Un uomo è stato fermato nel centro storico di Sassari...
Muscas, 'investiti 2,1 miliardi di dollari'... 
(Adnkronos) - Il made in Italy di alta gamma che sfida i dazi Usa e le turbolenze dei mercati puntando sulla qualità e l'equilibrio tra tradizione e innovazione, mettendo al centro del progetto l'artigianalità. E' l'obiettivo 'Comella dal 1963', sartoria che da Aversa in provincia di Caserta porta avanti la tradizione di creazioni su misura e accessori esclusivi – cravatte, foulard, pochette, cinture e articoli di pelletteria – realizzati con tessuti pregiati e una cura artigianale dei dettagli, venduti in Italia e all'estero, Usa compresi.
Una storia imprenditoriale che parte da lontano, come spiega in un'intervista ad Adnkronos/Labitalia il patron dell'azienda, Davide Comella. "La nostra storia, la storia del brand 'Comella dal 1963'. affonda le proprie radici nella passione e nell'artigianalità dell’alta sartoria napoletana. La nostra azienda nasce ad Aversa, in provincia di Caserta, oltre sessant'anni fa, precisamente nel 1963, per mano dei miei genitori, Teresa ed Enzo Comella. Erano due artigiani uniti da un amore d'altri tempi e dal sogno di creare prodotti unici e pregiati", sottolinea Comella, che dal 2019 è cavaliere al merito per la sua attività.
Dagli inizi a oggi la strada è stata lunga. "È stato -spiega Comella- un percorso di dedizione e crescita costante, sempre nel solco della qualità. Abbiamo iniziato come un'azienda a conduzione familiare e la qualità del nostro lavoro ci ha portati ben presto a diventare fornitori di quasi tutti i Ministeri dell'epoca. Successivamente, a partire dal 1973 e per i vent'anni seguenti, abbiamo avuto -continua- l'onore di produrre camicie e cravatte per alcuni dei più grandi e prestigiosi marchi internazionali dell'alta moda. La vera svolta, però, arriva negli Anni Novanta, con il mio ingresso più operativo, abbiamo deciso di concentrare tutte le nostre energie nel progetto che più ci stava a cuore: la produzione esclusivamente su misura. Fu in quel momento che prese forma la 'Sartoria Comella' come la conosciamo oggi, un luogo dove ogni capo -sottolinea- dalla camicia alla cravatta, può essere personalizzato in ogni dettaglio, portando avanti la passione di mio padre Enzo, specialmente per la cravatta fatta a mano, che oggi è uno dei nostri fiori all'occhiello", rimarca.
E sui numeri della propria attività Comella è chiaro. "Preferisco sempre far parlare la qualità dei nostri prodotti -sottolinea l'imprenditore- più che i numeri. Non siamo un'azienda che punta ai grandi volumi della produzione di massa. La nostra è una realtà sartoriale, artigianale. Posso dirle che siamo un'azienda sana, in crescita, che ha l'orgoglio di portare l'eccellenza dell’alta sartoria napoletana in tutto il mondo, grazie anche ai nuovi canali digitali. Il nostro 'numero' più importante è la soddisfazione di ogni singolo cliente che sceglie di indossare una nostra creazione", spiega.
E per Comella la caratteristica che contraddistingue la propria azienda è "senza dubbio l'equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione. Noi non abbiamo dimenticato le tecniche antiche, la meticolosa lavorazione a mano, la cura del dettaglio che si tramanda da generazioni. Ma abbiamo saputo unire questa sapienza artigianale a un design contemporaneo e alla ricerca costante dei tessuti più pregiati. È quella che noi chiamiamo 'Passione Partenopea': un'anima, un calore che mettiamo in ogni singola cucitura e che rende i nostri capi unici, figli di una artigianalità senza tempo", continua.
Tradizione e innovazione si 'incontrano' anche nella commercializzazione del prodotto. "Operiamo sia attraverso la nostra boutique, nel cuore di Aversa, dove accogliamo i clienti e riserviamo loro un'esperienza 'su misura' completa, ma anche attraverso la nostra piattaforma e-commerce. Il nostro sito web ci ha permesso di superare i confini fisici, consentendoci di 'esporre' e far pervenire le nostre creazioni in tutto il mondo", spiega Comella.
E l'organizzazione aziendale sta permettendo a Comella di fronteggiare anche la 'tempesta' dazi. "Come per tutto il made in Italy di alta gamma, i dazi -spiega- rappresentano una variabile complessa. Non nascondo che ogni barriera commerciale crea delle riflessioni, specialmente per un mercato importante come quello statunitense. Tuttavia, la nostra clientela ricerca un prodotto di eccellenza, un lusso artigianale che va oltre la semplice dinamica di prezzo. Chi sceglie Comella cerca un'autenticità e una qualità -ribadisce Comella- che non sono facilmente sostituibili. Per ora, gestiamo la situazione mantenendo fede alla nostra identità, convinti che la vera artigianalità sia un valore che mantiene la sua forza attrattiva al di là delle congiunture economiche e delle turbolenze geopolitiche", sottolinea.
