
"Nessun algoritmo, solo suggerimenti umani": con il suo catalogo di film classici selezionati da registi di fama, la piattaforma di streaming francese Cinetek si è valsa l'etichetta di 'anti-Netflix' e sfida i giganti dello streaming. Il concetto alla base di Cinetek è semplice: i grandi nomi del cinema forniscono un elenco dei 50 film che li hanno influenzati, il team del sito rintraccia i detentori dei diritti delle opere per renderle disponibili in streaming a pagamento. A oggi, circa 150 registi da tutto il mondo hanno indicato 3.500 film, 2.500 dei quali disponibili su Cinetek. Per 4,99 euro al mese, Cinetek offre l'accesso a un centinaio di film del suo catalogo, che viene regolarmente aggiornato.
L'idea è nata nei primi anni del 2010 e si deve ai registi francesi Cédric Klapisch, Pascale Ferran e Laurent Cantet, spinti dall'esigenza di guardare film non disponibili online, in un momento in cui il video on demand era pronto a sostituire i Dvd. "Non vogliamo che questo sia un prodotto elitario", dice Cédric Klapisch, portando ad esempio l'offerta di 19 euro all'anno per gli under 25. La piattaforma sopravvive grazie ai suoi circa 20.000 abbonati, senza pubblicità, azionisti o investitori, e opera secondo un modello economico senza scopo di lucro. Beneficia del mecenatismo e del sostegno di istituzioni come il Centre National du Cinéma, che le fornisce 400.000 euro di finanziamenti, pari a circa un quarto del suo fatturato annuo. I fondatori puntano ora a raggiungere i 30.000 abbonati per garantire la continuità dell'offerta.
Non semplici le trattative con gli studios americani, come Universal, Warner e Paramount, generalmente riluttanti a concedere i diritti di alcuni loro film. "Ci mancano ancora Disney e Mgm, ma prima o poi ci arriveremo", afferma Pascale Ferran. Il sito offre retrospettive su grandi registi, attori, attrici e movimenti che hanno fatto la storia del cinema, attraverso una selezione il più eclettica possibile in termini di genere e paese di origine, che spazia dai film d'autore ai blockbuster del XX secolo.

Stasera, sabato 15 novembre, torna Ballando con le stelle con la nuova puntata. Lo show, condotto da Milly Carlucci su Raiuno dalle 21.30, riabbraccia Andrea Delogu, che torna dopo l'assenza legata alla tragica morte del fratello Evan. Delogu rientra in pista partecipando allo spareggio con Filippo Magnini, protagonista di uno sfogo sabato scorso, e Marcella Bella: entrambi i concorrenti sono stati al centro di confronti vivaci con la giuria guidata da Carolyn Smith e completata da Guillermo Mariotto, Fabio Canino, Ivan Zazzaroni e Selvaggia Lucarelli.
Nella trasmissione di stasera, sarà Pierluigi Pardo il ballerino per una notte: il giornalista sportivo si esibirà in un valzer con Sara Di Vaira.
Al termine della puntata, una coppia potrebbe essere eliminata, ma tutte, a distanza di qualche settimana, avranno la possibilità di rientrare in gara. La classifica è definita dai voti della giuria, ma non solo. Al fianco di Rossella Erra, invece, ci sono Sara Di Vaira e Matteo Addino sempre nella veste di “Tribuni del popolo” che potranno premiare qualcuno dei concorrenti “penalizzati”. Il giudizio finale su eliminazioni e promozioni spetterà sempre al pubblico da casa che si esprimerà con il televoto sui social network, dai profili ufficiali di Ballando con le stelle. Sulla classifica inciderà il tesoretto, su cui si esprime Alberto Matano, conduttore di La vita in Diretta.

Tornano in campo Simone Bolelli e Andrea Vavassori alle Atp Finals. Oggi, sabato 15 novembre, la coppia azzurra è impegnata nella semifinale del Torneo dei maestri contro Harri Heliovaara ed Henry Patten. Chi vince strappa un posto nella finale di domani a Torino. Ecco orario, precedenti e dove vederla in tv e streaming.
Bolelli/Vavassori-Heliovaara/Patten, orario
Il match tra Bolelli-Vavassori ed Heliovaara-Patten inizierà non prima delle 12. Sono tre le sfide precedenti tra le coppie, con gli azzurri sotto 2-1.
