
"Vannacci per me è uno dei tanti che ha la tessera, ha uno statuto in mano e sa che funziona così, le regole sono chiare per tutti come lo sono per me lo sono anche per lui". Così, a '24 Mattino' su 'Radio 24', Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a proposito del vicesegretario della Lega Roberto Vannacci.
Zaia ha poi aggiunto: "Tutti noi militanti rispettiamo le regole del partito e facciamo i militanti. L'identità è fondamentale, dobbiamo preservare l'identità della Lega: pensare al popolo, essere liberali, progressisti, autonomisti. Ho vissuto momenti migliori in Lega e anche peggiori, ma ne ho visti così in tutti i partiti della scena politica di questo Paese".
A proposito poi del post sui social in cui Vannacci riscrive la storia della marcia su Roma e delle leggi razziali[1], Zaia ha replicato: "Non ho visto il post, non rispondo a una cosa non vista, ma penso che quello delle leggi razziali sia stato uno dei peggiori periodi della storia, 6 milioni di persone, ebrei, zingari, gay, disabili, sono stati mandati al massacro nei campi di concentramento. Noi abbiamo questa piaga delle leggi razziali che non riusciremo mai a cancellare".

Si è svolto a Roma il primo appuntamento del ciclo DiaLogico, promosso da Logico – Lega Operatori di Gioco su Canali Online, con il supporto di Cuiprodest, sul riordino del gioco a distanza. L’incontro ha riunito esponenti istituzionali, rappresentanti delle authority, associazioni di categoria e operatori del comparto, in un momento cruciale per il settore del gioco pubblico, impegnato nelle procedure di riordino e assegnazione delle nuove concessioni. A introdurre i lavori Moreno Marasco, Presidente Logico. La moderazione dell’incontro è stata affidata a Giuseppe Volpe, Managing Partner di Cuiprodest. Sul fronte politico, ha contribuito alla discussione l'Onorevole Andrea De Bertoldi (Lega, Commissione Finanze). Il dibattito ha coinvolto i principali attori della filiera e le associazioni di categoria, con Geronimo Cardia (Presidente Acadi), Valerie Peano (Avvocato ed esperta del settore) e i rappresentanti delle maggiori concessionarie di gioco online, come Marco De Cesare (Vicepresidente Logico e Betsson) e Carmine Giordano (LeoVegas Group). (foto[1])
Nel corso della tavola rotonda, i relatori hanno condiviso la necessità di un approccio tecnico e costruttivo, capace di coniugare tutela sociale, libertà di impresa e sostenibilità economica. L’iniziativa segna l’avvio di un ciclo periodico di incontri che, sotto il format DiaLogico, offriranno un luogo di confronto stabile e qualificato tra operatori, istituzioni e regolatori.

Un velo di goccioline copre il vetro e la vista è tutta appannata. Colpa della condensa, un fenomeno che accade spesso nelle giornate umide d’autunno o d’inverno e che non è solo fastidioso. La condensa racconta infatti molto sul clima di casa tua.
Cos’è davvero la condensa
La formazione di condensazione all'interno o all'esterno della finestra dipende da alcuni fattori, ma alla fine è causata da una differenza di temperatura dell'aria e umidità.
L’aria che respiriamo contiene sempre un po’ di umidità e la quantità può dipendere dalle condizioni meteorologiche all'esterno. L'aria fredda contiene meno umidità dell'aria calda. Quindi, se la temperatura dell'aria scende, questa umidità non riesce più a rimanere 'sospesa' e si trasforma in piccole gocce d’acqua sulle superfici più fredde.
È lo stesso principio della rugiada sull’erba o dei finestrini bagnati dell’auto al mattino. La temperatura in cui l’aria si satura è chiamata “punto di rugiada”.
Condensa all’esterno delle finestre: un buon segno
Se noti la condensa fuori dal vetro, puoi tirare un sospiro di sollievo: significa che le tue finestre isolano bene.
I doppi vetri o le finestre ad alta efficienza termica impediscono al calore di uscire, mantenendo fredda la parte esterna del vetro. Durante le notti umide e ferme, questo può far condensare l’acqua all’esterno.
In pratica, è la prova che i tuoi infissi stanno facendo il loro lavoro. E sparirà da sola con il sole del mattino.
Condensa all’interno: quando preoccuparsi
Diverso il discorso se la condensa si forma all’interno della finestra. In questo cas o il calore della stanza incontra un vetro troppo freddo — segno che l’infisso non isola bene.
