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Cadavere in porticciolo a Cagliari, la vittima è un 16enne

14 Giugno 2025
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Indagini della Polizia, lunedì in programma l'autopsia
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Picchia la convivente in casa, scatta l'allontanamento

14 Giugno 2025
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I fatti a Decimomannu, la donna portata in Guardia medica
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Tornano a Cabras dall'Inghilterra 275 reperti antichi di Tharros

14 Giugno 2025
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Ok accordo tra Fondazione Mont'e Prama e Museo Brighton Howe
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Sunjay Kapur, l'amico del principe William ingoia un'ape e muore giocando a polo

14 Giugno 2025
Sunjay Kapur - X

(Adnkronos) - Sunjay Kapur, amico del principe William e imprenditore indiano, è morto all'età di 53 dopo un incidente che sarebbe stato causato a quanto pare da un'ape, come riferiscono i media britannici. L'uomo, 53 anni, stava giocando a polo giovedì 12 giugno in Inghilterra quando, secondo indiscrezioni ancora non confermate ufficialmente, avrebbe ingoiato un'ape, che lo avrebbe poi punto nella parte interna della bocca causando uno shock anafilattico. Immediato l'arresto cardiaco che ne ha poi provocato il decesso. 

A confermare la morte di Kapur è stato proprio il circolo di polo dove l'imprenditore stava giocando, il Guards Polo Club, con una nota ufficiale pubblicata sul proprio sito: "Il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e i Soci del Guards Polo Club sono rimasti sconvolti nell'apprendere che Sunjay Kapur, proprietario della squadra di polo Aureus, è morto dopo essersi sentito male durante una partita allo Smith's Lawn", si legge nel comunicato, "il Club esprime le sue più sentite condoglianze alla moglie, Priya Sachdev, ai figli, alla famiglia Kapur e ai compagni di squadra dell'Aureus. Non commenteremo ulteriormente questa notizia per evitare ulteriore sofferenza alla famiglia Kapur".  

Kapur era un imprenditore noto sia per il proprio lavoro che per i suoi legami con l'alta società inglese. Sunjay era presidente della Sona Comstar, multinazionale che produce componenti per il settore automobilistico, e caro amico del principe William. I due si erano incontrati da giovani nel corso dei propri studi accademici e avevano coltivato poi il loro rapporto anche attraverso le proprie passioni in comune, in primis quelle sportive. 

 

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Iran, Tajani: "Operazione destinata a durare, Italia in prima fila per de-escalation"

14 Giugno 2025
Antonio Tajani - Ipa

(Adnkronos) - Il conflitto tra Israele e Iran è destinato a durare ma l'Italia è in prima fila per la de-escalation. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nell'audizione di fronte alle commissioni Esteri e Difesa di Senato e Camera. 

"La tensione in tutta la regione è altissima", ha scandito il titolare della Farnesina aggiungendo che l'operazione militare israeliana, a quanto gli è stato riferito dal ministro degli Esteri israeliano Sa’ar, "appare destinata a durare diversi giorni, se non settimane".  

Tuttavia, ha scandito il vicepremier, "di fronte alla minaccia nucleare non ci può essere ambiguità, l'Iran non può avere l'arma atomica", è "questo il messaggio che ho voluto trasmettere questa mattina anche al Presidente israeliano Herzog, a cui ho offerto la piena solidarietà e amicizia del Governo, condividendo che Israele ha il diritto di tutelare i propri cittadini".  

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Bimbo di 5 anni ingoia un cacciavite, salvato a Salerno

14 Giugno 2025
Ingresso del pronto soccorso - Fotogramma

(Adnkronos) - Aveva ingoiato un cacciavite giocattolo con la punta di metallo, che rischiava di perforargli l'intestino. Tanto spavento, e infine un sospiro di sollievo, per un bimbo di 5 anni salvato da una gastroscopia d'urgenza a Salerno. 

L'Aou salernitana riferisce oggi l'episodio accaduto qualche giorno fa, che ha tenuto con il fiato sospeso i genitori del piccolo. "Inspiegabilmente", viene riferito, il bambino ha ingerito l'oggetto che rischiava di ucciderlo. Racconta Arianna Diasco, in forze nel reparto di Gastroenterologia ed Endoscopia dell'ospedale universitario San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona, diretto da Carolina Ciacci: "Sono stata contattata di notte dai colleghi della Chirurgia pediatrica diretta da Umberto Ferrentino, e con estrema solerzia ho eseguito un intervento endoscopico, necessario a rimuovere il pericoloso corpo estraneo. Al bambino è stata precedentemente praticata l'anestesia con intubazione oro-tracheale", quindi è stato "sottoposto a gastroscopia d'urgenza per estrarre l'oggetto con l'ausilio di device dedicati (pinze e anse), scongiurando così un'invasiva operazione chirurgica e le relative conseguenze post-operatorie. La procedura non è stata comunque priva di rischi - sottolinea la specialista - in virtù dell'anestesia generale e anche a causa di una grande quantità di cibo che il bambino aveva ingerito da poco durante la cena, e che ha ostacolato quindi l'estrazione del cacciavite".  

Ciò nonostante, evidenziano dall'ospedale, "l'intervento è avvenuto con tempistiche tali che, se non fossero state rispettate, un'eventuale permanenza dell'oggetto nel tubo digerente avrebbe potuto causare la perforazione dell'intestino".  

Diasco - si legge in una nota - tiene a ringraziare Ciacci, lo staff infermieristico, quello degli anestesisti, dei chirurghi pediatrici e della sala operatoria, senza i quali questa impresa a lieto fine non avrebbe avuto il giusto supporto e la fondamentale collaborazione. Il piccolo paziente, dopo un giorno di degenza e tanto spavento, è tornato a casa e gode di ottima salute. 

