


(Adnkronos) - Ancora un terremoto ai Campi Flegrei, Napoli, dove è stata registrata oggi una nuova scossa bradisismica nell'area. Secondo l'Ingv, alle ore 15.12, un evento sismico di magnitudo 2.1, a una profondità di tre chilometri, si è verificato in località Monte Nuovo, nelle vicinanze di Bacoli.
Sulla pagina Facebook del Comune di Pozzuoli si legge: "L’Osservatorio Vesuviano ha comunicato a questa amministrazione l’accadimento di un evento sismico di magnitudo 2.1 ± 0.3 localizzato in località Monte Nuovo. Il sisma si è prodotto alle 15:12 ora locale (Utc 13:12) del 15/07/2025, alla profondità di 2.7 km. L’evento potrebbe essere stato accompagnato da un boato avvertito dagli abitanti dell’area prossima all’epicentro. Per eventuali segnalazioni di danni e/o disagi è possibile chiamare i seguenti numeri: Centrale Operativa Polizia Municipale: 081/8551891; Protezione Civile: 081/18894400 Maggiori informazioni sull’evoluzione della fase di sollevamento e sui fenomeni che l’accompagnano, possono essere trovate sul sito dell’Osservatorio Vesuviano – Ingv (http://www.ov.ingv.it/ov/) e sui bollettini settimanali e mensili dei Campi Flegrei", si chiude la comunicazione.
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(Adnkronos) - Tragico incidente oggi 15 luglio all'interno della galleria di base sulla A1 Direttissima, in direzione nord, nel territorio comunale di Barberino del Mugello (Firenze). Coinvolti un mezzo pesante e un'autovettura con cinque persone a bordo. Pesante il bilancio: tre uomini sono morti, mentre una donna di 35 anni e una bambina sono rimaste ferite gravemente.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze, con squadre dai distaccamenti di Barberino del Mugello e Firenze Ovest, supportati anche da un'autogru. Richiesto il supporto di un’ulteriore squadra dal comando di Bologna.
I soccorritori hanno lavorato a lungo con cesoie e divaricatori per liberare i passeggeri incastrati tra le lamiere della vettura. Una volta estratti, i cinque occupanti sono stati immediatamente affidati alle cure del personale sanitario. Per tre di loro, però, non c’è stato nulla da fare: il medico intervenuto ha potuto soltanto constatarne il decesso. Una bambina è stata trasportata in elisoccorso con l’elicottero Pegaso 3, mentre la donna è stata condotta in codice rosso all’ospedale con Pegaso 1. La circolazione sul tratto interessato è stata completamente bloccata per consentire le operazioni di soccorso, ancora in corso al momento. Sul posto anche la Polizia Stradale e il personale di Autostrade per i rilievi del caso e la gestione della viabilità. Le cause dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti. Si indaga per ricostruire la dinamica del tragico impatto.
Leggi tutto: Barberino del Mugello, incidente in galleria A1 Direttissima: 3 morti e 2 feriti gravi

(Adnkronos) - Tragico incidente all'interno della galleria di base sulla A1 Direttissima, in direzione nord, nel territorio comunale di Barberino del Mugello (Firenze). Coinvolti un mezzo pesante e un'autovettura con cinque persone a bordo. Pesante il bilancio: tre uomini sono deceduti, mentre una donna di 35 anni e una bambina sono rimaste ferite gravemente.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Firenze, con squadre dai distaccamenti di Barberino del Mugello e Firenze Ovest, supportati anche da un'autogru. Richiesto il supporto di un’ulteriore squadra dal comando di Bologna.
I soccorritori hanno lavorato a lungo con cesoie e divaricatori per liberare i passeggeri incastrati tra le lamiere della vettura. Una volta estratti, i cinque occupanti sono stati immediatamente affidati alle cure del personale sanitario. Per tre di loro, però, non c’è stato nulla da fare: il medico intervenuto ha potuto soltanto constatarne il decesso. Una bambina è stata trasportata in elisoccorso con l’elicottero Pegaso 3, mentre la donna è stata condotta in codice rosso all’ospedale con Pegaso 1. La circolazione sul tratto interessato è stata completamente bloccata per consentire le operazioni di soccorso, ancora in corso al momento. Sul posto anche la Polizia Stradale e il personale di Autostrade per i rilievi del caso e la gestione della viabilità. Le cause dell’incidente sono al vaglio degli inquirenti. Si indaga per ricostruire la dinamica del tragico impatto.
