
Jannik Sinner parte dai ringraziamenti dopo il successo contro Auger-Aliassime nel suo debutto alle Atp Finals, oggi lunedì 10 novembre: "Sono molto contento di rigiocare qui, è un torneo e un posto molto speciale, ogni anno è diverso. Mi sono sentito bene, il primo set è stato molto tosto, poi Felix ha avuto un problema fisico come si è visto, ma soprattutto nel primo set il livello era molto alto quindi sono contento di come siamo partiti in questo torneo. È bello avere due italiani nel singolare, c’è tanta Italia qui in Italia".
L'azzurro ha poi aggiunto, ai microfoni di Rai Sport: "È stato emozionante scendere in campo davanti a questo pubblico. Fino al 6-5 è stato un match di alto livello. Ho servito bene nei punti importanti, spero che Auger-Aliassime si riprenda dal problema che ha avuto".
In conferenza stampa, Sinner è poi tornato sulle particolarità delle Atp Finals: "Se seguo gli altri match? A parte che non posso controllare gli altri, in questo momento guardiamo poco le altre partite anche se i risultati li sappiamo. Stiamo molto attenti a ciò che facciamo noi, non è che spostiamo un allenamento per guardare ciò che fanno gli altri". L'azzurro parla anche degli altri 'maestri' a Torino con complimenti particolari dopo un'attenta riflessione: "Chi è il collega più elegante? Lorenzo ha il completino più elegante, ma anche De Minaur, tutto nero".

Jannik Sinner parte dai ringraziamenti dopo il successo contro Auger-Aliassime nel suo debutto alle Atp Finals, oggi lunedì 10 novembre: "Sono molto contento di rigiocare qui, è un torneo e un posto molto speciale, ogni anno è diverso. Mi sono sentito bene, il primo set è stato molto tosto, poi Felix ha avuto un problema fisico come si è visto, ma soprattutto nel primo set il livello era molto alto quindi sono contento di come siamo partiti in questo torneo. È bello avere due italiani nel singolare, c’è tanta Italia qui in Italia".
L'azzurro ha poi aggiunto, ai microfoni di Rai Sport: "È stato emozionante scendere in campo davanti a questo pubblico. Fino al 6-5 è stato un match di alto livello. Ho servito bene nei punti importanti, spero che Auger-Aliassime si riprenda dal problema che ha avuto".
In conferenza stampa, Sinner è poi tornato sulle particolarità delle Atp Finals: "Se seguo gli altri match? A parte che non posso controllare gli altri, in questo momento guardiamo poco le altre partite anche se i risultati li sappiamo. Stiamo molto attenti a ciò che facciamo noi, non è che spostiamo un allenamento per guardare ciò che fanno gli altri". L'azzurro parla anche degli altri 'maestri' a Torino con complimenti particolari dopo un'attenta riflessione: "Chi è il collega più elegante? Lorenzo ha il completino più elegante, ma anche De Minaur, tutto nero".

Parrucche, t-shirt arancio fluo e... carote di peluche. La Inalpi Arena si trasforma per l'esordio di Jannik Sinner alle Atp Finals di Torino. Oggi, lunedì 10 novembre, lo spettacolare impianto piemontese ha cambiato tema e (soprattutto) colori per la prima del fuoriclasse azzurro, vittorioso contro Auger-Aliassime nel primo match del gruppo Bjorn Borg.
La Inalpi Arena 'diventa' uno stadio per Sinner
Un'atmosfera unica, impreziosita da sprazzi di arancione che sanno di dichiarazione d'amore per il beniamino di casa. L'idolo incontrastato, campione in carica sul cemento torinese e all'inseguimento di uno storico bis. Jannik è stato accolto da un tifo da stadio, inusuale per il tennis, e poi accompagnato da una pioggia di applausi a ogni giocata. Divertenti e curiose le trovate degli appassionati sugli spalti, capaci di stupire a ogni torneo con particolari novità. Alcuni tifosi hanno scelto audaci parrucche per non passare inosservati, ma non solo. Nella miriade di cappellini color arancio sono spuntati anche simpatici peluche-carota, emblema del tifo per Jannik. E addirittura qualcuno si è palesato con un k-way arancio fluo per non 'disperdere' il supporto al campione per colpa del buio, che ormai da anni avvolge il Centrale con un'atmosfera magica.
