(Adnkronos) - Una serie di terremoti ha colpito il Guatemala, provocando almeno due morti e danneggiando numerosi edifici. La sequenza è iniziata ieri, mercoledì 8 luglio, alle 15:11 ora locale con un terremoto di magnitudo 4.8 a sud-ovest di Città del Guatemala. Circa 30 minuti dopo, un terremoto di magnitudo 5.7 ha colpito la stessa area, secondo l'U.S. Geological Survey (USGS).
Quasi 40 scosse di assestamento sono seguite, tra cui un’altra magnitudine 4.8 circa 15 minuti dopo quella principale. Gli epicentri si sono registrati vicino alla città di Amatitlan, a circa 4.7 km da Città del Guatemala, a una profondità fino a 10 km.
Due al momento i morti secondo quanto riferito da un portavoce dell'agenzia di coordinamento dei disastri: si tratta di due persone rimaste sotto una frana di rocce e terra che ha investo la loro auto su una strada a sud-ovest della capitale vicino alla città di Antigua Guatemala, negli altopiani centrali.
In una conferenza stampa, il presidente Bernardo Arévalo ha detto che cinque persone sono state sepolte da terra e frane. Due sono stati salvati e ricoverati in ospedale. Altri tre individui sono stati curati sul posto.
Le immagini diffuse dai media locali hanno mostrato che alcuni edifici hanno subito danni. L'agenzia nazionale di risposta alle catastrofi ha raccomandato alla popolazione di evacuare gli edifici pubblici e privati a scopo precauzionale.
(Adnkronos) - La fabbrica del corpo umano lo produce naturalmente, facendolo quasi sembrare facile come respirare. Ma in realtà dietro quel sistema perfetto che garantisce il costante afflusso di sangue nell'organismo c'è in azione un meccanismo complesso e ancora poco compreso, che rende ogni tentativo di replica una sfida. Ed è per questo che la produzione su larga scala di sangue artificiale, a cui lavorano da decenni diversi gruppi di scienziati con l'ambizione di trovare una fonte alternativa alle donazioni per soddisfare il fabbisogno sanitario del prezioso fluido, stenta a decollare. È un obiettivo fortemente inseguito per arrivare in futuro a spezzare la dipendenza dalle donazioni, che in caso di un rallentamento può portare a carenze, come succede spesso d'estate. Un nuovo studio potrebbe ora preparare il terreno alla svolta tanto attesa.
Un team di ricercatori dell'università di Costanza e della Queen Mary University di Londra ha compiuto un passo avanti verso l'obiettivo con una nuova scoperta. La biologa Julia Gutjahr, dell'Istituto di biologia cellulare e immunologia Thurgau dell'università di Costanza, in Germania, ha identificato con i colleghi dell'ateneo britannico il segnale molecolare, la chemochina Cxcl12, che innesca l'espulsione del nucleo da parte dei precursori dei globuli rossi, passaggio chiave nel successivo sviluppo dei globuli rossi.
La produzione di sangue richiede un tempismo perfetto, spiegano gli esperti. Nel corpo avviene nel midollo osseo. Le staminali si sviluppano in eritroblasti, precursori dei globuli rossi. "Nella fase finale dello sviluppo di un eritroblasto in eritrocita, questo espelle il suo nucleo. Questo processo avviene solo nei mammiferi, consentendo di fare più spazio all'emoglobina coinvolta nel trasporto dell'ossigeno", sottolinea Gutjahr. Sebbene il processo di maturazione delle cellule staminali in eritrociti sia ormai quasi ottimizzato, in precedenza non era chiaro quali fattori inducessero l'espulsione del nucleo. "Abbiamo scoperto che la chemochina Cxcl12, presente principalmente nel midollo osseo, può innescarla, sebbene in interazione con diversi fattori. Aggiungendo Cxcl12 agli eritroblasti al momento giusto, siamo stati in grado di indurre artificialmente l'espulsione del loro nucleo", illustra la scienziata.
Solo in Germania, ricordano gli autori dello studio, sono necessarie ogni giorno circa 15mila unità di sangue. Questa scoperta, chiariscono gli esperti, rappresenta una svolta scientifica che in futuro dovrebbe contribuire a rendere la produzione di sangue artificiale molto più efficiente. Tuttavia, precisano, saranno ancora necessarie ulteriori ricerche. Gutjahr ha iniziato questo lavoro nel 2019 come ricercatrice post-dottorato nel laboratorio del professore Antal Rot alla Queen Mary University di Londra e sta proseguendo la sua ricerca all'università di Costanza. "Stiamo attualmente studiando come utilizzare Cxcl12 per ottimizzare la produzione artificiale di eritrociti umani", dice Gutjahr. Mentre Rot evidenzia che, "oltre all'immediata applicazione pratica per la produzione 'industriale' di globuli rossi", c'è un risvolto che riguarda la "comprensione dei meccanismi biologici cellulari coinvolti nelle risposte degli eritroblasti alle chemochine".
"Mentre tutte le altre cellule migrano quando stimolate da Cxcl12, negli eritroblasti questa molecola di segnalazione viene trasportata all'interno della cellula, persino nel nucleo - continua Rot - Lì accelera la loro maturazione e contribuisce all'espulsione del nucleo. La nostra ricerca dimostra per la prima volta che i recettori delle chemochine agiscono non solo sulla superficie cellulare, ma anche all'interno della cellula, aprendo così prospettive nuove sul loro ruolo nella biologia cellulare".
Le staminali rappresentano attualmente il metodo più efficace per la produzione di sangue artificiale, con l'espulsione nucleare che avviene in circa l'80% delle cellule. Tuttavia, le fonti di 'cellule bambine' sono limitate, in quanto si basano sull'isolamento dal sangue del cordone ombelicale o da donazioni di midollo osseo per il trattamento di specifiche patologie, non realizzabili per la produzione di massa di sangue per soddisfare esigenze cliniche. Recentemente però è diventato possibile riprogrammare diversi tipi di cellule in staminali e utilizzarle per generare globuli rossi. Questo approccio offre una fonte cellulare pressoché illimitata per la produzione di sangue artificiale, ma richiede molto più tempo e il tasso di successo per l'espulsione del nucleo è solo del 40% circa.
