(Adnkronos) - "Ripetiamolo a Calenda e a quei quattro sfigati incamiciati in spiaggia hanno voluto applaudire a quello che diceva Calenda, devono decidere se stare con noi o contro di noi. Calenda vaffanc...o" è il coro che si è alzato dal pratone di Pontida. Un gruppo composto da un centinaio di giovani leghisti, provenienti da Como, Bergamo, Brescia e dal Veneto, ha acceso fumogeni e intonato slogan contro il leader di Azione, Carlo Calenda, reo di aver partecipato alla festa di Forza Italia Giovani a San Benedetto del Tronto.
Esposti anche striscioni in ricordo di Charlie Kirk, contro i maranza: 'Il vostro silenzio uccide due volte, #CharlieKirkviveinnoi'; 'Antifa terroristi', 'Islamizzazione = Remigrazione!', 'Lega anti-maranza, remigrazione avanza!'.
''Quando i buoi padani muggiscono dal prato di Pontida 'Calenda vaffanculo' sai di essere nel giusto'', la replica su X del leader di Azione ai contestatori padani.
Leggi tutto: Pontida, la contestazione e il 'vaffa' dei giovani leghisti a Calenda

(Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Genoa allo stadio Dall'Ara. Ospiti in vantaggio con Ellertsson al 64', pareggio di Castro al 74' e gol vittoria al 99' con Orsolini che realizza un rigore concesso dopo il controllo al Var. Con questo successo la squadra di Italiano sale a sei punti mentre la formazione di Vieira resta ferma a 2.
Dopo un primo tempo di grande equilibrio, nella ripresa al 63' gli ospiti passano in vantaggio con la rete di Ellertsson: filtrante verticale di Malinovskyi per Ellertsson che si presenta a tu per tu con Skorupski e lo batte con un destro potente sotto la traversa. il Bologna non ci sta e trova il pareggio dieci minuti al 74' dopo con una rete di Castro da bomber di razza. L'attaccante rossoblu anticipa i difensori sul cross basso di Cambiaghi e con un tocco preciso batte Leali per l'1-1. Nel finale la squadra di Italiano spinta dal pubblico riesce nel sorpasso: fallo di mano in area di Carboni rilevato dal Var e Orsolini dal dischetto non sbaglia e fa 2-1 che chiude il match.
Leggi tutto: Bologna-Genoa 2-1, decide Orsolini su rigore: rimonta (con Var) al Dall'Ara

(Adnkronos) - Un alpinista è precipitato ed è morto, mentre scalava il quarto tiro della via dei Pacifici alla Torre meridionale delle Torri di Neva, sul confine tra Bellunese e Trentino. Attorno alle 13.15 la Centrale del Suem di Pieve di Cadore è stata messa in contatto con un alpinista, che chiamava poiché il compagno di cordata, che stava scalando da primo sopra di lui, era precipitato e lui non lo vedeva, né sentiva. Avvisata la centrale di Trento e concordato l'invio di Falco, è stato allertato per un eventuale supporto alle operazioni anche il Soccorso alpino di Feltre. L'equipaggio ha issato con un verricello di 40 metri a bordo il compagno fermo in sosta, che ha poi raccontato di aver sentito l'amico muoversi in alto attorno a un passaggio probabilmente più impegnativo e di averlo visto precipitare, passargli accanto e sparire alla sua vista.
Lo scalatore è stato quindi lasciato al Rifugio Boz insieme all'infermiera. Falco è nuovamente salito in parete, dove il 36enne di Montebelluna nel Trevigiano, dopo una caduta di un'ottantina di metri, è stato trovato morto appeso alla corda. Il corpo è stato recuperato e trasportato al campo base. Ultimati i rilievi del caso e ottenuti i via libera necessari, la salma è stata portata alla caserma dei Vigili del fuoco di Mezzano e affidata ai Carabinieri.
Leggi tutto: Alpinista precipita per 80 metri e muore sulle Torri di Neva

