
Sempre alle prese con i 'correttivi' alla manovra, i partiti del centrodestra puntano a far passare i cosiddetti emendamenti bandiera. Confermato in serata il vertice dei leader della coalizione per chiarirsi e risolvere tutti i nodi sul tavolo. All'incontro, raccontano fonti parlamentari, parteciperanno anche i capigruppo della maggioranza. In giornata è atteso pure il Cdm, che non è stato ancora ufficialmente convocato ma, secondo indiscrezioni, dovrebbe tenersi alle 17 a palazzo Chigi.
Se dovesse essere confermata questa indiscrezione sulla riunione del governo, il summit tra i leader dovrebbe svolgersi subito dopo, intorno alle 18.
123 emendamenti segnalati da FdI
Sono intanto 123 gli emendamenti alla manovra segnalati da Fratelli d'Italia. Tra le proposte alla legge di Bilancio il partito di maggioranza conferma quella, a firma Malan, che prevede che le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d'Italia appartengano allo Stato.
Vengono inoltre segnalati i quattro emendamenti che prevedono le sanatorie edilizie, tra cui i due relativi alla regione Campania. Fdi segnala anche la proposta emendativa che introduce un'imposta di 500 euro su ogni pagamento per l'acquisto di beni o servizi effettuato in denaro contante per un importo compreso tra 5.001 e 10.000 euro.
Tra le altre proposte segnalate, viene confermato l'emendamento che introduce la tassa di 2 euro per le piccole spedizioni provenienti dai Paesi extra Ue.
Tra i 123 emendamenti alla manovra, segnalato anche quello a prima firma Mennuni che prevede l'istituzione presso l'Inps del Fondo di previdenza per i Giovani (Fpg) a favore dei nuovi nati nel medesimo anno, che ha natura individuale e viene attivato entro i prime tre mesi di vita del nuovo nato da parte dei genitori o di un parente entro il terzo grado o affine entro il secondo grado, con un primo versamento volontario iniziale minimo di 100 euro. All'attivazione del Fondo, l'Inps concorre con un versamento pari a 50 euro.
67 emendamenti segnalati dalla Lega
La Lega ha invece segnalato 67 emendamenti alla manovra. Tra questi, la proposta di soppressione dell'incremento dell'aliquota della cedolare sugli affitti brevi, a firma Romeo. Inoltre vengono segnalati tra gli altri gli emendamenti sul Piano casa Italia e quelli che prevedono la sospensione dell'adeguamento dell'età pensionabile, la rimodulazione della Rottamazione-quinquies, la sterilizzazione dell'aumento dell'età pensionabile delle forze dell’ordine, le assunzioni straordinarie di personale delle Forze di polizia, la soppressione dell'articolo che apporta modifiche alla disciplina dei dividendi. Tra le altre proposte segnalate, infine, spicca la soppressione del divieto di compensazione contributi previdenziali e la modifica migliorativa della disciplina dell'iperammortamento.

"I medici mi dicono che Fede ha la gamba staccata dal corpo e che rischia seriamente di perderla. Ho visto solo una volta le immagini della sua caduta. Orribile, non le guardo più". Lo racconta al Corriere della Sera Ninna Quario, madre di Federica Brignone, tornando ai primi momenti dell'incidente che ha bloccato la fuoriclasse azzurra. Dopo sette mesi "ha di nuovo la gamba, con i suoi muscoli, il ginocchio. Cammina e per me è già tantissimo. Ora bisogna capire se è tornata anche come sciatrice".
A Milano-Cortina ci sarà? "Ha ripreso ad allenarsi da qualche giorno, fin qui ha fatto solo riabilitazione, ed entro la fine del mese tornerà sulla neve. Il punto è tutto lì: se si sentirà bene come prima sugli sci, ci sarà". Ma l'augurio è, "come mamma, che smetta. Ha vinto tutto, va bene anche se la chiude qui. Si è distrutta una gamba, il ginocchio le è esploso, sarebbe già fantastico vederla tornare in gara e basta".

