
(Adnkronos) - Perché la Lombardia resti competitiva anche in futuro servono le idee e il coraggio dei suoi giovani. Con questa convinzione l’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ha scelto di rafforzare il sostegno al mondo delle partite IVA, partendo da un concetto chiave: “La Lombardia è la casa delle idee”.
Un impegno che oggi si arricchisce dei dati emersi dalla ricerca promossa da Regione Lombardia con l’Istituto Piepoli, presentata questa mattina a Palazzo Lombardia, sede della Giunta lombarda. L’indagine, condotta nel luglio scorso su un campione di 1.000 ragazzi tra i 16 e i 30 anni residenti in Lombardia, nasce dalla convinzione che per mantenere i primati in campo economico e produttivo, la Regione debba coltivare una nuova generazione d'imprenditori, capaci di affrontare il futuro con creatività, innovazione e senso di responsabilità.
“Vogliamo che i giovani lombardi sentano l’impresa come un’opportunità concreta – ha spiegato Guidesi –. Già oggi offriamo tanti strumenti, ma la vera sfida è culturale: creare un ecosistema in cui mettersi in proprio non sia l’eccezione, ma una strada naturale”.
I giovani lombardi si descrivono soddisfatti, autonomi, aperti a nuove idee e ottimisti, ma non nascondono fragilità e timori. Ben il 63% dichiara di essere preoccupato di non riuscire a trovare lavoro, anche se oltre la metà afferma di avere le idee chiare sul proprio futuro. Chi è già entrato nel mondo del lavoro si dice in gran parte soddisfatto (79%), pur segnalando criticità legate a retribuzioni non adeguate e a una scarsa realizzazione personale.
Tra le aspirazioni, spicca la voglia d'indipendenza: un giovane lombardo su cinque sogna di mettersi in proprio e il 30% degli intervistati ritiene che in Lombardia vi siano opportunità migliori che altrove. L’autoimprenditorialità è vista come fonte di benessere personale, professionale ed economico, ma anche come percorso irto di ostacoli, soprattutto di natura fiscale e burocratica.
Proprio per rendere più agevole questo cammino, Regione Lombardia ha costruito negli anni un sistema articolato di sostegno: bando ‘Nuova Impresa’, istituito da Guidesi ad oggi ha contributo a far nascere quasi 4 mila nuove imprese; il finanziamento regionale totale di quasi 27 milioni di euro ha generato un investimento da parte di privati di quasi 65 milioni di euro. ‘Microcredito’ da 24 milioni di euro; fondi di venture capital ‘Lombardia Venture’ (40 milioni) e ‘Lombardia Venture STEP’ (70 milioni). A questi si affiancano competizioni come la StartCup Lombardia, che dal 2016 ha dato vita a 44 nuove imprese e programmi di accelerazione di respiro internazionale come ‘SkyDeck Europe Milano’ (1,5 milioni di euro che hanno contribuito a supportare 45 startup) ed ‘ESA BIC Milano’, anch’esso in grado di sostenere startup innovative e della space economy.
Accanto a queste misure consolidate, oggi vengono presentate due importanti novità: uno strumento di accompagnamento, pensato per orientare e supportare chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale, riducendo le barriere informative e facilitando l’accesso alle opportunità, e una campagna di comunicazione dedicata a diffondere la cultura d’impresa e stimolare l’interesse verso l’autoimprenditorialità.
“Il sistema lombardo si mette a disposizione dei giovani e della Lombardia stessa per far sì che la nostra regione continui a rimanere competitiva e resti la casa delle idee – ha sottolineato ancora l’assessore Guidesi –. È fondamentale, inoltre, che gli imprenditori di successo mettano a disposizione la loro grande esperienza e la loro storia, affinché diventino esempi concreti per le nuove generazioni.”
“Regione Lombardia è e sarà al fianco dei giovani che vogliono mettersi in gioco – ha concluso il responsabile lombarde delle imprese –. Creare impresa significa creare futuro: per sé stessi, per la comunità”.

(Adnkronos) - "Per noi a livello legale, ad oggi, vale l'accordo quadro siglato da Usa e Ue che fissa a un massimo del 15% i dazi per tutte le filiera produttive, a esclusione dell'acciaio e dell'alluminio. Un 15% che non è una passeggiata, ma sicuramente è meglio di un 30% o addirittura di un 50% paventato. Per noi la fotografia è questa, quella ufficiale, ed è quella che applicano le dogane ad oggi. Poi è chiaro che è anche quello che si spera succeda, che sia l'interpretazione giusta, perché il presidente americano ci ha abituato un po' a tutto, dichiarazioni e smentite, quindi aspettiamo ottobre per vedere che succede. Di certo, ci sono i primi effetti dei dazi al 15%, perché l'ultima rilevazione dell'Istat di luglio per quanto riguarda le esportazioni di mobili italiani verso il mercato americano dà un -7,7%". Così, in un'intervista con Adnkronos/Labitalia, Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, sull'incertezza di questi giorni relativamente all'entità dei dazi Usa su legno e mobili dopo le dichiarazioni del presidente Trump.
"La filiera del legno e arredo ha fatturato 52 miliardi nel 2024, e il mercato americano vale, nel 2024, 2,2 miliardi, di cui 1,7 è fatto dagli arredi. Sono cifre importanti. Il mercato americano è il primo mercato extraeuropeo e il secondo mercato a livello globale, dopo la Francia. All'interno di questi dati abbiamo aziende che magari fatturano il 30-40% nel mercato americano, e che quindi ovviamente avranno delle problematiche non indifferenti", spiega.
