(Adnkronos) - L'Uap, l'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata, "prende atto dell'incontro tenutosi ieri al ministero della Salute con il ministro Orazio Schillaci, il sottosegretario Marcello Gemmato, Fofi, Federfarma, Federlab e Fnob, e contesta con fermezza il metodo adottato: rappresentatività assente. Al tavolo non erano presenti le organizzazioni che riuniscono la quasi totalità delle strutture di diagnostica accreditate, in particolare Uap, che rappresenta oltre 27mila strutture e della quale fanno parte, tra le altre, Anisap e Aiop. E' stata una riunione ristretta che non può definire i lineamenti di un protocollo che inciderà su qualità, sicurezza e responsabilità dei servizi diagnostici in farmacia; ciò espone l'iter a possibili censure per difetto di partecipazione e imparzialità. Con nota del 4 luglio avevamo domandato chiarimenti e l'inclusione nei lavori, senza ricevere alcun riscontro". Così l'Uap in una nota.
L'Unione nazionale ambulatori, poliambulatori, enti e ospedalità privata chiede: "La sospensione di ogni ulteriore passaggio finché non sarà istituito un tavolo tecnico largamente rappresentativo di tutti gli attori sanitari coinvolti; la pubblicazione immediata di verbale, bozze di protocollo ed elenco completo dei futuri incontri; il coinvolgimento della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari prima di qualsiasi atto definitivo", e ribadisce "la piena disponibilità a contribuire con competenze ed esperienza alla definizione di regole che garantiscano ai cittadini prestazioni diagnostiche sicure, di qualità e uniformi su tutto il territorio nazionale".
Leggi tutto: Uap: "Tenuti fuori da incontro al ministero, stop a farmacia dei servizi"
(Adnkronos) - Ernia e Valentina Cabassi sono diventati genitori. Il cantante e l'influencer hanno annunciato sui social la nascita della loro prima figlia e hanno svelato anche il nome: "La nostra Sveva", si legge.
La figlia di Ernia, nome d'arte di Matteo Professione, e Valentina è nata lunedì 7 luglio, ma la notizia è stata resa pubblica solo oggi con un post su Instagram: "Siamo innamorati persi, è una magia", si legge a corredo degli scatti che ritraggono i primi momenti dopo il parto. L'influencer ha condiviso anche un filmato in cui riprende i piedini della neonata.
La coppia aveva annunciato la gravidanza lo scorso 8 febbraio con un video condiviso sui social. Il filmato mostrava il test con esito positivo e le reazioni commosse delle persone care. "Mamma e papà. Mi esplode il cuore, non vediamo l'ora di conoscerti", aveva scritto l'influencer milanese.
Il nome Sveva per i fan di Ernia non è una scelta casuale. Il rapper lo aveva già evocato nel brano 'Buonanotte', in cui dice: "Ti avrei chiamato Sveva fossi stata bambina". Un brano che racconta di una gravidanza interrotta, scritta e dedicata proprio alla compagna Valentina che in passato ha vissuto questo dolore personalmente.
Leggi tutto: Ernia e Valentina Cabassi sono diventati genitori, è nata Sveva: "Una magia"
(Adnkronos) - Un investimento di oltre 35 milioni che darà un nuovo volto a una superficie di circa 25mila metri quadrati, compresa tra il molo Santa Lucia e il molo Vittorio Veneto (trecento metri lineari), lungo via Crispi, nel cuore di a Palermo. E' il progetto di Interfaccia porto-città, i cui lavori saranno completamente ultimati a dicembre (con un ritardo nel primo lotto legato alla difficoltà di reperimento degli acciai strutturali), presentato oggi da Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale. "Il porto è un'infrastruttura logistica importantissima per il territorio che lo ospita ma non deve essere visto come un enclave, un luogo chiuso, al contrario è un quartiere a mare, un punto nevralgico, non barriera ma soglia", ha spiegato Monti incontrando i cronisti nel cantiere del varco Amari.
Il progetto, firmato dallo Studio Valle 3.0 e selezionato attraverso un concorso internazionale per la riqualificazione del waterfront palermitano, punta proprio a ricostruire il legame tra la città e il suo porto. L’iniziativa si inserisce nel più ampio piano di rigenerazione urbana che ha già restituito alla collettività spazi chiave come il molo Trapezoidale. La sfida è duplice: rendere il porto passeggeri e merci un’infrastruttura integrata e armonica con il contesto urbano e, al tempo stesso, creare un punto attrattivo e accessibile per residenti e visitatori. Tre i livelli funzionali: al piano strada, un parco urbano lungo la via Crispi; a sette metri e mezzo metri, una promenade con servizi misti per porto e città; a dodici metri, un sistema di coperture ombreggianti. "Ricordo ancoro lo scetticismo quando ho spiegato quello che avrei voluto realizzare - ha spiegato Monti -, dopo sei anni siamo qui, su un'infrastruttura che esiste e che da qui a breve vedrà un volto nuovo, anche nel rapporto di questa parte di porto con la città. E' l'ultimo pezzo che volevamo restituire riqualificato alla città, lo abbiamo pensato alla fine del 2018, lo abbiamo progettato, abbiamo cercato le risorse e oggi eccoci qui".
"E' un intervento che si sviluppa lungo 25mila metri quadrati - ha spiegato Monti -, con una passerella a 7,5 metri collegata con il terminal crociere, un accesso verde a pianoterra con ascensori e la ricostruzione totale del varco Amari". Un progetto che si concluderà con il rifacimento della via Crispi e la creazione di una passerella pedonale che "passerà sopra via Crispi e 'atterrerà' in via Amari. E' un'infrastruttura che punta a riconnettere questa parte di porto con la città e a ricucire la ferita che esisteva, ad abbattere muri e rendere l'infrastutura portuale accessibile e visibile anche da coloro che magari vogliono solo fare una passeggiata". I benefici saranno tangibili. "Un miglioramento dei flussi passeggeri e del decoro urbano, una riduzione dei tempi di attesa, una diminuzione dell'impatto ambientale della congestione stradale". Il sistema si articola in più edifici con destinazioni d’uso differenti che offrono servizi sia per i cittadini che per i passeggeri in transito da o verso la città.
Gli elementi principali sono i periscopi, le scale di risalita, il parco urbano, la terrazza sul mare, le passerelle e i box commerciali; le biglietterie, i parcheggi a raso, il varco Amari e la copertura ombreggiante. I sei volumi detti 'periscopi' accolgono scale, ascensori e piccole attività commerciali in stile chiosco palermitano. Le scalinate prolungano gli assi viari fino alla promenade sopraelevata. Il parco urbano, al piano stradale, offre percorsi ispirati all’Orto Botanico di Palermo, sedute e aree verdi. La terrazza di 5mila metri quadrati a sette metri e mezzo d’altezza, coperta con brise-soleil, è un punto panoramico sul mare e sulla città, oltre che area commerciale e di transito: da questa piazza si sviluppano, infatti, le passerelle che conducono al Palermo Cruise Terminal, oltre al camminamento che scavalca via Crispi. Il Varco Amari, collocato sotto la terrazza, sarà il principale accesso veicolare all’area portuale. Il progetto separa chiaramente i percorsi, quelli pedonali e carrabili non interferiscono più tra loro. I flussi pedonali avvengono in quota, garantendo sicurezza e comfort, mentre quelli carrabili, dedicati ai mezzi e ai passeggeri con veicolo, sono gestiti attraverso varchi e aree di pre-accumulo. I mezzi pesanti avranno un accesso esclusivo dal varco Santa Lucia.
