(Adnkronos) - La Corte d'Appello di Larissa ha detto sì all'estradizione in Italia di Francis Kauffman, l'americano accusato dell'omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia di 11 mesi Andromeda, trovate morte a Villa Pamphili il 7 giugno scorso. La richiesta di estradizione, a quanto si apprende, era stata avanzata solo dall’Italia.
Intanto la procura di Roma ha delegato la polizia ad acquisire la documentazione relativa al film mai distribuito dell’uomo. L’acquisizione è avvenuta questa mattina presso la direzione generale cinema e audiovisivo del Mic di piazza Santa Croce in Gerusalemme. Gli inquirenti puntano a ricostruire tutti i movimenti economici dell’americano.
L’americano mercoledì davanti ai magistrati greci e italiani, in videocollegamento da piazzale Clodio insieme agli investigatori della Squadra Mobile, non ha risposto alle domande avvalendosi della facoltà di non rispondere limitandosi a professarsi innocente.
Attesi nei prossimi giorni i risultati degli esami istologici, disposti dalla Procura in seguito all’autopsia eseguita presso l’Istituto di medicina legale dell’Università Cattolica, che serviranno a chiarire le cause del decesso. Fra le ipotesi quella che la donna, nata a Omsk, in Siberia, sia stata soffocata.
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(Adnkronos) - Esperienze legate ai prodotti identitari del territorio, percorsi dedicati per i bambini, sostenibilità e attenzione alle risorse naturali, tradizione che si lega all'innovazione in quello che è sempre più un modello di 'turismo dop'. E' la ventesima edizione di 'Fattorie aperte in Sila', presentato oggi a Rende e al via da domani sull'altopiano silano in Calabria, che in questa estate 2025 si propone come meta preferita dei viaggiatori che vogliono sperimentare nuove forme di turismo, 'lento', sostenibile e legato ai prodotti enogastronomici del territorio.
"Quest'anno celebriamo un traguardo importante -spiega ad Adnkronos/Labitalia, Mario Grillo, presidente di 'Fattorie aperte in Sila' in programma fino al prossimo 2 novembre- venti edizioni di un progetto nato con passione e spirito di sacrificio, che ha accompagnato migliaia di visitatori alla scoperta della vita contadina. La novità più grande di questa edizione è il potenziamento del percorso educativo rivolto ai bambini, con attività esperienziali guidate direttamente dagli agricoltori, e l'introduzione di laboratori sul pane, il miele e il formaggio. Inoltre, puntiamo molto sulla narrazione delle filiere locali e sul coinvolgimento attivo dei territori, con nuovi itinerari a tema e un forte legame con il turismo enogastronomico", sottolinea.
E negli anni i 'fan' della manifestazione che si snoda in oltre 30 aziende agricole, tra boschi, laghi e montagne, sull'altopiano con l'aria più pulita d'Europa, sono cresciuti, e anche tanto. "Un segnale forte dell’interesse crescente attorno al progetto è il successo della nostra piattaforma digitale: il sito web di 'Fattorie Aperte in Sila' ha raggiunto la soglia di 260.000 visitatori, confermando l’importanza della comunicazione e dell’accesso diretto alle esperienze rurali".
Esperienze rurali che sono 'fatte' di passione per la terra e la natura, in un territorio storicamente vocato all'agricoltura e all'allevamento. "Siamo anche fieri di essere partner di Its Academy Iridea, una scuola di formazione avanzata che accoglie e valorizza chi vuole trasformare il lavoro in una passione professionale. Una scuola attiva che punta sulla qualità della formazione e sull’efficienza delle aziende, offrendo alle nuove generazioni strumenti concreti per costruire il proprio futuro nel mondo agroalimentare, turistico e ambientale. Un ulteriore elemento distintivo è la dimensione europea della nostra rete: oggi le 'Fattorie Aperte' sono partner in quattro progetti di cooperazione internazionale dedicati all’innovazione tecnologica in agricoltura, in particolare alle soluzioni di agricoltura di precisione. Questo ci consente di portare valore, visione e futuro nei territori rurali, creando un ponte tra tradizione e ricerca avanzata".
E dopo venti anni di esperienza, secondo Grillo, è arrivato il momento di fare un ulteriore passo in avanti. "Infine, il modello è ormai maturo per diventare 'Fattorie Aperte Calabria': una piattaforma regionale capace di dare visibilità a tutti i prodotti e produttori locali in modo efficiente, coordinato e riconosciuto. Il brand è una certezza, una garanzia di autenticità e qualità costruita nel tempo, pronta a valorizzare ogni angolo della nostra terra". E apprezzamento e sostegno per la manifestazione arriva dalle istituzioni con l'assessore regionale all'Agricoltura Gianluca Gallo che sottolinea: "Fattorie aperte 20 anni fa era una manifestazione visionaria, oggi a distanza di 20 anni il territorio è maturo. La Sina è un hub straordinario per l'accoglienza e questa simbiosi tra il prodotto territorio e il prodotto del territorio, credo che sia quella giusta per una Calabria che vuole crescere. La Sila è agricoltura, è ambiente, può essere turismo sostenibile, lento, enogastronomico", conclude.
E la manifestazione ha anche il sostegno del Parco nazionale della Sila. "Fin da quando sono stato nominato -spiega Liborio Bloise, commissario straordinario del Parco- ho potuto verificare che c'è una pulsante attività imprenditoriale in tutto l'altopiano della Sila. 'Fattoria aperte' è una di queste realtà, è cresciuta tantissimo, era necessario che la governance del Parco prendesse a una manifestazione di questo tipo, per riconoscere il ruolo e il supporto che questi imprenditori stanno dando, e possono dare, sempre di più al territorio silano. Il mio scopo è quello di supportare l'implementazione dell'attività imprenditoriale sull'altopiano, nel rispetto dell'ambiente, della flora, della fauna, della biodiversità di questi territori, facendoli conoscere all'esterno, come stanno facendo questi imprenditori. In una situazione di questo tipo il Parco trova linfa per crescere ed educare al rispetto dei territori", conclude.
Ma quale è la giornata tipo che offre al visitatore 'Fattorie Aperte in Sila'? "La giornata tipo -spiega Grillo- inizia con una visita alle fattorie aderenti, dove i visitatori possono assistere e partecipare alle attività agricole quotidiane: mungitura, cura degli animali, raccolta dell’orto. Seguono laboratori didattici per bambini e adulti, percorsi naturalistici, degustazioni guidate e momenti di convivialità con i produttori locali. Ogni giornata è un’immersione nella cultura rurale, dove si impara facendo, si condividono saperi autentici e si rafforza il legame tra città e campagna".
E la crescita della manifestazione in questi venti anni ha accompagnato e sostenuto quella del movimento turistico sull'altopiano calabrese. "L’accoglienza in Sila è cresciuta in qualità e consapevolezza. Quando abbiamo iniziato, l’idea stessa di aprire le fattorie al pubblico era pionieristica. Oggi siamo parte integrante di un movimento che valorizza l'agricoltura come esperienza culturale, educativa e turistica. Le fattorie si sono attrezzate per accogliere famiglie, scuole e gruppi, con servizi e proposte strutturate. Anche la nostra attività si è evoluta: da semplice evento stagionale siamo diventati una rete permanente, capace di progettare, formare e innovare nel rispetto della tradizione", sottolinea Grillo.
Attenzione quindi a quanti vogliono trovare uno sbocco professionale legato alla natura, ma anche all'innovazione. "Proprio in quest’ottica di crescita e formazione continua, la collaborazione con Its Academy Iridea rappresenta un passo fondamentale. Offriamo opportunità concrete a chi desidera entrare nel mondo del lavoro attraverso percorsi professionali che coniugano competenze, passione e innovazione. Parallelamente, siamo attivamente coinvolti in progetti europei di cooperazione sull’agricoltura di precisione: collaboriamo con centri di ricerca, imprese e istituzioni in quattro iniziative strategiche che portano sul campo le tecnologie più avanzate per migliorare produttività, sostenibilità e qualità della vita nelle aree interne", ribadisce Grillo.
E per Felicita Cinnante, presidente di Its Academy Iridea, il ventennale di 'Fattorie aperte in Sila' "è un risultato estremamente lodevole, positivo, con la rete di imprese che si è creata attorno a questo evento e che si è consolidata sempre di più coinvolgendo le aziende in una modalità di collaborazione che è stata sempre un po' carente nella nostra cultura calabrese. Invece in questo caso si è compreso che stare insieme, fare sistema insieme aiuta a sostenersi vicendevolmente e aiuta soprattutto il settore. L'Its Iridea ha la specifica area dell'agroalimentare, e quindi ha tutto l'interesse a recepire, rilevare i bisogni delle aziende, per potere con i suoi corsi e con la sua attività formare le figure necessarie per questa nuova agricoltura, che non è quella tradizionale, ma innovata grazie alle nuove tecnologie con l'utilizzo delle macchine sempre più sofisticate, quindi l'agricoltura 4.0, che è ben rappresentata dall'instancabile Mario Grillo, che è agricoltore, allevatore con una laurea in economia e un master negli Stati Uniti. Questa è agricoltura che Iridea vuole sostenere e implementare", conclude.
