(Adnkronos) - Le bollette di luce e gas restano alte e il mercato libero invoglia a cambiare operatore. Ma le truffe sono dietro l'angolo. Si fanno al telefono, il mezzo più facile per raggiungere direttamente l'utente finale. Se ne sta diffondendo una che sfrutta evidentemente una condivisione fraudolenta dei dati e che chiama in causa enti regionali o, addirittura, l'Arera, l'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Come funziona la truffa? L'Adnkronos ne ha appena intercettata una, l'ennesima. Squilla il telefono, sono pronto all'ennesimo call center che cerca ci vendere qualcosa. Ma la voce con cui parlo è quella di una persona e non di un disco registrato. Mi chiama per nome e cognome, conosce il mio indirizzo di casa, e mi annuncia che è andato a buon fine il passaggio a una tariffa più conveniente per la mia utenza elettrica. Tutto, grazie a un sedicente operatore regionale che si sostituisce a quello nazionale. Appena chiedo nome e cognome di chi mi sta parlando, e la società per cui lavora, però, cade immediatamente la linea.
Passa qualche minuto e ricevo la stessa telefonata, da un numero diverso. Procedura identica, con nome e cognome e indirizzo di casa, poi l'operatore aggiunge che, per completare la procedura e non compromettere il vantaggio ottenuto, mi sta per passare un altro operatore. Questa volta, vado avanti per sapere dove si arriva. La prima richiesta è il POD, codice alfanumerico che identifica univocamente il punto di prelievo dell'energia elettrica. Si trova nella bolletta della luce, generalmente nella sezione 'Dati della fornitura' e serve per diverse operazioni, come il cambio di fornitore o la voltura. In sostanza, è il numero che serve per portare avanti la truffa. Perché, subito dopo, arriva la richiesta dell'Iban e dei dati bancari per poter accreditare un rimborso. La telefonata finisce qui, ovviamente.
Chi c'è realmente dietro? Con ogni probabilità, vere e proprie organizzazioni dedite alle truffe.
E' di fine giugno scorso la prima segnalazione della Regione Lazio. "L’URP della Regione Lazio sta ricevendo in questi giorni numerose segnalazioni di cittadini che riferivano di essere stati contattati da sedicenti operatori regionali che propongono cambi di fornitore del gas e della luce a prezzi vantaggiosi. Attenzione: si tratta di una truffa. La Regione Lazio, naturalmente, non ha tra le proprie finalità istituzionali la gestione e/o la fornitura di qualsivoglia tipo di energia". La Regione Lazio, pertanto, "invita i cittadini che dovessero ricevere telefonate simili a non fornire dati sensibili e a riagganciare immediatamente. Se ricevi una chiamata simile: Non fornire mai dati personali; Riagganciare subito: Bloccare e segnalare il numero come spam".
Stesso schema è stato denunciato anche in Toscana. Molti interlocutori si presentano come operatori di fantomatici 'consorzi luce e gas della Regione Toscana' o come presunti dipendenti di 'enti regionali', tentando di conquistare la fiducia degli utenti, per proporre finti sconti, rimborsi o offerte vantaggiose sull’energia.
Si è mossa anche Federconsumatori, denunciando fughe di dati e pratiche scorrette, con una richiesta di intervento urgente all’Arera, chiedendo l’apertura di un’indagine che accerti l’origine e le modalità con cui tali episodi si verificano, accertando le violazioni normative e le responsabilità. Il paradosso? In diversi casi le segnalazioni riguardano telefonate di presunti incaricati proprio dell’Autorità che svolge attività di regolazione e controllo nei settori dell’energia elettrica, del gas naturale. (Di Fabio Insenga)
Leggi tutto: Bollette luce e gas, truffa continua: la telefonata di un falso operatore regionale
(Adnkronos) - Sembra durata poco la 'luna di miele' tra il capo di Stato maggiore delle Idf, il generale Eyal Zamir, e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, che lo scorso febbraio lo ha scelto per sostituire Herzi Halevi. Zamir, 24esimo capo delle Idf, ha infatti espresso dubbi e mostrato resistenza rispetto al piano di Netanyahu di occupare Gaza. ''Se non è d'accordo si dimetta'', hanno fatto sapere fonti dell'ufficio del premier.
Eppure secondo Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz, Zamir è sempre stato il favorito a sostituire Halevi, che, lasciando a gennaio, si era assunto la responsabilità per il fallimento del 7 ottobre. E' riuscito ad avere la meglio sugli altri due candidati, il generale Amir Baram vice di Halevi e sul generale Tamir Yadai, capo delle forze di terra delle Forze di difesa israeliana. E questo grazie alla sua notevole esperienza nella gestione dei sistemi di sicurezza e delle sfide alla sicurezza nazionale.
In precedenza, Zamir ha ricoperto il ruolo di vice capo di Stato maggiore, capo del comando meridionale delle Idf e segretario militare del primo ministro. Nominato nel 2023 direttore del ministero della Difesa dall'allora ministro Yoav Gallant, Zamir aveva espresso l'intenzione di dimettersi a novembre dello scorso anno, ma poi aveva fatto marcia indietro su richiesta di Katz. Alla vigilia del rilascio dei primi tre ostaggi, Zamir ha dato indicazioni al ministero della Difesa perché tutte le risorse fossero rese disponibili per l'attuazione dell'accordo, l'accoglienza degli ostaggi rientrati e per il sostegno alle loro famiglie.