Bolelli/Vavassori-Heliovaara/Patten, dove vederla
Bolelli/Vavassori-Heliovaara/Patten sarà visibile in diretta tv sui canali Sky Sport. Inoltre, sarà possibile seguire l'evento in streaming sulle piattaforme SkyGo, NOW Tv e Tennis Tv.

Torna in pista la MotoGp. Oggi, sabato 15 novembre, vanno in scena le qualifiche e la gara Sprint del Gran Premio di Valencia, l'ultimo appuntamento della stagione che ha già incoronato Marc Marquez, pilota Ducati assente per infortunio, campione del mondo.
Si riparte dal successo dell'Aprilia di Marco Bezzecchi in Portogallo, seguito dalla Gresini di Alex Marquez e dalla KTM di Pedro Acosta a chiudere il podio. Cerca l'ultima gioia di una stagione complicata Pecco Bagnaia, caduto in Portogallo.
MotoGp, qualifiche e gara Sprint Gp Valencia: gli orari
Le qualifiche e la gara Sprint del Gp di Valencia di MotoGp sono in programma oggi, sabato 15 novembre. La griglia di partenza si definirà a partire dalle ore 10.50 con il Q1 e dalle 11.15 con il Q2, mentre per la gara corta bisognerà aspettare le 15.
MotoGp, qualifiche e gara Sprint Gp Valencia: dove vederle in tv
Le qualifiche e la gara Sprint del Gp di Valencia di MotoGp saranno trasmesse in diretta televisiva sui canali SkySport, ma visibili anche in chiaro su TV8 e in streaming sull'app SkyGo, su NOW e sul sito web di TV8.

Jannik Sinner torna in campo per le semifinali delle Atp Finals. Oggi, sabato 15 novembre, il fuoriclasse azzurro sarà impegnato nel penultimo atto del Torneo dei maestri contro l'australiano Alex De Minaur, riuscito a qualificarsi in extremis nel girone che ha visto l'eliminazione di Lorenzo Musetti. Sinner ha vinto il suo gruppo e si è qualificato da primo, De Minaur da secondo. Ecco orario, precedenti e dove vedere il match in tv e streaming.
Sinner-De Minaur, orario e precedenti
Sinner-De Minaur è in programma oggi, sabato 15 novembre, e il match inizierà non prima delle 14:30. Jannik ha vinto tutti i 12 precedenti contro l'australiano.
Sinner-De Minaur, dove vederla in chiaro
Sinner-De Minaur sarà visibile in diretta e in chiaro su Rai 2, ma anche sui canali Sky Sport. Match visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv.

Per i quasi 4 milioni di italiani con diabete il rapporto con l'alimentazione può essere complicato. Un aiuto per gestire la prevenzione e la patologia limitando lo stress arriva dalla cosiddetta 'positive nutrition', ovvero la valorizzazione degli aspetti positivi del cibo. "Anche da un punto di vista psicologico seguire stili alimentari specifici può essere complicato. La positive nutrition può essere quindi un supporto, soprattutto nel caso del diabete, in quanto promuove equilibrio e benessere senza rinunce", spiega Luca Piretta, medico gastroenterologo, nutrizionista e docente all’Università Campus Biomedico di Roma che, in occasione della Giornata mondiale del diabete, che si celebra oggi, propone, insieme all'Unione italiana food- Gruppo edulcoranti, sui consigli per una corretta gestione di questa patologia.
Il ruolo degli edulcoranti
"Gli edulcoranti - continua Piretta - possono essere un valido strumento, perché offrono, nell’ambito di una dieta equilibrata e variegata, la possibilità di concedersi il piacere del dolce senza compromettere i livelli di zuccheri semplici che non devono superare il 15% del fabbisogno energetico totale giornaliero. Seguendo il criterio della positive nutrition, la voglia di dolce non va punita. Di fatto è una risposta naturale del nostro organismo ed ha un effetto edonistico nello stimolare aree cerebrali del piacere e della gratificazione. Il problema è l’assunzione eccessiva di zuccheri semplici, mentre eliminare completamente il dolce o considerarlo un nemico può generare frustrazione. Per questo va gestita con equilibrio e in modo consapevole, anche con l’aiuto dei dolcificanti e soprattutto nel caso del diabete". Va però chiarito che non è la voglia di dolce in sé a determinare la malattia: anche chi consuma dolci con moderazione può essere a rischio se altri fattori, come l’eccesso di peso, la sedentarietà o un’alimentazione squilibrata, interferiscono con il metabolismo.