E negli anni le cravatte e gli altri prodotti di Comella sono stati indossati da quanti non vogliono rinunciare all'artigianato di alta gamma. "Nel mondo dell'alta sartoria, la discrezione -spiega- è un valore fondamentale, quasi quanto la qualità del tessuto. Posso dire che abbiamo l'onore di vestire professionisti, imprenditori, uomini di cultura e appassionati di stile in molti Paesi. Grazie alla nostra cura, quasi maniacale, ai dettagli e nella scelta dei migliori tessuti, abbiamo consolidato il posizionamento della Sartoria 'Comella dal 1963' come ambasciatrice dello stile e dell'artigianato di lusso italiano nel mondo, infatti gli eleganti accessori della nostra maison hanno già riscontrato il gradimento di diverse istituzioni e aziende, tra cui posso citare la presidenza del Consiglio dei Ministri, il cerimoniale diplomatico della Repubblica Italiana, diverse ambasciate italiane all’estero e importanti aziende di Stato come Leonardo SpA. Ma, dirò la verità, il cliente che mi rende più orgoglioso è chiunque scelga una nostra creazione e torni da noi perché si è sentito a proprio agio, elegante, unico. È la fiducia rinnovata nel tempo la soddisfazione più grande", sottolinea Comella.
Ma quale è la caratteristica principale dei prodotti che ha portato Comella a raggiungere questi risultati? "L'eccellenza artigianale. Ogni nostro prodotto è il risultato di ore di lavoro manuale da parte dei nostri artigiani esperti. Utilizziamo -spiega- solo tessuti pregiati, come le sete più morbide per le nostre iconiche cravatte a 3, a 5 o a 7 pieghe. La caratteristica principale è l'attenzione al dettaglio e la possibilità di personalizzazione. Una cravatta Comella non è solo un accessorio, ma un'estensione dello stile di chi le indossa".
E tra le sue creazioni che più lo emoziona Comella non ha dubbi. "Ogni capo su misura, ogni camicia che veste perfettamente un cliente, ogni cravatta annodata con orgoglio, mi dà un'enorme soddisfazione. È la soddisfazione dell'artigiano. Ma se devo scegliere -sottolinea- una creazione che racchiude davvero l'anima della nostra sartoria, il nostro spirito partenopeo che sa unire il sacro e il profano, la tradizione e l'ironia, allora dico il 'Pulcicorno'. Per noi la moda non è solo tessuto e cuciture; è un modo di raccontare una storia e il 'Pulcicorno' è proprio questo. È una figura che abbiamo creato, un simbolo che fonde due elementi potentissimi della nostra cultura: Pulcinella, l'icona della commedia dell'arte, l'anima ironica e verace di Napoli, e il Corno, il nostro simbolo scaramantico di fortuna e prosperità, che noi abbiamo reinterpretato quasi come un unicorno. Creare il Pulcicorno, e vederlo poi prendere vita sulle nostre cravatte, sui nostri foulard e sulle nostre pochette in seta pregiata, rappresenta l'eleganza che sa sorridere", sottolinea.
E lo sguardo di Comella continua a essere rivolto al futuro. "Il nostro progetto principale -spiega- è continuare a fare quello che sappiamo fare meglio, e migliorarci quotidianamente. Vogliamo continuare a tramandare questa tradizione sartoriale, magari coinvolgendo ancora di più le nuove generazioni. Stiamo esplorando nuovi tessuti, più sostenibili, e stiamo affinando la nostra presenza digitale per raccontare la nostra storia a un pubblico sempre più vasto, senza perdere mai di vista nostra anima artigianale, che resta il nostro principale punto di forza", sottolinea.
E il supporto delle tecnologie può essere importante. "Le tecnologie -spiega- sono uno strumento formidabile, se usate con intelligenza. Infatti, ci hanno permesso di ottimizzare alcuni processi e, come dicevo, di raggiungere clienti in tutto il mondo grazie all'e-commerce e alla comunicazione digitale. Usiamo i social e il nostro sito per 'mostrare' il lavoro che c'è dietro le quinte, per educare al valore dell'artigianalità. Le nuove tecnologie ci consentono anche di seguire i clienti nel processo di personalizzazione a distanza", sottolinea.
Ma il 'cuore' di tutta la sua attività per Comella resta sempre e solo uno. "L'artigianalità -sottolinea- si mantiene in un solo modo: non tradendola mai. Le macchine possono aiutare, ma non potranno mai sostituire le 'mani esperte' e l'occhio attento e, soprattutto, critico dei nostri maestri sarti. Manteniamo vive le antiche tecniche, investiamo nella formazione continua dei nostri artigiani e poniamo la lavorazione manuale al centro di ogni creazione. La tecnologia è al servizio dell'artigiano, non il contrario. È un patto che ho stretto con i miei genitori e che non ho intenzione di sciogliere", conclude.

(Adnkronos) - L'assalto al pullman dei tifosi del Pistoia, da parte degli ultras Sebastiani basket Rieti, oltre a costare la vita a un innocente autista in servizio, ha acceso i fari su un fatto un tempo incredibile: il tifo violento ha cambiato campo. Dal calcio si è spostato al basket, fino a qualche tempo fa considerato 'immune' agli scontri. IL focus del Viminale su uno e sull'altro sport, che l'Adnkronos ha potuto visionare, lo raccontano con i dati. Numeri spalmati negli anni 2023, 2024 e 2025, che hanno continuato nel silenzio a crescere, costanti eppure consistenti. Se gli incontri 'monitorati' nel calcio sono scesi del -4,6%, nel basket sono aumentati del +72,5%. Nello specifico, in tutto il 2023 le partite considerate 'sensibili' sono state 39. Quest'anno 88, ben più del doppio.
E ancora. Lo stesso trend si registra per il numero degli incontri con incidenti, aumentati nell'ultimo anno del 30%. Il risultato è che i provvedimenti adottati dall'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive sono cresciuti del +450%, tra divieti di trasferta, porte chiuse per gli incontri e divieti. Viceversa, a testimoniare la 'trasferta' dei violenti da uno sport a un altro un tempo considerato 'di nicchia', sono i dati del focus calcio. Diminuiti del -18,2% gli incontri con incidenti, del -39,2% quelli con feriti. Oltre la metà in meno le persone arrestate durante le manifestazioni monitorate. Mentre scendono, a cascata, i numeri dei feriti tra gli steward (-66,6%) e tra le forze di polizia (-48,1%). Tuto questo, in modo direttamente proporzionale con l'aumento dei divieti di trasferta (+77%) nel 2025.