Leggi tutto: Palermo, 35 milioni per nuovo waterfront della città
(Adnkronos) - "Il nostro impegno come azienda leader è quello di continuare a portare nuova tecnologia, sempre più all'avanguardia, per il trattamento chirurgico delle forme di tumore al polmone". Così Gabriele Fischetto, presidente e amministratore delegato di Johnson&Johnson MedTech Italia, partecipando oggi al convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit', promosso dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, con il contributo non condizionate della farmaceutica.
"Ma è altrettanto importante restare a fianco dei medici, degli operatori, della comunità scientifica, delle associazioni dei pazienti e dei decisori della spesa - ha aggiunto Fischetto - affinché la diagnosi precoce diventi una realtà sempre più presente nel nostro Paese. La prevenzione rappresenta sicuramente una leva fondamentale per la salute della popolazione. L'abbiamo imparato anche con la pandemia da Covid-19, ma è anche uno strumento utile per garantire l'efficacia economica necessaria per sostenere il Servizio sanitario nazionale". In particolare, ha proseguito, "una diagnosi precoce come quella effettuata con la tomografia computerizzata a basso dosaggio per il tumore al polmone consente di intervenire in una fase iniziale della malattia. Intervenire chirurgicamente in questa fase significa evitare al paziente trattamenti oncologici pesanti, con un enorme risparmio non solo in termini di vite umane - che è una scelta innanzitutto etica - ma anche in termini economici. Questo risparmio può essere reinvestito per sostenere il sistema sanitario nazionale e rispondere alla crescente domanda di trattamenti in ambito salute".
Infine, a proposito della recente esperienza del programma di diagnosi precoce promosso dal San Camillo, la farmaceutica conferma la propria volontà di "rimanere a disposizione della comunità scientifica, dei medici e del sistema salute, mettendo a disposizione il nostro know-how, la nostra esperienza e la nostra tecnologia".
(Adnkronos) - L'atmosfera magica e senza tempo della 'Dolce Vita' prenderà vita a Roma in occasione della settimana di eventi di Dolce & Gabbana, che verranno inaugurati in via Veneto il 12 luglio alle 21 dall' esibizione de Le Divas - Italian Sopranos. Il quartetto crossover femminile, riconosciuto a livello internazionale, aprirà i festeggiamenti con un concerto in cui interpreterà le colonne sonore più amate. La serata, interamente dedicata al fascino intramontabile della 'Dolce Vita', evocando le atmosfere di via Veneto e le icone del cinema che l'hanno resa leggendaria, vedrà Le Divas proporre un repertorio selezionato di musiche da film. Protagonisti indiscussi saranno i capolavori di maestri della composizione cinematografica come Nino Rota ed Ennio Morricone, le cui melodie hanno scolpito l'immaginario collettivo e rappresentano il cuore pulsante del cinema italiano.
L'evento si inserisce nel contesto della 'Dolce&Gabbana Alta Moda Roma 2025', una serie di appuntamenti esclusivi che si terranno a Roma dal 12 al 16 luglio 2025 in luoghi iconici della Capitale come Castel Sant'Angelo, Villa Adriana a Tivoli, Ponte Sant'Angelo e Via Vittorio Veneto. L'evento si preannuncia come un momento clou della settimana di Dolce & Gabbana, unendo l'alta moda alla grande musica in una cornice che celebra l'eleganza e il glamour senza tempo di Roma.
Le Divas - Italian Sopranos, nate nel 2018, si sono distinte in tutto il mondo per la loro capacità di fondere la lirica con l'innovazione, infondendo nuova vita e profondità emotiva a brani iconici. Il quartetto ha calcato i palcoscenici più prestigiosi a livello globale e ha collaborato per oltre sette anni con il maestro Andrea Bocelli, consolidando la propria fama come uno dei primi quartetti crossover femminili al mondo. Il gruppo è anche in uscita con un nuovo album con la Banda della Polizia di Stato dedicato al maestro Ennio Morricone.
Leggi tutto: Musica, le Divas inaugurano la settimana romana di 'Dolce & Gabbana'
(Adnkronos) - La Lazio di Maurizio Sarri è pronta ad iniziare la nuova stagione. Domani i giocatori biancocelesti si ritroveranno al centro sportivo di Formello, tirato a lucido per l'occasione, per i test atletici, mentre all'Isokinetic si terranno i test sulla forza, per capire lo stato di forma dei giocatori, prima dell'inizio del ritiro vero e proprio fissato per il 14 luglio con due sessioni di allenamento, indicativamente alle 9,30 e alle 18 circa, sempre nel centro sportivo biancoceleste dove si stanno ultimando i preparativi per accogliere la squadra. "La Lazio ha a disposizione un centro sportivo che nessuno ha, un centro di eccellenza, e questa di oggi è una bella occasione per far vedere una realtà concreta", ha detto Cristina Mezzaroma, moglie del presidente della Lazio Claudio Lotito e presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900, nel corso dell'open day del centro sportivo di Formello organizzato dalla Lazio per la stampa. Sulle condizioni del numero uno biancoceleste ha poi tranquillizzato tutti: "sta benissimo finché non smetteranno di dargli contro lo faranno campare 2500 anni", ha aggiunto Cristina Mezzaroma.
Il centro sportivo è dotato di tutti i confort, dai campi, alla piscina esterna per la riabilitazione oltre alle varie strutture per il recupero e la preparazione atletica dei giocatori, senza dimenticare il 'Lazio Lab' con tutti i professionisti che si alterneranno nella struttura dall'osteopata, al dentista, dal podologo al nutrizionista. Il centro è stato ristrutturato e ampliato con nuovi campi di allenamento e spazi dedicati al settore giovanile e alla squadra femminile e si sta lavorando per aumentare la capienza della tribuna del campo principale intitolato a Mirko Fersini, mentre si sta lavorando per l'Academy, con l'obbiettivo di portare nel giro di qualche anno a far allenare a Formello i ragazzini dai 6 anni fino alla prima squadra, con tre campi a 11, oltre ad altri a 8 e a 5 e tutte le strutture annesse.
Alcuni giocatori erano già oggi a Formello per iniziare ad allenarsi come Patric che ha svolto un allenamento in campo, a Zaccagni per svolgere terapie in piscina. Domani poi doveva tenersi una conferenza stampa di presentazione del tecnico Sarri, ma senza la stampa, ma il club è poi tornato indietro sulla decisione rinviando la presentazione. "Volevamo fare una cosa carina ed innovativa, con delle immagini trasmesse dietro di lui. Non c’è nessuno bavaglio che viene messo a Sarri, anche perché lui non è il tipo che si presterebbe a tutto questo. Capisco che possa sembrare che così non c’è il contraddittorio, ma se questo ci ferma, non ci apriamo mai all’innovazione”, ha detto il ds biancoceleste Angelo Fabiani a margine dell'open day con la stampa.
Poi è arrivata la nota ufficiale direttore della comunicazione della Lazio, Emanuele Floridi. "Respingiamo convintamente qualunque tentativo di attribuire alla S.S. Lazio la volontà di limitare la libertà di stampa o di sottrarre il nostro allenatore al legittimo confronto con i giornalisti. Nulla di più lontano dalla realtà. La società ha sempre garantito il massimo rispetto nei confronti dell’informazione e dei professionisti che quotidianamente seguono il nostro mondo quotidianamente. Proprio questa mattina, per la prima volta nella storia del Club, abbiamo aperto il nostro centro sportivo di Formello alla stampa accreditata alla vigilia del ritiro, offrendo una visita completa che ha consentito di osservare da vicino le rilevanti innovazioni tecnologiche e strutturali introdotte. La scelta di realizzare la conferenza di presentazione di Mister Sarri negli studi televisivi del Club nasce dalla volontà di offrire un prodotto tecnologicamente avanzato, innovativo e trasparente".