Cucinare, fare la doccia o asciugare i vestiti in casa aumentano l’umidità e peggiorano il fenomeno.
Col tempo, le gocce d’acqua possono rovinare i telai e favorire la muffa, soprattutto nei punti nascosti.
Come ridurre la condensa in casa
Ecco alcuni consigli semplici ma efficaci:
- Arieggia spesso gli ambienti, soprattutto dopo la doccia o mentre cucini.
- Evita di asciugare i panni in casa.
- Usa un deumidificatore nelle stanze più umide.
- Non coprire completamente le finestre con tende o tapparelle.
- Asciuga i vetri con un panno per evitare danni e macchie d’acqua.
Quando la condensa è solo 'di passaggio'
Quella all’esterno, invece, è del tutto naturale e temporanea. Compare solo su alcune finestre (spesso quelle rivolte a nord o in ombra) e scompare appena il vetro si scalda.
Puoi ridurla asciugando il vetro dopo la pioggia o applicando un rivestimento idrorepellente che fa scivolare via le gocce.

La transizione generazionale è una delle grandi sfide per le famiglie imprenditoriali, e una preoccupazione crescente per la continuità imprenditoriale e per la capacità di tramandare valori, competenze e responsabilità. Un sentimento che emerge da una ricerca realizzata da Nexta Società Benefit, partner strategico che affianca le famiglie imprenditoriali e le imprese nel perseguire i propri obiettivi di crescita, frutto di un lavoro iniziato nel mese di giugno 2025 e che da allora a ottobre ha coinvolto 45 famiglie imprenditoriali, concentrate in Lombardia e Veneto, ma con una presenza significativa anche in Emilia-Romagna, Toscana e Puglia. Tra gli imprenditori intervistati, quattro su dieci (il 39%) pensano che nessuno dei membri della generazione successiva sarà presente in azienda. Circa due su dieci (il 22%) ritengono che saranno presenti tra uno e tre persone della nuova generazione e altrettanti (il 20%) che saranno tra tre e cinque membri.
Il 30% delle imprese intervistate supera i 100 milioni di euro di fatturato. Le aziende operano in settori quali agroalimentare, manifattura, impiantistica fino ai comparti chimico-tessile e innovativi. Nel campione prevalgono imprenditori di seconda, terza e fino alla quinta generazione, ma è presente anche un 20% di prime generazioni, spesso protagoniste di processi di crescita e strutturazione ancora in corso.
Se il dato sulla preoccupazione rispetto al mancato impegno della generazione successiva può sembrare un segnale di allarme, dalle interviste emerge anche un progressivo rafforzamento del dialogo intergenerazionale nei processi decisionali che riguardano il patrimonio familiare. Il 26% degli imprenditori intervistati coinvolge tutta la famiglia in riunioni che riguardano le scelte legate alle strategie patrimoniali, e il 28% include nelle riunioni solo i membri più anziani. Il 36% decide invece personalmente. Nelle decisioni che riguardano l’impresa familiare, decide nel 22% dei casi tutta la famiglia attraverso apposite riunioni, nel 29% dei casi un Consiglio di Amministrazione (Cda) a maggioranza familiare, nel 17% dei casi un Cda a maggioranza non familiare, nel 27% dei casi decide l’imprenditore personalmente, mentre nel 5% dei casi la decisione è in capo a un amministratore delegato esterno.
La ricerca affronta anche il tema dei conflitti familiari all’interno dell’impresa. Il 44% dichiara di non aver affrontato apertamente situazioni di conflitto, evidenziando come il tema resti latente e non gestito. Il 26% intende prevenirli con il confronto, il 16% li ha vissuti e li ha risolti definitivamente, mentre il 5% afferma di stare affrontando dei conflitti in questo periodo. Dalla ricerca emerge che i professionisti esterni sono definiti “non necessari” solo dal 22% del campione, mentre per la restante parte sono utili se non indispensabili. Ad esempio - in un quesito a risposta multipla - gli intervistati il ruolo del professionista importante per ad agevolare il confronto tra familiari (41%), definire identità e valori della famiglia (37%), definire l’assetto societario (32%), ottimizzare il costo fiscale (24%) e definire un patto di famiglia (10%). Il 58% dei rispondenti non ne ha ancora usufruito, il 24% ne ha avuto un impatto positivo e il 10% decisivo.
