(Adnkronos) - "Siamo nuovamente qui all’Eco Festival per rafforzare l’impegno di Enel sul tema. In questo contesto, in particolare, raccontiamo il nostro lavoro verso una mobilità diversa e sostenibile, fondamentalmente elettrica, nella quale da anni abbiamo dato prova di credere con impegno ed investimenti”. Sono le parole di Simone Tripepi, Ceo di Enel X Way Italia e responsabile del Charging Point Operator in Enel X global retail, alla presentazione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’. Un evento, alla terza edizione, che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna.
“Come già visto l’anno scorso, quello dell’Eco Fest è un contesto capace di amplificare efficacemente quello che è il nostro pensiero, per questo ritorniamo, facendo anche il punto della situazione rispetto a quello che è successo dall’anno scorso ad oggi. - prosegue Tripepi - Per quanto concerne le infrastrutture di ricarica, il nostro impegno più tangibile, che continuano ad essere presenti in numero importante sul territorio italiano, abbiamo portato innovazioni tecnologiche che rendono più semplice la vita e l’esperienza di chi usa le infrastrutture di ricarica, ad esempio implementando la possibilità di effettuare il pagamento per la ricarica con carta di credito o di debito. Proprio in questo mese di luglio infatti celebriamo il lancio dei nostri primi 400 pos fisici nelle infrastrutture di ricarica, oltre ai 3400 pos virtuali, un’innovazione tecnologica non banale”.
“Per celebrare questo evento abbiamo un’offerta commerciale, proponiamo infatti tariffe di ricarica scontate per chi carica sui pos della rete Enel, un gesto che dimostra quanto continuiamo a credere nello sviluppo della rete infrastrutturale. - conclude - Rispetto alla scorsa edizione dell’Eco Festival abbiamo installato altri 2000 punti di ricarica sul territorio italiano e, da qui a fine anno, ne metteremo giù altri 3000”.
(Adnkronos) - "Questo festival ci porta a parlare e ad approfondire i temi della sostenibilità ambientale e lo facciamo con grande piacere, guardando soprattutto all’aspetto delle norme europee che, talvolta, per ottimizzare la sostenibilità sacrificano quella economica e quella sociale. In questo contesto, il trasporto intermodale, cioè il trasporto dell’ultimo miglio, attraverso un sistema di rottura di carico - che prevede il passaggio della merce da un deposito ad un camion e poi dal camion ad una banchina portuale o ferroviaria - significa sicuramente valorizzare il trasporto, rendendolo meno caro e più sicuro”. Lo ha detto Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale di Alis, l’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese.
L’Associazione logistica dell’intermodalità sostenibile oggi non si occupa solo di trasporto, come spiega Di Caterina: “Attraverso una serie di attività legate ai servizi, abbiamo voluto fare un focus molto importante sulla digitalizzazione e sull’intelligenza artificiale, ambiti fortemente interessati dai contributi del Pnrr per la costruzione della piattaforma logistica nazionale che” grazie ad un importante e strategico utilizzo dei dati “offrirà informazioni che serviranno ad avere una maggiore capacità di conoscenza dei ‘tappi di bottiglia’, ossia le difficoltà di trasporto inutili e i nodi da evitare, piuttosto che quelli da utilizzare”.
“Siamo di fronte ad un’epoca di trasformazione totale dove, al di là degli scenari mondiali legati ai dazi da una parte e alle guerre dall’altra, i mercati sono sempre pronti ad adeguarsi alle difficoltà - conclude - ma occorre che ci sia la capacità di alimentare gli sforzi reciproci”.
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(Adnkronos) - Dalle infrastrutture ai servizi, dalla logistica all'economia circolare, fino a salute, sicurezza e riforestazione urbana. Per delle città intelligenti intese come un sistema basato su politiche e servizi per la salute e il benessere dei cittadini e delle imprese. È stato presentato oggi a Roma, presso la sede nazionale di Anci, Eco - Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna, evento che fa il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese.
