


(Adnkronos) - Cala il sipario sulla 82esima Mostra del Cinema di Venezia ma non sui film. La vera prova inizia ora: quella del confronto con le sale, con il pubblico e con il mercato, lontano dai riflettori. Molti dei titoli presentati durante la kermesse, che si è conclusa il 6 settembre, si sono aggiudicati una distribuzione. A partire dal film che ha scosso il Lido, 'The Voice of Hind Rajab' di Kaouther ben Hania, sulla storia vera della bambina palestinese morta a Gaza, che arriva prossimamente nelle sale con I Wonder Pictures dopo aver vinto il Leone d'argento - Gran Premio della Giuria. 'Father Mother Sister Brother' di Jim Jarmusch, che si è portato a casa l'ambito Leone d'oro, arriva nelle sale il 18 dicembre con Lucky Red con il racconto di famiglie in crisi attraverso relazioni tra figli adulti, genitori e fratelli. Dal 18 settembre con 01 Distribution, una Napoli inedita nel documentario 'Sotto le Nuvole' di Gianfranco Rosi, vincitore del premio Speciale della Giuria. La vera storia del lottatore Mark Kerr raccontata in 'The Smashing Machine' di Benny Safdie - vincitore del Leone d'argento per miglior regia - debutta nei cinema il 19 novembre con I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection in collaborazione con Wise ictures.
Attesa nelle sale anche per i tre film del Concorso targati Netflix: 'A House of Dynamite' di Kathryn Bigelow sulla minaccia delle armi nucleari sarà disponibile nei cinema selezionati dall’8 ottobre e dal 24 ottobre in streaming; 'Frankenstein' di Guillermo del Toro, che rivisita il romanzo di Mary Shelley, nei cinema selezionati dal 22 ottobre e dal 7 novembre in streaming; 'Jay Kelly' di Noah Baumbach su una star di Hollywood in crisi interpretata da George Clooney fa il suo debutto il 19 novembre nei cinema selezionati e dal 5 dicembre in streaming. Tra le storie che hanno lasciato il segno c'è anche 'À pied d’œuvre' ('At work') di Valérie Donzelli - vincitrice del premio per la Migliore sceneggiatura - che arriva nelle sale prossimamente con Teodora con il racconto della storia vera di un fotografo di successo che rinuncia a tutto per dedicarsi alla scrittura, e scopre la povertà. Ancora senza data di uscita anche il melodramma 'The Sun Rises On Us All' di Cai Shangjun (distribuito da Wanted Cinema), la protagonista Xin Zhilei ha conquistato la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile, e 'Silent Friend' di Ildikó Enyedi (distribuito da Movies Inspired) con protagonista la giovanissima Luna Wedler, che ha vinto il premio Mastroianni.
Della sezione Orizzonti 'Il rapimento di Arabella' di Carolina Cavalli con Benedetta Porcaroli (miglior attrice per la sezione Orizzonti) nelle sale il 4 dicembre con PiperFilm, e 'Un anno di scuola' di Laura Samani con Giacomo Covi (miglior attore per la sezione Orizzonti), prossimamente in sala con Lucky Red. Della sezione Venezia Spotlight debutta il 4 dicembre in sala con 01 Distribution 'Ammazzare stanca' di Daniele Vicari, tratto dall'autobiografia del figlio di un boss dell''ndrangheta che si ribella al suo destino criminale.
Fuori dal Concorso di Venezia 82 fanno il loro debutto in sala 'L'Isola di Andrea' di Antonio Capuano, che racconta il dramma di coppie separate e la solitudine dei figli (dal 2 ottobre con Europictures) e 'After the Hunt' di Luca Guadagnino, che porta sullo schermo il tema del movimento femminista #MeToo, con protagonista Julia Roberts (dal 16 ottobre con Eagle Pictures).
Nel 2026 grande attesa per 'La Grazia' di Paolo Sorrentino, al cinema dal 15 gennaio con PiperFilm. Il film vede protagonista Toni Servillo nei panni del presidente della Repubblica, un ruolo che gli ha fatto conquistare la Coppa Volpi per la Miglior interpretazione maschile. Sempre il prossimo anno, Eagle Pictures porta nelle sale il fantasy animato 'Scarlet' di Mamoru Hosoda, Lucky Red 'No Other Choice' di Park Chan-wook, che racconta la precarietà nel mondo del lavoro, e Vision Distribution 'La Gioia' di Nicolangelo Gelormini (unico film in concorso alle Giornate degli Autori, kermesse autonoma e parallela alla Mostra) che porta sul grande schermo una storia ispirata al delitto di Gloria Rosboch.
A Venezia 82 grande spazio anche alla musica. Con Nexo Studios arrivano nelle sale 'Francesco De Gregori. Nevergreen' di Stefano Pistolini al cinema dall'11 al 17 settembre; 'Piero Pelù. Rumore Dentro' di Francesco Fei dal 10 al 12 novembre; e 'Nino. 18 Giorni' di Toni D'Angelo dal 20 novembre. Due film in concorso alla Mostra sono già al cinema dal 5 settembre: 'Elisa' di Leonardo Di Costanzo con 01 Distribution e 'Un film fatto per Bene' di Franco Maresco con Lucky Red. Mentre delle Giornate degli Autori è in sala 'Come ti muovi sbagli' di e con Gianni Di Gregorio.
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(Adnkronos) - “Abbiamo un’opportunità unica per costruire un’Europa più forte, più sicura e più prospera. Cogliamo questa opportunità perché è il momento dell’Europa”. Con queste parole la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha sintetizzato lo spirito con cui si prepara a pronunciare, il 10 settembre a Strasburgo, il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione (Soteu) del secondo mandato.
