


(Adnkronos) - Come cambia il ranking se Sinner vince a Pechino? Il tennista azzurro gioca domani, mercoledì 1 ottobre, la finale dell'Atp 500 di Pechino contro il russo Daniil Medvedev, che ha eliminato l'americano Learner Tien in semifinale. Proprio in Cina lo scorso anno Sinner è stato battuto da Carlos Alcaraz, trionfatore a Tokyo, all'ultimo atto.
In palio ci sono quindi punti pesanti per avvicinare il primo posto della classifica generale, attualmente occupato da Alcaraz che l'ha scavalcato dopo la vittoria agli Us Open e ha 'difeso' i 500 punti lasciati a Pechino, dove sebbene fosse campione in carica ha deciso di non presentarsi, grazie alla vittoria nell'Atp giapponese, dove ha battuto Fritz in finale. Ma come potrebbe cambiare il ranking se Sinner dovesse vincere il torneo cinese?
La possibile vittoria di Sinner a Pechino non porterà a un sorpasso su Alcaraz, che resterà sicuramente numero uno anche al termine di questa settimana. Un trionfo di Jannik però lo porterebbe a guadagnare punti, salendo dai 10.650 punti attuali, già diventati 10.780 grazie alla vittoria in semifinale contro De Minaur, a 10.950.
Alcaraz invece battendo Fritz a Tokyo si è portato a 11.540, aumentando momentaneamente il suo vantaggio sull'azzurro. In caso di trionfo a Pechino i punti di distacco tra i due sarebbero quindi 590, in attesa di quelli in palio nel Masters 1000 di Shanghai, dove Sinner dovrà difendere la vittoria dello scorso anno, quando superò Novak Djokovic in finale, mentre Alcaraz fu eliminato ai quarti di finale dal ceco Tomas Machac e quindi ha tra le mani l'occasione per guadagnare ancora margine sul rivale.
Leggi tutto: Sinner in finale a Pechino, come cambia il ranking se vince

(Adnkronos) - "In Italia circa 600mila persone sono affette dalla malattia di Alzheimer, e questo numero è destinato a crescere a causa del progressivo invecchiamento della popolazione. E' una malattia che progredisce in fasi che aumentano di gravità nel tempo, con conseguente perdita di indipendenza e capacità di prendersi cura di sé stessi, e se non si diagnostica e tratta nelle fasi più precoci, la malattia progredirà verso stadi clinici più avanzati entro un anno". L'ok della Commissione europea all'immissione in commercio dell'anticorpo monoclonale donanemab di Lilly per il trattamento della malattia sintomatica in fase iniziale in uno specifico gruppo di pazienti può segnare "un cambiamento nella gestione della malattia. Permette di passare da soluzioni che agiscono sul sintomo cognitivo o comportamentale a un trattamento che rallenta la progressione del declino cognitivo e funzionale". E' quanto spiega Alessandro Padovani, direttore della Clinica neurologica dell'università di Brescia e presidente Sin (Società italiana di neurologia).
Il farmaco è stato autorizzato per adulti con malattia di Alzheimer sintomatica in fase iniziale, che include persone con decadimento cognitivo lieve (Mci) e persone con lo stadio di demenza lieve dovuta ad Alzheimer, con patologia amiloide confermata e che sono eterozigoti o non portatori dell'apolipoproteina E (ApoE4), illustra una nota di Lilly. Oggi, osserva Marco Bozzali, professore associato in Neurologia, università degli Studi di Torino, ospedale Molinette e presidente SinDem (associazione autonoma aderente alla Sin per le demenze), "si apre un nuovo scenario di cura. Per la prima volta abbiamo una terapia mensile diretta verso le placche amiloidi con prove a sostegno di una netta riduzione di amiloide al completamento del ciclo di trattamento, rallentando così la progressione della malattia. Questa terapia segna una svolta decisiva per i pazienti e caregiver, aiutando a preservare più a lungo le funzioni cognitive e l'indipendenza".
L'amiloide è una proteina prodotta naturalmente dal corpo che può aggregarsi e generare le placche amiloidi. L'eccessivo accumulo nel cervello può portare a problemi di memoria e di pensiero associati alla malattia di Alzheimer. Donanemab punta a rimuovere dal cervello l'accumulo di placche amiloidi e rallentare un declino cognitivo che diminuisce la capacità delle persone di ricordare nuove informazioni, date importanti e appuntamenti, pianificare e organizzare, preparare i pasti, usare elettrodomestici, gestire le finanze. L'azione del farmaco può aiutare a preservarne l'autonomia. L'ok Ue si basa sugli studi clinici Trailblazer-Alz 2 e Trailblazer-Alz 6. Lo studio di fase 3 Trailblazer-Alz 2 ha dimostrato che donanemab ha rallentato significativamente il declino cognitivo e funzionale e ridotto significativamente il rischio di progredire allo stadio clinico successivo della malattia nell'arco di 18 mesi, si legge nella nota. Le anomalie dell'imaging correlate all'amiloide con edema/versamento (Aria-E) e con emorragia/emosiderosi (Aria-H) sono potenziali effetti collaterali della classe di terapie rivolte verso l'amiloide. I portatori di 1 o 2 copie del gene ApoE4 sono a maggior rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer e di manifestare Aria. I pazienti devono discutere eventuali preoccupazioni relative alla sicurezza con i propri operatori sanitari.