Leggi tutto: Chi è Eyal Zamir, il capo delle Idf contrario al piano di occupare Gaza
(Adnkronos) - Un escursionista di 57 anni è morto dopo essere precipitato nel primo pomeriggio di oggi dalla ferrata di Valimpach (Caldonazzo), in Trentino, mentre stava salendo assieme alla moglie e ai tre figli. La ferrata alterna tratti attrezzati a tratti di sentiero, sviluppandosi lungo alcune cascate: l'uomo, residente a Ladispoli, in provincia di Roma, procedeva in fondo al gruppo sul sentiero, dunque in uno dei tratti non attrezzati, quando è stato visto improvvisamente precipitare verso una di esse. La chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 è arrivata intorno alle 12.45 da parte della moglie, che non riusciva più ad individuarlo né a mettersi in contatto con lui.
La Centrale Unica di Emergenza ha chiesto l'intervento dell'elicottero, mentre cinque soccorritori della Stazione di Levico del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino si mettevano a disposizione per coadiuvare nelle operazioni. Nel frattempo è stato attivato anche il Gruppo Tecnico Forre, con quattro operatori a disposizione in piazzola. L'elicottero si è subito portato sul posto e, dopo aver individuato il corpo dell'escursionista, ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso e l'equipe sanitaria nel punto dove si trovava l'uomo, già esanime a seguito della caduta, che lo aveva visto ruzzolare per parecchi metri fino alla base della cascata. Ottenuto il nulla osta delle autorità, la salma dell'escursionista è stata elitrasportata presso la caserma dei vigili del fuoco di Centa, dov'erano presenti i carabinieri e gli psicologi a supporto della famiglia.
Nel frattempo, infatti, moglie e figli erano stati raggiunti, sempre tramite verricello, da due soccorritori della Stazione di Levico, che hanno provveduto a riaccompagnarli lungo la ferrata, mentre un'altra squadra di soccorritori raggiungeva il gruppo alla base del sentiero, per scortarli a valle con la jeep di servizio.
Leggi tutto: Trentino, escursionista cade sulla ferrata Valimpach e muore davanti a moglie e figli
(Adnkronos) - Il piano del primo ministro israeliano di occupare la Striscia di Gaza è ''una pazzia, Benjamin Netanyahu e il suo piano sono follie''. Perché ''aumenterà la tragedia dei 2,2 milioni di palestinesi'' che vivono nell'enclave palestinese, ''isolerà Israele completamente nella comunità internazionale facendolo diventare uno Stato-paria'', porterà al fatto che ''tutti gli ostaggi verranno uccisi'' e ''ogni soldato israeliano a Gaza diventerà un bersaglio''. Così all'Adnkronos l'attivista israeliano Gershon Baskin, il mediatore che nel 2011 convinse Netanyahu a stringere un accordo con Hamas per la liberazione del caporale Gilat Shalit, catturato nella Striscia di Gaza nel 2006.
''Quella di Netanyahu non è una guerra strategica, è solo una guerra politica. Per la sua sopravvivenza politica nel governo'', afferma. Ma ''continuare la guerra e decidere di occupare il resto della Striscia di Gaza aggraverà solo la tragedia, porterà solo ad altre morti e distruzione, non c'è alcun beneficio strategico. Non si otterrà la liberazione degli ostaggi, ma solo la loro uccisione''. E i palestinesi, che già ora ''soffrono la fame e hanno subito un trauma collettivo'' vedranno sempre più ''gli israeliani come occupanti e come nemici''. Quindi ''anche chi non attacca oggi Israele, inizierà a farlo''. E ''Israele sarà isolato nel mondo, non ci vorrà molto perché i Paesi impongano sanzioni contro Israele e prendano provvedimenti contro i cittadini israeliani. E' già accusato da molti di aver commesso crimini di guerra e genocidio nella Striscia di Gaza''. Insomma, aggiunge, ''Israele non potrà continuare a lungo a violare il diritto internazionale e a godere dell'impunità''.
Secondo Baskin non è chiaro perché il presidente americano Donald Trump abbia avallato il piano del premier israeliano per occupare Gaza. ''In realtà non capiamo molto bene Trump. Probabilmente Netanyahu è riuscito a convincerlo che sia la mossa giusta da compiere per smantellare Hamas e mettere fine alla guerra. Ma c'è anche il fatto che probabilmente a Trump non interessa poi molto'' quello che succede a Gaza e a Israele, ''non è il suo mondo''... riflette.
In ogni caso, se davvero dovesse essere messo in atto il piano di Netanyahu su Gaza significherebbe che ''Israele non ha imparato niente da 58 anni di occupazione del territorio palestinese'', prosegue l'attivista politico facendo riferimento all'espansionismo israeliano a partire dal 1967. ''L'occupazione di Gaza sarà peggio perché si tratta di un territorio piccolo e con tanta gente che ci vive, con molti problemi, molti traumi e fame. E se Israele occuperà interamente Gaza, ogni soldato lì presente diventerà un bersaglio da colpire'', aggiunge il direttore della International Communities Organisation che, per liberare Shalit, convinse Netanyahu a scarcerare 1.026 detenuti palestinesi. Tra loro c'era anche Yahya Sinwar, diventato poi capo di Hamas nella Striscia di Gaza e la mente del massacro del 7 ottobre del 2023.