"La presenza di consulenti esperti in ambito strategico rappresenta un elemento sempre più frequente, soprattutto nelle famiglie imprenditoriali che si trovano in una fase di passaggio generazionale o di crescita dimensionale", commenta Mauro Puppo, presidente del Cda e amministratore delegato di Nexta Società Benefit. "Nel complesso, la tendenza che emerge è quella di un graduale passaggio da decisioni esclusivamente familiari a modelli di governance più aperti e professionali, dove la fiducia, la trasparenza e il confronto tra generazioni si affermano come leve decisive per la continuità dell’impresa. Questi modelli di governance strutturata si sviluppano inizialmente nell’ambito dell’impresa familiare per poi estendersi alle decisioni della famiglia imprenditoriale nel suo complesso", aggiunge.
Dalle interviste emerge inoltre come le imprese familiari si trovino in una fase di riflessione strategica: da un lato la volontà di consolidare quanto costruito, dall’altro la consapevolezza che senza crescita, la sostenibilità economica di lungo periodo può diventare fragile. In questo senso non stupisce, quindi, che la maggioranza degli imprenditori guardi alla crescita come leva per garantire la continuità: il 34% dichiara di voler esplorare opportunità di acquisizione di aziende che si integrino nel business. Un quarto del campione non esclude l'ingresso di fondi di investimento, ipotizzando nel 15% dei casi che abbiano quote di minoranza e nel 10% dei casi quote di maggioranza. Il 15% valuta la cessione totale dell’attività, scelta che, pur difficile da accettare emotivamente, può essere la più corretta per preservare il valore dell’azienda e tutelare la solidità familiare. Un quarto del campione (24%) infine preferisce mantenere l'attuale assetto e attendere l’evolversi del contesto economico.
"La crescita - commenta Marco Palamidessi, amministratore delegato e componente del Comitato Direttivo di Nexta - rappresenta un fattore strategico per le imprese familiari, che ne sono sempre più consapevoli. Allo stesso tempo, nessuna crescita aziendale può prescindere dall’equilibrio e dall’armonia della famiglia che la guida. Il nostro metodo declina la visione familiare in una puntuale strategia di gestione imprenditoriale e relazionale orientato al rafforzamento della cultura d’impresa".
Nexta Società Benefit opera elaborando progetti personalizzati, grazie ad un team composto da soggetti operanti in diverse discipline (avvocati, commercialisti, business & human designer, ingegneri) con un approccio fondato sul rispetto dei valori e delle tradizioni familiari. "La famiglia imprenditoriale e l’impresa familiare - afferma Alessandra Zotti, Partner, consigliere e componente del Comitato Direttivo di Nexta - sono come due facce della stessa moneta: esprimono il loro vero valore quando operano in sintonia. Nexta è come il filo sottile che le aiuta a restare connesse in modo armonico: per questo abbiamo chiamato Nexta Edge, 'bordo' in inglese, il nostro Modello di azione per costruire visione, valori e governance condivisi. Il nostro approccio si basa su un processo sinergico che abbraccia sia l’impresa familiare (Family Business) che la famiglia imprenditoriale (Business Family)".
Nexta è un partner strategico che affianca le famiglie imprenditoriali e le imprese familiari nel loro percorso di crescita. Nexta propone progetti e soluzioni per guardare al futuro con consapevolezza e concretezza, grazie al lavoro di un team che unisce competenze professionali interdisciplinari - dall’area legale, aziendale e fiscale allo sviluppo del capitale umano - ad una lunga esperienza a fianco delle famiglie imprenditoriali.

Il principe William ha parlato apertamente della battaglia di Kate contro il cancro, della malattia di re Carlo e delle sfide della genitorialità. In un'intervista con il conduttore televisivo brasiliano Luciano Huck, il principe di Galles ha rivelato di essere stato sincero con i figli George, Charlotte e Louis riguardo ai problemi di salute che affliggono sia la madre che il nonno. "Abbiamo deciso di raccontare tutto ai nostri figli, sia le buone che le cattive notizie. Spieghiamo loro perché accadono certe cose e perché potrebbero sentirsi turbati - ha dichiarato l'erede al trono - Molte domande potrebbero essere senza risposta: credo che tutti i genitori si trovino in questa situazione. Non esiste una regola per essere genitori, e noi abbiamo scelto di parlare di tutto".