Fino a 50mila infermieri potrebbero lasciare il Regno Unito dopo la stretta sui migranti decisa dalla ministra degli Interni britannica. Lo rivela un sondaggio condotto dal Royal College of Nursing e di cui il 'Guardian' ha visionato una copia, secondo il quale il Sistema sanitario nazionale britannico rischia di precipitare nella peggiore crisi di sempre perché sarebbe il più colpito dalla stretta sui lavoratori immigrati.
Tra le misure introdotte per limitare l'immigrazione c'è un innalzamento dei requisiti di competenza per i lavoratori stranieri, ai quali verrà chiesta la laurea, e una migliore conoscenza del livello della lingua inglese per tutti i tipi di visto, compresi quelli per i familiari a carico. Piani ''immorali', secondo i rappresentanti del mondo infermieristico citati dal 'Guardian', con un previsto esodo di massa di infermieri che rischia di minacciare la sicurezza dei pazienti e vanificare gli sforzi del governo per ridurre i tempi di attesa.
Il Guardian ricorda che sono oltre 200mila gli infermieri con formazione internazionale, circa il 25% della forza lavoro totale del Regno Unito, che ammonta a 794mila unità. Le modifiche proposte dal governo al permesso di soggiorno a tempo indeterminato hanno suscitato allarme, tanto che in molti stanno valutando di lasciare definitivamente il Regno Unito, secondo quanto suggerisce l'indagine. Quasi un infermiere su 10 che lavora nel Regno Unito potrebbe infatti essere interessato dalle modifiche proposte. Secondo i dati governativi, 76.876 persone hanno ottenuto un visto dal 2021 e avrebbero diritto allo status di residente permanente dopo cinque anni. Tuttavia, i piani per raddoppiare tale periodo a un decennio hanno messo a repentaglio il loro futuro.
Operai su silo 'Auspichiamo risposte da incontro Todde-Giogetti'... 
Un terremoto di magnitudo 6 ha colpito l'isola di Seram, nell'Indonesia orientale. Lo ha riferito Centro tedesco Helmholtz per le Geoscienze, aggiungendo che il sisma si è verificato a una profondità di 136 km sotto il livello del suolo.

Un uomo, alla guida della sua autovettura lungo il Grande Raccordo Anulare di Roma, ha improvvisamente urtato il new jersey che divide le corsie. In preda alla confusione e alla disperazione, è poi sceso dall’auto e ha iniziato a correre al centro della carreggiata, tra i veicoli che sfrecciavano. E' successo lo scorso pomeriggio e a scongiurare il peggio, sono stati Giuseppe e Luca, due agenti della sezione Volanti, che si sono lanciati tra le auto in transito, riuscendo a raggiungere l’uomo e a bloccarlo proprio nella corsia centrale.
Quando sono riusciti ad afferrarlo, l'uomo urlava di volerla fare finita, preferendo essere investito da un’auto pur di non sentire nulla. Trascinato fino alla corsia di emergenza, è stato tranquillizzato fino all’arrivo del personale medico del 118. A raccontare il resto è la voce rotta della moglie, che ha assistito alla scena e ha voluto ringraziare quegli agenti che, senza esitare, hanno restituito la vita al suo compagno: “La loro professionalità, prontezza e umanità hanno fatto la differenza in un momento di grande difficoltà e pericolo. È confortante sapere che la nostra città può contare su agenti così preparati e dedicati al servizio dei cittadini. Vi prego di voler trasmettere a loro, e a tutto il personale della Questura di Roma, la mia più profonda riconoscenza.”.

Prima le piogge, poi il gelo. Il temuto 'winter vortex' si appresta a fare il suo ingresso sull'Italia dalla Norvegia verso il Mar Ligure, trascinando con sé maltempo, una massa d'aria artica e la possibilità di nevicate anche a bassa quota. E dalla giornata di venerdì, avvertono gli esperti nelle previsioni meteo di oggi giovedì 20 novembre, ecco che arriverà il freddo 'vero'.
Winter Vortex dull'Italia, cosa dice l'esperto
Lorenzo Tedici, meteorologo de iLMeteo.it[1], conferma che il “Winter Vortex”, un ciclone in formazione sul Mar Ligure, porterà l’inverno in Italia per più giorni, con possibili nevicate anche a bassa quota al Nord e a quote collinari al Centro-Sud.
Nel dettaglio, la giornata di giovedì vedrà ancora temperature leggermente sotto la media del periodo al Centro-Nord e un po’ più calde del normale al Sud. Ma il vero freddo arriverà da venerdì.
Intanto, prima del freddo, troveremo ancora piogge e rovesci forti tra Basso Lazio, Campania e fascia tirrenica; altri acquazzoni sono previsti a macchia di leopardo sulla Sardegna e sul resto della Penisola, meno sul versante adriatico.
Il freddo (a tratti gelo), associato al Winter Vortex, interesserà l’Italia durante un periodo di almeno 3-4 giorni, più o meno da venerdì fino a lunedì: venerdì troveremo il primo crollo termico al Nord con la possibilità di fiocchi a bassa quota tra Lombardia, Emilia e Basso Piemonte, specie in serata.
Sabato il Winter Vortex provocherà ancora maltempo su buona parte dell’Italia con la bassa pressione che dalla Liguria si sposterà verso le regioni adriatiche: si prevede neve a quote collinari su Appennino e Alpi, mentre la pianura dovrebbe essere risparmiata dai fiocchi.
Domenica tornerà un po’ di sole con una tregua meteorologica, prima di un nuovo peggioramento dalla sera: tra la notte del lunedì e le prime ore di martedì avremo la massima probabilità di neve in pianura al Nord.
Per questa previsione di neve in pianura aspettiamo però delle conferme; intanto prestiamo massima attenzione ai forti rovesci sulle tirreniche nelle prossime ore, alla neve isolata fino in pianura sul Nord-Ovest venerdì: avremo l’anticipo (di un mese) di un Bianco Natale, arriverà tantissima neve sulle Alpi, tanta neve anche sugli Appennini con un paesaggio che più che autunnale sembrerà pienamente invernale.
Le temperature minime e massime scenderanno ovunque fino a circa 6-8°C sotto la media del periodo, novembre si travestirà da gennaio.
Le previsioni nel dettaglio
Giovedì 20. Al Nord: molte nubi, piogge deboli, dapprima in Lombardia, in serata sul Triveneto. Neve sulle Alpi. Al Centro: peggiora su tirreniche e Umbria. Al Sud: rovesci forti sulla Campania.
Venerdì 21. Al Nord: instabile e freddo, neve possibile anche in pianura al Nordovest. Al Centro: molto nuvoloso, poche piogge. Al Sud: maltempo in Campania, ventoso.
Sabato 22. Al Nord: asciutto, ma freddo, neve in Romagna a bassa quota. Al Centro: maltempo diffuso, neve copiosa in collina. Al Sud: piogge e rovesci sparsi.
Tendenza: domenica temporaneo miglioramento, poi nuovo ciclone dalla sera con neve al Nord. Instabile e freddo fino a martedì.

