(Adnkronos) - La scabbia, malattia cutanea spesso associata ai Paesi in via di sviluppo, sta registrando un'impennata di casi in Italia e in altre nazioni europee. Studi recenti parlano di un aumento dei casi fino al +750% in alcune realtà italiane tra il 2020 e il 2023. Tra le cause: lockdown durante la pandemia, sovraffollamento, turismo di massa e una preoccupante resistenza ai farmaci.
La fascia più colpita è quella dei giovani e degli anziani. A lanciare l'allarme gli esperti della Società italiana di dermatologia e malattie sessualmente trasmesse (Sidemast), che in vista del Congresso nazionale Sidemast Special Edition 2025 - organizzato nell'ambito del XIV International Congress of Dermatology, a Roma dal 18 al 21 giugno - invitano a non sottovalutare questi segnali e a intervenire tempestivamente per contrastare la malattia che, nella quasi totalità dei casi, ha una trasmissione interumana.
Una malattia della pelle 'antica' che ritorna, causata da un piccolo parassita, l'acaro Sarcoptes scabiei che scava cunicoli nella pelle per deporre le uova, provocando un intenso prurito, soprattutto notturno, e la comparsa di piccole papule soprattutto su mani, piedi e genitali. Rsa, scuole, ospedali e famiglie numerose sono sempre più colpiti anche alle nostre latitudine. Nel nostro Paese, in numerose regioni, si sta registrando un preoccupante aumento di casi, anche se ancora non ci sono dati precisi su larga scala e il fenomeno rimane quindi sottostimato. Due studi italiani, relativi alle regioni Emilia Romagna e Lazio, forniscono però i numeri critici che mostrano l'espansione del fenomeno. Una recente analisi pubblicata su 'Sexually Transmitted Infections', evidenzia infatti come tra il 2020 e il 2023 i casi di scabbia siano aumentati vertiginosamente nella città di Bologna.
Mentre un altro studio apparso quest'anno su 'Infectious Diseases of Poverty' ha lanciato l'allarme per una nuova ondata di casi post-Covid nella regione Lazio, definendola una "emergente minaccia di salute pubblica". L'incremento è stato particolarmente marcato nelle strutture di lungodegenza, con un aumento del 750% dei focolai tra il 2020 e il 2023. Lockdown e isolamento, spesso in condizioni igienico-sanitarie precarie, turismo di massa con l'aumento dei viaggi dopo la pandemia da Covid che hanno facilitato la diffusione in ambienti condivisi come hotel, campeggi e ostelli, hanno favorito l'impennata di casi di scabbia. Ma anche il turnover negli ospedali e la resistenza ai farmaci hanno contribuito alla diffusione di questa parassitosi.
"Durante la pandemia, molte persone hanno vissuto a lungo in ambienti chiusi e sovraffollati, condizioni ideali per la trasmissione del parassita e anche il frequente ricambio di pazienti nelle strutture sanitarie ha favorito il contagio. Ma pare avere giocato un ruolo importante anche una 'possibile' resistenza ai farmaci: in particolare alla permetrina, il trattamento topico fino a poco tempo fa più utilizzato nel nostro Paese", spiega Michela Magnano, dermatologa Sidemast. Diversi studi scientifici segnalano infatti un fenomeno crescente di mancata risposta dell'acaro della scabbia al trattamento con permetrina, il farmaco più comunemente utilizzato.
I primi segnali sono arrivati dalla Germania nel 2017-2018, ma oggi i casi sono documentati anche in Italia, Spagna, Turchia e Regno Unito. Secondo gli autori, si tratterebbe di una resistenza vera e propria dovuta a mutazioni dell'acaro, che riesce a neutralizzare il principio attivo del farmaco. "I fallimenti alla permetrina - prosegue Magnano - sembrerebbero poter essere attribuiti a un'effettiva resistenza alla terapia, dato che i trattamenti topici utilizzati in seconda linea (come il benzoato di benzile) sono stati efficaci, escludendo pertanto fattori legati alla non corretta applicazione della crema. Tuttavia, se si stia effettivamente assistendo a una vera e propria resistenza a tale principio attivo, o quantomeno a una 'tolleranza' al trattamento, è ancora dibattuto. Esistono lavori che dimostrerebbero come alterazioni enzimatiche e proteiche dell'acaro possano mediare tali meccanismi di resistenza".
All'origine del fenomeno del fallimento delle terapie potrebbero concorrere anche altre cause, prosegue l'esperta, "come l'uso non corretto della terapia topica od orale in termini di quantità di principio attivo e/o modalità e/o tempi di somministrazioni, la mancata o errata messa in atto di misure igienico-ambientali e le reinfestazioni dovute al mancato trattamento dei contatti stretti. Di certo, allo stato attuale, è indispensabile, in caso di prurito persistente soprattutto notturno, escludere la diagnosi di scabbia. Se invece la diagnosi fosse confermata, è opportuno iniziare tempestivamente una terapia adeguata, tenendo conto dell'attuale ed evidente scarsa risposta alla permetrina, ma anche trattare tutti i possibili contatti stretti".
"Le categorie più vulnerabili - spiega Giuseppe Argenziano, presidente Sidemast - sono sicuramente bambini e adolescenti tra i 5 e i 18 anni, anche a causa della frequentazione di ambienti comunitari come scuole e palestre. A questi si aggiungono gli anziani, in particolar modo quelli ricoverati nelle Rsa e persone con fragilità sociali o sanitarie. Tra questi i senzatetto, i migranti e chi vive in condizioni di sovraffollamento o precarie condizioni igieniche". Il sintomo principale è un prurito intenso e persistente, spesso più accentuato durante la notte: "Se associato a piccole papule o a lesioni cutanee tra le dita, ai polsi, all'ombelico o ai genitali, può trattarsi di scabbia", precisa l'esperto.
