
(Adnkronos) - "Le sfide che deve affrontare la neurologia sono numerose. Bisogna stare al passo con l'evoluzione scientifica e poter offrire tutte le opportunità terapeutiche più avanzate che in questo momento, anche grazie all'intelligenza artificiale e alla ricerca scientifica, si riescono a produrre". Così, Gianni Bonelli, direttore generale Fondazione Mondino Irccs di Pavia, intervenendo oggi a Milano all’incontro Brain Health Inequalities - Idee e strategie per non lasciare indietro nessuno, organizzato da Triennale Milano in collaborazione con Lundbeck Italia in occasione della 24esima Esposizione internazionale Inequalities, per affrontare il tema del diritto di accesso alle cure nell’ambito della salute del cervello.
"Spesso le patologie neurologiche sono legate anche a temi e a riflessioni di tipo sociale per la salute mentale, ma non solo - osserva Bonelli - Problemi di tipo neurologico e psichiatrico nell’età evolutiva dopo la pandemia si sono resi sempre più evidenti. Per un istituto di ricerca come il nostro, anche questa è una sfida molto importante". Inoltre, nel caso dei pazienti fragili, il Dg del Mondino evidenzia che "spesso queste persone non si curano": non hanno bisogno "di terapie ospedaliere, necessitano però di un’assistenza più continua e possibilmente vicino al domicilio. La sfida per il futuro - conclude - è individuare e sviluppare modelli organizzativi che vadano incontro a queste esigenze in modo da rendere la vita di queste persone e delle loro famiglie più sopportabili".
Leggi tutto: Sanità, Bonelli (Mondino): "Neurologia sia al passo con evoluzione di tempi e scienza"


(Adnkronos) - Dopo anni di attesa, si compie un passo decisivo per uno dei progetti più significativi della sanità italiana. Valter Mainetti, presidente e amministratore delegato di Condotte 1880, ha annunciato l'avvio della nuova fase di realizzazione della Città della salute e della ricerca, che nascerà nell'area delle ex acciaierie Falck a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano. Progettata dall'architetto Mario Cucinella - si legge in una nota - l'opera trasformerà una storica area industriale in un moderno complesso ospedaliero, destinato a diventare un punto di riferimento europeo per la neurologia e l'oncologia. La struttura, infatti, ospiterà il trasferimento della Fondazione Irccs Istituto neurologico Carlo Besta e della Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori (Int), rafforzando il ruolo di Milano come capitale dell'innovazione sanitaria.
"La realizzazione di questo grande polo ospedaliero - ha affermato Mainetti - entrerà presto nel vivo, con l'obiettivo di completare la struttura in meno di un anno. Un'opera di tale prestigio, caratterizzata da un progetto d'avanguardia sotto il profilo della sostenibilità, firmato dall'architetto Cucinella e ispirato da Renzo Piano, non rappresenta soltanto un'opportunità per rafforzare il rilancio della nostra storica impresa di costruzioni: è anche un contributo significativo alla crescita del Paese. Attraverso iniziative innovative e l'adozione di nuove tecnologie, sia nel settore sanitario sia in quello della mobilità, intendiamo promuovere lo sviluppo di comparti strategici per il futuro dell'Italia".
A guidare l'opera è la società Cisar, partecipata da Finso (Fincantieri), Edison Next, Italiana Costruzioni e Condotte 1880 (Famiglia Mainetti), con la maggioranza relativa, dettaglia la nota. In questa fase si attende la formalizzazione, da parte di Aria (Agenzia regionale per l'innovazione e gli acquisti di Regione Lombardia), dell'adeguamento economico al contratto di concessione. "Il Collegio Consultivo Tecnico ha già riconosciuto l'aumento dei costi delle opere - ha evidenziato Enzo Reggiani, direttore generale di Condotte 1880 e Presidente di Cisar - Il valore complessivo è passato da 280 milioni di euro, stimati nel 2020, agli attuali 560 milioni, un aggiornamento reso necessario dagli aumenti dei prezzi dei materiali registrati dopo la pandemia e aggravati dalla crisi internazionale legata al conflitto russo-ucraino".
