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Riapertura galleria sulla statale 125 attesa per sabato sera

10 Giugno 2025
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Ci saranno limitazioni come velocità non superiore a 70km/h
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Amiloidosi, cardiologa Carigi: "Accumuli proteici alterano funzione cuore"

10 Giugno 2025
Amiloidosi, cardiologa Carigi:

(Adnkronos) - "Anche piccoli depositi di amiloide nel cuore comportano l'alterazione della sua funzione, soprattutto quella diastolica, cioè quella di riempimento. Solo in fase più avanzata di malattia viene intaccata anche la funzione sistolica, quella di svuotamento. L'interessamento cardiaco è quello che impatta di più nella prognosi dei pazienti". Lo ha detto Samuela Carigi, cardiologo responsabile dell'Ambulatorio Scompenso e cardiomiopatie dell'Ospedale Infermi di Rimini dell'Ausl Romagna, intervenendo all'incontro con la stampa 'Amiloidosi cardiaca: quando il cuore nasconde una malattia rara', che si è tenuto oggi a Milano nella sede di Bayer Italia. 

"L'amiloidosi cardiaca - spiega l'esperta - può essere dovuta a diverse proteine che, sfaldandosi, causano la formazione di fibrille di amiloide che si depositano negli spazi extracellulari dei vari organi e tessuti. Le forme più comuni sono l'Al, da alterazione di un clone prodotto dal midollo osseo, e l'Attr, da sfaldamento della transtiretina, proteina prodotta principalmente dal fegato. Le fibrille di amiloide si depositano in vari tessuti, uno dei principali, soprattutto nella forma da transtiretina, è il cuore. Non è ben noto perché l'amiloidosi prediliga in maniera particolare il muscolo cardiaco. Si suppone che i meccanismi siano diversi, tra i quali il fatto che il cuore è un organo in movimento. Lo stress ossidativo che produce nella fase sisto-diastolica è, quindi, notevole e questo può favorire l'instabilità delle proteine circolanti. E', inoltre, un organo molto vascolarizzato, esposto dunque ad alti livelli di proteine circolanti. Le fibrille di amiloide si legano alla matrice extracellulare cardiaca, composta prevalentemente da collagene, ma anche da proteoglicani, e i meccanismi di rimozione di questa matrice nel cuore sono limitati. Probabilmente per un insieme di questi motivi il cuore è un organo bersaglio". 

Il paziente che si presenta all'esperto "può avere un quadro di scompenso cardiaco - evidenzia la cardiologa - Più frequentemente ha frazione di eiezione preservata, affanno e dispnea, così come anche aritmie Nell'amiloidosi, infatti, frequentemente si può sviluppare la fibrillazione atriale. Può anche esserci la presenza di ipotensione, cioè una riduzione dei valori pressori".  

Una 'red flag' importante, un campanello d'allarme da non sottovalutare, è "quando il medico di medicina generale si trova a dover ridurre o sospendere la terapia antipertensiva a un paziente, soprattutto nella fascia anziana della popolazione, che è stato iperteso per diversi anni - avverte Carigi - Lo stesso accade se il paziente riferisce dolore toracico, eventualità più rara che può associarsi a quella che si potrebbe chiamare angina, anche se in realtà è legata all'interazione del microcircolo che accompagna l'amiloidosi". 

Proprio per questo "la creazione di un team multidisciplinare nell'amiloidosi è fondamentale, più che in altre patologie cardiache, sia per accelerare la diagnosi, che nella definizione della diagnosi finale, perché ci sono diversi tipi di patologia - chiarisce la specialista - Il coinvolgimento multiorgano pone, ad esempio, la necessità di sottoporsi a una visita neurologica semestrale, oltre alla visita cardiologica, raramente, nelle forme ereditarie, la visita oculistica o la visita gastroenterologica. Dobbiamo quindi avere degli specialisti che siano dedicati e formati alla gestione di questo tipo di pazienti e che lavorino in rete".  

La terapia dell'amiloidosi "si può esprimere a 3 livelli fondamentali - illustra la specialista - Il primo è la riduzione della sintesi, il secondo consiste, per quanto riguarda l'amiloidosi Attr, nella stabilizzazione del tetramero di transtiretina, in modo che non si sfaldi, e il terzo livello, che arriverà in futuro, sarà la rimozione dell'amiloide dai tessuti. Abbiamo delle molecole che vanno ad agire sulla riduzione della sintesi epatica di transtiretina e sono al momento utilizzate nei pazienti con polineuropatia amiloidotica. E' già attuale - conclude - la possibilità di stabilizzare il tetramero, con delle molecole chiamate stabilizzatori del tetramero che ne impediscono lo sfaldamento e quindi l'ulteriore accumularsi dell'amiloide nei tessuti".  

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Camera, confermati presidenti commissioni da 8a a 14a

10 Giugno 2025
Camera, confermati presidenti commissioni da 8a a 14a

(Adnkronos) - Anche la seconda tornata di votazioni per il rinnovo delle presidenze delle commissioni permanenti della Camera si è conclusa con la conferma degli attuali numeri uno. Restano pertanto presidenti della Ambiente, Marco Rotelli (Fdi); della Trasporti, Salvatore Deidda (Fdi); della Attività produttive, Alberto Gusmeroli (Lega); della Lavoro, Walter Rizzetto (Fdi); della Affari sociali, Ugo Cappellacci (Forza Italia); della Agricoltura, Mirco Carloni (Lega); della Politiche della Ue, Alessandro Giglio Vigna (Lega).  

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Oltre 30 corti al Figari Fest, proiezioni in spiaggia a G.Aranci

10 Giugno 2025
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Dal 13 al 15 giugno torna il festival dedicato agli short film
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Monti (Aifa): "Con Fondo farmaci innovativi, accesso a nuove tecnologie"

10 Giugno 2025
Monti (Aifa):

(Adnkronos) - "L'Italia ha la fortuna di avere un Fondo farmaci innovativi che è stato aumentato da questo Governo a 1 miliardo e 300 milioni di euro. Questo dà la possibilità ai pazienti di poter avere un accesso precoce a nuove tecnologie. Si sta lavorando per definire i criteri: entro l'estate saranno pronti per dare la possibilità di fornire già subito accesso a nuove terapie ai pazienti italiani". Così all'Adnkronos Salute Emanuele Monti, componente del Cda Aifa (Agenzia italiana del farmaco) e presidente della IX Commissione permanente del Consiglio regionale della Lombardia, partecipando oggi a Milano all'evento promosso da Kedrion Biopharma 'Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie'. 

