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Dazi, Ue: "Accelerano negoziati con Usa, oggi nuovo contatto"

26 Maggio 2025
Donald Trump e Urdula von der Leyen - (IPa)

(Adnkronos) - Accelerare i negoziati sui dazi. E' quanto - secondo la portavoce capo dell'esecutivo Ue, Paula Pinho - hanno concordato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il presidente Usa Donald Trump nella telefonata avuta domenica. Oltre a "di rimanere in stretto contatto". 

Dopo un colloquio telefonico con von der Leyen, il tycoon ha deciso di congelare i dazi al 50% per l'Ue. Innanzitutto, ha spiegato Pinho, "è stata una buona chiamata, come è stato anche notato nel post sui social media dalla presidente e confermato dallo stesso Trump, quando ha parlato alla stampa ieri. Ora non entreremo nei dettagli, ma quello che posso dire è che stiamo parlando, ovviamente, delle relazioni commerciali più grandi e più strette del mondo. I negoziati sono complessi e quindi stanno prendendo tempo".  

Ora, con questa telefonata, "c'è anche un nuovo impulso per i negoziati e partiremo da lì. È positivo vedere che c'è impegno anche a livello del presidente e da parte nostra. Abbiamo sempre detto che eravamo pronti a raggiungere un accordo. Per quanto riguarda i negoziati, abbiamo un ottimo team guidato dal commissario Maros Sefcovic, che sta portando avanti le discussioni. Questo era il momento per un contatto a livello di presidenti. Nel frattempo le discussioni continueranno già da questo pomeriggio, quando i commissari dovranno fare una chiamata con il segretario al Commercio" degli Stati Uniti, Howard Lutnick. 

Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto ''fiducioso'' sul buon esito dei negoziati sui dazi dopo il colloquio telefonico tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Incontrando i giornalisti ad Hanoi, in Vietnam, Macron ha detto che ''i colloqui procedono bene, c'è stato un buon confronto tra il presidente Trump e la presidente von der Leyen. Spero che potremo continuare su questa strada che dovrebbe portarci a tornare a dei dazi più bassi possibile". 

Allo stesso tempo Pinho ha affermato di non essere "a conoscenza di una riunione" nella prima settimana di giugno tra i leader delle principali economie dell'Ue per coordinarsi in materia di politica commerciale prima del G7 di metà giugno in Canada. Riunione che, secondo indiscrezioni riportate dalla Stampa oggi, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni starebbe cercando di organizzare. 

Von der Leyen, secondo quanto riferito dal quotidiano torinese, dovrebbe essere tra i partecipanti di questo incontro che la premier starebbe cercando di organizzare. "Devo verificare", ha aggiunto Pinho, ricordando che comunque "è sempre bene poter essere ben coordinati, per suonare tutti lo stesso spartito, per così dire, ma non possono esprimermi su questo argomento, dato che non sono a conoscenza dei dettagli di una simile riunione", ha concluso. Il segretario Usa al Tesoro, Scott Bessent, ha detto recentemente a Riad che gli europei hanno un "problema" di azione collettiva, dato che gli italiani sembrano volere cose diverse dai francesi. 

 

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De Bruyne al Napoli? Juan Jesus gli scrive: "Ti aspettiamo"

26 Maggio 2025
Kevin De Bruyne - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Kevin De Bruyne è il desiderio proibito del calciomercato del Napoli. Dopo aver annunciato il suo addio al Manchester City, da cui si libererà a parametro zero, il centrocampista belga sta trattando con il club azzurro, fresco campione d'Italia, per un suo arrivo in Serie A. I tifosi partenopei, come sempre in questi casi, hanno invaso i profili social di De Bruyne per spingerlo ad accettare l'offerta di De Laurentiis, e tra loro oggi, lunedì 26 maggio, è arrivato anche il commento di Juan Jesus, difensore brasiliano del Napoli. 

Nei giorni scorsi Juan Jesus aveva già fatto parlare di sé per la polemica social andata in scena con il giornalista Fabrizio Biasin, oggi invece ha provato ad 'aiutare' il suo club nella corsa a De Bruyne. Sotto al post con cui il centrocampista salutava ancora una volta il City, pubblicando foto della sua ultima partita all'Etihad e la didascalia "The last dance", Juan Jesus ha scritto: "Ti aspettiamo KDB", condendo il messaggio con un cuore azzurro e l'emoticon di un vulcano, ovviamente a rappresentare il vesuvio.  

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Btp Italia, la cedola minima è all'1,85%: collocamento al via da domani

26 Maggio 2025
Il logo del Btp Italia

(Adnkronos) - È stata fissata all'1,85% la cedola (reale) annua minima della ventesima emissione del Btp Italia, al via da martedì 27 maggio. Lo comunica il ministero dell’Economia e delle Finanze ricordando che la cedola definitiva sarà invece stabilita con successiva comunicazione nella mattinata di venerdì 30 maggio, all’apertura della quarta giornata di emissione, e potrà essere confermata o rivista al rialzo. 

Il titolo, con godimento 4 giugno 2025 e scadenza 4 giugno 2032, è indicizzato al tasso di inflazione italiana (Indice Foi, senza tabacchi - Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni 6 mesi insieme alla rivalutazione del capitale per effetto dell’inflazione dello stesso semestre.  

La Prima Fase del periodo di collocamento, dedicata a risparmiatori individuali e affini, si svolgerà dal prossimo martedì 27 maggio fino a giovedì 29 maggio, salvo chiusura anticipata. Il numero indice dell’inflazione calcolato alla data di godimento e regolamento del titolo è 121,39000. 

Per coloro che sottoscriveranno il titolo in questa fase e lo deterranno fino a scadenza (4 giugno 2032), è previsto un premio fedeltà pari all’1% del capitale investito. Per la sottoscrizione del BTP Italia, oltre a recarsi in banca o all’ufficio postale, è possibile anche l’acquisto online mediante il proprio home-banking (con funzione di trading abilitata). 

La Seconda Fase, dedicata agli investitori istituzionali, avrà luogo nella giornata di venerdì 30 maggio dalle ore 10 alle 12. La data di regolamento di tutti gli ordini di acquisto eseguiti nella Prima e nella Seconda Fase è unica e coincide con quella di godimento. 

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realme GT 7 conquista il Guinness World Record: 24 ore di film in streaming

26 Maggio 2025
realme GT 7 conquista il Guinness World Record: 24 ore di film in streaming

(Adnkronos) - realme ha celebrato le straordinarie capacità del suo imminente flagship realme GT 7 con un evento senza precedenti, “l'Endless Power Journey”, una crociera esclusiva che ha ospitato un traguardo storico. Nel corso di questa manifestazione, realme ha conquistato un nuovo Guinness World Record per la maratona più lunga di visione di film su smartphone. 

Il realme GT 7 ha superato la prova riproducendo film ininterrottamente per ben 24 ore, dimostrando non solo l'efficienza eccezionale del dispositivo, ma anche stabilendo un nuovo punto di riferimento per l'autonomia della batteria nel panorama mobile. 

Il viaggio verso il Guinness World Record è stato trasmesso in diretta livestream, partendo da Roma e collegandosi con la sede principale di realme a Shenzhen, in Cina. La sfida è iniziata ufficialmente alle ore 18:00 del 22 maggio e si è conclusa esattamente 24 ore dopo, alle 18:00 del 23 maggio, con la certificazione ufficiale da parte del Guinness World Records. 

Il realme GT 7 sarà dotato di una potente batteria da 7.000 mAh e supporterà la ricarica Ultra da 120 W. È inoltre certificato TÜV Rheinland per la durata della batteria, un'ulteriore garanzia della sua affidabilità. Con questo nuovo riconoscimento internazionale, realme GT 7 consolida la propria posizione come un punto di riferimento nella tecnologia delle batterie per smartphone, promettendo agli utenti un'esperienza senza interruzioni. 

Il lancio globale della serie realme GT 7 è atteso con grande interesse e si terrà il 27 maggio a Parigi. 

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Dazi Trump, miliardi che vanno e che vengono: il più grande aggiotaggio della storia?