(Adnkronos) - La Laver Cup deve essere un punto di partenza. Stefano Cobolli lo racconta all’Adnkronos da San Francisco: "Di sicuro è un'emozione, ci si ritrova in squadra con campioni e capitani che hanno fatto la storia del tennis. Danno in ogni momento indicazioni e nozioni difficili da avere in altre occasioni". Stefano è il papà-coach di Flavio Cobolli, oggi numero 25 del ranking Atp e in questi giorni impegnato nel torneo che mette di fronte, in una sfida Europa-resto del mondo, alcuni tra i migliori tennisti del circuito. "È una settimana di divertimento e una grande esperienza. Partecipare fa capire il livello raggiunto, ora dovrà essere una consapevolezza per il futuro".
Stefano inizia dall’evento americano per ripercorrere una stagione fin qui cruciale nella crescita di Flavio: "È stata un’annata particolare, diversa rispetto al 2024. L’anno scorso aveva avuto grande regolarità di risultati, senza un picco. Da numero 100 era arrivato in top 30 con un lavoro incredibile per numero di partite, tornei e vittorie. Sono sincero, a gennaio credevo fosse complicato confermare la classifica". I primi mesi del 2025 hanno detto questo, ma poi c’è stata la reazione: "L’anno è cominciato malissimo e sono venuti fuori problemi che in parte mi aspettavo, con otto primi turni persi. Sono però orgoglioso di lui, nel momento più complicato ha avuto uno scatto da grande giocatore. Ho capito quanto sia forte, anche a livello mentale. La reazione lo ha portato a conquistare il primo titolo Atp ad Amburgo e poi, nel giro di tre mesi, a ottenere risultati notevoli, vincendo partite che l’anno scorso sarebbero finite in maniera diversa".
La svolta, curiosità, è arrivata anche grazie alla musica: "A un certo punto ho impostato ogni allenamento scegliendo una playlist. Senza dire nulla. In quel periodo negativo faceva fatica ad ascoltarmi, era un po’ nervoso. Avere un padre che rompe poteva appesantire. Io lì dovevo solo aiutarlo a ritrovare tranquillità, parlavo con gli occhi". Per riportare la serenità sono bastati uno smartphone e una cassa: "Nelle playlist c’erano tante canzoni, da quelle sulla Roma e motivazionali al rock anni Settanta". Con un filo conduttore: "Dopo la prima partita vinta – racconta con un sorriso - alla fine di ogni allenamento ne ho piazzata una forse non proprio mainstream, ‘Cicirinella teneva teneva’. Si sente molto dalle nostre parti a Roma, anche nelle feste di paese. Mi faceva sorridere, a lui magari un po’ meno, ma portava bene ed è diventata un portafortuna. Segnava la fine delle nostre giornate".
Stefano, 48 anni, ripercorre i momenti più emblematici della carriera di Flavio: "La soddisfazione più bella da papà? Quando la speaker, a Londra, ha detto che era nei quarti di finale di Wimbledon. È stato davvero emozionante. E poi la prima vittoria in Coppa Davis l’anno scorso. Era in ginocchio, con la maglia della Nazionale, mi sono commosso". Da allenatore, l’orgoglio più grande è la vittoria, a maggio, dell’Atp 500 di Amburgo. Mi ha fatto capire che valore può raggiungere dal punto di vista tecnico, lì si sono messi insieme tutti i pezzi".
Nella chiacchierata emergono anche le peculiarità del ruolo di papà-coach: "La difficoltà maggiore è che tante volte fa fatica ad accettare i consigli. Faccio un esempio. Se entro in campo con un altro allievo, apro bocca e quello mi ascolta sempre. Flavio mi sente solo in determinati momenti, è il contro di essere padre e allenatore allo stesso tempo. Il pro è che lo conosco in tutto, so quando è meglio non parlare, riesco a distinguere i momenti". Non a caso, da qualche anno c’è nello staff un collaboratore che in alcune situazioni fa da filtro. "A volte è utile che a passare le indicazioni ci sia un’altra persona. È più efficace".
Qualche tempo fa, Stefano aveva spiegato come la fortuna di Flavio sia stata crescere all’ombra di Sinner e Musetti: "Da una parte toglie qualcosa, magari dieci anni fa un risultato come la posizione 17 del ranking Atp, raggiunta a luglio, sarebbe stata molto più considerata. Dall’altro lato, avere due lepri come loro che tirano, spingendoti a dare il meglio, è uno stimolo per migliorare e non accontentarsi". Non manca un commento sul loro rapporto: "Lui e Lorenzo hanno entrambi 23 anni. Sono cresciuti insieme e facevano gli stessi tornei anche da bambini. C'è amicizia pure tra noi genitori, ci conosciamo da tempo. Per Sinner ha un gran rispetto. Lo ammira così tanto che quasi fa fatica a entrarci in confidenza, Jannik è un extraterrestre dal punto di vista tennistico. Ogni tanto si sono allenati insieme e sono stati a contatto in Coppa Davis, il loro rapporto è ottimo".
Lo sguardo va ora alle prossime sfide: "Come si alza l’asticella? Nei prossimi mesi perderà pochi punti e quindi si potrà migliorare la classifica concentrandosi sugli appuntamenti più importanti, arrivando riposati agli Slam e ai Masters 1000. Con qualche viaggio in meno e meno stress. Con questo ranking sarà testa di serie nei grandi tornei, bisognerà allenarsi di più e ridurre il numero di partite, con l’obiettivo di essere al massimo quando conta. Questo aspetto potrà incidere sulla classifica per entrare in top ten".
Più volte, nel percorso di crescita dei tennisti, si parla della figura del supercoach: “Ne abbiamo discusso, avere una persona con esperienza in grandi tornei può dare una marcia in più, ma allo stesso tempo non è semplice capire quando inserirla. Flavio oggi è ancora in fase di grande crescita, è vicino alla top 20. A volte, mettere una persona di livello superiore quando non c'è ancora la classifica adatta può dare pressioni eccessive". Le novità, in ogni caso, ci saranno: "A breve entrerà nello staff attuale, in aggiunta, un allenatore che potrà accompagnarmi in futuro e affiancarci. È una cosa prevista per l’anno prossimo". Per continuare a migliorare e a puntare in alto. Un passo per volta. (di Michele Antonelli)

