(Adnkronos) - Versalis, società chimica di Eni, ha presentato oggi nello stabilimento di Mantova l’impianto demo di Hoop, la nuova tecnologia proprietaria per il riciclo chimico dei rifiuti in plastica mista. Lo rendo noto la società, specificando che attraverso questa tecnologia, complementare al riciclo meccanico, si possono trasformare i rifiuti in plastica mista in materia prima con la quale si possono realizzare nuovi prodotti plastici idonei a ogni applicazione, comprese quelle per il contatto con gli alimenti e per l’imballaggio farmaceutico.
Hoop nasce da un progetto congiunto con la società italiana di ingegneria Srs-Servizi di ricerche e sviluppo che ha consentito di sviluppare una tecnologia innovativa che raggiunge i massimi livelli di resa nel recupero di materia e un’alta flessibilità rispetto alla carica alimentata. Ciò è reso possibile grazie alla combinazione di un reattore di pirolisi ad elevate performance termiche con le competenze di Versalis nella misurazione delle proprietà dei polimeri e di ottimizzazione dei processi di produzione attraverso sistemi di Intelligenza artificiale.
Il cantiere per la costruzione dell’impianto dimostrativo della tecnologia Hoop, che occupa una superficie di circa 5.000 metri quadri all’interno dello stabilimento, è iniziato a fine ottobre 2023 e nelle fasi di costruzione ha visto coinvolte oltre 25 imprese di diverse specialità con una presenza media giornaliera di circa 70 persone. Nelle scorse settimane sono stati completati con successo i primi test di produzione.
L’impianto ha la capacità di gestire 6mila tonnellate di materia prima seconda e consentirà di validare la sua applicazione su scala industriale: nell’ambito del protocollo di intesa sul piano di trasformazione della chimica Eni-Versalis, sottoscritto lo scorso marzo con il Mimit, infatti, è prevista la realizzazione di un impianto da 40mila tonnellate, presso lo stabilimento di Priolo, in Sicilia. Lo studio di fattibilità è già stato completato ed è in elaborazione la progettazione per l’avvio dell’iter autorizzativo.
"Oggi -commenta l'amministratore delegato di Versalis, Adriano Alfani- diamo ulteriore concretezza e valore alla circolarità, una delle piattaforme su cui si basa il piano di trasformazione di Versalis e l’impianto Hoop che inauguriamo è simbolo del percorso che lo guida, utilizzando la leva dell’innovazione per trasformare il nostro business attraverso le nuove iniziative industriali basate sulla circolarità, biochimica e specializzazione, verso una maggiore sostenibilità. Obiettivi di sostenibilità che noi puntiamo a declinare in tutte le sue 3 dimensioni: ambientale, sociale ed economica".
Sc-Hoop è il nome del progetto Versalis per la realizzazione dell’impianto dimostrativo basato sulla tecnologia Hoop a Mantova, l'unico progetto italiano su larga scala che si è aggiudicato, a fronte di 239 proposte presentate e di 41 vincitori totali, il bando 2023 per l''Eu innovation fund', fondo stanziato dalla Commissione europea, dedicato a tecnologie innovative a bassa emissione di carbonio. Il brevetto è inoltre stato selezionato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy per essere esposto tra le innovazioni italiane di successo sia per la mostra tematica 'L’Italia dei Brevetti' (a Roma da novembre 2024 a marzo 2025), sia per l’esposizione nel padiglione Italia all’Expo di Osaka.
Leggi tutto: Versalis presenta a Mantova impianto demo Hoop per il riciclo chimico delle plastiche
(Adnkronos) - "La nostra industria sta continuando ad investire in modo serio e coerente nelle migliori applicazioni innovative che potranno trovare la corretta soluzione alle esigenze che vengono dal Regolamento imballaggi. Il settore delle bioplastiche biodegradabili e compostabili è un eccellenza del Made in Italy". Così Luca Bianconi, presidente di Assobioplastiche, in occasione del II Forum Italiano delle bioplastiche compostabili. Bianconi ha evidenziato le problematiche da risolvere, a partire dalla competitività rispetto ai prodotti che arrivano dai Paesi asiatici. "Negli ultimi 5 anni c'è stata un'accelerazione molto importante nella capacità produttiva di materiali biodegradabili e compostabili soprattutto in Cina - dice - Qui parliamo di competitività: abbiamo di fronte aziende a partecipazione statale che possono attingere ad importanti sovvenzioni pubbliche. Quindi la capacità produttiva spesso viene riversata nei nostri mercati in quantità importanti e questo fa sì che, soprattutto da fine 2022, abbiamo avuto un crollo importante dei prezzi".
