
(Adnkronos) - Israele non sa dove si trovano quattro dei restanti 13 corpi di ostaggi ancora nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l'emittente pubblica Kan, sottolineando che Israele ha cercato di far capire agli Stati Uniti quanto sia importante recuperare le salme. Kan spiega che la scorsa settimana il capo di stato maggiore delle Idf, il tenente generale Eyal Zamir, ha cercato di spiegare al vicepresidente statunitense JD Vance che Israele ha trascorso anni cercando di localizzare i resti di Hadar Goldin, il cui corpo è uno dei 13 che Israele sta ancora aspettando di recuperare.
I funzionari israeliani ritengono che Hamas potrebbe facilmente restituire alcuni dei corpi attualmente in suo possesso, anche se il gruppo ha affermato di aver bisogno di assistenza per localizzarli e recuperarli. Ieri alcune squadre della Croce Rossa e dell'Egitto hanno unito le forze per scavare e cercare le salme.
Le Forze di difesa israeliana, le Idf, si sono ritirate dall'area in cui sono in corso le ricerche delle salme degli ostaggi nel territorio della Striscia di Gaza, controllato da Israele oltre la Linea Gialla. Lo hanno riferito fonti informate al sito di Ynet, spiegando che le Idf si sono ritirate temendo uno scontro con i miliziani di Hamas e in seguito alle pressioni dei Paesi mediatori. Nella zona stanno infatti operando miliziani di Hamas e squadre della Croce Rossa internazionale, oltre che agenti inviati dall'Egitto, per cercare di recuperare le salme.
Ci saranno anche truppe provenienti dal Pakistan, dall'Indonesia e dall'Azerbaigian nella forza internazionale che avrà il compito di stabilizzare la Striscia di Gaza. Lo hanno riferito funzionari della difesa israeliana ai deputati della Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset in un briefing a porte chiuse la scorsa settimana, secondo quanto riportato dal sito di notizie Ynet. L'Indonesia si è offerta pubblicamente di inviare truppe per questa iniziativa e alcuni funzionari hanno dichiarato al Times of Israel che anche l'Azerbaigian ha accettato di inviare soldati.

(Adnkronos) - Brutto incidente prima della gara di Moto3. Nel giro di allineamento, infatti, Noah Dettwiler ha rallentato ed è stato colpito in pieno da Juan Antonio Rueda. Entrambi i piloti sono stati soccorsi in pista, stabilizzati e trasportati in elicottero all'ospedale di Kuala Lumpur. Lo spagnolo è "sveglio e vigile, con una frattura alla mano e svariate contusioni". Lo svizzero è ricoverato in terapia intensiva, in condizioni stabili dopo diversi arresti cardiaci.
"Durante il giro di ricognizione a Sepang, il nostro pilota Noah Dettwiler è stato coinvolto in un grave incidente. È stato trasportato in ospedale a Kuala Lumpur, dove dovrà sottoporsi a diversi interventi chirurgici", ha scritto il team Cip Green Power su Instagram. "È in buone mani e vi chiediamo gentilmente di rispettare la sua privacy. Al momento non condivideremo ulteriori dettagli. Noah è un vero combattente, e tutto il team CIP Green Power è al suo fianco. Vi terremo aggiornati non appena sarà possibile".
Il papà del pilota Andy Dettwiler ha raccontato di un pilota in questo momento stabile e ricoverato in terapia intensiva. Il padre avrebbe rivelato a Blick che il figlio "ha subito diversi arresti cardiaci. Ora è in condizioni stabili, ma è presto per dichiararlo fuori pericolo. Hanno lottato per salvargli la vita".
Leggi tutto: Incidente in Moto 3, Dettwiler colpito in pieno da Rueda: piloti in ospedale