L'unico modo per arrivare alla liberazione degli ostaggi che dal 7 ottobre del 2023 si trovano ancora nella Striscia di Gaza è ''tramite un accordo che metta fine alla guerra'', un ''accordo con Hamas'', proprio come fu nel 2011 con Shalit, spiega Baskin, che vede positiva la ''mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti'' in questa direzione.
Per quanto riguarda un futuro di pace tra israeliani e palestinesi, per Baskin non ci sono dubbi: ''Solo la soluzione a due Stati, non ce ne sono altre''. Baskin, che lo scorso febbraio ha fondato l'Alleanza per due Stati, ricorda il ''percorso positivo avviato dal presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas insieme al presidente francese Emmanuel Macron e Mohammed bin Salman'', il principe ereditario saudita. ''E' stato espresso l'impegno palestinese alla soluzione dei due Stati, alla democrazia, al disarmo di Hamas per un riconoscimento dello Stato palestinese da parte del mondo interno'', afferma.
Baskin definisce quindi ''molto positiva'' la decisione di alcuni Paesi occidentali, Francia e Gran Bretagna in testa, di riconoscere dal prossimo settembre lo Stato palestinese. ''L'Italia dovrebbe fare lo stesso, se è davvero favorevole alla soluzione a due Stati'''. Baskin aggiunge che ''è necessario che tutto il mondo riconosca lo Stato palestinese''. E ''Paesi come l'Italia, che sostengono la soluzione a due Stati, siccome riconoscono Israele, ovviamente devono riconoscere anche la Palestina''. L'attivista sottolinea che ''la premier italiana Giorgia Meloni è una buona amica di Netanyahu'', ma ''per l'Italia la questione non dovrebbe essere Netanyahu. Il vero punto è se l'Italia crede davvero o no che la soluzione al conflitto palestinese sia la soluzione a due stati. E se ritiene che questa sia la soluzione se ne deve occupare e investire in questa direzione, partendo dal riconoscimento dello Stato palestinese'', afferma.
(Adnkronos) - "Tratti di ansia si manifestano già nei bambini in tenera età: a 2 anni temono il buio, i mostri e soprattutto il distacco dai genitori, paura che raggiunge l'apice tra i 2 e 3 anni. Crescendo, a fare paura sono fantasmi, ladri, estranei e il 'diverso'. Ma è verso i 6-9 anni che i piccoli hanno il terrore di ammalarsi e di morire, non a caso a soli 7 anni comprendono esattamente il senso della morte come punto di non ritorno. Da qui l'idea di reclutare i pediatri di famiglia per avviare un'ampia indagine epidemiologica nazionale che ha l'obiettivo di identificare precocemente i sintomi ansiosi nei bambini di età compresa tra 3 e 9 anni. L'obiettivo è cercare di inquadrare il fenomeno dal punto di vista epidemiologico, geografico e clinico, per poter eventualmente intervenire". Così all'Adnkronos Salute Marco Carotenuto, professore ordinario di Neuropsichiatria infantile, presidente della Commissione nazionale terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva (Tnpee), nonché direttore dell'Uo di Neuropsichiatria infantile dell'università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, spiega i motivi del progetto Calm (Children's Anxiety Listening & Management) promosso dalla Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps).
La Sipps invita i propri iscritti a compilare un breve questionario anonimo sulla presenza di sintomi ansiosi nel piccolo paziente. "L'indagine è anonima per facilitare e velocizzare il lavoro dei pediatri di famiglia - chiarisce Carotenuto - L'obiettivo è individuare i tratti d'ansia dei bambini in questa fascia di età, capire l'importanza del problema anche dal punto di vista geografico. Non sappiamo infatti se bambini ansiosi sono più numerosi nelle regioni del Nord, del Centro o del Sud".
I piccoli sono "abitudinari, quindi anche il cambio di classe nei bambini in età scolare può essere vissuto male - sottolinea lo specialista - con risvegli notturni, resistenza al sonno e rifiuto di andare a scuola". La raccolta dati terminerà il 10 ottobre "e i risultati saranno presentati in occasione del Congresso nazionale Sipps di Napoli, dal 23 al 26 ottobre", conclude Carotenuto.
Leggi tutto: Bimbi in ansia già a 2 anni. Le paure? Buio, mostri e distacco dai genitori
(Adnkronos) - Lutto nel calcio portoghese. A 53 anni è morto oggi, giovedì 5 agosto, Jorge Costa, direttore sportivo del Porto, a causa di un arresto cardiaco. Secondo quanto riporta il quotidiano lusitano A Bola, l'uomo ha accusato un malore mentre di trovava al centro di allenamento della squadra a Olival verso l'ora di pranzo. Costa è stato immediatamente soccorso e trasportato in ospedale, dove è morto nel primo pomeriggio.