"Sulla base delle nostre nuove scoperte che evidenziano il ruolo chiave di Cxcl12 nell'innescare l'espulsione nucleare, possiamo aspettarci che l'utilizzo" di questa chemochina "apporterà un miglioramento significativo nella produzione da cellule riprogrammate", afferma Gutjahr. Se farla su larga scala diventasse possibile, potrebbero emergere un'ampia gamma di applicazioni: "Consentirebbe la generazione mirata di gruppi sanguigni rari, contribuirebbe a colmare carenze o permetterebbe ai singoli individui di riprodurre il proprio sangue per trattamenti specializzati in molte patologie diverse", sono gli esempi elencati dalla ricercatrice.
Leggi tutto: Svolta nella produzione di sangue artificiale, un 'segnale' può farla decollare
(Adnkronos) - La Cina ha negato oggi di aver preso di mira - inquadrandolo con il laser - un aereo tedesco in missione nel Mar Rosso. Si tratta di illazioni "completamente incompatibili con i fatti", ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning. "Le parti devono adottare un atteggiamento pragmatico, intensificare le comunicazioni a tempo debito ed evitare malintesi e calcoli errati", ha affermato la portavoce.
L'incidente aveva portato ieri alla convocazione dell'ambasciatore cinese al ministero degli Esteri a Berlino. L'aereo tedesco - aveva denunciato un portavoce del ministero - è stato preso di mira "senza motivazioni o precedente contatto...durante un'operazione di routine" della missione Aspides. L'imbarcazione cinese ha "corso il rischio di mettere in pericolo personale ed equipaggiamento" del velivolo, aveva aggiunto. Dopo quanto accaduto l'aereo aveva abbandonato la sua missione ed era rientrato nella base a Gibuti.
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(Adnkronos) - Il ceruleo sta per tornare di moda. 'Il Diavolo Veste Prada 2' è finalmente realtà. 20th Century Studios ha ufficialmente annunciato l'avvio della produzione del tanto atteso sequel del film cult del 2006, confermando il ritorno del cast originale e svelando una parata di nuove stelle pronta a varcare le porte della temibile redazione della rivista Runway. I fan possono tirare un sospiro di sollievo: Meryl Streep, Anne Hathaway, Emily Blunt e Stanley Tucci riprenderanno i loro iconici ruoli, rispettivamente della glaciale direttrice Miranda Priestly, della sua assistente Andy Sachs, della collega Emily Charlton e del saggio direttore artistico Nigel Kipling. A loro si uniranno anche Tracie Thomas, che interpretava Lily, la migliore amica di Andy, e Tibor Feldman, nel ruolo del presidente della società madre di Runway.
Ma il nuovo capitolo, come riportato in anteprima da Variety, si arricchisce di nuovi volti. Il cast dei nuovi arrivati include Lucy Liu, Justin Theroux, BJ Novak e Pauline Chalamet (sorella maggiore di Timothée). A loro si uniranno anche il comico Caleb Hearon e le star di Broadway Helen J. Shen e Conrad Ricamora. Secondo Deadline, un ruolo ancora avvolto nel mistero è stato affidato a Simone Ashley, star di 'Bridgerton', mentre il celebre Kenneth Branagh tornerà a vestire i panni dell marito di Miranda Priestly. Grande assente, invece, sarà Adrian Grenier, che nel primo film aveva il ruolo di Nate, il fidanzato di Andy, e che non dovrebbe tornare per il sequel.
Sebbene i dettagli della trama rimangano top-secret, la produzione è ufficialmente iniziata lo scorso 30 giugno. Per quanto riguarda l'uscita, non è stata ancora comunicata una data ufficiale, ma diverse fonti riportano che il film è atteso nelle sale cinematografiche per il primo maggio 2026.
(Adnkronos) - In tema di dazi Usa, l'Unione Europea sta lavorando per trovare una "soluzione negoziata" in materia di rapporti commerciali con gli Stati Uniti d'America. A ribadirlo è la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, intervenendo nella plenaria a Strasburgo.
"Da febbraio - ha ricordato - gli Stati Uniti hanno imposto dazi sul 70% del commercio totale dell'Ue con gli Stati Uniti. La portata di queste misure è senza precedenti. La nostra linea è chiara: saremo fermi, ma preferiamo una soluzione negoziata. Per questo stiamo lavorando a stretto contatto con l'amministrazione statunitense per raggiungere un accordo".
Von der Leyen ha avuto "un proficuo scambio di opinioni con il presidente Donald Trump all'inizio di questa settimana, per contribuire a far progredire le cose. Stiamo cercando un quadro chiaro, da cui continuare a costruire. Quindi il messaggio è chiaro. Restiamo fedeli ai nostri principi. Difendiamo i nostri interessi. Continuiamo il lavoro in buona fede. E ci prepariamo a tutti gli scenari. Naturalmente terremo questa Camera costantemente aggiornata", ha concluso.
Il presidente Trump ha intanto annunciato ieri che entro due giorni invierà all'Unione Europea una lettera che indicherà quali dazi dovrà pagare a partire dal primo agosto. "Probabilmente mancano due giorni alla loro lettera", ha dichiarato infatti durante una riunione di gabinetto, precisando che dal suo punto di vista "una lettera significa un accordo".
Il presidente ha poi sottolineato di essere ancora in contatto con i negoziatori dell'Ue e di essere insoddisfatto delle politiche europee nei confronti delle aziende tecnologiche statunitensi. "Stiamo scegliendo dazi equi e bassi, ma alcuni Paesi potrebbero ricevere lettere con dazi del 60-70%", ha poi aggiunto.
Lunedì scorso Trump ha già inviato lettere a diversi Paesi, fra cui Giappone e Corea del Sud, con l'annuncio delle tariffe sui prodotti esportati negli Stati Uniti.
Trump ha poi anticipato nuove tariffe del 50% sulle importazioni di rame e molto più alte sui farmaci, dazi che tuttavia, ha detto, entreranno in vigore dopo almeno un anno. "Oggi ci occupiamo del rame", ha affermato in una riunione di governo in cui ha anticipato anche che presto farà un annuncio sui farmaci, estendendo le tariffe che la sua amministrazione ha già imposto dallo scorso gennaio, precisando tuttavia che lascerà tempo alle case farmaceutiche per trasferire la loro produzione negli Usa. "Daremo loro circa un anno, un anno e mezzo per venire qui, e dopo, saranno sottoposti a tariffe, tariffe molto, molto alte, tipo il 200%".