E FederlegnoArredo è attenta all'evolversi della situazione. "La Federazione è in costante contatto con le istituzioni competenti per verificare eventuali effetti per le imprese. anticipiamo che domani pomeriggio saremo alla riunione della Task force dazi della Farnesina, che ci auguriamo ci rassicuri sulle tante incertezze dovute agli annunci degli ultimi giorni", sottolinea Feltrin.
Secondo il presidente di FederlegnoArredo "le imprese della filiera sono tutte estremamente allarmate, l'effetto negativo è di creare incertezza, che veramente è disastrosa per quanto riguarda il business. Anche i nostri stakeholder americani fanno fatica a interpretare questa situazione", sottolinea.
Feltrin spiega che alla fine i dazi, per quanto possa dire Trump, "sono a carico del mercato che li applica, quindi sono a carico dei consumatori americani". "Diciamo che sull'alto spendente e su quello che sono i mobili destinati alla casa, c'è un impatto inferiore dovuto al fatto che la filiera è lunga. Quello che è più penalizzato è il mercato del 'contract' (prodotti 'chiavi in mano' destinati alle attività commerciali) perchè ha una filiera molto più corta: non c'è un rivenditore, e poi un altro passaggio e poi arriva al pubblico", prosegue.
"Quando tu concludi un contratto per un arredamento di un albergo, un ufficio o quant'altro, la fattura di importazione diventa sostanzialmente una fattura d'acquisto del cliente americano. Quindi importo 100, se quel 100 oggi per effetto del dazio costa 115, io mi becco il 15% secco di aumento. Poi ci aggiungo l'altro 15% della perdita di potere d'acquisto del dollaro e quindi mi diventa un 30%", spiega Feltrin sottolineando che "lì sicuramente si stanno generando già dei danni, quelli che dicevo prima, che si vedono insomma nella percentuale del calo dell'export del 7,7%", ribadisce ancora.
Ma l'effetto dei dazi non è solo diretto per le aziende del legno e del mobile made in Italy, con 'ombre cinesi' sempre più minacciose. ""Con i dazi Usa c'è per noi anche un altro effetto indiretto, che è quello del fatto che i cinesi, che sono i principali fornitori di mobili per il mercato americano, con questi dazi -sottolinea- stanno perdendo veramente un enorme mercato. E come faremo noi nel cercare di ritrovare mercati alternativi, lo faranno anche loro. Il tema è che per loro il mercato alternativo è quello europeo. E in Europa si registrano già aumenti di importazione di mobili cinesi, con il rilevamento di marzo, e quindi quando ancora non c'era appieno l'effetto dazio americano, di un +38%. Quindi il rischio è che oltre al danno del dazio Usa ci troviamo anche l'aumento della concorrenza cinese sul nostro mercato", spiega.
Secondo Feltrin, la soluzione non è applicare "dazi nei confronti di prodotti provenienti dalla Cina, perchè si rivolterebbero contro il mercato e i consumatori, però sì normative sul miglioramento della qualità del prodotto, quindi certificazioni che noi già abbiamo e facciamo valere per i prodotti". "In modo tale che, perlomeno, se i prodotti entrano devono avere i requisiti per proteggere anche il nostro consumatore, questo sicuramente va fatto", aggiunge.
E per il presidente della Federazione è il momento, per il govenro italiano, di agire a tutela delle imprese della filiera. "Per quanto riguarda il governo italiano credo che si debba pensare di mettere un fondo a protezione delle aziende che dovranno affrontare la crisi" derivante dai dazi Usa "e un riposizionamento che a livello mondiale non è che si inventi dalla sera alla mattina. Per riuscire a 'fare' il mercato americano, le nostre aziende ci hanno messo 50 anni. Quindi, quando si parla di mercati alternativi, non è che spuntino come i funghi dalla sera alla mattina, si deve lavorare, andare, investire, avere pazienza, quindi si parla di anni. Quindi, anni a fronteggiare dei danni che arrivano alla velocità di un truth fatto da Trump sostanzialmente", conclude.
(di Fabio Paluccio)

(Adnkronos) - Non basta più adottare il cloud, ormai diventato uno standard della digitalizzazione. Per le aziende italiane la vera sfida è saperlo governare, garantendo sicurezza dei dati, modernizzazione delle applicazioni critiche e integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi. E' quanto emerge dall’indagine 'Modelli, priorità e strategie del cloud delle imprese italiane', realizzata su iniziativa di Engineering e Oracle e condotta da NetConsulting cube.
Lo studio qualitativo, condotto su un campione di 60 aziende italiane medio-grandi, pubbliche e private rappresentative di settori chiave dell’economia nazionale - servizi finanziari e assicurativi, manifatturiero, retail, telecomunicazioni, energia e Pubblica amministrazione -, ha analizzato le strategie di adozione del cloud, i percorsi di modernizzazione delle applicazioni It business-critical e il grado di maturità nell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, evidenziando al tempo stesso le sfide più rilevanti in termini di sicurezza, gestione dei dati e compliance. Il campione, grazie alla sua composizione variegata, offre un quadro chiaro di dove si concentreranno gli investimenti IT delle grandi e delle medie aziende italiane nei prossimi 2-3 anni, in base alle sfide principali di business che tutte stanno affrontando.
