(Adnkronos) - La Cgil chiama alla piazza il 6 settembre "per chiedere che si fermi la barbarie in corso a Gaza" e a sostegno della Global Sumud Flotilla, la flotta di imbarcazioni civili che da tutto il Mediterraneo partiranno tra il 31 agosto e i primi di settembre da diversi Paesi, Italia compresa, per portare aiuti umanitari nella Striscia tentando di rompere il blocco via mare.
Il sindacato invita "lavoratori e lavoratrici, pensionate e pensionati, studenti e studentesse, il mondo associativo, artisti, intellettuali, giornalisti a unirsi e scendere in tutte le piazze delle città italiane per una prima mobilitazione per chiedere che si fermi la barbarie in corso a Gaza e che il governo italiano si schieri dalla parte della pace, della giustizia e del diritto internazionale".
Il sindacato rinnova l'impegno "alla più ampia mobilitazione possibile, sostenendo anche quanti si sono ribellati in questi giorni anche in Israele" e fa proprie le richieste del sindacato mondiale Csi a tutti i Capi di Stato e di Governo: stop alla consegna di armi, cessate il fuoco e garantire subito l’ingresso di aiuti umanitari, rilascio di ostaggi e prigionieri politici, riconoscere lo stato di Palestina, porre fine all'occupazione e interrompere il commercio con gli insediamenti illegali e rafforzare la democrazia per raggiungere una pace duratura in tutta la regione.
"Ribadiamo anche le richieste che la Confederazione europea dei sindacati insieme alle federazioni europee di categoria ha avanzato alla Commissione europea affinché si sospenda l’Accordo di associazione Ue-Israele e si interrompa ogni commercio di beni prodotti negli insediamenti illegali. Per queste ragioni, sosteniamo l’iniziativa umanitaria e non violenta promossa dalla Global Sumud Flotilla, partita dal basso, mobilitando singole persone di ogni parte del mondo per rompere l’embargo e l’isolamento della popolazione palestinese di Gaza, assediata ed affamata".
Cgil prosegue e rilancia la raccolta fondi grazie a cui ha già inviato due container con beni di prima necessità, finanziato la produzione di 'confezioni famiglia' di verdure prodotte a Gaza da associazioni di donne palestinesi e distribuite nel campo profughi Al Amal Al Taawony, nel territorio di Gaza City. "Nei prossimi giorni - fa sapere - procederemo all’acquisto e distribuzione di pacchi famiglia e pasti caldi per circa 1000 nuclei familiari grazie alla collaborazione con l’Associazione delle ong Italiane ed il Ciss di Palermo".
Per Cgil, quello che il governo e l’esercito israeliano stanno realizzando a Gaza e in Cisgiordania è "una delle più gravi negazioni del diritto umanitario e internazionale" con il governo che l’assedio della Striscia di Gaza, un’ulteriore escalation militare che prevede lo sfollamento della popolazione palestinese e la volontà annunciata di isolare Gerusalemme dal resto della Cisgiordania, con il progetto E1. Piani che, sottolinea il sindacato, "confermano il vero obiettivo del governo israeliano: eliminare ogni fattibilità dei 'due Stati per i due popoli' e la possibilità stessa di esistenza dello Stato palestinese che molti governi ora, con colpevole e grave ritardo, dicono di voler riconoscere".
Un progetto che, denuncia il sindacato, "comporterà il sacrificio della vita degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, utilizza la fame come arma di guerra e straccia il diritto internazionale che rimane l’unica garanzia su cui costruire pace e sicurezza comune. Un vero e proprio punto di non ritorno. Non possiamo rimanere in silenzio. Non possiamo permettere che ciò avvenga sotto i nostri occhi. Non è più il tempo delle parole. Stati e governi democratici, membri delle Nazioni Unite, firmatari di accordi, trattati e convenzioni per il rispetto dei diritti umani, della legalità, della giustizia, del diritto umanitario debbono fermare questa barbarie".