Alla luce di tutto questo, il Viminale, attraverso l'Osservatorio per le Manifestazioni Sportive, ha imposto l'obbligo del biglietto nominale per il basket dalla stagione 2025/26, per aumentare la sicurezza negli impianti. Per le partite in trasferta, i biglietti dovranno essere acquistati entro le 19:00 del giorno prima della gara, consentendo alla Polizia di incrociare i dati con l'elenco dei soggetti con Daspo. Il controllo non più in via sperimentale ma a sistema, da gennaio permetterà di smascherare il tentativo di ultras già 'daspati' di entrare nei palazzetti del basket dove sono state riscontrate contaminazioni da parte di tifoserie delle squadre di calcio. (di Silvia Mancinelli)
Leggi tutto: Assalto pullman Pistoia, è allarme per ultras nel basket: in un anno +30% incidenti

(Adnkronos) - L'Istituto superiore di sanità riconosce nelle malattie cardiovascolari la prima causa di morte in Italia. In Toscana la stima è di circa 14mila morti cardiovascolari ogni anno, in particolare per infarto miocardico e ictus cerebrale, con un costo per il sistema sanitario regionale di oltre 3 miliardi di euro, pari a circa un terzo del costo complessivo. E nei prossimi 10 anni circa il 10% della popolazione regionale soffrirà per un evento cardiovascolare (infarto o ictus). Sono alcuni dei dati diffusi in vista della 19esima edizione di CardioLucca 2025, in programma dal 13 al 15 novembre nell'auditorium di San Francesco a Lucca. Un viaggio nel mondo della scienza del cuore, che quest'anno apre alla cittadinanza.
Il meeting creato da Francesco Bovenzi, direttore della Cardiologia di Lucca e presidente dell'evento, riunirà in un'intensa 3 giorni di lavori centinaia di iscritti da tutta Italia e un'autorevole faculty di 80 componenti - riferiscono gli organizzatori - confermandosi leader nell'innovazione e nello sviluppo della scienza e dell'assistenza cardiovascolare. E in risposta alle numerose manifestazioni d'interesse pervenute da tanti per assistere ai lavori, le porte dell'auditorium di CardioLucca 2025 si apriranno ai cittadini: grazie all'iniziativa 'A tu per tu con il cardiologo', potranno partecipare gratuitamente a presentazioni e dibattiti. "Un'occasione unica per i cittadini che - sottolinea Bovenzi - da protagonisti potranno accrescere le proprie conoscenze sui segreti del cuore per migliorare la qualità della vita e accrescere la sopravvivenza, ben oltre le conoscenze frammentate catturate sul web tramite motori di ricerca e social media come 'dottor Google' o ChatGpt, con cui tanti sono abituati a confrontarsi per avere informazioni e approfondire le tematiche della salute del cuore, compresa l'affannosa ricerca di cure miracolose. Sono felicissimo di essere partecipe e protagonista della crescita culturale che oggi riviviamo in CardioLucca. Saremo onorati di poter spiegare 'a tu per tu' ai cittadini l'importanza della prevenzione e raccontare i miglioramenti che ci hanno permesso di modificare la storia naturale della loro vita".
Negli ultimi 20 anni la Cardiologia di Lucca è divenuta una grande realtà aziendale che i numeri certificano, evidenziano i promotori del convegno: ogni anno sono circa 50 le persone salvate nell'infarto e nello scompenso cardiaco; nell'Unità coronarica della Cardiologia del San Luca viene accolta 1 sindrome coronarica acuta ogni 15 ore e si registra una costante riduzione della mortalità per infarto, ora inferiore al 4%. "La nostra realtà non è solo quella di un reparto - precisa Bovenzi - ma la storia della vita di tanti cuori salvati con impegno dai cardiologi lucchesi. Sono numeri che portano in primo piano anche il nostro ruolo sociale. Le sfide però non mancano. E' noto che, se non trattato, l'infarto è gravato da un'elevata mortalità e purtroppo circa l'80% dei decessi è prevedibile per il carico associato di fattori di rischio non controllati".
Leggi tutto: In Toscana 14mila morti cardiovascolari l'anno, torna CardioLucca e apre ai cittadini

(Adnkronos) - “Questo intervento va nella direzione giusta: rafforzare strumenti di welfare diffusi e inclusivi, capaci di incidere positivamente sul potere d’acquisto dei lavoratori e di sostenere la qualità della vita. I buoni pasto rappresentano uno dei benefit più apprezzati e utilizzati in Italia, con effetti concreti sulla motivazione e sul senso di appartenenza". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matilde Marandola, presidente dell’Associazione italiana per la direzione del personale (Aidp) esprime "vivo apprezzamento" per la decisione del governo di innalzare, nella Legge di Bilancio 2026, la soglia di detassazione dei buoni pasto da 8 a 10 euro.
Si tratta di "una misura attesa e significativa, che l’associazione auspicava da tempo e che riconosce il ruolo centrale del welfare aziendale come leva di competitività, coesione e benessere per le persone e le organizzazioni. L’aumento della soglia di esenzione fiscale contribuisce a valorizzare il ruolo del lavoro come motore di benessere sociale, riducendo al tempo stesso gli oneri amministrativi per le imprese e favorendo una gestione più flessibile delle politiche retributive", ha sottolineato Marandola.