I 5 consigli per conciliare salute e gusto
Ma ecco i 5 consigli pratici messi a punto da Piretta per conciliare salute e gusto, anche con l'uso di dolcificanti:
1) Assecondare la voglia di dolce con moderazione. È possibile soddisfare questo desiderio adottando criteri equilibrati che non compromettano la salute. Impariamo a moderare le dosi e la frequenza, anche su consiglio del medico. In questo senso, gli edulcoranti possono rappresentare uno strumento utile, sostituendo parte degli zuccheri semplici e permettendo di gustare alimenti e bevande dolci senza alterare i livelli di glicemia e senza rinunciare alla gratificazione e alla piacevolezza del gusto:
2) Non saltare i pasti, ma anzi distribuirli nell’arco della giornata. La pianificazione dei pasti aiuta a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue e a rispettare i ritmi circadiani, fondamentali soprattutto per chi convive con il diabete. Fare colazione, pranzo e cena regolari, con spuntini nutrienti tra i pasti principali, contribuisce a evitare picchi glicemici e favorisce un equilibrio energetico più costante.
3) Distrarsi con l’attività fisica regolare. Combinare esercizi aerobici, come camminata veloce, corsa, nuoto o ciclismo, con attività di resistenza, come pesi o elastici, aiuta a distrarsi e favorisce l’assorbimento del glucosio da parte dei muscoli, riducendo l’insulino-resistenza e supportando il controllo del peso corporeo. Anche attività relativamente più blande, come yoga, ginnastica o aerobica in acqua, sono valide alternative per chi inizia a praticare sport o ha limitazioni fisiche. L’importante è muoversi con costanza, integrando l’attività fisica nella routine quotidiana.
4) Approcciarsi in modo positivo all’alimentazione. Privilegiare alimenti nutrienti e gustosi permette di conciliare salute e piacere. Varie verdure, cereali integrali, proteine magre e grassi insaturi supportano il metabolismo e la salute del microbiota intestinale, contribuendo al benessere generale.
5) Controllare i livelli di glucosio. Monitorare regolarmente la glicemia consente di verificare l’impatto delle scelte alimentari e dell’attività fisica, permettendo di aggiustare la strategia nutrizionale in maniera personalizzata. Questo approccio aiuta a prevenire picchi o cali e sostiene una gestione efficace del diabete giorno dopo giorno.

Casa e single, un binomio sempre più diffuso in Italia. L'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato il mercato immobiliare delle persone che vivono da sole evidenziando che si tratta di un segmento di mercato in espansione. Questo sentiment, confermato dai dati provenienti dalle agenzie del Gruppo, è ulteriormente corroborato dai dati Istat, secondo cui la semplificazione delle strutture familiari, accentuatasi nell’ultimo decennio, è tale che nel 2023-2024 le famiglie composte da persone sole sono salite al 36,2%. A Milano si tocca il 57% delle famiglie monocomponenti.
Il mercato immobiliare, pertanto, dovrà tenere in evidenza questi dati anagrafici per affrontare il futuro. Infatti, si prevede che in Italia, nel 2050 una famiglia su cinque sarà formata da una coppia con figli, mentre il 41,1% sarà composta da persone sole. Si tratta di una sfida rilevante per gli operatori immobiliari che dovranno pensare a soluzioni abitative in grado di soddisfare le esigenze del nuovo assetto sociale.
Nel primo semestre del 2025 le compravendite realizzate dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa hanno messo in evidenza un leggero aumento delle compravendite immobiliari realizzate da single, passati dal 31,5% del primo semestre del 2024 al 32,8% dello stesso periodo del 2025. La quota di acquirenti single in Italia continua quindi a crescere, solo l’anno scorso si registrava una lieve contrazione, ma quest’anno la percentuale ha ripreso a salire. La percentuale media di acquirenti single nelle grandi città sale al 37,8%, con punte che superano il 40% in città come Milano, Torino e Genova.
