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Ballando con le stelle, Rosa Chemical entra nel cast: l'annuncio ufficiale

04 Agosto 2025
Milly Carlucci e Rosa . Chemical

(Adnkronos) - Rosa Chemical è ufficialmente uno dei protagonisti della prossima edizione di Ballando con le stelle. L'annuncio è arrivato direttamente dai canali ufficiali del dance show di Rai 1, condotto da Milly Carlucci, che ha pubblicato un video ironico per svelare il nuovo concorrente. 

Nel filmato, il rapper finge di dormire prima di rivelare la grande verità: "Pensavate che stessi dormendo eh? No no, chi dorme non piglia pesci e soprattutto non va a Ballando con le stelle. E invece ci sarò... ci vediamo lì", dice sorridendo. Non è mancato il tocco provocatorio, tra i commenti infatti Rosa Chemical ha scherzato definendosi "Roberto bollente", giocando sul nome del celebre ballerino Roberto Bolle. 

 

Il programma di Rai1, atteso per l'autunno, sta svelando poco alla volta i nomi del cast della nuova edizione. Dopo l'annuncio di Maurizio Ferrini e Andrea Delogu, Rosa Chemical promette di portare originalità sulla pista da ballo. Sarà pronto il rapper italiano a sfidare le palette della storia giuria del programma? 

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Sanità e Province, avvio di agosto caldo per la politica sarda

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATATodde vede sindacati su sanità poi vertice maggioranza Province...

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Marco Carta ricoverato in ospedale, come sta il cantante: "Annullato il concerto"

04 Agosto 2025
Marco Carta - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Marco Carta si trova attualmente ricoverato in ospedale. Il cantante sardo, ex vincitore di Amici, è stato costretto ad annullare il concerto a Porto Torres, in Sardegna, a causa di un problema di salute.  

Con una nota ufficiale, lo staff di Marco Carta ha fatto sapere che le condizioni fisiche del cantante al momento sono stabili. "Con estremo rammarico, siamo costretti a comunicare l’annullamento del concerto previsto oggi (domenica 3 agosto, ndr) a Porto Torres per ragioni e cause inderogabili dalla volontà del nostro entourage. Seguiranno, nelle prossime ore, aggiornamenti in merito. Nel mentre, porgendo le scuse a tutta l’organizzazione e al nostro amato pubblico, patrimonio più grande, vi ringraziamo per la comprensione", si legge nella nota diffusa sul profilo Instagram del cantante.  

In una storia successiva, a corredo di uno scatto in cui viene mostrato il braccio di Marco Carta fasciato, con il braccialetto dell'ospedale, lo staff comunica: "Siamo stati costretti ad annullare l’esibizione di quest’oggi a Porto Torres a causa di un problema di salute che ha costretto l’artista a ricorrere alle cure mediche dell’Ospedale San Donato di Milano. Le sue condizioni ora sono stabili, ma lo staff medico ha preferito trattenerlo sino a domani in degenza, nonostante lui abbia tentato fino all’ultimo di garantire la sua presenza". 

E per concludere: "Siamo a lavoro per trovare le condizioni migliori che ci permettano di riprogrammare questa data che il cantante vuole portare a casa a tutti i costi. Vi terremo aggiornati. Infine, Marco Carta manda un grande abbraccio a tutto il pubblico che lo sta inondando di affetto, e al quale promette una pronta guarigione".  

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Sinner vince Wimbledon, anche Bagnaia festeggia

04 Agosto 2025
Pecco Bagnaia mentre

(Adnkronos) - Pecco Bagnaia tifa Jannik Sinner. Il pilota della Ducati, che non sta vivendo una prima parte di stagione facile in MotoGp, oscurato dalle prestazioni del compagno di scuderia e leader del Mondiale Marc Marquez, si è mostrato grande appassionato di tennis, con i canali ufficiali della Ducati che hanno immortalato i momenti in cui, tra una qualifica e una gara, l'azzurro riusciva a seguire il numero uno del mondo. 

In particolare, Bagnaia ha seguito con particolare attenzione l'ultimo Wimbledon, vinto da Sinner battendo in finale Alcaraz. Il pilota ha seguito la semifinale con Novak Djokovic direttamente dal paddock di MotoGp: "Ha vinto 6-3, 6-3 e ora ha un match point", dice Pecco a un membro del suo team, prima di esultare insieme al suo intero box. 