Ma l'essenza di 'Fattorie aperte in Sila' è prima di tutto legata ai prodotti identitari del territorio in cui si svolge. "'Fattorie Aperte' è già un modello di turismo Dop: promuoviamo esperienze legate ai prodotti identitari della Sila, come la patata Igp, i formaggi tipici, il miele di alta quota. L’incontro diretto con chi coltiva e trasforma, la trasparenza delle filiere, l’autenticità dei luoghi: tutto questo crea valore per il visitatore e sviluppo per il territorio. Siamo convinti che la Calabria abbia un potenziale straordinario su questa tendenza e vogliamo esserne protagonisti con una proposta concreta, radicata e replicabile", conclude Grillo.
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(Adnkronos) - C’è un’Italia che non ha fretta. Un’Italia che conosce ancora il valore del passo, che ascolta i ritmi della natura, che affida allalentezza la propria visione del mondo. 'Transumanza', docufilm prodotto dalla Luigi Diotaiuti Foundation e diretto da Giuseppe Ielpo, ha ricevuto il prestigioso Golden Leaf all’Italia Green Film Festival di Roma, uno dei massimi riconoscimenti internazionali dedicati al cinema ambientale e sociale. Racconto visivo essenziale e potentemente evocativo, 'Transumanza' riporta l’attenzione su una pratica ancestrale – il migrare stagionale dei pastori con le loro mandrie – trasformandola in un viaggio simbolico tra passato e futuro. Non è nostalgia, è consapevolezza. È il tentativo di restituire senso, dignità e profondità a gesti che la modernità tende a dimenticare.
Nel film, l’esperienza della transumanza è accompagnata dalla voce narrante dello stesso Luigi Diotaiuti, che guida lo spettatore con toni intimi e misurati, tra ricordi, emozioni e riflessioni sul significato profondo del camminare con la terra. Una voce che non spiega, ma racconta, non invade, ma accompagna. 'Transumanza' segna il debutto nella produzione cinematografica di Luigi Diotaiuti, chef italoamericano da sempre impegnato nella valorizzazione delle radici rurali e del legame profondo tracibo, terra e comunità. Con la sua Luigi Diotaiuti Foundation, l’autore ha dato vita a un’opera che non si limita a documentare, ma prende posizione. Un film che non si accontenta di mostrare: sente, comprende, restituisce.
Alla regia, Giuseppe Ielpo costruisce una narrazione intima e rituale, dove ogni gesto ha il peso del tempo e ogni volto racconta storie taciute. La produzione è stata realizzata da SincroProduzioni, per la Luigi Diotaiuti Foundation a conferma della volontà di unire linguaggi e sensibilità diverse in un progetto che fa del cinema un atto di cura. Questa coralità è parte integrante del film, nei gesti semplici, nell’ospitalità ricevuta lungo il cammino, nella condivisione autentica di un patrimonio che non appartiene al passato, ma al presente che vogliamo costruire.
La premiazione si è svolta al Teatro Argentina di Roma, durante la serata conclusiva della VI edizione dell’Italia Green Film Festival, condotta da Vittoriana Abate, Pierre Marchionne, Francesca Rasi e Massimiliano Fuksas. A consegnare il Golden Leaf è stato l’attore Enrico Lo Verso, tra i momenti più intensi della serata. La giuria, presieduta dallo scrittore e attivista Sergio Bambarén, ha visto la partecipazione di grandi nomi del cinema italiano come Giuseppe Tornatore, Michele Placido e Franco Nero, presidente onorario del festival. Queste le tematiche premiate: crisi climatica, culture rigenerative, diritti ambientali, economie sostenibili, equilibrio tra uomo e natura.
'Transumanza non è folclore: è identità. "È il modo in cui una comunità dialoga con il paesaggio, con la propria memoria, con il futuro - ha dichiarato Luigi Diotaiuti ricevendo il premio, accolto da una standing ovation - Se anche solo una persona, vedendo questo film, sentirà il desiderio di conoscere, proteggere e tramandare questo sapere, allora il nostro viaggio avrà avuto un senso". Nel panorama audiovisivo contemporaneo, spesso dominato dalla velocità e dalla spettacolarizzazione, 'Transumanza' sceglie l’opposto. Il silenzio, l’ascolto, l’essenzialità. È un film che non impone, ma suggerisce. Che non consuma, ma restituisce. Che non corre, ma accompagna.
Con 'Transumanza', la Luigi Diotaiuti Foundation firma un’opera che unisce rigore documentaristico e delicatezza poetica. Un atto d’amore per la terra e per chi la attraversa. Un invito a riconoscere, in un cammino che pare remoto, la possibilità concreta di un futuro diverso. Un futuro radicato. Umano. Vivo.
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(Adnkronos) - Si è chiusa ieri sera, con una cerimonia densa di significato, la VI edizione dell’Italia Green Film Festival, che ha trasformato il Teatro Argentina di Roma in un’arena di bellezza consapevole, arte militante e riflessione collettiva. Una serata in cui il cinema ha alzato la voce contro l’indifferenza, riconfermando la propria capacità di smuovere coscienze e generare futuro. Oltre 500 pellicole da 62 Paesi hanno concorso quest’anno, segno di un’urgenza globale, raccontare attraverso le immagini le ferite del pianeta e le speranze di chi, ogni giorno, prova a curarle. A guidare la serata, le giornaliste Vittoriana Abate e Francesca Rasi, insieme al direttore artistico Pierre Marchionne, raffinato e risoluto nel ribadire l’identità profonda del Festival: "Non premiamo semplici film, ma visioni capaci di scuotere e ispirare".
A precedere la cerimonia, l’emozionante green carpet allestito di fronte all’Ara Sacra, calcato da protagonisti del mondo del cinema, dell’arte e della cultura. In apertura, l’intervento della Banda della Polizia Locale di Roma, che ha impreziosito l’atmosfera con un omaggio musicale istituzionale ma coinvolgente. In sala, tra gli altri, Franco Nero, presidente onorario del Festival, accanto a personalità come Giuseppe Tornatore, Michele Placido, Enrico Lo Verso e l’architetto Massimiliano Fuksas, oltre a volti noti dello spettacolo e della società civile, tra cui Carlotta Galmarini, Pietro Romano, Emy Bergamo, Eleonora Ivone, Fabiana Balestra, Claudia Conte, Maria Pia Ruspoli e Guglielmo Giovannelli Marconi e le modelle Emanuela Mai e Ana Maria Vasilache.
Protagonista anche la moda etica, con le creazioni sostenibili degli stilisti Rosso D’Aquino e Mariel Spiridigliozzi. Quest’ultima ha firmato una vera e propria dichiarazione stilistica. Una collezione essenziale e colta, in cui ogni tessuto naturale e ogni linea sartoriale raccontano una scelta, un gesto, un impegno. Le sue creazioni hanno incarnato perfettamente lo spirito del Festival: la bellezza al servizio di una visione etica e consapevole. Nel corso della serata in programma la consegna delle Golden Leaf 2025, assegnate alle dodici opere più rappresentative tra quelle in concorso.
Tra i film premiati e presenti alla serata, 'La Terra delle Donne' di Marisa Vallone, potente racconto sul legame tra identità femminile e terra. 'Food for Profit' di Giulia Innocenzi, inchiesta incisiva sull’impatto ambientale dell’industria alimentare, 'Scirocco' di Habib Ayeb, poesia visiva sui deserti tunisini e i mutamenti climatici, 'Bad Woods' di Jiri Hanzlicek, premiato per la categoria animazione, per il suo linguaggio potente e universale, 'Safarà' di Paolo Calcagni, viaggio lirico nell’equilibrio fragile tra uomo e natura, 'Transumanza' della Luigi Diotaiuti Foundation, omaggio alle radici contadine e alla cultura del rispetto.
Assenti ma premiati anche 'Lacci' di Kenta Crisà e Stefano Demarie, 'Raindrop' di Marco Dominik Graf, 'Voci dal Mare' di Simone Gavazzi e Guido Pontecorvo, 'Out of Sight by the Forest' di Nadina Dobrowolska – Otwarte Klatki, e 'Notte Fuori' di Carlotta Cerquetti. Applausi da parte del pubblico hanno accompagnato la consegna dei premi speciali a Giuseppe Tornatore, per la sua sensibilità nel raccontare il pianeta attraverso il cinema, a Michele Placido, per la sua coerenza artistica e il suo sguardo critico sulle contraddizioni sociali e ambientali italiane, a Enrico Lo Verso, al Comandante Mario De Sclavis e alla stessa Vittoriana Abate, per il suo costante impegno culturale.