Cosa fare a fronte di questi sintomi? Queste le 4 indicazioni dei dermatologi della Sidemast: 1) Consultare tempestivamente il medico o un dermatologo in caso di prurito persistente in più membri dello stesso nucleo familiare e/o prurito che non risponde alle terapie; 2) Evitare il 'fai da te': una diagnosi errata può prolungare l'infestazione e facilitare il contagio; 3) In caso di diagnosi accertata di scabbia, trattare tutti i contatti stretti, anche se asintomatici; 4) Lavare ad alta temperatura gli indumenti e le lenzuola.
Leggi tutto: Scabbia, è allarme in Italia: boom di casi, +750% in tre anni
(Adnkronos) - Sarà una Notte Rosa tutta da ridere e, come sempre, adrenalinica quella in programma quest’anno a Mirabilandia. Sabato 21 giugno, alle ore 21.30 il parco divertimenti più grande d’Italia, in collaborazione con Comedy Central Live, festeggerà il Capodanno dell’estate della Riviera Romagnola con Valentina Persia e il suo esilarante show 'Ma che ti ridi?'. Attrice, comica e ballerina, dotata di una simpatia fuori dal comune e di una presenza scenica inimitabile, Valentina Persia è conosciuta dal grande pubblico come un’istrionica cabarettista dalla barzelletta sempre pronta. Capace di conquistare grandi e piccini con la sua energia travolgente, la comica romana colorerà di rosa e ironia una delle notti più speciali ed emozionanti della Riviera, dove Mirabilandia si conferma non solo una meta d’eccellenza per il divertimento, ma anche un palcoscenico privilegiato per eventi di svago e spettacoli dal vivo, capaci di unire la magia del parco alla vivacità del mondo dell’intrattenimento.
"'Ma che te ridi?!' è uno spettacolo che nasce dal desiderio di raccontare quello che ho vissuto, visto e soprattutto fatto ridere in trent’anni di carriera, dice Valentina Persia. È un percorso fatto di aneddoti, personaggi, battute che mi hanno accompagnata fin dagli inizi. Non è un bilancio, né una celebrazione: è semplicemente un incontro, sincero e diretto, tra me e il pubblico. E farlo a Mirabilandia, in un luogo dove si respira voglia di leggerezza e allegria, è perfetto. Il 21 giugno vi aspetto: portate la voglia di ridere, al resto penso io!". La Notte Rosa "è uno degli appuntamenti più attesi dell’estate, e siamo entusiasti di celebrarla quest’anno con una donna e un’artista straordinaria come Valentina Persia, sottolinea Sabrina Mangia, Managing Director di Mirabilandia. Unire la nostra offerta adrenalinica e le attrazioni per i più piccoli e le famiglie della nuova area Nickelodeon Land, con uno spettacolo comico di questo livello in partnership con Comedy Central Live, rappresenta perfettamente il nostro spirito: regalare esperienze uniche, in grado di far sorridere e sorprendere ogni nostro ospite. Sarà una serata indimenticabile, tra spettacoli, attrazioni e tanta voglia di stare insieme".
"Siamo entusiasti di essere ospiti di Mirabilandia per la celebrazione della Notte Rosa. All’interno del parco divertimenti più grande d’Italia, daremo vita ad un momento di puro divertimento grazie a Comedy Central che con Valentina Persia intratterrà il pubblico del parco con battute e risate come solo lei sa fare", commenta Manuela Vagnetti, AdSales Director in Paramount. La nostra sinergia con Mirabilandia si conferma scoppiettante, dopo l’inaugurazione di Nickelodeon Land per fare felici i più piccoli, anche grazie al nostro storico brand Comedy Central capace di delineare i trend della comicità".
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(Adnkronos) - Ci sono momenti che non si dimenticano facilmente. Lo sa bene Serena Rossi, che in un'intervista al Corriere della sera, ha ricordato quando nel 2021 al Festival di Venezia fu protagonista di una scena imbarazzante che si è consumata sotto ai suoi occhi.
L'attrice napoletana, madrina nel 2021 della kermesse cinematografica, si era avvicinata a Jennifer Lopez per presentarsi, ma le due vennero interrotte, bruscamente, da Ben Affleck che si avvicinò alla pop star internazionale, l'allora compagna, baciandola. Un siparietto che aveva sollevato polemiche sui social, da parte di chi aveva trovato scortese il comportamento di JLo.
"Eh, ma io lo sapevo che si sarebbero lasciati. Quando c’è bisogno di fare le effusioni in pubblico qualcosa non torna", ha detto Serena Rossi al Corriere, togliendosi qualche sassolino dalla scarpa. "Io non pomicio con Davide davanti agli altri", ha aggiunto.
Serena Rossi è sposata con Davide Devenuto. Il matrimonio è stato celebrato due anni fa, il 17 giugno 2023, dopo una lunga convivenza. Un cerimonia intima: "Abbiamo fatto un rito civile alle Terme di Caracalla, eravamo in 14: genitori e fratelli. Davide indossava una giacca pantaloni di lino con t-shirt e scarpe da tennis, io avevo un vestitino bianco al ginocchio, mi ero truccata e pettinata da sola". Serena e Davide sono genitori Diego, che ha 8 anni: "Lui si imbarazza molto, a volte si tappa le orecchie se canto, dice che mi atteggio un po’", racconta Serena Rossi, divertita.
Leggi tutto: Serena Rossi: "Il bacio tra JLo e Ben Affleck a Venezia? Effusioni sospette..."
