
(Adnkronos) - "La ricostruzione offerta dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, in merito al blocco del mercato estivo dei biancocelesti, appare parziale e fuorviante, poiché omette passaggi chiave dell’evoluzione normativa intercorsa tra dicembre 2023 e maggio 2025". Lo sottolineano all'Adnkronos fonti confidenziali vicine agli organismi di controllo indipendenti, sostenendo che non si può affermare "che 'le regole siano chiare da due anni', perché la realtà racconta un percorso tutt’altro che lineare".
"A dicembre 2023 - viene rilevato - è stato introdotto il comma 4-bis dell’articolo 90 delle Noif, relativo al controllo dei parametri economico-finanziari, pensato originariamente per i nuovi istituti di accesso alla crisi e dunque riferito a situazioni straordinarie e patologiche, non applicabile alla gestione ordinaria di club sani e regolarmente operanti. Si tratta di un impianto normativo approvato a stagione in corso e applicato con effetti sostanzialmente retroattivi, che tiene conto solo marginalmente della patrimonializzazione delle società, andando a ledere i principi di certezza del diritto e legittimo affidamento. A marzo 2024, la Figc ha annunciato l’intenzione di recepire il sistema Uefa, rispondendo alla richiesta della Lega Serie A di adottare un modello più moderno, trasparente e sostenibile. Tuttavia, l’attuazione concreta è stata rinviata, nonostante la richiesta esplicita di renderlo operativo sin dal mercato estivo 2024".
A dicembre 2024, poi, "è stato deliberato che, a partire dalla stagione 2025/2026, l’unico parametro vincolante sarebbe stato l’indicatore del 'costo del lavoro allargato', coerente con le linee guida Uefa. Ancora una volta, la Lega Serie A aveva chiesto l’applicazione anticipata già per la finestra estiva, ma la Figc ha scelto di posticiparla". Infine, "a maggio 2025, la Figc ha formalizzato l’adozione del nuovo sistema a partire da gennaio 2026, mantenendo però in vigore il vecchio sistema per la sola sessione estiva 2025, per di più con indicatore di liquidità a 0,8, ossia a un valore mai applicato fino ad ora e frutto di un incremento automatico annuale deciso nel 2022 (quindi senza tenere conto del mutato quadro normativo e dell’allineamento al sistema Uefa). Una decisione che ha creato un’anomalia evidente e ha finito per penalizzare proprio quelle società che, come la Lazio, avevano pianificato in modo virtuoso e coerente".
Le stesse fonti sottolineano che "la Lazio ha sempre rispettato le regole in vigore, adottando un modello di gestione sostenibile, solido e orientato alla competitività. Il mercato, per una società sana, è uno strumento fondamentale per ristrutturare il modello di costi senza compromettere la competitività sportiva. Al contrario, per una società in crisi, il mercato va giustamente subordinato al ripristino dello stato di normalità. Confondere questi due piani significa colpire la virtuosità e premiare la distorsione".
"Chi oggi evoca la rigidità delle regole -concludono le fonti- dimentica di aver contribuito a creare un sistema normativo incerto, contraddittorio e applicato con modalità discrezionali, in palese disallineamento rispetto ai principi Uefa e all’equità competitiva. Un sistema che di fatto ha incentivato modelli fondati su debito a lunga scadenza e incontrollato, senza alcuna attenzione alla struttura patrimoniale della società – un debito che, se non arginato, rischia di trasformarsi in un’ipoteca pesantissima sul futuro del calcio italiano".
Leggi tutto: Lazio, fonti: "Fuorviante ricostruzione Gravina, club ha rispettato le regole"


(Adnkronos) - "Le malattia infiammatorie croniche intestinali sono malattie caratterizzate da una infiammazione cronica della parete intestinale che provoca diarrea, dolore, debolezza e perdita di peso. Queste patologie colpiscono in Italia 260.000 persone, con un’incidenza in costante aumento, e hanno un esordio soprattutto in età giovanile, tra i 15 e i 40 anni. La diagnosi precoce è fondamentale in questo contesto perché permette di approntare il prima possibile terapie efficaci. Oggi ne abbiamo svariate. L'importanza di riconoscere subito i sintomi e indirizzare il paziente verso il centro di riferimento, quindi diventa un punto cruciale per la gestione ottimale di queste malattie". Lo ha detto Alessandro Armuzzi, responsabile Uo Ibd, Istituto clinico Humanitas, Rozzano e professore ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University in occasione della presentazione di 'Voci di pancia', campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di Amici Italia, Ig-Ibd (Italian group for the study of Inflammatory bowel diseases) ed Ifcca (International federation of crohn's & ulcerative colitis association) e presentata oggi a Roma.