26 Maggio 2025
Dazi Trump, miliardi che vanno e che vengono: il più grande aggiotaggio della storia?

(Adnkronos) - Donald Trump continua a 'giocare' con i dazi. La sequenza di annunci, ripensamenti, pause di riflessione, ultimatum e scadenze stanno però producendo un gigantesco spostamento di denaro. L'andamento dei titoli nelle Borse di tutto il mondo risentono ovviamente degli umori e delle parole del Presidente degli Stati Uniti. Si bruciano miliardi quando il barometro della politica commerciale indica maltempo e si acquista valore quando le buone notizie lo riportano verso il bello. E questo avviene, di fatto, con una sola persona a decidere quanto e come deve muoversi. Come se avesse un telecomando in mano, dazi sì o dazi no, a cui possono corrispondere i tradizionali input sell e buy, vendi o compra, che muovono le contrattazioni sui mercati.  

E' successo più volte dall'insediamento di Trump alla Casa Bianca, ma ci sono due passaggi chiave che riguardano più da vicino l'Europa. Il primo in corrispondenza dell'annuncio delle tariffe verso tutto il mondo, con il 'liberation day' del 2 aprile scorso, con il crollo generalizzato dei listini azionari. Poi è arrivata la sospensione per 90 giorni delle tariffe, l'11 aprile, e i mercati a una sola settimana di distanza hanno bruscamente invertito la loro rotta. A ridosso del passo indietro di Trump, è arrivato anche un messaggio su Truth del Presidente: "E' un grande momento per comprare", letto come un segnale di una inversione di rotta a cui è puntualmente seguito l'annuncio della sospensione. Se non è insider trading, siamo molto vicini.  

Stesso schema, con un intervallo temporale ancora più ristretto tra annuncio e marcia indietro, con il rilancio il 23 maggio di tariffe al 50% dal 1 giugno per l'Europa e il nuovo passo indietro, la notte scorsa, con la proroga accordata all'Unione europea fino al 9 luglio. E stessa brusca caduta e risalita dei listini.  

Basta guardare il grafico dell'andamento di Piazza Affari negli ultimi tre mesi, per capire quale sia la portata del problema. Dal 2 aprile al 9 aprile il Ftse Mib crolla da 38.554 punti a 32730. Poi risale costantemente arrivando a 40656 punti il 16 maggio scorso. Venerdì 23 maggio riscende 39.475. E oggi sta risalendo verso quota 40.000. Dietro questi numeri ci sono guadagni e perdite e miliardi che passano di mano.  

"Il sospetto è che molta gente si arricchisca, che ci sia una sorta di aggiotaggio”, ha commentato il segretario di Azione Carlo Calenda. I numeri suggeriscono che non sia un'interpretazione dei fatti così lontana dalla verità. (Di Fabio Insenga)  

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Consulenti del lavoro: "Giovani all’estero? Non è una scelta di vita, 2 su 3 pronti a tornare"

26 Maggio 2025
Consulenti del lavoro:

(Adnkronos) - I giovani italiani partono per formarsi, crescere e sperimentare nuovi contesti professionali. La mobilità giovanile all’estero aumenta, ma è sempre più consapevole, progettuale e spesso temporanea, infatti, due giovani su tre considerano possibile un ritorno in Italia, a patto che si creino condizioni più favorevoli: non solo salari più competitivi (91,5%), ma anche valorizzazione del merito (78%), reali opportunità di crescita professionale (71,2%) e una maggiore cultura manageriale nelle imprese (42,9%). È quanto emerge dal nuovo dossier 'Giovani all’estero: tra opportunità di lavoro e voglia di crescita', realizzato dalla Fondazione studi consulenti del lavoro e che sarà presentato a Genova nel corso del Festival del Lavoro.  

Nel 2024, secondo i dati Istat diffusi ad aprile 2025, oltre 93.000 giovani italiani tra i 18 e i 39 anni hanno trasferito la propria residenza all’estero segnando un incremento del 107,2% rispetto al 2014 (quando furono 45.000). Nello stesso anno, però, sono rientrati quasi 22.00 giovani italiani su un totale di quasi 53.000 rientri, una cifra percentualmente in aumento rispetto al passato. Un dato che fotografa l’espansione di un fenomeno che, alla luce dei dati, non può più essere letto solo in termini di 'fuga di cervelli'. Solo il 26,5% dei giovani intervistati ha indicato la mancanza di lavoro in Italia come motivo principale della partenza. Più spesso a motivare la scelta sono il desiderio di fare un’esperienza diversa (40,5%), la disponibilità di una buona opportunità (22,5%) e la volontà di arricchire il proprio curriculum in chiave internazionale (18,5%).  

Un fenomeno trasversale che interessa tutto il territorio nazionale – dal Nord al Sud – e che riflette l’evoluzione di una generazione sempre più orientata verso carriere globali. Ma vivere all’estero non sempre si traduce in un miglioramento della qualità della vita. L’indagine, condotta su un campione significativo di giovani italiani espatriati o rientrati negli ultimi cinque, evidenzia numerose criticità: sebbene il 57,9% si dichiari molto soddisfatto dell’esperienza fatta, solo il 19,4% valuta molto positivamente la qualità delle relazioni personali, il 21,4% esprime giudizi negativi sulla meritocrazia e il 64,8% segnala l’elevato costo della vita come fattore penalizzante. Il programma del Festival del Lavoro e la ricerca sono disponibili sul sito www.festivaldellavoro.it. 

"Oggi - commenta Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’ordine dei consulenti del lavoro - la sfida non è solo trattenere i giovani, ma creare le condizioni perché abbiano voglia di restare, o di tornare. E' tempo di costruire un Paese in grado di competere e attrarre talento. Per riuscirci, dobbiamo continuare ad investire sull’attrattività del sistema Italia: creando le condizioni per un lavoro sicuro e di qualità, accrescere il potere di acquisto dei salari e aumentare i servizi per favorire la conciliazione vita/lavoro".  

 

 

 

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Piccole imprese cuore pulsante dell'economia del Nuorese

26 Maggio 2025
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Osservatorio, segnali di crescita e occupazione in aumento
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Sm, Aism e Comune di Milano insieme per una città più inclusiva e accessibile

26 Maggio 2025
Sm, Aism e Comune di Milano insieme per una città più inclusiva e accessibile

(Adnkronos) - Un’alleanza strategica per rendere la città un luogo che non lascia indietro nessuno, dove la cura diventa relazione, prossimità, comunità. È l’obiettivo del percorso condiviso tra l’Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) e il Comune di Milano presentato oggi, nel capoluogo lombardo nel corso del convegno ‘Verso un patto per Milano per la sclerosi multipla’. Istituzioni, esperti, persone con Sm e volontari si sono incontrati per costruire insieme la rete per una città più inclusiva. L’evento si inserisce all’interno della Settimana nazionale di informazione sulla malattia, un appuntamento annuale promosso da Aism per accendere i riflettori sulla Sm e sensibilizzare l’opinione pubblica su diritti, ricerca e qualità della vita. 

Milano è una città che corre, innova, e attrae. Ma c’è una Milano che ogni giorno si muove con fatica, affrontando scale, attese, barriere invisibili. È la Milano delle oltre 3 mila persone che convivono con la sclerosi multipla (Sm), 7.400 in tutta la Città Metropolitana. La diagnosi cambia la vita, solo nel capoluogo milanese a 100 persone ogni anno, mentre nell’hinterland sono oltre 200. La Sm non si vede sempre, ma c’è. È fatta di stanchezza estrema, di dolori, di incertezze ma anche di voglia di continuare a lavorare, camminare, partecipare. È fatta di diritti da far valere, ostacoli da abbattere, servizi da costruire. 

In questi anni - ricorda una nota - Aism non è stata solo un riferimento per chi riceve una diagnosi, ma un presidio di umanità e supporto concreto. Solo nella Città Metropolitana di Milano ha erogato, negli ultimi 3 anni, oltre 75mila ore di servizi: orientamento, accompagnamento, trasporti, consegna farmaci, consulenza sociale e legale, supporto psicologico. Sono stati così raggiunte quasi 2.500 persone con Sm che hanno potuto contare su volontari preparati, su un punto d’ascolto ed essere accompagnate dove da sole non avrebbero potuto andare. È il volto più silenzioso, ma più potente, della solidarietà milanese. L’alleanza tra Comune di Milano e Aism si rinnova e si rafforza, quindi, attraverso un percorso congiunto e un impegno concreto per portare la voce delle persone con Sm nei luoghi dove si decidono le politiche con il coinvolgimento dell’associazione nei processi di coprogettazione e programmazione dei servizi socio-sanitari. È un’azione che guarda alle scuole, alla cultura, alla comunicazione pubblica per promuovere, fin da piccoli, il valore dell’inclusione e abbattere pregiudizi. Un lavoro di rete che si estende anche attraverso le collaborazioni nazionali con Anci e Unpli, per amplificare l’impatto di campagne e iniziative. È, soprattutto, il riconoscimento del ruolo di chi ogni giorno opera sul campo, e la costruzione di un welfare di comunità, dove il sostegno non è solo assistenza, ma partecipazione e prossimità. 

