
(Adnkronos) - "Noi entriamo a far parte di questa straordinaria realtà che è Alis. Tante cose ci vedono lavorare insieme, ci hanno visto collaborare anche in passato, e da oggi si apre una nuova parentesi che sarà un punto di svolta per concretizzare progetti veri. Siamo tutti anelli di un sistema Paese Italia che funziona e abbiamo il dovere, ogni giorno, di migliorare le condizioni della nostra nazione". Ad affermarlo è Sandro Pappalardo, presidente di Ita Airways, in occasione della cerimonia di firma per l’adesione della compagnia ad Alis, a Fiumicino.
Il numero uno di Ita Airways ha sottolineato come la partnership possa svilupparsi in più ambiti, dai collegamenti con le isole alla valorizzazione del Made in Italy, fino alla promozione turistica internazionale. “Ogni giorno trasportiamo migliaia di persone, il nostro cliente, ovunque salga a bordo – fosse a Tokyo, New York o Dubai – deve già sentirsi in Italia, grazie all’accoglienza del personale e alla nostra enogastronomia”, ha aggiunto Pappalardo.
Sul fronte economico, il presidente ha confermato che “il 2025 sarà l’anno del break-even, per poi avviare dal 2026 nuovi investimenti, compreso l’acquisto di aeromobili di nuova generazione”. Guardando al futuro, ha concluso: “Non vediamo rischi, ma grandi opportunità: rispetto agli attuali 67-68% di aeromobili nuova generazione, entro il 2030 vogliamo arrivare al 97-98% di flotta nuova, per un trasporto aereo sempre più moderno ed efficiente”.
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(Adnkronos) - "Nella terza stagione tutto cambia. Blanca incontrerà un po' di oscurità emotiva. L'abbiamo sempre vista a colori, nei nuovi episodi la vedrete in bianco è nero". A parlare è l'attrice Maria Chiara Giannetta, che torna nei panni dell'amata consulente ipovedente di un commissariato di polizia genovese in 'Blanca 3', la serie prodotta da Lux Vide (società del gruppo Fremantle) in collaborazione con Rai Fiction in onda da lunedì 29 settembre per sei serate in prima visione su Rai 1.
"La serie inizia con Blanca che affronta il lutto del suo cane guida Linneo", spiega Giannetta. "Una perdita che rifiuta come qualsiasi forma di aiuto. Ma dovrà ritrovare la sua leggerezza". Per l'attrice sarà un momento di riflessione per il pubblico: "Quando c'è un momento buio non va rifiutato, ma metabolizzato per poi passare a vita nuova". Al posto di Linneo - che nella realtà si chiama Fiona - ci sarà 'Cane 3' "perché Blanca fa fatica a dargli un nome". Rispetto a Linneo "ha un carattere differente, ha degli occhi simpaticissimi e molto profondi. Sarà interessante scoprire come cresce ed evolve il rapporto con Blanca: molto spesso, nella realtà, chi perde un cane tende a non riprenderlo più per il forte dolore provato. Per questioni anagrafiche di Linneo, nella seconda stagione era meno centrale nella trama".
"Il nuovo cane faceva veri disastri sul set e noi ne abbiamo lasciati alcuni anche nel montaggio. Avrà un ruolo fondamentale anche nella trama, e non molla mai in quanto a fedeltà", aggiunge il regista Nicola Abbatangelo, new entry dietro la macchina da presa. Tra le novità, anche una parte inedita della personalità dell'ispettore Liguori, che torna ad essere interpretato da Giuseppe Zeno: "Il rapporto fra Liguori e Blanca arriverà ad uno step successivo. Inizialmente ha approcciato Blanca con un atteggiamento un po' supponente perché convinto di doverle insegnare qualcosa" poi "si è accorto che è lui che sta imparando qualcosa da lei: stare vicino a Blanca lo costringe ad esporsi emotivamente". Nei nuovi episodi "Liguori proverà la gelosia, che lo porta ad intraprendere una strada che non aveva mai esplorato", anticipa l'attore.
Nel finale della seconda stagione, Liguori ha scelto un’altra donna, anche se i sentimenti che prova per Blanca sono tutt’altro che svaniti. E anche Blanca non riesce a ignorare gli stessi sentimenti fino a quando, a sparigliare le carte nel loro rapporto, non arriva Domenico Falena (la new entry Domenico Diele), un contractor che si occupa di sicurezza navale in zone marittime pericolose. Domenico lavora per un’agenzia diretta dall’affascinante manager Eva Faraldi (la new entry Matilde Gioli), che lo considera il suo agente migliore. Al fianco di Blanca, torneranno anche la giovane Lucia (Sara Ciocca), la fidata amica Stella (Federica Cacciola), il padre Leone (Ugo Dighero), amorevole e premuroso, e il vicequestore Bacigalupo (Enzo Paci).
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(Adnkronos) - "Il Tar del Lazio, annullando il nuovo tariffario nazionale per le prestazioni assistenziali ambulatoriali (decreto ministeriale 272 del 2024), accogliendo i ricorsi presentati dall'Uap, insieme ad Anmed, Aiop Sicilia, dà ragione a Uap: abbattuto il nuovo tariffario. Una vittoria per la sanità e per i pazienti". Così in una nota Mariastella Giorlandino, presidente Uap (Unione ambulatori, poliambulatori enti e ospedalità privata), che esprime "grande soddisfazione" per la decisione del Tar, che "rappresenta un risultato storico e conferma il ruolo di apripista svolto da Uap nella battaglia per un nomenclatore tariffario più equo, a tutela della sanità pubblica e privata, ma soprattutto dei pazienti, primi destinatari del diritto a cure di qualità".
"Il collegio giudicante ha mostrato sensibilità e ineccepibile perizia giuridica, censurando un provvedimento ministeriale che difettava di trasparenza, rigore e aggiornamento - precisa Giorlandino - I punti critici rilevati dal Tar: difetto di istruttoria, mancata motivazione sulle scelte tariffarie, con tariffe mediamente inferiori del 25% rispetto al nomenclatore Balduzzi (2012), nonostante i tariffari regionali di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia risultino più alti; campione di strutture non rappresentativo, nessuna chiarezza sui criteri di selezione, sulla natura pubblica/privata né sui dati di costo raccolti; dati obsoleti, utilizzo di dati vecchi di oltre 5 anni, in violazione della previsione normativa di aggiornamento triennale; mancato rispetto delle linee guida Agenas (2022 e 2024); nessuna verifica della validità tecnico-economica dei tariffari regionali di riferimento".
