Iniziativa del Comune di Cagliari lunedì 17...
Accusati di traffico di droga e ritenuti pericolosi...
Decisione della Prefettura dopo valutazioni Comitato sicurezza... 
Rispetto alla situazione dell'ex Ilva "siamo davvero molto preoccupati perché aver sentito che c’è la possibilità di aumentare il numero dei cassaintegrati ci fa pensare che probabilmente ancora non c’è una soluzione 'potabile' che possa coniugare lavoro, salute e ambiente. Auspichiamo che nell’incontro del 18 ci possano essere forniti elementi più concreti. In ogni caso, per noi non ci può essere un incremento della cassa integrazione perché il territorio di Taranto soffre tantissimo da 12 anni e non si intravede una soluzione definitiva, e bisogna fare ogni sforzo, anche un forte intervento dello Stato che possa traghettare lo stabilimento in questo momento critico verso un tempo una situazione di stabilità. Auspichiamo che il 18 possa essere data qualche rassicurazione in più, poi valuteremo". Così all'AdnKronos la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola a margine dell'assemblea nazionale della Cisl.
Sulla legge di Bilancio, continua Fumarola a margine dell'evento, "abbiamo incontrato i gruppi parlamentari, presentato anche noi degli emendamenti e fatta un’audizione. Abbiamo apprezzato una serie di risposte che ci sono state date attraverso delle scelte messe nella legge di Bilancio ma abbiamo chiesto attenzioni particolari rispetto al mondo della scuola, dell’università e della ricerca, perché servono più risorse ma anche rispetto ai pensionati. Abbiamo chiesto che si possa ripristinare Opzione donna e chiesto con molta forza il rifinanziamento del fondo della legge 76 sulla partecipazione perché non è una bandierina della Cisl ma governo e forze politiche, anche quelle di opposizione che l’hanno sostenuta, devono continuare a mantenere quella attenzione perché serve una cultura della partecipazione. Siamo certi che governo e parlamento ascolteranno questa nostra richiesta e ci aspettiamo che venga finanziata".

Donald Trump ha affermato oggi, sabato 15 novembre, di non sapere nulla delle e-mail di Jeffrey Epstein rivelate questa settimana, aggiungendo di esser stato in pessimi rapporti per anni, in un momento in cui i suoi legami con il molestatore sessuale sono oggetto di nuove domande. "Non ne so nulla. Altrimenti, l'avrei detto molto tempo fa", ha detto il presidente degli Stati Uniti a bordo dell'Air Force One mentre si recava nella sua residenza in Florida.
"Jeffrey Epstein e io siamo stati in cattivi rapporti per molti anni", ha spiegato Trump, "dovete scoprire cosa sapeva, soprattutto riguardo Bill Clinton e tutte le persone che conosceva, inclusa Jp Morgan, Chase".
Il caso Epstein è stato recentemente riacceso dalla pubblicazione delle e-mail del finanziere newyorkese in cui si afferma, tra le altre cose, che Donald Trump "era a conoscenza delle ragazze" che erano state vittime di abusi sessuali.
La difesa di Trump
Già ieri Trump si era difeso da ogni accusa con un post[1] pubblicato sul suo profilo Truth Social: "I democratici stanno facendo tutto il possibile per promuovere nuovamente la bufala Epstein - nonostante il Dipartimento di Giustizia abbia pubblicato 50.000 pagine di documenti - al fine di distogliere l'attenzione dalle loro politiche inadeguate e dalle loro sconfitte, in particolare dall'imbarazzante shutdown, che ha causato il caos totale nel loro partito". Lo ha scritto il presidente americano Donald Trump in un post su Truth Social.
"Alcuni repubblicani deboli sono caduti nelle loro grinfie perché ingenui e poco risoluti. Epstein era un democratico ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! - ha proseguito - Chiedete di Epstein a Bill Clinton, Reid Hoffman e Larry Summers, loro sanno tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare!".
"Chiederò alla procuratrice generale Pam Bondi, al Dipartimento di Giustizia e ai grandi patrioti dell'Fbi di indagare sul coinvolgimento e i rapporti di Epstein con loro, con J.P. Morgan, Chase e molte altre persone e istituzioni, per determinare quello che accadeva tra di loro", ha annunciato Trump. "Tutte le frecce puntano ai democratici - ha aggiunto - i file indicano che questi signori, come molti altri, hanno passato gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua 'isola'".