Leggi tutto: Dazi Trump, von der Leyen: "Lavoriamo a soluzione negoziata con Usa"
(Adnkronos) - Donald Trump avrebbe cercato di dissuadere il presidente russo Vladimir Putin dall'attaccare l'Ucraina minacciando di “bombardare a morte Mosca” per rappresaglia. E' quanto ha raccontato lo stesso presidente Usa durante una raccolta fondi nel 2024, secondo un audio inedito fornito alla Cnn.
A Putin ho detto: "Se entrate in Ucraina, bombarderò Mosca. Non ho scelta", ha detto Trump secondo l'audio. "E allora (Putin) fa: ‘Non ti credo’. Ma mi ha creduto per il 10%".
Trump ha poi affermato di aver trasmesso un avvertimento simile al presidente cinese Xi Jinping su una potenziale invasione di Taiwan, dicendogli che gli Stati Uniti avrebbero bombardato Pechino in risposta. “Pensava che fossi pazzo”, ha detto Trump di Xi, prima di sottolineare che “non abbiamo mai avuto problemi”.
Le dichiarazioni, pronunciate durante la campagna elettorale di Trump per un secondo mandato, sono tra gli audio registrati a delle raccolte fondi del 2024 a New York e in Florida, successivamente ottenute da Josh Dawsey, Tyler Pager e Isaac Arnsdorf, che hanno descritto in dettaglio alcuni degli scambi nel loro nuovo libro, '2024'. L'audio non è mai stato trasmesso in precedenza. La campagna elettorale di Trump ha rifiutato di commentare il contenuto delle registrazioni.
Ieri Trump ha nuovamente espresso la sua frustrazione per la resistenza di Putin a un accordo di pace in ucraina, lamentandosi del fatto che il leader russo "sta dicendo un sacco di stronzate" agli Stati Uniti. "Non sono contento di Putin", ha detto durante una riunione di gabinetto. "Sono molto insoddisfatto".
(Adnkronos) - La difterite continua a colpire in Europa. Nonostante un costante calo dei casi segnalati dopo una grande epidemia registrata nel 2022, l'infezione viaggia ancora a un ritmo "superiore" a quello che si aveva prima del 2020, epoca in cui nell'Unione europea/Spazio economico europeo (Ue/See) si registravano in media 21 casi di difterite all'anno. Nel 2022 ne sono stati segnalati 320, molti dei quali tra migranti appena arrivati che erano stati esposti alla difterite durante il viaggio. La maggior parte dei casi era associata a tre tipi di sequenza: ST377, ST384 e ST574. Dopo questo picco però la trasmissione prosegue e da gennaio 2023 nell'Ue/See sono stati segnalati comunque 234 casi. Una percentuale significativa si è verificata in gruppi particolarmente esposti a rischi come senzatetto, persone che risiedono, lavorano o svolgono attività di volontariato in centri di accoglienza temporanea, migranti e persone che fanno uso e si iniettano droghe.
A lanciare un monito è una valutazione rapida del rischio condotta dall'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, appena pubblicata, che evidenzia come la continua circolazione della difterite causata dal batterio Corynebacterium diphtheriae (C. diphtheriae) possa colpire alcune popolazioni più vulnerabili all'infezione e raccomanda misure di risposta di sanità pubblica mirate per proteggere queste persone più a rischio. L'agenzia sta anche diffondendo delle raccomandazioni per fronteggiare la trasmissione locale dell'infezione.
"Il fatto che la difterite sia contratta da popolazioni vulnerabili nell'Ue/See indica una trasmissione inosservata e continua nella comunità - avverte Bruno Ciancio, che all'Ecdc è responsabile dell'Unità Directly-Transmitted and Vaccine-Preventable Diseases -. Questo è motivo di preoccupazione e richiede sforzi più intensi per affrontare gli ostacoli alla vaccinazione in questi gruppi vulnerabili". Proprio "programmi di vaccinazione efficaci hanno contribuito quasi a eliminare la difterite, ma ciò significa anche che gli operatori sanitari potrebbero essere meno propensi a riconoscerne i sintomi. Una maggiore consapevolezza" delle spie di malattia, "una diagnosi rapida e un intervento tempestivo di sanità pubblica sono essenziali".
Dalla fine del 2022, sei Paesi europei (Austria, Repubblica Ceca, Germania, Norvegia, Polonia e Svizzera) hanno diagnosticato 82 casi di difterite causati da uno dei tipi di sequenza identificati durante l'epidemia del 2022. Almeno 25 di questi casi hanno interessato persone senza fissa dimora, persone che fanno uso o si iniettano droghe, non vaccinati contro la difterite, e anziani. Sebbene l'Ecdc valuti il rischio per la popolazione generale come "molto basso, grazie all'elevata copertura vaccinale contro la difterite", nella maggior parte dei Paesi Ue/See, "questo rischio aumenta fino a diventare moderato per i gruppi più vulnerabili all'infezione", ribadisce l'agenzia.
In caso di infezione, chi non è vaccinato contro la difterite può presentare infezioni cutanee o difterite respiratoria, condizione quest'ultima che può essere fatale nel 5-10% dei casi. "Nelle popolazioni con un elevato numero di vaccinazioni, la maggior parte delle infezioni è asintomatica o lieve", spiegano dall'Ecdc.
"È molto raro che la difterite si manifesti in individui completamente vaccinati e la vaccinazione contro la difterite fa parte dei programmi nazionali di immunizzazione di routine in Europa. La rarità dell'infezione da difterite e le molteplici modalità con cui può manifestarsi possono rendere difficile per i medici identificare e diagnosticare le infezioni". È essenziale quindi aumentare la consapevolezza della difterite tra i medici e coloro che lavorano a contatto con le popolazioni vulnerabili, è il messaggio dell'Ecdc, per garantire che la malattia sia diagnosticata e trattata correttamente e che i casi vengano segnalati alle autorità sanitarie pubbliche.