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Norris, proposta di matrimonio a Montreal: "Vuoi sposarmi?". Ma lui rifiuta - Video

14 Giugno 2025
Lando Norris - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Lando Norris non pensa al... matrimonio. Il pilota della McLaren, secondo nella classifica Piloti, è atteso da un weekend cruciale in Canada, dove va a caccia di punti pesanti per rimanere nella scia del compagno di squadra Oscar Piastri, leader del Mondiale di Formula 1 a quota 186 e con 10 lunghezze di vantaggio sull'inglese. Norris, che non ha brillato nelle prove libere del venerdì, tanto da definirlo "il peggior venerdì dell'anno", ha trovato sugli spalti di Montreal numerosi tifosi pronti a caricarlo in vista della gara, e non solo. 

Durante le prove libere, dove non ha brillato nemmeno Charles Leclerc, infatti è spuntato il cartellone: "Lando, vuoi sposarmi? Il mio fidanzato non vuole", sorretto da una coppia con tanto di cuori e foto di Norris. Le telecamere non si sono lasciate sfuggire l'occasione e sono subito andate a inquadrare l'inglese, che a bordo della sua McLaren, una volta visto il cartellone sul maxischermo a bordo pista, ha scosso la testa più volte prima di tornare a concentrarsi sul circuito. 

 

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Cagliari, minorenne trovato morto in mare

14 Giugno 2025
image

(Adnkronos) - Giallo a Cagliari, un minorenne è stato trovato morto in mare. L'allarme è scattato all'alba vicino al vecchio stadio Sant'Elia quando è stato visto il corpo in acqua all'altezza della spiaggetta dietro il parcheggio Cuore, a ridosso del molo di levante. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco che hanno recuperato il corpo e gli operatori del 118. Immediato anche l'intervento della polizia che ha potuto constatare che si tratta di un minore. Dai primi accertamenti non ci sarebbero segni sul corpo e non viene esclusa nessuna pista. 

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Pino (Aogoi): "Non solo innovazione, in ginecologia serve confronto tra professionisti"

14 Giugno 2025
Pino (Aogoi):

(Adnkronos) - "La vera innovazione non è solo nella tecnologia, ma nella volontà concreta di confrontarsi per cooperare in modo nuovo. La sinergia fine a se stessa non lascia traccia, è la volontà condivisa di progredire che crea valore e cambiamento". Così Luciano Pino, direttore dell'Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia dell'Aorn San Pio di Benevento, in occasione del congresso regionale Aogoi 2025, che si chiude oggi a Benevento, e di cui Pino è presidente. L'evento - ieri e oggi - ha riunito oltre 100 esperti tra i maggiori esponenti della ginecologia e ostetricia italiana, affrontando i grandi temi della medicina moderna: dall'intelligenza artificiale applicata alla diagnostica e alla chirurgia robotica, fino alla medicina personalizzata, alla Pma, all'oncofertilità, alla menopausa e alla telemedicina.  

"Abbiamo vissuto momenti di alto profilo scientifico - spiega Pino - in particolare quelli dedicati alla diagnostica delle malattie gravi, come le patologie metaboliche e le neoplasie ginecologiche, ma anche l'endometriosi, dove la capacità di fare diagnosi precoce fa davvero la differenza. La forza di questo congresso è nella possibilità di condividere esperienze, rafforzare competenze e uscire dalle vecchie dicotomie specialistiche". Nel corso della 2 giorni, spazio anche alla diagnostica per immagini - ecografica, radiologica e con risonanza magnetica - e al dibattito sull'uso intelligente e selettivo delle nuove tecnologie. "L'intelligenza non è solo artificiale, è soprattutto analogica, umana - sottolinea Pino - ed è la nostra esperienza clinica che deve restare il punto fermo. L'urgenza dei pazienti è concreta: cercano risposte chiare e rapide e noi dobbiamo essere pronti, come professionisti, ad accogliere queste domande con responsabilità". Particolare attenzione è stata dedicata anche alla procreazione medicalmente assistita. "Oggi più che mai - evidenzia l'esperto - c'è bisogno di soluzioni tempestive ed efficaci per le coppie che cercano una gravidanza. La Pma richiede aggiornamento costante e una risposta empatica e competente, in grado di restituire fiducia a chi si affida a noi".  

Il congresso regionale Aogoi Campania 2025 si conferma un appuntamento strategico non solo per l'aggiornamento scientifico, ma anche per promuovere una nuova visione di sanità, fondata sulla relazione medico-paziente, sulla fiducia reciproca, sul confronto tra diverse professionalità e su un uso consapevole dell'innovazione, al servizio della salute e della futura genitorialità. "Questa è la vera empatia: un rapporto di fiducia che finora i pazienti hanno espresso in modo silenzioso, ma che sempre più spesso chiederanno in modo esplicito. Come operatori sanitari dobbiamo essere pronti a rispondere a questa esigenza, con competenza, tempestività e umanità", conclude Pino. 

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Tax day 2025 lunedì 16 giugno, all’erario 42 miliardi: scadenze

14 Giugno 2025
Lunedì 16 giugno il tax day - ()

(Adnkronos) - E’ in arrivo il primo ingorgo fiscale dell’anno. Anche se, in teoria, venerdì scorso abbiamo celebrato il giorno di liberazione fiscale. Entro lunedì prossimo, 16 giugno 2025, i contribuenti italiani saranno infatti chiamati a versare all’erario 42,3 miliardi di euro in tasse. Un importo, quest’ultimo, che secondo l’Ufficio studi della Cgia è certamente sottodimensionato, poiché non include il valore economico dei contributi previdenziali che dovranno essere pagati dalle imprese e dai lavoratori autonomi.  

In sostanza, tra soli due giorni, questa enorme responsabilità fiscale si concretizzerà senza possibilità di sconto. Considerando poi la cronica carenza di liquidità che affligge soprattutto il mondo delle piccole aziende, molti imprenditori hanno cerchiato sul calendario con il pennarello rosso sia il 16 che il 30 giugno: due scadenze fiscali che mettono “paura” e fanno “tremare” chiunque abbia a cuore la propria attività. 

