
(Adnkronos) - La Russia ha lanciato una nuova raffica di bombardamenti contro l'Ucraina alle prime ore di oggi, lunedì 3 novembre 2025. Impiegati droni e missili, tra i quali anche i Kinzhal, mentre sul terreno la campagna militare avrebbe fatto registrare un'avanzata nella parte orientale del paese, in particolare nella città di Pokrovsk, nel Donetsk, secondo quanto riferito da Mosca. Il controllo di Pokrovsk è fondamentale sia dal punto di vista logistico che simbolico.
Il ministero della Difesa russo ha affermato che le sue truppe sono entrate e hanno consolidato le posizioni nel distretto di Prigordony, respingendo al contempo attacchi su altri fronti. Secondo Mosca, questi attacchi facevano parte di un tentativo delle truppe ucraine di "rompere l'accerchiamento".
Il governo russo ha anche segnalato avanzamenti nella città di Kupyansk, nella regione di Kharkiv. Secondo le fonti militari, "il nemico è stato scacciato da quattro posizioni fortificate nella zona industriale", un evento tuttavia del quale nessuna autorità ucraina ha dato notizia.
"Più l'Occidente spenderà per sostenere Kiev, più territori alla fine torneranno alla Russia e più terrificante sarà la fine del regime di Kiev". Lo ha scritto sul suo canale Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev, definendo i componenti della leadership ucraina, che ha sperperato miliardi di dollari di finanziamenti occidentali per diversi anni, "i sanguinari pagliacci di Kiev".
Medvedev ha sottolineato che l'Occidente ha stanziato "somme estremamente ingenti" per l'Ucraina. "Con questi soldi, avremmo potuto costruire un'Ucraina nuova, neutrale e prospera. Ma non era destino". Il vice capo del Consiglio di sicurezza ha ricordato le azioni degli Stati Uniti in Afghanistan, con Washington che tra il 2001 e il 2021 ha speso 2,3 trilioni di dollari solo per "trasferire il potere dai talebani ai talebani".
Gli aiuti occidentali al regime di Kiev porteranno allo stesso risultato degli Stati Uniti in Afghanistan, ha sottolineato Medvedev. "I nostri cittadini e le autorità russe torneranno nelle loro terre ancestrali", ha scritto, concludendo con un messaggio di congratulazioni in occasione del prossimo Giorno dell'Unità Nazionale.
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Fiamme da una asciugatrice, nessuno intossicato...
Il doc miglior rosato dell'anno protagonista a Cagliari... 
(Adnkronos) - Dario Floris, precedentemente Business Unit Director Oncologia in Italia di Merck, è stato nominato, dal 1 novembre, Country Lead Rare Tumors Italy. Lo annuncia la farmaceutica in una nota, precisando che, riportando a Francois Feig, Europe Regional Vp Rare Tumors, Floris guiderà la costruzione della filiale italiana della divisione dedicata ai tumori rari, nata a seguito dell'acquisizione di SpringWorks Therapeutics all'inizio di quest'anno.
"Il lancio di SpringWorks in Italia segna un momento storico per la nostra organizzazione e, soprattutto, per i pazienti con tumori rari - afferma Floris - Sentiamo un profondo senso di responsabilità nel portare un nuovo orizzonte di speranza a coloro che sono colpiti da tumori desmoidi e NF1-PN. SpringWorks rappresenta la più grande acquisizione nel settore sanitario di Merck negli ultimi 20 anni ed è una prova tangibile del nostro impegno quotidiano nel trasformare la vita dei pazienti".
Floris è entrato in Merck Italia a gennaio 2017, ricoprendo ruoli di crescente responsabilità prima nelle aree fertilità, endocrinologia (tiroide e ormone della crescita), cardiovascolare, e poi in oncologia. In precedenza - conclude la nota - ha acquisito esperienza in vari settori, tra cui alimentare, beni di consumo e telecomunicazioni.