(Adnkronos) - La Libertad Avanza (LLA), il partito del presidente Javier Milei, ha vinto le elezioni di medio termine in Argentina tenutesi ieri, domenica 26 ottobre, ampliando così la sua rappresentanza sia alla Camera dei deputati che al Senato in una giornata elettorale in cui ha ottenuto circa il 41 e il 42% dei voti, rispettivamente, diventando il partito più votato.
Con un'affluenza del 67,9% e il 97,2% dei voti scrutinati, LLA ha ottenuto il 40,8% dei voti, davanti a Fuerza Patria, che si è fermato al di sotto del 24,3% e dei 31 seggi, e di altre formazioni con risultati modesti, tra cui solo Provincias Unidas ha raggiunto il milione di voti, appena il cinque per cento del totale, che le garantisce anche cinque deputati.
“Oggi abbiamo raggiunto un punto di svolta, oggi inizia la costruzione di una grande Argentina”, ha detto il presidente 55enne ai suoi sostenitori durante un comizio per la vittoria a Buenos Aires. Ha aggiunto che il Paese andrà avanti con quello che ha definito “il Congresso più riformista della storia dell'Argentina”. Milei ha affermato che LLA ha più che triplicato la sua rappresentanza, conquistando 101 seggi alla Camera bassa, rispetto ai 37 precedenti, e 20 seggi al Senato, rispetto ai sei precedenti.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è congratulato con il suo alleato e omologo argentino Milei per quella che ha definito ''una vittoria schiacciante'' alle elezioni di medio termine. "Congratulazioni al presidente Javier Milei per la sua schiacciante vittoria in Argentina. Sta facendo un lavoro meraviglioso! La nostra fiducia in lui è stata confermata dal popolo argentino", ha scritto Trump sul suo Truth Social durante un tour in Asia.
La provincia di Buenos Aires ha fornito il risultato più inaspettato, con la LLA che si è ripresa dalla sconfitta nelle elezioni locali del mese scorso in quella che in precedenza era stata una roccaforte peronista.
Da quando è entrato in carica nel dicembre 2023, Milei, ex opinionista televisivo, ha tagliato decine di migliaia di posti di lavoro nel settore pubblico, congelato i lavori pubblici, ridotto la spesa per la sanità, l'istruzione e le pensioni e intrapreso un'ampia deregolamentazione. Le sue riforme hanno inizialmente spinto milioni di persone in una povertà ancora più profonda, ma hanno contribuito a ridurre l'inflazione di due terzi, anche se la crescita economica, i consumi e la produzione rimangono deboli.

(Adnkronos) - La Libertad Avanza (LLA), il partito del presidente Javier Milei, ha vinto le elezioni di medio termine in Argentina tenutesi ieri, domenica 26 ottobre, ampliando così la sua rappresentanza sia alla Camera dei deputati che al Senato in una giornata elettorale in cui ha ottenuto circa il 41 e il 42% dei voti, rispettivamente, diventando il partito più votato.
Con un'affluenza del 67,9% e il 97,2% dei voti scrutinati, LLA ha ottenuto il 40,8% dei voti, davanti a Fuerza Patria, che si è fermato al di sotto del 24,3% e dei 31 seggi, e di altre formazioni con risultati modesti, tra cui solo Provincias Unidas ha raggiunto il milione di voti, appena il cinque per cento del totale, che le garantisce anche cinque deputati.
“Oggi abbiamo raggiunto un punto di svolta, oggi inizia la costruzione di una grande Argentina”, ha detto il presidente 55enne ai suoi sostenitori durante un comizio per la vittoria a Buenos Aires. Ha aggiunto che il Paese andrà avanti con quello che ha definito “il Congresso più riformista della storia dell'Argentina”. Milei ha affermato che LLA ha più che triplicato la sua rappresentanza, conquistando 101 seggi alla Camera bassa, rispetto ai 37 precedenti, e 20 seggi al Senato, rispetto ai sei precedenti.
La provincia di Buenos Aires ha fornito il risultato più inaspettato, con la LLA che si è ripresa dalla sconfitta nelle elezioni locali del mese scorso in quella che in precedenza era stata una roccaforte peronista.
Da quando è entrato in carica nel dicembre 2023, Milei, ex opinionista televisivo, ha tagliato decine di migliaia di posti di lavoro nel settore pubblico, congelato i lavori pubblici, ridotto la spesa per la sanità, l'istruzione e le pensioni e intrapreso un'ampia deregolamentazione. Le sue riforme hanno inizialmente spinto milioni di persone in una povertà ancora più profonda, ma hanno contribuito a ridurre l'inflazione di due terzi, anche se la crescita economica, i consumi e la produzione rimangono deboli.
Leggi tutto: Argentina, Milei trionfa alle elezioni: vittoria con oltre il 40% delle preferenze