Tre sono le aree maggiormente impattate dalle malattie infiammatorie croniche intestinali: 1.nutrizione e convivialità; 2. sessualità e genitorialità; 2. lavoro e studio. Per questo motivo "la campagna 'Voci di pancia' è molto importante perché affronta tutte le tematiche che vanno al di là del tecnicismo di noi medici. Non è solo importante somministrare una terapia - sottolinea Armuzzi - non è solo importante mandare la remissione del paziente, ma è altrettanto importante ascoltarlo nei suoi bisogni. Genitorialità, sessualità, gravidanza, post-partum, socialità sono fattori fondamentali che permettono di ottimizzare la qualità di vita che da queste malattie è fortemente impattata. Quindi l'approccio pone il paziente al centro di un team multidisciplinare a disposizione che oltre al medico comprenda anche le figure dell'infermiere e del chirurgo".

(Adnkronos) - "Le malattie infiammatorie croniche intestinali non hanno solo un impatto fisico ma generano un peso psicologico e sociale significativo, troppo spesso sottovalutato. Per un paziente convivere con le Mici significa dover fare i conti con dolore addominale, diarrea e il bisogno di accedere ai servizi igienici più volte al giorno. Immaginate cosa comporti nella sfera privata, sociale, lavorativa e di relazioni". Lo ha detto Massimo Claudio Fantini, Segretario generale di Ig-Ibd e ordinario di Gastroenterologia, Università degli Studi di Cagliari, direttore della Struttura complessa di Gastroenterologia, Aou Cagliari, in occasione della presentazione di 'Voci di pancia', campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di Amici Italia, Ig-Ibd (Italian group for the study of Inflammatory bowel diseases) ed Ifcca (International federation of crohn's & ulcerative colitis association) e presentata oggi a Roma.
Fondamentale il ruolo dell'alimentazione, secondo Fantini, "nel prevenire l'insorgenza di queste patologie - spiega - e nel favorire l'efficacia delle terapie che oggi fortunatamente abbiamo a disposizione oltre a mantenere quello che è lo stato di controllo dell'infiammazione". Le Mici "sono malattie presenti nei Paesi industrializzati - osserva Fantini - ovvero dove c'è stato un importante cambiamento della dieta e un eccessivo utilizzo di cibi ultra-processati, pieni di additivi che sappiamo avere un impatto negativo su quella che è la flora batterica intestinale, da cui dipendono queste malattie. Quindi occorre evitare i cibi ultra-processati, con gelificanti, conservanti, additivi chimici, che hanno un effetto sia sulla composizione della flora batterica intestinale, sia nella barriera, nel mantenere quello che è la selettività della barriera intestinale, e quindi di isolare in maniera appropriata i batteri buoni all'intestino dal sistema immunitario intestinale". Via libera, invece, alla "dieta mediterranea che favorisce lo stato di remissione ed evita stati di malnutrizione, quali l'obesità".
Per una donna in gravidanza affetta da malattie infiammatorie croniche intestinali "è fondamentale intraprendere un percorso in stretta collaborazione con il clinico che la segue - sottolinea Fantini - per tenere sotto controllo la malattia e gestire al meglio la terapia. Spesso le donne tendono a sospendere i farmaci per paura di effetti negativi sul feto. In realtà pochissimi farmaci devono essere sospesi, mentre è fondamentale proseguire la terapia per evitare la riacutizzazione della malattia, che è l'elemento più pericoloso per il nascituro". Infine, sul rapporto medico-paziente, "il clinico deve saper ascoltare, deve essere in grado di capire quelli che sono le reali esigenze, al di là di quello che può essere il bisogno di controllo della malattia per quanto riguarda l'infiammazione intestinale, e saper cogliere quali sono gli elementi più importanti che impattano negativamente nella vita di tutti i giorni" conclude.