"Questa vittoria non appartiene solo alle strutture sanitarie, ma soprattutto ai cittadini e ai pazienti, che hanno diritto a un servizio di qualità fondato su criteri trasparenti e scientifici - conclude la presidente Uap - Non ci siamo limitati a contestare: Uap ha già consegnato al ministero della Salute e al Tar una proposta di revisione del nomenclatore, fondata su solidi elementi tecnici, o in alternativa, chiede di prendere in considerazione il nomenclatore della Lombardia, già in vigore dall'1 dicembre 2025 e quindi già ben collaudato".
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(Adnkronos) - Un mito che si confronta con un altro mito, che questo concetto lo porta nel nome. Lo scultore polacco Igor Mitoraj, protagonista con le sue sculture di una mostra straordinaria allestita a Siracusa tra la Neapolis e Ortigia, e sull'Etna, affascina e fa riflettere sull'uomo e la sua ricerca della libertà. "Mitoraj con i miti si doveva confrontare - commenta Luca Pizzi, direttore dell’Atelier Mitoraj e curatore della mostra -, credo che Mitoraj abbia accompagnato il mito della Sicilia. Da dieci anni, forse anche di più, realizziamo mostre, esposizioni in luoghi spettacolari, ma mai eravamo riusciti a fare una cosa come questa. Una mostra che si differenzia molto da tutte le altre, soprattutto per i luoghi. Ci sono i quattro elementi che ho voluto richiamare partendo dall'Etna, tre luoghi simboli della Sicilia. Etna, Ortigia e il parco archeologico della Neapolis, non so nemmeno io come sia successo".
"Credevo che si fosse chiuso un capitolo con questa regione - aggiunge - e, invece, dopo che mi hanno fatto questa proposta e dopo aver effettuato un sopralluogo nel parco, ho capito che si poteva fare qualcosa di veramente differente. Credo di esserci riuscito. La differenza l'hanno fatta i luoghi. Ho costruito la mostra sui quattro elementi, Fuoco, Aria, Acqua e Terra: li ho messi nell'ordine più idoneo per il percorso culturale e narrativo che ho voluto creare. Questo parco è differente dagli altri. C'è la natura, c'è la Physis, c'è l'humanitas, ci sono tante cose. E poi ci sono le Latomie, che è l'aspetto che mi ha colpito molto: queste grotte, queste cave dalle quali sono stati estratti i materiali con cui hanno realizzato i vari templi e monumenti. Ma chi è che ha realizzato tutto questo? L'ha fatto l'uomo: quindi i prigionieri, gli schiavi, che lavoravano all'interno e che vivevano questi posti. E tutto questo pathos mi ha convinto".
Per sei mesi Pizzi ha effettuato sopralluoghi per individuare quelli più adatti a ciascuna delle 29 opere monumentali del maestro Mitoraj, che collocate tra il Parco Archeologico Neapolis, il Castello Maniace a Ortigia e nel territorio di Ragalna, sull'Etna, hanno dato vita alla mostra 'Lo sguardo – Humanitas Physis', che si chiuderà il 31 ottobre prossimo.
Leggi tutto: Mostre, Pizzi (direttore Atelier Mitoraj): "La differenza l'hanno fatta i luoghi"

(Adnkronos) - Il direttore d'orchestra Beatrice Venezi sarà il nuovo direttore musicale stabile del Teatro La Fenice di Venezia. L'annuncio è stato dato oggi dalla Fondazione lirico-sinfonica veneziana. La decisione, "maturata a seguito di proficui colloqui e della disponibilità manifestata dal Maestro", è stata approvata all'unanimità dal presidente della Fondazione, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, e da tutti i consiglieri di indirizzo. Il Maestro Venezi assumerà ufficialmente l'incarico a partire dall'ottobre 2026, con un mandato che si estenderà fino a marzo 2030.
"Accolgo con emozione e gratitudine la scelta del mio nome come nuovo direttore musicale del Gran Teatro La Fenice, una istituzione a cui ho sempre guardato con grande rispetto e ammirazione per la qualità e il prestigio che esprime". Così Beatrice Venezi in una dichiarazione consegnata all'Adnkronos e diffusa da Bangkok, dove domani dirigerà un concerto con Placido Domingo.
"Desidero innanzitutto ringraziare di cuore la Fondazione del Teatro e le istituzioni rappresentate all’interno del Consiglio per la fiducia accordatami - ha aggiunto Venezi - Sono profondamente onorata di ricevere questo prestigioso incarico, che mi impegnerò a onorare sia a livello nazionale che internazionale, con l’obiettivo di condurre tutti i corpi stabili del Teatro verso successi sempre maggiori. Non vedo l'ora di iniziare questo dialogo umano, artistico e musicale con il Teatro, la città di Venezia e il suo pubblico".
Il presidente Brugnaro e il Consiglio di indirizzo, si legge in un comunicato, "hanno espresso grande soddisfazione per la scelta, sottolineando come la nomina del Maestro Venezi rappresenti un significativo valore aggiunto per l'attività del Teatro in termini di professionalità, visibilità internazionale, energia e rinnovamento". È stato inoltre evidenziato "il rilievo di questa designazione, che vede una delle poche figure femminili assumere un ruolo apicale nel panorama dei grandi teatri lirici internazionali, confermando la vocazione globale e innovatrice della Fenice". A breve, Venezi incontrerà il sovrintendente Nicola Colabianchi e i lavoratori del Teatro per iniziare a definire le linee programmatiche della sua direzione musicale.