Per questo "troviamo nel mercato prodotti finiti allo stesso costo che noi riusciamo ad ottenere per le materie prime. Questa è una competizione sicuramente non corretta". "Il problema della competitività dipende anche dalle normative: nel caso dei 'riutilizzabili' ci sono normative che sono assenti o inefficaci. Su questo aspetto spero di poter trovare a breve una soluzione perché è stata presentata dal Mase una notifica relativamente ad una normativa tecnica per individuare in modo certo, serio e corretto quello che effettivamente è riutilizzabile", spiega.
"Poi esistono normative che vanno a penalizzare le peculiarità della nostra filiera: aziende energivore che producono materiali biodegradabili e compostabili con elevato contenuto biobased si trovano paradossalmente a pagare degli Ets nonostante si tratti di aziende che aiutano la decarbonizzazione della nostra industria", evidenzia.
Leggi tutto: Imprese, Bianconi (Assobioplastiche): "Settore eccellenza del Made in Italy"
(Adnkronos) - "Tra le frontiere più estreme e più avanzate nel trattamento della cura dei malati affetti da patologie leucemiche, linfomatose o mielomatose, indubitabilmente rientra il trattamento con le cellule Car-T. Sono già nel nostro Paese 6 prodotti approvati per uso clinico nell'adulto e uno in età pediatrica". Lo ha detto Franco Locatelli, professore e direttore del dipartimento di Oncometologia Pediatrica dell'ospedale Bambino Gesù di Roma partecipando alla presentazione della Giornata nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma che si celebra il 21 giugno, promossa da Ail.
"Oggi la prospettiva assai concreta è di riuscire a traslare l'efficacia delle cellule Car-T anche alle leucemie linfoblastiche acute T e alle leucemie mieloidi acute - aggiunge Locatelli - In questa prospettiva proprio al Bambino Gesù abbiamo già trattato dei pazienti con queste patologie in un numero consistente nel contesto di studi clinici o su base di uso non ripetitivo con risultati di grandissimo interesse e di straordinaria prospettiva".
Leggi tutto: Locatelli: "Per alcune neoplasie del sangue in Italia già 7 terapie Car-T"
(Adnkronos) - "La rinuncia alle cure a causa delle liste d'attesa è in costante aumento rispetto al periodo pre-pandemia. E' una delle problematiche più importanti che i cittadini vivono ogni giorno entrando a contatto con il Servizio sanitario pubblico. L'aspetto più preoccupante è che questo incremento è particolarmente vertiginoso nell'anno 2024, stando ai dati dell'Istat, ed è un incremento che continua la sua ascesa dal momento pre-Covid. Quindi nonostante i maggiori finanziamenti, nonostante innesti di vario tipo, la rinuncia alle cure degli italiani che si rivolgono al Ssn non si arresta. Quindi è un problema sul quale noi dovremmo porre molta più attenzione rispetto a quello che stiamo facendo attualmente. Serve una risposta politica e tecnica per invertire la rotta". Lo ha detto Tonino Aceti, presidente Salutequità in occasione di un incontro promosso oggi a Roma da Salutequità dal titolo "Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea" (Livelli essenziali di assistenza), con i principali stakeholder, per richiamare l’attenzione sul fatto che la valutazione delle performance non basta, ma servono interventi tempestivi e decisivi sulle Regioni per ristabilire l’effettiva applicazione dei Lea laddove non sono garantiti.
