
(Adnkronos) - "Lo sciopero di oggi è illegittimo, non perché non lo vuole Salvini ma perché la commissione tecnica di garanzia lo ha dichiarato tale non essendo stato dichiarato con 10 giorni di anticipo. Chi oggi sciopera rischia sanzioni personali", individui e sindacati. "Come Lega lo chiediamo a chi sciopera illegalmente, perché oggi sono lasciati a piedi un milione di italiani che devono potere essere risarciti". Così il ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini a Mattino Cinque.
"Inoltre - aggiunge il leader della Lega - non è normale che per garantire un diritto allo sciopero oggi ci siano decine di migliaia di poliziotti pronti a difendere con manganelli i cittadini. Ieri hanno imbrattato piazza Duomo.... chi paga? Conto nella proposta che sto portando avanti di far pagare una sanzione a chi provoca questi danni, la presenterò in Parlamento". "Le sanzioni - prosegue - devono essere proporzionate al danno fatto, fra 2500 e i 5000 euro. Chi restituisce la giornata di lavoro al milione di italiani che non potranno prendere il treno in uno sciopero dichiarato illegittimo? Lo organizza Landini e paghi Landini".
"Ho detto 'la commissione ha dichiarato che non dovete scioperare, confido in voi e nel vostro rispetto'. Vediamo se l'atto di responsabilità e la fiducia saranno raccolte. Altrimenti - conclude - per il futuro sapremo come intervenire".
Per Salvini "chi lancia sassi e bottiglie in testa ai lavoratori, perché poliziotti e vigili del fuoco sono lavoratori, sono dei teppisti, non c'entra niente Gaza. Cosa guadagnano i bambini palestinesi dall'assalto a Torino. E' uno scontro politico, non gli frega niente di Gaza. Ce l'hanno con Salvini, la Meloni e il mondo. Io rispetto chi ha un ideale non chi si infila per fare casino". Che assistenza dobbiamo dare all'equipaggio della Flotilla? "Li abbiamo tutelati fino in fondo, se uno rischia la sua vita in zona di guerra dovrebbe essere responsabile di quello che fa e costa agli italiani. Quanto sta costando al paese Italia la spedizione in barca a vela e quanto avvicina la pace? La allontana", conclude.
“Io nella mia vita non avevo mai visto un rappresentante dello Stato minacciare i suoi cittadini se esercitano un diritto sancito dalla costituzione, il diritto di sciopero. Io una cosa così non l’avevo mai vista. Quelle sono minacce, minacce a persone perbene che non dovrebbero essere minacciate ma ringraziate perché stanno tenendo alto l’onore del nostro paese”, replica Landini, parlando con i cronisti in Piazza Vittorio a Roma per il corteo.
“Il nostro sciopero è ampiamente legittimo - aggiunge-. Stiamo applicando la legge 146 che prevede anche questa possibilità. Stiamo garantendo i servizi minimi e deve essere chiaro che se pensano di sanzionare le organizzazioni o i lavoratori, sono tutti i provvedimenti che impugneremo totalmente illegittimi.” “La delibera del garante è totalmente illegittima ed è una interpretazione restrittiva della legge. Già dire che dai un’interpretazione restrittiva della legge vuol dire che un’interpretazione non restrittiva, ma corretta, l’abbiamo fatta noi”.
“Siamo davvero tantissimi, sia qui a Roma sia in tutte le altre città italiane”, ha poi detto il leader della Cgil parlando a tutti i manifestanti al corteo di Roma. “Vorrei ringraziare pubblicamente chi ha pensato e organizzato Flotilla - aggiunge - Senza quella intuizione non sarebbe successo tutto quello che è successo, Flotilla ha permesso di abbattere quel muro, quel deserto che si è costruito attorno a un genocidio che non è partito ad agosto. Non ci fermeremo finché il problema non sarà risolto e il governo Netanyahu non sarà fermato”.
Leggi tutto: Sciopero generale per Gaza, scontro tra Salvini e Landini. Il ministro: "Lo paghi lui"

(Adnkronos) - La fiction 'La Ricetta della Felicità', in onda ieri su Rai1, è stato il programma più visto del prime time, con 3.057.000 spettatori e il 18.3% di share. Al secondo posto, 'La Notte nel Cuore' su Canale 5 ha conquistato 2.511.000 spettatori e il 16.3% di share. Terzo piazzamento per 'Piazzapulita' su La7, con 1.012.000 spettatori e il 7.8% di share.
A seguire, tra gli altri ascolti del prime time: 'Ore 14 Sera' su Rai2 (909 spettatori, share 6,6%), 'L’uomo d’acciaio' su Italia1 (880 spettatori, share 5,3%), 'Dritto e Rovescio' su Rete4 (787 spettatori, share 5,9%), 'Europa League – Feyenoord-Aston Villa' su Tv8 (584 spettatori, share 3%), 'The Mauritanian' su Rai3 (538 spettatori, share 3,1%), 'Io e Gianlu' su Nove (469 spettatori, share 2,6%).