(Adnkronos) - Alexei Popyrin non ha paura di Jannik Sinner. Il tennista australiano, alla vigilia del match contro l'azzurro nel secondo turno degli Us Open 2025, ha lanciato la sfida al numero uno del mondo. "Sono già stato sull’Arthur Ashe e so cosa aspettarmi", ha dichiarato Popyrin dopo aver battuto il finlandese Emil Ruusuvuori all'esordio nello Slam americano, vinto proprio da Sinner lo scorso anno.
"Sinner è sicuramente uno dei migliori al mondo, ma non sono qui per emozionarmi", ha detto spavaldo l'australiano, "se riesco a giocare il mio tennis, posso creargli dei problemi. Amo queste sfide, sono il motivo per cui faccio questo lavoro". Popyrin, numero 36 del mondo, ha battuto Sinner nell'unico precedente tra i due, risalente al terzo turno del Masters 1000 di Madrid del 2020.
I due si sono incontrati anche in un match esibizione andato in scena a Melbourne a pochi giorni dall'inizio degli Australian Open 2025, poi vinti proprio da Sinner: "Da quel match ho imparato qualcosa e so cosa aspettarmi. Ogni giocatore ha punti deboli, c’è sempre un piano per provare a battere chiunque", ha concluso Popyrin.
Leggi tutto: Sinner, la sfida di Popyrin: "Tutti hanno punti deboli, so come batterlo"
(Adnkronos) - Non solo tennis agli Us Open 2025. Lo Slam americano, a cui Jannik Sinner arriva da campione in carica, si sta distinguendo per una serie di iniziative di marketing e, come si dice in gergo social, 'engagement', volte a coinvolgere non solo appassionati e tifosi della racchetta, ma raccogliere la curiosità anche di chi, del cemento di New York, conosce poco. Ecco perché, sul canale YouTube ufficiale del torneo, è uscita la prima di otto puntate di una nuova serie 'Game, Set, Matchmaker', un vero e proprio dating show, in cui due sconosciuti si ritrovano tra i campi di Flashing Meadows per un appuntamento al buio.
Nella prima puntata i protagonisti sono Ronnie, istruttore di lacrosse, e Ilana, pattinatrice. Entrambi hanno 24 anni e si sono ritrovati tra un match e l'altro per conoscersi e cercare una scintilla che vada oltre la comune passione per lo sport. Non si tratta di per sé di un esperimento nuovo, ma di una prima volta assoluta per un torneo di tennis, che poco ha da condividere, almeno in apparenza, con i dating show che 'colorano' la tv generalista.
Nel corso dell'appuntamento Ronnie e Ilana parlano di tante cose: ovviamente di sport, dei loro cani, di musica e di interessi vari, tra cui, piccola ma emblematica curiosità, non c'è il tennis. Il ragazzo ammette infatti che si è appassionato solamente lo scorso anno e che quella è la sua prima visita agli Us Open. Alla fine però i due sembrano piacersi a sufficienza da concordare un secondo appuntamento.
Leggi tutto: Us Open, tra i campi scocca... l'amore: lo Slam inaugura il suo dating show
(Adnkronos) - Massimo Moratti è ricoverato in terapia intensiva presso l’Istituto Humanitas di Rozzano, probabilmente a causa di una polmonite. Lo si apprende da fonti vicine all'entourage. L’ex presidente dell’Inter, secondo le prime informazioni, non sarebbe in condizioni critiche, anche se le sue condizioni restano comunque delicate.
Leggi tutto: Massimo Moratti ricoverato in terapia intensiva per polmonite
(Adnkronos) - Alle finestre dei palazzi che sono tanti occhi, socchiusi dalle tapparelle che danno sulla strada, ci sono le vedette in servizio h 24 per conto degli spacciatori. Sono loro i 'guardiani' del Quarticciolo, i primi a scrutare chi entra nel quartiere alla periferia est di Roma. Lo stesso dove il 26enne fermato con l'accusa di aver stuprato la donna al parco della vicina Tor Tre Teste ha poi raccontato di aver comprato la droga di cui era 'fatto'. In un pomeriggio bollente di fine agosto, a pochi giorni da quella violenza, tra le palazzine popolari e qualche bambino in strada, ci sono decine di spacciatori impegnati a vendere qualsiasi sostanza, dalla cocaina all'hashish, dalla marijuana al crack. Pronti a difendere il proprio 'lavoro' anche al costo di rivoltarsi contro le forze dell'ordine impegnate in servizi di controllo.