La giuria internazionale, guidata dallo scrittore e ambientalista Sergio Bambarén, ha accompagnato anche i momenti istituzionali del Festival in Campidoglio e al Parlamento, promuovendo un confronto profondo tra arte, cultura e politiche per la sostenibilità. Con questa edizione, l’Italia Green Film Festival si conferma ben più di una rassegna cinematografica: è un manifesto culturale che restituisce centralità all’arte come azione, parola e responsabilità. "Siamo riusciti a costruire una comunità internazionale che non si limita a guardare, ma sceglie di agire. È questo il vero successo del Festival", ha dichiarato Pierre Marchionne a fine serata.
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(Adnkronos) - Nimbus e Stratus, un palcoscenico per due. Il quadro delle varianti Covid che saranno protagoniste di questa estate vede raddoppiare i protagonisti nel giro di 2 settimane. Dopo NB.1.8.1, battezzata Nimbus dagli esperti attivi sui social, si è subito fatta notare un'altra collega: XFG, designata proprio in questi giorni dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) variante di Sars-CoV-2 sotto monitoraggio (Vum), per via di una presenza a livello globale che "sta crescendo rapidamente". E nel frattempo sul fronte social gli esperti e i cacciatori di varianti che da tempo avevano messo XFG fra le osservate speciali le hanno attribuito un 'nickname': Stratus, per seguire "il tema meteorologico", spiegano i promotori del nome non ufficiale.
L'Oms ha già prodotto con il Technical Advisory Group sull'evoluzione del virus (Tag-Ve) la prima valutazione del rischio, al momento valutato "basso a livello globale". La premessa dell'Oms è che "si prevede che i vaccini Covid attualmente approvati rimangano efficaci contro questa variante" per proteggere dalla "malattia sintomatica e grave". In ogni caso, "diversi Paesi nella regione del Sudest asiatico hanno segnalato un aumento simultaneo di nuovi casi e ricoveri, nelle aree dove XFG è stata ampiamente rilevata". Ma secondo i dati disponibili fino ad oggi, precisa l'agenzia Onu per la salute, non risulta che questa variante porti a malattie più gravi o decessi rispetto ad altre in circolazione.
Nel documento Oms è possibile rintracciare anche un 'identikit familiare' di Stratus. Si tratta di un ricombinante (c'è chi le chiama varianti 'Frankenstein') dei lignaggi LF.7 e LP.8.1.2. Primo campione raccolto il 27 gennaio 2025. XFG è dal 25 giugno una delle 7 Vum monitorate dall'Oms. Confrontandola con JN.1 e con Nimbus, che attualmente è la variante dominante, "è possibile identificare profili di mutazioni distinti nella proteina Spike". Fra le mutazioni di Stratus ce ne sono alcune specifiche che, secondo quanto dimostrato dai ricercatori, "migliorano l'elusione degli anticorpi", si segnala nel documento Oms. Quindi sulla carta questa nuova variante potrebbe essere più in grado di eludere il sistema immunitario. Ma al momento non ha un profilo particolarmente problematico.
Sempre la valutazione del rischio riporta anche i dati sull'andamento di Stratus: al 22 giugno 2025, c'erano 1.648 sequenze XFG inviate a Gisaid da 38 Paesi, che rappresentano il 22,7% delle sequenze disponibili a livello globale nella settimana epidemiologica numero 22 del 2025 (quella che va dal 26 maggio all'1 giugno). Nimbus nella stessa settimana è al 24,9%, in calo. Per XFG si tratta invece di un aumento significativo rispetto alla quota di 4 settimane prima, che era appena il 7,4% (dal 5 all'11 maggio). L'ascesa di Stratus ha interessato tutte e tre le regioni Oms che condividono costantemente sequenze di Sars-CoV-2. Nella regione europea, per esempio, la sua presenza è cresciuta dal 10,6% al 16,7%. Quando al Sudest asiatico, dove già Nimbus aveva rapidamente guadagnato terreno a inizio primavera, Stratus è aumentata dal 17,3% al 68,7%. Un'exploit. Stringendo l'obiettivo sull'India, però, lì Stratus ha debuttato presto come la variante dominante di tutta la primavera e Nimbus è rimasta molto rara. E proprio i medici indiani, secondo quanto riportano i media locali, hanno evidenziato un sintomo che sembra caratterizzare maggiormente queste nuove varianti: la raucedine.
Secondo quanto riporta 'Times of India', è proprio questa una delle caratteristiche più sorprendenti dell'attuale ondata: la frequente segnalazione di voce roca tra i pazienti Covid. A differenza delle ondate del passato in cui la perdita di gusto e olfatto erano i segni distintivi dell'infezione, ora i pazienti lamentano tosse secca, irritazione e mal di gola, insieme appunto alla raucedine. Aspetto confermato anche, segnala la testata indiana, dai medici di vari ospedali sulla base di quanto osservato nei reparti di degenza del Paese.
Un'osservazione simile arriva dal Regno Unito, dove sta circolando in particolare Nimbus e si riporta che un sintomo chiave che potrebbe suggerire il contagio da Covid è un forte mal di gola, come la sensazione di una lama di rasoio, un dolore molto acuto quando si deglutisce, spesso localizzato nella parte posteriore della gola, riporta 'Manchester Evening News' citando un medico di base del 'The London General Practice', Naveed Asif. Altri sintomi comuni sono stanchezza, tosse lieve, febbre, dolori muscolari e congestione, ma viene precisata l'elevata variabilità delle manifestazioni di Covid.
Pur non rilevando segnalazioni di malattie più severe con le nuove varianti, l'Oms e il suo gruppo consultivo continuano a chiedere di monitorare il quadro Covid, e per quanto riguarda anche l'ultima new entry XFG insistono a "raccomandare agli Stati membri di dare priorità ad azioni specifiche per affrontare al meglio le incertezze relative a fuga di anticorpi e gravità". Si chiede semplicemente di tenere un buon livello di attenzione e condurre test di neutralizzazione utilizzando per esempio sieri umani, rappresentativi delle varie comunità, e di eseguire valutazioni comparative con le altre varianti in circolazione per rilevare cambiamenti eventuali negli indicatori di gravità. La valutazione del rischio verrà rivista regolarmente, quando saranno disponibili ulteriori evidenze e dati da altri Paesi, conclude l'Oms, ricordando che le Raccomandazioni permanenti per il Covid-19 emesse dal direttore generale dell'agenzia sono state prorogate di un ulteriore anno con lo stesso contenuto, fino al 30 aprile 2026.
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(Adnkronos) - La MotoGp torna in pista con il Gran Premio d'Olanda. Oggi, venerdì 27 giugno, inizia il weekend del Gp di Assen, decima prova della stagione. Si riparte dal successo al Mugello di Marc Marquez, sempre più leader della classifica del Motomondiale con 270 punti davanti al fratello Alex (240) e al compagno di squadra Pecco Bagnaia (160). Ecco il programma del weekend, gli orari e dove vedere prove libere, qualifiche, sprint e gara ad Assen.
Ecco il programma del Gp di Assen, da oggi venerdì 27 giugno a domenica 29 giugno:
Venerdì 27 giugno
Ore 10.40: MotoGP - prove libere 1
Ore 14.55: MotoGP – Pre qualifiche
Sabato 28 giugno
Ore 10.05: MotoGP - prove libere 2
Ore 10.45: MotoGP - qualifiche
Ore 14.55: MotoGP - Sprint
Domenica 29 giugno
Ore 9.35: MotoGP - Warm Up
Ore 14: MotoGP - gara
Tutti gli appuntamenti del Gran Premio d'Olanda di MotoGp saranno trasmessi in diretta televisiva sui canali Sky Sport e in streaming su Sky Go e Now. Su TV8 saranno visibili in diretta le sessioni del sabato (prove, qualifiche e gara Sprint delle 15) e in differita (alle 16:05) la gara di domenica.
Leggi tutto: MotoGp, si corre ad Assen: programma e dove vedere Gp d'Olanda
(Adnkronos) - A due giorni dalla sentenza d'appello che ha confermato l'ergastolo per Alessandro Impagnatiello, ma escludendo l'aggravante per la premeditazione, Loredana Femiano, mamma di Giulia Tramontano, affida ai social un pensiero per sua figlia, uccisa dal compagno nel maggio 2023 con 37 coltellate, mentre era incinta del piccolo Thiago. "Spero che in quelle cuffie tu stia ascoltando la mia voce che ti chiede scusa perché non posso far niente ancora una volta. Non posso difenderti dall'ingiustizia subita, ma spero anche che tu ascolti la mia voce che ti dice 'ti amo Giulia' e 'di te mi manca tutto'", scrive condividendo una foto di Giulia Tramontano mentre è a lavoro e indossa appunto delle cuffie nere.
Subito dopo la sentenza dei giudici d'appello di Milano, anche Chiara Tramontano, sorella della vittima, aveva scritto sui social: "Vergogna. La chiamano Legge, ma si legge disgusto. L'ha avvelenata per sei mesi. Ha cercato su Internet 'quanto veleno serve per uccidere una donna' poi l'ha uccisa. Per lo Stato, supremo legislatore, non è premeditazione. Vergogna a una legge che chiude gli occhi davanti alla verità e uccide due volte".