"Siamo molto attenti ai temi Esg, lo abbiamo fatto anche in termini di innovazione tecnologica, lo abbiamo fatto ponendo al centro l'innovazione tecnologica per cercare di portare vantaggi all'ambiente, di mettere le condizioni di consumare meno. A marzo del 2024 abbiamo lanciato il free route a 6.500 metri di altezza che garantisce maggiore efficienza delle traiettorie nei cieli, risparmio di carburante e Co2. Le compagnie al 31 dicembre di quest'anno hanno risparmiato, soltanto per il 2025, circa 90 milioni di chilogrammi di CO2". Lo ha sottolineato Pasqualino Monti, amministratore delegato del Gruppo Enav, intervenuto oggi, presso l’Associazione della Stampa Estera di Roma, all’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi ESG nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo ENAV, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati.
"Abbiamo raccontato al mercato come nel 2024 l'azienda ha raggiunto risultati incredibili sotto tutti i punti di vista - prosegue Monti - È migliorato il bilancio del gruppo, sono migliorate le performance operative, la capacità di vendere nel mondo. Questo mettendo sempre al centro la nostra gente, le persone che operano e lavorano all'interno dell'azienda e che certamente hanno dato un contributo al raggiungimento di questi risultati".
"Abbiamo poi un piano di assunzione di 400 risorse nei prossimi cinque anni. Questo è un segnale perché la tecnologia e l'intelligenza artificiale sono fattori importanti che aiutano l'uomo a lavorare meglio, ma che non potranno mai sostituirlo" conclude.

Si è svolto presso l’Associazione della Stampa Estera l’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi Esg nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo Enav, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati.
Ad aprire i lavori è stata Alessandra Bruni, Presidente di Enav, che ha richiamato l’importanza del momento storico, segnato da una fase di assestamento normativo ma anche da nuove opportunità strategiche: “In una fase come questa, stretta fra regolamentazioni in via di assestamento, priorità economiche che cambiano e un dibattito pubblico che chiede risultati concreti, emerge la differenza tra chi considera la sostenibilità un adempimento formale e chi la vive come elemento strutturale della propria strategia industriale. La sostenibilità è parte integrante del Gruppo Enav e rappresenta il nostro modo di creare valore”.
Il programma dell’Esg Day di Enav ha previsto un confronto tra Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e coautore del libro “Ritrovare l’umano – Esg+H”, e l’Amministratore Delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti. Il dialogo ha preso spunto proprio dalla centralità della “H”, che richiama Health, Human e Happiness, tre dimensioni fondamentali per ridefinire la sostenibilità in termini più umani e inclusivi.
Monti, 'le persone sono il nostro vero asset'
Monti ha focalizzato l’attenzione sulla centralità della persona nel percorso di crescita del Gruppo Enav e sulla visione futura della Società. L’AD ha ricordato l’importante piano di assunzioni di oltre 400 controllori di volo nei prossimi anni e il progetto strategico che Enav sta portando avanti nel Sud Italia, volto a creare nuove opportunità professionali per i giovani e rafforzare la presenza del Gruppo nei territori meridionali: “Essendo un’azienda di servizi ad alta specializzazione, le persone sono il nostro vero asset. Abbiamo avviato un importante piano di assunzioni, con un focus sul ricambio generazionale e sull’attrazione di nuovi talenti, perché innovazione e crescita passano dalla professionalizzazione e dalla formazione continua. Nel nostro settore la tecnologia rappresenta un ausilio all’uomo, non una sostituzione. L’innovazione, se governata bene, non sostituisce il lavoro: lo evolve”.
Il progetto di Enav, nello specifico, prevede accordi con le principali università del Mezzogiorno, tra cui Palermo e Napoli. ENAV sta contribuendo allo sviluppo di percorsi formativi altamente specializzati e coerenti con le sue esigenze operative e tecnologiche. Grazie a questo progetto sono iniziate le prime assunzioni di giovani che potranno lavorare senza doversi spostare. L’obiettivo è chiaro: offrire ai giovani del Sud concrete opportunità professionali senza costringerli a lasciare il proprio territorio, valorizzando al contempo le eccellenze locali.
Nel corso dell’evento, l’intervento di Patrizia Celia, Responsabile Large Caps, Investment Vehicles & Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana, ha introdotto i temi principali su cui è stata incentrata la tavola rotonda “Gli impatti Esg nel nuovo scenario” – con la partecipazione di Nadia Giuliani di Inarcassa, Concetta Testa di Cassa Depositi e Prestiti e Davide Tassi di Enav. I relatori hanno approfondito i cambiamenti introdotti dal nuovo contesto europeo e la necessità per le imprese di adottare strategie Esg integrate e orientate alla catena del valore, evidenziando come, nonostante lo slittamento dell’entrata in vigore di alcune normative come la Csrd, la sostenibilità continui a rappresentare un fattore competitivo, rafforzato da un mercato della finanza sostenibile che nel 2025 raggiungerà un valore stimato di 13,4 trilioni di dollari.

