
(Adnkronos) - "La residenza del personale dell'Oms a Deir al Balah, nella striscia di Gaza, è stata attaccata tre volte oggi, così come il suo magazzino principale". Lo ha dichiarato il direttore generale dell'agenzia sanitaria Tedros Adhanom Ghebreyesus in un post su X.
"L'esercito israeliano è entrato nella struttura, costringendo donne e bambini a evacuare a piedi verso Al-Mawasi, nel mezzo di un conflitto in corso. Il personale maschile e i familiari sono stati ammanettati, spogliati, interrogati sul posto e sottoposti a controlli con armi da fuoco - spiega Ghebreyesus -. Due membri del personale dell'Oms e due familiari sono stati arrestati. Tre sono stati successivamente rilasciati, mentre un membro del personale rimane in stato di detenzione. Non appena è stato possibile accedervi, 32 membri dello staff dell'Oms e i loro familiari sono stati evacuati presso l'ufficio dell'Oms".
L'Oms "chiede l'immediato rilascio del personale detenuto e la protezione di tutto il suo personale", sottolinea Ghebreyesus, che aggiunge: "L'ultimo ordine di evacuazione a Deir al Balah ha interessato diverse sedi dell'Oms, compromettendo la nostra capacità di operare a Gaza e spingendo il sistema sanitario ulteriormente verso il collasso. Il magazzino principale dell'Oms situato a Deir al Balah si trova all'interno della zona di evacuazione ed è stato danneggiato ieri quando un attacco ha causato esplosioni e un incendio al suo interno. Con il magazzino principale non funzionante e la maggior parte delle forniture mediche a Gaza esaurite, l'Oms è gravemente limitata nel supportare adeguatamente ospedali, team medici di emergenza e partner sanitari, già gravemente a corto di medicinali, carburante e attrezzature.
L'Oms, conclude, "invita urgentemente gli Stati membri a contribuire a garantire un flusso costante e regolare di forniture mediche a Gaza. In quanto principale agenzia per la salute, compromettere le operazioni dell'Oms sta paralizzando l'intera risposta sanitaria a Gaza. Un cessate il fuoco non è solo necessario, è ormai atteso".
Leggi tutto: Gaza, Oms: "Attaccata tre volte nostra residenza a Deir al Balah"

(Adnkronos) - Un anno dopo l'abbandono della candidatura alla rielezione di Joe Biden, suo figlio Hunter si è scagliato contro l'attore George Clooney, tra i primi a chiedere all'anziano presidente di ritirarsi. "Fanculo a lui. E a tutti quelli intorno a lui", ha detto il figlio minore di Biden in un'intervista piena di parolacce al giornalista indipendente Andrew Callaghan, che ha 3 milioni di follower su YouTube.
"Davvero, pensate che nella classe media americana, a quell'elettore di Green Bay, nel Wisconsin, importi qualcosa di quello che pensa George Clooney su chi dovrebbe votare?", ha anche dichiarato in un podcast con Jaime Harrison, ex presidente del Comitato Nazionale Democratico.
Clooney è stato uno dei primi esponenti democratici di spicco a chiedere pubblicamente a Joe Biden di ritirarsi dalla corsa presidenziale, appena tre mesi prima del voto. Biden, allora 81enne, stava affrontando crescenti dubbi nel suo stesso schieramento sulla sua salute e sulla sua lucidità mentale, dopo un disastroso dibattito con Donald Trump alla fine di giugno. "Amo Joe Biden. Ma abbiamo bisogno di un nuovo candidato", recitava il titolo dell'articolo di Clooney, pubblicato sul New York Times il 10 luglio 2024. L'attore e produttore premio Oscar ha raccontato di aver visto il presidente a una raccolta fondi a Hollywood il mese precedente, spiegando come non fosse più il politico che era nel 2010 o nel 2020. "Lo considero un amico e credo in lui... Negli ultimi quattro anni, ha vinto molte delle battaglie che ha affrontato - ha scritto Clooney - Ma l'unica battaglia che non può vincere è la lotta contro il tempo". Meno di due settimane dopo, il 21 luglio, il presidente ha annunciato il suo ritiro dalla corsa.
Nelle interviste pubblicate oggi, Hunter Biden ha ricordato con rabbia gli eventi che hanno portato alla fine della carriera politica di suo padre. "Perché devo ascoltarti, cazzo? Che diritto hai di calpestare un uomo che ha dedicato 52 anni della sua fottuta vita al servizio di questo Paese e decidere che tu, George Clooney, pubblicherai praticamente un annuncio a tutta pagina sul fottuto New York Times?", ha detto nell'intervista a Callaghan. Afflitto da anni da problemi legali e tossicodipendenza, Hunter Biden è diventato il bersaglio preferito dei Repubblicani, che lo consideravano il tallone d'Achille del presidente. Hunter ha ricevuto la grazia incondizionata da suo padre nel dicembre 2024, dopo che Trump ha sconfitto la candidata democratica al suo posto, la vicepresidente Kamala Harris.
Leggi tutto: Hunter Biden attacca George Clooney: "Fanc... a lui e a chi gli sta intorno"