(Adnkronos) - Sale la tensione tra istituzioni europee e governo ungherese alla vigilia del Pride di Budapest, in agenda per domani, sabato 28 giugno. Poco dopo la mezzanotte di oggi, durante la conferenza stampa di chiusura della riunione del Consiglio europeo, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha ribadito il suo appello alle autorità ungheresi affinché permettano all'evento di svolgersi "senza timore di sanzioni penali o amministrative contro gli organizzatori o i partecipanti". Un intervento diretto al governo magiaro, che ha vietato la manifestazione, e al premier Viktor Orban, che ritiene che Bruxelles debba esimersi dall'intervenire in una questione nazionale.
"Il diritto di riunirsi pacificamente è un diritto fondamentale che va rispettato da tutti gli Stati membri. Quindi criminalizzare l'organizzazione del Pride o imporre multe ai partecipanti andrebbe contro tutto ciò in cui crediamo come Unione europea", ha sottolineato von der Leyen durante la conferenza, pur evitando di rispondere a una domanda relativa alla sua partecipazione personale. "La nostra Unione è basata sull'uguaglianza e non discriminazione: questi sono i nostri valori fondamentali sanciti nei nostri trattati e devono essere rispettati in ogni momento in tutta l'Ue".
L'Ungheria a metà marzo ha vietato le manifestazioni Pride con lo scopo dichiarato di proteggere i minori. Con una serie di emendamenti alle leggi esistenti dal 2021, che proibiscono la rappresentazione pubblica di "divergenza dall'identità di sé corrispondente al sesso alla nascita, cambio di sesso o omosessualità", il governo ha aperto la strada all'uso della scansione facciale per qualsiasi tipo di reato, inclusa la partecipazione a un raduno vietato come il Pride. La polizia di Budapest ha vietato la marcia, ma il sindaco di Budapest, Gergely Karácsony, ha annunciato che la città ospiterà il Pride come evento municipale, sostenendo che questo non richieda l'approvazione della polizia.
I partecipanti alla marcia rischiano multe fino a 500 euro, e autorità ungheresi potrebbero utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per identificarli, mentre gli organizzatori rischiano fino a un anno di reclusione ai sensi della legislazione vigente. Ma il riconoscimento facciale in tempo reale equivarrebbe a una violazione dell'AI Act. Il pacchetto di leggi Ue sulle applicazioni di intelligenza artificiale non è ancora pienamente implementato, ma alcuni aspetti fondamentali sono in vigore da febbraio 2025, incluso il divieto di identificazione biometrica in tempo reale nei luoghi pubblici da parte delle forze dell'ordine.
Una schiera di gruppi per i diritti umani sta dunque chiedendo alla Commissione di intervenire contro il potenziale uso della tecnologia, evidenziandone l'incompatibilità con l'AI Act in una lettera aperta inviata a von der Leyen e alla Commissione, a cui chiedono di avviare una procedura di infrazione contro l'Ungheria per violazione del diritto Ue. L'esecutivo Ue non si è ancora espresso sulla questione e non ha risposto alle domande in merito degli europarlamentari, nonostante avesse confermato lo scorso aprile di star "valutando" la nuova legge ungherese, aggiungendo che non avrebbe esitato a intervenire "quando appropriato." Da parte sua, Budapest rivendica la legittimità del riconoscimento facciale ai sensi dell'AI Act, che è più lassista sull'utilizzo della tecnologia in ambito forense, purché avvenga con approvazione del tribunale, per reati specifici e dopo i fatti.
In una serie di domande e risposte, il Consiglio ungherese per le libertà civili ha spiegato che l'identificazione viene eseguita basandosi su immagini fisse e che il sistema può identificare solo individui con un documento d'identità ungherese con foto, poiché le immagini vengono confrontate con un registro di profili facciali mantenuto dall'Istituto ungherese per le scienze forensi (Hifs). Ma come riporta Politico, l'analisi legale condotta dai firmatari della lettera alla Commissione conclude che la polizia ungherese potrebbe connettersi direttamente ai sistemi dell'Hifs e vedere sul posto se c'è una corrispondenza tra l'immagine appena scattata e il registro, meccanica che si adatterebbe alla definizione di "tempo reale" dell'AI Act.
Al Pride di sabato è prevista la partecipazione di diverse personalità di spicco nel panorama delle istituzioni europee, tra cui la commissaria Ue per l'Uguaglianza, Hadja Lahbib, nonché Iraxte Garcia Perez, Valerie Hayer e Terry Reintke, rispettivamente i presidenti dei gruppi dei socialisti (S&D), dei liberali (Renew) e dei Vardi al Parlamento europeo. Hanno confermato la loro presenza anche una serie di politici europei, tra cui Leo Varadkar, ex premier irlandese e primo apertamente omosessuale ad aver ricoperto quella posizione. Anche Brando Benifei (Pd), uno dei co-relatori dell'AI Act, ha detto che parteciperà alla parata, come anche Carlo Calenda (Azione), Ivan Scalfarotto (Italia Viva), Jacopo Rosatelli (Avs), Benedetta Scuderi (Verdi) e una serie di parlamentari del M5s.
Il fronte von der Leyen-Orban si è aperto mercoledì, con un video pubblicato dalla presidente della Commissione sui social per chiedere a Budapest di consentire lo svolgersi della manifestazione e assicurare il supporto alla comunità Lgbtqi+. "Esorto la Commissione europea ad astenersi dall'interferire negli affari di applicazione della legge degli Stati membri, dove non ha alcun ruolo da svolgere", aveva ribattuto su X il premier ungherese, invitando l'esecutivo Ue a "concentrare i suoi sforzi sulle sfide pressanti che affronta l'Ue, aree dove ha effettivamente un ruolo chiaro e una responsabilità, e dove ha commesso gravi errori negli ultimi anni, come la crisi energetica e l'erosione della competitività europea".
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(Adnkronos) - I dati statistici del primo trimestre 2025, con un totale di 2.936.430 tonnellate movimentate, evidenziano un lieve calo (-1,9%) del traffico commerciale complessivo del network dei Porti di Roma e del Lazio rispetto al primo trimestre del 2024. Calo fondamentalmente dovuto alla significativa flessione dei prodotti raffinati (jet fuel) in arrivo al porto di Fiumicino. “I dati del primo trimestre del 2025 – commenta il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino – confermano che il sistema portuale laziale continua la sua fase di crescita che diventerà ancora più evidente grazie al completamento delle infrastrutture che stiamo realizzando e che renderanno i nostri scali ancora più competitivi. Per il momento, è già importante la grande ripresa, dopo una lunga fase di stallo legata essenzialmente a fattori esogeni, di uno degli asset trainanti per il porto di Civitavecchia, ovvero il settore dell’automotive".
Entrando nello specifico dei dati di traffico, il porto di Civitavecchia chiude il primo trimestre dell’anno in corso con un +2,4% e un traffico complessivo di 1.778.713 tonnellate. In aumento del 2,1% anche il numero complessivo di accosti che passa da 438 a 447. Si rileva un incremento delle rinfuse liquide (essenzialmente prodotti raffinati) dell’11,1% (+23.742 tonnellate) per un totale di 237.095 tonnellate movimentate, mentre le rinfuse solide diminuiscono del 10,9% (-25.910) con movimentazione pari a 210.867 tonnellate. Tra queste ultime, continua a pesare il progressivo azzeramento del carbone legato alla centrale di Torrevaldaliga Nord (-97,1%, -65.787 tonnellate) per un totale di 1.997 tonnellate movimentate, mentre crescono del 56% i prodotti metallurgici (+62.132) per un totale di 173.049 tonnellate e del 52,9% le “altre rinfuse solide” (+4.264 tonnellate) per un totale di 12.317 tonnellate. In aumento del 34,2% (+7.114) i contenitori T.E.U per un totale di 27.943, con un significativo incremento di quelli pieni (17.660 TEU, +39,7%).
Per quanto riguarda i dati relativi al traffico passeggeri, ancora in aumento il traffico crocieristico (+0,7%) per un totale di 253.920 crocieristi e 62 accosti. In diminuzione, invece, del 7,8% il traffico di linea per un totale di 144.821 passeggeri. In aumento anche il traffico di automezzi che registra un totale di 152.308 e un +14,1% (+18.837). Tra questi ultimi si evidenzia la significativa crescita della sottocategoria “autovetture in polizza” (+53,8%; +18.167) per un totale di 51.964 autovetture movimentate mentre cresce di uno 0,6% quella “autopasseggeri” imbarcati/sbarcati per un totale di 37.967.
Per quanto concerne gli altri due porti del network laziale, i primi tre mesi del 2025 fanno registrare un aumento del traffico complessivo, rispetto allo stesso periodo del 2024, nel porto di Gaeta il cui traffico totale risulta di 467.301 tonnellate movimentate con un incremento pari al 9,9%, dovuto essenzialmente alla crescita delle merci solide (+36,5%). In significativo aumento, del 43,9% il numero degli accosti.