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(Adnkronos) - La procura dei minori di Torino ha aperto un’inchiesta sulla vicenda del 15enne del torinese che, secondo il racconto fatto dalla mamma sui social, la notte di Halloween, sarebbe stato sequestrato e seviziato e costretto a immergersi nel fiume Dora. Intanto, i carabinieri del capoluogo piemontese hanno sequestrato i telefoni cellulari a tre giovani minorenni, due ragazzi e una ragazza tra i 14 e i 16 anni, sui cui dispositivi, secondo gli investigatori, potrebbero esserci video dell’accaduto.
Le ipotesi di reato su cui al momento la procura dei minori potrebbe procedere sono sequestro di persona e violenza privata ma ulteriori elementi potrebbero arrivare a breve quando il 15enne verrà sentito dagli investigatori con il supporto di uno psicologo. La denuncia dell’accaduto è stata fatta dalla mamma ai carabinieri il primo di novembre e gli atti in procura sono arrivati nelle scorse ore.
Secondo quanto denunciato dalla madre sui social, il ragazzo sarebbe stato chiuso in un appartamento e poi minacciato con un cacciavite. I ragazzi gli avrebbero rasato le sopracciglia e spento una sigaretta sulla caviglia. Non contenti, sempre secondo quanto riferito dalla donna, il 15enne sarebbe stato costretto a immergersi nel Po a torso nudo e infine riportato alla stazione di Porta Nuova, dove gli avrebbero poi restituito il telefonino.
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(Adnkronos) - La Torre dei Conti in largo Corrado Ricci, in via dei Fori Imperiali a Roma, è parzialmente crollata oggi lunedì 3 novembre. Nove le persone che questa mattina stavano lavorando dentro la torre al momento del crollo.
Due operai sono stati estratti vivi dalle macerie: uno è stato portato in codice rosso al San Giovanni. Un terzo operaio si trova ancora sotto le macerie ma è vigile e risponde ai Vigili del fuoco. Altri tre operai sono rimasti bloccati in alto dopo il crollo e sono in sicurezza. Un altro operaio, Ottavio, si trova ancora nella torre.
L'area dove è avvenuto il crollo è stata circoscritta dai Carabinieri. Sul crollo indagheranno insieme al Nucleo ispettorato del Lavoro e alla Asl.
Sul posto sono arrivati il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli per assistere alle operazioni di soccorso.
La procura di Roma ha aperto un’inchiesta in relazione al crollo. Nel fascicolo, coordinato dal procuratore aggiunto Antonino Di Maio con il pm di turno Mario Dovinola, si procede al momento per l’ipotesi di lesioni colpose. Sul posto è in corso il sopralluogo della polizia giudiziaria della sezione specializzata in materia di infortuni sul lavoro. Nell’edificio erano in corso lavori di ristrutturazione. I pm capitolini disporranno una consulenza per accertare la causa del crollo.
“Abbiamo sentito un boato intorno alle 11.20. Un rumore sordo, a cui però ci eravamo abituati in queste settimane per il cantiere. Poi abbiamo capito che era molto più forte e diverso. Ci siamo precipitati all’esterno e abbiamo visto la torre staccarsi. La prima cosa a cui ho pensato sono stati gli operai, nostri clienti, che vengono qui ogni giorno”, ha detto all’Adnkronos Giorgia, la titolare del bar in largo Corrado Ricci, proprio davanti alla torre crollata.

(Adnkronos) - La Torre dei Conti in largo Corrado Ricci, in via dei Fori Imperiali a Roma, è parzialmente crollata oggi lunedì 3 novembre. Coinvolti diversi operai.
Un operaio è rimasto ferito nel crollo in largo Corrado Ricci: estratto dalle macerie, è stato portato in codice rosso al San Giovanni. Un altro operaio si trova ancora sotto le macerie: pare stia rispondendo ai soccorritori.
Altri tre operai sono rimasti bloccati in alto: i Vigili del fuoco li stanno recuperando con l'autoscala.
L'area dove è avvenuto il crollo è stata circoscritta dai Carabinieri del comando di piazza Venezia e della compagnia di Roma Centro. Sul crollo indagheranno insieme al Nucleo ispettorato del Lavoro e alla Asl.
Sul posto sono arrivati il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il ministro della Cultura Alessandro Giuli per assistere alle operazioni di soccorso.