Per Aceti "dobbiamo continuare ad investire nel Ssn. Tuttavia, investire non basta. Bisogna anche avere una visione del Ssn e tracciare l'orizzonte al quale dobbiamo guardare. Oggi - osserva - non abbiamo un Piano sanitario nazionale, non abbiamo un patto per la salute aggiornato. Quindi stiamo continuando a finanziare e ad investire sullo storico. Non abbiamo una programmazione. Non sappiamo bene dove vogliamo andare e come utilizzare al meglio le risorse che comunque non sono poche per il Servizio sanitario nazionale". E poi dobbiamo "avere un sistema di controllo dell'assistenza, quindi capire come investiamo queste risorse e quanto queste risorse fanno rientrare in termini di salute e accesso ai servizi che dobbiamo rafforzare perché l'attuale sistema nazionale di garanzia dei Lea, pur con dei miglioramenti che sono stati apportati proprio a partire dal 2024, ancora deve essere migliorato". "Continuare a rafforzare ed innovare il Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea deve essere la priorità del nostro Ssn" conclude.
Leggi tutto: Salutequità: "Rinuncia a cure per liste attesa in aumento rispetto a pre-pandemia"
(Adnkronos) - Lmdv Hospitality Group, realtà controllata da Leonardo Maria Del Vecchio, annuncia l’apertura di Twiga Porto Cervo, in Costa Smeralda. L’operazione segna un momento di svolta per l’intero settore dell’hospitality, l’acquisizione delle mura dell’ex Billionaire di Flavio Briatore, storico locale simbolo della nightlife mediterranea degli ultimi 25 anni, sancisce non solo un passaggio generazionale, ma anche una nuova visione imprenditoriale.
"Con questa apertura, Twiga - dichiara Leonardo Maria Del Vecchio -entra nel cuore del Mediterraneo con una visione nuova. Non è solo una location: è un’idea di futuro che parte da un luogo iconico per riscrivere l’esperienza dell’estate italiana. In Sardegna portiamo un progetto che unisce cultura, cucina e intrattenimento, ma sempre con rispetto per l’anima del territorio. L’obiettivo non è occupare uno spazio, ma dare valore. Non replicare, ma evolvere. Vogliamo contribuire a riportare la Sardegna al centro delle rotte internazionali, non come una meta da attraversare, ma da sentire, rispettare e celebrare".
Con questa acquisizione strategica, Lmdv Hospitality porta per la prima volta in Sardegna il marchio Twiga, già presente con successo a Forte dei Marmi, Montecarlo e Baia Beniamin. Il debutto di Porto Cervo segna l’inizio di un nuovo ciclo di crescita per il brand, che rafforza il proprio posizionamento nel panorama internazionale dell’intrattenimento e della ristorazione d’eccellenza. Il nuovo Twiga Porto Cervo è sviluppato su due livelli e oltre 2.200 mq, concepito per offrire un’esperienza integrata che cerca di creare un’esperienza diversa da molte altre. La struttura è pensata a creare un’esperienza, dalla cena al dopocena, in linea con la filosofia 'dinner to club' che ha reso celebre Twiga. Al primo piano trova spazio Casa Fiori Chiari, bistrot mediterraneo che richiama l’atmosfera del format milanese arricchito di dinner show e live performance. Al secondo piano Vesta, ristorante di fine dining moderno ed essenziale con una vista mozzafiato. E da mezzanotte in poi, Twiga con DJ set internazionali: una colonna sonora moderna ma trasversale, capace di parlare a più generazioni.
Con questa apertura Twiga arriva in una delle destinazioni più esclusive e internazionali del Mediterraneo, dando nuova vita a uno spazio leggendario che ha segnato la storia del divertimento italiano. Twiga Porto Cervo cercherà di rappresentare l’evoluzione naturale di un marchio che da sempre coniuga divertimento e hospitality. Con questa nuova apertura, Lmdv Hospitality conferma il proprio ruolo di player di riferimento nell’industria dell’hospitality. Dopo sei mesi di grandi lavori di ristrutturazione, l’apertura di Twiga Porto Cervo è prevista per luglio 2025, con una stagione che promette performance artistiche, collaborazioni di prestigio e una regia musicale curata in ogni dettaglio. Un nuovo indirizzo destinato a diventare punto di riferimento dell’estate mediterranea, con l’inconfondibile stile Twiga.
"L’acquisto delle mura dell’ex Billionaire - dichiara Carlo Ziller, Ceo di Lmdv Hospitality - è un gesto che segna l’inizio di una nuova fase per Twiga. Prendere in mano uno spazio così carico di storia, trasformarlo e reinterpretarlo significa posizionarsi con chiarezza nel presente, ma con una visione rivolta al futuro. Porto Cervo ci offre l’occasione di elevare ulteriormente il brand, creando un punto di riferimento non solo per l’estate italiana, ma per l’intero Mediterraneo".