E' di almeno 42 feriti, di cui due gravi, il bilancio di uno scontro tra un treno espresso e uno passeggeri nel sud della Repubblica Ceca, vicino alla città di Ceske Budejovice a circa 150 chilometri a sud di Praga. Lo riferiscono i soccorritori all'Afp. ''Ci sono 40 persone con ferite lievi e due gravemente ferite'', ha detto la portavoce del servizio ambulanza Petra Kafkova all'Afp.
Martin Kavka, portavoce del servizio ferroviario Sprava zeleznic, ha detto all'Afp che tutti i passeggeri sono stati evacuati.

"L’Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani, mantiene un rapporto costante con i Governi, stimolandoli a destinare risorse adeguate per rispondere ai nuovi problemi sociali. Esiste però un problema strutturale: dal 2011 a oggi i Governi hanno ridotto di circa il 40% i trasferimenti statali, lasciando ai Comuni sempre meno entrate e sempre più spese, poiché le emergenze sociali crescono di anno in anno”. Così Marco Fioravanti, presidente Anci Marche e Sindaco di Ascoli Piceno, intervenendo, oggi a Roma, al panel ‘Sindaci d’Italia’, uno dei tanti appuntamenti organizzati dal L’Espresso nell’ambito delle celebrazioni per i suoi 70 anni, a Palazzo Brancaccio, a Roma.
Fioravanti sottolinea come al problema dei tagli statali “si aggiunge l’aumento della spesa corrente. Il Comune, come un’azienda, subisce l’aumento dei costi dei materiali - sottolinea - Inoltre è aumentato il costo del contratto sociale, perché gli operatori che lavorano con anziani e persone con disabilità sono stati giustamente equiparati al personale sanitario. Le strutture sociali, tuttavia, continuano a operare con gli stessi standard, ma i costi ricadono sui Comuni, mentre le emergenze continuano a crescere”.
Una situazione che spinge l’amministrazione comunale a “trovare sempre più risorse per rispondere ai bisogni dei cittadini. Per farlo, da una parte bisogna razionalizzare la spesa per renderla più produttiva, dall’altra vanno individuate nuove entrate senza aumentare le tasse - spiega - A ciò si aggiunge la possibile reintroduzione del Patto di Stabilità europeo, che rischia di limitare ulteriormente la capacità dei Comuni di programmare il futuro”, ricorda.
Per il presidente di Anci Marche non è possibile “pensare di risolvere questi problemi con una sola legge finanziaria, dopo circa 13 anni di tagli pesanti - riflette - Serve ripensare la finanza degli enti locali, la gestione delle risorse pubbliche e ridurre la burocrazia, così da rendere i Comuni più veloci nel rispondere ai bisogni della popolazione. In Anci - conclude - stiamo lavorando proprio per anticipare le soluzioni ai problemi di domani”.