Secondo i dati presentati da NetConsulting Cube, nel 2024 il mercato del cloud ha sfiorato i 7,3 miliardi di euro, ma la gestione di questa tecnologia porta con sé nuove complessità. La principale è la protezione dei dati: il 68% delle aziende considera sicurezza e integrità delle informazioni il tema più urgente. A questa si aggiunge la difficoltà di governare ambienti multicloud (60%), dove piattaforme diverse devono essere integrate garantendo conformità normativa e continuità operativa. Anche la gestione dei dati sensibili resta una sfida aperta per il 57% del campione, segno di quanto la fiducia nell’infrastruttura digitale dipenda dalla capacità di garantire protezione e trasparenza.
Accanto alla sicurezza, un’altra priorità riguarda la modernizzazione delle applicazioni core, ossia quei sistemi legacy che gestiscono processi vitali per le aziende. Quasi la metà del campione ha già avviato percorsi strutturati in questa direzione. Il principale obiettivo è l’automazione dei processi (52%), che consente di aumentare efficienza e velocità operativa. Le strategie più adottate sono due: il re-purchasing (49%), cioè la sostituzione delle soluzioni esistenti con applicazioni cloud-native, e il re-platforming (36%), che consiste nell’adattare i sistemi tradizionali alle nuove architetture digitali.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, il 50% delle imprese intervistate ha già definito una strategia in fase avanzata. Non si tratta quindi più di sperimentazioni isolate, ma di percorsi strutturati che vedono l’AI sempre più integrata nelle logiche di business. L’attenzione si concentra su infrastrutture in grado di supportare framework open source – librerie e strumenti di sviluppo accessibili che permettono alle aziende di personalizzare i propri progetti – e su piattaforme AI pre-addestrate, cioè modelli già allenati e pronti all’uso che consentono di accelerare l’avvio delle applicazioni riducendo tempi e costi.
Guardando alle priorità di investimento, emerge chiaramente un forte orientamento verso la gestione avanzata del dato. Quasi la metà delle aziende (47%) prevede di destinare risorse a soluzioni di analytics e business intelligence, per estrarre valore dai dati aziendali e supportare decisioni più rapide e informate. Il 38% si concentra invece sul cloud data management, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità, coerenza e accessibilità delle informazioni. Infine, il 32% punta sull’integrazione di Ai e machine learning nei database, segnale della volontà di rendere i sistemi core sempre più intelligenti e capaci di generare insight in tempo reale.
Massimo Del Vecchio, Eng modernize executive director, Engineering dichiara: “L’importanza dell’adozione del cloud non è più da dimostrare. Quello su cui si gioca il futuro è la capacità di integrarlo coerentemente nella strategia di business, mettendo al centro la gestione dei dati, la sicurezza, l’innovazione anche tramite AI, la governance. Engineering accompagna le imprese italiane in questo percorso, affinché il coud non resti solo una infrastruttura, ma diventi leva concreta di crescita, efficienza e fiducia nel mercato”.
Lanfranco Brasca, direttore del team di progettazione delle soluzioni clienti sul cloud infrastrutturale Oci in Oracle Italia (account cloud engineering senior director, Oracle Cloud Infrastructure) aggiunge: “Grazie al suo design specifico per l'Ai, Oracle cloud infrastructure (Oci) consente alle aziende di integrare l'intelligenza artificiale nei loro processi in modo sicuro e strategico. L'infrastruttura, che sfrutta le Gpu Nvidia di ultima generazione integrate in cluster ad altissime prestazioni, offre servizi di addestramento, fine-tuning e inferenza dei modelli di AI generativa, e consente ai clienti di mantenere il pieno controllo sui propri dati, ad esempio su Oracle Autonomous Database23ai, senza necessità di movimentazione degli stessi. Con Oci quindi non solo si riducono i costi e le complessità, ma si promuove un'adozione consapevole dell'AI in azienda, trasformando il business e rendendolo più adattivo e competitivo”.
Leggi tutto: Engineering e Oracle: per 68% aziende italiane sicurezza dati condizione per cloud e Ia

(Adnkronos) - Parte dai territori, per arrivare dritta al cuore degli over 65 e fragili, la campagna 'Ricordati di stare bene' promossa da HappyAgeing - Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo e Federsanità - Confederazione delle Federsanità Anci Regionali, che invita i Comuni italiani a diventare protagonisti di un grande progetto di sensibilizzazione sull'aderenza terapeutica. L'iniziativa - realizzata con il contributo non condizionante del Gruppo Servier in Italia e in collaborazione con Assofarm - Associazione delle aziende e servizi socio-farmaceutici, Federfarma, Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia, Rete città sane - Oms, Fap Acli, Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil - è stata presentata oggi a Roma nella Sala Conferenze Anci, nel corso dell'evento 'Comuni e comunità per l'aderenza terapeutica. Un'alleanza per la salute pubblica', che ha ottenuto il patrocinio di Iss - Istituto superiore di sanità, Anci - Associazione nazionale comuni italiani e Fondazione Ifel - Istituto per la finanza e l'economia locale.