(Adnkronos) - Passare all’azione. Per dare risposte concrete alle necessità dei pazienti che convivono con una Malattia infiammatoria cronica intestinale (Mici). Prime fra tutte quelle che riguardano la sessualità e la possibilità di diventare genitori, ma anche quelle che nascono fra i banchi di scuola o nei luoghi di lavoro, o ancora nei momenti di socialità e convivialità. Per ognuna di queste sfere d’azione ci sono azioni concrete da intraprendere insieme – Istituzioni, Associazione dei pazienti, comunità scientifica e Industria - ma anche consigli e approfondimenti che aiutano le persone con Mici a gestire meglio queste patologie ad alto impatto sociale. È questo il fulcro della seconda edizione della campagna 'Voci di pancia', campagna di sensibilizzazione promossa da Lilly con il patrocinio di Amici Italia, Ig-Ibd (Italian group for the study of Inflammatory bowel diseases) ed Ifcca (International federation of crohn's & ulcerative colitis association). Presentata oggi a Roma, la campagna raccoglie il lavoro di ascolto delle emozioni dei pazienti svolto durante la prima edizione e le elabora in azioni, così da coinvolgere anche le Istituzioni e spingerle a impegnarsi per migliorare la gestione della malattia e la qualità di vita dei pazienti.
La seconda edizione di 'Voci di pancia' si concentra su tre bisogni emersi dall’ascolto dei pazienti: sessualità e genitorialità, convivialità e nutrizione, lavoro e studio. Gli strumenti messi a disposizione sono: il 'Manifesto delle Azioni', proposte concrete di intervento rivolte alle Istituzioni; Mini - Guide per i pazienti che offrono suggerimenti e consigli sui temi emersi come prioritari nel corso della prima edizione della campagna e una serie vodcast realizzata con Chora media che, a partire dalle storie dei pazienti, fa entrare il grande pubblico nella vita quotidiana di chi vive con le Malattie infiammatorie croniche intestinali.
"Le Mici sono malattie caratterizzate da una infiammazione cronica della parete intestinale che provoca diarrea, dolore, debolezza e perdita di peso. Queste patologie colpiscono in Italia oltre 250.000 persone, con un’incidenza in costante aumento, e hanno un esordio soprattutto in età giovanile, tra i 15 e i 40 anni - spiega Alessandro Armuzzi, responsabile Uo Ibd, Istituto clinico Humanitas, Rozzano e professore ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University - I pazienti con Mici possono soffrire di stati di infiammazione anche in altre parti del corpo quali articolazioni, cute e occhio, e in circa la metà dei casi la malattia ha un andamento medio-grave che incide fortemente sulla vita quotidiana".
(segue)
Colite ulcerosa e malattia di Crohn sono le due Mici più diffuse. "La Cu coinvolge il colon e causa lo sviluppo di ulcere della mucosa, lo strato più superficiale della parete intestinale, provocando sintomi debilitanti come dolore addominale, urgenza evacuativa, sanguinamento rettale e affaticamento cronico, compromettendo gravemente la qualità della vita dei pazienti - afferma Massimo Claudio Fantini, Segretario generale di Ig-Ibd e ordinario di Gastroenterologia, Università degli Studi di Cagliari, direttore della Struttura complessa di Gastroenterologia, Aou Cagliari-. Nella malattia di Crohn invece l’infiammazione coinvolge tutto lo spessore della parete intestinale e provoca la formazione di ferite profonde, provocando diarrea e dolore più frequentemente nella parte inferiore destra dell’addome. Per i sintomi che le caratterizzano, le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali non hanno solo un impatto fisico ma generano un peso psicologico e sociale significativo, troppo spesso sottovalutato".