Il regime di dosaggio di donanemab si basa sullo studio di fase 3b Trailblazer-Alz 6, che ha dimostrato che l'incidenza di Aria-E è stata significativamente ridotta a 24 e 52 settimane utilizzando un dosaggio a titolazione più graduale rispetto al dosaggio utilizzato in Trailblazer-Alz 2. Questo aumento graduale del dosaggio ha comunque consentito di ottenere livelli simili di efficacia nella rimozione delle placche amiloidi, spiega l'azienda nella nota.
"Donanemab ha mostrato risultati molto significativi nelle persone con malattia di Alzheimer sintomatica in fase iniziale, rallentando il declino cognitivo e funzionale nel nostro studio di fase 3 Trailblazer-Alz 2 - afferma Elias Khalil, presidente e General Manager di Lilly Italy Hub - I dati dimostrano che più precocemente i pazienti vengono identificati, diagnosticati e trattati con donanemab, maggiore è la risposta al trattamento. Questa autorizzazione offre una nuova opzione ai pazienti in Europa, dando loro speranza e la possibilità di avere più tempo per concentrarsi su ciò che conta di più".
Leggi tutto: Farmaci, ok Ue ad anti-Alzheimer Lilly, 'opzione che può rallentare malattia iniziale'

(Adnkronos) - Perché la Lombardia resti competitiva anche in futuro servono le idee e il coraggio dei suoi giovani. Con questa convinzione l’assessore allo Sviluppo Economico, Guido Guidesi, ha scelto di rafforzare il sostegno al mondo delle partite IVA, partendo da un concetto chiave: “La Lombardia è la casa delle idee”.
Un impegno che oggi si arricchisce dei dati emersi dalla ricerca promossa da Regione Lombardia con l’Istituto Piepoli, presentata questa mattina a Palazzo Lombardia, sede della Giunta lombarda. L’indagine, condotta nel luglio scorso su un campione di 1.000 ragazzi tra i 16 e i 30 anni residenti in Lombardia, nasce dalla convinzione che per mantenere i primati in campo economico e produttivo, la Regione debba coltivare una nuova generazione d'imprenditori, capaci di affrontare il futuro con creatività, innovazione e senso di responsabilità.
“Vogliamo che i giovani lombardi sentano l’impresa come un’opportunità concreta – ha spiegato Guidesi –. Già oggi offriamo tanti strumenti, ma la vera sfida è culturale: creare un ecosistema in cui mettersi in proprio non sia l’eccezione, ma una strada naturale”.
I giovani lombardi si descrivono soddisfatti, autonomi, aperti a nuove idee e ottimisti, ma non nascondono fragilità e timori. Ben il 63% dichiara di essere preoccupato di non riuscire a trovare lavoro, anche se oltre la metà afferma di avere le idee chiare sul proprio futuro. Chi è già entrato nel mondo del lavoro si dice in gran parte soddisfatto (79%), pur segnalando criticità legate a retribuzioni non adeguate e a una scarsa realizzazione personale.
Tra le aspirazioni, spicca la voglia d'indipendenza: un giovane lombardo su cinque sogna di mettersi in proprio e il 30% degli intervistati ritiene che in Lombardia vi siano opportunità migliori che altrove. L’autoimprenditorialità è vista come fonte di benessere personale, professionale ed economico, ma anche come percorso irto di ostacoli, soprattutto di natura fiscale e burocratica.
Proprio per rendere più agevole questo cammino, Regione Lombardia ha costruito negli anni un sistema articolato di sostegno: bando ‘Nuova Impresa’, istituito da Guidesi ad oggi ha contributo a far nascere quasi 4 mila nuove imprese; il finanziamento regionale totale di quasi 27 milioni di euro ha generato un investimento da parte di privati di quasi 65 milioni di euro. ‘Microcredito’ da 24 milioni di euro; fondi di venture capital ‘Lombardia Venture’ (40 milioni) e ‘Lombardia Venture STEP’ (70 milioni). A questi si affiancano competizioni come la StartCup Lombardia, che dal 2016 ha dato vita a 44 nuove imprese e programmi di accelerazione di respiro internazionale come ‘SkyDeck Europe Milano’ (1,5 milioni di euro che hanno contribuito a supportare 45 startup) ed ‘ESA BIC Milano’, anch’esso in grado di sostenere startup innovative e della space economy.
