Cerbus

Sinnai si prepara a celebrare una delle sue tradizioni più affascinanti e antiche: Is Cerbus, il carnevale arcaico che rievoca i riti della caccia e del dominio dell’uomo sulla natura. L’appuntamento è per domenica 9 marzo 2025, con un programma ricco di eventi che animeranno il centro storico del paese.

La vestizione e la sfilata per le vie di Sinnai

L’evento avrà inizio alle ore 15:00 in Piazza Dessì con la vestizione, momento suggestivo in cui uomini e bambini si trasformano in cervi, cani, cinghiali, battitori e cacciatori. La metamorfosi è lenta e solenne, accompagnata da un’aura quasi magica. Terminata la vestizione, il corteo mascherato darà vita a una sfilata per le vie del centro storico, tra suoni ancestrali e atmosfere cariche di pathos.

La rappresentazione di “Su Mattoni”

Il cuore della manifestazione sarà alle ore 16:00 in Piazza Sant’Isidoro, dove andrà in scena la rappresentazione finale di “Su Mattoni”, la simulazione della caccia. Qui, cervi e cinghiali tenteranno di sfuggire ai cacciatori, beffandosi di loro fino all’inevitabile epilogo della mattanza.

Ospiti e spettacoli

L’edizione 2025 vedrà la partecipazione di gruppi ospiti d’eccezione, arricchendo l’evento con un viaggio etnografico attraverso la Sardegna. Tra gli ospiti troviamo:

  • I Tumbarinos di Gavoi, con i loro tamburi che scandiscono il ritmo delle celebrazioni.

  • Donna Zenobia, la maschera dimenticata di Macomer, che rivive attraverso questa manifestazione.

  • Janas de Maist’e da Gergei, portatori di un’altra importante tradizione sarda.

A concludere la giornata, musiche e balli con un gruppo etnico d’eccezione composto da Luca Schirru, Matteo Muscas, Mario Aledda ed Eliseo Mascia.

La storia di Is Cerbus

Come tutte le tradizioni carnevalesche sarde, la maschera di Sinnai affonda le radici in epoca precristiana. Il rito richiama antichi culti propiziatori legati alla caccia, fondamentale per la sopravvivenza delle comunità arcaiche. La rievocazione prevede che is canaxus e is canis (battitori e cani) scovino is cerbus e is sirbonis (cervi e cinghiali) e li spingano verso is cassadoris (cacciatori), che li abbattono simbolicamente nel centro del paese.

L’abbigliamento tradizionale rispecchia il legame con il mondo rurale: pantaloni di velluto, cosingius (scarpe di pelle), maglia nera, pelli di animali, campanacci e corna per le maschere zoomorfe, mentre i cacciatori indossano gilet, camicia e un finto fucile.

Le prime testimonianze scritte di questa tradizione risalgono al XVIII secolo. Tuttavia, è stato solo nel 2007 che l’associazione culturale Is Cerbus ha formalizzato e rilanciato la manifestazione, permettendo alla maschera di Sinnai di partecipare a eventi in tutta la Sardegna, in Italia e all’estero, rendendola un simbolo culturale riconosciuto.

Gastronomia e offerta turistica

In occasione della manifestazione, diverse attività ristorative di Sinnai proporranno menù turistici dedicati. Tra queste, il locale da Birillo, in Via Giardini 7, offrirà un menù speciale a soli 15 euro, permettendo ai visitatori di assaporare piatti tipici sardi.

Un’esperienza imperdibile

Is Cerbus non è solo un evento folkloristico, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, un’occasione unica per riscoprire le radici della cultura sarda attraverso il rito, la musica e la convivialità. Domenica 9 marzo 2025, Sinnai vi aspetta per vivere insieme la magia di una tradizione secolare.

Fonte: Sinnai News

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