(Adnkronos) - Terremoto oggi in provincia di Udine. Lo segnala l'Ingv, che ha registrato alle ore 22:52 una scossa di magnitudo 3.3 in provincia, nella zona di Verzegnis, a una profondità di 7 chilometri.
Leggi tutto: Terremoto a Udine, scossa magnitudo 3.3 in provincia

(Adnkronos) - Mats Wilander 'stregato' da Jannik Sinner. L'ex tennista svedese, oggi allenatore, ha parlato dell'azzurro, fresco vincitore di Wimbledon 2025, dove ha battuto in finale Carlos Alcaraz: "Non ho mai visto nessuno giocare a tennis in modo così aggressivo come Sinner. Non è uno che colpisce tutto quello che può come un pazzo, ma cerca sempre di colpire la palla in anticipo", ha detto a L'Equipe.
"Alcuni giocatori colpiscono la palla più forte di lui, ma nessuno ci arriva così velocemente da giocarla al rialzo, senza mai aspettare che torni indietro. Penso che il suo tennis sia avanti di cinque o dieci anni rispetto a quella che immaginavo sarebbe stata l'evoluzione del gioco", ha ammesso Wilander, vincitore di sette titoli Slam,"un po' come quando, nel calcio, per la prima volta, si sono visti i passaggi rapidi di prima: la velocità del gioco è stata stravolta".
Sinner, insomma, non è solo un campione, ma un precursore: "Jannik sta aprendo la strada e diventerà presto un modello, perché non tutti possono giocare a tennis come Alcaraz. Questo richiede un talento estremamente raro. D'altra parte, tutti possono provare a giocare come Sinner, il che non richiede di per sé un talento eccezionale, ma una dedizione totale", ha concluso Wilander.
Leggi tutto: Sinner 'tennista dal futuro' per Wilander: "Il suo gioco avanti di dieci anni"

(Adnkronos) - Si è svolta questa sera, "in un clima di grande cordialità", una riunione tra i leader del centrodestra Giorgia Meloni, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi. Nel corso dell’incontro, si legge in una nota congiunta del centrodestra, "si è iniziato a ragionare in modo costruttivo sui candidati alle prossime elezioni regionali, con l’obiettivo condiviso di individuare figure autorevoli e vincenti, capaci di rappresentare al meglio i territori e le istanze dei cittadini".
"Il centrodestra si conferma compatto e determinato a proseguire il lavoro comune. I leader torneranno a incontrarsi la prossima settimana per proseguire il confronto", conclude la nota.
Resta intanto da sciogliere il nodo Veneto. Sul futuro della guida della regione del nord al voto in autunno, sospesa tra aspirazioni identitarie della Lega e di Salvini, e rivendicazioni di Fratelli d'Italia, primo partito per consenso, fonti accreditate raccontavano prima del vertice di una premier in procinto di prendere, in prima persona, una decisione, che di sicuro qualcuno scontenterà, ma che terrà conto anche degli equilibri di governo. Un tempo di riflessione che deve però fare i conti con il fatto che ora ci sono anche le prime date del voto, messe nero su bianco dal presidente uscente delle Marche Francesco Acquaroli, di nuovo in corsa contro il dem Ricci. Il meloniano ha deciso di fare votare i marchigiani il 28 e 29 settembre prossimi, dando il via ufficiale a una campagna elettorale in piena estate.
Leggi tutto: Regionali, vertice dei leader del centrodestra: "Noi compatti e determinati"