(Adnkronos) - "Non farò le scarpe al sindaco Gualtieri". Carlo Verdone ieri sera sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, in occasione dell'anteprima della quarta e ultima stagione della sua serie 'Vita da Carlo', ha regalato un siparietto con Gualtieri in vista del 17 novembre, giorno in cui Verdone non solo compirà 75 anni, ma sarà sindaco per un giorno. "Ora prende il mio posto", dice scherzando Gualtieri, che aggiunge: "Sarà una giornata bellissima". E insieme promettono: "Partiremo dalle periferie" (VIDEO).
"Abbiamo voluto fargli questo omaggio perché è un grande artista, un grande cineasta e un grande interprete della città di Roma e dei romani riuscendo a cogliere tutte le sfumature con una sensibilità straordinaria".
E poi l'incursione del produttore Aurelio De Laurentiis: "Carlo vorrebbe ridare Roma ai romani". Alla domanda 'Perché adesso di chi è?', Verdone risponde: "È di tutti".
Leggi tutto: Verdone sarà sindaco di Roma per un giorno: "Ma non farò le scarpe a Gualtieri"

(Adnkronos) - ''La possibilità di un incontro a Budapest'' tra il leader del Cremlino Vladimir Putin e il presidente americano Donald Trump ''dipenderà dagli Stati Uniti''. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nel corso di un'intervista con il canale ungherese su YouTube Ultrahang.
Il capo della diplomazia russa ha poi sottolineato che ''la questione territoriale in Ucraina viene discussa in vari formati'' e che ''Putin l'ha sollevata durante il suo incontro con Trump''. Quanto al colloquio di ieri con il segretario di Stato americano Marco Rubio, Lavrov dice che "è andato tanto bene" che ''alla fine gli Stati Uniti non hanno ritenuto necessario un incontro di persona''.
Non è corretto dire che il vertice tra il presidente americano Donald Trump e il leader del Cremlino Vladimir Putin a Budapest è stato annullato, perché i due leader non avevano ancora fissato una data. Lo sostiene il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov al Vftrk, sottolineando che la Russia e gli Stati Uniti hanno capito che l'incontro tra Putin e Trump non dovrebbe essere rimandato a lungo.
"Ricordiamo che non c'è stato un accordo chiaro su date concrete per il vertice. Quindi, sarebbe sbagliato dire che questo vertice è stato annullato", ha dichiarato Peskov aggiungendo che "non tutti vogliono questo vertice".
L'accerchiamento, da parte delle forze armate russe, di 5mila soldati ucraini a Kupyansk e Pokrovsk è ''una menzogna totale''. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, affermando che ''le bugie sono rivolte agli Stati Uniti. Putin vuole convincere Trump che sta vincendo''.
Da parte sua Putin ha testato "con successo" il nuovo missile da crociera a propulsione nucleare Burevestnik, definendolo un’arma "unica" con una gittata fino a 14mila chilometri. Il leader russo ha, inoltre, ordinato la preparazione delle infrastrutture necessarie per l’entrata in servizio operativo del Burevestnik nelle forze armate russe.
Intanto, il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha affermato che l’Ucraina non sarebbe in grado di produrre missili capaci di colpire profondamente il territorio russo senza componenti importati dall’Europa. "Possono essere britannici, possono essere tedeschi, italiani, qualsiasi tipo. È evidente che l’Ucraina stessa difficilmente sarebbe in grado oggi di produrre tali missili, e almeno i componenti principali e i blocchi di questi missili sono puramente importati dall’Europa", ha detto il portavoce alla tv di Stato, citato da Interfax.
Per quanto invece riguarda le nuove sanzioni statunitensi contro la Russia, "complicano" il ripristino dei rapporti tra i due Paesi, ma non rappresentano un motivo per rinunciare a rafforzare i legami, ha continuato Peskov in un’intervista rilanciata dalla Tass.
"Nonostante i diversi aspetti sollevati dal presidente degli Stati Uniti, dobbiamo comunque orientarci sui nostri interessi. I nostri interessi sono costruire buone relazioni con tutti i Paesi, compresi gli Stati Uniti. Certo, le azioni intraprese questa settimana sono state un passo ostile. Hanno realmente danneggiato le prospettive di ripresa dei nostri rapporti. Ma questo non significa che dobbiamo rinunciare a questi obiettivi. Dobbiamo fare ciò che è vantaggioso per noi", ha spiegato Peskov.

