
(Adnkronos) - "La maggioranza di centrodestra si è convinta che il proprio testo sul suicidio assistito sia l’unica e migliore soluzione per arginare la deriva eutanasica imposta da giudici e attivismo radicale, ma questo è un madornale errore, sia strategico che di merito. Qualsiasi tentativo di limitare per legge la portata delle sentenze della Corte Costituzionale sul suicidio assistito sarà inevitabilmente vanificato dagli stessi giudici, che si riserveranno il potere di reinterpretare e manipolare ogni norma a loro piacimento. Una legge sul suicidio assistito, anche se pensata per 'limitare', finirebbe per legittimare e radicare nella coscienza collettiva un presunto 'diritto a morire', aprendo la strada a un'escalation di richieste e a un aumento esponenziale dei morti. Auspichiamo che la pausa estiva sia l’occasione per un profondo ripensamento". Così Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, relativamente al rinvio del voto del disegno di legge sul suicidio assistito chiesto e deciso da tutti i gruppi in seno alle Commissioni Giustizia e Sanità, riunite in Senato.
"Chiediamo alla maggioranza di centrodestra di non inseguire i diktat della Corte Costituzionale, di scartare il disegno di legge presentato e bocciare con fermezza il ddl Bazoli, rispondendo alla deriva eutanasica in corso con una rivoluzione socio-sanitaria che rimetta realmente al centro la persona e le sue sofferenze, potenziando cure palliative, servizi domiciliari, hospice e formazione professionale specializzata. Pro Vita & Famiglia sfrutterà l’estate per organizzare una vasta campagna nazionale, capace di portare di fronte alle Istituzioni la voce di migliaia di persone fragili e delle loro famiglie, ferite ed offese nella loro dignità da qualsiasi proposta di legge che, invece di offrire sollievo e speranza, sceglie di certificare la disperazione e arrendersi alla morte", conclude.

(Adnkronos) - Sono 45 le aziende finaliste del Blue Green Economy Award, promosso dall’associazione For Human Community, parte di Comunicazione Italiana, che ha analizzato oltre 220 progetti di sostenibilità Ambientale, Sociale ed Economica (ESG) presentati dalle aziende italiane. Nella sua seconda edizione, il Blue Green Economy Award ha aggiunto quest’anno una sfumatura “blu”, includendo i progetti della Blue Economy, le attività economiche legate al mare e agli oceani (dal turismo balneare alla portualità, dalla pesca alla cantieristica, passando per l’acquacoltura e il trasporto marittimo).
I punteggi ai singoli progetti sono stati attribuiti da una giuria di 11 componenti in rappresentanza dei settori istituzionali, accademici e aziendali. La fase successiva delle votazioni riguarderà l’analisi degli ex-aequo e delle certificazioni, aggiungendo un bonus aggiuntivo - a parità di punteggio - alle aziende che hanno intrapreso percorsi strutturati di certificazione e ai progetti che hanno avuto un impatto su un numero più elevato di persone o di territori. La cerimonia di premiazione delle 9 aziende vincitrici assolute (le 3 migliori, nelle rispettive classi dimensionali, per ogni comparto esg) si terrà il 17 settembre a Napoli, nella cornice dello storico Salone Margherita, alla presenza della Giuria, delle istituzioni e delle aziende finaliste.
Questa la rosa delle 45 finaliste: Sostenibilita’ ambientale, grandi imprese: Cereal Docks, Logista Italia, Sorgenia, Thales Alenia Space Italia, Università Bocconi. Medie imprese: Alimentiamoci-PlanEat, Ca' Pasquali Village, Marcato, Octopus Energy Italia, Zordan. piccole imprese: Algaria, Diasen, Plantvoice, Re-Cig, Solution Group.
Sostenibilita’ economica grandi imprese: Car Clinic, Inwit, Randstad HR Solutions, Save the Children Italia, Serenissima Ristorazione. medie imprese: Eurotherm, FlixBus Italia, Infineum Italia, NextGeo, Vitali. piccole imprese: Arcadia SGR, Digita Academy – UNINA, Pleiadi International, Sky Walker, Stendhapp.
Sostenibilita’ sociale grandi imprese: Amplifon, Decathlon Italia, ENG, Iliad, Infocert. medie imprese: Automa, Logotel, Loxam Access, Skynet Technology, TT Tecnosistemi. piccole imprese: AccessiWay, Ewiva, Homes4All, Studio Tre, Think Pink – Komen Italia. I rappresentanti delle 9 aziende vincitrici assolute del Blue Green Economy Award 2025 saranno presenti a Napoli alla serata di premiazione del 17 settembre. Nelle prossime settimane verrà presentato il programma artistico e musicale che accompagnerà la serata di proclamazione delle vincitrici. Una campagna di comunicazione sui social media accompagnerà ogni fase organizzativa del Premio Blue Green Economy Award.
