche e incendiarie fossero qualcosa di più di semplici parole", scrive Trump, secondo cui "le parole sono molto importanti e spesso possono portare a conseguenze indesiderate, spero che questo non sia uno di quei casi. Grazie per l'attenzione dedicata a questa questione!".
Medvedev ha criticato la decisione con cui Trump, la scorsa settimana, ha ridotto a 10 giorni la deadline fissata per la Russia: o la guerra in Ucraina si chiude, ha detto il presidente americano, o Washington adotterà sanzioni contro Mosca.
Per Medvedev, Trump "sta giocando al gioco dell'ultimatum con la Russia: 50 giorni o 10... Dovrebbe ricordare due cose. Uno, la Russia non è Israele e nemmeno l'Iran. Due, ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra Russia e Ucraina, ma con il suo stesso Paese", le parole in una post su X. "Non percorrere la strada di Sleepy Joe!", il monito di Medvedev al tycoon, riferendosi in maniera denigratoria al predecessore di Trump, Joe Biden. Medvedev deve "stare attento alle parole" poiché sta entrando in un "territorio molto pericoloso", la replica di Trump, che oggi ha compiuto un altro passo.
Leggi tutto: Ucraina-Russia, l'ordine di Trump: Usa schierano 2 sottomarini nucleari
(Adnkronos) - Jacqueline Luna è tornata a parlare della sua gravidanza e per farlo, ha deciso di condividere una foto in primo piano della sua pancia a distanza di 8 mesi dal parto che ha dato alla luce il figlio Enea, avuto con Niccolò Moriconi, in arte Ultimo.
"Piccolo appunto: la mia panciotta è piatta ma ancora tanto morbidosa. Ma la amo per ciò che mi ha permesso di fare", scrive Jacqueline a corredo dello scatto. "Mi alleno due o tre volte a settimana da marzo e i primi risultati li ho visti dopo un mesetto", spiega e poi si rivolge alle neo mamme: "Ognuna ha i suoi tempi. Dipende da età, stile di vita e altri fattori".
E lancia un messaggio di incoraggiamento a chiunque stia vivendo la sua stessa fase della vita: "Ricordate di amare il vostro corpo perché vi ha permesso di creare una'altra vita. So che il cambiamento fa paura ma il tempo e la dedizione porteranno risultati. Non vivetevi male i primi mesi di vita pensando a quello che non vi piace, godeteveli", ha aggiunto.
Proprio lo scorso mercoledì 30 luglio, Jacqueline Luna ha celebrato sui social gli 8 mesi del figlio Enea. L'influencer ha condiviso un dolcissimo video in cui tiene in braccio il suo bimbo e lo culla affettuosamente, come a intonargli una ninna nanna, accompagnata dalla didascalia: "Gli 8 mesi più veloci della mia vita, amo essere la tua mamma".
Leggi tutto: Ultimo, Jacqueline mostra la pancia a 8 mesi dal parto: "Amate il vostro corpo"
(Adnkronos) - "Ho grande rispetto per il presidente dell'Italia, il mio amico Sergio Mattarella. E' per questo che mi hanno rattristato aspetti delle sue recenti dichiarazioni sulla situazione a Gaza e ho sentito il bisogno di chiarire i fatti". Esordisce così un lungo post diffuso su X dall'ufficio del presidente israeliano, Isaac Herzog, con dichiarazioni di quest'ultimo, che afferma che "Israele non ha 'intenzione di uccidere in modo indiscriminato'".
"Ha ragione a dire che Israele è stato attaccato in modo brutale il 7 ottobre. Delle centinaia di persone innocenti prese in ostaggio da Hamas in quel giorno buio, 50 restano prigioniere, trattenute in condizioni disumane nei tunnel di Hamas - si legge -. Le loro sofferenze intollerabili, l'agonia delle loro famiglie e la sofferenza dei civili di Gaza, che non vogliamo, potrebbero finire oggi se gli ostaggi venissero rilasciati. Israele ha accettato numerose offerte mediate per un cessate il fuoco. Hamas ha ripetutamente respinto gli accordi e si è rifiutato di rilasciare gli ostaggi".
"Israele non ha 'intenzione di uccidere in modo indiscriminato'. Noi vogliamo vivere in pace e sicurezza - prosegue la lunga dichiarazione -. Sì, gli errori accadono in guerra e non siamo indifferenti alla sofferenza dei civili palestinesi a Gaza. Stiamo facendo di tutto per migliorare la situazione. Agiamo secondo il diritto internazionale in condizioni quasi impossibili. A differenza del nostro nemico che viola in modo palese e con orgoglio le convenzioni sui diritti umani e le leggi".
