(Adnkronos) - "Se mostrassi mia figlia sui social guadagnerei il doppio". Elena Santarelli ha condiviso un lungo sfogo sui social in cui si è schierata contro il cosiddetto 'sharenting', la pratica sempre più diffusa tra influencer e genitori social di condividere pubblicamente le foto dei propri figli. In particolare la showgirl ha criticato quei contenuti che coinvolgono bambini nella sponsorizzazione di prodotti commerciali.
"Non è divertente per me vedere queste scene", ha scritto Santarelli, riferendosi a video pubblicati da mamme influencer che usufruiscono dell'immagine dei propri figli per promuovere prodotti per la cura della pelle. "I bambini devono fare i bambini, è duro fare i genitori ma qualcuno deve farlo. Il nostro compito è di educare e fargli fare cose da bambini. Non so dove arriveremo, non lo so più", ha aggiunto la showgirl, mamma di due bambini, Giacomo, di 15 anni, e Greta Lucia di 9 anni.
"Tra qualche anno tanti di questi bambini porteranno in tribunale i loro genitori e spero che vengano risarciti", ha aggiunto la 43enne che ha sempre mantenuto un basso profilo riguardo la sua vita privata. E con fermezza ha concluso: "Se mostrassi mia figlia, forse, guadagnerei il doppio, ma ho deciso di non farlo e sono felice così. Credo di fare la cosa giusta per lei e per noi".
(Adnkronos) - La celiachia è una malattia cronica che richiede una rigorosa aderenza a una dieta priva di glutine per tutta la vita. Questo, può comportare un impatto significativo anche a livello psicologico sui bambini e sulle loro famiglie. La diagnosi può essere un momento di preoccupazione per i genitori e, a seconda dell'età, anche per il bambino. A fare il punto è Adelia Lucattini, psichiatra e psicoanalista, ordinario della Società Psicoanalitica Italiana ed esperta di bambini e adolescenti. A che età, possono manifestarsi generalmente le prime manifestazioni della celiachia nei bambini? "La celiachia è una malattia autoimmune, il sistema immunitario reagisce al glutine, una proteina presente in alcuni cereali come grano, orzo, segale e farro. Il sistema immunitario reagisce al glutine danneggiando la mucosa dell’intestino tenue. Questo - risponde la psichiatra - provoca infiammazione, malassorbimento dei nutrienti e vari sintomi. Le prime manifestazioni cliniche della celiachia nei bambini possono comparire già tra i 6 mesi e i 2 anni di età, cioè dopo l’introduzione del glutine nell’alimentazione, solitamente attraverso pappe, farine o pane".
"Sapere che i bambini con celiachia, se seguono un’alimentazione senza glutine come da prassi medica, e sono ben seguiti e sostenuti psicologicamente, crescono sani, attivi, sereni, pienamente inseriti nella vita sociale e con ottimi risultati scolastici", precisa Lucattini. I sintomi classici della celiachia "si verificano in una minoranza di pazienti celiaci, mentre i bambini più grandi presentano sintomi minimi o atipici. I test sierologici per la celiachia - aggiunge - devono essere eseguiti nei pazienti con diarrea cronica o intermittente inspiegabile, ritardo della crescita, perdita di peso, nausea, vomito, dolore addominale cronico, distensione addominale, stipsi cronica, stomatite aftosa ricorrente e aumento anomalo degli enzimi epatici".
Ritiene siano aumentati i casi di celiachia dei bambini negli ultimi anni? "Si stima che la prevalenza della celiachia nella popolazione generale sia pari all'1% a livello mondiale. La sua prevalenza varia a seconda delle variazioni geografiche ed etniche. La prevalenza della celiachia - spiega - è aumentata significativamente negli ultimi trent’anni grazie alla maggiore conoscenza e consapevolezza dei medici e all'uso diffuso di test diagnostici altamente sensibili e specifici per la celiachia. Nonostante la maggiore consapevolezza e conoscenza della celiachia, si stima che circa il 95% dei pazienti celiaci non riceva ancora una diagnosi. Studi recenti indicano che il numero di casi clinicamente diagnosticati è aumentato negli ultimi decenni, in Italia vi è un'elevata prevalenza, l’1,65% tra i bambini in Italia, colpisce più frequentemente le femmine ed è più frequente nel Sud Italia".
Quali sono a suo avviso, i segnali a cui prestare attenzione? "I sintomi classici nei bambini piccoli includono: diarrea cronica, scarso accrescimento (bassa statura, scarso aumento di peso), addome gonfio, irritabilità e insonnia, perdita di appetito. Tuttavia, sempre più frequentemente - osserva - la celiachia si presenta in forme non classiche o atipiche, anche in età scolare o adolescenziale, con sintomi come anemia da carenza di ferro, dolori addominali ricorrenti, stitichezza, mal di testa, problemi di crescita lievi o isolati, disturbi dell’umore o del comportamento dovuti alla sofferenza protratta per i dolori fisici cronici. Oggigiorno la celiachia è considerata una malattia sistemica che può causare ritardo della crescita, bassa statura, pubertà ritardata, ipoplasia dello smalto dentale, osteopenia/osteoporosi, anemia sideropenica (da carenza di ferro), stomatite ricorrente, dermatite erpetiforme, artralgia/artrite anche nella popolazione pediatrica con celiachia. Inoltre, i pazienti con celiachia possono presentare un'ampia gamma di sintomi neurologici come mal di testa, parestesia, neuroinfiammazione, ed anche disturbi psicologici come fobia, ansia e depressione".
Può esserci, in particolare, una correlazione tra disturbi alimentari e celiachia? "La relazione tra celiachia e disturbi alimentari sembra essere bidirezionale. Nei bambini con sintomi celiaci non diagnosticati, mangiare può causare dolore addominale, gonfiore e diarrea, insonnia, tutti fattori che possono portare a un rapporto problematico con il cibo, per la paura di stare male. A complicare ulteriormente la relazione - avverte Lucattini - c'è il fatto che l'anoressia nervosa e la celiachia condividono molte somiglianze, tra cui sintomi gastrointestinali e perdita di peso potenzialmente fatale. I risultati di una ricerca pubblicata su 'Psychiatric Times' (2025) hanno mostrato che i pazienti con celiachia avevano un rischio aumentato di 1,48 per l'anoressia nervosa anche nell’infanzia. Anche i dati sulla bulimia mostrano una potenziale correlazione, infatti, nei pazienti con celiachia, l'incidenza della bulimia nervosa è di poco superiore al 7%. Vale anche la pena considerare la complessità del trattamento della celiachia in un piccolo paziente che stia già limitando l'assunzione di cibo. Importante, a riguardo, la consultazione di una équipe multidisciplinare che prenda in carico in toto il bambino con la sua patologia, fisica e psicologica".
La celiachia può incidere anche sulla qualità del sonno dei bambini? "Secondo uno studio pubblicato sul 'Journal of Clinical Sleep Medicine' (2023), i disturbi del sonno sono più frequenti nei pazienti con celiachia non trattati e tendono a migliorare con l'introduzione di una dieta senza glutine, indipendentemente dai sintomi gastrointestinali. Ciò - prosegue Lucattini - suggerisce che esiste una relazione tra celiachia e disturbi del sonno che però possono persistere anche se i bambini fanno una dieta rigidamente senza glutine. Questo per varie ragioni, la celiachia è comunque una malattia infiammatoria sistemica per cui i bambini hanno reflusso e mal di stomaco. Inoltre, è ancora troppo sottovalutata la contaminazione del cibo. È noto che la farina vola e si deposita sui cibi, oltre a ciò, è indispensabile un lavaggio accuratissimo di pentole, stoviglie e posate, non solo a casa, ma anche a scuola e dagli amici".