(Adnkronos) - Un'esplosione di energia, glamour e ritmo ha travolto le Mura storiche di Lucca questa sera, dove Jennifer Lopez ha portato in scena l'unica attesissima tappa italiana del suo tour mondiale "Up All Night Tour". Davanti a oltre 16.000 fan in delirio, la popstar ha trasformato il palco in una festa collettiva, dove musica, sensualità e forza scenica si sono fuse in uno show travolgente e memorabile.
L'ingresso di J.Lo è stato da vera regina del pop: luci abbaglianti, visual potenti e un pubblico già in piedi a ballare sulle prime note di On The Floor. E da lì, è stata un’escalation: Let’s Get Loud, Get Right, Jenny from the Block, If You Had My Love, una sequenza di hit che ha infiammato l’arena, mentre Lopez dominava la scena con una presenza magnetica, tra coreografie serrate e cambi d’abito da capogiro.
Ma il concerto non è stato solo una carrellata di successi. Il momento più toccante è arrivato con "Wreckage of You", il brano-confessione che racconta il dolore e la rinascita dopo il divorzio dall'attore Ben Affleck, accolto da un silenzio carico di emozione e poi da un lungo applauso. Un vero e proprio atto di resilienza, che ha trasformato lo show in qualcosa di più profondo: una celebrazione della libertà personale e dell’empowerment, un messaggio potente lanciato da una donna che ha saputo reinventarsi più volte senza mai perdere la sua autenticità.
Non sono mancati i momenti dedicati alla cultura latina e al legame con le sue radici: Jennifer ha commosso il pubblico con un omaggio a Violeta Parra cantando Gracias a la Vida, emozionando con la sua voce intensa e sincera. E a fianco a lei, sul palco, Giuseppe Giofrè, ballerino italiano di fama internazionale, ha aggiunto un tocco tutto nostrano alla serata, confermando il profondo legame che lega la popstar all’Italia.
I fan, arrivati da tutta la penisola e dall'estero, non hanno smesso un attimo di cantare, ballare e applaudire. In centinaia sono arrivati a Lucca dalle prime ore del mattino, altri hanno viaggiato ore solo per vederla da vicino. E Jennifer non ha deluso: ha dato tutto, corpo, voce, cuore, in un’esibizione che è stata molto più di un concerto: è stata una dichiarazione d’identità.
Lucca si è trasformata per una notte in una capitale della musica pop internazionale. E se qualcuno aveva dubbi sul fatto che Jennifer Lopez fosse ancora “sul pezzo”, stasera ha dimostrato non solo di esserci, ma di essere più forte, brillante e vera che mai.
Leggi tutto: Jennifer Lopez incanta Lucca, la carica dei 16mila per l'unica data italiana

(Adnkronos) - Il concerto del pianista ucraino filo-russo Alexander Romanovsky che si sarebbe dovuto tenere a Bologna il 5 agosto è stato annullato. L'annuncio arriva dal Comune.
Il senatore di Azione Marco Lombardo in un post su X, dopo la decisione di annullare il concerto di Gergiev a Caserta, ha auspicato che il sindaco Matteo Lepore facesse la stessa scelta. E una volta arrivato l'annuncio, Lombardo ha scritto: "La decisione di annullare il concerto di Romanovsky a Bologna da parte del Sindaco Matteo Lepore, Unipol e Musica Insieme, è giusta e tempestiva. Da Caserta a Bologna, quando la società civile si attiva insieme alle istituzioni si difende la democrazia dalle ingerenze straniere".
"La cancellazione del concerto di Romanovsky a Bologna è la seconda buona notizia della giornata dopo l'annullamento del concerto di Gergiev. E dimostra che in Italia gli anticorpi contro il putinismo ci sono. E tuttavia sia la vicenda di Caserta che questa ci devono indurre a non abbassare la guardia. I propagandisti di Putin non possono passare", il commento di Carlo Calenda, leader di Azione.
Leggi tutto: Dopo Gergiev annullato anche il concerto del filo-russo Alexander Romanovsky a Bologna

(Adnkronos) - Malcolm-Jamal Warner, l'attore noto per aver interpretato Theo nella celebre sitcom "I Robinson" con Bill Cosby, è morto a 54 anni. Warner, spiega l'Abc citando la polizia locale, è annegato domenica scorsa al largo del Costa Rica e la causa ufficiale del decesso sarebbe l'asfissia.
L'attore è deceduto vicino a Cocles, una spiaggia a Limón, ha riferito la polizia alla Abc, affermando inoltre che l'attore sarebbe stato travolto da una forte corrente mentre si trovava in acqua. Il corpo è stato formalmente identificato dalla Polizia Nazionale Costaricana.
Warner ha interpretato il giovane Theo per tutte le otto stagioni della serie, andata in onda dal 1985 al 1992 negli Usa, ricevendo anche una nomination agli Emmy per il ruolo.
Warner ha recitato inoltre con Eddie Griffin nella sitcom "Malcolm & Eddie" (1996-2000) e nel ruolo del Dr. Alex Reed nella sitcom "Reed Between the Lines". Nel corso degli anni, è apparso anche come guest star in decine di programmi televisivi. Di recente, l'attore ha recitato nel medical drama della Fox "The Resident" per cinque delle sei stagioni della serie.
Leggi tutto: Morto annegato Malcolm-Jamal Warner, Theo dei 'Robinson' aveva 54 anni