(Adnkronos) - Jannik Sinner riparte dopo la finale del Roland Garros 2025. Il tennista azzurro è tornato a casa oggi, martedì 10 giugno, dopo le fatiche dello Slam parigino per qualche giorno di riposo e per ricaricare le batterie in vista della stagione sull'erba, mentre tifosi e appassionati di tennis hanno ancora negli occhi l'epica battaglia persa contro Carlos Alcaraz. In queste ore continuano a girare numerosi video su X, alcuni ad alimentare la polemica sul comportamento, giudicato poco 'signorile', del pubblico del Philippe-Chatrier, apertamente schierato dalla parte dello spagnolo. E tra loro, a tifare Alcaraz, c'erano anche tifosi d'eccezione come Spike Lee e Odell Beckham, ex stella della Nfl.
A diventare virale, in queste ore, però è stato proprio l'attore e regista americano. Dopo essere stato inquadrato più volte infatti sugli spalti dello stadio parigino a tifare per Alcaraz con esultanze piuttosto vistose, si è avvicinato al campo per applaudire anche Sinner. Dal canto suo Jannik lo ha completamente ignorato, non degnandolo nemmeno di uno sguardo, per continuare a firmare autografi e concedere selfie. Difficile dire se l'azzurro lo abbia 'oltrepassato' di proposito, ma sicuramente ha lasciato di sasso Lee.
Del pubblico a sfavore Sinner aveva parlato già nell'immediato post partita della finale del Roland Garros: "Carlos è un giocatore che piace molto al pubblico, non ho nessun problema", aveva detto Jannik a caldo, "Il pubblico è importante in questo sport, tante volte ha aiutato me. Va bene così", chiudendo quindi il caso.
(Adnkronos) - “Se guardiamo ai trend di lungo termine che riguardano il consumo di salmone, stoccafisso e baccalà norvegesi in Italia, vediamo una crescita davvero importante, soprattutto nel caso del salmone, un prodotto che gli italiani amano profondamente e che ogni anno registra un incremento di gradimento tra i consumatori di questo Paese. Nei primi 5 mesi dell’anno corrente si è registrato il più alto volume di export di salmone norvegese mai visto”. Parole di Tom-Jørgen Gangsø, direttore Italia di Norwegian Seafood Council, all’annuale Norwegian Seafood Seminar in Italy, tenutosi a Milano.
L’appuntamento, dedicato alla presentazione di dati, trend di consumo e prospettive di sviluppo dei prodotti di punta dell’ittica norvegese sul mercato italiano, come salmone, stoccafisso e baccalà, chiama a raccolta nel capoluogo lombardo i protagonisti dell'industria ittica, esperti e ricercatori.
“Per quanto riguarda stoccafisso e baccalà” ottenuti da due diverse lavorazioni del merluzzo “abbiamo osservato che il trend di consumo del white cod in Norvegia, che è in calo - aggiunge Gangsø - ha avuto un impatto anche sull’approvvigionamento di questi prodotti per il mercato italiano. Questa discesa, durata per un periodo piuttosto lungo, ha per controparte un rinnovato interesse sia da parte dei servizi della ristorazione che del modern retail. Il mercato di questi prodotti, più convenienti e facili da consumare, sta crescendo, un dato positivo dal momento che la crescita di altri prodotti è leggermente rallentata”.
“Il consumatore italiano sta vivendo una trasformazione. Vediamo che a guidare la scelta sono sempre la qualità, il gusto, l’aspetto salutistico e la facilità e rapidità di preparazione, ma anche l’attenzione ad avere giusto valore per il giusto prezzo, un elemento molto importante che si accompagna anche all’attenzione per la provenienza del prodotto. I consumatori italiani vogliono sapere da dove viene quello che consumano - conclude - e sono disposti anche a pagare di più se il prodotto è contrassegnato in modo appropriato”.
Leggi tutto: Alimenti, Gangsø (Nsc): "Per salmone norvegese export record in primi mesi 2025"
(Adnkronos) - Aprire nuove rotte dell’export, approfondire le richieste e le esigenze del mercato giapponese, che mostra grande interesse per la mozzarella di bufala campana Dop e rappresenta la prima destinazione in Asia per l’export dell’oro bianco. Con questi obiettivi, il Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop è l’unico Consorzio Italiano presente alla missione istituzionale della Commissione europea in corso in Giappone, guidata dal commissario Ue all’Agricoltura Christophe Hansen, insieme a una delegazione di alti rappresentanti del settore agroalimentare provenienti da tutta Europa. La visita, iniziata lo scorso 8 giugno, si svolge tra Tokyo e Osaka fino al 13 giugno. Al centro degli incontri previsti con buyer e aziende nipponiche, c’è l’Accordo di partenariato economico Ue-Giappone, in vigore dal 2019 e che garantisce un elevato livello di protezione a oltre 260 prodotti europei a indicazione geografica, tra cui la mozzarella di bufala campana Dop.
Secondo i dati resi noti da Ismea, l’export agroalimentare italiano in Giappone ha raggiunto 1,9 miliardi di euro, in crescita del 14 per cento annuo, rappresentando il 24 per cento delle esportazioni italiane totali verso quel Paese. Le Indicazioni Geografiche giocano un ruolo centrale e valgono il 50 per centro dell’export nel settore dei formaggi, con un forte dinamismo della Mozzarella di Bufala Campana Dop, che ha visto una crescita del 19 per cento in valore e del 23 per cento in volume nel 2024, a conferma dell’interesse dei consumatori giapponesi verso un prodotto ad alta qualità certificata.
