
(Adnkronos) - Paola Caruso ospite oggi a Verissimo è tornata a parlare pubblicamente del difficile percorso che sta affrontando accanto al figlio Michele, che a causa di un'iniezione sbagliata ha avuto una grave infezione al nervo sciatico con conseguenze permanenti.
Il piccolo Michele ha subito recentemente un intervento negli Stati Uniti: "È andato bene l'intervento, ma nessuno gli può ridare il nervo sciatico. Mai lo recupererà, però grazie all'intervento lui riesce a camminare senza tutore. Era quello che io volevo ottenere. Ha cominciato la prima elementare, volevo che iniziasse questo nuovo percorso di vita senza sentirsi diverso. Sono riuscita in questo. Non sarà mai com'era prima, però ha ottenuto un miglioramento", ha raccontato la Bonas di Avanti un altro.
La battaglia però non è ancora finita: "Deve fare ora un altro intervento, a livello osseo, per cercare di ottenere il miglior risultato possibile. Dobbiamo tornare in America per vedere il successo dell'intervento precedente. Lui sta bene, lo vedo più sereno, si sente come gli altri", ha spiegato Caruso non riuscendo a trattenere le lacrime.
Paola Caruso ha raccontato anche il peso del senso di colpa che continua a portare dentro a distanza di anni: "Io penso ancora che è colpa mia, io ancora sento questo forte senso di colpa per una scelta che ho fatto. Convivo con il dolore, soffro e vado avanti. Mi aveva distrutto, ma ne sono uscita. Non ho mai mollato un attimo. Oggi trovo la forza nella mia famiglia".
Per la showgirl c'è anche un altro dolore profondo da affrontare: la malattia della madre Wanda affetta da Alzheimer in stato avanzato. "Non posso fare nulla. È in ospedale, non si muove quasi più. Prima camminava adesso niente - ha raccontato Caruso -. Ha avuto un embolia polmonare, stava morendo, non sono pronto a lasciarla andare, lei è mia famiglia, non voglio perderla e non voglio più vedere mio fratello soffrire".

(Adnkronos) - Nonostante la crescita e l'invecchiamento della popolazione, a livello globale il tasso di mortalità standardizzato per età nel 2023 è diminuito del 67% rispetto al 1950, e tutti i Paesi e territori hanno registrato cali. L'aspettativa di vita globale è tornata ai livelli pre-pandemici, a 76,3 anni per le donne e 71,5 anni per gli uomini, pari a oltre 20 anni in più rispetto al 1950. Nonostante questi miglioramenti, però, "il mondo si trova ad affrontare una crisi emergente". Si registrano infatti "tassi di mortalità più elevati tra gli adolescenti e i giovani adulti" in diverse aree geografiche. Si segnala inoltre "l'aumento vertiginoso" dei disturbi di salute mentale, con una crescita del 63% per l'ansia e del 26% per la depressione.
Il maggiore aumento dei decessi "è stato registrato tra i 20 e i 39 anni nel Nord America ad alto reddito dal 2011 al 2023, principalmente a causa di suicidi, overdose di droga e alti livelli di alcol. Nello stesso periodo, i decessi nella fascia d'età 5-19 anni sono aumentati nell'Europa orientale, nel Nord America ad alto reddito e nei Caraibi". Permangono inoltre forti differenze geografiche, con un'aspettativa di vita che va da un massimo di 83 anni nelle regioni ad alto reddito a un minimo di 62 anni nell'Africa subsahariana.
E' il quadro tracciato dall'ultimo studio 'Global Burden of Disease' (Gbd) pubblicato su 'The Lancet' e presentato al World Health Summit di Berlino. Tra le tendenze, gli autori segnalano che le malattie non trasmissibili rappresentano ormai quasi due terzi della mortalità e morbilità totali a livello mondiale, con cardiopatia ischemica, ictus e diabete in testa. Nell'analisi, si stima anche che "quasi la metà di tutti i decessi e le disabilità potrebbero essere prevenuti modificando alcuni dei principali fattori di rischio", come la riduzione di alti livelli di glicemia e di un elevato indice di massa corporea (Bmi).
"La rapida crescita dell'invecchiamento della popolazione mondiale e l'evoluzione dei fattori di rischio hanno inaugurato una nuova era di sfide per la salute globale", sottolinea Christopher Murray, direttore dell'Institute for Health Metrics and Evaluation (Ihme) all'University of Washington School of Medicine. "Le evidenze presentate nello studio sono un campanello d'allarme, che esorta i governi e i leader del settore sanitario a rispondere rapidamente e strategicamente alle tendenze preoccupanti che stanno rimodellando le esigenze di salute pubblica". Il team di Murray e la rete del Gbd, composta da 16.500 scienziati e ricercatori, hanno raccolto e analizzato dati e prodotto stime per 375 malattie e infortuni e 88 fattori di rischio per età e sesso a livello globale, regionale e nazionale per 204 paesi e territori e 660 località subnazionali dal 1990 al 2023. Il che rende il Gbd la ricerca più completa che quantifica la perdita di salute.