Costa aveva appena rilasciato un'intervista con una tv locale prima di perdere conoscenza, con le sue condizioni apparse subito molto gravi, tanto da richiedere il trasporto nella struttura ospedaliera di Sao Joao di Porto, in cui i medici hanno utilizzato anche un defibrillatore, ma senza successo. Il Porto ha salutato così il suo dirigente sui propri canali ufficiali: "Jorge Costa ci ha lasciato. Uno di noi, un leader, un capitano, un modello. Un simbolo del Porto. Grazie per essere stato con il Porto fino alla fine. Addio, Jorge Costa".
Il ds ha legato la sua intera carriera professionale al Porto, prima da giocatore e poi da dirigente. Con il club portoghese ha collezionato 383 presenze mettendo a segno 25 gol, a cui si aggiungono anche 50 presenze con il Portogallo con due reti. Con il Porto ha vinto otto titoli nazionali e una Champions League, una Coppa Uefa e una Coppa Intercontinentale.
Leggi tutto: Lutto in Portogallo, morto a 53 anni il ds del Porto Jorge Costa
(Adnkronos) - L'alieno che sta conquistando - più di altri e anno dopo anno - i nostri mari si chiama pesce scorpione o leone per i suoi aculei che disegnano quasi una criniera. Bello da vedere, ma da lontano, perché pungersi con le sue spine può essere molto doloroso. Tra le nuove specie - chiamate aliene perché arrivate da lontano - è proprio lo 'scorpione' a dare "segni più significativi di espansione. E' arrivato in tutto lo Jonio e la specie sta esplodendo anche in Croazia e, quindi, nell'Adriatico", spiega all'Adnkronos Salute Ernesto Azzurro, ricercatore dell'Istituto per le risorse biologiche e le biotecnologie marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Irbim) di Ancona.
L'esperto ricorda la continua attività di monitoraggio e informazione attraverso la campagna di Ispra e Cnr-Irbim, riattivata anche quest'anno, 'Attenti a quei 4', in collaborazione con il progetto AlienFish, per informare sulla presenza nei nostri mari proprio del pesce scorpione e di altre tre specie tropicali potenzialmente pericolose: pesce palla maculato, pesce coniglio scuro e pesce coniglio striato. Un impegno a cui possono collaborare anche i cittadini attraverso il gruppo Facebook Oddfish, che raccoglie segnalazioni di eventi particolari, specie aliene e curiosità.
"Non è il caso di fare allarmismo, però - precisa Azzurro -. Non c'è un pericolo generalizzato, ma solo la necessità di essere informati, sapere con chi abbiamo a che fare. Si tratta di pesci commestibili a eccezione del pesce palla maculato che è molto velenoso. Basta tenersi alla debita distanza e sapere come comportarsi. Sono pesci anche molto belli da vedere. Semplicemente bisogna saper riconoscerli ed essere coscienti del pericolo". In generale, negli ultimi 30 anni il fenomeno dello spostamento di specie aliene nei nostri mari ha subito una forte accelerazione. "Basandoci su numerose evidenze scientifiche - conclude il ricercatore - si può affermare che il mare del futuro sarà molto diverso da quello che abbiamo conosciuto".
Leggi tutto: Pesce scorpione su coste italiane: "Pungersi può essere molto doloroso"
(Adnkronos) - Federica Pellegrini compie oggi, martedì 5 agosto, 37 anni. Per l'occasione speciale Matteo Giunta ha condiviso sui social una dolcissima dedica accompagnata da uno scatto che ritrae la coppia felice insieme alla loro bambina, Matilde.
"Conosco un solo modo per misurare il tempo: con te e senza di te. Buon compleanno Tata mia", ha scritto l'allenatore, citando una celebre frase pronunciata da Roberto Benigni alla Mostra del Cinema di Venezia dedicata alla moglie Nicoletta Braschi.
Non si è fatto attendere il commento ironico della campionessa olimpica: "E adesso andiamo in vacanza per favore", accompagnata da emoticon commosse. Il romanticismo e le sorprese non si sono fermate ai social: Matteo ha fatto trovare alla moglie un mazzo di rose rosse accompagnato da una busta in cui non ha scritto lunghe dediche, solo un grande cuore disegnato: "La sintesi di mio marito", ha scritto lei, condividendo il gesto con i follower.
Leggi tutto: Federica Pellegrini compie 37 anni, Matteo Giunta: "Buon compleanno tata mia"
(Adnkronos) - Anche la politica va in vacanza. Da domani, mercoledì 6 agosto 2025, i Palazzi del potere saranno 'chiusi per ferie' e anche i big si prendono una pausa. E se c'è una cosa che - almeno quest'anno - mette tutti d'accordo è la scelta del mare, con la Sardegna meta tra le più gettonate. Non senza qualche eccezione, come quella del Capo dello Stato, Sergio Mattarella che 'trasloca' per la sosta estiva in Alto Adige, nel comune di Castelrotto, ai piedi delle Dolomiti, ospite in una base logistica delle Forze Armate gestita dagli alpini.