Nel corso dell’evento, giunto alla terza edizione, si svolgeranno incontri e interviste che metteranno a confronto i rappresentanti del mondo politico, istituzionale, accademico e imprenditoriale. Il pomeriggio del 16 settembre saranno organizzati tavoli di lavoro che vedranno protagonisti esperti e istituzioni, cui saranno invitate le aziende che vogliono operare in modo sostenibile. Tra i rappresentanti delle istituzioni che hanno già confermato la propria partecipazione all’evento: il presidente Commissione per l'ambiente, il clima e la sicurezza alimentare Parlamento Europeo Antonio Decaro, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il viceministro alle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, il viceministro all'Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava, il presidente Anci Gaetano Manfredi, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Dopo la survey dello scorso anno sui giovani e la mobilità sostenibile, a settembre Eco porterà i risultati di una ricerca realizzata dall’Istituto Piepoli sui temi della mobilità sostenibile e delle città intelligenti. L’indagine coinvolgerà un campione rappresentativo di 1.000 soggetti maggiorenni a cui verranno sottoposte domande sulle abitudini di spostamento, sulla consapevolezza dell’impatto ambientale delle proprie abitudini, sulla pluralità tecnologica, sull’economia circolare e sull’impatto dell’Ia nel mondo della mobilità e dei trasporti. L’indagine permetterà inoltre di realizzare l’indice della mobilità sostenibile dei cittadini italiani.
Grazie anche al patrocinio di Anci, Eco ospiterà le buone pratiche e le esperienze che gli enti locali stanno mettendo in campo per favorire una transizione ecologica efficace. “La transizione verso una mobilità sostenibile non è più un orizzonte teorico, ma una sfida concreta che coinvolge ogni giorno milioni di cittadini, amministratori locali e imprese - dichiara Vito Parisi, vicepresidente Anci e delegato a Mobilità e Trasporto Pubblico Locale - Come Anci, crediamo che il cambiamento debba partire dai territori, costruendo città più vivibili, inclusive e interconnesse. Il diritto alla mobilità deve diventare realtà per tutti: accessibile, sicura, sostenibile. Eco Festival è un’occasione preziosa per creare alleanze, condividere buone pratiche e rafforzare il ruolo dei Comuni nel guidare l’innovazione urbana. Solo unendo visione, governance locale e partecipazione possiamo concretizzare questo diritto e costruire città davvero intelligenti”.
Per l'assessore Patanè, “Eco, il Festival della Mobilità Sostenibile, è un evento sempre più importante perché, promuovendo buone pratiche, si concentra su un aspetto fondamentale: il cambiamento nelle abitudini di mobilità contro l’uso smodato delle automobili. Un tema su cui Roma Capitale si sta impegnando molto perché consideriamo come obiettivo prioritario della nostra amministrazione la riduzione del traffico veicolare privato a vantaggio dell’intermodalità e sostenibilità degli spostamenti. È fondamentale pertanto, in questa ottica, sensibilizzare i cittadini affinché il trasporto pubblico, la ciclabilità e la sharing mobility diventino prioritari rispetto all’utilizzo del mezzo privato”.
Eco, evento aperto a tutti, istituzioni, cittadini, studenti, aziende, si svolge con il patrocino di Anci-Associazione Nazionale Comuni Italiani, Comune di Roma, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Bikeconomy Osservatorio e in collaborazione con Enel, Regionale - brand di Trenitalia (Gruppo Fs) - Intesa Sanpaolo, Alis, Conai, Amazon, che porteranno i loro ultimi progetti su temi quali le infrastrutture energetiche, la riforestazione urbana, l’economia circolare, la logistica sostenibile. Durante il Festival ogni partner premierà una realtà che si è distinta nei diversi ambiti della mobilità e della sostenibilità.
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(Adnkronos) - Una donna è stata morsa al volto da un rottweiler di famiglia. E' successo a Pisa e sono intervenuti i sanitari del 118 per soccorrerla. La donna, che ha circa 50 anni, è stata trasportata al pronto soccorso di Cisanello.
E' di soli due giorni fa l'ultima aggressione da parte di un cane di famiglia che ha aggredito due fratellini a Lavinio, in provincia di Roma. I due bambini di 8 e 10 anni, ricoverati fortunatamente non in pericolo di vita, sono stati azzannati dal rottweiler della nonna.
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(Adnkronos) - Intuire l'andamento dei mercati finanziari nei prossimi mesi, nonostante l'incertezza generata dalle tensioni geopolitiche e dai dazi di Donald Trump, e individuare soluzioni di investimento che possano contribuire a cogliere le opportunità che ci sono. E' l'esercizio che gli analisti e le società di gestione del risparmio aggiornano continuamente. L'analisi degli ultimi report prodotti da Amundi, leader nel mercato europeo, restituisce uno scenario per i prossimi sei mesi: in estrema sintesi, ci sono le condizioni per investire andando oltre l'incertezza.