(Adnkronos) - "Abbiamo deciso di investire sulla prevenzione perché riteniamo che sia assolutamente fondamentale sia per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale, sia per migliorare la cura, la presa in carico, la diagnosi precoce per i pazienti". Lo ha detto Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII Commissione Affari sociali della Camera dei deputati, al convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit', realizzato con il contributo non condizionate di Johnson&Johnson MedTech, che si è svolto questa mattina a Roma in occasione del primo bilancio dell'attività di screening per il tumore al polmone promossa dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini.
"Questo progetto - ha spiegato Ciocchetti - ha offerto la dimostrazione che investire in prevenzione è assolutamente fondamentale. L'attenzione si concentra sia sulla prevenzione primaria, con la promozione di stili di vita sani, sia sulla prevenzione secondaria, cioè la diagnosi precoce e la presa in carico tempestiva dei pazienti. Se pensiamo alla prevenzione primaria come agli stili di vita - ha precisato - l'informazione corretta" deve puntare "sul fatto che non bisogna fumare, che bisogna ridurre tutti gli stili di vita che possono" aumentare il rischio di ammalarsi. La prevenzione secondaria riguarda la diagnosi precoce e la presa in carico. Da questo punto di vista" è importante ricordare "anche il profondo sistema di riorganizzazione che finalmente verrà alla luce nel 2026, con l'organizzazione e il potenziamento territoriale della sanità", ha sottolineato.
Ciocchetti ha poi evidenziato il ruolo chiave delle strutture territoriali. "Queste - ha rimarcato - devono fare da filtro verso i grandi ospedali, come l'Ao San Camillo, che devono occuparsi di attività di eccellenza sanitaria, mentre tante attività di presa in carico e diagnosi precoce devono essere fatte sul territorio". In questo senso, "l'apertura delle Case di comunità e degli Ospedali di comunità rappresenta una scommessa per svolgere attività post-acuzie e liberare i reparti di eccellenza dei grandi ospedali. Credo - ha concluso - che questo progetto sia molto importante per dimostrare che bisogna investire sulla prevenzione, sulla presa in carico e sulla diagnosi precoce, e questo è un modello che, a livello nazionale, e anche qui nel Lazio, va assolutamente sviluppato".
Leggi tutto: Tumori, Ciocchetti (Fdi): "Investire in prevenzione sostiene sistema e cure"
(Adnkronos) - Il braccio d'oro dice addio al tennis. Flavio Fognini, 38 anni, annuncia il ritiro e chiude la carriera tra luci e ombre, alti e bassi, imprese e cadute. Il talento cristallino di Arma di Taggia ha deliziato i tifosi per due decenni, fino all'ultimo show contro Carlos Alcaraz sul campo Centrale di Wimbledon: 4 ore e mezza di battaglia a livelli altissimi. "Potrebbe giocare fino a 50 anni", ha detto lo spagnolo. La qualità, la mano, il tocco non sono mai stati un problema per Fognini. Uno degli interpreti più brillanti in campo, avrebbe potuto (e dovuto) raccogliere di più rispetto ai 9 titoli conquistati, con il top raggiunto al Masters 1000 di Montercalo. Il miglior Fognini è arrivato al nono posto del ranking e ha duellato, anche con successo, contro i migliori dell'epoca d'oro del tennis: ha battuto Rafa Nadal agli Us Open e sulla terra rossa di Montecarlo, ha piegato Andy Murray - all'epoca numero 1 - a Roma.
Il braccio d'oro, sì. E la testa calda. Non si contano gli sfoghi, le liti, le proteste nell'arco di una carriera che è - anche - rappresentata dai video che ancora rimbalzano sui social a distanza di anni. Rimane negli annali lo show del 2013 a Wimbledon (Video) per una chiamata dubbia: palla sulla linea o fuori? "Non è vero, non è vero!", la supplica di Fognini all'arbitro che non può trattenere un sorriso davanti alla genuina protesta.
Agli inglesi, in particolare, è piaciuta meno la protesta del 2019 per la qualità del campo 14: "Maledetti inglesi, scoppiasse una bomba su sto circolo...". L'ultima fiammata risale a qualche settimana fa, con lo scambio vivace con il francese Corentin Moutet a Stoccarda: "Ehi, piccolo maiale...".
Leggi tutto: Fognini e il ritiro, il 'braccio d'oro' chiude una carriera tra imprese e cadute
(Adnkronos) - "Per attuare questi importanti progetti e puntare sulla prevenzione e sulla diagnosi precoce, serve un forte investimento di risorse. Il grado di consapevolezza è pieno in tutti noi, ma sappiamo che per fare questo servono risorse concrete". Così Massimiliano Maselli, assessore all'Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio, nel suo intervento al convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit', che si è tenuto oggi all'azienda ospedaliera San Camillo- Forlanini di Roma. Nel corso dell'evento sono stati presentati i dati dei primi 6 mesi del progetto di screening per il cancro polmone in soggetti a rischio, che è stato attivato all'Ao della Capitale.
La Regione Lazio "non è più in Piano di rientro - ha ricordato Maselli - Questo vuol dire che potremo approvare leggi di Bilancio più espansive, più aperte agli investimenti". Tra i progetti in corso, "stanno arrivando finanziamenti importanti per la diagnostica, come l'installazione della Pet, fondamentale in un’azienda di eccellenza". Nel congratularsi con il direttore generale Angelo Aliquò, e con il direttore sanitario Gerardo de Carolis, l'assessore ha sottolineato che "è un'azienda non solo di eccellenza per la sua storia e competenza, ma anche per i numerosi cantieri e investimenti in corso. Siamo usciti dal Piano di rientro perché abbiamo registrato, per 2 esercizi consecutivi, un avanzo di amministrazione: 40 milioni di euro nel 2023 e 32 milioni nel 2024. Abbiamo invertito la tendenza, riducendo il debito complessivo di 1 miliardo e 240 milioni in 2 anni, con la previsione di arrivare a una riduzione complessiva di 3 miliardi entro il 2027".
"Questa Regione - ha concluso l'assessore - non solo non si indebita più, ma potrà fare investimenti più importanti e dare la massima attenzione a progetti qualificati per il nostro sistema sanitario e socio-sanitario".
Leggi tutto: Tumori, Maselli (Lazio): "Investimenti e prevenzione al centro del rilancio regionale"
(Adnkronos) - Arriverà venerdì prossimo in Italia per essere trasferito in carcere Francis Kaufmann, accusato del duplice omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, trovate morte a Villa Pamphili, a Roma. Al 46enne americano, al suo arrivo all'aeroporto di Ciampino, gli verrà notificata l'ordinanza di arresto ed entro 5 giorni il gip fisserà l'interrogatorio di garanzia.
Per accertare la paternità della bambina uccisa, nell'ambito dell'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Giuseppe Cascini e dal pm Antonio Verdi, verrà prelevato il Dna di Kaufmann. Si attendono, intanto, i risultati degli esami istologici sul corpo di Anastasia disposti dalla procura in seguito all'autopsia eseguita per chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
Leggi tutto: Duplice omicidio Villa Pamphili, Kaufmann venerdì in Italia
(Adnkronos) - "Ci siamo sentiti in dovere, avendo la possibilità di poterlo fare, di dare un contributo per il miglioramento della conoscenza di questa tematica, con la nostra azienda ospedaliera protagonista di un innovativo progetto di prevenzione del tumore al polmone. E' un contributo che speriamo possa essere utile per cambiare le cose". Lo ha detto Angelo Aliquò, direttore generale dell'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma, in occasione del convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit - L'implementazione della diagnosi precoce e dello screening in Europa: il progetto del San Camillo Forlanini', che si è tenuto oggi con il contributo non condizionate di Johnson&Johnson MedTech.