Oltre agli impegni politici di alto profilo istituzionale, il focus della visita è creare legami più solidi tra gli operatori europei e giapponesi nel settore agroalimentare. In programma anche la visita all’Expo di Osaka, durante la quale saranno affrontati temi cruciali per il mercato giapponese. E il Consorzio di Tutela sarà protagonista del panel di discussione dedicato proprio ai valori-chiave delle eccellenze agroalimentari europee: sicurezza, sostenibilità, autenticità e qualità, moderato da Diego Canga Fano, direttore Ricerca e Sviluppo Indicazioni Geografiche della Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale della Commissione Europea. L’appuntamento si terrà negli spazi dell’Expo di Osaka il 12 giugno al Padiglione 2 'Festival Station - Stage'.
“La Bufala Dop, come anche gli altri prodotti a denominazione di origine dell’Ue, non è semplicemente un formaggio, ma una storia da mordere”, dichiara il direttore del Consorzio, Pier Maria Saccani, e spiega: “Il nostro prodotto parla di paesaggi straordinari e di una tradizione secolare, che si tramanda di generazione in generazione. Acquistarlo significa portare a tavola un pezzo d’Italia e di Europa, fatto di cultura, tradizione e sostenibilità. In Giappone, dove il consumatore è molto attento alla qualità e al significato del cibo, queste caratteristiche diventano strumenti potentissimi di differenziazione. Non si tratta solo di gusto, ma di valori condivisi: tutela della biodiversità, cura del territorio, rispetto per le persone che ci lavorano”.
Nel caso della Mozzarella di Bufala Campana Dop, questa identità forte ha creato un circolo virtuoso, “perché ha generato occupazione, ha valorizzato le aree interne e ha attratto un nuovo tipo di turismo, quello enogastronomico, in forte crescita anche tra i visitatori giapponesi: è un esempio perfetto di come un prodotto Dop possa generare valore economico, sociale e culturale”, rimarca il direttore.
E tutto questo nonostante le difficoltà logistiche che il Consorzio riscontra e segnala da tempo, legate alla shelf life del prodotto fresco. “In Giappone, ad esempio, c’è una grande richiesta da parte della ristorazione e ci sarebbero ampi margini di crescita - fa sapere il direttore Saccani - ma vanno affrontate e superate le difficoltà logistiche. È su questi aspetti che chiediamo un confronto con le istituzioni: vogliamo portare la nostra eccellenza ovunque ci sia un consumatore pronto ad apprezzarla. E il Giappone, senza dubbio, è uno di questi luoghi speciali”.
Leggi tutto: Mozzarella Bufala Dop, unico Consorzio italiano in missione in Giappone con l'Ue
(Adnkronos) - Bere acqua e limone al mattino serve davvero? "Non 'alcalinizza' l’organismo, né depura il sangue. Il nostro pH ematico resta rigorosamente stabile tra 7,35 e 7,45 grazie a sistemi tampone, polmoni e reni: nessuna bevanda può spostarlo in modo significativo. Acqua e limone resta una bevanda gradevole, fornisce un po’ di vitamina C e può incentivare l’idratazione, ma non brucia grassi, non detoxifica e non cura l’acidosi (patologia che richiede trattamento medico, non rimedi fai-da-te)". Così su X il biologo e ricercatore Aureliano Stingi, divulgatore scientifico.
"Vuoi davvero favorire salute e digestione? Punta su dieta varia ricca di frutta e verdura intere, attività fisica regolare, sonno adeguato e idratazione costante durante la giornata. Semplice, scientifico, efficace", conclude Stingi.
Leggi tutto: Bere acqua e limone al mattino fa bene? Cosa dice lo scienziato
(Adnkronos) - Igor Tudor sarà l'allenatore della Juventus anche nella prossima stagione. Il tecnico croato, arrivato in bianconero dopo l'esonero di Thiago Motta, è riuscito a centrare la qualificazione in Champions League grazie al quarto posto conquistato all'ultima giornata, ed è stato confermato oggi, martedì 10 giugno, dal neodirigente bianconero Damien Comolli, nel corso della conferenza stampa di presentazione del francese, che ha lasciato il Tolosa per diventare nuovo direttore generale della Juve.
"Voglio confermare che Tudor sarà il nostro allenatore per il Mondiale per Club e per la prossima stagione", ha detto Comolli, "ho già chiarito questo a lui e stiamo lavorando insieme. Siamo un grandissimo club e ci sono tante speculazioni, ma voglio ribadire che Tudor rimarrà il nostro allenatore per la stagione 2025-2026 e spero anche oltre".
Leggi tutto: Juventus, Comolli conferma Tudor: "Sarà nostro allenatore nella prossima stagione"
(Adnkronos) - Massimo Bossetti è al centro della prima puntata di 'Belve Crime', in onda questa sera alle 21:20 su Rai 2. Un complesso e serrato confronto tra Francesca Fagnani e l'uomo condannato all'ergastolo per l’omicidio di Yara Gambirasio. Questa volta, Fagnani non ha diffuso anticipazioni rimandando il pubblico alla visione della puntata.
L'unica breve anticipazione è contenuta in un video caricato su RaiPlay che mostra il botta e risposta tra la conduttrice e Bossetti sul Dna che ha incastrato quest'ultimo.
Fagnani esordisce: "Le analisi sono state fatte più volte ed è sempre emerso il suo Dna, sugli slip e sui leggings di Yara". Bossetti replica: "È tutto assurdo, anomalo e incompreso".
Fagnani incalza: "Non per la scienza, capisce? Non per la scienza né per la legge". "Il Dna nucleare, cosa evidenzia?", dice Bossetti. "Il Dna nucleare evidenzia in modo univoco l'identità di una persona", sottolinea Fagnani.
"Il Dna nucleare che normalmente si dovrebbe disperdere a poche settimane, invece era ancora presente", dice Bossetti. "E neanche poco", interviene la conduttrice.
