
(Adnkronos) - “Le imprese rappresentate nel consorzio Elis sono state costruite da chi nei decenni l’ha portato avanti e ha sviluppato un valore che adesso non può spegnersi. Ora dobbiamo recuperare il valore di persone che altrimenti rischiano di avvicinarsi lentamente alla pensione senza più dare quel patrimonio di competenze e esperienze ai giovani che ne hanno bisogno. C’è un tema di inter-generazionalità e di trasmettere esperienza e competenza ai giovani che entrano in aziende e che saranno sempre meno". E' quanto ha dichiarato l’amministratore delegato di Elis, Pietro Cum, a margine della presentazione del progetto ‘GenerAzione Talento’, il nuovo progetto che valorizza i lavoratori senior del Consorzio Elis.
“Per questo ci sarà sempre più bisogno di lavoratori senior, per questo li accompagniamo con un percorso che rivitalizzi il loro ruolo, li rimetta a contatto coi giovani e permetta do estrarre tutto quel valore umano di cui sono portatori", ha concluso.
Leggi tutto: Cum (Elis): "Importante rivitalizzare risorse, loro valore non deve spegnersi"
(Adnkronos) - "Grazie all'intelligenza artificiale sempre più persone con disabilità e difficoltà possono avere le stesse opportunità di formazione e lavoro, di vita sociale piena e partecipata". Lo ha affermato oggi il ministro per la Disabilità, Alessandra Locatelli, intervenendo al Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
"Oggi le persone con disabilità oggi hanno molte possibilità in più, ma abbiamo bisogno di offrirne loro di più - ha poi aggiunto -. Credo che questo nuovo sguardo che stiamo promuovendo ci consenta di vedere in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Possiamo offrire qualità della vita migliore a tutti".
In 200 alla nuova protesta, incontro con i capigruppo...
L'elicottero dei vigili del fuoco monitora situazione dall'alto... 
(Adnkronos) - "Il progetto olimpico e paralimpico nasce dalle ceneri di un disastro, di una follia di una precedente amministrazione comunale che prevedeva che dovevamo fare i Giochi estivi a Roma". Sono le parole del presidente di Fondazione Milano Cortina 2026, ed ex numero uno del Coni, Giovanni Malagò, al Forum internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione organizzato a Roma dalla Coldiretti.
"Con il dossier estivo si sarebbe dovuto risolvere obbligatoriamente il dossier degli stadi, avresti dovuto farli per il calcio maschile, femminile e del rugby a 7. Sappiamo quanto è difficile fare infrastrutture nel nostro paese, in tutti i settori. Se nell'ambito di una attività privata o pubblica c'è un ritardo è grave, ma se circoscritto non muore nessuno, nel caso degli eventi sportivi invece non può succedere, in quel giorno a quell'ora si accendono le tv e devi essere pronto. Ci si è aperta un'opportunità e invece del costume ci siamo ritrovati con la tuta da sci".
"Milano Cortina è il primo modello di un concetto di organizzazione delle Olimpiadi che farà la storia, siamo antesignani ma abbiamo dovuto 'cucinare' il piatto con gli ingredienti che avevamo a disposizione, delle realtà di grandissima eccellenza ma non vicini tra di loro. Ciò ci ha consentito di costruire un progetto di modello di organizzazione senza dover costruire altre opere nello stesso luogo. Milano Cortina sarà la prima Olimpiade con doppio titling, ma per il biathlon andremo a farle ad Anterselva e per il salto in Val di Fiemme. Su questa falsariga abbiamo costruito come viene chiamata al Cio l'Olimpiade dei territori e voglio ringraziare la Coldiretti perchè abbiamo giocato di sponda con tante aziende che hanno investito su di noi".
Malagò ha toccato diversi temi nel corso del suo intervento: "Parlare di alimentazione e sport a scuola? Non amo sostituirmi alle persone che hanno responsabilità e ruolo su altri temi e in questo caso la politica e i dicasteri preposti, ma per tanti anni al Coni ho sempre sostenuto una frase retorica, 'la scuola è la madre di tutte le battaglie'. Abbiamo vinto così tanto ed è la verità, ma c'è un problema, siamo meno di 60 milioni. Stiamo invecchiando, a livello di vertice c'è un problema di numeri, statistico, e su quei numeri che sono sempre meno ti difendi valorizzando al massimo chi hai a disposizione, i tecnici e una serie di mestieri, dal mental coach alla nutrizione. Siamo arrivati tramite l'istituto di medicina prima degli altri ad aggredire questo valore aggiunto e oggi si è creata una formazione negli atleti di vertice nell'utilizzarlo". In chiusura, il numero uno di Fondazione Milano Cortina 2026 ha ringraziato anche il ministro dell'Agricoltura Lollobrigida perché "ha istituito una serie di partnership con tante federazioni".