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(Adnkronos) - Evidenzia in 7 punti l'urgenza di un approccio integrato e multidimensionale per migliorare la qualità delle cure, rafforzare la prevenzione e garantire la sostenibilità del Ssn il Policy Act 'Salute cardiovascolare: un impegno comune per migliorare la prevenzione e l'aderenza terapeutica', presentato questa mattina in Senato durante un incontro con la stampa promosso dalla senatrice Elena Murelli. Il documento - redatto da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore sanitario, società scientifiche, associazioni civiche, fondazioni e organizzazioni di pazienti, e realizzato grazie alla collaborazione con Daiichi Sankyo - non sarà diffuso solo alle istituzioni nazionali. A settembre sarà inaugurato un roadshow itinerante che toccherà 3 regioni - Lazio, Piemonte e Sicilia - e vedrà coinvolte istituzioni locali e cittadini nella campagna 'Il tuo cuore nelle tue mani'.
Solo nel 2021 - ricorda una nota - le malattie del sistema circolatorio hanno causato in Italia oltre 217 mila decessi, pari al 30,8% del totale: sono la prima causa di morte. La mancata aderenza terapeutica genera un costo annuo stimato di 2 miliardi di euro per il Servizio sanitario nazionale. Migliorare l'aderenza ai trattamenti, anche solo del 15%, permetterebbe di ridurre in modo significativo il rischio di infarto, ictus e mortalità cardiovascolare con un impatto positivo non solo sulla salute dei pazienti, ma anche sull'ottimizzazione delle risorse del Ssn con una riduzione dei costi assistenziali stimata di oltre 300 milioni l'anno.
"L'aderenza terapeutica - afferma Murelli - riveste un ruolo cruciale nella gestione delle malattie cardio-cerebrovascolari, patologie che continuano ad avere un impatto significativo sulla salute pubblica. E' essenziale promuovere una cultura della prevenzione e dell'aderenza ai trattamenti, investendo in strategie educative e strumenti di supporto per i pazienti. Digitalizzazione, rafforzamento del ruolo del medico di medicina generale e del farmacista, introduzione di un indicatore specifico e campagne di sensibilizzazione come questa - sottolinea - rappresentano strumenti concreti per migliorare l'aderenza terapeutica e, di conseguenza, ridurre gli eventi cardiovascolari avversi. Mi unisco quindi all'appello della comunità clinico-scientifica, delle associazioni di pazienti e di tutti gli attori del sistema salute, affinché si individuino risposte efficaci e tempestive a queste priorità".
Le 7 priorità individuate dal Policy Act sono: integrazione dell'aderenza terapeutica nei Lea (Livelli essenziali di assistenza); avvio di uno screening cardio-cerebrovascolare nazionale per la fascia 40-70 anni; creazione di percorsi di prevenzione mirati per le donne; rafforzamento della sanità territoriale; promozione dell'alfabetizzazione sanitaria; la creazione di percorsi multidisciplinari di follow-up; l'uso diffuso di innovazione digitale e telemedicina per garantire cure più accessibili ed efficaci.
"Daiichi Sankyo è impegnata da anni a promuovere la salute cardiovascolare, lavorando su molteplici fronti: per questo motivo siamo lieti di aver collaborato a questa iniziativa - dichiara Fabio Romeo, Sr Medical & Value and Access Director Specialty Business Division di Daiichi Sankyo Italia - L'idea di un progetto itinerante consentirà di favorire il dialogo direttamente con i territori e con le istituzioni locali, disseminando le proposte di policy elaborate grazie al supporto di un gruppo di stakeholder esperti. Ci attendiamo una piena e attiva partecipazione di tutti, cittadini e istituzioni, già all'avvio della prima tappa del roadshow e della campagna che partirà a settembre nella città di Roma".