"Il Dna mitocondriale che è risaputo da tutti, che non si può disperdere, non c'è", aggiunge Bossetti. "Però il valore legale e forense ce l'ha il Dna nucleare, è quello che stabilisce l'identità delle persone. E purtroppo per lei e pure per Yara c'era il suo", fa notare Fagnani. "Però, scusi, poi c'è una domanda banalissima da fare: ma il suo Dna, come ci è finito sugli slip di Yara?", chiede Fagnani. "È quello che vorrei capire anche io", conclude Bossetti.
Leggi tutto: Belve Crime, Bossetti: "Come è finito mio Dna su slip Yara? Vorrei saperlo anch'io"
(Adnkronos) - Dopo che la polizia ha diffuso ieri le foto dei quattro tatuaggi che erano sul corpo della donna trovata morta sabato scorso nel parco di Villa Pamphili a Roma, a poca distanza da una neonata, al 112 sono arrivate diverse chiamate. Le segnalazioni sono al momento al vaglio degli investigatori della Squadra Mobile, che continua a indagare. Oggi nel parco romano ci sarà un nuovo sopralluogo per eseguire ulteriori approfondimenti.
Sono state intanto inviate anche alle banche dati estere le impronte dattiloscopiche della donna di circa trent’anni. Tra oggi e domani è atteso il risultato dell’esame del Dna che darà una risposta certa sulla possibile parentela fra le due. Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, che procede per l’ipotesi duplice omicidio aggravato, anche gli esiti del Dna verranno inviati all’estero se non si riuscirà prima a risalire all’identità della donna. Dai risultati dell’autopsia sono emersi segni sul collo della neonata che fanno ritenere che possa essere stata strangolata mentre sul corpo della donna non ci sono segni di violenza.
La polizia ha parlato di "una donna dall'età presumibile di 20/30 anni", dunque più giovane di quanto non si pensasse in un primo momento, dai "lineamenti caucasici". "Aveva i capelli chiari" ed era "alta 1.64 per un peso di 58 kg". Quattro i tatuaggi sul corpo della donna: le immagini, diffuse dalla Questura, mostrano un primo tatuaggio che la donna aveva sulla parte interna del piede destro, vicino al malleolo, un secondo presente sulla fascia addominale superiore della vittima e un terzosulla parte esterna del braccio destro, all'altezza dell'omero. Infine un quarto sul braccio destro, altezza omero lato interno, che sembra rappresentare due pappagalli bianchi.
Leggi tutto: Donna e bimba morte a Villa Pamphili, segnalazioni dopo le foto dei tatuaggi
(Adnkronos) - La Russia prepara la sua 'offensiva d'estate' all'Ucraina puntando a conquistare due città strategiche lungo il fronte orientale, Pokrovsk e Kostyantynivka, con l'obiettivo ultimo di accerchiare le forze ucraine ed interrompere le vie di rifornimento verso Kramatorsk, il centro amministrativo dell'oblast di Donetsk, in gran parte sotto il controllo di Mosca. E' quanto evidenzia un'analisi dell'Independent, mentre prosegue l'invasione su larga scala dell'Ucraina, entrata nel quarto anno.
Secondo il quotidiano britannico, tuttavia, Kiev non è più sulla difensiva e sta dimostrando di essere tutt'altro che sconfitta due anni dopo il sostanziale flop della sua controffensiva estiva che nei piani ucraini avrebbe dovuto ribaltare le sorti del conflitto. Il risultato ottenuto dall'Operazione Ragnatela, con la quale l'Ucraina ha affermato di aver distrutto o danneggiato un terzo dei bombardieri strategici russi, ha considerevolmente aumentato il morale delle truppe.
Sul terreno Mosca continua ad avanzare seppure in modo molto limitato e a costi enormi. La Nato stima che circa 950 soldati vengano uccisi ogni giorno. Da più di un anno cerca di conquistare Pokrovsk, ma negli ultimi mesi gli ucraini hanno rallentato l'avanzata, lanciando persino contrattacchi.
Se Putin sembrerebbe aver rinunciato a un cambio di governo a Kiev, non sembra invece desistere dall'idea di impossessarsi di tutti i territori che la Russia ha unilateralmente annesso: Zaporizhzhia, Kherson, Luhansk e Donetsk, oltre a mantenere la Crimea. Gli obiettivi 'estivi' del presidente russo continuano a essere la sezione centrale del fronte orientale, ma le forze di Mosca stanno anche avanzando con decisione verso il confine settentrionale ucraino con incursioni e la cattura di piccoli villaggi frontalieri.
Questo consente a Mosca di aumentare la pressione su Kiev, mantenendo la battaglia vicina alle grandi città del nord-est Sumy e Kharkiv, sotto la costante minaccia di artiglieria e razzi a corto raggio. Nel frattempo la Russia continua a intensificare la sua campagna aerea.
Centinaia di proiettili e droni stanno inondando l'Ucraina quasi ogni notte, con missili da crociera e balistici che arrivano a bersaglio in numero sempre maggiore a causa della carenza di difese aeree, in particolare dei sistemi Patriot di produzione statunitense, i più efficaci nell'abbattere le armi a lungo raggio di Mosca. L'ultimo massiccio bombardamento è avvenuto la notte scorsa. Zelensky ha parlato di "uno di più grandi attacchi a Kiev" dall'inizio della guerra.
Fonti militari ucraine, intanto, hanno segnalato un enorme aumento della gittata e dell'efficacia dei droni russi a fibra ottica, che hanno avuto un ruolo chiave anche per respingere le forze di Kiev dalla regione russa del Kursk. Il particolare sistema di guida, infatti, li rende invulnerabili ai dispositivi di disturbo utilizzati.