Il Soteu, che si tiene ogni anno a settembre davanti al Parlamento europeo, è un momento centrale della democrazia comunitaria. Non solo perché consente alla Commissione di fare un bilancio delle azioni portate avanti nei dodici mesi precedenti, ma soprattutto perché delinea l’agenda delle priorità legislative e politiche per l’anno a venire. Al discorso della presidente segue un ampio dibattito con gli eurodeputati, chiamati a confrontarsi sulle linee di azione dell’Unione.
Quello del 2025 assume un significato particolare: è il primo intervento della nuova legislatura europea e del secondo mandato di von der Leyen, confermata alla guida dell’esecutivo comunitario con un programma che punta a rafforzare competitività, sicurezza e resilienza interna ed esterna dell’Unione.
Secondo la Commissione, il nuovo ciclo politico sarà caratterizzato da quattro grandi direttrici: sicurezza e difesa comune, prosperità sostenibile, democrazia e giustizia sociale. L’obiettivo è garantire che l’Europa risponda alle aspettative dei suoi cittadini con azioni tangibili: dal sostegno alle imprese per creare nuovi posti di lavoro, alla migliore preparazione di fronte a emergenze naturali come incendi boschivi e alluvioni, fino agli investimenti in energia pulita per abbassare le bollette e ridurre la dipendenza da fonti esterne.
Il discorso di Strasburgo sarà anche l’occasione per annunciare nuove iniziative in materia di transizione verde e digitale, due pilastri che restano al centro della strategia europea. “Lo Stato dell’Unione – sottolineano fonti comunitarie – serve a definire ciò che l’Unione deve realizzare per rispondere concretamente alle esigenze quotidiane dei cittadini”.
Tradizione dei discorsi sullo Stato dell’Unione è anche quella di rendere omaggio a figure che incarnano la resilienza e la creatività europea. Negli anni scorsi von der Leyen ha ricordato vari italiani: dalle giovani Carola e Vittoria, che durante il lockdown giocavano a tennis sui tetti di Finale Ligure, all’atleta paralimpica Bebe Vio, simbolo di determinazione, fino agli operai delle ceramiche dell’Italia centrale costretti a lavorare all’alba per contenere i costi energetici durante l’impennata dei prezzi. Una narrazione che intreccia politiche comunitarie e storie individuali, con l’intento di rendere visibile l’impatto concreto dell’Europa sulla vita quotidiana.
Il Soteu 2025 sarà trasmesso in diretta a partire dalle 9 (ora italiana) di mercoledì 10 settembre. La copertura sarà garantita attraverso l’European Broadcasting Service (Ebs), accessibile via satellite, web streaming e social media, in tutte le 24 lingue ufficiali dell’Unione.
La Commissione europea ha inoltre previsto un’ampia campagna di diffusione sui social: da Facebook a X, da YouTube a LinkedIn, fino a Instagram e Telegram, con contenuti dedicati in formati differenti. Gli uffici di rappresentanza nei singoli Stati membri contribuiranno a rilanciare i messaggi, declinati nelle rispettive lingue nazionali.
Dopo il discorso, l’Adnkronos trasmetterà un evento speciale, in diretta dagli spazi di “Esperienza Europa – David Sassoli” a Roma, per commentare e analizzare a caldo le parole di von der Leyen: si parte con gli interventi istituzionali di Carlo Corazza (Parlamento europeo in Italia) e Claudio Casini (Rappresentanza della Commissione in Italia); seguirà un panel di confronto con esponenti politici, diplomatici ed esperti: Lia Quartapelle (Pd), Domenico Matera (FI), Nicola Verola (Maeci) e Lorenzo Pregliasco (YouTrend).
In collegamento da Strasburgo, interverranno gli europarlamentari italiani dei principali gruppi politici, dal Ppe a S&D, passando per Ecr, Patrioti, Verdi e The Left. A moderare il dibattito sarà Giorgio Rutelli, vicedirettore dell’Adnkronos.
Il discorso di von der Leyen è atteso con attenzione non solo dalle istituzioni comunitarie ma anche dalle cancellerie nazionali e dai mercati. L’agenda del nuovo ciclo politico dovrà affrontare sfide complesse: il rallentamento della crescita europea, la competizione globale con Stati Uniti e Cina, il futuro delle regole fiscali e l’esigenza di completare l’Unione dei capitali e dell’energia.
Al tempo stesso, il capitolo sicurezza e difesa collettiva assume un peso crescente, in un contesto internazionale segnato dalle tensioni ai confini orientali dell’Europa e dal ridimensionamento della presenza militare statunitense nel continente.
Von der Leyen intende quindi utilizzare il Soteu 2025 come momento di rilancio: un appello alla fiducia nell’Europa e alla responsabilità condivisa.
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(Adnkronos) - A poco più di nove mesi dall’avvio del suo secondo mandato, la Commissione guidata da Ursula von der Leyen rivendica risultati significativi su crescita, sicurezza, transizione verde e digitale. Il rapporto “From promise to progress”, pubblicato in vista del discorso sullo Stato dell’Unione, fotografa le tappe del primo anno di lavoro: dall’avvio delle prime “fabbriche di intelligenza artificiale” alla strategia industriale verde, fino al nuovo piano di difesa “Readiness 2030”.
Competitività e innovazione - L’Europa si trova in piena competizione geopolitica ed economica. La Commissione ha lanciato la Bussola della competitività per colmare il divario innovativo, ridurre dipendenze strategiche e semplificare le regole per le imprese. Nel febbraio 2025, al summit di Parigi, è stato annunciato InvestAI, un programma da 200 miliardi di euro per sostenere supercomputer, gigafabbriche di processori e applicazioni di intelligenza artificiale. Parallelamente, è stata varata la strategia Choose Europe, con 500 milioni di euro destinati ad attrarre scienziati e talenti da tutto il mondo, anche alla luce della stretta sull’ingresso di ricercatori stranieri negli Stati Uniti.