"Un altro grande ambito di lavoro è quello dell'Health Technology Assessment (Hta), impegnato nella riforma dei criteri europei di accesso alle nuove terapie - aggiunge Monti - L'Italia deve avere la capacità di utilizzare questo nuovo framework europeo per dare possibilità ai pazienti italiani di non rimanere indietro e per essere luogo dove innovare, portare investimenti, ricerca e sviluppo. L'obiettivo è far crescere ancora di più un'industria che oggi già pesa il 5% del Pil nazionale, rendendola più strategica per tutta l'Europa". 

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Farmaci, Di Francesco (Kedrion): "Il payback va eliminato"

10 Giugno 2025
Farmaci, Di Francesco (Kedrion):

(Adnkronos) - "Il payback è una manovra iniqua che deve essere eliminata velocemente. Consideriamo che l'Europa è autosufficiente solo per il 60% del plasma, mentre il 40% deve essere importato dagli Stati Uniti. In Italia più o meno 1 paziente su 3 deve contare sulla disponibilità di plasmaderivati che derivano da plasma importato. Va poi ridotta la burocrazia. Il settore della farmaceutica ha bisogno di stabilità e tempi certi. L'incertezza che ogni tanto si genera a livello di istituzioni, Aifa compresa, non aiuta la programmazione di un'azienda". Lo ha detto Ugo Di Francesco, Ceo di Kedrion Biopharma, oggi a Milano, intervenendo sul meccanismo di ripiano che impone alle farmaceutiche di coprire parte dell'eccedenza di spesa rispetto ai tetti regionali, in occasione dell'evento 'Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie', promosso dall'azienda specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, con il patrocinio gratuito di Sif, Società italiana di farmacologia.  

"L'obiettivo di Kedrion è di diventare la miglior azienda al mondo nel nostro settore - afferma Di Francesco - differenziandosi dagli altri soprattutto nell'attenzione verso il paziente, verso le persone affette da malattie rare e verso le persone che lavorano per permettere loro di tornare ad avere una vita normale. Abbiamo un programma di investimenti molto importante per triplicare la nostra capacità produttiva sul territorio italiano. Investiamo anche in ricerca e sviluppo per generare innovazione e dare la possibilità ai pazienti, in futuro, di avere accesso a nuove terapie". 

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Spazio, telescopio James Webb osserva per la prima volta nubi di sabbia su esopianeti

10 Giugno 2025
Spazio, telescopio James Webb osserva per la prima volta nubi di sabbia su esopianeti

(Adnkronos) - Spesso si invoca l’enorme numero di granelli di sabbia che coprono le spiagge del nostro pianeta per provare a immaginare l’altrettanto vasta moltitudine di stelle che popolano l’universo. E se qualcuno dei pianeti intorno a queste stelle fosse coperto – o circondato – di sabbia? È l’interessante scenario che emerge da un nuovo studio basato sulle osservazioni di due pianeti extrasolari realizzate con il telescopio spaziale James Webb (JWST), i cui risultati sono stati pubblicati oggi sulla rivista Nature. 

I pianeti in questione orbitano attorno alla stella YSES-1, un giovane sole con un’età di appena 16,7 milioni di anni, che si trova a circa 300 anni luce dal nostro Sistema solare. Osservando direttamente la luce di questi esopianeti, un gruppo di ricerca internazionale guidato dall’astrofisica Kielan Hoch dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, negli Stati Uniti, ha scoperto che l’atmosfera di uno dei due pianeti contiene nubi di silicati, composte da minerali che le conferiscono un colore rossiccio. L’altro pianeta del sistema, invece, appare circondato da un disco circumplanetario, anch’esso formato da silicati, dal quale potrebbero in futuro prendere forma corpi più piccoli, come ad esempio delle lune. 

La scoperta, che sarà presentata oggi durante il 246° meeting dell’American Astronomical Society in corso ad Anchorage, in Alaska, offre nuove prospettive sulle fasi iniziali della formazione dei sistemi planetari come il nostro, fornendo a ricercatrici e ricercatori l’opportunità di studiare in tempo quasi reale come nasce e si evolve un pianeta simile a Giove.“Osservare le nubi di silicati, che sono praticamente delle nuvole di sabbia, nelle atmosfere dei pianeti extrasolari è importante perché ci aiuta a capire meglio come funzionano i processi atmosferici e come si formano i pianeti, un tema ancora in discussione poiché non c’è accordo sui diversi modelli”, spiega la coautrice Valentina D’Orazi, ricercatrice presso l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Università di Roma Tor Vergata, attualmente visiting research scholar all’Università del Texas a Austin nell’ambito del programma Fulbright. “La scoperta di queste nuvole di sabbia, che restano in alto grazie a un ciclo di sublimazione e condensazione simile a quello dell’acqua sulla Terra, ci svela meccanismi complessi di trasporto e formazione nell’atmosfera. Questo ci permette di migliorare i nostri modelli sui processi climatici e chimici in ambienti molto diversi da quelli del Sistema solare, ampliando così la nostra conoscenza di questi sistemi”. 

Si tratta di due pianeti giganti gassosi, con masse pari a 14 volte quella di Giove per YSES-1 c e a 6 volte quella di Giove per YSES-1 b. Entrambi i pianeti si trovano molto lontano dalla loro stella, a distanze circa 5 e 10 volte superiori rispetto alla distanza tra il Sole e Nettuno, il pianeta più esterno del Sistema solare. È proprio la loro orbita molto estesa che ha permesso al team di osservare i due pianeti con JWST attraverso la tecnica dell’imaging diretto, la cui applicazione è ancora oggi limitata a un piccolo numero di pianeti con caratteristiche molto particolari. Lo studio dimostra la capacità del potente telescopio spaziale di fornire dati spettrali di alta qualità per esopianeti osservati attraverso questa tecnica, aprendo nuove strade per lo studio delle atmosfere e degli ambienti circumstellari. 