Ma l'ansia maggiore Bagnaia l'ha provata durante la finale di Wimbledon contro Alcaraz. Quando Sinner ha realizzato il match point, chiudendo la partita in quattro set e diventando il nuovo campione dello Slam londinese, Pecco si è lasciato andare a un: "È finita! Finalmente!". 

 

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Sinner vince Wimbledon, Bagnaia festeggia

04 Agosto 2025
Pecco Bagnaia mentre

(Adnkronos) - Pecco Bagnaia tifa Jannik Sinner. Il pilota della Ducati, che non sta vivendo una prima parte di stagione facile in MotoGp, oscurato dalle prestazioni del compagno di scuderia e leader del Mondiale Marc Marquez, si è mostrato grande appassionato di tennis, con i canali ufficiali della Ducati che hanno immortalato i momenti in cui, tra una qualifica e una gara, l'azzurro riusciva a seguire il numero uno del mondo. 

In particolare, Bagnaia ha seguito con particolare attenzione l'ultimo Wimbledon, vinto da Sinner battendo in finale Alcaraz. Il pilota ha seguito la semifinale con Novak Djokovic direttamente dal paddock di MotoGp: "Ha vinto 6-3, 6-3 e ora ha un match point", dice Pecco a un membro del suo team, prima di esultare insieme al suo intero box. 

Ma l'ansia maggiore Bagnaia l'ha provata durante la finale di Wimbledon contro Alcaraz. Quando Sinner ha realizzato il match point, chiudendo la partita in quattro set e diventando il nuovo campione dello Slam londinese, Pecco si è lasciato andare a un: "È finita! Finalmente!". 

 

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Tivoli, si ribaltano su Porsche rubata: un morto e due feriti gravi

04 Agosto 2025
Polstrada (Fotogramma)

(Adnkronos) - Una Porsche con all’interno tre giovani di etnia rom è stata trovata nella notte, ribaltata, in via Maremmana inferiore, a Tivoli, in provincia di Roma. Uno dei ragazzi è morto mentre gli altri due sono ricoverati in gravi condizioni al Policlinico Umberto I. L’auto era stata rubata poco prima. Sul posto sono intervenuti la polizia stradale per i rilievi e gli agenti del Commissariato Tivoli. 

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Tivoli, si ribaltano su Porsche rubata: un morto e 2 feriti gravi

04 Agosto 2025
Polstrada (Fotogramma)

(Adnkronos) - Una Porsche con all’interno tre giovani di etnia rom è stata trovata nella notte, ribaltata, in via Maremmana inferiore, a Tivoli, in provincia di Roma. Uno dei ragazzi è morto mentre gli altri due sono ricoverati in gravi condizioni al Policlinico Umberto I. L’auto era stata rubata poco prima. Sul posto è intervenuta la polizia stradale per i rilievi e gli agenti del Commissariato Tivoli. 

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Ceccon risponde a... Ceccon: "Voleva la quarta medaglia? Che pollo"

04 Agosto 2025
Thomas Ceccon - Fotogramma

(Adnkronos) - Niente quarta medaglia per Thomas Ceccon. Il nuotatore azzurro ha chiuso i Mondiali di nuoto 2025 di Singapore con il quarto posto ottenuto nella staffetta mista 4x100 maschile, andando a soli 10 centesimi dal bronzo conquistato dagli Stati Uniti. Al termine della gara Ceccon ha espresso tutta la sua delusione ai microfoni Rai: "Mi dispiace, sono molto arrabbiato perché volevo prendere la quarta medaglia, anche a Fukuoka siamo rimasti fuori con la staffetta e potevamo prenderla", ha detto Ceccon, "oggi ce la siamo giocata, ma purtroppo ci hanno beffato di un decimo, quindi mi spiace molto, è un gran peccato". 

Le sue parole sono state riprese in un post Instagram da Eurosport, e Ceccon ha deciso di commentarle, questa volta in terza persona: "Che pollo, se non si risparmiava nei 200 dorso (gara in cui non è riuscito a qualificarsi alla finale, ndr) poteva anche provare a prendere una medaglia. Gli sta bene", ha scritto il nuotatore azzurro, attirando i commenti di utenti e appassionati tra il divertito e il sorpreso.  

 

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Risarcimento per errore giudiziario, tour per firme sulla legge

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAl via nel Nuorese la campagna di raccolta con partito radivale...

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Gaza, Netanyahu valuta "soluzione militare" per liberare gli ostaggi

04 Agosto 2025
Benjamin Netanyahu - (Afp)

(Adnkronos) - Benjamin Netanyahu sta spingendo per una "soluzione militare" per liberare i restanti ostaggi tenuti prigionieri dai terroristi di Hamas. Lo riferisce una fonte diplomatica citata dai media ebraici, secondo la quale "si sta formando un'intesa sul fatto che Hamas non è interessata a un accordo". 