Se la prima edizione di 'Voci di pancia' ha portato alla luce questo peso psicologico, grazie al dialogo con Amici Italia, la seconda edizione vuole proporre azioni che aiutino a rispondere alle domande e alle istanze delle persone con Mici. Il Manifesto delle Azioni identifica tre sfere di interesse e per ognuna fa una proposta concreta. Sul fronte dello studio/lavoro - riporta una nota - l’introduzione di incentivi fiscali o sgravi contributivi per le aziende che offrono opzioni di lavoro flessibile ai dipendenti affetti da Mici e riconoscimento della disabilità (Legge 104) e l’istituzione di corsi di formazione specifici per il per-sonale docente nelle scuole/università. Nell’ambito della sessualità/genitorialità la creazione di per-corsi formativi per medici e personale sanitario su come affrontare in modo empatico il tema della sessualità e supportare attivamente i pazienti con Mici. Infine, per quanto riguarda la convivialità e la nutrizione la realizzazione di Linee guida nutrizionali da parte del Ministero della Salute che aiutino a identificare cibi e opzioni alimentari ideali durante le diverse fasi della patologia.
"Le Mici non si vedono. E proprio perché invisibili - sottolinea Salvo Leone, direttore denerale di Amici Italia e Chairman di Ifcca - spesso non vengono capite. Ma dietro a ogni paziente c’è una battaglia silenziosa, fatta di dolore, urgenza, stanchezza, solitudine che spesso colpisce non solo la persona ma tutto il nucleo familiare. Oggi vogliamo rompere questo silenzio. Non è solo una questione medica: è una questione di diritti, di dignità, di qualità della vita. Con il Manifesto delle Azioni chiediamo un cambiamento reale, concreto, che parta dalle Istituzioni e arrivi nella vita di tutti i giorni. E ci rivolgiamo anche ai pazienti: non siete soli, non dovete vergognarvi. La vostra voce conta. Le vostre emozioni sono la forza da cui partire per costruire un futuro più giusto e più umano. 'Voci di Pancia' è proprio questo: un invito a trasformare la sofferenza in consapevolezza, e la consapevolezza in azione” .
"Il nostro impegno è quello di migliorare la vita delle persone, non solo grazie all’innovazione farmacologica. La campagna Voci di Pancia è un esempio di come interpretiamo questo ruolo: essere al fianco dei pazienti e delle Società scientifiche per ascoltare e raccogliere le loro necessità e, insieme, provare a costruire un mondo migliore - afferma Federico Villa, Associate VP Corporate Affairs e Patient Access Italy Hub di Lilly - Le Mici sono patologie spesso invisibili ma con un impatto molto importante sulla vita di chi ne è colpito. Vogliamo aiutare le persone e le loro famiglie ad alleggerire il carico di queste patologie nel quotidiano". Tutti i materiali sono visionabili e scaricabili su www.vocidipancia.it.
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(Adnkronos) - La super Ai in camice bianco batte Dr House. Messa alla prova su più di 300 casi impossibili è in grado di raggiungere un'accuratezza nella diagnosi 4 volte superiore a quella ottenuta in media dai 'colleghi' medici umani (con costi minori). La sfida è stata lanciata da un team di Microsoft Ai che ha provato a mettere a punto un sistema che riuscisse a emulare il processo diagnostico iterativo, cioè un percorso che parte da un punto, e poi perfeziona e migliora il risultato, testando ipotesi e aggiungendo man mano nuove informazioni. Proprio come farebbe un gruppo di esperti in carne e ossa.
L'intelligenza artificiale, spiegano gli autori dello studio nell'ambito del quale è stato valutato il sistema (disponibile in versione preprint, cioè non ancora sottoposto a revisione paritaria), promette grandi possibilità nell'ambizione di ampliare l'accesso alle conoscenze e al ragionamento medico specialistico. Tuttavia, è la riflessione di partenza, la maggior parte delle valutazioni di modelli linguistici si basa su vignette statiche e domande a risposta multipla che non riflettono la complessità e le sfumature della medicina basata sulle prove di efficacia in contesti reali. Nella pratica clinica, i medici formulano e rivedono iterativamente ipotesi diagnostiche, adattando ogni domanda e test successivo a ciò che hanno appena appreso, e valutano l'evoluzione delle evidenze prima di formulare una diagnosi definitiva. Per emulare questo processo, il team di scienziati ha introdotto un sistema: il 'Sequential Diagnosis Benchmark', che trasforma 304 casi clinici difficili da diagnosticare, presentati alla conferenza clinico-patologica del 'New England Journal of Medicine', in incontri diagnostici graduali.