In access prime time, su Canale 5 'Gira La Ruota della Fortuna' (4.159.000 spettatori, share 20.6%) e 'La Ruota della Fortuna' (5.111.000 spettatori, share 24.7%), prevalgono su 'Cinque Minuti' (3.900.000 spettatori, share 20.3%) e 'Affari Tuoi' (4.710.000 spettatori, share 22.8%), trasmessi da Rai1.
Leggi tutto: Ascolti tv 2 ottobre, 'La Ruota della fortuna' vince con 24,7% share
Procura di Tempio, l'uomo l'avrebbe anche palpeggiata...
Cagliari, peculato prescritto per ex governatore Cappellacci...
Il delitto ora senza un colpevole commesso a Ittireddu nel 2016...
Denuncia del Sappe, 'è ora di dire basta'...
Il bilancio della Capitaneria di Cagliari, oltre 7.700 controlli... 
(Adnkronos) - "Terroristi". Così il ministro della sicurezza nazionale israeliano, e parlamentare di estrema destra, Itamar Ben-Gvir ha chiamato gli attivisti della Global Sumud Flotilla detenuti al porto di Ashdod.
Ben-Gvir ha ispezionato le navi e visito le aree dove erano gli attivisti erano stati raccolti seduti a terra in fila in attesa del loro trasferimento in una prigione israeliana, circondati da poliziotti. “Questi sono terroristi”, ha ripetuto, accusandoli di essere venuti in Israele “per dare supporto ai terroristi”, di non portare nessun aiuto umanitario a bordo ma solo droghe e alcol per fare festa. .
Leggi tutto: Flotilla, ministro Ben Gvir ad Ashdod: "Attivisti terroristi"

(Adnkronos) - Si continua a combattere in Ucraina, mentre rientra l'allarme droni in Germania. Nella notte un massiccio attacco di droni russi ha colpito la regione di Poltava, che hanno colpito diverse infrastrutture energetiche. Neutralizzati invece i droni lanciati da Kiev sulle regioni della Russia. Le ultime notizie sulla guerra di oggi, venerdì 3 ottobre.
L'aeroporto di Monaco ha riaperto dopo essere rimasto chiuso per diverse ore a seguito di un allarme drone. Lo hanno annunciato le autorità dello scalo bavarese, sottolineando che l'allarme che aveva portato alla chiusura aveva causato la cancellazione di 17 voli e ritardi per circa 3.000 passeggeri. Altri 15 voli sono stati dirottati verso altri aeroporti.
La regione ucraina di Poltava è stata sottoposta nella notte a un massiccio attacco da parte di missili da crociera e droni russi. Lo ha riferito su Telegram il capo dell'amministrazione militare dell'oblast Volodymyr Kohut.
"Questa notte, il nemico ha effettuato un massiccio attacco combinato nella regione di Poltava utilizzando missili e droni. Ci sono stati colpi e detriti sono caduti in diverse località. Le infrastrutture energetiche sono state danneggiate. Nella comunità di Poltava, le abitazioni private sono state danneggiate dai detriti. Fortunatamente, non ci sono state vittime", ha scritto Kohut su Telegram.
I sistemi della difesa aerea russa hanno intercettato e distrutto nella notte 20 droni ucraini ad ala fissa. Lo ha riferito il Ministero della Difesa di Mosca, precisando che nove droni sono stati distrutti sopra il Mar Nero, quattro sopra la regione di Voronezh, tre ciascuno sopra la regione di Belgorod e la Crimea, e uno è stato distrutto sopra la regione di Kursk. Ieri sera il ministero della Difesa ha segnalato la distruzione di tre velivoli senza pilota ucraini sopra il Mar Nero e la Crimea.
Leggi tutto: Monaco, riapre aeroporto dopo allarme droni. Russia danneggia infrastrutture ucraine

(Adnkronos) - Tregua dal maltempo, ma solo per poco. Nel corso del fine settimana, infatti, arriverà una perturbazione dalla Scandinavia che riporterà piogge, venti forti e pure nevicate sulle montagne.
Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma il peggioramento del tempo su parte dell’Italia previsto durante il prossimo weekend a causa dell’arrivo di un fronte freddo in discesa dal Nord Europa.
Prima, tuttavia, spazio a un'effimera stabilità atmosferica: venerdì 3 e sabato 4 ottobre avremo una prevalenza di sole da Nord a Sud grazie a una rimonta dell'alta pressione; da segnalare però i venti piuttosto frizzanti dai quadranti settentrionali che manterranno piuttosto basse le temperature, specie durante la notte e al primo mattino sulle regioni del Centro Sud dove i valori termici si manterranno ben sotto le medie climatiche.
La svolta perturbata arriverà tra la notte e le prime ore di domenica 5 ottobre. Una profonda area di bassa pressione localizzata sulla Penisola Scandinava convoglierà masse d’aria di origine polare verso l’Europa centro-meridionale, determinando un marcato peggioramento delle condizioni atmosferiche anche sul bacino del Mediterraneo.