Aidp sottolinea come il rafforzamento del welfare aziendale debba essere accompagnato da politiche di sviluppo organizzativo e di attenzione alla persona, elementi imprescindibili per un modello di lavoro moderno e sostenibile. “Il welfare non è solo un insieme di agevolazioni -ha concluso Marandola – ma un investimento strategico per il futuro delle imprese e del Paese. Plaudiamo quindi a una misura che va nella direzione di una maggiore responsabilità condivisa tra Stato, aziende e lavoratori".
Leggi tutto: Manovra, Marandola (Aidp): "Bene su detassazione buoni pasto, spinta a welfare"

(Adnkronos) - Ogni inverno in Italia 1 bambino su 4 è colpito dall'influenza, presentando in genere febbre, malessere generale e sintomi respiratori, ma in alcuni casi anche complicanze come otiti e polmoniti. I bimbi non sono solo i più esposti al contagio, ma sono anche potenziali 'amplificatori' del virus: i malanni che portano da scuola si diffondono facilmente a fratelli, genitori e nonni, più fragili per età o condizioni di salute. E' proprio dai banchi di scuola che parte la campagna di sensibilizzazione 'Copriamoli bene… con la preVenzione', promossa dalla Società italiana di pediatria (Sip) per "favorire una maggiore protezione dei più piccoli e dell'intera società, nonché una più ampia consapevolezza dei comportamenti preventivi.
Nella sua prima edizione - annuncia la Sip - l'iniziativa coinvolge oltre 900 scuole e 64mila alunni con l'obiettivo di raggiungere famiglie e comunità educante. Gli insegnanti sono invitati a partecipare a un corso di formazione gratuito e ricevono materiali informativi da condividere con alunni e famiglie: la cartolina motivazionale con QR code per visualizzare il videomessaggio del presidente Sip Rino Agostiniani, che mette a disposizione consigli pratici di prevenzione; la brochure che aiuta i genitori a distinguere i falsi miti dalle buone abitudini quotidiane, fornendo indicazioni immediate e accessibili. A disposizione di tutte le famiglie anche uno sportello telefonico gratuito istituito dalla Sip, attivo fino a febbraio 2026, che permette ai genitori di avere chiarimenti e risposte ai dubbi sugli strumenti di prevenzione, tra cui i vaccini. La campagna intende valorizzare il ruolo della scuola non solo come luogo di istruzione, ma anche come presidio di salute e di prevenzione, capace di attivare un circolo virtuoso che parte dai bambini e arriva a proteggere l'intera comunità.
"Troppo spesso per l'influenza si ricorre in modo improprio agli antibiotici, che non hanno efficacia contro il virus e possono comportare effetti collaterali", avverte Agostiniani. "E' molto più utile puntare sulla prevenzione con gesti semplici, ma fondamentali - sottolinea - quando serve rivolgersi con fiducia al proprio pediatra". 'Copriamoli bene… con la preVenzione' è realizzata con il contributo non condizionante di AstraZeneca e in collaborazione con La Fabbrica Società Benefit di Gruppo Spaggiari Parma, che ha curato l'ideazione e il coordinamento con il mondo delle scuole.
Leggi tutto: Influenza, ogni anno colpisce 1 bimbo su 4, campagna dei pediatri nelle scuole

(Adnkronos) - Canale 5 vince la partita degli ascolti aggiudicandosi sia la prima serata di ieri, mercoledì 22 ottobre, con 'This is Me' che totalizza 2.867.000 telespettatori e uno share del 21.2%, sia l'access prime time con 'La Ruota della Fortuna' che raggiunge uno share del 27,1% per 5.436.000 spettatori.
La prima serata vede in seconda posizione Rai1 con la replica de 'Il Commissario Montalbano' che ha totalizzato 2.829.000 spettatori pari al 17.8% di share, seguito da 'Chi l’ha Visto?' su Rai3 con 1.392.000 spettatori e l'8.9%. Su La7 'Una Giornata Particolare' ottiene 1.019.000 spettatori e il 6.1% di share, mentre su Italia1 'The Legend of Tarzan' registra 798.000 spettatori con il 4.5%, mentre su RealTime 'Matrimonio a Prima Vista Italia' arriva a 744.000 spettatori con un 4% di share, seguito da 'Realpolitik' su Rete4 con 409.000 spettatori e il 3.2%.
Nell'Access prime time, la 'Ruota della fortuna' è seguita, al secondo posto, da 'Affari Tuoi' su Rai1 con 4.317.000 spettatori e il 21.4% di share, mentre sempre su Rai1 i 'Cinque Minuti' di Bruno Vespa ottengono il 20.1% con 3.936.000 telespettatori.
Leggi tutto: Ascolti tv, Canale 5 pigliatutto: la prima serata è di 'This is Me' e Scotti fa il 27%

(Adnkronos) - "Innovazione e formazione devono camminare insieme: formare i lavoratori alle nuove tecnologie, anche all’intelligenza artificiale, significa renderli protagonisti dei processi produttivi e promuovere anche la partecipazione". Lo ha dichiarato la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, intervenendo oggi al Global Welfare Summit, in corso a Roma.
“Oggi il nostro Paese non ha un problema di quantità di lavoro: gli occupati hanno raggiunto livelli mai registrati nella storia repubblicana. Il vero nodo è la qualità del lavoro, che significa applicazione corretta dei contratti riconosciuti, ma anche investimenti in formazione e competenze. La produttività, infatti, non cresce per decreto: cresce se si investe nelle persone, se si rafforzano le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici, consentendo alle imprese di innovare e competere”. "E' necessario rinnovare tutti i contratti pubblici e privati, che contengono tutele e diritti fondamentali per la crescita della produttività e dei salari".