(Adnkronos) - Oltre 1000 visite in tre giorni all’Auditorium Parco della musica per “Un Consiglio in Salute”, il programma gratuito di prevenzione rivolto alla cittadinanza, realizzato dal Consiglio regionale del Lazio. L’evento, da oggi fino a mercoledì, sarà a disposizione dei cittadini dalle 10 alle 18 ed è realizzato grazie alla collaborazione con la Asl Roma 1, Federfarma Roma, Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma, Fimmg (Federazione italiana Medici di Medicina Generale), Cittadinanzattiva Lazio, OpinRoma (Ordine delle professioni infermieristiche), Ofi Lazio (Ordine fisioterapisti), IIsmea (Istituto internazionale Scienze Mediche Antropologiche e sociali), Donna Donna Onlus.
L’iniziativa, giunta al terzo appuntamento dopo quello a via della Pisana e al centro commerciale Porta di Roma, è aperta a tutti i cittadini: sarà sufficiente recarsi sul posto con un documento d’identità e tessera sanitaria. Nelle strutture sarà possibile effettuare mammografia, screening del colon retto, del collo dell’utero, del melanoma cutaneo, dell’obesità, vaccinazione hpv (papilloma virus) e hcv test (epatite c). Previsti anche una campagna informativa sui disturbi alimentari, e spazi dedicati alla medicina della persona e prescrittomica, all’attività fisica, all’invecchiamento attivo e stili di vita.
Per il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, “si tratta di una svolta sulla prevenzione e gli screening, che sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Un grazie va a tutti gli ordini presenti che hanno dato la possibilità di poter mettere insieme un sistema che sarà poi quello che entrerà in funzione con l'apertura delle case di comunità, con le case della salute”. In tutto ciò, prosegue Aurigemma, “ci sarà la collaborazione e la partecipazione della politica, che deve svolgere un ruolo di sintesi tra tutte queste persone per poter consentire di dare risposte immediate”.
Oltre mille screening, conferma il presidente del consiglio regionale: “Sono numeri importanti, che consentono di dare un quadro organico a un sistema, per cambiare la cultura della prevenzione. Troppo spesso infatt la prevenzione è stata considerata per le amministrazioni un costo, mentre invece è un investimento che porta i suoi risultati nel corso del tempo”.
Per il direttore generale dell’Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle, “oggi stiamo scrivendo una piccola pagina”, sottolineando “due situazioni importanti: i bisogni della salute mentale, soprattutto dei più piccoli, e dobbiamo ricordarci che la popolazione è invecchiata”. Secondo il dg dell’Asl Roma 1, “la musica deve suonare in maniera differente: non più solisti ma una vera orchestra. Solo così avremo sia la sostenibilità sia la possibilità di cambiare i setting dallo spreco a utile e agire in maniera prioritaria su quello che è la stratificazione dei benesseri primari di una popolazione che vuole rimanere sana”.
Queste iniziative, prosegue Quintavalle a margine, hanno l’obiettivo “di avvicinare i nostri cittadini e la nostra Regione a un concetto importante che è la prevenzione, l’agire su di noi quanto siamo sani, non quando siamo già malati e bisognosi di cure ospedaliere. Una iniziativa per dire ai nostri cittadini ‘fidatevi del servizio sanitario regionale’”.

(Adnkronos) - Oltre 1000 visite in tre giorni all’Auditorium Parco della musica per “Un Consiglio in Salute”, il programma gratuito di prevenzione rivolto alla cittadinanza, realizzato dal Consiglio regionale del Lazio. L’evento, da oggi fino a mercoledì, sarà a disposizione dei cittadini dalle 10 alle 18 ed è realizzato grazie alla collaborazione con la Asl Roma 1, Federfarma Roma, Ordine dei Farmacisti della provincia di Roma, Fimmg (Federazione italiana Medici di Medicina Generale), Cittadinanzattiva Lazio, OpinRoma (Ordine delle professioni infermieristiche), Ofi Lazio (Ordine fisioterapisti), IIsmea (Istituto internazionale Scienze Mediche Antropologiche e sociali), Donna Donna Onlus.
L’iniziativa, giunta al terzo appuntamento dopo quello a via della Pisana e al centro commerciale Porta di Roma, è aperta a tutti i cittadini: sarà sufficiente recarsi sul posto con un documento d’identità e tessera sanitaria. Nelle strutture sarà possibile effettuare mammografia, screening del colon retto, del collo dell’utero, del melanoma cutaneo, dell’obesità, vaccinazione hpv (papilloma virus) e hcv test (epatite c). Previsti anche una campagna informativa sui disturbi alimentari, e spazi dedicati alla medicina della persona e prescrittomica, all’attività fisica, all’invecchiamento attivo e stili di vita.
Per il presidente del consiglio regionale Antonello Aurigemma, “si tratta di una svolta sulla prevenzione e gli screening, che sono i pilastri fondamentali del sistema salute. Un grazie va a tutti gli ordini presenti che hanno dato la possibilità di poter mettere insieme un sistema che sarà poi quello che entrerà in funzione con l'apertura delle case di comunità, con le case della salute”. In tutto ciò, prosegue Aurigemma, “ci sarà la collaborazione e la partecipazione della politica, che deve svolgere un ruolo di sintesi tra tutte queste persone per poter consentire di dare risposte immediate”.
Oltre mille screening, conferma il presidente del consiglio regionale: “Sono numeri importanti, che consentono di dare un quadro organico a un sistema, per cambiare la cultura della prevenzione. Troppo spesso infatt la prevenzione è stata considerata per le amministrazioni un costo, mentre invece è un investimento che porta i suoi risultati nel corso del tempo”.
Per il direttore generale dell’Asl Roma 1 Giuseppe Quintavalle, “oggi stiamo scrivendo una piccola pagina”, sottolineando “due situazioni importanti: i bisogni della salute mentale, soprattutto dei più piccoli, e dobbiamo ricordarci che la popolazione è invecchiata”. Secondo il dg dell’Asl Roma 1, “la musica deve suonare in maniera differente: non più solisti ma una vera orchestra. Solo così avremo sia la sostenibilità sia la possibilità di cambiare i setting dallo spreco a utile e agire in maniera prioritaria su quello che è la stratificazione dei benesseri primari di una popolazione che vuole rimanere sana”.
Queste iniziative, prosegue Quintavalle a margine, hanno l’obiettivo “di avvicinare i nostri cittadini e la nostra Regione a un concetto importante che è la prevenzione, l’agire su di noi quanto siamo sani, non quando siamo già malati e bisognosi di cure ospedaliere. Una iniziativa per dire ai nostri cittadini ‘fidatevi del servizio sanitario regionale’”.