(Adnkronos) - “In una sorta di squallida gara con il collega di Bolzano Arno Kompatscher, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti reclama la sua pelle di lupo”. Così Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commenta l’abbattimento, in Lessinia, del primo dei due lupi condannati a morte dal governatore.
“Il copione - avverte - è lo stesso, con la variante alla Fugatti: il decreto pubblicato il 4 settembre alla chetichella e l’indifferenza per i ricorsi degli animalisti. Per ora quelli presentati al Tar sono stati respinti, ma nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza delle associazioni nel caso (analogo) di Bolzano e ha sospeso l’esecutività del decreto di Kompatscher, di fatto salvando uno dei due lupi destinati all’abbattimento. L’altro, purtroppo, era già stato ucciso. Nel caso trentino - prosegue Brambilla - si segnala la connivenza dell’Ispra, che ha dato via libera al nuovo scempio con la sorprendente precisazione che 'l’eventuale prelievo di due esemplari non assicura l’azzeramento del rischio di ulteriori predazioni' e con la richiesta di 'un attento monitoraggio degli effetti della rimozione sia in termini di riduzione delle predazioni sia sulle dinamiche del nucleo di lupi presenti nell’area'. Se vi sono questi rischi, perché avallare l’abbattimento?”
“Va da sé - conclude Brambilla - che Leidaa continuerà ad opporsi in ogni modo. Speriamo solo di riuscire ad ottenere una sospensione prima che sia abbattuto anche l'altro lupo. In ogni caso non può essere questa la politica di gestione dei grandi carnivori, né nel metodo né nel merito”.
Leggi tutto: Lupo abbattuto a Trento, Brambilla contro Fugatti: "Ora ha il suo trofeo"


(Adnkronos) - Bambino di 3 anni azzannato alla testa dal cane di famiglia in provincia di Salerno. È ricoverato in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita il bambino, ferito questa mattina da un cane a Caselle in Pittari. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Sapri. Al vaglio degli investigatori la posizione del padrone del cane.
L'animale sarebbe sfuggito alla custodia, aggredendo il bambino. Il piccolo, soccorso dai sanitari del 118 giunti sul posto, è stato trasportato d'urgenza in ospedale a Vallo della Lucania. Nonostante le gravi ferite, il bambino non è ritenuto in pericolo di vita.
Leggi tutto: Azzannato alla testa dal cane di famiglia, grave bimbo di 3 anni