La presenza di nubi di silicati nelle atmosfere degli esopianeti era già stata prevista teoricamente e dedotta indirettamente da osservazioni precedenti, ma questa ricerca fornisce la prima osservazione diretta e spettroscopica di nubi di silicati in un esopianeta specifico, YSES-1 c. Questo permette di comprendere meglio la composizione atmosferica di un giovane gigante gassoso, confermando la presenza di nuvole di silicati ad alta quota, contenenti pirosseno ricco di ferro oppure una combinazione di bridgmanite (MgSiO3) e forsterite (Mg2SiO4). 

Per quanto riguarda il pianeta gemello YSES-1 b, questo lavoro presenta la prima rilevazione di emissione di silicati da un disco circumplanetario, una specie di “mini-Sistema solare” in formazione. Solo due simili dischi circumplanetari sono stati osservati in precedenza, e la nuova ricerca fornisce informazioni dirette sulla composizione e sui processi fisici in questi ambienti: la presenza di granelli di olivina con dimensioni inferiori al micron, infatti, suggerisce un meccanismo di formazione attraverso collisioni di piccoli corpi, detti planetesimi, all’interno del disco. “Studiando questi pianeti riusciamo a capire meglio come si formano i pianeti in generale, un po' come sbirciare nel passato del nostro Sistema solare”, conclude D’Orazi. “I risultati supportano l'idea che la composizione delle nubi negli esopianeti giovani e i dischi circumplanetari svolgano un ruolo cruciale nel determinare la composizione chimica atmosferica. Inoltre, questo studio sottolinea la necessità di modelli atmosferici dettagliati per interpretare i dati osservativi di alta qualità ottenuti con telescopi come JWST”. 

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Cittadinanza, Tajani: "Avanti su Ius Scholae. Lega contro? Non devo chiedere permesso"

10 Giugno 2025
Tajani - Fotogramma

(Adnkronos) - Il risultato del referendum sulla cittadinanza "ha dimostrato che avevamo ragione: 5 anni sono pochi. Noi diciamo che va concessa a dieci anni di scuola passati con profitto. Così conosci la lingua, la storia, in qualche modo la Costituzione". A dirlo ai cronisti alla Camera è stato oggi il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani.  

"Salvini non è d’accordo? Noi sì. Non è che devo chiedere l’autorizzazione a qualcuno se voglio presentare una legge in Parlamento. La cittadinanza è una cosa seria. Io non do ordini a nessuno ma nemmeno ne prendo da nessuno", continua il vicepremier.  

Tajani ricorda quindi la proposta approvata per restringere il riconoscimento della cittadinanza italiana a discendenti di migranti: "L'abbiamo presentata ed è stata approvata. Noi abbiamo ritirato la cittadinanza a cinque Hezbollah, sappiamo che cosa succede con la concessione della cittadinanza. Meglio la cittadinanza dopo dieci anni di scuola che dopo dieci anni passati a bighellonare nelle stazioni o ai giardinetti".  

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Plasma e nuove terapie: esperti a confronto sul futuro del biofarmaceutico

10 Giugno 2025
Plasma e nuove terapie: esperti a confronto sul futuro del biofarmaceutico

(Adnkronos) - L'accesso tempestivo alle terapie, il ruolo chiave dei plasmaderivati, l'impatto della digitalizzazione e dell'intelligenza artificiale nei modelli di cura, la costruzione di partnership efficaci e le nuove frontiere della ricerca nelle malattie rare e ultra-rare. Sono i contenitori dell'evento 'Science meets Humanity. Il futuro del biofarmaceutico tra plasma e nuove terapie', che si è svolto oggi pomeriggio presso il Talent Garden di Milano. Promossa da Kedrion Biopharma, azienda specializzata nella produzione di farmaci plasmaderivati per malattie gravi, rare e ultra-rare, con il patrocinio gratuito della Sif, Società italiana di farmacologia, e come partner tecnico Rud Pedersen - Public Affairs, l'iniziativa ha riunito rappresentanti delle istituzioni, della comunità scientifica e accademica, e delle associazioni di pazienti per favorire un confronto aperto e concreto sulle principali opportunità e sfide rappresentate da una filiera complessa come quella biofarmaceutica, a fronte del crescente impiego di sostanze di origine umana, tra cui il plasma. 

Dopo i saluti istituzionali a cura di Emanuele Monti, presidente IX Commissione permanente del Consiglio regionale della Lombardia, e Lisa Noja, consigliere regionale, ha aperto i lavori Ugo Di Francesco, Ceo di Kedrion Biopharma. Due le tavole rotonde dedicate ai temi cruciali per il comparto. Nella prima si è trattato di 'Biofarmaci e plasmaderivati: la strada per un accesso equo all'innovazione', nella seconda di 'Malattie rare e ultra-rare: quale partnership tra imprese, istituzioni e pazienti'. Durante l'incontro - informa una nota - è stato evidenziato anche il potenziale trasformativo delle tecnologie digitali e dell'intelligenza artificiale, strumenti sempre più centrali per rendere i modelli di cura più personalizzati, efficienti e sostenibili. Inoltre, è stata sottolineata l'importanza di rafforzare la collaborazione tra mondo scientifico e istituzioni, per garantire un accesso tempestivo e duraturo alle terapie, contribuendo così a un sistema salute più inclusivo e orientato al futuro. 

"Viviamo un'epoca di straordinarie innovazioni scientifiche - ha osservato Di Francesco - ma anche di crescenti incertezze: instabilità geopolitica, conflitti, tensioni economiche globali. In questo scenario il settore biofarmaceutico ha un ruolo strategico, non solo per il valore economico che genera, ma soprattutto per la sua missione: rispondere a bisogni medici ancora insoddisfatti. Le sostanze di origine umana, come il plasma, sono sempre più centrali nello sviluppo di terapie salvavita". 