Leggi tutto: Roma, crollata parte della Torre dei Conti ai Fori Imperiali: ferito un operaio

(Adnkronos) - La Torre dei Conti ai via dei Fori Imperiali, a Roma, è parzialmente crollata. Sul posto sono presenti gli agenti della Polizia di Roma Capitale. Un operaio ferito si trova sotto le macerie. Altri tre si trovano sulla torre: in corso il recupero da parte dei Vigili del fuoco.
Leggi tutto: Roma, crollata parte di torre ai Fori Imperiali

(Adnkronos) - È morto Loriano Bagnoli, presidente onorario e patron della Sammontana, aveva 86 anni. Figlio di Romeo che nel 1948 aveva aperto un bar latteria, fu tra i fondatori della azienda di gelati di Empoli (Fi) insieme ai fratelli Renzo e Sergio.
Tra i ricordi condivisi sui social, quello del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. "Oggi perdiamo un grande imprenditore toscano: Loriano Bagnoli, 86 anni, uno dei fondatori dell’azienda Sammontana, nata a Empoli e divenuta simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo del gelato. Con i fratelli Renzo e Sergio, ha trasformato una piccola gelateria artigianale in una realtà industriale che ha creato migliaia di posti di lavoro e ha portato il nome della Toscana nel mondo", ha scritto su Facebook. "Alla sua famiglia, ai dipendenti e a tutta la comunità di Empoli va la massima vicinanza da parte mia e della Regione Toscana. Grazie, Loriano, per aver creduto nella tua terra"
"Loriano Bagnoli è stato il fondatore di Sammontana con i suoi fratelli Renzo e Sergio. Nel 1948. Iniziando a trasformare la latteria del babbo Romeo in una vera e propria azienda di produzione del gelato. Sono arrivati a costruire una realtà leader del settore, che ha portato il nome di Empoli nel mondo. Per anni Loriano l’ha guidata da presidente con visione e saldezza tenendo in modo particolare al rapporto con i lavoratori. Ha saputo crescere anche una nuova generazione che fosse pronta a cogliere le sfide aziendali, come poi lo si è dimostrata,e come lo sta dimostrando con grandi scelte e grandi innovazioni", scrive il sindaco di Empoli, Alessio Mantellassi. "Oggi Loriano ci ha lasciato. Un pezzo di Empoli ci lascia. Un pezzo della Empoli industriosa, che nel dopoguerra ha spostato le macerie e ha costruito, costruito e costruito con sapienza e pazienza. Mando un abbraccio fortissimo a Leonardo, a Caterina e a tutta la famiglia Bagnoli. Grazie di tutto Loriano".
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(Adnkronos) - "Che cosa siamo, davvero? Non lo so. Ma siamo vivi, e questo basta. È un miracolo". A 87 anni Anthony Hopkins l'attore gallese con due Oscar che ha terrorizzato il mondo nei panni di Hannibal Lecter non sembra interessato alla gloria, ma al semplice fatto di esistere. "Ogni mattina mi alzo e penso: 'Ehi, sono ancora qui'. E ancora non me ne capacito". È con questa limpida meraviglia che Hopkins presenta la sua autobiografia, 'We Did OK, Kid', un viaggio intenso e spesso doloroso dentro la mente di un uomo che non si è mai sentito all'altezza, in uscita in contemporanea mondiale martedì 4 novembre (in Italia è pubblicata da Longanesi con il titolo "E' andata bene, ragazzino").
"Non posso prendermi il merito del mio successo", dichiara in un'intervista alla Bbc rilasciata nella sua casa a Beverly Hllls. "Non l'ho pianificato, non l'ho cercato. È solo accaduto. Fortuna, destino, chi lo sa?".
Il piccolo Tony di Port Talbot, Galles del Sud, era il classico bambino che nessuno voleva in squadra. "Mi chiamavano 'testa d'elefante'. Gli insegnanti mi picchiavano, i compagni mi deridevano. Mi davano del cretino, e forse lo ero, ma nel mio modo". Quel senso di esclusione, racconta, "mi ha dato una rabbia che mi ha tenuto in vita. Volevo dimostrare qualcosa, anche se non sapevo bene cosa".
