
(Adnkronos) - "Non bisogna mai dimenticarsi del passato, da dove si arriva. Serve per guardare al futuro e per restare con i piedi per terra, perchè quando si sale tanto in alto e poi si cade ci si fa ancora più male. Questo non vuol tornare a fare solo quello che facevamo in passato, e cioè gli adempimenti, ma piuttosto guardare alle nuove sfide". Così Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, che celebra i 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti.

(Adnkronos) - "La formazione continua è sempre più un'infrastruttura del sistema produttivo italiano. Dobbiamo regolare questo sistema e aumentare la qualità. Abbiamo infatti necessità che questa formazione sia spesa bene, euro per euro, spingendo su un livello qualitativo superiore verso la media europea". Così, con Adnkronos/Labitalia, Massimo Temussi, direttore centrale politiche del lavoro ministero del Lavoro e delle politiche sociali, a margine del suo intervento alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione del 60esimo anniversario del consiglio nazionale dei professionisti.
Temussi ha ricordato come l'attività del ministero ha permesso che "oggi finalmente tutti i corsi di formazione sono mappati". E Temussi ha ricordato anche l'impegno del ministero nell'individuare con precisione la quota dei Neet in Italia, e cioè dei giovani che non studiano e non lavorano.
"Sapremo il numero in Italia ma teniamo conto che anche in Europa non esiste una certificazione del dato. Stiamo cercando di fare qualcosa di diverso attraverso l'integrazione delle piattaforme, visto che oggi con il digitale è possibile, e in perfetta interoperabilità con gli stakeholder sarà possibile avere un dato geo referenziato e perfetto su cui potere costruire una politica finalmente coerente", conclude.

(Adnkronos) - "La vaccinazione non è solo una misura individuale di protezione, ma un vero e proprio investimento per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale". Lo ha detto Roberta Siliquini, professore ordinario di Igiene all'università di Torino e past president Società italiana di igiene, in occasione del Congresso Siti in corso a Bologna, osservando che "un quarto degli anziani convive con almeno 2 patologie croniche". In questa popolazione "vaccinarsi significa prevenire malattie che possono avere un impatto importante sulla salute individuale e sull'intero sistema sanitario, riducendo ricoveri e liste d'attesa".
Non solo i vaccini stagionali come quelli per l'influenza e Covid-19, ma anche quelli contro pneumococco e Herpes zoster, contribuiscono a evitare complicanze e a migliorare la qualità della vita. "Le vaccinazioni - rimarca Siliquini - sono un presidio fondamentale per mantenere efficiente la sanità pubblica e per proteggere le persone più vulnerabili". In particolare, per pazienti oncologici, reumatologici o diabetici una semplice infezione può non solo avere esiti più gravi, ma anche compromettere la continuità delle terapie. "Pensiamo a un paziente diabetico: un'infezione può portare rapidamente a uno scompenso metabolico, aggravato dall'uso di farmaci che a loro volta interferiscono con il controllo della malattia", spiega l'esperta. Da qui l'importanza di vaccinarsi non solo contro influenza e Covid-19 - con vaccini specifici e ad alto dosaggio per chi ha difese ridotte - ma anche contro pneumococco e Herpes zoster. "La vaccinazione - conclude - è una misura semplice, ma determinante per preservare la salute e garantire continuità terapeutica alle persone più fragili".
Leggi tutto: Vaccini, Siliquini (Siti): "In anziani e fragili un investimento in salute pubblica"

(Adnkronos) - Jannik Sinner vola in semifinale a Vienna. L'azzurro ha battuto oggi, venerdì 24 ottobre, il kazako Alexander Bublik in due set con il punteggio di 6-4, 6-4 nei quarti di finale dell'Atp 500 austriaco. Sinner si regala così la sfida all'australiano e amico Alex De Minaur, numero sette del mondo e che ha sempre sconfitto negli 11 precedenti giocati in carriera. Jannik torna quindi in semifinale a Vienna dopo aver vinto l'edizione 2023 del torneo e aver dato forfait lo scorso anno. Sinner continua così la sua corsa nel torneo dopo aver eliminato il tedesco Daniel Altmaier all'esordio e aver vinto il derby azzurro degli ottavi con Flavio Cobolli.