Si parte da una premessa. L'approccio degli Stati Uniti al commercio e alle relazioni internazionali "segnala cambiamenti strutturali che persisteranno oltre l'attuale amministrazione". Ci si muove in un quadro in cui "l'imprevedibilità delle politiche crea un contesto sfavorevole per l'economia e i mercati". Nonostante questa indicazione di fondo, si intravedono anche "opportunità legate ai prezzi dei diversi asset". E, nonostante l'elevata incertezza e le deboli prospettive di crescita, "le principali economie e le imprese hanno finora dato prova di resilienza" e il quadro globale "rimane positivo per i mercati del credito".
Vincent Mortier, Group CIO di Amundi, fa questa sintesi: “I mercati obbligazionari governativi sono scossi dalla minaccia di un aumento dei livelli di indebitamento e dai timori di un'inflazione in crescita, che mantengono alta la volatilità. Gli investitori richiederanno probabilmente premi di rischio più elevati per le obbligazioni a lungo termine, i cui rendimenti dovrebbero diventare più interessanti. La strategia vincente consisterà nel diversificare gli investimenti fuori dagli Stati Uniti e orientarsi verso le obbligazioni europee e dei mercati emergenti”.
Monica Defend, Head of Amundi Investment Institute, aggiunge, più in dettaglio: “Nonostante l'imprevedibilità delle decisioni politiche, la resilienza delle imprese, il riorientamento delle catene di approvvigionamento e i previsti tagli dei tassi da parte delle banche centrali creeranno opportunità nei mercati azionari globali. Ci stiamo concentrando su temi come la spesa europea per la difesa, la deregolamentazione negli Stati Uniti, la riforma della governance aziendale in Giappone e l'iniziativa “Make in India”.
Incertezza - L'elevata incertezza che circonda la politica e il percorso fiscale statunitense determinerà le prospettive economiche e dei mercati nei prossimi 12 mesi. Il rischio geopolitico, gli elevati livelli di indebitamento e il limitato margine di manovra in ambito fiscale aumentano le vulnerabilità.
Divergenze - Le principali economie mostrano resilienza ma anche percorsi divergenti, con un rallentamento previsto per gli Stati Uniti, una crescita moderata per l'Europa e un ruolo di primo piano per l'India. Le differenze in termini di crescita, inflazione e tendenze fiscali determineranno divergenze, in particolare nelle politiche monetarie.
Allocazione moderatamente orientata al rischio - Questo 'riassetto' dell'economia globale e dei mercati finanziari porterà a un proseguimento della rotazione azionaria verso l'Europa e i mercati emergenti. Allo stesso tempo, è probabile che diventino più ripide le curve dei rendimenti, con gli investitori che richiederanno premi di rischio più elevati per le obbligazioni a lungo termine, mentre quelle a breve termine beneficeranno di tassi di interesse più bassi.
Resilienza e diversificazione – La posizione di Amundi è moderatamente propensa al rischio, con coperture rafforzate contro i rischi d'inflazione e di cambio. Concentrarsi su temi a lungo termine e avere un'esposizione selettiva agli asset reali e alternativi potrebbe consentire agli investitori di affrontare meglio le oscillazioni quotidiane e i cambiamenti delle correlazioni.
L’impatto dei dazi e della politica fiscale sull’economia USA. Amundi prevede che nel 2025 la crescita del PIL reale negli Stati Uniti rallenterà, passando dal quasi 3% nel 2023-2024 all’1,6% nel 2025, soprattutto a causa dell’indebolimento della domanda privata. I prezzi saliranno per via dei dazi più alti, deprimendo il sentiment e la spesa dei consumatori, mentre il clima di forte incertezza peserà sugli investimenti. Le misure fiscali e la deregulation potrebbero avere un effetto positivo, ma il loro impatto sarà probabilmente circoscritto. Se i dazi finiranno con l’attestarsi attorno al 15% (questo è lo scenario di base), l’economia ne risentirà e l’inflazione risalirà, perlomeno temporaneamente. In questo contesto di rallentamento della crescita, la previsione è che nel secondo trimestre la Fed ridurrà tre volte i tassi di interesse.
I maggiori rischi politici richiedono una maggior diversificazione. Attualmente ci troviamo in un contesto geopolitico conflittuale in cui l’amministrazione statunitense getta benzina sul fuoco introducendo dazi e riducendo il suo impegno per la sicurezza europea. Un simile scenario potrebbe avere l’effetto di rinsaldare l’Europa, spingendo i leader dei singoli Stati ad apprezzare i vantaggi delle contrattazioni collettive mentre sono alla ricerca di partner commerciali alternativi e in attesa di siglare nuovi accordi commerciali. Si prevede che i rapporti tra Stati Uniti e Cina possano peggiorare ancora, anche se i due Paesi cercheranno di evitare un’escalation. In questo contesto, proseguirà la ricerca di diversificazione, con una rotazione dagli attivi statunitensi verso altri asset, tra cui quelli europei.