Si ritiene che siano ancora circa 20 gli ostaggi ancora vivi tenuti prigionieri dall'organizzazione terroristica. Netanyahu avrebbe suggerito di ampliare l'operazione militare israeliana a Gaza e di ricorrere alla forza militare per estrarre gli ultimi ostaggi che sono rimasti prigionieri dopo l'attacco del 7 ottobre 202. 

Le dichiarazioni arrivano dopo le critiche delle famiglie dei prigionieri all'eventuale intensificazione delle operazioni militari a Gaza e alla dichiarazione video di Netanyahu in risposta alle immagini strazianti dei prigionieri, immagini che suggeriscono l'assenza di un accordo di rilascio in cambio di una tregua. "Secondo la nostra comprensione, Hamas non è interessata a un accordo", ha affermato la fonte, "il primo ministro sta spingendo per il rilascio degli ostaggi attraverso una vittoria militare decisiva, combinata con l'ingresso di aiuti umanitari nelle aree al di fuori della zona di combattimento e, per quanto possibile, al di fuori del controllo di Hamas".  

La fonte non ha specificato le modalità di attuazione del piano. Ma ha aggiunto: "Israele è in contatto con gli americani", riferendosi ai commenti dell'inviato speciale statunitense Steve Witkoff, secondo cui Washington mira a porre fine alla guerra di Gaza piuttosto che ampliarla e non è più interessata ad accordi parziali per il rilascio degli ostaggi. 

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Jonathan Kaplan, morto a 77 anni il regista della storica serie tv 'E.R.-Medici in prima linea'

04 Agosto 2025
Jonathan Kaplan - (Ipa)

(Adnkronos) - E' morto a 77 anni Jonathan Kaplan, regista statunitense di culto noto per il suo stile diretto e incisivo. Diresse Jodie Foster verso un Oscar come miglior attrice in 'Sotto accusa' e ricevette cinque nomination agli Emmy per aver diretto la storica serie tv 'E.R. - Medici in prima linea'. Il decesso è avvenuto venerdì 1 agosto nella sua casa di Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro un tumore al fegato. A darne notizia è stata sua figlia Molly Kaplan: "È stato un padre amorevole e sempre presente", ha detto in un comunicato. 

Kaplan, nato a Parigi il 25 novembre 1947 in una famiglia immersa nel mondo dello spettacolo - suo padre era il compositore Sol Kaplan, la madre l'attrice Frances Heflin, e lo zio il premio Oscar Van Heflin – ha lasciato un segno indelebile nel cinema americano a partire dagli anni '70. Dopo gli studi alla New York University sotto la guida di Martin Scorsese, Kaplan iniziò la carriera con il leggendario produttore Roger Corman, firmando film come 'Night Call Nurses' (1972) e 'The Student Teachers' (1973). Ma è con 'È tempo di uccidere detective Treck' (1974), film cult del genere blaxploitation interpretato da Isaac Hayes, che ottenne per la prima volta una certa notorietà. Nel 1975 diresse 'Violenza sull'autostrada', il suo primo film per una major, mentre nel 1979 firmò 'Giovani guerrieri', con il debutto cinematografico di Matt Dillon, diventato col tempo un classico generazionale. 

Il suo film più noto rimane senza dubbio 'Sotto accusa' (1988), in cui Jodie Foster interpreta una donna vittima di stupro che decide di portare in tribunale i suoi aggressori e chi ha assistito senza intervenire. Il film, inizialmente accolto con freddezza dai test screening degli addetti ai lavori, fu poi sostenuto da Paramount e consacrò Foster, che vinse l'Oscar come miglior attrice.  

Nel 1992 il regista tornò in concorso al Festival di Berlino con 'Due sconosciuti, un destino', ambientato negli anni '60 e interpretato da Michelle Pfeiffer, nominata all'Oscar per quel ruolo. Oltre al cinema, Kaplan è stato una figura centrale nella televisione americana, in particolare come regista e produttore della serie cult 'E.R. - Medici in prima linea', per la quale ricevette cinque nomination agli Emmy. Tra il 1997 e il 2009 diresse ben 40 episodi.  

