(Adnkronos) - "Oggi l'Italia si presenta credibile davanti a un quadro economico e finanziario di estrema difficoltà. Abbiamo restituito centralità al nostro Paese''. Così la premier Giorgia Meloni parlando all'Assemblea di Confindustria a Bologna.
"In questa nazione ci sono anche problemi strutturali e la questione più urgente" da affrontare con "serietà e senza timore è il nodo del costo dell'energia", ha detto Meloni (questione posta nel suo intervento anche dal presidente di Confindustria), assicurando che "sulla materia energetica siamo sempre aperti a suggerimenti, idee nuove, proposte serie. C'è bisogno della collaborazione di tutte le persone di buona volontà. La porta del governo su questa materia è e rimane sempre aperta''.
Davanti agli industriali la presidente del Consiglio ha parlato anche di dazi e Ue. "L'Europa abbia il coraggio di rimuovere quei dazi interni che si è autoimposta in questi anni", ha chiesto la premier.
"La mia amica Roberta Metsola ha detto che il Parlamento europeo è dalla nostra parte. Sarò onesta. Questo dipende dalle maggioranze che si formano di volta in volta, ma sicuramente tu sei stata dalla nostra parte e sei dalla nostra parte... E quindi grazie davvero", le parole rivolte alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola presente tra gli ospiti in sala.
Sull'ex Ilva ''il governo continuerà a fare la sua parte e sono certa che ognuno farà la sua parte. C'è bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscano mettere i bastoni tra le ruote: credo tutti comprendano cosa c'è in ballo", ha detto la premier.
(Adnkronos) - “L’articolo 1 della Carta del 48 afferma che la sovranità appartiene al popolo. Una cosa che ci appartiene dobbiamo usarla altrimenti rimane impolverata in un cassetto. E come la si usi? La democrazia è una sorta di animale che non esiste in natura, è una creatura con tre zampe. Esistono strumenti di democrazia indiretta, cioè il voto alle politiche o alle amministrative per eleggere un sindaco o un parlamentare. Esistono strumenti di democrazia diretta, tra questi il principale è il referendum con cui il cittadino non delega ad altri la decisione ma decide, si impadronisce della decisione". Lo afferma il costituzionalista Michele Ainis in una lunga intervista rilasciata a Collettiva secondo il quale rinunciare agli strumenti di democrazia diretta come i referendum significa rinunciare alla Costituzione e se un pubblico ufficiale induce all’astensione commette un reato.
"La terza zampa di questo animale fantastico è la democrazia partecipativa, è l’iscrizione alla Cgil oppure ad Amnesty International o una qualunque associazione per promuovere delle piattaforme politiche. Quindi tutti e tre questi strumenti hanno bisogno di un ruolo attivo di cittadino e cittadine - continua il docente universitario ed editorialista - Se il cittadino e la cittadina rinunciano a questo ruolo rinunciano alla Costituzione”.
“In ogni caso, - conclude Ainis - sono preoccupato, tanto più che assistiamo a un sostanziale silenzio della televisione pubblica sull’appuntamento dell’8 e 9 giugno. Per questo credo che spingere la gente a ritrovare la voglia di partecipare sia assolutamente fondamentale. Il rischio dello stare a casa e della delega a prescindere è pericolosissimo".
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(Adnkronos) - Emma Marrone racconta di aver sviluppato un'abilità: "Leggere i volti dei medici". E' successo quando doveva ancora compiere 25 anni. "Stavo benissimo, avevo accompagnato un'amica dalla ginecologa e mentre eravamo lì mi hanno detto: ma perché non fai una visita anche tu? Faccio questa visita e lì vedo il volto della dottoressa mutare. 'Non voglio allarmarti, ma vedo qualcosa che non mi convince. Ti consiglio di ascoltare un altro parere', le sue parole".
Quello che succederà dopo è noto, perché la cantante non ha mai tenuto segreto il suo tumore ovarico. Ma oggi ripercorre quei giorni dal palco di 'Ieo con le donne', l'evento che l'Istituto europeo di oncologia (Ieo) di Milano dedica ogni anno all'ascolto delle sue pazienti. Emma lo aveva promesso in un video di 9 anni fa che avrebbe condiviso la sua storia con altre donne che hanno vissuto esperienze simili alle sue e ha mantenuto la parola.
Il suo racconto torna ai giorni della diagnosi: "Mi ricordo la sensazione, è come se da quel momento mi fossi estraniata dal mio corpo. Il mio problema non era quello che stava succedendo nel mio corpo, il mio problema era salvare i miei genitori prima che salvare me stessa, era questo il mio piano 'malefico', perché ho visto mia mamma e mio papà invecchiare di cent'anni di colpo, li ho visti cadere in mille pezzi. Poi è partita una pratica infinita, perché la situazione era abbastanza importante".