William ha poi continuato a dare uno sguardo alla vita familiare dietro le mura del palazzo, parlando di come sia lui che Kate accompagnino i figli a scuola e cerchino di essere presenti il più possibile: "Porto i bambini a scuola quasi tutti i giorni, io e Katherine ci dividiamo i compiti, ma probabilmente è lei a occuparsi della maggior parte del lavoro".
Il principe di Galles ha inoltre rivelato l'approccio cauto della coppia nei confronti della tecnologia, confermando che nessuno dei bambini possiede ancora un telefono cellulare. "È davvero dura. I nostri figli non hanno telefoni - ha spiegato - Quando George andrà alle scuole secondarie, forse ne avrà uno con accesso limitato. "Parliamo con lui e gli spieghiamo perché non pensiamo sia giusto. Con l'accesso completo, i bambini finiscono per vedere su internet cose che non dovrebbero. Ma con l'accesso limitato, penso che sia un bene per la messaggistica".
Durante l'intervista, girata a Rio de Janeiro per il programma Domingão di Huck, il presentatore ha accolto calorosamente William a nome dei brasiliani e gli ha regalato una fotografia della sua defunta madre, la principessa Diana, scattata durante la sua visita a San Paolo nel 1991. L'immagine mostra Diana che culla un bambino affetto da Hiv, un gesto che aiutò a rompere i tabù che all'epoca circondavano la malattia. "È diventata una figura molto importante nella lotta contro i pregiudizi", ha detto Huck. Al che William ha risposto: "Porto con me ogni giorno la sua eredità sociale e umanitaria".

"L’eredità di ‘Stranger Things’? Crediamo che sia la magia dell’infanzia, sperando che non ci abbandoni mai. Ma anche la spinta nostalgica". Così all’Adnkronos Gaten Matarazzo, Finn Wolfhard, Noah Schnapp e Caleb McLaughlin, i protagonisti della serie ‘Stranger Things’ che tornano su Netflix con l’ultima - e attesissima - stagione divisa in tre parti: il 27 novembre con il Volume 1 (episodi 1-4), il 26 dicembre con il Volume 2 (episodi 5-7) e il Finale l'1 gennaio 2026, tutti alle 2 del mattino (ora italiana). La cittadina di Hawkins e il Sottosopra stanno per chiudere i battenti. Dopo quasi dieci anni, i fratelli Duffer - i creatori dello show - scrivono la parola fine su una delle serie più amate e influenti dell’ultimo decennio con protagonista un gruppo di ragazzini degli Anni 80 - Michael, Will, Lucas, Dustin, Max e Undici - uniti da un’amicizia indissolubile, alle prese con la crescita e le proprie paure (che nella serie prendono forma attraverso il Sottosopra, la dimensione alternativa esistente in parallelo al mondo umano a Hawkins, dove è ambientata la storia).
Anche per i giovani protagonisti è stato un percorso di formazione. "Crescere su un set è un modo molto particolare di diventare adulti", ricorda Wolfhard. "Abbiamo lavorato in un contesto professionale fin da piccoli, ma allo stesso tempo eravamo solo bambini che giocavano tra una scena e l’altra. Credo che questo equilibrio ci abbia formati. Anche oggi, quando affrontiamo nuovi progetti. È facile diventare cinici in questo mestiere, ma noi cerchiamo di conservare quella leggerezza, quello sguardo bambino che non vogliamo perdere". Ma "non siamo i soli a essere cresciuti con la serie", racconta Noah Schnapp. "Anche chi ci ha seguito in questi anni è cresciuto con noi". La loro crescita, dentro e fuori dallo schermo, rispecchia il cuore stesso di ‘Stranger Things’: la forza dei legami. "La serie racconta una storia di amicizia, di persone che si uniscono per superare l’oscurità. Ogni personaggio affronta i propri disagi ma insieme riescono a vincerli. Forse siamo troppo ottimisti, ma crediamo ancora nel potere della connessione umana", dicono i Duffer all’Adnkronos.