 

Entro dopodomani, infatti, i titolari di impresa saranno chiamati a versare all’erario almeno 34 miliardi di euro, quasi la totalità del gettito totale previsto (l’80% circa). Questa cifra assoluta in capo alle aziende comprende, in particolare, le ritenute Irpef sui lavoratori dipendenti e sui collaboratori familiari (14,4 miliardi), l’Iva (13,2), l’Imu (5) e le ritenute Irpef dei lavoratori autonomi (1,3).  

È fondamentale sottolineare che per le imprese il pagamento delle ritenute Irpef dei propri dipendenti e dell’Iva -importo stimato dalla Cgia in 27,5 miliardi di euro- rappresenta una mera partita di giro: nel caso delle ritenute Irpef, infatti, le aziende agiscono come sostituti d’imposta per conto dei propri lavoratori; riguardo all’Iva, invece, si tratta di somme già incassate in precedenza, ogni qual volta hanno ricevuto un pagamento dalla clientela a seguito dell’emissione di una fattura. Nonostante ciò, rimane il solito problema della liquidità. Con tempi di pagamento tra le imprese private in costante aumento, tantissime attività sono a corto di liquidità, anche perché le banche, in particolare alle piccole imprese, continuano a erogare il credito con il contagocce. Questa situazione, se ancora ce ne fosse bisogno, dimostra con chiarezza la responsabilità cruciale che grava sulle imprese nel garantire il corretto flusso fiscale verso lo Stato. 

Giugno e anche novembre sono da sempre i mesi delle tasse. E se la scadenza di dopodomani sta togliendo il sonno a molti contribuenti in preda alle difficoltà di reperire i soldi per onorare le richieste del fisco, anche la scadenza di lunedì 30 giugno sarà tra le più importanti dell’anno. Nonostante il Consiglio dei Ministri abbia opportunamente rinviato al 21 luglio prossimo e senza alcuna maggiorazione il pagamento dell’Ires, dell’Irap, dell’Irpef e delle addizionali Irpef ai forfetari e alle partite Iva soggette agli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), sempre secondo le stime dell’Ufficio studi della Cgia, nell’ultimo giorno di questo mese è previsto un gettito per l’erario di 17 miliardi di euro. Soldi che arriveranno dal pagamento dell’Ires (9,8 miliardi), dell’Irap (4,9), dell’Irpef (1,5) e delle addizionali regionali/comunali Irpef (0,9). In buona sostanza, dalle due scadenze previste in questo mese (lunedì 16 e lunedì 30), le casse dello Stato riscuoteranno complessivamente 59,3 miliardi di euro. 

Nel 2024 la pressione fiscale in Danimarca era al 45,4 per cento del Pil, in Francia al 45,2, in Belgio al 45,1, in Austria al 44,8 e in Lussemburgo al 43. Tra tutti i Paesi dell’Ue, l’Italia si posizionava al sesto posto con un tasso del 42,6 per cento del Pil. Se tra i nostri principali competitor commerciali solo la Francia presentava un carico fiscale superiore al nostro, gli altri, invece, registravano un livello nettamente inferiore. Se in Germania il peso fiscale sul Pil era al 40,8 per cento (1,8 punti in meno rispetto al dato Italia), in Spagna addirittura al 37,2 (5,4 punti in meno che da noi). Il tasso medio in Ue, invece, era al 40,4, 2,2 punti in meno della nostra media nazionale. 

Oltre ad avere un carico fiscale tra i più elevati d’Europa, l’Italia è il Paese, assieme al Portogallo, dove pagare le tasse è più difficile, in particolar modo per le imprese. Secondo le ultime statistiche elaborate dalla Banca mondiale, i nostri imprenditori “perdono” 30 giorni all’anno (pari a 238 ore) per raccogliere tutte le informazioni necessarie per calcolare le imposte dovute; per completare tutte le dichiarazioni dei redditi e per presentarle all’Amministrazione finanziaria; per effettuare il pagamento on line o presso le autorità preposte. In Francia per espletare le incombenze burocratiche derivanti dal pagamento delle tasse sono necessari solo 17 giorni (139 ore), in Spagna 18 (143 ore) e in Germania 27 (218 ore), mentre la media dell’Area dell’Euro è di 18 giorni (147 ore). I dati si riferiscono a una media impresa (società a responsabilità limitata), al secondo anno di vita e con circa 60 addetti. 

 

Nel 2024 l’Agenzia delle Entrate ha recuperato dalla lotta all’evasione fiscale 33,4 miliardi di euro; una cifra che costituisce un record assoluto. A questa buona notizia se ne affianca un’altra: secondo il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) l’evasione è in calo. Se nel 2017 toccava i 108,4 miliardi di euro, nel 2021, ultimo anno in cui il dato è disponibile, è scesa a 82,4 miliardi; di cui 72 sono ascrivibili al mancato gettito tributario e gli altri 10,4 sono il “frutto” dell’evasione contributiva. Sebbene non possiamo contare su oltre 82 miliardi di euro di entrate tributarie e contributive ogni anno, negli ultimi tempi l’Amministrazione finanziaria italiana ha imboccato la strada giusta e per gli evasori la vita è diventata molto più difficile. Grazie all’applicazione della compliance fiscale[4], dello split payment, della fatturazione elettronica e dell’invio telematico dei corrispettivi, una serie di contribuenti – tra cui gli evasori seriali, chi riceveva i pagamenti dallo Stato per un servizio o una prestazione lavorativa resa e poi non onorava il pagamento dell’Iva e, infine, i professionisti delle cosiddette “frodi carosello” - sono stati indotti a ravvedersi. Certo, il lavoro da fare rimane ancora molto, ma le misure messe in campo in questi ultimi anni stanno riscuotendo un buon successo. 