Nell'intero periodo di studio, il numero di decessi infantili, quindi dei bimbi più piccoli, è diminuito più che in qualsiasi altra fascia d'età. Dal 2011 al 2023, l'Asia orientale ha registrato la maggiore diminuzione del tasso di mortalità nella fascia d'età inferiore ai 5 anni, pari al 68%, grazie a una migliore alimentazione, ai vaccini e a sistemi sanitari più solidi. E' emerso poi che la mortalità nei bambini di 5-14 anni in Africa subsahariana dal 1950 al 2021 è stata superiore a quanto stimato in precedenza, un aumento dovuto agli alti tassi di infezioni respiratorie e tubercolosi, altre malattie infettive e lesioni accidentali. Nuovi calcoli hanno anche mostrato che la mortalità nelle giovani donne adulte di età compresa tra 15 e 29 anni nell'Africa subsahariana è stata superiore del 61% rispetto a quanto stimato in precedenza, principalmente per mortalità materna, incidenti stradali e meningite.
L'altra tendenza è lo spostamento delle cause di morte dalle malattie infettive a quelle non trasmissibili. Per esempio il Covid, dopo essere stato la principale causa di morte nel 2021, è precipitato al 20esimo posto nel 2023, riportando la cardiopatia ischemica e l'ictus al vertice della classifica, seguiti dalla broncopneumopatia cronica ostruttiva, dalle infezioni delle basse vie respiratorie e dalle patologie neonatali. Dal 1990, i tassi di mortalità per cardiopatia ischemica e ictus sono diminuiti, così come le malattie diarroiche, la tubercolosi, il cancro allo stomaco e il morbillo. Al contrario, nello stesso periodo il tasso di mortalità è aumentato per diabete, malattie renali croniche, morbo di Alzheimer e Hiv/Aids.
Mentre l'età media globale al decesso è aumentata da 46,4 anni nel 1990 a 62,9 anni nel 2023, le disuguaglianze geografiche sono rimaste profonde: l'età media al decesso più alta è stata registrata nella super-regione ad alto reddito (80,5 anni per le donne e 74,4 anni per gli uomini), la più bassa è stata registrata nell'Africa subsahariana (37,1 anni per le donne e 34,8 anni per gli uomini). La probabilità di morte per tutte le cause prima dei 70 anni è diminuita in ogni super-regione e regione analizzata dal 2000 al 2023. Nella super-regione ad alto reddito è aumentata per i disturbi da uso di droghe e a questa voce l'età media di morte è risultata inferiore al previsto.
Quasi la metà della mortalità e morbilità globale nel 2023 era attribuibile a 88 fattori di rischio modificabili. I 10 fattori di rischio con la più alta percentuale di perdita di salute sono: pressione alta, inquinamento da particolato, fumo, glicemia a digiuno elevata, basso peso alla nascita e prematurità, indice di massa corporea elevato, colesterolo Ldl elevato, disfunzione renale, ritardo della crescita infantile ed esposizione al piombo. Per quest'ultimo fattore di rischio nuovi metodi hanno anche rilevato un legame diretto con le malattie cardiovascolari. I rischi legati al clima, come l'inquinamento atmosferico e il caldo, continuano ad avere un impatto significativo sulla salute globale, specie in Asia meridionale, Africa subsahariana, Nord Africa e Medio Oriente.
E gli autori segnalano infine "l'aumento vertiginoso" dei disturbi di salute mentale, con una crescita del 63% per l'ansia e del 26% per la depressione. Inoltre, l'abuso sessuale e la violenza del partner sono stati identificati come fattori prevenibili che contribuiscono alla depressione, all'ansia e ad altre conseguenze sulla salute. Tra i bambini sotto i 5 anni, i principali fattori di rischio nel 2023 erano la malnutrizione infantile e materna, l'inquinamento da particolato e l'acqua, i servizi igienico-sanitari e l'igiene non sicuri. Nella fascia 5-14, la carenza di ferro era il rischio principale. Per la fascia 15-49, i due principali rischi erano rapporti sessuali non protetti e infortuni sul lavoro, seguiti da Bmi elevato, pressione alta e fumo. Per la fascia 50-69 anni, la pressione altra era il rischio principale, seguito da fumo e glicemia, Bmi, colesterolo Ldl alti, e in ultimo disfunzione renale.