Gli abitanti: "Hanno preso possesso di un quartiere"
"Sono nata e cresciuta qui - racconta all'Adnkronos Filomena P., 81 anni, a passeggio col suo cagnolino -. Li vedo ovunque, accovacciati sui muretti, in piedi davanti ai portoni dei palazzi, alle fermate dei bus. Ormai li conosco tutti, mi chiamano 'nonna' o 'zia' e nemmeno li temo più. Hanno di fatto preso possesso di un quartiere che una volta era di gente come me, come noi. E lo hanno trasformato in un mercato della droga dove si ha paura a crescere i propri figli. E' peggiorato, forse peggiorerà ancora. Ma ormai è qui che vivo, dove posso andare?".
"Io mi sono trasferita - dice Giulia M., 26 anni - Sono nata e cresciuta qui, ma oggi ci torno solo per i miei genitori. Quando arrivo e quando me ne vado, sento gli occhi puntati addosso, e allora cerco di girare negli orari più sicuri, mai all'alba e mai dal tramonto". "Io ci abito da 25 anni - aggiunge Anita Z., ucraina -. Ho mio marito sulla sedia a rotelle e non saprei dove altro andarmene. Un mese fa, nemmeno, stavo uscendo di casa con lui per una passeggiata. Siamo stati avvicinati da un ragazzo che chiedeva se avessi bisogno di aiuto per portarlo dal portone ai giardinetti; il tempo di rispondergli e aveva già sfilato il portafogli dallo zaino che avevo sulle spalle".
Il parco Giovanni Palatucci, luogo della violenza
Da qui, pochi chilometri più giù, c'è proprio quel parco Giovanni Palatucci, a Tor Teste, dove la donna è stata sorpresa alle spalle dal 26enne di origine gambiana all'alba di domenica. Oggi, all'indomani del fermo per quello stupro, non c'è nessuno. L'unica 'comparsa' fugace è quella di una ragazza a passeggio col cane appena fuori dalla grande area verde. "Non è un problema di sicurezza - dice - E' un problema di società civile, in un degrado che ormai accomuna periferie e centro, senza preferenze".
Ed ecco che nel cuore di Roma, in pieno centro, il degrado è alla luce del sole. Così come la paura. "Qui in via Giolitti, all'ingresso della stazione Termini, si rifugiano gli ultimi della società - racconta una giovane commessa di un negozio di orologi dentro il polo ferroviario - La vetrina per noi è lo schermo di un telegiornale sempre in onda: vediamo di tutto. Poi, al momento di staccare, alle 21.10, cammino veloce e senza mai fermarmi, fortunatamente verso i binari della metro, senza dover uscire. Il giorno li riconosciamo tutti, la sera cala l'oscurità e con quella, spesso, la sicurezza". (di Silvia Mancinelli)
Leggi tutto: Stupro Tor Tre Teste, al Quarticciolo droga venduta a cielo aperto
(Adnkronos) - Il 26enne di origine gambiana fermato per aver stuprato una donna di 60 anni al parco di Tor Tre Teste all'alba di domenica, avrebbe violentato anche un'altra donna: una 44enne italiana, avvicinata dall'uomo con la scusa di una sigaretta mentre attendeva l’autobus in via Prenestina.
La donna sarebbe stata trascinata con la forza in un vicolo su un cumulo di rifiuti, costretta a subire una violenza andata avanti per ore. Sempre all'alba, come era stato il 24 agosto. A inchiodarlo proprio la descrizione fatta ai carabinieri della Stazione Monte Mario dalla donna di 44 anni, medicata con il protocollo rosa dai sanitari del policlinico Gemelli.