Bublik, probabilmente memore della sfida senza storia degli ultimi US Open, sa che si si giocherà molto nel suo turno di servizio, e così cerca di tenere alta la propria percentuale di prime e incidere da subito nello scambio, a costo di forzare anche la seconda. La risposta di Sinner però sembra quella di New York e l'azzurro si conquista cinque palle break tra primo e terzo game, con il kazako costretto agli straordinari per annullarle tutte, una dopo l'altra. Mentre il numero due non soffre praticamente mai nel proprio turno di battuta, concedendo un solo punto nei primi quattro parziali al servizio, Bublik continua a disperarsi sulla risposta profonda e precisa dell'azzurro.
L'equilibrio, ma soltanto nel risultato, si spezza nel settimo game, quando una corta sbagliata del kazako, reduce dalla miglior stagione della carriera con quattro titoli vinti, vale il break. Bublik prova a giocare con il pubblico concedendosi il lusso di firmare un punto battendo dal basso e prendendosi un misto di applausi e fischi: è l'ultima emozione del primo set, che Sinner conquista 6-4.
Bublik prova a cambiare qualcosa nel secondo parziale. Varia tanto il servizio, sale a rete, colpisce al volo da fondocampo, cerca di sorprendere Sinner, insomma, ma senza grande successo. I turni di battuta di Jannik scorrono lisci, mentre il kazako deve lottare con la risposta avversaria, sempre più profonda e a caccia delle righe. Il break è nell'aria e arriva al quinto game, con Bublik che spacca la racchetta in un moto di frustrazione difficile da contenere. Sinner continua a giocare con il pilota automatico al servizio. L'unica speranza di Bublik nella prima e così il kazako tira tutto, ma ormai è troppo tardi. Sinner chiude il set con un altro 6-4 e vola in semifinale.
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(Adnkronos) - Nell'estate del 1812, l'imperatore francese Napoleone Bonaparte guidò oltre mezzo milione di soldati a invadere l'Impero russo. Già a dicembre solo una piccola parte di quella Grande Armata era ancora in vita, e la campagna di Russia si concluse con una sconfitta devastante che inferse un duro colpo alle ambizioni napoleoniche. I documenti storici raccontano che la fame, il freddo e il tifo sfiancarono gli uomini di Bonaparte costringendoli alla ritirata. Ora, a più di 2 secoli di distanza, la scienza riscrive quel pezzo di storia. Uno studio dell'Istituto Pasteur - apparso a luglio in versione preprint su 'bioRxiv' e pubblicato oggi su 'Current Biology' - analizzando il Dna isolato ed estratto dai denti di 13 soldati dell'esercito francese ha scoperto che a combattere dalla parte nel nemico ci furono 2 insospettabili alleati: i batteri della febbre paratifoide e della febbre ricorrente.
I ricercatori dell'Unità di Paleogenomica microbica dell'Istituto Pasteur, in collaborazione con il Laboratorio di Antropologia bioculturale dell'università di Aix-Marseille, hanno condotto le loro indagini su resti riesumati nel 2002 da una fossa comune di Vilnius (Lituania), sulla strada della ritirata dell'esercito di Napoleone. Gli scienziati hanno utilizzato tecniche di sequenziamento di nuova generazione applicate al Dna antico per scovare nel genoma ottenuto dai denti dei soldati potenziali agenti infettivi. Per riuscirci, hanno collaborato con colleghi dell'università di Tartu (Estonia) sviluppando una metodica che permettesse di identificare accuratamente eventuali microrganismi anche se il loro Dna forniva solo una bassa copertura, indicando in alcuni casi anche una discendenza specifica. Hanno così trovato le 'firme genetiche' di 2 batteri: Salmonella enterica sottospecie enterica (sierotipo Paratyphi C), che causa la febbre paratifoide, e Borrelia recurrentis, responsabile di una malattia trasmessa dai pidocchi e caratterizzata da febbre ricorrente, con attacchi seguiti da periodi di remissione. Entrambe le patologie possono provocare sintomi come febbre alta, affaticamento e problemi digestivi. "La loro presenza simultanea - ritengono gli autori - potrebbe aver contribuito al peggioramento delle condizioni dei soldati", i cui fisici erano già "indeboliti da freddo, fame e carenza di servizi igienici".