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(Adnkronos) - Assicurare la continuità assistenziale nella transizione dall'età pediatrica a quella adulta, soprattutto per i pazienti con malattie neurologiche croniche rare, rappresenta oggi una sfida prioritaria per il sistema sanitario. Proprio su questi aspetti si è concentrato l'evento istituzionale 'Transizione dall'età pediatrica all'età adulta nelle malattie neurologiche croniche: garantire la continuità dei percorsi assistenziali multidisciplinari e integrati nel contesto del Piano nazionale malattie rare 2023-2026', che si è svolto oggi, a Roma, promosso dal senatore Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro del Senato. Al centro del dibattito - informa una nota - è stata la presentazione del documento 'Deestrategy', promosso da Ucb Pharma in collaborazione con Edra, con l'obiettivo di supportare l'attuazione del Piano nazionale malattie rare (Pnmr) 2023-2026 nel contesto delle encefalopatie dello sviluppo ed epilettiche (Dees), un gruppo di patologie rare e altamente complesse che include la sindrome di Lennox-Gastaut, la sindrome di Dravet, la sindrome di Angelman e la sindrome da deficienza di Cdkl5.
"Il nostro Servizio sanitario nazionale è un'eccellenza che ogni giorno dimostra la propria capacità di prendersi cura, anche nei casi più complessi, dei pazienti affetti da malattie rare, spesso bambini - dichiara Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato alla Salute con delega alle malattie rare - L'Italia è il secondo Paese al mondo e il primo in Europa per diagnosi, presa in carico e screening di queste patologie: un risultato possibile grazie a un vero ecosistema fatto di istituzioni, operatori sanitari, associazioni di pazienti e industria". Gemmato si è congratulato "per l'iniziativa del documento Deestrategy che punta giustamente su un approccio multidisciplinare per affrontare una delle principali criticità che il nostro ministero ha individuato come prioritaria: ridurre le diseguaglianze tra Nord e Sud, ma anche tra territori all'interno delle stesse regioni. Quando si parla di pazienti, e soprattutto di malati rari, questa disparità è inaccettabile. Vedo nella Deestrategy - continua - la concreta attuazione di quanto previsto dal Pnmr 2023-2026, sostenuto dal governo Meloni e dal ministro Schillaci con un finanziamento di 50 milioni di euro, e guardo con cauto ottimismo al fatto che finalmente alcune criticità si iniziano a compendiare".
Le epilessie rare sono un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate da crisi epilettiche farmacoresistenti, che possono associarsi a disturbi cognitivi, neurologici e psichiatrici, oltre che a un interessamento di altri organi. In questo gruppo rientrano le Dees che comportano gradi variabili di disabilità. La complessità di queste patologie, che si manifestano quasi sempre in età pediatrica, impone una gestione sanitaria multidisciplinare che dovrebbe proseguire anche durante l'età adulta. Tuttavia, una delle problematiche principali sollevate durante l'incontro è proprio la difficile transizione da paziente pediatrico ad adulto. In questo passaggio - secondo gli esperti - si può osservare, ad esempio, una evoluzione dei sintomi: le crisi possono ridursi in numero o in intensità e i disturbi neurologici e psichiatrici associati possono invece diventare prevalenti. La criticità è quindi nella possibile necessità di rivalutare la diagnosi e rivedere i trattamenti terapeutici, il che può portare a ritardi e disagi significativi per i pazienti e le famiglie. In questo contesto, Deestrategy propone un modello assistenziale innovativo, sostenibile e integrato nel passaggio dal bambino all'adulto
L'iniziativa si inserisce in un momento strategico per l'implementazione del Pnmr, che prevede azioni prioritarie per garantire l'accesso equo alle cure, il superamento delle disuguaglianze territoriali e l'integrazione tra servizi sanitari e socioassistenziali. Gli estensori del documento, analizzando le principali sfide nella gestione delle Dees, individuano 4 ambiti prioritari su cui è necessario agire con urgenza: la gestione strutturata della transizione pediatrico-adulta, il potenziamento dell'approccio multidisciplinare, il rafforzamento dei servizi socioassistenziali, lo sviluppo della telemedicina. L'analisi condotta ha permesso di delineare un percorso operativo e condiviso, che può costituire un riferimento concreto per le Regioni e i centri di riferimento nella presa in carico dei pazienti con Dees.