"Ho approfondito con cura e attenzione tutti i profili possibili per il ruolo di direttore musicale del Teatro La Fenice di Venezia - ha dichiarato il sovrintendente Nicola Colabianchi - e ho deciso di puntare su Beatrice Venezi in quanto è un ottimo direttore d'orchestra e perché è una donna che a soli trentacinque anni si è già affermata a livello internazionale. Ho avuto modo di apprezzare in più occasioni le sue qualità musicali ed umane e non posso che fare mie anche le parole di autorevoli critici musicali italiani come Angelo Foletto, che ha scritto a proposito del ruolo alla Fenice che 'lo merita' definendola 'artista gentile e pragmatica' o di Enrico Stinchelli che l'ha definita 'seria e preparata. Buon lavoro, Beatrice! Lavoreremo insieme per il bene della Fenice, di Venezia e della grande musica italiana nel mondo".
Nata a Lucca 35 anni fa, Beatrice Venezi ha studiato Pianoforte, Composizione e Direzione d'orchestra diplomandosi con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio di Milano. Attualmente Direttore Principale Ospite del Teatro Colón di Buenos Aires, ha ricoperto il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra della Toscana, Direttore Principale Ospite del Festival Puccini di Torre del Lago e Direttore Artistico della Fondazione Taormina Arte presso il Teatro Antico di Taormina; inoltre è stata membro della Consulta Femminile del Pontificio Consiglio per la Cultura dal 2019 al 2022 e Consigliere per la Musica del Ministro per la Cultura della Repubblica Italiana nel biennio 2022-2024.
Ha collaborato con interpreti di fama internazionale come Placido Domingo, Ramon Vargas, Vittorio Grigolo, Marcelo Alvarez, Maria José Siri, Kristine Opolais, Aida Garifullina, Bruno Canino, Stefan Milenkovich, Giuseppe Gibboni, Valentina Lisitsa, Andrea Griminelli, Eleonora Abbagnato, Marianela Nuñez, Carla Fracci, e con istituzioni prestigiose quali la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, la Fondazione Arena di Verona, New Japan Philharmonic, National Theatre of Korea, Sofia Philharmonic, Nagoya Philharmonic, Shenzhen Symphony Orchestra, Opera Holland Park di Londra, Teatro Lirico di Cagliari, Teatro Bellini di Catania, Opéra de Nice, Opéra Grand Avignon, Opéra-Théâtre de Metz Métropole, l'Orchestra Haydn, l’Orchestra de I Pomeriggi Musicali, Symphony Orchestra of the National Television and Radio Company of Belarus, State Orchestra of Armenia, Georgian Philharmonic, Georgian National Opera Theatre, National Opera House of Azerbaijan, National Theatre Ivan Zajc di Rijeka, Sofia National Opera and Ballet, per oltre 300 concerti sinfonici e oltre 200 recite di opere liriche.
Diversi i riconoscimenti ottenuti, in particolare per le sue capacità artistiche e l’impegno per la diffusione della cultura musicale nelle giovani generazioni, tra cui lo storico premio Scala d'Oro, il Premio Pegaso della Regione Toscana, il Premio America, il Premio Kinéo e il Premio Nazionale Gentile da Fabriano. Il Corriere della Sera la segnala tra le 50 donne dell’anno 2017, nel 2018 Forbes la inserisce tra i 100 giovani leader del futuro sotto i 30 anni e Fortune tra i 40 under 40 del 2023 e del 2024. Accanto all’attività professionale porta avanti un’intensa attività divulgativa, collaborando con istituzioni riconosciute quali Universität Wien, Università Bocconi di Milano, Politecnico di Milano, Iulm, Polimoda di Firenze, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Università Federico II di Napoli, Università Cattolica di Milano per la quale ha tenuto il concerto di inaugurazione dell’anno accademico nell’anno del centenario (2021), Luiss per la quale ha tenuto una lectio magistralis in occasione del trentennale della scomparsa di Guido Carli e Università di Sassari per la quale ha tenuto la lectio magistralis per l’inaugurazione dell’anno accademico 2018/19.
Per la casa editrice Utet ha pubblicato 'Allegro con fuoco' e 'Le sorelle di Mozart', tradotto in francese da Payot et Rivages con il titolo 'Fortissima' e in spagnolo per MRA Ediciones con il titolo 'Las hermanas de Mozart' , 'L'ora di musica' e 'Puccini contro tutti'; per DeAgostini Scuola ha curato il manuale di educazione musicale per le scuole secondarie di primo grado 'Armonie'. Nel 2022 ha inoltre pubblicato il saggio 'Ciclicità, staticità e atemporalità - Il viaggio del Wanderer attraverso l'estetica schubertiana' all’interno di 'Verbum Caro', miscellanea dedicata all’80esimo genetliaco del cardinale Ravasi (Edizioni San Paolo).
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(Adnkronos) - L'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' si apre sempre più al territorio e guarda con grande attenzione ai giovani. Durante la Settimana della scienza, l'istituto romano ha organizzato due cineforum per parlare agli studenti di malattie infettive, Hiv e infezioni sessualmente trasmissibili. Domani, martedì 23 settembre, presso la sede dell'Irccs, verrà proiettato il film del 2013 'Dallas buyers club', diretto da Jean-Marc Vallée, che racconta la storia vera di Ron Woodroof, un elettricista texano a cui venne diagnosticato l'Hiv negli anni '80, quando la malattia era ancora poco conosciuta e stigmatizzata e non erano disponibili, come oggi, terapie efficaci. Mercoledì 24 settembre sarà la volta del film del 2011 'Contagion', diretto da Steven Soderbergh, thriller che racconta la diffusione di un virus letale e la corsa contro il tempo della scienza per fermarlo. Entrambi gli eventi saranno seguiti da un dibattito con medici ed esperti, durante il quale interverranno anche persone che porteranno la propria testimonianza e si affronteranno temi sociali e sanitari attuali, come la crescente diffusione di infezioni sessualmente trasmissibili.