(Adnkronos) - I vestiti che indossiamo possono essere tossici? "Per produrre i tessuti si utilizzano diverse sostanze chimiche. Il processo industriale è in continua innovazione: oggi alcune sostanze sono state vietate e sostituite con composti più sicuri. In particolare, esistono restrizioni all'utilizzo di metalli come mercurio, cadmio, piombo, nichel, cromo. E sono vietati coloranti, solventi e pigmenti che sono classificati come cancerogeni. Tuttavia, non è semplice capire se i vestiti che acquistiamo siano privi di sostanze tossiche. Sull'etichetta è obbligatorio segnalare la composizione del tessuto con ogni tipo di materiale in percentuale, ma non sono elencati gli additivi chimici né la quantità di sostanze che, oltre una certa soglia, diventano pericolose". E' l'analisi degli esperti del sito anti-fake news 'Dottore ma è vero che...?' della Fnomceo, Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri. Nel focus si mette in guardia sul rischio di venire a contatto con sostanze tossiche, rischio che "si nasconde anche nei tessuti naturali e negli articoli creati per i più piccoli", spesso prodotti a ritmi vertiginosi all'altro capo del mondo e a prezzi bassissimi.
"Sta al singolo produttore scegliere se dare ulteriori informazioni sulle etichette - spiegano gli esperti - per esempio per i soggetti allergici. Sono nate etichette 'nickel free', cioè senza nichel, elemento che si può trovare in alcuni coloranti e che può provocare allergie. Ad oggi, non esiste una legislazione unica a tutela di chi acquista abbigliamento, ma molteplici norme, a seconda del luogo di produzione e di vendita. L'Europa tutela i consumatori con un regolamento sui tessili. Spesso però vengono immessi nei mercati internazionali capi di vestiario che sfuggono ai controlli".
Alla domanda "Quali i rischi per la nostra salute?", i medici anti-bufale non hanno dubbi: "Occorre distinguere tra reazioni immediate ed effetti a lungo termine. Diverse sostanze impiegate nella produzione di abbigliamento - sottolineano - possono causare dermatiti da contatto e dermatiti da contatto su base allergica. In questo caso, la reazione della pelle è la risposta del sistema immunitario che riconosce la sostanza come estranea. La dermatite è più frequente nelle donne rispetto agli uomini (67,8 contro 32,2%), probabilmente anche perché le donne utilizzano un’ampia varietà di tessuti, compresi i sintetici, e di colori scuri. Le dermatiti, comunque, sono un disturbo semplice da trattare: il medico di medicina generale o il dermatologo possono prescrivere la terapia più adeguata".
Per essere sicuri che la reazione sia dipesa dall'abbigliamento, "esistono degli esami specifici, come il patch test (o test epicutaneo), in cui si applicano sulla pelle piccoli campioni di sostanze potenzialmente sensibilizzanti", proseguono gli esperti anti-fake news. "Tra le sostanze considerate nel patch test ci sono alcuni dei componenti dei tessuti che potrebbero scatenare reazioni: nichel, cromo, coloranti. Si tratta di un esame indolore, occorre solo pazienza per mantenere i cerotti con gli allergeni per 48-72 ore sul dorso; al termine, il medico valuterà le reazioni cutanee e indicherà le eventuali allergie".
Tra i rischi a lungo termine, la Fnomceo pone l'accento sui materiali cancerogeni, i cosidetti 'Pfas'. "Sono gruppi di migliaia di sostanze, note come 'forever chemicals' ('chimici per sempre'), perché non si degradano o decompongono. Solo dopo mille anni, la loro concentrazione sul suolo comincia a ridursi del 50%. Uno studio, condotto dall’Agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente e della salute, ha approfondito le conseguenze che coinvolgono i bambini, i soggetti più in pericolo, soprattutto quando sono esposti a sostanze tossiche nell’età dello sviluppo". L'esposizione ai Pfas "può compromettere il sistema immunitario e la funzionalità renale. La presenza di quelle sostanze nel sangue modifica anche l'età delle prime mestruazioni e potrebbe portare a future malattie cardiovascolari", concludono.
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(Adnkronos) - "La mobilità è un'infrastruttura digitale importantissima e strategica per il futuro. È fondamentale lavorare per una mobilità sempre più sostenibile e sicura, intesa come sicurezza delle infrastrutture e delle persone. Infine, una mobilità che sia sempre più intelligente perché serve una tecnologia che consenta alla rete di essere più efficiente possibile". Lo ha detto oggi Erminio Polito, ceo di Indra Group in Italia, conversando con l'Adnkronos durante il Digital Innovation Forum, in corso a Cernobbio.
Leggi tutto: ComoLake, Polito (Indra Group): "Mobilità strategica per il futuro"
Villa San Pietro è capofila più altri quindici comuni...
Intervento dei vigili del fuoco e dei carabinieri...
Intervento anche su paziente con patologia congenita complessa... 
(Adnkronos) - "Vivere male gli ultimi anni della vita non è soltanto un problema di salute degli anziani, ma anche del Servizio sanitario nazionale. Spendiamo più dell'80% del Fondo sanitario nazionale per curare malattie croniche, che sono quelle maggiormente presenti nella popolazione anziana. Prima si inizia la prevenzione e meglio è". Si tratta di investire sugli "stili di vita salutari, che sono i pilastri dell’invecchiamento attivo, assieme a una sana alimentazione, corretto uso dei farmaci, movimento fisico e immunizzazione, con un piano nazionale vaccini dell’anziano che è quindi centrale, seppur oggi con copertura vaccinale troppo bassa”. Lo ha detto il presidente di Happy Ageing, Michele Conversano, all’evento organizzato da Msd Italia a Roma, dal titolo 'Investing for Healthy Ageing', un'occasione di confronto tra rappresentanti delle istituzioni, esperti clinici e associazioni dei pazienti sulle strategie più efficaci per un invecchiamento attivo e in salute.