L'Ucraina non ha ancora la capacità di cacciare la Russia dai suoi territori, ma continua a resistere e, secondo l'Independent, entro l'anno prossimo potrebbe vedere nettamente migliorata la sua situazione sul terreno dato che gli aiuti europei inizieranno ad arrivare in sostituzione del sostegno militare che gli Stati Uniti hanno notevolmente rallentato. Il presidente Donald Trump, infatti, non ha stanziato nuovi fondi per Kiev, ma restano circa 3,8 miliardi di dollari precedentemente assegnati dall'amministrazione Biden.
La Nato ha recentemente annunciato ulteriori 20 miliardi di euro di aiuti militari. La Germania ha reso noto che invierà presto bombe a lungo raggio in grado di colpire in profondità la Russia. Il Regno Unito ha stanziato 350 milioni di sterline per finanziare 100mila nuovi droni e quest'anno ha già consegnato 144mila munizioni di artiglieria. Anche Olanda e Norvegia hanno preparato nuovi pacchetti di aiuti.
Leggi tutto: Ucraina, Russia prepara offensiva estiva: droni a fibra ottica arma chiave
(Adnkronos) - Con una quota di over 65 pari al 28,9% della popolazione (24% in Italia), la Liguria, con il primato di Regione più anziana d’Italia, conta circa 104mila persone che hanno ricevuto la diagnosi di tumore (in Italia sono 3,7 milioni). Se l’età rappresenta un fattore di rischio oncologico non modificabile, ci sono ampi margini di miglioramento su altri fronti. Infatti l’eccesso di peso riguarda quasi il 40% dei liguri (30,2% sovrappeso e 9,5% obeso), il fumo di sigaretta il 24,2% e la sedentarietà il 23,8%. Ed è più alta rispetto alla media italiana (58,4%) la percentuale di cittadini che bevono alcol, pari al 64,9%. Va ricordato che il consumo di alcol è responsabile del 4% dei casi di cancro, che equivalgono a 15.600 diagnosi ogni anno in Italia e a quasi 500 in Liguria.
Per migliorare il livello di consapevolezza dei liguri, la prevenzione contro il cancro il ‘Tour Mediterraneo Vespucci’ attracca, dal oggi al 14 giugno, a Genova al ‘Villaggio Italia’ (Calata Mandraccio) dove saranno respinti i 4 partner scientifici: l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), Fondazione Airc per la ricerca sul cancro, Fondazione Aiom e la Società italiana di radiologia medica e interventistica (Sirm). Si tratta - informa una nota - della tappa finale del Tour Mondiale Vespucci, un viaggio unico, un progetto tutto italiano mai realizzato prima, con quasi 2 anni di navigazione e circa 50mila miglia nautiche percorse (pari a oltre 2 volte la circonferenza terrestre), 5 continenti, 32 paesi, 53 porti di cui 20 nel mar Mediterraneo. Anche in Liguria gli oncologi, per 5 giorni, forniranno consigli ai cittadini e i volontari distribuiranno materiale informativo legato alla prevenzione. Ogni anno, nella Regione, si stimano circa 12mila nuovi casi di tumore. Il 40% può essere evitato con l’adozione di stili di vita sani, affiancata dall’adesione ai programmi di screening per la diagnosi precoce.
"Vogliamo utilizzare tutti gli strumenti per trasmettere le regole della prevenzione oncologica ai cittadini. In questi mesi abbiamo ‘navigato’ insieme al Tour Vespucci, che giunge oggi al suo approdo finale – spiegano Francesco Perrone, presidente Aiom e Nicoletta Gandolfo, presidente Sirm - Siamo al fianco delle Istituzioni in questo progetto, che permette di raggiungere migliaia di cittadini. Alcuni fattori di rischio come il consumo di alcol, sono ancora poco conosciuti. Come evidenziato dall’Organizzazione mondiale della sanità, non esiste una dose minima sicura per l’organismo. Studi scientifici dimostrano con certezza il ruolo causale del consumo di bevande alcoliche nell’insorgenza di diversi tipi di neoplasie, tra cui i tumori dell’esofago, del fegato, del colon-retto, della mammella, delle labbra e della cavità orale, della laringe e della faringe. Il 4% dei casi totali di cancro è riconducibile a questa abitudine".
Il carcinoma mammario, in particolare, è il più frequente in tutta la popolazione in Italia. È stato dimostrato che il 4,6% delle diagnosi di questa neoplasia, effettuate nel quinquennio 2015-2019 nel nostro Paese, è attribuibile al consumo di bevande alcoliche (pari a 11.854 casi, cioè circa 2.400 all’anno). "La tossicità della sostanza – sottolinea Perrone - è maggiore nelle donne, il cui organismo si caratterizza per una minore produzione dell’enzima Alcol-Deidrogenasi, che determina una ridotta capacità di metabolizzare l’etanolo. L’etanolo, inoltre, stimola l’azione degli estrogeni, gli ormoni responsabili di circa il 70% dei tumori del seno. La probabilità di sviluppare la malattia aumenta esponenzialmente quando all’alcol si associano altri fattori di rischio, che ne potenziano gli effetti dannosi, come il fumo di sigaretta e il sovrappeso".
"In Liguria – afferma Gandolfo - va migliorata anche l’adesione ai programmi organizzati di screening anti-cancro, che rappresentano il cardine della prevenzione secondaria. Per tutti e 3 i programmi, la Regione fa registrare percentuali di adesione leggermente inferiori alla media nazionale. Solo il 32,8% dei cittadini esegue il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci per la diagnosi precoce del tumore del colon-retto (media italiana 34,9%). Sono inferiori alla media nazionale (41,5%) anche le percentuali di adesione al test Hpv o al Pap test per il carcinoma del collo dell’utero, pari al 36,7%. E, in Liguria, le donne che eseguono la mammografia, indispensabile per individuare precocemente la neoplasia del seno, sono il 52,2% (Italia 55,4%)".