Accanto a queste misure consolidate, oggi vengono presentate due importanti novità: uno strumento di accompagnamento, pensato per orientare e supportare chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale, riducendo le barriere informative e facilitando l’accesso alle opportunità, e una campagna di comunicazione dedicata a diffondere la cultura d’impresa e stimolare l’interesse verso l’autoimprenditorialità.
“Il sistema lombardo si mette a disposizione dei giovani e della Lombardia stessa per far sì che la nostra regione continui a rimanere competitiva e resti la casa delle idee – ha sottolineato ancora l’assessore Guidesi –. È fondamentale, inoltre, che gli imprenditori di successo mettano a disposizione la loro grande esperienza e la loro storia, affinché diventino esempi concreti per le nuove generazioni.”
“Regione Lombardia è e sarà al fianco dei giovani che vogliono mettersi in gioco – ha concluso il responsabile lombarde delle imprese –. Creare impresa significa creare futuro: per sé stessi, per la comunità”.

(Adnkronos) - "Per noi a livello legale, ad oggi, vale l'accordo quadro siglato da Usa e Ue che fissa a un massimo del 15% i dazi per tutte le filiera produttive, a esclusione dell'acciaio e dell'alluminio. Un 15% che non è una passeggiata, ma sicuramente è meglio di un 30% o addirittura di un 50% paventato. Per noi la fotografia è questa, quella ufficiale, ed è quella che applicano le dogane ad oggi. Poi è chiaro che è anche quello che si spera succeda, che sia l'interpretazione giusta, perché il presidente americano ci ha abituato un po' a tutto, dichiarazioni e smentite, quindi aspettiamo ottobre per vedere che succede. Di certo, ci sono i primi effetti dei dazi al 15%, perché l'ultima rilevazione dell'Istat di luglio per quanto riguarda le esportazioni di mobili italiani verso il mercato americano dà un -7,7%". Così, in un'intervista con Adnkronos/Labitalia, Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, sull'incertezza di questi giorni relativamente all'entità dei dazi Usa su legno e mobili dopo le dichiarazioni del presidente Trump.
"La filiera del legno e arredo ha fatturato 52 miliardi nel 2024, e il mercato americano vale, nel 2024, 2,2 miliardi, di cui 1,7 è fatto dagli arredi. Sono cifre importanti. Il mercato americano è il primo mercato extraeuropeo e il secondo mercato a livello globale, dopo la Francia. All'interno di questi dati abbiamo aziende che magari fatturano il 30-40% nel mercato americano, e che quindi ovviamente avranno delle problematiche non indifferenti", spiega.
E FederlegnoArredo è attenta all'evolversi della situazione. "La Federazione è in costante contatto con le istituzioni competenti per verificare eventuali effetti per le imprese. anticipiamo che domani pomeriggio saremo alla riunione della Task force dazi della Farnesina, che ci auguriamo ci rassicuri sulle tante incertezze dovute agli annunci degli ultimi giorni", sottolinea Feltrin.
Secondo il presidente di FederlegnoArredo "le imprese della filiera sono tutte estremamente allarmate, l'effetto negativo è di creare incertezza, che veramente è disastrosa per quanto riguarda il business. Anche i nostri stakeholder americani fanno fatica a interpretare questa situazione", sottolinea.
Feltrin spiega che alla fine i dazi, per quanto possa dire Trump, "sono a carico del mercato che li applica, quindi sono a carico dei consumatori americani". "Diciamo che sull'alto spendente e su quello che sono i mobili destinati alla casa, c'è un impatto inferiore dovuto al fatto che la filiera è lunga. Quello che è più penalizzato è il mercato del 'contract' (prodotti 'chiavi in mano' destinati alle attività commerciali) perchè ha una filiera molto più corta: non c'è un rivenditore, e poi un altro passaggio e poi arriva al pubblico", prosegue.
"Quando tu concludi un contratto per un arredamento di un albergo, un ufficio o quant'altro, la fattura di importazione diventa sostanzialmente una fattura d'acquisto del cliente americano. Quindi importo 100, se quel 100 oggi per effetto del dazio costa 115, io mi becco il 15% secco di aumento. Poi ci aggiungo l'altro 15% della perdita di potere d'acquisto del dollaro e quindi mi diventa un 30%", spiega Feltrin sottolineando che "lì sicuramente si stanno generando già dei danni, quelli che dicevo prima, che si vedono insomma nella percentuale del calo dell'export del 7,7%", ribadisce ancora.