Lo studio Gbd 2023, concludono gli autori, "evidenzia l'urgente necessità che i decisori politici estendano le priorità sanitarie oltre la riduzione della mortalità infantile, includendo anche adolescenti e giovani adulti, in particolare nelle aree con tassi di mortalità più elevati di quanto precedentemente noto". Decenni di lavoro fatto per colmare i divari "rischiano di essere vanificati dai recenti tagli agli aiuti internazionali", è la denuncia di Emmanuela Gakidou, autrice senior e professoressa dell'Ihme. "Questi Paesi fanno affidamento sui finanziamenti sanitari globali per l'assistenza primaria salvavita, i farmaci e i vaccini. Senza di essi, il divario è destinato ad aumentare".
Leggi tutto: Aumentano i decessi tra adolescenti e giovani adulti, “una crisi emergente”: lo studio

(Adnkronos) - Evelina, la figlia di Vittorio Sgarbi, è stata ospite oggi, domenica 12 ottobre, a Domenica In per tornare a parlare pubblicamente della sua decisione di richiedere un amministratore di sostegno per il padre dopo la lunga fase di depressione che lo ha colpito. Una scelta ampiamente criticata dall'opinione pubblica, ma che Evelina ha spiegato con lucidità: "La depressione ti mina profondamente, ti offusca la mente. Io ho chiesto un tutore per mio padre perché vorrei solo la certezza che lui stia bene e che può prendere decisioni in un modo giusto e sano. Voglio essere rassicurata sulla sua salute, è tutto ciò che voglio. Parlare di interdizione è gravissimo. Io voglio solo aiutarlo".
Nel corso dell'intervista, Evelina ha parlato del rapporto con papà Vittorio descrivendolo come "diretto, non convenzionale". Il rapporto tra i due, tuttavia, si sarebbe incrinato proprio a causa della malattia: "Mi ha fatto star male vederlo così trasfigurato, sono rimasta davvero colpita". Evelina ha raccontato di essersi accorta del malessere del padre quando l'ha visto ad agosto del 2024: "Mi ha dato un abbraccio strano, quasi una richiesta di aiuto, non mangiava. Lui ha iniziato a spegnersi".
La giovane non ha nascosto, nel corso del suo racconto, il rapporto difficile e quasi inesistente con la compagna del critico d'arte: "Mio padre non risponde più al telefono perché non lo gestisce più lui". Evelina ha raccontato di aver ricevuto una chiamata a gennaio da Sabrina: "Mi ha detto che potevo andare a trovarlo e che non si sarebbero mossi da casa fino a quando non li avrebbero sfrattati visto che non hanno nemmeno più i soldi per pagare l'affitto".
E sul ricovero in ospedale del padre, ha ricordato: "Sono andata in ospedale, ma lì ho litigato con la compagna Sabrina e i medici del Gemelli non mi hanno voluto dire niente, nonostante fossi la figlia".

(Adnkronos) - No alla Juve, salvo sorprese. L'obiettivo di Zinedine Zidane è un'altra panchina. "Sicuramente tornerò ad allenare. La Juve? Non lo so, non è successo, ho fatto anche delle altre scelte. Ce l'ho sempre nel cuore, mi ha dato tanto quando sono arrivato", dice l'allenatore francese ospite del Festival dello Sport di Trento. "Poi per il futuro non lo so. Quello che voglio fare in futuro è di poter allenare la Nazionale francese, anche se non parlo di ora. Lo vorrei fare un giorno, vediamo...", aggiunge.
Zidane da calciatore si è consacrato con la maglia della Juve. Ora, in maglia bianconera, il giocatore può talentuoso è Kenan Yildiz. "Yildiz mi piace, è bravo, fa gol, ha qualità. Deve crescere ancora e strutturarsi. La Juventus sta facendo bene con Tudor, pian piano stanno migliorando. Sono contento per lui e per la Juve", dice il francese.
"Nel calcio di adesso mi entusiasma Lamine Yamal, che l'anno scorso ha fatto una partita pazzesca contro l'Inter -aggiunge Zidane-. Nessuno riusciva a fermarlo, faceva di tutto e giocava da solo contro una squadra bravissima a difendersi. Faceva impressione, poi mi piacciono Vitinha e Joao Neves del Psg: non perdono mai la palla".