(Adnkronos) - Hamas ha minacciato di eliminare gli ostaggi ancora nelle sue mani, mentre Israele intensifica l'offensiva su Gaza City. Il gruppo palestinese ha infatti diffuso un fotomontaggio con l'immagine di 47 ostaggi, accompagnate dal nome di Ron Arad, il militare israeliano catturato nel 1986 in Libano, la cui sorte rimane ignota.
Nel fotomontaggio, Hamas accusa il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di rifiutare un cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi e critica il capo di Stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, per aver ordinato la conquista di Gaza City, nonostante il suo presunto dissenso. La didascalia, in arabo e in ebraico, recita: "A causa del rifiuto di Netanyahu e della sottomissione di Zamir, una foto d'addio per l'inizio dell'Operazione Gaza".
Secondo fonti militari israeliane, prima dell'inizio dell'operazione a Gaza City circa 20 dei 47 ostaggi erano ancora vivi. Nel frattempo alcuni di loro sarebbero stati spostati dai tunnel e posizionati come scudi umani in diverse parti della città per rallentare l'avanzata israeliana.
Intanto Netanyahu avrebbe chiesto all'Amministrazione Trump di fare pressioni sull'Egitto affinché venga ridimensionato il recente rafforzamento militare nel Sinai. E' quanto scrive Axios che cita un funzionario Usa e due funzionari israeliani, evidenziando come per gli israeliani le mosse dell'Egitto siano motivo di ulteriori tensioni tra i due Paesi mentre proseguono le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Secondo una fonte israeliana, Israele ha deciso di chiedere l'intervento dell'Amministrazione Trump dopo aver constato l'assenza di progressi in colloqui diretti con gli interlocutori egiziani. "Quello che gli egiziani stanno facendo nel Sinai è molto grave e siamo molto preoccupati", ha detto l'alttra fonte israeliana.
Durante l'incontro di lunedì a Gerusalemme, ricostruisce Axios, Netanyahu ha presentato al segretario di Stato Usa Marco Rubio un elenco di attività nel Sinai bollate come violazioni da parte dell'Egitto dell'accordo di pace del 1979 con Israele. Secondo i due funzionari israeliani, l'Egitto ha creato infrastrutture militari, alcune delle quali potrebbero essere usate per scopi offensivi, in aree in cui sono ammesse dal trattato solo armi leggere.
L'Egitto è accusato di aver ampliato le piste delle basi aeree nel Sinai, in modo che possano essere utilizzate dai caccia, e di aver creato siti sotterranei che potrebbero essere utilizzati per 'custodire' missili anche se - dicono le fonti - per ora non ci sono prove in tal senso. Ma, affermano, gli egiziani comunque non hanno fornito spiegazioni plausibili.
Un funzionario egiziano ha respinto le affermazioni degli israeliani e affermato che l'Amministrazione non ha sollevato di recente la questione con Il Cairo.
Intanto una fonte egiziana ha confermato al giornale israeliano Haaretz che Netanyahu ha sollevato con Trump la questione del rafforzamento militare egiziano nel Sinai. Ma, evidenzia il quotidiano citando persone a Washington informate sul dossier, non è chiaro se Trump abbia passato il messaggio al presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi.
Secondo la fonte egiziana, dietro alla mossa egiziana c'è solo il timore del Cairo che Israele possa costringere i palestinesi a spostarsi da Gaza nel territorio egiziano.
Sarebbero intanto almeno 36 i palestinesi morti dall'alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche locali precisando che 31 delle vittime si registrano a Gaza City. Fra i morti, secondo l'emittente, ci sarebbe almeno un palestinese ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre aspettava di ricevere aiuti umanitari nella zona centrale di Gaza.
In precedenza il sito di notizie israeliano Ynet aveva rilanciato notizie di media palestinesi che parlavano di "pesanti bombardamenti israeliani e di un anello di fuoco in diverse aree di Gaza City".
Leggi tutto: Gaza, Hamas minaccia di uccidere ostaggi. Israele chiede a Usa pressing su Egitto

(Adnkronos) - Benjamin Netanyahu avrebbe chiesto all'Amministrazione Trump di fare pressioni sull'Egitto affinché venga ridimensionato il recente rafforzamento militare nel Sinai. E' quanto scrive Axios che cita un funzionario Usa e due funzionari israeliani, evidenziando come per gli israeliani le mosse dell'Egitto siano motivo di ulteriori tensioni tra i due Paesi mentre proseguono le operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza.
Secondo una fonte israeliana, Israele ha deciso di chiedere l'intervento dell'Amministrazione Trump dopo aver constato l'assenza di progressi in colloqui diretti con gli interlocutori egiziani. "Quello che gli egiziani stanno facendo nel Sinai è molto grave e siamo molto preoccupati", ha detto l'alttra fonte israeliana.
Durante l'incontro di lunedì a Gerusalemme, ricostruisce Axios, Netanyahu ha presentato al segretario di Stato Usa Marco Rubio un elenco di attività nel Sinai bollate come violazioni da parte dell'Egitto dell'accordo di pace del 1979 con Israele. Secondo i due funzionari israeliani, l'Egitto ha creato infrastrutture militari, alcune delle quali potrebbero essere usate per scopi offensivi, in aree in cui sono ammesse dal trattato solo armi leggere.
L'Egitto è accusato di aver ampliato le piste delle basi aeree nel Sinai, in modo che possano essere utilizzate dai caccia, e di aver creato siti sotterranei che potrebbero essere utilizzati per 'custodire' missili anche se - dicono le fonti - per ora non ci sono prove in tal senso. Ma, affermano, gli egiziani comunque non hanno fornito spiegazioni plausibili.
Un funzionario egiziano ha respinto le affermazioni degli israeliani e affermato che l'Amministrazione non ha sollevato di recente la questione con Il Cairo.
Intanto una fonte egiziana ha confermato al giornale israeliano Haaretz che Netanyahu ha sollevato con Trump la questione del rafforzamento militare egiziano nel Sinai. Ma, evidenzia il quotidiano citando persone a Washington informate sul dossier, non è chiaro se Trump abbia passato il messaggio al presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi.
Secondo la fonte egiziana, dietro alla mossa egiziana c'è solo il timore del Cairo che Israele possa costringere i palestinesi a spostarsi da Gaza nel territorio egiziano.
Sarebbero intanto almeno 36 i palestinesi morti dall'alba nella Striscia di Gaza, dove proseguono le operazioni militari israeliane. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che cita fonti mediche locali precisando che 31 delle vittime si registrano a Gaza City. Fra i morti, secondo l'emittente, ci sarebbe almeno un palestinese ucciso a colpi d'arma da fuoco mentre aspettava di ricevere aiuti umanitari nella zona centrale di Gaza.
In precedenza il sito di notizie israeliano Ynet aveva rilanciato notizie di media palestinesi che parlavano di "pesanti bombardamenti israeliani e di un anello di fuoco in diverse aree di Gaza City".
Leggi tutto: "Grave quello che fanno nel Sinai", Israele chiede a Usa pressing su Egitto