Eccoli i piani-ferie dei big della politica, a partire dal premier Giorgia Meloni, che nella fitta agenda di lavoro che l'accompagna anche in questi giorni, avrebbe trovato l'incastro per una breve 'fuga' dalle parti di Villasimius, nella costa sud-orientale della Sardegna. A quanto apprende AdnKronos la presidente del Consiglio avrebbe appena soggiornato nella località sarda, per una vacanza mordi e fuggi, giusto il tempo di ricaricare le batterie, tra un impegno e l'altro.
La 'modalità vacanza' è già scattata nei Palazzi: nell'ultima settimana di lavoro tra Camera e Senato - Montecitorio serra il portone in nottata, dopo il voto in notturna, Palazzo Madama già nel pomeriggio - i parlamentari, oltre al trolley d'ordinanza, hanno pronte le valigie. Ignazio La Russa, presidente del Senato, chiude i lavori d'Aula e fa gli auguri di "buone vacanze a tutti", invitando i presenti, oggi a ranghi quasi completi per l'importante voto sul ddl fiscale, a ricordare di "rappresentare l'intera nazione e non solo la parte che vi ha eletto". Se ne riparla, comunque, il 10 settembre, quando è riconvocata l'Aula.
Lo stesso La Russa staccherà ora per qualche giorno, volando nella sua terra di origine, la Sicilia, a Ragalna, a due passi da Paternò, la cittadina del Catanese dove è nato. Alle pendici dell'Etna, la seconda carica dello Stato non disdegnerà però qualche puntata sulla costa, al mar Ionio. Sul fronte del governo, il ministro Gilberto Pichetto Fratin, come fanno in tanti, sceglie di tornare a casa, in Piemonte. "Starò qualche giorno in campagna", dice all'AdnKronos. Il leghista Roberto Calderoli condivide la scelta dei campi: "Vado a raccogliere nocciole nella mia cascina nel Monferrato", dice all'AdnKronos.
Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani sarà per qualche giorno a Fiuggi con la famiglia, ma il 15 agosto, ha fatto sapere che non mancherà di raggiungere Castel Gandolfo, per la messa di Papa Leone XIV. Tornando a guardare ai senatori Lucio Malan, capogruppo di Fdi volerà in Colorado a trovare la figlia maggiore e i quattro nipoti. "È lì da dieci anni ed è la prima volta che riesco ad andare, a parte una volta per il matrimonio", dice il meloniano. Il capogruppo del M5S, Stefano Patuanelli ha l'agenda in mano: "Dal 10 al 16 al mare con la famiglia, dal 17 ricomincio con diverse attività sul territorio, poi sarò al meeting di Rimini e ad alcune feste dell'Unità".
Ferie per 6 giorni, al netto di tutto per il pentastellato. Per Francesco Boccia c'è il richiamo della terra (e del mare): il capogruppo dem sarà prima in Puglia per qualche giorno e poi in Sardegna. Lato Lega l'omologo Massimiliano Romeo è atteso a Forte dei Marmi, in Toscana. Il capogruppo azzurro Maurizio Gasparri, punta sulle Egadi, a Marettimo: "In mare aperto, un'area marina protetta, la mia abituale meta estiva, un posto bello e semplice, dove magari poter leggere qualche libro in più...", dice all'AdnKronos.
Sempre Sardegna per il generale Vannacci, con la famiglia, a Costa Rei, dove va da più di quaranta anni. "Ma di sosta ne faccio poca visto che sono frequentemente ad eventi e incontri con militanti e simpatizzanti anche in preparazione delle prossime elezioni in considerazione della decadenza ormai dichiarata del governatore Todde", dice all'AdnKronos. Di ritorno dalla Sardegna sosta in Toscana, qualche giorno, per preparare il rientro a Bruxelles, mettendo a punto una interrogazione alla Ue. "Vorrei sapere perché si devono sospendere le forniture di gas russo mentre l'Ucraina continua ad avvalersene indirettamente in grande quantità", rivela il vicesegretario della Lega all'AdnKronos, ammettendo che il lavoro se lo porta pure in vacanza.
Vacanze tranquille anche per i direttori generali del ministero della Cultura. Lo scorso anno furono convocati per il giorno di Ferragosto dall’allora ministro Gennaro Sangiuliano, "per fare il punto sul lavoro svolto in questi mesi e pianificare le prossime attività". Quest’anno, infatti, non si sa dove andrà in vacanza il successore Alessandro Giuli ma, a quanto apprende l’Adnkronos, sicuramente il 15 di agosto non sarà in via del Collegio Romano intorno a un tavolo con i direttori del Mic.
Leggi tutto: Politica in vacanza: Mattarella tra gli Alpini, blitz di Meloni a Villasimius
(Adnkronos) - Relax tra le Alpi italiane per Nicolas Sarkozy e Carla Bruni. L’ex presidente francese e la moglie sono infatti arrivati in Valle d'Aosta , come ha mostrato la stessa premier dame su Instagram.
Il luogo è familiare alla coppia, che ama trascorrere le proprie vacanze, sia invernali che estive, nella nota località turistica. Ma questa volta le valigie sono state posate in un luogo molto discreto e romantico: il rifugio di Aroula. Situato ad un'altitudine di 2.032 metri, nel piccolo villaggio di Walser de Cunéaz, questo incantevole luogo è "circondato dalle montagne". Il suo accesso, invece, è molto esclusivo: ci si può andare solo "a piedi in estate, mentre in inverno è accessibile in motoslitta o sci". Lontano dai paparazzi e dal tumulto, è il luogo perfetto per ritrovarsi in completa privacy.