Ma l'effetto dei dazi non è solo diretto per le aziende del legno e del mobile made in Italy, con 'ombre cinesi' sempre più minacciose. ""Con i dazi Usa c'è per noi anche un altro effetto indiretto, che è quello del fatto che i cinesi, che sono i principali fornitori di mobili per il mercato americano, con questi dazi -sottolinea- stanno perdendo veramente un enorme mercato. E come faremo noi nel cercare di ritrovare mercati alternativi, lo faranno anche loro. Il tema è che per loro il mercato alternativo è quello europeo. E in Europa si registrano già aumenti di importazione di mobili cinesi, con il rilevamento di marzo, e quindi quando ancora non c'era appieno l'effetto dazio americano, di un +38%. Quindi il rischio è che oltre al danno del dazio Usa ci troviamo anche l'aumento della concorrenza cinese sul nostro mercato", spiega.
Secondo Feltrin, la soluzione non è applicare "dazi nei confronti di prodotti provenienti dalla Cina, perchè si rivolterebbero contro il mercato e i consumatori, però sì normative sul miglioramento della qualità del prodotto, quindi certificazioni che noi già abbiamo e facciamo valere per i prodotti". "In modo tale che, perlomeno, se i prodotti entrano devono avere i requisiti per proteggere anche il nostro consumatore, questo sicuramente va fatto", aggiunge.
E per il presidente della Federazione è il momento, per il govenro italiano, di agire a tutela delle imprese della filiera. "Per quanto riguarda il governo italiano credo che si debba pensare di mettere un fondo a protezione delle aziende che dovranno affrontare la crisi" derivante dai dazi Usa "e un riposizionamento che a livello mondiale non è che si inventi dalla sera alla mattina. Per riuscire a 'fare' il mercato americano, le nostre aziende ci hanno messo 50 anni. Quindi, quando si parla di mercati alternativi, non è che spuntino come i funghi dalla sera alla mattina, si deve lavorare, andare, investire, avere pazienza, quindi si parla di anni. Quindi, anni a fronteggiare dei danni che arrivano alla velocità di un truth fatto da Trump sostanzialmente", conclude.
(di Fabio Paluccio)

(Adnkronos) - Non basta più adottare il cloud, ormai diventato uno standard della digitalizzazione. Per le aziende italiane la vera sfida è saperlo governare, garantendo sicurezza dei dati, modernizzazione delle applicazioni critiche e integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi. E' quanto emerge dall’indagine 'Modelli, priorità e strategie del cloud delle imprese italiane', realizzata su iniziativa di Engineering e Oracle e condotta da NetConsulting cube.
Lo studio qualitativo, condotto su un campione di 60 aziende italiane medio-grandi, pubbliche e private rappresentative di settori chiave dell’economia nazionale - servizi finanziari e assicurativi, manifatturiero, retail, telecomunicazioni, energia e Pubblica amministrazione -, ha analizzato le strategie di adozione del cloud, i percorsi di modernizzazione delle applicazioni It business-critical e il grado di maturità nell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, evidenziando al tempo stesso le sfide più rilevanti in termini di sicurezza, gestione dei dati e compliance. Il campione, grazie alla sua composizione variegata, offre un quadro chiaro di dove si concentreranno gli investimenti IT delle grandi e delle medie aziende italiane nei prossimi 2-3 anni, in base alle sfide principali di business che tutte stanno affrontando.
Secondo i dati presentati da NetConsulting Cube, nel 2024 il mercato del cloud ha sfiorato i 7,3 miliardi di euro, ma la gestione di questa tecnologia porta con sé nuove complessità. La principale è la protezione dei dati: il 68% delle aziende considera sicurezza e integrità delle informazioni il tema più urgente. A questa si aggiunge la difficoltà di governare ambienti multicloud (60%), dove piattaforme diverse devono essere integrate garantendo conformità normativa e continuità operativa. Anche la gestione dei dati sensibili resta una sfida aperta per il 57% del campione, segno di quanto la fiducia nell’infrastruttura digitale dipenda dalla capacità di garantire protezione e trasparenza.
Accanto alla sicurezza, un’altra priorità riguarda la modernizzazione delle applicazioni core, ossia quei sistemi legacy che gestiscono processi vitali per le aziende. Quasi la metà del campione ha già avviato percorsi strutturati in questa direzione. Il principale obiettivo è l’automazione dei processi (52%), che consente di aumentare efficienza e velocità operativa. Le strategie più adottate sono due: il re-purchasing (49%), cioè la sostituzione delle soluzioni esistenti con applicazioni cloud-native, e il re-platforming (36%), che consiste nell’adattare i sistemi tradizionali alle nuove architetture digitali.
Sul fronte dell’intelligenza artificiale, il 50% delle imprese intervistate ha già definito una strategia in fase avanzata. Non si tratta quindi più di sperimentazioni isolate, ma di percorsi strutturati che vedono l’AI sempre più integrata nelle logiche di business. L’attenzione si concentra su infrastrutture in grado di supportare framework open source – librerie e strumenti di sviluppo accessibili che permettono alle aziende di personalizzare i propri progetti – e su piattaforme AI pre-addestrate, cioè modelli già allenati e pronti all’uso che consentono di accelerare l’avvio delle applicazioni riducendo tempi e costi.