Dei 13 soldati napoleonici riesumati a Vilnius, i denti di 4 sono risultati positivi a S. enterica Paratyphi C e quelli di 2 a B. recurrentis. Poiché l'analisi si è basata sui campioni di soli 13 soldati (su oltre 3mila corpi sepolti a Vilnius e circa 500-600mila componenti della Grande Armée , 300mila dei quali morirono durante la ritirata), i ricercatori ritengono "impossibile determinare in che misura questi patogeni abbiano contribuito all'altissima mortalità osservata". Tuttavia, lo studio fornisce "la prima prova genetica" della presenza di questi 2 batteri nell'esercito napoleonico della campagna di Russia. Mentre lavori precedenti avevano rilevato nell'Armata di Bonaparte tracce genetiche dell'agente del tifo, la Rickettsia prowazekii, e di quello della febbre delle trincee, Bartonella quintana, il nuovo studio non ha rinvenuto questi 2 microrganismi. Una discrepanza di risultati legata probabilmente all'impiego di tecniche di sequenziamento diverse, ipotizzano gli scienziati.
"Accedere ai dati genomici dei patogeni che circolavano nelle popolazioni storiche ci aiuta a comprendere come le malattie infettive si siano evolute, diffuse e siano scomparse nel tempo", nonché "a identificare i contesti sociali o ambientali che hanno avuto un ruolo in questi sviluppi. Queste informazioni ci forniscono spunti preziosi per comprendere e affrontare meglio le malattie infettive oggi", afferma Nicolás Rascovan, responsabile dell'Unità di Paleogenomica dell'Istituto Pasteur e autore principale del lavoro.
"Nella maggior parte dei resti umani antichi - sottolinea - il Dna patogeno è estremamente frammentato e presente solo in quantità molto ridotte, il che rende molto difficile ottenere genomi completi. Abbiamo quindi bisogno di metodi in grado di identificare in modo univoco gli agenti infettivi a partire da questi segnali deboli, e talvolta persino di individuare le discendenze, per esplorare la diversità patogena del passato".
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Tra testi classici e contemporanei, al TsE di Cagliari...
Progetto finanziato da Regione rivolto a donne pescatrici Bahia... 
(Adnkronos) - E' stata condannata all'ergastolo, senza possibilità di libertà condizionale, la 27enne di origini algerine Dahbia Benkired che nell'ottobre del 2022 stuprò, torturò e uccise Lola Daviet, di 12 anni, rapita dopo essere uscita da scuola. Un caso che ha sconvolto la Francia e che, dopo una settimana di processo, si è concluso con il tribunale che ha accolto la richiesta della madre della vittima di condannare Benkired alla pena massima consentita in Francia. Le Figaro nota che si tratta di una pena estremamente rara in Francia, la più pesante prevista dal Codice penale, che impedisce qualsiasi adeguamento della pena.
"Questa decisione non vi restituirà Lola. Tuttavia, speriamo che rappresenti un passo avanti nel vostro percorso di recupero", ha detto il presidente del Tribunale rivolgendosi alla madre e al fratello maggiore della vittima, Delphine Daviet-Ropital e Thibault. Nel crimine è stata esercitata "estrema crudeltà", ha aggiunto parlando di "vera tortura". Benkired ha dieci giorni per presentare ricorso.
Leggi tutto: Francia, ergastolo a donna che ha stuprato e ucciso la 12enne Lola

(Adnkronos) - Ci vorrà ancora qualche mese per vedere il ritorno in tv, su Rai1, di 'Ok, il prezzo è giusto', uno dei format più iconici della televisione italiana. Secondo quanto apprende l'Adnkronos, la Rai starebbe valutando la messa in onda del game show in prima serata non prima di fine febbraio, dopo le Olimpiadi invernali e dopo il Festival di Sanremo.
Il progetto, ancora in fase di definizione, prevederebbe inizialmente un ciclo di 3 o 4 puntate, con una formula rinnovata rispetto al format all'originale.