Come ha evidenziato Gianni Sava, direttore di 'Sif Magazine' e già professore ordinario di Farmacologia all'Università di Trieste, "l'impegno per lo sviluppo di nuovi farmaci derivati dal plasma nel campo delle malattie rare è di primaria importanza per affrontare le sfide legate a questo gruppo di patologie e garantire ai pazienti le migliori opportunità di cura. Nonostante i progressi nella ricerca, molti pazienti devono ancora affrontare difficoltà nell'ottenere diagnosi tempestive e trattamenti adeguati. Questa giornata è stata l'occasione per ribadire il pieno sostegno della Sif nel promuovere il dialogo tra istituzioni, aziende farmaceutiche e comunità scientifica per accelerare la disponibilità di nuove terapie".  

Le malattie rare note "sono circa 10mila e, a oggi, meno di un centinaio dispongono di terapie specifiche - ha spiegato Ilaria Ciancaleoni Bartoli, direttore Osservatorio malattie rare - C'è quindi ancora molto da fare nel campo della ricerca. Tra le terapie disponibili, non poche sono basate su derivati del plasma e sono molti anche i pazienti che hanno bisogno di regolari trasfusioni di sangue. E' quindi evidente come per la comunità delle persone con malattia rara il sangue e il plasma siano un cardine nelle terapie. Occorre dunque da subito che le istituzioni nazionali e regionali, così come la comunità medica e le associazioni pazienti intensifichino il proprio sforzo nell'incentivare la pratica della donazione". Il programma completo e i materiali dell'evento sono disponibili sul sito kedrion.it/science-meets-humanity .  

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Il ruolo legno italiano in transizione ecologica, tavola rotonda con Afi e Assolegno

10 Giugno 2025
Il ruolo legno italiano in transizione ecologica, tavola rotonda con Afi e Assolegno

(Adnkronos) - 'Biodiversità e sostenibilità: il ruolo del legno italiano nella transizione ecologica'. E' il tema del convegno organizzato dall’Associazione Forestale Italiana (Afi) venerdì 13 giugno alle ore 14.30 al Centro Congressi Rospigliosi Quirinale - con il patrocinio fra gli altri, di FederlegnoArredo - in occasione della 'Giornata del Bosco' ideata 13 anni fa da Afi. 

L’iniziativa rappresenta un'occasione per riflettere sull’importanza delle foreste e del patrimonio legnoso nazionale alla luce delle strategie europee del Green Deal e del Clean Deal per la decarbonizzazione e lo sviluppo di una bioeconomia circolare che sappia valorizzare e difendere anche i grandi valori sociali, economici, ambientali e culturali che derivano dal bosco e dal legno. 

"Integrare la tutela della biodiversità con l’innovazione nel settore edilizio, promuovendo l’uso del legno italiano come soluzione chiave per la decarbonizzazione e lo sviluppo di un modello di bioeconomia circolare, è un obiettivo su cui dobbiamo lavorare in maniera costante e condivisa. E l'iniziativa di venerdì -spiega Claudio Giust, presidente di Assolegno- ha proprio questo scopo. Il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e del ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, oltre a essere motivo di orgoglio, è un grande stimolo a proseguire il nostro lavoro a fianco delle istituzioni con le quali condividiamo l'idea che l'uso del legno italiano possa essere una soluzione strategica proprio per la transizione ecologica e la decarbonizzazione delle costruzioni".  

"Il nostro auspicio - conclude Giust - è che finalmente si possa invertire la rotta per il nostro Paese che, pur stando seduto su una miniera verde quale è la superficie boschiva che copre il 40% di quella nazionale, continua a importare legname dalla vicina Austria, perdendo in competitività”. 

Cuore della giornata la tavola rotonda, che vedrà confrontarsi voci autorevoli del mondo accademico, della finanza etica, della ricerca e delle istituzioni che affronteranno temi quali la Strategia Nazionale Biodiversità 2030, il contributo del carbonio biogenico alla neutralità climatica, il valore del legno italiano nella filiera corta e il ruolo delle foreste nella costruzione di un’economia più verde, etica e resiliente. 

Tra i partecipanti: Paola Marone, presidente di Federcostruzioni, Emanuela Romagnoli (Università della Tuscia), Alessandra Stefani, presidente Cluster Italia Foresta-legno; Massimo Fragiacomo (professore ordinario di tecnica delle costruzioni all’università dell’Aquila), Nicolò Giordano (comando dei carabinieri forestali de L’Aquila), Claudio Scrocca (dottore commercialista esperto di finanza etica) e Claudio Garrone (dottore forestale). A moderare i lavori Ugo Terzi, direttore generale di Afi e responsabile Assolegno di FederlegnoArredo. 

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Università, Lum: al via nuova campagna di comunicazione

10 Giugno 2025
Università, Lum: al via nuova campagna di comunicazione

(Adnkronos) - L’università Lum Giuseppe Degennaro presenta 'Pensa al Futuro', la nuova campagna di comunicazione per le iscrizioni 2025-2026, che punta a porre in evidenza il ruolo dell’Ateneo come punto di riferimento per la formazione accademica e professionale, capace di accompagnare gli studenti con rispetto, empatia e visione. In un contesto spesso dominato da messaggi promozionali aggressivi e promesse di risultati immediati, la Lum Giuseppe Degennaro sceglie di valorizzare il momento della scelta, restituendo centralità al pensiero critico, alla riflessione e al progetto individuale. 'Pensa al Futuro' è più di una call to action: è una dichiarazione di intenti. È un invito rivolto ai giovani a fermarsi, ascoltarsi, sognare, valutare – e poi scegliere con consapevolezza. 

“Con questa campagna vogliamo ribadire il valore di una scelta universitaria fatta con consapevolezza, visione e responsabilità. L’università Lum Giuseppe Degennaro si propone come spazio di crescita e confronto, in cui ogni studente è accompagnato nel dare forma concreta al proprio futuro, con il supporto di una comunità accademica attenta, competente e orientata all’innovazione”, ha sottolineato Antonello Garzoni, rettore dell’Università Lum. 