Guardando alle priorità di investimento, emerge chiaramente un forte orientamento verso la gestione avanzata del dato. Quasi la metà delle aziende (47%) prevede di destinare risorse a soluzioni di analytics e business intelligence, per estrarre valore dai dati aziendali e supportare decisioni più rapide e informate. Il 38% si concentra invece sul cloud data management, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità, coerenza e accessibilità delle informazioni. Infine, il 32% punta sull’integrazione di Ai e machine learning nei database, segnale della volontà di rendere i sistemi core sempre più intelligenti e capaci di generare insight in tempo reale.
Massimo Del Vecchio, Eng modernize executive director, Engineering dichiara: “L’importanza dell’adozione del cloud non è più da dimostrare. Quello su cui si gioca il futuro è la capacità di integrarlo coerentemente nella strategia di business, mettendo al centro la gestione dei dati, la sicurezza, l’innovazione anche tramite AI, la governance. Engineering accompagna le imprese italiane in questo percorso, affinché il coud non resti solo una infrastruttura, ma diventi leva concreta di crescita, efficienza e fiducia nel mercato”.
Lanfranco Brasca, direttore del team di progettazione delle soluzioni clienti sul cloud infrastrutturale Oci in Oracle Italia (account cloud engineering senior director, Oracle Cloud Infrastructure) aggiunge: “Grazie al suo design specifico per l'Ai, Oracle cloud infrastructure (Oci) consente alle aziende di integrare l'intelligenza artificiale nei loro processi in modo sicuro e strategico. L'infrastruttura, che sfrutta le Gpu Nvidia di ultima generazione integrate in cluster ad altissime prestazioni, offre servizi di addestramento, fine-tuning e inferenza dei modelli di AI generativa, e consente ai clienti di mantenere il pieno controllo sui propri dati, ad esempio su Oracle Autonomous Database23ai, senza necessità di movimentazione degli stessi. Con Oci quindi non solo si riducono i costi e le complessità, ma si promuove un'adozione consapevole dell'AI in azienda, trasformando il business e rendendolo più adattivo e competitivo”.
Leggi tutto: Engineering e Oracle: per 68% aziende italiane sicurezza dati condizione per cloud e Ia

(Adnkronos) - Parte dai territori, per arrivare dritta al cuore degli over 65 e fragili, la campagna 'Ricordati di stare bene' promossa da HappyAgeing - Alleanza italiana per l'invecchiamento attivo e Federsanità - Confederazione delle Federsanità Anci Regionali, che invita i Comuni italiani a diventare protagonisti di un grande progetto di sensibilizzazione sull'aderenza terapeutica. L'iniziativa - realizzata con il contributo non condizionante del Gruppo Servier in Italia e in collaborazione con Assofarm - Associazione delle aziende e servizi socio-farmaceutici, Federfarma, Federazione nazionale unitaria titolari di farmacia, Rete città sane - Oms, Fap Acli, Fnp Cisl, Spi Cgil e Uilp Uil - è stata presentata oggi a Roma nella Sala Conferenze Anci, nel corso dell'evento 'Comuni e comunità per l'aderenza terapeutica. Un'alleanza per la salute pubblica', che ha ottenuto il patrocinio di Iss - Istituto superiore di sanità, Anci - Associazione nazionale comuni italiani e Fondazione Ifel - Istituto per la finanza e l'economia locale.
La scarsa aderenza alle indicazioni e prescrizioni mediche - spiegano gli organizzatori in una nota - è una delle principali emergenze sanitarie e sociali, in particolare nella popolazione anziana che spesso convive con patologie cardiovascolari e metaboliche croniche. Secondo il Rapporto OsMed 2023 sull'uso dei farmaci in Italia dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), solo il 50% dei pazienti con malattie cardiovascolari segue correttamente le cure prescritte, con conseguenze gravi per la loro salute e costi aggiuntivi, diretti e indiretti, per la società e il Servizio sanitario nazionale. La situazione è particolarmente critica considerando che ogni anno quasi 350mila persone nel Paese vengono ricoverate per infarto, ictus o altre condizioni cardiovascolari, con un impatto economico di 4,9 miliardi di euro (The Economic Burden of Atherosclerotic Cardiovascular Disease in Italy). A causa di una bassa aderenza alle terapie farmacologiche, negli Stati Uniti ogni anno si stimano circa 125mila decessi, il 10% delle ospedalizzazioni e una spesa di 100-500 miliardi di dollari in servizi sanitari. In Europa, aiutare i pazienti ad assumere correttamente le terapie prescritte permetterebbe di salvare la vita di circa 200mila persone e di ridurre significativamente l'impatto economico, abbassando le spese sanitarie di 80-125 miliardi di euro.