Per la conduzione, il nome in pole position sarebbe quello di Flavio Insinna, che non conduce un programma seriale sulla Rai da quando nel 2023 si è conclusa la sua fortunata esperienza a 'L'Eredità'. Da allora, ha condotto 'Famiglie d'Italia' su La7 nel 2024. Su Rai1 è però tornato negli ultimi due anni per partecipare a diversi programmi, compresa l'edizione attualmente in onda di 'Tale e Quale Show'. Non sarebbe la prima volta che Insinna riporta in tv un format storico: nel 2021 toccò sempre a lui testare un ritorno estivo su Rai1 del format 'Il pranzo è servito'.
Al momento vige il massimo riserbo da parte di Viale Mazzini e non vi sono conferme ufficiali. Tra le incognite, secondo i rumors, ci sarebbe anche il titolo definitivo del programma, che potrebbe anche discostarsi da quello storico.
Leggi tutto: 'Ok, il prezzo è giusto' su Rai1 dopo Sanremo, Insinna in pole per conduzione
(Adnkronos) - Andrea Sempio, indagato per il delitto Garlasco, è arrivato poco prima delle 15 insieme ai suoi legali, Liborio Cataliotti, Angela Taccia e al consulente tecnico Armando Palmegiani nella Clinica Mangiagalli di Milano "per fare delle misurazioni antropometriche" nell'ambito della nuova consulenza che la Procura di Pavia ha affidato all'antropologa forense Cristina Cattaneo.
Da quando emerge - la notizia è stata diffusa dalla trasmissione tv 'Dentro la notizia' in onda su Canale 5 - le misurazioni antropometriche hanno riguardato tutto il corpo: caviglie, piedi, arti superiori, statura e peso. Si tratta di elementi che dovranno essere confrontati con le ferite trovate sul corpo di Chiara Poggi e con la Bpa del Ris di Cagliari e che serviranno a chiarire la dinamica del delitto di Garlasco.
"Sono assolutamente tranquillo, tutto bene", ha detto Sempio lasciando, dopo circa tre ore, l'istituto di Medicina legale. Mentre il legale ha aggiunto che "Andrea ha acconsentito spontaneamente, e senza rifiutarsi, a farsi prendere le misurazioni corporee dimostrando piena collaborazione". Agli approfondimenti hanno preso parte anche il consulente tecnico Armando Palmegiani oltre ai difensori Liborio Cataliotti e Angela Taccia.
(Adnkronos) - Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Garlasco, è arrivato poco prima delle 15 insieme ai suoi legali, Liborio Cataliotti, Angela Taccia e al consulente tecnico Armando Palmegiani nella Clinica Mangiagalli di Milano "per fare delle misurazioni antropometriche" nell'ambito della nuova consulenza che la Procura di Pavia ha affidato all'antropologa forense Cristina Cattaneo. Da quando emerge - la notizia è stata diffusa dalla trasmissione tv 'Dentro la notizia' in onda su Canale 5 - le misurazioni antropometriche riguarderebbero tutto il corpo: caviglie, piedi, arti superiori, statura e peso. Si tratta di elementi che dovranno essere confrontati con le ferite trovate sul corpo di Chiara Poggi e con la Bpa del Ris di Cagliari.
Leggi tutto: Caso Garlasco, Andrea Sempio convocato per accertamenti antropometriche
Incidente sul lavoro, 47enne ricoverato al S. Francesco di Nuoro... 
(Adnkronos) - "Al 2035 avremo l'uscita dal mercato del lavoro di 6 milioni di addetti, l'ossatura dei mestieri in Italia, che hanno ottenuto il trasferimento delle competenze attraverso i canali informali. A oggi gli strumenti di placement, come l'apprendistato e i tirocini, sono sottoutilizzati. E' necessario puntare sulla formazione permanente, basata sui fabbisogni, con la cooperazione di tutti gli attori coinvolti". Così, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro, Natale Forlani, presidente dell'Inapp, analizzando la situazione del mercato del lavoro.
Secondo Forlani, quindi, è necessario che al termine "del programma Gol si faccia il punto sulle criticità e sui risultati positivi, senza se e senza ma, guardando agli interessi del Paese", con l'auspicio che i soggetti coinvolti "non guardino all'assistenza dello Stato ma piuttosto mettendo in campo responsabilità e innovazione sociale per fronteggiare le prossime sfide che abbiamo di fronte", conclude.
50 atleti in gara. Tra azzurri Bianca Seregni e Michele Sarzilla... 