In particolare, "il ‘Piano regionale della prevenzione della Liguria anni 2021- 2025’, che ha recepito le indicazioni del ‘Piano nazionale della prevenzione 2020-2025’, prevede, tra le azioni specifiche dedicate agli screening oncologici - illustra la presidente Sirm - l’estensione dell’invito agli screening mammografico e colorettale alla popolazione fino a 74 anni. Oltre alla Liguria, diverse Regioni stanno ampliando la fascia di popolazione da candidare ai programmi di prevenzione secondaria. In particolare, l’estensione della mammografia dalle 50-69enni alle 45-74enni risponde all’esigenza di ridurre sempre più la mortalità per tumore del seno, in una prospettiva di prevenzione svolta da personale medico e da tecnici sanitari di radiologia medica interamente dedicati. Inoltre, è importante che ogni donna che riceve la diagnosi di carcinoma mammario sia presa in carico dai centri di senologia, che garantiscono un approccio multidisciplinare e percorsi di diagnosi, cura e follow up personalizzati".
"I più recenti studi scientifici hanno evidenziato che il 40% dei tumori potrebbe essere evitato con uno stile di vita sano che si traduce in alimentazione equilibrata, attività fisica regolare e stop al fumo - ricorda Lorenzo Anselmi, presidente vomitato Liguria Fondazione Airc - Ugualmente è fondamentale invitare i cittadini a partecipare ai programmi di screening oncologici gratuiti per la diagnosi precoce perché individuare un tumore in fase iniziale aumenta notevolmente le possibilità di cura e sopravvivenza. La nostra presenza al 'Tour Mediterraneo Vespucci' insieme ad Aiom, Fondazione Aiom e Sirm vuole proprio sensibilizzare l’opinione pubblica sulla centralità di questi temi. Airc da sessant’anni sostiene la migliore ricerca oncologica indipendente e parallelamente promuove l’informazione scientifica e la cultura della salute nelle scuole, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. Ricerca e prevenzione hanno prodotto risultati concreti: oggi si stima che la metà circa delle persone che ricevono una diagnosi di cancro potrebbe guarire, recuperando la stessa aspettativa di vita di chi non si è ammalato. Un traguardo importante - conclude - che però non può bastare, il nostro obiettivo è quello di riuscire a trovare le giuste risposte per tutti i pazienti".
L’iniziativa Tour Mediterraneo Vespucci con il Villaggio In Italia nasce da un’idea del ministro della Difesa Guido Crosetto ed è sostenuta dalla Difesa e da 12 ministeri, per raccontare e condividere l’esperienza internazionale del ‘Tour Mondiale Vespucci’ che per 20 mesi ha portato in 32 Paesi all'estero la cultura, la storia, l’innovazione, la gastronomia, la scienza, la ricerca, la tecnologia e l’industria che fanno dell’Italia un Paese universalmente apprezzato. Il progetto è una produzione in partenariato pubblico-privato di Difesa Servizi spa e Ninetynine.
(Adnkronos) - "Ucciderò tuo marito se lo vedo per strada", questo è uno dei tanti messaggi minatori che Alice Campello ha ricevuto sui social dopo l'errore di Alvaro Morata dal dischetto che ha condannato gli spagnoli nella finale di Nations League tra Spagna e Portogallo. L'influencer ha postato gli screen delle gravi minacce ricevute da parte di alcuni utenti dopo il risultato della partita.
"Tra i messaggi ricevuti, uno in particolare ha destato allarme: "Ucciderò tuo marito se lo vedo per strada. Non lo lascerò stare un solo istante, e lo stesso vale per i bambini. Spero che nessuno sopravviva", si legge in uno screenshot pubblicato dalla stessa Campello, moglie dell’attaccante Morata, che è stata bersaglio di gravi minacce. La modella ha denunciato pubblicamente l’ondata d’odio che ha travolto la sua famiglia, esprimendo amarezza: "Ci rendiamo conto che stiamo parlando di una partita di calcio?".
Poi, fa un appello: "Nella vita, tutti commettiamo errori, nessuno escluso. La vita è fatta di lezioni, esperienze, momenti belli e brutti per tutti, ma non siamo nessuno per giudicare gli altri". Campello ha voluto ricordare ai follower il valore autentico dello sport: "Il calcio è così, e penso che sia proprio questo il suo bello… essere così emozionante e imprevedibile… è sport e intrattenimento, quindi dobbiamo dargli l’importanza che merita”. E ha concluso: “Per favore, abbiate rispetto e smettetela di essere persone così cattive".
Leggi tutto: Morata minacciato di morte, Alice Campello: "Tutto per una partita di calcio..."
(Adnkronos) - Chi sarà il prossimo ct dell'Italia? Dopo il rifiuto di Claudio Ranieri di oggi, martedì 10 giugno, che ha scelto di restare alla Roma nel ruolo di dirigente piuttosto che allenare la Nazionale, si è riaperto il casting. Quello del tecnico testaccino era infatti il primo nome sulla lista di Gravina, ma non l'unico. In queste ore la Federazione sta valutando tutti i profili disponibile per scegliere l'adeguato erede di Luciano Spalletti, esonerato dopo la debacle con la Norvegia, nella prima giornata delle qualificazioni ai Mondiali del 2026.