Quanto al motivo dell’acquisto è interessante notare come sia in calo la percentuale di acquisti per investimento, attualmente al 14,8%, in contrazione rispetto ad un anno fa quando si raggiungeva il 17%. L’abitazione principale rimane il target primario degli acquisti da parte di single e nel 2025 si attesta all’81,8% sul totale delle compravendite. Sempre bassa invece la percentuale di acquisti di case vacanza, attualmente cuba il 3,4%, quota molto simile a quelle registrate negli anni precedenti. Le tipologie più compravendute dai single sono i trilocali (35,1%), seguiti dal bilocale (32,1%).
In crescita la quota di acquisto di quattro locali che, per la prima volta nel 2025, raggiunge quasi il 13%. I dati sul ricorso al credito restituiscono un maggior ricorso a capitale proprio (52,1%), con una quota però in calo rispetto ai due anni precedenti quando si arrivava al 59%. Di conseguenza in questa prima parte dell’anno aumenta la percentuale di acquirenti single che hanno fatto ricorso al credito, si sale quasi al 48% rispetto al 41% dell’anno precedente.
Sul versante delle locazioni i single rappresentano il 48,3% di chi sceglie di locare un immobile, si tratta della quota più alta mai registrata a partire dal 2019. La percentuale di single che affitta per scelta abitativa è 60,9%, quota stabile rispetto all’anno precedente. Stabili anche le percentuali di affitti a studenti universitari (6,9%) e lavoratori trasfertisti (32,2%).

La guerra tra Russia e Ucraina si avvia a tagliare il traguardo dei 4 anni. In un quadro che appare quasi cristallizzato, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky guidano due paesi che, per motivi diversi, sono alle prese con problemi sempre meno gestibili. Ad accendere i riflettori sul conflitto e sulle sue ramificazioni, per l'Adnkronos, è il generale Leonardo Tricarico, ex Capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare e attuale presidente della Fondazione Icsa.
"Non credo ci sia alcuno in grado di elaborare valutazioni accurate sulla situazione al fronte russo ucraino e tantomeno sulle prospettive militari a breve termine -afferma-. Il polso della situazione può essere tastato solo stando in teatro, le fonti aperte, quelle pubbliche, sono più diversificate ma forse per questo più insidiose e spesso veicoli di disinformazione e propaganda. Stesso discorso per i social".
"Ciò premesso - prosegue - non si sbaglia se si valutano i fondamentali della guerra in corso, che vedono ambedue i contendenti in palese e crescente difficoltà. Ambedue a corto di uomini, la cui vita continua ad interessare poco, seppure a differenti gradi di umana malvagità. Certamente più bieco Putin, il quale può anche contare su contingenti significativamente più estesi da reclutare. Sistemi d’arma carenti per gli ucraini, imprecisi e vulnerabili per i russi. Colpire in maniera indiscriminata non è solo una scelta barbara ma rivela l'indisponibilità, nelle quantità e nella tipologia, di armi efficaci".
"Zelensky poi resta fondamentalmente impossibilitato a colpire in profondità obiettivi decisivi per la capacità militare russa, sia per la resistenza americana a fornire i missili Tomahawk sia per quella europea e di altri donatori a dare i propri missili da crociera, con i quali Kiev potrebbe comunque penetrare maggiormente e con maggiore efficacia le retrovie russe. Inoltre ambedue si debbono far carico di problemi di altro tipo, Zelensky della sua 'mani pulite' che Putin proverà ad amplificare quale fattore di debolezza ucraino, mentre per Putin le sanzioni in atto e quelle che verosimilmente verranno cominceranno a mordere in maniera più fastidiosa ed efficace".
In definitiva - conclude il generale - non è da escludere che ci troviamo ancora di fronte ad una fase tattica altalenante, vissuta già altre volte, con contenuti progressi sul campo, un tiro alla fune in cui nessuno cede ma arretra di poco o cerca di guadagnare terreno. Con sullo sfondo uno scenario in progressivo logoramento per ambedue. L'auspicio è che prima o poi le crescenti difficoltà di ambedue divengano meno convenienti di un accordo pur ritenuto iniquo".