Nel post l'ex top model include un video dove si mostra insieme a Sarkozy, visibilmente rilassato, mentre assapora pienamente questo momento, 'mimetizzato' tra gli altri escursionisti in cerca di riposo e qualcosa di buono da mangiare. Come un tagliere di formaggi da gustare con miele e marmellata, come mostrato dalla stessa Bruni, o una torta golosa al cioccolato, come rivela la foto di un cartello all'ingresso.
Questa oasi di pace, a 2 km da Champoluc e 13 km da Ayas, è il luogo ideale per rilassarsi. Il paesaggio e il silenzio alpino fanno da sfondo al viaggio della coppia, che, dopo mesi difficili segnati da questioni giudiziarie, si lascia andare alla al romanticismo di un’estate italiana. La prova che, anche dopo tutti questi anni, la loro complicità è ancora forte.
Leggi tutto: Sulle Alpi lontano da tutto: l’idilliaco rifugio di Carla Bruni e Nicolas Sarkozy
(Adnkronos) - Con 333 voti Daniele Porena, professore di diritto costituzionale, candidato indicato dal centrodestra, è stato eletto dal Parlamento riunito in seduta comune nuovo componente del Csm, in sostituzione della dimissionaria Rosanna Natoli. La maggioranza richiesta era dei tre quinti dei votanti, 287 su 477. Le schede bianche sono state 123, le nulle 21.
(Adnkronos) - "Sudest asiatico, America Latina, Africa ed Europa sono tra le mete estere preferite dagli italiani per l'estate 2025. Ma a prescindere dalla destinazione e dalla durata del viaggio, a fare paura sono le zanzare. Non a caso da settimane assistiamo a un vero e proprio boom di richieste di informazioni sulle infezioni causate da questi insetti. Gli uomini nella fascia d'età 25-50 anni vogliono sapere tutto su West Nile e Dengue, mentre le donne si informano anche sullo Zika virus". Così all'Adnkronos Salute Laura Gianserra, medico infettivologo del Dipartimento di Dermatologia e dell'Uo di Malattie sessualmente trasmesse e malattie tropicali dell'ospedale San Gallicano di Roma.
"Chi ci contatta - spiega - vuole sapere cosa fare e come comportarsi prima di mettersi in viaggio. C'è chi chiede se occorre fare un vaccino specifico, se si cono pericoli particolari in termini di malattie epidemiche ed endemiche, se ci sono misure da adottare per la prevenzione". A tutti "consiglio di utilizzare insettici e presidi contro i vettori di infezione come zanzariere, spray repellenti e insetticidi".
Inoltre, nelle aree con scarse caratteristiche igieniche, "raccomando di non bere acqua - suggerisce Gianserra - ma consumare pasti e bevande confezionati e provenienti da aree con certificazione sanitaria". Infine, un ultimo appello: "Fare attenzione anche alle malattie sessualmente trasmesse e proteggersi sempre prima di ogni rapporto, utilizzando il condom".
Leggi tutto: Estate, anche in viaggio le zanzare fanno paura, boom richieste su West Nile e Dengue
(Adnkronos) - La Juventus punta Konstantinos Koulierakis per la difesa. Tra i tanti nomi accostati al club bianconero, secondo le ultime news di mercato di oggi, martedì 5 agosto, il club bianconero avrebbe individuato nel centrale greco del Wolfsburg un profilo adatto a rinforzare la retroguardia di Igor Tudor, confermato in panchina dopo essere succeduto, nella seconda parte della scorsa stagione, a Thiago Motta.
Secondo quanto riporta La Gazzetta dello Sport, la Juve non avrebbe ancora avviato una vera e propria trattativa ma avrebbe fatto partire un primo sondaggio esplorativo per capire costi e disponibilità. Il profilo intriga, sia per età che per caratteristiche tecniche. Ma chi è Koulierakis?
Konstantinos Koulierakis è un giovane difensore centrale di 21 anni, classe 2001, che gioca in Germania, nel Wolfsburg. è cresciuto in patria, nel settore giovanile del Paok Salonicco e ha debuttato in prima squadra nella stagione 2022/23, distinguendosi subito tanto da prendersi il posto da titolare. Le sue prestazioni hanno attirato le attenzioni del Wolfsburg, che lo ha acquistato per circa 12 milioni di euro la scorsa estate.
In stagione ha collezionato, tra Bundesliga, Coppa di Germania ed Europa League, 34 presenze, diventando titolare inamovibile al centro della difesa e siglando anche due assist. Nel 2022 è stato convocato per la prima volta dalla Grecia con cui, dopo essere stato chiamato con le selezioni giovanili, ha collezionato 14 presenze.
Si tratta di un centrale, di piede mancino, con un fisico importante (è alto 1,88) e molto forte soprattutto in marcatura, mentre fatica a tenere il passo in velocità soprattutto negli spazi aperti.