Tanti i nomi sul tavolo di Gravina, in queste ore chiamato a scegliere il nuovo ct della Nazionale italiana. In pole position c'è Stefano Pioli, ex allenatore del Milan, oggi in Arabia Saudita all'Al Nassr. Il suo profilo è uno dei più apprezzati per livello di gioco e capacità di gestione del gruppo, requisito fondamentale per un commissario tecnico. Più defilato, ma con quotazioni in risalita, c'è Roberto Mancini. L'ex ct, protagonista dell'Europeo vinto nel 2021, ma anche della delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali di Qatar 2022, è libero dopo l'esperienza, fallimentare, da allenatore dell'Arabia Saudita.
In questo caso l'ostacolo maggiore sarebbero i rapporti, deteriorati con Gravina dopo l'addio alla Nazionale, una crepa da ricomporre. Più staccati, in queste ore, i profili di alcuni ex campioni del mondo oggi in panchina: Daniele De Rossi, Gennaro Gattuso, Fabio Cannavaro. Bandiere azzurre, ma giudicati con poca esperienza o 'curriculum' per guidare la Nazionale italiana.
Leggi tutto: Italia, i nomi per il nuovo ct dopo il no di Ranieri: Pioli in pole, poi Mancini
(Adnkronos) - Francesca Fagnani, che proprio stasera esordirà con ‘Belve Crime’, spin off del fortunato ‘Belve’, ha firmato un nuovo contratto biennale con la Rai. Lo apprende l’Adnkronos. Per la prossima stagione sarebbe previsto anche un incremento delle puntate di ‘Belve’ per la conduttrice e ideatrice del format, oltre al possibile ritorno di 'Bleve Crime', dopo la puntata di questa sera.
Leggi tutto: Francesca Fagnani rinnova con la Rai, nuovo contratto per due anni
(Adnkronos) - Arte e sostenibilità. In linea con una visione imprenditoriale orientata all’economia circolare, Gruppo Saviola sostiene due tra gli eventi culturali più importanti in Italia dedicati al design e all’architettura promossi da Triennale Milano e dalla Biennale di Venezia. Dallo scorso 13 maggio e fino al prossimo 9 novembre, il Gruppo è partner di Triennale Milano in occasione della 24esima Esposizione Internazionale intitolata Inequalities, un progetto collettivo che, attraverso mostre, installazioni, progetti speciali ed eventi si interroga sulle sfide globali legate alle differenze presenti in vari ambiti dell’esistenza: da quello economico a quello etnico, dalla provenienza geografica al genere.
Gruppo Saviola in particolare ha fornito 531 m2 di Pannello Ecologico, prodotto esclusivamente da legno post-consumo che equivalgono a 1216 alberi salvati. Il materiale è stato usato per la pavimentazione dell'allestimento della mostra intitolata ‘A Journey Into Biodiversity Eight Forays on Planet Earth’, curata da Telmo Pievani. Il progetto espositivo si configura come esperimento pilota per lo sviluppo di allestimenti museali sostenibili, attraverso il riuso di strutture allestitive, l’impiego di materiali riciclati e di origine naturale. Questo progetto si inserisce in un più ampio contesto di collaborazioni tra Saviola e Triennale Milano, come avvenuto nel 2024 per gli allestimenti di Cuore - Centro studi, archivi, ricerca un nuovo spazio dedicato alla ricerca, alla memoria e all’innovazione e della mostra Pittura italiana oggi.
“Essere nuovamente al fianco di Triennale Milano rafforza la nostra collaborazione - commenta Alessandro Saviola, presidente di Gruppo Saviola - Da anni il nostro approccio è quello di porre l’attenzione sulla natura etica che le azioni di tutti noi hanno, anche a lungo termine, sulla società. Essere partner con i nostri Pannelli Ecologici ci permette di dare un ulteriore contributo alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’adozione di buone pratiche di economia circolare”.
Un impegno confermato con il sostegno alla 19esima Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia in programma fino a domenica 23 novembre a Venezia, presso i Giardini, l’Arsenale e Forte Marghera. Curata dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti, la Mostra, dal titolo ‘Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva’, ha l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico a lavorare insieme per ripensare l’ambiente costruito. Gruppo Saviola fornisce il materiale, il suo Pannello Ecologico, per la realizzazione di alcuni dei rivestimenti delle colonne modulari in acciaio usate nel progetto di allestimento generale, per i pannelli di comunicazione posti in Arsenale nonché per la realizzazione di due Progetti Speciali ‘A Satellite Simphony’ e ‘Speakers’ Corner’.
La rigenerazione della risorsa legno si integra perfettamente con il progetto Biennale Architettura 2025 perché risponde agli obiettivi di circolarità promossi dalla manifestazione. Scegliendo il Pannello Ecologico sia in versione grezza che nobilitata, Biennale Architettura 2025 ha evitato l'abbattimento di circa 9000 alberi, contribuendo a promuovere un modello di economia circolare e sostenibilità negli allestimenti.
“Abbiamo creduto fortemente nella partnership con la Biennale Architettura 2025 per i valori che ci accomunano e per diffondere la proposta sostenibile, grazie alla presenza del nostro Pannello Ecologico, durante questa manifestazione riconosciuta e apprezzata a livello internazionale”, afferma Alessandro Saviola. Anche i numeri dello stesso processo produttivo di Gruppo Saviola a confermare questa visione aziendale: sono, infatti, 1,5 milioni le tonnellate di legno a fine vita (mobili vecchi, pallet, cassette della frutta…) che vengono riciclate in un anno pari a 30 volte le dimensioni del Colosseo, evitando l’abbattimento di 10mila alberi ogni giorno (2.8 milioni all’anno, pari alla superficie del Comune di Roma).