Ma dove c’è luce, c’è anche ombra. E se l’amicizia è il cuore pulsante della serie, il Sottosopra resta il suo riflesso più oscuro. "Dove si trova l’Upside Down oggi? Sui social media", dice Caleb McLaughlin. Gli fanno eco i Duffer: "Ma anche nel 'doomscrolling' (l'atto di dedicare troppo tempo alla lettura di notizie negative online, ndr). Oggi è più difficile sfuggire all’oscurità perché è sotto gli occhi di tutti, anche dietro le superfici più scintillanti". Mentre Finn Wolfhard si chiede: "Forse l’Upside Down sta nella paura di crescere?". Non ne è del tutto convinto il collega Gaten Matarazzo: "Io credo che questi ragazzi affrontino la crescita a testa alta e con entusiasmo. Forse sono costretti a farlo un po’ prima del previsto, ma non mi sembra che ci sia paura di perdere l’infanzia o il bisogno di aggrapparsi a essa". Secondo l’attore si tratta "del rischio di crescere troppo in fretta. Ma è una questione complessa, con tante possibili letture diverse. Alla fine, credo che dipenda da ciascuno di noi: ognuno ha il proprio ‘Upside Down’ (il proprio lato oscuro, ndr)”.
E mentre i ragazzi di Hawkins diventano adulti, si preparano a dire addio con la quinta stagione ("penso che si concluda nel miglior modo possibile e nel rispetto di tutti i personaggi", dice Wolfhard): "Non siamo pronti a dire addio", dicono gli attori. Tuttavia riconoscono l’importanza di chiudere al momento giusto: "Lo show deve finire quando il pubblico è ancora coinvolto", dice Matarazzo.
"Parlo a nome di tutti, ciò che ci mancherà di più è l’esperienza di stare tutti insieme sul set, i legami e la 'famiglia' che abbiamo costruito negli anni. Possiamo continuare a stare insieme, ma non nella stessa forma. Sarà come un ricordo d’infanzia", aggiunge Caleb McLaughlin. Anche se è difficile, "perché nessuno ha una connessione più grande con la serie di noi, penso sia necessario per preservare un buon ricordo di ciò che abbiamo creato. E ne sono entusiasta perché quando un capitolo si chiude, un altro si apre, e non si sa mai cosa porterà", spiega Gaten.
Tra la difficoltà di dire addio e "altre storie da raccontare nell’universo di 'Stranger Thing'", come assicurano di Duffer, resta l’eco di una generazione che, grazie a loro, ha imparato a non smettere di credere nella forza delle storie. "'Stranger Things' è senza tempo", dice McLaughlin. "È una serie che unisce le generazioni: mi piace immaginare il momento in cui i bambini che oggi guardano la nostra serie diventeranno genitori e diranno ai propri figli: 'Sai, io sono cresciuto con questa serie, ora tocca a te guardarla'", aggiunge Matarazzo. "Vogliamo vedere questo tipo di storie anche in futuro, raccontate da altre persone. Esistono già, ma spero che ‘Stranger Things’ ispiri ancora di più perché penso che il mondo potrebbe averne bisogno", concludono i Duffer. (di Lucrezia Leombruni)

Il cadavere di un uomo è stato trovato stamani in una palestra nel quartiere San Cristoforo, a Catania. Si tratta di un 43enne con piccoli precedenti per reati contro il patrimonio. Ad accorgersi del corpo sono stati gli addetti alle pulizie dell'impianto in via Zurria che hanno immediatamente dato l'allarme.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, l'uomo avrebbe cercato di intrufolarsi nella struttura dal tetto, probabilmente per mettere a segno un furto. Avrebbe, però, camminato su una parte della copertura non calpestabile che ha ceduto, facendolo cadere nel vuoto. Un impatto che gli è stato fatale. Sulla vicenda indaga la polizia.
Attività di polizia e carabinieri nel fine settimana...
Bloccato da carabinieri e polizia all'aeroporto di Cagliari...
Guardia costiera, 7.5 tonnellate di prodotti ittici sequestrati...
Confartigianato, 'investimenti per ridurre perdite ora al 53%'... 
Un duro sfogo, tra rabbia e lacrime, affidato ai social. Niccolò Califano, food blogger ed ex concorrente di Masterchef Italia, ha denunciato in un video su Instagram la difficile situazione che sta vivendo a causa del secondo rifiuto del visto turistico per la sua fidanzata, una cittadina iraniana. "Sono arrabbiato con il governo. In realtà non so nemmeno con chi prendermela", esordisce Niccolò nel video, visibilmente sconvolto. "La mia ragazza doveva venire qua martedì e le hanno rifiutato il visto la seconda volta. Voleva andarsene da un paese dove i suoi diritti non sono rispettati, ma solo per un po' e poi tornare".