La scarsa aderenza alle indicazioni e prescrizioni mediche - spiegano gli organizzatori in una nota - è una delle principali emergenze sanitarie e sociali, in particolare nella popolazione anziana che spesso convive con patologie cardiovascolari e metaboliche croniche. Secondo il Rapporto OsMed 2023 sull'uso dei farmaci in Italia dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), solo il 50% dei pazienti con malattie cardiovascolari segue correttamente le cure prescritte, con conseguenze gravi per la loro salute e costi aggiuntivi, diretti e indiretti, per la società e il Servizio sanitario nazionale. La situazione è particolarmente critica considerando che ogni anno quasi 350mila persone nel Paese vengono ricoverate per infarto, ictus o altre condizioni cardiovascolari, con un impatto economico di 4,9 miliardi di euro (The Economic Burden of Atherosclerotic Cardiovascular Disease in Italy). A causa di una bassa aderenza alle terapie farmacologiche, negli Stati Uniti ogni anno si stimano circa 125mila decessi, il 10% delle ospedalizzazioni e una spesa di 100-500 miliardi di dollari in servizi sanitari. In Europa, aiutare i pazienti ad assumere correttamente le terapie prescritte permetterebbe di salvare la vita di circa 200mila persone e di ridurre significativamente l'impatto economico, abbassando le spese sanitarie di 80-125 miliardi di euro.
"La mancata o scarsa aderenza terapeutica è una delle sfide più rilevanti per la salute pubblica, in particolare per la popolazione anziana e fragile - afferma Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute - Iniziative come quella promossa da HappyAgeing e Federsanità mirano a rafforzare il senso di responsabilità condivisa tra istituzioni, territori e comunità, affinché ogni cittadino possa avere gli strumenti e il supporto necessari per seguire correttamente le cure prescritte. Garantire aderenza terapeutica significa non solo tutelare la salute dei pazienti, ma anche rendere più sostenibile il nostro Servizio sanitario nazionale pubblico. Per questo il Governo guarda con grande attenzione a progetti capaci di unire sensibilizzazione, prossimità e innovazione al servizio delle persone".
HappyAgeing e Federsanità hanno scelto di coinvolgere direttamente le amministrazioni locali motivandole a partecipare a una 'challenge', una sfida: i Comuni coinvolti potranno infatti proporre iniziative mirate per migliorare l'aderenza alle cure, ricevendo un kit di strumenti informativi - poster, brochure, card e materiali digitali - ideato per spiegare in modo semplice e chiaro a pazienti over 65 e caregiver cosa significhi aderire correttamente alle terapie e quali benefici comporta sulla salute. Le attività più efficaci e innovative saranno premiate nel corso del 2026 in un evento nazionale che darà visibilità alle migliori pratiche implementate a livello territoriale.
"Da oltre 10 anni HappyAgeing è impegnato a garantire più salute e qualità di vita degli over 65 - sottolinea Francesco Macchia, direttore di HappyAgeing - Con la campagna 'Ricordati di stare bene' vogliamo contribuire a contrastare questa epidemia che colpisce ogni giorno i nostri anziani". A proposito del risparmio possibile grazia a un'adeguata aderenza alle cure, stimato in 2 miliardi di euro in Italia, Macchia auspica che "una parte delle risorse potenzialmente recuperabili in questo percorso vengano reinvestite per rendere la nostra sanità più a misura dell'anziano che ne è inevitabilmente il maggiore fruitore". La scarsa aderenza terapeutica "rappresenta una questione di sostenibilità per il Ssn, oltre a generare gravi conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie - evidenzia Fabrizio d’Alba, presidente nazionale Federsanità - Confederazione delle Federsanità Anci regionali - Per questo abbiamo lanciato un'azione nazionale che parte dalle comunità locali in quanto rappresentano il primo punto di contatto con i cittadini e, pertanto, possono attivare interventi efficaci per migliorare la salute della popolazione".
"Siamo onorati di sostenere la campagna 'Ricordati di stare bene', che mette al centro la salute del cittadino-paziente e valorizza la collaborazione di tutti gli attori della sanità del territorio - dichiara Viviana Ruggieri, External Relations, Market Access & Regulatory Director Gruppo Servier in Italia - Una campagna nuova che punta sulla 'prossimità', sensibilizzando il paziente sul ruolo cruciale di essere aderenti alle cure per stare bene attraverso interlocutori e canali a lui familiari: insomma una partita sulla salute e sull'invecchiamento attivo giocata 'in casa' del paziente". 'Ricordati di stare bene' - precisano gli organizzatori - non è solo una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione rivolta agli over 65 e ai fragili: è una sorta di movimento collettivo, un forte impegno, che mira a trasformare la consapevolezza individuale in azione sociale, coinvolgendo Comuni, Asl, farmacie, medici, operatori sanitari, famiglie e caregiver. Nel corso della giornata HappyAgeing ha proposto la creazione di un'Alleanza per l'aderenza terapeutica e per la salute pubblica in grado di unire forze e responsabilità, dalle realtà territoriali alle istituzioni nazionali, per garantire agli anziani cure efficaci e una migliore qualità della vita.
Leggi tutto: Aderenza terapeutica, al via campagna HappyAgeing e Federsanità con i Comuni


(Adnkronos) - Carlos Alcaraz ha vinto l'Atp 500 di Tokyo. Il tennista spagnolo ha battuto oggi, martedì 30 settembre, lo statunitense Taylor Fritz, numero cinque del mondo, in due set con il punteggio di 6-4, 6-2 nella finale del torneo giapponese. Percorso netto quello di Alcaraz, che ha deciso di rinunciare, seppur da campione in carica, a quello di Pechino, dove domani Jannik Sinner giocherà la finale, per esordire in quello di Tokyo e in cui ha battuto Baez all'esordio, Bergs agli ottavi, Nakashima nei quarti e Ruud in semifinale.