Le correnti fredde e instabili attiveranno precipitazioni, anche intense, soprattutto sulle regioni settentrionali e centrali del Paese. Nella prima fase, le piogge interesseranno la Liguria (in particolare i settori centrali e di Levante), la Lombardia orientale, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia-Romagna. Successivamente, l’approfondimento di un minimo depressionario secondario sui nostri mari favorirà un’ulteriore estensione del maltempo verso le regioni centrali e parte del Sud.
Piogge e temporali potranno così coinvolgere anche Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio, Molise e Campania, accompagnati da forti raffiche di vento dai quadranti settentrionali. Le temperature, previste sotto la media del periodo, porteranno condizioni favorevoli alla comparsa della neve sulle Alpi orientali a partire dai 2000 metri di quota, e oltre i 2200 metri lungo la dorsale appenninica, specie tra Abruzzo e Molise.
Al Nord: bel tempo, ma più freddo. Al Centro: nubi sparse sulle Adriatiche, sole altrove; ancora vento. Al Sud: rovesci in Puglia e alta Sicilia, ventoso e fresco per il periodo.
Al Nord: stabile e soleggiato. Al Centro: sole ovunque; meno vento. Al Sud: stabile e soleggiato; venti dai quadranti settentrionali.
Al Nord: piogge mattutine al Nordest. Al Centro: rovesci temporaleschi; ventoso. Al Sud: via via più instabile e piovoso.
Da lunedì 6 rimonta dell’alta pressione con più sole e temperature in deciso aumento.
Leggi tutto: Maltempo nel weekend, in arrivo piogge e venti forti: ecco quando e dove

(Adnkronos) - E' stata recuperata nella notte dai vigili del fuoco nelle campagne di Ostuni, in provincia di Brindisi, l'automobile, una Mercedes a bordo della quale c'era un uomo di 63 anni, travolta da acqua e fango durante il nubifragio che ha colpito l'area ieri sera. La vettura è stata pesantemente danneggiata. I soccorritori stanno cercando l'automobilista. La moglie si è salvata.
Leggi tutto: Nubifragio a Brindisi, disperso 63enne: recuperata auto

(Adnkronos) - Sciopero nazionale oggi a sostegno della Flotilla e della popolazione di Gaza. La mobilitazione, indetta da Cgil e Usb, coinvolge tutti i settori e le categorie pubbliche e private, dai trasporti locali ai treni, dalla scuola alla sanità. Organizzati 100 cortei nelle città. Il Garante ha definito illegittimo lo sciopero perché senza preavviso, ma non è arrivata la precettazione.
"Se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile", spiegano fonti del Mit, evidenziando che la legge esistente "punisce chi partecipa a scioperi illegittimi". Garantite tutte le prestazioni minime essenziali in una giornata che si preannuncia non priva di disagi,

(Adnkronos) - Sciopero nazionale oggi, 3 ottobre 2025, a sostegno della Flotilla e della popolazione di Gaza. Cortei in tutta Italia e stop in tutti i settori da Milano a Roma - dove sono stati cancellati già treni e si registrano ritardi - da Napoli a Palermo: effetti su trasporto pubblico con bus e metro, stop ai treni, impatto su scuola e sanità. Garantite tutte le prestazioni minime essenziali in una giornata che si preannuncia non priva di disagi.
Il Garante ha definito illegittimo lo sciopero perché senza preavviso, ma non è arrivata la precettazione. "Se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile", spiegano fonti del Mit, evidenziando che la legge esistente "punisce chi partecipa a scioperi illegittimi".

(Adnkronos) - Sono stati liberati dalle autorità di Israele i 4 parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Lo ha reso noto la Farnesina. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza.
Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono già stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 delle 10 locali. L’ambasciata inoltre comunica di schierare personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.
Leggi tutto: Flotilla, liberi i parlamentari italiani fermati in Israele

(Adnkronos) - Sono stati liberati dalle autorità di Israele i 4 parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla. Lo ha reso noto la Farnesina. Il senatore Marco Croatti, l’eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l’eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza.
Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono già stati trasferiti all’aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell’ambasciata. Partiranno per Roma con il volo IZ 335 delle 10 locali. L’ambasciata inoltre comunica di schierare personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.
Il Servizio Penitenziario Israeliano (Ips) ha reso noto di aver finora accolto oltre 200 detenuti della Global Sumud Flotilla diretta a Gaza. In una dichiarazione, l'Ips ha affermato che i detenuti sono stati trasferiti al carcere di Ktzi'ot, nel Negev, dove saranno sottoposti a un "procedimento legale da parte dell'Autorità per la Popolazione e l'Immigrazione".