Il piano, sostenuto dal Governo e dalla Regione Lombardia, punta non solo a creare una struttura sanitaria ultramoderna - chiarisce la nota - ma anche a riqualificare la più vasta area industriale dismessa d'Europa, oltre 1,5 milioni di metri quadrati, con un investimento strategico che si affianca allo sviluppo dello Human Technopole di Milano.
Il nuovo polo ospedaliero sorgerà su una superficie di 150.000 mq, distribuiti in dieci edifici fuori terra e due piani interrati e offrirà 750 posti letto, 20 sale operatorie, 119 ambulatori e 42 laboratori, per 5mila occupati tra medici e infermieri. E avrà una capacità per 24mila ricoveri all'anno e oltre 1,5 milioni di esami e prestazioni ambulatoriali; un albergo sanitario con 50 posti letto per i familiari dei pazienti; un parcheggio interrato da 24.000 mq e un parco urbano di 77.000 mq, con oltre 10mila nuovi alberi e un'area verde di 55.000 mq.
Il progetto firmato da Cucinella si propone come un nuovo modello di polo ospedaliero - sottolinea la nota - Gli spazi uniranno eccellenza clinica e innovazione con ambienti a misura d'uomo: una grande piazza centrale, una strada coperta, affacci sul verde e strutture immerse in un parco pubblico, in continuità con la tradizione ospedaliera del Novecento ma con le tecnologie più avanzate del XXI secolo. "La Città della salute e della ricerca - ha concluso Mainetti - rappresenta un investimento strategico non solo per la sanità lombarda e nazionale, ma anche per il progresso complessivo del Paese. Si tratta di un progetto che integra sostenibilità, innovazione e sviluppo industriale contribuendo, al tempo stesso, al rilancio di una realtà storica come Condotte 1880".
Leggi tutto: Sanità, Mainetti: "Obiettivo completare Città salute e ricerca in meno di un anno"

(Adnkronos) - Alcune statue della Chiesa del Gesù, nel centro storico di Roma, hanno rischiato di venire danneggiate da un uomo che ha tentato di gettarle a terra.
Questa mattina, intorno alle 9.30, una pattuglia della Polizia Locale del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana è intervenuta, su chiamata del sacerdote della chiesa, che conserva capolavori dell'arte barocca, per un cittadino nigeriano di 39 anni che, una volta all'interno, ha dato in escandescenze cercando di gettare in terra alcune statue. Gli agenti lo hanno fermato e denunciato per rifiuto di declinare le proprie generalità, in quanto privo di documenti, oltreché per resistenza a pubblico ufficiale. Al vaglio la regolarità della sua posizione sul territorio nazionale.

(Adnkronos) - Come comunicare la scienza quando in gioco ci sono la vita, la cura e il futuro delle persone? È la domanda al centro del seminario 'Linguaggi della Cura – Solo Lavorando Assieme: tra cura, scienza e verità condivisa', promosso da Aisla – Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica, che si terrà sabato 18 ottobre 2025 presso l’Itas Forum di Trento. L’appuntamento - riporta una nota - rappresenta un’occasione unica di confronto tra ricercatori, clinici, giornalisti, istituzioni e società civile, con l’obiettivo di costruire insieme un linguaggio della cura capace di:rendere accessibili e comprensibili contenuti complessi; favorire il dialogo tra scienza e comunità; proporre linee guida per una comunicazione etica e condivisa della malattia.
La giornata, dalle 10 alle 16 prevede: letture magistrali
affidate a figure di riferimento nazionale e internazionale;
sessioni tematiche sulla comunicazione nella ricerca, nella clinica
e nel percorso di malattia; workshop interattivi rivolti a
studenti, giornalisti e operatori sanitari. Il seminario è rivolto
a giornalisti e professionisti della comunicazione, studenti e
docenti, ricercatori, operatori sanitari e clinici, persone con
Sla, famiglie, caregiver e volontari. Per partecipare e conoscere
il programma completo: https://www.aisla.it/linguaggi-della-cura/
oppure scrivere a:
"Linguaggi della Cura nasce con l’intento di unire competenze diverse in una narrazione condivisa, che dia valore tanto alla scienza quanto alla vita delle persone – sottolinea Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla – Solo lavorando assieme possiamo trasformare la comunicazione in uno strumento di cura e di prossimità".