Leggi tutto: Zidane: "Juve nel cuore ma voglio allenare la Francia"

(Adnkronos) - Pubblicava su TikTok fotografie e video indossando collane con grandi ciondoli a forma di pistola e di fucile Gaetano Maranzano, il ventottenne originario dello zen di Palermo, fermato questa mattina con l’accusa di avere ucciso Paolo Taormina, il ragazzo di 21 anni, che nella notte aveva provato a sedare una rissa.
In uno degli ultimi post su TikTok, Maranzano appariva in un video dove sullo sfondo scorrevano immagini di un film dedicate a Totò Riina.
Maranzano ha 28 anni ed è originario del quartiere Zen. Durante la perquisizione i carabinieri gli hanno trovato addosso una pistola. Non si sa ancora se si tratta della stessa arma usata per l'omicidio. L'uomo avrebbe confessato durante l'interrogatorio: ai carabinieri ha detto che in passato la vittima avrebbe importunato la sua ragazza. Ma è una versione da verificare.

(Adnkronos) - Coco Gauff vince il torneo Wta 1000 di Wuhan (cemento, montepremi 3.654.963 dollari). La 21enne statunitense, numero 3 del mondo e terza testa di serie, sconfigge in finale la 31enne connazionale Jessica Pegula, numero 6 del ranking Wta e del seeding, con il punteggio di 6-4, 7-5 in un'ora e 44 minuti. Per Gauff è l'undicesimo titolo della carriera, il secondo stagionale dopo quello conquistato a giugno al Roland Garros.
Leggi tutto: Wta Wuhan, Gauff batte Pegula in finale e conquista il titolo

(Adnkronos) - In campo i migliori giocatori e le migliori giocatrici del mondo, sugli spalti dell'Allianz Cloud una passione sempre crescente per il padel. Numeri da record per l'edizione 2025 dell'Oysho Milano Premier Padel P1 che si chiude oggi: superato il muro dei 35mila spettatori, con 35.473 persone che nella settimana del torneo hanno preso posto sulle tribune, con un aumento del 10,2% rispetto al 2024 -quando furono 32.180- e del 31,3% rispetto al 2022, l’anno in cui il circuito Premier Padel ha esordito a Milano con 27mila spettatori sugli spalti.
Una crescita generale cui si lega quella sul ‘day by day', con tanta gente in tribuna già nei primi giorni del torneo: “Quest'anno la tendenza è stata particolarmente evidente -sottolinea Marco Gamberale, Ceo di Nsa Group, organizzatore del torneo-, Questo vuol dire che l'evento è entrato nel tessuto della passione sportiva dei milanesi e di chi ha attraversato l'Italia per essere qui. Certamente ha giovato la nuova collocazione in calendario del torneo, anticipato da dicembre a ottobre, anche se è sempre lo spettacolo in campo a fare la differenza".
Numerosi i vip che hanno 'sfilato' all'Allianz Cloud: da Paulo Dybala fino a Demetrio Albertini, Claudio Marchisio, Esteban Cambiasso, Gianluca Zambrotta, l'assessora allo sport e turismo di Milano Martina Riva. Per la giornata delle finali attesi, tra gli altri, Adriano Panatta, Fabio Fognini e Flavia Pennetta. Ma anche chi non è potuto essere all'Allianz Cloud ha seguito da lontano l'Oysho Milano Premier Padel P1: impressionante l'impennata social del torneo rispetto ai numeri (da record) del 2024, con un +76% di utenti unici sui siti www.milanopremierpadel.com e su quello della Federazione Internazionale Padel, www.padelfip.com. Con oltre 1,2 milioni di pagine visitate sui siti di riferimento del torneo, il dato s'impenna del 371% rispetto all'anno scorso, con 156 Paesi raggiunti (+20%) e oltre 6 milioni di utenti che hanno seguito il torneo sui social (+38%).
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(Adnkronos) - Paura nel Torinese, dove una trentina di persone sono state attaccate da uno sciame di calabroni. Il fatto è accaduto nell'area del parco della Mandria.
Quasi tutte le persone sono state punte ma solo una è stata trasportata in ospedale, in condizioni non preoccupanti. Sul posto, dove era in corso una gara, sono intervenuti i sanitari del 118 di Azienda Zero.
Leggi tutto: Sciame di calabroni attacca 30 persone nel Torinese, paura al parco della Mandria
In sala la parabola dell'unica scrittrice italiana da Nobel... 
(Adnkronos) - Questa mattina alle 9.45 una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata in Friuli con epicentro tra i comuni di Preone e Verzegnis, in provincia di Udine. La profondità è stata calcolata a 10.2 km.