Cori e striscioni per Sinner
Ad arricchire l'atmosfera da stadio gli immancabili cori per l'azzurro ("Alé, Sinner alé") e i tradizionali cartelloni. Da "Jannik, sei sempre un sogno" a "Tranquillo, senza di te la Davis la vinciamo lo stesso", Torino ha dato (anche così) una bella iniezione di energia al numero uno. Curiosità: a distinguersi, sugli spalti, anche un trio... arancione. Tre ragazzi equipaggiati con la t-shirt dell'iconico colore di Jannik e le lettere J, A, N. A rendere ancora più visibile il supporto per il campione italiano. Per Sinner è arrivata anche una proposta di matrimonio, ma non dalla fidanzata Laila Hasanovic, presente nel suo angolo per la prima. Al suo ingresso in campo, una ragazza a urlarlo ci ha provato: "Sinner, sposami". Una proposta complicata in uno scenografico sold out, che ha portato in tribuna oltre 13mila cuori. Quello di Jannik, al momento, è già occupato. (di Michele Antonelli, inviato a Torino)

La Louisiana, cuore pulsante della cultura culinaria del Sud degli Stati Uniti, ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale durante la Cerimonia della Guida Michelin per il Sud degli Stati Uniti, svoltasi a Greenville, South Carolina. L’evento ha segnato un momento storico: la pubblicazione della prima Guida Michelin regionale del Nord America, dedicata alle eccellenze gastronomiche del Sud. Conosciuta per i suoi sapori intensi e autentici - dal gumbo ai piatti cajun e creoli, fino ai frutti di mare del Golfo - la Louisiana si afferma così come una delle mete più affascinanti per chi ama viaggiare alla scoperta della gastronomia locale. “Il cibo è parte integrante della nostra identità. Dalle tradizioni creole e cajun ai prodotti freschi delle nostre coste, la cucina della Louisiana è una delle più amate al mondo. Il riconoscimento della Guida Michelin conferma ciò che i nostri visitatori affermano da tempo: qui ogni piatto racconta una storia e regala un’esperienza indimenticabile”, ha dichiarato il vice governatore Billy Nungesser.
Ed ecco le Stelle Michelin assegnate alla Louisiana: Emeril’s, New Orleans - due stelle ;Saint-Germain, New Orleans - una stella; Zasu, New Orleans - una stella. Il giovane chef E.J. Lagasse di Emeril’s ha inoltre ricevuto il prestigioso Michelin Young Chef/Culinary Professional Award, a conferma del talento emergente e dell’innovazione che animano la nuova generazione di cuochi del Sud. La Guida Michelin ha assegnato il riconoscimento Bib Gourmand a 11 ristoranti di New Orleans, premiando la loro capacità di offrire piatti di grande qualità a prezzi accessibili. Tra questi: Cochon, Dooky Chase, Saba e Turkey and the Wolf, veri e propri punti di riferimento per chi vuole scoprire la cucina locale in modo genuino.
La selezione comprende indirizzi storici e nuove proposte creative, tra cui August, Herbsaint, Galatoire’s, Pêche e Saffron Nola, oltre a Elsie’s Plate & Pie a Baton Rouge e St. Francisville Inn & Restaurant a St. Francisville. “La Louisiana è da sempre celebrata da guide e critici gastronomici di tutto il mondo. L’ingresso nella Guida Michelin rafforza la nostra immagine come destinazione d’eccellenza per i viaggiatori internazionali, un luogo dove cultura, musica e sapori si fondono in un’esperienza unica”, ha dichiarato Doug Bourgeois, vicesegretario al Turismo. La partecipazione della Louisiana alla Guida Michelin è parte di un’iniziativa triennale promossa da Travel South Usa, la più grande organizzazione di promozione turistica regionale degli Stati Uniti, volta a valorizzare il patrimonio gastronomico e culturale del Sud. Al progetto collaborano l’Ufficio del Turismo della Louisiana, New Orleans & Company, Visit Baton Rouge, Lafayette Convention and Visitors Commission, Visit Lake Charles, Visit the Northshore e Visit Shreveport-Bossier.