(Adnkronos) - All'Olimpico per Lazio-Juve lo striscione in ricordo della Silvia Signorelli. La storica pr di vip e personaggi dello spettacolo è morta sabato scorso a 61 anni a Roma, dopo aver combattuto per anni, coraggiosamente contro la malattia. Storico ufficio stampa di alcuni tra i maggiori teatri della Capitale (Brancaccio, Sala Umberto), era alla guida della Sisi Comunication.
Leggi tutto: Lazio-Juve, all'Olimpico lo striscione in ricordo di Silvia Signorelli

(Adnkronos) - Lando Norris ha vinto il Gran Premio del Messico. Oggi, domenica 26 ottobre, il pilota inglese ha dominato la gara sul circuito dell'Autodromo Hermanos Rodriguez, precedendo la Ferrari di Charles Leclerc, secondo, e la Red Bull di Max Verstappen. Quarta la Haas di Bearman, quinto Piastri, sorpassato in testa alla classifica Piloti proprio da Norris, ora a +1 sul compagno di scuderia, poi le Mercedes di Antonelli e Russell. Ottavo Lewis Hamilton. Nono Ocon, chiude la top ten Bortoleto. L'ordine d'arrivo del Gp del Messico e la classifica del Mondiale Piloti.
L'ordine d'arrivo del Gran Premio del Messico:
1. Lando Norris (McLaren)
2. Charles Leclerc (Ferrari)
3. Max Verstappen (Red Bull)
4. Oliver Bearman (Haas)
5. Oscar Piastri (McLaren)
6. Kimi Antonelli (Mercedes)
7. George Russell (Mercedes)
8. Lewis Hamilton (Ferrari)
9. Esteban Ocon (Haas)
10. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber)
11. Yuki Tsunoda (Red Bull)
12. Alexander Albon (Williams)
13. Isack Hadjar (Racing Bulls)
14. Lance Stroll (Aston Martin)
15. Pierre Gasly (Alpine)
16. Franco Colapinto (Alpine)
La classifica Piloti dopo il Gran Premio del Messico:
1. Lando Norris (McLaren) – 357 punti
2. Oscar Piastri (McLaren) – 356 punti
3. Max Verstappen (Red Bull) – 321 punti
4. George Russell (Mercedes) -258 punti
5. Charles Leclerc (Ferrari) – 210 punti
6. Lewis Hamilton (Ferrari) – 146 punti
7. Kimi Antonelli (Mercedes) – 97 punti
8. Alex Albon (Williams) – 73 punti
9. Nico Hulkenberg (Kick Sauber) – 41 punti
10. Isack Hadjar (Racing Bulls) – 39 punti
11. Carlos Sainz (Williams) – 38 punti
12. Fernando Alonso (Aston Martin) – 37 punti
13. Oliver Bearman (Haas) – 32 punti
14. Lance Stroll (Aston Martin) – 32 punti
15. Liam Lawson (Racing Bulls) – 30 punti
16. Esteban Ocon (Haas) – 30 punti
17. Yuki Tsunoda (Red Bull) – 28 punti
18. Pierre Gasly (Alpine) – 20 punti
19. Gabriel Bortoleto (Kick Sauber) – 19 punti
20. Franco Colapinto (Alpine) – 0 punti
Leggi tutto: Formula 1, ordine d'arrivo Gp Messico e classifica Piloti

(Adnkronos) - Al via lo spoglio per le elezioni legislative in Argentina. Si votava per eleggere ventiquattro senatori e 127 rappresentanti nazionali, che avranno un posto al Congresso a partire dal 10 dicembre. L'affluenza alle urne è stata bassa: solo il 66% degli elettori registrati ha espresso il proprio voto. Per la prima volta, è stata utilizzata la scheda elettorale cartacea singola per eleggere i rappresentanti nazionali.
Il 66% di oggi rappresenta il più alto tasso di assenteismo dal ritorno della democrazia, secondo l'ultimo rapporto della Camera Elettorale Nazionale. A mezzogiorno, solo il 23% degli elettori registrati aveva votato, rispetto al 30,5% del 2021, quando si è registrato il tasso di affluenza più alto alle elezioni generali. Poi, alle 15, il divario si è ampliato, con un'affluenza al 41,7%, rispetto al 51% del 2021. E alle 17, l'affluenza era del 58,5%, rispetto al 64,5% di quelle elezioni parlamentari, che avevano precedentemente registrato un record di assenteismo.
Leggi tutto: Elezioni Argentina, al via lo spoglio: l'affluenza è stata bassa