Hanno dormito in strada, la scorsa notte, gli operai ex Ilva di Cornigliano, a Genova che ieri hanno occupato la fabbrica e sono scesi in strada per protestare contro il mancato accordo con il governo sul futuro della fabbrica.
Questa mattina alle 7 si è tenuta un'assemblea, oggi potrebbero tornare il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis che già ieri hanno portato la propria vicinanza ai lavoratori.
Alle 8 circa quindi, sulla A10 Genova-Savona, nel tratto compreso tra Genova Pra' e l'allacciamento A10/A7 verso Genova, la manifestazione dei lavoratori dell'ex Ilva che sta interessando la viabilità ordinaria. Si registrano 8 km di coda.
Per lo stesso motivo, si registrano code in uscita alla stazione di Genova Aeroporto per chi proviene da Savona. In A7 code in uscita a Genova Sampierdarena e 4 km di coda nel tratto compreso tra l'allacciamento A7/A12 e Genova Sampierdarena in direzione Genova. Inoltre, registrano 2 km di coda in A12 Genova-Sestri Levante nel tratto compreso tra Genova est e l'allacciamento A12/A7 in direzione Genova. Per le lunghe percorrenze gli utenti in viaggio verso Milano o Livorno si consiglia di percorrere la A26 Genova-Gravellona Toce.
"La settimana scorsa avevamo sospeso le iniziative di mobilitazione, lo sciopero e le assemblee perché il governo ci aveva convocati ma ci aspettavamo risposte completamente diverse. Oggi dobbiamo mettere in campo iniziative di mobilitazione, a partire dall'occupazione all'interno dello stabilimento", annuncia intanto Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto, parlando con i lavoratori dello stabilimento.
L'iniziativa si rende necessaria, spiega, "per dimostrare al governo che il piano di chiusura che ci hanno presentato è inaccettabile. Ieri hanno provato a smorzare le responsabilità, adesso basta: anche i commissari sostengono il governo e cercano di prendere per il culo i lavoratori dicendo che non ci sono 6mila lavoratori in cig ma 4.550 in cassa integrazione e 1500 in formazione per 96mila ore. Abbiamo fatto due calcoli e non raggiungeremmo nemmeno otto giorni a testa".
"Prepariamoci - sottolinea - perché non sarà una passeggiata, non sarà una sola giornata di mobilitazione, questo è solo l'inizio. Facciamoci sentire del governo perché se non ritireranno il piano di chiusura noi continueremo".
E' cominciata quindi l'assemblea unitaria a cui sono stati chiamati a partecipare i lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria, convocata da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Usb, sindacati dei metalmeccanici dello stabilimento siderurgico, dopo la rottura della trattativa a seguito dell'incontro con il governo e della mobilitazione e dello sciopero annunciati in tutti i siti del gruppo dai sindacati confederali. Dopo aver iniziato all'interno i lavoratori si sono spostati in un piazzale esterno perché il numero era aumentato. Anche gli operai dell'indotto sono mobilitati in un'altra area della fabbrica.
Biagio Prisciano, segretario della Fim Cisl intervenendo con un megafono davanti alla folla di lavoratori, dopo gli altri rappresentanti sindacali, ha detto che "da questo momento, dalle 9, proclamiamo lo sciopero, per 24 ore, perché deve passare un messaggio: a Taranto non ci si accontenta della cassa integrazione, del metadone di Stato. Noi vogliamo un lavoro pulito, che rispetti salute e ambiente. Non vogliamo più ammalarci, né noi, né quelli che sono all'esterno". Subito dopo gli operai si stanno recando a piedi verso la direzione dell'azienda intenzionati a occuparla. Poi all'esterno comincerà l'assemblea vera e propria. Lì probabilmente verranno raggiunti dagli operai dell'indotto.
"E quando i segretari generali nazionali - ha aggiunto Prisciano - hanno chiesto al governo non solo la prospettiva dello stabilimento ma di riaprire da subito una disposizione, una interlocuzione sugli strumenti straordinari per tutti i lavoratori hanno fatto scena muta", ha aggiunto.
"E' preoccupante: per la prima volta nella storia dello stabilimento di Taranto fermano la cokerie e le batterie e quelle poche linee di laminazione. E quando gli chiediamo: dal 1° marzo che succede? Ai 6.000 cassintegrati che succede? Non ci rispondono. Non deve passare il messaggio - ha evidenziato - che a Taranto si sta bene, perchè prendiamo lo stipendio a fine mese, perchè ci riconoscono la cassa integrazione, assolutamente no".
"Noi - prosegue - dobbiamo far sentire la nostra voce, dobbiamo far sentire la dignità di ognuno di noi che ci stanno strappando. Ma la politica, che pensa alle elezioni regionali, dove sta? Si permettono solo di utilizzare lo stabilimento e i lavoratori per scopi elettorali. E noi di questo ci siamo stancati. E non permetteremo a nessuno che si faccia cassa e ci risparmino i soldi sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie".