Nel porto di Fiumicino, il totale delle merci è pari a 690.416 tonnellate (- 17,1%) rappresentato dai prodotti raffinati (jet fuel) che servono il vicino aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci.
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(Adnkronos) - "L'impegno di AbbVie in gastroenterologia è di lunghissima durata. E' un impegno più che ventennale. E' iniziato con l'evoluzione dei trattamenti sulle malattie infiammatorie croniche" grazie alla ricerca "sull'importanza della immunomodulazione, che ha portato allo sviluppo degli anti-Tnf. Il nostro anti Tnf, lanciato circa vent'anni fa, ha contribuito a cambiare la storia di queste patologie. Chiaramente la nostra ambizione è quella di elevare continuamente gli 'standard of care' e ottenere outcome", quindi risultati, "sempre più soddisfacenti per i pazienti e un controllo più approfondito delle patologie. Questo ci ha portato a valutare nuovi meccanismi d'azione e a lanciare sul mercato farmaci in questa direzione, quindi gli inibitori di Jak e l'anti interleuchina 23". Lo ha detto Caterina Golotta, direttore medico di AbbVie Italia, all'evento Free2Choose organizzato dalla farmaceutica a Roma, nato con l'obiettivo di approfondire le principali criticità nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici- Ibd, in inglese) e di esplorare nuove opportunità terapeutiche in grado di migliorare gli outcome clinici del paziente affetto da tali patologie.
A livello di sviluppo clinico, la farmaceutica ha una pipeline "molto ricca - spiega Golotta - Al momento abbiamo in Italia diversi studi di sviluppo nelle indicazioni dell'inibitore di Jak e dell'interleuchina 23, che ci porta a una partnership scientifica con almeno 88 centri in Italia. Ma il nostro portfolio di ricerca clinica va al di là dell'immunologia, va al di là della gastroenterologia, con circa 80 studi clinici che ci portano a stabilire partnership scientifiche con 400 centri in Italia".
(Adnkronos) - Bitget, società Web3 e uno dei principali exchange di criptovalute a livello globale, e Unicef stanno lavorando per costruire un modello scalabile e inclusivo che fornisca alle giovani donne gli strumenti per navigare e plasmare l'economia digitale di domani. Ne parla all’Adnkronos/Labitalia Gracy Chen, ceo di Bitget. "Le tecnologie emergenti - spiega - non dovrebbero essere riservate a pochi privilegiati, ma devono essere introdotte rapidamente e in modo equo. La blockchain, con i suoi casi d'uso nel mondo reale e il suo potenziale per il bene sociale, è uno degli strumenti più potenti che possiamo offrire alle giovani generazioni per creare prodotti in grado di cambiare il modo in cui guardiamo alla società moderna. Con Blockchain4Her, quella che è iniziata come missione per dare potere a centinaia di donne è diventata un movimento globale per educare migliaia di ragazze. Questo è il tipo di impatto e di portata per cui è stata creata la blockchain".
"La partnership triennale tra Bitget e Unicef Lussemburgo mira a promuovere le competenze digitali e l’alfabetizzazione blockchain tra i giovani. Per farlo, Bitget entrerà a far parte della Game changers coalition (Gcc), guidata dall'Ufficio per l'Innovazione dell'Unicef (OOI) e, grazie al suo supporto, permetterà di raggiungere 300.000 persone, tra ragazze adolescenti, genitori, mentori e insegnanti e accrescere la loro preparazione in tema di Web3".
In particolare Bitget academy, l’area educativa di Bitget, contribuirà allo sviluppo del primo modulo di formazione blockchain interattivo, online e dal vivo dell'Unicef, basato sullo sviluppo di competenze per la creazione di videogiochi, rivolto a insegnanti e giovani.
“Questa partnership riflette la nostra convinzione condivisa che le competenze digitali siano un potente motore di opportunità e inclusione”, ha dichiarato Sandra Visscher, direttrice esecutiva di Unicef Lussemburgo. “Collaborando con Bitget, vogliamo dare ai giovani adolescenti gli strumenti, le conoscenze e la fiducia necessarie per plasmare il proprio futuro. L'innovazione dovrebbe essere una forza di inclusione, aprendo le porte, ampliando gli orizzonti e garantendo che la tecnologia funzioni per tutti, ovunque”.
Come parte della Game Changers Coalition, Bitget si unisce alla Global video game coalition, alla Micron Foundation e ai builder dell’ecosistema Women in games con l'ambizione condivisa di raggiungere 1,1 milioni di ragazze entro il 2027, offrendo opportunità di apprendimento e di sviluppo delle competenze digitali.
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(Adnkronos) - Lauren Sanchez è diventata a tutti gli effetti 'Lady Bezos': dopo il 'sì' ufficiale negli Stati Uniti, arriva anche la cerimonia da favola a Venezia con le promesse davanti ai 250 invitati. Da bambina ha trovato difficoltà nello studio a causa di una dislessia non diagnosticata ma poi quando ha preso il via non si è più fermata: giornalista, scrittrice, pilota di elicotteri e recentemente persino 'astronauta' nella prima missione turistica ai confini dello spazio con un equipaggio interamente femminile.
Nata nel dicembre del 1969 ad Albuquerque, nel New Messico, da genitori di origini messicane, Sanchez sognava sin da piccola di diventare giornalista e visse con molta frustrazione le difficoltà che incontrò nella scrittura e nella lettura durante il suo percorso di studi. Solo una volta adulta, ai tempi dell’università, grazie all’intuizione di un’insegnante riuscì ad avere la diagnosi di dislessia. Un evento che, ha raccontato spesso, la fece fiorire, rendendola più sicura di sé e delle proprie capacità.
La sua gavetta come giornalista avvenne nelle redazioni di televisioni locali a Los Angeles e Phoenix. In breve però divenne reporter, prima per il programma di intrattenimento ‘Extra’ e poi per Fox Sport. Da lì, anche grazie al favore del pubblico, divenne co-conduttrice di ‘Good Day L.A’ sul canale 11 di Fox e del ‘Fox 11 News at Ten’, partecipò come ospite a programmi molto noti come ‘The View’ e ‘Larry King Live’ e presentò la popolare competizione di ballo ‘So You Think You Can Dance’.
Sanchez è curiosa per natura, ama le sfide e non dorme certo sugli allori. Per questo nel 2016 decise di voler imparare a pilotare gli elicotteri, una scelta di cui, ha scritto di recente sui social, va "molto fiera". Poco dopo fondò la ‘Black Ops Aviation’, la prima impresa femminile di riprese aeree e si focalizzò su progetti in cui poter utilizzare le sue abilità di pilota.
L’amore per il cielo e per il volo continuano a far parte della sua vita. Non è un caso se il primo libro che ha scritto è la storia di "una mosca che è volata nello spazio", 'The Fly Who Flew to Space'. Un libro per bambini ispirato alla sua infanzia e al mondo in cui ha vissuto la dislessia, che è entrato nella lista dei bestseller del New York Times. "Questo libro - ha detto – è per tutti i bambini che stanno avendo difficoltà a scuola: andrà tutto bene".
Proprio come il protagonista del suo libro, Flynn, anche Lauren Sanchez ha raggiunto lo spazio. Il volo suborbitale dello scorso 14 aprile, oltre 100 chilometri sopra la terra, è stata la prima missione nello spazio con equipaggio interamente femminile in oltre 60 anni: l’ultima volta era accaduto nel 1963 quando la cosmonauta Valentina Tereshkova volò in solitaria.
La missione è stata organizzata dalla Blue Origin del suo compagno Jeff Bezos e fortemente voluta da Sanchez. È stata lei a mettere insieme il team di donne, composto tra le altre dalla popstar Katy Perry e la collega conduttrice di 'Cbs Mornings' Gayle King. È stata lei a curare ogni dettaglio, ha persino disegnato, con la casa di moda di lusso Monse, le tute da volo che il team ha indossato per la missione e che sono già diventate iconiche.
"Sposerò l'uomo dei miei sogni, è fantastico, passerò il resto della mia vita con lui e ama i miei figli", ha dichiarato pochi mesi fa riguardo all'imminente matrimonio in pompa magna a Venezia con Jeff Bezos. Per entrambi sono seconde nozze: Lauren Sanchez è stata sposata dal 2005 al 2019 con l’agente di Hollywood Patrick Whitesell, da cui ha avuto due figli, nati nel 2006 e nel 2008; mentre Bezos è stato sposato per 26 anni con MacKenzie Tuttle, con la quale ha quattro figli, di cui uno adottato in Cina.
Venezia per il loro matrimonio è diventata un palcoscenico a cielo aperto per una delle parate di celebrità più spettacolari a livello planetario e giorni di feste, relax e lusso. Il 'sì' sulla blindatissima isola di San Giorgio, luogo intriso di storia e circondato dalla laguna: un anfiteatro naturale per un’unione tanto privata quanto spettacolare.