"Israele ha avviato uno sforzo umanitario importante, che puntiamo ad ampliare ulteriormente con i nostri partner, Italia compresa. I nostri amici devono avere lucidità morale: Hamas ha avviato questa guerra, Hamas tiene prigionieri gli ostaggi, Hamas è responsabile per le sofferenze da entrambe le parti e il pressing internazionale va indirizzato su di loro. Lo ribadisco - conclude - c'è una chiave per porre fine a questa tragedia ed è il rilascio degli ostaggi trattenuti a Gaza. Se Hamas volesse davvero un futuro migliore per la popolazione di Gaza, rilascerebbe subito gli ostaggi".
Leggi tutto: Herzog a Mattarella: "Grande rispetto, ma Israele non uccide in modo indiscriminato"
(Adnkronos) - Paura a Corato nel Barese. Un appartamento ha preso fuoco, dopo che è esplosa una bombola di gas. Due i feriti, una bambina di 11 anni e una donna, che, ricoverate all'ospedale di Bari, hanno riportato ustioni sul 50% del corpo. Sul posto i vigili del fuoco che sanno spegnendo l'incendio.
Leggi tutto: Bari, esplode bombola di gas in casa: due ferite
(Adnkronos) - I Mondiali di nuoto 2025 di Singapore continuano a regalare spettacolo. Sabato 2 agosto è il settimo giorno di gare in vasca, con diversi azzurri pronti a giocarsi una medaglia. Domani, occhi puntati sulla vicecampionessa del mondo dei 1500 stile libero Simona Quadarella, impegnata nella finale degli 800 stile libero, ma anche su Thomas Ceccon, in finale dei 100 farfalla. Ecco il programma del 2 agosto e dove vedere gli azzurri in gara ai Mondiali 2025 di Singapore, con gli orari italiani.
Ore 3.02: Simone Conte, Riccardo Giovannini - eliminatorie piattaforma 10 m maschile
Ore 4.02: Sara Curtis, Silvia Di Pietro - batterie 50 stile libero femminili
Ore 4.31: Christian Bacico, Thomas Ceccon - batterie 50 dorso maschili
Ore 4.52: Anita Bottazzo, Benedetta Pilato - batterie 50 rana femminili
Ore 5.09, eventuale finale ore 14:42: Italia - 4x100 stile libero mista
Ore 9.02, eventuale finale ore 12:02: Chiara Pellacani, Elisa Pizzini - Trampolino 3 m femminile
Ore 13.02: Silvia di Pietro - finale 50 farfalla femminili
Ore 13.09: Leonardo Deplano - finale 50 stile libero maschili
Ore 13.43: Thomas Ceccon - finale 100 farfalla maschili
Ore 14.21: Simona Quadarella - FINALE 800 stile libero femminili
Le gare di domani sabato 2 agosto ai Mondiali di nuoto di Singapore saranno visibili su Rai 2 Hd, RaiSport Hd, Sky Sport Arena (canale 204), Sky Sport Uno e Sky Sport Mix (canali 201 e 211). Gare disponibili anche in streaming su Rai Play, Sky Go e Now.
Leggi tutto: Mondiali nuoto Singapore, programma 2 agosto. Orari e dove vedere italiani in tv
(Adnkronos) - Ademola Lookman va allo scontro con l'Atalanta, dopo il rifiuto dell'offerta dell'Inter da parte del club bergamasco. La proposta di 45 milioni più bonus inviata dai vicecampioni d'Europa nei giorni scorsi è stata respinta e la Dea ha formalizzato con una mail la "non accettazione della gentile offerta". I discorsi tra Inter e Atalanta erano andati avanti durante la settimana: il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta aveva spiegato che Lookman è ritenuto un profilo adatto e interessante per la squadra allenata da Cristian Chivu. "Nel giro di 2-3 giorni arriveremo alla conclusione del confronto. Se ci saranno le condizioni bene, altrimenti faremo una scelta differente" le sue parole in conferenza stampa.
Ora, però, anche il giocatore ha preso una posizione forte sulla questione: Lookman ha cancellato dai social tutte le foto con la maglia nerazzurra, togliendo anche dalla bio su Instagram 'giocatore dell'Atalanta'. Sul suo profilo, l'unica descrizione presente è 'giocatore della Nigeria'. L'attaccante, al momento alle prese con un problema al polpaccio, salterà intanto l'amichevole del 2 agosto contro il Lipsia.