Atp Finals, una tifosa speciale per Sinner: anche Laila Hasanovic in tribuna per l'esordio di Jannik

Una tifosa speciale per Jannik Sinner. C'è anche Laila Hasanovic in tribuna alla Inalpi Arena di Torino, per tifare Jannik Sinner nel giorno del suo esordio alle Atp Finals. La modella danese, che solo pochi giorni fa ha compiuto 25 anni (festeggiando in Alto Adige) è stata pizzicata dalle telecamere nei primi minuti del match contro Felix Auger-Aliassime.
Un po' di tensione nello sguardo della compagna di Jannik, anche lei emozionata per lo spettacolo offerto in questi giorni dal 'Torneo dei maestri'. La modella è nell'angolo dell'azzurro, seduta in terza fila, dietro ai coach Simone Vagnozzi e Darren Cahill.

Il giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci attacca il Garante, sostenendo che dovrebbe dimettersi. "In questi giorni abbiamo ricevuto altre querele e altre interrogazioni parlamentari" dice a Otto e mezzo su La7. "Dopo la puntata che abbiamo fatto il problema è come ha reagito Report a una sanzione e non i problemi del Garante; uno sfregio alla democrazia. Per il presidente della Repubblica c'è il reato di impeachment, per il Garante non ci sono possibilità di imporre le dimissioni. Dopo quello che è emerso grazie a più persone dell'ufficio del Garante, è bene che si dimetta; con quale credibilità può continuare a prendere decisioni? Non è una vittoria di Report ma una sconfitta della democrazia se un Garante si comporta in quel modo".
Ranucci: "Negli anni si è trasformato in tribunale politico"
"Donzelli scorda il metodo Boffo, fatto dai giornali di altra proprietà. Solo chi non conosce le tecniche di giornalismo può dire che la nostra è un'inchiesta fatta dopo la sanzione. Negli anni il Garante della Privacy si è trasformato in un tribunale politico, dove le sentenze e i provvedimenti vengono presi in base alle sensibilità politiche, ai rapporti clientelari, diventando una grandissima limitazione alla libertà di stampa. In tanti giornalisti ci scrivono solidarizzando per la battaglia che stiamo facendo in difesa della libertà di stampa. Battaglia che possiamo fare perché abbiamo alle spalle una grande azienda come la Rai, ma i poveri giornalisti che subiscono i provvedimenti del Garante non hanno i nostri stessi strumenti".
Le fonti
"Non ci sono stati pedinamenti o infiltrazioni in mail e telefoni. Abbiamo fatto una raccolta di informazioni che provenivano dagli stessi dipendenti dell'ufficio del Garante che non ne potevano più di quell'andazzo. Si sono ribellati a quella perdita di nobiltà e autorità che era il Garante della Privacy fondato da una personalità come Stefano Rodotà che ci invidiava il mondo".
Attacchi e solidarietà
"Menomale che siamo tornati nella realtà. Meglio questi attacchi che la solidarietà finta e ipocrita di questi giorni. Non mi riferisco a Meloni perché penso sia stata sincera. In questi giorni ho ricevuto più attacchi dalla Commissione di vigilanza Rai", rispondendo alla domanda di Lilli Gruber sugli attacchi subiti dopo la solidarietà ricevuta nelle ultime settimane. "Per la convocazione in commissione antimafia ringrazio la presidente Colosimo per la convocazione, che ha condotto in modo equilibrato e con grande sensibilità," conclude Ranucci.
Ghiglia: "Passo indietro Garante? Non c'è motivo"
Un passo indietro del Collegio del Garante Privacy dopo le polemiche? "Non c'è nessun motivo per farlo, perché la politica che lo chiede deve mettersi d'accordo con se stessa: o questo è un Garante indipendente, e quindi non dipende dalla politica, o questo è un garante dipendente, e quindi dipende dalla politica", afferma intanto il componente del Garante della Privacy Agostino Ghiglia ai microfoni de L'Aria che tira. L'intervista integrale andrà in onda domani (martedì 11 novembre) durante la puntata.