(Adnkronos) - Rinviati a giudizio per la strage di Cutro quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera coinvolti nell'inchiesta sul naufragio di migranti a Steccato di Cutro in Calabria. Lo ha stabilito oggi, lunedì 21 luglio, il gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, nell'udienza preliminare celebrata sul disastro in cui, il 26 febbraio 2023, morirono 94 migranti tra cui 35 minori, e si registrarono numerosi dispersi.
I sei militari dovranno rispondere dei reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo in relazione alla mancata attivazione, la notte della tragedia, del Sar, il Piano per la ricerca e il salvataggio in mare.
Leggi tutto: Strage di Cutro, rinvio a giudizio per 4 finanzieri e 2 militari della Guardia Costiera

(Adnkronos) - Da quanto si apprende dalla Questura di Lecce, il piccolo di sette anni, annegato ieri in una piscina di un parco divertimenti di Gallipoli, è ancora vivo, pur essendo definite le sue condizioni "gravissime". Il bambino è ricoverato nell'ospedale Sacro Cuore di Gesù della cittadina jonica.
Le condizioni del bimbo erano parse da subito gravi a causa della prolungata permanenza sotto l'acqua. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto una inchiesta condotta dalla Polizia di Stato. Il bambino era in vacanza nel Salento con la famiglia.
Leggi tutto: Gallipoli, "gravissimo" il bimbo di 7 anni caduto in piscina al parco divertimenti

(Adnkronos) - E' morto il piccolo di 7 anni ricoverato da ieri mattina nell'ospedale Sacro Cuore di Gesù di Gallipoli, in provincia di Lecce, dopo essere caduto nella piscina di un parco acquatico di divertimenti della cittadina salentina. Le sue condizioni erano gravissime a causa della prolungata permanenza sotto l'acqua.
Ieri sera sono peggiorate fino al decesso di questo pomeriggio. La Procura della Repubblica di Lecce ha aperto una inchiesta condotta dalla Polizia di Stato. Il bambino era in vacanza nel Salento con la famiglia.
Leggi tutto: Gallipoli, morto il bimbo di 7 anni caduto in piscina al parco divertimenti