Luca Percassi, ad dell'Atalanta, aveva parlato della questione Lookman durante la conferenza stampa di presentazione di Ahanor a Zingonia: "Ciò che posso dire è che Ademola da qualche tempo ha manifestato il suo desiderio di andare via. Per noi non è un segreto. Era il giocatore che doveva partire, una cessione all’anno fa parte della nostra filosofia. Purtroppo il mercato porta cosa inaspettate tipo la cessione di Retegui e per Ademola, nonostante tanti interessi, non c’è mai stato nulla di concreto fino a ieri, con la proposta scritta dell'Inter. L’Inter è una società molto amica e ho un grande rapporto con Marotta, in questi giorni valuteremo con grande serenità l’offerta che abbiamo ricevuto. Quello che posso dire è che, visto che si leggono tante cose, i valori li decide solo la società". I bergamaschi chiedono una cifra superiore ai 50 milioni per lasciar partire l'attaccante nigeriano. Fino alla fine del mercato, sarà braccio di ferro tra le parti.
(Adnkronos) - L'Atalanta ha rifiutato l'offerta dell'Inter per Ademola Lookman. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, la proposta di 45 milioni più bonus inviata dai vicecampioni d'Europa nei giorni scorsi è stata respinta e il club bergamasco ha formalizzato con una mail la "non accettazione della gentile offerta". I discorsi tra Inter e Atalanta sono andati avanti durante la settimana: il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta aveva spiegato, in conferenza stampa, che Lookman è un profilo adatto e interessante per la squadra allenata da Cristian Chivu. "Nel giro di 2-3 giorni arriveremo alla conclusione del confronto. Se ci saranno le condizioni bene, altrimenti faremo una scelta differente" le sue parole.
Luca Percassi, ad dell'Atalanta, aveva invece parlato della questione Lookman durante la conferenza stampa di presentazione di Ahanor a Zingonia: "Ciò che posso dire è che Ademola da qualche tempo ha manifestato il suo desiderio di andare via. Per noi non è un segreto. Era il giocatore che doveva partire, una cessione all’anno fa parte della nostra filosofia. Purtroppo il mercato porta cosa inaspettate tipo la cessione di Retegui e per Ademola, nonostante tanti interessi, non c’è mai stato nulla di concreto fino a ieri, con la proposta scritta dell'Inter. L’Inter è una società molto amica e ho un grande rapporto con Marotta, in questi giorni valuteremo con grande serenità l’offerta che abbiamo ricevuto. Quello che posso dire è che, visto che si leggono tante cose, i valori li decide solo la società". I bergamaschi chiedono una cifra superiore ai 50 milioni per lasciar partire l'attaccante nigeriano.
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(Adnkronos) - È morto il rapper romano Jesto. Justin Yamanouchi, questo il suo nome all'anagrafe, avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 25 novembre. A dare la notizia è stato il fratello maggiore dell'artista, Hyst, con un post pubblicato su Instagram. Le cause non sono ancora state rivelate. "Nella notte del 31 di luglio ci lascia Justin Jesto Rosso Yamanouchi. Astro del rap italiano e uomo di immensa levatura spirituale. Non si dica che lascia il vuoto, perché non è così". Al contrario "lascia un'eredità di valore incalcolabile ed uno slancio all'elevazione morale e spirituale che le anime affini sapranno cogliere e sfruttare".
I funerali "si terranno martedì 5 agosto alle 11 nella chiesa di Santa Maria in Trastevere. L'ingresso alla chiesa sarà consentito solo a parenti e intimi, gli intervenuti potranno salutarlo in piazza. Si richiede il rispetto assoluto", scrive ancora il fratello, che conclude: "Ora e per sempre 'È JESTO!'.
Tra i colleghi che lo ricordano c'è Fedez, che su Instagram scrive: "Quattordici anni fa partecipavo al mio primo 2thebeat in cui gareggiava anche Jesto. Vederlo fare freestyle mi fece capire cosa significasse avere carisma sul palco. Un punto di riferimento per il movimento, in un'epoca in cui si rappava solo per la fotta e la passione. Riposa in pace leggenda del rap (quello vero)". Tanti i commenti sotto al post di Hyst, da Ghemon a Olly, da Shade a Mecna fino a Tormento, Willie Peyote, Frah Quintal, Fred De Palma e Piotta, che scrive: "Un genio assoluto Justin. Avanti anni luce"
Leggi tutto: È morto Jesto, il rapper romano aveva 40 anni. Fedez: "Riposa in pace leggenda del rap"
(Adnkronos) - Un tuffo nel passato... i cinefili non possono che apprezzare. Anthony Hopkins si è reso protagonista di uno sketch esilarante in cui prova la nuova maschera viso firmata 'Skims', il brand di Kim Kardashian, e ha colto l'occasione per omaggiare, a modo suo, uno dei suoi personaggi più iconici: Hannibal Lecter.