Il Dg ha sottolineato l'importanza di un approccio nuovo e moderno alla sanità. "Oggi va interpretata in modo nuovo, va modernizzata anche nella fase organizzativa. Questi sono temi molto importanti", ha evidenziato. Il dato epidemiologico è allarmante: "Siamo passati da 39mila a 44mila nuovi casi all'anno di tumore al polmone. Non possiamo stare fermi avendo la possibilità di intervenire", ha ammonito.
Il progetto, di cui si è stilato un primo bilancio a 6 mesi dall'avvio, è una sperimentazione che punta a stimolare una riflessione più ampia che "speriamo possa far riflettere il decisore politico, le organizzazioni sanitarie e il ministero della Salute. Non è una ricerca generica, ma un tentativo concreto di dimostrare che si può fare. Sono molto ottimista sul fatto che potremo cambiare paradigma e intervenire sempre di più sulla prevenzione".
(Adnkronos) - "La diagnosi precoce è un elemento cruciale nella lotta contro il tumore al polmone, una malattia la cui prognosi resta ancora oggi molto severa". Così Giuseppe Cardillo, direttore della Uoc di Chirurgia toracica dell'Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, partecipando oggi al convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit', realizzato all'Azienda ospedaliera romana, con il contributo non condizionate di Johnson&Johnson MedTech.
"La sopravvivenza a 5 anni è solo del 16% a livello globale - ha spiegato Cardillo - questo significa che solo 1 su 7 pazienti sarà vivo a 5 anni dalla diagnosi, dati assolutamente preoccupanti. Viceversa, i pazienti operati in stadio precoce possono raggiungere una sopravvivenza che arriva fino all'80-90%, cambiando radicalmente la prospettiva di vita". Per ottenere una diagnosi tempestiva è fondamentale rivolgersi ai soggetti a rischio, in particolare ai fumatori, che rappresentano l'85% dei pazienti affetti da tumore al polmone. "Il rischio maggiore è legato al fumo di sigaretta - ha rimarcato Cardillo - Esistono indicatori precisi per identificare chi è maggiormente a rischio e deve sottoporsi a screening". La prevenzione passa attraverso la tomografia computerizzata (Tc) del torace a basso dosaggio, "l'unico strumento efficace e non invasivo, che dura solo 1 minuto-minuto e mezzo e non è impegnativo per il paziente. Lo screening - ha sottolineato l'esperto - è stato dimostrato da numerosi studi come l'elemento chiave per migliorare la diagnosi precoce".
In Italia, "tuttavia, lo screening non è ancora incluso nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). Per questo motivo, il San Camillo Forlanini ha deciso di bypassare questo problema costruendo un percorso di diagnosi precoce - ha chiarito Cardillo - Il progetto prevede che il paziente, soprattutto se fumatore, possa accedere a una semplice scheda online, inserendo dati anagrafici, anamnesi e abitudini di fumo. Un algoritmo valuta automaticamente il rischio e, se idoneo, il soggetto viene chiamato per una visita pneumologica. Lo pneumologo conferma il rischio e prescrive la Tc a basso dosaggio". I pazienti ad alto rischio vengono inseriti in un percorso ambulatoriale dedicato, seguito da un pool di specialisti del tumore al polmone. "Abbiamo esaminato circa 320 pazienti - ha rimarcato - e abbiamo già identificato 11 pazienti da operare, un numero significativo. Di questi, 5 sono stati già operati, con conferma della diagnosi di tumore in 4 casi. Tutti hanno subito interventi con tecniche robotiche o chirurgiche mini-invasive e si trovavano in stadi precoci della malattia, con aspettativa di vita molto alta e senza necessità di trattamenti oncologici aggiuntivi. Gli altri pazienti saranno operati a breve, con l'obiettivo di estendere sempre di più questo modello di prevenzione e cura", ha concluso.
(Adnkronos) - Un totale di 308 Tc torace a basso dosaggio (oltre 50 al mese), tutte valutate nell'ambito del team multidisciplinare; 11 pazienti con indicazione chirurgica, 5 dei quali già operati, tutti con tecnica mini-invasiva: 4 con tumore polmonare in fase iniziale, di cui 1 in stadio pre-invasivo (con sopravvivenza post-operatoria a 5 anni del 99%) e gli altri 3 in stadio I (tasso di sopravvivenza media a 5 anni dell'85%); in altri 3 pazienti riscontrati tumori sincroni (2 renali, 1 mammario), mentre un altro sarà sottoposto a intervento per timoma, il tumore del timo. Sono i numeri del primo bilancio del programma di 'Diagnosi precoce del tumore al polmone', rivolto alla fascia di popolazione più a rischio - i forti fumatori over 55 - avviato 6 mesi fa dall'azienda ospedaliera San Camillo Forlanini di Roma.
I dati sono stati illustrati oggi nell'Aula magna 'Agazio Menniti' della struttura ospedaliera, nel corso del convegno 'Lung Cancer Screening European Expert Summit - L’implementazione della diagnosi precoce e dello screening in Europa: il progetto del San Camillo Forlanini', realizzato con il supporto non condizionante di Johnson&Johnson MedTech. Complessivamente 1.460 cittadini hanno compilato il questionario online, basato su criteri internazionali che valutano età e abitudine tabagica, disponibile sul sito dell'Ao. Di questi, 845 (il 58%) sono risultati idonei al programma e 440 hanno già effettuato la visita pneumologica (circa 70 visite al mese, svolte su base volontaria dal personale sanitario), i rimanenti verranno visitati a breve.
Al convegno, organizzato e presieduto da Giuseppe Cardillo, direttore Uoc Chirurgia toracica del San Camillo, ha visto la partecipazione di esperti nazionali e internazionali nel settore, oltre a rappresentanti di associazioni di pazienti e istituzioni sanitarie, tra cui Ugo Pastorino, Giulia Veronesi, Federico Spandonaro, e rappresentanti di associazioni di pazienti europee come Luce - Lung Cancer Europe. L'iniziativa è stata un'importante occasione di confronto e discussione sulle strategie più efficaci per la prevenzione e la diagnosi precoce di questa patologia - ad oggi il tumore con il più alto tasso di mortalità, ricordano i promotori - sui progetti sperimentali in corso in Italia e quelli più strutturati di screening polmonare già attivo in alcuni Paesi europei come Regno Unito, Polonia e Croazia. All'incontro hanno partecipato anche il capo di Gabinetto del ministero della Salute Marco Mattei, il senatore Luciano Ciocchetti, vicepresidente XII Commissione Affari sociali, l'assessore della Regione Lazio all'Inclusione sociale e servizi alla persona, Massimiliano Maselli, e il presidente dell'Ordine dei medici di Roma Antonio Magi.
Il tumore del polmone - riporta una nota - rappresenta una delle principali cause di morte oncologica in Italia, con oltre 44mila nuove diagnosi e circa 36mila decessi ogni anno. La diagnosi arriva spesso troppo tardi: nel 70% dei casi i pazienti si presentano con il tumore in fase avanzata, quindi non operabile, e la sopravvivenza globale a 5 anni non supera il 16%. Tuttavia, screening mirati con Tc torace a basso dosaggio nei forti fumatori si sono dimostrati in grado di ridurre la mortalità del 25%, con sopravvivenze fino al 90% nei casi diagnosticati precocemente. Nonostante queste evidenze, in Italia lo screening non è ancora inserito nei Livelli essenziali di assistenza (Lea). E' attivo un progetto nazionale (Risp), ma in soli 18 centri. In risposta a questo, l'Ao San Camillo Forlanini ha scelto di avviare un progetto sostenibile, aperto e basato sull'accesso volontario, rivolto alla popolazione a rischio. A soli 6 mesi dall'avvio, il progetto mostra risultati concreti, clinicamente rilevanti, e una risposta molto positiva da parte della popolazione.