Quanto è importante il sonno per i bambini? "Il sonno è fondamentale per la salute fisica e mentale dei bambini. Buone abitudini del sonno sono legate ad un buon funzionamento mentale, a migliori risultati scolastici, ad una migliore regolazione emotiva e della qualità della vita. Al contrario, durate del sonno più brevi sono state associate a esiti negativi per la salute fisica e mentale. Poiché la perdita di sonno è associata a un'ampia gamma di difficoltà e problemi in molti ambiti della vita, il suo impatto negativo può avere conseguenze molto serie nei bambini con patologie croniche. Il riconoscimento precoce di questi problemi può evitare le conseguenze negative e migliorare la qualità della vita dei bambini celiaci".
In questi casi, la celiachia può portare ansia e depressione nei bambini? Quali sono, in particolare, i fattori psicologici da non sottovalutare? "I risultati di una ricerca pubblicata su 'Psychiatric Times' (2025) hanno dimostrato che nel 39% dei bambini con celiachia, confermata da biopsia, hanno mostrato livelli preoccupanti di ansia e depressione - osserva - La letteratura scientifica ha rilevato che i pazienti con celiachia hanno un rischio 2,26 volte maggiore di soffrire di ansia e un rischio 3,36 volte maggiore di sviluppare depressione. Depressione e ansia sono conseguenze della sofferenza fisica, dell’attenzione a consumare cibi senza glutine fin da piccoli, delle difficoltà di convivere con i sintomi fisici celiachia, di fatto una manifestazione psicologica profonda della condizione stessa. I risultati sul disturbo da deficit di attenzione/iperattività (Adhd) non sono così solidi come quelli relativi a depressione e ansia, anche se la depressione nell’infanzia spesso si presenta come agitazione psicomotoria con anche difficoltà di attenzione.
Secondo le Linee Guida internazionali, qual è l’iter diagnostico più indicato per affrontare la malattia? Secondo le Linee Guida ESpghan 2024, l’iter diagnostico della celiachia nei bambini è strutturato per essere accurato ma il meno invasivo possibile. Innanzitutto, i sintomi presentati dal bambino devono rientrare in quelli noti per la celiachia. Le analisi del sangue sono significative se: vi sono valori elevati di anticorpi anti-transglutaminasi IgA (tTGA) superiori a dieci volte il valore normale; se vi è positività degli anticorpi anti-endomisio (Ema) in un secondo prelievo. Geneticamente - osserva - la presenza del gene Hla-DQ2 o DQ8 (che conferma predisposizione genetica). Se tutte queste condizioni sono soddisfatte, non è necessario eseguire una biopsia intestinale, altrimenti si rende (colonscopia in sedazione, il bambino deve essere addormentato)".
Perché può essere importante il supporto psicoanalitico nella gestione della celiachia? "La psicoterapia psicoanalitica e l’analisi possono svolgere un ruolo prezioso nella gestione della celiachia, soprattutto nei bambini e ragazzi che vivono la malattia con disagio emotivo, conflittualità interna o difficoltà di adattamento sociale. La celiachia, infatti, non è solo una malattia intestinale, ma può diventare un elemento centrale nella costruzione dell’identità del bambino, del suo rapporto con il corpo, con gli altri e con le regole. Poiché i bambini celiaci sviluppano un’ansia anticipatoria, un sentimento di vergogna e un evitamento, la psicoterapia psicoanalitica consente di lavorare su questi vissuti e sulla possibilità di integrare il limite senza esserne definiti - suggerisce la psichiatra - La psicoterapia aiuta il bambino e la famiglia a rielaborare la malattia non come colpa o punizione, ma come parte della propria storia. Può anche sostenere i genitori, spesso preoccupati o incerti su come parlare della malattia senza trasmettere ansie e paure. Inoltre, può aiutare nella vita sociale, a scuola e con gli amici, poiché il bambino può sentirsi escluso, diverso o limitato (ad esempio durante le merende, le feste, le gite). Un percorso psicoterapeutico può aiutarlo a sentire l’appartenenza al gruppo senza rinnegare la propria condizione, sviluppando così capacità di resilienza e aumentando l’autostima. La gestione della celiachia, una volta comprese le indicazioni e le regole, diventa una routine, vissuta con serenità".
Quali consigli si sente di dare ai genitori di bambini con celiachia? "Se si nota qualcosa che non va, anche piccoli cambiamenti nel comportamento, nel rendimento scolastico, nel benessere quotidiano e nel sonno, vale la pena parlarne con il pediatra e valutare la possibilità di fare esami specifici per la celiachia - evidenzia - Importante: non iniziare mai una dieta senza glutine 'di prova' prima della diagnosi. La dieta può falsare gli esami e ritardare la diagnosi corretta. La dieta deve iniziare, in caso, solo su indicazione precisa da parte del medico; essere un riferimento sicuro, senza paura e senza vergogna, capace di accompagnare il proprio figlio nell’accettazione e nella gestione della sua unicità; aiutare i propri figli ad un’educazione alimentare specifica, rendendoli partecipi attivamente e insegnando gradualmente le regole della dieta senza glutine, in modo giocoso per i più piccoli e più informativo per i più grandi; come in tutte le malattie croniche, i bambini celiaci - conclude hanno necessità di essere accompagnati nella loro crescita da una psicoterapia psicoanalitica o un’analisi, che talvolta prosegue anche durante l’adolescenza quando iniziano ad uscire con gli amici".
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(Adnkronos) - "Ho firmato la circolare esplicativa, indirizzata ai medici veterinari e ai farmacisti, alle istituzioni e a tutti gli operatori del settore coinvolti, che autorizza l’utilizzo in deroga del farmaco Veklury, a base di remdesivir, per il trattamento della peritonite infettiva felina (Fip)". Lo annuncia il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. "Come promesso lo scorso 20 maggio, manteniamo l’impegno assunto verso milioni di famiglie italiane che convivono con un gatto, e verso il mondo dei volontari, dei gattili e dei professionisti che da anni attendono una risposta concreta per contrastare una malattia ad altissima letalità e per la quale invece è disponibile una cura efficace", prosegue Gemmato.
Il Remdesivir, contenuto nel medicinale umano Veklury, potrà ora essere prescritto 'in deroga' dal medico veterinario tramite ricetta elettronica veterinaria (Rev), esclusivamente per il trattamento della Fip e sotto sua diretta responsabilità. "Superiamo il limite di utilizzo del remdesivir all’ambito umano e all’impiego ospedaliero anti Covid", afferma il sottosegretario. "Un passaggio possibile consentito dalle norme vigenti, come avevo anticipato nei giorni scorsi. Ringrazio l’Aifa e la Direzione Generale competente del ministero della Salute che si sono immediatamente attivate su mio impulso e che hanno individuato in breve tempo una soluzione. Anticipiamo così di oltre un anno la scadenza prevista dal regolamento Ue 2024/1973 che prevede che il remdesivir sia consentito per il trattamento della Fip nei gatti a partire dall’8 agosto 2026", spiega il sottosegretario.
"Avevamo preso un impegno preciso e oggi lo manteniamo. Questa misura è una risposta concreta per tutelare la salute animale, parte integrante della salute pubblica e del nostro benessere collettivo e a tutela dei nostri piccoli amici", conclude il sottosegretario Gemmato. La Fip è una patologia virale ad elevata mortalità (fino al 96%) che fino ad oggi non disponeva di una terapia autorizzata in ambito veterinario. L’approvvigionamento del remdesivir potrà ora avvenire presso i grossisti o le farmacie veterinarie, secondo quanto previsto dall’articolo 23 del decreto legislativo 7 dicembre 2023, n. 218.
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(Adnkronos) - Palpitazioni e tachicardia, tremori, insonnia, dimagrimento, intolleranza al caldo, nervosismo, aumento dell’appetito. Sono tutti sintomi correlati all’aumento degli ormoni tiroidei nel sangue, cioè ad una condizione di ipertiroidismo, tipica ad esempio della malattia di Basedow-Graves. Ma un paziente su tre di quelli affetti da Basedow, può presentare anche sintomi extra-tiroidei, associati a fenomeni non direttamente correlati alla produzione di ormoni tiroidei.