(Adnkronos) - “Io voglio giustizia, chi ha fatto male a mia figlia deve andare in galera". A sei mesi dalla morte della figlia 15enne, Nora Jlassi, trovata senza vita il 27 gennaio scorso in una casa popolare abbandonata a San Bonifacio (Verona), la mamma Luciana De Gioannis sottolinea all’Adnkronos: “Il caso di Nora non va dimenticato, noi vogliamo si vada a fondo".
A febbraio scorso è scattato l'arresto di un marocchino di 34 anni, accusato di spaccio plurimo aggravato dal fatto di aver ceduto stupefacenti a un minore in cambio di prestazioni sessuali e sono state indagate anche altre due persone. Ma è stata solo una tragica overdose a uccidere Nora? La mamma non si rassegna a questa ipotesi e chiede di arrivare alla "verità" perché si dice convinta che dietro la morte della figlia ci sia altro: "è stata ingannata", sostiene la madre della ragazza, per essere portata a una sorta di festino. E poi - i punti su cui la mamma di Nora chiede sia fatta luce - quando si è sentita male, nessuno ha visto? Oppure la ragazzina poteva essere salvata? La 15enne, ricorda la mamma, era finita da un po' di tempo in un brutto giro per toglierla dal quale "l'ho portata nella comunità di San Patrignano".
Dalla comunità è scappata più volte, ricorda De Gioannis, aggiungendo che "dopo un anno è stata fatta rientrare a casa per verifica" ma la situazione da parte dei parenti "non era gestibile. Ho fatto 147 segnalazioni, ma nessuno mi ha aiutata", sostiene la mamma di Nora spiegando che la situazione è peggiorata quando la figlia ha iniziato a uscire con una donna più grande, "una brasiliana", e quando “è entrata nel tunnel della droga iniziando a toccare la cocaina", sottolinea.
La giovane età, la fragilità, le sostanze stupefacenti. Il caso di Nora fa tornare alla mente casi di altre giovanissime vittime come Desirèe Mariottini, la sedicenne di Cisterna di Latina morta il 19 ottobre del 2018 in uno stabile abbandonato in via dei Lucani, nella zona di San Lorenzo a Roma, Pamela Mastropietro, la 18enne romana allontanatasi da una comunità, violentata, uccisa e fatta a pezzi nel 2018 a Macerata, o, ancora, Amalia Voican, un'altra giovane trovata morta in uno stabile ai piedi della Basilica di San Giovanni,sempre a Roma.
Marco Valerio Verni, legale della famiglia Mastropietro e che ha seguito anche la mamma di Amalia, è anche il legale,ora, di quella di Nora Jlassi: "La vicenda di Nora rappresenta, anch'essa, la sconfitta di parte della società. Mi riferisco a coloro che potrebbero pensare, o che pensano, che questa giovane ragazza, come altre, se la possa essere andata a cercare o che se la sia quasi meritata, la fine che ha fatto, dal momento che la sua morte è avvenuta in un contesto legato al mondo della droga. A coloro che ritengono che certe tragedie possano capitare solo agli altri, a quelli che sono 'sbandati' o che appartengano a contesti disagiati,e si voltano,con indifferenza,dall'altra parte".
"La droga, però, è un male democratico, può riguardare anche i cosiddetti benpensanti e, anzi, assistiamo spesso ad inchieste che riguardano il mondo dei vip, dove essa è utilizzata per vizio - sottolinea l'avvocato Verni -. Intorno ad essa ruota un giro impressionante di denaro e, a volte, è anche lecito pensare che non si faccia abbastanza, da parte di qualcuno, per contrastarne lo spaccio. Basta ipocrisia: credo che occorra puntare l'attenzione su chi vende morte, e non,colpevolizzando e basta, su chi ne rimane vittima, soprattutto a 15 anni".
"Anche Nora è stata, per un periodo piuttosto lungo, in una comunità: proprio da questo punto di vista, mi domando, ancora, se non ci si debba interrogare anche sul fatto se, generalmente parlando, non si possa e debba migliorare qualcosa, nel mondo della prevenzione e della cura - continua l'avvocato Verni -. E lo chiedo, ora più che mai, anche al ministro della Giustizia, Carlo Nordio che, per contenere il fenomeno del sovraffollamento carcerario, avrebbe indicato, di recente, tra le possibili soluzioni, il fatto che i tossicodipendenti possano scontare la loro pena proprio nelle comunità. Queste ultime hanno un ruolo fondamentale nel contrasto alle patologie, anche psichiatriche, collegate alle maledette sostanze stupefacenti ed occorre capire, a mio avviso, se, ed eventualmente come, possano lavorare meglio".
"Per quanto riguarda le indagini invece in senso stretto - conclude l’avvocato Verni - siamo in attesa di prendere cognizione degli accertamenti medico legali, tossicologici e di altra natura e, naturalmente, rimaniamo confidenti nel lavoro della procura perché si arrivi a trovare il responsabile, o i responsabili, di quanto accaduto".
Leggi tutto: Nora Jlassi trovata morta a 15 anni, la mamma: "Voglio giustizia per mia figlia"

(Adnkronos) - La Sin, Società italiana di neurologia "si unisce con commozione al cordoglio per la scomparsa del professor" Edoardo Boncinelli, "figura eminente della scienza italiana, il cui pensiero e lavoro hanno profondamente influenzato anche il campo delle neuroscienze". Così i neurologi ricordano in una nota il genetista e intellettuale che si è spento ieri a Milano, all'età di 84 anni.
"Genetista e biologo di eccezionale valore - afferma Alessandro Padovani, presidente Sin - Boncinelli ha dedicato la sua vita allo studio dei meccanismi fondamentali dello sviluppo, offrendo contributi essenziali alla comprensione del cervello umano e della mente. Il suo lavoro pionieristico sull'attivazione di specifici geni coinvolti nell'organizzazione del corpo durante le prime fasi embrionali ha aperto nuove strade nella comprensione dei processi che guidano la formazione del sistema nervoso centrale, esercitando un impatto duraturo sulla ricerca neurologica".
Oltre alla sua "intensa attività di ricerca - ricordano i neurologi - è stato instancabile divulgatore, contribuendo con rigore e chiarezza al dibattito culturale e scientifico italiano, rendendo accessibili a tutti temi complessi della genetica, delle neuroscienze e della filosofia della scienza". Nel celebrare "con riconoscenza la memoria e il lascito intellettuale" di Boncinelli, la Sin esprime "la propria vicinanza ai familiari, ai collaboratori e a tutta la comunità scientifica che oggi ne onora la figura".
Leggi tutto: Scienza, neurologi Sin: "Lavoro Boncinelli essenziale per comprensione cervello"

