Oristano

Quattro i lotti nel territorio della provincia: l’Arst deve affidare la progettazione esecutiva e i lavori

Da Cagliari ad Alghero in bicicletta, passando per la provincia di Oristano, dalla Marmilla a San Giovanni di Sinis e al litorale fino a Bosa. La ciclovia della Sardegna ha individuato nel percorso dal capoluogo regionale alla città della Riviera del Corallo la sua direttrice fondamentale. In mezzo ci sono tre itinerari che interessano il territorio oristanese: è il caso della Barumini-Oristano, della Oristano-Bosa e della Flussio-Macomer. I primi due tracciati sono stati divisi in quattro lotti e verranno aggiudicati entro la fine del 2023.

Fortemente voluta dall’Assessorato regionale dei Lavori pubblici, la ciclovia della Sardegna nasce con l’obiettivo di promuovere con forza l’uso della bicicletta, a fini sportivi, turistici e non solo. Sei anni fa la Regione, in collaborazione con l’Arst e il Centro universitario di ricerche economiche e mobilità, aveva predisposto lo studio per la sua istituzione, pensando di inserirla nel Sistema nazionale delle ciclovie turistiche. L’anno successivo era poi arrivato il protocollo d’intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e con quello della Cultura, per la progettazione e realizzazione del percorso. L’incarico per il progetto di fattibilità tecnica ed economica era stato affidato all’Azienda regionale sarda trasporti.

Si arriva così ad oggi. Gli uffici dell’Arst guidati dal direttore centrale Carlo Poledrini hanno effettuato qualche giorno fa la prima seduta di gara per la valutazione tecnica ed economica delle offerte relative agli appalti integrati della progettazione esecutiva e della realizzazione dei lavori di quattro lotti che interessano la provincia di Oristano: Barumini-Terralba, Terralba-Oristano, Oristano-Tharros e Tharros-Bosa.

Il valore totale stimato degli appalti, esclusa l’Iva, è di circa 28 milioni di euro, finanziati con le risorse del Pnrr. Le offerte ricevute sono cinque. Ci vorrà un po’ di tempo prima dell’aggiudicazione, da fare comunque entro l’anno, visti i tempi dettati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Gli itinerari completi sono consultabili sul sito web cicloviadellasardegna.it^[1]. La lunghezza complessiva della Barumini-Oristano è di 73,64 chilometri, con partenza dall’area archeologica di Su Nuraxi e arrivo all’intersezione tra via del Porto e via Cagliari, a Oristano. Il percorso tocca Tuili, Turri, Ussaramanna, Baressa, Gonnoscodina, Masullas, Mogoro, Uras, Terralba, Arborea e Santa Giusta. La superficie è per il 68,13% asfalto e per il 31,87% stabilizzato misto cava. La tipologia della sede ciclabile è per il 24,59% sede propria e per il 75,41% sede promiscua.

È più lunga la Oristano-Bosa, che propone un tracciato di 111,42 chilometri. Si parte da via Cagliari e si arriva sulla Statale 139 bis. Il percorso tocca Cabras, Cuglieri, Flussio, Magomadas, Narbolia, Nurachi, Riola Sardo, San Vero Milis, Sennariolo e Tresnuraghes.

Dal capoluogo provinciale si giunge a San Giovanni di Sinis e da lì si può percorrere lungocosta l’intera penisola, passando per le più belle località balneari tra cui Is Arutas e Putzu Idu, per poi salire verso Torre del Pozzo, S’Archittu e Santa Caterina di Pittinuri. In questo caso la superficie è per il 59,84% asfaltata e per il restante stabilizzato misto cava. La tipologia della sede ciclabile è per il 31,71% sede propria e per il 68,29% sede promiscua.

Altri quattro centri dell’Oristanese sono poi toccati in un terzo itinerario, quello che da Flussio porta a Macomer, passando per Tinnura, Sagama e Scano di Montiferro. La lunghezza complessiva di questo percorso è di appena 24,54 chilometri, quasi totalmente su asfalto.

La ciclovia della Sardegna si estenderà per circa 1.150 chilometri ed comprenderà 19 itinerari, di cui 18 interamente ciclabili e uno, quello da Sassari ad Alghero, da percorrere in modalità bici più treno. La direttrice fondamentale che collega Cagliari con Alghero è lunga circa 538 chilometri.

Martedì, 31 ottobre 2023

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