Con la maschera addosso e un suono animalesco che non lascia dubbi. Hopkins ha rievocato 'Il silenzio degli innocenti', facendo venire (o tornare) i brividi e forse... qualche risata. "Ciao Kim, mi sento già 10 anni più giovane", scherza l'attore 87enne prima di citare una battuta cult del film del 1991 rivolte al personaggio interpretato da Jodie Foster: "[...] mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave e un buon Chianti". E nella didascalia scrive: "Grazie Kim, non avere paura di venire a cena da noi".
Il web è impazzito. Kardashian e il suo brand "non avrebbero potuto chiedere di meglio", si legge tra i commenti sotto al post. Tra gli utenti del web c'è chi sostiene che il nuovo prodotto di 'Skims' sia "una versione beauty della maschera di Hannibal Lecter".
"Marketing geniale", sottolinea qualcuno. Si... degno di un colpo di scena da Oscar.
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(Adnkronos) - Si è insediato oggi il nuovo Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano, guidato da Giovanni Bozzetti, che ha assunto il ruolo di presidente come da delibera n. XII/1075 del Consiglio regionale del 25 luglio scorso. Giovanni Bozzetti, classe 1967, è un manager con una lunga esperienza sia nel settore pubblico che privato. Ha ricoperto incarichi apicali in numerose aziende di rilevanza nazionale e internazionale, tra cui società quotate, dimostrando una solida competenza nei processi di governance aziendale e sviluppo internazionale. Ha ricoperto ruoli importanti anche nella Pubblica Amministrazione, già Assessore del Comune di Milano e di Regione Lombardia, Consigliere del Presidente del Senato e Consigliere del Ministro della Difesa. Esperto di marketing strategico e processi di internazionalizzazione è autore di pubblicazioni sui temi della valorizzazione del territorio e delle relazioni economiche internazionali.
Insignito dell’Ambrogino d’Oro nel 2006, è professore universitario presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. “Desidero innanzitutto ringraziare il presidente Attilio Fontana, la Giunta e il Consiglio regionale della Lombardia, così come il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per la fiducia che mi è stata accordata - afferma Bozzetti -. Un ringraziamento va anche a tutti gli stakeholder coinvolti, che saranno un punto di riferimento fondamentale durante il mio mandato, in una prospettiva sistemica che includerà tutte le realtà territoriali: industriali, commerciali, artigianali, agricole, cooperative, associative, insieme alle risorse umane, parte sostanziale e insostituibile di ogni impresa”.
Fondazione Fiera Milano, prosegue il neo presidente, "svolge un ruolo strategico per lo sviluppo del territorio, della città e dell’intero sistema economico e sociale lombardo, con ricadute significative anche a livello nazionale. Ci attende una fase cruciale, segnata da sfide complesse ma anche da straordinarie opportunità: dalle Olimpiadi, fino alla realizzazione dell’immobile destinato a ospitare il nuovo centro di produzione della Rai. La Fondazione è un ente solido, con risultati finanziari positivi, pronto a rafforzare ulteriormente il proprio ruolo di azionista attivo e propositivo di Fiera Milano, a proseguire nel sostegno al terzo settore e a valorizzare il proprio patrimonio. Insieme al Consiglio Generale, al Comitato Esecutivo e a tutte le persone che già operano all’interno della Fondazione, affronteremo questo percorso con passione, impegno e senso di responsabilità”.
“Voglio esprimere le mie più sincere congratulazioni a Giovanni Bozzetti per la sua nomina - commenta Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia -. Sono certo che, grazie alla sua vasta esperienza e alla sua competenza, saprà portare avanti con successo il lavoro di questa istituzione fondamentale per il nostro territorio. Fondazione Fiera Milano si è affermata in questi ultimi anni come prezioso presidio istituzionale capace di accompagnare e rafforzare le strategie di Comune e Regione. Di questo ringrazio la governance uscente. Oggi Fondazione rappresenta un patrimonio strategico per Lombardia e per l’intero sistema economico nazionale, e sono sicuro che sotto la guida di Bozzetti continuerà a essere un punto di riferimento per lo sviluppo, l’innovazione e la crescita della nostra regione”.