"La Costa Smeralda - prosegue - ha una forza visiva e simbolica straordinaria e il nostro compito non è imitarla, ma incorniciarla. L’esperienza Twiga nasce per esaltare ciò che già esiste, aggiungendo contenuto, visione e cura in ogni dettaglio. La nostra visione è quella di contribuire attivamente all’allungamento della stagione, già a partire dalla prossima estate. Vogliamo essere presenti più a lungo e in modo sempre più integrato, in sintonia con la direzione di sviluppo del territorio e con i nuovi investimenti che stanno interessando il comune di Arzachena. L’obiettivo è dare continuità e valore, allineandoci a un’idea di Costa Smeralda sempre più viva, sostenibile e internazionale".
Leggi tutto: Lmdv Hospitality Group annuncia l’apertura di Twiga Porto Cervo
(Adnkronos) - "E' stato strano, quando Trump ha iniziato a parlare di Iran...". Tim Weah era tra i giocatori della Juventus che ieri, prima dell'esordio al Mondiale per club, ha fatto visita al presidente americano Donald Trump alla Casa Bianca. Nello Studio Ovale, la delegazione bianconera si è trovata a fare da cornice alla conferenza stampa in cui Trump ha risposto soprattutto a domande sulla guerra tra Israele e Iran. "E' stata una sorpresa per me, ad essere sinceri. Ci hanno detto di andare e non ho avuto altra scelta", ammette Weah, uno dei due giocatori statunitensi della Juve, dopo la vittoria per 5-0 contro l'Al Ain.
"Andare alla Casa Bianca per la prima volta è un'esperienza entusiasmante, è meraviglioso. Ma io non sono interessato alla politica, non è stato così emozionante", ammette. "E' stato un po' strano, sono rimasto sorpreso. Quando" Trump "ha iniziato a parlare di politica e di Iran... Io voglio solo giocare a pallone..."
Leggi tutto: Trump riceve la Juve, Weah: "Sorpresa strana, non emozionante" - Video
(Adnkronos) - Un nuovo marchio collettivo di appartenenza al sistema di riciclo organico del consorzio Biorepack: una mano rivolta verso il basso che getta un torsolo di mela, simbolo della biodegradabilità e compostabilità, in un contenitore dell'umido e la scritta 'organico biorepack'. Semplice e facilmente riproducibile. A presentarlo, in occasione del II Forum Italiano delle bioplastiche compostabili, Marco Versari, presidente Biorepack. Obiettivo: "Fare in modo che chi è dentro il consorzio Biorepack si possa riconoscere in un marchio semplice".
"Questo chiarisce che ci siamo, che siamo aziende partecipi di una responsabilità che è quella di far sì che questi imballaggi chiudano il loro ciclo di riciclo nell'organico: quindi c'è il nostro nome, c'è l''organico'. Inoltre, è volontario e gratuito ed è un modo per far sì che il cittadino possa semplicemente, senza tanta fatica, capire che cos'è questo imballaggio e sapere dove metterlo. Dobbiamo far capire al cittadino che è partecipe". L'elaborazione del nuovo marchio - spiega Versari - ha visto la collaborazione di più soggetti in primis la società di consulenza Deloitte e l'agenzia Connexia.
Versari presenta i dati positivi del sistema di riciclo. "Biorepack è il primo sistema di raccolta e riciclo organico degli imballaggi compostabili" che oggi raggiunge "l'85% della popolazione". "La filiera funziona. Diamo risorse ai Comuni. Abbiamo un tasso di riciclo importante perché ci stiamo avvicinando al 60% e siamo già oltre gli obiettivi di riciclo al 2030. Questo sistema funziona", aggiunge.