Le osservazioni preliminari di Hamas sul piano americano per Gaza sono state trasmesse ieri al presidente Donald Trump dall'emiro del Qatar in una telefonata. Lo riporta il quotidiano libanese al-Akhbar. Il giornale riferisce inoltre, citando le sue fonti, che i funzionari americani hanno chiarito al Cairo che il piano di Trump è "l'ultima opportunità" prima di consentire a Israele di condurre un'operazione militare su larga scala a Gaza per eliminare Hamas e altre organizzazioni terroristiche locali.
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(Adnkronos) - ‘Tale e Quale Show’, il varietà presentato da Carlo Conti, torna stasera venerdì 3 ottobre alle 21.30 in diretta su Rai 1. Ecco in chi si trasformeranno, dal vivo e con gli arrangiamenti del maestro Pinuccio Pirazzoli, i protagonisti del secondo appuntamento: Carmen Di Pietro sarà Ambra Angiolini, Le Donatella vestiranno i panni di Baby K e Giusy Ferreri, Antonella Fiordelisi avrà le sembianze di Dua Lipa, Pamela Petrarolo imiterà Rita Pavone, Maryna interpreterà Anna Oxa, Samuele Cavallo si trasformerà in Benson Boone, Flavio Insinna e Gabriele Cirilli si metteranno alla prova con Domenico Modugno e Giuliano Sangiorgi, Gianni Ippoliti onorerà il mito di Fred Bongusto, Tony Maiello proverà il bis con Ed Sheeran e Peppe Quintale dovrà vedersela con Achille Lauro.
A valutare le performance, la giuria composta da Giorgio Panariello, Cristiano Malgioglio e Alessia Marcuzzi, affiancati in questa seconda serata da Nino Frassica.
Il pubblico da casa potrà partecipare scegliendo le esibizioni preferite attraverso i social network del programma.
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(Adnkronos) - Sciopero generale oggi venerdì 3 ottobre in Italia. Dai trasporti locali con bus e metro ai treni, dalla scuola alla sanità . Da Milano a Roma, da Napoli a Palermo l'intera giornata è caratterizzata dalla protesta annunciata dalla Cgil "in difesa di Flotilla, dei valori costituzionali e a sostegno della popolazione di Gaza". Lo sciopero, nonostante il carattere illegittimo evidenziato dal Garante, sarà accompagnato da oltre 100 cortei in tutta Italia. Durante lo sciopero generale, precisa la Cgil, saranno garantite le prestazioni indispensabili, come stabilito dalle regolamentazioni di settore.
La mobilitazione è indetta perché, secondo la Cgil, quanto accaduto alla Global Sumud Flotilla "navi civili che trasportavano cittadine e cittadini italiani, rappresenta un fatto di gravità estrema". “Un attacco - sottolinea la Confederazione - all’ordine costituzionale che impedisce un'azione umanitaria e di solidarietà verso la popolazione palestinese sottoposta dal governo israeliano a una vera e propria operazione di genocidio. Un attentato diretto all’incolumità e alla sicurezza di lavoratrici e lavoratori, volontarie e volontari imbarcati. É grave che il governo italiano abbia abbandonato lavoratrici e lavoratori italiani in acque libere internazionali, violando i nostri principi costituzionali".
Per il personale delle attività ferroviarie lo sciopero inizierà dalle ore 21.00 del 2 ottobre 2025 e si conclude alle 21 del 3 ottobre. Lo sciopero potrebbe avere impatti sulla circolazione ferroviaria e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale.
Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale. Per il trasporto Regionale sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali: dalle ore 6 alle 9, e dalle ore 18 alle 21 di venerdì 3 ottobre. Trenitalia - tenuto conto delle possibili ripercussioni sul servizio - invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.
Lezioni a rischio nelle scuole, con la possibile adesione allo sciopero di docenti e personale Ata. "I dirigenti scolastici - ricorda la Cgil - possono adottare misure organizzative per garantire il servizio. Tuttavia, se l'adesione annunciata rende impossibile l'erogazione del servizio, la scuola può essere chiusa".
Per la Sanità lo sciopero è articolato da inizio primo turno del 3 ottobre 2025 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata.
Per il personale delle autostrade lo sciopero inizierà alle ore 22.00 del 2 ottobre 2025.
Per i Vigili del fuoco lo sciopero sarà di 4 ore (senza decurtazione). Inizierà, per il personale turnista, alle ore 09.00 e terminerà alle ore 13.00 mentre sarà dell’intera giornata per il personale giornaliero e amministrativo.
Al corteo di Roma, con concentramento previsto alle 8.30 in piazza Vittorio e arrivo in piazza dei Cinquecento, parteciperà il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Il trasporto pubblico sarà a rischio, la protesta interesserà la rete Atac e i bus gestiti da operatori privati. Roma Servizi per la mobilità ha reso noto che il servizio sarà comunque regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
A Milano, il servizio di trasporto pubblico Atm non sarà garantito tra 8.45 e le 15 e dalle 18 fino al termine del servizio. Lo sciopero è destinato ad avere conseguenze sulle linee di bus, tram e metropolitana.