Fondazione Fiera Milano, aggiunge il sindaco Sala, "è un partner e un interlocutore strategico per la città. A livello locale, nazionale e internazionale, stiamo attraversando un periodo denso di sfide da affrontare e di opportunità da concretizzare, a cominciare da quelle offerte dalle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi invernali. In questo contesto, Fondazione Fiera Milano è chiamata a dare un contributo importante in termini di competenza, pragmatismo e lungimiranza nell'interesse della città e del Paese. Auguro, quindi, buon lavoro al presidente Bozzetti, ai vicepresidenti Corritore e Pierrakea e a tutti i membri del Consiglio generale appena insediati. Sono certo che avremo modo di collaborare in maniera proficua e responsabile, valorizzando anche le tante realtà produttive e associative che fanno del nostro territorio un punto di riferimento in Italia e nel mondo”.
Contestualmente alla nomina del presidente, sono stati nominati i due vicepresidenti, Davide Corritore e Vasiliki Pierrakea. Insieme a loro fanno parte del nuovo Consiglio generale di Fondazione Fiera Milano: Luca Bader, Umberto Bertolasi, Alvise Biffi, Giovanni Ciceri, Giuseppe Attilio Dadda, Massimo Dal Checco, Francesco De Lucchi, Giovanni Deleo, Andrea Dellabianca, Camilla Doni, Marcello Doniselli, Pietro Gagliardi, Giovanni Mantegazza, Giulia Martinelli, Raffaello Napoleone, Maria Luigia Partipilo, Guido Reggiani, Domenico Riga, Daniele Ripamonti, Flavio Sangalli, Raffaella Sella, Donato Valente, Stefano Venturi. Il collegio dei revisori è composto da: Andrea Bignami (presidente), Marco Manzoli e Alessandro Crosti. Revisori supplenti: Vittorio Grazi, Mauro Milillo e Alberto Regazzini. La nomina del Consiglio generale avrà la durata di tre anni. Durante la riunione del Consiglio generale presieduta dal neopresidente Giovanni Bozzetti sono stati nominati gli altri sei componenti (oltre al Presidente e ai due vice presidenti) del Comitato Esecutivo: Luca Bader, Alvise Biffi, Andrea Dellabianca, Massimo Dal Checco, Giulia Martinelli e Domenico Riga.
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(Adnkronos) - Arriva un nuovo episodio di 'Un Altro Pianeta', il podcast prodotto da Simple Communication e condotto da Hoara Borselli. Questa volta, sotto i riflettori c’è Luca Ferlaino, il fondatore di Web Agency SocialCom Italia, un vero esperto che si muove tra aziende, politica e numeri. Ferlaino apre subito con una verità scomoda: uno studio della sua SocialCom rivela che ben il 75% degli italiani vede l'Unione Europea in modo negativo, una sfiducia che pare non faccia altro che aumentare da quando Donald Trump è salito alla Casa Bianca.
Passando alla politica italiana: qui la fiducia latita, è un dato di fatto. Eppure, una cosa c'è ancora: la speranza. E i social network lo dimostrano. Se prima erano Salvini e Conte (soprattutto col Covid e il Reddito di Cittadinanza) a far sognare la gente, oggi, secondo Ferlaino, è Giorgia Meloni a tenere banco: la Presidente del Consiglio - spiega - riesce a essere "Giorgia" anche sui social, e questo la rende vicina alla gente. Talmente vicina che, pure chi non la vota, difficilmente mette in discussione le sue capacità. Insomma, la gente ha speranza in chi la rappresenta, perché sa che la politica decide la sua vita, anche se delle istituzioni, in fondo, si fida poco.
E a proposito di cosa finisce in pasto all'opinione pubblica, Ferlaino sottolinea: “Invece di combattere ogni singola fake news l’informazione dovrebbe proprio impedire che certe cose vengano pubblicate”. L'esempio di quelle immagini degli "amanti al concerto dei Coldplay" è chiarissimo: a volte, il problema non è correggere, ma proprio non diffondere. Infine, un tuffo nel passato con una storia curiosa sul calcio: quando il Napoli comprò Maradona. Ferlaino racconta che il contratto di Maradona fu depositato in ritardo ma che la Federcalcio chiuse un occhio perché far venire a giocare il calciatore più forte del mondo era un vantaggio troppo grande per mettersi a fare storie. E poi l’aneddoto: quando Maradona arrivò in Italia volle mangiare a tutti i costi il tartufo. Tutti i ristoranti di lusso di Capri si chiamarono e, alla fine, Maradona ebbe quello che aveva chiesto.