"La mancata o scarsa aderenza terapeutica è una delle sfide più rilevanti per la salute pubblica, in particolare per la popolazione anziana e fragile - afferma Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute - Iniziative come quella promossa da HappyAgeing e Federsanità mirano a rafforzare il senso di responsabilità condivisa tra istituzioni, territori e comunità, affinché ogni cittadino possa avere gli strumenti e il supporto necessari per seguire correttamente le cure prescritte. Garantire aderenza terapeutica significa non solo tutelare la salute dei pazienti, ma anche rendere più sostenibile il nostro Servizio sanitario nazionale pubblico. Per questo il Governo guarda con grande attenzione a progetti capaci di unire sensibilizzazione, prossimità e innovazione al servizio delle persone".
HappyAgeing e Federsanità hanno scelto di coinvolgere direttamente le amministrazioni locali motivandole a partecipare a una 'challenge', una sfida: i Comuni coinvolti potranno infatti proporre iniziative mirate per migliorare l'aderenza alle cure, ricevendo un kit di strumenti informativi - poster, brochure, card e materiali digitali - ideato per spiegare in modo semplice e chiaro a pazienti over 65 e caregiver cosa significhi aderire correttamente alle terapie e quali benefici comporta sulla salute. Le attività più efficaci e innovative saranno premiate nel corso del 2026 in un evento nazionale che darà visibilità alle migliori pratiche implementate a livello territoriale.
"Da oltre 10 anni HappyAgeing è impegnato a garantire più salute e qualità di vita degli over 65 - sottolinea Francesco Macchia, direttore di HappyAgeing - Con la campagna 'Ricordati di stare bene' vogliamo contribuire a contrastare questa epidemia che colpisce ogni giorno i nostri anziani". A proposito del risparmio possibile grazia a un'adeguata aderenza alle cure, stimato in 2 miliardi di euro in Italia, Macchia auspica che "una parte delle risorse potenzialmente recuperabili in questo percorso vengano reinvestite per rendere la nostra sanità più a misura dell'anziano che ne è inevitabilmente il maggiore fruitore". La scarsa aderenza terapeutica "rappresenta una questione di sostenibilità per il Ssn, oltre a generare gravi conseguenze sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie - evidenzia Fabrizio d’Alba, presidente nazionale Federsanità - Confederazione delle Federsanità Anci regionali - Per questo abbiamo lanciato un'azione nazionale che parte dalle comunità locali in quanto rappresentano il primo punto di contatto con i cittadini e, pertanto, possono attivare interventi efficaci per migliorare la salute della popolazione".
"Siamo onorati di sostenere la campagna 'Ricordati di stare bene', che mette al centro la salute del cittadino-paziente e valorizza la collaborazione di tutti gli attori della sanità del territorio - dichiara Viviana Ruggieri, External Relations, Market Access & Regulatory Director Gruppo Servier in Italia - Una campagna nuova che punta sulla 'prossimità', sensibilizzando il paziente sul ruolo cruciale di essere aderenti alle cure per stare bene attraverso interlocutori e canali a lui familiari: insomma una partita sulla salute e sull'invecchiamento attivo giocata 'in casa' del paziente". 'Ricordati di stare bene' - precisano gli organizzatori - non è solo una campagna di sensibilizzazione e di comunicazione rivolta agli over 65 e ai fragili: è una sorta di movimento collettivo, un forte impegno, che mira a trasformare la consapevolezza individuale in azione sociale, coinvolgendo Comuni, Asl, farmacie, medici, operatori sanitari, famiglie e caregiver. Nel corso della giornata HappyAgeing ha proposto la creazione di un'Alleanza per l'aderenza terapeutica e per la salute pubblica in grado di unire forze e responsabilità, dalle realtà territoriali alle istituzioni nazionali, per garantire agli anziani cure efficaci e una migliore qualità della vita.
Leggi tutto: Aderenza terapeutica, al via campagna HappyAgeing e Federsanità con i Comuni


(Adnkronos) - Carlos Alcaraz ha vinto l'Atp 500 di Tokyo. Il tennista spagnolo ha battuto oggi, martedì 30 settembre, lo statunitense Taylor Fritz, numero cinque del mondo, in due set con il punteggio di 6-4, 6-2 nella finale del torneo giapponese. Percorso netto quello di Alcaraz, che ha deciso di rinunciare, seppur da campione in carica, a quello di Pechino, dove domani Jannik Sinner giocherà la finale, per esordire in quello di Tokyo e in cui ha battuto Baez all'esordio, Bergs agli ottavi, Nakashima nei quarti e Ruud in semifinale.
Partita combattuta nel primo set, con Fritz che riesce a giocare un buon livello di tennis e a tenere il ritmo di Alcaraz, che conferma l'ottimo stato di forma già sfoggiato nel torneo, dove nei quarti con Nakashima ha messo a segno il punto dell'anno. Lo spagnolo riesce alla fine a piazzare il break al nono game e conquista il primo set 6-4.