"Il progetto nasce dalla volontà del team multidisciplinare che ogni giorno affronta, purtroppo troppo spesso in fase avanzata, il tumore polmonare - spiega Cardillo, coordinatore dell'iniziativa - Il nostro obiettivo è cambiare paradigma: offrire ai forti fumatori una reale opportunità di diagnosi precoce. I cittadini a rischio - continua lo specialista, past president della Società italiana di endoscopia toracica e docente presso l'università Unicamillus - possono accedere facilmente al progetto compilando un questionario online. I soggetti idonei ricevono automaticamente un appuntamento per la visita pneumologica, durante la quale vengono valutati tutti i fattori di rischio e prescritta la Tc torace a basso dosaggio".
"Nel nostro percorso - riferisce Serena Ricciardi, dirigente medico della Uos Pneumologia oncologica - valutiamo in modo completo la storia clinica e tabagica dei partecipanti, offrendo anche supporto per il trattamento del fumo". Aggiunge Stefania Greco, anch'essa dirigente della Pneumologia oncologica: "E' infatti prevista l'opportunità di accedere anche ai programmi di prevenzione primaria con supporto antitabagico".
Le Tc torace "vengano eseguite con bassissime dosi di radiazioni grazie all'impegno dei radiologi e dei fisici sanitari della nostra azienda, garantendo sicurezza ed efficacia", evidenzia Teresa Pasquariello, dirigente medico della Uoc Radiologia. Nel caso di "noduli molto piccoli e non palpabili - conclude Sara Ricciardi, chirurgo toracico del San Camillo - è fondamentale un approccio integrato: collaboriamo con i medici nucleari e la radiologia interventistica per eseguire localizzazioni pre-operatorie con coloranti vitali e traccianti radioattivi, così da garantire resezioni complete e minimamente invasive".
La diagnosi precoce, "come quella del tumore al polmone, diventa simbolo di un modello virtuoso di sanità pubblica, orientato alla prevenzione, all'equità, alla responsabilità collettiva - commenta Angelo Aliquò, direttore generale dell'Azienda ospedaliera San Camillo Forlanini - Garantire cure a tutti, indipendentemente dal reddito, dal luogo di nascita, dal livello di istruzione, è un principio che ci distingue, che affonda le sue radici nella Costituzione e che oggi va difeso con lucidità e determinazione. Agli amministratori della sanità spetta la responsabilità di rendere efficienti i processi, di innovare, di valorizzare le competenze, ma spetta a tutti noi, come comunità, difendere con forza il principio che la salute non è un bene di consumo, ma un diritto universale".
(Adnkronos) - Mauro Coruzzi, in arte Platinette, è attualmente in ospedale. Il ricovero, a giudicare dal post pubblicato dal conduttore televisivo, potrebbe essere legato ad un nuovo intervento chirurgico delicato per prevenire nuovi ictus, dopo l'ultimo avuto lo scorso febbraio.
Con un post condiviso sul suo profilo instagram Platinette, 69 anni, ha aggiornato i follower sulle sue condizioni di salute. Coruzzi ha postato uno scatto che ritrae un post-it in quella che sembra una stanza d'ospedale. Sul foglietto bianco, scritto probabilmente dalle infermiere, è riportato il nome del paziente (Coruzzi, ndr), la data di oggi mercoledì 9 luglio e l'operazione alla quale deve sottoporsi: la chiusura dell'auricola.
Si tratta di una procedura medica che ha l'obiettivo di prevenire l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale, una condizione che aumenta il rischio di formazione di coaguli nel cuore. Poche settimane fa, il conduttore televisivo ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato del secondo ictus che lo ha colpito lo scorso febbraio, dopo quello del 2023, che lo aveva costretto a una lunga fase di ricovero.
"Continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima", aveva detto il conduttore parlando del suo percorso di riabilitazione.
Leggi tutto: Mauro Coruzzi in ospedale, come sta Platinette: intervento per prevenire l'ictus
(Adnkronos) - Fabio Fognini annuncia il ritiro e dà l'addio al tennis oggi 9 luglio. Il 38enne chiude la carriera a Wimbledon, dopo il match perso al primo turno contro Carlos Alcaraz. "E' un qualcosa che avevo già in testa e con la mia famiglia ne abbiamo parlato. La prima settimana a Wimbledon è stata impegnativa e non ho avuto molto tempo per riflettere, ma credo che questo sia il miglior modo per dire addio", dice il 38enne. "Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato".
"Dopo la partita con Alcaraz non voglio tornare indietro. Ho avuto dei cali nel ranking. Amo questo sport e la motivazione è ancora alta, il tennis mi ha accompagnato per tutta la vita. Ho tanti bei ricordi che conservo nel cuore, qualcosa di speciale. Questo giorno, però, sapevo che sarebbe arrivato", ripete.
Leggi tutto: Fognini annuncia il ritiro a Wimbledon: "Dopo match con Alcaraz è il momento giusto"
(Adnkronos) - C'è un mazzo di fiori di fronte alla porta sommersa di macerie da cui è stata estratta Mara Severin, la sommelier morta nel crollo del solaio del ristorante 'Essenza' di Terracina. Sono passate 24 ore esatte dal boato che ha scosso il centro della cittadina in provincia di Latina. Il locale dello chef Simone Nardini è ovviamente sotto sequestro, tutto è rimasto fermo al momento del crollo, e la scena che si presenta ai passanti è raggelante.
Si vedono tra i calcinacci, piatti e bicchieri, tra gli sgabelli e i tavoli piegati si intravedono i resti della cena stellata bruscamente interrotta dal cedimento del soffitto. Le persone che si alternano di fronte all'ingresso fissano le macerie, si muovono con discrezione e compostezza ma non rinunciano a scattare foto e girare video.
Le ricostruzioni, le congetture e il tentativo di cercare spiegazioni che solo la magistratura potrà accertare, le voci basse di una ordinata processione di curiosi, si sovrappongono al rumore del vento che fa sbattere il nastro bianco e rosso che delimita la zona e si infila nel locale sventrato.
Intorno al locale è tornata a scorrere la vita abituale per una serata di luglio. Il negozio accanto continua a sfornare kebab e i bambini che passano insistono per avere il loro gelato che li aspetta qualche metro più avanti. Qualcuno ride, con i genitori che chiedono e ottengono qualche secondo di silenzio, per attraversare senza oltraggiare il luogo della tragedia. (Di Fabio Insenga)
Leggi tutto: Terracina, i fiori e la 'processione' dei curiosi a 24 ore dal crollo del ristorante
(Adnkronos) - E' stata presentata oggi in Senato la campagna di sensibilizzazione 'Allo specchio della salute - uno spazio di confronto sul carcinoma prostatico'. In Italia il carcinoma della prostata rappresenta la neoplasia più diffusa tra gli uomini over 50, incidendo per circa il 30% su tutti i tumori maschili, con 40.192 nuovi casi stimati solo nel 2024, ricorda una nota. La campagna di awareness, organizzata da Cencora Pharmalex con il patrocinio di Aiom (Associazione italiano di oncologia medica), Siuro (Società italiana di urologia oncologica), Europa uomo Italia Aps, Mo4mo Odv, e realizzata grazie al contributo non condizionato di Astellas Pharma, vuole incoraggiare la popolazione maschile all'ascolto, allo scambio di informazione sulla propria salute, all'attenzione alla prevenzione e cura. Il concept dell'iniziativa richiama l'importanza del prendersi cura di sé, trasformando una barberia in un luogo di ascolto, dialogo e consapevolezza perché una diagnosi precoce può fare la differenza, ma persiste una certa resistenza ai controlli.