Anche lei ha raccontato di un uomo di colore, con il cappellino e gli stessi abiti con i quali una telecamera di videosorveglianza lo avrebbe poi ripreso. Poche ore più tardi, il fermo da parte dei militari della Stazione di Tor Tre Teste e dalla Compagnia Casilina, con l'accusa di rapina con violenza sessuale, ai danni della donna 60enne e, su disposizione della Procura della Repubblica, la denuncia in quanto gravemente indiziato di essere l'autore dell'ulteriore episodio di violenza sessuale.
(Adnkronos) - I siracusani l'hanno 'adottata' e lei, Whoopi Goldberg, pare aver ricambiato con lo stesso affetto sincero. I rumors la danno pronta a trasferirsi a Siracusa, città che più volte l'attrice e attività ha definito "casa mia" e pare avrebbe scelto, lasciando Stintino, in Sardegna. "Ho letto che ha venduto la casa lì, che poi scelga Siracusa per venire a vivere ce lo auguriamo. Per noi sarebbe un grande onore", dice all'Adnkronos il sindaco Francesco Italia.
Quel che è certo è che in città l'indimenticabile suor Maria Claretta di Sister Act ha trascorso diverse settimane ad agosto. A testimoniarlo le decine di foto sui social. Non una novità, per la verità. "E' stata qui diverse volte negli ultimi anni", dice il sindaco, che lo scorso giugno ha avuto "l'onore di intervistarla". Un ricordo che il primo cittadino custodisce gelosamente. L'occasione è stata la presentazione del libro di Goldberg 'Frammenti di memoria' edito dal Longanesi al teatro comunale.
L’attrice premio Oscar ha conversato per circa un’ora con il primo cittadino davanti a oltre 300 spettatori, siracusani e non solo. Perché per in molti, a Siracusa, sono venuti appositamente da altre città per incontrare la protagonista di Ghost. "Al termine della presentazione - ricorda Italia - tantissimi hanno voluto farsi autografare il libro e fare una foto con lei. Whoopi, così vuole essere chiamata, per nome, è rimasta quasi due ore a fare autografi, non sottraendosi neppure ai selfie con una generosità e un'umiltà che mi ha veramente colpito". Una serata magica grazie anche alla "semplicità e all’empatia che riesce a trasmettere". "Un altro suo grande dono è la capacità di mettere il suo interlocutore immediatamente a suo agio".
Goldberg è tra le pochissime personalità ad aver conquistato tutti e quattro i principali premi dell’intrattenimento americano – Emmy, Grammy, Oscar e Tony – entrando così nell'élite degli artisti Egot. "E' una personaggio eccezionale, anche per il suo impegno sul fronte dei diritti civili, ha conosciuto molti tra i più grandi del mondo, eppure è una donna schietta, semplice e di una umiltà disarmante, dallo stile composto e sobrio, una grande artista che non trasforma la notorietà in arroganza. E' ovvio che saremmo più che onorati e felici se diventasse nostra concittadina". (di Rossana Lo Castro)
Leggi tutto: Sindaco Siracusa: "Whoopi Goldberg pronta a trasferirsi qui? Sarebbe grande onore"
(Adnkronos) - Jasmine Paolini si prepara a scendere in campo agli Us Open 2025. La tennista azzurra oggi, mercoledì 27 agosto, sfiderà Iva Jovic nel secondo turno dello Slam americano, a cui arriva dopo la delusione di Wimbledon, in cui è stata eliminata al secondo turno, e soprattutto la finale di Cincinnati, dove è stata battuta da Iga Swiatek. Il cemento di New York ha mostrato però una Jasmine insolita, che veste una 'maschera' nuova.
Paolini ha infatti esordito agi Us Open battendo in due set l'australiana Destanee Aiava e, durante il match, è stata immortalata in una posa particolare. Il fotografo Ray Giubilo ha infatti condiviso su Instagram uno scatto che ritrae Jasmine, nel suo completo nero, con la faccia completamente coperta dalla racchetta, ma non è tutto.