"Una città che si prende cura è una città che ascolta - afferma Vittorio Borgia, presidente della sezione provinciale Aism Milano - In un progetto di collaborazione tra Aism e comune vogliamo costruire insieme una Milano più umana, dove la parola disabilità non sia sinonimo di esclusione, ma di attenzione e di diritti. Non si tratta solo di servizi, ma di costruire una rete di partecipazione e di prossimità per garantire che ogni persona abbia il diritto di essere protagonista della propria vita. L’invito è a tutti gli attori della città: lavoriamo insieme per costruire una Milano che non lascia indietro nessuno". 

Milano ospita 9 centri clinici specializzati nella sclerosi multipla, e nei suoi ospedali vengono seguite oltre 15 mila persone provenienti da tutta Italia. Ma una rete sanitaria eccellente non basta, se fuori dagli ambulatori mancano supporti domiciliari, accessibilità, orientamento, ascolto. Una visione strategica tra ente pubblico e Terzo Settore - conclude la nota - costruisce un modello che parla non solo a Milano, ma a tutte le città che vogliono essere davvero inclusive. 

 

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Melanoma colpisce diversamente uomini e donne: al busto lui, alle gambe lei

26 Maggio 2025
Donna sulla spiaggia (Foto )

(Adnkronos) - Il melanoma colpisce in modo diverso gli uomini e le donne, sul busto e sugli arti inferiori rispettivamente. Lo ha stabilito un'analisi dell'organizzazione no profit Cancer Research Uk (Cruk) che prevede, purtroppo, un aumento dei casi già da quest'anno. I dati del Cruk, riporta 'The Telegraph', evidenziano che "4 tumori della pelle su 10 (3.700 casi l'anno nel Regno Unito) si trovano sul busto degli uomini (schiena, torace e stomaco). Mentre oltre un terzo (35%) dei melanomi nelle donne si trova negli arti inferiori, dai fianchi ai piedi, e rappresentano 3.200 casi ogni anno".  

Secondo i ricercatori, queste variazioni nella localizzazione dei melanomi nei due sessi "sono dovute a differenze comportamentali: gli uomini sono più propensi a esporsi al sole senza maglietta, mentre le donne tendono a indossare pantaloncini o gonne con l'arrivo del caldo". Secondo lo studio, l'87% dei casi di melanoma nel Regno Unito, 17.100 ogni anno, è causato "dalla sovraesposizione ai raggi Uv".  

Lo scorso anno - ricordano i ricercatori - c'è stato nel Regno Unito un record per il tasso di melanoma, con un aumento del 25% delle nuove diagnosi. Secondo Cancer Research Uk, si è registrato un aumento del 57% dei tumore della pelle tra gli ultraottantenni e del 7% tra i 25 e i 49 anni. Ma "si prevede un ulteriore aumento dei casi di melanoma quest'anno, fino a 21.300".  

"I miglioramenti nei tassi di sopravvivenza del melanoma evidenziano i notevoli progressi compiuti dalla nostra ricerca. Tuttavia - precisa Michelle Mitchell, a capo del Cruk - il crescente numero di persone a cui viene diagnosticata la malattia è ancora preoccupante, soprattutto se si considera che i tassi di incidenza negli uomini stanno aumentando più rapidamente".  

Cancer Reserch Uk, in vista dell'arrivo dell'estate, ritorna su alcune raccomandazioni. "Scottarsi anche solo una volta ogni 2 anni può triplicare il rischio di melanoma rispetto a non scottarsi mai - avverte l'associazione - Non bisogna fare attenzione solo alle giornate calde e soleggiate, perché i raggi Uv nel Regno Unito possono essere abbastanza forti da causare danni alla pelle tra anche tra metà marzo e metà ottobre quando il tempo è nuvoloso o fresco". Da qui i consigli: "Cercate di stare all'ombra dalle 11 alle 15, quando il sole è più forte; indossate abiti che aiutino a coprire la pelle, con un cappello e occhiali da sole, e usate una crema solare con almeno un livello di protezione Spf30".  

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Pipì a letto disturbo ignorato in 60% casi, pediatri 'incide su sviluppo'

26 Maggio 2025
Pipì a letto disturbo ignorato in 60% casi, pediatri

(Adnkronos) - Pipì a letto, un disturbo ancora ignorato in 6 casi su 10, ma che può cambiare la vita di un bambino e dei suoi genitori. Fino a 1 piccolo su 10 in età scolare soffre di enuresi notturna, ma oltre il 65% non riceve alcuna diagnosi, né trattamento. Un disturbo considerato ancora 'di passaggio', che invece può compromettere il benessere psicologico e sociale del bambino, minare la fiducia in se stessi, ostacolare la partecipazione alla vita sociale e scolastica, interferire con la qualità del sonno e, nei casi persistenti, compromettere anche la sfera affettiva e sessuale nella vita adulta. La Società italiana di pediatria (Sip), in occasione dell'80° Congresso italiano di pediatria che si apre a Napoli il 28 maggio, accende i riflettori sul tema. 

"E' tempo di superare l'atteggiamento attendista", afferma Pietro Ferrara, vicepresidente della Sip e responsabile del Centro per la cura del bambino con enuresi e altri disordini minzionali al Campus universitario Bio-Medico di Roma. "L'enuresi non è un disturbo mentale, ma soprattutto non è una colpa, né una 'svogliatezza' del bambino. E' una condizione ben definita, con cause precise, da affrontare con strumenti diagnostici semplici e terapie efficaci. Ma troppo spesso la problematica viene ignorata, anche in ambito medico. La conseguenza? Bambini che si sentono inadeguati, famiglie che si colpevolizzano o rinunciano a chiedere aiuto, e un disagio che si trascina per anni".  

"Parlare di enuresi significa parlare di benessere psicologico, qualità della vita e diritti dell'infanzia. Temi che saranno al centro dell'80° Congresso della Sip", sottolinea il presidente della Società italiana di pediatria, Rino Agostiniani. "Anche i disturbi apparentemente 'minori' meritano attenzione, perché incidono sullo sviluppo emotivo e relazionale del bambino. La prevenzione parte da qui".  

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Inter, finale Champions sul maxischermo di San Siro: prezzi e modalità di vendita

26 Maggio 2025
San Siro - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Cresce l'attesa in casa Inter per la finale di Champions League. I nerazzurri sfideranno il Paris Saint Germain nell'ultimo atto della massima competizione europea, sabato 31 maggio, all'Allianz Arena di Monaco di Baviera. Saranno circa 18mila i tifosi dell'Inter che voleranno in Germania per assistere al match, a distanza di due anni dall'ultima finale di Champions disputata, persa contro il Manchester City, ma molti altri sono pronti a riempire San Siro e ad acquistare il biglietto per vedere la partita sul maxischermo che sarà allestito all'interno dello stadio. 

Nei giorni scorsi il Comune ha infatti ufficializzato la decisione di aprire le porte di San Siro, proprio come accadde due anni fa, e tra i tifosi dell'Inter è già partita la caccia al biglietto, con l'impianto che dovrebbe ospitare almeno 45mila persone. Il club nerazzurro però non ha ancora reso note le modalità di vendita e il prezzo dei tagliandi. 