Alla campagna istituzionale si affianca la declinazione dedicata alla School of Management: 'Shape your Future', rivolta a un pubblico già formato e pronto a raffinare le proprie competenze professionali. In questo caso, Lum si propone come guida progettuale: un partner che accompagna lo studente nel passaggio da formazione a trasformazione. Il progetto creativo e strategico è stato sviluppato da Barabino & Partners - parte di Excellera Advisory Group - principale società italiana di comunicazione d’impresa, con il coordinamento operativo di bDigital, la sua digital agency. La campagna prevede un piano media integrato che include canali digitali, social, advertising Atl e installazioni interattive a Bari e in alcune tra le più importanti città pugliesi, con l’obiettivo di attivare un dialogo diretto e immersivo con i potenziali studenti. Nei prossimi mesi, 'Pensa al Futuro' accompagnerà le attività di orientamento e promozione dell’Ateneo, rafforzando il posizionamento della Lum come ecosistema di crescita personale, accademica e professionale, capace di affrontare le sfide del presente e costruire, con metodo, il futuro. 

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Farmaci equivalenti, la Sardegna è fra le regioni che ne consuma di più, ma serve abbattere le barriere culturali ancora esistenti

10 Giugno 2025
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(Adnkronos) - Cagliari, 10 giugno 2025 – Cagliari è la terza tappa della road map ‘Il ruolo sociale del farmaco equivalente – Call to action”, organizzata da Motore Sanità con il contributo incondizionato di Teva, che ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sul ruolo sociale del farmaco equivalente, quale opportunità di cura valida per il cittadino e opportunità di sostenibilità per il nostro Servizio sanitario nazionale. Necessario ampliare la penetrazione del farmaco equivalente nel mercato a brevetto scaduto. Nonostante tutti gli sforzi fatti, a livello nazionale che regionale, il consumo di farmaci equivalenti è ancora molto basso rispetto ai quelli brand. L'Italia in confronto ad altri paesi europei è fra le nazioni che ne fanno minor utilizzo, anche se in media nazionale la Sardegna è fra le regioni che ne consuma di più rispetto a quelle del sud che, anche se meno ricche rispetto a quelle del nord, investono più soldi in farmaci equivalenti.  

 

“I farmaci equivalenti rappresentano un’opportunità irrinunciabile per la sostenibilità del SSN, chiamato sempre più spesso a sostenere l’importante onere associato alle terapie farmacologiche innovative, garantendo al contempo l’efficacia e la sicurezza dei trattamenti farmacologici” ha spiegato Alessandra Mura, Coordinatrice Settore Politiche del Farmaco Regione Sardegna. “Nel contesto italiano, la Sardegna presenta importanti criticità di sostenibilità della spesa farmaceutica. Negli ultimi anni è aumentata la spesa convenzionata, tanto da sforare il tetto del 6,8%, così come è aumentata la spesa per la distribuzione per conto, oltre a quella ospedaliera. La Sardegna presenta consumi e spesa per farmaci equivalenti allineati alla media nazionale, il livello della compartecipazione dei cittadini è tuttavia troppo alto, se si esamina in relazione al reddito pro capite. All’interno del territorio sardo ci sono rilevanti differenze tra la spesa in compartecipazione nelle diverse ASL, di conseguenza in alcuni territori il tema dell’aderenza terapeutica, di per sé rilevante, si pone con maggior forza. I possibili interventi per ampliare l’utilizzo dei farmaci equivalenti sono prevalentemente concentrati su formazione, sensibilizzazione e promozione. Eventi come quello odierno mirano a costruire relazioni e alleanze tra gli stakeholders che mirano ad ottenere un obiettivo comune, rendere l’accesso alle cure democratico e sostenibile”.  

 

“Come Federfarma, esprimo grande soddisfazione per il lavoro costante e capillare che le farmacie stanno svolgendo nel promuovere una corretta informazione sui farmaci equivalenti, spiegando ai pazienti che l’impiego di questi medicinali offre la stessa efficacia e sicurezza dei farmaci di marca, a un prezzo inferiore” ha spiegato Maria Pia Orrù, Presidente Federfarma Cagliari. “Grazie al dialogo diretto con i cittadini, alla diffusione di materiale informativo e alla disponibilità all’ascolto in farmacia, si sta contribuendo a superare diffidenze infondate, favorendo una scelta consapevole. Questo approccio ha ricadute positive sia per i pazienti, che possono risparmiare senza compromettere la propria salute, sia per il sistema sanitario regionale, che vede ridotti i costi sostenuti per l’acquisto dei farmaci. Un impegno, quello delle farmacie, che merita sostegno e valorizzazione, perché orientato al benessere collettivo e alla sostenibilità del servizio sanitario”.  

 

“All'interno delle prescrizioni che quotidianamente svolgono i medici di Medicina Generale, sicuramente i farmaci equivalenti sono una importante alternativa prescrittiva” ha dichiarato Carlo Piredda, Segretario Regionale SIMG Sardegna. “Questi, infatti, rappresentano un’opzione di trattamento sostenibile, accessibile e di qualità sia per i per i pazienti che per gli operatori sanitari. L'utilizzo di questi farmaci consente infatti di favorire la sostenibilità delle cure per il sistema sanitario nazionale riducendo la compartecipazione alla spesa per i pazienti. Queste risorse risparmiate, soprattutto in questo periodo storico, possono essere utilizzate dai cittadini per investire in prevenzione e in altri bisogni di cura”  

Contatti: Ufficio stampa Motore Sanità Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Carbone – 347 2642114Stefano Sermonti – 338 1579457 www.motoresanita.it  

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Alcaraz, 'beffa' tasse dopo Roland Garros: Spagna si prende 46% del montepremi

10 Giugno 2025
Carlos Alcaraz - Afp

(Adnkronos) - Le tasse si mettono tra Carlos Alcaraz e il ricco montepremi del Roland Garros 2025. Il tennista spagnolo ha vinto la finale dello Slam parigino battendo Jannik Sinner in una partita epica da oltre cinque ore, conquistando la fetta maggiore dei premi messi in palio dal torneo. Grazie al successo di Parigi, il secondo consecutivo, Alcaraz ha infatti guadagnato oltre due milioni e 500mila euro, 2.550.000 per l'esattezza. Ma, come detto, tra lui e il maxi montepremi ci si è messo lo Stato spagnolo. 