"Le encefalopatie dello sviluppo ed epilettiche rappresentano una sfida complessa nell'ambito delle malattie rare. E' nostro dovere garantire che la transizione dall'età pediatrica a quella adulta non diventi un punto critico nella presa in carico dei pazienti - afferma Zaffini - Serve un impegno concreto per una gestione strutturata, continua e omogenea su tutto il territorio, coerentemente con gli obiettivi del Pnmr 2023-2026, affinché nessuno venga lasciato indietro".
"Ucb ha fortemente creduto in Deestrategy, iniziativa condotta in collaborazione con Edra e finalizzata a supportare concretamente l'attuazione del Pnmr nel contesto delle encefalopatie dello sviluppo ed epilettiche - sottolinea Federico Chinni, General Manager di Ucb Italia - per promuovere interventi in grado di migliorare i percorsi assistenziali dedicati ai pazienti lungo tutto il ciclo di vita, garantendo un approccio integrato e multidisciplinare. Per farlo, abbiamo lavorato al fianco di federazioni di pazienti, clinici esperti, epilettologi, neurologi e neuropsichiatri infantili, referenti regionali della rete malattie rare, programmatori sanitari, direttori di distretto e farmacisti ospedalieri". I risultati del progetto, condivisi con un ampio gruppo di esperti e stakeholder, sono disponibili in forma strutturata e possono rappresentare un riferimento operativo per le Regioni e per i centri di riferimento coinvolti nell'attivazione del percorso di cura dei pazienti con Dees. Offrire una risposta di cura adeguata a queste sindromi - evidenziano gli esperti - non significa soltanto mettere a disposizione farmaci innovativi, ma anche strutturare l'ascolto e il coinvolgimento degli interlocutori esperti e promuovere progetti finalizzati al miglioramento della presa in carico, con un approccio in grado di colmare i gap del sistema, nell'interesse delle persone e delle famiglie colpite.
"Il disegno di legge in materia di epilessia può essere lo strumento per dare risposte alle tante famiglie che convivono con encefalopatie epilettiche rare - rimarca il senatore Ignazio Zullo - L'inserimento di queste patologie nel testo normativo rappresenta un impegno chiaro a superare le disomogeneità territoriali nei percorsi di cura e assistenza. Il nostro obiettivo è garantire una presa in carico omogenea, multidisciplinare e continua in tutto il Paese, promuovendo anche il riconoscimento dei bisogni sociali, educativi e assistenziali di queste persone e delle loro famiglie. E' un passo importante per costruire un modello di sanità più equo, attento e inclusivo".
L'impegno si inserisce nel più ampio lavoro istituzionale portato avanti anche dall'Intergruppo Malattie rare, volto a garantire equità e attenzione verso le patologie meno conosciute. "L'Intergruppo Malattie rare nasce per dare voce alle persone che troppo spesso restano invisibili - le parole della senatrice Daniela Sbrollini - Un modello basato su innovazione digitale, approccio multidisciplinare e sostenibilità rappresenta una strada concreta per garantire equità di accesso e qualità delle cure su tutto il territorio nazionale, sia per rispondere alle esigenze dei pazienti affetti da malattie quali le encefalopatie dello sviluppo ed epilettiche, e sia per costruire un percorso strategico per l’intero sistema delle malattie rare". Con l'Intergruppo parlamentare Malattie rare "ci impegniamo a colmare le lacune nei percorsi di cura – evidenzia il senatore Orfeo Mazzella - Le encefalopatie dello sviluppo ed epilettiche richiedono risposte concrete: è fondamentale investire in tecnologie digitali e servizi domiciliari per garantire cure accessibili, ridurre il peso degli spostamenti sui pazienti e rendere più efficiente l'intero sistema sanitario".