Bondi affida indagine a procuratore Ny
Poche ore dopo la richiesta di Trump, la ministra della Giustizia, Pam Bondi, ha affidato al procuratore federale di Manhattan, Jay Clayton, il compito di indagare "con urgenza e integrità" i presunti legami tra Epstein e Bill Clinton, e gli altri democratici nominati nelle mail del finanziere pedofilo morto in carcere nel 2019.
L'attorney general nel post in cui annuncia l'avvio dell'indagine scrive un "grazie" rivolto al presidente Trump per la sua sollecitazione. "Il procuratore Clayton è uno dei più capaci e fidati procuratori del Paese ed ho chiesto a lui di prendere la guida. Come con tutte le altre questioni, il dipartimento si applicherà a questa con urgenza e integrità per dare risposte agli americani", scrive su X Bondi.
Pressing Trump per bloccare pubblicazione file
Trump ha intanto avviato una campagna di pressioni sui deputati repubblicani che appaiono intenzionati a votare la prossima settimana con i democratici, permettendo quindi l'approvazione della mozione che chiede la pubblicazione di tutti i file del dipartimento di Giustizia relativi a Jeffrey Epstein. I contatti con questi repubblicani si sono intensificati da quando Mike Johnson ha dovuto fissare per la prossima settimana la votazione della mozione, che lui per diversi mesi ha cercato in tutti i modi non portare in aula.

Follia a Marsala dove un banale diverbio nel parcheggio di un supermercato per un urto tra due veicoli si è trasformato in una violenta lite tra gli occupanti, con tanto di martellata e ben cinque persone che hanno riportato lesioni.
I Carabinieri della Compagnia di Marsala, in provincia di Trapani, a seguito di segnalazioni giunte ai numeri di emergenza sono intervenuti per l'animata lite in corso. Dagli elementi raccolti dai militari intervenuti, sembrerebbe che un 55enne abbia colpito al capo un 24enne con un martello da carpentiere. Il pronto intervento di un equipaggio della Radiomobile di Marsala è riuscito a fermare le violenze, scongiurando ulteriori conseguenze.
Tutti coloro che hanno partecipato alla lite sono stati identificati. Il martello è stato posto sotto sequestro e l’accaduto è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria per le valutazioni del caso.
Governatrice: 'Investimenti su sanità, scuola e cultura'... 
Rischio 'big' ai playoff per l'Italia. Gli azzurri sono stati (quasi) ufficialmente 'condannati' a disputare, ancora una volta, i playoff per sperare di qualificarsi alla fase finale dei Mondiali 2026, di scena il prossimo giugno in Stati Uniti, Canada e Messico. La Nazionale del ct Gattuso chiuderà infatti, a meno di un'improbabile goleada da quasi 10 gol contro la Norvegia nell'ultimo turno, al secondo posto il girone I proprio dietro agli scandinavi, che potranno festeggiare l'accesso diretto alla rassegna iridata, anche in caso di arrivo a pari punti, grazie alla migliore differenza reti.
Ma l'Italia non è l'unica big che potrebbe trovarsi, contro ogni pronostico, a giocare gli spareggi. Con il fiato sospeso ci sono infatti anche per Germania e Portogallo, che si giocheranno tutto nell'ultima gioranta. La Nazionale tedesca ha battuto 'soltanto' 2-0 il Lussemburgo grazie alla doppietta di Woltemade, talento del Newcastle, e si ritrova in testa al gruppo A a pari punti con la Slovacchia, avversaria lunedì nell'ultima e decisiva partita e già vittoriosa all'andata.
Agli uomini di Nagelsmann potrebbe bastare anche un pareggio, in virtù della migliore differenza reti, mentre a Calzona servirebbe un trionfo per volare direttamente ai Mondiali e costringere la Germania ai playoff.
Destino nelle proprie mani anche per il Portogallo. I lusitani sono stati battuti dall'Irlanda a Dublino per 2-0 nell'ultimo turno, in una partita che ha visto la prima espulsione in Nazionale per Cristiano Ronaldo[1], e si ritrovano al primo posto del girone F a quota 10 punti, a +2 sull'Ungheria, impegnata nella sfida casalinga all'Irlanda. Per qualificarsi e non correre rischi il Portogallo dovrà quindi necessariamente battere l'Armenia in casa nell'ultima giornata.