"La rabbia mi ha salvato - racconta Emma, bellissima in blazer e jeans, e "particolarmente emozionata", come da lei stessa ammesso - Non sono una abituata a piangersi addosso. Poi in verità, ragazze, c'è stata tanta paura di non farcela. Eppure la rabbia mi ha spinto sempre a dire alla malattia 'non puoi vincere tu'".
Dopo quel primo contatto con la ginecologa dell'amica, è il momento di parlarne in famiglia. "Sono tornata a casa da mamma e da papà, ho detto loro di essere andata a fare questa visita per caso e la dottoressa mi ha detto che devo vedere qualcun altro. Ma in che senso?", è stata la prima reazione. Incassato il colpo, mamma Maria ed Emma sono seduti davanti al ginecologo di famiglia, papà Rosario in sala d'attesa. "E lì si è fatta brutta - racconta la cantante - ho rivisto lo stesso sguardo. E' entrato anche mio papà e il medico ha detto: 'Rosario, Maria, le cose non sono per niente belle'. Si parlava di isterectomia su una ragazza di 25 anni e mio padre diceva 'no, non è possibile'. Quindi abbiamo iniziato a viaggiare, ad ascoltare tanti pareri, perché lui voleva trovare il modo di salvarmi sotto tutti i punti di vista".
"Sono finita a Roma - continua Emma - e ho fatto un intervento che è durato 6-7 ore, perché oltre a cercare di togliere questa massa importante, dovevano capire se c'erano focolai, metastasi. Mi hanno sminuzzata pezzetto per pezzetto. E poi è iniziata la mia vita, forse. Una vita strana, per assurdo. E' iniziata la mia carriera, perché avevo deciso proprio che io non ero quel corpo, io non ero quel cancro. Io ero una ragazza giovane che voleva fare carriera, cantare, essere famosa. E volevo vivere". Il cancro "è stato un ospite importante da debellare - ammette - io pensavo di averla chiusa lì e invece mi ha torturato per 10 anni, questo maledetto", sorride. "Ogni volta che dovevo fare qualcosa di figo, arrivava lui. Mi aspettava. Devi fare qualcosa? Aspetta che arrivo. Però l'atteggiamento è sempre stato quello: io non sono quel corpo, non sono quella malattia. Io sono la mia testa, la mia rabbia. Sono la mia famiglia, i miei amici che sono stati un cuscinetto emotivo importante". "Lui", il tumore, "ogni volta che arrivava, si portava via un pezzo importante di me. E infatti io adesso mi definisco un 'minotauro': metà donna e metà campo di battaglia".
Emma tiene a ribadirlo: "Il cervello, la testa può aiutare molto. Il fatto di non cedere, di non mollare, anche se ci sono stati dei momenti difficili, delicati. Non dovete mai mollare", dice rivolgendosi alla platea delle pazienti Ieo. "Anche quando ci sono quelle giornate in cui viene da dire 'perché tutte a me?', in realtà pensate che siamo tante, purtroppo. Ma siamo anche in tante che ce la facciamo e dobbiamo continuare ad essere sempre di più, grazie all'aiuto della ricerca che è fondamentale. Anche i medici, il modo in cui trattano la paziente può essere un aiuto in più. A volte mi sono sentita trattare come un numero e a volte invece sono finita nelle mani di medici che mi hanno fatto sentire come se fossi loro figlia e questo mi ha aiutato molto, la sensazione di non essere una patologia, un referto medico, ma di essere parte di una battaglia condivisa col mio medico mi ha aiutato molto. L'empatia e il rispetto per il malessere altrui, per la malattia dell'altro, credo possa in un certo senso infondere coraggio, perché poi siamo pronti a fare qualsiasi cosa, a prendere qualsiasi cura. Ma abbiamo bisogno anche della cura più importante, che è l'amore e il rispetto per il nostro dolore".
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(Adnkronos) - È partita da Vienna e Ginevra la campagna di promozione in Europa del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. Gli scenari che si delineano per la filiera nel 2025 guardano innanzitutto all’estero, per incrementare l’export e diffondere la conoscenza dell’unicità della Bufala Campana Dop, insieme al Consorzio di Tutela della Ricotta di Bufala Campana Dop, partner del progetto. E si punta in particolare sul vecchio continente. Sono previsti da un lato seminari esteri con il coinvolgimento di ambasciate, consolati e uffici Ice e dall’altro iniziative con operatori del settore, con l’obiettivo di conquistare nuove fasce di consumatori e consolidare il consumo in Paesi chiave, attraverso eventi, campagne pubblicitarie e attività di degustazione mirate. Un investimento mirato per conquistare l’Europa, che assorbe la gran parte dell’export della Bufala Dop.