Partita combattuta nel primo set, con Fritz che riesce a giocare un buon livello di tennis e a tenere il ritmo di Alcaraz, che conferma l'ottimo stato di forma già sfoggiato nel torneo, dove nei quarti con Nakashima ha messo a segno il punto dell'anno. Lo spagnolo riesce alla fine a piazzare il break al nono game e conquista il primo set 6-4.
Il colpo si fa sentire per Fritz, che cala di livello all'inizio del secondo set e Alcaraz ne approfitta. Lo spagnolo scappa via nel punteggio con due break al secondo e quinto game e resiste al ritorno dello statunitense, che trova un controbreak nell'ottavo parziale. Alcaraz chiude poi i conti 6-4, riuscendo così a conquistare il titolo e punti importanti in chiave ranking.
Leggi tutto: Alcaraz vince anche a Tokyo: Fritz battuto in due set in finale


(Adnkronos) - A Milano un centro per il cervello delle donne. Sarà inaugurato domani, 1° ottobre, all'Irccs Policlinico San Donato alle porte del capoluogo lombardo il Brain Health Service (Bhs) per la prevenzione e la diagnosi precoce delle demenze, il primo in Europa con un percorso dedicato alla salute cerebrale femminile: il progetto 3D - Diagnosi precoce del Disturbo soggettivo di memoria nella Donna. Lo annuncia il Gruppo San Donato (Gsd), presentando il nuovo servizio d'eccellenza che afferisce all'Unità operativa di Neurologia e Stroke Unit del Policlinico San Donato diretta da Maria Salsone, professoressa associata di Neurologia all'università Vita-Salute San Raffaele, con Federico Emanuele Pozzi come referente.
Evidenze scientifiche della letteratura epidemiologica più recente - ricordano da Gsd - hanno dimostrato che circa il 45% delle demenze è prevenibile intervenendo su almeno 14 fattori di rischio modificabili che potrebbero agire in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini. Il progetto 3D propone dunque un percorso dedicato, multidisciplinare e integrato, che include la valutazione dei principali fattori di rischio nelle donne. Tra questi predisposizione genetica, disturbi dell'umore, deficit visivi e uditivi, dislipidemia, alterazioni ormonali peri-menopausali, osteopenia e osteoporosi, disturbi del sonno, patologie parodontali, fattori di rischio cardiovascolari e alimentazione. In base al risultato della visita neurologica e degli eventuali esami di approfondimento, sono proposte, anche grazie a metodiche di intelligenza artificiale, strategie preventive personalizzate e percorsi di follow-up per monitorare nel tempo e preservare il più possibile il benessere del cervello delle pazienti. Grazie al suo focus sulla medicina di genere, il nuovo servizio rappresenta un passo innovativo nella prevenzione della demenza - si legge in una nota - unendo l'esperienza clinica e di ricerca dell'Irccs Policlinico San Donato alla collaborazione con i principali centri europei di neurologia cognitiva.
"Aprire un centro per la prevenzione delle demenze è fondamentale - spiega Pozzi - perché oggi la maggior parte delle persone arriva ai centri per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) quando la malattia è già conclamata, e le terapie disponibili sono prevalentemente sintomatiche. Negli ultimi anni la neurologia punta invece a intercettare le fasi più precoci come il disturbo soggettivo di memoria (Scd), ancora sotto-diagnosticato seppure colpisca centinaia di milioni di persone nel mondo. Si stima infatti che fino al 25% dei soggetti sopra i 60 anni possa essere inquadrato come Scd", sottolinea lo specialista. "Concentrarsi sulle donne è essenziale - rimarca Salsone - dato che circa il 70% dei casi di demenza colpisce il sesso femminile, configurando il genere come il secondo fattore di rischio per demenza dopo l'età. E il rischio aumenta nel periodo post-menopausale, dove di fatto viene diagnosticato circa il 60% dei casi, probabilmente per la combinazione di transizione ormonale e predisposizione genetica. Inoltre, donne e uomini presentano forme di malattia diverse: le donne tendono a progredire più rapidamente verso stadi conclamati e manifestano alterazioni visuospaziali, mentre negli uomini prevalgono i deficit di memoria. Intervenire precocemente e con attenzione alle specificità di genere permette una prevenzione più mirata ed efficace", conclude la docente, evidenziando l'unicità del nuovo centro del Policlinico San Donato nella neurologia di genere in Europa.
Leggi tutto: Al Policlinico San Donato il primo centro in Europa per il cervello delle donne

(Adnkronos) - La Flotilla vuole arrivare a Gaza ma tutte le barche si fermeranno se arriverà l'alt dalla marina di Israele. Lo ribadiscono l''eurodeputata del Pd Annalisa Corrado e il suo collega Arturo Scotto, deputato, che fanno parte della missione. "Siamo a 200 miglia da Gaza, un risultato importante - affermano in una nota congiunta - l'obiettivo è arrivare a Gaza per aprire un corridoio umanitario permanente per portare gli aiuti. Sappiamo che la Marina militare italiana che ci accompagna in questo viaggio, a un certo punto, in acque internazionali, ci darà un alert chiedendo di non proseguite oltre; noi non ci fermeremo, perché pensiamo che bloccarci in acque internazionali sia un atto illegale".