Secondo quanto spiegato dalla piattaforma specializzata TaxDown infatti, il tennista numero due del mondo dovrà pagare l'imposta sul reddito delle persone fisiche, che ammonta, escludendo le tasse deducibili, a circa 1.181.936 euro. Quindi il Tesoro spagnolo tratterrà il 46% di quanto intascato da Alcaraz a Parigi.  

Questo, secondo quanto spiega Aitor Fernandez, consulenze proprio di TaxDown, è dovuto alla combinazione dell'imposta sul reddito statale e regionale, in quanto esiste una fascia per ciascuna di esse, e questo "può far sì che più del 45% del denaro finisca nelle mani del Tesoro". "In generale", spiega Fernandez, "quando parliamo di queste cifre per le vittorie sportive, di solito pensiamo solo alla cifra lorda, ma ciò che è veramente rilevante è quanto finisce nelle tasche dell'atleta". 

 

Jannik Sinner invece, grazie alla finale raggiunta al Roland Garros 2025 si è garantito un'ampia fetta del montepremi. L'azzurro ha infatti guadagnato oltre un milione e duecentomila euro (1.275.000). Ecco l'elenco dei premi messi in palio dallo Slam parigino: 

Primo turno: 78.000 

Secondo turno: 117.000 

Terzo turno: 168.000 

Ottavi: 265.000 

Quarti: 440.000 

Semifinale: 690.000 

Finalista: 1.275.000 

Vincitore: 2.550.000 

 

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Nucleare, da competenze a lancio roadmap per 2026: focus alla prima edizione del Nuclear Power Expo

10 Giugno 2025
Nucleare, da competenze a lancio roadmap per 2026: focus alla prima edizione del Nuclear Power Expo

(Adnkronos) - Conclusa con grande partecipazione e attenzione mediatica la prima edizione di Nuclear power-expo, la nuova fiera-convegno organizzata da mediapoint & exhibitions dedicata al rilancio del comparto nucleare italiano. Prossima edizione già fissata, sempre a Piacenza-Expo, dal 9 al 11 giugno 2026. Intanto, dal 21 al 23 maggio scorso, Nuclear power-expo è diventata il luogo di una prima vera mappatura delle competenze e dei progetti, pronta ora a trasformare i risultati in una roadmap operativa verso il 2026. Oltre 6.000 visitatori professionali e decine di aziende specializzate hanno animato i padiglioni di Piacenza Expo, confermando la centralità del nucleare nel dibattito energetico nazionale. La manifestazione ha posto l’accento su innovazione tecnologica, sicurezza, formazione e coordinamento della filiera, con un fitto calendario di convegni e workshop che hanno visto la partecipazione dei principali protagonisti del settore, provenienti dal mondo industriale, accademico e istituzionale. 

“In un contesto di ripresa del nucleare, il ruolo di Sogin deve essere quello della valorizzazione delle proprie competenze, che sono rimaste vive e aggiornate anche dopo quarant’anni di fermo”, ha dichiarato Gian Luca Artizzu, Amministratore Delegato di Sogin. “Sogin si candida a gestire uno o più impianti per la ripresa della produzione dal nucleare termoelettrico”. 

Tra i momenti più attesi, il convegno inaugurale “Supply chain nucleare: opportunità e sfide”, organizzato con Ain – Associazione Italiana Nucleare, ha riunito i massimi rappresentanti di aziende leader come Ansaldo Nucleare, Simic, Atb Riva Calzoni, Ibf, Walter Tosto, Protex Italia, Rina e Tectubi, offrendo una fotografia aggiornata delle opportunità industriali e delle competenze già operative in Italia. “Molte aziende italiane sono già protagoniste in progetti internazionali. Ora serve una strategia coordinata per costruire una vera filiera nazionale”, ha commentato Stefano Monti, Presidente di Ain. “L’energia nucleare è una fonte affidabile e programmabile, può agire da ‘stabilizzatore sistemico’, svolgere un ruolo complementare a quello delle fonti rinnovabili e garantire energia a basso costo alle nostre imprese”, ha aggiunto il Direttore Generale di Enea, Giorgio Graditi. 

Ampio consenso anche per il convegno “Priorità nucleari: formazione, informazione, stakeholder engagement e ricerca”, realizzato con Cirten – Consorzio Interuniversitario per la Ricerca Tecnologica Nucleare, e presieduto dal Prof. Marco Ricotti del Politecnico di Milano. L’incontro ha messo in luce il ruolo cruciale delle università italiane e la necessità di investire nella formazione di nuove generazioni di professionisti qualificati. “La filiera manifatturiera italiana ha la capacità di produrre fino a otto recipienti in pressione per Smr all’anno, coprendo quasi il 40% del fabbisogno europeo previsto tra il 2035 e il 2050”, ha spiegato Marco Ricotti, presidente del Cirten. 

Grande attenzione anche al workshop tecnico promosso da Iaea – International Atomic Energy Agency, che ha portato a Piacenza il suo Senior Expert Pekka Pyy per un approfondimento sulle forniture commerciali destinate ai sistemi di sicurezza degli impianti nucleari. Al contempo, Paolo Fedeli, Presidente di Aipe – Associazione Italiana Pressure Equipment, ha sottolineato come “La nostra filiera, pur in una fase di discontinuità, ha continuato a innovare e contribuire a progetti globali. Ora è il momento di una visione industriale di lungo periodo anche in Italia”. A suggellare la qualità e il valore strategico della manifestazione, anche la presenza di Women in Nuclear Italy, con la presidente Céline Conreau, che ha ribadito come “il rilancio del nucleare sia anche un’opportunità concreta di crescita tecnologica, occupazionale e industriale per il Paese”. “Nuclear power-expo offre una piattaforma concreta al comparto nucleare italiano dove istituzioni, imprese e mondo accademico possano confrontarsi e collaborare nella costruzione di un piano strategico nazionale”, ha dichiarato Fabio Potestà, Direttore di Mediapoint & Exhibitions. “I riscontri ottenuti in questa prima edizione hanno superato le aspettative e confermato la centralità di questo appuntamento. Ciò ci fa ben sperare per la prossima edizione del 2026”. 