"Continuiamo tutti a pensare di essere giovani - aggiunge Conversano - e di non avere rischio di complicanze per le malattie infettive, che hanno invece un ruolo centrale anche nella perdita della massa muscolare. È utile pensare che bastano solo 3 giorni di allettamento per una semplice malattia infettiva, che potremmo prevenire con una vaccinazione, per perdere un chilo di massa muscolare, trasformando un anziano sano in un anziano disabile. Il beneficio economico è poi chiarissimo, dato che per ogni euro investito in prevenzione tramite i vaccini ne recuperiamo dai 14 e i 30 negli anni immediatamente successivi".
Leggi tutto: Conversano (Happy Ageing): "Prevenzione alla base dell'invecchiamento in salute"

(Adnkronos) - Infortunio per Christian Pulisic in nazionale? Il capitano degli Stati Uniti è stato costretto ad abbandonare il campo al 31' della sfida contro l'Australia in New Jersey per un problema al bicipite femorale. Allarme dunque per il Milan e per il tecnico Massimiliano Allegri, che potrebbe dover rinunciare al suo numero 11 per la delicata sfida contro la Fiorentina di domenica sera a San Siro.
Della situazione del fantasista rossonero ha parlato il ct degli Usa Mauricio Pochettino: "Pulisic? Ha sentito qualcosa al bicipite femorale. Volerà in Italia, valuteremo la situazione, ma al momento non possiamo dire nulla". Per il Milan si tratta di un altro problema non da poco, che si aggiunge all'infortunio (sempre in nazionale, stavolta con il Belgio) di Alexis Saelemaekers. Nel corso della sosta, Pulisic aveva avuto anche problemi a una caviglia, che lo avevano costretto a saltare la rifinitura prima della sfida con l'Ecuador. Allarme poi rientrato, fino al problema con l'Australia.
Leggi tutto: Milan, si ferma Pulisic: le condizioni del fantasista rossonero

(Adnkronos) - Renderà più accessibili le terapie cellulari e geniche basate sulla medicina di precisione a un numero sempre maggiore di pazienti italiani affetti da malattie genetiche, tumori e patologie croniche. È il CFBox, primo isolatore al mondo personalizzabile e robotizzato per la produzione di terapie avanzate (Atmo). Il macchinario, sviluppato dalla divisione Pharma di Pbl, azienda hi-tech parmense, in collaborazione con i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù (Opbg), è stato realizzato con il supporto, anche economico, di 3.820.514,56 euro di finanziamenti Pnrr del Centro nazionale di ricerca ‘Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna’. Di questo centro, finanziato dal programma NextGeneration Eu e dal ministero dell’Università e della ricerca - informa una nota - fanno parte 32 università e istituti di ricerca e 13 aziende private: Opbg è responsabile dello Spoke per la terapia genica, mentre Pbl è annoverata tra le aziende affiliate.
CFBox - presentato oggi alla stampa nella sede di Pbl a Rubbiano (Parma) - è concepito per automatizzare e standardizzare la produzione di terapie cellulari e geniche, riducendo i costi di produzione, aumentando la sicurezza del prodotto finale e potenziando la diffusione su larga scala di questi trattamenti innovativi. Il macchinario sarà presto collocato presso una camera bianca allestita da Pbl nella sua sede di Potenza, dove i ricercatori di Opbg effettueranno le procedure di collaudo e validazione, passaggi fondamentali per ottenere l’autorizzazione dell’Aifa-Agenzia del farmaco all’utilizzo clinico dei prodotti farmaceutici ottenuti tramite l’impiego della piattaforma robotizzata.
Come spiegano gli esperti, "CFBox consente di preparare in maniera versatile da uno fino a 4 prodotti contemporaneamente, mentre gli strumenti automatizzati (ma non robotizzati come nel caso di CFBox) attualmente disponibili sul mercato gestiscono al massimo un prodotto alla volta”. Grazie all’impiego di piattaforme robotizzate e all’integrazione in un isolatore, il macchinario “riduce significativamente il numero di operatori necessari, compresi quelli per i controlli della sterilità ambientale. Considerando che oggi la produzione di un prodotto Atmo richiede un team di lavoro di circa 5 persone, CFBox introduce una grande innovazione nel settore".
Inoltre, il consumo elettrico medio per il funzionamento dell’apparecchio "sarà la metà di quello attualmente necessario per azionare i macchinari adibiti alla preparazione delle terapie (50 kW contro oltre 100kW) e, al termine della lavorazione, CFBox realizzerà anche un’ispezione particellare dell’isolatore in cui la produzione è avvenuta", funzionalità che ad oggi nessun altro sistema propone in maniera automatizzata e senza l’impiego di personale specializzato.
"La collaborazione tra i ricercatori di Opbg e gli ingegneri di Pbl, nata in seno alla rete coordinata dal Centro nazionale di Ricerca Rna e terapia genica - afferma Concetta Quintarelli, responsabile del Laboratorio di Terapia genica dei tumori dell’Opbg di Roma e professoressa all’università Federico II di Napoli - ha portato allo sviluppo di un macchinario progettato per essere installato in strutture di ‘Buona pratica di fabbricazione’, sia in contesti accademici od ospedalieri, sia industriali. L’introduzione di un sistema automatizzato e versatile per la produzione di terapie avanzate permetterà di offrire, a un numero sempre maggiore di pazienti italiani, cure innovative ed efficaci, basate sulla medicina di precisione. Si tratta di un primo passo importante verso la realizzazione di un’infrastruttura agile per la produzione di farmaci personalizzati, un obiettivo ambizioso e oggi ancor più vicino, che promette di ridurre tempi e costi di terapie complesse come la terapia genica".