(Adnkronos) - “In 45 anni, da quando è stato ucciso Piersanti Mattarella, non ho mai sentito parlare di questo guanto. Mai. Glielo posso assicurare”. A parlare con l’Adnkronos è Bruno Contrada, l’ex numero 2 del Sisde, che il 6 gennaio del 1980, quando fu ucciso il presidente della Regione, era a capo della Squadra mobile di Palermo, ad interim, dopo l’uccisione di Boris Giuliano. “Io facevo sia il dirigente della Criminalpol che il capo della Mobile – racconta Contrada che oggi ha 94 anni - Dopo poco tempo prese il mio posto Giuseppe Impallomeni, che fu portato dal questore Vincenzo Immordino, per sostituire Boris Giuliano. Una nomina avvenuta contro il mio parere”.
Contrada non andò sul luogo dell’omicidio, quella mattina del 6 gennaio 1980. Ma nell’estate di quell’anno raggiunse la vedova di Piersanti Mattarella, che era in vacanza a Londra. “Fu il questore di allora a chiedermi di andare a Londra per mostrare alla vedova, Irma Chiazzese, una foto. Quella di Salvatore Inzerillo. Era stato pochi giorni dopo l’omicidio del Procuratore Gaetano Costa. E la signora disse: ‘Lo escludo che sia stato lui a sparare’. Io, temendo che avesse paura, la rassicurai e le dissi: ‘Non lo dirò mai a nessuno se lo ha riconosciuto’ ma lei insistette e disse che non era lui. Così me ne tornai a Palermo”.
Poi, parlando dell’ex Prefetto Filippo Piritore, finito ai domiciliari, dice: “Non è mai stato alle mie dirette dipendenze. E soprattutto non eravamo amici. Io ero alla Criminalpol e ad interim alla Mobile”. Secondo la Procura di Palermo i rapporti tra i due erano ottimi al punto che Piritore avrebbe invitato Contrada al battesimo della figlia, nata nel febbraio del 1980.
“Non ricordo assolutamente di essere andato al battesimo della figlia di Piritore”, dice Contrada. “Magari mi avrà invitato ma non sono andato, assolutamente. Né sono mai stato a casa sua o lui a casa mia”. E poi parla di una fotografia con i funzionari della Squadra mobile di allora, e ribadisce: “E Piritore non c’era”.
Dopo l’omicidio, Bruno Contrada ebbe dei contatti con l’allora pm che coordinava l’inchiesta sull’omicidio Mattarella, Pietro Grasso. “Ho avuto dei contatti con Grasso, mi pare che gli consegnai un rapporto giudiziario, in particolare sugli appalti sulle scuole”. Poi, tornando a parlare di Piritore ribadisce: “Non ho alcun elemento per dire che lui avrebbe depistato le indagini, se solo avessi avuto la minima idea lo avrei denunciato io alla Procura…”. (di Elvira Terranova)
Leggi tutto: Omicidio Mattarella, Contrada: "Mai saputo del guanto, con Piritore mai stati amici"

(Adnkronos) - Avis Budget Group ha annunciato il debutto europeo di Avis First, l’innovativo servizio premium pensato per rivoluzionare l’esperienza di noleggio auto dei viaggiatori più esigenti. A partire dal 22 ottobre 2025, negli aeroporti di Roma Fiumicino, Ginevra e Zurigo Kloten, Avis First elimina code e le attese, offrendo un viaggio esclusivo e personalizzato fin dal momento dell’arrivo. Il servizio verrà presto attivato anche in altre location. “In Avis Budget Group abbiamo intrapreso un percorso di trasformazione ambizioso. Il nostro obiettivo è ridefinire il settore dell’autonoleggio attraverso l’innovazione, con un approccio sempre più incentrato sul cliente”, ha dichiarato Anna Pawlak-Kuliga, President International. “Vogliamo restituire ai nostri clienti il loro tempo prezioso e portare l’intera esperienza di viaggio a un livello superiore”.
“Avis First non è un semplice upgrade. E' un modo completamente nuovo di concepire l’inizio e la fine di un viaggio per chi cerca un’esperienza premium”, ha aggiunto James Adams, VP Chief Commercial Officer, International. “Abbiamo ascoltato i nostri clienti – viaggiatori che apprezzano servizi di alto livello e per i quali ogni minuto è prezioso, ma anche famiglie che desiderano la massima comodità – e abbiamo creato un servizio che offre praticità e tranquillità senza precedenti”.