Il motivo del rifiuto, secondo quanto raccontato dal food influencer, sarebbe legato unicamente alla nazionalità della ragazza. L'ufficiale dell'ambasciata italiana a Teheran, riporta Niccolò, avrebbe comunicato che la domanda di visto era perfetta e tutti i documenti in regola, per poi concludere: "Va tutto benissimo, ma sei iraniana". Inoltre, come soluzione sarebbe stata suggerita quella del matrimonio. Un particolare che ha fatto crollare Califano in lacrime davanti alla telecamera: "Ma io ti sposo pure, almeno ti sposo perché così puoi essere libera. Ma almeno fateci provare ad avere una relazione". E aggiunge, disperato: "Con chi devo essere arrabbiato? Con il Governo, con l'Italia? Non mi permettono di amare una persona, di provarci".
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Un post condiviso da Niccolò Califano (@niccolo_masterchef13)[1]
Nella didascalia che accompagna il video, Califano approfondisce la sua riflessione: "Penso che sia giusto ricordare che vivere in Italia, per quante se ne dicano, è un lusso. Io forse mi sono innamorato di un'iraniana perché invece non dava nulla per scontato. Forse il mio paese e il tuo paese sono come il ricco e il povero, ma non in una storia d'amore come nelle favole col lieto fine. Una di quelle tante storie che esistono e che sono pronte ad essere dimenticate, perché le storie le scriviamo sempre i vincitori E noi siamo solo due cittadini con mezzi diritti".
Sconfitta esterna per 89 a 76, è la sesta in sette gare...
Un punto che fa morale e classifica, ma anche qualche rimpianto... 
Braciamiancora, il network di riferimento per gli amanti della carne con oltre un milione di follower sui social e noto al pubblico per la pubblicazione di guide dedicate al mondo della carne, pubblica come ogni anno la classifica delle migliori 50 Steak House italiane 2026. Frutto di un’attenta selezione, questa classifica esalta un particolare settore dell’eccellenza gastronomica italiana, riconoscendo i locali che si distinguono per qualità, innovazione e competenza nel proporre menu’ dedicati alla carne. La classifica assegna ad ogni ristorante delle 'fiamme' di merito. Una fiamma è assegnata ai ristoranti di 'ottimo livello', due fiamme per i ristoranti il cui livello è considerato 'eccellente e con una personalità distinta' e tre fiamme per i ristoranti considerati 'straordinari e unici nel loro genere'.
Gli italiani non rinunciano a mangiare una buona bistecca ma rispetto agli anni precedenti sono molto più attenti ai temi di sostenibilità e cercano costantemente carne di qualità proveniente da allevamenti etici, apprezzano i menù circolari dove ogni parte dell’animale trova una valorizzazione e preferiscono sempre più la filiera trasparente, che consenta al consumatore di sapere cosa mangia e da dove proviene. Le Steakhouse premiate sono quelle che uniscono passione per la carne e consapevolezza, che si impegnano a ridurre gli sprechi, a privilegiare piccoli allevatori italiani e a costruire una relazione onesta con i clienti. La classifica è consultabile sul sito www.braciamiancora.com
Le Tre Fiamme di Braciamiancora, massimo riconoscimento di questa classifica, vanno a quest’anno a tre ristoranti: due conferme e una new entry nel gotha carnivoro. La Braseria di Osio Sotto in provincia di Bergamo, I due Cippi di Saturnia in provincia di Grosseto e Via di Guinceri di Vicarello in provincia di Livorno. I primi due si confermano avendo già ottenuto lo scorso anno le tre fiamme mentre il ristorante Via di Guinceri passa da due fiamme a tre fiamme. “Questi ristoranti sono il meglio del meglio sul panorama nazionale, hanno una selezione di carne eccellente e offrono una esperienza memorabile sotto tutti i punti di vista: dalla selezione di carne al servizio, dalla cantina al pairing carne-vini, hanno una filosofia raffinata e dietro ogni proposta del loro menu c’è uno studio meticoloso, hanno inoltre un sapiente utilizzo della brace che rimane il metodo di cottura alla base del loro format”, spiega Michele Ruschioni, founder e direttore di Braciamiancora.