"La centrale unica di risposta NUE 112 e la Sala operativa regionale presso la Centrale operativa della Protezione civile a Palmanova hanno risposto a una sola richiesta di informazioni ma non sono state ricevute segnalazioni di danni a persone o a cose" comunica la Regione in una nota.
Leggi tutto: Terremoto in Friuli, scossa 3.1 in provincia di Udine

(Adnkronos) - Giulia De Lellis, Tony Effe e la piccola Priscilla tornano a casa insieme. L'influencer che ha da poco partorito la sua primogenita, ha condiviso su Instagram un piccolo pensiero in cui ha ringraziato l'equipe medica che si è occupata di lei durante la gravidanza, e in particolare durante il parto. Parole d'amore per il compagno e rapper: "Grazie all'amore della mia vita che non mi ha lasciata nemmeno un secondo".
Lo scorso mercoledì 8 ottobre, la coppia ha annunciato sui social la nascita di Priscilla: "La nostra bambina è qui. E come ve lo spiego...", aveva scritto l'influencer accompagnando la frase con una tenera foto della neonata tra le braccia del suo papà, Tony.
Oggi, Giulia è tornata a casa: "Grazie a tutti per l'amore, Priscilla è sommersa". Poi, ha ringraziato l'equipe medica dell'ospedale Gemelli di Roma: "La nostra bambina è stato un miracolo venuto al mondo nel migliore dei modi grazie ad ognuno di loro". "Grazie alla nostra famiglia - scrive ancora l'influencer - oggi più che mai il dono più grande in momenti come questi". E conclude: "Mi devo ancora riprendere da sta botta d'amore. Sono in estasi totale".

(Adnkronos) - Alessandra Amoroso rompe il silenzio e interviene con decisione contro le fake news riguardo la salute della sua bambina. La cantante salentina che ha da poco partorito la sua primogenita Penelope ha condiviso su Facebook uno sfogo per smentire alcune voci infondate che stanno circolando negli ultimi giorni proprio riguardo la neonata.
"La figlia di Alessandra Amoroso potrebbe non svilupparsi" o "Le condizioni della bambina sono più serie di quanto immaginassi", sono alcuni dei titoli che circolano sul web e ipotizzano che la piccola Penelope abbia problemi alle ossa. Notizie totalmente false, come ha voluto precisare la stessa Alessandra in un post su Facebook, accompagnato da screenshot delle fake news in questione. "Guardo la gente dare il suo peggio in rete e non mi sembra nemmeno che apparteniamo alla stessa specie", scrive Amoroso esprimendo amarezza.
E poi ha aggiunto con fermezza: "Nel caso servisse specificarlo (mi auguro di no!), sono tutte bugie!".
Leggi tutto: Alessandra Amoroso contro le fake news: "Mia figlia sta benissimo, sono tutte bugie"

(Adnkronos) - Finale in famiglia. Valentin Vacherot trionfa a sorpresa al torneo Atp Masters 1000 di Shanghai (cemento, montepremi 9.196.000 dollari). Il 26enne monegasco, numero 204 del mondo e proveniente dalle qualificazioni, ha superato in finale il cugino, il trentenne francese Arthur Rinderknech, numero 54 del ranking Atp, con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3 in due ore e 15 minuti. Vacherot stabilisce un record: mai finora un giocatore con un ranking così basso aveva vinto un Masters 1000.
Oltre a conquistare il primo titolo della carriera Vacherot compirà domani un grande salto in classifica, portandosi al numero 40 del mondo, suo best ranking. Rinderknech salirà invece al numero 28. Per il vincitore, anche un superpremio. Vacherot, che in carriera sinora aveva incassato 594mila dollari in premi, lascia Shanghai con un assegno da 1,12 milioni di dollari.
La cerimonia di premiazione è stata caratterizzata da momenti di grande commozione, con entrambi i giocatori in lacrime. "Lo hai meritato", ha detto Rinderknech con la voce rotta dal pianto. "Due cugini sono più forti di uno...", ha detto lo sconfitto di oggi. 'Colpo basso' per Vacherot, che ha ascoltato quasi in trance, con gli occhi completamente lucidi. "Qualcuno ci aiuti...", ha chiosato il vincitore, mentre Rinderknech si accasciava a terra in preda ai crampi.
Leggi tutto: Vacherot trionfa a Shanghai, battuto il cugino Rinderknech tra le lacrime

(Adnkronos) - Finale in famiglia. Valentin Vacherot trionfa a sorpresa al torneo Atp Masters 1000 di Shanghai (cemento, montepremi 9.196.000 dollari). Il 26enne monegasco, numero 204 del mondo e proveniente dalle qualificazioni, ha superato in finale il cugino, il trentenne francese Arthur Rinderknech, numero 54 del ranking Atp, con il punteggio di 4-6, 6-3, 6-3 in due ore e 15 minuti.