Le infezioni sessualmente trasmissibili continuano a rappresentare un problema di sanità pubblica e i casi sono in aumento anche tra giovani e giovanissimi, ricordano gli esperti dello Spallanzani. "I ragazzi - spiega Valentina Mazzotta, responsabile dell'Ambulatorio Counseling Test e Profilassi Hiv e Ist - oggi si avvicinano presto al sesso, anche grazie ai social, ma senza ricevere un'adeguata educazione sessuale. Molti non conoscono le infezioni sessualmente trasmissibili, le loro conseguenze o gli strumenti di prevenzione, e la consapevolezza è ancora bassa. A scuola si parla poco di questi temi e le campagne non sempre raggiungono i più giovani nel modo giusto. Nel Lazio oltre il 10% delle nuove diagnosi di Hiv nel 2023 ha riguardato ragazzi sotto i 25 anni. Un dato che conferma la necessità di intervenire su informazione e prevenzione tra i giovani. Ed è quello che stiamo facendo. In generale, la fascia più colpita per le nuove diagnosi di Hiv è quella tra i 20 e i 34 anni".
Nei primi sei mesi del 2025 - riporta una nota - allo Spallanzani sono stati effettuati 3.378 test per l'Hiv, con 82 nuove diagnosi, pari al 2,4% delle persone testate. Un dato in aumento rispetto al 2024 quando i test erano stati 1.379 con 22 positivi (1,6% dei soggetti testati). Anche per sifilide, gonorrea e clamidia sono stati intensificati i controlli: oltre 1.500 test per la sifilide e più di 1.300 per le altre malattie sessualmente trasmissibili nei primi 6 mesi del 2025 con una crescita dei test esponenziale, +500% dal 2023 al 2025, a testimoniare il potenziamento dell'azione dello Spallanzani che è centro di riferimento regionale. "Ma i dati - precisa Mazzotta - vanno contestualizzati. Stiamo facendo più test e quindi emergono più infezioni. Parte dell'incremento è legata all'aumento delle persone che usano la PrEP", profilassi pre-esposizone, "e che si sottopongono a controlli regolari". La Settimana della scienza è organizzata dallo Spallanzani con il patrocinio del ministero dell'Università e della Ricerca, della Regione Lazio e del Comune di Roma.
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(Adnkronos) - È una delle mostre più importanti sull'artista polacco Igor Mitoraj 'Lo sguardo – Humanitas Physis', quella che si chiuderà il 31 ottobre prossimo, con le 29 opere monumentali del maestro Mitoraj collocate tra il Parco Archeologico Neapolis, il Castello Maniace a Ortigia, e a Ragalna, sull'Etna. A esserne certo è Paolo Patanè, direttore della produzione esecutiva della mostra, come ha dichiarato a margine del finissage di sabato scorso. Un evento in cui le performance artistiche ideate da Gisella Calì, docente di musical theatre apprezzata per i suoi spettacoli di teatro immersivo, dedicate ai 4 elementi sui quali è stata sviluppata la mostra, hanno incantato i presenti, tutti collezionisti e appassionati delle opere di Mitoraj. "Certamente è la mostra più articolata. Tre siti molto diversi: Ortigia, la Neapolis e l'Etna. Siti archeologici e siti naturalistici", ha detto.
"Un racconto poderoso - ha aggiunto -, non solo per la monumentalità delle opere, per il tentativo - credo riuscito - di raccontare non la fragilità dell'uomo ma la sua autodeterminazione, il coraggio, la capacità di cercare la sua libertà, di conquistarla, con un passaggio dal guardare al vedere che significa consapevolezza, autodeterminazione e, quindi, anche scelta. Un sito straordinario, che misura l'identità di Mitoraj. Mitoraj ha una capacità di leggere i luoghi quasi irripetibile, in modo tale da sembrare quasi sorgere dai luoghi stessi in cui è esposto. D'altra parte, è anche vero che si tratta di una mostra che ci spiega come e quanto i siti archeologici possano parlare alla contemporaneità. La sfida è farlo anche altrove - ha concluso Patanè -, farlo con Mitoraj, farlo anche con altri, purché siano capaci di raccontare la grandezza dell'arte, uno spessore culturale e una visione del mondo di cui questa contemporaneità ha bisogno".

(Adnkronos) - I farmaci anti-Egfr - una delle terapie a bersaglio molecolare più utilizzate in oncologia, dal cancro al polmone a quello del colon-retto - si sono dimostrati efficaci anche in alcuni casi di tumore gastrico. Questi medicinali, che agiscono disattivando un recettore noto per stimolare la crescita delle cellule neoplastiche, hanno rallentato la progressione della malattia in 2 gruppi selezionati di pazienti che insieme rappresentano il 10-15% dei malati di cancro allo stomaco. La scoperta, pubblicata su 'Cancer Research', è firmata da un team dell'Irccs di Candiolo guidato da Silvia Giordano, direttrice del Laboratorio di Biologia molecolare del cancro dell'istituto torinese.
Ogni anno il tumore gastrico colpisce oltre 1 milione di persone a livello globale, causando circa 770mila decessi (Globocan 2020). "E' una delle principali cause di morte per cancro nel mondo - spiega Cristina Migliore, responsabile del lavoro - Purtroppo nella maggior parte dei casi il tumore viene diagnosticato in fase avanzata, quando le opzioni di cura sono più limitate. Per questo motivo la ricerca scientifica è costantemente al lavoro per individuare terapie sempre più efficaci e mirate. Uno dei bersagli molecolari studiati nel tumore gastrico è la proteina Egfr, contro la quale sono stati sviluppati diversi farmaci che, tuttavia, finora avevano dato esiti deludenti in questo tumore". Ora gli scienziati di Candiolo hanno individuato un gruppo di pazienti i cui tumori producono in grandi quantità 2 molecole, Areg ed Ereg, che attivano Egfr. In presenza di alti livelli di Areg ed Ereg, i farmaci anti-Egfr si sono dimostrati in grado di rallentare la crescita del cancro. I dati sperimentali sono stati confermati sui pazienti nell'ambito di uno studio clinico.