Dopo il massiccio raid su Kiev nella notte tra giovedì e venerdì che ha provocato almeno 7 morti, l'Ucraina è di nuovo sotto attacco. Almeno una persona è infatti rimasta uccisa e un'altra ferita nei violenti attacchi con droni russi nella regione orientale ucraina di Dnipro. Lo ha riferito su Telegram il governatore regionale Vladyslav Hayvanenko.
Diversi incendi sono divampati nella capitale regionale di Dnipro, ma sono stati segnalati danni anche ad abitazioni private e automobili nelle città più piccole di Nikopol, Marhanets, Chervonohryhorivka e Synelnykove, nonché nel distretto di Myrove.
Anche la Russia ha segnalato danni causati dagli attacchi dei droni ucraini. Mentre l'esercito ha riferito che 64 droni sono stati abbattuti sul territorio russo, il governatore di Ryazan, Pavel Malkov, ha confermato almeno un impatto. “I detriti caduti hanno causato un incendio sul territorio di un'azienda”, ha scritto Malkov su Telegram, aggiungendo che non ci sono state vittime e che l'entità dei danni è ancora in fase di valutazione. Secondo il portale internet Astra, l'azienda in questione è una raffineria.
L'Ucraina sta attaccando sistematicamente gli impianti di lavorazione del petrolio e del gas in Russia. L'obiettivo è quello di interrompere l'approvvigionamento di carburante dell'esercito russo e rendere più difficile il finanziamento della guerra attraverso le esportazioni.
Ferrovie ucraine nel mirino di Mosca, attacchi ai treni triplicati in 3 mesi
Russia all'assalto dei treni in Ucraina, con attacchi via drone che sarebbero "triplicati" a partire da luglio, segno di un'escalation massiccia contro il sistema ferroviario di Kiev, cruciale per il Paese.
La strategia di Mosca, ha spiegato il vice primo ministro ucraino responsabile delle infrastrutture Oleksii Kuleba, dall'inizio del 2025 ha causato danni per un totale di 1 miliardo di dollari.
"Se si confrontano solo gli ultimi tre mesi, gli attacchi sono triplicati", ha poi continuato Kuleba, affermando: "Dall'inizio dell'anno ci sono stati 800 attacchi alle infrastrutture ferroviarie e più di 3.000 strutture ferroviarie sono state danneggiate. Ciò che abbiamo visto in questi attacchi sempre più intensi è che prendono di mira i treni, cercando soprattutto di uccidere i macchinisti".
In un paese grande come l'Ucraina, le ferrovie sono fondamentali. Secondo l'istituto statistico statale, la rete ferroviaria trasporta oltre il 63% del traffico merci nazionale, compresi i carichi di grano, e il 37% del traffico passeggeri. Gli aiuti militari provenienti da paesi stranieri arrivano spesso in treno.
Dall'invasione russa su vasta scala non sono più operativi gli aeroporti civili, quindi la maggior parte delle persone entra ed esce dal Paese, compresi i leader mondiali in visita, in treno. "Non è solo una questione della quantità degli attacchi, ma anche dell'approccio delle forze nemiche", ha commentato Oleksandr Pertsovskyi, capo delle ferrovie statali ucraine, Ukrzaliznytsia. "Ora, grazie ai droni Shahed molto precisi, stanno prendendo di mira singole locomotive".
Trump: "Troppi morti, spero di fermare presto la guerra"
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intanto espresso la speranza che la guerra russo-ucraina possa concludersi presto, rafforzando le sanzioni secondarie contro la Russia, e ha riferito che il numero di morti da entrambe le parti ha raggiunto quota 25.000 nel giro di un mese.
"La settimana scorsa hanno detto che nell'ultimo mese sono morti 25.000 soldati, più o meno in egual misura in entrambi i Paesi. Questo non sarebbe mai successo se fossi stato presidente. Pensavo di avere un ottimo rapporto con il presidente Putin", ha detto Trump in un'intervista al canale televisivo britannico GB News.
"Non si è verificato nulla di simile dalla Seconda Guerra Mondiale", ha aggiunto Trump, esprimendo la speranza di poter porre fine alla guerra. "Succederà. Spero che accada presto. Li abbiamo messi sotto pressione, sapete, con l'India e il petrolio".
Alla domanda se fosse infastidito dal fatto di non essere riuscito a porre fine alla guerra in Ucraina, Trump ha risposto: "Lo sono. Ho risolto otto guerre, e ne rimane una... Pensavo sarebbe stato più facile perché ho risolto alcune guerre che duravano, in un caso, 32 anni. E l'ho risolta in due giorni. Ne sono molto orgoglioso".