Il giornalista e conduttore di Report Sigfrido Ranucci attacca il Garante, sostenendo che dovrebbe dimettersi. "In questi giorni abbiamo ricevuto altre querele e altre interrogazioni parlamentari" dice a Otto e mezzo su La7. "Dopo la puntata che abbiamo fatto il problema è come ha reagito Report a una sanzione e non i problemi del Garante; uno sfregio alla democrazia. Per il presidente della Repubblica c'è il reato di impeachment, per il Garante non ci sono possibilità di imporre le dimissioni. Dopo quello che è emerso grazie a più persone dell'ufficio del Garante, è bene che si dimetta; con quale credibilità può continuare a prendere decisioni? Non è una vittoria di Report ma una sconfitta della democrazia se un Garante si comporta in quel modo".
Ranucci: "Negli anni si è trasformato in tribunale politico"
"Donzelli scorda il metodo Boffo, fatto dai giornali di altra proprietà. Solo chi non conosce le tecniche di giornalismo può dire che la nostra è un'inchiesta fatta dopo la sanzione. Negli anni il Garante della Privacy si è trasformato in un tribunale politico, dove le sentenze e i provvedimenti vengono presi in base alle sensibilità politiche, ai rapporti clientelari, diventando una grandissima limitazione alla libertà di stampa. In tanti giornalisti ci scrivono solidarizzando per la battaglia che stiamo facendo in difesa della libertà di stampa. Battaglia che possiamo fare perché abbiamo alle spalle una grande azienda come la Rai, ma i poveri giornalisti che subiscono i provvedimenti del Garante non hanno i nostri stessi strumenti".
Le fonti
"Non ci sono stati pedinamenti o infiltrazioni in mail e telefoni. Abbiamo fatto una raccolta di informazioni che provenivano dagli stessi dipendenti dell'ufficio del Garante che non ne potevano più di quell'andazzo. Si sono ribellati a quella perdita di nobiltà e autorità che era il Garante della Privacy fondato da una personalità come Stefano Rodotà che ci invidiava il mondo".
Attacchi e solidarietà
"Menomale che siamo tornati nella realtà. Meglio questi attacchi che la solidarietà finta e ipocrita di questi giorni. Non mi riferisco a Meloni perché penso sia stata sincera. In questi giorni ho ricevuto più attacchi dalla Commissione di vigilanza Rai", rispondendo alla domanda di Lilli Gruber sugli attacchi subiti dopo la solidarietà ricevuta nelle ultime settimane. "Per la convocazione in commissione antimafia ringrazio la presidente Colosimo per la convocazione, che ha condotto in modo equilibrato e con grande sensibilità," conclude Ranucci.
Ghiglia: "Passo indietro Garante? Non c'è motivo"
Un passo indietro del Collegio del Garante Privacy dopo le polemiche? "Non c'è nessun motivo per farlo, perché la politica che lo chiede deve mettersi d'accordo con se stessa: o questo è un Garante indipendente, e quindi non dipende dalla politica, o questo è un garante dipendente, e quindi dipende dalla politica", afferma intanto il componente del Garante della Privacy Agostino Ghiglia ai microfoni de L'Aria che tira. L'intervista integrale andrà in onda domani (martedì 11 novembre) durante la puntata.

Ha aggredito un turista americano di religione ebraica colpendolo con calci e pugni. Per questo oggi pomeriggio un 25enne pakistano, con precedenti, è stato arrestato dalla Polfer per lesioni personali aggravate da motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, all'interno della Stazione Centrale di Milano.
L'aggressione - fa sapere la Questura di Milano in una nota - è avvenuta alle 13.15 di oggi, all'interno della Stazione Centrale. La vittima, di 25 anni, era parte di un gruppo composta da una decina di turisti americani di religione ebraica.
Con la kippah in testa, erano in attesa del treno vicino alla banchina numero 8, quando a un tratto il 25enne, che si trovava lì vicino, si è scagliato con violenza contro uno di loro e ha cominciato a colpirlo con calci e pugni, fino a colpirlo in testa con un oggetto contundente, un anello di ferro di cui era in possesso.
Alcuni viaggiatori presenti - riferisce la Questura di Milano - hanno tentato di intervenire in difesa della vittima. Richiamato dalla folla, un addetto alla sicurezza di Fs Security ha segnalato l'accaduto alla centrale operativa della Polfer.