Leggi tutto: Malattie rare: Sla e i 'Linguaggi della cura', a Trento seminario promosso da Aisla

(Adnkronos) - Spunta il giallo della valigetta 24 ore nell'ambito dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di David Rossi, presieduta dal deputato FdI Gianluca Vinci. Un particolare - riemerso nei giorni scorsi nel corso dell'audizione di Nicola Sodano, già presidente di Palazzo Te di Mantova, dove l'ex manager di Mps ricoprì la carica di vicepresidente - su cui ora l'organismo parlamentare vuole vederci chiaro. "Mi ha colpito che (David Rossi ndr) aveva sempre con sé una valigetta squadrata, una sorta di 24 ore. Una volta scherzando gli dissi: 'Ma non è che è la valigetta come quella del presidente Usa per la bomba atomica?'. E lui, ridendo, mi rispose di no, ma che c'erano cose importanti", ha riferito Sodano. "La particolarità è che la valigetta era chiusa - ha sostenuto - e magari qualche volta, quando c'erano cartelline di cartone con documenti sul bilancio o le attività di Palazzo Te, non erano nella valigetta". Oltre a partecipare a quelle riunioni a Mantova, "so che qualche volta è andato a Brescia e a Viadana", ha proseguito poi Sodano riportando quanto riferitogli, in alcune occasioni, dallo stesso ex manager.
"Sicuramente faremo audizioni per approfondire dov'è finita quella valigetta e cosa ci facesse", sottolinea all'Adnkronos il presidente della Commissione Vinci spiegando che l'unico precedente riferimento che venne fatto a una valigetta risale a un'intervista a 'Le Iene' del 2017. "In precedenza altri testimoni da Mantova ci hanno detto che Rossi non passava mai nelle filiali: dove andava con quella valigetta se non in un'altra banca?", si chiede Vinci ricordando che peraltro a Palazzo Te l'ex manager "non aveva un ufficio dove poteva portare documentazione riservata. Questo accende i riflettori su quella valigetta, su cosa contenesse di importante e dove sia finita".
“Per anni - continua Vinci - David Rossi è stato considerato soltanto l'uomo della comunicazione di Mps, ma Rossi era anche l'uomo delle sponsorizzazioni". E proprio su questo filone la Commissione ha acceso un faro: "E' difficile - sostiene Vinci - che il movente, sia nel caso di un eventuale suicidio sia in quello di omicidio, fosse legato alla sua attività di comunicazione. Ci deve essere qualcosa di molto più forte". Intanto martedì i lavori continueranno con un'altra audizione che si terrà tuttavia in modalità segreta: "Audiremo una persona, mai sentita prima, che ci ha chiesto di essere ascoltata in forma totalmente anonima", conclude Vinci.

(Adnkronos) - L’andamento dei primi 8 mesi del 2025 del mercato degli affitti brevi in Italia è stato caratterizzato da una diminuzione dell’offerta (meno case promosse online con finalità di affitti brevi): 499mila, considerando l’intero periodo gennaio-agosto 2025, pari ad un calo di poco meno dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2024 che diventa però del 7% se si considerano i soli mesi estivi, con 502mila case promosse online contro le 538mila dell’estate 2024. Nonostante la diminuzione dell’offerta (meno case promosse online con l’8-10% dei proprietari, complice l'inflazione, le ha tolte dal circuito per trascorrervi le ferie con la famiglia non potendosi permettere vacanze altrove) ed il peso negativo di restrizioni e degli ulteriori adempimenti introdotti (rischio -5mld a fine 2025), il mercato tiene con un impatto positivo di 41,7 mld sul Pil nazionale tra prenotazioni dirette (8,2 mld), indotto (33 mld) e ristrutturazioni, arredi e manutenzioni (0,6 mld). A dirlo è Aigab-associazione italiana gestori affitti brevi.