All'interno del Barber Shop 'XI La Barberia', dopo l'incontro con i giornalisti e l'avvio, la campagna offre due appuntamenti: il primo per dare sostanza al dibattito tra esperiti del tema; il secondo per sensibilizzare la popolazione maschile che potrà accedere a un trattamento di benessere gratuito e ricevere informazioni sull'importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e della gestione a tutto tondo del carcinoma della prostata. Attualmente circa 500mila uomini italiani convivono con questa malattia, che nel 5% dei casi sviluppa metastasi. Nonostante l'elevato numero di diagnosi, la prognosi rimane favorevole se il tumore viene individuato e trattato in fase precoce.
"La diagnosi precoce è essenziale per garantire cure sempre più personalizzate rese possibili dai progressi della medicina e della tecnologia - dichiara il senatore Guido Quintino Liris, V Commissione Programmazione economica, bilancio, Senato della Repubblica e coordinatore Intergruppo parlamentare sulle Cronicità - Questo significa una migliore qualità della vita non solo per il paziente, ma anche per chi gli sta accanto. Il carcinoma prostatico rappresenta una delle patologie più subdole, soprattutto nelle fasi iniziali, quando non dà segnali evidenti. E' per questo che, come medico e coordinatore dell'Intergruppo parlamentare, ho voluto promuovere questa iniziativa. E' nostro compito, come rappresentanti delle istituzioni, diffondere la cultura della prevenzione, superare ogni forma di reticenza verso i controlli periodici e accompagnare le persone in un percorso di consapevolezza e cura. Solo così possiamo garantire diagnosi tempestive e una presa in carico completa, che metta al centro la persona e la sua dignità".
"La ricerca ha fatto passi da gigante negli ultimi anni per la gestione del carcinoma prostatico - aggiunge Daniele Santini, professore ordinario di Oncologia, direttore Uoc Oncologia, Policlinico Umberto 1 Università degli studi 'La Sapienza' Roma - I tassi di sopravvivenza descritti dagli ultimi studi, presentati un mese fa al Congresso annuale della Società americana di oncologia medica (Asco), ci raccontano di terapie sempre più capaci di cronicizzare anche la patologia avanzata. Questo, tuttavia, non deve distogliere l'attenzione dalla prevenzione, prima arma per restare in salute, e tantomeno dai controlli a cui tutti noi uomini dovremmo sottoporci per identificare le patologie per tempo. L'altro aspetto che sempre più vediamo esercitato nei reparti è la gestione multidisciplinare del percorso di cura, fondamentale per garantire una gestione completa della patologia".
Anche le associazioni coinvolte hanno posto l'accento sul ruolo fondamentale di creare cultura e favorire una diagnosi precoce. "I dati aggiornati e diffusi ogni anno dall'Aiom confermano che il tumore della prostata è destinato a diventare, in tempi brevi, una vera emergenza sociale - sottolinea Claudio Talmelli, presidente Europa uomo - Già oggi, considerando che in Italia sono oltre 500mila gli uomini che convivono con questa malattia e che attorno a ciascuno di loro ruotano familiari e caregiver, parliamo di milioni di persone coinvolte e il loro numero è in aumento. E' fondamentale intervenire subito con le azioni necessarie per arginare il fenomeno: programmi di screening organizzato e gratuito per tutti gli uomini nella fascia di età più a rischio e presa in carico tempestiva dei casi diagnosticati in centri specializzati multidisciplinari, per garantire cure e assistenza adeguate ad ogni paziente".
L'iniziativa di oggi si propone di portare alla luce quel tabù che ancora oggi caratterizza molte patologie maschili. Solo attraverso l'informazione, l'ascolto e la collaborazione tra cittadini, medici, istituzioni e mondo della ricerca sarà possibile garantire ai pazienti un futuro fatto di cure più efficaci e sempre migliore qualità di vita. "Una diagnosi di tumore non riguarda solo il paziente, ma ha un impatto profondo anche su chi gli sta accanto - evidenzia Fulvio Berardo, General Manager Astellas Pharma Italy - Per questo è fondamentale promuovere la cultura della diagnosi precoce, aiutando gli uomini a superare barriere culturali e paure che spesso ritardano l'accesso ai controlli. Intercettare la malattia nelle fasi iniziali significa offrire maggiori possibilità di guarigione, ridurre la mortalità e migliorare la qualità di vita. E' altrettanto essenziale che le persone colpite possano contare su percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari e integrati. Per questo motivo Astellas continua ad investire nella ricerca oncologica e in progetti di sensibilizzazione rivolti alla popolazione. Ma per rendere davvero efficaci i risultati della ricerca, serve anche una governance farmaceutica più moderna, capace di sostenere l’accesso alle cure e valorizzare chi investe in salute".
Leggi tutto: Cancro alla prostata, al Senato la campagna 'Allo specchio della salute'
(Adnkronos) - Nasce 'Dedalo-laboratorio permanente sul fenomeno Neet'. Il progetto, unico nel suo genere, istituisce da oggi un osservatorio e un laboratorio nazionale che accende un faro continuativo e sistemico per studiare e comprendere le cause profonde dell’allontanamento dei giovani dai percorsi scolastici, formativi e dal mondo del lavoro, mappare e far conoscere le progettualità attivate nei territori e stimolare iniziative di contrasto e prevenzione. Dedalo è realizzato da Fondazione Gi Group in partnership con l’Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo, in collaborazione con ZeroNeet - il programma di contrasto al fenomeno dei Neet promosso da Fondazione Cariplo - e Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il progetto si pone come punto di riferimento per l’intera società - istituzioni, terzo settore, scuole, università, aziende e famiglie - offrendo uno spazio condiviso, che, attraverso un portale interattivo dedicato - fondazione.gigroup.it/dedalo - mette a disposizione un patrimonio di risorse unico, composto da database nazionali e regionali sui Neet, analisi approfondite, interpretazione e sintesi di dati, e una raccolta di buone pratiche per affrontare il fenomeno.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Roma nel corso di un evento istituzionale promosso dal presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Walter Rizzetto, presso la Sala Tatarella della Camera dei Deputati, alla presenza di rappresentanti del mondo politico-istituzionale, accademico, educativo, del lavoro e del terzo settore e con l’autorevole contributo della Viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, del sottosegretario di Stato presso la Presidenza del consiglio dei ministri con delega al Sud, Luigi Sbarra, del presidente dell’Inps, Gabriele Fava e della Vicepresidente della Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza, Simona Malpezzi. L’evento è stato anche l’occasione per presentare la prima edizione dello studio sviluppato nell’ambito di Dedalo che, attraverso un approccio multidimensionale - supportato dal contributo scientifico di alcuni tra i maggiori esperti di politiche del lavoro e demografia in Italia e dalle elaborazioni di Odm consulting – apre la strada a nuove prospettive per comprendere e affrontare il fenomeno Neet nel nostro Paese. Fondazione Gi Group ha, inoltre, condiviso l’auspicio di istituire la 'Giornata nazionale per il contrasto al fenomeno Neet', proposta che è stata sostenuta dal presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, Walter Rizzetto.
Lo studio introduce una metodologia di classificazione dei Neet che, a partire dalla classificazione Eurofound – tra gli standard di riferimento internazionali - ed elaborando l’indagine Istat Forza di lavoro, offre una lettura del fenomeno a una profondità senza precedenti, permettendo di comprendere specificità inedite e di cogliere, a un livello di dettaglio superiore alle tradizionali analisi, l’eterogeneità e la complessità di questa condizione dei giovani.