Aggiunge Marco Serventi, Ceo Pbl: "Visti gli enormi cambiamenti e passi avanti dovuti allo sviluppo di tecnologie nel campo delle terapie cellulare e genica, nel 2023 Pbl ha deciso di trasferire il proprio know-how, sviluppato in decenni di esperienza nell'automazione delle linee di produzione farmaceutica, anche nell’ambito delle terapie avanzate. Il risultato - chiarisce - è l’isolatore CFBox, un macchinario completamente automatizzato, alimentato da algoritmi di intelligenza artificiale che garantisce la preparazione contemporanea di molteplici terapie per altrettanti pazienti con altissima qualità. Bracci robotici, telecamere, sistemi di trasferimento dei liquidi e nastri trasportatori, consentono un monitoraggio continuo delle colture, fasi di espansione ottimizzate e tempi di produzione più rapidi. Inoltre - conclude - un design modulare consente la personalizzazione e la scalabilità di un sistema che potrà essere gestito anche dal personale medico senza il supporto di tecnici e ingegneri".
Seconda tappa tour nazionale, domani cda a Cagliari... 
(Adnkronos) - Mirum Pharmaceuticals, Inc. ha annunciato che Livmarli* (maralixibat) soluzione orale è stato inserito tra i farmaci rimborsati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ed è ora disponibile in Italia per il trattamento della colestasi intraepatica familiare progressiva (Pfic) nei pazienti di età pari o superiore ai 3 mesi. La decisione dell’Aifa conferma il precedente parere positivo del Committee for medicinal products for human use (Chmp), il quale ha stabilito che Livmarli* è associato a un significativo beneficio clinico nella Pfic, malattia epatica genetica rara di tipo colestatico che si manifesta tipicamente in età pediatrica.
"Siamo molto lieti che l’Aifa abbia riconosciuto il valore aggiunto di Livmarli* per i pazienti affetti da Pfic e ne abbia approvato la rimborsabilità anche per i neonati a partire dai 3 mesi di età che convivono con questa rara e grave malattia epatica - dichiara Roberto Florenzano, Vice President & General Manager, Italy & South Europe di Mirum Pharmaceuticals -. Siamo fiduciosi che gli effetti che Livmarli* ha dimostrato sui principali parametri di funzionalità epatica contribuiranno a migliorare la qualità di vita dei pazienti affetti da Pfic con potenziali effetti a lungo termine".
"La Pfic è una grave malattia genetica potenzialmente letale, caratterizzata da prurito incessante e una progressiva compromissione della funzionalità epatica - ha commentato Angelo Di Giorgio, professore Associato di Pediatria presso l’Università di Udine -. I dati clinici su maralixibat, raccolti in pazienti con un ampio spettro di mutazioni genetiche, mostrano miglioramenti significativi del prurito colestatico e dei marcatori prognostici chiave della salute del fegato, inclusa, per la prima volta, la bilirubina. La disponibilità della soluzione orale Livmarli* in Italia rappresenta un importante passo avanti per i bambini e le famiglie colpite da questa patologia devastante, inclusi i neonati a partire dai 3 mesi di età". La Pfic è causata da una compromissione nella formazione della bile, con conseguente accumulo di acidi biliari tossici nel fegato, danno epatico progressivo e prurito severo. L’incidenza della Pfic è stimata in circa 1 caso ogni 50.000–100.000 nascite. Molti pazienti evolvono verso insufficienza epatica terminale e può rendersi necessario il trapianto di fegato in età pediatrica o adolescenziale
"E' una malattia complessa che impatta profondamente sia i pazienti, sia le loro famiglie - ha dichiarato Francesca Lombardozzi, presidente del Pfic Italia Network -. Questi pazienti convivono con un prurito così intenso da compromettere gravemente la loro qualità di vita, tanto che in passato molti hanno dovuto ricorrere al trapianto di fegato per trovare sollievo. Soffrono inoltre di grave affaticamento, crescita rallentata e difficoltà nello sviluppo. Auspichiamo che Livmalri* possa avere un impatto concreto per i pazienti, offrendo un possibile sollievo dalle notti insonni e dai disagi quotidiani causati dal prurito colestatico".
I pazienti ai quali verrà prescritto Livmarli* in Italia, potranno accedere al programma de-LIV-er@home, un servizio gratuito di consegna a domicilio pensato per supportare le famiglie con difficoltà logistiche nell’ottenere il farmaco presso le farmacie di dispensazione. In Italia Mirum Pharmaceuticals - riporta una nota - ha attivato il programma de-LIV-er@home, un servizio gratuito di consegna a domicilio pensato per supportare le famiglie con difficoltà logistiche nell’accesso a maralixibat. Su richiesta del medico specialista e per i pazienti eleggibili, il farmaco può essere recapitato direttamente a casa tramite un corriere dedicato, riducendo tempi e costi di spostamento. Il programma è interamente finanziato da Mirum ed è gestito in collaborazione con Phs Lifescience Srl; esso riflette l’impegno continuo di Mirum nel migliorare l’accesso alle terapie e nel supportare la vita quotidiana delle famiglie interessate da Algs e Pfic.