Una diminuzione dell’offerta dovuta a diversi fattori: da una parte la perdita del potere d’acquisto del ceto medio italiano di cui fanno parte la maggioranza dei proprietari (secondo uno studio Aigab il 96% di chi in italia promuove il proprio immobile con finalità di affitti brevi ne possiede uno soltanto, nel 30,4% dei casi ereditato) e lo fa come ammortizzatore sociale per integrare il proprio reddito e sostenere le spese-tasse relative alla proprietà dell’immobile stesso; basti pensare che l’8-10% dei proprietari, nell’estate di quest’anno, ha tolto l’immobile dal circuito short term utilizzandolo per le vacanze di famiglia invece di viaggiare altrove.
Dall’altra pesa l’impatto negativo dovuto all’incremento degli oneri, degli adempimenti, della burocrazia e delle restrizioni annunciate e/o messe in atto a livello locale in tanti centri d’Italia. Per non parlare del calo della domanda estera, Germania in primis, in recessione industriale da 31 mesi consecutivi.
Se non si invertono i trend evidenziati, il solo settore degli affitti brevi potrebbe registrare, sottolinea Aigab, un -5 miliardi di contributo al Pil a fine anno rispetto al 2024: è fondamentale che venga riconosciuto, soprattutto dagli enti locali, il contributo positivo che le famiglie italiane possono dare al Paese investendo e mettendo a reddito i propri immobili attraverso gli affitti brevi, e che cessi il proliferare di leggi regionali, regolamenti e variazioni forzate ai piani urbanistici con cui alcuni Comuni pensano di risolvere problemi che sono invece strutturali.
E Aigab dice no "alla bozza di progetto per limitare le locazioni brevi in Emilia Romagna, predisposta dagli assessori regionali alla Casa Giovanni Paglia e al Turismo e Commercio Roberta Frisoni, e si appella al Governo, affinché, come già avvenuto per un provvedimento di tenore analogo varato dalla Regione Toscana, la impugni davanti alla Corte Costituzionale ritenendo che alcune sue parti, specialmente quelle che permettono ai Comuni di limitare gli affitti brevi, siano in contrasto con la normativa nazionale ed europea su libertà d'impresa e concorrenza".



(Adnkronos) - “L'intelligenza artificiale e l'innovazione digitale cambieranno radicalmente l'agricoltura. Vediamo infatti che gli agricoltori hanno molta esperienza e molta conoscenza e, quando si forniscono loro dati e previsioni migliori, possono prendere decisioni migliori. Supportati dall'intelligenza artificiale possono migliorare la redditività, la resa del raccolto e i risultati di sostenibilità. Si tratta di quella che chiamiamo ‘agricoltura 4.0’, nella quale il ruolo dei dati e del digitale è quello di aiutare gli agricoltori a diventare più efficienti e più produttivi”. Così Feroz Sheikh, Chief Information and Digital Officer di Syngenta, illustrando l’impatto delle nuove tecnologie sul settore agricolo e sulla sostenibilità dello stesso in occasione della Milano Digital Week, della quale Syngenta Italia è quest’anno partner ufficiale.
Per la prima volta nel nostro Paese, l’imprenditore tecnologico è stato protagonista dell'evento "The ConversAItion – dialoghi di agricoltura e innovazione", al Made Competence Center, durante il quale Sheikh ha affrontato il legame tra il mondo dell’agricoltura e i temi al centro dell’edizione 2025 della settimana dedicata alla trasformazione digitale, come l'intelligenza artificiale.
Le nuove tecnologie possono infatti essere un alleato prezioso per il settore agricolo, aiutandolo a vincere le sfide in termini di sostenibilità e innovazione, come spiega ancora Sheikh: “Il mondo si sta dirigendo verso una grave crisi. La popolazione continua a crescere e non abbiamo abbastanza terra per nutrire tutti. La produttività in agricoltura è rallentata - spiega - Attualmente, registra una crescita dello 0,7% su base annua, quando in realtà ciò di cui abbiamo bisogno è un miglioramento superiore al 2%. La produzione attuale in futuro non sarà sufficiente a sfamare tutti”.