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(Adnkronos) - Volti nuovi, programmi di sport rinnovati, grande fiction e qualche trasmissione cancellata. Sono molte le novità della programmazione Rai per l'autunno 2025 che emergono dai palinsesti presentati oggi, venerdì 27 giugno, a Napoli.
"Abbiamo fatto un lavoro di razionalizzazione dei palinsesti all’interno di un meccanismo di equilibrio e di sostenibilità economica e finanziaria dell’azienda", ha spiegato l’ad Giampaolo Rossi. Palinsesti che "sono oggi più incisivi rispetto a quelli dello scorso anno e i risultati che ci aspettiamo sono sicuramente migliorativi".
Cancellati dal nuovo palinsesto 'Agorà Weekend' di Sara Mariani, 'Rebus' di Giorgio Zanchini e il programma di inchiesta 'Il fattore umano' di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello. Assenti nell'offerta anche 'Tango' di Luisella Costamagna e 'Generazione Z' condotto da Monica Setta.
Una ventata di novità arriva nell'autunno sportivo in Rai con il ritorno - in seconda serata su Rai 2 - dello storico 'Processo del lunedì', condotto da Marco Mazzocchi e Paola Ferrari, che avrà l’obiettivo di tener vivo il dibattito sulla tre giorni calcistica. Ma grandi novità prevede anche la 'Domenica Sportiva': circa 40 puntate, in onda la domenica su Rai 2 dalle 22.45 a mezzanotte e mezza. Una doppia conduzione, Simona Rolandi affiancata da un giornalista Rai, e uno studio completamente rivoluzionato e modificabile in concomitanza con Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina 2026, grazie a nuove soluzioni grafiche e scenografiche.
Olimpiadi e Paralimpiadi invernali cattureranno gli appassionati tra febbraio e marzo sulla rete olimpica, Rai 2, fin dal mattino e con alcuni spazi ad hoc anche al pomeriggio e alla sera. Le redazioni di Milano e Roma saranno guidate dal vicedirettore Auro Bulbarelli. La cronaca degli eventi calcistici sarà di Alberto Rimedio e Lele Adani, con Alessandro Antinelli e Andrea Stramaccioni e la supervisione del vicedirettore Marco Lollobrigida. Perché "squadra che vince non si cambia", ha detto il direttore di Rai Sport Paolo Petrecca.
Non solo calcio: anche tennis, ciclismo e naturalmente la Milano - Cortina. Il sabato e la domenica, già dal mattino, nelle due settimane di febbraio e poi a marzo, Rai Sport sarà sulle piste di Milano e di Cortina, per raccontare le gesta degli atleti olimpici e paralimpici. Dirette, interviste, telecronache: tutto coordinato da Milano, con uno studio in esterna. Infine, last but not least, una versione più lunga del TG Sport è già in calendario: durerà 45 minuti, 25 dei quali su Milano-Cortina 2026: resoconti, interviste, speciali realizzati dalla redazione di Milano con campioni olimpici e paralimpici. Al centro il viaggio della Fiaccola Olimpica, dal 6 dicembre al 6 febbraio.
Più cinema, documentari e serie di grande richiamo per i palinsesti autunnali Rai. Tanti i titoli a partire dal pluripremiato 'C'è ancora domani', esordio alla regia di Paola Cortellesi, che ha sbancato al botteghino e ha vinto ben sei David di Donatello ad Alessandro Siani con il suo 'Succede anche nelle migliori famiglie' fino a Leonardo Pieraccioni, autore e protagonista di 'Pare parecchio Parigi'. Ma non solo commedia: Pierfrancesco Favino in 'Comandante' di Edoardo De Angelis indossa i panni di Salvatore Todaro. A illuminare il tardo autunno anche le grandi serie tv: su Rai1 è l’attesissima quinta e ultima stagione di 'Morgane Detective Geniale', prodotto amatissimo dal pubblico.
Tra le serie c'è anche 'Occhi di gatto', su Rai 2, che propone il maggior successo della tv francese della scorsa stagione. Torna con 18 nuovissimi episodi 'The Rookie' che aveva chiuso la sesta stagione lasciando il pubblico in sospeso. Grande novità è 'Rise of the Raven': arrivano su Rai 2 i dieci episodi di una serie ambiziosissima prodotta da Austria e Ungheria, che tra battaglie gigantesche e grandiosi scenari ricostruisce l’Europa del XV secolo. È previsto per questo autunno, a ottobre su Rai 2, a distanza di cinquant’anni dall’esordio giapponese dell’anime, il ritorno sul piccolo schermo di 'Ufo Robot Goldrake', noto anche come Atlas Ufo Robot, poi trasmesso in Italia con enorme successo a partire dal 1978.
Su Rai3, spazio al grande cinema d'autore, italiano ed internazionale. Da 'Open Arms - la legge del mare' a 'Primadonna', opera seconda di Marta Savina, autrice sempre attenta alle complesse tematiche contemporanee che riguardano il mondo femminile. Non mancano i grandissimi nomi di Hollywood, da Scorsese a Woody Allen. Approda in prima visione su Rai 3 anche Martin Scorsese, con il suo ultimo capolavoro noir, 'Killers of the Flower Moon', con Leonardo Di Caprio e Robert De Niro. Altri importanti autori troveranno posto nelle prime serate di Rai 3: primo fra tutti Woody Allen che con 'Un colpo di fortuna' ha festeggiato il suo cinquantesimo film. Ancora, vedremo Luc Besson con il suo 'Dogman'.
Tra i documentari, spiccano 'Cent'anni di Camilleri', scritto e diretto da Francesco Zippel e 'Il caso Mollicone', scritto da Nicola Vicinanza e diretto da Giampaolo Marconato, in onda su Rai 2. Il doc riprende il caso del 2001, quando l’Italia fu sconvolta dalla tragica morte di Serena Mollicone, una ragazza di 18 anni, il cui corpo senza vita venne trovato nei boschi di Arce. Ancora, 'Pupi Avati. Che cinema la vita!', un documentario dedicato a Pupi Avati, uno dei maggiori registi del cinema italiano. È lo stesso Pupi Avati a raccontarsi davanti alle telecamere, rievocando la sua grande passione per la musica e il sogno di diventare un jazzista, che svanì quando nella band nella quale suonava fece il suo ingresso il più talentuoso Lucio Dalla. Grande attesa anche per 'Essenzialmente Rino Gaetano', diretto da Giorgio Verdelli. Il documentario esplora la vita', la carriera e l’eredità di uno degli artisti più originali e controversi della musica italiana: Rino Gaetano.
Un'offerta variegata e di appeal. E' quella presentata dal direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati oggi a Napoli per i palinsesti Rai d'autunno. Si comincia con Rai1, dove spiccano tra gli altri, 'Balene - Amiche per sempre', per la regia di Alessandro Casale, dall’omonimo romanzo di Barbara Cappi e Grazia Giardiello, in cui Veronica Pivetti e Carla Signoris danno vita a un’amicizia capace di resistere alle sfide del tempo. 'La ricetta della felicità', con la regia di Giacomo Campiotti, con Cristiana Capotondi e Lucia Mascino, una commedia corale, che racconta con leggerezza come si possa rinascere anche dai momenti più difficili.
Sul fronte dell’avventura torna un’icona della fiction Rai in una grande serie evento: 'Sandokan' (regia di Jan Maria Michelini, Nicola Abbatangelo), con Can Yaman nel ruolo del leggendario pirata malese. Nella commedia romantica 'Se fossi te' (regia di Luca Lucini) i coniugi Marco Bocci e Laura Chiatti si trovano letteralmente l’uno nei panni dell’altra, generando situazioni ironiche e profonde riflessioni sulle differenze sociali. Su Rai 2 debutta 'Estranei' (regia di Cosimo Alemà) con Elena Radonicich, mentre su Rai3 spazio a una grande coproduzione internazionale realizzata con l’Alleanza Europea (Rai - France Télévisions - Zdf): Kabul (regia di Kasia Adamik, Olga Chajdas) con Gianmarco Saurino e Valentina Cervi, che ripercorre gli ultimi giorni della presenza internazionale nella capitale dell’Afghanistan travolta dall’occupazione talebana.
E ancora: 'Vespucci, il viaggio più lungo' (regia di Flavio Maspes), è una docuserie dedicata al tour mondiale della nave più bella del mondo, l’Amerigo Vespucci: un viaggio attraverso mari e culture che celebra l’eccellenza del made in Italy. Quattro sono i nuovi titoli realizzati Rai Play: tra questi 'Hype' (regia di Fabio Mollo, Domenico Croce) che racconta una storia di amicizia e rap tra le difficoltà del quartiere milanese QT8. In 'Tutta scena' (regia di Nicola Conversa) il sogno del teatro di un gruppo di giovani prende vita sotto la guida di un maestro d’eccezione interpretato da Giorgio Panariello. 'L’appartamento sold out' (regia di Giulio Manfredonia, Francesco Apolloni) con Giorgio Pasotti è un dramedy che esplora la convivenza forzata di tre coppie di etnia diversa. A questi, si aggiunge Nathank K. (regia di Alessio Lauria) con lo stand-up comedian Nathan Kiboba.