Qualche anno prima la stessa équipe di Candiolo, attraverso l'analisi di centinaia di campioni tumorali custoditi nella biobanca dell'istituto - una delle più grandi al mondo per questo tipo di neoplasie, con oltre 250 casi conservati, evidenziano dall'Irccs - aveva già individuato un gruppo di tumori con un numero molto elevato di copie del gene Egfr, che quindi rispondeva bene ai farmaci anti-Egfr. Anche in questo caso uno studio clinico ha confermato le evidenze sperimentali. "Queste scoperte - commenta Giordano - offrono una nuova speranza terapeutica a circa il 10-15% di pazienti affetti da carcinoma gastrico che finora non avevano alternative efficaci. Grazie alla selezione mirata dei pazienti, sarà possibile offrire trattamenti più efficaci, meno tossici e più personalizzati. I risultati raggiunti sono incoraggianti, ma il prossimo passo sarà avviare studi clinici dedicati per validare queste evidenze e renderle disponibili ai pazienti". L'Irccs di Candiolo, grazie alla sua biobanca unica per dimensioni e alla competenza dei suoi ricercatori - si legge in una nota - si conferma un centro di riferimento internazionale nello studio del tumore gastrico.
Leggi tutto: Cancro stomaco, studio svela efficacia terapie target in 10-15% pazienti

(Adnkronos) - Le nuove regole del Concordato preventivo biennale introdotte dal decreto correttivo (D.Lgs. n. 81/2025) e, in particolare, le ricadute su professionisti, associazioni e società tra professionisti (stp). La Fondazione studi consulenti del lavoro, con l’approfondimento 'Cpb: nuove cause di esclusione e cessazione per autonomi, associazioni professionali e Stp' accende i riflettori sulle modifiche al sistema dell’istituto, non limitandosi a riepilogare il quadro normativo, ma mettendo in luce le principali criticità applicative, come il rischio di disallineamenti temporali tra soci ed enti, che potrebbe bloccare l’adesione al regime o le possibili esclusioni in presenza di Isa approvati ma non applicabili, con conseguenti vuoti normativi. Vengono, inoltre, forniti consigli pratici per i professionisti per evitare l’esclusione o la cessazione dal regime e pesanti ripercussioni fiscali.
Le nuove regole delineano un sistema più rigido, ma coerente in materia di Cpb, allineando i criteri di accesso e permanenza a un principio di uniformità tra professionista e struttura associata. Tuttavia, l’applicazione concreta di tali norme si presenta complessa, specie in presenza di: adesioni disallineate temporalmente; Isa approvati ma inapplicabili; difficoltà organizzative nel coordinare la scelta di tutti i soggetti coinvolti. Si auspica che l’Agenzia delle Entrate possa intervenire con ulteriori chiarimenti interpretativi, magari con un’apposita circolare, per dirimere i dubbi applicativi, specie in merito al tema degli Isa e ai casi di esclusione automatica a causa di disallineamenti non voluti tra soci e enti.
Prima di aderire al Cpb per il biennio 2025/2026, è fortemente consigliato che: ogni professionista verifichi la posizione degli enti cui partecipa; ogni Stp o associazione si coordini con tutti i soci/associati titolari di reddito di lavoro autonomo; venga effettuata una valutazione degli Isa applicabili non solo sotto il profilo dell’approvazione, ma anche della effettiva applicabilità ai fini dell’adesione. Un errore di coordinamento o una lettura errata della norma potrebbe compromettere l’adesione e comportare conseguenze fiscali rilevanti.
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(Adnkronos) - In occasione del Mese della consapevolezza del dolore, che si celebra a settembre, Viatris Italia, azienda del gruppo Viatris, una realtà globale che opera nell'ambito della salute, rinnova il proprio impegno nel sensibilizzare l'opinione pubblica su una condizione tanto diffusa quanto trascurata: l'impatto del dolore nella vita quotidiana. La performance della campagna 'Via dal dolore', realizzata tra le vie di Milano, vuole portare alla luce l'impatto che il dolore può avere nella quotidianità: spesso si insinua nella vita delle persone senza lasciare segni visibili, ma è capace di compromettere profondamente la qualità della vita. Dei performer hanno messo in scena la quotidianità di una persona affetta da dolore persistente, simulando le difficoltà nei movimenti, come camminare, le esitazioni nei gesti più semplici e il peso emotivo che accompagna ogni azione quotidiana, suscitando particolare curiosità e interesse da parte dei passanti. Attraverso il linguaggio del corpo hanno mostrato e reso tangibile una realtà troppo spesso invisibile, ma diffusa.
La campagna 'Via dal dolore', avviata lo scorso anno, è stata ideata per coinvolgere in modo mirato tutti gli attori chiave nel percorso di cura - medici, farmacisti e pazienti - attraverso una strategia multicanale integrata. Il piano ha previsto la realizzazione di materiali informativi dedicati, una solida presenza digitale, la partecipazione attiva a congressi di settore e un costante impegno nella formazione dei professionisti sanitari. Le attività messe in campo hanno riscosso un riscontro particolarmente positivo, soprattutto da parte della comunità medica, a conferma dell'efficacia e della rilevanza della campagna nel sensibilizzare e supportare una gestione più consapevole e tempestiva del dolore, sottolineano i promotori.
Il dolore - ricorda una nota - rappresenta secondo gli esperti una delle esperienze più universali e, al contempo, più complesse da comprendere e trattare. In ambito medico è possibile distinguerlo in quattro tipologie principali: nocicettivo, causato da danni ai tessuti; neuropatico, derivante da lesioni o disfunzioni del sistema nervoso; nociplastico, dovuto a un'alterata elaborazione del dolore da parte del sistema nervoso centrale; misto, che combina più meccanismi dolorosi simultaneamente nella stessa area del corpo, come ad esempio la lombalgia cronica, riconosciuta come la principale causa di disabilità nel mondo, con una prevalenza stimata superiore al 70% nelle società industrializzate. Il dolore nocicettivo è spesso associato a condizioni infiammatorie come tendiniti, borsiti e artriti, oppure a traumi articolari. E' per esempio frequente nei casi di instabilità cronica della caviglia, dove la persistenza del danno tissutale genera dolore anche a lungo termine. Il dolore neuropatico, invece, si manifesta in patologie come la neuropatia periferica o la radicolopatia. Il dolore nociplastico, meno noto, ma sempre più riconosciuto, è caratteristico di condizioni in cui non si riscontrano danni evidenti ma il dolore è comunque reale e debilitante. Ne sono esempio la fibromialgia, la sindrome da stanchezza cronica e le malattie infiammatorie intestinali (Ibd), la cui incidenza è in aumento anche in Italia, con tassi che toccano i 93,8 casi per 100mila abitanti. Infine, la forma mista è tra le più difficili da trattare: in Italia, come riportato in alcuni studi, interessa circa il 34% dei pazienti con dolore cronico, con osteoartrosi e lombalgia cronica tra i principali esempi.