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato venerdì un ordine per abbassare i dazi statunitensi sulle importazioni agricole come carne bovina, banane, caffè e pomodori, mentre il suo governo è sotto pressione da parte degli elettori alle prese con l'aumento del costo della vita. L'amministrazione Trump ha deciso che alcuni prodotti agricoli saranno esentati dai dazi "reciproci" imposti quest'anno - per contrastare comportamenti ritenuti sleali - dopo aver valutato questioni quali la capacità interna degli Stati Uniti di produrre determinati beni. Gli altri dazi in vigore continueranno ad essere applicati.
Nessuna tariffa aggiuntiva su pasta italiana, solo indagine antidumping
Nel frattempo il viceportavoce della Casa Bianca Kush Desai, intervistato da Sky Tg24, ha smentito con decisione le ricostruzioni secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe avviato un’azione contro i produttori italiani di pasta. “Esiste un’indagine antidumping sulla pasta italiana in corso dal 1996 e ci sono frequentemente revisioni annuali di questa indagine. C’è stata una revisione annuale su richiesta di una delle parti coinvolte e che il Dipartimento del Commercio ha richiesto alcune semplici informazioni ai produttori italiani di pasta per calcolare il dazio appropriato”.
"Molte di queste aziende non erano pienamente conformi a quella richiesta di dati e per questo il Dipartimento non è stato in grado di svolgere pienamente il normale processo di revisione. Da qui la determinazione preliminare di un dazio del 92%, che si somma al 15% di tariffe, arrivando a una tariffa del 107%", sottolinea Desai. "È una valutazione preliminare. Hanno ancora mesi, fino a gennaio, prima che venga finalizzata, per presentare quei dati e modificare questo dazio". Il viceportavoce ha poi insistito sulla natura non politica del procedimento: "Non è un’iniziativa dell’amministrazione Trump. Che si tratti del presidente Trump, Joe Biden o Mr. Magoo, questo è un processo giudiziario indipendente, che non può essere influenzato politicamente. È stabilito dal Congresso per legge".
Quali le aziende coinvolte? “Parliamo di La Molisana, Garofalo e altre. Queste imprese rappresentano solo circa il 16% di tutta la pasta italiana esportata negli Stati Uniti. La grande maggioranza della pasta consumata dagli americani è prodotta direttamente negli Stati Uniti", aggiunge Desai. In ogni caso, eventuali dazi colpirebbero “solo una manciata di aziende che, per qualunque ragione, non stanno rispettando una richiesta molto semplice. Se avessero rispettato la richiesta di dati, come fanno da molti anni — circa 30 — non saremmo qui. Il Dipartimento del Commercio ha contattato queste aziende in più occasioni dicendo ‘Ci manca questo dato, ci manca quell’altro dato’ e queste aziende non hanno risposto”. Quanto agli scenari, Desai non si sbilancia sulla tariffa finale: “Non posso prevederlo o stimarlo. Il dazio viene calcolato da funzionari dal Congresso, non da singoli politici”.
Raggiunto accordo per ridurre tariffe a Berna al 15%
Il governo statunitense ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la Svizzera per ridurre dal 39% al 15% i dazi doganali imposti lo scorso agosto ai prodotti elvetici. Lo ha confermato a Cnbc il rappresentante degli Stati Uniti per il Commercio, Jamieson Greer. Il Consiglio federale svizzero ha definito l'accordo "una soluzione trovata insieme" e ha ringraziato il presidente Donald Trump per il suo "impegno costruttivo" nella trattativa.

John Beam, 66enne coach di football Laney College di Oakland, è morto dopo le ferite da arma da fuoco riportate nell'attacco subito ieri. Beam è stato protagonista della serie 'Last Chance U', che su Netflix ha raccontato le vicende della squadra di football del community college californiano nella stagione 2020. Bean ricopriva l'incarico di direttore delle attività sportive al Laney College dopo aver guidato la squadra di football come head coach a 2 titoli.
La polizia ha arrestato una persona per l'omicidio di Beam, il coach sarebbe stato ucciso in un attacco mirato. La vittima e il killer a quanto pare si conoscevano ma, secondo le dichiarazioni rese da collaboratori di Beam, non c'erano rapporti particolari.