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(Adnkronos) - Oggi in tutto il mondo si celebra il 'Bra Day', la giornata internazionale per la consapevolezza della ricostruzione mammaria post-oncologica. Come ogni anno la Sicpre, Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva-rigenerativa ed estetica, chiama a raccolta tutti i soci per sensibilizzare sull’argomento. La città scelta per questa edizione è Roma e la professoressa Marzia Salgarello, chirurgo plastico presso la Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs, presidente della Beautiful After Breast Cancer (Babc) Italia Onlus e socia Sicpre, è organizzatrice e padrona di casa. Grazie alla generosità di Olivia Paladino, anche quest’anno il Grand Hotel Plaza ha ospitato l'evento.
In Italia il tumore al seno colpisce 1 donna su 8 nel corso della vita. Nella stragrande maggioranza dei casi, la cura oncologica comporta un intervento chirurgico più o meno demolitivo. Per recuperare l’integrità fisica, o semplicemente forme naturali e gradevoli, è necessario un intervento ricostruttivo. "La a cura non è solo clinica. È anche attenzione alla dimensione psicologica, alla dignità e all’identità femminile. In questo percorso, la ricostruzione mammaria, garantita dal Servizio sanitario nazionale, rappresenta una parte essenziale della terapia. Offrire a una donna la possibilità di un intervento immediato significa aiutarla a superare la malattia accompagnandola verso un ritorno più sereno alla vita quotidiana. Il ministero della Salute, insieme alle Regioni, sta lavorando per rendere la rete dei centri di senologia sempre più capillare, per ridurre le disparità territoriali e assicurare a tutte le pazienti pari opportunità di accesso e di trattamento", Così il ministro della Salute Orazio Schillaci nel messaggio inviato al Bra Day Sicpre.
"La ricostruzione mammaria è uno dei principali ambiti d'intervento della chirurgia plastica e ci sta particolarmente a cuore per il benessere che può dare alla donna. Vedersi 'come prima' è importante per ritornare alla vita di tutti i giorni nelle migliori condizioni psico-fisiche. La nostra pratica clinica lo evidenzia quotidianamente. Ogni anno, in occasione del Breast Reconstruction Awareness Day, la nostra Società organizza un evento rivolto al pubblico, che coinvolge i soci chirurghi plastici di tutta Italia. Il 'Bra Day Sicpre', quest'anno con il titolo 'Con il seno di poi', ha lo scopo di raggiungere e informare le donne. La ricostruzione mammaria è a carico del Servizio Sanitario Nazionale, ma non sempre le pazienti sono al corrente di questa possibilità, delle modalità in cui avviene e dei risultati che può dare", spiega il dottor Maurizio Ressa, presidente della Sicpre e direttore dell'Unità Operativa Complessa di Chirurgia Plastica dell'Istituto dei Tumori di Bari.
"Il Bra Day sottolinea l’importanza della ricostruzione immediata, fondamentale per la donna, per riappropriarsi di sé stessa, ma anche per ricevere meglio le terapie e poter riprendere la propria vita lavorativa e sociale. Dopo il tempo trascorso in ospedale, ci si ritrova a casa con le proprie paure e tante domande che non riescono a trovare risposta. La ripresa è un momento davvero difficile, un frullatore psicologico in cui i chirurghi plastici hanno un ruolo fondamentale: fanno una cosa che la paziente porterà con sé per tutta la vita. Ecco perché è importante che siano loro ad accompagnarle nella ripresa in tutte le sfaccettature, fisiche, motorie, psicologiche, intime", sottolinea Salgarello.
"Giornate come il Bra Day sono davvero utili per sensibilizzare le donne, e non solo, sull’importanza della ricostruzione immediata. Oggi solo il 50% delle donne sceglie di ricostruirsi. Nelle Breast Unit la percentuale di coloro che ricevono una ricostruzione immediata è notevolmente più alta. Ecco perché dobbiamo spingere le pazienti a rivolgersi, ove possibile, alle Breast Unit, poiché le possibilità di cura sono di gran lunga migliori. Sono formate da équipe altamente qualificate, di cui i chirurghi plastici sono parte integrante. Ed è tutto programmato in funzione del fatto che la ricostruzione sia la fine del percorso di cura. Attualmente esistono numerose tecniche ricostruttive, tra cui la posizione della protesi mammaria pre-pettorale, cioè davanti al muscolo, che è la più naturale. Ma non c’è uno standard: ogni donna ha la sua ricostruzione in base alle caratteristiche biologiche del tumore, alla tipologia della mastectomia e alle caratteristiche fisiche del corpo e del suo seno", continua la dottoressa Liliana Barone Adesi, dirigente medico dell'Uo di Chirurgia Plastica, Fondazione Policlinico Gemelli Ircc e vicepresidente Babc Italia Onlus, socia Sicpre.