Le pattuglie della Polizia ferroviaria, poco distanti, sono subito intervenute e hanno bloccato l'aggressore. Dalla visione delle telecamere di videosorveglianza i poliziotti hanno verificato che l’uomo, alla vista del gruppo intento a controllare gli orari dei treni sul tabellone delle partenze, aveva cominciato prima a inveire, per poi colpire violentemente con pugni e calci la vittima, fino a ferirlo al capo.
Il 25enne americano è stato portato in codice verde all'ospedale Fatebenefratelli. L'arrestato era appena arrivato a Milano in treno. Non risulta che faccia parte di gruppi pro Palestina.

Fratelli d'Italia cala, il Pd e il Movimento 5 Stelle salgono. E' il quadro del sondaggio Swg che oggi, 10 novembre, nel rilevamneto per il Tg La7 evidenzia le intenzioni di voto in caso di elezioni. Fratelli d'Italia cede lo 0,1% e scende al 31,3%.
La formazione guidata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni si conferma ampiamente primo partito, nonostante i passi avanti di Pd e M5S. Il Pd di Elly Schlein cresce dello 0,2% e arriva al 22,2%. Il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte guadagna lo 0,2% e si attesta al 12,8%. Passo avanti anche di Forza Italia, dall'8% all'8,1%, con sorpasso sulla Lega. Il Carroccio scende, passando dall'8,2% all'8%.
A seguire, Verdi e Sinistra al 6,7%. Più staccate Azione (3%), Italia Viva (2,5%), +Europa (1,5%) e Noi Moderati (1,1%). Le altre liste, nel complesso, raccolgono il 2,8% nel sondaggio eseguito tra il 5 e il 10 novembre.

Oggi davanti alla corte d'Assise di Bergamo ha ribadito di essere innocente e di essere solo un testimone dell'omicidio Moussa Sangare, il 31enne a processo per aver accoltellato a morte Sharon Verzeni a Terno d'Isola, nella Bergamasca, la notte tra il 29 e il 30 luglio 2024.
Fermato un mese dopo, Sangare confessò prima ai carabinieri, poi al pm Emanuele Marchisio e infine dal carcere alla gip Raffaella Mascarino, di aver colpito e ucciso Sharon "senza motivo", perché sentiva il "feeling di fare del male". Sette mesi dopo, lo scorso marzo, il 31enne a sorpresa ha ritrattato tutto, rendendo dichiarazioni spontanee al termine della seconda udienza davanti alla corte d'Assise di Bergamo, convocata per il conferimento dell'incarico per la perizia psichiatrica. Perizia, firmata dalla dottoressa Giuseppina Paulillo e discussa nell'udienza dello scorso 22 settembre, che lo ha riconosciuto capace di intendere e di volere. Oggi nell'udienza durata tre ore, "ha ribadito la sua posizione e la sua innocenza per più di un'ora. Dice di essere stato testimone del fatto, ma non di averlo compiuto", racconta il legale di Sangare, Giacomo Maj.
La ricostruzione di Sangare "non è bizzarra o fantasiosa, ma semplicemente inattendibile, non sta in piedi, però lui si rende conto di quello che sta dicendo", commenta l'avvocato, Luigi Scudieri, legale di madre, padre, fratello, sorella e fidanzato della vittima, Sergio Ruocco. All'udienza di oggi, in cui tutti e cinque hanno testimoniato di fronte alla corte d'Assise, "è emerso chiaro che Moussa Sangare, quando ha ucciso Sharon, era talmente lucido da preoccuparsi di nascondere l’arma, gettare i propri vestiti nel fiume Adda e cambiare le parti di bicicletta usata la sera dell’omicidio. Quando ha confessato era talmente lucido da fare ritrovare l’arma, far recuperare nel fiume i vestiti e indicare agli inquirenti la bicicletta sulla quale è stata ritrovata dai Ris la traccia mista di Dna di Sangare e Sharon", osserva il legale di parte civile, sottolineando che "ignorare la caustica verità emersa dalla confessione sarebbe grottesco e surreale e non fa altro che distogliere l’attenzione sulla responsabilità dell’imputato, verso la famiglia di Sharon e la società, per avere spezzato la vita di una giovane donna".