“Se a tutto questo aggiungiamo il cambiamento climatico, ogni anno fa infatti più caldo dell'anno precedente, le piante e le colture subiscono uno stress mai visto prima. Quindi, i rendimenti diminuiscono, il tasso di crescita si riduce e la popolazione continua a crescere. Queste sono alcune sfide reali che dobbiamo affrontare e la tecnologia, insieme all’intelligenza artificiale, sarà fondamentale per aiutare gli agricoltori a combattere questo stress”, conclude Sheikh.

(Adnkronos) - Lo scorso agosto l'annuncio della chiusura di 'And Just Like That', la serie sequel di 'Sex and the City'. E ora Sarah Jessica Parker accende una speranza: "Non sono certa di capire cosa significhi quella decisione, perché potrebbe semplicemente considerarsi pausa", dice a 'Cbs Mornings', l'attrice, interprete di Carrie Bradshaw, lasciando aperta una porta.
Durante l'intervista, Parker spiega che chiudere l’amata serie "è stata una decisione difficile", di cui ha discusso anche con lo showrunner Michael Patrick King. "Penso che, per rispetto di un’esperienza professionale così unica, sia importante chiedersi cosa si vuole davvero fare, se lo si è già fatto, e a volte è meglio andarsene con eleganza quando tutto sembra giusto e pieno di energia, piuttosto che insistere e approfittare della generosità e dell’ospitalità delle persone", spiega Parker.
Ad agosto l'annuncio della chiusura di 'And Just Like That' dopo la terza stagione: "Mentre scrivevo l'ultimo episodio di 'And Just Like That 3' mi è sembrato chiaro che questo potesse essere un ottimo punto in cui fermarsi", aveva scritto in un post social Michael Patrick King.

(Adnkronos) - "Oggi all'agricoltura e al sistema di produzione del cibo si chiede sempre più sostenibilità ambientale, economica e sociale. Ci si chiede di produrre cibo utilizzando tutti i fattori della produzione in modo efficiente ed efficace. L'innovazione nel mondo del digitale, prima fra tutte l'intelligenza artificiale, ci aiutano ad essere più efficienti e ad utilizzare al meglio i fattori della produzione a seconda del contesto ambientale, economico, agronomico e di mercato in cui dobbiamo lavorare". Così Deborah Piovan, imprenditrice agricola e divulgatrice, illustrando come le nuove tecnologie, Ai compresa, hanno modificato il lavoro dell’agricoltore, in occasione dell’evento organizzato da Syngenta Italia nell’ambito della Milano digital week, della quale l’azienda è quest’anno partner ufficiale.
Intitolato 'The ConversAItion-dialoghi di agricoltura e innovazione' e svoltosi al Made competence center, l'evento ha avuto come protagonista l’imprenditore tecnologico Feroz Sheikh, chief information and digital officer di Syngenta, per la prima volta in Italia.
"L'esempio più diffuso è quello relativo all'utilizzo della raccolta di dati agro meteorologici attraverso sensori molto raffinati, che si trovano in campagna. Noi, infatti, raccogliamo moltissimi dati: dalla temperatura alla piovosità. Ci sono degli algoritmi previsionali che utilizzano questi dati e li accompagnano con le informazioni che vengono loro date dagli entomologi, che studiano gli insetti, o da chi studia le malattie delle piante, i fitopatologi -spiega Piovan-. Mettendo assieme i modelli di sviluppo degli insetti e i modelli di sviluppo delle malattie con i dati meteorologici raccolti, possiamo sapere se e quando le malattie si svilupperanno o se e quando la popolazione dell'insetto diventerà pericolosa. Pertanto, l’agricoltura può trattare in modo preciso solo se e quando serve. Questo è un concreto aiuto alla sostenibilità economica e ambientale del processo di produzione di quel dato alimento per cui stiamo lavorando", conclude.