Leggi tutto: Blue Green Economy Award 2025, le 45 aziende finaliste

(Adnkronos) - L'offerta di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca è giusta, in ballo c'è il 67% del capitale dell'istituto di Piazza Meda. Ne è certo l'amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio. L'ad raddoppia: "Era così quando siamo partiti e lo è ancora adesso". Lo capiscono anche gli azionisti di entrambi gli istituti, a cui è molto chiaro il valore che verrà creato nel caso in cui l'operazione andasse a buon fine. Infatti, i feedback ricevuti da Lovaglio sull'ops sono chiari: "Sono assolutamente positivi. È un'operazione che si caratterizza per innovazione, capacità di creare valore e nello stesso tempo porta vantaggi per tutti gli stakeholders, quindi clienti dipendenti, azionisti".
L'obiettivo è "raggiungere almeno il 67% del capitale" di Mediobanca e Lovaglio è sicuro di riuscirci. Certo, la soglia minima che consentirebbe al Monte di "avere un controllo di fatto della società" è fissata al 35%, ma sotto il 50% restano comunque "opportunità di sinergie" anche se ciò che verrà a mancare "il beneficio delle Dta, che si ha solo con un un consolidato fiscale al 50+". È "chiaro" che nell'ipotesi in cui Mps superi il 67% "avremo tutte le sinergie e tutti i benefici" e, al momento, "pensiamo di essere ampiamente sopra". Tutto ciò che Mediobanca può realizzare "insieme potremmo farlo meglio" dice l'ad. "È una cosa ovvia - ribadisce - e credo che questo sia il messaggio più importante che vogliamo trasmettere agli azionisti, ai dipendenti e clienti" della banca guidata da Alberto Nagel. La volontà di Mps è realizzare "un progetto estremamente innovativo", per questo motivo "perseguiamo la strada di un consolidamento che è necessario perché la dimensione è estremamente importante per competere".
Il percorso intrapreso dal Monte vuole creare un modello di business "che sarà diversificato, forte, con un'alta qualità di ricavi, capace di remunerare gli azionisti e creare valore per tutti gli stakeholders, sistema Italia compreso". Il termine è ultimo è la creazione di una terza forza competitiva all'interno del sistema bancario italiano: "Riteniamo che, dalla posizione che andremo a raggiungere, avremo una posizione privilegiata nel capire anche come partecipare a eventuali futuri assetti".
Se l'ops alla scadenza della data, il prossimo 8 settembre, andasse a buon fine, la posizione raggiunta da Mps "sarà meritata e avremo un capitale molto importante in eccesso" perché "frutto del grande lavoro che hanno fatto i nostri colleghi, dalla fiducia che è stata data ai nostri clienti. È già un ottimo punto di partenza". Capitale che potrà essere utilizzato in due modi: "Attraverso un progetto industriale, e quindi valutare quello che in quel momento è la migliore opzione per ottimizzarlo, o per ulteriormente remunerare gli azionisti".
"Valuteremo al momento opportuno" ha concluso il ceo.
Leggi tutto: Lovaglio (Mps): "Mediobanca? Offerta giusta, puntiamo almeno al 67% del capitale"

(Adnkronos) - Buone notizie per chi non riesce a centrare la 'dose quotidiana' di 10mila passi al giorno, comunemente 'prescritta' per mantenersi in salute. Ne bastano anche 7mila per arrivare quasi a dimezzare il rischio di morte e ridurre in modo significativo la probabilità di sviluppare diverse malattie.
Sono le conclusioni pubblicate su 'The Lancet Public Health' da scienziati dell'università di Sidney, in Australia. Gli autori hanno condotto una revisione sistematica di 57 studi (di cui 31 inclusi in meta-analisi), per un totale di oltre 160mila adulti partecipanti, fornendo "la prova più completa, ad oggi, dell'associazione tra il numero di passi giornalieri e un'ampia gamma di esiti per la salute".
"Camminare circa 7mila passi al giorno - emerge dall'analisi - è associato a una riduzione del rischio di diverse gravi conseguenze per la salute, tra cui mortalità per tutte le cause (riduzione del 47%), malattie cardiovascolari (-25%), cancro (-6%), diabete di tipo 2 (-14%), demenza (-38%), depressione (-22%) e cadute (-28%)".
La ricerca indica inoltre che "un numero modesto di passi (circa 4mila al giorno) è collegato a una salute migliore rispetto a un'attività fisica molto bassa (circa 2mila passi al giorno). Per alcune patologie, come le malattie cardiache, i benefici per la salute hanno continuato ad aumentare oltre i 7mila passi" quotidiani, "ma per la maggior parte delle patologie i benefici hanno teso a stabilizzarsi", rilevano gli scienziati.