Si torna in aula il prossimo 16 dicembre per la discussione delle parti. La sentenza è attesa per il 12 gennaio.
A Torino è il grande giorno di Jannik Sinner. Oggi, lunedì 10 novembre, il fuoriclasse azzurro debutta alle Atp Finals contro il canadese Felix Auger-Aliassime. Si comincia non prima delle 20:30.
Dove vedere Sinner-Auger Aliassime? Il match sarà visibile in diretta e in chiaro su Rai 2, ma anche su Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis e Sky Sport Mix. Match visibile anche in streaming su Rai Play, Sky Go, Now e Tennis Tv.
Domani, per quanto riguarda gli azzurri, tornerà in campo Lorenzo Musetti. Il toscano affronterà Auger-Aliassime non prima delle 20:30.

L’intelligenza artificiale apre delle opportunità straordinarie, senza limiti, che possono ridisegnare e stanno ridisegnando ancora di più il contorno delle nostre imprese e dei nostri sistemi produttivi”. Lo dichiara Elio Catania, presidente di Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., in occasione degli Stati generali dei trasporti, l’evento dedicato al futuro della mobilità in svolgimento a Milano, presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L’incontro, organizzato in collaborazione con Fnm e Regione Lombardia e aperto dai saluti del governatore Attilio Fontana, è stato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni, imprese e territori.
“Abbiamo sempre visto che il ritorno delle tecnologie e della digitalizzazione - prosegue Catania - non è totale se lo applica ai vecchi modelli operativi e ai vecchi modelli di business. Bisogna ridisegnare completamente le imprese, ridisegnare i sistemi. Su questo noi, come Paese, non siamo stati bravi. È mancata la leadership d'impresa che non ha mai colto questo elemento come una trasformazione epocale e l'ha visto soltanto come un fattore tecnologico da delegare ai tecnici”.
Per concludere Catania indica due vie: “I manager che hanno responsabilità delle strutture devono capire che devono giocare in prima battuta per ridisegnare il proprio modello operativo altrimenti l’innovazione non paga. Questo non è un tema delegabile ai tecnici. Inoltre, il nostro settore ha un bisogno straordinario di politiche che guardano all’innovazione. Non possiamo aspettare che i piani economici e finanziari vengano approvati quando è finito ed è scaduto il periodo cui si fa riferimento, altrimenti i nostri investimenti disegnati quattro anni prima diventano già obsoleti. Se gli imprenditori devono farsi carico del cambiamento, le istituzioni devono vedere le politiche di innovazione come tema fondamentale per il settore”.
Con la vendita dell'azienda a rischio 300 posti di lavoro... 
“Bisogna riportare i trasporti all’interno di un dibattito che viene ancora, a torto, considerato figlio minore delle municipalizzazioni. I trasporti non stanno riuscendo a fare il salto fatto da luce, gas, energie in generale e rifiuti. Si tende a considerare i trasporti come un sistema dato per scontato, invece, anche i trasporti, come le ex municipalizzate, devono avere tariffe dinamiche che vanno incontro a situazioni dinamiche di mercato e che intercettano i cambiamenti”. Così Andrea Gibelli, presidente di Asstra e presidente di Fnm, commentando quanto emerso nel corso degli Stati generali dei trasporti, l’evento dedicato al futuro della mobilità in svolgimento a Milano, presso l’auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L’incontro, organizzato in collaborazione con Fnm e Regione Lombardia e aperto dai saluti del governatore Attilio Fontana, è stato una preziosa occasione di confronto tra istituzioni, imprese e territori.
“I numeri del trasporto pubblico locale parlano di 4 miliardi e mezzo di persone mosse ogni anno. Se questo non succede sarebbe come spegnere luce e gas in una casa. Comprendere questo permette di fare un salto culturale che coinvolge tutti” conclude Gibelli.