"Quando in un ambulatorio ci sono una donna che deve subire una mastectomia, un chirurgo senologo ed un chirurgo ricostruttivo, si genera una alchimia in cui l'ascolto dei saperi reciproci è la premessa per condividere uno scenario futuro di vita oltre l'ostacolo della malattia. La ricostruzione prefigura il dopo, è prendersi cura, significa proiettarsi oltre la 'paura'. Questa giornata ci ricorda quanto sia prezioso sognare con ogni donna la ricostruzione giusta, ri-tessere la speranza, rispettare ogni corpo", prosegue la professoressa Alba di Leone, presidente Komen Italia.
La giornata prenderà il via alle 11 e è articolata in due momenti. Il mattino al cibo e le protagoniste sono state Lara Gilmore, Cristina Bowerman e Chiara Maci. Il pomeriggio il tema è stato l'arte e la bellezza della donna. Sull’argomento è intervenuta Francesca Villanti, curatrice della mostra 'Alphonse Mucha Un trionfo di bellezza e seduzione', attualmente in corso a Palazzo Bonaparte. Grazie alla generosità di Iole Siena, Presidente Arthemisia, i partecipanti al Bra Day hanno avuto la possibilità di visitare la mostra. A moderare Annalisa Manduca, giornalista medico-scientifico e conduttrice de 'Le parole della salute' su La7.
Ma cosa hanno in comune cibo e arte? "Sono entrambi espressioni di creatività e manualità, ma anche di accoglienza. Entrambi vivono una duplice dimensione: da un lato la solitudine, dall’altro la socialità. Prevedono un processo che parte dall’intimità e si apre poi all’esterno, come avviene in cucina e come accade nella pittura o nella scultura. Prima c’è il momento personale, in cui creo, mi prendo cura di me stessa, sperimento i miei sensi e mi confronto con la mia capacità generatrice. Poi arriva il tempo dell’incontro, quando il piatto cucinato o l’opera d’arte diventa manifestazione di me e dialogo con gli altri: la mostro, la faccio assaggiare, la espongo, la dono", conclude la dottoressa Marinella Cozzolino, psicoterapeuta.

(Adnkronos) - “Un mondo del lavoro più inclusivo per me mette al centro la garanzia di un lavoro più soddisfacente per tutti. È quello a cui dobbiamo tendere. Questa stagione in cui sono chiamata a fare il mio lavoro è un’esperienza unica per il nostro Paese". E' quanto ha dichiarato la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, a margine del Ceo Meeting, in cui il consorzio Elis ha presentato 'GenerAzione Talento', il nuovo progetto che valorizza i lavoratori senior.
"I numeri che stiamo mettendo assieme in termini di occupazione e tasso di disoccupazione che cala -ha spiegato- sono passi verso il risultato della piena integrazione lavorativa di chi ha sempre avuto una difficoltà di coinvolgimento in questo senso. Penso alle donne e ai giovani", ha sottolineato.
Secondo il ministro, "al momento abbiamo cinque generazioni nel mercato del lavoro, e oggi non abbiamo bisogno di creare una competizione intergenerazionale. Non bisogna rinunciare a certi lavoratori per far spazio ad altri. Il lavoro e il pensiero di Elis è il pensiero unificante. È importante giocare di squadra con imprese e sindacati e con chi ha le mani in pasta, promuovendo il lavoro per far sentire meglio le persone",ha sottolineato.
"Qui in Elis -ha continuato Calderone- si respira un’aria leggera: questi giovani sono sempre sorridenti. I nostri ragazzi non sono disattenti o rinunciatari rispetto alle occasioni che la vita gli propone. Casomai sono disorientati, infatti per loro abbiamo costruito 'Appli', un web coach virtuale con l’Ia generativa multi utente che ci consente di accompagnare i giovani per aiutarli a comprendere quali sono i loro talenti e qual è il percorso necessario".
Secondo il ministro, infatti, "le occasioni di lavoro ci sono, e sono in attesa di una risposta". "Il compito del Governo e di chi ha l’opportunità di fare questo è accompagnare i giovani con senso di responsabilità, come fa Elis grazie alle aziende associate. Si devono mettere in campo politiche per sostenere la demografia, ma sappiamo che il problema è anche un altro, ovvero 30 anni fa non sono nati i genitori dei bambini che mancano oggi. Un bambino oggi sarà un lavoratore fra 25 o 30 anni, dobbiamo per questo guardare con realismo e speranza a ciò che abbiamo", ha continuato.
Secondo il ministro, "la qualità nelle aziende la fanno le persone, abbiamo un’occupazione che sta crescendo a tempo indeterminato". "C’è bisogno di stabilità e noi in questo momento non dobbiamo creare competizione fra persone. Gli anziani non devono lasciare il posto ai giovani e accelerare il ricambio generazionale, va creata un’alleanza tra i lavoratori, dove i senior non devono solo spiegare come si fa un lavoro ma perché lo si fa e perché lo si fa in quel modo", ha concluso.
Leggi tutto: Calderone: "Lavoro deve essere più inclusivo, no a competizione tra generazioni"

(Adnkronos) - “Come Inps abbiamo firmato per entrare nel consorzio Elis. È un momento molto importante, che va incontro all’attualità. Dobbiamo contestualizzare le nostre realtà al fine di guardare al futuro, a prescindere dal fatto che siamo pubblico e privato". E' quanto ha annunciato il presidente Inps Gabriele Fava, nel corso del suo intervento al Ceo Meeting, in cui il consorzio Elis ha presentato 'GenerAzione Talento', il nuovo progetto che valorizza i lavoratori senior.