Gli autori sottolineano che "7mila passi al giorno potrebbero rappresentare un obiettivo più realistico rispetto all'attuale traguardo (non ufficiale) di 10mila passi al giorno, in particolare per le persone meno attive", suggerendo che "l'obiettivo 7mila può comunque apportare miglioramenti significativi alla salute". In base ai dati ottenuti, gli scienziati evidenziano "l'importanza di utilizzare un contapassi come metodo semplice per misurare l'attività fisica".
A differenza di studi precedenti che si concentravano principalmente sulla salute cardiaca o sui tassi di mortalità complessivi, la nuova ricerca è "la prima a esaminare in modo completo come fare più passi al giorno possa ridurre il rischio di diverse conseguenze per la salute", rimarcano gli autori.
I firmatari dell'articolo avvertono che "le prove dei benefici per la maggior parte delle patologie" indicate, in particolare "il cancro e la demenza, sono supportate da un numero limitato di studi, il che significa che c'è un basso livello di certezza per questi risultati". Inoltre, "molti degli studi inclusi non hanno tenuto conto di alcuni fattori confondenti, come l'età o la fragilità, che potrebbero influenzare i risultati".
Ciò premesso, secondo gli scienziati "questi dati potrebbero contribuire a definire le future linee guida e raccomandazioni per la salute pubblica, incoraggiando più persone a monitorare i passi come strumento pratico per migliorare la propria salute".
Leggi tutto: 7mila passi al giorno: la 'ricetta' per dimezzare il rischio morte e ridurre malattie

(Adnkronos) - La Banca centrale europea, con una decisione ampiamente attesa dai mercati, ha lasciato i tassi invariati al 2% sui depositi e al 2,25% sui rifinanziamenti. Lo comunica la stessa Bce in una nota sulle decisioni di politica monetaria del Consiglio direttivo riunito oggi a Francoforte.
“Il contesto rimane eccezionalmente incerto, soprattutto a causa delle dispute commerciali”, si legge nel comunicato sugli esiti del Consiglio direttivo della Bce. “Il Consiglio direttivo - si aggiunge - è determinato a garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Adotterà un approccio basato sui dati e sulle riunioni per determinare l'orientamento appropriato della politica monetaria”.
“Il Consiglio direttivo non si impegna in anticipo su un percorso specifico per i tassi”, si legge ancora. “Le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse si baseranno sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi ad esse connessi, alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, nonché della dinamica dell'inflazione di fondo e della forza di trasmissione della politica monetaria”, si aggiunge.
Il Consiglio, prosegue la nota, “è pronto ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone nell'ambito del suo mandato per garantire che l'inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine e per preservare il regolare funzionamento della trasmissione della politica monetaria”. Inoltre, lo Strumento di protezione della trasmissione è “disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia alla trasmissione della politica monetaria in tutti i paesi dell'area dell'euro, consentendo così al Consiglio direttivo di assolvere più efficacemente al suo mandato di stabilità dei prezzi”.
Leggi tutto: Bce lascia tassi invariati al 2%: "Contesto resta eccezionalmente incerto"

(Adnkronos) - Oltre il 90% degli ingredienti principali mappati sino all'origine con punte del 94% per le nocciole e del 97% per cacao e olio di palma, il 92,1% degli imballaggi progettati per essere riciclabili, emissioni di Scope 1 e 2 ridotte del 21,7% con l'obiettivo prefissato di dimezzare le emissioni di gas ad effetto serra entro il 2030, il 90% dell'elettricità per la produzione e lo stoccaggio proveniente da fonti rinnovabili. Sono i principali progressi raggiunti da Ferrero nel perseguimento dei principali obiettivi di sostenibilità coerente all’impegno del gruppo volto a generare un impatto positivo sull’intera catena del valore e contenuti nel 16esimo rapporto di sostenibilità pubblicato oggi. “La sostenibilità è profondamente radicata nella strategia a lungo termine di Ferrero - sottolinea Giovanni Ferrero, Executive Chairman del Gruppo - e’ un motore fondamentale della resilienza aziendale e guida le nostre decisioni, mentre cresciamo responsabilmente. Di fronte alle sfide globali, in particolare al cambiamento climatico, il nostro impegno rimane chiaro: approvvigionarsi responsabilmente, innovare con coraggio e salvaguardare l’ambiente per le generazioni future. Questo progresso è reso possibile grazie all’adozione di azioni collettive, alla valorizzazione dell'innovazione, ricerca e sviluppo, continuando ad imparare dalle nostre esperienze, per ottenere un impatto misurabile e significativo”. “A livello di sostenibilità, abbiamo compiuto progressi costanti nella nostra agenda durante l'anno fiscale 2023/2024 - aggiunge Lapo Civiletti, Chief Executive Officer del Gruppo Ferrero - sono particolarmente orgoglioso dei progressi che stiamo mettendo in atto per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine. Abbiamo portato avanti con successo il nostro percorso in ambito sostenibilità, mantenendo al contempo una solida gestione finanziaria in tutta l'azienda. Stiamo compiendo grandi sforzi nella tracciabilità dei nostri ingredienti chiave e per migliorare la visibilità della catena di approvvigionamento, portando avanti al contempo i nostri impegni per garantire i diritti umani, proseguendo il nostro percorso di decarbonizzazione”.