(Adnkronos) - Proteste in Lazio-Juventus. Oggi, domenica 26 ottobre, all'Olimpico va in scena il big match dell'ottava giornata di campionato, segnato da episodi arbitrali dubbi. Succede tutto nel secondo tempo, con proteste da una parte e dall'altra, con la Lazio che chiedeva l'espulsione di McKennie per doppia ammonizione, mentre la Juventus cercava un rigore per intervento in area di Gila su Conceicao.
Succede tutto nel secondo tempo. Al 57' McKennie in ritardo ferma la ripartenza di Guendouzi, atterrando il centrocampista francese. L'arbitro Colombo non interviene e non estrae il cartellino giallo per il mediano bianconero che, già ammonito pochi minuti prima, sarebbe stato espulso. Un episodio chiave che ha scatenato le vibranti proteste sia dell'Olimpico che dello stesso Guendouzi e di Sarri in panchina.
Poco dopo è la Juve a protestare. Conceicao riceve dalla in area e viene fermato dall'intervento di Gila, rimanendo a terra dolorante. L'arbitro, ancora una volta, lascia correre l'azione prosegue con un triplo tiro, murato, della Lazio. Da un replay però il difensore biancoceleste sembra pestare il piede del portoghese in area, ma dopo un rapido check del Var il gioco riprende tra le proteste bianconero.

(Adnkronos) - "Non mi sento intrappolato nel mio essere icona, finché sento l'affetto del pubblico va bene. Poi quando lo sentirò meno, dirò 'basta, ho ricevuto tanto' e mi metterò a fare lo spettatore degli altri. Ho già ricevuto tanto dalla vita". Così Carlo Verdone sul red carpet della Festa del Cinema di Roma, in occasione dell'anteprima della quarta e ultima stagione della sua serie 'Vita da Carlo' (disponibile dal 28 novembre su Paramount+). Ad accompagnare la sfilata sul tappeto rosso le note di 'Acqua e sapone' degli Stadio, alla kermesse interpretata dal coro gospel 'The Blue Gospel Singers'. Il brano, già colonna sonora dell'omonimo film di Verdone del 1983, accompagna anche uno dei momenti più significativi dell'ultimo episodio di 'Vita da Carlo 4', che segna la conclusione dell'amata serie dopo ben quattro stagioni.
L'ultima stagione, in cui il regista è attore si ritrova a essere un professore di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia, "è un omaggio a mio padre Mario, che faccio interpretare a mio fratello Luca, era un atto dovuto a un uomo che è stato tutto per me", dice Verdone, che nella prima puntata si ritrova ospite di Francesca Fagnani a 'Belve': "Che belva mi sento? Un bufalo o un gatto soriano, uno di quelli che si trovano al Teatro Marcello a Roma", conclude.
Leggi tutto: Carlo Verdone: "Non mi sento intrappolato nel mio mito"

(Adnkronos) - Le forze di difesa israeliane ''con un carro armato hanno sparato" oggi, domenica 26 ottobre, "contro i caschi blu'' nel sud del Libano. A denunciarlo è l'Unifil con un post su X in cui si precisa che "fortunatamente l'attacco non ha causato né feriti né danni".
L'Unifil sottolinea che ''queste azioni delle Forze di difesa Israeliane violano la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza e la sovranità del Libano e dimostrano disprezzo per la sicurezza delle forze di pace impegnate nell'esecuzione dei compiti affidati dal Consiglio di Sicurezza nel Libano meridionale''.
Leggi tutto: Unifil: "Attacco Idf su caschi blu in Libano, nessun ferito"