(Adnkronos) - "Al di là di ogni marchio commerciale, sono le persone a fare un'azienda. Senza i lavoratori, la loro passione e il loro impegno, tutto passerebbe in secondo piano". Così il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana, questa mattina ai cinquant'anni dello stabilimento Coca-Cola di Nogara (Verona), il più grande in Italia ed Europa per capacità produttiva. "Per chi, come me, è di questo territorio, un simile traguardo è un grande orgoglio, frutto del lavoro, della professionalità e dell' impegno di tanti".
Il Presidente Fontana ha anche parlato di Olimpiadi, di cui il celebre brand è storico sponsor: "Milano-Cortina è il frutto di un grande lavoro di squadra e di una importante collaborazione tra istituzioni - ha detto -. Ringrazio tutti per questo. Ho ascoltato oggi - ha poi sottolineato - tante storie di vita e tanto orgoglio di appartenere a questa comunità. Complimenti e grazie per quello che avete fatto per il territorio. A tutti buon anniversario".

(Adnkronos) - Donald Trump attacca il famoso ex conduttore di 'Late Show', David Letterman, che nei giorni scorsi si è unito al coro in difesa di Jimmy Kimmel, il cui show è stato oscurato da Abc dopo le aperte critiche e minacce da parte dell'amministrazione Trump che accusa il conduttore per i suoi commenti alla reazione all'omicidio di Charlie Kirk.
"Che cosa è successo al sempre sopravvalutato David Letterman, i cui ascolti non sono mai stati buoni: ha un aspetto orribile, ma almeno ha capito quando doveva lasciare. Un perdente" dice il presidente americano.
"La cosa mi fa male perché tutti vediamo in che direzione stiamo andando, vero? Sono media controllati e questo non va bene - ha detto Letterman intervenendo al 'The Atlantic Festival' - è stupido, ridicolo, non si può andare in giro a licenziare la gente perché si ha paura o perché si cercano i favori di un'amministrazione autoritaria nello Studio Ovale. Non è così che questo funziona".
Leggi tutto: Trump si scaglia anche contro Letterman: "Sopravvalutato e perdente"

(Adnkronos) - Donald Trump attacca il famoso ex conduttore di 'Late Show', David Letterman, che nei giorni scorsi si è unito al coro in difesa di Jimmy Kimmel, il cui show è stato oscurato da Abc dopo le aperte critiche e minacce da parte dell'amministrazione Trump che accusa il conduttore per i suoi commenti alla reazione all'omicidio di Charlie Kirk.
"Che cosa è successo al sempre sopravvalutato David Letterman, i cui ascolti non sono mai stati buoni: ha un aspetto orribile, ma almeno ha capito quando doveva lasciare. Un perdente" dice il presidente americano.
"La cosa mi fa male perché tutti vediamo in che direzione stiamo andando, vero? Sono media controllati e questo non va bene - ha detto Letterman intervenendo al 'The Atlantic Festival' - è stupido, ridicolo, non si può andare in giro a licenziare la gente perché si ha paura o perché si cercano i favori di un'amministrazione autoritaria nello Studio Ovale. Non è così che questo funziona".
Leggi tutto: Trump insulta Letterman: "Sopravvalutato e perdente"

(Adnkronos) - “Per la prima volta il trofeo nautico più importante al Mondo, l’America’s Cup, sarà nel nostro paese. La cornice del Salone Nautico è la location giusta per una presentazione di un evento del genere dove abbiamo l'opportunità di firmare un protocollo tra Confindustria Nautica e America's Cup event che ribadisce come l’Italia paese stia diventando un riferimento internazionale importante”. Con queste dichiarazioni, rilasciate a margine della firma del protocollo d'intesa tra Confindustria Nautica e America's Cup Event, Paolo Zangrillo, ministro per la pubblica amministrazione, ha risposto alle domande della stampa in merito all’arrivo in Italia, nel 2027 a Napoli, della più importante competizione di vela al mondo.
Il ministro ha sottolineato, anche, la grandezza del Salone Nautico di Genova: "È l'espressione più genuina e autentica dell'eccellenza italiana. Un appuntamento che ha una rilevanza di tipo internazionale. Questo, per dimensioni e per importanza, è il terzo salone al mondo. Genova ha il potenziale per diventare veramente un punto di riferimento per la nautica internazionale ed è importante per il comparto nautico che è diventato espressione del made in Italy in maniera considerevole”.
Non solo prestigio ed eccellenze per il settore nautico ma anche un contributo al Pil nazionale non indifferente: “La partecipazione al prodotto interno lordo del comparto è significativo. Essere qui oggi testimonia l'interesse e l'attenzione che il nostro governo ha verso la nautica”, ha concluso Zangrillo.