Deestrategy è un modello operativo già strutturato e pronto all'implementazione: un'opportunità per le istituzioni, i decisori politici, le Regioni e i centri di riferimento di agire congiuntamente. L'invito dei relatori è che tutte le categorie si impegnino con determinazione a garantire una transizione organizzata dall’età pediatrica a quella adulta, costruendo percorsi multidisciplinari condivisi tra le équipe mediche, in grado di offrire un adeguato supporto psicologico e assistenziale a pazienti e famiglie. E' altrettanto essenziale, inoltre - sostengono gli esperti - assicurare "una continuità assistenziale, attraverso l'inserimento di figure dedicate come il case manager, per una gestione efficace e coordinata delle informazioni cliniche e investire, parallelamente, nello sviluppo e nel potenziamento della telemedicina. Non meno importante è il rafforzamento dei servizi socioassistenziali e dell'assistenza domiciliare, per un'integrazione reale tra sanità e servizi sociali sul territorio". Infine, per garantire l'efficacia e la qualità di queste azioni, si rende necessario "definire e monitorare indicatori strategici che consentano di valutare l'impatto dei percorsi assistenziali multidisciplinari e dei progressi nella digitalizzazione sanitaria".
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(Adnkronos) - I social media ucraini elogiano Melania Trump per aver giocato "un ruolo chiave" nel cambio di passo del marito nei confronti della Russia. L'idea è maturata quando, durante il suo incontro ieri alla Casa Bianca con il segretario generale della Nato Mark Rutte, Trump ha affermato che Melania è stata essenziale nel sottolineare la doppiezza di Vladimir Putin. "Torno a casa e dico alla first lady: ho parlato con Vladimir oggi... Abbiamo avuto una conversazione meravigliosa. Lei ha risposto: Davvero? Un'altra città è appena stata colpita!", ha rivelato il presidente americano.
Una conversazione familiare privata (resa pubblica) che, come sostiene il Guardian, lo avrebbe convinto a riflettere sul comportamento sbagliato del leader del Cremlino, tanto da voler annunciare nel corso della stessa giornata una serie di misure in supporto all’Ucraina, tra cui l'invio dei sistemi di difesa aerea Patriot. Ma soprattutto l'ultimatum alla Russia: 50 giorni per un accordo di pace.
La dichiarazione del tycoon ha scosso il fronte politico internazionale dando un'accelerata a una situazione incancrenita da svariati mesi, ma soprattutto ha fatto impazzire il mondo dei social media ucraini invasi da post, reel e meme con protagonista Melania Trump, nata nel 1970 nella Slovenia allora ancora Jugoslavia, nelle vesti di pacificatrice o agente speciale. Uno dei meme diventati più virali ribattezza la first lady "Agente Trumpenko", con tanto di cappello a visiera larga, sguardo circospetto e una giacca con l'emblema del tridente ucraino.
Che Melania giochi "sotto copertura" all'interno della Casa Bianca e a beneficio di Kiev lo pensano in tanti sul web. Alcuni utenti ucraini hanno ricordato in queste ore quando, già nel 2022, poco dopo l'invasione russa, fu proprio Melania a invitare i suoi follower a donare alla Croce Rossa in favore del popolo ucraino martoriato, sostenendo che fosse "straziante e orribile vedere persone innocenti soffrire". La rivista Business in Ukraine ha confermato il sentiment del web: "Stasera sui social media c'è molto amore per Melania Trump" dopo l'annuncio che gli Stati Uniti avrebbero inviato i sistemi di difesa aerea Patriot in Ucraina.
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(Adnkronos) - Ultimo si prepara a scrivere la storia. Oggi, martedì 15 luglio, sono stati messi a disposizione i biglietti per il mega raduno che il cantautore romano realizzerà il prossimo anno, il 4 luglio 2026, a Tor Vergata. In meno di un'ora sono stati venduti 200 mila biglietti. Ad annunciare il quasi sold out - la stima degli amministratori è di un'affluenza di ben 250mila spettatori - è lo stesso Niccolò Moriconi (nome all'anagrafe) sui social: "Grazie", ha scritto a corredo di uno scatto in cui si mostra sorridente.