Le raccomandazioni che l'Ecdc sta emanando per ridurre il rischio di infezioni gravi nei più vulnerabili e per arrestare la circolazione di C. diphtheriae nella comunità sono dunque: aumentare la consapevolezza tra gli operatori sanitari e le persone che lavorano con popolazioni vulnerabili sulle diverse manifestazioni cliniche della malattia; applicare attività di promozione della salute mirate alle popolazioni più a rischio di esposizione alla difterite e promuovere il coinvolgimento di questi gruppi; garantire un equo accesso alla vaccinazione, anche offrendo vaccini ai membri dei gruppi più vulnerabili all'infezione; valutare regolarmente la disponibilità dell'antitossina difterica per il trattamento a livello locale/nazionale; migliorare la sorveglianza per individuare tempestivamente i casi e comprenderne i modelli di trasmissione.
Come spiega l'Iss, la difterite è una malattia infettiva acuta provocata dal batterio Corynebacterium diphtheriae. Una volta entrato nel nostro organismo, questo agente infettivo rilascia una tossina che può danneggiare, o addirittura distruggere, organi e tessuti. Gli organi coinvolti variano a seconda del tipo di batterio: il più diffuso colpisce la gola, il naso e talvolta le tonsille, mentre un altro tipo, presente soprattutto nelle zone tropicali, provoca ulcere della pelle. Più raramente, l’infezione coinvolge la vagina o la congiuntiva.
Per quanto possa colpire a qualsiasi età, la difterite riguarda essenzialmente i bambini non vaccinati. Nei Paesi con clima temperato, si diffonde durante i mesi invernali.
La difterite si trasmette per contatto diretto con una persona infetta o, più raramente, con oggetti contaminati da secrezioni delle lesioni di un paziente. In passato, anche il latte non pastorizzato ha rappresentato un veicolo di infezione.
Come spiega ancora l'Iss, il periodo di incubazione dura da due a cinque giorni. Quando l’infezione riguarda l’apparato orofaringeo, i primi sintomi sono mal di gola, perdita dell’appetito e febbre leggera. Entro due o tre giorni, sulla superficie delle tonsille e della gola si forma una caratteristica membrana grigiastra, dai margini infiammati. Talvolta queste lesioni possono sanguinare e assumere un colore verdastro o nero. Altri sintomi associati all’infezione possono essere gonfiore del collo e ostruzione delle vie respiratorie.
Generalmente la malattia ha un decorso benigno, ma in alcuni casi possono insorgere complicanze gravi a livello cardiaco: aritmie, con rischio di arresto cardiaco, miocardite, insufficienza cardiaca progressiva.
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(Adnkronos) - La Russia ha sferrato oggi, mercoledì 9 luglio, l'attacco più duro dall'inizio della guerra in Ucraina. Secondo quanto riferito su Telegram dall'Aeronautica di Kiev, le forze di Mosca hanno lanciato dalle 20 di ieri sera (ora locale) 728 droni, tra cui centinaia di velivoli senza pilota 'kamikaze', e 13 missili, tra cui sette Iskander e sei Kinzhal. L'obiettivo principale dell'attacco era la città di Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina. Secondo le forze di Kiev, la difesa aerea ucraina è riuscita a intercettare 718 "minacce aeree". ono stati segnalati danni anche nelle regioni di Dnipro, Zhytomyr, Kiev, Kirovohrad, Mykolaiv, Sumy, Kharkiv, Khmelnytskyi, Cherkasy e Chernihiv.
Per il presidente ucraino Volodymyr Zelensky "si tratta di un attacco eloquente, che arriva proprio in un momento in cui sono stati compiuti tanti sforzi per raggiungere la pace, per stabilire un cessate il fuoco, eppure solo la Russia continua a respingerli tutti". "Questa è l'ennesima prova - si legge in un post sui social - della necessità di sanzioni pungenti contro il petrolio, che ha alimentato la macchina bellica di Mosca con denaro per oltre tre anni di guerra. Sanzioni secondarie su coloro che comprano questo petrolio e quindi sponsorizzano le uccisioni. I nostri partner sanno come esercitare pressioni in modo da costringere la Russia a pensare a porre fine alla guerra, non a lanciare nuovi attacchi. Tutti coloro che vogliono la pace devono agire".
E' di almeno tre persone, tra cui un membro della Guardia Nazionale russa, il bilancio dei morti in un attacco dell'esercito ucraino nella regione russa del Kursk. Altre sette persone sono rimaste ferite, secondo quanto riferito dalle autorità locali. "Le tre vittime erano uomini", ha scritto sul suo account Telegram il governatore Alexander Jinstein. Almeno 5 tra i feriti - tra loro un minore - versano in gravi condizioni e sono al momento ricoverati nell'Ospedale Regionale di Kursk. "In tutto sette persone sono rimaste ferite, tra loro un bambino di cinque anni", ha aggiunto, parlando di "ferite di arma da fuoco e ustioni di diverso grado" e denunciando un attacco crudele senza precedenti contro una struttura pacifica", un luogo in cui non ci sono installazioni militari. Il governatore ha anche parlato di altri attacchi con droni nella località di Rylsk, uno dei quali contro un ospedale, ha affermato. Almeno due persone sono rimaste ferite.
Leggi tutto: Ucraina, Russia sferra attacco più duro da inizio guerra: 728 droni e 13 missili
(Adnkronos) - Question time oggi alla Camera per tre ministri. A rispondere alle interrogazioni dei deputati sono Tajani, Lollobrigida e Foti. Il question time sarà trasmesso dalla Rai in diretta televisiva dall'Aula di Montecitorio dalle 15.
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, risponde a interrogazioni sulle iniziative a favore delle imprese esportatrici, con particolare riferimento all’obiettivo di scongiurare l’applicazione di dazi da parte dell’Amministrazione statunitense e di diversificare gli scambi commerciali (Silvestri – M5S); sulle ulteriori iniziative di sostegno alle esportazioni (Marrocco – Fi-Ppe); sulle iniziative in merito alla sospensione del Trattato di associazione tra Ue e Israele e al riconoscimento dello Stato di Palestina (Fratoianni – Avs); sulle iniziative per assicurare la concordanza tra la posizione dell’Italia e quella del complesso degli Stati euro-atlantici nelle organizzazioni internazionali (Lupi – Nm); sull’accordo commerciale tra l’Ue e i Paesi del Mercosur (Provenzano – Pd-Idp).
Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, risponde a interrogazioni sulle iniziative urgenti volte a garantire la stabilità economica degli operatori e delle aziende della filiera della canapa industriale (Magi – Misto-+Europa); sugli effetti dell’accordo tra l’Ue e i Paesi del Mercosur rispetto al settore agroalimentare (Richetti – Az-Per-Re); sulle iniziative a tutela della produzione vitivinicola italiana (Bof – Lega); sulle iniziative a tutela della filiera agroalimentare nazionale in relazione agli effetti dei dazi e sulla proposta di importare carne statunitense per la produzione di bresaola destinata al mercato americano (Boschi – Iv-C-Re).
Il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di coesione, Tommaso Foti, risponde a un’interrogazione sulle iniziative volte a migliorare le condizioni di vita delle popolazioni delle aree interne, nel quadro della relativa Strategia nazionale (Bignami – Fdi).
Leggi tutto: Camera, oggi question time con tre ministri: Tajani, Lollobrigida e Foti rispondono
(Adnkronos) - Sole sull'Italia, niente maltempo diffuso ma nemmeno caldo record e afa. Il meteo offre a sorpresa una tregua dopo l'ondata di temperature africane e i nubifragi monsonici simil-tropicali delle ultime settimane. Sono queste le previsioni meteo degli esperti per la giornata di oggi, mercoledì 9 luglio, e per i giorni a venire.
Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un periodo molto rilassante, senza l’afa, senza la grandine e con massime intorno ai 30°C.
Torneremo a vivere l’Estate di una volta, quella caratterizzata dalle belle giornate soleggiate senza i 37-38 gradi all’ombra e senza il sudore della bolgia umida dell’afa opprimente.
Vivremo un periodo che in biometeorologia viene definito di ‘benessere meteo’: il nostro corpo beneficerà di notti ‘non’ tropicali con minime ben sotto i 20°C, specie al Centro-Nord dove addirittura qualche località in Pianura Padana scenderà fino a 10°C di minima, e potremo respirare passeggiando anche durante le ore più calde, tra le 11 e le 18; non vivremo lo spauracchio del bollino rosso delle ondate di calore almeno fino al 20 luglio, se non oltre.
Nel dettaglio, le prossime ore vedranno una prevalenza di tempo stabile e un calo delle temperature anche significativo: dopo gli ultimi 40-41°C della Sicilia, anche all’estremo Sud le massime scenderanno gradualmente. Unica insidia qualche acquazzone residuo sulla fascia orientale del Paese, ma poi tutto rientrerà sotto un bel cielo celeste.
Giovedì le città più calde saranno Catania e Firenze con 32°C. La scorsa settimana, durante il caldo africano record, questa era la temperatura che localmente si registrava a mezzanotte. Insomma, si starà bene da Nord a Sud almeno fino al weekend.
L’unica nota dolente di questa fiaba meteorologica, di questo periodo di benessere biometeorologico, infatti, sarà il prossimo weekend: si prevedono dei temporali sabato ma soprattutto domenica, su parte del Centro-Nord.
Siamo ancora lontani dal weekend quindi aspettiamo conferme; quel che è certo è che nei prossimi giorni un ciclone ondeggerà tra Balcani, Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia e Germania: su queste zone, nel cuore del Vecchio Continente, potrebbero insistere piogge abbondanti con potenziali flash floods (in italiano alluvioni lampo) mentre ad ovest e a sud di questa zona dominerà l’Estate mite e piacevole di una volta, degli anni ‘80 dello scorso secolo.
Mercoledì 9: Al Nord: sole e caldo piacevole. Al Centro: soleggiato con caldo gradevole; rovesci sulle adriatiche fino al mattino. Al Sud: sole e caldo accettabile.
Giovedì 10: Al Nord: sole, cielo terso e caldo piacevole. Al Centro: soleggiato con caldo gradevole. Al Sud: cielo poco nuvoloso e caldo accettabile.
Venerdì 11: Al Nord: soleggiato, ma con temporali pomeridiani sul Triveneto. Al Centro: soleggiato con caldo gradevole. Al Sud: cielo poco nuvoloso e caldo accettabile.
Tendenza: anticiclone, ma con temperature tipiche della vecchia Estate italiana, piacevoli. Domenica rovesci al Centro-Nord.
Leggi tutto: Sole, zero afa, niente grandine: è tregua meteo sull'Italia, le previsioni
(Adnkronos) - Il presidente americano Donald Trump sta valutando l'invio di un ulteriore sistema di difesa aerea Patriot in Ucraina, dopo aver promesso nei giorni scorsi di rafforzare le difese di Kiev contro gli attacchi russi. A riferirne è il Wall Street Journal, che cita due funzionari statunitensi.
L'amministrazione di Washington non ha rivelato quali armi aggiuntive intenda fornire all'Ucraina a fronte della mancata risposta del presidente russo Vladimir Putin alle richieste di porre fine al conflitto. Inviare un altro sistema di difesa Patriot rappresenterebbe quindi un passo significativo per la Casa Bianca: sarebbe la prima volta che Trump approva la fornitura di un importante sistema bellico a Kiev al di fuori di quelli autorizzati dalla Casa Bianca di Joe Biden.
La Casa Bianca ha chiesto al Pentagono di illustrare le opzioni per l'invio di ulteriori armi all'Ucraina, tra cui un sistema Patriot, ha rivelato uno dei funzionari citati dal Wall Street Journal, secondo cui si sta attualmente anche valutando se altri Paesi possano fornire altri Patriot a Kiev.
Il presidente Trump ha annunciato ieri che sta esaminando un disegno di legge per imporre sanzioni o dazi ai Paesi che sostengono l'invasione russa, un provvedimento promosso dal senatore Lindsey Graham, stretto alleato di Trump, e sostenuto da oltre 80 senatori.
Tuttavia, scrive il Wsj, secondo una persona vicina a Trump il disegno di legge attualmente in esame "non offre al presidente sufficiente flessibilità", e la Casa Bianca starebbe collaborando con i parlamentari per garantire che il provvedimento sostenga concretamente gli sforzi per porre fine alla guerra.
Leggi tutto: Patriot per Kiev, Trump valuta l'invio in Ucraina del sistema di difesa
(Adnkronos) - Secondo colloquio in 24 ore alla Casa Bianca per Donald Trump e Benjamin Netanyahu. Per circa due ore, il presidente Usa e il primo ministro israeliano hanno discusso ancora una volta della guerra in corso a Gaza e dei negoziati ripresi a Doha tra Israele e Hamas per arrivare a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi.
