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Come e perché si è arrivati alla fine dell'era Mediobanca?

09 Settembre 2025
Alberto Nagel, Mediobanca

(Adnkronos) - Mediobanca è stata conquistata da Mps. I prossimi giorni diranno se si arriverà direttamente a una fusione, nel caso in cui l'offerta di Rocca Salimbeni arrivasse a superare il 66,67%, ma l'era segnata dal potere di Piazzetta Cuccia, strettamente legato al controllo delle Generali, è già comunque andata in archivio. Si compie l'atto finale di una trasformazione che ha progressivamente sgretolato equilibri che sembravano intoccabili. Come è stato possibile? Quali fattori hanno concorso a un epilogo che solo qualche mese fa sembrava ancora impensabile? Proviamo a metterli in fila, perché ognuno di questi elementi si tiene con gli altri in una concatenazione di cause ed effetti che ha cambiato volto alla finanza italiana. 

 

La politica si è sempre divisa nelle grandi partite finanziarie. Maggioranza contro opposizione, più spesso singole forze politiche una contro l'altra anche all'interno dello stesso schieramento. Per ragioni territoriali, per convenienze elettorali, anche solo per calcoli personali. Si può ricordare, per tutte, la vicenda Unipol-Bnl. La domanda "ma abbiamo una banca?" fatta dall'allora segretario dei Ds Piero Fassino all'allora amministratore delegato di Unipol, Giovanni Consorte, è diventata la rappresentazione plastica della commistione tra politica e finanza, che non riusciva però a raggiungere i suoi obiettivi. Ma si possono ricordare anche nell'altro fronte politico le alleanze e le giravolte che hanno di volta in volta accostato il centrodestra a questa o a quella operazione. La differenza, sostanziale rispetto a quello che è avvenuto in questi mesi, è che c'erano pesi e contrappesi che alla fine, in un modo o nell'altro, piegavano le ambizioni della politica alle logiche del mercato. O, meglio ancora, alle armi di difesa di un sistema finanziario in grado di gestirsi resistendo alle pressioni esterne. Oggi ci sono due fattori che sono mancati in passato: la stabilità di governo e una coincidenza di interessi nella maggioranza e l'incapacità dell'opposizione di contrapporsi, soprattutto per mancanza di rapporti e pochissima prospettiva di successo come alternativa credibile. Il risultato è che, in questa fase, l'indirizzo politico, e il peso del Mef azionista con l'11,7% in Mps lo certifica senza tema di smentita, è molto più influente rispetto al passato.  

 

Nel tempo si è gradualmente ma definitivamente esaurita l'eredità lasciata da Enrico Cuccia. Mediobanca ha perso la presa che aveva sul sistema come fulcro di qualsiasi operazione avesse una rilevanza veramente strategica. Questo non perché l'uomo che l'ha guidata dal 2008 a oggi, Alberto Nagel, non sia stato capace di fare il suo mestiere. Tutt'altro. E' successo perché la trasformazione del modello di business della banca d'affari ha ridimensionato il suo peso come holding di partecipazioni, aumentando invece, con lo sbarco nel wealth management e lo sviluppo nel credito al consumo, il suo potenziale di crescita e il valore come istituto di credito autonomo. Da ago della bilancia e inespugnabile centro di potere, Piazzetta Cuccia è diventata però anche una potenziale preda, come dimostra il successo dell'operazione di Mps. 

 

Mediobanca non è stata solo il primo azionista delle Generali. E' stata, per decenni, il garante dell'indipendenza del Leone di Trieste. Una posizione blindata dall'intreccio delle partecipazioni azionarie e da una governance capace di resistere, finora, a ogni assalto, sia dall'esterno sia dall'interno. Un legame che ha condizionato anche lo sviluppo e le scelte strategiche di Piazzetta Cuccia. Settant'anni di intrecci che l'ultima mossa di Nagel, per molti osservatori una sorta di 'mossa della disperazione', avrebbe comunque sciolto: con l'offerta pubblica di scambio per acquisire la totalità di Banca Generali, controllata del Leone di Trieste, Mediobanca avrebbe poi ceduto la propria partecipazione proprio alle stesse Generali. Si sarebbe compiuto un riassetto strategico che, nel disegno di Nagel, avrebbe consentito di conservare indipendenti, ma slegate tra loro, sia Mediobanca sia Generali. 

 

Caltagirone e Delfin, la holding degli eredi della famiglia Del Vecchio, hanno tentato più volte l'assalto a quello che è sempre stato il loro obiettivo dichiarato, le Generali. Negli ultimi mesi, un cambio di strategia favorito dagli interessi coincidenti con quelli della politica, ha favorito l'epilogo di questi giorni. Titolari insieme di quasi il 30% del capitale di Mediobanca hanno dato per primi l’adesione per intero all'offerta di Mps, tracciando così la strada per le altre adesioni. E decisivo è stato anche il lavoro del ceo della banca di Rocca Salimbeni, Luigi Lovaglio, che negli ultimi mesi ha intensificato i contatti con i grandi gestori italiani ed esteri, convincendoli a sposare la sua 'causa'. Il risultato dell'interazione di questi fattori è che Mps ha conquistato il controllo di Mediobanca e rileverà la quota di Piazzetta Cuccia in Generali. E se le dimissioni di Nagel e dell'intero Cda sono attese a breve, gli effetti del cambiamento epocale si vedranno presto anche in Generali, dove il cda e l'Ad Philippe Donnet, sostenuti da Piazzetta Cuccia, sono stati nominati solo la scorsa primavera. (Di Fabio Insenga)  

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Meningite e atleti adolescenti, Scorcu (Fmsi): "Fondamentale ruolo medico sport"

09 Settembre 2025
Meningite e atleti adolescenti, Scorcu (Fmsi):

(Adnkronos) - "Registriamo ancora casi di meningite tra atleti adolescenti. E' successo in Sardegna e in Veneto, questo perché i ragazzi non vanno dal medico. Per questo motivo è necessaria una campagna di informazione a tutti i livelli, soprattutto tra i ragazzi. La fase di transizione dal pediatra di libera scelta al medico di medicina generale è abbastanza complessa. Io credo che il medico dello sport, negli ambulatori, nei servizi pubblici, possa intercettare queste fasce di popolazione e fare un'azione di promozione verso la vaccinazione e di informazione corretta anche verso i genitori circa la necessità di vaccinarsi contro la meningite, una patologia che colpisce anche gli adolescenti". Così all'Adnkronos Salute Marco Scorcu, vicepresidente della Federazione medico-sportiva italiana (Fmsi), in occasione dell'incontro scientifico-istituzionale 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani', oggi a Roma.  