(Adnkronos) - Definita la griglia di partenza del Gp dell'Azerbaigian. Nelle qualifiche di oggi, sabato 20 settembre, Max Verstappen si è preso la pole position facendo segnare il tempo più veloce con un 1'41"117 in una sessione caratterizzata da incidenti e bandiere rosse. Accanto a lui ci sarà la straordinaria Williams di Carlos Sainz, mentre in terza posizione ecco la Racing Bulls di Liam Lawson. Lontane le McLaren, con il leader del Mondiale Oscar Piastri finito a muro nel Q3 e che partirà dalla nona posizione, mentre Lando Norris scatterà dalla settima.
Notte fonda per la Ferrari, con Hamilton che non supera il Q2 e partirà 12esimo, mentre Leclerc sarà decimo dopo un incidente che lo ha fatto finire sulle barriere. Ecco la griglia di partenza del Gp dell'Azerbaigian.
1. Max Verstappen (Red Bull)
2. Carlos Sainz (Williams)
3. Liam Lawson (Racing Bulls)
4. Kimi Antonelli (Mercedes)
5. George Russell (Mercedes)
6. Yuki Tsunoda (Red Bull)
7. Lando Norris (McLaren)
8. Isack Hadjar (Racing Bulls)
9. Oscar Piastri (McLaren)
10. Charles Leclerc (Ferrari)
11. Fernando Alonso (Aston Martin)
12. Lewis Hamilton (Ferrari)
13. Gabriel Bortoleto (Sauber)
14. Lance Stroll (Aston Martin)
15. Oliver Bearman (Haas)
16. Franco Colapinto (Alpine)
17. Nico Hulkenberg (Sauber)
18. Esteban Ocon (Haas)
19. Pierre Gasly (Alpine)
20. Alexander Albon (Williams)
Leggi tutto: Formula 1, la griglia di partenza del Gp dell'Azerbaigian

(Adnkronos) - Max Verstappen partirà dalla pole position nel Gran Premio dell'Azerbaigian. Il pilota olandese della Red Bull ha fatto segnare il tempo più veloce nelle qualifiche di oggi, sabato 20 settembre, con un 1'41"117 in una sessione caratterizzata da incidenti e bandiere rosse. Accanto a lui ci sarà la straordinaria Williams di Carlos Sainz, mentre in terza posizione ecco la Racing Bulls di Liam Lawson. Lontane le McLaren, con il leader del Mondiale Oscar Piastri finito a muro nel Q3 e che partirà dalla nona posizione, mentre Lando Norris scatterà dalla settima.
Notte fonda per la Ferrari, con Hamilton che non supera il Q2 e partirà 12esimo, mentre Leclerc sarà decimo dopo un incidente che lo ha fatto finire sulle barriere.
Leggi tutto: Formula 1, Verstappen in pole a Baku. Lontane le McLaren, buio Ferrari

(Adnkronos) - "Per gli italiani temi come salute, lavoro e pace sono le cose più importanti della vita. Su temi come questi non possiamo dividerci: basta seminare odio, basta fondamentalismi ed estremismi. Serve concordia. Come in tempo di pandemia forza, coraggio, determinazione ed equilibrio devono essere i nostri orizzonti di riferimento. Ce la faremo, come sempre. Io resto ottimista, credo che l'Italia possa essere in Europa un paese all'avanguardia". Così Francesco Vaia, già direttore del Prevenzione del ministero della Salute e oggi componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, in un videomessaggio sui social.
Leggi tutto: Vaia: "Per gli italiani salute, pace e lavoro sono priorità, basta divisioni"