In Toscana, sono previste manifestazioni in ogni capoluogo di provincia. A Firenze manifestazione con partenza del corteo unitario dalla Fortezza da Basso. Concentramento Cgil alle ore 9:15 su viale Strozzi lato piazzale Montelungo.
Autolinee Toscane osserverà uno sciopero generale di 24 ore su tutto il territorio regionale. Il servizio di trasporto pubblico locale su gomma potrà essere interessato da interruzioni e ritardi, sia per le corse urbane che per quelle extraurbane. Saranno garantite due fasce orarie di servizio: la prima dalle ore 4.15 alle 8.14 e la seconda dalle ore 12.30 alle 14.29.
A Firenze le fasce orarie garantite per il servizio tranviario sono comprese tra le 6.30 e le 9.30 e tra le 17 e le 20. Le linee T1 e T2 potrebbero pertanto essere soggette a ritardi, rallentamenti o cancellazioni durante l'arco temporale dello sciopero. L'agitazione sindacale coinvolgerà sia il personale viaggiante che il personale impiegatizio.
A Napoli la manifestazione con corteo partirà alle 9:30 da piazza Mancini e si concluderà in piazza Plebiscito. Ad Avellino l’appuntamento è alle 9:00 in via De Conciliis dove muoverà il corteo, con partenza alle 10 che si concluderà in piazza Libertà.
Nell'ambito trasporti, il servizio non sarà garantito tra le 8.30 e le 16.30 e dalle 19.30 fino a fine servizio. Due quindi le fasce di garanzia: dalle 5.30 alle 8.30 e dalle 16.30 alle 19.30.
Il servizio di trasporto pubblico locale a Torino sarà garantito dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per quanto riguarda il servizio urbano-suburbano, metropolitana, assistenza alla clientela e centri servizio al cliente. Per quanto riguarda il servizio extraurbano, il Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres) garantito da inizio servizio alle ore 8 dalle 14.30 alle 17.30. Sarà, inoltre, assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.
Il servizio di trasporto pubblico sarà garantito nella sua interezza dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 17 alle ore 20.
A Venezia l'obiettivo è bloccare il Ponte della Libertà. Dalle ore 9 saranno due i concentramenti da cui partiranno poi i cortei, uno a Venezia in Campo Santa Margherita, il secondo alla stazione ferroviaria di Mestre. I due cortei si incammineranno poi verso i due rispettivi lati del ponte per bloccare il traffico.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, saranno rispettate le fasce di garanzia 6-8:59 e 16:30-19:29 nel settore automobilistico e tranviario, nonché per i collegamenti con le isole nel settore navigazione.
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(Adnkronos) - "La rivoluzione non è un pranzo di gala", scriveva Mao. E nemmeno un weekend lungo, secondo Giorgia Meloni. Con questa battuta, da Copenaghen, la premier liquida lo sciopero, proclamato dai sindacati in solidarietà con Gaza, dopo l'epilogo della Global Sumud Flotilla, fermata nelle acque antistanti Gaza dalle forze israeliane. La vicenda degli attivisti filopalestinesi irrompe nel corso del vertice europeo nella capitale danese: mercoledì il Consiglio europeo informale in vista di quello ufficiale del 23-24 ottobre, ieri il summit della Comunità politica europea con oltre 40 Paesi al tavolo. E sebbene al centro dei lavori figurino soprattutto il sostegno all'Ucraina e la difesa comune, il caso Flotilla pesa sui pensieri della premier italiana, dopo le piazze piene di manifestanti in Italia e la mobilitazione annunciata per oggi.
Prima, Meloni sottolinea la necessità di riportare a casa gli attivisti italiani a bordo delle imbarcazioni: nella notte tra l'1 e il 2 ottobre, ricorda a margine del vertice, "l'unità di crisi della Farnesina è stata in contatto anche con gli avvocati di alcuni degli imbarcati. Faremo tutto quello che possiamo perché queste persone possano tornare in Italia il prima possibile ". Ma l'inquilina di Palazzo Chigi non rinuncia a ribadire la sua critica netta all'intera operazione: "Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina, in compenso mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano, lo stesso popolo italiano che ancora ieri veniva ringraziato dai palestinesi per il lavoro che sta facendo...".
Meloni punta il dito contro i "disagi" legati alla mobilitazione" di venerdì 3 ottobre, "per una questione che mi pare c'entri poco con la vicenda palestinese e molto invece con le questioni italiane". Poi l'affondo sui sindacati: "Mi sarei aspettata che almeno su una questione che reputavano così importante non avessero indetto uno sciopero generale di venerdì, perché il weekend lungo e la rivoluzione non stanno insieme ". Una frase che accende lo scontro con le opposizioni: "Giù le mani dal diritto di sciopero e dai diritti dei lavoratori", avverte la segretaria del Pd Elly Schlein. "Offende, porti rispetto", ribatte il leader della Cgil, Maurizio Landini. Intanto a Montecitorio si vota sulle cinque risoluzioni sulla Palestina presentate dai vari gruppi: passa il testo della maggioranza, con Azione che vota col centrodestra e Pd, M5S e Avs che scelgono l'astensione.