La Commissione ha inoltre lanciato strategie in settori chiave come le life sciences e il quantum computing, con l’obiettivo di fare dell’Ue un leader globale entro il 2030. Nel frattempo, il programma Horizon Europe continua a rappresentare il più grande fondo mondiale per la ricerca con 93,5 miliardi di euro.
Decarbonizzazione e transizione verde - Un altro capitolo centrale riguarda la transizione climatica. Nel 2024 le emissioni del settore energetico sono calate del 10%, mentre la quota di rinnovabili ha raggiunto il 48% del mix elettrico europeo. La Commissione ha proposto un obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni entro il 2040, accompagnato dal Clean industrial deal: un piano per mobilitare oltre 100 miliardi di euro in decarbonizzazione, rafforzare l’industria europea delle tecnologie pulite e abbassare i costi energetici.
L’Affordable Energy Action Plan, adottato nello stesso pacchetto, prevede misure che potrebbero generare risparmi fino a 260 miliardi di euro l’anno entro il 2040. Progetti simbolo arrivano anche dalle comunità locali: dalle isole greche di Agios Efstratios e Chalki, trasformate in laboratori di neutralità climatica, a start-up come la danese Hybrid Greentech, che ha sviluppato piattaforme innovative di accumulo energetico.
Anche l’Italia trova spazio tra i casi emblematici citati dalla Commissione. Bologna è infatti uno dei tredici siti europei selezionati per ospitare le nuove AI factories, hub che uniscono supercomputer, università, start-up e grandi dataset per accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il nostro Paese è inoltre al centro dei dialoghi strategici con i settori chiave dell’industria europea – dall’automotive alla chimica, dall’acciaio alla difesa – che hanno contribuito a definire il clean industrial deal. Infine, le imprese manifatturiere energivore, come quelle della ceramica, sono richiamate come esempio di eccellenza e al tempo stesso di vulnerabilità, tra le principali destinatarie delle nuove misure per ridurre i costi energetici e semplificare la burocrazia.
Difesa e sicurezza - Il nuovo scenario geopolitico ha imposto all’Europa un’accelerazione sul fronte della difesa. A marzo è stato adottato il piano Readiness 2030, che prevede investimenti complessivi per oltre 800 miliardi di euro, grazie a strumenti finanziari comuni come Safe e alla clausola di flessibilità per le spese nazionali. Obiettivo: colmare i gap militari e rafforzare la prontezza europea.
Parallelamente, la Commissione ha confermato il sostegno a Kiev. Nel solo 2025, attraverso la Ukraine Facility e i prestiti G7 legati agli asset russi congelati, sono stati erogati oltre 10 miliardi di euro a favore dell’Ucraina La sicurezza interna resta un’altra priorità: dal piano ProtectEU contro minacce ibride ed estremismo, alle misure per proteggere le infrastrutture critiche, comprese le dorsali sottomarine per il traffico dati.
Agricoltura, sociale e semplificazione - Il primo anno della nuova Commissione ha segnato anche un cambio di passo nel sostegno agli agricoltori e alle aree rurali, con la creazione dell’European Board on Agriculture and Food e l’adozione di una visione al 2040 per un’agricoltura competitiva e sostenibile. Sul piano sociale, il piano per un’Unione delle competenze punta a formare milioni di cittadini alle competenze digitali e Stem, con particolare attenzione all’occupazione giovanile e femminile. Nel frattempo, sei pacchetti di semplificazione normativa hanno ridotto burocrazia e oneri per imprese, Pmi e agricoltori, generando risparmi stimati in oltre 8 miliardi di euro l’anno.
Unione dei capitali e investimenti - Per sostenere la crescita, la Commissione ha rilanciato l’idea di un’Unione dei risparmi e degli investimenti: un mercato unico dei capitali in grado di mobilitare parte dei 10mila miliardi di euro fermi nei depositi bancari europei. NextGenerationEU resta intanto un pilastro della ripresa: a oggi sono stati erogati 362 miliardi di euro ai Paesi membri, con un impatto stimato fino all’1,4% di Pil aggiuntivo nel 2026.
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(Adnkronos) - Con i quattro operai morti oggi salgono a 21 le vittime sul lavoro di settembre e Roma si conferma la provincia italiana con più incidenti mortali sul lavoro. "Fino a ieri avevamo avuto 17 morti sul lavoro a settembre, con una media quotidiana di 2,4, leggermente inferiore ai 3 morti al giorno che secondo la 'vulgata' è la media in Italia e rispetto ai 4 registrati finora oggi", spiega Piero Santonastaso, giornalista, ideatore e curatore di 'Morti di lavoro' a Adnkronos/Labitalia. "Ma comunque - continua - c'erano stati già due giorni con 5 vittime, il 1° settembre e il 3 settembre. È chiaro che piano piano con la ripresa delle attività e del lavoro in tutti i settori dopo il periodo estivo e le ferie sono cifre che sono destinate a crescere. Sempre a ieri il mio totale dell'anno era di 761 vittime, con una media di 3,1 al giorno, e quindi leggermente sopra la media. I giorni più 'neri' sono stati l'11 giugno con 12 vittime, il 16 luglio e il 4 agosto con 10".
Nel progetto 'Morti di lavoro' partito su Facebook e oggi anche su Instagram racconta e dà conto del fenomeno degli incidenti sul lavoro al di là dei dati ufficiali. "Io uso criteri diversi da quelli dell'Inail, che diffonde i dati a cadenza mensile, sia pure con un mese di ritardo, ma che 'lavora' soltanto sulle denunce ricevute, quindi soltanto per le categorie che sono assicurate Inail. Questo significa che in partenza un quinto della platea dei lavoratori italiani non sarà mai compreso nelle statistiche dell'Inail. L'esempio più clamoroso è quello dei vigili del fuoco, che non sono assicurati Inail, quindi hanno una loro assicurazione a parte", sottolinea Piero Santonastaso.