 

Per ora, quindi, si stanno facendo largo solo alcune ipotesi sulla vendita dei biglietti per assistere alla finale di Champions League dal maxischermo di San Siro. I tagliandi saranno distribuiti attraverso i canali ufficiali del club e sui circuiti di vendita online autorizzati, con i prezzi che dovrebbero ricalcare quelli di due anni fa. Per il match contro il Manchester City, deciso dalla rete di Rodri, il club nerazzurro optò per questi prezzi: 

Parterre e primo anello: 20 euro 

Secondo anello: 14 euro 

Terzo anello: 10 euro 

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Scacco al segreto di immortalità del glioblastoma, 'verso nuove cure'

26 Maggio 2025
SARA PICCIRILLO NEL LABORATORIO DOPO LA CONFERENZA STAMPA DELL

(Adnkronos) - Uno studio targato Ieo ha svelato il 'segreto di immortalità' del glioblastoma, un cancro al cervello particolarmente aggressivo anche per via di alcune cellule-serbatoio che dribblano le cure e continuano ad alimentarlo. Ora gli scienziati dell'Istituto europeo di oncologia di Milano hanno scoperto, in modelli preclinici della neoplasia, una nuova via per eludere la resistenza delle cellule tumorali ai farmaci e rendere le terapie più efficaci. Il lavoro, sostenuto da Fondazione Airc e pubblicato su 'Science Advances', è coordinato da Giuliana Pelicci, direttrice dell'Unità di Ricerca del Dipartimento di Oncologia sperimentale Ieo e professoressa di Biologia molecolare nel Dipartimento di Medicina traslazionale dell'università del Piemonte Orientale.  

Ogni anno in Italia si stimano circa 1.500 -2mila diagnosi di glioblastoma. Il trend di incidenza non sembra essere in aumento - spiegano dall'Ieo - ma nonostante i progressi nelle terapie la mortalità per questa neoplasia resta elevata, rendendo fondamentale e urgente la ricerca per lo sviluppo di nuovi trattamenti più efficaci. Il glioblastoma è infatti uno dei tumori più difficili da trattare - chiariscono gli esperti - in parte perché contiene cellule immature responsabili dell'insorgenza e del mantenimento del tumore: dette Tics, sono altamente adattabili e capaci di sfuggire alle terapie, causando la ricrescita del tumore. Il nuovo studio è la continuazione di una ricerca precedente, in cui lo stesso gruppo di scienziati ha dimostrato che l'inibizione dell'enzima Lsd1 (Lysine-specific demethylase 1A), tramite l'impiego del composto sperimentale DDP_38003 (Lsd1i), può avere un impatto significativo sul trattamento del glioblastoma, colpendo proprio le cellule-serbatoio Tics. 

"I nostri nuovi risultati - illustra Pelicci - dimostrano che non tutte le Tics di glioblastoma risultano sensibili a Lsd1i: alcune riescono comunque ad adattarsi e sopravvivere. Abbiamo indagato le cause di questa immortalità e abbiamo osservato che le Tics che mostrano resistenza al trattamento attivano specifici processi metabolici che eludono l'azione di Lsd1i. Abbiamo allora identificato i geni coinvolti in vie metaboliche fondamentali (come il metabolismo della glutammina, dei lipidi e la biosintesi dei nucleotidi), che potrebbero rappresentare bersagli terapeutici alternativi o complementari a Lsd1i. Alcuni di questi geni sono già oggetto di sperimentazioni cliniche. I nostri risultati sperimentali suggeriscono quindi che combinare Lsd1i con altri farmaci che agiscono sul metabolismo, come quelli del metabolismo glicolitico o dell'ossidazione del fosfato, potrebbe rappresentare una strategia promettente per limitare la plasticità metabolica delle Tics e prevenire meccanismi di compensazione che permetterebbero di superare la resistenza alle terapie tradizionali".  

"Se confermati da ulteriori studi sperimentali e clinici, questi approcci potrebbero significativamente ridurre la progressione del tumore portando a nuovi trattamenti più mirati", auspica Pelicci. 

"La nostra prossima sfida - anticipa - sarà quella di testare combinazioni terapeutiche: unire Lsd1i con farmaci che interferiscono con il metabolismo energetico delle cellule tumorali, ad esempio inibitori della glicolisi o dei mitocondri. Lo scopo è bloccare le vie alternative che le cellule tumorali usano per adattarsi e sopravvivere, riducendo così la loro capacità di resistere ai trattamenti. Anche se siamo ancora in una fase iniziale preclinica - puntualizza l'autrice - i nostri risultati indicano un possibile percorso per sviluppare terapie combinate più efficaci, mirate a colpire le vulnerabilità metaboliche del tumore. Questo potrebbe rappresentare un passo avanti significativo nella lotta a un tumore oggi ancora privo di cure risolutive". 

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Fidocommercialista, giovani donne over 50 e digitali ecco l'iidentikit liberi professionisti

26 Maggio 2025
Fidocommercialista, giovani donne over 50 e digitali ecco l

(Adnkronos) - Per fornire una visione concreta delle dinamiche che caratterizzano il mondo dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi, Fidocommercialista, ha elaborato l’Osservatorio sulle partite iva, integrando un’indagine sui liberi professionisti in Italia, condotta su un campione di circa 3.900 professionisti attivi, in modo da offrire una panoramica interessante sulle caratteristiche e le difficoltà che segnano il lavoro autonomo nel Paese. I dati raccolti delineano un panorama dominato da giovani professionisti, ma anche segnato da importanti sfide economiche e fiscali. Nicola Primieri, co-founder di Fidocommercialista, ha commentato che "il settore dei liberi professionisti è in continua evoluzione, ma è fondamentale che le politiche fiscali siano più incisive e mirate, per favorire la crescita di questa categoria cruciale per l’economia". 

I professionisti italiani sono in gran parte giovani. La fascia di età tra i 26 e i 35 anni rappresenta infatti il 35,7% del totale, con un altro dato interessante che riguarda la crescita della partecipazione degli over 50 nel mercato del lavoro autonomo, che tocca il 7,4%. Milano, Roma e Torino sono le città che vedono la maggiore concentrazione di liberi professionisti, con un’espansione anche nelle regioni del Nord Italia, come la Lombardia e il Piemonte. 

"L’emergere di professionisti più giovani e la maggiore presenza degli over 50 testimoniano come la percezione del lavoro autonomo stia cambiando", afferma Nicola Primieri. Questo trend si riflette anche nelle preferenze settoriali: i servizi medici e odontoiatrici, ad esempio, sono i più redditizi, mentre settori come la produzione industriale e la fabbricazione di calcestruzzo vedono risultati meno favorevoli. 

Un altro aspetto interessante riguarda la nazionalità degli avvianti: circa il 21% delle nuove partite iva nel 2023 è stato aperto da soggetti nati all’estero, un dato sostanzialmente in linea con l’anno precedente (20%) (Ibidem, 2024). Infine, per quanto riguarda il regime fiscale, il 49% delle nuove aperture ha scelto il Regime Forfettario con 238.766 soggetti che hanno optato per questa modalità. Rispetto al 2022, si osserva una flessione minima (-0,2%), indicando una sostanziale stabilità di questa scelta fiscale tra i nuovi contribuenti (Osservatorio sulle Partite Iva Mef, 2024). Il fatturato medio annuo dei liberi professionisti si attesta sui 26.888 euro. Tuttavia, le fluttuazioni stagionali giocano un ruolo importante. I mesi di agosto e dicembre vedono significative variazioni nei guadagni. A agosto, il fatturato medio mensile scende a circa 1.835,25 euro, mentre a dicembre il picco arriva a 2.834 euro. La stagionalità delle attività professionali, infatti, dipende molto dal settore specifico, e Primieri sottolinea come una programmazione fiscale più equilibrata potrebbe contribuire a ridurre l'impatto delle fluttuazioni stagionali. Inoltre, circa l'81,1% dei liberi professionisti intervistati afferma di combinare attività online e offline, con una parte significativa che opera esclusivamente in modalità digitale. Nicola Primieri evidenzia come il settore digitale stia diventando sempre più cruciale per la sostenibilità delle attività professionali, considerando anche le nuove modalità di fruizione dei servizi che richiedono l’adattamento a nuove tecnologie. 

Malgrado la crescita del numero di liberi professionisti, molti di loro continuano a fronteggiare difficoltà economiche. Circa il 56,1% degli intervistati sostiene che il reddito non è sufficiente a garantire una stabilità economica. Solo il 43,9% si considera soddisfatto della propria situazione economica, un dato che riflette le difficoltà di molti professionisti nel far crescere il proprio reddito in modo continuo. 