Nonostante la diffusione e la varietà delle forme di dolore - prosegue la nota - molte persone non ne parlano in modo aperto con i professionisti sanitari: per motivi culturali, emotivi, o per mancanza di consapevolezza della propria condizione, il dolore viene minimizzato o ignorato. Questo silenzio può però portare a diagnosi tardive, trattamenti inefficaci e a una gestione del dolore non adeguata. Superare il tabù che il dolore debba essere semplicemente sopportato è il primo passo per costruire un dialogo autentico tra medico e paziente, in grado di favorire una presa in carico tempestiva, personalizzata ed efficace. Con questo nuovo video, realizzato per raccontare la performance, si intende ribadire che ogni tipologia e grado di dolore merita ascolto. Anche quando non è evidente, perché può compromettere l'autonomia, il lavoro, le relazioni e l'equilibrio psicologico. Dare forma al dolore è un atto di consapevolezza che permette di accendere i riflettori sulla quotidianità dei pazienti.
"Il dolore, soprattutto nella sua forma cronica, può isolare e limitare profondamente chi ne è colpito. Con la campagna 'Via dal dolore' vogliamo porre l'attenzione su una realtà spesso invisibile e che impatta in modo significativo la qualità di vita delle persone - dichiara Matteo Surace, Medical Lead Italy & Head of North Cluster Europe - In linea con la nostra mission di consentire alle persone nel mondo di vivere una vita più sana in ogni sua fase, siamo al fianco dei pazienti, dei clinici e dei farmacisti per promuovere una maggiore consapevolezza delle diverse tipologie di dolore, favorire una diagnosi precoce e permettere a ciascuno di trovare la giusta risposta alle proprie necessità di salute".
Il video della performance sarà disponibile, insieme ai contenuti educativi della campagna 'Via dal solore', sul sito web ufficiale www.viadaldolore.it e sulle pagine social, in particolare su Facebook e Instagram. Questi canali offrono materiali di approfondimento per aumentare la consapevolezza sulle diverse forme di dolore, promuovere il dialogo medico-paziente - a seguito di un primo confronto con il farmacista - e incoraggiare una gestione più attiva, informata e partecipata della propria salute.

(Adnkronos) - Come può un abito raccontare l’abbraccio silenzioso di una terra che ti accoglie e ti fa sentire parte di sé? Come può la moda diventare voce di un Paese, della sua gente, della sua anima? A queste domande risponde “Italia di Moda”: il progetto fotografico di Andrea Varani con Ludmilla Voronkina Bozzetti, inaugurato oggi nella suggestiva cornice della Galleria Deloitte, all’interno della chiesa sconsacrata di San Paolo Converso nel cuore di Milano.
Un debutto che segna una doppia anteprima assoluta: quella della mostra e quella della Galleria Deloitte, nuovo spazio espositivo pensato per custodire e condividere bellezza, cultura e ispirazione.
“Italia di Moda” nasce da un anno di lavoro e di viaggio attraverso le 20 regioni italiane, trasformando territori, tradizioni e suggestioni in un racconto visivo composto da 46 scatti. In ciascuna immagine, Ludmilla indossa creazioni delle più prestigiose maison italiane - da Giorgio Armani a Dolce & Gabbana, da Roberto Cavalli a Etro - immergendosi in scenari simbolici e unici: dalle Dolomiti alla Sicilia, dai borghi medievali dell’Umbria alla laguna veneta. Non solo moda, ma memoria e appartenenza: ogni fotografia diventa simbolo e racconto, un ponte tra eleganza e identità.
Un progetto fotografico e culturale che - con il patrocinio di Camera Nazionale della Moda Italiana, di Pitti Immagine, di Fondazione Deloitte e in collaborazione con Deloitte - unisce il linguaggio universale della moda con la ricchezza del paesaggio, delle tradizioni e delle eccellenze produttive italiane. Ogni immagine è un omaggio al Made in Italy, alla bellezza del territorio e al savoir-faire artigianale che rende l’Italia un’icona globale
“Italia di Moda” è visitabile fino al 10 ottobre 2025, su prenotazione tramite il sito dedicato, nella Galleria Deloitte: spazio espositivo ricavato nella chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, gioiello del XVI secolo oggi restituito a funzioni culturali e artistiche.
“Italia di Moda per me non è solo una mostra, ma un diario emozionale. Ogni scatto racchiude un incontro: con un paesaggio, con una tradizione, con un gesto di accoglienza che mi ha fatto sentire parte di questa terra. Ho imparato che la moda non è soltanto tessuto o estetica, ma un linguaggio viscerale che si indossa; che si sente sulla pelle e che diventa appartenenza. In questo viaggio ho respirato la luce delle Dolomiti e il profumo del mare Adriatico, ho sentito il vento che scuoteva gli ulivi secolari della Puglia e il calore di una porta aperta in un borgo della Sicilia. L’Italia non mi ha accolto con parole solenni, ma con gesti semplici e potenti: un piatto condiviso, una chiave consegnata, un sorriso offerto. Oggi posso dire che non sono più un’ospite, ma una parte viva di questa terra. Italia di Moda è il mio modo di restituire tutto questo: un atto d’amore verso un Paese che mi ha insegnato che la bellezza non è solo ciò che si vede, ma ciò che si vive” – dichiara Ludmilla Voronkina Bozzetti.
“Ho voluto raccontare con sensibilità artistica non solo l’eleganza della moda italiana, ma anche l’identità profonda dei luoghi, restituendo al pubblico immagini che diventano vere e proprie narrazioni visive. Con la mia Leica ho cercato di dipingere un mondo dove la moda è mezzo di connessione tra l’uomo e la bellezza del territorio”, dichiara Andrea Varani.