E secondo il giornalista "per il mese di agosto e finora anche per questo mese di settembre io ho riscontrato un rallentamento dell'andamento dei morti sul lavoro, perché agosto si era chiuso con una media quotidiana di 2,5 morti e un totale di 78. La cosa clamorosa è stata invece a a luglio, abbiamo sfiorato i 4 morti al giorno, 3,9, e 3,7 a giugno", aggiunge. "È chiaro che quando si superano le 3 vittime al giorno è un campanello d'allarme che suona perché è una cifra superiore a quella alla quale abbiamo ormai purtroppo abbiamo fatto l'abitudine", continua.
E secondo i dati di Santonastaso con la vittima di oggi maglia 'nera' confermata per la Capitale. "Con la vittima di oggi Roma si conferma la provincia italiana con più vittime sul lavoro: 37 nel 2025, al secondo posto c’è Napoli con 32, poi Brescia con 24", conclude.

(Adnkronos) - "Fino a ieri avevamo avuto 17 morti sul lavoro a settembre, con una media quotidiana di 2,4, leggermente inferiore ai 3 morti al giorni che secondo la 'vulgata' è la media in Italia e rispetto ai 4 registrati finora oggi. Ma comunque c'erano stati già due giorni con 5 vittime, il 1° settembre e il 3 settembre. È chiaro che piano piano con la ripresa delle attività e del lavoro in tutti i settori dopo il periodo estivo e le ferie sono cifre che sono destinate a crescere. Sempre a ieri il mio totale dell'anno era di 761 vittime, con una media di 3,1 al giorno, e quindi leggermente sopra la media. I giorni più 'neri' sono stati l'11 giugno con 12 vittime, il 16 luglio e il 4 agosto con 10". Così, con Adnkronos/Labitalia, Piero Santonastaso, giornalista, ideatore e curatore di 'Morti di lavoro', progetto partito su Facebook e oggi anche su Instagram e in cui racconta, e dà conto, del fenomeno degli incidenti sul lavoro al di là dei dati ufficiali, commenta i 4 morti sul lavoro di oggi.
"Io uso criteri diversi da quelli dell'Inail, che diffonde i dati a cadenza mensile, sia pure con un mese di ritardo, ma che 'lavora' soltanto sulle denunce ricevute, quindi soltanto per le categorie che sono assicurate Inail. Questo significa che in partenza un quinto della platea dei lavoratori italiani non sarà mai compreso nelle statistiche dell'Inail. L'esempio più clamoroso è quello dei vigili del fuoco, che non sono assicurati Inail, quindi hanno una loro assicurazione a parte", sottolinea.
E secondo Santonastaso "per il mese di agosto e finora anche per questo mese di settembre io ho riscontrato un rallentamento dell'andamento dei morti sul lavoro, perché agosto si era chiuso con una media quotidiana di 2,5 morti e un totale di 78. La cosa clamorosa è stata invece a a luglio, abbiamo sfiorato i 4 morti al giorno, 3,9, e 3,7 a giugno", aggiunge.
"E' chiaro che quando si superano le 3 vittime al giorno è un campanello d'allarme che suona perché è una cifra superiore a quella alla quale abbiamo ormai purtroppo abbiamo fatto l'abitudine", continua.
E secondo i dati di Santonastaso con la vittima di oggi maglia 'nera' confermata per la Capitale. "Con la vittima di oggi Roma si conferma la provincia italiana con più vittime sul lavoro: 37 nel 2025, al secondo posto c’è Napoli con 32, poi Brescia con 24", conclude.

(Adnkronos) - Una corte di appello federale ha confermato oggi che Donald Trump dovrà pagare 83,3 milioni di dollari per aver diffamato Jean Carroll, la donna che lo ha accusato di averla stuprata nel camerino di un grande magazzino di New York negli anni novanta. I giudici hanno infatti stabilito che la sentenza con cui la Corte Suprema ha riconosciuto a Trump l'immunità presidenziale non può essere applicata alla causa civile per diffamazione intentata dalla donna contro Trump.
Dopo aver reso pubbliche le sue accuse al presidente nel 2019, Carroll è stata attaccata e offesa da Trump in dichiarazioni pubbliche e sui social media. In un altro processo legato alla vicenda, Trump è stato trovato colpevoli di abusi sessuali nei confronti di Carroll.
Leggi tutto: Usa, Corte appello conferma: Trump deve pagare 83 milioni a Jean Carroll

(Adnkronos) - Aryna Sabalenka in tv con Jannik Sinner. Anzi, no. Con Carlos Alcaraz. Dopo gli US Open, come da tradizione, i vincitori del singolare maschile e del singolare femminile sono ospiti dei network americani per interviste leggere tra tennis e curiosità assortite.
Aryna Sabalenka e Carlos Alcaraz, trionfatore ieri nella finale contro l'azzurro Jannik Sinner, hanno iniziato il tour con i trofei davanti alle telecamere. Sabalenka, ancora 'provata' dai festeggiamenti, è incappata in una gaffe tutto sommato comprensibile: "Con Jannik...", ha detto la bielorussa, pensando di avere Sinner accanto a sé. La numero 1 del mondo, che dopo la vittoria del 2024 in effetti faceva coppia in tv con Sinner, si è subito corretta. Alcaraz ha 'perdonato' la collega: "Sono le 9 del mattino..".