(Adnkronos) - Coca-Cola Hbc Italia, il principale imbottigliatore di prodotti a marchio The Coca-Cola Company sul territorio nazionale, festeggia oggi i 50 anni della fabbrica veneta di Nogara, il più grande sito produttivo d’Italia e il primo in Europa per capacità produttiva. All’evento di celebrazione, che ha visto partecipare i dipendenti storici e quelli attuali con le loro famiglie, hanno preso parte questa mattina Lorenzo Fontana, Presidente della Camera dei Deputati, Matteo Salvini, Vice Premier e Ministro delle Infrastrutture e dei Traporti, Luca Zaia, Presidente della Regione Veneto, Flavio Massimo Pasini, Sindaco di Nogara, Damiano Tommasi, Sindaco di Verona, Giuseppe Riello, Presidente Confindustria Verona oltre al management italiano e del Gruppo con Naya Kalogeraki, Chief Operating Officer Coca-Cola Hbc, Miles Karemacher, General Manager Coca-Cola HBC Italia, Luca Santandrea, General Manager Olympic and Paralympic Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola Italia.
Lo stabilimento, dove nel 1975 fu prodotta la prima lattina di Coca-Cola in Italia, è oggi un fiore all’occhiello per la produzione di Coca-Cola nel Paese: la fabbrica, che conta oggi 11 linee produttive e un centro logistico, ha raggiunto un’estensione di 266.000 metri quadri, generando un significativo impatto occupazionale lungo tutta la filiera locale. Coinvolgendo con le proprie attività più di 100 aziende locali, di cui più dell’85% piccole-medie e micro imprese, in Veneto Coca-Cola crea direttamente e attraverso il suo indotto 3.269 posti di lavoro (lo 0,15% degli occupati totali all’interno della regione), con un totale di 7.300 persone che beneficiano dei redditi di lavoro generati da Coca-Cola lungo la filiera.
Proseguendo il percorso di crescita, questo stabilimento supporterà con le proprie bevande anche concretamente la catena di fornitura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
"Celebrare i 50 anni di questo stabilimento significa rendere omaggio a una storia fatta di competenze, innovazione e legame con il territorio", ha dichiarato Miles Karemacher, General Manager di Coca-Cola Hbc Italia “Il nostro Paese rappresenta un pilastro fondamentale delle strategie di crescita del Gruppo e continuerà a essere al centro dei nostri investimenti futuri, perché qui vediamo talento, energia e opportunità per costruire insieme il prossimo mezzo secolo di successi", ha concluso.
Lo stabilimento rappresenta oggi un’eccellenza per il Gruppo anche grazie ai continui investimenti, 220 milioni di euro solo negli ultimi 15 anni, a cui si aggiungono gli oltre 50 milioni già pianificati per il prossimo quadriennio. Un impegno che, dai successi del passato, guarda al futuro. Lo stabilimento di Nogara è un simbolo d’eccellenza sia per la tecnologia innovativa dei macchinari produttivi, sia nel campo delle energie alternative utilizzate. La fabbrica può infatti vantare 30.600 m2 di pannelli fotovoltaici e su un impianto di quadri-generazione per la produzione di energia elettrica, termica e di anidride carbonica per il fabbisogno della fabbrica.
Il sito di Nogara si prepara anche a svolgere un ruolo chiave nel supporto ai Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, fungendo da hub produttivo per il rifornimento di bevande destinato ai principali luoghi dell’evento: villaggi olimpici, aree atleti e spazi per il pubblico. Un’attività resa possibile grazie all’impegno operativo di Coca-Cola Hbc Italia che, con la produzione di bevande realizzate a Nogara, supporterà concretamente la catena di fornitura dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. Lo stabilimento veneto accoglierà inoltre con orgoglio il passaggio della Torcia Olimpica, diventando parte del suo straordinario viaggio verso Milano Cortina 2026, un’occasione per celebrare insieme alla comunità questo grande appuntamento. Un contributo che si inserisce nella lunga tradizione di Coca-Cola Company, che con orgoglio sostiene il Movimento Olimpico dal 1928, affiancando gli atleti e diventando il partner più duraturo nella storia delle Olimpiadi.