Ha diretto anche episodi di 'Law & Order - Unità speciale', 'Senza traccia', 'A sangue freddo', 'Fallen Angels' e 'Le streghe dell'East End', mostrando versatilità e competenza in contesti molto diversi. Jonathan Kaplan ha anche firmato celebri videoclip musicali, tra cui 'Infatuation' (1984) e 'Lost in You' (1988) per Rod Stewart, oltre a lavorare con Barbra Streisand e John Cougar Mellencamp. 

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West Nile, 77enne morto a Latina: è la quinta vittima nel Lazio

04 Agosto 2025
West Nile, 77enne morto a Latina: è la quinta vittima nel Lazio

(Adnkronos) - Ancora un morto a causa del virus West Nile nel Lazio. Si tratta di un uomo di 77 anni deceduto presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il paziente, ricoverato in gravi condizioni dal 17 luglio, soffriva di patologie croniche pregresse. Si tratta del quinto decesso legato al virus West Nile nella regione Lazio. 

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Gaza, 600 ex capi sicurezza Israele a Trump: "Convinca Netanyahu a finire la guerra"

04 Agosto 2025
Macerie a Gaza (Afp)

(Adnkronos) - Oltre 600 funzionari della sicurezza israeliani in pensione, tra cui ex capi del Mossad e dello Shin Bet, hanno scritto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per chiedergli di fare pressione sul premier Benjamin Netanyahu affinché ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza. "Secondo il nostro giudizio professionale, Hamas non rappresenta più una minaccia strategica per Israele e la nostra esperienza ci dice che Israele ha tutto ciò che serve per gestire le residue capacità terroristiche, a distanza o in altro modo", hanno scritto gli ex funzionari in una lettera condivisa con i media. 

"Questa guerra non è più una guerra giusta e sta portando lo Stato di Israele a perdere la sua identità", ha avvertito Ami Ayalon, ex direttore dello Shin Bet, in un video diffuso dal movimento Csi, Comandanti per la sicurezza di Israele, in occasione della pubblicazione della lettera. Tra i firmatari ci sono tre ex capi del Mossad (Tamir Pardo, Efraim Halevy, Danny Yatom), cinque ex dirigenti dello Shin Bet (Nadav Argaman, Yoram Cohen, Ami Ayalon, Yaakov Peri, Carmi Gilon) e tre ex capi di stato maggiore (Ehud Barak, Moshe Bogie Ya'alon, Dan Halutz). 

"A nome del Csi, il più grande gruppo israeliano di ex generali dell'esercito, del Mossad, dello Shin Bet, della polizia e di corpi diplomatici equivalenti, vi esortiamo a porre fine alla guerra a Gaza. L'avete fatto in Libano. E' ora di farlo anche a Gaza", è l'appello rivolto a Trump. "L'Idf ha da tempo raggiunto i due obiettivi che potevano essere raggiunti con la forza: smantellare l'esercito e il governo di Hamas", ritengono i membri del movimento. "Il terzo, e il più importante, può essere raggiunto solo attraverso un accordo: riportare a casa tutti gli ostaggi", sottolineano. "Rintracciare i restanti alti funzionari di Hamas può essere fatto più tardi", ma "gli ostaggi non possono aspettare", insistono. 

Rivolgendosi a Trump, i firmatari dicono che "la vostra credibilità presso la stragrande maggioranza degli israeliani rafforza la vostra capacità di guidare il primo ministro Netanyahu e il suo governo nella giusta direzione". E concludono affermando che occorre "porre fine alla guerra, riportare indietro gli ostaggi, porre fine alle sofferenze e formare una coalizione regionale-internazionale che aiuti l'Autorità Nazionale Palestinese (una volta riformata) a offrire ai cittadini di Gaza e a tutti i palestinesi un'alternativa ad Hamas e alla sua ideologia perversa''. 

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Morto a 68 anni Marco Bonamico, addio al 'Marine' della Virtus

04 Agosto 2025
Marco Bonamico - (Dal suo profilo Facebook)

(Adnkronos) - Addio a Marco Bonamico, "vera e propria leggenda del basket italiano". Ad annunciare la morte la Virtus di Bologna. 

Il 'Marine', si legge nella nota, "ha giocato per buona parte della carriera nella Virtus (per quattro diverse volte, 1975-76, 1977-78, dal 1980 al 1986 e 1988-89) e per una stagione anche in Fortitudo, ne 1976-77. In bianconero ha vinto due scudetti, tra cui quello della stella nel 1984 e due Coppe Italia. Con la Nazionale ha vinto l'argento olimpico a Mosca 1980 e l'oro europeo nel 1983 a Nantes. Dopo il ritiro è rimasto a lungo nel mondo del basket, sia come dirigente (presidente di Legadue), sia come commentatore TV".  