"Tra i giovani sportivi il rischio meningite è sicuramente molto alto - sottolinea Scorcu - considerato che frequentano gli spogliatoi, luoghi di assembramento, aeroporti, luoghi chiusi. Credo che il medico dello sport possa avere un ruolo fondamentale nell'intercettare i giovani e sensibilizzarli alla vaccinazione anti-meningococco B". Secondo lo specialista "ci sono disparità regionali nell'offerta dei vaccini, ma il tema è come far capire alle famiglie l'importanza di questa vaccinazione. A questo proposito occorre una rete tra i dipartimenti di prevenzione, i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e quindi anche le strutture e i servizi di medicina dello sport, per creare un'organizzazione tale da fare una corretta opera di promozione verso i giovani e le loro famiglie".  

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Ema Stokholma: "A Londra occupavo case e rubavo, volevo toccare il fondo"

09 Settembre 2025
Ema Stokholma

(Adnkronos) - "Sono andata a Londra per farla finita". Ema Stokholma, nella puntata di Tintoria online oggi 9 settembre, ripercorre le tappe di una adolescenza e di una gioventù particolarmente complicate, complici soprattutto gli abusi compiuti dalla madre. "Sono arrivata a Roma a 15 anni, lavoravo e nessuno mi chiedeva niente: sembravo più grande della mia età", racconta. Milano è stata una tappa di passaggio. "La mia carriera da modella è stata un flop, quel mestiere ti deve proprio piacere. E a me non piaceva", quindi, lo spostamento a Londra. 

"Sono andata a Londra per farla finita. Volevo toccare il fondo, non ne potevo più di una vita che mi aveva messo davanti alle difficoltà sin dal primo ricordo. Era tutto difficile, avevo bisogno di mollare tutto e di lasciarmi andare", confessa. 

"C'erano le case occupate, non c'era il problema. Giravi per la città, a volte dormivi in un cantiere. Piede di porco migliore amico... C'era una leggenda, se entravi e non ti beccavano non potevano più cacciarti. Una volta c'era una casa che sembrava abbandonata. Entriamo, sembrava un posto un po' strano, ma era una specie di tribunale...", racconta ancora. "La mattina successiva ci sveglia la polizia, era una stazione della Metropolitan Police abbandonata... Eravamo un gruppo un po' strano, si erano aggregati anche vecchi punk... ma gli agenti in quella circostanza sono stati molto gentili". 

"In quel periodo - prosegue - ho mangiato anche dalla spazzatura, sapevamo quando i supermercati avrebbero buttato la merce... Per me era spirito di adattamento". La vita per strada comprendeva anche furti: "Purtroppo ero bravissima... Andavo nelle strade dello shopping e quando uscivo dai negozi vestivo 7 persone. Toglievo l'antitaccheggio, avevo tutti vestiti con i buchi ma li avevo...". 

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Vaccini, Campitiello: "Al lavoro su richiamo meningococco B adolescenti in Piano nazionale"

09 Settembre 2025
Vaccini, Campitiello:

(Adnkronos) - "Richiamo della vaccinazione anti-meningococco B per adolescenti nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv)? Stiamo facendo una riflessione, perché l'obiettivo principale è proteggere gli adolescenti, che sono i giovani del futuro. Per un'azione sana e solida dobbiamo costruire un dialogo aperto con famiglie, adolescenti e scuole. Dobbiamo far riprendere la fiducia nelle vaccinazioni, poiché dopo la pandemia da Covid abbiamo registrato una certa 'stanchezza' verso le immunizzazioni. Per questo è necessario un dialogo trasparente, basato sui dati. L'obiettivo è avvicinare giovani e non, quindi le famiglie, alla vaccinazione". Lo ha detto Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze sanitarie del ministero della Salute, rispondendo ai giornalisti durante l'incontro tecnico-scientifico 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani', oggi a Roma.  

"Come ministero della Salute stiamo lavorando all'inserimento nel Pnpv del richiamo del vaccino contro il meningococco B per gli adolescenti - spiega Campitiello - Un lavoro che coinvolge non solo gli uffici del ministero della Salute, ma anche le Regioni. Noi abbiamo una Commissione di Salute che ci aiuta nella stesura del piano. Sicuramente posso dire che sarà un argomento che tratteremo". "In questa direzione stiamo anche lavorando per l'inserimento nel Calendario vaccinale del monoclonale per il virus respiratorio sinciziale (Rsv), che grazie alla proposta del ministro Schillaci lo scorso anno ha salvato tanti bambini", aggiunge Campitiello. "Mentre per l'Rsv per i neonati possiamo dare certezza che ci sarà la copertura come l'anno passato - conclude - stiamo ancora valutando di offrire protezione contro l'Rsv anche per gli anziani. Abbiamo un atteggiamento cautamente ottimistico".  

"Tra le persone con oltre 65 anni di età non abbiamo una convincente adesione alle campagne vaccinali antinfluenzali. I dati mostrano un calo, ma è nostro dovere proteggere i fragili e gli anziani che rappresentano una parte importante della nostra nazione e come ministero della Salute - e il ministro Schillaci lo ha detto a più riprese - dobbiamo proteggerli e quindi dobbiamo dare una spinta sull'acceleratore per le campagne vaccinali, in particolare per l'antinfluenzale" conclude Campitiello. 

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Vaccini, in adolescenti, coperture insufficienti per meningite B e Hpv

09 Settembre 2025
Vaccini, in adolescenti, coperture insufficienti per meningite B e Hpv

(Adnkronos) - Proteggere gli adolescenti da malattie gravi e prevenibili con i vaccini resta una sfida aperta per il nostro Paese. E' quanto emerso a Roma in occasione dell'incontro scientifico-istituzionale 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani', con riferimento particolare alla meningite B e al Papillomavirus umano (Hpv), la cui copertura vaccinale negli adolescenti è ancora insufficiente e disomogenea.  

Nel 2017 - è stato ricordato durante l'incontro - l'Italia ha introdotto la vaccinazione contro la meningite da meningococco B nel Piano nazionale di prevenzione vaccinale (Pnpv) per l'età pediatrica. Oggi la copertura nei bambini resta lontana dall'obiettivo ministeriale del 90%, fermandosi attorno all'80%, con alcune regioni sotto al 70%. Inoltre, la protezione tende a ridursi nel tempo. Per gli adolescenti, invece, il Pnpv 2023-25 si limita a indicare la vaccinazione solo per i ceppi di meningococco Acwy, molto meno frequenti, lasciando fuori il sierotipo B che è in realtà il più diffuso e pericoloso. La vaccinazione per la meningite B non è contemplata né per gli adolescenti mai vaccinati (naive), né per quelli già immunizzati da piccoli (non naive). "La meningite da meningococco è tra le infezioni batteriche più gravi, con una letalità che varia dal 10 al 20% - sottolinea Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit (Società Italiana di malattie infettive e tropicali) e membro del Consiglio superiore di sanità - Il sierotipo B è il più diffuso in Italia e il più grave; colpisce soprattutto bambini piccoli e adolescenti. Il rischio di contagio è elevato a causa dei numerosi soggetti asintomatici che possono trasmettere l'infezione".  