Leggi tutto: Sabalenka: "C'è Sinner". Ma è Alcaraz... la gaffe in tv

(Adnkronos) - E' morto sul colpo, travolto da un'auto pirata, Stefano Angonese, ragazzino di 13 anni che ieri sera stava passeggiando insieme a un amico a Tortima, in località Lusiana Conco, nell'Altopiano di Asiago, in provincia di Vicenza. Stava camminando sul ciglio della strada con un coetaneo, che è rimasto lievemente ferito, quando una macchina sopraggiunta alle loro spalle li ha travolti per poi scappare.
L'impatto è stato fatale per il 13enne. I sanitari, giunti sul posto, hanno solo potuto constatarne il decesso mentre hanno prestato le prime cure all'amico, trasportato poi all'ospedale di Asiago in stato di choc. Sul posto i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi e stanno cercando di raccogliere le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona per risalire al pirata della strada. Al vaglio anche alcuni pezzi dell'auto, rinvenuti dai militari sull'asfalto.

(Adnkronos) - Per quasi quattro anni è rimasto nascosto con i suoi tre figli nella foresta di Waikato in Nuova Zelanda, ma oggi Tom Phillips è stato ucciso in uno scontro a fuoco con la polizia che ha messo fine alla sua latitanza. Lo ha reso noto la polizia. Dopo una disputa con la moglie per la custodia dei figli, Phillips era fuggito a Natale del 2021 insieme a Ember, che ora ha 9 anni, Maverick che ne ha 10 e Jayda che ne ha 12.
La polizia neozelandese ha spiegato che, dopo essere stata allertata per un furto con scasso in un negozio a Piopio, ha inseguito due sospettati a bordo di un quad prima di essere colpita da uno di loro con un fucile. Gli agenti hanno risposto al fuoco, uccidendo l'aggressore, identificato in Phillips. Qualche ora dopo le autorità hanno ritrovato i tre figli dell'uomo nella foresta. A giugno del 2024 la polizia aveva promesso una ricompensa di 80mila dollari per chi avesse informazioni su Phillips e i suoi tre figli.
"Posso confermare che i bambini stanno bene e non sono feriti e questa sera saranno sottoposti a controlli medici", ha dichiarato il vice commissario di polizia Jill Rogers spiegando che i figli di Phillips sono stati trovati in un campeggio. Il primo ministro Christopher Luxon ha parlato di eventi "tristi e tragici". Parlando all'emittente Rnz, la madre dei tre bambini, Cat, ha affermato di essere sollevata che il calvario sia finito, ma di essere "addolorata per come si sono svolti gli eventi". "La nostra speranza è sempre stata che i bambini potessero essere restituiti in modo pacifico e sicuro per tutti i soggetti coinvolti", ha affermato.
Leggi tutto: Nuova Zelanda, in fuga con i tre figli per 4 anni: uomo ucciso da polizia

(Adnkronos) - Dal 10 al 13 settembre si svolgerà a Pisa la XXI edizione del Congresso della Società italiana di neuroscienze (Sins), che riunirà più di 700 ricercatori italiani e internazionali per presentare gli sviluppi più recenti sul funzionamento del cervello, le patologie neurologiche e le prospettive terapeutiche.
L'apertura ufficiale è in programma per mercoledì alle 17 al Teatro Verdi, alla presenza di autorità politiche e accademiche: interverranno Riccardo Zucchi, rettore università di Pisa; Alessandro Schiesaro, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa; Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana; Alessandra Nardini, assessora della Regione Toscana con delega ai Rapporti con l'università e i centri di ricerca e alla promozione della ricerca scientifica; Frida Scarpa, assessora del Comune di Pisa con delega ai Rapporti con le istituzioni universitarie; Silvestro Micera, in rappresentanza del rettore della Scuola Sant'Anna. Il momento inaugurale sarà arricchito da una lezione pubblica di Michele Ciliberto, membro dell'Accademia dei Lincei e professore emerito della Scuola Normale Superiore, dal titolo 'Alle origini della civiltà dei 'moderni': Galilei e la 'libertas philosophandi''.
Il congresso si svolge con il patrocinio e il contributo organizzativo dell'università di Pisa e della Scuola Normale Superiore, rappresentate nel comitato scientifico dai professori Paola Binda, Marco Onorati e Tommaso Pizzorusso. I lavori scientifici, riservati ai congressisti, proseguiranno nelle giornate successive con sessioni presso diverse sedi del centro storico tra cui il cinema Odeon, la cripta della chiesa di San Pietro in Vinculis e la Gipsoteca di Arte Antica. Particolarmente sentito sarà il momento dedicato al ricordo del fisiologo Matteo Caleo, scomparso nel 2022, con una lezione tenuta da Michela Fagiolini, direttrice dell'Istituto di Neuroscienze del Cnr, introdotta da Lamberto Maffei. La giornata si concluderà con un concerto del Coro dell'università di Pisa.
Leggi tutto: Medicina, al via a Pisa Congresso Società italiana neuroscienze

(Adnkronos) - Prende ufficialmente il via la Fondazione DicoGiovani, una nuova realtà nata per sostenere, promuovere e accompagnare la ricerca scientifica dei giovani in ambito pediatrico. Un progetto pensato per dare risposte concrete alle sfide ancora irrisolte nella cura dei bambini e per contribuire a costruire percorsi virtuosi per giovani ricercatori e futuri leader della pediatria. L'evento inaugurale oggi a Milano dove le voci più autorevoli del panorama accademico e clinico nazionale - informano i promotori dell'incontro - hanno delineato innovative traiettorie di ricerca nelle scienze pediatriche, dando così risalto a un'iniziativa che guarda con fiducia e determinazione alle nuove generazioni di medici e ricercatori.