"Tra i più complessi da gestire – spiega Alfredo Pontecorvi, ordinario di Endocrinologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore e Direttore della Uoc di Endocrinologia e Diabetologia di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs - c’è la malattia oculare tiroidea (Thyroid eye disease, Ted), che può manifestarsi con segni e sintomi aspecifici, quali occhio rosso, sensazione di corpo estraneo nell’occhio, aumento di lacrimazione, fino a sintomi più critici quali la proptosi, l’esoftalmo (occhio sporgente, che può arrivare all’evento grave e drammatico della lussazione del globo oculare), la comparsa di danni a livello corneale (dovuti al fatto che la palpebra non riesce più a coprire completamente l’occhio), fino a quadri molto più critici, quali la compressione del nervo ottico, col rischio di perdita della vista".
L’interessamento oculare può essere correlato al fenomeno autoimmune, che è alla base della malattia di Basedow e quindi alla produzione di anticorpi anti-recettore del Tsh. "I recettori per il Tsh – spiega Edoardo Vergani, specialista in endocrinologia presso Fondazione Policlinico Gemelli Irccs - infatti sono presenti, oltre che sulla tiroide, anche nel tessuto adiposo dell’orbita. Alla malattia oculare può però contribuire anche un’infiammazione cronica, che ha come punto focale i fibroblasti che rilasciano matrice connettivale a livello dell’orbita; è questo accumulo di materiale nell’orbita, che 'spinge' in avanti il globo oculare e provoca l’esoftalmo. Raramente, la malattia di Basedow può esordire con i sintomi oculari, quando ancora quelli sistemici non sono presenti".
Tra i fattori di rischio dell’orbitopatia tiroidea - riporta una nota - c’è il fumo di sigaretta e un’iperfunzione tiroidea non gestita adeguatamente; traumi accidentali e stress rappresentano un possibile innesco. "In ambito di orbitopatia tiroidea – prosegue Vergani - distinguiamo una fase attiva, che può essere gestita con terapia farmacologica, e una fase cronica di malattia, dove può essere indicato un approccio chirurgico. Molto importante dunque la diagnosi precoce, che consente di intervenire farmacologicamente e di bloccare la patologia sul divenire, nella fase 'attiva' di malattia".
Al momento, "il gold standard del trattamento - prosegue Vergani - prevede l’utilizzo di boli di cortisonici per 12 settimane, accompagnati da una terapia immunosoppressiva orale (es. con il micofenolato mofetile). Nelle forme più lievi, si intervenire con una terapia topica. Sono allo inoltre studio nuovi farmaci su nuovi target di malattia che riguardano l’attività fibroblastica (es. recettore dell’Igf-1 a livello endo-orbitario), ma anche contro gli anticorpi anti-recettore del Tsh (anticorpi monoclonali e small molecule che intercettano questi anticorpi o nel sangue o a livello dell’orbita) e infine farmaci che intercettano la tempesta citochinica, da utilizzare all’esordio dell’infiammazione (anticorpi contro l’interleuchina 6 e anti-recettore dell’interleuchina-6)".
La diagnosi è sostanzialmente clinica e può essere completata con una serie di esami. Il fatto che ci sia una malattia tiroidea di base e la presenza di anticorpi anti-recettore del Tsh (Trab) è molto orientativo. "L’ideale sarebbe comprendere, attraverso il dosaggio di alcuni biomarcatori – afferma Pontecorvi - quale sia il pathway principale di malattia, per indirizzarsi verso la terapia a target più mirata per un determinato paziente. Il Policlinico Gemelli sta prendendo parte a molti dei trial clinici su queste nuove terapie putative".
Molto importante è la valutazione oculistica del paziente con orbitopatia tiroidea, per poter definire la gravità del problema (entità dell’esoftalmo, pressione endo-oculare, danno del visus). Responsabili dell’Ambulatorio oculistico della Orbitopatia tiroidea sono Gustavo Savino, docente di Oculistica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della Uoc Oncologia oculare di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs, e il dott. Giovanni Cuffaro. Può essere utile effettuare una risonanza magnetica (per definire meglio il grado di attività di malattia) o la Tac (che è di aiuto al chirurgo, per orientare verso un eventuale intervento di decompressione orbitaria, ma anche per la correzione chirurgica dello strabismo o interventi sulla palpebra). Una volta definita l’attività di malattia e la gravità del quadro clinico, l’endocrinologo e l’oculista scelgono la migliore terapia per il paziente.
"I pazienti con interessamento oculare in Italia- sottolinea Savino, docente - sono circa 80.000, ma il numero reale è probabilmente molto più elevato considerando le forme lievi spesso misconosciute. È sicuramente la manifestazione della malattia di Graves più evidente e la più complessa da trattare, con elevato impatto sulla vita di relazione. È tuttavia probabile che, nel prossimo futuro, grazie alle nuove terapie biologiche e poli-farmacologiche, ci sarà una importante riduzione della necessità di intervenire chirurgicamente".
"Fondamentale dunque è la gestione multidisciplinare di questi pazienti – conclude Pontecorvi -. Centri di terzo livello come quello di Fondazione Policlinico Gemelli, in grado di impostare un percorso completo per il paziente, avvalendosi di più figure specialistiche, rappresentano il gold standard per la loro gestione". L'ambulatorio è coordinato per la parte endocrinologica dal professor Alfredo Pontecorvi e dal dottor Edoardo Vergani; responsabili per la parte oculistica sono il professor Gustavo Savino e il dottor Giovanni Cuffaro. Gli specialisti che rappresentano il nucleo centrale di questo ambulatorio, possono inoltre a seconda dei casi avvalersi di una serie di consulenti, dal chirurgo endocrino, al medico nucleare, al radioterapista, al reumatologo, all'otorinolaringoiatra, all'ortottista.
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(Adnkronos) - Il calendario del campionato di Serie A 2025-2026 prende forma oggi, 6 giugno, con il sorteggio a Parma. La sfida al Napoli campione d'Italia parte con la prima giornata in programma il 24 agosto 2025, l'ultima si gioca il 24 maggio 2026. Inter, Juve, Milan, Napoli, Roma, Lazio e Atalanta, così come tutte le altre squadre, sono pronte a scoprire il proprio percorso in campionato.
La Serie A si interromperà solo in occasione delle 4 finestre dedicate alle Nazionali (7 settembre, 12 ottobre, 16 novembre, 29 marzo) e nel periodo natalizio si giocherà il weekend del 21 dicembre, del 28 dicembre e del 3 gennaio, oltre al turno infrasettimanale del 6 gennaio.
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(Adnkronos) - Gian Piero Gasparini è il nuovo allenatore della Roma. Da questo momento, anche ufficialmente. Arriva su una panchina ingombrante forte dei risultati del 'miracolo' Atalanta, portata in 9 anni stabilmente in Champions League e alla conquista di una storica Europa League, ma ci arriva con un profilo da 'non romanista'.
Gasperini non è Claudio Ranieri e non è neanche Daniele De Rossi, ma può giocarsi la grande scommessa di diventarlo sul campo, come è stato capace di fare Josè Mourinho. Se ci sono pochi dubbi sul piano tecnico e dell'esperienza maturata in una lunga carriera, a fare la differenza saranno i comportamenti, che a Roma contano più che altrove, oltre agli stessi risultati, ovviamente.
Molto dipenderà dalla capacità dell'allenatore di capire rapidamente dove ha scelto di lavorare. A Roma, forse con la sola eccezione di Fabio Capello che ha però potuto contare su un instant team di assoluto valore, è difficile vincere senza convincere tifosi e città. Gasperini arriva portando con sé le aspettative del grande allenatore ma trova anche la diffidenza di una piazza che vuole identificarsi con l'uomo che guida la sua squadra e che, per ora, è un genovese, che ha fatto grande Bergamo e che non ha mai nascosto il suo legame con la Juventus.