Tra gli gli altri punti significativi del rapporto, in tema di sicurezza e qualità alimentare emerge che il 100% degli stabilimenti Ferrero è certificato secondo lo standard Global Food Safety Initiative (Gfsi), un’attenzione costante alle porzioni accuratamente definite con l’85% dei volumi commercializzati che presenta una porzione pari o inferiore a 130 kcal, il 63% pari o inferiore a 100 kcal e il 91% inferiore a 150 kcal a porzione. Il rappoto segnala, poi, un impatto continuo sulle comunità nei Paesi di origine attraverso partnership di lunga data con organizzazioni internazionali e locali, come l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (Ilo) e Save the Children: in particolate, Kinder Joy of moving ha raggiunto oltre 3,7 milioni di bambini in 35 Paesi, con investimenti superiori a 13 milioni di euro. Nel 2024, Ferrero ha collaborato con Organizzazione degli Stati Americani (Oas ) per promuovere l'inclusione, l'equità e l'accesso ai diritti attraverso lo sport e l'attività fisica, in particolare per bambini, adolescenti e donne delle Americhe. Infine, sul fronte degli imballaggi il rapporto evidenzia notevoli progressi nella riduzione della plastica vergine, tra i quali è rilevante la diminuzione del 13% del rapporto plastica/prodotto. Questo include la conversione delle scatole di Ferrero Rocher da polistirene a polipropilene in Nord America e Cina, con un risparmio stimato di circa 11.000 tonnellate di plastica e il lancio di Nutella Plant-Based in vasetti realizzati con il 60% di vetro riciclato e il nuovo cucchiaino di carta di Kinder Joy.
Leggi tutto: Pubblicato dal Gruppo Ferrero il 16esimo rapporto di sostenibilità

(Adnkronos) - 'Nuova' Ferrari a Spa. In vista del Gran Premio del Belgio, in programma domenica 27 luglio, la Rossa ha presentato alcune modifiche tecniche alle vetture di Charles Leclerc e Lewis Hamilton, fin qui protagonisti di una stagione deludente. Nella classifica Piloti, fin qui dominata dalle due McLaren di Oscar Piastri e Lando Norris, con la Red Bull di Max Verstappen in terza posizione a inseguire, il pilota monegasco si piazza al quinto posto con 119 punti, seguito proprio dall'inglese a 103. Ma quali sono le novità che la Ferrari presenterà a Spa?
Alcuni 'spoiler' delle novità sulla SF-25 di scena in Belgio sono arrivati da video che circolano su X. Durante le prove per i pit stop infatti la Ferrari si mostra con un nuovo retrotreno, ovvero la zona attorno all'attacco dell'alettone posteriore. Qui il cofano motore si restringe ed è molto importante per garantire aerodinamica alla monoposto. L'obiettivo è proprio quello di ottenere in questo modo velocità in pista, anche grazie all'abilità dei due piloti.
Leggi tutto: Ferrari, in Belgio una 'nuova' macchina: le novità per Leclerc e Hamilton

(Adnkronos) - Giorgia Meloni sulla copertina del settimanale americano Time. La testata dedica alla presidente del Consiglio un ampio articolo dal titolo "Where Giorgia Meloni is leading Europe", firmato da Massimo Calabresi, tracciando un profilo complesso e sfaccettato della leader di Fratelli d'Italia.
Nell'anticipazione dell'articolo si legge: "Il fascismo è un argomento da cui Giorgia Meloni, primo ministro italiano, non può sfuggire. Quando ha conquistato il potere nel 2022, guidando un movimento nato dagli ultimi fedeli di Benito Mussolini, i critici in Italia e in Europa hanno visto nella sua retorica nazionalista e nella difesa della 'civiltà occidentale' una pericolosa svolta a destra per il Paese". Lo stesso presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva indicato la sua elezione come un segnale del crescente pericolo dell'autoritarismo a livello globale, viene ricordato. Eppure, sottolinea il Time, Meloni "ha spiazzato molti dei suoi oppositori": in patria, Meloni "ha moderato alcune delle sue posizioni più radicali, mentre sulla scena internazionale si è mostrata più pragmatica che ideologica, guadagnandosi il rispetto di figure politiche molto diverse tra loro, da Biden alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, fino al vicepresidente americano J.D. Vance".