(Adnkronos) - "La seconda edizione di 'Vinitaly and The City Calabria', al parco archeologico di Sibari, è andata bene, molto bene. Ci sono state tantissime presenze, anche di natura istituzionale, con il ministro Lollobrigida che ha inaugurato la manifestazione. E poi il ministro dell'agricoltura albanese, i vertici della nostra agricoltura nazionale. Tante presenze di 'wine lover', di buyer, di giornalisti, che hanno dato la dimensione di una manifestazione che ha ormai travalicato i confini nazionali. Ritengo quindi che ci sarà una terza edizione, anche perchè i vertici di Veronafiere che sono stati in Calabria in questi giorni hanno manifestato questa intenzione, apprezzando la serietà e la professionalità della nostra Regione". Così, con Adnkronos/Labitalia, Gianluca Gallo, assessore all'Agricoltura della Regione Calabria, sulla seconda edizione 'Vinitaly and The City Calabria', conclusasi ieri sera al Parco archeologico di Sibari.
Il format firmato Veronafiere, che unisce vino, cultura, storia e paesaggi può spingere la crescita del settore vitivinicolo calabrese, secondo Gallo. "In questi anni -sottolinea- è cresciuta la qualità dei vini calabresi, le aziende hanno gestito bene il passaggio generazionale: sono tanti i giovani e le donne che guidano le cantine, e si sono affidati a enologi di livello nazionale e internazionale. Noi sosteniamo questo movimento che è cresciuto ma è poco conosciuto, lo facciamo con entusiasmo perchè siamo convinti che il prodotto vino sia un traino che porta con sè lo sviluppo dell'agricoltura, dell'enogastromia, dell'agroalimentare".
E per Gallo il momento positivo del prodotto vino e in generale dell'agroalimentare calabrese non verrà 'macchiato' dai possibili dazi Usa. "Noi abbiamo un buon export verso gli Usa, ma non abbiamo grossi numeri. E poi i nostri sono prodotti di qualità, che ritengo risentiranno meno di altri l'eventuale applicazione di dazi. In ogni caso attraverso queste manifestazioni noi stiamo andando alla ricerca di mercati alternativi", conclude Gallo.
Leggi tutto: Vino, Gallo: "Successo per Vinitaly and The City Calabria, pronti per terza edizione"