C'è tanto lavoro da fare, fuori e dentro Trigoria. Ad aiutarlo c'è un altro uomo, Claudio Ranieri, che ha invece in mano le chiavi di Roma. Se Gasperini avrà l'intelligenza di fare i passi giusti, la Roma potrebbe aver trovato un grande allenatore. Altrimenti la distanza che c'è con l'allievo Ivan Juric potrebbe inesorabilmente accorciarsi, azzerando in un nuovo fallimento la differenza di valore, e di spessore, certificati dai nove anni di Atalanta. (Di Fabio Insenga)
(Adnkronos) - Lorenzo Musetti costretto al ritiro per infortunio nella semifinale del Roland Garros 2025 contro Carlos Alcaraz. L'azzurro oggi 6 giugno ha dovuto abbandonare il campo all'inizio del quarto set, dopo 2h25' di battaglia sul campo del Philippe Chatrier. Musetti ha giocato in maniera eccellente per oltre un'ora e mezza. Ha vinto il primo set per 6-4 e ha portato il secondo parziale al tie-break, perso per 7-3. A quel punto, si è spenta la luce per il toscano. Musetti, condizionato da un problema muscolare alla coscia sinistra, non è stato più competitivo.
Ha perso il terzo set per 6-0, mostrando chiaramente limiti negli spostamenti: un handicap non gestibile contro il miglior giocatore del mondo sulla terra battuta. Alcaraz ha iniziato a dominare gli scambi in una sfida ormai a senso unico. All'inizio del quarto set, dopo aver subito un nuovo break (0-2), Musetti ha gettato la spugna: inutile continuare a forzare con il rischio di aggravare una lesione muscolare nel momento clou della stagione. E' alle porte il torneo di Wimbledon: nell'edizione 2024 dei Championship, Musetti è arrivato in semifinale. Sull'erba londinese l'azzurro punta ad un ruolo da protagonista anche quest'anno.
Leggi tutto: Musetti, infortunio e ritiro in semifinale Roland Garros: cosa è successo
(Adnkronos) - Fornire un supporto concreto ai dipendenti nella rendicontazione delle spese di trasferta: questo è l’obiettivo raggiunto da Aidas, il progetto tecnologico sperimentale sviluppato da Solari spa, azienda con una storia di 300 anni, leader nella fornitura di display di informazione al pubblico a livello globale oltre che di soluzioni hardware e software per le risorse umane. Il progetto ha ottenuto un cofinanziamento di 178 mila euro nell’ambito del Bando Iriss, promosso da Smact Competence Center.
Realizzato in collaborazione con AiperTech e Lef, Aidas è nato per rispondere alle esigenze di semplificazione della gestione delle spese di viaggio, sia in ambito pubblico che privato. Tradizionalmente, il dipendente in trasferta deve conservare fatture, ricevute e scontrini, per poi presentarle all’azienda entro tempi prestabiliti. Un processo manuale, spesso oneroso, che richiede all’amministrazione aziendale di verificarne la correttezza e di sanare eventuali errori.
In questo contesto si inserisce Aidas, che sfrutta le più avanzate tecnologie di intelligenza artificiale e deep learning per automatizzare e semplificare il processo. Il sistema sviluppato consente al dipendente di fotografare scontrini e ricevute, in vari formati e condizioni di leggibilità, direttamente con il proprio smartphone durante la trasferta. Le immagini vengono poi elaborate automaticamente, generando un documento pdf pronto per la rendicontazione, alleggerendo il carico di lavoro sia per i dipendenti sia per l’amministrazione.
Alla base della soluzione ci sono tecnologie Ocr (optical character recognition) integrate con algoritmi neurali avanzati, come i vision transformer, sviluppati dalla comunità scientifica nel campo della computer vision e della visione artificiale.
Il nuovo modello operativo si distingue anche per la sua sostenibilità ambientale: eliminando quasi del tutto la necessità di documentazione cartacea (ad eccezione degli scontrini fisici), consente di ridurre il consumo di risorse naturali, risparmiare spazio di archiviazione e abbattere l’impatto ambientale.
"Con questo progetto abbiamo voluto semplificare e digitalizzare la gestione delle note spese - dichiara Katia Bredeon, direzione business unit Solari spa, - sia lato azienda sia lato dipendente. Abbiamo inoltre voluto mettere a disposizione dei dipendenti una serie di informazioni preziose condivise tra colleghi per rendere la trasferta una esperienza più efficace ed efficiente". Solari spa è un'azienda italiana con sede a Udine, specializzata nella produzione e commercializzazione di soluzioni software per le risorse umane e per i sistemi di informazione al pubblico. A testimonianza della sua solidità e crescita, Solari ha chiuso il 2024 con un fatturato di gruppo che supera i 60 milioni di euro.
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(Adnkronos) - "Nel nostro Paese le vaccinazioni si dividono in obbligatorie e raccomandate, ma questa distinzione genera spesso l’erronea convinzione che le seconde siano meno importanti. È un errore grave: tutte le vaccinazioni raccomandate devono essere considerate fondamentali per la salute dei bambini". Lo afferma Giannamaria Vallefuoco, segretario regionale della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) Campania e pediatra di libera scelta presso l’Asl Napoli Nord, commentando gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità pubblicati sulle coperture vaccinali che, in Campania, mostrano un leggero calo per la maggior parte dei raccomandati nei primi anni di età. (VIDEO)
"Laddove abbiamo la fortuna di disporre di un vaccino, non possiamo permetterci di ignorarlo – prosegue l’esperta – Lo abbiamo visto con il Covid: quando un nuovo virus emerge e non esiste ancora un modo per immunizzarsi, ci troviamo disarmati. Per questo, non dobbiamo perdere l’occasione di salute offerta dalle vaccinazioni raccomandate, in grado di prevenire malattie infettive anche gravissime, sia in termini di mortalità che di complicanze”. I vaccini anti-meningococco, per esempio, hanno una "storia più recente rispetto a quelli contro malattie come la difterite o la poliomielite che - sottolinea - i nostri nonni ricordano per le gravi conseguenze visibili. Ma proprio grazie ai vaccini queste patologie sono quasi scomparse. Oggi li abbiamo contro il meningococco B, C, Y, W e contro l’Haemophilus influenzae tipo b, che un tempo causava forme gravi di meningite. Eppure, le coperture restano insufficienti".
Secondo il Piano nazionale prevenzione vaccinale (Pnpv) 2023-2025, l’obiettivo è raggiungere e mantenere una copertura vaccinale del 95% per tutte le vaccinazioni raccomandate in età pediatrica. "Siamo ancora lontani da questo traguardo – avverte la pediatra – A soffrire di più sono proprio le vaccinazioni raccomandate, che richiedono una condivisione dell’obiettivo anche da parte delle famiglie e una forte capacità comunicativa da parte dei medici. Il pediatra di famiglia ha un ruolo chiave – rimarca – perché ha un rapporto continuativo con il bambino e la sua famiglia. In Campania, da oltre 10 anni, vacciniamo nei nostri ambulatori, affiancando i centri vaccinali. È un percorso che abbiamo costruito insieme e che oggi può contare anche su uno strumento avanzato come Sinfonia, il sistema informativo sanitario regionale".