Per il 2026 una selezione di titoli che mescolano grandi emozioni e impegno. Tra questi su Rai1, 'Guerrieri - La regola dell’equilibrio' (regia di Gianluca Maria Tavarelli) con Alessandro Gassmann, dai romanzi di Gianrico Carofiglio, intreccia giustizia ed etica in un legal drama avvincente. Poi l'attesa 'La preside' (regia di Luca Miniero), in cui Luisa Ranieri veste i panni una dirigente scolastica ispirata a Eugenia Carfora, che ha trasformato l’Istituto superiore di Caivano in un simbolo di riscatto sociale. Tornano poi quasi tutte le serie più amate: 'Blanca 3', 'Don Matteo 15', 'Il commissario Ricciardi 3', 'Makari 4', 'Un professore 3'. Non manca l’appuntamento con il coming of age Mare fuori 6 (regia di Beniamino Catena) con Carmine Recano, Lucrezia Guidone e Maria Esposito, record di visualizzazioni sulla piattaforma Rai Play.
Un talk-show culturale in diretta da Luca Barbareschi, in cui si esplora - con leggerezza, profondità e ironia - la tensione che ogni essere umano vive tra forze opposte ma vitali: forza e compassione, giustizia e perdono, slancio e attesa, desiderio e timore, bellezza e verità. E' una delle novità del palinsesto 2025-2026 di Rai Cultura, presentato oggi a Napoli. Un'offerta che punta sui grandi 'pezzi forti' della sua programmazione. A partire da Alberto Angela che, con il suo 'Ulisse - Il piacere della Scoperta', sarà in onda a fine dicembre alle 21.30. Il conduttore torna in prima serata su Rai1 in una nuova stagione dedicata alla storia, all’arte, alla cultura, a luoghi da sogno e a personaggi del passato.
Di Alberto Angela prosegue anche 'Stanotte a…', in onda giovedì 25 dicembre alle 21.30, la prestigiosa serie di notti in viaggio con il conduttore, che sarà in onda anche il sabato alle 15 con 'Passaggio a Nord Ovest'. Altra novità, 'La Biblioteca dei Sentimenti', che quest'anno sarà condotta da Maria Latella in una versione rinnovata. Un viaggio tra le grandi firme dell’editoria. In onda il venerdì dal 3 ottobre alle 15.25. Confermati i programmi ormai consolidati. Tra questi, 'A Sua immagine' con Lorena Bianchetti torna nel fine settimana, in onda il sabato alle 16.00 e la domenica alle 10.30. Tornano anche 'Splendida Cornice' condotto da Geppi Cucciari, e lo storico 'Sottovoce' di Gigi Marzullo. Grande spazio anche agli eventi di musica classica e opera. Dopo i successi di pubblico e critica degli ultimi anni, anche questo autunno su Rai1 l’apertura della stagione della Scala il 7 dicembre. A seguire i tradizionali concerti di Natale e Capodanno e tanti altri appuntamenti di grande rilievo. Sabato 1mo novembre in prima serata alle 21.30 dal Teatro dell’Opera di Roma torna in scena il capolavoro di Giacomo Puccini, 'Tosca'.
Molti gli eventi degni di nota. Da segnalare, 'Salemme. Il bello della diretta': in diretta dall’Auditorium Rai di Napoli domenica 4 gennaio alle 21.30 Vincenzo Salemme dirige e interpreta la commedia 'Ogni promessa è debito'. La storia ruota attorno alla vicenda di un voto religioso, fatto da Benedetto Croce, titolare di una pizzeria, in una situazione di grave pericolo e in stato di sonnambulismo. 'Attenti al libro', in onda giovedì 9 ottobre alle 21.20, condotto da Francesca Fialdini, è un varietà culturale evento in diretta che gioca con le pagine dei classici della letteratura per ritrovare in ciascuna di esse un aggancio con l’attualità, con ciò che siamo, con i fatti del presente e addirittura del giorno. Nel 2026, Rai Cultura punta - tra gli altri- su Pif, con 'Caro Marziano'. Una collezione di brevi reportage su storie, volti e luoghi dell’Italia contemporanea raccontati a un ipotetico visitatore alieno.
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(Adnkronos) - Un minorenne siriano è stato incriminato per l'attentato sventato a Vienna nell'agosto 2024 al concerto di Taylor Swift. La procura federale tedesca accusa Mohamed A. di aver collaborato con un allora 19enne austriaco, Beran A., che faceva parte della cellula dell'Isis nell'Austria orientale. I tre concerti tutti sold out con 65mila spettatori furono annullati dopo la scoperta che i due giovani avevano pianificato di lanciarsi con un'auto imbottita di esplosivo contro i fan in attesa di entrare allo stadio Ernst Happel per assistere all'evento.
"Al più tardi dall'aprile 2024, Mohammad A. aderisce all'ideologia dell'organizzazione terroristica Stato islamico (Isis)", ha affermato il procuratore federale tedesco in una nota. "Tra metà luglio e agosto 2024 era in contatto con un giovane adulto austriaco che stava pianificando un attentato dinamitardo durante un concerto della cantante Taylor Swift a Vienna", ha aggiunto.
I sospetti nei confronti del giovane siriano, che non è in custodia, è quello di aver aiuto l'estremista austriaco a pianificare dell'attacco, anche traducendo dall'arabo le istruzioni per la fabbricazione di una bomba e mettendolo in contatto con un jihadista dell'Isis all'estero. È anche accusato di avergli fornito il testo del giuramento di fedeltà all'Isis.
Beran A, che ora ha 20 anni ed è originario di Ternitz, a sud di Vienna, è stato arrestato prima dei concerti in seguito a una soffiata della Cia, secondo cui i due speravano di uccidere un gran numero di spettatori del concerto. Secondo quanto riferito dalla procura tedesca, Mohammad A. è accusato di sostegno a un'organizzazione terroristica straniera e di aver preparato un grave atto di violenza che ha messo in pericolo lo Stato.
(Adnkronos) - "I farmaci biologici, in generale, dalla prima generazione a tutti quelli che sono stati sviluppati fino a oggi - le nuove molecole, le small molecules - hanno cambiato la gestione clinica del paziente e, sicuramente, la qualità di vita" di chi ha una diagnosi di malattia di Crohn o di colite ulcerosa. "Ma direi di più: hanno cambiato anche la qualità di vita nel binomio medico paziente. I nostri ambulatori oggi hanno finalmente dei target sempre più mirati nella pratica clinica, che vanno in parallelo con degli obiettivi di qualità di vita più importanti. E la qualità di vita va intesa proprio come recupero della normale funzione dell'intestino, dalla continenza al controllo del dolore, al recupero anche delle giornate lavorative e molto altro. E' un'esperienza comune che noi vediamo nei nostri ambulatori". Lo ha detto Franco Scaldaferri, responsabile dell'Unità operativa semplice Malattie infiammatorie croniche dell'intestino, Cemad Fondazione Policlinico Gemelli e professore aggregato di Gastroenterologia Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Gemelli Roma, intervenendo all'evento Free2Choose, promosso da AbbVie, nella Capitale, per approfondire le principali criticità nella gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici, Ibd, in inglese) ed esplorare nuove opportunità terapeutiche per migliorare gli outcome clinici.
Prima dell'avvento di queste nuove terapie le cure si basavano sull'uso dei corticosteroidi, che, "nel trattamento delle malattie infiammatorie croniche, sono farmaci eccezionali dal punto di vista dell'efficacia nel breve termine, cioè per 2-3 mesi di terapia - spiega Fabiana Castiglione, professore associato di Gastroenterologia e direttore Unità operativa semplice dipartimentale Terapie avanzate per Malattie croniche intestinali Federico II, Napoli - Hanno però effetti collaterali in una grossa fetta di pazienti, se utilizzati cronicamente per periodi lunghi, e questi vanno dalla possibilità di insorgenza di diabete, cioè di intolleranza glucidica, all'ipertensione. Nelle donne", inoltre, "ci può essere il rischio di amenorrea, ritardo dell'accrescimento, e nei bambini aumento ponderale, motivo per cui, in età pediatrica e adolescenziale, i corticosteroidi si preferisce proprio non usarli".
A differenza del passato, "oggi, come gastroenterologi - sottolinea Scaldaferri - abbiamo molti più farmaci. Questo significa che non dobbiamo tirare a campare, non dobbiamo accontentarci. Se la malattia non è ben controllata, occorre parlarne in visita perché ci sono tante altre opzioni terapeutiche nuove. Se il paziente non ha una remissione endoscopica, occorre parlarne - rimarca - Possiamo fare di più. Quindi, se il paziente ha un'ecografia che non va bene, bisogna parlare col proprio medico: abbiamo finalmente molte più terapie e possiamo quindi avere molti più obiettivi misurabili".