Il colpo si fa sentire per Fritz, che cala di livello all'inizio del secondo set e Alcaraz ne approfitta. Lo spagnolo scappa via nel punteggio con due break al secondo e quinto game e resiste al ritorno dello statunitense, che trova un controbreak nell'ottavo parziale. Alcaraz chiude poi i conti 6-4, riuscendo così a conquistare il titolo e punti importanti in chiave ranking.
Leggi tutto: Alcaraz vince anche a Tokyo: Fritz battuto in due set in finale


(Adnkronos) - A Milano un centro per il cervello delle donne. Sarà inaugurato domani, 1° ottobre, all'Irccs Policlinico San Donato alle porte del capoluogo lombardo il Brain Health Service (Bhs) per la prevenzione e la diagnosi precoce delle demenze, il primo in Europa con un percorso dedicato alla salute cerebrale femminile: il progetto 3D - Diagnosi precoce del Disturbo soggettivo di memoria nella Donna. Lo annuncia il Gruppo San Donato (Gsd), presentando il nuovo servizio d'eccellenza che afferisce all'Unità operativa di Neurologia e Stroke Unit del Policlinico San Donato diretta da Maria Salsone, professoressa associata di Neurologia all'università Vita-Salute San Raffaele, con Federico Emanuele Pozzi come referente.
Evidenze scientifiche della letteratura epidemiologica più recente - ricordano da Gsd - hanno dimostrato che circa il 45% delle demenze è prevenibile intervenendo su almeno 14 fattori di rischio modificabili che potrebbero agire in modo diverso nelle donne rispetto agli uomini. Il progetto 3D propone dunque un percorso dedicato, multidisciplinare e integrato, che include la valutazione dei principali fattori di rischio nelle donne. Tra questi predisposizione genetica, disturbi dell'umore, deficit visivi e uditivi, dislipidemia, alterazioni ormonali peri-menopausali, osteopenia e osteoporosi, disturbi del sonno, patologie parodontali, fattori di rischio cardiovascolari e alimentazione. In base al risultato della visita neurologica e degli eventuali esami di approfondimento, sono proposte, anche grazie a metodiche di intelligenza artificiale, strategie preventive personalizzate e percorsi di follow-up per monitorare nel tempo e preservare il più possibile il benessere del cervello delle pazienti. Grazie al suo focus sulla medicina di genere, il nuovo servizio rappresenta un passo innovativo nella prevenzione della demenza - si legge in una nota - unendo l'esperienza clinica e di ricerca dell'Irccs Policlinico San Donato alla collaborazione con i principali centri europei di neurologia cognitiva.
"Aprire un centro per la prevenzione delle demenze è fondamentale - spiega Pozzi - perché oggi la maggior parte delle persone arriva ai centri per i disturbi cognitivi e le demenze (Cdcd) quando la malattia è già conclamata, e le terapie disponibili sono prevalentemente sintomatiche. Negli ultimi anni la neurologia punta invece a intercettare le fasi più precoci come il disturbo soggettivo di memoria (Scd), ancora sotto-diagnosticato seppure colpisca centinaia di milioni di persone nel mondo. Si stima infatti che fino al 25% dei soggetti sopra i 60 anni possa essere inquadrato come Scd", sottolinea lo specialista. "Concentrarsi sulle donne è essenziale - rimarca Salsone - dato che circa il 70% dei casi di demenza colpisce il sesso femminile, configurando il genere come il secondo fattore di rischio per demenza dopo l'età. E il rischio aumenta nel periodo post-menopausale, dove di fatto viene diagnosticato circa il 60% dei casi, probabilmente per la combinazione di transizione ormonale e predisposizione genetica. Inoltre, donne e uomini presentano forme di malattia diverse: le donne tendono a progredire più rapidamente verso stadi conclamati e manifestano alterazioni visuospaziali, mentre negli uomini prevalgono i deficit di memoria. Intervenire precocemente e con attenzione alle specificità di genere permette una prevenzione più mirata ed efficace", conclude la docente, evidenziando l'unicità del nuovo centro del Policlinico San Donato nella neurologia di genere in Europa.
Leggi tutto: Al Policlinico San Donato il primo centro in Europa per il cervello delle donne

(Adnkronos) - La Flotilla vuole arrivare a Gaza ma tutte le barche si fermeranno se arriverà l'alt dalla marina di Israele. Lo ribadiscono l''eurodeputata del Pd Annalisa Corrado e il suo collega Arturo Scotto, deputato, che fanno parte della missione. "Siamo a 200 miglia da Gaza, un risultato importante - affermano in una nota congiunta - l'obiettivo è arrivare a Gaza per aprire un corridoio umanitario permanente per portare gli aiuti. Sappiamo che la Marina militare italiana che ci accompagna in questo viaggio, a un certo punto, in acque internazionali, ci darà un alert chiedendo di non proseguite oltre; noi non ci fermeremo, perché pensiamo che bloccarci in acque internazionali sia un atto illegale".