Se “regionalizziamo” gli 82,4 miliardi di euro di evasione fiscale stimati dal Mef, l’area geografica che in valore assoluto registra l’evasione più elevata d’Italia è la Lombardia con 13,6 miliardi. Seguono il Lazio con 9,2 e la Campania con 7,7. Rammentando che la Lombardia conta quasi 10 milioni di abitanti – mentre il Lazio e la Campania rispettivamente 5,7 e 5,6 – da un punto di vista comparativo è certamente più “corretto” misurare in mancato gettito imputabile agli evasori, calcolando l’incidenza percentuale dell’evasione sul gettito tributario e contributivo incassato in ciascuna regione. Ebbene, se decidiamo di utilizzare questa modalità, il tasso di evasione più elevato si attesta al 20,4 per cento e riguarda la Calabria. Al 19,1 scorgiamo la Campania, al 18,7 la Puglia e al 18,3 la Sicilia. L’area più “fedele” al fisco d’Italia, invece, risulta essere la Provincia Autonoma di Bolzano con un tasso dell’8,6 per cento. La media Italia è al 12,5 per cento. 

Per avere la meglio sugli evasori bisogna continuare a sfruttare in modo sempre più efficiente i dati detenuti dall'Amministrazione fiscale, al fine di ottimizzare i controlli su fenomeni che, secondo le valutazioni dell'Agenzia delle Entrate, presentano elevati livelli di rischio. Tra questi si annoverano: le frodi Iva; l'uso improprio di crediti inesistenti e/o aiuti economici non dovuti; la fittizia dichiarazione di residenza fiscale all'estero; e l’occultamento di patrimoni al di fuori dei confini nazionali. 

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Savarese (Centro Ames): "La ginecologia guarda sempre più al futuro"

14 Giugno 2025
Savarese (Centro Ames):

(Adnkronos) - "Oggi la ginecologia guarda al futuro. Fino a qualche anno fa, da un semplice prelievo di sangue si potevano analizzare solo poche patologie legate alla gravidanza, come la sindrome di Down. Oggi siamo in grado di rilevare fino a un migliaio di malattie genetiche con un unico esame del sangue". Cosi Giovanni Savarese, direttore del settore di genetica del Centro Ames, in occasione del congresso regionale Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani) Campania, che si chiude oggi a Benevento, dal titolo 'Innovazione e tecnologia in ginecologia e ostetricia: impatto nella pratica clinica'.  

Savarese evidenzia come le innovazioni in ambito genetico stiano cambiando radicalmente l'approccio alla diagnosi prenatale, permettendo una mappatura sempre più ampia delle patologie ereditarie. "Tra le più frequenti - spiega - ci sono la fibrosi cistica e numerose malattie metaboliche. Parliamo di screening sempre più precoci e accurati che, in molti casi, consentono di intervenire in tempo utile". Un aspetto centrale riguarda però la finalità di questi test. "L'obiettivo - sottolinea il genetista - non è condurre la coppia verso decisioni drastiche come l'interruzione della gravidanza, ma offrire strumenti per intervenire, laddove possibile, con una terapia. Parliamo ad esempio di trattamenti enzimatici, ormonali o dietetici che, se somministrati precocemente, possono cambiare radicalmente la vita del nascituro". La prospettiva - come emerge dal congresso - è quella di una medicina predittiva e personalizzata, capace di leggere in modo sempre più dettagliato il patrimonio genetico del nascituro e di trasformare l'informazione in azione clinica. "Stiamo entrando in una nuova era della diagnosi genetica - prosegue Savarese - in cui il concetto di prevenzione prenatale non si limita alla rilevazione di anomalie, ma si estende alla possibilità concreta di cura. Il nostro compito come clinici e genetisti è dare risposte a famiglie che affrontano una gravidanza con timori legati alla trasmissione di patologie genetiche". 

Nel corso del congresso Aogoi - che ha riunito oltre 100 relatori tra i più autorevoli esponenti della ginecologia italiana - ampio spazio è stato dedicato al ruolo sempre più centrale della genetica e della diagnostica avanzata nella medicina della riproduzione. "Siamo davanti a un cambiamento culturale in cui la tecnologia non è fine a se stessa, ma uno strumento al servizio della vita e della salute. Dare a un bambino la possibilità di nascere e crescere sano, anche in presenza di una predisposizione genetica, è la sfida più alta e più bella della nostra disciplina", conclude l'esperto. 

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Sinner ad Halle, Alcaraz al Queen's. In Spagna: "Jannik vuole evitarlo"

14 Giugno 2025
Carlos Alcaraz e Jannik Sinner - Afp

(Adnkronos) - Jannik Sinner riparte da Halle. Il tennista azzurro è arrivato in Germania, dove giocherà l'Atp 500, di cui è campione in carica, per inaugurare la sua stagione sull'erba e prepararsi a Wimbledon, il prossimo Slam in programma dal 30 giugno al 13 luglio. Prima di partire per Londra però Sinner giocherà quindi ad Halle, per riprendere confidenza con l'erba e scacciare i fantasmi della finale-maratona persa con Carlos Alcaraz al Roland Garros. 

E proprio la differenza rispetto al programma del numero due del mondo, che dopo una breve vacanza a Ibiza giocherà il torneo del Queen's, da cui si è invece ritirato Lorenzo Musetti, ha fatto insinuare, a una parte della stampa spagnola, che Sinner stia cercando di evitare Alcaraz per non rivivere il 'trauma' di Parigi, almeno non prima di Wimbledon. "Sinner ha scelto Halle per evitare Alcaraz", hanno scritto alcuni media iberici, mettendo così l'accento sul differente score degli scontri diretti tra i due. 

Dei dodici precedenti andati in scena fin qui infatti, otto sono stati vinti dallo spagnolo, con l'azzurro che invece ne ha conquistati appena la metà, quattro. Il motivo della scelta di Sinner però non è da ricercare nella 'paura' di affrontare il rivale, ma quanto più nella voglia di difendere il titolo conquistato lo scorso anno ad Halle. Nel 2024 infatti Jannik battè in finale il polacco Hubert Hurkacz in due set, vincendo il torneo e guadagnando i 500 punti messi in palio. Importante, in chiave ranking, non perdere terreno e lasciare intaccato il distacco da Alcaraz, che a Wimbledon dovrà difendere la vittoria dello scorso anno, quando Sinner, invece, fu eliminato ai quarti di finale da Daniil Medvedev. 