Avis First introduce un vero e proprio servizio in stile concierge: i viaggiatori vengono accolti direttamente agli arrivi da un referente Avis dedicato, che li accompagna personalmente alla loro BMW premium – una sofisticata Serie 3, 4 o 5, oppure un lussuoso e versatile SUV X3 o X5 – parcheggiata a pochi passi dal terminal. Questo servizio su misura assicura un passaggio immediato e senza stress dall’aereo all’auto, permettendo ai clienti di saltare completamente i tradizionali banchi di noleggio. Alex Zouaghi, content creator specializzato in viaggi, commenta: “Per chi come me viaggia per lavoro, l’ultima cosa che si desidera atterrando in un nuovo Paese è perdere tempo per capire come ritirare l’auto a noleggio. Ho sempre i minuti contati, quindi alcuni trucchi sono fondamentali: come avere tutti i documenti (patente, assicurazione, dati di pagamento) salvati in una cartella sul telefono o, ancora meglio, nell'app della compagnia di noleggio. Bus navetta, cambi di terminal, la ricerca del parcheggio giusto sai che prima o poi ce la farai, ma non avete idea di quante volte ho desiderato una sorta di ‘speedy boarding’ anche per il noleggio auto: per arrivare dritto al veicolo, accendere il motore e partire. L’attesa è finita. Avis First ha lanciato un servizio di noleggio con concierge che ti porta dall’aereo al posto di guida in un attimo”.
Leggi tutto: Avis ridefinisce il viaggio premium con 'Avis First'

(Adnkronos) - L'Unione Europea ha formalmente contestato a Meta e TikTok la violazione dei propri obblighi di trasparenza, a seguito di un'indagine che potrebbe culminare in sanzioni di notevole entità.
L'indagine ha accertato che entrambe hanno violato l'obbligo di garantire ai ricercatori un accesso adeguato ai dati pubblici, previsto dal Digital Services Act (Dsa). La Commissione Europea ha anche accertato, sempre in via provvisoria, che Meta, sia per Instagram che per Facebook, ha violato l'obbligo di fornire agli utenti meccanismi semplici per segnalare contenuti illegali e di consentire loro di contestare efficacemente le decisioni di moderazione dei contenuti.
Le conclusioni preliminari della Commissione indicano che Facebook, Instagram e TikTok potrebbero aver messo in atto procedure e strumenti onerosi per consentire ai ricercatori di richiedere l'accesso ai dati pubblici. Queste barriere lasciano ai ricercatori dati parziali o inaffidabili, cosa che influisce sulla loro capacità di condurre ricerche, ad esempio per quanto riguarda l'esposizione degli utenti, compresi i minori, a contenuti illegali o dannosi.
Consentire ai ricercatori l'accesso ai dati delle piattaforme, sottolinea l'esecutivo Ue, è un obbligo di trasparenza essenziale previsto dal Dsa, poiché permette un controllo pubblico sul potenziale impatto delle piattaforme sulla salute fisica e mentale degli utenti.
Per quanto riguarda la sola Meta, né Facebook né Instagram, secondo la Commissione, offrono un meccanismo di notifica e azione "intuitivo" e "facilmente accessibile" per consentire agli utenti di segnalare contenuti illegali, come materiale pedopornografico o terroristico. I meccanismi applicati da Meta, secondo l'esecutivo Ue, sembrano imporre agli utenti diversi passaggi "inutili" e richieste aggiuntive. Inoltre, sia Facebook che Instagram sembrano utilizzare i cosiddetti dark pattern, vale a dire interfacce ingannevoli, per quanto riguarda i meccanismi di notifica e azione.
Queste pratiche, osserva la Commissione, possono creare confusione e dissuasione. I meccanismi di Meta per segnalare e rimuovere i contenuti illegali, secondo l'esecutivo Ue, potrebbero essere inefficaci. Per il Dsa, invece, i meccanismi di notifica e azione sono fondamentali per consentire agli utenti dell'Ue e ai segnalatori attendibili di informare le piattaforme online che determinati contenuti non sono conformi alle leggi Ue o nazionali. Le piattaforme online non beneficiano dell'esenzione di responsabilità prevista dal Dsa nei casi in cui non abbiano agito tempestivamente dopo essere state informate della presenza di contenuti illegali sui loro servizi.