«Oggi, in occasione dell’apertura della Fashion Week di Milano, siamo lieti di inaugurare nella nostra Galleria Deloitte – uno spazio dedicato all’arte e alla cultura – la mostra Italia di Moda, un tributo alla bellezza dell’Italia e alla moda Made in Italy» - dichiara Fabio Pompei, CEO Deloitte Italia. «Organizzata con il patrocinio della Camera Nazionale della Moda Italiana, Italia di Moda racconta il connubio tra creatività, bellezza e imprenditoria. Oltre a essere una manifestazione del genio e della creatività italiana, infatti, la moda Made in Italy rappresenta un vero e proprio pilastro economico per il nostro Paese: contribuisce a circa il 5% del Pil, con un valore aggiunto stimato in 75 miliardi di euro, oltre 1,2 milioni di addetti e più di 53 mila imprese, il 79% delle quali sono PMI. Dati che confermano come il Made in Italy sia al tempo stesso sinonimo di qualità e motore di crescita economica» conclude.
Accanto alla mostra prende forma il volume “Italia di Moda. Viaggio tra le bellezze italiane. Immagini ed emozioni” edito da Skira, in cui le fotografie di Andrea Varani e l’intensità di Ludmilla Voronkina Bozzetti diventano un atlante emozionale dell’Italia. Non un semplice catalogo, ma un libro che raccoglie luoghi, storie e tradizioni: un racconto in cui la moda si intreccia con la memoria e la luce che rende unica ogni regione. Un’opera che prolunga l’esperienza della mostra e ne custodisce lo spirito, trasformando ogni immagine in una poesia visiva dedicata al Paese e alla sua bellezza senza tempo.
Ludmilla ha indossato le creazioni di numerosi prestigiosi brand, quali Alessandro Angelozzi, Alessandro Enriquez, Antonio Riva, Boglioli, Borsalino, Brioni, Cesare Paciotti, Chantecler, Chiara Boni, Colmar, Cristina Ferrari, Dolce & Gabbana, Ermanno Scervino, Etro, Gas, Giorgio Armani, Giuseppe Zanotti, Herno, Il Tabarro, Kiton, Laura Biagiotti, Luisa Beccaria, Mila Schon by Franco Jacassi, Prada, Roberto Cavalli, Salvatore Ferragamo e Versace.
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(Adnkronos) - Si è svolta oggi, alla presenza delle autorità della Regione Lombardia, di Enzo Poli, Sindaco del Comune di Casnigo, di Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino e di Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato Uniacque, la cerimonia di posa della prima pietra del nuovo impianto per la sorgente Nossana, la più importante fonte della Provincia di Bergamo e una delle principali della Lombardia.
Sanpellegrino, azienda di riferimento nel settore delle acque minerali e delle bibite non alcoliche, sostiene - con un investimento pari a 11 milioni di euro - la realizzazione dell’opera che, una volta completata, sarà donata a Uniacque, società che gestisce il servizio idrico integrato della provincia di Bergamo, e sarà utilizzata a beneficio della collettività. Il progetto si inserisce nell’approccio globale del Gruppo Sanpellegrino, che si concretizza in azioni e investimenti mirati a livello locale per la protezione dell’acqua, risorsa profondamente legata al territorio e al suo tessuto economico. L’opera di Nossana è parte di un piano di 40 milioni di euro, avviato dal 2020, per la protezione dei bacini idrici e della biodiversità e la valorizzazione delle comunità locali in cui è presente.
L’impianto per la gestione della sorgente Nossana nasce con l’obiettivo di ottimizzare la gestione dell’acqua e garantire un approvvigionamento idrico costante ai comuni bergamaschi anche in occasione di precipitazioni particolarmente abbondanti o di eventi atmosferici eccezionali, che possono influire sulla sua disponibilità. In tal modo si eviterà di attivare pozzi supplementari per effettuare prelievi aggiuntivi di acqua di falda. I
lavori di realizzazione del nuovo impianto, che sorgerà all’interno del territorio del Comune di Casnigo, verranno ultimati entro il 2026. La sorgente Nossana, che serve un bacino di oltre 315.000 persone, ha una portata di circa 800 litri al secondo: grazie al nuovo impianto, sarà possibile gestire anche in occasione di precipitazioni eccezionali circa 430 litri al secondo, corrispondenti a un volume complessivo di 3,8 milioni di metri cubi all’anno. In questo modo si assicurerà la continuità di un servizio essenziale, contribuendo alla tutela e alla valorizzazione di una risorsa preziosa per il territorio.
“La gestione responsabile e sostenibile dell’acqua è parte integrante del nostro DNA, per questo stiamo investendo in progetti a beneficio non solo dei nostri siti, ma che coinvolgono per esteso i territori in cui operiamo. – ha dichiarato Michel Beneventi, Amministratore Delegato del Gruppo Sanpellegrino. – La realizzazione dell’impianto per la sorgente Nossana rappresenta un tassello di un progetto globale che il nostro Gruppo sta portando avanti per rigenerare i cicli idrologici dei territori in cui siamo presenti, aiutando a contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. In ogni territorio vogliamo contribuire a portare avanti un impegno comune e condiviso con le realtà locali, mettendo a sistema esperienze già avviate, e sviluppare soluzioni innovative. Quest’opera è un passo importante in questa direzione perché consentirà di ottimizzare la gestione dell’acqua sorgiva e garantirà continuità nell’approvvigionamento idrico anche in condizioni climatiche particolarmente complicate”.
''Siamo convinti che il futuro del servizio idrico passi anche attraverso la capacità di costruire alleanze solide tra realtà pubbliche e private, fondate sulla responsabilità comune e sulla volontà di generare valore condiviso. – ha dichiarato Pierangelo Bertocchi, Amministratore Delegato Uniacque – La posa della prima pietra di questo impianto rappresenta un segnale concreto di come la collaborazione tra Sanpellegrino e Uniacque possa tradursi in un beneficio reale per la comunità: un’infrastruttura innovativa che migliorerà ulteriormente la qualità dell’acqua e rafforzerà la sostenibilità della gestione. Desidero ringraziare Sanpellegrino per aver scelto di investire in un progetto che guarda al futuro dei cittadini e delle nuove generazioni. Quando parliamo di sostenibilità intendiamo non solo l’efficienza e l’innovazione dei processi, ma anche l’impegno a proteggere le risorse naturali e a restituire ai cittadini servizi capaci di durare nel tempo. È in questa direzione che vogliamo continuare a lavorare: fare della sinergia tra pubblico e privato uno strumento capace di tutelare la risorsa più preziosa e costruire un futuro in cui l’acqua rimanga un bene sicuro, accessibile e condiviso per tutti''.