“Il futuro è da costruire insieme, non da attenderlo. Noi di Inps cerchiamo di anticipare e governare fenomeni nuovi come l’Ia, tanto che ci abbiamo investito attraverso 38 progetti di cui 23 attivi senza sostituire neanche una risorsa. Entriamo in Elis perché da qui partono cantieri di successo concreti per il Paese. Noi ci vogliamo essere. L’adesione dev’essere scaricata a terra con progetti e fatti concreti, tanto che stiamo lavorando assieme ad una progettualità", ha concluso Fava.
Leggi tutto: Imprese, Fava (Inps): "Entriamo nel consorzio Elis"

(Adnkronos) - Un racconto del saper fare italiano - tra prodotti iconici, campagne pubblicitarie che hanno segnato l’immaginario collettivo e scelte pionieristiche di sostenibilità - per festeggiare una marca che ha inventato la “colazione all’italiana” e da mezzo secolo accompagna la quotidianità degli italiani: grazie ad una convenzione tra Centromarca e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, vengono celebrati con una mostra a Roma i 50 anni di Mulino Bianco. “Mulino Bianco: 50 anni di storia tra tradizione e innovazione. Un’esposizione che racconta il percorso e rivela il futuro della marca”: questo il nome della mostra che sarà ospitata a Roma presso l’atrio della sede del Mimit in Palazzo Piacentini (via Vittorio Veneto 33) e che sarà visitabile fino al 30 ottobre presso l’atrio centrale del Mimit. L’ingresso è libero e senza necessità di prenotazione, con aperture ogni pomeriggio durante la settimana dalle ore 17 alle ore 19 e tutto il giorno dalle 10 alle 18 nei weekend del 18-19 e 25-26 ottobre.
“Rendiamo omaggio a un’eccellenza della nostra industria, come Mulino Bianco, nel suo cinquantenario: un campione di quel settore agroalimentare che è colonna portante del Made in Italy, capace di raccontare al mondo la qualità e la creatività italiane. Mulino Bianco ne è un esempio emblematico” ha dichiarato il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.
“Ringraziamo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy per averci dato l’opportunità di raccontare non solo la storia di Mulino Bianco, ma di un percorso che da mezzo secolo unisce gusto, responsabilità e rispetto per la natura” – ha dichiarato Paolo Barilla, Vicepresidente del Gruppo Barilla. “Oggi questo impegno continua con l’edizione 2025 della Carta del Mulino, che rende l’agricoltura rigenerativa parte essenziale del modello produttivo nella filiera del grano tenero. L’attenzione costante verso qualità e sostenibilità sono i valori che continueranno a guidarci anche nei prossimi cinquant’anni”, ha concluso Paolo Barilla. Dietro al marchio c’è una realtà protagonista dello sviluppo economico del Paese. Mulino Bianco porta nelle case degli italiani in media 12 milioni di pack a settimana, con oltre 140 referenze e un totale di 180 formati, la metà dei quali dedicati al momento della colazione. Biscotti, merendine, croissant e pani vengono sfornati in 6 stabilimenti produttivi in tutta Italia (Novara, Cremona, Castiglione delle Stiviere, Rubbiano, Ascoli, Melfi) che danno lavoro a oltre 3.700 dipendenti (il 32% sono donne) e sono stati oggetto di investimenti da 300 milioni di euro negli ultimi 10 anni per renderli più efficienti, sicuri e sostenibili.
Con un allestimento che richiama lo storico mulino, la mostra ripercorre il viaggio di Mulino Bianco dal 1975 ad oggi attraverso immagini, materiali d’archivio, installazioni e cimeli storici provenienti dall’Archivio Storico Barilla. Rivivere la storia di Mulino Bianco significa infatti fare un viaggio nella storia della colazione: fino ai primi anni Settanta, la colazione dolce era considerata un pasto per i bambini. Ma agli inizi degli anni Ottanta, quasi il 70% dei biscotti veniva consumato al mattino, consolidando così il rito della colazione all’italiana (Fonte: Archivio storico Barilla).
Sarà possibile ammirare i primi grandi protagonisti della storia di Mulino Bianco: Tarallucci, Macine, Galletti, Campagnole e Pale, lanciati sul mercato nel 1975. Prodotti che nascono da un’idea semplice ma rivoluzionaria per l’epoca: mettere al centro la genuinità delle materie prime. Negli anni arrivano le Fette Biscottate e prodotti come Crostatine, Tegolini e Soldino, fino ai Plumcake e ai Flauti che trasformano la merenda da semplice intervallo a piccolo rito di felicità. E ancora, Pan Bauletto e PanCarré che cambiano le abitudini alimentari degli italiani, portando in tavola la freschezza di un pane che dura più a lungo senza perdere profumo e morbidezza.