"Ci ha lasciati nella notte il 'Marine', Marco Bonamico, uno dei più bravi giocatori italiani di tutti i tempi. Aveva 68 anni. Ha lasciato un ricordo positivo come atleta e come uomo in ogni realtà che lo ha visto protagonista", scrive la Federbasket dal suo sito. "Il presidente FIP Giovanni Petrucci, commosso e colpito dalla notizia, a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana, è vicino alla famiglia e ne condivide il cordoglio. Marco Bonamico non era stato solo un top player, ma anche presidente GIBA e della Legadue e commentatore televisivo con la RAI: nel 2004 aveva commentato i Giochi Olimpici di Atene e la medaglia d’argento della Nazionale insieme a Franco Lauro". 

"Una carriera intensa la sua: due scudetti (in epoche diverse) con la Virtus Bologna, fra cui quello della stella nel 1984, due Coppe Italia, ma anche un’importante carriera in Nazionale (151 presenze e 777 punti) con l’Argento dei Giochi Olimpici di Mosca nel 1980 e l’Oro Europeo di Nantes. Aveva giocato anche con Fortitudo Bologna, Mens Sana Siena, Olimpia Milano, Basket Napoli, Forlì e Udine. Aveva promosso la pallacanestro in tutte le forme e modalità. È stato un pioniere del 3X3", aggiunge.  

 

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Architetti: riformare regole ordinamenti professionali per non perdere il futuro

04 Agosto 2025
Architetti: riformare regole ordinamenti professionali per non perdere il futuro

(Adnkronos) - "Le professioni tecniche ordinistiche sono, da sempre, presidio decisivo dell’interesse pubblico. Progettano, certificano, collaudano, interpretano norme complesse e trasformano bisogni collettivi in soluzioni concrete. E lo fanno nel rispetto di un sistema ordinato che garantisce qualità, responsabilità e legalità. Un sistema, però, che oggi ha bisogno urgente di essere aggiornato". E' l'appello che lancia Massimo Crusi, presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori.  

"Le diverse riforme succedutesi nel tempo, compresa quella del 2011, che tentarono di porre ordine a una materia a lungo frammentata, furono frutto di un tempo diverso. Non conoscevano ancora la portata della transizione digitale, l’impatto dell’intelligenza artificiale, le conseguenze sistemiche di una pandemia o le sfide legate alla sostenibilità ambientale e sociale e alla rigenerazione di città e territori. La logica di allora era ancora quella della stabilità normativa. Oggi viviamo invece nella costante necessità di adattamento", sottolinea ancora Crusi.  

"Gli Ordini professionali -spiega Crusi- sono chiamati a svolgere una funzione essenziale: vigilare, formare, tutelare la collettività attraverso la competenza e l’etica dei propri iscritti. Sono espressione del principio di sussidiarietà: corpi intermedi che affiancano lo Stato, senza sostituirlo, garantendo però il presidio quotidiano dell’interesse generale, con strumenti autonomi e con una funzione pubblica riconosciuta dalla legge". 

"Ma a fronte di una funzione sempre più complessa e strategica, restano regole -spiega ancora Crusi- pensate per un contesto che non esiste più. Regole che faticano a rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro tecnico in continua evoluzione, a garantire standard aggiornati, a valorizzare davvero la formazione continua come strumento di crescita e non solo come obbligo formale. Regole che non sempre sostengono il ruolo dell’Ordine come promotore culturale, ma spesso lo relegano a mera burocrazia di vigilanza". 

Secondo il presidente del Consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori "è giunto il momento, con coraggio e visione, di mettere mano a una riforma vera. Che non riscriva tutto, ma aggiorni ciò che va aggiornato. Che rafforzi l’autonomia e la funzione sociale degli Ordini, semplifichi i percorsi di accesso e valorizzi la qualità delle competenze. Che ridia senso all’etica professionale, in un tempo in cui la tecnologia può essere un supporto o un rischio, a seconda della coscienza di chi la utilizza".  

"Non si tratta -aggiunge ancora Crusi- di 'concedere qualcosa' alle professioni. Si tratta di dare al Paese un sistema ordinistico all’altezza del presente. Perché non può esserci innovazione, né transizione ecologica, né qualità e sicurezza del costruito, né digitalizzazione della pubblica amministrazione, senza il contributo di professionisti aggiornati, formati, accompagnati da regole adeguate. Chi svolge una funzione pubblica ha diritto a un impianto normativo all’altezza della propria responsabilità. E l’Italia ha il dovere di dare ai suoi Ordini professionali – soprattutto quelli tecnici – le regole giuste per non perdere il futuro", conclude.  