La conformazione della racchetta, unita alla luce dell'impianto, si sposano alla perfezione con gli occhi e la bocca di Paolini, facendola sembrare una maschera di Halloween: "Jasmine Paolini agli Us Open... e non è Halloween", ha scritto divertito il fotografo a corredo della foto.
Leggi tutto: Paolini agli Us Open, ma versione... Halloween: la 'maschera' di Jasmine
(Adnkronos) - Come ogni anno in queste settimane di fine estate gli occhi sono puntati sull'Australia, dove è inverno e sono alle prese con il bilancio della stagione influenzale. Una stagione che quest'anno è stata molto impegnativa, come riportano i media locali, e ha fatto registrare picchi record. I virus stagionali hanno colpito duro nel South Australia che a luglio ha avuto, si legge su 'Abc News' online, il peggior aumento di ore di servizio delle ambulanze (5.866) mai registrato. Nel dettaglio, i dati evidenziano che all'inizio del mese scorso è stato raggiunto il maggior numero di casi settimanali di influenza da 6 anni a questa parte e c'è stata di conseguenza un'alta pressione sul sistema sanitario.
L'andamento della stagione influenzale in Australia è un tema di interesse anche per l'Italia. Perché è in qualche modo un anticipo di quello che potrebbe succedere a queste latitudini nel prossimo autunno-inverno. Visti i dati, commenta l'infettivologo Matteo Bassetti in un post su X, "si prevede nel prossimo inverno una stagione influenzale anche peggiore di quella appena trascorsa, che è stata la peggiore degli ultimi 20 anni". "E in Italia che si fa? - si chiede il direttore di Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova - Si parla male dei vaccini".
Le premesse, in base alle notizie che arrivano dall'Emisfero Sud, effettivamente non paiono rosee. Il ministro della Salute dell'Australia Meridionale Chris Picton ha descritto l'impatto dell'influenza sugli ospedali dell'area, spiegando che ha esacerbato la situazione creando un certo stress. Il totale dei casi registrati nella stagione 2025 lì ha superato il dato già elevato dell'anno scorso. "L'influenza - ha aggiunto Picton - ha raggiunto il livello più alto visto in questo decennio e sta mettendo a dura prova i nostri ospedali. Abbiamo assistito a un grande afflusso di pazienti il mese scorso che ha portato a una pressione incredibile sul nostro sistema ospedaliero, non solo in termini di pazienti ricoverati, ma anche di malattie del personale". Negli ospedali di Adelaide qualche settimana fa si era raggiunta quota 280 pazienti in attesa di un posto letto nella struttura federale per l'assistenza agli anziani. Uno dei modi per far uscire i pazienti non acuti dagli ospedali è stato il servizio sanitario alberghiero attivato in un hotel del centro di Adelaide, ha spiegato. Si è partiti con una quota di posti letto e poi si è deciso di raddoppiare, alla luce del sovraffollamento delle strutture sanitarie.
(Adnkronos) - La Lazio sbarca su WhatsApp. Il club biancoceleste, reduce dalla sconfitta nella prima giornata di Serie A contro il Como, ha annunciato un nuovo canale ufficiale a cui i tifosi potranno iscriversi per non perdersi nemmeno una notizia riguardo la loro squadra del cuore.
I tifosi laziali, seguendo il link pubblicato sui canali ufficiali del club, potranno infatti ricevere aggiornamenti quotidiani direttamente sul proprio telefono cellulare. Un modo per rimanere collegati con la propria passione 24 ore su 24, mentre la squadra di Maurizio Sarri, tornato sulla panchina della Lazio dopo l'annata con Baroni, prepara la sfida casalinga all'Hellas Verona.