 

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Fico (Centro Ames): "Con test e tecnologia al fianco di ginecologi e donne"

14 Giugno 2025
Fico (Centro Ames):

(Adnkronos) - "Siamo un centro di ricerca ma, prima di tutto, siamo vicinissimi alle donne. E quindi, inevitabilmente, anche ai ginecologi che ogni giorno lavorano per la loro salute. Il nostro compito è quello di offrire strumenti diagnostici sempre più precisi e performanti per supportare il loro lavoro e migliorare la qualità delle cure". Così Antonio Fico, direttore del Centro polidiagnostico strumentale Ames, in occasione del congresso regionale Aogoi (Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani) Campania che si chiude oggi a Benevento, dal titolo 'Innovazione e tecnologia in ginecologia e ostetricia: impatto nella pratica clinica'. "Viviamo in un mondo dominato dai social - osserva Fico - e le donne oggi arrivano molto più preparate alla visita. I medici a volte si infastidiscono quando dicono 'ho letto su Internet', ma la verità è che vogliono capire, si informano, cercano la prevenzione. E hanno ragione: la prevenzione salva la vita". 

"Abbiamo investito moltissimo nella chirurgia molecolare e nell'acquisizione di sequenziatori di ultima generazione - ricorda Fico nel sottolineare come il Centro Ames sia in prima linea nella ricerca applicata alla salute femminile - Questo ci consente di ottenere diagnosi sempre più rapide e affidabili, un fattore cruciale soprattutto in ambito preventivo". "L'obiettivo è accompagnare la ginecologia verso un futuro fatto di tecnologie avanzate, intelligenza artificiale e medicina personalizzata. Un futuro che è già presente, e che ci impone di lavorare in rete, con un approccio integrato, consapevole e profondamente umano". 

Tra i temi al centro del congresso Aogoi Campania 2025 - che ha riunito oltre 100 relatori tra i più autorevoli esponenti della ginecologia italiana - la chirurgia robotica, tecniche minimamente invasive, ecografia 3D/4D, test genetici e molecolari, big data e telemedicina, con un focus specifico sulla personalizzazione delle cure e la gestione delle disfunzioni pelviche. 

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Vaccini, Maio (Metis): "Il medico di famiglia è garante della protezione vaccinale"

14 Giugno 2025
(Fotogramma/Ipa)

(Adnkronos) - "Le vaccinazioni sono fondamentali per i pazienti fragili, cronici e adulti. Le malattie infettive restano una minaccia concreta, spesso sottovalutata. Lo pneumococco può causare polmoniti gravi, lo zoster ha sequele importanti e il virus respiratorio sinciziale è pericoloso per gli anziani fragili. Bisogna allargare la protezione anche a chi ha patologie croniche, indipendentemente dall'età: il diabete o le malattie cardiovascolari aumentano il rischio di complicanze infettive. Prevenire significa evitare malattie, esiti invalidanti, decadimento della qualità di vita e costi diretti e indiretti per il sistema sanitario". Così Tommasa Maio, responsabile della Scuola nazionale di Vaccinologia della Metis-Società scientifica dei medici di medicina generale, in occasione dell'evento formativo 'Strumenti e modelli organizzativi per la gestione efficiente delle campagne vaccinali dell'adulto e anziano nel setting della medicina di famiglia', a Roma. 

"Il medico di medicina generale ha un ruolo chiave: è il riferimento costante del paziente, conosce la sua storia clinica, il contesto sociale, le fragilità - spiega Maio - Questo permette una prevenzione su misura, quasi sartoriale. Pensiamo a una donna che entra in gravidanza: possiamo proteggerla per la salute del nascituro. O a un giovane splenectomizzato per un incidente che ha nuove necessità vaccinali non legate all’età ma alla sua condizione. Il nostro rapporto continuo con il paziente consente interventi precisi e tempestivi". La situazione, però, non è uniforme in tutte le regioni: "Ogni territorio adotta modelli organizzativi diversi - fa notare l'esperta - In Toscana, ad esempio, i colleghi possono somministrare qualsiasi vaccino senza problemi di fornitura: se arriva un paziente ferito in giardino, possono fargli subito l'antitetanica. In Piemonte, dove lavoro, questo non sempre è possibile. Devo rinviare il paziente o prescrivergli il vaccino da acquistare. Il punto è che non basta coinvolgere i medici di famiglia: bisogna metterli in condizione di operare. Avere i vaccini tempestivamente, con una logistica efficiente, fa la differenza". 

"Nel 2020, durante il picco della pandemia - ricorda Maio - i medici di famiglia e i pediatri vaccinarono da soli oltre 13 milioni di persone contro l'influenza. Portarono le coperture a livelli che non si vedevano da 10 anni. Questo dimostra che il sistema funziona, se messo in condizione di farlo. Il vaccino è un diritto - conclude l'esperta - Ogni cittadino ha diritto ad essere protetto, senza ostacoli e senza costi aggiuntivi". 

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Accoltellato dalla convivente, 62enne gravissimo in ospedale

14 Giugno 2025
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Lite in casa a Maracalagonis, fermata una 55enne
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Cadavere ritrovato in acqua in porticciolo turistico a Cagliari

14 Giugno 2025
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Ripescato dai vigili del fuoco, non ci sono segni violenza
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Inter, Taremi a rischio per il Mondiale per Club: sarebbe bloccato in Iran

14 Giugno 2025
Mehdi Taremi - Ipa/Fotogramma

(Adnkronos) - Mehdi Taremi bloccato a Teheran a causa della guerra tra Iran e Israele. L'attaccante dell'Inter avrebbe dovuto raggiungere oggi, sabato 14 giugno, i compagni negli Stati Uniti, dove la squadra del neo allenatore Cristian Chivu, che ha sostituito Simone Inzaghi, volato in Arabia Saudita, giocherà il nuovissimo, e ricchissimo, Mondiale per Club 2025. Il centravanti, arrivato a parametro zero la scorsa estate dal Porto, era tornato nel proprio Paese per giocare con la sua Nazionale. 