Prima del meeting tra i due leader, che non era aperto alla stampa, Netanyahu ha incontrato il vicepresidente JD Vance e il presidente repubblicano della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, incontro dopo il quale il premier israeliano ha affermato di non credere che la campagna militare israeliana a Gaza sia terminata, ma che i negoziatori "stanno certamente lavorando" per un cessate il fuoco.
"Dobbiamo ancora finire il lavoro a Gaza, liberare tutti i nostri ostaggi, eliminare e distruggere le capacità militari e governative di Hamas", le parole di Netanyahu riportate dalla Bbc.
L'inviato di Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, ha intanto spiegato come Israele e Hamas stiano colmando il divario sulle questioni che in precedenza avevano impedito loro di raggiungere un accordo, esprimendo inoltre la speranza in un cessate il fuoco temporaneo di 60 giorni concordato questa settimana. Secondo l'inviato Usa, la bozza di accordo includerebbe anche il rilascio di 10 ostaggi vivi e dei corpi di nove deceduti.
Intanto, prima dell'incontro di lunedì tra il primo ministro israeliano e Trump, una delegazione del Qatar sarebbe arrivata alla Casa Bianca per parlare con funzionari Usa per diverse ore, ha rivelato Axios citando una fonte a conoscenza dei colloqui. Ma se per Trump i colloqui per il cessate il fuoco "stanno procedendo molto bene", per il Qatar che ha svolto un ruolo di mediatore nei negoziati sarebbe invece necessario più tempo.
"Non credo di poter fornire una tempistica al momento, ma posso dire fin da ora che avremo bisogno di tempo per questo", le parole del portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari.
Leggi tutto: Gaza, Netanyahu ancora da Trump: secondo incontro in 24 ore alla Casa Bianca
(Adnkronos) - Flavio Cobolli torna in campo a Wimbledon 2025 e oggi, mercoledì 9 luglio, affronta Novak Djokovic nei quarti di finale del torneo. L’azzurro ha superato Marin Cilic nel turno precedente, mentre l’ex numero uno al mondo è reduce dal successo contro Alex De Minaur. Ecco orario, precedenti tra i due e dove vedere il match in tv e streaming.
Il match tra Cobolli e Djokovic oggi a Wimbledon 2025 dovrebbe iniziare non prima delle 16. C’è stato un solo confronto in carriera tra loro, vinto dal serbo nel 2024 al terzo turno di Shanghai.
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
Leggi tutto: Cobolli-Djokovic oggi a Wimbledon 2025: orario, precedenti e dove vederla
(Adnkronos) - Mercoledì da vivere tutto d’un fiato al Tour de France 2025. Oggi, 9 luglio, la Grande Boucle propone a Caen la prima crono di questa edizione. In maglia gialla c’è Mathieu van der Poel. Ecco orario, percorso e dove vedere la quinta frazione della corsa in tv e streaming..
La tappa del Tour de France di oggi, 9 luglio, potrebbe già rappresentare già una svolta nella corsa. La prima delle due crono di questa edizione (la seconda sarà a Loudenvielle-Peyragudes, tappa 13) presenta un percorso di 33 chilometri, in gran parte su strade larghe e pianeggianti, con tre intermedi a Cambes-en-Plaine (km 8), Thahon (km 16) e Gruchy (km 24,8).
Il Tour de France 2025 sarà visibile in diretta (in chiaro) su Rai 2, con il collegamento previsto - a seconda delle tappe - tra le 14 e le 15. La quinta tappa di oggi inizierà intorno alle 13.10, la maglia gialla partirà verso le 17.15. Frazioni complete disponibili in diretta su Discovery+. Eurosport visibile su Tim Vision, Dazn e Amazon Prime Video.
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(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo a Wimbledon 2025. Oggi, mercoledì 9 luglio, l’azzurro affronta Ben Shelton nei quarti di finale del torneo. Il numero uno al mondo è reduce da un ottavo, quello contro Dimitrov, passato per il ritiro dell’avversario (in quel momento in vantaggio 2 set a 0). L’americano ha invece eliminato Lorenzo Sonego nel turno precedente. Ecco orario, precedenti e dove vedere il match.
Il match tra Sinner e Shelton dovrebbe iniziare non prima delle 15:30. Sono sei precedenti a livello Atp tra i due, con l'italiano avanti 5-1 nel parziale. L’ultimo confronto, vinto dal numero uno al mondo, in semifinale agli Australian Open di quest’anno.
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
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(Adnkronos) - Era giugno 2024 quando i ricercatori lanciavano l'allarme sui rischi per i gatti domestici del virus dell'influenza aviaria H5N1 in rapida evoluzione. Allora gli esperti parlavano di un tasso di mortalità di circa il 67% e invitavano le famiglie con felini a non abbassare la guardia. Adesso lo stesso team torna sul tema, ma con una prospettiva di speranza, in un nuovo lavoro appena uscito sul caso di 4 gatti di un unico nucleo familiare contagiati dal virus in California. Lo studio firmato dai ricercatori di University of Maryland, Cross Street Small Animal Veterinary Hospital e University of Texas Medical Branch (disponibile in versione preprint non ancora sottoposta a peer review) dimostra che, "con cure di supporto tempestive e un trattamento antivirale, i gatti possono sopravvivere all'H5N1 e possono mantenere alti titoli di anticorpi neutralizzanti contro l'H5N1 per almeno 3-4 mesi dopo la guarigione".
Il focolaio ha colpito la 'colonia felina' di questa famiglia, residente nelle vicinanze di un allevamento di mucche da latte a Tulare, epicentro delle epidemie di influenza aviaria H5N1 in California, tra la fine di ottobre e la metà di novembre 2024. La ricostruzione degli autori comincia per la precisione il 31 ottobre con l'arrivo del gatto numero 2 - pelo lungo, maschio sterilizzato, 1 anno e 7 mesi - in un ospedale veterinario locale. "Non sta bene", riferisce il proprietario. E infatti il gatto è letargico, si rifiuta di muoversi, pur non avendo febbre in quel momento. Dalle informazioni raccolte emerge che il felino, esemplare di oltre 4,6 kg in regola con le vaccinazioni, ha accesso sia all'interno che all'esterno dell'abitazione. Viene trattato con fluidi sottocutanei e un antibiotico ad ampio spettro e 24 ore dopo mostra minimi segni di miglioramento. Riceve anche uno stimolante dell'appetito, ma appena due giorni dopo muore.