"Le agevolazioni fiscali sono un elemento essenziale per garantire la competitività del lavoro autonomo, ma occorre che siano stabili e facilmente accessibili", afferma Primieri. Secondo l’indagine, solo l’8,5% dei professionisti ha beneficiato di incentivi fiscali continuativi, con una prevalenza di agevolazioni all’inizio dell’attività. Questo dato suggerisce che, nonostante il sistema di supporto, molti professionisti continuano a trovarsi in una situazione di incertezza, senza garanzie di sostegno economico nel lungo termine. 

L’analisi rivela che il panorama dei liberi professionisti in Italia è in continua evoluzione, caratterizzato da una maggiore partecipazione di giovani e professionisti over 50. Tuttavia, permangono sfide legate alla sostenibilità economica e alla necessità di incentivi fiscali continui. Nicola Primieri aggiunge: "I liberi professionisti sono il motore dell’economia italiana, ma le politiche fiscali e previdenziali devono evolvere per supportare una categoria che affronta costantemente nuove sfide". In generale, un fattore che emerge con forza è la crescente digitalizzazione e flessibilità del lavoro autonomo, un aspetto che sembra destinato a caratterizzare il futuro del settore. 

La modalità di lavoro si orienta sempre più verso il digitale e la flessibilità: il 40,85% lavora in modalità mista online e offline, e un ulteriore 31,71% lavora completamente online. Questo dato conferma l'importanza crescente delle competenze digitali anche per chi svolge attività in proprio. Il dato che l'84,54% ripeterebbe la scelta, aprendo nuovamente la partita iva dimostra che, pur tra le difficoltà economiche e gestionali, prevalgono motivazioni di indipendenza, crescita e realizzazione personale. L'autonomia professionale continua dunque ad attrarre, nonostante le sfide che comporta. L’analisi condotta attraverso l’Osservatorio consente di delineare con maggiore precisione il panorama del lavoro autonomo in Italia, mettendo in luce sia l’evoluzione storica sia le tendenze attuali, e ponendo queste dinamiche a confronto con le evidenze empiriche emerse dall'osservazione diretta della nostra base clienti. Dalla comparazione tra i dati istituzionali e le nostre ricerche interne emerge un quadro articolato: se da un lato il lavoro autonomo continua a rappresentare una componente fondamentale dell’economia, dall’altro si confermano alcune criticità strutturali che ne frenano la crescita e la sostenibilità nel tempo. 

La fragilità occupazionale del settore, la segmentazione per età e genere, la persistente disparità reddituale e il basso livello di accesso alle misure di sostegno in fase iniziale sono solo alcune delle sfide che i professionisti autonomi si trovano ad affrontare. “La ripresa delle aperture di Partite iva nel 2024 seppur modesta - spiega Primieri - segnala una rinnovata fiducia, soprattutto da parte delle società di capitali e delle realtà più strutturate. Tuttavia il calo delle aperture da parte di persone fisiche e la flessione delle attività professionali suggeriscono una cautela crescente tra i lavoratori autonomi tradizionali. Il nostro campione interno, composto prevalentemente da giovani, professionisti digitali e attivi nelle regioni economicamente più dinamiche, restituisce un’immagine in parte in controtendenza rispetto ai dati generali”. Questo evidenzia quanto sia importante adottare una lettura sfaccettata del fenomeno, che tenga conto delle trasformazioni in atto nelle modalità di lavoro, nei bisogni e nelle aspettative delle nuove generazioni di freelance. L’indipendenza, la flessibilità e il desiderio di crescita restano i motori principali della scelta di avviare un’attività autonoma. Tuttavia, affinché il lavoro indipendente possa rappresentare una reale opportunità di sviluppo personale ed economico, sarà necessario rafforzare le politiche pubbliche a sostegno della stabilità e della protezione sociale, temi cari al mercato del lavoro in generale, migliorare l’accesso alle informazioni e agli incentivi, e promuovere una maggiore equità di genere e generazionale.  

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Sostenibilità, il Giro d’Italia della Csr arriva a Lecco: ultima tappa 2025

26 Maggio 2025
Sostenibilità, il Giro d’Italia della Csr arriva a Lecco: ultima tappa 2025

(Adnkronos) - Si avvia alla conclusione il Giro d’Italia della Csr 2025. L’ultima tappa dell’evento itinerante del Salone della Csr e dell’Innovazione sociale è in programma a Lecco il 27 maggio alle 10. Si chiude così un percorso di incontri cominciato a febbraio a Bologna lo scorso 25 febbraio, che passando da Gorizia, Napoli, Roma e Torino ha attraversato l’Italia per promuovere il confronto sulle tematiche legate alla sostenibilità e condividere esperienze positive, coinvolgendo decine di esperti provenienti da aziende, enti pubblici, istituzioni, università e organizzazioni non-profit. La tappa finale del Giro, dal titolo 'Ritorno al futuro. Sostenibili per scelta. Eccellenti per Natura', si svolgerà in presenza, previa iscrizione, ed è inserita nella programmazione del Festival della Sostenibilità 2025 del Comune di Lecco.  

L’appuntamento è presso l’Officina Badoni di Corso Matteotti 7, uno storico edificio di Lecco diventato oggi uno spazio dedicato ai giovani e alla città. Protagonisti della tappa lariana del Giro d’Italia della Csr saranno il territorio e la sostenibilità come scelta di sviluppo e leva di competitività di una comunità territoriale. Un racconto corale e multistakeholder di tutto ciò che accade a Como e Lecco, anche attraverso il ruolo di promozione e facilitazione svolto dal Salone e dalla Camera di Commercio di Como-Lecco. “In questa fase di transizione il ruolo delle organizzazioni che promuovono la creazione di reti sui territori diventa sempre più importante - commenta Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - La sostenibilità richiede partnership multistakeholder che permettono la condivisione di risorse, competenze, conoscenze. Un cambiamento che riguarda la gestione di processi e prodotti ma anche la relazione tra i diversi attori social”.  

Al centro della tappa di Lecco del Giro d’Italia della Csr ci sarà la descrizione del Progetto Smart, avviato nel 2018 nell’ambito di un progetto interregionale per la creazione di buone pratiche di sostenibilità a Como, Lecco e nel Canton Ticino, che dal 2021 è sostenuto interamente dalla Camera di Commercio di Como-Lecco. Smart offre un percorso universitario di formazione per Csr Manager che ha già coinvolto oltre 150 aziende, ma anche seminari, laboratori, spettacoli teatrali, un podcast, pillole tv e una collana di quaderni dedicati.  

L’evoluzione progettuale del lavoro fatto con Smart ha portato alla costituzione della Rete Lariana per la Transizione Sostenibile, che da quest’anno riunisce 50 imprese, organizzazioni del Terzo Settore, enti pubblici, associazioni di categoria e altre reti territoriali con l’obiettivo di affrontare il cambiamento imposto dalla doppia transizione - sostenibile e digitale - oltre che generare e misurare l’impatto positivo per la comunità.  

Novità del 2025 per Smart è il Report di Sostenibilità Semplificato, sviluppato dalla Cciaa di Como-Lecco con il supporto scientifico di Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana (Supsi) e in collaborazione con la Camera di Commercio del Canton Ticino. Grazie alla partnership con Dintec, Consorzio per l'innovazione tecnologica di Unioncamere, e alla proposizione del servizio da parte delle Camere di Commercio, Smart sarà messo a disposizione delle imprese dell’intero territorio nazionale. La redazione del report Smart avviene tramite una piattaforma web-based che guida l'utente in modo intuitivo, dalla raccolta delle informazioni alla realizzazione grafica, e include funzionalità per l'impaginazione del report, la creazione di un file digitale idoneo alla stampa e la traduzione in inglese, francese e tedesco.  

Oltre a questo, il progetto Smart offre a imprese e organizzazioni altri importanti strumenti di lavoro, tra cui weCer, un tool per agevolare la simulazione della resa ambientale ed economica di un impianto fotovoltaico, e Re-Fil, un pacchetto di 5 tool realizzati dalle imprese coordinate dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per la sostenibilità, dedicati a specifiche filiere produttive (legno e arredo, alimentare e packaging, tessile, metalmeccanica, turismo). Prossimamente verrà presentato un nuovo strumento dedicato all’economia circolare multisettore. 