A quasi tre anni dall'inizio del suo mandato, Meloni viene descritta come "una delle figure più interessanti d'Europa", il cui stile di leadership potrebbe avere un impatto significativo ben oltre i confini italiani.


Si è sentito male mentre si trovava in mare e, nonostante sia stato soccorso, è deceduto.
La tragedia è avvenuta questa mattina, attorno a mezzogiorno, nella spiaggia di Arborea: la vittima un uomo di 84 anni, un sacerdote in pensione di Imperia.
Da quanto si apprende l'uomo si trovava in vacanza in Sardegna con un gruppo di amici e oggi era con loro in spiaggia.
Visto il gran caldo, ha deciso di fare il bagno per rinfrescarsi.
Ma entrato in mare si è sentito male. Gli amici e le persone che si trovavano in spiaggia lo hanno soccorso e portato a riva.
Sul posto sono arrivati i carabinieri, la Guardia costiera e il 118.
È stato richiesto anche l'intervento dell'elisoccorso.
I medici hanno tentato a lungo di rianimare l'84enne ma non c'è stato nulla da fare.

(Adnkronos) - Dodici nuovi casi di West Nile nel Lazio. A comunicarlo la Regione Lazio dopo la conferma da parte delle analisi effettuate presso il Laboratorio di virologia dell'Istituto nazionale per le malattie infettive 'Lazzaro Spallanzani' Irccs di Roma.
Con questi ultimi accertamenti salgono a 21 le conferme diagnostiche di positività di infezione da West Nile virus nel 2025, tutti registrati in provincia di Latina, inclusa la paziente deceduta la scorsa settimana presso l'ospedale di Fondi, si legge in una nota.
Degli altri 20 casi: 10 pazienti risultano attualmente ricoverati in reparti ordinari per altre patologie; 2 sono stati dimessi; 6 sono in cura presso il proprio domicilio; 2 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva. La sola provincia coinvolta è quella di Latina e i comuni di presunta esposizione sono Aprilia, Cisterna di Latina, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Sezze, Sabaudia. Si precisa inoltre, che "la conferma diagnostica da parte del laboratorio di riferimento regionale avviene entro 48 ore dal ricevimento del campione".
"Dall'inizio dell'anno al 23 luglio sono 32 i casi confermati di infezione da West Nile virus nell'uomo in Italia. Ventuno dei 32 casi sono stati segnalati dalla Regione Lazio, tutti nella provincia di Latina", comunica l'Istituto superiore di sanità. "Dei 32 casi - precisa - 23 si sono manifestati nella forma neuro-invasiva (2 Piemonte, 2 Veneto, 1 Emilia Romagna, 15 Lazio, 3 Campania), 1 caso asintomatico identificato in donatore di sangue (1 Veneto) e 6 casi di febbre (2 Veneto, 4 Lazio). Tra i casi confermati sono stati notificati 2 decessi (1 Piemonte, 1 Lazio)".
Per i casi umani di virus West Nile in Italia, "da un punto di vista numerico l'andamento epidemiologico al momento è in linea con quello degli anni precedenti, mentre la distribuzione spaziale appare abbastanza differente", sottolinea l'Istituto superiore di sanità.
Leggi tutto: West Nile, nel Lazio 12 nuovi casi: salgono a 21

(Adnkronos) - La regina Camilla ha festeggiato il suo 78esimo compleanno la scorsa settimana e, invece di sentirsi sulle spalle un anno in più, sembra addirittura ringiovanita. Che si sia regalata un trattamento di bellezza per l'occasione, ipotizza il Mirror, notando il nuovo look della consorte di re Carlo apparentemente ispirato alla nuora, la principessa Kate. I fan reali più attenti - scrive il tabloid - hanno notato un cambiamento d'immagine che le donerebbe un aspetto più giovanile. In particolare, a incuriosire sono le sopracciglia della sovrana, che nelle ultime fotografie appaiono più scure e definite del solito, spingendo un esperto a ipotizzare che se le sia fatte tatuare per ottenere risultati duraturi.
Karen Betts, considerata un'autorità nel campo del trucco permanente, spiega: "A un occhio esperto, sembrerebbe che la regina Camilla si sia fatta tatuare le sopracciglia. L'aspetto definito e più scuro è tipico subito dopo il trattamento: le sopracciglia di solito si ammorbidiscono nel colore e nella forma entro 7-10 giorni". Certo, la regina Camilla potrebbe semplicemente usare una matita per sopracciglia diversa o forse ne ha cambiato la tinta, per ottenere una tonalità leggermente più scura, ma è vero che le sue sopracciglia sembrano aver subito un restyling nelle ultime settimane, e non è la prima della famiglia reale a suscitare scalpore con un nuovo look.