Poi arrivò il teatro, ma anche lì Hopkins si sentiva un intruso. "Non mi adattavo allo stile britannico, troppo impostato. Io volevo vivere, non reggere una lancia in calzamaglia per tutta la vita". La svolta fu Katharine Hepburn, sul set de 'Il leone d'inverno' (1968): "Mi disse: 'Non recitare, dì solo le battute'. È stato il miglior consiglio della mia vita".
Da allora, Hopkins ha fatto della sottrazione la sua arte. "Be still. Sii fermo. Non muoverti, non esibire la recitazione. Semplifica. È tutto lì". Così nacque Hannibal Lecter di 'Il silenzio degli innocenti' che ancora oggi fa tremare: sguardo fisso, voce ferma, un sussurro che taglia più di un urlo. "Ho letto poche pagine della sceneggiatura e ho capito subito: questo cambierà la mia vita. Ho il diavolo dentro, come tutti. So cosa spaventa la gente: la quiete". Quel sibilo dopo la battuta 'Mi mangiai il suo fegato con un bel piatto di fave ed un buon Chianti?'. "L'ho copiato da Bela Lugosi in Dracula. Una follia improvvisata. Il regista Jonathan Demme la tenne. E il resto è storia".
Negli anni Settanta, però, dietro la maschera del talento si nascondeva l'abisso. "Ero perso. L'alcol mi aveva reso cattivo. L'ho pagata cara con chi mi voleva bene". Fino a quella notte del 1975, quando, ubriaco, si ritrovò a guidare in stato di blackout totale. "Avrei potuto uccidere qualcuno. Quando mi sono svegliato, ho capito che era finita. Ho chiamato per chiedere aiuto. E una voce dentro di me ha detto: 'È tutto finito. Ora puoi vivere'. Da allora non ho più toccato un goccio".
Alle riunioni degli Alcolisti Anonimi l'attore scoprì qualcosa di inaspettato: "Eravamo tutti uguali. Tutti fuori posto. Persone che non si sentono mai a casa. E per la prima volta ho pensato: non sono solo". Nel libro, Hopkins affronta con onestà il dolore più profondo: l'estraneità con la figlia Abigail, nata dal suo primo matrimonio. "Ero un padre terribile. L'ho lasciata quando era piccola. È la mia ferita più grande". Durante le riprese di 'Re Lear' nel 2018, le parole del re che chiede perdono a Cordelia lo travolsero: "Quando Lear dice 'Le ho fatto del male', ho capito. Era come se lo dicessi a mia figlia. E ho pianto come non avevo mai pianto in vita mia". "Spero che lei sappia che la mia porta è sempre aperta", scrive ora. "Forse è troppo tardi, ma le parole, a volte, sanno ancora arrivare".
Anche davanti all'attualità, Hopkins non filtra: "Nessuno può più avere un'opinione diversa. È follia pura. È fascismo. Se continuiamo con quest'odio, siamo morti". Poi, nell'intervista alla Bbc, si ferma, sorride e quasi si scusa per il tono accorato: "Ma sai, alla fine siamo solo di passaggio. Litighiamo per le idee, ma un giorno saremo tutti morti. Tanto vale darsi una calmata". Accanto alla moglie Stella Arroyave, l'attore ha trovato una serenità che lo sorprende. Ha perso due pianoforti negli incendi che hanno distrutto la sua casa di Los Angeles, ma non si lamenta: "Erano solo cose. Ne ricomprerò uno. O magari no". (di Paolo Martini)
Leggi tutto: Anthony Hopkins si racconta e rivela: "E' un miracolo essere vivi"

(Adnkronos) - Dal 13 novembre alla Reggia di Caserta torna “Maestri alla Reggia”, la rassegna promossa dall’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” che da otto anni porta nel cuore del monumento vanvitelliano le voci più autorevoli del cinema italiano. Quattro nuovi appuntamenti, tra novembre e dicembre, offriranno al pubblico l’occasione di incontrare registi e interpreti in dialogo con alcune delle firme più riconosciute del giornalismo culturale.