Il Dsa garantisce inoltre agli utenti nell'Ue il diritto di contestare le decisioni di moderazione dei contenuti, quando le piattaforme rimuovono i loro contenuti o sospendono i loro account. Oggi, secondo i rilievi preliminari della Commissione, i meccanismi di ricorso contro le decisioni di Facebook e Instagram non sembrano consentire agli utenti di fornire spiegazioni o prove a sostegno dei propri ricorsi. Questo rende difficile, per gli utenti, spiegare perché non sono d'accordo con la decisione di Meta sui contenuti. Questo limita l'efficacia del meccanismo di ricorso.
Le opinioni della Commissione relative allo strumento di segnalazione, ai dark pattern e al meccanismo di reclamo di Meta si basano su un'indagine approfondita, che ha coinvolto anche la Coimisiún na Meán, il coordinatore dei servizi digitali irlandese, un'authority piuttosto attiva. Facebook, Instagram e TikTok possono esaminare i documenti contenuti nei fascicoli d'indagine della Commissione e hanno la facoltà di rispondere per iscritto alle conclusioni preliminari.
Le piattaforme possono adottare misure per porre rimedio alle violazioni. Parallelamente, verrà consultato il Comitato europeo per i servizi digitali. Se il parere preliminare della Commissione verrà confermato, l'esecutivo potrà emettere una decisione di non conformità, che può comportare una sanzione per un importo fino al 6% del fatturato annuo mondiale totale del fornitore. La Commissione può anche imporre sanzioni periodiche, per obbligare una piattaforma a mettersi in regola.
Nuove possibilità, sottolinea la Commissione, si apriranno per i ricercatori il 29 ottobre prossimo, con l'entrata in vigore dell'atto delegato sull'accesso ai dati, che garantirà l'accesso ai dati non pubblici provenienti da piattaforme online e motori di ricerca di grandi dimensioni, con l'obiettivo di rafforzarne la responsabilità e identificare i potenziali rischi derivanti dalle loro attività.
Leggi tutto: Ue contro Meta e TikTok, indagine per violazione trasparenza: rischio multa

(Adnkronos) - La rinosinusite cronica con poliposi nasale (CRSwNP) è una malattia infiammatoria complessa, caratterizzata dalla presenza di una persistente infiammazione della mucosa nasale accompagnata da noduli benigni chiamati polipi nasali. I polipi nasali possono ostruire le vie respiratorie a livello nasale e portare a difficoltà respiratorie, riduzione o perdita dell'olfatto, secrezione nasale, dolore al viso, disturbi del sonno e altri eventi avversi che impattano negativamente sulla qualità della vita. Per coloro che convivono con la malattia - a livello globale sono circa 320 milioni di persone - arrivano buone notizie con l'approvazione Ue dell'anticorpo monoclonale tezepelumab come terapia aggiuntiva ai corticosteroidi intranasali per il trattamento di pazienti adulti con rinosinusite cronica con poliposi nasale severa per i quali la terapia con corticosteroidi sistemici e/o l'intervento chirurgico non forniscono un controllo adeguato della malattia.
L'approvazione della Commissione europea - riporta una nota - segue il parere positivo del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea del farmaco (Ema) e si basa sui risultati positivi dello studio di fase 3 Waypoint, presentati a San Diego in occasione del congresso congiunto American Academy of Allergy Asthma & Immunology (Aaaai)/World Allergy Organization (Wao) 2025 e pubblicati contestualmente sul 'New England Journal of Medicine'. Nello studio Waypoint, tezepelumab ha dimostrato una riduzione statisticamente significativa e clinicamente rilevante della dimensione dei polipi nasali, ha eliminato quasi completamente la necessità di intervento chirurgico e ha ridotto significativamente l'assunzione di corticosteroidi sistemici rispetto al placebo.