Leggi tutto: Konstantinos Koulierakis, chi è il nome nuovo per la difesa della Juventus
(Adnkronos) - Tra yacht in Sardegna, terrazze mozzafiato sul lago di Como, passeggiate romantiche in riva al mare sulla Costiera Amalfitana e aperitivi al tramonto sorseggiando un bicchiere di limoncello, anche quest'anno l'Italia si conferma tra le mete preferite delle star internazionali che hanno scelto il 'Bel Paese' per rilassarsi e godersi il buon cibo made in Italy.
Paris Hilton ha trascorso recentemente le sue vacanze in Sardegna, a bordo di un lussuoso yacht, in compagnia del marito Carter Reum e i loro due figli, Phoenix Barron e London Marilyn, tra momenti di relax, immersioni e bagni di sole, immagini che ha voluto condividere anche con i suoi fan sui suoi social media. Senza però dimenticarsi di mostrare i suoi outfit super griffati. Vacanza da sogno tra Napoli, Capri, Sorrento, Ischia e la Sicilia per Dua Lipa e il fidanzato Callum Turner. I due si sono recati a Napoli e hanno passeggiato per i quartieri storici della città partenopea, concedendosi anche gite in barca in Costiera Amalfitana con in mano bicchieri di limoncello. A Palermo invece hanno visitato luoghi iconici, come piazza Rivoluzione e piazza Croce dei Vespri e sono stati visti mentre si gustavano aperitivi e cene. Vacanze a Capri anche per la supermodella russa Irina Shayk che ha 'sfilato' sulle spiagge dell'isola sfoggiando bikini Dolce & Gabbana con figlia al seguito. Irina è poi proseguito la vacanza sul lago di Garda. Sul suo profilo Instragram la top model ha postato foto e video della sua trasferta benacense, al Grand Hotel Villa Feltrinelli di Gargnano, da 1.800 euro a notte.
Relax tra Napoli e Capri per Margot Robbie e il marito Tom Ackerle. L'attrice protagonista di 'Barbie', con indosso mini dress floreali è stata avvistata in un hotel super lussuoso con terrazze vista Vesuvio. L'imprenditrice e personaggio televisivo statunitense Kylie Jenner ha optato invece per le campagne Toscane in un resort di lusso, 'Borgo Santo Pietro', nella campagna senese, a Chiusdino. Insieme a lei, anche la sorella Kendall e i figli di Kylie. La vacanza ha incluso relax, pasti all'aperto, passeggiate e momenti in piscina, il tutto documentato sui profili social. George Clooney e la moglie Amal sono tornati sul Lago di Como, dove, come ogni estate, trascorreranno parte delle loro vacanze nella storica Villa Oleandra di Laglio, acquistata oltre vent’anni fa dall’attore.
Ma la meta più gettonata si conferma la perla del Golfo di Napoli, Capri, con moltissime star coinvolte nelle scatenate serate canore del rinomato locale 'Anema e Core'. Tra queste, la regina della tv americana Oprah Winfrey, Elton John, la top model Vittoria Ceretti, il rapper Rick Ross e il chitarrista Tom Morello. Sull’isola, tra Mark Zuckerberg e Vincent Cassel, Andrea Bocelli e la famiglia di Bernard Arnault, non sono mancati gli habitué Samuel L. Jackson, Magic Johnson e Michael Jordan. Insomma l'Italia, tra mari e monti, città d'arte e mare cristallino, si conferma la meta preferita dal jet set internazionale. (di Alisa Toaff)
(Adnkronos) - Continua il braccio di ferro tra l'Atalanta e Ademola Lookman. Secondo le ultime news di mercato di oggi, martedì 5 giugno, l'Inter sarebbe pronta a sfruttare lo strappo del giocatore, che ha pubblicato negli scorsi giorni una dura lettera sui propri canali social con cui chiedeva di essere ceduto, con una nuova offerta da presentare al club bergamasco.
L'ennesimo rilancio, per mettere la parola fine su quella che sta diventando una telenovela, sarebbe intorno ai 45 milioni di euro, non distante quindi dall'ultima offerta nerazzurra, ma con bonus più facili da raggiungere. La Dea però, almeno finora, non si è mai mossa dalla sua richiesta di 50. Intanto il giocatore, per forzare la mano al club bergamasco, non si è presentato, per il secondo giorno consecutivo, a Zingonia per gli allenamenti agli ordini del nuovo tecnico Ivan Juric.
Oggi, così come ieri, Lookman avrebbe dovuto svolgere un allenamento individuale e personalizzato a causa di problemi muscolari che il giocatore si trascina dall'ultima parte di stagione. Il recupero però dovrà attendere, prima c'è il mercato.
Leggi tutto: Lookman-Atalanta, è braccio di ferro. E l'Inter prepara una nuova offerta
(Adnkronos) - Meno cicatrici e minori complicanze negli interventi di rimozione del cancro al seno. La mastectomia endoscopica è una tecnica chirurgica meno invasiva rispetto a quella convenzionale ed è associata anche, nella maggior parte dei casi, a una ricostruzione mammaria immediata. E' quanto emerge da una metanalisi internazionale, la più ampia condotta finora sul tema. Lo studio, pubblicato sul 'British Journal of Surgery - Open', è stato coordinato dall'Irccs di Candiolo (Torino) e ha coinvolto oltre 2.600 pazienti in Europa, Asia e Nord America.