Questi risultati sono particolarmente importanti se si considera che "l'Italia, insieme ai Paesi scandinavi e all'Inghilterra - chiarisce Michele Cicala, professore ordinario Gastroenterologia e direttore Unità operativa complessa di Gastroenterologia policlinico Campus Biomedico di Roma - è tra i primi Paesi in Europa per incidenza di malattie infiammatorie croniche intestinali. I dati, nella popolazione generale adulta, sono tra i 20 e gli 80 pazienti su 100mila abitanti. Questo vuol dire che parliamo ancora di malattie non frequenti, ma l'incidenza è in grande aumento, soprattutto per la malattia di Crohn, rispetto alla colite ulcerosa. Negli ultimi vent'anni c'è un aumento di incidenza di 4 volte nel Crohn, mentre soltanto una volta e mezzo della colite ulcerosa".
La prevalenza, invece, "è sicuramente sottostimata - osserva Cicala - anche perché si valutano a seconda dei codici di esenzione regionale, ma non tutti i pazienti hanno questa esenzione. Per esempio, un paziente che oltre alla colite ulcerosa ha anche asportato un melanoma, preferisce avere il codice per tumore piuttosto che per malattia infiammatoria cronica". Inoltre, "quando parliamo di prevalenza di malattie infiammatorie croniche, dobbiamo considerare che spesso sono i colleghi, reumatologi o dermatologi che ci pongono all'attenzione di pazienti che hanno manifestazioni intestinali lievi, ma in realtà le complicanze che loro hanno riportano la malattia a un unico disturbo immunitario, che è quello" della Mici, "per cui, anche questi dati" non vengono considerati.
(Adnkronos) - Nuovo montepremi e tante novità, tra cui l'addio ai giudici di linea, a Wimbledon 2025. Lo Slam londinese prenderà il via il prossimo 30 giugno, con Sinner pronto a riscattare la sconfitta in finale al Roland Garros contro Carlos Alcaraz. Ma oltre alla voglia di riscatto a guidare Jannik c'è anche un altro fattore, non trascurabile. L'organizzazione di Wimbledon ha infatti annunicato un aumento del proprio montepremi, che salirà del 7%, raggiungendo la cifra complessiva di 53,5 milioni di sterline (quasi 63 milioni di euro). Ma oltre ai soldi in palio ci sono anche altre novità, più 'tecniche', nello Slam che concluderà la stagione sull'erba.
Con il nuovo montepremi, i vincitori dei titoli di singolare maschile e femminile riceveranno ciascuno circa 3 milioni e mezzo di euro, con un aumento di oltre l'11% rispetto al 2024, mentre un posto nel tabellone principale vale almeno 66mila sterline (circa 77mila euro), con un aumento del 10% rispetto all'anno precedente. Proprio questo aumento rende Wimbledon il più prezioso tra i quattro Slam. Ecco tutte le cifre del nuovo prize money, uguale sia per il tabellone maschile che per quello femminile:
Primo turno: 77.400 euro
Secondo turno: 116.000 euro
Terzo turno: 178.000 euro
Ottavi: 281.400 euro
Quarti: 469.000 euro
Semifinali: 908.800 euro
Finale: 1.782.400 euro
Vincitore: 3.517.900 euro
Una delle grandi novità della nuova edizione di Wimbledon è l'addio ai giudici di linea. Proprio come succede ormai nella maggior parte dei tornei del circuito Atp e Wta, anche lo Slam londinese si servirà della tecnologia per stabilire con certezza se una pallina è dentro o fuori, 'eliminando' così l'occhio umano. Il giudice di sedia si servirà quindi dell'aiuto di un sistema di chiamata elettronica in tempo reale. Una vera e propria rivoluzione, a cui Londra stava ancora resistendo sulla scia di Parigi. Anche nell'ultimo Roland Garros infatti abbiamo visto i giudici di linea, con la tecnologia che è stata la grande assente del torneo.
La tecnologia nel tennis è stata introdotta per la prima volta nel 2007 e viene utilizzata per chiamare automaticamente tutti gli out, i falli e i falli di piede, con i giocatori che possono richiedere una revisione al 'Var' del punto. La rimozione dei giudici di linea da Wimbledon è stata accolta con sgomento da molti e l'All England Club ha rivelato che circa 80 ex arbitri saranno impiegati quest'anno come assistenti di gara, con due su ogni campo a supporto dell'arbitro, e che forniranno anche un supporto, qualora ci fosse un guasto al sistema elettronico. Proprio questi arbitri saranno impiegabili come 'riserve' qualora dovessero esserci malfunzionamenti tecnici.
Altra piccola grande rivoluzione riguarda gli orari. Le finali dei tabelloni singolari, in programma sabato 12 luglio per quello femminile e domenica 13 per quello maschile, si spostano infatti alle 16, mentre nelle precedenti edizioni erano sempre state fissate alle 14. Le partite saranno precedute, una per giornata, dalle due finali di doppio, tradizionalmente poste dopo le finali dei tabelloni singolari.
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(Adnkronos) - "Oggi abbiamo a disposizione numerosi farmaci dotati di diversi meccanismi d'azione volti a non solo al controllo dei sintomi, ma anche proprio a un controllo profondo del processo infiammatorio ed evitare quelle che sono tutte le complicanze a lungo termine". Lo ha spiegato Massimo Fantini, professore ordinario di Gastroenterologia Università di Cagliari e direttore Unità di Gastroenterologia Azienda ospedaliera-Università di Cagliari, all'evento Free2Choose, promosso da AbbVie a Roma, dedicato alla gestione delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Mici, Ibd, in inglese).
Le Mici, illustra Fantini, sono caratterizzate "da un processo infiammatorio cronico che non solo è responsabile dei sintomi - il dolore addominale che il paziente prova e l'aumento del numero di evacuazioni di feci liquide, a volte anche con sangue - ma anche, se non controllate adeguatamente, di un progressivo accumulo di danno d'organo che porta a una progressiva alterazione di quella che è l'anatomia e a numerose complicanze, alcune delle quali devono e richiedono l'intervento del chirurgo. Una delle più grosse rivoluzioni, a cui abbiamo assistito negli ultimi vent'anni, è nel cambiamento di approccio, con il concentrare la terapia non solo sul controllo dei sintomi, quindi mirata soltanto a togliere quello che poteva essere la manifestazione clinica della malattia, ma anche a identificare dei target diversi, più profondi di controllo di malattia - per esempio la guarigione mucosale - come target necessari per evitare che questo progressivo danno d'organo si accumuli, e in ultima analisi per cambiare quella che è la storia naturale della malattia".
Aggiunge Ambrogio Orlando, direttore Unità semplice dipartimentale Malattie infiammatorie croniche intestinali degli ospedali riuniti Villa Sofia Cervello di Palermo: "Negli ultimi 10 anni le strategie terapeutiche e l'avvento dei nuovi farmaci biotecnologici e piccole molecole hanno rivoluzionato non solo l'efficacia del trattamento di queste malattie, ma hanno modificato anche l'approccio del management delle malattie. Siccome questi farmaci hanno un'efficacia importante nel modificare il decorso clinico delle malattie - chiarisce - siamo obbligati a verificare l'efficacia di questi farmaci in un tempo minore rispetto a quello che facevamo prima, quando non avevamo farmaci così impattanti sul decorso della malattia".
Attualmente, continua Orlando, "già dopo 6-8 mesi dall'inizio di questi trattamenti - penso per esempio alle nuove molecole anti-interleuchina 12-23, anti-interleuchina 23 e anti-Jak che hanno veramente rivoluzionato il management di queste malattie, dopo tanti anni in cui abbiamo avuto a che fare sostanzialmente con una sola classe di farmaci, gli anti-Tnf alfa - noi dobbiamo verificare qual è lo stato della malattia non solo dal punto di vista clinico, ma anche degli esami diagnostici come per esempio l'endoscopia, per quanto riguarda sia la colite ulcerosa sia la malattia di Crohn, e degli esami radiologici come l'enterorisonanza o l'ecografia, che è un esame poco invasivo e a basso costo".
In questo modo, "in un tempo così precoce rispetto a quello che facevamo prima - osserva l'esperto - noi siamo in grado di capire e predire quale sarà poi l'efficacia 'long term' di questi farmaci. Gli studi hanno dimostrato, infatti, che una verifica dell'efficacia in un tempo intermedio, e qualche volta anche precoce, predice una risposta a lungo termine. Questi esami spesso sono invasivi come l'endoscopia o sono costosi come l'enterorisonanza, però, con l'avvento di tecniche diagnostiche a basso costo come appunto l'ecografia - sottolinea - siamo in grado già di capire se quel trattamento avrà una risposta a lungo termine. Nei casi dubbi, è chiaro, dobbiamo eseguire esami magari più invasivi come l'endoscopia per verificare che effettivamente vi sia stata quella risposta che noi ci aspettavamo".
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