Sebbene non si vociferi che la principessa Kate si sia sottoposta a un trattamento alle sopracciglia, nel 2021 la principessa apparve con un nuovo, sospetto look, scatenando su internet le speculazioni su cosa avesse usato per dare alle sue arcate sopraccigliari un aspetto più folto. All'epoca, la teoria più accreditata era che avesse provato la laminazione delle sopracciglia, ma la notizia non è mai stata confermata. In ogni caso, gli esperti di bellezza erano generalmente concordi nel ritenere che le sopracciglia più folte contribuissero a donare a Kate un aspetto più giovanile.
Leggi tutto: Camilla e l'aspetto più giovane a 78 anni, merito del nuovo look ispirato a Kate?

(Adnkronos) - Escalation al confine tra Thailandia e Cambogia. Tornano a farsi sentire le tensioni tra i due Paesi, che condividono una frontiera di oltre 800 chilometri, dove periodicamente si sono registrate scaramucce. Le ultime tensioni nascono da quelle di maggio, ricostruisce la Cnn. Allora un soldato cambogiano morì in uno scontro, all'apparenza circoscritto, fra truppe dei due Paesi in una zona di confine contesa nel cosiddetto "Triangolo di Smeraldo", al confine tra Cambogia, Laos e Thailandia. Subito fu scambio di accuse tra Phnom Penh e Bangkok (appartenenti entrambi all'Asean) e da allora, evidenzia la rete americana, entrambi i Paesi hanno rafforzato la presenza di truppe al confine.
La Thailandia ha preso il controllo di posti di confine, imposto restrizioni sui transiti e minacciato blackout, anche di Internet, per le città cambogiane al confine. Phnom Penh ha deciso per lo stop alle importazioni di frutta e verdura dalla Thailandia e messo al bando i film thailandesi. I due Paesi hanno richiamato il rispettivo staff diplomatico dopo l'esplosione di mine. Il 16 luglio un soldato ha perso una gamba. Ieri cinque soldati thailandesi sono rimasti feriti, uno in modo grave. E l'ultima escalation arriva anche sullo sfondo, ma non troppo, del 'caso Paetongtarn Shinawatra'. La premier della Thailandia, che è anche ministro della Cultura, è stata sospesa dall'incarico di primo ministro su decisione della Corte Costituzionale dopo che è trapelata una controversa telefonata di giugno con il potente capo del Senato cambogiano Hun Sen, in cui è sembrata contestare l'operato dell'esercito thailandese nella disputa. Stamani, riporta il Bangkok Post, ha "condannato" la Cambogia, accusandola di aver innescato l'escalation e confermando pieno sostegno a governo e militari.
Con poche informazioni dal campo, la Bbc ricostruisce quanto accaduto sulla base delle denunce arrivate dai due governi. Poco dopo le 7.30 ora di Bangkok, quando in Italia era notte, secondo un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Thailandia, i militari della Cambogia hanno impiegato droni per un'attività di monitoraggio delle truppe thailandesi dispiegate nei pressi del confine e successivamente unità militari della Cambogia, con Rpg al seguito, si sono ammassate lungo la frontiera.
La ricostruzione di Bangkok parla di tentativi di negoziati da parte dei soldati sul lato thailandese del confine che non hanno avuto successo. E il portavoce ha accusato i soldati della Cambogia di aver aperto il fuoco intorno alle 8.20, costringendo i militari thailandesi a rispondere. Bangkok ha denunciato il dispiegamento di armi pesanti, anche lanciarazzi Bm-21, danni in abitazioni private e strutture pubbliche lungo il confine. E la morte di 12 persone, 11 civili (compresi due minori) e un militare, nelle province di Surin, Ubon Ratchathani e Srisaket. La Thailandia ha chiuso il confine con la Cambogia.
"Forte preoccupazione" da Pechino per l'escalation tra Thailandia e Cambogia. I due Paesi sono "amici della Cina e membri importanti dell'Asean", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Guo Jiakun, insistendo sulla necessità di "gestire in modo adeguato le divergenze". "Siamo molto preoccupati per gli sviluppi e auspichiamo entrambe le parti affrontino i problemi tramite dialogo e consultazioni", ha aggiunto, confermando che il gigante asiatico "svolgerà un ruolo costruttivo per promuovere la de-escalation".
La disputa risale a più di cento anni. Storie di confini prodotti dalla delimitazione coloniale. La Cambogia, ricorda la Cnn, si è rivolta alla Corte internazionale di Giustizia per una soluzione delle dispute territoriali di confine, ma la Thailandia non riconosce la giurisdizione della Corte e afferma che alcune aree lungo la frontiera non siano mai state delimitate. Nel 2011 le truppe dei due Paesi, con rapporti segnati da anni da una relazione complicata tra cooperazione e rivalità, si scontrarono in un'area nei pressi dell'antico tempio Preah Vihear, patrimonio dell'Unesco. Allora gli sfollati furono migliaia e il bilancio, su entrambi i lati del confine, parlava di almeno venti morti.