Alle 14.00 è stata aperta la vendita dei biglietti. I prezzi sono decrescenti a seconda della distanza dal palco. Le fasce di prezzo sono le seguenti: 99 euro (cifra che include biglietto e prevendita ma con commissioni e oneri il prezzo finale diventa di 105,93 euro) per i Pit 1 e 2, denominati 'Pianeti' e 'Peter Pan' (tutti i settori hanno i nomi degli album del cantautore); 92 euro (che diventano 98,44 con commissioni e oneri) per il Pit 3 'Colpa delle Favole'; 80,50 euro (prezzo finale 86,14) per il Pit 4 'Solo'; 69 euro (73,83 prezzo finale) per il Pit 5 'Alba'; 49 euro (52,43 prezzo finale) per il Pit 6 'Altrove'.
Come fu per il Vasco Modena Park, l'unico live raduno paragonabile a questo, anche in questo caso l'allestimento prevederà maxischermi e ripetitori audio sui lati lungo la platea per permettere anche a chi non sarà vicino al palco di godere della vista e dell'acustica. Sul sito dedicato (lafavolapersempre.it), accanto al countdown, si legge: "Sarà una giornata simbolica, intensa e carica di significato: un concerto che ripercorre il cammino di un artista che ha saputo trasformare il sogno in realtà, partendo da zero, con forza, determinazione e talento. Un live per chi ha sempre creduto in lui, per chi si è sentito rappresentato dalle sue parole e dalla sua musica. Una celebrazione collettiva, dalla parte degli Ultimi, per sentirsi primi. Per sempre".
Non a caso la data scelta è quella del 4 luglio, un giorno fondamentale per Niccolò Moriconi e per la sua ‘Generazione Ultimo’. Bisogna riavvolgere il nastro al 4 luglio 2019. Quella sera, un giovanissimo Ultimo calcava per la prima volta il palco dello Stadio Olimpico di Roma, realizzando un sogno davanti a oltre 63mila persone.
Se la data è un simbolo, il luogo è una scommessa che lo proietta direttamente nella storia. Con questo evento, Ultimo è infatti il primo artista ad annunciare un live nella enorme area di Tor Vergata, la stessa destinata ad accogliere il Giubileo dei Giovani con un milione di partecipanti attesi. Un'area che, nelle intenzioni dell'amministrazione capitolina, potrà diventare una nuova venue romana per i grandi concerti. La stima degli amministratori è di un'affluenza di ben 250mila spettatori, cifra che permetterebbe a Ultimo di battere il record di 225mila spettatori siglato con il Modena Park dal 'maestro' Vasco Rossi, il primo luglio del 2017.
Leggi tutto: Ultimo, 200mila biglietti venduti in un'ora per il mega raduno a Tor Vergata




(Adnkronos) - Nuovo risultato sul fronte dell’incidente probatorio sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco. Sono tre su cinque i risultati ‘utili’ sul fronte della garza che è stata usata nella bocca della ventiseienne per raccogliere il suo materiale genetico da confrontare con le tracce dell’omicidio. E anche la replica sulla terza ‘traccia’ ha restituito un presunto inquinamento. Di questa ripetizione ne dà conto la mail della genetista Denise Albani – scelta dalla giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli - inviata nella tarda mattinata ai consulenti del nuovo indagato Andrea Sempio, del condannato Alberto Stasi e della famiglia della vittima.
Sulla garza di pochi centimetri usata in sede di autopsia e che ha toccato tutte le pareti della bocca della giovane sono stati fatti cinque prelievi. Uno ha mostrato un aplotipo Y (linea maschile) compatibile al 99% con Ernesto Gabriele Ferrari l’assistente del medico legale, un secondo è in parte sovrapponibile a Ferrari e in parte no (fino a qui gli elementi noti) e la seconda replica odierna ha restituito anche nel terzo prelievo una traccia ‘mista’ di Ferrari e dello stesso materiale ignoto.