"Grazie a Sinfonia – spiega Vallefuoco – possiamo monitorare in tempo reale lo stato vaccinale della popolazione pediatrica, individuare chi non ha completato il ciclo vaccinale e intervenire con una chiamata attiva. È uno strumento che consente anche una sorveglianza epidemiologica e un raccordo tra pediatri e medici di medicina generale. Con l’anagrafe vaccinale abbiamo guadagnato tantissimo possiamo conoscere lo stato generale dei bambini, con l’obiettivo di proteggere ogni singolo bambino e, con lui, l’intera comunità". L’anagrafe vaccinale non è solo un archivio, ma un vero e proprio strumento di sanità pubblica. "Ci permette di passare da un approccio passivo a uno proattivo, attivando strategie di richiamo e recupero vaccinale - sottolinea - È grazie a questo sistema che possiamo identificare le coorti suscettibili, anche quando pensavamo fossero già protette, e intervenire tempestivamente".
Infine, il segretario regionale Fimp evidenzia l’importanza di un coordinamento regionale. "Non possiamo permettere che ogni Asl o ogni regione proceda in ordine sparso. La salute è un diritto sancito dalla Costituzione e deve essere garantita in modo uniforme. In Campania stiamo lavorando affinché la voce della prevenzione diventi sempre più una voce regionale, forte, autorevole, basata su dati e su evidenze. Serve un piano regionale di copertura vaccinale che sappia leggere i bisogni reali e intervenire dove necessario. Il futuro della prevenzione vaccinale – conclude Vallefuoco – passa da una rete strutturata, dove ogni attore – pediatri, sanità pubblica, famiglie – lavora insieme nella stessa direzione. Non basta più curare il singolo: dobbiamo comprendere che ogni azione individuale ha un impatto sulla collettività. È questo il paradigma che deve guidare la nuova pediatria territoriale".
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(Adnkronos) - Per la gioia degli studenti la campanella di chiusura dell'anno scolastico è suonata in anticipo a causa dei referendum, anche se le date cambiano da regione a regione. Alcune scuole sono pronte a chiudere i cancelli già da questa settimana dato che dovranno essere trasformate in seggi per i referendum. Saranno le scuole dell'Emilia Romagna le prime a chiudere i cancelli oggi, mentre la maggior parte delle regioni l'ultima campanella suonerà domani, sabato 7 giugno: Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto.
Gli studenti di Basilicata, Liguria, Toscana e Valle d'Aosta dovranno aspettare fino al 10 giugno per l'ultimo suono della campanella e gli ultimi studenti a lasciare le classi per le vacanze estive, a meno di quelli impegnati per gli esami, saranno quelli delle province autonome di Bolzano e Trento rispettivamente giovedì 12 giugno e venerdì 13. Il ministero dell'Interno ha però modificato le date con una circolare che dispone la chiusura di tutti i plessi, destinati a diventare seggi elettorali dal pomeriggio di venerdì 6 giugno fino a martedì 10 giugno.
Ma non tutti possono andare in vacanza, circa 560mila studenti si preparano ad affrontare gli esami di Terza media e le date delle prove, tre scritte (Italiano, Matematica e lingua straniera), e una orale, sono decise autonomamente dalle commissioni, composte da docenti interni e un presidente esterno, con l'unica restrizione di svolgersi tra l'ultimo giorno di lezione e il 30 giugno. Per essere ammessi gli studenti devono aver partecipato alle prove nazionali di italiano, matematica e inglese predisposte da Invalsi, la valutazione di queste prove anche se obbligatorie, non inciderà sul voto finale, e ancora gioca un ruolo importante anche la condotta: gli studenti non devono avere ricevuto la sanzione disciplinare della non ammissione e devi aver ottenuto un voto di almeno 6/10 nella valutazione del comportamento. Se il tuo voto in condotta dovesse essere più basso, sarà il consiglio di classe a valutare la tua ammissione all’esame durante lo scrutinio finale.
Sono poi pochi di meno, 524.415, gli studenti che devono affrontare l'esame di Maturità e che quindi potranno andare in vacanza solo al'indomani della prova orale. In questo caso la data di inizio è certa il 18 giugno alle 8,30 i maturandi cominciano con la prova scritta di Italiano, le fatidiche tracce, e anche per l'esame di maturità ha il suo peso il voto in condotta, al di sotto di 6/10 non si è ammessi, con il 6 il maturando deve preparare un elaborato su un argomento di cittadinanza attiva e solidale, scelto dal consiglio di classe.
Il 19 giugno si svolgeranno le prove scritte di indirizzo: Latino per il Classico; Matematica per lo Scientifico, anche per l'opzione Scienze applicate e la Sezione a indirizzo Sportivo; Lingua e cultura straniera 1 per il Liceo linguistico; Scienze umane per il Liceo delle Scienze umane (Diritto ed Economia politica all'opzione Economico-sociale); Discipline progettuali caratteristiche dei singoli indirizzi per il Liceo artistico; Teoria, analisi e composizione per il Liceo musicale; Tecniche della danza per il Liceo coreutico. Per gli Istituti tecnici: Economia aziendale per l'indirizzo "Amministrazione, Finanza e Marketing" (Lingua inglese nell'articolazione "Relazioni internazionali per il marketing", Informatica nell'articolazione "Sistemi informativi aziendali") e Lingua inglese per l'indirizzo Turismo; Geopedologia, Economia ed Estimo per l'indirizzo "Costruzioni, Ambiente e Territorio"; nell'indirizzo "Informatica e telecomunicazioni", Informatica per l'articolazione "Informatica" e Telecomunicazioni per l'articolazione "Telecomunicazioni"; Progettazione multimediale nell'indirizzo "Grafica e comunicazione"; Economia, Estimo, Marketing e Legislazione per le articolazioni "Produzioni e trasformazioni" e "Gestione dell'ambiente e del territorio" degli Istituti agrari (Enologia per l'articolazione "Viticoltura ed enologia").
E quando riapriranno i cancelli delle scuole? La prima campanella dell'anno scolastico 2025/26 suonerà per gli studenti di Bolzano l'8 settembre e subito dopo, il 10 settembre, suonerà per i ragazzi di Trento, Piemonte, Veneto e Valle d'Aosta. E ancora, gli studenti di Friuli Venezia Giulia e Lombardia rientreranno in classe rispettivamente l'11 e il 12 settembre. La maggior parte delle regioni, Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Sardegna, Sicilia e Umbria, riprenderà le lezioni il 15 settembre. Chiuderanno il calendario delle prime campanelle Puglia e Calabria il 16 settembre.
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(Adnkronos) - Le 'nuove frontiere' del mondo del lavoro e dell'impresa. E in ruolo dei manager verso gli scenari futuri. Questi i temi che sono stati al centro della tavola rotonda 'Sindacato dei manager e nuovo lavoro', nel corso dell'assemblea nazionale di Manageritalia tenutasi oggi a Milano.
Per Marco Bentivogli, esperto di politiche industriali e lavoro, intervenuto all'evento, "la trasformazione tecnologica è una delle tre trasformazioni che hanno cambiato tutti i settori, non solo il terziario". "Non esiste settore immune dalle tre grandi transizioni che sono in corso, la tecnologica digitale, oggi dell'intelligenza artificiale, quella ambientale, climatica e quella demografica che è iper sottovalutata in Italia, ma soprattutto nell'organizzazione di imprese e del lavoro sarà veramente uno tsunami, il New York Times parla di silver tsunami italiano", ha detto.
Per Chiara Bisconti, consulente aziendale ed esperta di lavoro agile, quest'ultimo "è il modo di lavorare del futuro". "Quando si parla di lavoro agile - ha chiarito - dobbiamo essere tutti consapevoli di cosa stiamo parlando perché ancora oggi c'è questa incomprensione di fondo che porta il dibattito sempre su estremi sbagliati. Il lavoro agile non è la contrapposizione del lavoro da casa al lavoro in ufficio, non c'è alcuna necessità di argomentare se è meglio la presenza rispetto al remoto".