Ma, aggiungono, "qualora l'alt dovesse arrivare dalla Marina militare israeliana, o da qualsiasi altro mezzo militare, saremo costretti a fermarci, per evitare di mettere a rischio la sicurezza nostra e degli equipaggi, esattamente quello che faranno tutte le barche della Flotilla. Fa riflettere che ieri questa sia stata presa come una notizia quando è quello che andiamo dicendo dall’inizio".
Per Scotto e Corrado, "sono le regole di ingaggio pacifiche, non violente e perfettamente nel solco del diritto internazionale con cui abbiamo deciso di accompagnare questa missione dall’inizio", aggiungono. "Fa specie leggere queste cose, invece di tenere tutta l’attenzione mediatica su quello che sta succedendo nel nostro Paese a livello di mobilitazione continua, e soprattutto quello che succede e sta continuando a succedere a Gaza: l’orrore, lo sterminio, il genocidio. Forse questo retroscena sarebbe più interessante, come sarebbe più interessante raccontare la verità", concludono.


(Adnkronos) - Femminicidio a Paupisi, in provincia di Benevento, dove è stata uccisa una donna di 49 anni. La vittima, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l'abitazione della coppia.
L'uomo, Salvatore Ocone, un operaio di 58 anni, è ricercato su tutto il territorio nazionale. Secondo quanto si apprende, risultano irreperibili anche i tre figli della coppia: si tratterebbe di un maggiorenne residente in Emilia Romagna e di due ragazzi di 15 e 16 anni.
A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l'allarme. Nella casa - al primo piano abita la madre dell'uomo - sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, rinvenuta nel suo letto. Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura di Benevento, che hanno diramato le ricerche a livello nazionale.

(Adnkronos) - Femminicidio a Paupisi, in provincia di Benevento, dove è stata uccisa una donna di 49 anni. La donna, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l'abitazione della coppia. I carabinieri stanno cercando di rintracciare il marito, un operaio di 58 anni.
A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l'allarme. Nella casa - al primo piano abita la madre dell'uomo - sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, rinvenuta nel suo letto.
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(Adnkronos) - Eicma annuncia la propria partecipazione in qualità di Event Main Sponsor alla penultima tappa del campionato WorldSBK in programma l’11 e 12 ottobre presso il circuito di Estoril, in Portogallo. Questa importante sponsorship anticipa l’edizione 2025 dell’Esposizione internazionale delle due ruote, la numero 82 dell’evento espositivo più importante al mondo per l’industria di riferimento e per gli appassionati, che si terrà a Milano Rho-Fiera dal 6 al 9 novembre prossimi.
Il presidente di Eicma, Pietro Meda ha sottolineato nella nota di annuncio diffusa stamani come “questa iniziativa rappresenti non solo un’ulteriore conferma della vocazione internazionale di Eicma, ma anche un’importante opportunità di visibilità globale”. Con questo progetto, ha continuato Meda, "rinnoviamo il nostro impegno a valorizzare l’industria motociclistica anche nella sua espressione più emozionante e competitiva, quella del racing, rafforzando al tempo stesso il legame con il pubblico e con tutti gli appassionati che vivono la passione per le due ruote come un’esperienza autentica e condivisa”.
E a proposito di condivisione, il grande pubblico di Eicma avrà la possibilità di seguire Troy Bayliss, leggenda della Superbike con tre titoli iridati nel 2001, 2006 e 2008 e ambassador di Eicma per l’occasione, che racconterà in esclusiva sui canali social dell’evento espositivo l’Eicma Estoril Round, che potrebbe essere decisivo per la lotta al titolo 2025, offrendo uno sguardo privilegiato sul paddock e sull’intero weekend di gare.
Leggi tutto: Eicma main sponsor WorldSBK nella tappa di Estoril


Afghanistan da 48 ore senza Internet, i talebani avevano minacciato lo stop alle 'attività immorali'

(Adnkronos) - Blackout di internet in Afghanistan. 'Silenzio' nelle comunicazioni da 48 ore. I Talebani, tornati al potere nel 2021, avevano minacciato di tagliare l'accesso nell'ambito di una campagna contro quelle che considerano "attività immorali". Nelle scorse ore NetBlocks, osservatorio di Internet, ha riferito di "un blackout totale di Internet" in Afghanistan, dove "le autorità talebane lavorano per attuare misure sulla moralità, con molte reti disconnesse in modo graduale al mattino" e ripercussioni anche "sui servizi di telefonia".
Afghani all'estero hanno confermato alla Cnn che è impossibile contattare i parenti nel Paese con 43 milioni di abitanti, martoriato da decenni di guerre. Stamani dai dati di Flightradar24 emergeva che almeno otto voli da e per Kabul erano stati cancellati, riporta la Bbc che riferisce dello stop alle telecomunicazioni a livello nazionale imposto dalle autorità talebane e precisa che varie agenzie di stampa internazionali hanno riferito di aver perso i contatti con gli uffici a Kabul. Fonti diplomatiche hanno parlato con la rete britannica delle ripercussioni che il blackout di Internet potrebbe avere sui servizi bancari e altri sistemi.