Hanno dormito in strada, la scorsa notte, gli operai ex Ilva di Cornigliano, a Genova che ieri hanno occupato la fabbrica e sono scesi in strada per protestare contro il mancato accordo con il governo sul futuro della fabbrica.
Questa mattina alle 7 si è tenuta un'assemblea, oggi potrebbero tornare il presidente della Regione Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis che già ieri hanno portato la propria vicinanza ai lavoratori.
La protesta è scattata ieri contro il piano del governo che secondo Armando Palombo storico delegato Fiom Cgil della ex Ilva di Cornigliano e Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova "porta alla chiusura della fabbrica con la conseguenza che a Genova abbiamo mille posti di lavoro a rischio, mille famiglie che rischiano di perdere il loro sostentamento e la fine della siderurgia nella nostra città e nel Paese".
"Dal primo gennaio saranno in 6 mila a livello nazionale a trovarsi in cassa integrazione e dal primo di marzo chiuderanno tutti gli impianti. Chiediamo alle istituzioni locali di non stare in silenzio e di adoperarsi per contrastare la decisione del Governo e impedire la chiusura di Cornigliano", concludono i sindacalisti.
"La settimana scorsa avevamo sospeso le iniziative di mobilitazione, lo sciopero e le assemblee perché il governo ci aveva convocati ma ci aspettavamo risposte completamente diverse. Oggi dobbiamo mettere in campo iniziative di mobilitazione, a partire dall'occupazione all'interno dello stabilimento", annuncia intanto Francesco Brigati, segretario generale Fiom-Cgil di Taranto, parlando con i lavoratori dello stabilimento.
L'iniziativa si rende necessaria, spiega, "per dimostrare al governo che il piano di chiusura che ci hanno presentato è inaccettabile. Ieri hanno provato a smorzare le responsabilità, adesso basta: anche i commissari sostengono il governo e cercano di prendere per il culo i lavoratori dicendo che non ci sono 6mila lavoratori in cig ma 4.550 in cassa integrazione e 1500 in formazione per 96mila ore. Abbiamo fatto due calcoli e non raggiungeremmo nemmeno otto giorni a testa".
"Prepariamoci - sottolinea - perché non sarà una passeggiata, non sarà una sola giornata di mobilitazione, questo è solo l'inizio. Facciamoci sentire del governo perché se non ritireranno il piano di chiusura noi continueremo".
E' cominciata quindi l'assemblea unitaria a cui sono stati chiamati a partecipare i lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria, convocata da Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil e Usb, sindacati dei metalmeccanici dello stabilimento siderurgico, dopo la rottura della trattativa a seguito dell'incontro con il governo e della mobilitazione e dello sciopero annunciati in tutti i siti del gruppo dai sindacati confederali. Dopo aver iniziato all'interno i lavoratori si sono spostati in un piazzale esterno perché il numero era aumentato. Anche gli operai dell'indotto sono mobilitati in un'altra area della fabbrica.
Biagio Prisciano, segretario della Fim Cisl intervenendo con un megafono davanti alla folla di lavoratori, dopo gli altri rappresentanti sindacali, ha detto che "da questo momento, dalle 9, proclamiamo lo sciopero, per 24 ore, perché deve passare un messaggio: a Taranto non ci si accontenta della cassa integrazione, del metadone di Stato. Noi vogliamo un lavoro pulito, che rispetti salute e ambiente. Non vogliamo più ammalarci, né noi, né quelli che sono all'esterno". Subito dopo gli operai si stanno recando a piedi verso la direzione dell'azienda intenzionati a occuparla. Poi all'esterno comincerà l'assemblea vera e propria. Lì probabilmente verranno raggiunti dagli operai dell'indotto.

Operava come una normale clinica di chirurgia estetica, con tanto di sala operatoria, anestesista e chirurgo, ma in realtà la struttura era completamente abusiva. È quanto scoperto dalla Polizia di Stato in un ambulatorio illegale di Viale Palmiro Togliatti, a Roma, pubblicizzato su siti internet in lingua cinese e rivolto esclusivamente a cittadini cinesi. L’indagine, avviata dalla Divisione Amministrativa della Questura di Roma, è partita da un annuncio apparso online lo scorso giugno, nel quale venivano offerti interventi estetici invasivi - come mastoplastiche additive, liposuzioni e addominoplastiche – a fronte di pagamenti di migliaia di euro e con tanto di servizio di trasporto per i clienti.
Dall’offerta 'sospetta' sono partite le verifiche degli agenti sulla società gestrice della struttura. Nel corso dei successivi sopralluoghi, è emerso che la clinica operava in locali diversi da quelli autorizzati dalla Regione Lazio e senza le necessarie certificazioni sanitarie. Peraltro, pur risultando abilitata solo a interventi minori, in realtà 'ospitava' operazioni di chirurgia maggiore, che, in quanto tali, prevedono l’anestesia totale e standard di sicurezza molto più elevati. Cristallizzato il quadro indiziario, il blitz degli agenti della Divisione Amministrativa e della Polizia Scientifica è scattato nel giorno in cui era programmato un nuovo intervento. All’interno della struttura, già allestita come una sala operatoria – con ferri chirurgici, macchinari per anestesia, bombole di ossigeno e medicinali pronti all’uso – è stata trovata la completa 'equipe' medica pronta ad accogliere, nella sala di attesa, una paziente cinese in procinto di sottoporsi ad un intervento di addominoplastica per il quale aveva già pagato 6.500 euro.
La donna, identificata, è risultata irregolare sul territorio nazionale e, pertanto, accompagnata all’Ufficio immigrazione della Questura per gli approfondimenti necessari alla valutazione di una sua eventuale espulsione. Nei suoi confronti, il Questore di Roma ha disposto l’ordine di allontanamento dall’Italia. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la clinica era attiva da almeno sei mesi ed eseguiva regolarmente interventi di chirurgia estetica ad alto rischio, senza alcuna autorizzazione e in condizioni potenzialmente pericolose per la salute dei pazienti. L’intera struttura, insieme a strumentazioni e medicinali, è stata posta sotto sequestro dalla Polizia di Stato.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato la legge per la divulgazione dei file relativi al caso Epstein da parte del Dipartimento di Giustizia. Lo ha annunciato lo stesso Trump su Truth Social, pur continuando a definire ''una bufala'' la richiesta di pubblicazione dei file sostenuta soprattutto dai Democratici. "Forse la verità su questi Democratici e sui loro legami con Jeffrey Epstein sarà presto svelata", ha aggiunto Trump su Truth.
La legge impone al procuratore generale Pam Bondi di divulgare tutti i documenti non classificati relativi a Epstein entro 30 giorni. La legge consente a Bondi di nascondere o censurare informazioni che potrebbero compromettere un'indagine federale.
Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato ieri la declassificazione dei documenti relativi a Jeffrey Epstein, dopo che il presidente americano Trump aveva cambiato posizione chiedendo ai repubblicani di sostenere la pubblicazione.
Dopo la Camera, anche il Senato ha quindi detto sì alla legge bipartisan che impone al Dipartimento di Giustizia di rendere pubblici tutti i fascicoli relativi al caso. La misura è stata approvata con un sostegno schiacciante, ottenendo 427 voti a favore e 1 contrario (del deputato repubblicano Clay Higgins della Louisiana) alla Camera e l'unanimità dal Senato.