(Adnkronos) - Un itinerario sorprendente tra i capolavori della Capitale per scoprire Roma i suoi segreti, le sue infinite ricchezze storiche, al fine di informare e preparare centinaia di professori e dirigenti scolastici alle esperienze formative offerte dai viaggi culturali dedicati agli studenti di tutta Italia. Itinerari culturali che gli studenti potranno vivere una volta che l'istituto scolastico avrà colto le opportunità proposte da Primatour e Treccani Esperienze, come le iniziative 'Ascoltando Roma' e 'Cultura a Vela', in Basilicata, che fanno parte del progetto 'Destinazione Sapere'. Tre giornate, dal 19 al 21 settembre, per conoscere Roma, dedicato ai formatori che possono a loro volta formarsi e trasmettere il valore del viaggio d'istruzione, tra i luoghi culturali più significativi della città eterna, come musei, siti archeologici e teatri, fino al Palazzo Mattei di Paganica, sede dell’Istituto della Enciclopedia Italiana.
Un programma che prevede oltre alle visite con un narratore Treccani Esperienze, convegni, seminari e approfondimenti di formazione per le centinaia di docenti e dirigenti scolastici interessati al progetto, con la presenza di importanti figure del settore dell'istruzione e del turismo, fino al contributo informativo del Mur, Ministero delle Università e della Ricerca. Il viaggio d'istruzione infatti è considerato fondamentale nella formazione dei giovani, che possono assorbire la cultura attraverso le esperienze dirette e approfondite grazie all'impegno di Treccani Esperienze, che mette a disposizione la sua conoscenza enciclopedica per trasformare un 'semplice' viaggio in una parte della propria cultura, importante per contribuire alla crescita dei giovani.
Dalla collaborazione tra Primatour, azienda specializzata nel turismo scolastico, e Treccani Esperienze, la società dell’Istituto della Enciclopedia Italiana impegnata nel turismo culturale, dunque nasce 'Ascoltando Roma': un viaggio che si snoda tra i luoghi culturali più significativi della Capitale, alla scoperta delle sue stratificazioni e delle sue mille voci, alcune forti e chiare, altre quasi sussurrate, custodite da silenziose e antiche vestigia. L’opportunità per i giovani viaggiatori sarà quella di vivere la cultura come esperienza e Roma come un grande palcoscenico che continua a parlare a chi sa mettersi in ascolto.
Durante la giornata di ieri, venerdì 19 settembre, presso Palazzo Mattei Paganica grande attenzione per il seminario 'Ascoltando Roma, la progettualità del viaggio d’istruzione... in esclusiva nazionale', con gli interventi di Daniele Valletta, amministratore Delegato Treccani Esperienze, e Simone Schiavoni, direttore commerciale Primatour Tour Operator. Al seminario ha portato il suo contributo anche Maura Principi, responsabile strategia e sviluppo Treccani Esperienze. Il programma di convegni prosegue anche domenica 21 settembre con il Seminario 'Ascoltando Roma', presso l’Antica Biblioteca dell’Università degli studi Link, con gli interventi di Daniele Valletta, amministratore delegato Treccani Esperienze, Simone Schiavoni, direttore commerciale Primatour Tour Operator, e di Enrico Montaperto, dirigente Mur.
Ed ecco cosa prevedono i viaggi d'istruzione promossi da Primatour e Treccani Esperienze: 1. Collaborazione tra Primatour e Treccani Esperienze, organizzazione del percorso con attività didattico-culturali condotte da esperti; 2. Visite esclusive, accesso a siti iconici come il Parco Archeologico del Colosseo, Pantheon, Vicus Caprarius, Musei Capitolini, Musei Vaticani, Palazzo Mattei di Paganica e Teatro Argentina; 3. Kit del Viaggiatore, fornito ai partecipanti, include taccuino, matita, mappa di Roma e passaporto da timbrare. 4. Esperienza educativa e coinvolgente, accompagnamento da un narratore Treccani e attività didattiche per stimolare la curiosità e la voglia di scoprire.
Nel 1995 Primatour inizia un percorso mirato verso il mondo scolastico, l’obiettivo è di affermarsi quale azienda leader in questo segmento di mercato che inizia a cambiare. Attraverso passione, professionalità e intraprendenza, durante 30 anni di attività sono state realizzate innovative ed entusiasmanti idee di viaggio nel mondo dei giovani. Viaggi culturali nelle città d’arte, tour scientifici e naturalistici, percorsi linguistici all’estero, viaggi tematici, crociere, progetti sportivi con le maggiori organizzazioni nazionali. Con l'evoluzione dei metodi didattici e l’introduzione di nuove tecnologie, il turismo scolastico continuerà a crescere come strumento educativo complementare.
Il turismo scolastico rappresenta un’opportunità unica per gli studenti di esplorare il mondo che li circonda in modo educativo. Oggi i viaggi per le scuole sono veri e propri percorsi culturali e formativi, progettati per favorire la comprensione approfondita delle materie affrontate. I giovani hanno bisogno di esperienze concrete e coinvolgenti per comprendere il mondo che li circonda e il turismo scolastico offre loro l'opportunità di farlo in modo divertente e istruttivo. Per le scuole, affidarsi a professionisti del settore significa garantire ai propri studenti viaggi sicuri, ben organizzati e perfettamente integrati con il percorso didattico. In conclusione, il concetto di gita scolastica ha lasciato spazio a un approccio più ampio e complesso che fa del turismo scolastico uno degli strumenti più efficaci per l’apprendimento esperienziale e la crescita culturale dei giovani.
Il direttore commerciale Simone Schiavoni ha dichiarato a margine della prima giornata di formazione: “Siamo orgogliosi di presentare oggi il progetto esclusivo nazionale Destinazione Sapere, nato dalla prestigiosa partnership tra Primatour Tour Operator e Treccani Esperienze. Due realtà che, unite, condividono una missione comune: offrire agli studenti italiani percorsi di viaggio che non siano soltanto spostamenti, ma autentiche esperienze formative. Attraverso i progetti 'Ascoltando Roma' e 'Cultura a Vela' di Nova Siri, vogliamo ribadire il nostro obiettivo: trasformare il viaggio di istruzione in uno strumento privilegiato di crescita culturale ed esperienziale. Crediamo fortemente che il viaggio rappresenti un’occasione unica per fare sinergia, per creare legami tra studenti, docenti e territori, e soprattutto per costruire nuove connessioni con il patrimonio culturale del nostro Paese".
"Il nostro impegno è quello di accompagnare i giovani in un percorso che vada oltre la semplice visita, stimolandoli a vivere i luoghi, a interpretarli, a sentirsi parte attiva della comunità. È così che si gettano le basi per una cittadinanza consapevole e responsabile, capace di formare individui pronti a raccogliere le sfide del futuro”, ha concluso.
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