Oltre a conquistare il primo titolo della carriera Vacherot compirà domani un grande salto in classifica, portandosi al numero 40 del mondo, suo best ranking. Rinderknech salirà invece al numero 28.
Leggi tutto: Vacherot trionfa a sorpresa e conquista Atp Shanghai, battuto il cugino Rinderknech

(Adnkronos) - "Sabrina Ferilli sei una miracolata". L'attrice romana, presenza costante in 'Tu si que vales', è stata presa di mira da una concorrente nella puntata andata in onda ieri, sabato 11 ottobre.
La concorrente, Laura, è entrata in studio spiegando la sua esibizione, incentrata su suoni e urla particolarmente forti, suscitando reazioni e risate tra pubblico e giuria, Sabrina Ferilli inclusa. La signora Laura si è mostrata visibilmente infastidita dalle risate del pubblico e prima ancora di terminare la sua esibizione ha abbandonato lo studio urlando: "Che cosa vi ridete? Vaff****o". Dopo lo sfogo, la concorrente è tornata in studio pochi minuti dopo, decisa a chiarire la sua posizione.
La donna ha raccontato che questa non era la sua prima volta a Tu si que vales. Era già venuta 5 anni fa e di aver ricevuto un giudizio negativo proprio da Sabrina Ferilli: "Mi aveva detto ‘ao, e che talento c’avrebbe questa?’. L’hanno mandato in onda, io pensavo che l’avrebbero tagliato e le persone che mi conoscono per strada ripetevano la stessa domanda. E io dico ora, che talento c’avrebbe lei? Io questo talento non l’ho mai visto".
Ferilli spiazzata ha detto di non ricordare nulla: "Ma io non ricordo se 5 anni fa manco stavo qui”. La concorrente poi è scappata via urlando: "Questa trasmissione si chiama Tu Si Que Vales, ma tu Sabrina non vali nulla. Lei è una miracolata, chissà chi ha in paradiso".
Leggi tutto: Tu si que vales, concorrente insulta e attacca Sabrina Ferilli: "Sei una miracolata"

(Adnkronos) - Droni, migranti, cyberattacchi e disinformazione. La guerra ibrida russa, con l’aiuto della Bielorussia, si gioca su tutti questi fronti e ha anche la Polonia fra i Paesi dell’est europeo maggiormente esposti agli attacchi con l’obiettivo di destabilizzare. “Mosca provoca, attacca, testa continuamente le nostre reazioni”, dice a Varsavia il vice ministro della Difesa polacco, Pawel Zalewski, mentre spiega a un gruppo di giornalisti italiani come funziona “East Shield”, lanciato dal suo governo lo scorso anno “contro potenziali aggressioni” da parte della Russia o della Bielorussia.
Uno ‘scudo’ fatto di barriere anticarro, sistemi anti-droni e mine (“che saranno collocate se ce ne sarà bisogno”) per un investimento complessivo di 10 milioni di zloty (oltre 2,3 miliardi di euro) fino al 2028 per “controllare e difendere ogni parte del nostro territorio e ogni livello dei nostri cieli”, assicura Zalewski. E’ di un mese fa l’incursione di 21 droni russi nello spazio aereo polacco, che, “non abbiamo dubbi, è stato un attacco deliberato, condotto alla vigilia delle manovre Zapad 2025 tra Russia e Bielorussia”, sostengono fonti del ministero degli Esteri.
“E’ stato un deliberato atto di aggressione ben preparato e pianificato per testare le nostre difese”, insistono a Varsavia. I droni, “non armati”, potevano percorrere un tragitto così lungo? “C’erano serbatoi aggiuntivi”, spiegano le fonti, per le quali l’intensificazione degli attacchi delle ultime settimane è conseguenza dell’impazienza e della frustrazione crescente da parte russa per lo stallo al fronte e per gli attacchi ucraini alle infrastrutture energetiche russe”. Per Varsavia è fondamentale in questa fase che la reazione da parte degli alleati sia forte, in caso contrario “finiremmo con l’incoraggiare i russi” a nuovi attacchi, e da questo punto di vista l’avvio dell’operazione ‘Sentinella dell’est’ da parte della Nato già nei giorni successivi all’incursione mostrato la volontà di reagire a nuove provocazioni di Mosca.
