
(Adnkronos) - "La prevenzione è un impegno corale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella - che oggi è venuto qui a Napoli per gli Stati generali della prevenzione per mostrare l'interesse della più alta carica dello Stato per la prevenzione - alla presidente Meloni che ha mandato un videomessaggio, all'intervento del ministro della Salute Schillaci. Tutti nella stessa direzione: investire in prevenzione. Abbiamo ereditato una situazione completamente sperequata rispetto alla cura: oggi il Fondo sanitario vede il 95% investito in cura e solo il 5% in prevenzione. Lo scorso anno abbiamo aumentato di 300 milioni di euro, passando da 6,4 a 6,7 miliardi, l'investimento per la prevenzione. Sicuramente non è ancora sufficiente". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, tra i protagonisti degli Stati generali della prevenzione in corso a Napoli.
"Noi, se vogliamo rendere sostenibile il Ssn, dobbiamo fare in modo che gli anziani invecchino conclamando il meno possibile le patologie. Lo dobbiamo fare - ha aggiunto - perché siamo chiamati" a farlo "come comunità scientifica, come professionisti sanitari, come ministero della Salute. Perché rendiamo sostenibile il Ssn in un momento storico in cui non si fanno più figli, ma la popolazione deve invecchiare bene per tenere insieme il sistema".
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(Adnkronos) - "C'è una sempre maggiore attenzione alla sicurezza sul lavoro, poi il tema della perdita di potere d'acquisto delle retribuzioni, ma in generale emerge una maggiore consapevolezza di quelle che sono le criticità. Allo stesso tempo, c'è di soddisfazione per la crescente mobilità nel mercato del lavoro in Italia. Il sistema delle assunzioni e dell'occupazione infatti si muove e cresce, mantenendo delle criticità, come quello del mismatch per le alte professionalità, ma comunque è in movimento". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, commenta, con Adnkronos/Labitalia, l’indagine demoscopica 'Gli italiani e il lavoro', condotta dall’Istituto Piepoli per conto della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, e presentata oggi, a Genova, nel corso della prima giornata del Festival del Lavoro, la manifestazione che si svolgerà fino a sabato 31 maggio presso i Magazzini del Cotone.
"Noi consulenti del lavoro, gestendo 11 milioni di rapporti di lavoro, tra dipendenti e indipendenti, siamo cresciuti esattamente come è cresciuto, non soltanto dal punto di vista numerico, il mondo del lavoro". Così Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, con Adnkronos/Labitalia, a margine dell'l’inaugurazione della mostra 'Prospettive di lavoro. Riforme, cambiamenti, protagonisti': un’esposizione che celebra, in occasione del Festiva del lavoro a Genova, i 60 anni della professione di consulente del Lavoro, e che resterà aperta fino alle ore 13 del 31 maggio.
Attraverso documenti storici, immagini d’epoca, interviste e supporti multimediali, la mostra, allestita al piano terra dei Magazzini del Cotone di Genova, propone un viaggio attraverso la storia del lavoro in Italia, raccontata tramite documenti storici e testimonianze dirette. Un focus particolare è dedicato al ruolo del consulente del lavoro.
E secondo De Luca, "in particolare gli ultimi vent'anni, dalla Legge Biagi in poi, hanno segnato un protagonismo e un attivismo particolare della nostra categoria, che è calata pienamente in tutte quelle che sono le dinamiche che lo stesso Biagi ha disegnato tanti anni fa e che sono attualissime, al punto da essere entrate negli ultimi provvedimenti normativi", ha concluso De Luca.

(Adnkronos) - "La questione infermieristica non riguarda una singola professione, ma l'intera Italia: un Paese che invecchia sempre di più e con sempre maggiori bisogni socio-sanitari. Nelle nostre regioni, sempre più persone vivranno con patologie croniche già diagnosticate, per le quali la sfida non sarà solo clinica, ma soprattutto assistenziale: prevenzione secondaria e terziaria, gestione quotidiana delle terapie, educazione alla salute, monitoraggio, attivazione delle reti comunitarie, sviluppo o mantenimento dell'indipendenza. E' un cambiamento epocale che chiama in causa il territorio, non come luogo residuale, ma come fulcro del sistema sanitario". Lo ha detto la presidente della Fnopi - Federazione nazionale Ordini professioni infermieristiche, Barbara Mangiacavalli, in occasione della presentazione, oggi a Roma a Palazzo Rospigliosi, del primo Report sulle professioni infermieristiche realizzato da Fnopi in collaborazione con la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa.
"Non possiamo permetterci di rimanere ancorati a un modello che non risponde più alle esigenze reali delle persone. Il futuro della sanità si gioca nelle case, nei quartieri, nelle relazioni", evidenzia Mangiacavalli, "e sarà il capitale umano - adeguatamente formato, valorizzato e integrato - a fare la differenza. Il problema della carenza infermieristica, analizzato in tutto il rapporto, non si risolve solo con incentivi economici". Serve "rendere attrattiva la professione, offrendo reali possibilità di carriera clinica, percorsi di crescita e riconoscimento professionale", conclude.
Leggi tutto: Ordini infermieri: "Contro carenza servono attrattività professione e incentivi"
Diverse squadre a terra
Oristano
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Allarme incendi in provincia di Oristano. Nel pomeriggio le fiamme sono divampate in località C.Madau a Solarussa, nei pressi della provinciale che
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