Ma a Copenaghen il dibattito tra i leader è dominato dal dossier difesa. L'Ue comincia ad approfondire l'idea di un muro anti-drone contro le incursioni russe nello spazio aereo europeo, come quelle registrate di recente anche sulla capitale danese. Già all'arrivo, Meloni aveva espresso dubbi, chiedendo attenzione anche alla protezione del fianco Sud dell'Alleanza e non solo ai confini orientali più esposti alla minaccia russa. Perplessità che si sommano a quelle del presidente francese Emmanuel Macron (che oggi, insieme alla premier italiana, ha lanciato l'iniziativa per una coalizione europea contro il narcotraffico): "Dobbiamo essere molto sinceri con i nostri cittadini: non c'è un Iron Dome per l'Europa, non c'è un muro di droni perfetto per la Ue. Parliamo di un confine di circa 3mila km, pensate sia fattibile? La risposta è no". Per Macron serve "un approccio a tutto tondo", in cui "le capacità di deterrenza sono fondamentali".
Altro tema cruciale è l'utilizzo degli asset russi congelati per finanziare l'Ucraina, questione su cui non c'è ancora unanimità. Macron non nasconde le sue perplessità, giudicando il "sequestro" dei beni contrario al diritto internazionale. Ancora più netto Viktor Orban: "Non siamo ladri, non tocchiamo soldi altrui". Di segno opposto le parole del cancelliere tedesco Friedrich Merz (contrario, invece, al muro di droni), che sottolinea la "larghissima convergenza all'interno dell'Unione europea" e avverte: "Putin non dovrebbe sottovalutare la nostra determinazione". "Abbiamo avuto una discussione molto intensa sull'utilizzo dei beni russi, con i quali vogliamo continuare ad aiutare l'Ucraina. Ora esamineremo attentamente la questione e con ogni probabilità al prossimo Consiglio europeo, tra tre settimane, ci sarà una decisione concreta in merito", spiega Merz, che in giornata ha visto Meloni in un bilaterale dedicato a Ucraina, Medio Oriente e automotive.
Prima di lasciare in anticipo i lavori per rientrare a Roma e presiedere il Cdm, la premier ha incontrato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a margine di un summit il cui simbolo è stato il girasole, scelto per il suo legame con l'Ucraina come fiore nazionale ed emblema della resistenza di Kiev. Ai leader è stato anche donato un girasole fatto con mattoncini Lego, a suggellare simbolicamente unità e resilienza europea. Ma per la difesa vera e propria, serviranno mattoni ben più solidi. (dall'inviato Antonio Atte)

(Adnkronos) - I primi attivisti italiani tra i 46 bloccati da Israele a bordo delle barche della Flotilla potrebbero far ritorno a casa in tempi brevissimi. L'iter dopo lo stop in mare è partito e le procedure potrebbero concludersi con relativa rapidità per chi accetterà l'espulsione dal paese ebraico.
Le attività di trasbordo e sbarco dei membri della Flotilla, dopo gli abbordaggi da parte della Marina israeliana, sono terminate nel giro di alcune ore come fanno sapere fonti della Farnesina, secondo cui tra i più di 450 membri della Flotilla sbarcati al porto di Ashdod, vi sono 46 italiani. Tra loro ci sono quattro parlamentari e tre giornalisti, stanno tutti bene. Le fonti spiegano che, espletate le procedure di riconoscimento, lo step successivo è il trasferimento in autobus al centro detentivo di Ketziot, nel sud di Israele, vicino alla città di Ber Sheva.
Per i detenuti niente interrogatorio né particolari procedure giudiziarie, ma sarà unicamente chiesto loro se sono disponibili ad accettare l'espulsione volontaria entro 24-48 ore, oppure se intendono rifiutarla. Per coloro che la rifiuteranno, si aprirà un breve procedimento giudiziario al termine del quale un giudice dovrebbe decretarne l'espulsione coatta. Questa di norma avviene entro le 72 ore dal decreto d'espulsione.
Voli charter per il rientro?
Le autorità diplomatiche e consolari italiane a Tel Aviv visiteranno i connazionali detenuti nella giornata di oggi e domenica (in mezzo c'è lo shabbat) per sincerarsi delle loro condizioni, del trattamento ricevuto e per favorirne i contatti con i familiari. Non è invece ancora chiaro quando inizieranno i rimpatri. Le autorità israeliane stanno anche studiando la possibilità di organizzare dei voli charter per riportare i membri della Flotilla in due capitali europee.
Già da oggi "potrebbero avvenire le prime partenze, soprattutto per chi accetterà di lasciare volontariamente Israele", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. "Per chi rifiuterà l'espulsione immediata, sarà necessario attendere il provvedimento di respingimento dell'autorità giudiziaria israeliana, che potrebbe richiedere 48-72 ore". Tajani ha contattato il collega israeliano Gideon Sa’ar per chiedergli informazioni e garanzie per tutti gli italiani fermati. Tajani ha confermato al ministro Saar dettagli sullo status e sulla condizione legale di immunità dei quattro parlamentari che fanno parte del gruppo e ha chiesto di accelerare ogni procedura per la liberazione immediata.