Come si è svolto il 'test'? Un medico o un'Ia iniziano ad analizzare un breve abstract del caso e devono richiedere ulteriori dettagli a un modello 'gatekeeper' che rivela determinati risultati solo quando esplicitamente interrogato. La performance viene valutata non solo in base all'accuratezza diagnostica, ma anche in base al costo delle visite mediche e degli esami eseguiti. Da questo percorso nasce il MAI Diagnostic Orchestrator (MAI-DxO), un orchestratore indipendente dal modello che simula l'attività di un panel di medici, propone probabili diagnosi differenziali e seleziona strategicamente test di alto valore e convenienti.
I risultati ottenuti promuovono la 'macchina'. In abbinamento al modello di OpenAI, spiegano gli esperti, il sistema in questione - una sorta di intelligenza artificiale 'agentica', autonoma - raggiunge un'accuratezza diagnostica dell'80%, quattro volte superiore cioè alla media del 20% dei medici generalisti. Riduce inoltre i costi diagnostici del 20% rispetto ai medici e del 70% rispetto al modello standard di Ai. E se configurato per la massima accuratezza, raggiunge quota 85,5%. In altre parole, gli attuali modelli di Ai possono essere utilizzati in modo che adottino un processo di ragionamento simile a quello che seguirebbe un gruppo di specialisti umani e i miglioramenti delle prestazioni sono generalizzati, indipendentemente dai modelli utilizzati, che siano delle famiglie OpenAI, Gemini, Claude, Grok, DeepSeek e Llama. "Evidenziamo - concludono gli autori - come i sistemi di intelligenza artificiale, se guidati a pensare in modo iterativo e ad agire giudiziosamente, possano migliorare sia la precisione diagnostica che il rapporto costo-efficacia nell'assistenza clinica".





(Adnkronos) - In un contesto globale attraversato da grandi trasformazioni – dalla transizione green e digitale alla crescente competizione per le risorse, dalla sicurezza energetica alla ridefinizione degli equilibri geopolitici e marittimi – l’Italia si prepara a ospitare la quarta edizione del Summit Nazionale sull’Economia del Mare – Blue Forum, il più importante appuntamento italiano dedicato alla governance marittima e allo sviluppo della Blue Economy.
L’evento - promosso da Giovanni Acampora, Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio di Latina e organizzato in collaborazione con Unioncamere - si aprirà ufficialmente il pomeriggio del 9 luglio 2025 presso il Ministero del Made in Italy, alla presenza del Ministro Adolfo Urso, con la presentazione del XIII Rapporto Nazionale sull’Economia del Mare, a cura di OsserMare, Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere.
Il Summit proseguirà il 10 e 11 luglio presso la sede di Unioncamere: e per la prima volta, l’evento – nato a Gaeta – si svolgerà a Roma, nel cuore simbolico dell’Anno del Giubileo 2025. Il tema di questa edizione, “Creare Valore. Il Mare nell’anno del Giubileo”, richiama l’urgenza di trasformare il potenziale della Blue Economy in crescita reale, generando impatti concreti sul piano economico, sociale, ambientale e culturale. Il mare torna così al centro delle strategie di sviluppo nazionale ed europeo, come spazio di connessione, rigenerazione e responsabilità.
Il Summit 2025 si articolerà attorno a tre pilastri fondamentali, che rappresentano le direttrici strategiche su cui costruire un percorso di sviluppo condiviso in Italia e in Europa, alla luce anche delle nuove sfide tecnologiche poste dall’Intelligenza Artificiale, dal Digital Twin e dalle interconnessioni Spazio-Mare: Connettività, per unire infrastrutture, territori e settori attraverso innovazione, logistica e governance condivisa; Responsabilità, intesa come sostenibilità ambientale, sicurezza, legalità e valorizzazione del capitale umano; Rigenerazione, ovvero la capacità di innovare risorse e processi per generare nuovo valore e coesione sociale.
Il Summit vedrà la partecipazione di istituzioni, imprese, associazioni, enti di ricerca, autorità marittime, rappresentanze del lavoro e della formazione, in un dialogo aperto e costruttivo per contribuire all’elaborazione delle politiche nazionali e comunitarie del mare. Nel quadro delle celebrazioni giubilari, sarà inoltre presente l’Apostolato del Mare, a testimonianza del valore umano e spirituale legato alla vita e al lavoro sul mare.