Beam è stato per decenni una figura di riferimento per la comunità di Oakland e per tutta la Bay Area. Per oltre 20 anni ha lavorato nel al Laney, piccolo college spesso trampolino di lancio per studenti-atleti che hanno proseguito le carriere in college Ncaa - di livello superiore sia sul piano accademico che sportivo - e poi nella NFL. Attualmente due giocatori plasmati da Beam, i fratelli Nahshon e Rejzohn Wright, giocano nella National Football League con le maglie di Chicago Bears e New Orleans Saints.

Enrico Mentana conduce un "tg daltonico" su La7. L'edizione delle 20 del telegiornale, condotta dal direttore, incappa in un problema tecnico: l'impianto delle luce in studio va in tilt e bisogna ricorrere alle luci d'emergenza con un effetto 'crepuscolo'. "In conclusione ci dobbiamo scusare", dice Mentana ai telespettatori nel segmento finale del notiziario.
"E' stato un telegiornale daltonico da parte nostra perché si è rovinato l'apparato delle luci dello studio. Non sappiamo bene cosa sia successo - dice Mentana -. Abbiamo trasmesso, non solo per quello che avete visto, in condizioni di emergenza. Capita, si fa tutto in diretta e non tutto ci accompagna come dovrebbe. Non è colpa di nessuno, grazie per averci seguito".
Inutili i soccorsi del 118, l'uomo è morto sul colpo... 
La musica come punto di riferimento, i video autoprodotti con gli amici e i viaggi raccontati sui social: erano le passioni di Leonardo Fiorini, di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, il 27enne morto dopo essere precipitato dal balcone di un b&b in via San Calepodio, a Monteverde.
Fiorini aveva frequentato il Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Sora, insieme a David Stojanovic, l’amico che era con lui nell’appartamento ieri sera[1]. Un rapporto che il 27enne aveva descritto sui social in modo diretto: per lui, Stojanovic era un “fratello”. I due avevano prenotato la stanza del b&b per un soggiorno di tre giorni. Sui suoi profili social, Fiorini si presentava con una frase che riassumeva una passione radicata: "Dio benedica la musica".
Con alcuni amici aveva realizzato anche due videoclip autoprodotti, “Ametista” e “Sanguina”, progetti amatoriali che riflettevano l’interesse per il pop, il rap e girati proprio nella provincia ciociara in cui è cresciuto. Accanto alla musica, dai social emergevano i suoi viaggi più recenti: foto dalla Svezia e da Ponza, e un album di stories dedicato alla natura, con immagini di montagne, mare e giornate all’aperto.
Sulla vicenda sta indagando la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo per omicidio e sta cercando di ricostruire con precisione cosa sia accaduto ieri sera. Fiorini è precipitato dal balcone dell’appartamento al terzo piano. Stojanovic, che ora si trova ai domiciliari, ha riferito agli inquirenti di aver tentato di impedirgli di lanciarsi ma le testimonianze dei vicini, raccolte dagli investigatori, raccontano di una presunta lite avvenuta poco prima della caduta. Nell’appartamento è stato trovato anche dell'hashish e per questo la procura ha disposto esami tossicologici.

Il primo 'esercito' di umanoidi arriva dalla Cina. La Ubtech Robotics, azienda che si definisce leader nel settore degli 'humanoid robots', con un video ha presentato l'esercito di Walker S2, i robot che verranno consegnati a partner e clienti. "Il futuro dell'automazione industriale è qui", annuncia la Ubtech con una clip che risulta per certi versi inquietante.
Il Walker 2 viene descritto come "l'unico robot umanoide ad aver ottenuto il premio Platinum ai MUSE Design Awards 2025, a dimostrazione della forza della Cina nell'innovazione della progettazione di robot umanoidi e nelle applicazioni industriali".
Tra le qualità della 'creatura', come evidenzia la carta d'identità diffusa dall'azienda, spicca la capacità di cambiare autonomamente la batteria. Il Walker 2 può compiere l'operazione in 3 minuti e per questo può operare 24 ore al giorno senza mai fermarsi. Da solo.
Il robot umanoide è alto 1,76 e pesa 70 chili. Si muove alla velocità di 2 metri al secondo. Si piega avanti e indietro, può ruotare completamente il busto. E' ambidestro, con una mano può afferrare oggetti pesanti e può sollevarne anche con un solo dito. Insomma, secondo la Ubtech Robotics, il lavoratore ideale.