Dal 2018 il Calendario per la vita raccomanda la vaccinazione per la meningite B negli adolescenti naive; nel 2025 ha esteso l'indicazione anche a coloro che avevano già ricevuto il vaccino in età pediatrica. L'obiettivo è garantire continuità di protezione in una fascia d'età particolarmente esposta al rischio. "La vaccinazione nei primi mesi di vita, seppur efficace, perde protezione nel tempo, perciò il richiamo in adolescenza è fondamentale per garantire continuità di immunità, proteggere le famiglie e ridurre il carico sul sistema sanitario", aggiunge Andreoni.  

Ad oggi - è stato evidenziato - solo 14 Regioni hanno scelto di offrire gratuitamente la vaccinazione agli adolescenti, ma con criteri differenti: alcune solo ai naive, altre anche ai non naive, distinguendo tra chi è stato vaccinato sotto i 2 anni e chi tra i 2 e i 10. Una frammentazione che rischia di compromettere l'equità di accesso e di lasciare scoperti molti adolescenti. Da qui la necessità di uniformare l'offerta su scala nazionale. La Liguria è tra le Regioni con programmazione avanzata. La vaccinazione contro la meningite B è offerta gratuitamente in età adolescenziale. 

"In Liguria, dagli ultimi mesi del 2023, abbiamo introdotto l'offerta attiva e gratuita del vaccino contro la meningite B per gli adolescenti mai vaccinati, al 14°-15° anno di età, anche in co-somministrazione con gli altri vaccini previsti - spiega Filippo Ansaldi, direttore generale Azienda ligure sanitaria - Abbiamo inoltre esteso la protezione agli adolescenti già immunizzati tra i 2 e i 10 anni, prevedendo una dose di richiamo. La proiezione a fine 2025 indica oltre 20mila dosi somministrate nei primi due anni: nei 15-16enni ci attendiamo una copertura intorno al 43%, con un incremento dell'84% rispetto al 2024. Anche per i richiami nei già vaccinati registriamo un raddoppio delle somministrazioni tra il 2024 e il 2025. L'ampliamento dell'offerta va di pari passo con il rafforzamento della sorveglianza e con una migliore capacità di tipizzazione dei meningococchi circolanti". 

Quanto all'infezione da (Hpv) - hanno rimarcato gli esperti - è la più diffusa tra le malattie sessualmente trasmesse: circa l'80% della popolazione sessualmente attiva la contrae almeno una volta nella vita. Il virus è responsabile del 9,4% di tutti i tumori e del 100% dei casi di carcinoma della cervice uterina, oltre a una quota significativa di tumori anali, vaginali, vulvari, del pene e orofaringei. Nonostante la disponibilità del vaccino nonavalente, gratuito in Italia per ragazze e ragazzi a partire dagli 11 anni, le coperture restano insufficienti. Nel 2023 nelle ragazze dodicenni (coorte 2011) il ciclo completo si ferma al 45,39%, nei coetanei maschi al 39,35%. A 15 anni, età di riferimento per l'Organizzazione mondiale della sanità, la copertura femminile è del 69,57%, lontana dall'obiettivo del 90% fissato dall'Oms e dall'Ue con lo Europe's Beating Cancer Plan per eliminare il cancro da Hpv entro il 2030. 

"Il vaccino contro il Papillomavirus è l'unico vaccino oncologico disponibile insieme a quello per l'epatite B e ha un ruolo cruciale nella prevenzione di tumori femminili e maschili - sottolinea Andreoni - In alcune parti del mondo ha permesso di eliminare il cancro dell'utero, patologia molto frequente nella donna. L'infezione da Hpv è molto diffusa e può causare lesioni precancerose e tumori. Vaccinare i più giovani è essenziale, ma il vaccino è utile anche negli adulti, poiché protegge da un'infezione sessualmente trasmessa che è possibile contrarre durante l’intero arco della vita sessualmente attiva". Da qui l'importanza del Piano di eliminazione dei cancri da Hpv lanciato a gennaio 2025 dalla Provincia autonoma di Trento che rappresenta un esempio virtuoso e replicabile. 

"Il piano costituisce un intervento strategico di sanità pubblica che amplia la copertura vaccinale e rafforza la prevenzione - afferma Maria Grazia Zuccali, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria della Pa di Trento - Il programma prevede il recupero attivo dei non vaccinati e l'estensione della vaccinazione a maschi fino a 30 anni e femmine fino a 40 anni. La vaccinazione è gratuita. L'accessibilità è stata facilitata con sedute settimanali presso i 9 centri della provincia e con Open day mensili, oltre che con un software dedicato alla prenotazione online. L'iniziativa è stata accompagnata da un'intensa campagna comunicativa e da testimonial riconoscibili dai giovani. Ad oggi sono state somministrate 26mila dosi, con una copertura del 75% tra le ragazze fino a 25 anni e i ragazzi fino a 20 anni. Tra le donne di 40 anni, la chiamata attiva ha permesso di raggiungere un’adesione del 47%". 

Le differenze tra regioni e i bassi livelli di copertura rendono urgente un cambio di passo, indicano gli specialisti: dall'inserimento del richiamo per la meningite B nel Pnpv e nei Lea alla realizzazione di un Piano straordinario di eliminazione dei cancri da Hpv con campagne di recupero attivo dei non vaccinati ed estensione della gratuità alla fascia più adulta, fino all'uso di strumenti digitali e di prossimità per raggiungere famiglie e ragazzi. E' necessario un impegno corale che coinvolga pediatri, medici di medicina generale, medici dello sport, con il possibile coinvolgimento di scuole e farmacie, per rendere la prevenzione vaccinale un obiettivo equo e condiviso su tutto il territorio.  

L'incontro 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani', organizzato da Aristea International con il contributo non condizionante di Gsk e Msd, ha visto la partecipazione anche di Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della Prevenzione, della Ricerca e delle Emergenze sanitarie del ministero della Salute. 