Lo scoppio del conflitto tra Iran e Israele però, con i bombardamenti incrociati che stanno caratterizzando queste ore e la tensione che aumenta in Medio Oriente, ha costretto la repubblica islamica a chiudere il proprio spazio aereo, non permettendo quindi nemmeno agli aerei civili di decollare. Taremi, che si era recato in aeroporto come da programma, sarebbe rimasto quindi bloccato a Teheran e la data della sua partenza per gli Stati Uniti è, almeno per il momento, impronosticabile. 

Una bella tegola per Chivu, che esordirà nel Mondiale per Club 2025 sulla panchina dell'Inter mercoledì 18 giugno contro i messicani del Monterrey, nella prima giornata del gruppo E. Il girone è completato dagli argentini del River Plate, che hanno appena ceduto il talento Franco Mastantuono al Real Madrid per oltre 63 milioni di euro, ma che sarà regolarmente in campo con i Millionarios nel Mondiale per Club, e i giapponesi dell'Urawa Reds. 

 

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"Iran non si ferma, aiutateci a tornare a casa", l'appello dell'italiana in Israele

14 Giugno 2025
Un edificio viene colpito da un missile a Tel Aviv, in Israele - (Ipa)

(Adnkronos) - Quaranta secondi se il missile qassam arriva da Gaza, dai cinque ai dieci minuti se il lancio è dall'Iran. E' questo il tempo massimo che i civili israeliani hanno per mettersi al sicuro nei rifugi quando lo Stato ebraico è sotto attacco. Lo sa bene Ludovica Di Veroli, italiana da 8 anni a Tel Aviv, che dal 7 ottobre 2023 - giorno del massacro e dei rapimenti compiuti da Hamas, ultima scintilla che ha acceso il conflitto e la dura risposta israeliana nella Striscia - vive una quotidianità scandita anche da alert, sirene e tensione costante. Ma stavolta, dopo l'attacco di Israele a siti nucleari e militari iraniani iniziato ieri e la reazione di Teheran, "non lo so se sono ancora al sicuro, una cosa del genere in due anni di guerra non l'ho mai vista". 

"L'ultimo missile è caduto a un chilometro da qui", ha raccontato all'Adnkronos ieri sera in una breve pausa dalla pioggia di missili lanciati da Teheran contro Israele. Una distanza che non è bastata a evitare che esplodesse una finestra del suo appartamento, con vetri ovunque e qualche ferita. "Ora - ha spiegato - sono nel rifugio, vicino a una piccola finestra perché prenda il telefono. Da qui vedo del fumo, ma prima il cielo era illuminato da 'lampi' e si sentivano dei boati terribili". Se dopo il 7 ottobre la scelta è stata di rimanere in ogni caso in Israele ora però, spiegava, "siamo in pericolo, come lo sono gli italiani che si trovano in Iran. La Farnesina e l'ambasciata non ci hanno contattato, almeno non a me né agli altri italiani a Tel Aviv che conosco - ha aggiunto -. Chi scrive è solo il ministero della Sicurezza interna che ci manda l'alert per andare nei rifugi se vengono lanciati razzi o missili". 

"Se l'Italia inviasse dei voli per riportarci a casa? Certo che dovrebbe mandarli - risponde senza esitare -. E ne dovrebbe mandare anche diversi visto che qui ci sono 22mila italiani e chi volesse tornare e non può, perché gli scali sono bloccati, deve poterlo fare e farlo in sicurezza". 

Prima dell'alba un nuovo attacco israeliano ha poi provocato una nuova reazione di Teheran, e su Tel Aviv si è scatenata una pesantissima risposta tra devastazione, morti e feriti. Poche ore più tardi, il nuovo messaggio di Ludovica dal rifugio: "Siamo in mezzo all'inferno, non si fermano più. Aiutateci a mandare qualcuno, portateci via, aiutateci a tornare a casa". 

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Italia-Slovacchia agli Europei U21: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

14 Giugno 2025
Tommaso Baldanzi - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - L'Italia Under 21 torna in campo nell'Europeo di categoria e oggi, sabato 14 giugno, affronta la Slovacchia nella seconda partita del Gruppo A. Gli Azzurrini del ct Nunziata arrivano dopo il successo di misura contro la Romania, mentre i padroni di casa hanno perso contro la Spagna nel primo impegno del torneo. Ecco orario, probabili formazioni della partita e dove vederla in tv e streaming.  

Ecco le probabili formazioni di Italia-Slovacchia, in campo questa sera alle 21. 

Slovacchia (4-3-3): Belko; Kopasek, Jakubko, Obert, Javorcek; Rigo, Nebyla, Suslov; Marcelli, Holly, Sauer. Ct: Kentos. 

Italia (4-3-2-1): Desplanches; Zanotti, Ghilardi, Pirola, Ruggeri; Fabbian, Prati, Ndour; Baldanzi, Koleosho; Gnonto. Ct: Nunziata. 

Italia-Slovacchia, come tutte le partite degli Azzurrini agli Europei Under 21, sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva, in chiaro, su Rai 2. Tutti i match saranno disponibili anche in streaming su RaiPlay. 

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Pride, da Scola ad Ang Lee: quando il cinema racconta la libertà di essere se stessi

14 Giugno 2025
Heath Ledger e Jake Gyllenhaal in

(Adnkronos) - Anche quando certe storie non potevano essere raccontate apertamente, il cinema ha sempre trovato il modo di arrivare al cuore di chi guardava rompendo ogni tabù. Nel mese del Pride, che ricorda i moti di Stonewall del 1969, sette film da (ri)guardare sulla libertà di essere chi si è: da 'Una giornata particolare' di Ettore Scola a 'Chiamami col tuo nome' di Luca Guadagnino. 