Durante la visita, la famiglia aveva riferito che prima di lui un altro dei loro gatti (gatto 1) si era gravemente ammalato ed era stato portato in un'altra clinica veterinaria locale: maschio sterilizzato di 1 anno e 5 mesi a pelo corto, il gatto 1 viveva solo in casa, senza accesso all'esterno, ed era vaccinato. Per lui stesso copione: diventa improvvisamente letargico, viene trasportato d'urgenza al pronto soccorso locale, viene sottoposto a un esame di diagnostica per immagini al torace e ad analisi del sangue. Il veterinario curante sospetta un'infezione delle vie respiratorie superiori e, dopo che i proprietari lo riportano a casa, anche il gatto 1 muore improvvisamente.
Al momento delle visite ai pazienti felini, diversi allevamenti di bovini e avicoli locali sono alle prese con epidemie di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai). Il veterinario che ha in cura il gatto 2, occupandosi anche di questi bovini, ipotizza un legame con H5N1, perché l'abitazione della famiglia è a meno di 1,6 km da queste aziende agricole lattiero-casearie e nel nucleo in questione il marito lavora nel settore come venditore ambulante di fieno, quindi le visita frequentemente. La famiglia viene istruita su tutte le precauzioni possibili. Ma il 6 novembre anche il gatto 3, maschio sterilizzato a pelo lungo di 1 anno e 7 mesi e un peso di oltre 5,1 kg, si ammala e arriva all'attenzione dei medici. L'animale, vaccinato, conduce una vita esclusivamente in casa. Anche per lui i sintomi sono letargia e mancanza di appetito. Viene rilevato poi calo mentale, disidratazione, febbre a 39°C. I medici lo trattano subito con Fans iniettabili e fluidoterapia sottocutanea e, sospettando H5N1, stavolta viene somministrata una dose dell'antivirale oseltamivir (Tamiflu) per via orale ogni 12 ore per 10 giorni.
Il 13 novembre, il gatto 3 viene nuovamente visitato. L'appetito è migliorato e il peso è salito a 5,6 kg. Beve normalmente e l'attività fisica è tornata alla normalità. Gli viene somministrato anche un collirio antibiotico e viene dimesso per il follow-up. Lieto fine anche per il gatto 4, maschio sterilizzato a pelo corto di 4 anni e 11 mesi e un peso di 5,3 kg, vaccinato e tenuto rigorosamente in casa, preso in carico dai medici il 7 novembre. Anche per lui stessi sintomi e segni di infezione alle vie respiratorie superiori. Con un regime terapeutico simile a quello adottato per il gatto 3 (soluzione per via sottocutanea, fans iniettabili e oseltamivir orale), anche questo felino si avvia verso la guarigione.
Il 26 febbraio 2025 il proprietario, ricontattato dai veterinari, conferma che entrambi i gatti si sono ripresi e sono tornati alla normalità. Il 13 marzo vengono prelevati campioni di sangue dai guariti durante una visita di follow-up. Risultato: entrambi hanno alti livelli di anticorpi neutralizzanti contro il virus dell'influenza aviaria H5N1 (2.3.4.4b). Questa epidemia, concludono dunque gli autori, "dimostra che, con cure di supporto tempestive e un trattamento antivirale, l'H5N1 è una malattia che può essere curata nei gatti domestici".
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(Adnkronos) - Ennesimo cambio di rotta di Donald Trump sulla guerra tra Russia e Ucraina. Il presidente Usa, ribadendo la sua frustrazione contro Putin , ha annunciato, dopo giorni di incertezza, l’invio immediato di 10 intercettori Patriot e nuove forniture militari. Allo stesso tempo il Cremlino ha dato alla Casa Bianca la netta indicazione di non essere interessato a una soluzione realistica e negoziata del conflitto.
"Non sono contento di Putin, ci riempie di cazzate", ha detto il presidente Usa usando il termine 'bullshit' per definire la posizione che il leader russo esprime nei colloqui sulla guerra in Ucraina. "E' sempre gentile, ma insignificante", dice rispondendo alle domande della stampa prima della riunione del gabinetto. Trump ha avuto un colloquio telefonico con Putin la scorsa settimana e dopo la conversazione si è detto "molto deluso". Trump, inoltre, sta valutando di imporre sanzioni "molto dure" alla Russia. "Putin sta uccidendo un sacco di persone. E molte di queste sono i suoi soldati", aggiunge il presidente americano.
E dopo l'annuncio shock della settimana scorsa su uno stop alle forniture militari americane, Trump si è impegnato a contribuire al rafforzamento delle difese aeree di Kiev nel corso dell'ultimo colloquio telefonico con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: secondo fonti citate da Axios, Trump ha assicurato l'invio immediato di 10 intercettori per sistemi Patriot (20 in meno rispetto al totale iniziale pronto per la consegna la scorsa settimana, in una spedizione che è stata bloccata al confine tra Polonia e Ucraina) e ha promesso di aiutare a trovare altri mezzi di sostegno alla difesa aerea.
"Gli ucraini sono stati coraggiosi, noi gli abbiamo dato le migliori armi e i migliori equipaggiamenti disponibili. Gli abbiamo dato armi per distruggere i tank, io ho mandato i Javelin per colpire i carri. Obama gli mandava lenzuola... Gli abbiamo dato missili con cui hanno abbattuto di tutto. Sarebbe stata una guerra di 3-4 anni, ma hanno potuto contare su armi incredibili. Noi abbiamo dato molto più dell'Europa, abbiamo inviato materiale per 350 miliardi di dollari. L'Europa per circa 100 miliardi. Gli ucraini sono stati ottimi combattenti, perché quelle armi bisogna pure usarle. Sta morendo troppa gente, questa guerra non sarebbe mai dovuta iniziare"
Si tratta della prima apertura concreta di Trump sul fronte del sostegno militare a Kiev da quando è tornato alla presidenza lo scorso gennaio. Durante il mandato precedente di Joe Biden, Washington aveva destinato oltre 65 miliardi di dollari in aiuti militari all’Ucraina, mentre Trump, tradizionalmente scettico sull’assistenza a Kiev, non aveva ancora approvato nuovi pacchetti. L’annuncio arriva mentre l’Ucraina affronta una nuova ondata di attacchi russi, tra i più intensi dall’inizio della guerra nel 2022.