Accanto ai prodotti, saranno esposti materiali provenienti dall’Archivio Storico Barilla, che raccontano le campagne pubblicitarie più celebri, le illustrazioni del Piccolo Mugnaio Bianco e gli oggetti delle raccolte punti, a partire dal mitico “Coccio”, il tazzone per la zuppa di latte ispirato alla tradizione contadina, che nel '78 ha spinto oltre 20 milioni di italiani a collezionare 600 milioni di "spighe" per ricevere il premio, che alla fine entra nelle case di ben 6 milioni di consumatori, aprendo la strada ad altri oggetti iconici come la “Mulino Sveglia”. Non mancheranno le Sorpresine, diventate un’icona degli anni ’80 e ’90, e gli oggetti più collezionati e scambiati dai bambini di quell’epoca. Nel percorso della mostra sarà possibile osservare alcuni dei 650 pezzi ideati e diventati veri e propri oggetti da collezione, al punto che 1 Italiano su 2 ha ancora oggi una sorpresina a casa. Oltre ai prodotti e agli oggetti da collezione, la mostra propone sugli schermi le campagne pubblicitarie con le quali Mulino Bianco ha costruito l’immaginario collettivo del Paese. Dai primi Caroselli in bianco e nero dedicati a filastrocche della tradizione contadina, alle avventure del Piccolo Mugnaio e Clementina, fino alla serie “da Oscar” (diretta da Giuseppe Tornatore e musicata da Ennio Morricone) della famiglia del Mulino, che sceglie una vita a contatto con la natura ed è diventata un archetipo idealizzato della felicità all’italiana.
L’attenzione di Mulino Bianco per la sostenibilità riguarda ciascun elemento della filiera, dal campo alla tavola. Per questo, il 100% delle confezioni di Mulino Bianco è progettato per essere riciclato, già dal 2020. Il brand ha inoltre scelto di utilizzare esclusivamente energia pulita: tutti i prodotti a marchio Mulino Bianco sono realizzati con energia elettrica da fonte rinnovabile, come indicato dallo specifico logo presente sulla confezione. Ma sostenibilità per Mulino Bianco non è solo cura e rispetto per l’ambiente, è anche qualità dei prodotti: con una media di 4 analisi al minuto su materie prime, prodotti e imballaggi il controllo della filiera è una priorità, con l’obiettivo di garantire qualità e sicurezza.
Una parte importante della mostra è dedicata alla Carta del Mulino, il disciplinare di Mulino Bianco, realizzato in collaborazione con WWF Italia, Università di Bologna, Università della Tuscia, Cnr-Ibe e OpenFields, che ha definito nuovi standard per la coltivazione sostenibile del grano tenero. La Carta del Mulino è costituita da 10 regole che uniscono qualità nei prodotti, supporto al lavoro delle comunità di agricoltori e restituiscono spazio alla natura negli agroecosistemi, favorendo la biodiversità, riducendo l’uso delle sostanze chimiche e salvaguardando gli insetti impollinatori.
Oggi la Carta del Mulino e le sue buone pratiche agronomiche continuano a guidare il cambiamento puntando sull’agricoltura rigenerativa: un approccio che non solo riduce l’impatto ambientale dell’attività agricola in termini di CO2 eq, ma restituisce nuova vitalità alla terra. L’agricoltura rigenerativa è un approccio che mette al centro la salute del suolo e degli agroecosistemi attraverso pratiche mirate come le rotazioni colturali, la copertura vegetale durante i periodi di riposo colturale, la creazione di aree fiorite dedicate ad insetti utili, la riduzione di fitofarmaci e fertilizzanti e l’uso di tecnologie digitali per monitorare gli impatti. Simbolo di questo miglioramento continuo è Buongrano. Il primo prodotto Mulino Bianco ad essere realizzato secondo i dettami della Carta del Mulino nel 2018 oggi torna nelle case degli italiani con una nuova veste: è il primo biscotto con 100% farina di grano tenero da agricoltura rigenerativa, il frutto tangibile di un nuovo approccio responsabile. Buongrano rappresenta inoltre un’importante promessa di Mulino Bianco: estendere progressivamente questo modello a tutta la produzione. Entro il 2030, infatti, tutte le gamme Mulino Bianco saranno realizzate con farina di grano tenero proveniente da agricoltura rigenerativa.
"Da cinquant’anni Mulino Bianco è presente nelle case degli italiani con prodotti che hanno accompagnato epoche e generazioni, evolvendosi con i loro gusti e bisogni. Oggi continuiamo quel percorso con lo stesso impegno: offrire prodotti buoni e responsabili, realizzati con ingredienti di qualità e nel pieno rispetto dell’ambiente. Dagli Abbracci alle Macine, fino ai Pan Goccioli e ai Flauti, ogni creazione racconta una storia di bontà, cura e tradizione, trasformando i gesti quotidiani in momenti di piacere condiviso" ha dichiarato Carolina Ditterlizzi, Marketing Vice President Mulino Bianco.
“Wwf Italia, partner del percorso della Carta del Mulino, riconosce l’importanza dell’agricoltura rigenerativa come risposta concreta alla crisi climatica e alla perdita di biodiversità e crede in un modello di collaborazione multi-stakeholder che vede coinvolti, insieme all’azienda e al Wwf, tutti gli attori della filiera, le università e i centri di ricerca", ha dichiarato Alessandra Prampolini, Direttrice Generale di Wwf Italia. “Il progetto, avviato nel 2018, dimostra che è possibile conciliare produzione alimentare di qualità con il ripristino e la tutela degli agroecosistemi, a partire dal suolo. Con le sue 10 regole, la Carta del Mulino ha già mostrato effetti positivi sui terreni agricoli e, proseguendo nella sua evoluzione, continuerà a contribuire attivamente alla salute degli ecosistemi e all'incremento della biodiversità".
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