“In Italia la copertura dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative raggiunge circa il 90-95%. È per questo motivo che, come abbiamo più volte ribadito, riteniamo non necessario introdurre un salario minimo legale: esiste già una rete contrattuale ampia ed efficace. La priorità, piuttosto, è riportare all’interno di questa copertura le categorie che oggi ne restano escluse, rafforzando così il ruolo della contrattazione collettiva".
“Rimettere al centro la cultura della contrattazione – ha proseguito Fumarola – significa riconoscere pienamente il valore dei corpi intermedi e delle organizzazioni sindacali e professionali. In questa direzione, è fondamentale proseguire il lavoro avviato dal Cnel, volto alla riorganizzazione dei contratti e, soprattutto, alla loro valutazione nel merito. Dei circa mille contratti depositati, solo 250 possono essere considerati di qualità, sottoscritti da soggetti realmente rappresentativi. Il resto rappresenta una forma di dumping contrattuale che danneggia sia i lavoratori che le imprese".
“Per noi la partecipazione non è uno slogan, ma un impegno concreto. Abbiamo creduto in un progetto di legge, la legge 76, frutto di una nostra proposta di iniziativa popolare sostenuta da oltre 400mila firme. Oggi, tuttavia, siamo preoccupati: nella manovra di bilancio del Governo non compare il rifinanziamento della legge 76, e questo rischia di compromettere la possibilità di consolidare strumenti efficaci per la partecipazione dei lavoratori alla vita delle imprese".
"In un tempo complesso come quello che stiamo vivendo - aggiunge la leader della Cisl -serve un diverso approccio culturale: ciascuno deve poter fare la propria parte e contribuire al bene comune. Incentivare la partecipazione e sostenere la contrattazione significa rafforzare la coesione sociale e migliorare la qualità del lavoro nel nostro Paese".
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(Adnkronos) - Dotare i propri centri di apparecchiature sempre più avanzate, in cui l'intelligenza artificiale è al centro di un processo di trasformazione orientato alla qualità, all'efficacia e all'efficienza dei percorsi di diagnosi. E' il cuore della strategia di Synlab che ha investito complessivamente oltre 9 milioni di euro nel biennio 2024-2025 per rivoluzionare l'imaging diagnostico nei centri medici italiani. Nel 2025 - informa il gruppo - Synlab ha già erogato oltre 300mila prestazioni in ambito imaging (tra risonanze magnetiche, Tac e radiologia tradizionale) in 8 regioni italiane, anche in convenzione con il Servizio sanitario nazionale.
L'intelligenza artificiale - spiega Synlab in una nota - rappresenta oggi un punto di svolta strategico per il progresso dell'imaging diagnostico. La sua integrazione nelle apparecchiature, infatti, consente di generare immagini di altissima qualità. Il risultato è una maggiore precisione diagnostica e tempi di refertazione più rapidi, con un impatto diretto sul percorso clinico dei pazienti. Anche in contesti clinici complessi, come lo studio del torace o dell'addome, l'utilizzo della Ia si sta rivelando fondamentale per individuare lesioni difficili da rilevare con metodi tradizionali, aumentando la sensibilità degli esami e riducendo il rischio di falsi negativi e falsi positivi. Questo approccio risulta particolarmente efficace anche nei contesti di screening e prevenzione, dove la tempestività della diagnosi è cruciale. Oltre all'impatto clinico, l'intelligenza artificiale contribuisce a trasformare l'organizzazione dei processi interni, attraverso l'automazione di fasi complesse come la ricostruzione e il post-processing delle immagini. Questa innovazione consente di velocizzare l’erogazione delle prestazioni, migliorare l'efficienza dei centri diagnostici e ridurre sensibilmente i tempi di attesa per i pazienti.
"L'imaging diagnostico radiologico rappresenta uno degli ambiti più dinamici e cruciali per l'evoluzione della sanità moderna - dichiara Andrea Buratti, Ceo Synlab Italia - Gli investimenti che stiamo facendo in tecnologia rispondono a una strategia mirata a garantire diagnosi più precise e più rapide, riducendo al massimo il margine di errore, soprattutto nell'ambito degli esami di screening e prevenzione: in questo senso, la competenza del personale medico deve essere supportata da strumentazione avanzata. L'obiettivo è migliorare costantemente l'esperienza del paziente, ridurre i tempi di attesa e garantire diagnosi di alta qualità".
Synlab - dettaglia la nota - dispone oggi di una rete di 29 risonanze magnetiche, 14 Tc, 21 Moc, 22 mammografi, 40 apparecchiature radiologiche tradizionali distribuite nei propri centri in Italia, con l'obiettivo di garantire un accesso sempre più semplice e diffuso alla diagnostica radiologica avanzata. Tra i servizi più innovativi disponibili in diversi centri - Bologna, Genova, Como, Lecco, Belluno, Firenze e Napoli - c'è anche la possibilità di eseguire l'esame Rmn Whole Body, per ottenere una panoramica di buona parte dell'organismo evitando l'uso di radiazioni ionizzanti o mezzi di contrasto, utilizzando la risonanza magnetica. Un'opportunità di prevenzione per individuare in modo precoce eventuali anomalie o patologie oncologiche silenti, favorendo così un intervento tempestivo. Questa prestazione è sempre proposta all'interno di un percorso multidisciplinare che include anamnesi iniziale, esame diagnostico completo e una consulenza finale, garantendo al paziente un approccio personalizzato.