La tappa di Lecco prenderà il via alle 10 con i saluti istituzionali di Simona Frigerio, consigliera Camera di Commercio di Como-Lecco, e di Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone. Seguirà la presentazione della rete lariana a cura di Caterina Carletti, esperta di Csr della Camera di Commercio di Como-Lecco, e di Stefania Borghi e Ombretta Triulzi, dell’Ufficio Ambiente e Sostenibilità della Camera di Commercio di Como-Lecco. La seconda parte dell’incontro, a partire dalle 11, sarà dedicata alle testimonianze del lavoro di rete. Interverranno Antonella Tagliabue, Coordinamento Rete Lariana per la Transizione Sostenibile; Renata Zuffi, assessora Ambiente, Mobilità, Pari opportunità del Comune di Lecco; Corrado Maggi, Head of Business Development di CleanAir Europe; Milena Bianchini, Export, Sales Department&Marketing di Bermec; Emanuele Bertolini, Ceo di Bermec e Mauro Nodari, Chief Innovation&Sustainability Officer Techno.  

L’ultimo contributo sarà quello di Corrado Bina, amministratore delegato Acinque Innovazione, che presenterà i progetti di sostenibilità legati al monitoraggio delle perdite idriche occulte attraverso innovativi sistemi acustici. Terminati i lavori del Giro d’Italia della Csr, il Salone non si ferma: l’appuntamento è a Milano, dall’8 al 10 ottobre 2025, presso l’Università Bocconi, per la tredicesima edizione nazionale dal titolo 'Creare futuri di valore'. Più di 200 aziende e organizzazioni non profit hanno già confermato la loro presenza, ma si può ancora diventare protagonisti dell’evento compilando l’apposita scheda di partecipazione sul sito del Salone.  

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Sindacati medici: "Ospedali occupati dall'università, carriere scippate"

26 Maggio 2025
Foto di repertorio - Fotogramma

(Adnkronos) - "Le università stanno occupando gli ospedali. E i medici universitari stanno tagliando drasticamente le prospettive di carriera dei medici ospedalieri. La cosiddetta 'clinicizzazione' delle strutture sanitarie è in costante espansione, andando ben al di là delle necessità dettate dalla didattica e dalla ricerca, e rappresentando sempre più una mera occupazione di spazi e di potere e una minaccia per gli ospedalieri. Un fenomeno insopportabile davanti al quale i sindacati Anaao Assomed e Cimo-Fesmed e la società scientifica Acoi" dei chirurghi ospedalieri "non possono più rimanere in silenzio". In una nota parlano di carriera "scippata" e lanciano un appello a ministero della Salute e Regioni: "Fermino questa vergogna". 

"Si assiste frequentemente all'ampliamento, sulla base di accordi siglati da atenei e Regioni - osservano Anaao, Cimo e Acoi - delle attività didattiche in reparti o intere strutture assistenziali che in molti casi non hanno nemmeno i numeri o la casistica necessari a giustificare la presenza dell'università; la direzione di tali unità operative viene quindi affidata a professori universitari nominati dal rettore - e che quindi non devono superare un concorso, come invece richiesto agli ospedalieri che ambiscono a diventare direttori di struttura - nonostante il personale medico sia prevalentemente, se non esclusivamente, ospedaliero. All'improvviso, dunque, gli ospedalieri si ritrovano non solo senza alcuno sbocco di carriera, ma devono anche farsi carico della responsabilità di occuparsi della formazione pratica dei medici specializzandi affidati a quel determinato reparto. Senza percepire alcun compenso aggiuntivo, ovviamente".  

Da qui la richiesta a ministero della Salute e Regioni: "Intervenire urgentemente per porre fine a un espansionismo senza controllo che calpesta i diritti dei medici ospedalieri". 

"Ci rifiutiamo di condannare i medici ospedalieri a cedere spazi e competenze all'università - dichiara Pierino Di Silverio, segretario nazionale Anaao Assomed - e relegarli nella riserva di un Servizio sanitario nazionale povero e per i poveri, lasciando ad altri il 'lusso' della formazione, della didattica e dell'assistenza nei settori ad alta specializzazione. E' necessario un intervento deciso per rendere i rapporti università-Ssn meno conflittuali e più rispettosi dei reciproci fini istituzionali. Anche per costruire il livello di integrazione necessario a superare il vissuto da 'separati in casa' che caratterizza la situazione attuale". 

"In un momento di particolare crisi dei medici ospedalieri, costretti a lavorare in condizioni inaccettabili per far fronte alle gravi carenze di personale - afferma Guido Quici, presidente Cimo-Fesmed - è intollerabile aggiungere ulteriori cause di demotivazione che spingeranno sempre più colleghi ad allontanarsi dal Ssn. Occorre definire in modo chiaro e trasparente la dotazione strutturale e l'organizzazione necessarie alla didattica e alla ricerca, al fine di evitare di disperdere in mille rivoli risorse fondamentali e di creare una reale collaborazione tra università e ospedali nel rispetto delle funzioni e dei ruoli di ciascuno, dando vita agli ospedali di insegnamento per garantire una formazione di qualità ai medici specializzandi". 

"La nostra professione, come sanno anche i più distratti - aggiunge Vincenzo Bottino, presidente Acoi - è assolutamente delicata: vive quotidianamente, e a vita, tra formazione permanente e azioni sul campo. Elementi come la professionalità, la capacità di gestire il team, il supporto agli specializzandi, il rapporto con i pazienti fino alla direzione delle unità operative dovrebbe premiare - o quantomeno mettere in condizione di partecipare - anche le figure professionali che conoscono bene le dinamiche delle sale operatorie e che sono supportate da percorsi accademici e formativi di livello. Il nostro lavoro, sempre per i più distratti, è quello di salvare la vita delle persone: per farlo, serve una straordinaria conoscenza teorica ma anche una necessaria capacità operativa. Decidere di premiare solo una di queste due competenze - oggi evidentemente la prima - significa mettere a rischio la vita dei nostri pazienti. Forse è bene ricordarlo a tutti, anche ai più distratti che hanno potere decisionale". 

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È morto Domenico Canu, il chitarrista dei Planet Funk aveva 66 anni

26 Maggio 2025
Planet Funk

(Adnkronos) - Domenico Gigi Canu, chitarrista dei Planet Funk, è morto oggi all'età di 66 anni. A comunicare la notizia è stata la storica band attraverso un post sui profili social: "È con grande dolore che i Planet Funk comunicano la prematura scomparsa di Domenico Gigi Canu che si è spento oggi all’età di 66 anni. Informazioni sulle esequie verranno comunicate appena possibile". 

 

Canu è stato uno dei membri fondatori dei Planet Funk, gruppo nato nel 1999 dall'unione di quattro musicisti: i tastieristi Marco Baroni e Alex Neri, il bassista Sergio Della Monica (morto nel 2018) e, appunto, il chitarrista Canu.  

La band, nota per il suo sound elettronico, ha raggiunto il successo con brani come 'Chase the Sun' (2000) e 'Inside All the People' (2001), diventando un punto di riferimento della scena dance internazionale. 

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Congedo parentale, tre mesi pagati all'80% per nati nel 2025: a chi spetta, circolare Inps

26 Maggio 2025
Un neonato - ()

(Adnkronos) - Novità sul congedo parentale. A comunicarle l'Inps con una circolare in cui si legge che per i nati dal 2025 o e per quelli per i quali il congedo obbligatorio di maternità o paternità è scaduto dopo il 31 dicembre 2024 possono averlo pagato all'80% per tre mesi (e non solo per due). Circolare che chiarisce la norma introdotta con la legge di Bilancio 2025. 

"Per accedere all’indennità maggiorata, i periodi di congedo parentale devono essere fruiti entro il sesto anno di vita del figlio (o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia del minore in caso di adozione o di affidamento e, comunque, non oltre il compimento della maggiore età) - spiega l'Inps - Per quanto riguarda i dipendenti del settore pubblico, il riconoscimento del diritto al congedo in argomento e l’erogazione del relativo trattamento economico sono a cura dell’Amministrazione pubblica con la quale intercorre il rapporto di lavoro, secondo le indicazioni dalla stessa fornite". 