Leggi tutto: Agricoltura, Piovan: "Innovazione digitale e ai aiutano ad efficientare produzione"

(Adnkronos) - Si è svolto questo pomeriggio presso il Made competence center di Milano “The ConversAItion - Dialoghi di Agricoltura e Innovazione”, l'evento promosso da Syngenta nell’ambito della Milano Digital Week 2025, di cui l'azienda è partner ufficiale. L'iniziativa ha rappresentato "un'occasione fondamentale per approfondire le prospettive future dell'agricoltura e analizzare l'impatto rivoluzionario dell'intelligenza artificiale su un settore in costante trasformazione". La questione è tanto semplice quanto complessa: "come nutrire una popolazione mondiale che raggiungerà i 10 miliardi di persone entro il 2050, quando già oggi un terzo del suolo globale risulta degradato e i cambiamenti climatici minacciano costantemente le colture?".
Per Syngenta, una delle principali aziende dell'agro-industria mondiale, "la risposta risiede nell'innovazione e nella tecnologia, pilastri fondamentali per rendere l'agricoltura sempre più sostenibile senza compromettere le esigenze di produttività". L'impegno dell'azienda "si traduce in numeri concreti: 2 miliardi di Euro investiti ogni anno nello sviluppo di nuovi prodotti e soluzioni, molti dei quali sono già operativi sui campi di tutto il mondo". Tra questi spicca Cropwise, "un'applicazione per smartphone integrata con intelligenza artificiale che sta rivoluzionando il modo in cui gli agricoltori gestiscono le loro colture". Questa innovativa tecnologia mobile "offre infatti agli agricoltori la capacità di monitorare in tempo reale le proprie colture, identificare rapidamente problematiche e ricevere raccomandazioni personalizzate per interventi mirati, ottimizzando così la produzione e l'efficienza in campo".
Di questo strumento, degli altri progetti che la multinazionale sta mettendo a terra e di come l’Ai possa in generale diventare il catalizzatore di una trasformazione più grande ha parlato Feroz Sheikh, Group Chief Information e Digital Officer di Syngenta "che sta guidando all’interno del gruppo la trasformazione digitale del settore nell’ambito di un mercato - quello dell’agro-Ai - che ha un’opportunità stimata in 50 miliardi di dollari". In questo momento, "in soli otto minuti, perderemo terreno fertile pari a 100 campi da calcio. Ma in quegli stessi otto minuti l’Ia può aiutare agricoltori in tutto il mondo a prendere migliaia di decisioni che potrebbero contribuire a invertire questa tendenza”, ha detto nel suo keynote speech all’inizio dell’evento. “I nostri sistemi di produzione alimentare non devono soltanto utilizzare la terra, il suolo e le risorse del nostro pianeta, ma devono contribuire a rigenerarli e migliorarli. L’innovazione è l’unica soluzione e dobbiamo far sì che sia inclusiva, affinché i piccoli agricoltori e i mercati emergenti nel mondo non vengano lasciati indietro, ma siano potenziati come mai prima d’ora”
Prima dell’intervento di Sheikh, l’evento è stato aperto dai saluti istituzionali di Augusto De Castro, Direttore Generale di Made Competence Center, e di Layla Pavone, responsabile coordinamento board innovazione tecnologica e trasformazione digitale del Comune di Milano e responsabile della Milano Digital Week. “Tecnologia, Ai, condivisione di dati possono aiutarci in ogni campo, offrendo soluzioni concrete per affrontare le sfide complesse che abbiamo davanti”, ha detto Pavone. “Accompagnare la transizione significa creare ecosistemi aperti di innovazione e scelte condivise e inclusive, che coinvolgano ricerca, imprese, investitori per il benessere delle persone e uno sviluppo sostenibile. È per questo scopo che la Milano Digital week continua a proporsi come un laboratorio diffuso di innovazione, un hub per tutte le intelligenze, in cui condividere le esigenze e mettere a fattor comune le soluzioni, per governare insieme le trasformazioni”.
La riflessione è poi proseguita "con due panel tematici, pensati per esplorare l'innovazione da diverse prospettive. Il primo, intitolato “Dati e fatti di terra”, ha messo a confronto il mondo accademico e quello agricolo con le esperienze di Luca Bascetta, docente del Politecnico di Milano e coordinatore del corso di laurea in Agricultural Engineering, e Deborah Piovan, imprenditrice agricola e divulgatrice. Il secondo panel ha invece tracciato un percorso dal laboratorio al piatto grazie all’esperienza di Emilio Albertini, Vicepresidente della Società Italiana di Genetica Agraria, e alla testimonianza della chef stellata Viviana Varese.