"La rinosinusite cronica con poliposi nasale è una patologia complessa e difficile da trattare, in quanto è spesso correlata a interventi chirurgici ripetuti e a un trattamento continuativo con corticosteroidi sistemici, entrambi associati a possibili eventi avversi seri. L'approvazione europea di tezepelumab - ha commentato Oliver Pfaar, Chair of the Section Rhinology and Allergy, Ent-Department, University Hospital Marburg, Philipps-Universität Marburg in Marburg, Germany e principal investigator dello studio Waypoint - fornisce alla comunità clinica una nuova e innovativa opzione terapeutica che ha dimostrato una riduzione clinicamente significativa e rilevante della dimensione dei polipi nasali, della gravità dei sintomi e della necessità di interventi chirurgici e di assumere corticosteroidi sistemici, rispetto al placebo".
"In Europa circa la metà dei pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale rimane non controllata nonostante la terapia standard attualmente disponibil. Per tale motivo l'approvazione europea di tezepelumab rappresenta un passo avanti veramente rilevante per il trattamento di questa malattia complessa. Questa approvazione - ha dichiarato Ruud Dobber, Executive Vice President and President, BioPharmaceuticals Business Unit, AstraZeneca - estende i benefici e l'efficacia di tezepelumab oltre l’asma grave e conferma il valore del suo meccanismo d'azione innovativo basato sull'inibizione mirata della linfopoietina timica stromale (Tslp), intervenendo direttamente sull'infiammazione epiteliale alla sua origine".
Per molti pazienti con rinosinusite cronica con poliposi nasale non controllata, che manifestano frequentemente una ostruzione del flusso aereo e sintomi quali congestione e una difficoltà nella percezione degli odori, le attuali terapie come i corticosteroidi sistemici e interventi chirurgici ripetuti a livello dei seni paranasali, non garantiscono un sollievo duraturo. Tezepelumab - conclude la nota - è un anticorpo monoclonale, first-in-class, che inibisce l'azione della Tslp, una citochina epiteliale chiave nell'innescare la cascata infiammatoria e perpetuare l'infiammazione di tipo allergico, eosinofilico e altri tipi di infiammazione, correlate all'asma grave e ad altre patologie infiammatorie.
Leggi tutto: Rinosinusite cronica con poliposi nasale, ok Ue a monoclonale tezepelumab

(Adnkronos) - "E’ scomparso a causa di un malore improvviso, Giuliano Besson, imprenditore ed ex discesista della Valanga Azzurra. Aveva 75 anni". Lo rende noto oggi, venerdì 24 ottobre, la Fisi con un comunicato sul proprio sito ufficiale.
"Dopo l’addio agli sci aveva fondato il suo marchio d’abbigliamento e, di recente, scritto un’autobiografia -si legge su fisi.org-. Besson prese parte ai Giochi Olimpici invernali di Sapporo 1972, validi anche come Mondiali e fu la sua unica presenza olimpica. Si piazzò 11/o nella discesa libera, e sempre quell’anno, vinse il titolo italiano nella stessa specialità. In Coppa del Mondo ottenne il primo risultato di rilievo il 15 marzo dello stesso anno in Val Gardena, quando fu 7º sempre nella sua specialità preferita. Vincitore nel 1973 del Kandahar delle Ande in discesa libera, la gara più veloce al mondo, ottenne il podio in Coppa del Mondo il 26 gennaio 1974 piazzandosi 2º nella discesa libera disputata sulla Streif di Kitzbühel, a pari tempo con Stefano Anzi e dietro a Roland Collombin, e ai successivi Mondiali di Saint Moritz 1974 fu 5º. Il suo ultimo piazzamento internazionale fu il 9º posto ottenuto nella discesa libera di Coppa del Mondo disputata a Wengen l’11 gennaio 1975".
"All’età di 24 anni, insieme a Stefano Anzi, era stato eletto dai propri compagni di squadra quale rappresentante della Valanga Azzurra, in difesa dei diritti degli atleti stessi. A 25 anni, dopo aver dovuto dire addio allo sci, Besson si era trasformato in un imprenditore, fondando il marchio che porta il suo nome e quello del collega Stefano Anzi. Il Presidente Flavio Roda e tutta la Federazione Italiana Sport Invernali sono vicini alla famiglia Besson in questo momento doloroso", conclude la nota della Fisi.
Leggi tutto: Sci, muore Giuliano Besson: ex discesista della 'Valanga Azzurra' aveva 75 anni
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