"Il lavoro agile, la legge del 2017 lo dice in modo molto chiaro, è la possibilità di riorganizzare il lavoro nello spazio e nel tempo alternando, come dice la legge, l'ufficio ad altri luoghi dove è possibile lavorare con una flessibilità nel tempo di lavoro. Il lavoro agile -ha continuato- è una rivoluzione copernicana, ha completamente cambiato il modello, il modo in cui intendiamo il lavoro e il senso che le persone danno al lavoro", ha aggiunto.
E Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia, ha sottolineato che "quando fai rappresentanza devi capire chi rappresenti e questo in un certo qual modo ti indirizza sulla tua attività". "All'interno della responsabilità manageriale c'è un elemento molto ampio, con il posizionamento che stiamo facendo con Manageritalia toccheremo 15 tematiche, un ventaglio molto ampio sul quale i nostri manager hanno da poter dire", ha spiegato ancora.
Simone Pizzoglio, vicepresidente Manageritalia, ha ricordato che nella "nostra idea di comunicazione strategica c'è anche l'ascolto della base, dei delegati, abbiamo 14 associazioni aderenti, siamo presenti in tutto il territorio nazionale".
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(Adnkronos) - "Nel 2024 sono 31.319 i dirigenti che applicano il nostro Ccnl, con una crescita del 4,2% rispetto al 2023. E il nostro indice di rappresentatività è cresciuto dell'1,8% nel 2024". Lo ha detto Antonella Portalupi, vicepresidente di Manageritalia, intervenendo all'assemblea nazionale dell'associazione, e scorrendo i dati del Report integrato 2024.
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(Adnkronos) - "Nel 1945 avevamo 10 manager uomini e una manager donna iscritti, oggi abbiamo il record dei nostri associati, 45.872, e le imprese che applicano il nostro contratto sono diventate quasi 10.000. E se consideriamo gli ultimi 30 anni, i dirigenti privati sono aumentati del 15%, i nostri del 101%, e se parliamo di donne la crescita è stata del 150% negli ultimi 30 anni, del 360 nel nostro contratto collettivo". Lo ha detto Massimo Fiaschi, segretario generale di Manageritalia, nel corso del suo intervento all'assemblea nazionale dell'organizzazione.
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(Adnkronos) - Lorenzo Musetti incanta Dustin Hoffman. L'attore sta assistendo oggi, venerdì 6 giugno, alla semifinale del Roland Garros 2025 tra il tennista azzurro e Carlos Alcaraz. Le telecamere hanno inquadrato Hoffman sulle tribune del Philippe-Chatrier durante il primo set del match, vinto da Musetti con il punteggio di 6-4.
Al termine di uno dei punti più belli del match, vinto proprio dall'azzurro, Hoffman si è lasciato andare a una reazione che è diventata subito virale su X, e che rappresenta molti dei tifosi e appassionati di tennis che stanno assistendo a un match stellare. L'attore, dopo il dritto incorciato, strettissimo, con cui Musetti ha chiuso lo scambio prolungato, ha applaudito, si è sciolto in un sorriso e ha detto uno "Wow", colto e sottolineato subito dalle telecamere di Eurosport.
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(Adnkronos) - Trump sta valutando la possibilità di vendere o regalare la Tesla rossa che acquistò per sostenere Musk nei mesi scorsi. A rivelarlo è stato un alto funzionario dell'Amministrazione all'Abc, secondo la quale la Tesla ieri era parcheggiata sulla West Executive Avenue a Washington.
Lo scorso marzo, quando il rapporto tra i due era ai massimi, di fronte al tracollo in borsa di Tesla a causa dei dazi, Trump per riaffermare il suo sostegno all'allora amico e super consigliere annunciò che sarebbe andato a comprare una delle sue auto elettriche.
La Tesla rossa era poi stata recapitata alla Casa Bianca e il tycoon aveva dato vita a uno show in compagnia del ceo X. "Voglio comprare questa auto. La brutta notizia e che non posso guidarla, non guido da molti anni", diceva riferendosi alle disposizioni del Secret Service. "La terrò alla Casa Bianca, la userà il mio staff. Io non posso guidarla. E' un ottimo prodotto e quest'uomo ha dedicato tutta la sua vita a questo", aveva detto Trump.
"Ora viene trattato in maniera scorretta da un gruppo ristretto di persone. E' un grande patriota, non può essere penalizzato perché è un patriota. Tesla è una compagnia di enorme successo. Elon è in grado di scoprire frodi per miliardi, il nostro paese sarà forte per le cose che lui ha fatto e per quello che io sto facendo. Non c'è una squadra migliore", aggiungeva il tycoon sull'ex amico.
"Voglio ringraziare il presidente per il suo sostegno", aveva quindi risposto Musk. "So che mi farebbe uno sconto, ma io sono il presidente e voglio pagare l'auto a prezzo pieno", la battuta di Trump, che prometteva: "Pagherò con un assegno, mi piace firmare assegni. Sono meglio dei sistemi moderni". E alla domanda su una possibile targa personalizzata, il tycoon aveva risposto con "Truth". Verità.
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(Adnkronos) - Alberto Angela ha bloccato Francesca Michielin su Whatsapp? "Fake news gigantesca", questa è la risposta del giornalista, che intervistato da La Stampa, ha smentito le dichiarazioni rilasciate dalla cantante in una recente intervista.
“Alberto Angela ha smesso di rispondermi su Whatsapp e poi ho visto che l’immagine diventava grigia”, aveva detto Francesca Michielin ospite in una puntata del podcast 'Tintoria'. Secondo la cantante, infatti, il divulgatore scientifico l’avrebbe bloccata su Whatsapp a causa di una foto diventata virale sul web che ritraeva Michielin appisolata sul divano e avvolta in una coperta con il volto di Alberto Angela: “Dicevo che amavo gli uomini di cultura e allora rincaravano. Evidentemente questa cosa gli ha dato fastidio”, aveva spiegato la cantante durante l'intervista.
Intervistato da La Stampa, Alberto Angela ha chiarito il malinteso ribadendo la stima che nutre nei confronti della Michielin: "È una gigantesca fake news. Perchè mai avrei dovuto? La ammiro, è bravissima. Non c’è bisogno che lei si scusi perché non ha fatto nulla di sbagliato".
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(Adnkronos) - Per milioni di persone nel mondo con diabete di tipo 2, una condizione molto diffusa che può portare a gravi complicazioni, fino al 40% sviluppa una malattia renale cronica (Ckd). I nuovi dati dello studio di Fase 2 Confidence rappresentano un importante passo avanti per migliorare la gestione della patologia. Lo studio ha mostrato che la combinazione precoce di finerenone e dell’inibitore Sglt2 empagliflozin riduce in modo significativo il rapporto albumina/creatinina nelle urine (Uacr), rispetto alla somministrazione di uno solo di questi farmaci. Ridurre l’Uacr significa intervenire tempestivamente su un marcatore chiave che segnala sia il rischio di peggioramento della funzione renale sia quello di eventi cardiovascolari.
"Malattie del cuore e dei reni sono spesso collegati e presenti contemporaneamente nei pazienti con diabete 2 - spiega Simona Gatti, Area Medical di Bayer Italia -. Per questo motivo, lavoriamo con l’obiettivo di sviluppare soluzioni che possano rispondere in modo mirato ai bisogni clinici ancora insoddisfatti, migliorando concretamente la qualità di vita di chi convive con queste condizioni".
I risultati del nuovo studio, presentati al Congresso Era e pubblicati sul New England Journal of Medicine, aprono quindi nuove prospettive terapeutiche concrete, offendo un approccio più efficace per rallentare la progressione della malattia e migliorare gli esiti clinici. Finerenone agisce contrastando gli effetti dannosi dell’iperattivazione del recettore Mr, un meccanismo che favorisce l’aggravarsi della malattia renale cronica (Ckd) e il danno cardiovascolare attraverso processi emodinamici infiammatori e fibrotici.