Luci, il tennis dei maestri e grande musica alle Atp Finals di Torino. Nel consueto Music Break della Inalpi Arena, che accompagna la pausa del pubblico tra il secondo match di doppio di giornata e l'ultimo match di singolare, a esibirsi è stata Fiorella Mannoia. L'artista ha incantato gli appassionati presenti con alcuni dei suoi grandi successi, dando spazio a un messaggio significativo. Per il gran finale della sua esibizione ha scelto "Quello che le donne non dicono", capolavoro del 1987.
Il brano, che si sarebbe dovuto concludere con "È difficile spiegare... Certe giornate amare, lascia stare, tanto ci potrai trovare qui... Con le nostre notti bianche, ma non saremo stanche neanche quando ti diremo ancora un altro... sì" si è trasformato in un'occasione per lanciare un appello contro la violenza sulle donne. Anziché chiudere il brano con un "sì", la cantante ha finito con un "forse". Aggiungendo, poi "non è detto che sia sì, potrebbe essere anche no. E come dico sempre, quando una donna dice no è no. Con qualsiasi vestito si trovi, in qualsiasi situazione si trovi e in qualsiasi condizione.
Ora l'iter in Consiglio regionale per scadenza al 31 dicembre... 
Chiamare un sindaco 'Cetto La Qualunque' "rientra nel diritto di critica, nella forma di satira" e non rappresenta dunque una diffamazione. Lo sottolineano i giudici della Quinta sezione penale della Cassazione in una sentenza con la quale hanno assolto dall'accusa di diffamazione un cittadino abruzzese che aveva definito il sindaco con il nome del personaggio, creato da Antonio Albanese.
Per i supremi giudici "la reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sé o con il semplice amor proprio, ma con il senso della dignità personale - si legge nella sentenza- in conformità all'opinione del gruppo sociale di riferimento, secondo il particolare contesto storico". Una personalità politica "ha certamente diritto a che la sua reputazione sia protetta, anche fuori dell'ambito della vita privata, ma gli imperativi - scrivono i giudici - di questa protezione devono essere bilanciati con gli interessi della libera discussione delle questioni politiche e le eccezioni alla libertà di espressione richiedono una interpretazione stretta".
In questo caso l'appellativo rivolto al sindaco "non appare un immotivato attacco denigratorio, finalizzato a svilirne pubblicamente la figura umana e professionale" ma richiama un personaggio "notoriamente inesistente, dunque, nella forma scherzosa e ironica proprio della satira, pur se connotata da un tono sferzante che integra l'esercizio della critica politica".

"Al Forum chiederemo più risorse per il sistema sanitario, però spingeremo anche sul terreno di innovare: innovare i percorsi clinici, innovare i percorsi organizzativi, innovare il lavoro dei medici e degli infermieri. Ecco la centralità delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale che oggi possono essere lo strumento e l’occasione per una grande innovazione del sistema sanitario. Su questo c’è anche un premio: abbiamo già 30-40 progetti di aziende sanitarie". L’obiettivo è "spingere le aziende sanitarie a fare i conti con questa grande opportunità". Così Vasco Giannotti, presidente del Forum risk management in sanità, anticipa all’Adnkronos Salute i contenuti della ventesima edizione, in calendario ad Arezzo dal 25 al 28 novembre 2025, che "nasce da una ricerca molto impegnativa che Gutenberg ha fatto insieme al ministero della Salute e all’Agenzia sanitaria delle regioni (Agenas) sui temi della prevenzione del rischio in sanità e della promozione della salute del paziente. Alla fine di questa ricerca abbiamo chiamato a raccolta i professionisti della sanità per presentare" i risultati. "C’è stato un grande successo - spiega Giannotti - Da lì nasce il Forum, che poi mano a mano è cresciuto, passando dalla sicurezza delle cure a tutti i grandi temi della governance del sistema sanitario e dell’innovazione, per cercare appunto di adeguare la qualità dei servizi ai bisogni concreti dei cittadini". (VIDEO[1])
Il programma del 20° Forum risk management in sanità è "molto ricco e molto articolato - sottolinea Giannotti - Ci sono più di 80 sessioni scientifiche, 20 tavoli di lavoro, 1500 relatori. La ricchezza e il successo del Forum stanno proprio in questa grande comunità che si ritrova, che discute e che condivide proposte. Una caratteristica del Forum - aggiunge - è quella di attingere - soprattutto dal mondo dei professionisti della sanità, dei dirigenti della sanità, in dialogo con le istituzioni sanitarie regionali e nazionali - idee, proposte e soluzioni" per rispondere a "questo grande bisogno di innovazione del sistema sanitario. Ecco perché - rimarca - daremo a tutti la possibilità non solo di partecipare, ma di proporre la propria idea e le proprie proposte".