Si tratta di un campione ancora più eseguo e degradato degli altri due e che avvalora che la garza fosse già contaminata prima del prelievo. In tutti e tre i casi si tratta di campioni che sono inferiori a una sola cellula (tra i 2 e i 4 picogrammi) rispetto alla quantità della vittima (presente con concentrazioni nell’ordine dei 40.000 picogrammi) e che la logica e la scienza lega a un “inquinamento”. E che questa sia l’ipotesi a cui crede l’esperta del giudice è anche legata alla sua richiesta di “qualche specifica in più” al medico legale Marco Ballardini per capire come e da chi è stata maneggiata la garza durante l’autopsia.
Leggi tutto: Caso Garlasco, cosa c'è sulla garza: in due prelievi su tre stessa contaminazione


(Adnkronos) - Condannato a 10 anni, 11 mesi e 25 giorni Gabriele Natale Hjorth, nell’Appello ter, per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019. La sentenza emessa dai giudici della Seconda Corte di Assise di Appello di Roma ha accolto la richiesta della procura generale di ridurre la condanna di 5 mesi rispetto agli 11 anni e 4 mesi decisi nell’Appello bis, alla luce della sentenza della Cassazione che il 12 marzo scorso aveva disposto il nuovo processo di appello, il terzo, limitatamente al trattamento sanzionatorio dichiarando irrevocabile la responsabilità penale di Hjorth, attualmente ai domiciliari col braccialetto elettronico a casa della nonna a Fregene e anche oggi presente in aula per la lettura del dispositivo.
“Natale è il protagonista negativo di questa vicenda, un protagonista criminale: è lui che cerca la droga, è lui che fa la proposta estorsiva, è lui che perlustra il luogo dell’incontro. E’ perfettamente consapevole che Elder ha con sé un coltello con una lama di 18 centimetri - aveva detto il pg nel corso della requisitoria dello scorso 29 maggio -. Si tratta di una pena di poco più bassa di quella comminata nell’Appello bis - aveva sottolineato spiegando il ricalcolo della pena alla luce delle motivazioni dell’ultima sentenza della Cassazione - Una pena che resta decisamente bassa per un fatto come questo”.
“È una soddisfazione morale minima tenendo conto che siamo partiti dall'ergastolo e se la stanno cavando tutto sommato a buon mercato”, le parole del professore Franco Coppi, legale di parte civile della famiglia di Mario Cerciello Rega, dopo la sentenza. “La sentenza ha confermato la sussistenza delle circostanze aggravanti, sulla pena sapevamo che c'era un errore di calcolo che è stato corretto e che ha portato a una diminuzione di pochi mesi”, ha concluso.
A Hjorth viene contestato il concorso anomalo in omicidio mentre per l’altro americano, Elder Finnegan Lee, la condanna a 15 anni e due mesi per omicidio è già diventata definitiva.
Leggi tutto: Omicidio Cerciello, appello ter: Hjorth condannato a 10 anni e 11 mesi


(Adnkronos) - Una mandibola 'mangiata' dal cancro, asportata nella parte lesionata e contestualmente ricostruita utilizzando un osso della gamba. E' lo "straordinario intervento" computer-assistito eseguito all'ospedale di Legnano, descritto dall'Asst Ovest Milanese. L'équipe guidata da Stefano Paulli, direttore della Chirurgia maxillo-facciale, "nei giorni scorsi è intervenuta per l'asportazione di una parte della mandibola di un paziente oncologico, compromessa dalla malattia - informa oggi l'azienda socio sanitaria territoriale - sostituendola direttamente con una protesi ricavata da una sezione della fibula, una parte ossea della gamba del paziente stesso, mediante progettazione virtuale pre-operatoria con software dedicato".
"L'intervento ha avuto un duplice effetto", spiega Paulli: "Innanzitutto l'asportazione di una parte della mandibola seriamente compromessa dal tumore; in secondo luogo, la sua immediata ricostruzione e protesizzazione odontoiatrica ha generato un beneficio diretto - anche psicologico - al paziente che si è risvegliato dopo l'intervento non solo con la struttura ossea mandibolare strutturalmente ricostruita, ma anche funzionalmente ed esteticamente riabilitata. L'operazione ha avuto una fase preparatoria molto attenta e minuziosa. Attraverso indagini diagnostiche tridimensionali, abbiamo evidenziato con precisione il tratto della mandibola da asportare e contemporaneamente la sezione del perone da utilizzare per la ricostruzione, avvenuta con l'ausilio di protesi specifiche di supporto". Il paziente, dopo il periodo di degenza, proseguirà il suo percorso di cura a domicilio e nelle strutture socio sanitarie di riferimento.