Su un totale di 2.078.705 di Neet italiani nel 2024, la condizione prevalente è la disoccupazione di lungo periodo, ovvero superiore a un anno (14%), seguita dai motivi famigliari legati all’essere casalinga, volere più tempo per la famiglia o aspettare un figlio (13,1%), e da chi è in attesa di risposte da ricerche di lavoro passate (12,4%). Elevata anche la quota di chi è Neet per motivi di vera e propria cura familiare che, su un totale di 11,8%, per il 9,4% sono il risultato di una scelta e per il 2,4% sono invece legati all’indisponibilità di servizi o al loro costo eccessivo. Una delle componenti più critiche del fenomeno è quella degli scoraggiati (11,2%): tra questi, la fetta prevalente (9,5%) pensa di non riuscire a trovare un lavoro in generale e un ulteriore 1,7% di non riuscire a trovare un lavoro adeguato alle proprie esigenze.
Da una prospettiva di genere, tra la popolazione femminile prevale chi è Neet per responsabilità familiari (20,6% vs appena 2,4% dei maschi) e per responsabilità di cura 'scelte' (15,8% vs 0,4%) mentre tra i maschi sono più numerosi i disoccupati di lungo periodo (19% vs 10,5%) e chi è in attesa di risposte da esiti di ricerche passate (15,8% vs 9,9%). Per quanto riguarda gli scoraggiati, l’analisi evidenzia una prevalenza della componente maschile (13,6%) su quella femminile (9,5%). Anche l’età rappresenta un fattore di differenziazione. Se fra i 15-19 anni prevale la categoria dei Neet in transizione (20,3%), nella fascia 20-24 anni sono invece più numerosi i disoccupati di lungo periodo (17,4%), chi è in attesa di risposte (16,8%) e gli scoraggiati, che hanno in questo gruppo il loro valore più alto (12,2%). Nella fascia 25-29 prevalgono invece i disoccupati di lungo periodo (14,5%), mentre restano su valori alti anche gli scoraggiati (10,9%). Rilevante osservare come la quota di chi è Neet per responsabilità famigliari aumenti con l’aumentare dell’età fino a raggiungere il picco del 20,5% nella fascia dei giovani adulti (30-34 anni).
L’inefficacia di un programma come Garanzia Giovani - che, come è noto, non è riuscito a coinvolgere i soggetti che maggiormente ne avrebbero avuto bisogno - sottolinea come, in assenza di strategie specifiche di intercettazione, siano proprio i giovani più vulnerabili e scoraggiati a restare fuori dal raggio delle politiche pubbliche. Per affrontare con efficacia il fenomeno Neet, è invece necessario sviluppare azioni dedicate sia in ottica di prevenzione - per evitare che i giovani entrino in tale condizione - sia di reintegro per chi ne è già coinvolto. In questa prospettiva, considerando che in Italia non esisteva fino a oggi una raccolta di progetti che permettesse di far conoscere oltre i confini locali le buone pratiche di intervento, Fondazione Gi Group ha avviato un’operazione di sistematizzazione delle progettualità lanciate sui territori, con riferimento nello specifico a quelle di reintegro, arrivando a mappare 20 iniziative attraverso un ampio studio esplorativo e il dialogo con una molteplicità di soggetti istituzionali ed esperti di politiche del lavoro. Le iniziative individuate interessano un numero di Regioni che, complessivamente, rappresentano l’85% dei Neet nella fascia di età 15-29 e l’85,6% dei giovani nella fascia di età 15-34 anni nel 2024.
I progetti, pur differendo per target e per metodologie di intervento, condividono l’intento comune di riattivare i giovani nella consapevolezza di sé, dei propri desiderata, competenze e valori. Queste iniziative coinvolgono una rete ampia e trasversale di attori - dagli enti pubblici alle imprese private, dai player del lavoro al terzo settore, fino agli oratori e ai centri sportivi - e una varietà di ruoli: accanto a una figura di governance sempre presente (di solito project leader o coordinatore/trice), è fondamentale il ruolo sia degli educatori, con background in discipline psicologiche, pedagogiche o umanistiche, sia di figure con competenze più informali o specifiche che sul territorio si occupano a vario livello di giovani e della loro inclusione nel contesto sociale, scolastico e lavorativo. È il caso dei Link Worker, o dei Peer Educator, giovani che hanno già vissuto in prima persona le iniziative proposte dal progetto e che ne diventano protagonisti attivi nell’avvicinare altri giovani. Tra le altre figure chiave, psicologi e psicologi del lavoro, assistenti sociali e docenti.
Accanto ai numerosi punti di forza e alle opportunità offerte da questi progetti, l’analisi ha posto in evidenza anche alcune criticità, segnalate dagli stessi stakeholder. Emerge in primo luogo la mancanza di un sistema centrale nazionale, o anche solo regionale o provinciale, capace di mappare le realtà sul territorio che possono essere coinvolte nei progetti, tra cui scuole, università e aziende. A questo si aggiunge la difficoltà di ingaggiare figure con competenze informali, come nel caso dei peer educator, spesso escluse dai bandi per mancanza di titoli riconosciuti. Ulteriori criticità sono poi legate alla difficoltà di trovare fonti di finanziamenti e alla durata limitata degli stessi progetti. Un fattore è poi rappresentato dalla gestione delle relazioni con le famiglie, che talvolta scoraggiano la partecipazione dei figli ai percorsi privilegiando entrate da lavoro sommerso o assegni sociali o opponendosi alle iniziative nel momento in cui le dinamiche famigliari vengono riconosciute come concausa della condizione del o della giovane. Pesano inoltre sia il rischio di abbandono precoce del percorso anche per motivi 'futili' sia in molti casi la scarsa integrazione degli istituti formativi nei progetti e nell’identificazione precoce dei giovani a rischio di dispersione. Un ulteriore ostacolo, infine, è rappresentato dal lavoro sommerso, che disincentiva il coinvolgimento in progetti e viene percepito in alcuni contesti come 'l’unica soluzione possibile' o come un’occasione di guadagno consistente, veloce e senza troppi vincoli.
“Sono orgogliosa di annunciare la nascita di Dedalo, un progetto unico nel suo genere, con cui da oggi istituiamo un Osservatorio e Laboratorio permanente per studiare, comprendere e affrontare in profondità il fenomeno Neet. Come persone, professionisti e come Paese non possiamo permetterci di continuare a lasciare 'soli', ai margini del mondo dello studio e del lavoro, più di due milioni di giovani, dilapidando il potenziale delle nuove generazioni a scapito non solo della loro realizzazione di vita ma anche delle possibilità di sviluppo e benessere dell’intero Paese”, afferma Chiara Violini, presidente di Fondazione Gi Group.
Prosegue Violini: “In questo senso, a partire dal nostro studio e dalla nostra esperienza, rivolgiamo alle istituzioni e a tutti gli stakeholder cinque proposte per supportare in modo sistemico i giovani nel loro percorso verso il lavoro e la realizzazione di sé. Innanzitutto, è necessario promuovere in Italia un sistema duale capace davvero di rafforzare il collegamento tra scuola e lavoro. In secondo luogo, occorre potenziare l’orientamento attivando percorsi fin dalla prima infanzia, rivalutare l’obbligo scolastico in rapporto al conseguimento di un titolo di studio riconosciuto e introdurre misure di sostegno economico per i giovani che vengono da situazioni più disagiate. Terzo, è necessario potenziare l’istruzione terziaria e promuovere politiche di apprendimento permanente per ridurre il rischio di obsolescenza delle competenze. Quarto, avviare percorsi multistakeholder di riattivazione e reinserimento, integrati da strumenti quali incentivi economici, servizi di cohousing e di mobilità che stimolino la partecipazione. Infine, intendiamo sollecitare le istituzioni a livello nazionale e regionale a trovare soluzioni e modalità che permettano di analizzare il fenomeno Neet attraverso dati di flusso, diretti e continuativi sull’intera popolazione, così da poter seguire il percorso individuale di studio e lavoro delle persone durante la loro intera vita e arginare il rischio di dispersione".