Leggi tutto: Lazio, ecco il nuovo canale WhatsApp: l'annuncio del club
(Adnkronos) - Mattia Bellucci risponde all’Adnkronos da New York, poco prima di fare colazione. Oggi, mercoledì 27 agosto, è il giorno del match più importante della sua carriera. Almeno fin qui. Agli Us Open, il 24enne azzurro se la vedrà contro Carlos Alcaraz. E ha cominciato la mattinata a modo suo: "Sarà la mia prima volta sul Centrale, non capita a tutti. Ho voglia di respirare un'atmosfera unica e stamattina ho rivisto alcune partite storiche su quel campo. La finale del 1990 tra Agassi e Sampras, ma anche diversi spezzoni dei match di Roddick". Tanto per calarsi subito nel clima.
Per Mattia, giocare sull’Arthur Ashe Stadium sarà la realizzazione di un sogno: "La prima volta che ho visto questo campo, dal terzo anello, è scappata una lacrima. Ero insieme al mio coach, Fabio Chiappini, e ci siamo guardati con un po’ d’emozione". L’intesa è stata immediata: “Magari, prima o poi, ci giocherò anch’io”. Detto, fatto. Il momento è arrivato e per Bellucci non è casuale, ma frutto di un percorso. Dopo la top 100 agguantata nel 2025 e la posizione numero 65 del ranking Atp. Risultati raggiunti sempre tenendo a mente il punto di partenza. Quei campi d’asfalto su cui ha cominciato a divertirsi da piccolo, insieme ai primi tornei internazionali: "Sarà un'emozione grande - sorride – e ho ripensato a quei momenti perché credo che sia giusto non dimenticare il passato, le prime difficoltà. Voltarsi indietro e guardare dove tutto è cominciato per sapere di aver meritato ogni cosa. Sono al secondo turno di uno Slam, ma ho già giocato un terzo turno a Wimbledon e ho sfiorato la possibilità di affrontare Carlos altre volte. Il fatto che stia capitando qui, sul campo che ho sempre desiderato, forse è un disegno del destino".
Sulla sfida allo spagnolo, Mattia chiarisce una cosa: "Come si affronta un giocatore così? Ci si prepara come per le altre partite, cercando di tenere sotto controllo le cose che si possono tenere sotto controllo. Pensando alla prestazione, non al risultato". Come suggerito anche da coach Chiappini: "Non mi sta dando consigli dal punto di vista motivazionale, ma suggerimenti di gioco. Sul piano da attuare in campo, il metodo più efficace per evitare la tensione e concentrarsi su qualcosa di concreto".
Un aspetto in parte mancato nel primo turno degli Us Open, vinto contro il cinese Shang per il ritiro dell’avversario nel quarto set (sul punteggio di 7-6 1-6 6-3 3-0, in favore dell’azzurro): "È stato un match molto complicato, ero entrato in partita davvero teso. I primi turni per me sono sempre impegnativi ed esordire agli Us Open non è semplice. Ho speso troppe energie nel primo set, l’ho vinto e ho faticato nel secondo. Poi sono riuscito a reagire".
Il match contro Alcaraz avrà un osservatore speciale, il rivale dello spagnolo per il primato nel ranking Atp: "Sinner non mi ha scritto – sorride Mattia – ma in questi giorni ci siamo visti e salutati. Se mi farà un regalo in caso di vittoria contro Alcaraz? Non lo so, io cerco di stare concentrato sulla mia partita. A prescindere dal risultato che verrà, per me giocare contro uno dei migliori è uno stimolo grande. Sono convinto che mi possa far crescere". Mattia ha scalato tante posizioni in classifica anche grazie all’exploit nell’Atp 500 di Rotterdam a febbraio, quando aveva ceduto solo in semifinale a De Minaur. In quei giorni, dopo i successi contro Medvedev e Tsitsipas, proprio Alcaraz aveva parlato di lui in maniera positiva (“È bello vedere volti nuovi, l’Italia merita di avere un giocatore come lui tra i primi 100”).
La replica contiene un pizzico d’orgoglio: "Il movimento italiano ha un grandissimo valore oggi. Avere la stima di uno dei top della classifica mondiale è un apprezzamento importante. Cercherò di valorizzare e rendere giustizia alle sue parole".