C’è poi un secondo fronte lungo il quale la Polonia deve difendersi e sono i 418 chilometri di confine con la Bielorussia, che ogni giorno decine di migranti illegali cercano di superare per entrare in Europa. Fino al 2021, anno in cui è esplosa la crisi, non c’era nulla a dividere i due Paesi, ora c’è una barriera fisica ed elettronica, che ha ridotto i tentativi di attraversamento illegale e gli ingressi. Nella regione di Podlaski, che gestisce 247 chilometri, quattro anni fa i tentativi furono circa 38mila, quest’anno, con dati aggiornati fino al 5 ottobre, poco meno di 26mila.
Secondo le cifre della Guardia di frontiera della regione, il 95% dei migranti che hanno cercato di entrare sono stati bloccati e rimandati in Bielorussia, da dove partono aiutati da “organizzatori e facilitatori” che li portano da Minsk al confine dopo viaggi regolari dai loro Paesi di provenienza. Si tratta per lo più di uomini, provenienti da Asia (Afghanistan e Pakistan, Iraq per lo più) e Africa (Eritrea, Somalia ed Etiopia), che pagano dai tre ai 16mila dollari alle organizzazioni criminali per ottenere il visto per la Russia, il successivo trasferimento a Minsk e poi al confine con la Polonia. Da dove, se riescono a superare la barriera e a nascondersi nella foresta circostante, vengono trasferiti in Germania in auto o con altri mezzi.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione altamente imprevedibile - spiega la portavoce della Guardia di frontiera della regione di Podlaski, il maggiore Katarzyna Zdanowicz, al posto di confine di Krynki – perché non sappiamo quello che i servizi bielorussi, che sono dietro a questo sistema, faranno nei prossimi mesi. Fa parte della guerra ibrida contro la Polonia, che così è costretta a dispiegare anche migliaia di soldati al confine”, oltre agli agenti di frontiera, spesso oggetti di lancio di pietre e anche molotov. In totale si parla di circa cinquemila uomini.
La portavoce tiene poi a precisare che “la Guardia collabora con alcune organizzazioni non governative e in una cornice di rispetto dei diritti umani” dei migranti che vengono presi al confine. “In caso di problemi di salute, o se ci sono donne o minori, li portiamo in ospedale per l’assistenza”, assicurano. In questi quattro anni hanno contato una trentina di decessi.
Terzo fronte della guerra ibrida russa e del suo ‘proxy’ bielorusso, i cyberattacchi e la disinformazione, per combattere i quali al ministero degli Esteri hanno creato un Dipartimento per la comunicazione strategica e il contrasto alla disinformazione, nel quale opera una trentina di persone. “Uno degli obiettivi è di creare caos e panico, seminare tensione tra i polacchi, tra i polacchi e gli ucraini, tra i polacchi e gli europei”, sottolinea il portavoce del ministero che coordina i servizi segreti di Varsavia, Jacek Dobrzynski, citando diversi casi di sabotaggio, dal cyberattacco contro l’agenzia di stampa Pap sull’ordine del premier Donald Tusk per la mobilitazione di migliaia di uomini da mandare al fronte, agli incendi nei centri commerciali.
E la disinformazione passerebbe anche attraverso il reclutamento di ragazzini, che affiggono poster nella strade contro Ue e Nato, oppure imbrattano muri e statue con scritte e disegni pro Stepan Bandera, collaborazionista ucraino nazista e antisemita.
“Sappiamo che tutto questo funziona, ma non sappiamo fino a che punto”, ammettono a Varsavia. Che agisce contro la disinformazione anche attraverso Tvp world services, unità della tv di Stato polacca finanziata dal ministero degli Esteri e grazie al cui satellite trasmettono il canale russo Botak, l’ucraino Slawa e il bielorusso Belsat. Voci contro le fake news e a sostegno degli oppositori a Mosca e Minsk. (di Mariagrazia Napolitano)
Leggi tutto: Polonia, droni, migranti e disinformazione: ecco la guerra ibrida di Mosca e Minsk

(Adnkronos) - Donald Trump ha un sogno. E lo confessa alla nipote Kai durante una giornata dedicata al golf. Kai Trump, 18 anni, è l'astro nascente della famiglia. La teenager condivide con il nonno la passione per il golf, ha 1,3 milioni di follower su YouTube e 2,4 milioni su Instagram. I suoi contenuti sono griffati dal brand TK che si fa largo online.
L'ultimo, in ordine cronologico, è il videoracconto della giornata passata con il nonno sul percorso del Trump National, alle porte di Washington, uno dei circoli di golf che appartengono al presidente. La chiacchierata risale alla fine di agosto o all'inizio di settembre, visto che il presidente fa riferimento agli US Open di tennis in corso a New York. "Hai un ottimo swing", dice Trump elogiando le qualità della nipote. "Il tuo swing è migliore del mio", la risposta, che non convince il presidente: "Non credo proprio...".