Il primo appuntamento si è tenuto il 22 maggio a Vienna, con un seminario a Palazzo Metternich, sede dell’Ambasciata italiana in Austria. Il 26 maggio ci si è spostati a Ginevra, negli spazi dell’Hotel President Wilson, per un nuovo appuntamento del tour, organizzato in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Ginevra, guidato dalla Console Nicoletta Piccirillo, con il supporto dell’ufficio Ccis di Ginevra e l’ufficio Ice di Berna, rappresentato dal direttore Samuele Porsia, il cui intervento ha aperto l’evento. La sinergia con il Consolato è il segnale dell’attenzione istituzionale alle eccellenze italiane e ha consentito di organizzare un intenso programma di attività. L’evento si è rivelato un percorso guidato tra i territori di produzione della mozzarella e della ricotta di bufala campana, ma anche un’occasione di divulgazione dell’impatto sociale ed economico delle due Dop. Le iniziative sono rivolte a operatori del settore, a consumatori e giornalisti. Altre tappe sono previste fino all’autunno in Belgio, Olanda, Francia e Germania.
“In un contesto internazionale di grande incertezza - commenta Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop - abbiamo deciso di puntare sull’Europa innanzitutto per rafforzare la conoscenza di questi due prodotti simbolo del Made in Italy e promuoverne il consumo nei mercati europei con il maggiore potenziale di crescita. Oggi più che mai è necessario delineare strategie efficaci per affrontare i rapidi cambiamenti in atto e ringrazio tutte le autorità che rappresentano l’Italia all’estero per la preziosa collaborazione offerta, segno che il Sistema Paese sa fare rete”.
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(Adnkronos) - Il 4 e 5 giugno 2025, presso l'Hotel Parco dei Principi a Roma in Via Gerolamo Frescobaldi 5, si terrà il 19° Convegno Nazionale Asstra, appuntamento annuale di riferimento per il mondo del trasporto pubblico locale e della mobilità collettiva. Titolo dell’evento: 'Pronti per il futuro. Costruiamo la mobilità di domani'.
L’edizione 2025 si svolge in un momento cruciale per il settore: la trasformazione tecnologica e digitale innescata dal Pnrr è diventata realtà tangibile, con i cantieri degli impianti di ricarica e di approvvigionamento dei bus elettrici e dei mezzi a idrogeno, con l'implementazione di sensori, di applicativi Ai e dell'automazione. Il Convegno sarà occasione per riflettere su come proseguire questa transizione nel "dopo Pnrr", affrontando le sfide che attendono il Tpl nei prossimi dieci anni: investimenti, sostenibilità, digitalizzazione, sicurezza, nuove competenze e modelli contrattuali.
Il programma è soggetto a modifiche. Dal seguente link è possibile consultare l’ultimo aggiornamento:
https://www.asstra.it/calendario/eventi/in_corso/XIX_ConvegnoNazionaleAsstra
Accreditamento stampa:
https://iscrizioni.asstra.it/relatori_stampa/Iscrizione_19ConvegnoNazionale/11b5bf8b4d/2
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(Adnkronos) - Con la fine del campionato comincia il calciomercato degli allenatori. Le società devono scegliere la guida tecnica che verrà, con molte squadre di vertice deluse dai risultati ottenuti e speranzose che un cambio in panchina possa risollevare il morale della piazza e migliorare i risultati. Dall'incognita Conte fino alle panchine di Juventus, Milan, Roma e Lazio: la Serie A è pronta a essere rivoluzionata, con un toto-allenatori che è già iniziato.
Il Napoli ha vinto lo Scudetto con Antonio Conte ma proprio il tecnico salentino è corteggiato dalla Juventus, sua ex squadra ma anche dal Milan, alla ricerca di un nome importante che possa scaldare il cuore dei tifosi, sempre più lontani dalla società, che ha appena annunciato il nuovo ds Igli Tare. Il presidente Aurelio De Laurentiis non si sta facendo cogliere impreparato come per il post Spalletti e, provando comunque a convincere Conte a rimanere, avrebbe già bloccato Massimiliano Allegri nel caso avvenisse la separazione con il predecessore del tecnico livornese alla Juventus.