Con Dedalo, portiamo a un nuovo livello il nostro impegno per il lavoro sostenibile, quel lavoro che è leva fondamentale di coesione sociale, sviluppo personale e generazione di valore per le persone e per la collettività. Ringrazio tutti i partner che hanno condiviso la nostra visione e scelto di accompagnarci in questo percorso innovativo che potrà diventare un riferimento per tutto il Paese.”
Leggi tutto: Nasce Dedalo, Osservatorio permanente sui Neet in Italia
(Adnkronos) - Aumentano vertiginosamente i contenziosi per le ferie non godute nel settore pubblico. Solo nei primi sei mesi del 2025 si contano 425 sentenze sulla monetizzazione dei giorni di riposo non usufruiti.
Di queste 412 con esito favorevole ai lavoratori pari al 97% delle pronunce complessive.Un dato che conferma una giurisprudenza ormai sempre più consolidata nel riconoscere l’indennità anche in assenza di richiesta o diniego formale. Si tratta di tutti i dipendenti pubblici (statali, regionali, comunali, sanitari, scolastici, ecc.) che, al momento della cessazione del rapporto di lavoro (per pensionamento, dimissioni, trasferimento, licenziamento), non hanno potuto usufruire delle ferie maturate durante il servizio per cause non dipendenti dalla loro volontà, hanno diritto a ricevere un’indennità economica sostitutiva per le ferie non godute.
Secondo l’analisi della banca dati giurisprudenziale effettuata da Consulcesi & Partners, la somma complessivamente liquidata ai dipendenti pubblici tra gennaio e giugno 2025 supera i 3 milioni di euro: rimborsi di oltre 2.345.000 euro, a cui si aggiungono 867.000 euro di spese legali riconosciute. Un trend in crescita che fotografa una realtà trascurata troppo a lungo e oggi oggetto di tutela giurisdizionale estesa.
Rispetto all’ultimo report di maggio, le sentenze sulle ferie non godute sono aumentate del 70%, passando da 250 a 425, mentre i rimborsi complessivi riconosciuti ai dipendenti pubblici sono cresciuti di oltre il 17%, superando appunto i 3 milioni di euro. Tra i risarcimenti più elevati figurano quelli ottenuti da dirigenti medici, con importi fino a 72.000 euro, seguiti da funzionari di enti locali (fino a 50.000 euro) e docenti precari (fino a 12.700 euro). Il rimborso più alto del 2025 (72.000 euro) è stato ottenuto proprio da Consulcesi & Partners con la recente sentenza (n. 96/2025) del Tribunale del Lavoro di Ferrara). Nel caso specifico il giudice ha confermato alcuni principi ormai consolidati e rintracciabili nelle numerose sentenze di questi mei: irrilevanza delle dimissioni volontarie, nessun onere probatorio per il dipendente e diritto al rimborso anche per le figure apicali.
"La giurisprudenza - afferma Bruno Borin, responsabile del team legale di Consulcesi & Partners - si sta ormai consolidando nel riconoscere il diritto alla monetizzazione delle ferie non godute. E' fondamentale che i lavoratori pubblici siano informati su come far valere questo diritto, soprattutto in prossimità della prescrizione". Per fare chiarezza su requisiti, documentazione e tempistiche, Consulcesi & Partners promuove un webinar gratuito rivolto a dipendenti pubblici, medici, insegnanti e funzionari da titolo 'Come ottenere l’indennità per le ferie non godute: guida legale e strumenti'. L’evento si svolgerà on line lunedì 14 luglio a partire dalle ore 12,30. Durante l’incontro verranno illustrate le ultime pronunce favorevoli e gli strumenti legali disponibili per ottenere l’indennizzo. Per partecipare gratuitamente è sufficiente iscriversi al link disponibile al seguente indirizzo: https://info.consulcesi.it/cep-webinar-ferie-non-godute.html. Nel corso del webinar sarà possibile anche porre domande e richiedere approfondimenti agli esperti. Parteciperanno Bruno Borin e Teresa Ambrosetti del team Consulcesi & Partners ed il giornalista Ciro Imperato.
Tutti i dipendenti pubblici (statali, regionali, comunali, sanitari, scolastici, ecc.) che, al momento della cessazione del rapporto di lavoro (per pensionamento, dimissioni, trasferimento, licenziamento), non hanno potuto usufruire delle ferie maturate durante il servizio per cause non dipendenti dalla loro volontà, hanno diritto a ricevere un’indennità economica sostitutiva per le ferie non godute. La Direttiva 2003/88/CE prevede, al suo art. 7, che il diritto alle ferie annuali retribuite è fondamentale ed irrinunciabile, potendo essere sostituito da un’indennità finanziaria, soltanto al momento della cessazione del rapporto di lavoro La giurisprudenza comunitaria ed italiana è ormai consolidata in senso favorevole ai dipendenti del pubblico impiego. In particolare, la CGUE nel 2024, si è espressa in due distinti procedimenti (C-218/22 e C-699/22) ritenendo che il divieto di monetizzazione delle ferie non godute, previsto dall’art. 5, comma 8, del D.L. sia contrario alle tutele previste dalla normativa dell’Unione Europea.
La Cassazione, con la sentenza n. 5496/2025, ha ribadito con assoluta chiarezza il principio fondamentale per cui il dirigente medico che, al momento della cessazione del rapporto, non ha goduto delle ferie ha diritto al pagamento dell’indennità sostitutiva, tranne che nell’ipotesi in cui l’azienda riesca a dimostrare di averlo posto nelle condizioni di esercitare il suo diritto, avvertendolo per tempo della perdita del diritto in caso di mancato godimento. L’indennità è calcolata sulla base del numero di giorni di ferie non godute moltiplicato per la retribuzione giornaliera (comprensiva di indennità e accessori). In molti casi, i tribunali hanno riconosciuto risarcimenti anche superiori ai 30.000–40.000 euro.
Leggi tutto: Ferie non godute, il 97% delle sentenze condanna la Pa
(Adnkronos) - La Società italiana di neurologia (Sin) esprime soddisfazione e vivo apprezzamento per la nomina di Alberto Siracusano a presidente del Consiglio superiore di sanità, massimo organo tecnico-consultivo del ministero della Salute. La nomina del professor Siracusano - si legge in una nota - rappresenta un segnale chiaro e significativo verso una concezione della salute più integrata, che riconosce il benessere psichico come parte essenziale della cura della persona. Psichiatra, docente universitario e direttore dell'Unità operativa complessa di Psichiatria della Fondazione Policlinico Tor Vergata - scrivono i neurologi - Siracusano potrà favorire, all'interno del Css, una visione della salute pubblica che valorizzi la dimensione della salute mentale.
"Accogliamo con favore la nomina del professor Siracusano - dichiara Alessandro Padovani, presidente Sin - E' una decisione che riconosce il ruolo cruciale della salute mentale, oggi più che mai emergenza sanitaria e sociale. La sua visione, orientata a un approccio olistico e integrato, è pienamente in linea con la prospettiva One Brain, One Health, che condividiamo e sosteniamo. A lui vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro in questa nuova e prestigiosa responsabilità".
Da sempre impegnata nel promuovere un approccio interdisciplinare e centrato sulla persona, la Sin - conclude la nota - guarda con attenzione alla nuova stagione che si apre per la sanità italiana, nella convinzione che il dialogo tra neuroscienze, psichiatria e medicina pubblica sia la chiave per affrontare le sfide attuali e future.
Leggi tutto: Sanità, Sin: "Con Siracusano presidente Css si valorizza ruolo salute mentale"