(Adnkronos) - "L’annuncio di nuovi dazi al 30% sulle importazioni europee da parte dell’amministrazione Trump, con entrata in vigore prevista per il prossimo 1° agosto, sta già creando un clima di forte incertezza tra le nostre imprese esportatrici. Gli Stati Uniti rappresentano circa il 9-12% dell’export campano, con un valore stimato intorno a 1,2 miliardi di euro nel 2024, distribuito tra settori chiave come agroalimentare, moda, automotive e aerospazio. L’aumento dei costi doganali potrebbe erodere i margini, rendere meno competitivi i prodotti campani e spingere le aziende a riconsiderare le strategie di mercato". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Antonio Cennamo, vicepresidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali di Napoli, sui possibili effetti dei dazi Usa al 30% sull'export campano.
"Come associazione -continua- stiamo suggerendo di accelerare la diversificazione dei mercati, rafforzare la qualità e la tracciabilità delle produzioni, e chiedere al governo nazionale e all’Ue misure di compensazione concrete".
"Le pmi -aggiunge Cennamo- non devono essere lasciate sole in questa fase: serve una risposta coesa e strutturata prima che si arrivi a insensate guerre commerciali di cui il nostro tessuto produttivo non ha alcun bisogno".
Ma una spinta all'economia campana, secondo Cennamo, sta arrivando dalla Zes unica. "La Zes Unica rappresenta un cambio di passo importante per lo sviluppo industriale del Mezzogiorno. È uno strumento che, per la prima volta, unifica il quadro normativo e fiscale in tutto il Sud, superando la frammentazione delle precedenti Zes regionali e aumentando l’attrattività per gli investitori. In Campania stiamo assistendo a un risveglio significativo dell’iniziativa imprenditoriale, con numerosi progetti superiori alla soglia minima dei 200mila euro e alcuni investimenti strategici che superano i 20 milioni",sottolinea.
Secondo Cennamo, "va riconosciuto che questa misura sta incentivando non solo l’espansione di imprese già presenti sul territorio, ma anche l’interesse di nuovi operatori che vedono nel Sud un’area finalmente più competitiva". "I segnali di risposta dal tessuto produttivo campano sono incoraggianti, soprattutto nei settori della logistica, dell’agroalimentare evoluto, della manifattura e della meccatronica", sottolinea.
E per il vicepresidente del Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali di Napoli "va ricordato che la Zes unica ha proprio in Campania i suoi investimenti più consistenti dal punto di vista numerico: più della metà del totale". "La Campania è quindi l’area che, nel sistema Zes, attrae il maggior numero di investitori anche internazionali. Sarebbe utile accelerare e semplificare la fruibilità del credito d’imposta perché il sistema di prenotazione e di comunicazione a consuntivo finale rallentano l’utilizzo", sottolinea.
Fondamentale per Cennamo nei prossimi anni sarà il contributo dell'intelligenza artificiale. "Oggi l’intelligenza artificiale è un driver essenziale per la competitività. In Campania, solo una parte ancora ridotta delle pmi ha già adottato soluzioni di ia, in linea con la media nazionale che si attesta attorno al 6% per le imprese con almeno 10 dipendenti. Ma la sensibilità sta crescendo rapidamente, anche grazie ai bandi regionali e alle sinergie con università, Digital Innovation Hub e centri di ricerca".
"Le strategie che proponiamo come sistema associativo -continua- puntano su quattro direttrici: formazione e aggiornamento delle competenze; accesso agevolato ai finanziamenti per la digitalizzazione; creazione di ecosistemi tecnologici locali; promozione della cultura dell’innovazione anche nelle filiere più tradizionali. In tema di scelte politiche, penso che per gli investimenti in AI sarebbe importante ipotizzare un credito d’imposta ad hoc. L’obiettivo è quello di accompagnare le pmi in un percorso di trasformazione che aumenti produttività, efficienza e apertura ai mercati internazionali", continua.
Altro tema centrale per le piccole e medie imprese è il passaggio generazionale. "Il passaggio generazionale -spiega- è un nodo cruciale per la tenuta e l’evoluzione del sistema produttivo. In Campania, come nel resto d’Italia, molte imprese si stanno trovando a gestire questa transizione: tra il 2016 e il 2023, circa il 10% delle pmi italiane ha vissuto un ricambio alla guida. Tuttavia oggi un’ulteriore criticità è legata anche allo scenario di 'inverno demografico' vissuto dall’Italia: un elemento che mette a rischio il 30% delle imprese interessata dal passaggio generazionale. La parola chiave è pianificazione. Occorre avviare per tempo il coinvolgimento dei successori, definire ruoli e governance, investire in formazione manageriale e affiancamento. Stiamo assistendo a una crescente apertura all’inserimento di manager esterni, e alla valorizzazione della sostenibilità e dell’innovazione come principi guida delle nuove generazioni".
"Il ricambio generazionale non è solo un atto formale, ma un’occasione per ripensare il modello di business in una chiave più moderna e competitiva, senza trascurare il patrimonio di competenze e relazioni maturato negli anni. Non va trascurato anche un altro elemento: strumenti per il passaggio generazionale in un'azienda sono anche l’apertura del capitale e, in alcuni casi, la quotazione su Euronext per attrarre nuovi investitori e favorire l’ingresso della nuova generazione", conclude.

(Adnkronos) - Un test genetico basato sui dati di oltre 5 milioni di persone promette di identificare i bambini che rischiano di diventare obesi, prima che il Dna associato a stili di vita scorretti cominci a influenzare effettivamente il loro peso. Si chiama Pgs (punteggio di rischio poligenico) e consentirebbe di indirizzare in modo mirato le strategie di prevenzione precoce volte a contenere una condizione ormai pandemica: la World Obesity Federation prevede infatti che entro il 2035 oltre la metà della popolazione mondiale svilupperà sovrappeso o obesità.
"Ciò che rende il Pgs così efficace è la sua capacità di predire, prima dei 5 anni d'età, se un bambino è a rischio di sviluppare obesità in età adulta", afferma Roelof Smit dell'Nnf Center for Basic Metabolic Research (Cbmr) dell'università di Copenhagen in Danimarca, autore principale del maxi-studio che descrive il test e le sue potenzialità, pubblicato su 'Nature Medicine'. Grazie a questo strumento si potrebbe quindi intercettare il pericolo genetico di obesità "ben prima che altri fattori di rischio inizino a influenzare il peso più avanti nell'infanzia. Intervenire in questa fase può avere un impatto enorme", assicura Smit.
La ricerca nasce dal Consorzio Giant (Genetic Investigation of Anthropometric Traits), una collaborazione scientifica internazionale dedicata allo studio dell'architettura genetica che determina tratti antropometrici come l'altezza e l'indice di massa corporea Bmi. Al lavoro hanno contribuito oltre 600 scienziati di 500 istituzioni in tutto il mondo, Italia compresa. In particolare, 3 gruppi che fanno capo al Cnr - tra Napoli, Cagliari e Pavia - hanno fornito i dati relativi a 2 'isolati genetici' (popolazioni a bassa mescolanza genetica) del Cilento e della Sardegna. Lo studio ha coinvolto anche la società Usa 23andMe. (segue)
Leggi tutto: Salute, test genetico predice obesità nei bimbi under 5: maxi-studio internazionale
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