L'importanza delle vaccinazioni per meningite B e Hpv è stata analizzata con Massimo Andreoni, Simit; Chiara Azzari, ospedale Meyer, Firenze; Walter Ricciardi ed Eugenio Di Brino, università Cattolica del Sacro Cuore, Roma; Anna Teresa Palamara, Iss; Caterina Rizzo, Aou Pisana. Silvia Gregory, vicepresidente Acto, e Amelia Vitiello, presidente Comitato nazionale contro meningite, hanno sviluppato il punto di vista dei pazienti. Il confronto tra le diverse esperienze regionali ha visto la partecipazione di Filippo Ansaldi, Liguria; Guido Bertolaso, Lombardia; Danilo Cereda, Lombardia; Federico Riboldi, Piemonte; Maria Grazia Zuccali, Provincia autonoma di Trento. Nella tavola rotonda istituzionale sono intervenuti la senatrice Beatrice Lorenzin; la senatrice Elisa Pirro; l'onorevole Simona Loizzo; Marco Scorcu, Fmsi; Valeria Fava, Cittadinanzattiva; Roberto Ieraci, Cnr; Marco Meconi, Federfarma Marche; Giampiero Pastore, Coni; Andrea Poscia, Ast Ancona. L'esperienza del Calendario per la vita è stata esposta dal coordinatore Paolo Bonanni; Rocco Russo, Sip; Martino Barretta, Fimp; Enrico Di Rosa, Siti; Tommasa Maio, Fimmg; Alessandro Rossi, Simg. In conclusione Francesco Saverio Mennini, ministero della Salute.  

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Vaccini, igienista: "Inserire anti-meningococco B per adolescenti in Calendario nazionale"

09 Settembre 2025
Vaccini, igienista:

(Adnkronos) - "I tempi per l'inserimentto del vaccino anti-meningococco B per adolescenti nel Calendario nazionale sono maturi da anni. La meningite B è la forma più frequente di patologia meningococcica, non soltanto nel bambino piccolo, ma anche nell'adolescente. Noi offriamo in tutte le regioni, gratuitamente e in maniera attiva, la vaccinazione contro il meningococco Acwy, mentre non offriamo per gli adolescenti ancora la vaccinazione contro il meningococco B. Quindi è importante che tale vaccinazione sia offerta in tutte le regioni italiane con un accordo nazionale". Così all'Adnkronos Salute Paolo Bonanni, professore ordinario di Igiene all'università degli Studi di Firenze, coordinatore tecnico-scientifico del Calendario vaccinale per la vita, in occasione dell'incontro tecnico-scientifico 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani', oggi a Roma.  

La vaccinazione nei primi mesi di vita, "seppur efficace - spiega lo specialista - perde protezione nel tempo, perciò il richiamo in adolescenza è fondamentale per garantire continuità di immunità, proteggere le famiglie e ridurre il carico sul sistema sanitario".  

"I numeri della meningite in Italia variano", riferisce Bonanni. "Durante il periodo Covid sono diminuiti molto perché sono diminuite tutte le patologie a trasmissione respiratoria, ma negli ultimi 2 anni sono di nuovo aumentati. Siamo nell'ordine di centinaia di casi, comunque fortemente sottostimati - sottolinea - Con alcuni studi, anche a cura della Pediatria del Meyer, è stato dimostrato che per ogni caso notificato ce n'erano almeno 2 o 3 reali. Quindi è una patologia non frequentissima, ma molto grave, con un'elevata letalità che lascia delle conseguenze permanenti e quindi assolutamente da prevenire". 

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Vaccini: Andreoni, 'assurdo morire per meningite quando si può prevenire'

09 Settembre 2025
Vaccini: Andreoni,

(Adnkronos) - "La meningite da meningococco è tra le infezioni batteriche più gravi, con una letalità che varia dal 10 al 20%. Il sierotipo B è il più diffuso in Italia e il più grave; colpisce soprattutto bambini piccoli e adolescenti. Il rischio di contagio è elevato a causa dei numerosi soggetti asintomatici che possono trasmettere l’infezione. Per questo trovo assurdo che si continui a morire per meningite quando abbiamo il vaccino, uno strumento efficace e sicuro per prevenire la malattia". Così all'Adnkronos Salute Massimo Andreoni, direttore scientifico Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) e membro del Consiglio superiore di sanità, in occasione dell'incontro scientifico-istituzionale 'Fare prevenzione fra strategia e consapevolezza: la coscienza della vaccinazione. Il futuro è nelle nostre mani' oggi a Roma. "Le morti per le malattie prevenibili attraverso la vaccinazione fanno più male - osserva Andreoni, riferendosi al bambino di 3 anni di Taranto deceduto pochi giorni fa a Bari per meningite e non vaccinato contro il meningococco - Per la meningite, tra le malattie letali e con gravissime sequele anche per coloro che sopravvivono all'infezione, la vaccinazione dovrebbe essere una priorità, per superare quel 90% di coperture che noi esperti auspichiamo e raccomandiamo. Invece, stiamo assistendo per questa infezione ad un lento e progressivo calo delle vaccinazioni, per noi un campanello d'allarme sul quale dovremmo richiamare l'attenzione di tutta la comunità. La vaccinazione, soprattutto nei bambini più piccoli, con i richiami nell'adolescenza, dovrebbe essere una priorità per la stragrande maggioranza delle famiglie italiane".  

"Il calo delle vaccinazioni contro l'influenza tra gli over 65, come certificato dal report del ministero della Salute, certamente rappresenta un campanello d'allarme importante". Secondo l'infettivologo, "l'influenza stagionale quest'anno sarà o potrebbe essere particolarmente severa e quindi sappiamo che gli over 65 sono una delle categorie che tutti gli anni paga il maggior scotto in termini di ospedalizzazione e letalità per questa malattia". Ecco perché "dobbiamo fare una campagna di informazione e di formazione massiccia per cercare di interrompere questo trend a cui assistiamo da tempo - spiega Andreoni -. Dopo l'impennata delle vaccinazioni durante l'epoca Covid registriamo un progressivo calo delle vaccinazioni". L'arrivo della influenza stagionale "normalmente arriva verso la fine di ottobre, i primi di novembre - sottolinea Andreoni - anche se nelle ultime stagioni ci sono stati casi con anticipo di circolazione del virus. Di conseguenza, ci dobbiamo far trovare pronti e in qualche modo già dal mese di settembre dovremmo iniziare ad avviare la campagna antinfluenzale. Forse i vaccini arriveranno entro il mese di settembre". 

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Non solo Meloni, da Berlusconi a Renzi: i premier in vacanza tra polemiche e privacy

09 Settembre 2025
Non solo Meloni, da Berlusconi a Renzi: i premier in vacanza tra polemiche e privacy

(Adnkronos) - Premier e vacanze? Una miscela esplosiva, quasi sempre condita da polemiche infuocate. Un binomio che ha sempre aperto discussioni accese sul dovere, sugli obblighi, sul rispetto della privacy. Tanto che il week end a New York di Giorgia Meloni oggetto di una interrogazione parlamentare risulta un 'format' già visto sui grandi schermi della politica italiana.  