"Con DicoGiovani inauguriamo un nuovo modo di pensare e fare pediatria - dichiara Gian Luigi Marseglia, presidente della Fondazione DicoGiovani, direttore della Clinica Pediatrica dell'università degli Studi di Pavia e del Policlinico San Matteo - Vogliamo creare un ecosistema che dia spazio e strumenti concreti ai giovani che desiderano investire la propria vita nella cura e nella salute dei bambini. Troppo spesso il talento giovanile viene disperso o sottoutilizzato. La nostra Fondazione nasce per valorizzarlo, orientarlo, metterlo in condizione di incidere davvero. Perché la pediatria ha bisogno di energie nuove, di menti libere, di passione e metodo, ma anche di visione e speranza". Questa visione si traduce in un appello concreto alla responsabilità formativa verso le nuove generazioni di pediatri, chiamate ad affrontare scenari clinici sempre più complessi e in continua evoluzione. Un passaggio generazionale che non può avvenire senza una revisione profonda del ruolo del pediatra e dei percorsi di crescita professionale, riflettono gli esperti.
A confermare l'importanza di questa prospettiva anche Alberto G. Ugazio, professore emerito di Pediatria e consigliere della Fondazione: "La figura del pediatra - osserva - è profondamente cambiata nel tempo. Il pediatra di oggi non può più essere solo un clinico: deve diventare anche un innovatore, un comunicatore, un punto di riferimento per le famiglie e per il sistema sanitario. E quello di domani dovrà confrontarsi con tecnologie avanzate, con la medicina personalizzata, con nuovi scenari epidemiologici. Per questo è fondamentale ripensare la formazione e investire in chi oggi si affaccia alla professione: la Fondazione sarà uno strumento prezioso per accompagnare questa trasformazione con serietà e visione".
La Fondazione e le persone coinvolte nel progetto intendono contribuire alla costruzione di un'ampia comunità di giovani ricercatori, favorendo sinergie, scambi e percorsi di crescita condivisi. "La medicina, e la pediatria in particolare, non può più permettersi l'isolamento - sottolinea Franca Fagioli, direttore della Clinica Pediatrica dell'università degli Studi di Torino e consigliere della Fondazione - E' solo nel lavoro di gruppo, nella condivisione dei dati, delle esperienze e delle idee che possiamo trovare soluzioni efficaci e sostenibili per i nostri piccoli pazienti. Vogliamo stimolare i giovani a lavorare insieme, a costruire network capaci di superare barriere geografiche, disciplinari e culturali. La Fondazione sarà un luogo aperto dove il sapere potrà circolare e crescere".
Alla base della nascita della Fondazione c'è il sostegno convinto di un'azienda che ha scelto con responsabilità di dare un sostegno concreto al futuro della ricerca sulla salute infantile. "Abbiamo voluto contribuire alla nascita della Fondazione DicoGiovani perché crediamo che la ricerca sia l'unico vero ponte tra il presente e il futuro - dichiara l'ingegner Maurizio Acri, presidente del Gruppo Dicofarm e consigliere della Fondazione - E i bambini sono, in modo assoluto, il nostro futuro. Investire nella ricerca pediatrica significa prendersi cura delle future generazioni e costruire un mondo in cui anche le malattie oggi senza soluzione possano un giorno essere curate. Ma significa anche credere nei giovani, nella loro forza, nella loro intelligenza. Vogliamo che la Fondazione sia un laboratorio verso il futuro, un luogo dove idee, talenti e passione possano incontrarsi e generare cambiamento".
Con una visione aperta, dinamica e orientata alla sostenibilità del sapere - si legge in una nota - la Fondazione DicoGiovani si propone oggi come uno snodo strategico tra formazione, ricerca e pratica clinica. Un punto di partenza, più che di arrivo, per un progetto collettivo che mette al centro i bambini, la scienza e la responsabilità di chi crede nel valore della cura. Ogni anno il comitato di responsabili scientifici della Fondazione identificherà una o più tematiche di studio e di ricerca nelle scienze pediatriche e nelle malattie infantili nell'ambito delle quali giovani di età non superiore a 40 anni, appartenenti alle scuole di specializzazione, alle università e agli istituti e ai centri di ricerca italiani, potranno proporre progetti da finanziare con il contributo della Fondazione. La selezione dei progetti destinatari dei finanziamenti, nei limiti delle risorse messe a disposizione dalla Fondazione, sarà demandata ad una apposita commissione scientifica indipendente formata da esperti riconosciuti a livello nazionale e internazionale nelle tematiche oggetto delle ricerche.
Leggi tutto: Sostenere e valorizzare ricercatori under 40 in pediatria: nasce Fondazione DicoGiovani

(Adnkronos) - Il biologo statunitense David Baltimore, premio Nobel per la Medicina nel 1975 insieme a Howard Temin e Renato Dulbecco "per le loro scoperte riguardanti l'interazione tra i virus tumorali e il materiale genetico della cellula", è morto sabato 6 settembre all'età di 87 anni nella sua casa di Woods Hole, nel Massachusetts. La notizia della sua scomparsa è stata confermata dalla moglie Alice Shih Huang, anche lei scienziata.
Figura centrale della biologia molecolare del Novecento e per decenni una delle voci più autorevoli nei dibattiti internazionali sull'etica delle biotecnologie, nato a New York il 7 marzo 1938, Baltimore aveva scoperto la passione per la ricerca già da liceale, durante un programma estivo presso il Jackson Laboratory nel Maine. Dopo la laurea a Swarthmore College e il dottorato al Rockefeller Institute, la sua carriera decollò rapidamente: nel 1968 entrò al Massachusetts Institute of Technology (Mit) come professore di microbiologia, poi di biologia; dal 1974 lavorò al Centro per le ricerche sul cancro allo stesso Mit di Boston. Nel 1970 identificò l'enzima trascrittasi inversa, capace di riscrivere l'informazione genetica dall'Rna al Dna, smentendo il dogma allora dominante nella biologia molecolare. Questa scoperta aprì la strada alla comprensione dei retrovirus - tra cui l'Hiv - e si rivelò cruciale nello studio del cancro e nello sviluppo di terapie antivirali. Per questo lavoro condivise il Nobel con Temin e Dulbecco.