In chiusura, Bellucci racconta qualche curiosità. Come le origini della sua ormai iconica bandana: "È una passione nata così, le indossavo anche quando avevo 8-9 anni. Con i capelli lunghi sono comode. E poi mi piace l’abbigliamento vintage, ho trovato articoli interessanti anche in Giappone". In campo, però, nessuno sponsor: "Non so se la crescita degli ultimi mesi porterà a nuove opportunità. Fuori dal campo, Cp Company mi dà un grosso supporto e ho l’opportunità di scegliere cosa indossare. È bello avere voce in capitolo in questo senso". A New York, intanto, nelle poche ore libere gira tra un negozio e l’altro: "Sto cercando di vedere più cose possibili, non voglio perdermi le novità". Stanotte, l’Arthur Ashe Stadium gli regalerà quella più bella. (di Michele Antonelli)
Leggi tutto: Bellucci: "Un sogno la sfida contro Alcaraz agli Us Open"
(Adnkronos) - Ryan Borgwardt, un uomo di 45 anni del Wisconsin che ha finto la sua morte per incontrare l'amante in Georgia, è stato condannato a 89 giorni di carcere, gli stessi durante i quali è riuscito a far perdere le proprie tracce.
La vicenda
Borgwardt è stato dichiarato scomparso il 12 agosto 2024, dopo aver detto alla moglie la sera prima di voler andare a fare kayak sul Green Lake, a circa 160 chilometri da Milwaukee ma poi il giorno dopo è scomparso. L'uomo, secondo l'accusa, ha finto di essere annegato, facendo perdere le proprie tracce, lasciando la moglie e i tre figli, per andare all'estero a incontrare un'altra donna in Europa.
Il 45enne è stato accusato di aver intenzionalmente ingannato le autorità, facendogli credere che fosse morto. Come riporta la Cnn, inizialmente si pensò che la sua scomparsa fosse dovuta a un possibile annegamento. Tuttavia, dopo 58 giorni di ricerche, il corpo non fu ritrovato e le indagini si ampliarono. Indizi successivi, tra cui il fatto che avesse ottenuto un nuovo passaporto tre mesi prima della scomparsa, portarono gli investigatori a ipotizzare che Borgwardt avesse simulato la sua morte per incontrare una donna uzbeka con cui aveva avuto contatti in rete. La polizia è riuscita a individuare e a incriminare l'uomo a novembre, facendolo tornare negli Stati Uniti.
Secondo la denuncia, il giorno della scomparsa Borgwardt avrebbe percorso 80 chilometri dalla sua casa di Watertown per raggiungere Green Lake poi, durante la notte, avrebbe rovesciato il suo kayak nel lago, tornando a riva pagaiando su un gommone che aveva portato con sé. L'accusa ha chiesto al giudice della contea di Green Lake, Mark Slate, di condannare Borgwardt a 45 giorni di carcere. Ma il giudice ha quasi raddoppiato la pena, condannandolo a 89 giorni, gli stessi trascorsi dalla dichiarazione di scomparsa fino a quando lo sceriffo non lo ha trovato all'estero. Borgwardt ha pagato 30.000 dollari di risarcimento alle forze dell'ordine per coprire le spese sostenute dallo Stato nel tentativo di localizzarlo. "Mi pento profondamente delle azioni che ho compiuto quella notte e di tutto il dolore che ho causato alla mia famiglia e ai miei amici", ha detto Borgwardt in tribunale prima della sentenza. La moglie, con cui era stato sposato per 22 anni, ha chiesto il divorzio.
Leggi tutto: Si finge morto per andare dall'amante all'estero, condannato a 3 mesi
(Adnkronos) - Sono migliorate le condizioni di salute di Stash, il frontman dei The Kolors che era risultato positivo al covid. Il cantante ha aggiornato i fan con una storia condivisa su Instagram: "Salve, oggi mi sento benissimo, sto al 100% e sono pure negativo al covid".
Stash mostra il risultato del test e aggiunge: "Si, lo so che non era obbligatorio per legge rimanere a casa, ma la mia scelta dipende dal buon senso. Che sia covid, influenza stagionale o maracaibo, l'ho fatto perché sono stato male e non volevo che gli altri stessero male a causa mia".