Tajani: "Presto da Italia nuovo pacchetto aiuti militari a Kiev"
"Stiamo per inviare un altro pacchetto di aiuti militari non perché siamo in guerra con la Russia ma perché vogliamo che l'Ucraina sia messa nelle condizioni di difendersi in attesa che possa esserci un confronto per arrivare al cessate il fuoco" e "sosteniamo a anche tutte le iniziative Usa per arrivare al cessate il fuoco in Ucraina", dichiara intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto in videocollegamento all'assemblea nazionale della Cisl in corso a Roma.

Russia all'assalto dei treni in Ucraina, con attacchi via drone che sarebbero "triplicati" a partire da luglio, segno di un'escalation massiccia contro il sistema ferroviario di Kiev, cruciale per il Paese.
Assalto al treno, la strategia di Mosca
La strategia di Mosca, ha spiegato il vice primo ministro ucraino responsabile delle infrastrutture Oleksii Kuleba, dall'inizio del 2025 ha causato danni per un totale di 1 miliardo di dollari.
"Se si confrontano solo gli ultimi tre mesi, gli attacchi sono triplicati", ha poi continuato Kuleba, affermando: "Dall'inizio dell'anno ci sono stati 800 attacchi alle infrastrutture ferroviarie e più di 3.000 strutture ferroviarie sono state danneggiate. Ciò che abbiamo visto in questi attacchi sempre più intensi è che prendono di mira i treni, cercando soprattutto di uccidere i macchinisti".
Aeroporti fermi, perché le ferrovie sono fondamentali per Kiev
In un paese grande come l'Ucraina, le ferrovie sono fondamentali. Secondo l'istituto statistico statale, la rete ferroviaria trasporta oltre il 63% del traffico merci nazionale, compresi i carichi di grano, e il 37% del traffico passeggeri. Gli aiuti militari provenienti da paesi stranieri arrivano spesso in treno.
Dall'invasione russa su vasta scala non sono più operativi gli aeroporti civili, quindi la maggior parte delle persone entra ed esce dal Paese, compresi i leader mondiali in visita, in treno. "Non è solo una questione della quantità degli attacchi, ma anche dell'approccio delle forze nemiche", ha commentato Oleksandr Pertsovskyi, capo delle ferrovie statali ucraine, Ukrzaliznytsia. "Ora, grazie ai droni Shahed molto precisi, stanno prendendo di mira singole locomotive".

Prima ondata di freddo, clima tipicamente autunnale e piogge su mezza Italia. Arriva la svolta meteo sulla Penisola, con il passaggio definitivo al maltempo che avverrà a partire dalla giornata di oggi, peggiorerà all'inizio della prossima settimana per poi approdare al gelo artico, previsto per giovedì prossimo. Sono queste le previsioni degli esperti per oggi, sabato 15 novembre, e per i giorni a venire.
Due perturbazioni sull'Italia, parla l'esperto
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma l’arrivo di due perturbazioni sull’Italia. La prima perturbazione ci raggiungerà già nella giornata di sabato 15 novembre, con piogge più frequenti su Liguria, Piemonte e Lombardia. Le precipitazioni tenderanno ad estendersi anche al Veneto e all’alta Toscana, intensificandosi localmente a causa della tanta energia anche in gioco (mari ancora fin troppo caldi per la stagione).
Più sole sul resto del Centro, al Sud e sulle due Isole Maggiori con temperature qui addirittura in leggero aumento a causa del rinforzo dei venti dai quadranti meridionali.
Domenica 16 Novembre è previsto il passaggio della seconda perturbazione atlantica che sfonderà sull’Italia portando piogge battenti ancora una volta soprattutto sulle regioni del Nord e sulla Toscana. Le precipitazioni saranno più forti sulla Liguria, anche con nubifragi, e sui settori montuosi della Lombardia e in serata su quelli del Triveneto. Da segnalare il ritorno della neve sulle nostre montagne con fiocchi oltre i 1800/2000 metri di quota.
Veniamo ora alla svolta attesa nel corso della prossima settimana che si preannuncia alquanto movimentata e via via pure più fredda. Tra martedì 18 e mercoledì 19 novembre ci aspettiamo il passaggio di un vortice sul Mediterraneo che porterà piogge anche intense su gran parte del Centro-Sud.