"L’elevazione dell’indennità riguarda esclusivamente i lavoratori dipendenti, restando escluse tutte le altre categorie di lavoratori (lavoratori autonomi di cui al Capo XI del T.U., lavoratori iscritti alla Gestione separata di cui all’art. 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, ecc.)", si legge nella cicrcolare dove si aggiunge: "Conseguentemente, se un genitore è lavoratore dipendente e l’altro genitore appartiene ad altra categoria lavorativa, l’elevazione dell’indennità all’80% della retribuzione per i mesi di congedo parentale, come prevista dal novellato articolo 34, comma 1, del T.U., spetta solo al genitore lavoratore dipendente". In ogni caso "l’elevazione dell’indennità di congedo parentale all’80% è prevista per un massimo di tre mesi per ogni coppia genitoriale. Come anticipato, l’elevazione è riconosciuta a condizione che i mesi di congedo parentale siano fruiti entro i 6 anni di vita del minore".  

"Si rammenta che, come previsto dall’articolo 32 del T.U., il limite massimo di congedo parentale per ogni coppia genitoriale è di dieci mesi (elevabili a undici mesi nel caso in cui il padre si astenga per un periodo intero o frazionato non inferiore a tre mesi), da fruire entro i 12 anni di vita del figlio o dall’ingresso in famiglia del minore, di cui: 

- alla madre spetta un periodo indennizzabile di tre mesi non trasferibili all’altro genitore; 

- al padre spetta un periodo indennizzabile di tre mesi non trasferibili all’altro genitore; 

- a entrambi i genitori spetta anche un ulteriore periodo indennizzabile della durata complessiva di tre mesi, da fruire in modalità ripartita tra gli stessi. 

Alla luce della modifica apportata al comma 1 dell’articolo 34 del T.U, il congedo parentale di entrambi i genitori o del “genitore solo” risulta indennizzabile come di seguito indicato: 

- un mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore (legge di Bilancio 2023); 

- un ulteriore mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore (legge di Bilancio 2024 e legge di Bilancio 2025); 

- un ulteriore mese è indennizzato all’80% della retribuzione, entro i 6 anni di vita o entro 6 anni dall’ingresso in famiglia in caso di adozione o di affidamento del minore (legge di Bilancio 2025); 

- sei mesi sono indennizzati al 30%, a prescindere dalla situazione reddituale; 

- i rimanenti due mesi non sono indennizzati, salvo il caso in cui il richiedente si trovi nella condizione reddituale prevista dall’articolo 34, comma 3, del T.U". 

"Come anticipato, ai sensi del comma 218 dell’articolo 1 della legge di Bilancio 2025 le disposizioni introdotte dal novellato articolo 34, comma 1, del T.U. si applicano ai periodi di congedo parentale fruiti dal 1° gennaio 2025 - scrive ancora l'Inps - e interessano esclusivamente i genitori che terminano (anche per un solo giorno) il congedo di maternità o, in alternativa, di paternità successivamente: 

- al 31 dicembre 2023, per il diritto all’indennità maggiorata dal 60% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla legge di Bilancio 2024; 

- al 31 dicembre 2024, per il diritto all’indennità maggiorata dal 30% all’80% per l’ulteriore mese introdotto dalla legge di Bilancio 2025. 

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Referendum, la Cgil diffonde il nuovo spot firmato da Paolo Genovese

26 Maggio 2025
Referendum, la Cgil diffonde il nuovo spot firmato da Paolo Genovese

(Adnkronos) - Da un’idea di Paolo Genovese, con la regia di Rolando Ravello, per dire no all’astensionismo e ribadire l’importanza del voto. È il nuovo spot lanciato oggi dalla Cgil in vista del referendum dell’8 e 9 giugno che vede protagoniste persone comuni: donne e uomini di età, cultura e opinioni diverse. Una scelta narrativa precisa, per sottolineare che - al di là delle differenze - il voto resta lo strumento democratico fondamentale per esprimere il proprio pensiero. Anche quando prevalgono sfiducia, delusione o perplessità. ( VIDEO )  

Girato tra le strade, le piazze e i parchi di Roma, lo spot si configura come un vero e proprio passaparola popolare. Un messaggio corale ‘dal basso’, che vuole rompere il silenzio calato sui quesiti referendari. Un appello civile in risposta a chi invita i cittadini a disertare le urne.  

“Tante voci insieme possono cambiare le cose”, è l’idea centrale del video, che richiama il potere trasformativo della partecipazione e della democrazia. A poco più di due settimane dal voto, la Cgil sceglie di dare voce a chi vuole esercitare un diritto costituzionale fondamentale: votare ed esprimere le proprie idee, qualunque esse siano. 

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Qualità della vita dei giovani, sud Sardegna penultimo

26 Maggio 2025
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Ia, Politecnico Milano-Amazon: in logistica per l’e-commerce può creare opportunità di lavoro

26 Maggio 2025
Ia, Politecnico Milano-Amazon: in logistica per l’e-commerce può creare opportunità di lavoro

(Adnkronos) - Cosa succede quando le persone lavorano con le tecnologie nella logistica? Emergono nuovi ruoli, aumenta l’efficienza e diminuiscono gli sprechi. Questi i principali risultati emersi dallo studio 'Impatto dell'IA e delle tecnologie digitali su previsione della domanda e gestione avanzata dell'inventario nella logistica per l'e-commerce: un'analisi economica e sociale' del Politecnico di Milano e Amazon, realizzato con il supporto strategico di Caio Digital Partners. I risultati della ricerca - elaborati sulla base di dati quantitativi e qualitativi ricavati attraverso una combinazione di analisi della letteratura e interviste ad aziende operanti nel settore logistico, con focus particolare sulle aziende italiane dell’e-commerce - fanno emergere infatti come l'80% delle aziende intervistate abbia riassegnato con successo i dipendenti a posizioni a maggior valore aggiunto, creando nuove figure professionali, mentre l’85% riporta un miglioramento dell’efficienza dei propri processi e della soddisfazione dei clienti. 

“Lo studio - afferma Stefano Perego, vp international operations di Amazon - realizzato ci mostra chiaramente come la tecnologia stia trasformando il lavoro. Le aziende possono riallocare le persone verso attività a maggior valore aggiunto, liberandole da compiti ripetitivi per concentrarsi su attività che richiedono capacità di analisi, decisione e interpretazione. Nei nostri centri logistici, utilizziamo tecnologie all’avanguardia e analisi predittiva dei dati per ottimizzare le operazioni, ma sempre con un obiettivo preciso: estendere e potenziare le capacità delle persone, non sostituirle. Da quando abbiamo iniziato ad introdurre le tecnologie nei nostri centri logistici, siamo passati dall’avere principalmente operatori che prelevavano e imballavano prodotti, ad oltre 60 tipologie di lavoro diverse, dai tecnici specializzati agli analisti dei dati e, solo nel 2024, 20.000 dipendenti dell’ultimo miglio della nostra rete logistica in Europa sono state formati all’utilizzo di nuove tecnologie mentre negli ultimi due anni Amazon abbiamo aumentato del 50% il numero di tecnici specializzati in manutenzione e ingegneria (ruoli rme) in tutti i nostri siti europei, a conferma del nostro impegno come azienda nel preparare le nostre persone alle competenze del futuro”. 

Uno sviluppo e un utilizzo sapiente delle soluzioni all’avanguardia, come quelle analizzate in questa ricerca, è un ottimo esempio di come l'IA possa essere sfruttata strategicamente per guidare un cambiamento olistico e positivo”, ha dichiarato Riccardo Mangiaracina, professore del Politecnico di Milano, responsabile scientifico dell’Osservatorio ecommerce B2c e co-founder del B2C logistics center. “In una fase di grandi trasformazioni aziendali, Amazon offre un esempio concreto del nuovo paradigma di impresa nell'era delI'IA, in cui la tecnologia diventa opportunità di riqualificazione e crescita professionale per tutte le persone che operano nella filiera della logistica per l’e-commerce”, sottolinea Francesco Caio, presidente di Caio digital partners. 