Leggi tutto: Thailandia-Cambogia, è di nuovo escalation: spari al confine

(Adnkronos) - Macabro ritrovamento oggi, giovedì 24 luglio, all'ospedale San Camillo di Roma. Resti di ossa umane sono state trovate questa mattina tra i rifiuti all'interno del padiglione Monaldi, attualmente dismesso e in cui sono in corso lavori di ristrutturazione. A trovarlo è stato un operaio della ditta, incaricata dei lavori tra i rifiuti recuperati al piano terra nel vano di uno degli ascensori.
Sul posto, insieme al medico legale, sono intervenuti i carabinieri della stazione Monteverde Nuovo, che hanno sequestrato l'area, e i colleghi della sezione rilievi del nucleo investigativo di via in Selci.
Leggi tutto: Roma, scoperta choc al San Camillo: resti ossa umane tra rifiuti

(Adnkronos) - Ogni anno nel Lazio i tumori sono responsabili di oltre 46mila ricoveri ospedalieri e fanno registrare più di 32mila nuovi casi. Per migliorare le condizioni di salute dei pazienti, e ridurre l'impatto del cancro sul sistema sanitario regionale, ogni paziente dovrebbe vaccinarsi. In particolare, sono 5 le immunizzazioni fortemente raccomandate dagli specialisti: l'anti-pneumococcica, l'antinfluenzale, quella contro l'Herpes zoster, l'anti-Hpv e quella contro Covid-19. E' il messaggio che la Fondazione Aiom, Associazione italiana di oncologia medica lancia in occasione del convegno 'La vaccinazione nel paziente oncologico', oggi al Policlinico Umberto I di Roma, che si inserisce nella campagna nazionale omonima che prevede anche un tour in 10 regioni per incontri con oncologi, medici, associazioni pazienti e altre figure del team multidisciplinare oncologico. Il progetto - informa una nota - è reso possibile con la sponsorizzazione non condizionante di GlaxoSmithKline e prende il via oggi con la tappa in Lazio.
"Il cancro sta diventando una malattia cronica e l'assistenza sanitaria è in continua evoluzione - afferma Andrea Botticelli, dirigente medico del Dipartimento Ematologia Oncologia Dermatologia Aou Policlinico Umberto I - La ricerca scientifica ha prodotto nuove evidenze circa la necessità di difendere la salute dei pazienti anche attraverso le immunizzazioni. I vaccini infatti, salvo pochissime eccezioni, non interferiscono con i trattamenti anti-cancro. Inoltre proteggono da pericolose infezioni che possono complicare il singolo quadro clinico. Per tutti questi motivi, come società scientifica abbiamo deciso di incentivare le vaccinazioni dei nostri pazienti con una campagna informativa e di sensibilizzazione a livello nazionale".
A tale proposito, "riscontriamo un'ingiustificata diffidenza verso dei presidi sanitari che sono invece sicuri ed efficaci - osserva Botticelli - L'esitazione vaccinale è priva di ogni fondamento scientifico e spetta quindi a tutto il personale medico-sanitario contrastarla. L'oncologo, nello specifico, deve svolgere un'operazione di counseling nei confronti dei malati, ma anche di familiari e caregiver".
Nel Lazio "al momento vi è una situazione eterogenea e a macchia di leopardo - illustra Daniele Santini, professore e responsabile dell'Uoc Oncologia medica del Policlinico Umberto I - Alcuni centri hanno già avviato percorsi adeguati e i pazienti sono vaccinati all'interno dello stesso ospedale. Altri invece hanno stabilito delle convenzioni con le Asl del territorio che si occupano delle immunizzazioni. Tuttavia alcune strutture sanitarie oncologiche non hanno ancora previsto nulla e queste lacune devono essere colmate al più presto. Bisogna riuscire a uniformare l'assistenza e fare in modo che le vaccinazioni siano disponibili in modo capillare sull’intero territorio regionale".
Tra le infezioni che possono colpire un paziente oncologico "vi è quella da Herpes zoster o fuoco di Sant'Antonio - precisa Botticelli - E' causata dallo stesso virus della varicella e si manifesta con dolorose irritazioni cutanee che possono portare a complicazioni anche mortali. E' una malattia prevenibile grazie ad un vaccino ricombinante che è fortemente indicato per le persone immunocompromesse, come quelle che vivono con un cancro. Tutti i nostri pazienti possono trarne importanti benefici, indipendentemente dal tipo di tumore e dalla terapia attiva svolta. Tra le altre patologie vaccino-prevenibili vi è l'infezione da Covid-19 che rappresenta sempre un pericolo, così come quella del virus dell'influenza stagionale o da batterio pneumococco. Anche il vaccino contro l'Hpv protegge il paziente da infezioni pre-cancerose che possono complicare il suo stato di salute".