Secondo fonti citate da Axios, Trump ha anche suggerito che la Germania venda una delle sue batterie Patriot all'Ucraina: gli Stati Uniti e gli alleati europei si sarebbero divisi il costo dell'acquisto, hanno detto le fonti. Sebbene non sia stato raggiunto alcun accordo, i funzionari di entrambe le parti affermano che i negoziati sono in corso. I funzionari tedeschi sostengono che Berlino abbia già inviato all'Ucraina una quota maggiore dei suoi sistemi Patriot disponibili rispetto a qualsiasi altro paese Nato , compresi gli Stati Uniti.
Da parte sua Zelensky, ha annunciato di voler "intensificare" le discussioni con Washington in merito alla fornitura di sistemi di difesa aerea. "Ho incaricato il ministro della Difesa ucraino e il capo di Stato Maggiore generale di intensificare i contatti con la parte americana", ha affermato nel suo consueto discorso serale. "Ora abbiamo le dichiarazioni e le decisioni politiche necessarie, che devono essere attuate il prima possibile per proteggere la nostra popolazione e le nostre posizioni - ha aggiunto Zelensky - Questo riguarda principalmente la difesa aerea".
Commentando le parole di Trump sulla ripresa degli aiuti militari a Kiev, il portavoce presidenziale Dmitry Peskov, durante un briefing con la stampa riportato da Interfax, ha sottolineato che "non c’è stata alcuna informazione definitiva sul fatto che le forniture siano terminate o sospese, anzi è evidente che continuino". Secondo il portavoce, "resta da chiarire quali armi e in quali quantità vengano inviate dagli Stati Uniti. Per ora circolano molte informazioni contraddittorie".
Il Cremlino ha accusato quindi l'Occidente di ostacolare una soluzione pacifica al conflitto attraverso la continua fornitura di armi a Kiev. "Queste azioni non rientrano certamente in una logica di soluzione pacifica. La linea scelta dagli europei è chiaramente volta a prolungare i combattimenti", ha detto Peskov.
Il portavoce ha poi espresso apprezzamento per le iniziative degli Stati Uniti volte ad avviare un dialogo diretto tra Mosca e Kiev, ma ha precisato che Washington resta ufficialmente nella lista russa dei Paesi ostili. "Per ora questa lista non ha subito alcuna modifica", ha spiegato.
(Adnkronos) - "L'ennesimo ricatto di Haftar". Così fonti libiche a Tripoli hanno commentato con l'Adnkronos quanto successo a Bengasi, dove la delegazione europea composta dal commissario alle Migrazioni Magnus Brunner, dal ministro dell'Interno italiano Matteo Piantedosi, e dai colleghi di Grecia e Malta è stata respinta con l'accusa di "violazione flagrante delle norme diplomatiche e disprezzo della sovranità nazionale libica".
Il 'caso' è scoppiato quando all'aeroporto di Bengasi, a differenza di quanto concordato con il generale Khalifa Haftar, come avviene solitamente in occasione di queste visite, ad accogliere la delegazione si sono presentati alcuni ministri del governo parallelo dell'est guidato da Osama Hammad, non riconosciuto dalla comunità internazionale. Un 'incontro' che avrebbe significato dare legittimità a quell'esecutivo, mettendolo sullo stesso piano di quello di Tripoli.
"Si è tentato un compromesso, ma hanno voluto creare il caso", spiegano fonti di Bruxelles, chiarendo che è stata dei libici la decisione di annullare la missione durante la quale si sarebbe dovuto parlare di contrasto all'immigrazione clandestina. Come avvenuto questa mattina a Tripoli, dove la delegazione europea aveva incontrato il premier del governo di unità nazionale, Abdul Hamid Dbeibah.
Nei giorni scorsi, lo stesso Hammad aveva emesso un decreto nel quale vietava il movimento e le attività delle missioni internazionali e dei diplomatici nell'est della Libia se prima non si fossero coordinate e avessero ottenuto il via libera dal ministero degli Esteri dell'autoproclamato governo dell'est. La misura era diretta in particolare contro la missione delle Nazioni Unite in Libia (Unsmil), l'inviata del segretario generale, Hanna Tetteh, ed il suo staff, 'colpevole' di aver attaccato la Camera dei rappresentanti di Tobruk, per aver concesso 69 miliardi di dinari, circa 11 miliardi di euro, al Fondo per lo sviluppo e la ricostruzione di Belghassem Haftar, il figlio del generale considerato il suo possibile 'delfino'.
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(Adnkronos) - Almeno 161 persone risultano ancora disperse dopo le devastanti alluvioni in Texas, che hanno già causato la morte di 109 persone, secondo l'ultimo bilancio. "Molto probabilmente potremmo aggiungerne altri a questa lista", ha dichiarato il governatore dello Stato Greg Abbott in una conferenza stampa, specificando che la cifra si basa sul numero di persone segnalate come disperse da amici, parenti e vicini.
Le persone colpite "devono sapere che non ce ne andremo finché questo lavoro non sarà finito". "Il compito principale al momento continua a essere localizzare tutte le persone colpite da questa alluvione. Ci sono ancora dei dispersi. Dobbiamo trovare ogni singola persona scomparsa", ha aggiunto Abbott.
Il governatore ha dichiarato di aver effettuato oggi un sopralluogo nell'area colpita per valutare meglio "cosa esattamente fosse necessario fornire alla comunità".
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(Adnkronos) - E' il Chelsea la prima squadra finalista della prima edizione del nuovo Mondiale per Club. La squadra di Enzo Maresca si è imposta in semifinale sul Fluminense di Renato per 2-0 al MetLife Stadium di New York, grazie alla doppietta dell'ex, Joao Pedro, in rete con due perle a giro, la prima di precisione e la seconda di potenza dal limite dell'area al 18' e al 56'. Il Fluminense va vicino al pari con Arias e ai brasiliani viene anche prima accordato e poi cancellato un rigore per mani di Chalobah, ma il Chelsea domina la gara e sfiora il tris in varie occasioni. La finale della competizione mondiale della Fifa sarà così tutta europea con i londinesi che attendono la vincente del big match tra Psg, campione della Champions e il Real Madrid in campo domani.
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