Leggi tutto: Rifiuti, bioplastiche compostabili: arriva il marchio collettivo 'organico Biorepack'
(Adnkronos) - È morta l'attrice neozelandese Marise Wipani, nota per aver recitato nella serie fantasy mitologica 'Xena: principessa guerriera'. L'annuncio è arrivato sulla sua pagina Facebook. "Marise - si legge nel post, che non rende nota la causa del decesso - è morta in pace nel giorno del suo sessantunesimo compleanno, circondata dalla famiglia e dagli amici". Poi una citazione di 'A spasso con Daisy': "Voleva solo dire: 'Ho lasciato questa vita mortale'. Addio, buona fortuna, buon Dio".
Tra i suoi lavori più noti come attrice le serie 'Soldier, Soldier', 'Rude Awakenings' e 'Hercules'. Ma il ruolo più celebre fu quello di Kanae nella serie 'Xena: principessa guerriera', nel 2001.
Leggi tutto: Addio a Marise Wipani, l'attrice di 'Xena: principessa guerriera' aveva 61 anni
(Adnkronos) - "Il valore dell’enogastronomia va ben oltre la tavola: oggi è un driver fondamentale nelle scelte di viaggio, genera fedeltà verso la destinazione e contribuisce a costruire esperienze memorabili. Il fatto che The World's 50 Best Restaurants riesca a coinvolgere 1.080 esperti internazionali, provenienti da 27 aree geografiche, con una copertura globale in 122 Paesi, è un chiaro segnale della sua influenza. Averli qui, in Italia, a Torino, è un'occasione unica". Ad affermarlo, ad Adnkronos/Labitalia, Roberta Garibaldi, docente all’Università di Bergamo e presidente di Aite-Associazione Italiana Turismo Enogastronomico, nel giorno dell’evento internazionale The World's 50 Best Restaurants 2025, che per la prima volta si tiene in Italia, a Torino, e che rivelerà la classifica dei 50 migliori ristoranti al mondo.
"Nel 2022 l’evento ha totalizzato 95,5 milioni di dollari in Ave, con oltre 49 milioni di impressions. A Valencia, nel 2023, ha generato oltre 11.300 articoli in tutto il mondo e 47,8 milioni di impressions. L’edizione 2024, a Las Vegas, ha superato i 12.000 articoli e ha confermato il posizionamento dell’evento come piattaforma strategica per il racconto dell’enogastronomia globale. Ospitare l’edizione 2025 in Italia significa poter contare su una grande macchina di comunicazione internazionale, capace di accelerare il racconto dei territori e del nostro patrimonio agroalimentare. Ma va sfruttata, da tutti gli attori del territorio, soprattutto quelli pubblici", sottolinea.
"In un contesto dove il made in Italy agroalimentare vale 64 miliardi di euro in export, con un indotto complessivo di quasi 600 miliardi e 4 milioni di occupati, abbiamo una responsabilità: raccontare questa eccellenza al mondo, con strumenti e visioni all’altezza del nostro valore. The World's 50 Best Restaurants è stata l’occasione giusta per farlo, davanti a un pubblico globale attento, influente e desideroso di esperienze autentiche", conclude.
(Adnkronos) - Il turismo cambia, evolve e si digitalizza. Ma c’era ancora un tassello che mancava all’appello: il deposito bagagli. Certo, ci sono quelli nelle stazioni, ma in città? Dopo il check-out, se il turista ha ancora a disposizione mezza giornata prima di partire, dove trova un posto vicino per lasciare le valigie? E se arriva presto e desidera comunque muoversi liberamente prima di fare check-in in albergo o in appartamento? Un problema tanto comune quanto trascurato, fino a quando Alessandro Seina, imprenditore romano, ha deciso di trasformarlo in opportunità. Così è nata Radical Storage, la piattaforma che consente a chi viaggia di trovare e prenotare online uno spazio sicuro dove lasciare le valigie, per qualche ora o per l’intera giornata, in modo semplice e tracciabile.
Oggi Radical Storage conta più di 1.000 destinazioni coperte, con 10.000 depositi attivi in tutto il mondo, dal centro di Londra al cuore di Tokyo, ed è utilizzata da oltre 2 milioni di viaggiatori ogni anno. Ma il vero punto di forza è la rete capillare di partner locali: esercizi commerciali - bar, hotel, negozi - che scelgono di offrire il servizio, trasformando ogni consegna in un’occasione di business.