A Kabul diverse persone hanno confermato alla Bbc che ieri pomeriggio ha smesso di funzionare la fibra. Nella capitale afghana, secondo quanto appreso dalla rete britannica, una commissione ad hoc è stata incaricata di esaminare un possibile filtraggio di Internet nel contesto della lotta all' "immoralità".
Da New York Sabena Chaudhry di Women for Afghan Women (Waw), organizzazione afghana che si batte per i diritti delle donne, ha denunciato sulla Cnn di aver perso i contatti con lo staff in Afghanistan. "Non c'è modo di riuscire a parlare con nessuno, per capire se stiano bene o meno", ha detto alla rete americana il trentenne Mohammad Hadi, che vive nella capitale indiana Nuova Delhi dal 2019. L'afghana Tolo News Tv ha riferito di gravi ripercussioni sulla sua operatività. Da settimane gli utenti di Internet in Afghanistan denunciavano rallentamenti e malfunzionamenti.
Non è chiaro quale sia l'origine del blackout e quanto sia esteso, evidenzia la Cnn. Non ci sono per ora dichiarazioni da parte dei Talebani, che nei loro primi anni al potere avevano vietato tv, satelliti e altri mezzi di comunicazione di massa in nome della lotta all' "immoralità". Un "sistema alternativo verrà avviato nel Paese per i bisogni essenziali", ha comunicato il governatore della provincia di Balkh, Haji Zaid, riferendo - riporta la Cnn - di un ordine arrivato dal leader dei Talebani, Haibatullah Akhundzada. Per gli attivisti, il blackout rischia di avere conseguenze devastanti per l'Afghanistan. "E' assordante il silenzio online senza voci afghane dall'interno dell'Afghanistan", ha scritto in un post su X Mariam Solaimankhil, che era nel Parlamento di Kabul e ora vive negli Stati Uniti, taggando Elon Musk. Ma oggi Starlink non è disponibile in Afghanistan, secondo lo stesso sito di Starlink.

(Adnkronos) - Prorogati i termini per la presentazione delle candidature ai People’s Money Awards, la categoria dei Money Awards promossa da Money.it per dare voce direttamente alla community digitale. Startup innovative ed e-commerce B2C avranno quindi più tempo per partecipare: la nuova scadenza è fissata al 10 ottobre 2025, mentre il voto online sarà attivo dal 15 ottobre al 5 novembre 2025.
Le categorie in gara: e-commerce e startup innovative. I People’s Money Awards sono pensati per valorizzare le realtà più dinamiche e innovative nel panorama italiano. Due i riconoscimenti in concorso: Miglior e-commerce 2025, dedicato alle imprese che operano nel commercio elettronico B2C, capaci di distinguersi per qualità dei servizi, innovazione e capacità di attrarre e fidelizzare i clienti; Miglior startup innovativa 2025, riservato alle startup iscritte registro delle imprese innovative, pronte a mettere in luce nuovi modelli di business e idee imprenditoriali ad alto potenziale.
La presentazione delle candidature è completamente gratuita e si effettua compilando l’apposito form disponibile sul sito ufficiale dei Money Awards entro la nuova data di venerdì 10 ottobre. Dal 15 ottobre al 5 novembre 2025, sarà il pubblico a scegliere i vincitori, esprimendo il proprio voto online tra tutte le aziende candidate. Le realtà che riceveranno il maggior numero di preferenze saranno premiate come Miglior e-commerce 2025 e Miglior startup innovativa 2025.
Diverso il percorso per i Future Money Awards, dedicati a progetti di innovazione e sostenibilità. Per questa categoria la scadenza per l’invio delle candidature resta fissata al 30 settembre 2025. Nel mese di ottobre Money.it procederà alla valutazione preliminare, selezionando i 5 migliori progetti che saranno poi sottoposti al giudizio finale e insindacabile della giuria, che decreterà le Eccelenze dell’Innovazione e le Eccellenze della Sostenibilità 2025.
I vincitori delle categorie People’s Money Awards e Future Money Awards saranno proclamati a Roma il 27 novembre 2025, nel corso della serata di gala in programma al Radisson Blu GHR Hotel e condotta da Luca La Mesa. Le aziende vincitrici riceveranno una prestigiosa targa e premi in forma di servizi da parte di Money.it e degli sponsor.
Nel corso della cerimonia saranno inoltre consegnati i Growth Money Awards, i riconoscimenti che celebrano la crescita di fatturato delle imprese italiane, assegnati direttamente da Money.it sulla base dei dati certificati da Creditsafe, main sponsor dell’iniziativa.
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(Adnkronos) - Giorgio Panariello spegne oggi, martedì 30 settembre, 65 candeline e l'amico di una vita Carlo Conti lo festeggia su Instagram. In un post, infatti, il conduttore di 'Tale e Quale Show', il programma ricominciato venerdì scorso su Rai1, gli fa gli auguri lasciandosi andare all'ironia: "La vista si abbassa … il colesterolo si alza… il tempo passa… ma noi siamo sempre gli stessi come 40 anni fa quando ci siamo conosciuti. Buon compleanno Giorgio. Ps: e tra 40 anni ancora così", scrive Conti allegando una fotografia che ritrae insieme i due amici toscani.