"E' andata alla grande alla Casa Bianca finora. Ho fermato 7 guerre finora, speriamo di fermare Putin e Zelensky. L'economia sta andando alla grande", dice Trump, che guida il cart tra una buca e l'altra, rispondendo alle domande della ragazza tra un colpo e l'altro. "Non è un colpo da Tiger Woods ma è buono", dice il presidente commentando un approccio al green. Kai Trump nota la presenza di agenti ovunque: "C'è tanta security...", evidenzia. "Ho rischiato grosso", la risposta del presidente in riferimento agli attentati subiti e in particolare a quello andato in scena a luglio 2024 in Pennsylvania.
Trump snocciola i nomi dei giocatori preferiti, con menzione speciale per Rory McIlroy, elargisce consigli tecnici alla nipote e risponde alle domande che spaziano tra cibi preferiti e il lavoro di presidente: "Adoro la Casa Bianca, la sto sistemando. Amo ogni evento". Tra una buca e l'altra, il presidente saluta gli altri giocatori: "Le vostre tasse caleranno!". Quindi, la domanda che spiazza il nonno illustre: qual è il sogno di Donald Trump? "Mi fai domande come se fossimo in televisione. Il sogno è diventare presidente. E dopo si sogna di diventare un grande presidente", confessa Trump. "Stai facendo un ottimo lavoro", la replica di Kai.
Leggi tutto: Trump e la confessione sul campo da golf: "Ho ancora un sogno"
(Adnkronos) - Posto di frontiera di Krynki, al confine tra la Polonia e la Bielorussia. Un soldato bielorusso riprende un gruppo di giornalisti italiani in visita ad un tratto della barriera costruita dopo il 2021 per fermare gli attraversamenti illegali di migranti. Dal primo gennaio al 5 ottobre del 2025, ci sono stati poco meno di 26mila tentativi.

(Adnkronos) - La marcia della pace PerugiAssisi è partita alle 9.00 di questa mattina, coloratissima e con l’animo dei partecipanti alleggerito dalle ultime notizie relative alla tregua in Palestina, snodandosi con in testa lo striscione “Fraternità” dalla consueta partenza sotto Porta San Girolamo. L’evento, ispirato al messaggio di nonviolenza del filosofo perugino Aldo Capitini, rappresenta da sempre un forte gesto di resistenza alle crudeltà del mondo e un appello alla costruzione della pace, della giustizia sociale e del rispetto dei diritti umani, ma forse mai come quest’anno è stato aspettato e partecipato, visto che l’attenzione dell’opinione pubblica è da tempo catalizzata dal conflitto in Ucraina, prima, e dalla tragedia della Striscia di Gaza poi.
Dal palco allestito subito fuori da Porta San Girolamo ad accogliere le prime fila della folla che si apprestava a percorrere i 24 km del percorso che attraverserà Ponte San Giovanni, Bastia Umbra, Santa Maria degli Angeli, per arrivare alle 15.00 alla Rocca Maggiore di Assisi, dove si terrà un momento collettivo di riflessione e festa, tra i gonfaloni del Comune di Perugia e dei Comuni che da tutta l’Italia hanno aderito alla marcia, sono stati in prima battuta la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, il presidente della Provincia, Massimiliano Presciutti, e la presidente della Regione Stefania Proietti.
“Questa nostra marcia – ha detto la Presidente della Regione Umbria Stefania Proietti - deve essere la somma di tutte quelle piazze straordinarie che hanno dato un contributo determinante a un primo passo verso la firma della pace in Palestina. Grazie a voi che venite e partecipate a questa manifestazione, partendo da Perugia, da Assisi e dall'Umbria, insieme possiamo cambiare il mondo. Perché quando i nostri governi vedono le persone che si riversano nelle piazze, i giovani e anche coloro che magari non fanno attività politica per dire che la pace è l’unico metodo per risolvere le controversie internazionali e per difendere l’articolo 11 della nostra Costituzione che recita “l’Italia ripudia la guerra”, e sono chiamati a dare una risposta chiara e schierarsi. La speranza che deriva dal popolo della pace che manifesta pacifico nelle piazze ha avuto un ruolo e ha dato un contributo determinante. Con voi noi marciamo e marciamo perché non ci siano più vittime, non ci siano più guerre”.
Leggi tutto: Perugia-Assisi, partita la marcia della Pace: "Insieme possiamo cambiare il mondo"
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