Nove i ristoranti che ottengono due fiamme, ristoranti dove il livello è altissimo e possono essere definiti un’ eccellenza: Bifro’ a Torino, Bifulco a Ottaviano, Barroso Beefsteccheria a Tirrenia, Antica Trattoria del Reno a Bologna, Asina Luna a Peschiera Borromeo, La Griglia di Varrone a Milano, Rocca Caggiano il sapore del fuoco a Grottaminarda, Matigusta a Marina di Altidona e Dogana Golosa a Caserta. Questi ultimi due locali, Matigusta e Dogana Golosa sono gestite da due donne imprenditrici.
Trentotto invece i ristoranti insigniti con una fiamma, locali con un livello alto, con una selezione di carni studiata in modo accurato e una proposta molto interessante e ben eseguita. Eccoli: 109 Officine - Lamezia Terme; Antico Casale di Scansano - Scansano; Al Vecchio Capannaccio - Ischia; Beef Bazaar - Roma; Braceria Da.Ma - Brebbia; Braceria del Crotto - Morbegno; Carlino Superior Beef - Santa Maria la Carità; Chilogrammo - Catania; Cora d' Zia - Campobasso; Da Gianni braceria - Terlizzi; Da Lina 1905 - Stimigliano; Dupon Meat House - Monterotondo; Enococus - Ceglie Messapica; Griglieria da Maria Giaccherini - Terranuova Bracciolini; Il Braciere di Eraclea - Eraclea; Nana Meat & Wine - La Spezia; Sa Tanca e Bore - Siniscola; Grillo Fuoco e Materia - Cesate; La brace Food Experience - Palermo; Seidita Steakhouse - Palermo; Kluit - Sappada; La Braceria - Camucia; Mamma mia - Roma; Ostaria - Siracusa; Retrò Osteria Veneta - Marcon; Steakhouse Panorama - Rablà; Locanda Ca'Os - Castell'Arquato; de Matteo alla Brace - Maddaloni; Bracerie Venete Trieste - Trieste; Baraonda - Nocera Inferiore; Officina della Senape - Modena; Brasserie La Griglia - Nichelino; Trattoria dall'Oste - Firenze; Braceria Peccerella - Camposano; Locanda d'Ansedonia Ansedonia; El Guapo - Verona; Zio Barrett - Bussi sul Tirino; Il Toscanaccio 2.0 - Leverano.
Braciamiancora ha assegnato anche dei premi speciali individuando alcuni aspetti e settori fondamentali del panorama carnivoro, oltre a votare la miglior SteakHouse aperta da italiani in Europa. Sono: Miglior servizio di sala - Antica Trattoria del Reno (Bologna); Miglior cantina - Bifrò (Torino); Miglior tartare - Beef Bazaar (Roma); Miglior carpaccio - Matigusta (Marina di Altidona); Miglior comunicazione social - Nana Meat&Wine (La Spezia); Miglior primo - Pici all’aglione - La Braceria (Camucia); Miglior birreria carnivora - Vecchia Osteria Marotta (Marotta); Miglior SteakHouse italiana all’estero - Era Ora SteakHouse (Malta) che viene premiata anche con due fiamme.

La Russia continu a martellare l'Ucraina con attacchi di missili e droni. E il ministero della Difesa russo rivendica la conquista di altri tre villaggi nell'est. Si tratta, come evidenziato in una nota citata dall'agenzia di stampa Tass, di Solodke e Novoye nella regione di Zaporizhzhia e del villaggio di Gnatovka nella regione di Donetsk.
Ancora droni nei cieli del Belgio
L'agenzia di stampa Belga ha dato notizia di un avvistamento, ieri a tarda sera, di tre aerei senza pilota nei pressi di un impianto nucleare ad Anversa. L'operatore energetico Engie ha precisato che il sorvolo non ha avuto alcun impatto sull'attività dell'impianto Doel. Nella stessa giornata di ieri alcuni droni era stato avvistati nei pressi dell'aeroporto di Liegi, come già avvenuto nei giorni scorsi, quando aerei senza pilota hanno sorvolato anche una base militare belga a Kleine-Brogel, nelle Fiandre, dove, secondo notizie non confermate, sarebbero custodite armi nucleari americane.