Ma la grandezza di Baltimore andò oltre il banco del laboratorio. Negli anni '70 fu tra i primi a lanciare l'allarme sui rischi legati al Dna ricombinante, promuovendo nel 1975 la storica Conferenza di Asilomar che pose le basi per un sistema di autoregolamentazione della ricerca genetica. Più tardi avrebbe avuto un ruolo simile anche nel dibattito contemporaneo sulla tecnologia Crispr e sull'editing genetico umano. Non temette mai di prendere posizione su temi scottanti: dalla guerra in Vietnam, contro cui manifestò pubblicamente, alla battaglia per un'efficace risposta scientifica e governativa all'epidemia di Aids. Nel 1996 fu chiamato a guidare la commissione federale per lo sviluppo di un vaccino contro l'Hiv.
Baltimore fu anche presidente della Rockefeller University (1990-1991) e, successivamente, del California Institute of Technology (Caltech) dal 1997 al 2006, dove guidò una storica raccolta fondi da oltre 1 miliardo di dollari e consolidò la leadership dell'istituto nel campo delle scienze biologiche. Alla fine del suo mandato fu nominato President Emeritus e Robert Andrews Millikan Professor of Biology.
La sua carriera non fu priva di ostacoli: fu coinvolto, suo malgrado, in una lunga controversia legata a un caso di presunta frode scientifica di un collega. Pur se completamente scagionato dopo anni di indagini, la vicenda mise in evidenza il ruolo centrale - e a volte politicamente scomodo - che Baltimore ricopriva nella comunità scientifica.
Nonostante i riconoscimenti (oltre al Nobel, ricevette la National Medal of Science nel 1999, il Warren Alpert Foundation Prize, ed era membro della National Academy of Sciences), Baltimore continuò fino alla fine a definirsi "un biologo di laboratorio", fedele al metodo scientifico e alla ricerca quotidiana, fatta - come diceva - "di tentativi ripetitivi, errori continui, e idee che sopravvivono al fallimento". Dopo il ritiro ufficiale dal laboratorio nel 2019, restò attivo nel mondo della ricerca e dell'imprenditoria biotech, contribuendo alla fondazione di aziende come Calimmune e Immune Design, impegnate nella lotta contro l'Hiv e nel rafforzamento del sistema immunitario.
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(Adnkronos) - Settembre segna per milioni di studenti, dai più piccoli agli adolescenti, il ritorno sui banchi di scuola: un appuntamento emozionante, ma anche delicato per il benessere psico-fisico di bambini e ragazzi. Per supportare le famiglie in questo passaggio, la Federazione italiana medici pediatri (Fimp) ha stilato un decalogo con 10 semplici regole da tenere a mente per garantire che la ripresa scolastica avvenga in modo sano, sicuro e sereno.
Le raccomandazioni spaziano dalla prevenzione vaccinale, fondamentale per proteggere i bambini da malattie comuni che possono avere conseguenze anche gravi - ricordano gli esperti - ai suggerimenti per favorire il ritorno graduale alla routine dopo le vacanze: recuperare i corretti ritmi sonno-veglia, adottare un'alimentazione equilibrata, mantenere un'attività fisica regolare e imparare a gestire con equilibrio il tempo libero. Non meno importante è l'attenzione all'igiene quotidiana, in particolare di mani e denti, come forma di prevenzione. A tutela del benessere emotivo, inoltre, è essenziale che i genitori supportino i propri figli attraverso un'adeguata comprensione e gestione delle emozioni.
Dieci indicazioni che rappresentano un'opportunità per accompagnare bambini e ragazzi verso un percorso di crescita sano e consapevole. Secondo i pediatri di famiglia, infatti, il ritorno sui banchi di scuola è anche l'occasione per educare allìautonomia - ad esempio nella preparazione dello zaino - e alla responsabilità, attraverso l'insegnamento dell'importanza di scelte sane (rifiuto del tabagismo e del consumo di alcol) e del rispetto dell'ambiente. Da non dimenticare, infine, l'uso corretto dei dispositivi digitali, soprattutto nelle ore serali, da gestire con regole chiare, condivise in famiglia.
"Il rientro a scuola è un momento delicato non solo per bambini e ragazzi, ma anche per i genitori. Per questo, come pediatri di famiglia - spiega Antonio D'Avino, presidente nazionale Fimp - riteniamo molto importante offrire suggerimenti e consigli pratici che aiutino le famiglie a tutelare la salute e il benessere dei propri figli. Il decalogo nasce dall'esperienza diretta dei pediatri di famiglia, che ogni giorno nei propri studi accompagnano milioni di bambini, genitori e famiglie nelle sfide quotidiane della crescita verso l'età adulta". Il decalogo "è uno strumento semplice e concreto, pensato per fornire ai genitori regole chiare e facilmente applicabili. L'obiettivo è costruire routine sane ed equilibrate, che rendano la quotidianità di bambini e ragazzi, fatta di scuola, sport, attività ricreative, amicizie e famiglia, più serena e armoniosa", aggiunge Silvia Zecca, referente del Gruppo Area Sito della Fimp.