"Ho parlato con il ministro israeliano della Difesa Israel Katz, l'ho ringraziato per il fatto che non fosse successo nulla e che non fosse accaduto nulla a nessun cittadino, non solo italiano", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista a Dritto e Rovescio su Rete 4.
Crosetto ha confermato di aver "sentito l'ambasciatore italiano Luca Ferrari, per confermare le notizie che avevamo sullo stato di salute delle persone e per capire quando avrebbero avuto la possibilità di comunicare con le famiglie: se uno non parla con il figlio, con il marito, con la moglie, non si fida che stia bene. Invece io vorrei assicurare che gli italiani stanno tutti bene".
Nella giornata di venerdì "l'ambasciatore probabilmente riuscirà a vedere tutti i nostri concittadini e spero in quell'occasione anche consentire di comunicare al numero più ampio possibile".
Leggi tutto: Flotilla, 46 italiani fermati da Israele. Dal carcere all'espulsione, cosa succede

(Adnkronos) - Chi partecipa allo sciopero generale di oggi 3 ottobre "pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge". E' la posizione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in vista della giornata di sciopero indetta dalla Cgil con cortei a favore della Flotilla e a sostegno della popolazione di Gaza.
La Commissione di garanzia ha valutato illegittimo lo sciopero generale proclamato per oggi. Lo sciopero dovrebbe essere indetto con un preavviso di 10 giorni.
La Legge 146/90 prevede la possibilità di effettuare scioperi senza preavviso solo "nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell'ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell'incolumità e della sicurezza dei lavoratori". La Legge, all'articolo 4, prevede in teoria sanzioni pecuniarie - da 2500 a 50mila euro - che potrebbero colpire gli organizzatori di uno sciopero illegittimo.
Per i lavoratori che partecipano ad uno sciopero illegittimo, l'articolo 4 prospetta l'ipotesi di "sanzioni disciplinari proporzionate alla gravità dell'infrazione, con esclusione delle misure estintive del rapporto o di quelle che comportino mutamenti definitivi dello stesso. In caso di sanzioni disciplinari di carattere pecuniario, il relativo importo è versato dal datore di lavoro all'Istituto nazionale della previdenza sociale, gestione dell'assicurazione obbligatoria per la disoccupazione involontaria".
"Se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile", spiegano fonti del Mit, evidenziando che la legge esistente "punisce chi partecipa a scioperi illegittimi", sebbene si tratti di sanzioni "comunque leggere". Per questo si valuta, come già anticipato, di "cambiare la norma per inasprire le multe". Una scelta simile a quella proposta dal ministro Matteo Salvini di far versare una cauzione a chi organizza manifestazioni.
"La commissione di garanzia ha dichiarato illegittimo lo sciopero dichiarato da Cgil e dalle ultra-sinistre. Pare che Landini se ne freghi e tiri dritto", dice Salvini, su Instagram, riferendosi alla linea dettata dal segretario della Cgil, Maurizio Landini: "Andiamo avanti", la posizione del numero 1 del sindacato.
"Chi - è un appello che faccio a lavoratrici e lavoratori - danneggerà e bloccherà il Paese in nome di uno sciopero illegittimo, ne pagherà le conseguenze", afferma Salvini. "Di più - continua - siccome la legge che prevede le sanzioni per chi partecipa e organizza a scioperi illegali è del 1990 e ha sanzioni ridicole, ho portato in cdm la proposta di aggiornare al 2025 queste regole e sanzioni perché chi sbaglia paga".
"Come la Lega propone che chi organizza cortei e manifestazioni debba lasciare una cauzione dal suo conto corrente e in caso di danni a macchine, cose o persone, chi ha organizzato paga di tasca sua - aggiunge Salvini - anche per chi organizza e partecipa a scioperi illegali che mettono in ginocchio un Paese e che rovinano la giornata a milioni di lavoratori, studenti, pendolari, ne dovrà pagare personalmente le conseguenze. Quindi faccio un appello al buonsenso, al rispetto delle regole: ognuno sventoli le bandiere che vuole ma nel rispetto del prossimo".
"Sono lavoratori anche i poliziotti, carabinieri, ferrovieri e la stragrande maggioranza degli italiani che vuole solo lavorare e vivere in pace. Ultimo avviso, visto che ci sono altri 40 scioperi proclamati da qui alla fine dell'anno. Se prevarrà il buonsenso, ci comporteremo in una certa maniera; se prevarranno arroganza violenza e sopraffazione sapremo come reagire".