Nel centro di Napoli è recentemente potenziata l'offerta diagnostica con l'installazione di una nuova Tc con rivelatore Photon-Counting, integrata con Ia. "Rappresenta la più grande innovazione degli ultimi 10 anni in ambito diagnostico - afferma Filippo Cademartiri, direttore di Imaging clinico e Ricerca per diagnostica avanzata cardiovascolare presso Irccs Synlab Sdn (Napoli) e professore all'Erasmus Medical Center University, Rotterdam - E' in grado di contare i singoli fotoni e di analizzarne le caratteristiche, offrendo immagini a una risoluzione mai raggiunta prima, fino a distinguere strutture sottili come lo spessore di un capello, permettendo inoltre di separare in maniera precisa le diverse componenti tissutali. Significa poter vedere ciò che prima era invisibile, avere dati più accurati e ridurre al tempo stesso la dose di radiazioni per i pazienti. Questo si traduce in diagnosi più accurate e nella possibilità di individuare in fase più precoce patologie cardiovascolari, oncologiche o neurologiche, aprendo la strada a strategie di prevenzione e cura più tempestive ed efficaci".
La nuova Tc ha un impatto clinico significativo in quanto in ambito cardiologico permette acquisizioni rapide e ad altissima risoluzione, efficaci anche in presenza di calcificazioni coronariche o stent metallici; in oncologia favorisce una stadiazione più precisa e un monitoraggio più accurato delle lesioni; in pneumologia consente studi polmonari a risoluzione ultraelevata, riducendo la necessità di ripetere esami. Anche il nuovo polo sanitario Synlab Manifattura Firenze - conclude il gruppo - conferma questa direzione con la mammografia con tomosintesi, Rm ad alto campo, Tac, Moc, Opt– Cone Beam, oltre alla radiografia tradizionale.
Leggi tutto: Synlab, in 2 anni oltre 9 mln per imaging diagnostico guidato da Ia

(Adnkronos) - Il tema delle ferie non godute nel pubblico impiego si conferma tra i più caldi dell’anno. Secondo un’elaborazione di Consulcesi & Partners, nei primi nove mesi del 2025, i tribunali italiani hanno già emesso oltre 1000 pronunce in materia, riconoscendo complessivamente oltre 5,9 milioni di euro di indennità e 2,3 milioni di spese legali ai lavoratori pubblici. Rispetto ai primi mesi dell’anno, il numero dei procedimenti è più che triplicato, passando da circa 250 cause a gennaio alle attuali quasi 1000 di ottobre, con una percentuale di esiti favorevoli che si mantiene sul 97%.
A guidare la classifica dei settori più coinvolti sono insegnanti precari, medici, infermieri e funzionari pubblici, che sempre più spesso si vedono riconoscere il diritto alla monetizzazione dei giorni di ferie maturati e mai goduti per cause non imputabili alla loro volontà.
Il team legale di C&P sta gestendo centinaia di richieste di indennizzo, un numero in costante aumento in parallelo alla crescita delle sentenze favorevoli, cui si aggiungono numerose transazioni in via stragiudiziale concluse con successo. L’impennata di richieste è stata possibile dal nuovo sistema di prima analisi sviluppato sul portale www.ferienongodute.it che consente di verificare la propria posizione rapidamente se si ha diritto all’indennizzo economico, ricevendo una valutazione legale preliminare personalizzata.
Analizzando le recenti sentenze, nel corso del 2025 la giurisprudenza ha definitivamente consolidato il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute per tutti i dipendenti pubblici. Dalla Cassazione alle Corti d’Appello, le pronunce confermano che l’onere della prova spetta al datore di lavoro e non al lavoratore. Tra le decisioni più rilevanti, la Cassazione n. 20591/2025 ha riconosciuto il diritto anche ai direttori di struttura complessa, mentre la n. 18889/2025 ha esteso la monetizzazione alle ferie aggiuntive per rischio radiologico. In linea con la Corte di Giustizia Europea, i tribunali italiani ribadiscono che la perdita delle ferie è possibile solo se il datore dimostra di aver messo il dipendente nelle condizioni di usufruirne.
“Il 2025 - commenta Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners - segna la definitiva maturazione di un orientamento sempre più consolidato. Il diritto all’indennità per ferie non godute spetta a tutti i dipendenti pubblici, anche ai dirigenti apicali. Ed è sempre l’Amministrazione a dover dimostrare di aver consentito la fruizione del riposo, non il lavoratore a dover provare il contrario”.
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Asl, da lunedì 27 anche contro il Covid-19...
Sindaco,vogliamo essere protagonisti della transizione ecologica... 
(Adnkronos) - Ok di Donald Trump all'invio di Patriot all'Ucraina. Lo ha detto il consigliere del presidente ucraino, Andriy Yermak, in un'intervista a Rbc Ukraine. "Abbiamo ricevuto piena conferma del supporto in materia di difesa aerea, principalmente per quanto riguarda i sistemi Patriot - ha affermato - In senso figurato, c'è una lunga coda, ma stiamo cercando di avvicinarci il più possibile alla finestra di consegna. La cosa più importante è che Trump ha dato il via libera, quindi le questioni rimanenti sono principalmente di natura tecnica".
Trump è "sul sentiero di guerra" con la Russia, sostiene il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev, ricordando su Telegram che gli Stati Uniti sono "avversari" della Russia e che il presidente americano "pacificatore", ha "ormai intrapreso pienamente il sentiero di guerra contro la Russia". "Questo è il suo conflitto ora, non quello del senile Biden! - ha scritto Medvedev - Ovviamente diranno che non ha potuto fare a meno di subire pressioni dal Congresso, ecc. Questo non cambia il punto principale: le decisioni prese sono un atto di guerra contro la Russia. E ora Trump si è completamente allineato con l'Europa folle".