La ricerca sfata alcuni luoghi comuni sull’automazione. L’adozione dell’IA può favorire l’emergere di nuove opportunità invece che sostituire i lavoratori: il 40% delle aziende intervistate registra un miglioramento delle competenze digitali del personale. Sono inoltre emersi nuovi ruoli dedicati all’analisi dei dati e responsabili della pianificazione, con l’80% delle aziende che ha riassegnato i dipendenti a compiti a maggior valore aggiunto. Lo studio rivela inoltre che tutte le aziende intervistate che implementano l'IA hanno registrato miglioramenti nell'accuratezza delle previsioni della domanda, che hanno permesso una gestione dell'inventario più efficace ed efficiente. Le aziende che già disponevano di processi di previsione strutturati prima dell’adozione di soluzioni avanzate hanno registrato un miglioramento dell’accuratezza delle previsioni compreso tra il 5% e il 10%, mentre nelle realtà che partivano da processi non strutturati il miglioramento ha raggiunto anche il 95%. 

L'impatto ambientale è significativo. Metà delle aziende ha ridotto gli sprechi del 50%, mentre il 70% ha diminuito le spedizioni di emergenza grazie a una migliore pianificazione. L'ottimizzazione degli spazi nei magazzini è stata notevole, con il 40% delle aziende che ha recuperato fino al 20% dello spazio. Nei casi più virtuosi, le imprese hanno dimezzato la superficie necessaria mantenendo gli stessi livelli di servizio. Anche l'efficienza dei trasporti è migliorata nettamente. Metà delle aziende ha raggiunto una migliore saturazione dei veicoli, con alcuni che sono passati dall'85% al 95% di capacità riducendo del 30% il totale delle spedizioni.  

L'implementazione dell'IA ha migliorato dell'85% l'esperienza dei clienti. Il 60% delle aziende ha aumentato il tasso di disponibilità degli articoli, ovvero la percentuale di prodotti disponibili e pronti per la spedizione al momento dell'ordine, mentre il 40% ha ampliato l'offerta di prodotti grazie a un utilizzo più efficace dello spazio di magazzino. L'impatto si estende a tutta la catena di approvvigionamento: il 95% delle imprese registra un miglioramento nella visibilità e nell’integrazione lungo l’intera supply chain, il 70% ha migliorato la collaborazione internamente all’azienda, ovvero tra i diversi dipartimenti. 

Amazon continua a investire nell’innovazione tecnologica per trasformare la logistica in Europa, con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, potenziare la sicurezza e creare nuove opportunità professionali. Nel 2025 l’azienda ha annunciato un nuovo investimento di oltre 700 milioni di euro per l’introduzione di tecnologie basate su IA e automazione nei propri depositi di smistamento per l’ultimo miglio in Europa, da completare entro la fine dell’anno. Questo si aggiunge ai 700 milioni di euro già investiti nei centri di distribuzione europei, portando il totale a 1,4 miliardi di euro dedicati alla modernizzazione della rete logistica. Dietro questo investimento c'è il team europeo di advanced technology dell'azienda. Creato nel 2019, si concentra in particolare sullo sviluppo di hardware e software e sui test tecnologici per la robotica industriale, i veicoli autonomi, l'imballaggio automatizzato e le tecnologie di smistamento per i centri di distribuzione di Amazon. Si tratta di un team internazionale, con base presso l’European innovation lab di Amazon di Vercelli, che si è già occupato dell'introduzione di oltre 550 nuove tecnologie in più di 70 centri di distribuzione in Europa in tre anni.  

Le innovazioni introdotte non solo hanno ottimizzato i processi e ridotto gli sprechi, ma hanno anche generato un impatto diretto sulla creazione di posti di lavoro altamente qualificati: nel solo 2024, oltre 20.000 dipendenti dell’ultimo miglio della nostra rete logistica in Europa hanno acquisito nuove competenze legate all’automazione e all’IA. Negli ultimi due anni Amazon ha anche aumentato del 50% il numero di tecnici specializzati in manutenzione e ingegneria (ruoli rme) nei propri centri. Lo sviluppo e l'introduzione di queste innovazioni tecnologiche rientrano negli oltre 100 miliardi di euro investiti in Europa da Amazon dal 2010. Allo stesso tempo, Amazon ha continuato a creare posti di lavoro portando i suoi dipendenti in Europa a più di 200.000 ruoli permanenti. 

Dal suo arrivo in Italia nel 2010, Amazon ha investito oltre 20 miliardi di euro, di cui più di 4 miliardi di euro solo nel 2023. L'azienda si conferma come uno dei principali creatori di posti di lavoro del Paese con circa 19.000 dipendenti assunti a tempo indeterminato a cui offre opportunità di carriera stabili e ben remunerate, uno stipendio di ingresso tra i più alti del settore e numerosi benefit che includono sconti sugli acquisti su Amazon.it e un'assicurazione sanitaria integrativa. Nei suoi circa sessanta siti logistici situati in tutto il Paese, Amazon offre opportunità di crescita professionale in una varietà di ruoli, dagli operatori di magazzino ai responsabili di reparto, dai tecnici della manutenzione alle posizioni nelle risorse umane, nella sicurezza, nell'IT e nel team che gestisce gli ordini dei clienti. Amazon offre ai propri dipendenti ulteriori opportunità, come l'innovativo programma Career choice che copre fino al 95% del costo delle tasse scolastiche e dei libri di testo per coloro che desiderano specializzarsi in un settore specifico frequentando corsi professionali, per un importo fino a 8.000 euro in quattro anni.  

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Carlo e Camilla in Canada, Buckingham Palace: "Visita breve ma di impatto"

26 Maggio 2025
Carlo e Camilla - Ipa

(Adnkronos) - Anche se breve, la visita di due giorni di re Carlo, che inizia oggi in Canada, avrà sicuramente un forte impatto, come ha dichiarato Buckingham Palace. Nel primo viaggio nel Paese nordamericano da capo dello Stato, Charles sarà il secondo monarca, dopo la regina Elisabetta II, a partecipare all'apertura ufficiale del parlamento canadese e a pronunciare il discorso che illustra l'agenda legislativa del governo. Mentre si rivolgerà al governo canadese, gli occhi dei commentatori saranno puntati su eventuali riferimenti a Donald Trump, dopo che il presidente degli Stati Uniti ha attaccato il Canada con una guerra commerciale e la minaccia di annettere il Paese come 51esimo Stato degli Usa. 

Il re viaggerà con la moglie Camilla a un mese dalla vittoria elettorale del Partito Liberale dell'ex governatore della Banca d'Inghilterra Mark Carney. Un portavoce del Palazzo, parlando del viaggio, ha dichiarato: "Il re e la regina attendono con ansia il programma, consapevoli che si tratta di una visita breve ma, si spera, di grande impatto".  

La visita inizierà con un evento nella capitale Ottawa, presso il Lansdowne Park, dove il re e e la regina celebreranno il patrimonio culturale e la diversità del Paese. Subito dopo, Carlo riceverà in udienza la prima governatrice generale indigena del Canada, Mary Simon, e il rappresentante del re in Canada, il primo ministro Carney, e parteciperà a una breve cerimonia per il giuramento di Camilla come membro del Consiglio Privato Canadese.  

Gli eventi per Carlo e Camilla si concluderanno con un breve ricevimento in onore dei governatori delle 10 province canadesi e i commissari territoriali dei tre territori. Il momento clou del viaggio sarà domani, quando la coppia reale parteciperà all'inaugurazione del Parlamento, simile alla cerimonia di apertura del Parlamento del Regno Unito, ma senza la formalità o le insegne reali tipiche della Gran Bretagna.  

La defunta regina fu la prima sovrana a pronunciare il discorso di apertura del Parlamento canadese nell'ottobre 1957, durante la sua prima visita nel Paese come capo di Stato. 

Steven Guilbeault, ministro canadese dell'Identità e della Cultura, ha dichiarato: "Il discorso pronunciato da Sua Maestà per l'apertura della 45ma legislatura è un'occasione memorabile, che unisce i canadesi nella celebrazione della nostra ricca storia, della nostra democrazia e delle istituzioni che sono al servizio di tutti noi. Questa visita offre l'opportunità di mettere in luce lo speciale rapporto tra il Canada e la Corona, sottolineando al contempo la forza, la diversità e l'unità che ci definiscono sulla scena mondiale". 

Leggi tutto: Carlo e Camilla in Canada, Buckingham Palace: "Visita breve ma di impatto"

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