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Morta Loni Anderson, star di 'Wkrp a Cincinnati' e simbolo di un'epoca

04 Agosto 2025
Loni Anderson - (Ipa)

(Adnkronos) - Morta Loni Anderson, attrice simbolo della televisione americana e indimenticabile volto della sitcom "WKRP a Cincinnati", a lungo al centro dell'attenzione dei tabloid per il suo fiabesco matrimonio e il turbolento divorzio da Burt Reynolds. Il decesso è avvenuto domenica 3 agosto a Los Angeles a causa di una "malattia acuta e prolungata", secondo quanto comunicato dalla sua agente Cheryl J. Kagan. Aveva 79 anni. 

Nata a Saint Paul, nel Minnesota, il 5 agosto 1945, Loni Anderson è stata molto più di un volto televisivo. Con il suo personaggio di Jennifer Marlowe, la segretaria bionda tutt'altro che svampita della stazione radiofonica fittizia WKRP, ha saputo ribaltare con ironia e intelligenza lo stereotipo della "bionda stupida" dominante nella tv dell'epoca. Per quel ruolo, ha ricevuto due nomination agli Emmy Award (1980 e 1981), distinguendosi per la sua brillantezza e presenza scenica in un panorama dominato da personaggi maschili. 

Dopo il debutto negli anni Settanta in serie come "Pepper Anderson - Agente speciale" e "Barnaby Jones", Anderson ottenne la popolarità internazionale grazie alla serie "WKRP a Cincinnati", andata in onda dal 1978 al 1982. Il creatore Hugh Wilson, inizialmente colpito da una foto promozionale dell'attrice, modificò il personaggio su sua proposta: Jennifer non sarebbe stata solo "bella presenza", ma "la persona più intelligente dello studio radiofonico". 

La sua carriera è proseguita con ruoli in film e serie tv, tra cui "La storia di Jayne Mansfield' (1980), dove recitava accanto a un giovane Arnold Schwarzenegger, e 'White Hot - Il misterioso assassinio' di Thelma Todd (1991), confermando il suo talento anche nel genere drammatico. Sul piccolo schermo ha avuto altri ruoli significativi nelle serie 'Corsie in allegria', 'Easy Street', 'Melrose Place', 'Sabrina, vita da strega' e 'So Notorious'. Al cinema ha recitato in film come 'Stroker Ace' (1983) e 'A Night at the Roxbury' (1998). 

Sul fronte della vita privata, Loni Anderson è stata spesso sotto i riflettori dei tabloid, soprattutto per il suo matrimonio da copertina con Burt Reynolds. I due si sposarono il 29 aprile 1988 nel ranch dell'attore in Florida. La cerimonia, con tanto di anello con diamante giallo da sette carati, ottenne le prima pagine delle riviste dell'epoca. Ma il sogno si trasformò presto in incubo. Dopo anni di tensioni, accuse reciproche e una battaglia legale per l'affidamento del figlio adottivo Quinton, il matrimonio finì nel 1994 con uno dei divorzi più mediatici (e velenosi) nella storia di Hollywood. I rapporti tra i due si mantennero tesi per anni, anche a causa di una lunga disputa economica risolta solo nel 2015. 

Loni Anderson è stata sposata quattro volte. Dal primo matrimonio con Bruce Hasselberg ebbe la figlia Deidra. Il figlio Quinton fu adottato durante il matrimonio con Reynolds. Dal 2008 era legata al musicista Bob Flick, membro del gruppo folk The Brothers Four, conosciuto 45 anni prima. Sempre lontana dagli scandali dopo la tempesta mediatica con Reynolds, negli ultimi anni Loni aveva preso parte a progetti indipendenti e commedie televisive, mantenendo viva la passione per la recitazione.  

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Cobolli, alta tensione con Shelton: fa una smorfia, l'americano si infuria

04 Agosto 2025
Flavio Cobolli e Ben Shelton - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Finale ad alta tensione tra Flavio Cobolli e Ben Shelton. Nel match valido per gli ottavi di finale del Masters 1000 di Toronto a fine partita è andata in scena una stretta di mano piuttosto tesa tra i due, con l'americano che aveva frainteso un gesto dell'azzurro. Tutto è successo dopo che Shelton ha realizzato il match point con cui ha battuto Cobolli in tre set con il punteggio di 6-4, 4-6, 7-6 (1), volando così ai quarti di finale del torneo canadese. 