"Questo intervento dimostra l'elevata preparazione dei nostri professionisti e il grado di innovazione delle nostre strutture. A nome dell'intera Asst, ringrazio l'équipe del dottor Paulli e tutti i professionisti che hanno reso possibile questa importante operazione", dichiara il direttore generale dell'Asst Ovest Milanese, Francesco Laurelli. "L'approccio multidisciplinare e l'attenzione alla persona nel suo complesso rappresentano il filo conduttore dell'attività sanitaria realizzata nelle nostre strutture - aggiunge il direttore sanitario Valentino Lembo - Nel caso specifico, abbiamo risposto non solo ad un bisogno determinato dalla malattia, ma anche al benessere fisico e psicologico del paziente nelle fasi successive all'intervento".
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(Adnkronos) - "Questa non è la guerra al terrorismo, questa è una guerra vecchio stille nell'insanguinata Europa, e ci stanno trascinando dentro". Così Steve Bannon nel suo podcast 'War Room' ha dato voce alla rabbia del mondo Maga di fronte a quello che viene percepito come un tradimento della politica dell'America First da parte del suo stesso creatore Donald Trump, cioè l'annuncio dell'invio di nuove, potenti armi difensive e offensive all'Ucraina.
"Stiamo armando persone su cui non abbiamo nessun controllo", ha aggiunto l'ex stratega della Casa Bianca, diventato un punto di riferimento della base Maga trumpiana, affermando che la "principale priorità" di Volodomyr Zelensky è trascinare sempre più Trump e gli Usa nel conflitto.
Bannon non è l'unico dei fedelissimi trumpiani ad accusare il tycoon di aver voltato le spalle alle promesse dell'America First che lo hanno riportato alla Casa Bianca. "Non è solo l'Ucraina, ma tutte le guerre straniere in generale e molto dell'aiuto all'estero", ha detto al New York Times Marjorie Taylor Green, la deputata dell'estrema destra repubblicana, facendo riferimento al fatto che già la decisione di Trump di partecipare con raid al conflitto tra Israele e Iran aveva creato una spaccatura tra il presidente e il mondo Maga.
Durante la conferenza stampa ieri con Mark Rutte, Trump ha più volte insistito sul fatto che sulla base dell'accordo con la Nato gli Usa non pagheranno per le armi, anzi le venderanno ai "molto ricchi" alleati europei. E questo rientra a pieno titolo nella politica dell'America First, che impone che "le nostre alleanze siano eque", ha scritto su X Elbridge Colby, a capo dell'ufficio politico del Pentagono. "Questo è enormemente ragionevole ma per molti anni è stato trattato come un'eresia, ora con questo storico impegno Nato vediamo che può funzionare", ha aggiunto.
Per quanto "il denaro degli europei mitighi la cosa", l'argomento non viene completamente accettato dal mondo Maga, spiega un ex funzionario della campagna di Trump: "Odiamo ancora la cosa, questa non è la nostra guerra e un'escalation non è nell'interesse dell'America". Greene non è poi del tutto convinta del fatto che non vi saranno costi per gli Usa. "Senza ombra di dubbio, vengono usati i soldi di noi contribuenti", ha affermato riferendosi a costi indiretti, al dispiegamento di truppe americane per l'addestramento all'uso dei sistemi di arma.
"L'ho detto in ogni comizio 'basta soldi all'Ucraina, vogliamo la pace'", ha aggiunto la deputata ricordando il suo impegno nella campagna elettorale al fianco di Trump. "E sapete una cosa, la gente non è cambiata", ha concluso.
Leggi tutto: Ucraina, Bannon e mondo Maga contro invio armi: "Ci trascinano in guerra europea"

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