"In un paese che invecchia, la previdenza deve parlare con i giovani. È per questo motivo che stiamo investendo sull'innovazione tecnologica, sull'efficienza, sulla trasparenza e sulla qualità dei servizi. Ed è questa un'occasione perché uniamo la cultura e la memoria, perché Palazzo Wedekind rappresenta l'unione tra la memoria e la visione. È così che vogliamo restituire al paese ciò che la previdenza rappresenta da sempre: fiducia, solidarietà e visione". Sono le parole di Gabriele Fava, presidente Inps, in occasione dell’evento organizzato a Roma 'Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro. Un’eredità che guarda avanti', che celebra l’anniversario dell’acquisizione del Palazzo da parte dell’Istituto di previdenza.

A cento anni dall’acquisizione di Palazzo Wedekind, l’Inps celebra un luogo simbolo della propria storia e del legame tra lo Stato e i cittadini. Nel cuore di Piazza Colonna, dove un tempo sorgeva il tempio dedicato a Marco Aurelio, si è tenuto l’evento “Palazzo Wedekind: 100 anni di futuro”, un’occasione per ricordare come il patrimonio architettonico e culturale dell’Istituto sia parte viva della sua missione pubblica. L’incontro, aperto dai saluti del Direttore generale Valeria Vittimberga, ha visto la partecipazione di Gianni Letta, già Direttore del quotidiano Il Tempo; del Colonnello Gerardo Cervone, Capo dell’Ufficio Storico dell’Aeronautica Militare; di Umberto Costi, del Consiglio Direttivo della Fondazione Saragat; di Umberto Croppi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Roma; e di Giovanni Orsina, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche della Luiss.
A introdurre e moderare i lavori è stato Diego De Felice, Direttore Comunicazione Inps, che ha ricordato come il Palazzo, per la sua posizione nel cuore della Capitale, abbia attraversato da protagonista molti dei momenti cruciali della storia politica e sociale del Paese. Nelle conclusioni, il Presidente Gabriele Fava ha sottolineato il valore identitario del Palazzo e il suo legame con la missione dell’Istituto: "Celebrare il centenario del legame tra l’Inps e Palazzo Wedekind significa celebrare un secolo di fiducia e di responsabilità collettiva. Le sedici colonne ioniche di questo palazzo rappresentano stabilità e misura: la stessa solidità che guida il nostro Istituto nel trasformare la previdenza in una piattaforma di diritti e opportunità. Oggi, accanto alle colonne di pietra, si innalzano le nuove colonne digitali del welfare: dati, intelligenza artificiale, sostenibilità e inclusione. È su queste fondamenta che stiamo costruendo una nuova architettura sociale, capace di restituire valore, tempo e dignità alle persone. L’Inps non è solo il custode della previdenza italiana: è un laboratorio di innovazione pubblica, un modello riconosciuto in Europa per efficienza, prossimità e capacità di riforma. Il futuro del Paese passa anche da qui: da un luogo che da duemila anni misura il tempo della responsabilità pubblica e da quando è di Inps continua a farlo guardando avanti, con la forza silenziosa di chi trasforma la storia in futuro".
Il progetto del Centenario, curato da Annalisa Bianco con la collaborazione di Valerio Dehò, ha proposto un percorso che intreccia arte, storia e innovazione, con le opere di luce del Maestro Raimondo Galeano proiettate sul colonnato. La luce, nelle opere di Galeano, diventa linguaggio universale e simbolo di rinascita: illumina le colonne di Palazzo Wedekind come segno di continuità tra la memoria e il futuro, richiamando la capacità dell’Istituto di generare nuova energia sociale e culturale. L’evento è stato arricchito da un intermezzo musicale della Roma Tre Orchestra, che ha eseguito brani del Maestro Ennio Morricone.
"Arte, musica e memoria – ha sottolineato De Felice – si sono fuse in una giornata che celebra la bellezza come valore pubblico, ricordando che un’istituzione vive non solo di norme, ma di cultura e di senso di appartenenza". Un’iniziativa che ha unito Istituzioni e società civile, per riaffermare il ruolo dell’Inps come motore del welfare generativo: un sistema che non si limita ad assistere, ma che attiva energie, promuove cultura e genera fiducia.
Perché il futuro, ha concluso Fava, "non si attende, si costruisce. E noi lo stiamo costruendo qui, dove la storia incontra la responsabilità".
Incidente in centro, intervengono i carabinieri...
Incidente a Quartu Sant'Elena...
Una delle due auto ha rischiato di precipitare in scarpata... Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
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