Da giovedì 20 novembre quando prenderà vita la prima seria irruzione di aria fredda di origine artico marittima.
Si profila una configurazione dalle caratteristiche invernali: il nucleo di aria fredda scenderà dal Nord Europa verso il Mediterraneo, determinando un deciso abbassamento delle temperature, inferiori alla media stagionale su gran parte del Nord e del Centro Italia. Le correnti in ingresso dalla Porta del Rodano potrebbero favorire la genesi di un minimo depressionario sul Tirreno, con precipitazioni significative su molte regioni e neve fino a quote piuttosto basse specie al Nord.
Le previsioni nel dettaglio
Sabato 15. Al Nord: piogge sparse al Nord-Ovest, nubi altrove. Al Centro: piogge sull’alta Toscana; stabile altrove. Al Sud: soleggiato e mite.
Domenica 16. Al Nord: piogge diffuse, neve a 1800 metri. Al Centro: piogge sull’alta Toscana. Al Sud: soleggiato e mite.
Lunedì 17. Al Nord: piogge su Triveneto. Al Centro: piogge su settori tirrenici. Al Sud: pioggia in Campania, soleggiato altrove.
Tendenza: nuovo peggioramento da Martedì 28 al Centro Sud. Da Giovedì 20 irruzione di aria fredda dal Nord Europa.

In Italia le imposte che gravano sulla ricchezza esistono già. Nel 2024, ad esempio, hanno garantito all’erario 51,2 miliardi di euro e negli ultimi 20 anni, periodo in cui nel nostro Paese hanno governato a più riprese tutti gli schieramenti politici e la quasi totalità dei partiti, il gettito è addirittura cresciuto del 74 per cento. Così l'Ufficio studi della Cgia mentre in Italia in occasione dei lavori sulla manovra torna il dibattito sulla patrimoniale.
La voce che pesa di più sulle nostre tasche è l’Imu che viene applicata sulle prime case di lusso, sulle seconde/terze case, sui capannoni, sugli uffici, i negozi e i terreni fabbricabili. L’anno scorso il prelievo è stato pari a 23 miliardi di euro, il 45 per cento del gettito totale delle patrimoniali. Seguono l’imposta di bollo sui conti correnti, sui conti di deposito, sulle fatture, sulle ricevute, etc., che ha consentito allo Stato di incassare 8,9 miliardi. Il bollo auto, tassa di possesso applicata dalle regioni, è costato agli italiani 7,5 miliardi, mentre l’imposta di registro che paghiamo quando effettuiamo una compravendita immobiliare o quando stipuliamo un contratto di affitto ci è costata 6,1 miliardi di euro.
Nel Documento programmatico di finanza pubblica 2025, quest’anno la pressione fiscale è prevista al 42,8 per cento; 0,3 punti in più del dato registrato nel 2024 e di 1,1 punti sopra il dato 2022, anno che 'precede' l’arrivo a Palazzo Chigi della Presidente Meloni. Ma questo in realtà non vuol dire che è salito il carico sulle famiglie perché sul dato incide il fatto che il taglio del cuneo fiscale ha in parte incrementato la spesa pubblica; inoltre l'aumento delle assunzioni stabili ha aumentato il gettito tributario e contributivo, tra gli elementi.
Sul fronte dell'evasione fiscale, stando ai dati governativi del 2022 la stima ammonta a oltre 102,5 mld. Dai dati della Cgia, sulla base dei dati relativi all’economia non osservata presente in ciascuna regione e il valore aggiunto prodotto, emerge che la propensione all’evasione (vale a dire quanto evade la popolazione/imprese presenti in una determinata area geografica in rapporto alla ricchezza prodotta), in Calabria è al 20,9 per cento (3,1 miliardi di evasione), in Puglia al 18,9 per cento (6,8 miliardi di mancato gettito) e in Campania del 18,5 per cento (9,4 miliardi evasi). Se invece osserviamo la graduatoria dell’evasione in termini assoluti, sono ovviamente le regioni più ricche e popolate a occupare le prime posizioni. Infatti, al primo posto troviamo la Lombardia con un mancato gettito pari a 16,7 miliardi di euro. Seguono il Lazio con 11,4 miliardi, la Campania con 9,4, Veneto ed Emilia Romagna entrambe con 7,8 miliardi.