Nuclear power-expo si è svolta in concomitanza ad altre due manifestazioni di riferimento, nel settore dell’energia e della sicurezza informatica, hydrogen-expo e cybsec-expo: le tre iniziative hanno ottenuto un ampio sostegno istituzionale, con numerosi patrocini concessi sia dalle principali organizzazioni di categoria che da enti e istituzioni di primo piano, tra cui Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Enea, Regione Emilia-Romagna, Regione Liguria, Comune di Piacenza, Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e Gruppo Sogin. Nuclear power-expo ha segnato un importante punto di partenza per il dibattito e lo sviluppo del nucleare in Italia, in linea con gli obiettivi di neutralità climatica e sicurezza energetica. La prossima edizione è già fissata: Nuclear power-expo tornerà dal 9 all’11 giugno 2026, sempre a Piacenza Expo, per continuare a dare voce alle eccellenze di un settore che punta al futuro. 

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Chi è Laila Hasanovic, la modella e nuova fiamma di Sinner

10 Giugno 2025
Laila Hasanovic e Jannik Sinner - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Laila Hasanovic è la nuova fiamma di Jannik Sinner? Il tennista azzurro che domenica 8 giugno ha perso la finale del Roland Garros 2025 contro Carlos Alcaraz è finito al centro dei riflettori, per il presunto gossip con la modella danese.  

Sinner, come aveva già ammesso in conferenza stampa durante gli Internazionali d'Italia, è single ma negli ultimi giorni alcune voci lo vorrebbero impegnato con Hasanovic, con cui, stando ad alcune foto circolate nelle scorse settimane, avrebbe passato una giornata a Copenhagen. 

Laila Hasanovic è nata l'8 novembre 2000 a Copenaghen ed è una modella danese di origini bosniache. Il suo profilo Instagram conta ben 346mila follower e condivide foto relative alla sua realtà quotidiana. Vive nella sua città natale, anche se il lavoro la porta a viaggiare spesso. La modella ha avuto, recentemente, una relazione con il figlio di Michael Schumacher, il pilota Mick. 

I rumors su una presunta frequentazione tra Sinner e Hasanovic si sono intensificati dopo che la modella è stata inquadrata mentre assisteva alla finale del Roland Garros, che ha visto impegnato l'azzurro contro Alcaraz. Una coincidenza risultata strana ai più, che hanno rilanciato così l'idea di una possibile relazione tra i due. 

 

Inoltre, tra gli Internazionali d'Italia e il Roland Garros, Sinner è volato nella capitale danese. Un viaggio misterioso, che Jannik ha spiegato così: "Solo business... Sono andato a Copenhagen per servizi fotografici. Nessuna ragazza, tutto qui". Eppure erano circolate alcune foto che lo ritraevano, proprio in Danimarca, con Laila Hasanovic. 

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Ucraina-Russia, Von der Leyen: "Nuove sanzioni a Mosca, stretta su energia e banche"

10 Giugno 2025
Von der Leyen (Afp)

(Adnkronos) - La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presenta oggi, martedì 10 giugno, il diciottesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca. "Il nostro messaggio è molto chiaro: questa guerra deve finire, abbiamo bisogno di un vero cessate il fuoco, la Russia deve sedersi al tavolo delle trattative con proposte concrete" sottolinea. "A oggi, essendo che non mostra alcuna volontà di raggiungere la pace, intensifichiamo la pressione. Stiamo colpendo principalmente due settori: energia e banche, ampliando i divieti di esportazione e i controlli e rafforzando le misure anti-elusione".  

La prima proposta dell'esecutivo Ue è un divieto di transazioni relative ai gasdotti Nord Stream 1 e 2, tale per cui nessun operatore Ue potrà impegnarsi direttamente o indirettamente in alcuna transazione relativa a essi. "Nessun ritorno al passato", spiega Von der Leyen. "Proponiamo, inoltre, di ridurre il tetto al prezzo del petrolio da 60 a 45 dollari al barile" poiché dalla sua imposizione nel 2022 i prezzi globali sono scesi fino a essersi avvicinati molto al massimale. "Abbassandolo ci adattiamo alle condizioni di mercato e ne ripristiniamo l'efficacia", spiega, aggiungendo che trattandosi di una decisione, presa a livello di G7, se ne discuterà entro l'inizio di settimana prossima in Canada.  

L'esecutivo Ue propone anche di sanzionare altre 77 navi della flotta ombra russa, che Mosca utilizza per vendere il petrolio aggirando le sanzioni, e introdurre un divieto sui prodotti raffinati derivati dal petrolio russo "per impedire che entri nel mercato Ue dalla porta di servizio", continua von der Leyen.  

Per quanto riguarda il settore bancario, la proposta è quella di "trasformare il divieto esistente di utilizzo del sistema Swift "in un divieto totale di transazioni, estendendolo ad altre 22 banche russe e agli operatori finanziari di Paesi terzi che finanziano il commercio con la Russia eludendo le sanzioni", sanzionando anche il Fondi di investimento diretto russo, le sue filiali e i suoi progetti, al fine di limitare un canale importante per la modernizzazione dell'economia russa.  

Il terzo punto, continua Von der Leyen, è vietare l'esportazione di prodotti per un valore superiore a 2,5 miliardi di euro "che privano l'economia russa di tecnologie critiche e beni industriali, colpendo macchinari, metalli, plastiche e prodotti chimici usati come materie prime nell'industria". Previste restrizioni anche sull'esportazione di beni e tecnologie a doppio uso utilizzati per la produzione di droni, missili e altri sistemi d'arma: "Vogliamo assicurarci che la Russia non trovi modi per modernizzare le sue armi con tecnologia europea", puntualizza. 