Nel 1977 ha debuttato al cinema 'Una giornata particolare' di Scola. Il grande cineasta affronta il tema dell'omosessualità senza stereotipi, mostrando la sofferenza e l'isolamento di un personaggio che non può vivere liberamente secondo la sua identità, ragione del suo licenziamento. Il film, ambientato durante il fascismo, racconta la storia di Antonietta (l'icona Sophia Loren), una casalinga moglie di un convinto sostenitore del regime, e di Gabriele (l'indimenticabile divo italiano Marcello Mastroianni), un ex annunciatore radiofonico licenziato per essere omosessuale, che si incontrano nel corso di una visita di Hitler a Roma. Il film ha influenzato diverse generazioni di cineasti contribuendo a sensibilizzare il pubblico sui temi dell'omosessualità e della libertà individuale. 

Nel 2001 è uscito nelle sale 'Fate ignoranti' di Ozpetek. Al centro della storia identità e doppia vita, famiglia non convenzionale, accettazione, trasformazione e amore. Il film racconta di Antonia (Margherita Buy) che, dopo la morte improvvisa del marito, scopre una parte sconosciuta di colui che ha avuto accanto per anni: la relazione segreta con un uomo. Questa rivelazione la conduce in un mondo nuovo, popolato da persone diverse, eccentriche e profondamente umane, che le fanno riscoprire sé stessa. Il film è un inno alla libertà, alla scoperta e alla possibilità di amare in forme inaspettate, oltre i confini delle convenzioni sociali. 

Il 2005 è l'anno di 'I segreti di Brokeback Mountain' di Ang Lee. A 20 anni dall'uscita, il film è ancora capace di raccontare il presente. I protagonisti sono Jake Gyllenhaal e Heath Ledger (morto nel 2008 all'età di 28 anni) interpretano due cowboy costretti a vivere un amore proibito, che sfida l'immaginario del 'maschio alfa' e tossico del western. Questo non è solo una pellicola Lgbtqia+ ma è diventato un manifesto dell'amore che non conosce confini.  

La regista francese Céline Sciamma ha regalato due perle del cinema a tema Lgbtqia+: 'Tomboy' del 2011 e 'Ritratto di una giovane in fiamme' del 2019. Il primo racconta di Laure, una bambina di 10 anni che, trasferendosi in un nuovo quartiere, decide di far credere di essere un maschio, adottando il nome di Michael. Questo gioco con la propria identità, favorito dalla distrazione dei genitori, la porta a esplorare la sua sessualità e a confrontarsi con la realtà sociale che la circonda. Il film mette in discussione la natura fissa dell'identità, suggerendo come possa essere un processo in evoluzione, un tentativo di trovare il sé autentico. Il secondo, è un film che parla di amore, passione, desiderio di libertà ed emancipazione femminile nella Francia del XVIII secolo. La trama si incentra su una pittrice, Marianne, che viene incaricata di dipingere il ritratto di nozze di Héloïse, una giovane donna appena uscita dal convento. La storia esplora il desiderio di Héloïse di sfuggire alle convenzioni sociali e di scegliere il proprio destino, mentre Marianne cerca di trovare la propria strada nell'arte e nella vita. 'Ritratto di una giovane in fiamme', infatti, vuole essere un'analisi delle donne e del loro ruolo nella società, in un periodo storico in cui erano spesso considerate oggetti passivi. 

Nel 2013 'La vita di Adèle' diretto da Abdellatif Kechiche. La pellicola racconta la storia di Adele, la cui vita viene stravolta dall'incontro con Emma, una pittrice della quale si innamora. Il film esplora con grande intensità emotiva il percorso di crescita, desiderio e identità di Adele, affrontando temi come l’amore, l’accettazione, la complessità delle relazioni - tra delusioni, immaturità e difficoltà - regalando una rappresentazione realistica non solo dei sentimenti ma anche delle scene intime intense delle protagoniste.  

'Chiamami col tuo nome' è l'opera d'arte di Luca Guadagnino (2017), attraverso cui il regista ha lanciato quello che oggi è uno dei divi più amati e richiesti di Hollywood: Timothée Chalamet. Il film - tratto dal romanzo di André Aciman - esplora la nascita del desiderio, la bellezza e la fragilità del primo amore, la paura del rifiuto, la difficoltà di esprimere i propri sentimenti e la scoperta della propria sessualità raccontando la storia di Elio (Chalamet), un diciassettenne americano che vive in Italia, e Oliver (Armie Hammer), uno studente americano ospitato dalla famiglia di Elio durante una vacanza estiva. Ma Guadagnino fa di più, dando un ruolo centrale anche alla famiglia di Elio, in particolare al padre, che in una delle scene più belle del film dice al figlio: "Quando meno te lo aspetti, la natura ha astuti metodi per trovare il tuo punto più debole. Tu ricordati che sono qui. Adesso magari non vuoi provare niente, magari non vorrai mai provare niente e, sai, magari non è con me che vorrai parlare di queste cose. Però prova qualcosa, perché l’hai già provata. Senti, avete avuto una splendida amicizia, forse più di un’amicizia, e io ti invidio. Al mio posto, un padre spererebbe che tutto questo svanisse, pregherebbe che il figlio cadesse in piedi ma non sono quel tipo di padre. Strappiamo via così tanto di noi per guarire in fretta dalle ferite che finiamo in bancarotta già a trent’anni...". (di Lucrezia Leombruni) 

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Israele-Iran, attacchi incrociati: colpito quartiere di Khamenei, morti a Tel Aviv

14 Giugno 2025
Edifici e veicoli danneggiati nella città israeliana di Ramat Gan, vicino a Tel Aviv - (Afp)

(Adnkronos) - Seconda notte di guerra tra Israele e Iran. E' di almeno tre morti e 80 feriti il bilancio dell'attacco di rappresaglia con missili balistici lanciato dall'Iran contro Israele. Lo riporta Times of Israel, citando Magen David Adom, l'equivalente della Croce rossa israeliana, che afferma che diversi dei feriti versano in gravi condizioni.  