Ma, aggiungono, "qualora l'alt dovesse arrivare dalla Marina militare israeliana, o da qualsiasi altro mezzo militare, saremo costretti a fermarci, per evitare di mettere a rischio la sicurezza nostra e degli equipaggi, esattamente quello che faranno tutte le barche della Flotilla. Fa riflettere che ieri questa sia stata presa come una notizia quando è quello che andiamo dicendo dall’inizio".
Per Scotto e Corrado, "sono le regole di ingaggio pacifiche, non violente e perfettamente nel solco del diritto internazionale con cui abbiamo deciso di accompagnare questa missione dall’inizio", aggiungono. "Fa specie leggere queste cose, invece di tenere tutta l’attenzione mediatica su quello che sta succedendo nel nostro Paese a livello di mobilitazione continua, e soprattutto quello che succede e sta continuando a succedere a Gaza: l’orrore, lo sterminio, il genocidio. Forse questo retroscena sarebbe più interessante, come sarebbe più interessante raccontare la verità", concludono.


(Adnkronos) - Femminicidio a Paupisi, in provincia di Benevento, dove è stata uccisa una donna di 49 anni. La vittima, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l'abitazione della coppia.
L'uomo, Salvatore Ocone, un operaio di 58 anni, è ricercato su tutto il territorio nazionale. Secondo quanto si apprende, risultano irreperibili anche i tre figli della coppia: si tratterebbe di un maggiorenne residente in Emilia Romagna e di due ragazzi di 15 e 16 anni.
A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l'allarme. Nella casa - al primo piano abita la madre dell'uomo - sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, rinvenuta nel suo letto. Sul caso indagano i carabinieri, coordinati dalla Procura di Benevento, che hanno diramato le ricerche a livello nazionale.

(Adnkronos) - Femminicidio a Paupisi, in provincia di Benevento, dove è stata uccisa una donna di 49 anni. La donna, da una prima ricostruzione, sarebbe stata colpita più volte con una pietra dal marito, mentre era nel letto, al culmine di una lite. Il delitto è avvenuto in contrada Frasso, dove sorge l'abitazione della coppia. I carabinieri stanno cercando di rintracciare il marito, un operaio di 58 anni.
A scoprire il corpo senza vita della donna questa mattina sono stati i familiari, che hanno dato l'allarme. Nella casa - al primo piano abita la madre dell'uomo - sarebbero state rinvenute numerose tracce di sangue. Inutili i soccorsi per la donna, rinvenuta nel suo letto.
Leggi tutto: Femminicidio nel Beneventano, donna uccisa a colpi di pietra: si cerca il marito

(Adnkronos) - Eicma annuncia la propria partecipazione in qualità di Event Main Sponsor alla penultima tappa del campionato WorldSBK in programma l’11 e 12 ottobre presso il circuito di Estoril, in Portogallo. Questa importante sponsorship anticipa l’edizione 2025 dell’Esposizione internazionale delle due ruote, la numero 82 dell’evento espositivo più importante al mondo per l’industria di riferimento e per gli appassionati, che si terrà a Milano Rho-Fiera dal 6 al 9 novembre prossimi.
Il presidente di Eicma, Pietro Meda ha sottolineato nella nota di annuncio diffusa stamani come “questa iniziativa rappresenti non solo un’ulteriore conferma della vocazione internazionale di Eicma, ma anche un’importante opportunità di visibilità globale”. Con questo progetto, ha continuato Meda, "rinnoviamo il nostro impegno a valorizzare l’industria motociclistica anche nella sua espressione più emozionante e competitiva, quella del racing, rafforzando al tempo stesso il legame con il pubblico e con tutti gli appassionati che vivono la passione per le due ruote come un’esperienza autentica e condivisa”.
E a proposito di condivisione, il grande pubblico di Eicma avrà la possibilità di seguire Troy Bayliss, leggenda della Superbike con tre titoli iridati nel 2001, 2006 e 2008 e ambassador di Eicma per l’occasione, che racconterà in esclusiva sui canali social dell’evento espositivo l’Eicma Estoril Round, che potrebbe essere decisivo per la lotta al titolo 2025, offrendo uno sguardo privilegiato sul paddock e sull’intero weekend di gare.
Leggi tutto: Eicma main sponsor WorldSBK nella tappa di Estoril


Leggi Tutte le Notizie di oggi in Sardegna
Sarda News - Notizie in Sardegna
Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Per proporre i tuoi feed o un contenuto originale, scrivici a info@sardanews.it
Per tutti gli aggiornamenti seguici su TELEGRAM
o su Facebook https://www.facebook.com/sardanotizie