“Siamo felici di ospitare sul territorio del nostro Comune un’opera di pubblica utilità come l’impianto per la sorgente Nossana. Questo progetto sarà a servizio di una parte importante della Provincia di Bergamo, perché questa sorgente rappresenta una delle principali fonti di approvvigionamento idropotabile e alimenta circa il 60% dei nostri comuni. Il lavoro congiunto tra progettisti, commissioni comunali competenti in materia di ambiente, edilizia e urbanistica, Sanpellegrino e Uniacque permetterà di realizzare un’opera perfettamente integrata nel contesto ambientale. Desidero quindi esprimere il mio sincero ringraziamento a Sanpellegrino e Uniacque per aver scelto il nostro territorio per la realizzazione di questo impianto. Questo progetto dimostra come la collaborazione tra settore pubblico e privato per un obiettivo comune possa portare un contributo concreto al benessere della collettività” - ha dichiarato Enzo Poli, Sindaco del Comune di Casnigo.

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti vola d'imperio alla finale dell'Atp 250 in corso a Chengdu, in Cina. L'azzurro, n. 9 del mondo, ha superato senza problemi il kazako Alexander Shevchenko, n. 96, in due set con il punteggio di 6-3 6-1 in poco più di un'ora di gioco. Contenderà il trofeo al cileno Alejandro Tabilo, n. 112 Atp.
Tra i due tennisti c'era stato solo un precedente, al secondo turno del Roland Garros 2023, vinto da Musetti in tre set.
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(Adnkronos) - Il dialogo tra potenze nucleari rischia di andare in crisi e la Russia è pronta a rispondere a ogni minaccia. Intanto, Mosca è disposta a prorogare il trattato New START, che limita il numero di testate nucleari, se gli Stati Uniti faranno lo stesso. Vladimir Putin si esprime così nella riunione del Consiglio di sicurezza. Le dichiarazioni del presidente russo, preannunciate dalla Tass come "importanti", vengono diffuse dopo la riunione.
"La Russia è pronta a rispondere a qualsiasi minaccia strategica, non solo a parole, ma con misure militari-tecniche". parole di Putin fanno riferimento ad un quadro in evoluzione e non mancano toni allarmistici: "La situazione nella sfera della stabilità strategica continua a deteriorarsi. Le azioni distruttive dell'Occidente hanno gravemente minato le basi del dialogo tra paesi con armi nucleari". "La Russia non è interessata a una corsa agli armamenti", dice il numero 1 del Cremlino, inviando messaggi agli Usa e a Donald Trump.
"La scadenza del trattato New START nel 2026 significa la scomparsa dell'ultimo accordo che limita direttamente il potenziale missilistico. La Russia vuole tentare di mantenere lo status quo creato dal trattato New START", afferma il presidente riferendosi all'accordo - New Strategic Arms Reduction Treaty - siglato con gli Stati Uniti nel 2010 e esteso fino al 5 febbraio 2026 nonostante Mosca, nel 2023, abbia sospeso la propria partecipazione.
"Il mantenimento da parte della Russia delle restrizioni del trattato New START è possibile solo in caso di passi analoghi da parte degli Stati Uniti", precisa Putin, evidenziando che "il sistema di accordi tra Russia e Stati Uniti sul controllo delle armi missilistiche nucleari e delle armi difensive strategiche è quasi completamente smantellato". Putin, riferisce la Tass, ha ordinato di monitorare attentamente l'espansione dei componenti del sistema di difesa missilistica degli Stati Uniti, inclusa la preparazione per il dispiegamento di mezzi di intercettazione nello spazio. "La Federazione Russa è sicura dell'affidabilità e dell'efficacia delle sue forze di deterrenza", dice il presidente.
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(Adnkronos) - La tanto attesa reunion del cast di Dawson's Creek si farà, ma con un colpo di scena. James Van Der Beek , l'indimenticabile Dawson Leery, non potrà partecipare all'evento benefico in programma questa sera al Richard Rodgers Theatre di New York City. A prendere il suo posto per la lettura dal vivo del copione dell'episodio pilota del 1998 è Lin-Manuel Miranda. Van Der Beek, che ha interpretato Dawson nella serie per sei stagioni dal 1998 al 2003 e che l'anno scorso ha rivelato di avere uncancro al colon-retto in stadio 3, ha annunciato direttamente su Instagram che non potrà partecipare all'evento a causa di un virus intestinale.
"Questa è la serata che aspettavo di più da quando il mio angelo Michelle Williams (Jen Lindley nella seria, ndr) ha iniziato a organizzarla a gennaio", ha scritto Van Der Beek. "Potete immaginare quanto sia distrutto dal fatto che due virus intestinali hanno cospirato per mettermi fuori combattimento nel peggior momento possibile. Nonostante ogni sforzo, non potrò esserci". Poi, l'annuncio a sorpresa: "Ma ho una controfigura", ha continuato con ironia. "Un sostituto straordinariamente qualificato che sarebbe stato il numero uno nella mia lista dei desideri (se solo avessi immaginato che fosse disponibile). Qualcuno che i miei figli considererebbero un upgrade rispetto a me...Il ruolo di 'Dawson' sarà interpretato da Lin-Manuel Miranda. Non posso credere di averlo appena scritto".
L'evento è organizzato per raccogliere fondi a favore dell'associazione F Cancer. La reunion vedrà la partecipazione di quasi tutto il cast originale, per la prima volta riunito dalla fine della serie nel 2003. Hanno confermato la loro presenza Michelle Williams, Katie Holmes, Joshua Jackson, Mary Beth Peil, John Wesley Shipp, Mary-Margaret Humes, Nina Repeta, Kerr Smith, Meredith Monroe e Busy Philipps.
Leggi tutto: Dawson's Creek, James Van Der Beek costretto a rinunciare: "Sono distrutto"

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