Ho svolto "il ruolo più naturale, quello di madre", si è difesa la presidente del Consiglio annunciando querele. A innescare la polemica, il senatore Enrico Borghi di Iv, il partito guidato da Matteo Renzi, chiedendo formalmente in Parlamento "che fine ha fatto Giorgia Meloni?". E ancora, "ha usato un volo di Stato?".  

Ma gli stessi ingredienti si ritrovano tutti in fila 10 anni prima. Nel mirino, quella volta, lo stesso Renzi.  

Non avendo news natalizie dell'allora premier, il big del M5s Carlo Sibilia, sui social, rivelò del viaggio di un Falcon 900 di Stato da Firenze ad Aosta con a bordo la famiglia Renzi. "Gli spostamenti aerei, dormire in caserma, avere la scorta, abitare a Chigi non sono scelte ma frutto di protocolli di sicurezza regole", la replica di Renzi su quel suo breve 'break' sulla neve finito, intanto, al centro del dibattito politico. Mentre da palazzo Chigi si faceva sapere che il premier aveva messo mano al suo portafogli per pagare affitto degli sci (450 euro), pasti e skipass (485 euro al giorno).  

Di qualche anno fa è, invece, la polemica scoppiata intorno a una vacanza di Giuseppe Conte, sempre sulla neve. A innescarla, ancora una volta, Italia viva: "Quanto è costata la vacanza di Conte a Cortina?", chiedeva la senatrice di Iv Silvia Fregolent con una interrogazione parlamentare. Anche in questo caso, come per la Meloni, a 'spifferare' tutto era stata la rete con siti e social intasati da una foto del leader M5s davanti a un lussuoso resort della 'capitale' delle Dolomiti. "Ho raggiunto per Capodanno la mia famiglia che era a Cortina, per non rimanere solo a Roma. Se c'è la mia famiglia a Cortina la raggiungo, pagando di tasca nostra, e credo che non ci sia nessuna colpa, nulla di cui giustificarsi", replicò Conte.  

Ma c'è anche chi, di privacy, si è dimostrato vera e propria cintura nera. A parte la leader dem Elly Schlein, che da quando è diventata un personaggio di primo piano riesce a mantenere il riserbo più assoluto sulle sue vacanze, l'allora premier Enrico Letta superò tutti.  

Per le vacanze di Natale del 2013 riuscì a far perdere letteralmente le tracce. A cavallo di Capodanno apparì improvvisamente, senza scorta e in compagnia della famiglia, in fila alla 'Maggiore' dell'aeroporto di Trieste: era appena sceso da un volo di linea Alitalia e stava noleggiando una automobile (una Peugeut familiare) per un giro in Slovenia e Croazia. Una vacanza 'fai da te' rimasta top secret fino alla fine.  

Ma da quando i politici sono diventati dei personaggi a tutti gli effetti, più o meno dalla Seconda Repubblica, le cose non sono andate sempre così. Certamente non si poteva pretendere di bussare a casa Berlusconi per trovare esempi di privacy blindata. Il Cavaliere amava apparire e condividere le sue 'gesta'. Come quell'estate del 2004 quando sì, era riuscito brevemente a far perdere le sue tracce. Ma poi era apparso a Porto Cervo, bandana in testa, per una passeggiata con Tony Blair e la moglie. 

Mentre il suo alter ego Romano Prodi, nei giorni di palazzo Chigi, si distingueva non per le polemiche e i colpi di scena ma per il 'low profile'. Come quando, per Natale, si trasferiva regolarmente con la famiglia nel suo residence Campolongo a Livinallongo, sulle Dolomiti, per qualche giorno sugli sci.  

 

 

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Operaio morto a Roma, I Municipio: "Profondo dolore per ennesima vittima"

09 Settembre 2025
Operaio morto a Roma, I Municipio:

(Adnkronos) - "Il I Municipio esprime profondo dolore per l’ennesima morte sul lavoro avvenuta sulla banchina del Tevere all’altezza di Piazza Trilussa. Dobbiamo combattere ogni giorno e sempre di più le morti sul lavoro: lavoratori e lavoratrici che la mattina escono di casa per andare a lavorare e non fanno più ritorno. La ricerca ossessiva del profitto non può e non deve avvenire sulla pelle delle persone, la sicurezza non è un lusso su cui si può tagliare o fare a meno, la vita delle persone viene prima. Il I Municipio rinnova il suo impegno nel contrastare questa piaga e si stringe intorno alla famiglia esprimendo il proprio cordoglio". Così in una nota il I Municipio di Roma Capitale.  

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X Factor 2025, quando inizia e le novità: tutto quello che sappiamo

09 Settembre 2025
X Factor - Sky

(Adnkronos) - Musica, emozioni e colpi di scena. L’11 settembre X Factor 2025 torna su Sky e in streaming su Now, con un’edizione che promette scintille. Si parte dalle Audition, si passa ai Bootcamp e alle Last Call per arrivare ai Live Show e alla finalissima del 4 dicembre, ancora una volta in diretta da Piazza del Plebiscito a Napoli, dopo la festa dello scorso anno.  

Al timone, confermata, Giorgia: presenza rassicurante, è pronta a fare da guida a chi sogna di cambiare la propria vita con una canzone. “Quello che si può fare per chi sta per salire sul palco è stargli accanto - ha detto Giorgia intervenendo alla presentazione della nuova stagione nella palestra del Liceo Artistico Boccioni di Milano, davanti a 300 studenti -. A me piace fare una battuta e sdrammatizzare. I ragazzi sanno cosa vogliono e salgono sul palco già centrati, anche i giudici sono bravi a farli sentire a loro agio”. 

La giuria 2025 conferma la formazione dell’anno scorso: Achille Lauro, Jake La Furia e Paola Iezzi con Francesco Gabbani come new entry. Per il cantautore, polistrumentista e artista multiplatino, firma delle canzoni per icone come Mina, Adriano Celentano e Ornella Vanoni, è la prima volta in un talent: “Io cerco una cosa molto semplice, che sta alla base di una carriera artista, e cioè l’autenticità. Gli altri giudici mi hanno accolto molto bene. Sono fortunato, perché il gruppo è molto gentile umanamente al di là delle competenze professionali, mi sento accettato e c’è un bel clima. Per me si tratta di un’esperienza bellissima e nuova. All’inizio ero preoccupato ma vorrò trasmettere che sono i no che mi hanno fatto male in passato a fare bene quando motivati da un perché”. Paola Iezzi ci mette cuore e generosità e ricorda gli anni del liceo, con il suo prof Roberto Vecchioni: “Sicuramente - ha ammesso - è un ruolo in cui mi sento a mio agio, perché sono in un momento della mia vita in cui posso mettere a disposizione quanto imparato fino a oggi”. 