Panariello è nato a Firenze il 30 settembre del 1960 ma è di origini napoletane. Ha cominciato la sua carriera di comico negli anni Novanta insieme ad Antonio Albanese, Aldo, Giovanni e Giacomo, Leonardo Pieraccioni nella 'scuderia' del produttore Vittorio Cecchi Gori. Nel corso della carriera ha recitato in molti film - l'ultimo dei quali è 'Incanto' con Vittoria Puccini per la regia di Pier Paolo Paganelli - dando vita a numerosi spettacoli, tra cui 'Panariello, Conti, Pieraccioni - Lo Show', trasmesso in televisione su Rai1 nel febbraio del 2020 e 'Lui è peggio di me' arrivato su Rai3 nel febbraio del 2021. Panariello ha impersonato numerosi personaggi sia reali sia immaginari tra i quali Magic Alberta, Mario il bagnino, Merigo, Simone, Renato Zero, Lello Splendor. Ora fa parte della giuria di 'Tale e Quale Show'.
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(Adnkronos) - Interviste, post sui social, dichiarazioni in tv: il botta e risposta tra Katia Ricciarelli e Giancarlo Magalli prosegue, con il nome di Pippo Baudo sullo sfondo. Dopo le dichiarazioni rilasciate dalla soprano a Verissimo, è arrivata la replica del conduttore televisivo che ha scelto Facebook per esprimere il proprio punto di vista nell'ultima 'puntata' della lite.
Katia Ricciarelli ospite a Verissimo nella puntata di domenica 28 settembre ha parlato della sua relazione con Pippo Baudo, accusandolo di averle nascosto la verità sul figlio Alex: "Doveva dirmelo prima che mi facesse dire sì al matrimonio. Lui fino in fondo mi ha detto che non ne sapeva nulla. Mi sento tradita e offesa come donna e moglie. Se me lo avesse detto lo avrei perdonato".
Poi, ha ricordato gli anni del suo matrimonio con Pippo Baudo, scomparso il 16 agosto scorso. "Mi sono sentita tradita da Pippo Baudo. Quando ero ancora la signora Baudo certe cose strane non mi andavano giù. Ho incaricato qualcuno a fare delle indagini ed è venuta fuori questa cosa dei due appartamenti intestati alla signorina, la segretaria. Mi disse ‘lei è brava ed è fedele’. Perché se non c’è nulla di male non me lo dici”. "C’erano dei segreti, sì ma non pensavo fossero così grossi" ha detto Ricciarelli, destinataria di una diffida presentata da Dina Mirra, storica segretaria e assistente di Baudo.
Ricciarelli, nell'ultima apparizione televisiva, ha accusato Magalli di aver diffuso informazioni "infondate" sul suo matrimonio con Baudo: "Volevo dire al signor Magalli di pensare ai cavoli suoi perché non è al corrente di molte cose. Perché deve sparlare di me? Giancarlo, sei cattivo, gli vorrei dire. Se mi chiama, non rispondo. Non sono violenta ma una sberla gliela darei. A Magalli, poi, magari gli do un bacio ma prima una sberletta".
Magalli ha deciso di rispondere con un post su Facebook: "Intanto volevo ricordare e precisare che noi ci conosciamo da 54 anni, da quel lontano 1971 che mi vide giovane regista di Rai Cultura venire nella tua città a realizzare un servizio su di te che avevi appena vinto un importante concorso per voci nuove della lirica organizzato dalla Rai. Quindi ho conosciuto te molto prima di conoscere Pippo".
"Con lui però, dal momento che ci siamo conosciuti, è nata un’amicizia forte e duratura che non si è certo interrotta con la sua scomparsa. Per questo mi è dispiaciuto leggere tue dichiarazioni su di lui che io certo non mi azzardo a definire bugiarde, ma che non corrispondono ai fatti per come li conosco io", ha proseguito. "Questo mi ha portato a smentire un paio di quelle dichiarazioni: quella che incolpava Dina Minna, la segretaria di Pippo, di non passartelo mai al telefono dopo il divorzio e quella in cui te la prendevi di nuovo con Dina che non ti avrebbe avvertito del ricovero di Pippo quando fu operato al San Raffaele a Milano", ha scritto.
E ancora: "Ho solo detto che trovavo curioso che per parlare con Pippo tu ricorressi alla mediazione di Dina, che tu non hai mai amato molto, invece di chiamarlo sul suo numero privato, del quale avresti dovuto essere in possesso. Per quanto riguarda la storia dell’ospedale, ho solo riferito quanto mi disse Pippo all’epoca: che tu, nonostante fossi stata avvertita ti presentasti in ospedale solo tre giorni dopo l’operazione. Lui si infuriò e ne nacque un litigio che sfociò poi nella separazione. Questo mi disse lui, e come me lo ha detto io l’ho riportato".
Magalli ha tenuto a sottolineare che non c'è nessun attacco personale rivolto a Ricciarelli ma "solo il desiderio di correggere alcune imprecisioni". "Tu hai detto alla Toffanin - ha scritto ancora il conduttore riferendosi alla puntata di Verissimo - che vorresti prendermi a sberle. A questo non credo. Penso piuttosto che ti interessi mantenere viva una polemica che ti consente di andare ospite, penso retribuita, in vari programmi. Possibilità che è stata offerta anche a me ma che ho rifiutato perché odio la polemica, odio avere una polemica con te e odio discutere di cose che coinvolgono anche Pippo ora che purtroppo non c’è più. Detto questo ricambio le tue sberle con un abbraccio e spero che tutto finisca qui", ha concluso.
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