(Adnkronos) - Il principe Andrea potrebbe affrontare un dibattito parlamentare sulla sua condotta, nonostante il governo si sia finora rifiutato di dedicargli tempo nella Camera dei Comuni. Secondo quanto scrive il Guardian, Andrea sarebbe già in trattativa con i rappresentanti di re Carlo per lasciare la Royal Lodge nella tenuta di Windsor, una residenza di 30 stanze con cui ha contratto di locazione valido fino al 2078 e per la quale paga un canone di affitto equivalente a ''un granello di pepe (se richiesto)''. Tante sono state anche le richieste per far sì che venga ufficialmente rimosso ad Andrea il suo titolo di Duca di York, il che richiederebbe un intervento legislativo.
Il governo non è disposto a presentare una mozione per discutere di Andrea, affermando che la famiglia reale desidera che il Parlamento si concentri su "questioni importanti". Tuttavia, una fonte dei Lib Dem ha dichiarato al Guardian che il partito sta "esplorando tutte le opzioni per garantire che il Parlamento possa esaminare la questione in modo adeguato, dalla residenza del principe Andrea a Royal Lodge al suo ducato". Le fonti hanno spiegato che ''la prima cosa di cui abbiamo bisogno è un'adeguata trasparenza e responsabilità: ecco perché abbiamo chiesto alla Corona e al principe Andrea di testimoniare sotto giuramento in Parlamento".
Pur sottolineando che il governo controlla i tempi dei dibattiti, la fonte ha affermato che i Lib Dem sperano che un'eventuale mossa del Parlamento sia "di pari passo con il palazzo" e in linea con i desideri del re. I Lib Dem vogliono infatti inquadrare ogni discussione sul futuro del principe Andrea come una questione di responsabilità pubblica piuttosto che di scandalo personale, riflettendo il crescente disagio a Westminster per la mancanza di trasparenza sulle finanze reali e sulle residenze di grazia e favore.
Alcuni esponenti del partito hanno affermato che l'episodio sottolinea la necessità di applicare "standard moderni di controllo pubblico" a tutti i patrimoni, finanziati con fondi pubblici, compresi quelli gestiti dalla Corona. Il loro intervento probabilmente aumenterà la pressione sui ministri e su Buckingham Palace affinché chiariscano il futuro del duca alla Royal Lodge. Personaggi di altri partiti hanno osservato che qualsiasi dibattito alla Camera dei Comuni sulla questione avrebbe un significato simbolico, rompendo con decenni di consuetudine secondo cui i parlamentari, evitano critiche dirette alla famiglia reale.

(Adnkronos) - La Fiorentina si salva nel recupero grazie a due calci di rigore, trovando un insperato pareggio 2-2 in pieno recupero contro il Bologna oggi, domenica 26 ottobre, riuscendo a rimontare da 0-2 e sbagliando anche l'ultima clamorosa occasione con Dodò. Decisivi i penalty realizzati da Gudmundsson al 74' e di Kean al 94' dopo i gol di Castro al 25' e Cambiaghi al 52'.
La squadra di Pioli sale così a 4 punti con il Pisa lasciando l'ultimo posto al Genoa a 3, mentre la squadra di Italiano si porta a 14, consapevole di aver lasciato per strada una grande occasione. Pioli in avvio conferma Gudmundsson al fianco di Kean in avanti con Fagioli in mediana, mentre Italiano sceglie Lucumì con Heggem dietro, con Fabbian al posto dell'infortunato Odgaard, mentre è confermato Castro in avanti.
Bologna più coraggioso in avvio e vantaggio al 25' grazie alla straordinaria conclusione in mezza girata di Castro che fulmina De Gea per lo 0-1. Poca grinta da parte della Fiorentina che ci prova soprattutto in contropiede, ma sfiora il gol con Ranieri sugli sviluppi di corner.
Nella ripresa Fiorentina più convinta che potrebbe accorciare al 48' ma revisione al Var, il direttore di gara revoca il calcio di rigore precedentemente assegnato ai viola. E poco dopo il Bologna raddoppia: al 52' azione manovrata di Orsolini e Holm con quest'ultimo che serve un ottimo assist a Cambiaghi, che batte ancora De Gea per lo 0-2. Pioli inserisce anche Dzeko ma la viola subisce ancora al 69' con il gol di Dallinga che però viene annullato per la posizione iniziale di fuorigioco di Orsolini.
Il forcing della squadra di Pioli arriva a compimento al 74' con la rete su calcio di rigore di Gudmundsson, assegnato per il fallo di mano di Ferguson sul cross di Dodò, che realizza il gol dell'1-2. Finale concitato con il Bologna che chiede un rigore per un presunto fallo su Bernardeschi che l'arbitro non concede e sulla ripartenza della Fiorentina arriva il fallo di Holm, già ammonito, che si prende il secondo giallo e lascia la squadra in dieci uomini all'83'. Nel finale tridente pesante di Pioli in campo con Piccoli, Dzeko e Kean e il pareggio arriva ancora su rigore al 94'.
Questa volta è Kean a battere Skorupski dal dischetto per un penalty assegnato ancora per un fallo di mano, questa volta di Bernardeschi sulla girata a rete di Kean, è 2-2 ma non è finita. I viola al 98' sprecano un'occasione colossale per conquistare la prima vittoria in una gara incredibile, ma Dodò a porta praticamente vuota conclude sull'esterno della rete. Finisce 2-2.
Leggi tutto: Fiorentina-Bologna 2-2, viola di rigore: Kean rimonta rossoblù nel recupero