Stasera, giovedì 20 novembre, serata speciale con 'La Ruota della Fortuna'. Il game show di Canale 5, condotto da Gerry Scotti approda in prima serata con: 'La Ruota dei Campioni'.
L’appuntamento speciale con il game show, che sta appassionando ogni sera milioni di spettatori, sarà un torneo che vedrà sfidarsi i nove campioni che hanno vinto i montepremi più alti nel corso di questa stagione. 'La Ruota dei Campioni' sarà articolata in tre incontri tematici – da quattro round ciascuno - in cui si sfideranno tre giocatori alla volta: i tre concorrenti che avranno guadagnato di più, si scontreranno in un’ultima manche.
Chi avrà ottenuto il montepremi totale maggiore, verrà proclamato Campione dei Campioni e giocherà a 'La Ruota delle Meraviglie', che sarà ancora più ricca, con la possibilità di vincere fino a 300.000 euro. Al fianco di Gerry Scotti, immancabile la presenza di Samira Lui.

L’attesa è terminata. Stasera, giovedì 20 novembre, debutta su Rai1 alle 21.30 la terza stagione di 'Un professore'. La serie (una coproduzione Rai Fiction - Banijay Studios Italy) diretta da Andrea Rebuzzi, con un cast che comprende tra conferme e new entry Claudia Pandolfi, Nicolas Maupas, Damiano Gavino, Nicole Grimaudo, Dario Aita, Pia Engleberth, Elisa Cocco, Luna Miriam Iansante, Davide Di Vetta, Margherita Aresti, Alice Lupparelli riporterà il pubblico nelle vite di allievi e insegnanti del liceo Da Vinci. La maturità è alle porte per la 5/a B e non mancano novità, ritorni più o meno graditi, delusioni e sogni. Ad esempio il protagonista, il professore di filosofia Dante (Gassmann), si trova a dover gestire il rapporto complicato con la nuova preside (Grimaudo), quello sempre in divenire con Anita (Pandolfi), anche lei quest'anno insegnante nel liceo, l'arrivo di Leone, un suo ex allievo, come nuovo professore di fisica (Aita) e il ritorno a casa dalla madre Virginia (Engleberth).
"Per me è una grande soddisfazione tornare in tv -dice Alessandro Gassmann- da giovedì 20 novembre sarò di nuovo nei panni di Dante su Rai1. Sono davvero felice, sento un affetto ancora più intenso da parte del pubblico. Non capita spesso di trovare un ruolo così calzante, e spero di poterlo portare avanti ancora a lungo. Ormai molti mi percepiscono come un insegnante vero e proprio. Mi succede spesso che le persone mi fermino per strada per chiedermi pareri di filosofia…sorrido tra me e me? Una delle cose più belle della serie è che, genitori e figli, mi confidano che guardandola si innesca un confronto, apre conversazioni tra generazioni".
Gassmann interviene poi sulle polemiche suscitate dalla proposta della Lega di vietare l'educazione alla sessualità nelle scuole elementari e medie. "Credo sarebbe necessario introdurre un percorso di educazione emotiva e sessuale nelle scuole -dice l'attore romano- Non possiamo permettere che siano i contenuti pornografici a formare i nostri ragazzi. È importante aiutarli a capire cosa sia davvero l’amore e cosa invece non lo sia, liberandoli da quella visione aggressiva e falsata che molti assumono perché non hanno altre fonti da cui imparare".
Claudia Pandolfi torna nei panni di Anita: "È sempre come camminare su un filo, conserva ancora quel lato un po’ istintivo che l’ha sempre caratterizzata", spiega l’attrice. "Si impegna, si mette alla prova, inizia persino a insegnare. È una donna sincera, genuina, e continuo a volerle bene. Certo, il rapporto con il figlio Manuel (Damiano Gavino) rimane ancora un po’ problematico".
Damiano Gavino resta saldo nell'amato ruolo di Manuel Ferro: "In questa nuova stagione -dice il giovane attore-ci saranno un sacco di novità. Manuel crescerà molto, giungendo a delle consapevolezze giuste per la sua età, prendendo delle decisioni anche rare, e per questo lo invidio molto. Non ho mai avuto quella mancanza di lucidità per fare delle scelte così irrazionali da cambiarti la vita” e Nicolas Maupas: “Simone a scuola ha sempre avute le idee molto chiare, ma con la maturità inizierà a mancargli la terra sotto ai piedi".