Jake La Furia è diretto come i suoi versi: “E’ importante avere qualcuno che crede in te - ha spiegato -. Se nessuno lo fa, dico sempre di credere in sé stessi che comunque il risultato arriverà. Nel nostro ruolo di giudici è importante non imporre il proprio percorso al concorrente ma capire quale sia il talento senza snaturare quello che c’è, facendo la cosa più furba”. E poi c’è Achille Lauro, che non smette mai di provocare e motivare: “Conta molto il lavoro dei ragazzi, noi siamo solo consiglieri. Io ho preso i peggiori quest’anno - ha scherzato - i più scapestrati come da tradizione, e spero di aiutarli a fare un bel percorso. Ma di sicuro è sbagliato metterli troppo sotto la pressione della gara. Il consiglio più grande che voglio dare ai ragazzi è che il talento, secondo me, è una grande menzogna, alla quale è sbagliato credere. Secondo me è importante che ognuno trovi quello che ama fare e ci lavori tanto. Quando puoi immaginarlo puoi farlo". 

Il format cambia e alza l'asticella. Si parte con le tre serate di Audition, con i concorrenti che dovranno conquistare almeno tre sì per accedere alla fase successiva. Poi sarà il momento dei Bootcamp, due serate ad alta tensione e dal meccanismo totalmente modificato: i giudici, che saranno ancora tutti e quattro al tavolo insieme, ascolteranno nuovamente i concorrenti selezionati al primo step e, per farli avanzare, da quest'anno dovranno trovare un accordo unanime. Niente maggioranze: solo quattro sì netti potranno aprire le porte del turno successivo; se l’accordo non si trova, si apre la possibilità di confronti, decisioni in standby e colpi di scena. In più ogni giudice, anche all’ultimo, può decidere di giocarsi la carta dell’X Pass per cambiare il destino di un concorrente e portarlo con sé: indipendentemente dall’esito del giudizio al tavolo, con l’X Pass il concorrente sarà sicuro di accedere al livello successivo e di poterlo fare nella squadra di quello stesso giudice. 

Gli artisti che avranno ricevuto i quattro giudizi favorevoli oppure l’X Pass arriveranno quindi allo step decisivo delle Last Call, l’ultima e la più dura delle fasi prima dei Live. Anche qui il meccanismo cambierà completamente, e torneranno per questo step le iconiche sedie e gli switch, fino all’ultimo posto disponibile. Dal 23 ottobre, le squadre definitive si sfideranno ai Live Show al Teatro Repower di Milano, manche dopo manche, fino alla proclamazione del vincitore. La presentazione ufficiale si è svolta nella palestra del Liceo Artistico Boccioni di Milano, davanti a 300 studenti. Un dialogo schietto e diretto. Gabbani ha ricordato le parole di Ornella Vanoni: “Lei mi ha consigliato e ha ricalcato un pensiero che ho e cioè quello di indirizzare i ragazzi che hanno questo sogno a pensare di non fare musica per diventare famosi ma diventare famosi perché hanno sempre fatto musica”. Anche Jake non ha risparmiato consigli: “Io non ho studiato e farete lo stesso vi pentirete di non averlo fatto. Conoscere e sapere e avere un pensiero proprio è l’unico modo di essere liberi”. 

Quanto a Manuel Agnelli, la cui sedia in giuria è stata presa da Francesco Gabbani, "non è stato un addio doloroso ma una scelta di Manuel - ha rimarcato Jake La Furia - ha fatto sei edizioni, vincendo quella del ritorno ma magari tornerà. Manuel è come Mourinho e si è ritirato imbattuto dopo il triplete con l’Inter”. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i vertici di Sky e Fremantle. "E’ una delle gemme della nostra corona - ha spiegato Giuseppe De Bellis, executive vice president Sport, News and Entertainment di Sky -. Veniamo da una stagione eccellente, la migliore delle ultime quattro e siamo contenti di avere la conferma di poter fare la nostra finale a Napoli". La corsa è iniziata. E X Factor, come dice il claim scelto quest’anno, si prepara ad accendere il talento. 

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Tir travolge furgone Anas fermo per soccorrere un camper su E45, muore bimba di 8 anni

09 Settembre 2025
Incidente - Fotogramma

(Adnkronos) - Tragedia sull'E45 in provincia di Perugia, dove un tir ha travolto un furgone Anas che era fermo per supportare un camper e un'altra auto in avaria. L'incidente è avvenuto all'altezza del km 90,100. Una bambina di 8 anni che era nel camper con la famiglia è morta. Il tratto della strada statale 3bis ‘Tiberina’ è stato provvisoriamente chiuso al traffico in corrispondenza del territorio comunale di Perugia. Per consentire le operazioni di soccorso e di rimozione del mezzo, il transito è provvisoriamente deviato verso la viabilità adiacente, in direzione Sud allo svincolo di Pierantonio al km 95,900, mentre in direzione Nord allo svincolo di Resina al km 87,600. Il personale Anas e le forze dell’ordine sono intervenuti per la gestione della viabilità e per ripristinare la circolazione nel più breve tempo possibile. 

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Barbara Chiappini, superata la crisi col marito: le novità a 'La volta buona'

09 Settembre 2025
Barbara Chiappini - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - "La situazione è molto migliorata", così Barbara Chiappini oggi, martedì 9 settembre, ospite a La volta buona è tornata a parlare della profonda crisi che ha attraversato con il marito Carlo Marini Agostini. In lacrime e commossa, la showgirl ha spiegato: "Da un punto di vista personale è migliorata, ho ricominciato il mio lavoro e tornare ad avere il contatto col pubblico mi ha dato una bella energia e mio marito mi ha sempre spronata a non mollare".  

 

Chiappini aveva raccontato, nella scorsa edizione del programma condotto di Caterina Balivo, di essersi allontanata dal marito anche per il bene dei figli: "Le discussioni non fanno bene ai nostri figli, mia figlia ha 11 anni e mio figlio 10. Le discussioni cominciano ad avere ripercussioni, per evitare di esplodere ho deciso di prendere una pausa di riflessione. Ci dividiamo la gestione dei figli", aveva spiegato. 

Oggi sembra che le cose stiano andando per il verso giusto. "Ho avuto una crisi forte e ho fatto un passo indietro, come per autodifendermi", ha spiegato Chiappini. "Abbiamo passato dei momenti insieme, mi ha accompagnata anche a lavoro, e questo ci ha fatto davvero bene", ha aggiunto.  