Leggi tutto: Sciopero generale di oggi è illegittimo, Salvini: "Sanzioni ridicole"

(Adnkronos) - La Russia sta vincendo la guerra in Ucraina. Parola di Vladimir Putin, che nella giornata in cui domina la scena al Valdai Forum di Sochi - con 4 ore tra discorso e risposte - snocciola dati relativi all'operazione militare speciale. Il quadro è caratterizzato, secondo il presidente russo, dalle condizioni drammatiche in cui versano le forze armate ucraine.
"Le perdite delle forze armate ucraine a settembre sono state di 44.700 unità, metà sono perdite irreparabili. Da gennaio ad agosto ci sono stati 150mila disertori tra le forze armate ucraine. Kiev, viste le elevate perdite e l'impossibilità di compensarle, dovrebbe pensare a come negoziare. Tra le file del nemico c'è confusione, non capiscono cosa succede sulla linea del fronte", dice il presidente russo fornendo cifre che non sono verificabili e che vengono da tempo smentite da Kiev. Cosa succede al fronte secondo il Cremlino? "Le nostre truppe avanzano su tutta la linea", dice prima di elencare obiettivi raggiunti o considerati ormai a portata di mano.
"Alla Russia resta da liberare lo 0,13% della regione di Luhansk", che Mosca ha annesso da tempo pur in assenza del controllo integrale. "Abbiamo occupato due terzi della città di Kupiansk", considerata un nodo strategico fondamentale per pianificare un'ulteriore offensiva verso Kharkiv.
E non è finita qui, secondo il numero 1 del Cremlino: Yunakivka è stata posta sotto il controllo delle forze armate russe, la presa di Volchansk è solo questione di tempo. Il nostro esercito è entrato a Severesk, Konstantinovka, Krasnoarmiysk. Il raggruppamento Dnepr si sente sicuro e agisce con decisione", dice evidenziando punto per punto. Tutto questo, però, costa uomini e mezzi. "Le forze armate russe hanno perdite, ma sono di gran lunga inferiori a quelle ucraine", dice archiviando l'argomento più scomodo.
Il quadro potrebbe cambiare se gli Stati Uniti, effettivamente, consegnassero missili Tomahawk all'Ucraina. Il presidente americano Donald Trump ha già dato il via libera alla condivisione di informazioni di intelligence per consentire a Kiev di individuare obiettivi russi - soprattutto infrastrutture energetiche - da colpire.
"Le forniture di Tomahawk a Kiev, se ci dovessero essere, non cambierebbero in alcun modo l'equilibrio delle forze sul campo di battaglia", dice Putin, che invia un messaggio sibillino a Washington. "L'uso dei Tomahawk senza la partecipazione degli americani è impossibile. Le forniture a Kiev danneggerebbero le relazioni con gli Stati Uniti", dice. Il presidente russo non ha apprezzato la definizione "tigre di carta" che Trump ha usato recentemente in relazione alla Russia. "Stiamo combattendo contro tutto il blocco Nato e continuiamo a progredire. Se noi siamo una tigre di carta, la Nato cos'é?", si chiede.
Leggi tutto: Putin e i numeri della guerra: "Russia avanti tutta, lo dicono i dati"

(Adnkronos) - Primo successo stagionale per la Fiorentina di Stefano Pioli. Oggi, giovedì 2 ottobre, viola al Franchi si sono imposti 2-0, grazie al gol di Piccoli nel primo tempo e Ndour nel recupero del secondo, sui cechi del Sigma Olomouc, nella prima gara di Conference League, dopo tre pareggi e due sconfitte in campionato. Ora la viola è attesa dalla sfida domenica con la Roma, battuta dal Lille in Europa League.
La Fiorentina parte con un alto possesso palla, ma l'Olomouc riesce a pressare alto e si rende pericoloso al 19' con De Gea che deve intervenire con un colpo di reni per neutralizzare la forte conclusione di Kostadinov. La Fiorentina però con il passare dei minuti sale di tono e al 27' è Piccoli a portare in vantaggio i suoi, sfruttando e concretizzando in diagonale l'assist di Ndour. Al 30' ci prova ancora Piccoli, ma la girata al volo esce di pochissimo a lato. Altra grande occasione viola al 34' con la traversa colpita in pieno da Ranieri, poi il rimpallo cade sui piedi di Dodo che con un tap-in mette la palla in rete. L'arbitro però annulla per fuorigioco.
Lo spartito della gara non cambia e al 58' altra occasione per i viola, ancora con Piccoli che arriva a tu per tu con Koutny, ma non riesce a superarlo. Sigma tutto riversato in avanti alla ricerca del pari, la Fiorentina però non concede spazi con un paio di conclusioni verso la porta di De Gea che il portiere controlla senza problemi. La squadra di Pioli prova a raddoppiare con dei veloci contropiedi ma Piccoli manca la porta. Non sbaglia invece Ndour al 95' con una bella conclusione che tocca il palo alla destra del portiere dei cechi e si infila in rete per il 2-0 finale che fa tanto morale in una momento complicato della stagione.
Leggi tutto: Conference League, Fiorentina-Sigma Olomouc 2-0: prima vittoria per Pioli
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