"Quarto e ultimo punto, vogliamo che le nostre sanzioni siano meglio applicate e rispettate; per questo allarghiamo il campo di applicazione dei divieti di transazioni già esistenti, inserendo nella lista 22 aziende russe che forniscono supporto diretto e indiretto al complesso militare-industriale russo. La capacità di Vladimir Putin di sostenere la guerra dipende molto dal sostegno di Paesi terzi; chi supporta la guerra della Russia e i suoi sforzi per attaccare l'Ucraina si assume una grande responsabilità", conclude la presidente dell'esecutivo Ue. 

Durante la conferenza stampa, von der Leyen sottolinea l'impatto "profondo" delle sanzioni applicate finora sull'economia russa: 210 miliardi di euro di riserve immobilizzati, ricavi da petrolio e gas diminuiti dell'80% rispetto a prima della guerra, deficit alle stelle, tassi di interesse proibitivi, inflazione in aumento ben oltre il 10% e costo delle importazioni di tecnologia e beni critici sei volte superiore rispetto al periodo pre-bellico e alla media globale. "In breve, l'economia russa è limitata a un'economia di guerra e sacrifica le prospettive future", riassume. 

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Insulina settimanale, diabetologi: "Vantaggio anche per medici prescrittori"

10 Giugno 2025
Insulina settimanale, diabetologi:

(Adnkronos) - "Abbiamo 4 milioni di connazionali con diabete, di cui il 30% in terapia con insulina. Oggi l'Italia si conferma un Paese d'eccellenza nell'accesso alla ricerca e sviluppo, con un'intera comunità scientifica che ha accolto con entusiasmo questa grande novità nel trattamento del diabete. Ora bisogna garantire un accesso equo e veloce a vantaggio di tutte le persone con diabete, garantendo inoltre una piena fiducia nel suo utilizzo da parte della classe medica". Così Raffaella Buzzetti, presidente di Società italiana di diabetologia (Sid) e Fesdi (Federazione società diabetologiche italiane), intervendo alla conferenza stampa 'Diabete, l'Italia pioniera con la prima insulina settimanale al mondo', organizzata da Novo Nordisk Italia.  

"La riduzione della frequenza delle iniezioni da giornaliera a settimanale, semplificando il trattamento, permette di migliorare l'aderenza terapeutica, consentendo in definitiva un migliore controllo glicemico con un basso rischio di ipoglicemie - sottolinea Riccardo Candido, professore associato di Endocrinologia all'Università degli Studi di Trieste e presidente nazionale dell'Associazione medici diabetologi (Amd) - Inoltre il vantaggio sarà anche per i medici prescrittori, che più facilmente supereranno la barriera psicologica di iniziare il trattamento insulinico, riducendo in modo significativo l'inerzia terapeutica". Oggi infatti la terapia insulinica comporta almeno un'iniezione al giorno, con ricadute sulla sfera personale, sociale e lavorativa. Questa complessità quotidiana incide sulla qualità della vita e sull'aderenza al trattamento: si stima che il 50% dei pazienti ritardi di oltre 2 anni l'avvio della terapia insulinica. In Italia 1 paziente su 3 non è ancora trattato con insulina. In uno studio, oltre il 90% di medici e pazienti ha espresso il desiderio di poter evitare le iniezioni giornaliere. Il ritardo nell'avvio del trattamento insulinico espone inoltre a un rischio aumentato di complicanze gravi: infarto (+67%), insufficienza cardiaca (+64%), ictus (+51%), nefropatia (+18%), neuropatia (+8%) e retinopatia (+7%). E l'Italia è il primo Paese in Europa ad aver completato il processo a necessario per rendere disponibile l'insulina settimanale (gratuita), a meno di 1 anno dalla sua approvazione in Europa.  

"Questi dati confermano l'importanza della decisione presa dalle istituzioni, che desidero ringraziare per il loro costante impegno nella promozione e nel sostegno dell'innovazione nel trattamento del diabete - afferma Buzzetti - Questa attenzione è fondamentale per garantire che le nuove terapie raggiungano rapidamente le persone con diabete, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita e a combattere una delle sfide sanitarie più rilevanti del nostro tempo". Conclude Candido: "La rimborsabilità da parte di Aifa" della nuova insulina a somministrazione settimanale "prefigura una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica. L'insulina a somministrazione settimanale rappresenta, per le persone con diabete, la prima grande innovazione farmacologica dopo più di un secolo, cioè dalla scoperta dell'insulina stessa, e quindi è una grande opportunità che può consentire un percorso di cura più semplice e più efficace, e quindi, in definitiva, più salute e miglior qualità di vita per le persone con diabete". 

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Galletti (Novo Nordisk): "Insulina settimanale ha un valore enorme"

10 Giugno 2025
Galletti (Novo Nordisk):

(Adnkronos) - "L'insulina è il nostro Dna, l'abbiamo inventata nel 1923 e oggi sono qui per rinnovare questo impegno. Come Novo Nordisk continueremo nel nostro viaggio dell'innovazione a trovare rimedi sempre più efficaci, sempre più sicuri, sempre più convenienti per i pazienti". Così Alfredo Galletti, Vice President & General Manager Novo Nordisk Italia, intervendo alla conferenza stampa 'Diabete, l'Italia pioniera con la prima insulina settimanale al mondo', organizzata da Novo Nordisk Italia, con il patrocinio dell'Ambasciata di Danimarca in Italia.  

"Se oggi siamo qui e se l'Italia è davvero prima in Europa ad avere concluso tutte le varie tappe regolatorie di accesso - sottolinea - è grazie al lavoro di tutti coloro che hanno reso possibile questo storico traguardo, istituzioni, società scientifiche e associazioni". E sull'Italia pioniera con la prima insulina settimanale al mondo, Galletti non ha dubbi: "Quando c'è qualcosa che ha senso e valore - evidenzia - l'Italia si muove molto più velocemente per rendere le cose difficili più facili. L'insulina settimanale ha un enorme valore per il paziente, quindi la politica si spende, l'Aifa accelera i loro processi per quanto possibile, e le società scientifiche si spendono in prima persona per aiutarci".  

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