Due giornalisti ucraini sono stati uccisi da un attacco con drone russo nella città orientale di Kramatorsk. Lo ha confermato all'Afp l’emittente Freedom Tv, organizzazione finanziata dallo Stato ucraino per la quale le vittime lavoravano. La notizia era stata inizialmente diffusa dal governatore regionale di Donetsk, che ha pubblicato le immagini dei resti carbonizzati dell’auto su cui viaggiavano i reporter.
Le forze russe hanno colpito Vigili del fuoco accorsi per spegnere un incendio che si era diffuso dopo un precedente bombardamento nell'insediamento di Zelenyi Hai, nel distretto di Kupiansk, denuncia Kiev. Un soccorritore è stato ucciso. La vittima è stata identificata come Yuriy Chystuikov, 49 anni. Altri cinque pompieri dell'unità che comandava sono rimasti feriti.
Leggi tutto: Ucraina, Kiev: "Da Trump via libera a fornitura Patriot"

(Adnkronos) - Favorire la diffusione della cultura manageriale, promuovere la formazione continua, rafforzare le politiche di welfare e creare sinergie concrete tra il management e i professionisti della direzione del personale: sono questi gli obiettivi del protocollo di collaborazione siglato tra Federmanager, la Federazione nazionale dei dirigenti delle aziende industriali, e Aidp, Associazione italiana per la direzione del personale.
L’accordo, firmato da Valter Quercioli, presidente Federmanager, e Matilde Marandola, presidente Aidp, rappresenta un passo importante nella costruzione di un fronte comune a sostegno del capitale umano e della managerialità come leve strategiche per la competitività delle imprese italiane. Le due organizzazioni riconoscono un allineamento valoriale e di visione che si concretizza nel reciproco impegno a condividere competenze, esperienze e network professionali. L’intesa punta a sviluppare iniziative congiunte in ambito formativo e manageriale, a promuovere la cultura della meritocrazia e a favorire l’incontro tra domanda e offerta di competenze qualificate, con particolare attenzione ai temi del benessere organizzativo e del welfare aziendale.
In particolare, Federmanager e Aidp si impegnano a: promuovere iniziative comuni – come corsi, workshop e seminari – per la crescita professionale dei manager; sostenere l’inserimento di risorse manageriali nelle aziende italiane, anche attraverso la collaborazione con Cdi manager, società di scopo di Federmanager specializzata in temporary management ed executive search; favorire la diffusione del Manifesto Aidp – forum della meritocrazia, sostenendo progetti di orientamento e conoscenza del mercato del lavoro rivolti ai giovani. Federmanager e Aidp si impegnano infine a esercitare un ruolo di interlocuzione costante con le istituzioni, per contribuire in modo propositivo alle politiche e alle strategie di sviluppo del sistema produttivo nazionale, anche in relazione ai temi della sostenibilità e del welfare integrato.
"Il protocollo con Aidp - ha dichiarato Valter Quercioli, presidente Federmanager - rappresenta un passo importante nel percorso di valorizzazione del management italiano. Vogliamo promuovere insieme una cultura della managerialità, della competenza e della formazione continua che sostenga la crescita delle imprese e la qualità del lavoro. Attraverso questa collaborazione intendiamo favorire l’incontro tra domanda e offerta di preziose professionalità manageriali, creando nuove opportunità per le aziende e per i territori. La sinergia con Aidp ci permette di unire esperienze e visioni per costruire un sistema più competitivo, moderno e sostenibile. E' un impegno concreto per rafforzare il ruolo del management come motore di innovazione e sviluppo per il Paese".
"Il protocollo di collaborazione con Federmanager - sottolinea Matilde Marandola, presidente Aidp - formalizza un significativo allineamento strategico e valoriale. L'obiettivo primario è rafforzare la cultura manageriale in Italia, riconoscendola come fattore chiave per la competitività delle imprese e la valorizzazione delle persone e delle loro competenze".
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(Adnkronos) - Camilla ha interpretato con finezza il linguaggio del protocollo vaticano in occasione della storica udienza in Vaticano. Re Carlo III e la regina sono stati accolti per la loro prima, storica udienza con Papa Leone XIV: un incontro pieno di significato non solo perché per la prima volta dopo 500 anni il re britannico prega con un Pontefice, ma anche per via delle scelte sartoriali della regina britannica.
Camilla ha scelto un abito di seta nera firmato Fiona Clare, abbinato a un velo-mantilla disegnato dal celebre cappellaio britannico Philip Treacy, che da anni accompagna i momenti più solenni della famiglia reale. L’insieme, sobrio ma raffinato, rispecchia perfettamente le linee guida del cerimoniale papale, secondo cui le donne ricevute in udienza privata devono indossare un abito lungo, accollato, con maniche lunghe e un velo nero sul capo. A completare il look, una spilla a forma di croce, nota come ‘raspberry pip’, appartenuta alla defunta regina Elisabetta II, un omaggio discreto indossato da Camilla.
La scelta del nero, spesso fraintesa come segno di lutto, rappresenta una forma di rispetto e deferenza verso il pontefice. Fa eccezione il cosiddetto ‘privilegio del bianco’, riservato esclusivamente alle regnanti cattoliche, come la regina Letizia di Spagna o la regina Mathilde del Belgio, che possono presentarsi al papa in abiti chiari.
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(Adnkronos) - Giovedì 30 ottobre, alle ore 11:00, presso l’Aula Aldo Rossi della Lum, Libera università mediterranea, si terrà la cerimonia di conferimento della laurea magistrale honoris causa in Economia e Management a Paolo Agnelli, presidente di Alluminio Agnelli e di Confimi Industria.
