Giornale di Oristano

Un sedicenne di Zeddiani, affetto da una grave patologia e privo di medico di medicina generale, potrà finalmente ricevere l’assistenza sanitaria a domicilio grazie all’intervento della Direzione della Asl 5 di Oristano. La situazione si era venuta a creare a seguito del pensionamento del pediatra che lo aveva in carico e della saturazione dei medici di famiglia dell’ambito territoriale di riferimento, che non potevano accogliere nuovi pazienti.

Per rispondere alle esigenze del giovane paziente, la Asl ha attivato una collaborazione con il Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (Adi) e la Struttura semplice dipartimentale Integrazione ospedale-territorio. Grazie a questa rete, è stato possibile garantire che il sedicenne ricevesse le cure necessarie, con visite domiciliari effettuate da un medico Ascot. Quest’ultimo, infatti, sarà il medico di riferimento del giovane, permettendo l’attivazione del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata (Adi). Nel frattempo, un altro medico si è reso disponibile a supportare ulteriormente la famiglia, offrendo assistenza qualora fosse necessaria.

Angelo Serusi, direttore generale della Asl 5 di Oristano, ha sottolineato l’impegno dell’azienda nell’affrontare le difficoltà legate alla carenza di medici di base. “Abbiamo lavorato e stiamo continuando a lavorare per superare gli ostacoli causati da questa carenza, cercando soluzioni concrete per garantire assistenza ai cittadini. La flessibilità del progetto Ascot è fondamentale per superare le difficoltà e assicurare il supporto necessario”, ha dichiarato Serusi.

La Asl sta anche formalizzando un nuovo progetto sperimentale, il Progetto Adi-Ascot, che mira a rispondere in modo strutturato e rapido alle necessità di assistenza domiciliare per i pazienti senza medico di base. “L’integrazione tra il medico Ascot e il servizio Adi permetterà di garantire una presa in carico efficace, con visite domiciliari e cure infermieristiche per un centinaio di pazienti”, ha spiegato Marina Cossu, direttrice del Servizio di Assistenza Domiciliare Integrata.

Marilena Muggianu, direttrice della Struttura Integrazione ospedale-territorio, ha aggiunto che il progetto Adi-Ascot rappresenta una risposta innovativa e concreta per affrontare il problema, che vede i medici Ascot eseguire le prestazioni domiciliari, mentre il servizio Adi garantirà le cure infermieristiche.

Infine, Serusi ha voluto esprimere un ringraziamento alle strutture coinvolte e ai medici che si sono messi a disposizione. “Vogliamo essere vicini ai cittadini e alle amministrazioni locali, cercando soluzioni tempestive e efficaci per i problemi che si presentano. Il contributo di Adi, Integrazione ospedale-territorio e dei medici volontari è stato fondamentale per risolvere rapidamente la situazione”, ha concluso Serusi.

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