Secondo i media iraniani la notte scorsa sono stati lanciati centinaia di missili, ma il ministero della Difesa israeliano stima che siano stati meno di 100. Molti missili sono caduti nel centro di Israele, con diverse potenti esplosioni a Tel Aviv. 

Dal canto loro le forze iraniane affermano di aver abbattuto droni di ricognizione israeliani nel nord-ovest dell'Iran, secondo quanto riportato dai media di stato iraniano, i quali specificano che "i combattenti islamici hanno con successo abbattuto droni israeliani che avevano violato lo spazio aereo del nostro paese nella regione di confine di Salmas". E aggiungendo che i "droni erano entrati nello spazio aereo iraniano per missioni di spionaggio e ricognizione".  

Quando anche in Italia è già il 14 giugno, nuovi allarmi sono scattati a Teheran per un altro attacco sul distretto Pastour, dove vivono l'ayatollah Ali Khamenei e il presidente Masoud Pezeskhian. Esplosioni sono state segnalate in altre zone della città, con colonne di fumo dall'aeroporto Mehrabad. In Israele la popolazione è dovuta tornare nei rifugi per una nuova ondata di decine di missili iraniani - la terza - che a notte fonda ha scosso Gerusalemme e Tel Aviv. 

All'operazione Rising Lion annunciata dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, l'Iran sta replicando con l'operazione Vera Promessa 3. L'obiettivo dichiarato da Netanyahu era "colpire al cuore" il programma atomico dell'Iran, che Tel Aviv ritiene destinato alla produzione di armi nucleari. Il leader del Likud ha già raggiunto un successo facendo deragliare - si vedrà se temporaneamente o meno - il negoziato tra Iran e Stati Uniti. Teheran ha infatti annullato il sesto round di colloqui in programma domenica in Oman. 

 

"L'altra parte ha agito in un modo che ha reso il dialogo senza senso", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, accusando gli Stati Uniti di sostenere l'attacco di Israele all'Iran, che non sarebbe potuto avvenire senza la luce verde di Washington, e affermando quindi che è impossibile continuare i negoziati che Usa e Iran avevano avviato per raggiungere un accordo sul nucleare. "Non si può affermare di negoziare e allo stesso tempo dividere permettendo al regime sionista di colpire il territorio iraniano", ha poi aggiunto il portavoce di Teheran, secondo quanto riferisce l'agenzia Tasnim. 

 

L'alto esponente di Hamas Izzat al-Risheq ha elogiato il successo dell'attacco dell'Iran a siti israeliani "nonostante tutto il clamore sull'Iron Dome e i sistemi di difesa missilistica Fionda di David". In una dichiarazione diffusa dai siti di informazione palestinesi, ripresa da al Jazeera, al-Risheq ha detto che la sofisticata difesa israeliana ha fallito e il Paese "soffrirà per l'incendio che da tempo ha acceso tra i popoli della regione".  

 

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Mondiale per Club, le partite di Inter e Juventus anche in chiaro

14 Giugno 2025
Davide Frattesi - Afp

(Adnkronos) - Inizia il Mondiale per Club 2025. Inter e Juventus saranno impegnate nella nuovissima, e ricchissima, competizione organizzata dalla Fifa che raggrupperà le migliori squadre di tutto il mondo negli Stati Uniti. Il torneo, in programma a partire da oggi, sabato 14 giugno, e che durerà fino al 13 luglio, sarà visibile anche in chiaro sulle reti Mediaset, grazie a un accordo con Dazn. 

Per la prima edizione del torneo, formato da 32 squadre, Mediaset, grazie all'accordo di sublicenza con DAZN, porterà in co-esclusiva nelle case degli italiani una partita al giorno, in chiaro, tra le migliori in programma. I match saranno trasmessi su Canale 5, Italia 1 e in diretta streaming sul sito Sportmediaset.it e su Mediaset Infinity. Tutte le gare saranno poi in replica sul Canale 20, il giorno seguente alla diretta, alle ore 15.00. 

 

Nella notte tra sabato 14 e domenica 15 giugno  

Inter Miami – Al Ahly, in diretta su Italia 1 alle ore 2.00 

Domenica 15 giugno  

Paris Saint-Germain – Atletico Madrid, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Lunedì 16 giugno  

Chelsea – Los Angeles FC, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Martedì 17 giugno  

Fluminense – Borussia Dortmund, in diretta su Italia 1 alle ore 18.00 

Mercoledì 18 giugno  

Monterrey – Inter, in differita su Italia 1 alle ore 21.00 

Nella notte tra mercoledì 18 e giovedì 19 giugno  

Juventus – Al Ain, in diretta su Italia 1 alle ore 3.00 

Giovedì 19 giugno  

Inter Miami – Porto, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Venerdì 20 giugno  

Flamengo – Chelsea, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Sabato 21 giugno  

Inter – Urawa Red Diamonds, in diretta su Canale 5 alle ore 21.00 

Domenica 22 giugno  

Juventus – Wydad Casablanca, in diretta su Italia 1 alle ore 18.00 

Lunedì 23 giugno  

Atletico Madrid – Botafogo, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Martedì 24 giugno  

Benfica – Bayern Monaco, in diretta su Italia 1 alle ore 21.00 

Nella notte tra mercoledì 25 e giovedì 26 giugno  

Inter – River Plate, in diretta su Italia 1 alle ore 3.00 

Giovedì 26 giugno  

Juventus – Manchester City, in diretta su Canale 5 alle ore 21.00 

 

A partire da sabato 28 giugno prenderanno invece il via gli ottavi di finale, con la miglior partita della fase a eliminazione diretta, fino alla finale del 13 luglio, che sarà trasmessa su Mediaset. 

 

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