L’Inter è attesa dalla finale di Champions League contro il Psg sabato 31 maggio, dopo si siederà al tavolo con Simone Inzaghi per definire il futuro. L'allenatore nerazzurro ha ammesso di avere diverse offerte sul tavolo, corteggiato da squadre inglesi e dall’Arabia con offerte da capogiro, ma l’ex Lazio potrebbe rimanere se avesse la conferma che il progetto nerazzurro non è a fine ciclo. All'Atalanta c’è il rebus Gian Piero Gasperini: a marzo il divorzio sembrava scontato, dopo le recenti dichiarazioni del tecnico che ha parlato di ridimensionamento degli obiettivi, ora però le cose sembrano cambiate, con il matrimonio che potrebbe continuare, anche se non mancano le sirene di mercato.
L’attuale allenatore della Juventus Igor Tudor dopo la partita che ha sancito la qualificazione alla prossima Champions League ha dichiarato che il suo futuro si sarebbe deciso prima del Mondiale per Club, che parte il prossimo 14 giugno. Il suo agente ha poi corretto il tiro ribadendo che il tecnico guiderà i bianconeri anche nella prossima competizione, con il rinnovo automatico fino al 2026 già scattato grazie al quarto posto ottenuto con la vittoria di Venezia. All’interno del contratto è presente però una clausola per cui la dirigenza potrebbe interrompere il rapporto con Tudor pagando una 'penale' da 1 milione di euro entro il 30 giugno 2025, mentre il Mondiale per Club che terminerà il 13 luglio. La posizione di Tudor, insomma, non è salda e l’ombra di Conte si fa sempre più ingombrante.
A Roma tutto da scoprire il futuro della panchina giallorossa: Claudio Ranieri, che inizierà la sua nuova carriera da dirigente, ha affermato che è già stato scelto il sostituto con il favorito che sembra Cesc Fabregas, anche se il Como non sembra avere alcuna intenzione di privarsi del suo allenatore. Sullo sfondo rimane Gasperini ed è sempre viva l’alternativa Roberto Mancini, anche se i Friedkin, dopo aver sorpreso la piazza con Josè Mourinho, potrebbero tirar fuori dal cilindro un’altra sorpresa straniera.
Sponda Lazio l’addio di Marco Baroni sembra sempre più certo, il tecnico toscano paga un 2025 al di sotto delle aspettative che ha lasciato i biancocelesti senza coppe europee la prossima stagione. Tra i nomi per sostituirlo il preferito della piazza è quello di Maurizio Sarri, ma il ritorno dell'ex Napoli, al momento, rimane solo una suggestione.
La Fiorentina ha scelto di utilizzare l’opzione a proprio favore di prolungare di un anno il contratto con il tecnico Raffaele Palladino a inizio maggio. Dopo l'ottavo posto in campionato il Milan invece ha deciso di non continuare con Sergio Conceicao, altro nome in orbita Lazio, dopo aver cominciato la stagione con Paulo Fonseca. I nomi ci sono: Gasperini è una possibilità, come quella rappresentata da Vincenzo Italiano, in trattativa per il rinnovo con il Bologna. Allegri è sempre più promesso sposo al Napoli e sullo sfondo rimane Thiago Motta, trattato prima che andasse alla Juventus.
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(Adnkronos) - La procura federale della Figc ha aperto un'indagine sulla presunta rissa che avrebbe coinvolto Nicolò Zaniolo. L'obiettivo è verificare quanto avvenuto lunedì sera al Viola Park negli spogliatoi giallorossi dopo la semifinale del campionato Primavera tra i giovani di Fiorentina e Roma. Il fascicolo è in mano al procuratore capo Giuseppe Chiné.
La Roma ha denunciato ieri il comportamento del giocatore della Fiorentina dopo. "La AS Roma comunica che, al termine della gara odierna, si è verificato un episodio increscioso che coinvolge il calciatore Nicolò Zaniolo. Secondo quanto ricostruito, il calciatore si sarebbe recato nello spogliatoio della squadra Primavera al termine della partita e avrebbe avuto un comportamento provocatorio nei confronti di alcuni atleti del vivaio giallorosso. Durante il confronto, sarebbero stati colpiti fisicamente due calciatori della formazione Primavera", si legge nella nota del club capitolino. "La AS Roma condanna con fermezza ogni forma di comportamento aggressivo o non conforme ai valori dello sport", conclude la Roma.
La replica di Zaniolo è arrivata a stretto giro. In una nota della Fiorentina si legge: "Al termine della partita sono sceso negli spogliatoi per complimentarmi con i ragazzi della Fiorentina e poi sono passato nello spogliatoio della Roma per salutare e complimentarmi anche con loro per la stagione, ma ad un certo punto - spiega Zaniolo - hanno iniziato ad insultarmi quindi, a quel punto, per evitare che la situazione degenerasse, ho preferito andare via".
Leggi tutto: Zaniolo e la presunta rissa con due Primavera, procura Figc apre inchiesta
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