"Mentre c’è ancora qualcuno che chiede di introdurre una patrimoniale sui ricchi, dimenticandosi del clamoroso flop conseguito in passato con l’applicazione della supertassa sugli yacht, forse sarebbe il caso di recuperare le risorse necessarie per finanziare la scuola, la sanità e il sociale contrastando seriamente l’evasione fiscale, in particolare nelle aree del Paese dove la propensione è più diffusa e razionalizzando la spesa pubblica con il taglio di sprechi, sperperi e inefficienze", conclude la Cgia.

Francesco Totti torna a parlare del suo ultimo, turbolento, anno alla Roma. L'ex capitano giallorosso è stato ospite di Alessandro Cattelan al podcast Supernova, dove ha ripercorso ricordi e rimpianti mai superati del tutto: "A inizio anno mi dissero che avrei deciso io quando smettere, poi però quando si avvicinava la fine della stagione mi dissero che sarebbe stato il mio ultimo derby".
"Qui in Italia appena arrivi a 36 o 37 anni per la gente non ti reggi più in piedi", ha continuato Totti, "quel periodo in cui non stavo bene, non fisicamente ma con il contesto che c'era intorno, sembrava che io giocassi contro tutto. Ogni volta sembrava che facevo qualcosa in più. Forse era la preparazione o la squadra o anche la mia bravura, ma ribaltavo sempre il risultato".
Inevitabile una battuta, guardando al passato, anche sulla Nazionale, reduce dalla vittoria per 2-0 in Moldavia ma contestata dai suoi tifosi[1]: "La nostra generazione era troppo forte, in Serie A ogni squadra aveva almeno uno due campioni, anche la squadra più debole", ha ricordato Totti, "in Nazionale quando ci ritrovavamo c'era una grande amicizia, anche se in campo la settimana prima eri avversario. Capitava poi che ti rivedevi a Coverciano e iniziava subito lo scherzo, la presa in giro. Sicuramente quando smetti è lo spogliatoio ciò che manca di più".
Poi sul Var ha attaccato: "È una perdita di tempo. Fai goal e non sai se è valido, aspetti cinque minuti… nel frattempo fai un aperitivo e ancora controllano. Inzaghi col Var avrebbe fatto 50 gol e non 250, almeno la metà li ha fatti con la testa davanti", ha detto Totti con un sorriso.

Nessun perdono per la Bbc ma, anzi, un rilancio sui danni. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha confermato che intraprenderà un'azione legale contro l'emittente britannica per il modo in cui la trasmissione 'Panorama' ha modificato il suo discorso, anche dopo che la società si è scusata rifiutandosi tuttavia di risarcirlo. Parlando ai giornalisti a bordo dell'Air Force One, Trump ha spiegato infatti che "faremo causa per una cifra compresa tra 1 e 5 miliardi di dollari, probabilmente la prossima settimana".
Giovedì, la Bbc ha affermato che la modifica del discorso del 6 gennaio 2021 aveva involontariamente dato "l'impressione errata che il presidente Trump avesse fatto un appello diretto ad azioni violente" e ha affermato che non sarebbe stato più trasmesso. La società si è scusata con il presidente[1], ma ha dichiarato che non avrebbe pagato alcun risarcimento finanziario. L'emittente ha rilasciato questa dichiarazione dopo che gli avvocati di Trump hanno minacciato di fare causa, chiedendo 1 miliardo di dollari di danni se la società non avesse ritrattato, presentato delle scuse e pagato un risarcimento.
"Penso di doverlo fare", ha detto Trump ai giornalisti a proposito del suo piano di intraprendere un'azione legale. "Hanno barato. Hanno cambiato le parole che uscivano dalla mia bocca". Poco prima di salire a bordo dell'aereo, il presidente Usa aveva dichiarato: "Se non lo fai, non puoi impedire che accada di nuovo ad altre persone" e aveva definito la modifica "atroce" e "peggiore della questione Kamala", riferendosi a una disputa che aveva avuto con la Cbs in merito a un'intervista nel programma 60 Minutes con la sua avversaria alle elezioni del 2024 Kamala Harris.
Un giovane di 27 anni è morto investito da un camion ieri sera sulla strada provinciale 231 nei pressi di Corato, in provincia di Bari, mentre stava attraversando la carreggiata. Sul posto è intervenuta la Polizia locale.
La giovane vittima è di Corato come l'autista del mezzo che si è fermato per i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, ma non c'è stato nulla da fare. L'incidente è avvenuto sulla carreggiata in direzione nord.