"I diversi meccanismi d’azione di Sglt-2i e finerenone suggeriscono la possibilità di un’azione sinergica dei due principi attivi- aggiunge Paola Fioretto, direttore Uoc di Clinica Medica 3, Aou di Padova - Lo studio Confidence ha dimostrato che questa ipotesi corrisponde a realtà e che nei pazienti c’è un effetto additivo sull’albuminuria con la combinazione dei due farmaci, rispetto alle monoterapie. Questo si associa ad un buon profilo di sicurezza, rendendo questo approccio terapeutico facilmente gestibile da parte del clinico. Oggi abbiamo avuto una prova ulteriore di come il trattamento dei pazienti diabetici con Ckd si fondi su solidi pilastri terapeutici quali Ace/Arb - Sglt-2i - finerenone e nuove evidenze di come queste terapie possano essere iniziate simultaneamente, al fine di ottenere i maggiori benefici per i pazienti".
"I dati presentati dimostrano ciò che ad oggi era solo un’ipotesi, ovvero che l'effetto sinergico tra due prodotti importanti nella gestione della CKD (SGLT-2i e finerenone ) riduce significativamente e soprattutto rapidamente i livelli di albuminuria rispetto alle monoterapie, preservandone il profilo di sicurezza – dichiara Luca De Nicola, presidente Società italiana di Nefrologia (Sin) - Anticipare quanto più possibile la terapia, iniziando simultaneamente il trattamento con i due farmaci, rappresenterà un'importante arma nelle mani dei nefrologi per migliorare la prevenzione e la gestione della malattia renale cronica nei pazienti con diabete di tipo 2. In questo modo si riduce il rischio di eventi cardiovascolari e renali, ritardando la progressione di una patologia che ricordiamo, sta assumendo sempre più le dimensioni di una vera e propria pandemia".
Finerenone - dettaglia la nota - è già approvato per il trattamento della Ckd associata a diabete di tipo 2 negli adulti in più di 90 Paesi, tra cui Cina, Europa, Giappone e Stati Uniti, e fa parte del portfolio di Bayer dedicato alla ricerca di soluzioni innovative nel campo delle malattie cardiovascolari e renali. "La nostra pipeline si arricchisce di terapie avanzate che puntano a modificare la progressione delle patologie - conclude Gatti -. Continuiamo a investire in ricerca e innovazione scientifica per trasformare il modo in cui affrontiamo queste sfide cliniche, con l’obiettivo di portare ai pazienti soluzioni sempre più efficaci e sostenibili".
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(Adnkronos) - In un mondo del lavoro che evolve qual è il ruolo del sindacato dei manager? Quale il futuro della managerialità del Paese e in che modo favorire benessere delle persone e una maggiore produttività e competitività delle aziende? Sono questi alcuni dei temi discussi nelle giornate di venerdì 6 e sabato 7 giugno dagli oltre 200 manager delegati intervenuti da tutta Italia a Milano, negli spazi del Quark Hotel, per la 105° assemblea nazionale di Manageritalia, Federazione nazionale dirigenti, quadri ed executive professional del commercio, trasporti, turismo, servizi, terziario avanzato. Manageritalia quest’anno celebra i suoi 80 anni: il 9 aprile 1945 a Roma vide la luce la prima associazione rappresentativa di manager e dirigenti italiani. Da quel passato oggi si disegna il futuro.
L’assemblea si è aperta con l’intervento di Marco Ballarè, presidente di Manageritalia: “Quest’anno abbiamo affermato con chiarezza la nostra visione: serve un nuovo patto sociale che riconosca il valore del merito, del lavoro responsabile, del contributo determinante dei manager alla coesione e allo sviluppo del Paese, chiediamo al Governo quindi una maggiore equità fiscale, rispetto per le pensioni e attenzione per la classe media. Come sindacato -ha proseguito Ballarè – siamo chiamati ad accompagnare una nuova generazione di dirigenti. A dare strumenti, servizi, rappresentanza a quadri e alte professionalità che vogliono essere parte attiva del futuro. Rivolgendoci a tutti loro con una proposta concreta: riportando fiducia, costruendo una governance più ampia e dando un senso alla loro rappresentanza, rafforzando il ruolo del sindacato, e rilanciando il nostro ruolo istituzionale”.
Nella sua parte pubblica, di questa mattina, l’Assemblea di Manageritalia ha ospitato la tavola rotonda 'Sindacato dei manager e nuovo lavoro', che ha messo a confronto Marco Bentivogli, esperto politiche di innovazione industriale e lavoro; Chiara Bisconti, consulente aziendale ed esperta di lavoro agile oltre ai vicepresidenti di Manageritalia Monica Nolo e Simone Pizzoglio moderati da Massimo Mascini, direttore del quotidiano online 'Il diario del lavoro'.
“Il mondo del sindacato – spiega Marco Bentivogli, esperto politiche di innovazione industriale e lavoro - deve avere la capacità di cavalcare e orientare l’innovazione e ricostruire il senso di appartenenza e di comunità rinsaldando il patto intergenerazionale tra le persone che lavorano nelle stesse realtà aziendali” Oggi prosegue Bentivogli "abbiamo il dovere come manager di ridare il senso alle relazioni e alla qualità del lavoro in ogni ambito in cui si crea rappresentanza, in un mondo del lavoro che sta vivendo le profonde evoluzioni dovute alla transizione tecnologica”.
“Oggi il mondo del lavoro è cambiato in maniera copernicana grazie all’introduzione del lavoro agile e dello smartworking e vede al centro di tutto il tempo delle persone", ha proseguito Bisconti. "Il sindacato, così come i manager, devono sempre più comprendere questa priorità e lavorare di conseguenza su rappresentanza e contratti di lavoro i primi e organizzazione del lavoro i secondi. Il sindacato ha l’opportunità di intercettare, orientare e ripensare questo cambiamento e facilitare l’introduzione di nuovi modelli organizzativi. Compito che spetta ai manager e che ritengo anche particolarmente stimolante”, ha aggiunto.
“Il lavoro in Italia richiede salari e produttività più alti puntando sul rafforzamento delle pmi quale elemento essenziale del nostro sistema economico. Serve una visione strategica, innovazione e una gestione efficace. È fondamentale, per raggiungere tali obbiettivi, aumentare la presenza di manager qualificati e promuovere una cultura manageriale diffusa. Come sindacato proponiamo al Governo la creazione di un polo unico per le politiche attive, che favorisca l’incontro tra domanda e offerta di competenze manageriali”, ha detto Monica Nolo, vicepresidente di Manageritalia.
“La nostra associazione -ha proseguito Simone Pizzoglio, vicepresidente di Manageritalia - deve anche sviluppare una comunicazione capace di accompagnare il cambiamento nella cultura del lavoro e della società, supportando e facilitando in questo modo il cambiamento che i manager devono gestione all’interno delle loro aziende nell’organizzazione e nel senso del lavoro. Anche per questo -ha concluso Pizzoglio- abbiamo sviluppato un piano operativo che mette al centro tutti i principali fattori di cambiamento nel lavoro e nell’economia. Ascolteremo i manager e lavoreremo insieme su tutti territori per cambiare la cultura e facilitare il loro ruolo di attori principali del cambiamento”.
La mattinata di sabato 7 giugno sarà dedicata all’illustrazione e votazione del bilancio consuntivo 2024 nonché alla presentazione del piano operativo di Manageritalia sviluppato con l’obiettivo di definire l’identità, la direzione e le sfide prioritarie per i prossimi anni. Un vero e proprio programma strategico che coinvolge tutto il sistema Manageritalia: la Federazione e le sue 14 associazioni, le società e gli enti bilaterali per adeguare la proposta dei servizi e delle policy di Manageritalia con le transizioni sociali, tecnologiche e ambientali in atto nel Paese. Il piano ha obbiettivi chiari e concreti ed è volto a una maggiore valorizzazione dei territori; alla creazione di un nuovo patto sociale basato su lavoro, welfare ed equità oltre a favorire una crescita sostenibile grazie ad una più incisiva azione di rappresentanza e di governance sempre più condivisa.