Questi i 10 consigli per i genitori: 1) Vaccinazioni - Verificate che siano aggiornate: proteggono vostro figlio e la comunità scolastica; 2) Alimentazione equilibrata - Colazione completa e merende sane per energia e concentrazione; 3) Igiene quotidiana - Lavarsi le mani e prendersi cura dei denti: piccoli gesti, grandi risultati; 4) Sonno e routine regolari - Orari stabili e pause aiutano memoria, concentrazione e umore; 5) Attività fisica - Sport e movimento, meglio se all'aperto. Camminare o andare in bici a scuola; 6) Zaino leggero e organizzazione - Insegnate ai bambini a prepararlo da soli, portando solo il necessario; 7) Uso consapevole dei dispositivi digitali - Regole chiare per tablet e smartphone, soprattutto la sera; 8) Benessere emotivo - Ascoltare, parlare, rassicurare: i voti non definiscono il valore di un bambino; 9) Amicizia e scelte sane - Coltivare buone relazioni e dire no a fumo, alcol e droghe; 10) Rispetto dell'ambiente - Differenziare i rifiuti, non sprecare acqua e cibo, prendersi cura degli spazi comuni.
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(Adnkronos) - Annunciato a Monza il documentario “Benetton Formula” che ripercorre per la prima volta la storia della blasonata scuderia italiana che innovò il mondo della Formula 1, con la prima messa in onda del trailer ufficiale. Il documentario sarà trasmesso il prossimo autunno su Sky e NOW. È la storia della blasonata scuderia italiana che innovò il mondo della Formula 1, un mix di ricordi ed emozioni che ritorneranno in occasione del trentennale delle storiche vittorie mondiali. Ideato dall’emergente casa produttrice “Slim Dogs”, il documentario ripercorre per la prima volta l’incredibile epopea sportiva del team Benetton in Formula 1 negli anni ’90. (Video)
Un grande repertorio, in parte inedito, mostrerà scene in pista ad alta tensione, intuizioni rivoluzionarie e drammatici imprevisti, ricostruendo, anno dopo anno, l’ascesa di un team su cui nessuno avrebbe scommesso. Lo stesso team che poi ha portato in alto l’Italia della F1 nel mondo. La storia di una squadra diversa da tutte le altre, che in maniera allegra, colorata e coraggiosa si è ritrovata a sfidare l’élite più blindata dello sport mondiale, sotto la guida di Alessandro Benetton, oggi Presidente della rinnovata Edizione.
Tra le voci protagoniste di Benetton Formula: Flavio Briatore, Gerhard Berger, Ross Brawn, Rory Byrne, Alessandro Benetton, Bernie Ecclestone, Ralf Schumacher, oltre a Luciano Benetton, l’iniziatore dell’avventura. Insieme a loro giornalisti – tra cui Carlo Vanzini -, piloti come Ivan Capelli, oggi talent di Sky Sport, e commentatori di quei tempi. Tra colpi di scena, scommesse azzardate, intuizioni, gioco di squadra, tecnica e una nuova visione del Circus, i colori della Benetton rivoluzionano tutto. Perché Benetton Formula non è solo la storia di una scuderia. È una corsa impossibile, un traguardo insperato, una bandiera a scacchi bianchi e neri che diventa a colori.
La produzione. Slim Dogs Production è una casa di produzione romana fondata nel 2014 da Matteo Bruno, Giovanni Santonocito, Adriano Santucci e Marco Cioni. Nata nel mondo web, negli anni si è affermata come punto di riferimento nel mondo della creatività e della produzione audiovisiva di ogni tipo, dagli spot tv ai documentari, contaminando i media più tradizionali con il linguaggio digitale. Nel 2019 sono la produzione esecutiva per la docuserie RAI “I Grandi Dimenticati”, prodotto da Pepito Produzioni. Nel 2022 partecipano in concorso alla Settimana Internazionale della Critica del Festival di Venezia con il cortometraggio “Nostos”.
La nascita del progetto. Nel 2023, Slim Dogs, che collabora con i canali social di Alessandro Benetton, inizia ad approfondire l’avventura della scuderia Benetton Formula. La ricerca si è concretizzata nella produzione di un documentario che ha riscosso immediatamente l’interesse e la collaborazione di Sky. Regista: Matteo Bruno. Classe 1990, filmmaker e co-fondatore della Slim Dogs, inizia il suo percorso su YouTube con il nome di Cane Secco, dove inizia a sperimentare con il linguaggio audiovisivo. Dopo aver contribuito alla creazione di progetti di successo come “Freaks! The Series”, prima web serie italiana e “Dylan Dog - Vittima degli Eventi”, fonda la propria casa di produzione, la Slim Dogs Production. Da sempre appassionato del linguaggio documentaristico, nel 2019 firma la regia della docuserie RAI “I grandi dimenticati” e nel 2022 dirige e produce la docuserie digitale “Perché proprio tu?”.
Autore: Giacomo Pucci. Dal 2016 lavora prima come redattore, poi come autore per molti programmi televisivi. Di recente ha curato la scrittura di una serie di documentari in prima serata su La7, Una giornata particolare, condotto da Aldo Cazzullo. Parallelamente alla scrittura e allo sviluppo di documentari e programmi di approfondimento, segue il confezionamento di diversi contenuti per il web e nel 2016 pubblica la sua prima raccolta di racconti, Prima un passo (L’Erudita) e dal 2017 idea e scrive la serie di narrativa illustrata Bulloni (Round Robin Editrice), tradotta e distribuita anche in Spagna (Carambuco Ediciones e El Cep i La Nansa). Autore: Giulia Soi.
Dal 2004 è autrice televisiva per i principali network italiani e internazionali e ha collaborato con importanti personalità come Maurizio Costanzo, Papa Francesco, Salvo Sottile, Alessandro Cecchi Paone, Marco Tardelli, Antonello Piroso, Max Pezzali, Tommaso Cassissa. Dal 2021 si occupa a tempo pieno di documentari sportivi come "1982 - una storia azzurra" (SKY) e "L'avversario" (Rai3).Poliglotta per passione, dal 2010 è giornalista pubblicista, dal 2016 produce contenuti per il web e nel 2019 ha pubblicato il romanzo “Glitch – Figli di un dio confuso” (Edizioni della goccia, Torino).
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