Asset allocation e coperture contro l’inflazione. Nonostante le previsioni di una crescita inferiore alla media, Amundi tende a escludere una recessione degli utili perché le aziende stanno dando prova di buona tenuta. Questo dato, unitamente ai tagli dei tassi attesi da parte della Fed, induce a puntare su un’asset allocation leggermente costruttiva, dotata di coperture contro l’inflazione. Vengono preferite le azioni globali mantenendo il focus sulle loro valutazioni e sulla loro capacità di dettare i prezzi nonché su materie prime, oro e coperture contro il rischio di crescita negativa e d’inflazione derivanti da un mondo dominato dall’incertezza geopolitica. Gli investimenti nelle infrastrutture possono offrire flussi di cassa stabili. La diversificazione valutaria sarà fondamentale in un contesto in cui stanno cambiando le correlazioni tra dollaro USA, azioni e obbligazioni.
Favorito il credito europeo e le obbligazioni dei Paesi emergenti. In un contesto caratterizzato dall’incertezza relativa alle politiche commerciali, dall’aumento del debito pubblico e da una consistente offerta di obbligazioni, gli investitori richiederanno un premio più elevato per i Treasury statunitensi. Nei Paesi sviluppati, i rendimenti di lungo termine rimarranno sotto pressione. Il taglio dei tassi di interesse da parte delle banche centrali continuerà a supportare le obbligazioni a breve termine, favorendo una curva dei rendimenti più ripida. Gli investitori cercheranno di diversificare gli investimenti a livello globale, privilegiando l’Europa e il debito dei Paesi emergenti. Meglio puntare quindi sulle obbligazioni societarie di qualità, con una preferenza per le obbligazioni investment grade in euro (obbligazioni finanziarie e credito subordinato)
Nell’azionario, l’impatto dei dazi guiderà la selezione settoriale. Nel secondo semestre le azioni potrebbero generare rendimenti ampiamente inferiori al 10%, ma le rotazioni proseguiranno. L’attrattività dell’Europa diventerà probabilmente un tema strutturale, con una possibile preferenza per le azioni a bassa e media capitalizzazione le cui valutazioni continuano a essere molto interessanti. A livello globale sarà fondamentale la selezione settoriale. Vanno privilegiati i settori domestici e orientati ai servizi per ridurre i rischi legati ai dazi, con un focus su temi come la deregulation statunitense, la difesa europea e le infrastrutture, nonché la riforma in corso della Borsa di Tokyo che sta creando un contesto più favorevole agli investimenti.
L’India e i Paesi emergenti vincitori del riassetto mondiale. Nel secondo semestre saranno favorite le azioni dei Paesi emergenti, trainate dalla ripresa macroeconomica e dalla stabilizzazione dell’inflazione. Con il venir meno dell’eccezionalismo statunitense, l’India e i Paesi facenti parte dell’ASEAN appaiono i vincitori del riassesto della catena mondiale di fornitura. La strategia promozionale “Made in India” sta attirando società multinazionali soprattutto nel settore della difesa e in quello informatico. Questi Paesi, con un focus sui settori rivolti al mercato interno, non sono solo degli hub manifatturieri, ma centri di una crescita dinamica che beneficeranno dei cambiamenti strutturali e dell’ampliamento della base dei consumatori.
Continuare a diversificare con attivi alternativi e reali. Visto l’aumento del capitale investito in questi segmenti, è necessario essere ancora più selettivi. In generale, un contesto geoeconomico complesso spingerà gli investitori ad aumentare la diversificazione attraverso gli asset privati, privilegiando gli investimenti domestici con una buona resilienza. Si prevede che il private debt e le infrastrutture rimarranno i segmenti più interessanti. Il private debt potrebbe beneficiare di un robusto direct lending e di una solida raccolta fondi, mentre le infrastrutture attireranno gli investitori alla ricerca di una protezione dall’inflazione.
(Adnkronos) - "È stata un’occasione unica perché entrare in un mercato in cui non siamo presenti comprando il leader, perché ha più del 50% del mercato dell’ossigenoterapia e delle cure domiciliari in Inghilterra, è entrare un po’ dalla porta principale", fa parte di quelle "occasioni che non capitano tutti i giorni, anzi, direi che per me è un unicum da quando ci occupiamo di home care, ormai 35 anni". Così Maurizio Colombo, vicepresidente Gruppo Sapio commenta all’Adnkornos "l’acquisizione di Baywater dal gruppo francese Bastide" che "è stato un grosso successo, in particolar modo perché siamo stati preferiti ad altri competitor, e non esclusivamente per il prezzo, anzi, direi più per il progetto che abbiamo portato e per lo sviluppo di cui abbiamo parlato anche con Bastide, che è un nostro competitor su mercati come quello francese".