Giornata decisiva per l'Italia verso i Mondiali 2026. Oggi, giovedì 20 novembre, la Nazionale del ct Gennaro Gattuso conoscerà il percorso nei playoff verso il torneo in Usa, Messico e Canada della prossima estate. Gli azzurri dovranno affrontare prima una semifinale, poi la finale per entrare a far parte delle 48 qualificate. Ecco orario del sorteggio, dove vederlo in tv e streaming e possibili avversarie.
Italia, possibili avversarie playoff Mondiali
Com'è il quadro dei playoff? Si sono qualificate come seconde nei gironi Slovacchia, Kosovo, Danimarca, Ucraina, Turchia, Irlanda, Polonia, Bosnia-Erzegovina, Italia, Galles, Albania e Repubblica Ceca, alle quali si aggiungono, via Nations League, Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord.
La ripartizione delle fasce vede in prima Italia, Danimarca, Turchia e Ucraina. In seconda Polonia, Galles, Repubblica Ceca e Slovacchia. In terza Irlanda, Albania, Bosnia ed Erzegovina e Kosovo. In quarta Romania, Svezia, Irlanda del Nord e Macedonia del Nord.
Le squadre di prima e seconda fascia saranno accoppiate rispettivamente con quelle di quarta e terza, giocando la semifinale in casa, mentre la sede della finale sarà decisa dal sorteggio. L'Italia quindi sfiderà in semifinale una tra Svezia, Romania, Macedonia del Nord e Irlanda del Nord.
Sorteggio playoff Mondiali, orario e dove vederlo
Il sorteggio per i playoff dei Mondiali è in programma oggi, giovedì 20 novembre, alle 13 a Zurigo. Le semifinali si giocano il 26 marzo e le finali il 31 marzo. Il sorteggio sarà visibile in chiaro su Rai Sport (canale 58 ) e in diretta tv su Sky Sport 24 (canale 200 di Sky). Sarà disponibile anche in streaming su NOW, RaiPlay, Sky Go o sul sito della Fifa (o canale YouTube).

Cessate il fuoco fragile a Gaza. E' di almeno 24 morti il bilancio dei raid aerei israeliani lanciati ieri pomeriggio sulla Striscia, secondo i media palestinesi. Il Times of Israel riferisce che le Idf hanno condotto raid su obiettivi di Hamas dopo che i miliziani hanno aperto il fuoco contro i militari israeliani a Khan Younis nel sud dell'enclave palestinese.
"Noi la consideriamo una pericolosa escalation attraverso la quale il criminale di guerra Netanyahu cerca di riprendere il genocidio contro il nostro popolo", si legge in una dichiarazione di Hamas in cui si afferma che gli attacchi aerei lanciati sulla Striscia mettono a rischio la tenuta del cessate il fuoco.
Le Idf hanno colpito anche diverse infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale. Lo ha reso noto su X l'esercito israeliano, precisando che i raid sono avvenuti dopo aver diramato avvisi di evacuazione.
Ieri Benjamin Netanyahu ha visitato le truppe israeliane dispiegate in territorio siriano, oltre la linea di demarcazione tra i due Paesi. Il premier ha definito di "immensa importanza" la presenza militare israeliana nella zona cuscinetto in Siria. In un video diffuso dal suo ufficio, Netanyahu ha detto di attribuire "un'importanza immensa alle nostre capacità lì, offensive e difensive, per salvaguardare i nostri alleati drusi e, soprattutto, per salvaguardare Israele e il suo confine settentrionale di fronte alle Alture del Golan. Questa missione può continuare a svilupparsi, contiamo su di voi".
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