Laconi

Il segretario aziendale Cisl Fp Pisanu risponde alla lettera inviata qualche giorno fa da Argiolas 

“Lamentele ingiuste e ingenerose”. Così il segretario aziendale Cisl Fp della Asl 5, Marco Efisio Pisanu, ha definito le parole del sindaco di Laconi, Salvatore Argiolas, che in una nota inviata al direttore generale della Asl di Oristano aveva riportato le denunce dei concittadini circa il trattamento “arrogante e presuntuoso dal personale della Asl, sia in loco che al telefono”.

In questo modo si “spara sul mucchio”, continua Pisanu, che chiede al “sindaco di indicare al direttore del Distretto quali sarebbero i dipendenti arroganti e irrispettosi dell’utenza”.

Il segretario aziendale Cisl Fp “rimanda al mittente le gravi accuse mosse ai lavoratori del Distretto Sanitario di Ales” e attende dal sindaco di Laconi delle scuse.

“Tutti gli operatori del Distretto prestano servizio ai cittadini giornalmente, e pur con mille difficoltà lo fanno con professionalità, senso di responsabilità, spirito di abnegazione e soprattutto con il massimo rispetto dell’utenza”, continua Pisanu, che con il primo cittadino di Laconi concorda però sul fatto che la Casa della Salute di Laconi sia “priva di alcuni servizi sanitari”.

“Ci trova sicuramente d’accordo sul miglioramento dei servizi”, spiega Marco Efisio Pisanu, “ma ahimè credo che la carenza di medici e personale specializzato sia nota a tutti, poiché si tratta di un’emergenza nazionale”.

Dal segretario Cisl Fp anche un invito al sindaco a “riflettere sulla sua affermazione …anche il tanto decantato servizio prelievi si è ridotto a servizio pressoché inesistente, e valutare se sia il caso di trovare un’altra soluzione”.

“La media dei prelievi settimanali a Laconi è di 5/6: per un numero così esiguo di prelievi vengono impiegati due infermieri e un autista”, ribatte Pisanu. “Capisco che un sindaco voglia il massimo per la propria comunità, ma credo sia necessario fare un calcolo costi/benefici, considerato che le somme spese per mantenere un servizio prelievi che effettua 5/6 salassi di media settimanale ricade sui contribuenti, quindi anche sui suoi cittadini. Forse, anziché impiegare tre forze lavoro e aprire (con costi alti) la Casa della Salute per un prelievo giornaliero, si potrebbe pensare ad una figura professionale che effettui i prelievi ematici a domicilio, oppure affidarsi ad una cooperativa, con costi decisamente più bassi e un servizio migliore”.

Argiolas nei giorni scorsi aveva denunciato ancora le condizioni della Casa della Salute. In una lettera inviata al direttore generale della Asl di Oristano, Angelo Maria Serusi, aveva chiesto un incontro.