La campagna 'La vaccinazione nel paziente oncologico' è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione Aiom per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 regioni, prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo (vaccininelpazienteoncologico.it), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.
Leggi tutto: Tumori, nel Lazio 46mila ricoveri l'anno: al via 'Vaccinazione paziente oncologico'

(Adnkronos) - Ogni anno nel Lazio i tumori sono responsabili di oltre 46mila ricoveri ospedalieri e fanno registrare più di 32mila nuovi casi. Per migliorare le condizioni di salute dei pazienti, e ridurre l'impatto del cancro sul sistema sanitario regionale, ogni paziente dovrebbe vaccinarsi. In particolare, sono 5 le immunizzazioni fortemente raccomandate dagli specialisti: l'anti-pneumococcica, l'antinfluenzale, quella contro l'Herpes zoster, l'anti-Hpv e quella contro Covid-19. E' il messaggio che la Fondazione Aiom, Associazione italiana di oncologia medica lancia in occasione del convegno 'La vaccinazione nel paziente oncologico', oggi al Policlinico Umberto I di Roma, che si inserisce nella campagna nazionale omonima che prevede anche un tour in 10 regioni per incontri con oncologi, medici, associazioni pazienti e altre figure del team multidisciplinare oncologico. Il progetto - informa una nota - è reso possibile con la sponsorizzazione non condizionante di GlaxoSmithKline e prende il via oggi con la tappa in Lazio.
"Il cancro sta diventando una malattia cronica e l'assistenza sanitaria è in continua evoluzione - afferma Andrea Botticelli, dirigente medico del Dipartimento Ematologia Oncologia Dermatologia Aou Policlinico Umberto I - La ricerca scientifica ha prodotto nuove evidenze circa la necessità di difendere la salute dei pazienti anche attraverso le immunizzazioni. I vaccini infatti, salvo pochissime eccezioni, non interferiscono con i trattamenti anti-cancro. Inoltre proteggono da pericolose infezioni che possono complicare il singolo quadro clinico. Per tutti questi motivi, come società scientifica abbiamo deciso di incentivare le vaccinazioni dei nostri pazienti con una campagna informativa e di sensibilizzazione a livello nazionale".
A tale proposito, "riscontriamo un'ingiustificata diffidenza verso dei presidi sanitari che sono invece sicuri ed efficaci - osserva Botticelli - L'esitazione vaccinale è priva di ogni fondamento scientifico e spetta quindi a tutto il personale medico-sanitario contrastarla. L'oncologo, nello specifico, deve svolgere un'operazione di counseling nei confronti dei malati, ma anche di familiari e caregiver".
Nel Lazio "al momento vi è una situazione eterogenea e a macchia di leopardo - illustra Daniele Santini, professore e responsabile dell'Uoc Oncologia medica del Policlinico Umberto I - Alcuni centri hanno già avviato percorsi adeguati e i pazienti sono vaccinati all'interno dello stesso ospedale. Altri invece hanno stabilito delle convenzioni con le Asl del territorio che si occupano delle immunizzazioni. Tuttavia alcune strutture sanitarie oncologiche non hanno ancora previsto nulla e queste lacune devono essere colmate al più presto. Bisogna riuscire a uniformare l'assistenza e fare in modo che le vaccinazioni siano disponibili in modo capillare sull’intero territorio regionale".
Tra le infezioni che possono colpire un paziente oncologico "vi è quella da Herpes zoster o fuoco di Sant'Antonio - precisa Botticelli - E' causata dallo stesso virus della varicella e si manifesta con dolorose irritazioni cutanee che possono portare a complicazioni anche mortali. E' una malattia prevenibile grazie ad un vaccino ricombinante che è fortemente indicato per le persone immunocompromesse, come quelle che vivono con un cancro. Tutti i nostri pazienti possono trarne importanti benefici, indipendentemente dal tipo di tumore e dalla terapia attiva svolta. Tra le altre patologie vaccino-prevenibili vi è l'infezione da Covid-19 che rappresenta sempre un pericolo, così come quella del virus dell'influenza stagionale o da batterio pneumococco. Anche il vaccino contro l'Hpv protegge il paziente da infezioni pre-cancerose che possono complicare il suo stato di salute".
La campagna 'La vaccinazione nel paziente oncologico' è stata lanciata lo scorso aprile da Fondazione Aiom per promuovere il valore delle vaccinazioni tra i malati di tumore. Oltre al tour in 10 regioni, prevede la diffusione di opuscoli, un portale informativo (vaccininelpazienteoncologico.it), spot di sensibilizzazione e attività sui social media.
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