Il Blue Forum - conclude la nota - sarà l’occasione per discutere strategie concrete e condivise in vista della definizione del nuovo Piano del Mare 2026/2028, contribuendo al rafforzamento della proiezione marittima dell’Italia come Nazione di Mare e attore centrale nel Mediterraneo e in Europa.
Leggi tutto: Mare, tutto pronto per IV Blue Forum per la prima volta a Roma




(Adnkronos) - Inizia in maniera spettacolare l'avventura di Elisabetta Cocciaretto a Wimbledon. Oggi, martedì 1 luglio, l'azzurra ha battuto in due set (6-2 6-3) la numero 3 al mondo Jessica Pegula, approdando al secondo turno del torneo grazie al successo più importante della sua carriera. Cocciaretto affronterà ora la vincente di Volynets-Maria al secondo turno.
"Non vedevo l’ora di giocare Wimbledon - ha spiegato l'azzurra a fine match -. Mi sono allenata tanto per poter giocare più partite possibile. Ho giocato contro una grande campionessa, un esempio per tutte. È stata una partita incredibile e ringrazio tutti quelli che mi hanno supportato".
Leggi tutto: Wimbledon, impresa Cocciaretto: elimina la numero 3 Pegula e vola al secondo turno

(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto".
"La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".


(Adnkronos) - "Il teatro Ariston è l'attore principale del festival. Sono strettamente connessi, può dirlo anche un bambino dell'asilo: senza questo teatro non si può parlare di festival di Sanremo". A parlare con l'Adnkronos è Walter Vacchino, storico proprietario del teatro Ariston che dal 1977 ospita il festival della canzone italiana. In questi giorni impazzano sui media ricostruzioni e retroscena che accarezzano anche ipotesi alternative circa la sede che ospiterà il festival a partire dal 2026, complice anche la trattativa ancora non conclusa tra Rai e Comune per la gestione della manifestazione. L'esito della gara, dove Rai è l'unico partecipante, dovrebbe arrivare entro la fine di questa settimana ma il servizio pubblico ha già detto chiaramente che in caso di un verdetto negativo è pronta a traslocare il festival in altra location, forte dell'esperienza dell'Eurovision Song Contest realizzato a Torino nel 2023 (ma il capoluogo piemontese non è l'unica ipotesi sul tavolo).
"Settantacinque anni di lavoro della Rai con il Comune, testimoniato dal successo planetario, sono un investimento della città e della Rai e hanno un peso, sia per quello che riguarda il presente che il futuro -scandisce Vacchino- Io penso che il festival della canzone di Sanremo abbia una sua specificità, qualora si decidesse di spostarlo, cosa che logicamente sono liberissimi di fare, sarebbe un'altra cosa, non il festival di Sanremo".
Sul fatto che nella trattativa tra Rai e Comune per l'assegnazione del festival possa entrare anche il capitolo di una ristrutturazione del teatro Ariston, Vacchino dice: "Sicuramente soprattutto dal punto di vista tecnologico sarebbe auspicabile un intervento, visti gli standard sempre più elevati richiesti dal festival, basti pensare alle scenografie super tecnologiche di Riccardo Bocchini e Gaetano Castelli degli ultimi anni e al suono live di tutte le esibizioni". Lavori, spiega il proprietario dell'Ariston, "per i quali siamo ovviamente sempre disponibili, qualsiasi miglioramento è nella nostra ottica". La proprietà è sempre molto attenta a mantenere in perfetta efficienza lo stabile, ma arriva fin dove può arrivare. "Noi ci occupiamo dei lavori ordinari, quest'anno stiamo ad esempio potenziando gli impianti di condizionamento, dato che i teatri e i cinema sono ormai rifugi climatici e questa è una priorità -dice Vacchino- Ma il festival è un evento straordinario che merita interventi straordinari", conclude. (di Ilaria Floris)
Leggi tutto: Sanremo, il proprietario dell'Ariston: "Non c'è festival senza questo teatro"

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