L’edizione 2025 si apre giovedì 13 novembre alle ore 18:00 con Silvio Soldini, regista e sceneggiatore che ha saputo coniugare sensibilità d’autore e successo di pubblico. L’incontro sarà condotto dalla giornalista Alessandra De Luca. Martedì 25 novembre sarà la volta di Luca Zingaretti, volto amatissimo del cinema, del teatro e della televisione, protagonista di un talk con Federico Pontiggia. Lunedì 15 dicembre toccherà a Edoardo Leo, attore e regista capace di unire popolarità e ricerca autoriale. Il quarto incontro, attualmente in via di definizione, sarà annunciato nelle prossime settimane.
Gli incontri si svolgeranno nel vestibolo superiore della Reggia di Caserta, con ingresso da piazza Carlo di Borbone. La partecipazione è gratuita, previa prenotazione fino a esaurimento posti disponibili. Priorità d’ingresso sarà riservata a docenti e studenti dell’Ateneo, nel rispetto della vocazione culturale e formativa della rassegna.
“Maestri alla Reggia” si conferma come uno degli appuntamenti più attesi nel panorama culturale campano, capace di intrecciare cinema, pensiero e racconto dal vivo in un contesto di grande suggestione architettonica. Un’occasione per ascoltare da vicino le storie, le visioni e le esperienze di chi il cinema lo fa, lo interpreta e lo racconta.
Leggi tutto: Cinema, Soldini, Zingaretti e Leo protagonisti di 'Maestri alla Reggia' 2025

(Adnkronos) - Donald Trump ha dichiarato di essere stato "male" per la famiglia reale dopo che ad Andrew Mountbatten Windsor sono stati tolti i titoli a causa dei suoi legami con Jeffrey Epstein. Parlando ai giornalisti sull'Air Force One, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che si tratta di una situazione "terribile" per la famiglia reale. "Voglio dire, è una cosa terribile quella che è successa alla famiglia - ha aggiunto - È stata una situazione tragica, ed è davvero un peccato. Voglio dire, mi dispiace per la famiglia".
Re Carlo ha anche sfrattato il fratello minore dalla Royal Lodge di Windsor e si prevede che l'ex principe si trasferirà in una proprietà più piccola nella tenuta di Sandringham, nel Norfolk. Trump è da tempo oggetto di interrogativi sui suoi legami con Epstein, il finanziere pedofilo che si è suicidato in prigione nel 2019. Ha sempre negato qualsiasi coinvolgimento con l'uomo d'affari newyorkese, ma quest'anno sono sorti dubbi sui suoi legami quando Elon Musk, alleato politico di Trump, ha accusato il presidente di essere nei file di Epstein.
Giovedì scorso, il sovrano ha privato Andrea dei suoi titoli di principe e duca di York a causa dei suoi legami con Epstein. Ha perso i suoi titoli reali dopo la pubblicazione postuma delle memorie di Virginia Giuffre, una delle vittime di Epstein, che nell'agosto 2021 aveva accusato Andrew di violenza sessuale in un caso che è stato risolto in via stragiudiziale. Aveva inoltre affermato di aver avuto rapporti sessuali con Andrea in tre occasioni, anche quando era minorenne, dopo essere stata sfruttata da Epstein e da Ghislaine Maxwell, ex fidanzata e stretta collaboratrice del finanziere.
Ieri, il segretario alla Difesa britannico John Healey ha dichiarato al programma Sunday Morning di Sky che l'ex principe potrebbe essere privato del suo grado onorario di vice ammiraglio. Andrea ha negato le accuse della Giuffre.
Leggi tutto: Titoli tolti ad Andrea, Trump: "Terribile, sto male per la famiglia reale"

(Adnkronos) - La procura di Roma ha aperto un’inchiesta in relazione al caso delle immagini, generate con l’Intelligenza artificiale, in cui giornaliste e donne del mondo dello spettacolo appaiono nude. Immagini poi pubblicate su un sito per adulti.
All’attenzione dei pm di piazzale Clodio ci sono alcune denunce fra cui quella della giornalista Francesca Barra. Nel fascicolo avviato si procede per il reato 612 quater del Codice penale sull’illecita diffusione di contenuti generati o alterati con sistema di Intelligenza artificiale. Fattispecie introdotta lo scorso ottobre che prevede la reclusione da uno a cinque anni.