Kiev: 265 attacchi russi respinti in un giorno
La Russi acontinua intanto a martellare l'Ucraina. Secondo un aggiornamento diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina tramite la piattaforma Facebook oggi, 10 novembre 2025, nella sola giornata di ieri le Forze di Difesa ucraine hanno respinto un numero complessivo di 265 attacchi condotti dalle forze d'invasione russe. Il nemico ha impiegato un missile e 35 attacchi aerei, utilizzando cinque missili e 104 bombe plananti. Si registrano inoltre 3.469 bombardamenti di artiglieria, dei quali 91 da sistemi a lancio multiplo di razzi (MLRS), e il dispiegamento di 2.452 droni kamikaze.
L'aviazione russa ha effettuato attacchi contro gli insediamenti di Pokrovske e Radisne nella regione di Dnipropetrovsk, nonché contro Rivnopillia, Nove Zaporizhzhia, Dobropillia, Lukianivske e Stepnohirsk nella regione di Zaporizhzhia. Le forze missilistiche e l'artiglieria ucraine hanno conseguentemente colpito un raggruppamento di personale nemico e altri tre obiettivi di rilievo.

Ancora droni nei cieli del Belgio. L'agenzia di stampa Belga ha dato notizia di un avvistamento, ieri a tarda sera, di tre aerei senza pilota nei pressi di un impianto nucleare ad Anversa. L'operatore energetico Engie ha precisato che il sorvolo non ha avuto alcun impatto sull'attività dell'impianto Doel. Nella stessa giornata di ieri alcuni droni era stato avvistati nei pressi dell'aeroporto di Liegi, come già avvenuto nei giorni scorsi, quando aerei senza pilota hanno sorvolato anche una base militare belga a Kleine-Brogel, nelle Fiandre, dove, secondo notizie non confermate, sarebbero custodite armi nucleari americane.
La Russi acontinua intanto a martellare l'Ucraina. Secondo un aggiornamento diffuso dallo Stato Maggiore delle Forze Armate dell'Ucraina tramite la piattaforma Facebook oggi, 10 novembre 2025, nella sola giornata di ieri le Forze di Difesa ucraine hanno respinto un numero complessivo di 265 attacchi condotti dalle forze d'invasione russe. Il nemico ha impiegato un missile e 35 attacchi aerei, utilizzando cinque missili e 104 bombe plananti. Si registrano inoltre 3.469 bombardamenti di artiglieria, dei quali 91 da sistemi a lancio multiplo di razzi (MLRS), e il dispiegamento di 2.452 droni kamikaze.
L'aviazione russa ha effettuato attacchi contro gli insediamenti di Pokrovske e Radisne nella regione di Dnipropetrovsk, nonché contro Rivnopillia, Nove Zaporizhzhia, Dobropillia, Lukianivske e Stepnohirsk nella regione di Zaporizhzhia. Le forze missilistiche e l'artiglieria ucraine hanno conseguentemente colpito un raggruppamento di personale nemico e altri tre obiettivi di rilievo.

Salta l'appuntamento di martedì 11 novembre con 'Belve'. Il programma cult di Francesca Fagnani, in onda in prima serata su Rai2, non sarà trasmesso per lasciare spazio alla programmazione sportiva. Ad annunciarlo è la stessa conduttrice con una storia pubblicata sul suo profilo Instagram. "Amici, il calendario del tennis ha portato qualche modifica ai palinsesti di Rai2, quindi questo martedì 'Belve' non andrà in onda", ha spiegato la Fagnani, rassicurando subito i fan sulla nuova data: "Ma recuperiamo martedì 18".
Per soddisfare la curiosità del pubblico e rendere meno amara l'attesa, la giornalista ha poi regalato un'importante anticipazione in una storia successiva, svelando in anteprima il nome di uno dei prossimi ospiti che si siederà sul celebre sgabello: Cristiano Malgioglio.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha concesso la grazia "totale, completa e incondizionata" all'ex sindaco di New York Rudolph Giuliani e ad altre 76 persone, accusate in Georgia di aver tentato di ribaltare i risultati elettorali del 2020. Lo ha reso noto su 'X' il procuratore degli Stati Uniti per le grazie Ed Martin. Tra gli altri personaggi di alto profilo a cui Trump ha concesso la grazia ci sono Sidney Powell, Boris Epshteyn, John Eastman e Mark Meadows.
"Questa decisione pone fine a una grave ingiustizia nazionale perpetrata ai danni del popolo americano in seguito alle elezioni presidenziali del 2020 e prosegue il processo di riconciliazione nazionale", si legge nelle motivazioni del provvedimento di grazia. "Questa grazia non si applica al presidente degli Stati Uniti", precisa il testo.
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