Lo statunitense, una volta raggiunto l'azzurro a rete per i saluti di fine partita, ha accusato Cobolli di aver fatto una smorfia rivolta a lui durante il match. Shelton ha mimato l'espressione, ma Flavio ha negato fosse riferito a lui e spiegato che era rivolto al suo angolo. La discussione è proseguita per alcuni minuti, con il giudice di sedia intervenuto per fare da paciere.  

Shelton ha poi chiuso il caso in conferenza stampa: "Ha fatto un gesto durante il tie break e gli ho chiesto spiegazioni", ha detto lo statunitense, numero sette del mondo, "Cobolli ha detto che non era rivolto a me e io gli credo, quindi va tutto bene." 

 

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Criminalità cinese, scoperta una casa a luci rosse a Cagliari

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATADenunciata una 45enne per sfruttamento prostituzione...

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Tratta esseri umani, latitante da 10 anni arrestato a Cagliari

04 Agosto 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATACarabinieri, era in vacanza ospite di una struttura ricettiva...

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Corea del Sud rimuove altoparlanti al confine con Nord: "Alleviare le tensioni"

04 Agosto 2025
Confine tra le due Coree (Afp)

(Adnkronos) - La Corea del Sud ha iniziato a rimuovere gli altoparlanti al confine utilizzati per diffondere a tutto volume K-pop e notiziari nella Corea del Nord, mentre l'amministrazione del nuovo presidente sudcoreano Lee Jae-myung cerca di allentare le tensioni con Pyongyang. "A partire da oggi, l'esercito ha iniziato a rimuovere gli altoparlanti", ha detto ai giornalisti Lee Kyung-ho, portavoce del ministero della Difesa della Corea del Sud. "Si tratta di una misura pratica volta ad alleviare le tensioni con il Nord, a patto che tali azioni non compromettano lo stato di prontezza dell'esercito", ha proseguito. 

Tutti gli altoparlanti installati lungo il confine saranno smantellati entro la fine della settimana, ha aggiunto, senza però rivelare il numero esatto di quelli che saranno rimossi. Il presidente Lee, eletto dopo che il suo predecessore era stato messo sotto accusa per aver dichiarato la legge marziale, aveva ordinato all'esercito di interrompere le trasmissioni nel tentativo di "ripristinare la fiducia". Il precedente governo aveva avviato le trasmissioni l'anno scorso in risposta a una raffica di palloncini pieni di rifiuti lanciati verso la Corea del Sud da Pyongyang. L'impegno di Lee è quello di migliorare i rapporti con la Corea del Nord e ridurre le tensioni nella penisola. 

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Migranti in Albania, visita Garanti a Cpr Gjader: "Solo 27 persone, potrebbero stare in Italia"

04 Agosto 2025
Centro migranti di Gjader in Albania (Ipa)

(Adnkronos) - “Il numero estremamente limitato delle persone attualmente presenti nel Cpr, appena 27, insieme con la disponibilità di posti nei Centri collocati sul territorio nazionale rende non giustificato il trasferimento in Albania di queste persone". Così il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Lazio, Stefano Anastasìa, e la Garante delle persone private della libertà personale di Roma Capitale, Valentina Calderone, al termine della prima visita al Centro di permanenza per i rimpatri (Cpr) e al carcere di Gjader in Albania, per una rilevazione dei flussi, degli spazi, dei servizi, delle procedure, e i colloqui personali con gli ospiti della struttura.  

"Anche se abbiamo potuto verificare che le risorse umane, professionali e finanziarie a disposizione dell’ente gestore, consentono al momento un trattamento adeguato dei trattenuti. Naturalmente ci sono difficoltà per i rapporti con i familiari e i legali dovute alla collocazione del Centro in territorio albanese e potenziali rischi per l’assistenza sanitaria, laddove non dovesse essere sufficiente quella prestata all’interno del Centro, manca inoltre qualsiasi opportunità di attività nelle lunghe giornate all’interno del Cpr”, aggiungono.  

Il Centro di Gjader, spiegano i Garanti, "è sotto la responsabilità della Prefettura di Roma, e questo configura una competenza territoriale dei Garanti delle persone detenute di Regione Lazio e Roma Capitale, che sono stati accolti dai dirigenti della Polizia di Stato e dell’ente gestore del Cpr, Medihospes, i quali hanno permesso un’analisi approfondita della situazione offrendo ogni elemento utile di conoscenza". I Garanti hanno incontrato anche la direttrice della sezione penitenziaria interna, e hanno visitato la struttura, "al momento mai utilizzata, in grado di ospitare fino a 24 detenuti, destinata a chi dovesse essere arrestato per fatti compiuti all’interno del centro. Il Cpr consta di 144 posti regolamentari, con una capienza di 96 posti disponibili. Attualmente, è inutilizzata la parte della struttura destinata ai richiedenti asilo appena sbarcati, che può ospitare fino a 880 persone".  