Leggi tutto: Foto di vip nude create con Ia, aperta un'inchiesta

(Adnkronos) - La fiction Màkari 4, trasmessa ieri domenica 2 novembre su Rai1, è stato il programma più visto del prime time, con 2.820.000 spettatori e il 17.4% di share. Al secondo posto La Notte nel Cuore su Canale5, che ha conquistato 2.442.000 spettatori e il 15.3% di share. Terzo piazzamento per Report su Rai3, con 1.719.000 spettatori e il 9.7% di share (preceduto dalla presentazione a 1.517.000 e il 7.7%).
A seguire, tra gli altri ascolti del prime time: Le Iene presentano: Inside su Italia1 (1.229.000 spettatori, share 9.7%); Che Tempo Che Fa sul Nove (1.498.000 spettatori, share 8.4%, seguito da Il Tavolo, con 751.000 spettatori, share 7%); Fuori dal Coro su Rete4 (733.000 spettatori, share 5.8%); N.C.I.S. – Unità Anticrimine su Rai2 (658.000 spettatori, share 3.5%); Una Giornata Particolare su La7 (513.000 spettatori, share 3.1%); Innocenti bugie su Tv8 (287.000 spettatori, share 1.6%).
In access prime time, su Canale5 La Ruota della Fortuna ha raccolto 4.938.000 spettatori pari al 24.9%. Su Rai1, Affari Tuoi ha registrato 4.620.000 spettatori e il 23.2% di share.
Nel preserale, su Rai1 L’Eredità – La Sfida dei 7 ha ottenuto 3.159.000 spettatori (share 20.2%), mentre L’Eredità 4.258.000 spettatori (share 23.9%). Su Canale5, la replica di Avanti il Primo ha ottenuto 2.052.000 spettatori (share 13.7%) e Avanti un Altro 2.641.000 spettatori (share 15.5%).
Nel pomeriggio, su Rai1 Domenica In ha raccolto 2.027.000 spettatori (share 15.6%) nella prima parte, 1.615.000 spettatori (share 13.7%) nella seconda e 1.521.000 spettatori (share 13.3%) nella terza parte chiamata I Saluti di Mara. A seguire ottimo risultato per Da Noi… a Ruota Libera, che ha ottenuto 2.110.000 spettatori (share 16.1%). Su Canale5, dopo L’Arca di Noè (2.425.000 spettatori, share 17.5%), Amici ha raggiunto 2.910.000 spettatori (share 22.5%). Verissimo ha intrattenuto 2.073.000 spettatori (share 18.3%) nella prima parte, 2.057.000 spettatori (share 16.3%) nella seconda e 1.969.000 spettatori (share 13.8%) nella terza parte.
Leggi tutto: Ascolti tv, Màkari 4 su Rai1 vince prime time di domenica

(Adnkronos) - Due alpinisti italiani sono dispersi sul Panbari, in Nepal. Lo hanno reso noto i funzionari del turismo di Kathmandu, secondo cui gli scalatori Stefano Farronato e Alessandro Caputo stavano tentando di scalare la montagna alta 6.887 metri, nel Nepal occidentale, insieme a una squadra composta da tre membri. Himal Gautam, del dipartimento del turismo del Nepal, ha dichiarato che sono in corso le ricerche degli scalatori dispersi in una zona dove era avvenuto il passaggio del ciclone Montha.
"I due sono rimasti bloccati nel campo uno a causa delle forti nevicate e da sabato non hanno più avuto contatti", ha detto Gautam, aggiungendo che il capo della squadra, che si trovava al campo base, è stato salvato ieri da un elicottero.
La scorsa settimana, il ciclone Montha ha causato forti piogge e nevicate in tutto il Nepal, lasciando escursionisti e turisti bloccati sui popolari percorsi di trekking dell'Himalaya.