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(Adnkronos) - Oltre 350 relatori, provenienti da 62 atenei italiani e internazionali, si confrontano a Roma sul tema delle 'Nuove sfide nell’universal design for learning', al centro della quinta edizione della Ren international conference. L’iniziativa organizzata dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione e dello Sport dell’Università Pegaso, si svolge oggi e domani, 6 e 7 giugno, presso Roma Eventi in piazza della Pilotta 4, con l’obiettivo di promuovere un confronto aperto e costruttivo sul futuro dell’educazione. Le neuroscienze sottolineano che un apprendimento personalizzato, basato sui percorsi neurali individuali, favorisce lo sviluppo cognitivo, la creatività e riduce lo stress, rendendo l’istruzione più efficace e inclusiva. In questa prospettiva l’Universal design for learning (Udl) è un modello pedagogico innovativo che permette un apprendimento flessibile e adattabile, integrando ambienti educativi, risorse digitali e fisiche, studenti e insegnanti in un sistema dinamico di conoscenza. Un contesto dove gli insegnanti diventano co-studenti, capaci di rispondere con elasticità alle esigenze educative in spazi fisici e virtuali.
Il 6 giugno, in apertura della conferenza, il comitato scientifico ha conferito i Ren award a studiosi e professionisti che si sono distinti nel campo dell’educazione. Tra i premiati, gli studenti delle classi quinte dell’Istituto di Istruzione Superiore Polo Luciano Bianciardi di Grosseto, vincitori di un challenge nazionale per la progettazione delle 'aule scolastiche del futuro prossimo', un progetto con un focus sull’inclusività, sviluppato anche in collaborazione con l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Il 7 giugno è in programma una tavola rotonda sul ruolo degli psicologi e pedagogisti nella scuola, con la partecipazione di docenti universitari e del presidente dell’Associazione italiana psicologi. L’evento è patrocinato dalla Società italiana di ricerca didattica, società italiana di pedagogia speciale, Centro italiano di ricerca pedagogica, Società italiana di ricerca sull'educazione mediale, con il sostegno scientifico dell'Gsd journal-italian journal of health, sport and inclusive didactic rivista internazionale edita dalle Edizioni universitarie romane.
"La Ren international conference è un’importante occasione per approfondire il ruolo di un’educazione inclusiva e personalizzata, capace di valorizzare i diversi stili di apprendimento e rispondere alle sfide educative contemporanee. Come Università Digitale Pegaso intendiamo favorire il dialogo tra ricerca, pratica e policy, per costruire modelli didattici flessibili che promuovano il potenziale di ogni studente", ha dichiarato Pierpaolo Limone, rettore dell’Università Digitale Pegaso. "Il modello Universal design for learning non è solo una metodologia educativa, ma un vero e proprio cambiamento culturale che mette al centro la persona e il suo percorso unico di apprendimento. Grazie all’integrazione delle neuroscienze, possiamo trasformare le aule in ambienti inclusivi e stimolanti, dove insegnanti e studenti collaborano come co-creatori di conoscenza", ha dichiarato Francesco Peluso Cassese, direttore del dipartimento Scienze dell'educazione e dello sport dell'Università Digitale Pegaso e direttore di Ren Lab.
Leggi tutto: Università, Pegaso: con Ren Lab quinta edizione di Ren international conference
(Adnkronos) - Prende il largo da Venezia ‘Sognando Itaca’, progetto di vela terapia riabilitativa per il miglioramento della qualità di vita dei pazienti con tumore del sangue. L’iniziativa, promossa da Ail in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma, che si celebra il 21 giugno, ha il patrocinio dalla Marina Militare, da Sport e Salute, dalla Federazione italiana vela, dalla Lega navale ed è stata presentata, oggi 6 giugno, nel corso di un incontro con la stampa presso la Compagnia della Vela – isola di San Giorgio Maggiore.
Il progetto di vela terapia volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati con tumori del sangue - informa una nota - è nata nel 2006 sul Lago di Garda. Sognano Itaca si ispira a Ulisse: come l’eroe antico i pazienti oncoematologici si trovano ad affrontare un mare aperto, sconosciuto e pieno di insidie e, durante il viaggio, scoprono però nuovi territori, relazioni, solidarietà e risorse. Dal 2009 il progetto ha raggiunto il mare, una barca a vela, siglata Ail Nazionale, con skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, navigava lungo le coste italiane, mar Adriatico o mar Tirreno, facendo tappa nelle città in cui era presente un reparto di Ematologia legato all’Associazione italiana lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Nel progetto iniziale, in ogni porto di attracco, le Sezioni Ail coinvolte davano vita all’Itaca Day dedicati ai pazienti dei Centri di Ematologia locali che, accompagnati da volontari, medici, infermieri, hanno la possibilità di imbarcarsi per vivere un’esperienza a bordo. L’obiettivo è di diffondere tra le Sezioni territoriali dell’associazione, la vela terapia quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati ematologici.
Negli anni poi, la sempre maggiore convinzione che il paziente sia al centro di un ampio sistema influenzato da molteplici variabili, ha portato Ail a rivolgere più attenzione a tutti quegli aspetti in grado di influenzare la malattia e il suo percorso di riabilitazione: psicologici, sociali e stili di vita. L'Ail ha infatti sempre più concentrato la propria attenzione sul binomio, ormai inscindibile, tra ambiente e salute, con l’obiettivo di conoscere e comprendere per prevenire e promuovere azioni di salvaguardia della salute.
L’esperienza di questi anni, con la barca a vela siglata Ail Nazionale, con il suo equipaggio, è stata anima del progetto Itaca, ha reso le sezioni provinciali Ail autonome nel portare avanti, con i circoli nautici locali, iniziative di vela terapia per i pazienti ematologici, adulti e bambini. Quest’anno l’iniziativa sarà realizzata con il coinvolgimento di 20 Sezioni Ail che organizzeranno, nel periodo estivo, sui laghi o sui mari, un Itaca Day durante il quale i pazienti dei centri di ematologia, accompagnati da psicologi, volontari, infermieri, medici, familiari avranno la possibilità di vivere una esperienza di condivisione fuori dallo spazio e dal tempo ordinari della vita quotidiana.
La barca, che ha reso possibile la veleggiata ai pazienti ematologici a Venezia passando dalla Certosa e l’Arsenale, oltre al bacino di San Marco, è stata la Desirè of Dreamers (Formosa 56) con ormeggio presso la Compagnia della Vela Venezia. L’iniziativa offre la possibilità ai pazienti di navigare accompagnati da un team multidisciplinare. Veri protagonisti sono i pazienti che, grazie all’iniziativa Sognando Itaca, possono provare l’emozione unica di passare una giornata in mare aperto: la vela infatti, per le sensazioni che offre e per le condizioni uniche e suggestive in cui viene praticata, ha una funzione terapeutica e contribuisce a rafforzare il rapporto esistente tra pazienti, medici, psicologi e nutrizionisti che compongono l’equipaggio assieme al personale di bordo.
L’iniziativa - conclude la nota - si inserisce tra le attività che l’Ail e le sue 83 sezioni provinciali organizzano in occasione della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma. Posta sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica e istituita permanentemente dal consiglio dei Ministri, è dedicata all’informazione sulle ultime novità scientifiche nella cura dei tumori del sangue e sui progetti per il miglioramento della qualità della vita dei pazienti. UniCredit è partner istituzionale Ail sostenendo molte attività che l’associazione promuove a livello nazionale e contribuendo a sviluppare i servizi di assistenza ai pazienti oncoematologici. Sognando Itaca è realizzata con il contributo incondizionato di Gsk, silver sponsor e Cbill, bronze sponsor.
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