Ieri, martedì 29 luglio, al momento del primo ingresso dei Garanti, erano presenti 28 trattenuti. Oggi sono presenti in 27, in quanto un cittadino pakistano è stato rimpatriato stamane. Sono persone provenienti prevalentemente da Algeria, Senegal, Pakistan, India, Ghana. Da quando il centro di Gjader ha iniziato a essere utilizzato come Cpr, vale a dire da aprile di quest’anno, sono transitate 140 persone e ne sono uscite 113: 40 per mancata proroga del trattenimento, 37 perché rimpatriati, 15 per inidoneità sanitaria al trattenimento, sette per riconoscimento della protezione internazionale e altre per motivi diversi, come il trasferimento in altri Centri o la sospensiva del decreto di espulsione. All’interno del perimetro del centro, sono presenti unità di personale della Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di finanzia ed è presente l’Ufficio immigrazione, dipendente dalla Questura di Roma. Per l’ente gestore del Cpr, Medihospes, lavorano 113 persone, tra operatori dell’area sanitaria, dell’area legale, mediatori culturali. Nel corso della visita, Anastasìa e Calderone hanno ascoltato tutti i trattenuti che ne hanno fatto richiesta. 

Leggi tutto: Migranti in Albania, visita Garanti a Cpr Gjader: "Solo 27 persone, potrebbero stare in Italia"

Jesto, qual è stata la causa della morte del rapper: il post del fratello

04 Agosto 2025
Jesto

(Adnkronos) - Un colpo al cuore. E' stata questa la causa della morte di Jesto, il rapper romano deceduto venerdì 1 agosto. A rivelarlo il fratello di Justin Yamanouchi, questo il suo nome all'anagrafe, avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 25 novembre. "Vorrei evitare speculazioni", scrive in un post su Instragram Taiyo 'Hyst' Yamanouchi. "Quindi vi comunico che la causa è stato un colpo al cuore, totalmente inaspettato e imprevedibile soprattutto considerato lo stile che conduceva, attento all'alimentazione, in impeccabile forma fisica, immerso nella lettura e nella conoscenza. Mai come oggi lanciato verso nuovi progetti meravigliosi". 

 

"Vi ringrazio per i messaggi e i ricordi - si legge ancora nel post scritto qualche giorno dopo la morte del fratello - potete immaginare che non posso rispondere a tutti ma vi leggo. Non posso dire di essere sorpreso dall'amore che ci trasmettete perché sono perfettamente consapevole dell'impatto che Justin ha avuto nelle nostre vite. Siamo stati tutti molto privilegiati". E sui progetti del rapper, Hyto ha affermato che “con il supporto dello staff di Maqueta, con cui Jesto ha realizzato i suoi ultimi lavori, ci impegniamo a dare vita nei prossimi mesi poiché riteniamo inaccettabile che il suo pubblico, a cui questi progetti erano destinati, ne siano privati. Qualunque altra uscita o merchandising che non sia comunicato da me sarà da considerarsi non ufficiale o sciacallaggio. Il corpo cede, l'arte continua”. 

“Ho tardato a dare la notizia pubblica perché volevo avere certezza delle informazioni da dare - scrive ancora il fratello di Jesto - Purtroppo alcuni sulla base di voci non confermate dai familiari hanno ritenuto di poter diffondere l'informazione prima di me, altri hanno rilanciato aggiungendo altre informazioni non esatte. Ritengo questo comportamento altamente irrispettoso e, nonostante io capisca 'l'era della comunicazione' in cui ci troviamo so che non era difficile guardare il mio profilo e vedere che non c'era stata alcuna comunicazione ufficiale. Pur tenendo conto del tono affettuoso e rispettoso dell'esternazione, so che non c'era bisogno di 'essere il primo' a tutti costi. Altri - ha continuato - hanno rilanciato, creando associazioni quantomeno surreali di cui vi prego di non tenere conto. Qualsiasi comunicazione ulteriore arriverà da me soltanto, in accordo con i suoi collaboratori e amici (reali) più stretti. Vi vogliamo bene. Tayo Hyst Yamanouchi. Ora e per sempre 'E? JESTO'".  

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