L'evento, che si inserisce nel più ampio percorso di divulgazione che Syngenta porta avanti con l’obiettivo di sensibilizzare il grande pubblico sui temi legati all’agricoltura moderna, ha dimostrato come l'integrazione tra tradizione agricola e innovazione tecnologica non rappresenti più una visione futuristica, ma una realtà concreta che sta già preservando le risorse del pianeta mentre garantisce la sicurezza alimentare per le generazioni future
Leggi tutto: Ai, Feroz Sheikh (Syngenta): "In agricoltura opportunità di mercato da 50 miliardi"

(Adnkronos) - Torna il Motomondiale con il Gp d'Indonesia. Domani, sabato 4 ottobre, il Motomondiale fa tappa a Mandalika per le qualifiche e la gara sprint del Gran Premio. Dopo il weekend in Giappone, che ha regalato il titolo a Marc Marquez, si lotta per il secondo posto. Bagnaia cerca conferme dopo le buone prove dell'ultimo weekend e anche Bezzecchi proverà a lasciarsi alle spalle l'incidente nella sprint di Motegi. Ecco orario e dove vedere qualifiche e gara sprint del Gp d'Indonesia.
Ecco il programma del Gp d'Indonesia, nella notte tra venerdì 3 e sabato 4 ottobre:
Ore 4.45: MotoGP - Qualifiche
Ore 8.55: MotoGP - Sprint
Il Gp d'Indonesia verrà trasmesso in diretta da Sky Sport sul canale Sky Sport MotoGp (208) e in streaming su Sky Go e NOW. Su TV8 in chiaro in diretta le qualifiche e la gara sprint delle 9.
Leggi tutto: MotoGp, domani qualifiche e gara sprint in Indonesia: orario e dove vederle

(Adnkronos) - Nella cornice della 7ª edizione del Festival nazionale dell’economia civile dedicata al tema 'Democrazia partecipata. La sfida delle Intelligenze Relazionali', si è tenuto il panel 'Dialoghi per il domani: democrazia, inclusione, rigenerazione', moderato da Elisabetta Migliorelli (bicedirettore Tg2). Un confronto sui modelli socio-economici del futuro, che ha riunito – tra gli altri – Giacomo Parenti (direttore della Città metropolitana di Firenze), Massimiliano Monnanni (segretario generale del Cnel) e Mirella Maffei (vicedirettrice generale di Assimoco).
Aprendo sul ruolo dei corpi intermedi, Massimiliano Monnanni ha ricordato che "il Cnel è la casa dei corpi intermedi e perciò è fondato sul dialogo e sull’inclusione. Dal dialogo fra associazioni datoriali, sindacati e terzo settore nasce l’elaborazione di proposte concrete per i decisori politici".
Sul fronte dell’inclusione, Monnanni ha illustrato il programma 'Recidiva Zero': "Vogliamo rendere effettivo – e non solo dichiarato – l’accesso alla formazione e al lavoro per la popolazione carceraria, come prevede la Costituzione. Oggi la partecipazione al lavoro riguarda una piccola percentuale dei detenuti e solo all’interno dell’amministrazione penitenziaria: così non ricevono formazione né gli inquadramenti Ccnl. Per questo abbiamo inviato alle Camere un disegno di legge: servono soluzioni che permettano a cooperative e imprese sociali di operare davvero nella formazione in carcere".
Parenti ha posto l’accento sulla scala territoriale: "L’area metropolitana ha spesso la dimensione ottimale per offrire servizi alla popolazione e anche al terzo settore. Alcune ricerche mostrano che tra i lavoratori del settore pubblico è più alta della media la percentuale di chi fa volontariato: spesso dipende dal contatto diretto con i bisogni collettivi. Per dimensione e predisposizione del personale, l’area metropolitana è quindi la più adeguata per stare vicino ai bisogni del terzo settore".