La mastectomia con risparmio del capezzolo (Nsm - nipple-sparing mastectomy) rappresenta oggi una delle opzioni chirurgiche più adottate per il trattamento del tumore della mammella e per la chirurgia profilattica in pazienti ad alto rischio genetico, grazie alla possibilità di conservare il complesso areola-capezzolo. Tuttavia, nella sua forma tradizionale può comportare la comparsa di cicatrici visibili e, in alcuni casi, complicanze come la necrosi del complesso areola-capezzolo, dovute a un insufficiente apporto sanguigno. "La mastectomia endoscopica nasce per superare questi limiti", spiega Antonio Toesca, direttore della Chirurgia senologica dell'Irccs di Candiolo, che ha guidato il gruppo di ricerca. "Spostando l'incisione in aree meno esposte, come l'ascella, è possibile evitare cicatrici sulla mammella e ridurre l'impatto estetico e funzionale dell'intervento, pur mantenendo l'efficacia oncologica".
L'analisi dei dati raccolti ha confermato che la mastectomia endoscopica è associata a una riduzione del 20% del dolore post-operatorio e delle complicanze - in particolare della necrosi del complesso areola-capezzolo - rispetto alla tecnica convenzionale. Inoltre ha consentito, nella quasi totalità dei casi, una ricostruzione immediata della mammella, con un tasso di successo comparabile a quello della chirurgia standard. "In particolare, l'intervento eseguito tramite un'unica incisione in regione ascellare si è dimostrato più rispettoso dell'anatomia e della sensibilità cutanea, con un impatto positivo sulla qualità della vita delle pazienti. L'unico svantaggio riscontrato è un tempo operatorio leggermente più lungo", aggiunge Toesca.
Il gruppo di ricerca sottolinea che la sicurezza oncologica della tecnica è risultata paragonabile a quella della chirurgia tradizionale in termini di controllo locale della malattia e tassi di recidiva, pur con il vantaggio di un approccio meno invasivo dal punto di vista fisico e psicologico.
"La mastectomia endoscopica si configura quindi come una valida opzione per le pazienti selezionate, a condizione che venga eseguita in centri con esperienza specifica e nell'ambito di un percorso multidisciplinare. Saranno necessari ulteriori studi con follow-up a lungo termine e protocolli standardizzati per confermare questi risultati e valutarne l'impatto duraturo sulla sopravvivenza e sulla qualità della vita", conclude Toesca.
"Questo studio riflette l'impegno dell'Irccs di Candiolo nella ricerca clinica avanzata, al servizio di una chirurgia oncologica sempre più personalizzata e attenta al benessere complessivo delle pazienti", afferma Salvatore Nieddu, direttore generale dell'istituto.
Leggi tutto: Cancro seno, con mastectomia mini-invasiva meno cicatrici e complicanze
(Adnkronos) - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato di aver ristretto a quattro la lista dei potenziali candidati presidenti della Federal Reserve, dopo le critiche insistenti mosse a Jerome Powell per la sua cautela nel tagliare i tassi. In un'intervista alla Cnbc, Trump non ha rivelato chi siano i quattro, ma ha precisato che l'attuale segretario al Tesoro, Scott Bessent, precedentemente considerato uno dei candidati principali, si è autoescluso dalla corsa.
"Adoro Scott, ma lui vuole rimanere dov'è", ha detto Trump durante un'intervista a 'Squawk Box'. "Gli ho chiesto proprio ieri sera 'è qualcosa che vuoi?' e Bessent ha risposto 'no, voglio rimanere dove sono'. In realtà ha detto 'voglio lavorare con te'. È un grande onore. Gli ho detto 'è molto bello, lo apprezzo'".
(Adnkronos) - Jannik Sinner passione... golf. Mentre proseguono gli allenamenti per arrivare pronto al Masters 1000 di Cincinnati, a cui il tennista azzurro arriverà da campione in carica, il numero uno del mondo si è concesso un momento di svago insieme al suo team. Da tempo infatti Sinner coltiva una passione speciale per il golf, sport a cui si è avvicinato negli ultimi anni con alterni risultati.
Tra un allenamento e l'altro, nella giornata di ieri, Sinner è sceso sul tee insieme all'allenatore Simone Vagnozzi e al supercoach Darren Cahill, che ha immortalato il momento in un selfie pubblicato sul proprio profilo Instagram: "Un grande grazie al TPC Rivers's Bend (il circolo che li ha accolti, ndr) per averci fatto provare una bellissima sessione di golf", ha scritto l'ex tennista australiano.
Nella foto si vede Sinner sorridente e sereno, in tenuta bianca da golf, ovviamente griffata Nike, insieme al suo team. Si tratta dell'ennesimo segnale della serenità nell'angolo di Jannik, con la presenza di Cahill sul cemento americano che può essere l'ennesimo 'indizio' su un futuro che potrebbe ancora essere insieme all'azzurro.
Leggi tutto: Sinner passione... golf: Jannik in campo con Vagnozzi e Cahill