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Lega rilancia i nuovi manifesti per il dl sicurezza: dopo l'Ia, ecco Salis e le 'scippatrici vere'

09 Settembre 2025
I manifesti della Lega con

(Adnkronos) - Riparte la campagna della Lega a sostegno del decreto sicurezza, "dopo la censura decisa arbitrariamente dal Comune di Roma poche settimane fa. Dato che il Campidoglio contestava la presenza di immagini generate con l’intelligenza artificiale, i nuovi manifesti diffusi nella capitale utilizzano immagini vere. In una c’è la parlamentare Ilaria Salis, nell’altra appare 'lady scippo', la borseggiatrice seriale di origini croate di cui hanno parlato i media", spiega una nota della Lega. 

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Food, 'Pane Nostrum 2025': in scena l’eccellenza dell’arte bianca a Senigallia

09 Settembre 2025
Food,

(Adnkronos) - Al via a Senigallia la XXII edizione di 'Pane Nostrum - Salone nazionale dei lievitati' che, dal 26 al 28 settembre, chiamerà a raccolta panificatori, pizzaioli, pasticceri e ristoratori per tre giorni all’insegna di masterclass, laboratori e incontri b2b. Sono oltre 200 le tipologie di pane esistenti in Italia. Dal nord al sud, ogni regione, ogni provincia, ogni città, ne vanta almeno uno tipico che si distingue dagli altri per forma, farina uti lizzata, lievitazione e cottura.  

Se poi a questi si aggiungono pizze, focacce e piadine, come pure biscotti, dolci, grandi e piccoli lievitati, ci si rende subito conto di quanto l’arte bianca sia fondamentale per il nostro paese non solo a livello cultura le ma anche per l’indotto economico che genera. In ogni momento della giornata, infatti, questi prodotti riempiono le nostre tavole guadagnandosi di diritto il primato nella dieta mediterranea e nella nostra piramide alimentare.  

Ed è per questo che da ben ventidue anni, Confcommercio Marche Centrali e Cia Provincia di Ancona vuole rendergli omaggio con un evento che chiama a raccolta i più autorevoli professionisti e artigiani del paese (pizzaioli, panificatori, pasticceri, ristoratori, buyer della gdo, operatori ho.re.ca . e fornitori) che hanno così l’occasione di incontrarsi, confrontarsi e approfondire tutte le novità del settore attraverso workshop, incontri a tema e laboratori. Il tutto all’interno di un affascinante borgo, ricco di storia e di tradizione: Senigallia .  

E sarà proprio il Foro Annonario della cittadina in provincia di Ancona ad ospitare l’edizione 2025 di Pane Nostrum - Il Salone Nazionale dei Lievitati. Obiettivo dell’evento, aperto anche al grande pubblico e che lo scorso anno ha registrato oltre 50 mila presenze di cui 6 mila operatori specializzati, è fare cultura sul pane e sulle farine, sulle nuove tecnologie e sulle imprese che, giorno dopo giorno, lavorano con dedizione per garantire al consumatore i migliori prodotti. Pane Nostrum mira anche a dare nuova luce alla figura del panificatore che, pur rimanendo un vero e proprio artigiano, si associa sempre più a quella di imprenditore che, nonostante il costante legame con la tradizione, guarda al futuro attraverso lo studio e l’uso di nuove metodologie di produzione.  

Pane Nostrum non vuole dunque essere uno spazio di competizione tra i professionisti ma piazza di scambio, di studio e di confronto tra realtà differenti e geograficamente lontane, una piattaforma di business e di formazione per chi opera nel settore. 

"Pane Nostrum è ormai un punto di riferimento nazionale per il settore – dichiara Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche – e l’edizione 2 025 offrirà agli operatori l’occasione di valorizzare il proprio lavoro, fare rete e sviluppare nuove opportunità di business in un contesto qualificato e riconosciuto. Non abbiamo solo voluto limitarci a una selezione di espositori operata da noi ma abbia mo dato il via anche alle autocandidature per aziende e operatori per partecipare come protagonisti nell’area B2B. Diamo a tutti occasione di crescita e di innovazione e tutte le informazioni sono sul nostro sito www.panenostrum.it".  

La kermesse sarà, come di consueto, suddivisa in aree tematiche , fruibili da tutti i partecipanti. Oltre 50 espositori provenienti da tutte le regioni animeranno l’ area b2c dando la possibilità ai visitatori di conoscere e acquistare i prodotti realizzati anche con ingredienti alternativi come farine senza glutine e lieviti naturali. Nell’area b2b , invece, si darà ampio spazio ad aziende e professionisti che porteranno in esposizione macchinari, forni, arredamento, packaging e materie prime di ultima generazione. Nella piazza adiacente andranno invece in scena le masterclass, i corsi e i laboratori aperti a tutti, su prenotazione mentre, nella Temporary Bakery, i visitatori potranno assistere a originali show cooking tenuti dai maestri dell’arte bianca.  

Nell’ex pescheria del Foro Annonario, prenderà vita l’atteso format 'Un caffè con i Maestri' dove, tra il profumo del caffè appena tostato e quello sprigionato dalla tazzina di espresso fumante, si svolgeranno dibattiti, convegni e momenti di confronto informali e conviviali finalizzati ad esplorare e approfondire tutta la filiera, dal campo di grano alla tavola. Qui, tra i relatori dei panel, ci sarà Moreno Cedroni, chef e patron dello stellato ristorante Madonnina del pescatore di Senigallia, presidente Fipe Confcommercio Marche Centrali. Tra gli ospiti d’eccezione anche Ezio Marinato, uno dei massimi esperti di panificazione in Italia, nel 2002 Campione d’Europa e maestro d’arte e mestieri nel 2016. Nel corso della tre giorni, inoltre, l’intera città di Senigallia sarà coinvolta attraverso un gran numero di iniziative che dal Foro Annonario si espanderanno in tutto il borgo. Pane Nostrum, infatti, mira a creare connessioni tra tutti i partecipanti e le tante attività locali con l’atteso format 'Lievitati in città' che darà l’opportunità di assaggiare specialità tipiche della città balneare della riviera adriatica. 

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Nubifragio a Portoferraio sull'isola d'Elba: 34 mm di pioggia in 15 minuti

09 Settembre 2025
Nubifragio a Portoferraio sull

(Adnkronos) - Forte nubifragio a Portoferraio (Livorno), sull'isola d'Elba con allagamenti e interventi in corso del sistema di Protezione Civile. Il Comune, sui propri canali social, invita i cittadini a non uscire di casa e a non usare l'automobile. Tra le 13,15 e le 13,30, come riporta la rilevazione della stazione del Centro funzionale regionale, sono già caduti oltre 34 millimetri di pioggia. 