"Il nostro modello è win-win", spiega Seina, Ceo di LeanTeam, la startup che ha dato vita al progetto Radical Storage. "Offriamo un servizio a valore aggiunto ai turisti e generiamo traffico e fatturato per le attività locali. Le persone entrano, lasciano la valigia, e spesso consumano o comprano qualcosa. L’obiettivo è convertire i nostri clienti, in clienti abituali dei nostri partner", sottolinea.
Radical Storage rappresenta una vera e propria rivoluzione digitale in un settore rimasto analogico per troppo tempo. In un’Italia dove solo il 45,8% della popolazione possiede competenze digitali di base (contro una media Ue del 55,6%), questa startup ha saputo portare innovazione in modo semplice e accessibile, intercettando il bisogno reale dei viaggiatori globali: vivere le proprie esperienze di viaggio senza lo stress e il peso dei bagagli. Fondata nel 2017 e sopravvissuta in maniera intelligente all’urto della pandemia, Radical Storage ha appena chiuso un round di Serie A da 7 milioni di euro, e si prepara a triplicare la rete di location entro i prossimi tre anni.
"Siamo riusciti a portare innovazione in un segmento che nessuno aveva ancora esplorato seriamente. Il deposito bagagli è diventato parte integrante dell’esperienza di viaggio e l’Italia, con il suo enorme flusso turistico, è il contesto ideale per far crescere un servizio come il nostro. Stiamo investendo molto sul territorio per rafforzare la rete, con l’obiettivo di rendere Radical Storage un punto di riferimento per chi visita le nostre città, dai centri storici ai piccoli borghi", commenta Stefano Manzi, Country Manager per l’Italia.
Dalla prima esperienza con Airbnb a Roma, quando Seina offriva il proprio ufficio per tenere le valigie degli ospiti, fino alla creazione di una delle piattaforme di travel tech più scalabili del settore, Radical Storage dimostra che anche in un Paese spesso considerato restio al cambiamento digitale, l’innovazione può nascere e prosperare. "Siamo partiti da un’esigenza semplice: dove lascio la valigia?. Ma abbiamo scoperto un intero settore ancora da costruire. Tra l’altro, il nostro servizio viene sempre più utilizzato anche per grandi eventi: partite di calcio, gran premi di formula uno, concerti, fiere ecc.. Abbiamo custodito oltre 5 milioni di valigie e possiamo dire con certezza che il deposito bagagli è l’ultimo grande tassello digitalizzato del turismo urbano. In questo nuovo scenario, Radical Storage è di certo il protagonista indiscusso", conclude Seina.
(Adnkronos) - Grazie ai dati raccolti attraverso l'indice dell'overtourism sviluppato con Roland Berger, Evaneos, piattaforma leader nel turismo responsabile, ha analizzato 77 destinazioni internazionali presenti all’interno della ricerca. L’analisi ha evidenziato una forte concentrazione dei flussi turistici nel terzo trimestre dell’anno (luglio-agosto-settembre), in particolare per le destinazioni balneari in Europa. A partire da questi risultati, Evaneos ha stilato una lista delle migliori destinazioni per evitare la folla durante l’estate.
Delle 77 destinazioni analizzate da Evaneos, 36 hanno registrato oltre il 30% degli arrivi turistici internazionali nei soli mesi di luglio, agosto e settembre, con alcuni casi in cui le percentuali raggiungono livelli particolarmente critici, tra il 50% e il 70%. Tra le situazioni più emblematiche spicca la Croazia, dove il 69,8% degli arrivi internazionali si concentra nel terzo trimestre dell’anno, con quasi il 30% solo nel mese di agosto. Anche il vicino Montenegro evidenzia una forte stagionalità, con il 56,9% degli arrivi tra luglio e settembre, di cui il 22% in agosto. Seguono la Bulgaria (56,6% nel terzo trimestre, con il 23% in agosto), la Grecia (56,3%, con il 22% in agosto), l’Italia (47%, con il 19% in agosto) e la Francia (46%, con il 20% in agosto).
Questi Paesi del Mediterraneo risultano particolarmente popolari durante l’estate, attirando grandi volumi di turisti in un periodo piuttosto breve. Si osserva così una forte dipendenza dalla stagionalità turistica, sollevando importanti interrogativi in termini di sostenibilità, capacità ricettiva e gestione dei flussi.