Almeno nove persone sono morte e altre 31 sono rimaste ferite ieri sera in una stazione di polizia nella regione indiana del Kashmir, quando sono detonati degli esplosivi sequestrati questa settimana durante un raid. Lo ha riferito un funzionario di polizia.
Gli esplosivi erano stati sequestrati lunedì ed erano stati inviati per analisi scientifiche a una stazione di polizia di Nowgam, nel Kashmir, ha dichiarato ai giornalisti il direttore della polizia regionale Nalin Prabhat. "Purtroppo, durante questa analisi, intorno alle 23,20 ora locale, si è verificata un'esplosione accidentale", ha aggiunto il funzionario. "Ogni ulteriore speculazione sulla causa di questo incidente è inutile".

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà lunedì una bozza di risoluzione degli Stati Uniti per approvare il piano di Donald Trump per Gaza. Lo hanno riferito fonti diplomatiche.
Il testo prevede in particolare un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un "comitato per la pace" che dovrebbe essere presieduto dal presidente degli Stati Uniti e autorizza l'invio di una "forza internazionale di stabilizzazione".
La scorsa settimana gli americani hanno avviato i negoziati all'interno del Consiglio di sicurezza, composto da 15 membri, su un testo che darebbe seguito al cessate il fuoco tra Israele e Hamas e appoggerebbe il piano di Trump. Gli Stati Uniti e diverse nazioni arabe e a maggioranza musulmana, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare rapidamente la risoluzione.
Intanto anche la Russia ha presentato all'Onu la sua bozza di risoluzione su Gaza, in contrasto con quella degli Stati Uniti, rivela la Reuters, che ha ottenuto una copia del testo, secondo quanto scrivono i media israeliani.
La missione russa all'Onu, in una nota inviata ai membri del Consiglio di sicurezza, ha precisato che si tratta di "una controproposta ispirata dalla bozza degli Stati Uniti: il nostro obiettivo è permettere al Consiglio di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unito per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità".

Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà lunedì una bozza di risoluzione degli Stati Uniti per approvare il piano di Donald Trump per Gaza. Lo hanno riferito fonti diplomatiche.
Il testo prevede in particolare un mandato fino alla fine di dicembre 2027 per un "comitato per la pace" che dovrebbe essere presieduto dal presidente degli Stati Uniti e autorizza l'invio di una "forza internazionale di stabilizzazione".
La scorsa settimana gli americani hanno avviato i negoziati all'interno del Consiglio di sicurezza, composto da 15 membri, su un testo che darebbe seguito al cessate il fuoco tra Israele e Hamas e appoggerebbe il piano di Trump. Gli Stati Uniti e diverse nazioni arabe e a maggioranza musulmana, tra cui Egitto, Arabia Saudita e Turchia, hanno chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare rapidamente la risoluzione.
Intanto anche la Russia ha presentato all'Onu la sua bozza di risoluzione su Gaza, in contrasto con quella degli Stati Uniti, rivela la Reuters, che ha ottenuto una copia del testo, secondo quanto scrivono i media israeliani.
La missione russa all'Onu, in una nota inviata ai membri del Consiglio di sicurezza, ha precisato che si tratta di "una controproposta ispirata dalla bozza degli Stati Uniti: il nostro obiettivo è permettere al Consiglio di sviluppare un approccio equilibrato, accettabile e unito per raggiungere una cessazione sostenibile delle ostilità".

Stasera, sabato 15 novembre, in prima serata su Canale5 l’appuntamento è con una nuova puntata di ‘Tu si que vales’ e con nuove eccellenti performance di artisti di tutte le età e provenienti da tutto il mondo.
Uno show ricco di artisti capaci di dimostrare tutto il loro talento. Tra questi: maghi, mentalisti, ballerini, acrobati, cantanti, attori, sportivi, giocolieri…pronti a esibirsi sul palco per provare a conquistare il sì dalla giuria composta da: Maria De Filippi, Paolo Bonolis, Rudy Zerbi, Luciana Littizzetto e Sabrina Ferilli che anche questa settimana vestono i panni di grandi artisti della musica insieme a Luca Laurenti, Max Giusti, Salvatore Esposito, Cristiano Malgioglio e Gabriel Garko.
A condurre lo show l’affiatato trio formato: Giulia Stabile, Alessio Sakara e Martin Castrogiovanni.
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