Sagar Pandey, presidente dell'Associazione delle agenzie di trekking del Nepal, ha affermato che più di mille escursionisti e turisti hanno dovuto essere salvati da quando martedì sono iniziate le forti nevicate. "È stata una sfida perché le operazioni con gli elicotteri erano difficoltose a causa della scarsa visibilità. Ora il meteo è migliorato", ha aggiunto.
Nel distretto di Mustang, nel Nepal occidentale, venerdì i soccorritori dell'esercito nepalese hanno impiegato tre giorni di trekking e ricerche nella neve per raggiungere tre escursionisti britannici e 15 escursionisti locali. Il Nepal ospita otto delle dieci vette più alte del mondo, tra cui il monte Everest, e accoglie ogni anno centinaia di scalatori ed escursionisti.
Leggi tutto: Nepal, dispersi 2 alpinisti italiani: stavano tentando di scalare il Panbari

(Adnkronos) - La Francia, dopo il caso della vendita di bambole gonfiabili pedopornografiche, minaccia di vietare Shein se "questi comportamenti si ripeteranno". A minacciare il colosso dell'e-commerce è il ministro dell'Economia francese, Roland Lescure intervistato da 'Rmc' e 'Bfm Tv'.
"Voglio essere molto chiaro: se questi comportamenti si ripeteranno, avremo il diritto e lo chiederò, che la piattaforma Shein venga vietata sul mercato francese. E' previsto dalla legge", avverte il ministro dell'Economia precisando che queste norme sono previste anche per "atti terroristici, traffico di droga e pedopornografia".
"La legge è molto chiara: se ci sono comportamenti che si ripetono o se gli oggetti in questione non vengono rimossi entro 24 ore, il governo può chiederlo", sottolinea Lescure. In questa fase, aggiunge, "abbiamo fatto una denuncia al procuratore quindi ci sarà un'indagine giudiziaria" che dovrà "identificare i motivi per cui questo tipo di prodotti sono finiti su queste piattaforme".
Le autorità francesi attraverso la Direzione generale per la Concorrenza e la Lotta contro le Frodi hanno scoperto "che il sito di e-commerce Shein vendeva bambole sessuali dall'aspetto infantile". La loro descrizione e categorizzazione sul sito, aveva sottolineato l'Autorità, "lasciano pochi dubbi sulla natura pedopornografica del contenuto". Il gigante asiatico dell'e-commerce ha dichiarato poco dopo di aver rimosso "immediatamente" le bambole sessuali.
Banco ko contro Udine. Coach rischia l'esonero. In pole Ramagli... 
(Adnkronos) - I numeri uno del tennis mondiale insieme per il via ufficiale alla nuova stagione. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz apriranno il 2025 con un match d'esibizione in Corea del Sud, a Seul. Lo scorso 22 ottobre i due avevano già chiarito che all'inizio del nuovo anno sarebbero volati in Asia per "Hyundai Card Super Match", evento già famoso per aver attirato in Corea del Sud alcuni grandi campioni, come Roger Federer e Pete Sampras. Adesso c'è la data, resa nota dagli organizzatori: Sinner e Alcaraz si sfideranno il 10 gennaio all’Incheon Inspire Arena di Seul. In un confronto milionario, con cifre non ancora rese note.

(Adnkronos) - Sono stati fermati i due giovani di 18 e 23 anni accusati di aver sparato almeno tre colpi di pistola in piazza Pace a Boscoreale (Napoli) uccidendo il 18enne Pasquale Nappo. Si tratta di due giovani di Torre Annunziata, che si sono consegnati ai carabinieri nella notte.
Le indagini lampo dei carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Torre Annunziata hanno permesso di identificare i due: il 23enne è ritenuto il giovane alla guida dello scooter, mentre a sparare sarebbe stato il 18enne, stessa età della vittima, che avrebbe impugnato una pistola per sparare contro il gruppo di amici in piazza, colpendo mortalmente Pasquale Nappo.
La vittima, un incensurato ritenuto vicino agli ambienti dello spaccio di droga di Scafati, è poi morta subito dopo il ricovero presso l'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. I due saranno destinatari di un decreto di fermo della Procura di Torre Annunziata.
Leggi tutto: Napoli, 18enne ucciso a Boscoreale: fermati due giovani
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