Per contrastare gli effetti negativi dell'eccessiva concentrazione turistica, le autorità pubbliche sono costrette a introdurre misure restrittive. Dubrovnik, particolarmente satura in estate, ha limitato il numero di navi da crociera da cinque a un massimo di due al giorno. Inoltre, alcuni accessi pedonali al centro storico sono stati temporaneamente chiusi e il Comune sta valutando la possibilità di limitare i permessi per il noleggio turistico nel cuore della città. Anche Venezia, da tempo alle prese con un afflusso turistico insostenibile, ha introdotto a partire da aprile 2024 una tassa di accesso per i visitatori giornalieri nei giorni di maggiore affluenza. Il provvedimento è accompagnato da un sistema di prenotazione online obbligatoria, pensato per regolare i flussi in ingresso. Infine, per le Calanques di Marsiglia, è in vigore dal 2022 un sistema di quote giornaliere di accesso che ha già iniziato a mostrare risultati positivi in termini di sostenibilità ambientale e protezione del territorio.
“Piuttosto che affrontare la folla estiva sulle spiagge dell'Adriatico, perché non cambiare rotta? L'estate è una splendida occasione per esplorare nuovi orizzonti meno frequentati, ma altrettanto affascinanti. Da città come Berlino e Varsavia, passando per le facciate Art Nouveau di Riga e i tranquilli arcipelaghi svedesi, il Mar Baltico, ad esempio, offre esperienze affascinanti lontano dal turismo di massa e un clima più mite nei mesi di luglio e agosto”, ha commentato Aurélie Sandler, Co-Ceo di Evaneos.
Al contrario delle mete sovraffollate in estate, 41 destinazioni analizzate da Evaneos hanno registrato meno del 30% degli arrivi internazionali nel terzo trimestre dell’anno. Tra queste figurano Paesi come Cuba, Sri Lanka, Nuova Zelanda, Brasile, Uruguay, Costa Rica e Capo Verde. Tuttavia, molte di queste destinazioni vedono una maggiore affluenza nei mesi invernali: è il caso dello Sri Lanka, che concentra il 38% degli arrivi internazionali nel primo trimestre, con un picco del 13% nel solo mese di febbraio.
Sebbene questa distribuzione sia in parte spiegabile con le condizioni climatiche più favorevoli a inizio anno, la concentrazione del turismo in periodi ristretti genera una nuova forma di pressione e dipendenza stagionale. Una distribuzione più equa dei flussi durante l’anno, che tenga conto delle diverse stagioni, ridurrebbe la concentrazione dei turisti in pochi mesi, promuovendo al contempo un'esperienza di viaggio più autentica.
Alcuni Paesi presentano già una distribuzione più equilibrata: il Vietnam, ad esempio, registra rispettivamente il 23,3%, 24,8%, 27,3% e 23,4% degli arrivi nei quattro trimestri dell’anno; la Malesia mostra dati simili, con una ripartizione pressoché omogenea. Ciononostante, la strada verso una vera diversificazione e destagionalizzazione è ancora lunga. L’indice dell’overtourism, lanciato da Evaneos insieme alla società di consulenza Roland Berger alla fine del 2024, nasce proprio con l’obiettivo di accompagnare gli operatori turistici nella creazione di un’offerta più resiliente, sostenibile e meno dipendente dai picchi stagionali.
“Per affrontare le sfide poste dall’overtourism, stiamo investendo nello sviluppo delle cosiddette ‘ali di stagione’. Viaggiare al di fuori dei periodi di punta non solo consente una migliore distribuzione dei flussi turistici, ma offre anche esperienze spesso più autentiche e sorprendenti”, ha spiegato Laurent de Chorivit, Co-Ceo di Evaneos. “In Tanzania, ad esempio, un safari alla fine della stagione delle piogge rivela una biodiversità straordinaria, spesso invisibile nei mesi di punta. E in Europa, anziché scegliere le affollate Mykonos o Santorini in piena estate, perché non scoprire la Grecia continentale tra giugno e settembre?”, ha aggiunto.
(Adnkronos) - “La volatilità dei prezzi dell'energia rimane la preoccupazione principale per i 3.000 rispondenti dell'issue monitor sull'energia del World energy council". Così Barbara Terenghi, Evp sustainability di Edison e chair nel program committee del Wec a margine dell’evento 'La transizione energetica. Tra innovazione e conservazione', organizzato a Roma da Wec Italia, Centro Studi Americani e Nazione Futura.