(Adnkronos) - Carlos Alcaraz 'profeta'... per il Real Madrid. Il tennista spagnolo, super tifoso dei Blancos, si trova a Parigi, dove giocherà il Masters 1000, ma non si è perso il Clasico contro il Barcellona andato in scena oggi, domenica 26 ottobre. Alla vigilia della super sfida di Liga, ai microfoni di Eurosport Alcaraz si era spinto in un pronostico preciso: "Sarà difficile, ma penso che vincerà il Madrid", ha detto con un sorriso, "credo che segneranno Mbappé e Bellingham. Per il Barcellona invece Lamine Yamal. Risultato: 2-1".
Un pronostico che si è rivelato, quasi, azzeccato. Il Clasico tra Real Madrid e Barcellona è infatti finito 2-1 per la squadra di Xabi Alonso. I marcatori? Kylian Mbappé, in gol al 22', e Jude Bellingham al 43'. Nel mezzo la rete blaugrana, firmata però non da Lamine Yamal ma da Fermin Lopez.
Alcaraz, oltre ad azzeccare il pronostico, aveva tracciato anche la 'ricetta' per il Clasico perfetto: "Bisogna dare il massimo. Ci sono più di un milione di persone che guardano la partita, ti sostengono allo stadio, a casa. Bisogna dare il massimo per tutti i 90 minuti. Se sei stanco al 60esimo o 70esimo, non avere paura di chiedere di essere sostituito. È il momento in cui ogni giocatore può brillare e bisogna dare il 100%. Io tiferò e sarà una giornata fantastica".
Leggi tutto: Il Real batte il Barcellona nel Clasico. E Alcaraz... azzecca il pronostico

(Adnkronos) - Con 53.353 preferenze la base del Movimento 5 stelle incorona nuovamente Giuseppe Conte come presidente dei pentastellati. "Grazie a tutta la comunità del Movimento 5 stelle, grazie a tutti voi per il sostegno, per la forza e il coraggio che continuate a darmi ogni giorno per affrontare insieme ogni battaglia" ha scritto sui social. "Ci impegneremo ancor di più per fare sempre meglio. Avanti, tutti insieme, a testa alta. Sempre dalla parte giusta!".
L'affluenza, si legge nel comunicato diffuso sul sito ufficiale del movimento, si è fermata al 58,67% degli aventi diritto, quindi hanno votato 59.720 iscritti su un totale di 101.783. Nel merito del quesito, l'89,3% ha confermato la carica per l'ex premier, contro il 10,7% (6.367) dei voti contrari.
Leggi tutto: M5S, Conte confermato presidente: "Avanti, tutti insieme, a testa alta"

(Adnkronos) - Torna in pista la Formula 1. Oggi, domenica 26 ottobre, si corre il Gran Premio del Messico - in diretta tv e streaming - sul circuito dell'Autodromo Hermanos Rodriguez. Si ripartirà dalla pole position di Lando Norris. Il pilota britannico della McLaren ha chiuso le qualifiche con il miglior tempo in 1'15''586 davanti alle Ferrari di Charles Leclerc e Lewis Hamilton.
Prossimo appuntamento del Mondiale di Formula 1 fissato per il 9 novembre, quando andrà in scena il Gran Premio del Brasile.
Leggi tutto: Formula 1, oggi si corre il Gp del Messico - Diretta

(Adnkronos) - Big match in Serie A. Oggi, domenica 26 ottobre, la Lazio ospita la Juventus - in diretta tv e streaming - allo stadio Olimpico di Roma nell'ottava giornata del campionato italiano. I biancocelesti di Sarri sono reduci dal pareggio di Bergamo contro l'Atalanta, gara finita 0-0. I bianconeri di Tudor invece hanno perso a Madrid contro il Real in Champions League, 1-0 firmato Bellingham, e sono usciti sconfitti da Como 2-0 nell'ultimo turno di Serie A.
Nella prossima giornata di campionato la Lazio volerà a Pisa, mentre la Juventus sfiderà allo Stadium l'Udinese.
Idrissi e Felici replicano ai gol di Gagliardini e Orban... Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
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