Il cantante si era sfogato a proposito del covid parlando del periodo della pandemia: "Io sono stato all'ospedale durante il covid con la polmonite da tutti e due i lati e con l'ossigeno attaccato e con la paura di morire e vi assicuro che non era influenza stagionale. Non posso dimenticare quello che ho vissuto. Se sono positivo ad un tampone, se devo prendere un aereo, non ce la faccio a non proteggermi e a non proteggere le altre persone, magari c'è la signora di ottant'anni che vorrebbe abbracciarti e quell'abbraccio potrebbe essere letale per lei. È rispetto nei confronti del prossimo", aveva spiegato.
I The Kolors sono stati costretti ad annullare tre date del tour estivo previste in Sicilia, ma Stash ha comunicato che riusciranno a recuperare le date: "Il primo show sarà a Gela, questa domenica 31 agosto, gli altri ve li comunicheremo prossimamente".
Leggi tutto: Stash negativo al covid: "Oggi mi sento benissimo, si torna in tour"
(Adnkronos) - "Non mi sono ispirato a nessun presidente della Repubblica, ho preferito inventarlo piuttosto che rifarmi a qualcuno in particolare", a parlare all’Adnkronos è il regista premio Oscar Paolo Sorrentino, che con il film in concorso ‘La Grazia’ apre l’82esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia. "Quello che è riferito all’attuale presidente Mattarella, ma anche a Napolitano, Ciampi e Scalfaro, è sicuramente questa autorevolezza, senso di responsabilità, di saggezza e questa capacità di esercitare il loro ruolo nella maniera più alta possibile anche con un grande senso di paternità. Ed è stato secondo me un porto sicuro in mari molto più agitati che hanno caratterizzato la politica italiana negli ultimi anni"
Sono tanti i temi al centro della pellicola, tra questi c’è il dubbio. "È importante porsi delle domande". La costante ricerca di certezze "è un problema dell’oggi. Troppo spesso ci governano politici che ostentano delle certezze per ragioni anche discutibili, legate spesso agli umori del proprio elettorato, alla necessità di far parlare di sé e distrarre. Quello che è peggiorato - riflette Sorrentino - è che a volte queste certezze sono strampalate, non sono neanche sorrette da un pensiero forte e importante". (di Lucrezia Leombruni e Loredana Errico)
Leggi tutto: Venezia 2025, Sorrentino: "Troppo spesso i politici ostentano certezze"
(Adnkronos) - È la prima volta che Julia Roberts partecipa alla Mostra del cinema di Venezia e il suo arrivo non poteva essere più memorabile. L'amata attrice di 'Pretty Woman' ha scelto di indossare un cardigan da cui è difficile distogliere lo sguardo: lo sfondo bianco, ma sopra c'è stampato il volto di Luca Guadagnino che si ripete per decine di volte. Un simpatico omaggio al regista italiano che l'ha diretta in 'After the Hunt - Dopo la caccia', il dramma psicologico che presenta Fuori Concorso al Lido.
Il film segna l'incontro tra una delle attrici più amate al mondo e uno dei registi italiani più acclamati sulla scena internazionale. In 'After the Hunt', Julia Roberts veste i panni di Alma Olsson, stimata docente di filosofia all'Università di Yale, la cui esistenza viene sconvolta quando un collega e vecchio amico, Henrik (Andrew Garfield), viene accusato di molestie sessuali da Maggie (Ayo Edebiri), una delle sue studentesse più brillanti. Alma si ritrova così costretta a riesaminare non solo il presente, ma anche alcune dolorose scelte del passato, mentre un trauma personale minaccia di riaffiorare. Il film, girato interamente in 35 mm da Malik Hassan Sayeed, è la prima sceneggiatura firmata dall'attrice e sceneggiatrice Nora Garrett e segna un nuovo capitolo nella carriera di Guadagnino, qui in veste di regista e co-produttore.
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