“Tra i temi oggetto di principale ambito d'azione per il futuro c'è quello delle reti e in generale delle interconnessioni - sottolinea Terenghi - Diventa fondamentale per la transizione energetica predisporre interconnessioni dentro i paesi e tra i paesi. La transizione energetica sta proseguendo, rinnovabili e sistemi di accumulo e di storage sempre al centro, ma anche le reti sono fondamentali per questa transizione, così come in generale la diversificazione delle fonti di approvvigionamento”.
“Serve un disegno di mercato che porti benefici ai cittadini in tempi brevi, soprattutto grazie a una dimensione di rinnovabili più rilevanti in grado di aiutare nel futuro della transizione. Edison è fortemente impegnata nella transizione energetica con un piano di investimenti al 2030 significativo, metà del quale allineato alle rinnovabili, e un altro terzo all'efficienza energetica”, conclude.
Leggi tutto: Terenghi (Wec): "Volatilità dei prezzi dell'energia è principale preoccupazione"
(Adnkronos) - Le speranze di Google di vedere annullata la multa da oltre 4 miliardi di dollari diminuiscono sempre più. L’avvocato generale Juliane Kokott ha proposto alla Corte di giustizia dell’Unione europea di respingere il ricorso presentato da Google e Alphabet (sua società madre) contro la decisione del Tribunale dell'Ue che aveva confermato la multa da 4,124 miliardi di euro inflitta dalla Commissione europea per abuso di posizione dominante nel caso Android. La stessa Corte lo rende noto in un comunicato, specificando che il parere di Kokott non è vincolante e che ora avvierà le proprie deliberazioni per pronunciarsi con una sentenza in futuro.
Il procedimento trae origine dalla decisione della Commissione europea di luglio 2018, che aveva accertato come Google avesse imposto restrizioni anticoncorrenziali ai produttori di dispositivi mobili e agli operatori di rete mobile, condizionando la concessione della licenza per il Play Store all’installazione predefinita di Google Search e il browser Google Chrome, vietando la vendita di dispositivi con versioni di Android non autorizzate e subordinando la condivisione dei ricavi pubblicitari all’esclusività dei propri servizi di ricerca. Secondo l'esecutivo Ue, tali pratiche avevano l’obiettivo di rafforzare la posizione dominante di Google nei servizi di ricerca generale, in un contesto di rapida crescita dell’importanza di internet mobile.
A settembre 2022 il Tribunale dell’Ue aveva parzialmente accolto il ricorso di Google annullando la parte relativa alla condivisione dei ricavi, ma aveva confermato la sanzione, rideterminata a 4,124 miliardi di euro. Nel suo parere Kokott ritiene infondato il successivo appello di Google, sostenendo che il Tribunale ha correttamente valutato i fatti e applicato il diritto, in particolare riguardo al cosiddetto "impacchettamento" di Play Store con Search e Chrome, e che non era necessario un’analisi controfattuale dello stato della concorrenza in assenza delle condotte contestate. L’avvocato generale ha inoltre confermato la sussistenza di un’unica e continuata infrazione, nonostante l’annullamento parziale della decisione dell'esecutivo Ue.
"Ottima la notizia che arriva dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, che ha confermato la maxi-multa da 4,124 miliardi di euro a Google per abuso di posizione dominante", ha commentato il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Noi lo diciamo da tempo. Questi colossi del web violano qualsiasi regola, - ha continuato - pensano di essere i padroni del mondo e agiscono con tecniche poco trasparenti. È tempo di far rispettare le regole a chi pensa di essere intoccabile e gode di benefici fiscali ingiusti. Il tempo della permissività deve finire. Le regole devono valere per tutti. Ci batteremo affinché la giustizia fiscale venga ristabilita ed i diritti dei lavoratori tutelati anche nel mondo digitale. Oggi dall’Unione Europea è arrivato un messaggio chiaro, non ci piegheremo a questi prepotenti".
Leggi tutto: Google rischia multa da 4 miliardi, la richiesta dell'avvocato generale alla corte Ue