Dal lato dell’economia cooperativa e della protezione assicurativa, Mirella Maffei ha ribadito l’identità di Assimoco: "Il nostro dna è al 100% cooperativo e la nostra missione è essere player di riferimento per il mondo dell’economia sociale. È diverso il nostro modo di interpretare il lavoro di assicuratori ed è ben preciso il nostro target: la nostra ambizione non è tanto aggiustare i cocci rotti, ma fare in modo che non si rompano, lavorando anche sulla prevenzione".
Il dialogo ha mostrato come democrazia, inclusione e rigenerazione siano leve tra loro interdipendenti: la mediazione sociale dei corpi intermedi, la prossimità territoriale delle aree metropolitane e l’innovazione cooperativa orientata alla prevenzione convergono verso politiche pubbliche e pratiche di impresa capaci di ridurre le disuguaglianze, rafforzare i legami comunitari e abilitare partecipazione. Un approccio pienamente coerente con la visione del Festival, che invita a “allenare” le intelligenze relazionali per governare tecnologie e trasformazioni economiche a misura di persona. Il Fnec nasce da un’idea di Federcasse (Associazione nazionale delle banche di credito cooperativo, casse rurali, Casse Raiffeisen) promosso con Confcooperative, organizzato e progettato con NeXt – Nuova Economia per Tutti, con il contributo di Fondosviluppo, Assimoco, Assicooper, Federazione Toscana delle Bcc, Enel, Frecciarossa, Publiacqua e la collaborazione dell’università degli studi di Firenze, Sec – Scuola di Economia Civile, Gioosto e di Muse.



(Adnkronos) - "Il mio mestiere è antico, fatto di artigianalità, di mani, di passione e di temperatura. Negli anni è diventato sempre più tecnologico e per fortuna abbiamo a che fare anche con macchine che ci aiutano ad accelerare e migliorare alcuni processi, nonché a sbagliare meno. Da 15 anni, infatti, lavoro con un robot da cucina ad alta prestazione. Con questo robot, quando creo un prodotto, cerco di non mettere chimica. Pertanto, per me sostenibilità e nuova tecnologia sono due aspetti profondamente collegati, in quanto attraverso la tecnologia si può evitare di aggiungere qualcosa che crea un prodotto che fa male". Lo spiega Viviana Varese, chef e imprenditrice, intervenendo in merito alla trasformazione portata dalle nuove tecnologie nel mondo enogastronomico all’evento organizzato da Syngenta Italia in occasione della Milano digital week, della quale l’azienda è quest’anno partner ufficiale.
Intitolato 'The ConversAItion-dialoghi di agricoltura e innovazione' e svoltosi al Made competence enter, l’evento ha avuto come protagonista l’imprenditore tecnologico Feroz Sheikh, chief information and digital officer di Syngenta, per la prima volta in Italia.
"Da poco tempo, inoltre, ho scoperto un'azienda che si occupa di agricoltura orizzontale e grazie ad essa iamo migliorati molto sulle insalate: sono croccanti, vive, durano più tempo. Se si riuscisse a portare un sacchetto di insalata fatto bene anche a casa, senza chimica all'interno, sarebbe sicuramente un mangiare migliore", conclude
Leggi tutto: La chef Varese: "Il mio mestiere è antico, ma sempre più tecnologico"

(Adnkronos) - La McLaren di Oscar Piastri ha fatto segnare il miglior tempo nelle seconde prove libere del Gp di Singapore oggi, venerdì 3 ottobre. A Marina Bay, l'australiano ha girato in 1.30.714 davanti alla Racing Bulls di Isack Hadjar e alla Red Bull di Max Verstappen. Ma a far discutere è il contatto avvenuto in pit lane tra la Ferrari di Charles Leclerc e la McLaren di Lando Norris. Il britannico ha avuto un leggero contatto con il muro, ma è stato abile e fortunato, evitando un forte impatto: l'errore della Ferrari, che ha dato il via libera al monegasco. Leclerc ha toccato l'incolpevole pilota britannico e ora è sotto investigazione.
La dinamica del contatto è stata notata subito dalla direzione gara e Leclerc rischia la penalità in griglia per unsafe release.
Leggi tutto: Ferrari, che confusione a Singapore: Leclerc 'spinge' Norris a muro in pit lane
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