L’evento si aprirà con i saluti istituzionali del Magnifico Rettore prof. Antonello Garzoni, cui seguiranno la motivazione a cura della professoressa Candida Bussoli, direttrice del Dipartimento di management, finanza e tecnologia, e la laudatio del professore Filippo Vitolla, coordinatore del corso di studi in Economia e Management.
Dopo la proclamazione del laureato e la consegna del diploma Honoris Causa, Paolo Agnelli terrà la sua Lectio Magistralis dal titolo: “L’impresa dell’uomo: valori, identità e futuro tra aziende familiari e corporate. Una riflessione economico-valoriale.”
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(Adnkronos) - Emily in Paris torna il 18 dicembre su Netflix coon l'attesissima quinta stagione. In questa nuova avventura, Emily intraprende la dolce vita a Venezia e affronta ogni svolta che la vita le presenta. Il nuovo capitolo della serie di successo creata da Darren Star e con protagonista Lily Collins debutterà solo su Netflix con dieci episodi.
Ora a capo dell’Agence Grateau a Roma, Emily affronta sfide professionali e sentimentali mentre si adatta alla vita in una nuova città. Ma proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, un’idea lavorativa si rivela un fallimento, con conseguenti delusioni amorose e ostacoli alla carriera. In cerca di stabilità, Emily si rifugia nel suo stile di vita francese, finché un grande segreto non minaccia uno dei suoi rapporti più stretti. Affrontando i conflitti con sincerità, Emily ne esce con legami più profondi, una rinnovata consapevolezza e la voglia di abbracciare nuove possibilità.
Leggi tutto: Emily in Paris, in arrivo la quinta stagione: data, trama e anticipazioni

(Adnkronos) - Airbus, Leonardo e Thales hanno siglato un Memorandum of Understanding ('MoU') con l’obiettivo di unificare le rispettive attività spaziali in una nuova società. Con la firma del MoU Airbus, Leonardo e Thales mirano a unire le forze per consolidare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio, settore cruciale che sostiene infrastrutture e servizi critici nei campi delle telecomunicazioni, della navigazione globale, dell’osservazione della Terra, della ricerca scientifica, dell’esplorazione e della sicurezza nazionale. La nuova società intende inoltre porsi come partner di fiducia per lo sviluppo e l’attuazione dei programmi spaziali strategici a livello nazionale.
Il nuovo settore sarà in grado di unificare e rafforzare gli investimenti nei futuri prodotti e servizi spaziali, facendo leva sugli asset complementari e sulle elevate capacità delle tre aziende, favorendo i processi innovativi. Dall’unione è previsto si generino sinergie per un ammontare totale di diverse centinaia di milioni di euro all’anno sul risultato operativo a partire dal quinto anno successivo dalla sigla dell’accordo. Si prevede che i costi associati alla generazione di tali sinergie siano in linea con i parametri di riferimento del settore.
Si stima che il progetto sarà in grado di accrescere i ricavi, sfruttando un portafoglio ampliato di prodotti e servizi end-to-end, creando così un'offerta maggiormente competitiva con un incremento della portata commerciale globale. Le competenze congiunte creeranno le condizioni per lo sviluppo di nuovi programmi ancora più innovativi con l’obiettivo di ampliare il posizionamento di mercato del nuovo player.
Al termine dell'operazione, la nuova società sarà strutturata con i seguenti contributi: Airbus contribuirà con i suoi business Space Systems e Space Digital, provenienti da Airbus Defence and Space. Leonardo contribuirà con la sua Divisione Spazio, includendo anche le quote in Telespazio e Thales Alenia Space. Thales contribuirà principalmente con le sue quote in Thales Alenia Space, Telespazio e Thales Seso.
La nuova società impiegherà circa 25.000 persone in tutta Europa e costituirà un player competitivo a livello mondiale potendo contare su un fatturato annuo di circa €6,5 miliardi e su un portafoglio ordini che ammonta a più di tre anni di ricavi previsti. L’azionariato della nuova società sarà condiviso tra Airbus, Leonardo e Thales che possederanno rispettivamente il 35%, 32,5% e 32,5% e opererà sotto controllo congiunto, con una governance bilanciata tra gli azionisti.
La nuova società mira a: promuovere innovazione e progresso tecnologico valorizzando le capacità congiunte di ricerca e sviluppo, per essere all'avanguardia nelle missioni spaziali in tutti i domini, inclusi i servizi, e migliorare l'efficienza operativa grazie alle economie di scala e a processi produttivi ottimizzati. Aumentare la competitività nei confronti dei principali attori globali, raggiungendo una massa critica e garantendo che l'Europa conservi il suo ruolo di uno degli attori principali nel mercato spaziale internazionale. Guidare programmi innovativi in grado di rispondere all’evoluzione delle esigenze dei clienti e alla crescente domanda di sovranità europea, nazionale e dei programmi militari, fornendo soluzioni integrate per infrastrutture e servizi in tutti i principali domini spaziali, favorendo la cooperazione tra le nazioni e potenziando la capacità d’investimento. Rafforzare l'ecosistema spaziale europeo assicurando maggiore stabilità e prevedibilità al panorama industriale, amplificando le opportunità a beneficio dei fornitori europei. Creare nuove opportunità di crescita professionale per i dipendenti grazie a competenze tecniche più ampie e alla presenza multinazionale della nuova società.
Airbus, Leonardo e Thales informeranno e consulteranno i rappresentanti delle unioni sindacali, sulla base delle leggi dei Paesi coinvolti e degli accordi collettivi applicabili a ciascuna azienda.
Il completamento dell’operazione è soggetto alle consuete condizioni, tra cui l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni normative. Operatività della nuova società prevista nel 2027.
Leggi tutto: Accordo tra Airbus, Leonardo e Thales: nasce il nuovo polo spaziale europeo
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