 

 

"Caduti 70 mm di pioggia in meno di un’ora. Prestiamo massima attenzione", scrive il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sui social, avvertendo che "nelle prossime ore ancora possibilità di temporali sparsi, localmente forti, più probabili sulle province occidentali". 

La sala operativa della Protezione civile regionale ha emesso un codice arancione su gran parte della Toscana per temporali e piogge diffuse da questo pomeriggio, martedì 9, alle 13 di domani, mercoledì, a causa di una perturbazione atlantica che sta transitando sulla nostra regione. 

Nello specifico: il codice arancione per temporali anche forti e rischio idrogeologico parte dalle ore 17 di oggi, martedì 9 settembre e permane per la giornata di domani, mercoledì, fino alle ore 13 sulle zone costiere e occidentali (province di Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto e parti ovest delle province di Firenze e Siena). Saranno possibili anche grandinate e colpi di vento. Il maltempo fa permanere il codice giallo nelle altre aree della Toscana fino alla mezzanotte di domani, mercoledì, con la possibilità di temporali localmente anche forti. 

 

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Piogge e temporali in arrivo, scatta l'allerta gialla

09 Settembre 2025
- RIPRODUZIONE RISERVATAAvviso della Protezione civile valido sino alle 18 di mercoledì...

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Israeliani in vacanza in Gallura, sindaca 'noi contro la guerra'

09 Settembre 2025
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Auguri Hugh Grant, l'icona della commedia romantica compie 65 anni

09 Settembre 2025
Hugh Grant - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Rubacuori e icona della commedia romantica, ma anche provocatore e irriverente. Hugh Grant compie 65 anni. Una vita e una carriera, quella dell'attore britannico decisamente a due facce. Per anni il suo personaggio, nell'immaginario collettivo è stato quello dell'affascinante, colto, un po' timido e impacciato, molto british, fino a quando, più di recente, ha cominciato a interpretare in maniera sempre più convincente ruoli da cattivo, e negli ultimi anni ha anche suscitato scalpore con apparizioni e dichiarazioni bizzarre e controverse.  

Hugh John Mungo Grant, nasce il 9 settembre 1960 all'Hammersmith Hospital di Londra, riceve un'educazione tipicamente britannica, in linea con le sue nobili origini: discende infatti da Enrico VII, fondatore della dinastia Tudor e padre di Enrico VIII. Tra i suoi antenati figura anche Giacomo IV, re di Scozia. Il giovane Hugh frequenta dunque la Wetherby High School, la stessa scuola dei principi William e Harry, studia letteratura inglese a Oxford. Dopo la laurea comincia a scrivere per la pubblicità radiofonica e mette insieme una compagnia di comici insieme ad amici. Tenta quindi la strada del cinema e, indiscutibilmente attraente, nel 1987 suscita subito interesse ed entusiasmo nei film 'Maurice' di James Ivory e il suo successo cresce nel più noto "Quel che resta del giorno" del 1993.  

Ma la svolta e il successo internazionale arriva nel 1994 con la commedia romantica "Quattro matrimoni e un funerale". La fama si consolida con altre pellicole tra cui 'Notting Hill', la saga di 'Bridget Jones' e 'Love Actually'. Nel mezzo del successo una 'macchia' a offuscare la sua immagine di bravo ragazzo: nel 1995 viene arrestato a Los Angeles in strada, e poi condannato per atti osceni in luogo pubblico, per aver ricevuto una prestazione sessuale da una prostituta. Uno scandalo che l'attore riesce però a superare con classe, riuscendo a non intaccare più di tanto la sua carriera.  

Da un certo punto in poi però è lo stesso Grant a dichiarare - già dall'uscita del primo film di Bridget Jones - di essere "stufo di interpretare il bravo ragazzo" e di essere convinto che "anche gli altri lo siano". Dunque, negli ultimi dieci anni, riesce a convincere anche nei panni del cattivo, sia nel suo genere preferito, la commedia, come in 'Paddington 2' sia nel ruolo dell'egocentrico attore Phoenix Buchanan, sia più recentemente nel film horror psicologico 'Hheretic' nel ruolo dell'inizialmente amichevole Mr. Reed che in realtà nasconde incredibili abissi. 

Negli ultimi anni, poi, sembra che Grant abbia intrapreso una sorta di carriera parallela come provocatore. Diversi gli episodi in cui l'attore ha dichiarato cose al limite dell'imbarazzo, a partire dall'intervista che la modella Ashley Graham, nei panni di intervistatrice, gli rivolse nel 2023 in occasione della Notte degli Oscar. Grant fu molto scortese, continuando a rispondere (male) a ogni domanda in modo stizzito strafottente. E proseguì nella sua irriverenza quando, salito sul palco della cerimonia di premiazione, parlando della sua collega Andie MacDowell, la descrisse come "ancora stupenda" contrariamente a sé stesso che - aggiunse toccandosi il viso - non avendo mai usato una crema idratante in vita sua, somigliava "fondamentalmente a un sacco scrotale".  

Non solo, nel 2024, parlando della sua partner in "Notting Hill", Julia Roberts, disse che nel film non voleva baciarla perché "aveva la bocca troppo grande". E "quando l'ho baciata - disse - c'era un'eco". Ancora: commentando le doti canore della collega Drew Barrymore nel film 'Scrivimi una canzone' disse che era "semplicemente orribile", aggiungendo di aver "sentito cani abbaiare meglio di come lei canti". Qualcuno rimpiange forse l'innamoratissimo William di 'Notting Hill' o il romantico Charles di 'Quattro matrimoni e un funerale'?.  

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Caso Almasri, indagata capo gabinetto di Nordio: "False informazioni a pm"

09 Settembre 2025
Giusi Bartolozzi - Fotogramma /Ipa

(Adnkronos) - Giusi Bartolozzi, capo di gabinetto del ministro della Giustizia Carlo Nordio, è stata iscritta dalla Procura di Roma nel registro degli indagati per il reato di false informazioni al pubblico ministero. La Bartolozzi era stata ascoltata dal Tribunale dei ministri, relativamente all'inchiesta sul caso Almasri, per un procedimento in cui il guardasigilli Nordio deve rispondere di omissione di atti di ufficio e favoreggiamento. 

Nessun commento ufficiale da parte del ministero della Giustizia dopo la notizia. A quanto apprende l'Adnkronos tuttavia in via Arenula non ci sarebbe nessuna preoccupazione: la linea continua ad essere quella della piena difesa della capo di gabinetto del ministro. 

 

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