L’ambizione dell’evento è "di essere un’occasione per cercare di dare una mano, un contributo" perché il "nostro sistema sanitario - uno dei più belli del mondo - riesca non solo a resistere ma a migliorarsi, perché il cittadino ha bisogno di avere più vicinanza, più prossimità delle cure per i suoi bisogni, sia di sanità che di assistenza". Per questo l’auspicio è che le proposte condivise "possono essere raccolte in dei position paper, in dei documenti da presentare dopo il Forum alla Conferenza delle Regioni, alle Commissioni parlamentari e al Governo".

Rompe il silenzio Nicole Pravadelli, ex compagna di Alex Britti, all'indomani della sentenza che l'ha condannata a sei mesi di reclusione (con pena sospesa) per il reato di interferenze illecite nella vita privata del cantante. All’Adnkronos la donna smentisce categoricamente le ricostruzioni mediatiche circolanti sulla vicenda, definendole false e dannose per la serenità del figlio di otto anni.
Il Tribunale di Roma ha ritenuto Pravadelli colpevole di aver utilizzato un baby monitor, destinato al controllo del figlio, per spiare la vita intima di Britti[1]. Tuttavia, è proprio sull'utilizzo di quel video che si concentra la replica della donna.
"La cosa che mi preme dire, visto che è in tutti i titoli e non rappresenta la realtà, è che io abbia usato questo video per richiedere un affido esclusivo", ha dichiarato Pravadelli. "È assolutamente falso. L'affido esclusivo non l'ho mai richiesto nella causa civile. Anzi, è stato richiesto dalla controparte, che chiedeva il collocamento prevalente presso il padre". La richiesta di Britti, precisa la donna, "gli è stata negata dal giudice della Corte d'Apello perché non aveva nessuna motivazione".
Pravadelli spiega che il video fu allegato a un'istanza per anticipare un'udienza, con l'obiettivo di "dimostrare che la situazione in casa era talmente conflittuale e negativa, in primis per il bambino, che non c'era tempo da aspettare". La donna smentisce anche la circostanza che lei vivesse a Milano: "Vivevamo sotto lo stesso tetto, nella casa familiare". Un'altra precisazione riguarda l'origine del procedimento penale. Contrariamente a quanto riportato da alcune testate, non sarebbe stato un giudice a insospettirsi. "In realtà, tutto parte da una denuncia-querela sporta nei miei confronti dal signor Britti", afferma.
Annunciando l'intenzione di fare appello dopo aver letto le motivazioni della sentenza, Pravadelli esprime amarezza per l'impatto della vicenda sulla sua vita e su quella del figlio. "Questa notizia viene strumentalizzata continuamente, senza tenere conto che si parla di un bambino di 8 anni che ha diritto a un'infanzia normale e non a essere sbattuto in prima pagina per un gossip becerissimo".
E aggiunge: “Mi sento in dovere di parlare, perché le conseguenze di questa narrazione mediatica ricadono dolorosamente su di me e, soprattutto, su mio figlio. Ogni giorno affronto una realtà pesante: vado a prendere mio figlio a scuola e incrocio gli sguardi di altri genitori che mi giudicano o mi negano il saluto. Viviamo in un quartiere piccolo, una comunità dove tutti si conoscono, e questo amplifica la pressione. È una situazione allucinante, resa insostenibile dal fatto che la gente basa il proprio giudizio su menzogne”.
"Ci tengo a sottolineare, anche se non posso espormi più di tanto, che questa vicenda si inserisce in un contesto di tensioni elevatissime", aggiunge. E conclude con un appello: "Chiedo un po' di pace per me e mio figlio".
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