Terzo elemento, "che è importantissimo - aggiunge - è il fitting che abbiamo avuto con il management di Baywater perché ci siamo trovati sui valori, sugli obiettivi, sul modo di trattare il paziente". Ma c’è un quarto aspetto da evidenziare. "Il mercato inglese è molto sviluppato, per quanto riguarda i privati, nell’ home care sull’ossigenoterapia - precisa Colombo - ma ci sono tante altre patologie di cui noi ci occupiamo da tanti anni - come la cardiologia, la nefrologia, le malattie neurodegenerative, l’autismo e tante altre - che possono essere assolutamente sviluppate anche in quei territori".
Con l’home care "che eroghiamo tramite Sapio Life - spiega Colombo - il nostro obiettivo è riuscire a curare a domicilio tutte quelle patologie che sia logico e sostenibile - non solo per il profilo economico, ma a 360 gradi - vengano trattate a domicilio piuttosto che in un ospedale. Per questo facciamo tutto questo sempre mettendoci in perfetta sintonia con quelli che sono i sistemi sanitari nazionali. Noi - sottolinea - siamo integrativi, assolutamente non sostitutivi. Abbiamo questa mission dal 1989. Lo facciamo in 8 nazioni diverse. La principale per noi è l’Italia, di cui siamo leader di mercato. La seconda è la Francia, la terza è la Germania". Quella più inaspettata? "La Turchia: anche in quella nazione stiamo avendo grosse soddisfazioni", riflette. Tornando all’acquisizione più recente e "più a Nord che abbiamo fatto", con Baywater Healthcare Uk Limited si amplia la presenza europea del Gruppo. Anche se la Gran Bretagna "purtroppo è uscita dall’euro - conclude - ha un mercato che riteniamo assolutamente interessante".
Leggi tutto: Sapio, Colombo: "Con Baywater entrati da leader in mercato ossigenoterapia Uk"
(Adnkronos) - Enrico Mentana rimane a La7, parola di Urbano Cairo. Il presidente di Cairo Communication e ad di Rcs Mediagroup, alla conferenza di presentazione dei nuovi palinsesti di La7 a Milano, smentisce le voci sull'ipotesi di una uscita del giornalista dalla rete. "Enrico Mentana ha detto con chiarezza che lui rimane a La7 e io, ovviamente, sarei felicissimo se domani mattina, o quando sarà, facesse un ragionamento per quel che riguarda un prolungamento di contratto. Quindi direi che da questo punto di vista non vedo problemi".
"Lo ha detto anche lui stesso, ieri, nell'incontro che ha avuto con la redazione del Tg La7 per festeggiare i 15 anni -spiega Cairo- e mi ha confermato che non ha mai detto che avrebbe lasciato La7. Quelli apparsi sui suoi profili social erano dei post nei quali si è espresso secondo il suo modo di comunicare con tanta gente che lo stima e che lo apprezza. Ma -ribadisce- è assolutamente felice di stare a La7".
Del resto, aggiunge, "il fatto che Mentana sia con noi da 15 anni e sia con me come editore di La7 da 12 anni abbondanti è un fatto di cui sono orgoglioso. Lui è un talento assoluto e il fatto di averlo con noi è un grande onore, un privilegio per quello che fa al telegiornale, piuttosto che per le invenzioni che ha avuto con le Maratone Mentana, con gli speciali e con tante altre cose. Insomma -ribadisce- lui sta bene a La7 e tra bìnoi c'è un bellissimo rapporto personale. Dopodiché ne riparleremo al momento giusto".
A chi definisce La7 una rete 'non amica del governo', Cairo replica: "Con La7 noi non ci posizioniamo all'opposizione, del resto non siamo un partito, siamo una rete televisiva libera e indipendente con giornalisti di grande qualità e professionisti molto capaci, i quali per di più invitano soggetti politici o opinionisti, giornalisti e quant'altro che appartengono a tutti gli schieramenti".
"Certamente - aggiunge Cairo- a noi piacerebbe che qualcuno in più venisse, ma comunque invitiamo tutti quelli possibili e tutti quelli che vengono. E ci fa molto piacere che vengano a sostenere un punto di vista diverso rispetto a quello di altri soggetti". In ogni caso, "la rete non ha un punto di vista, La7 è una rete che ospita soggetti politici e non, opinionisti e non, che hanno una loro idea della realtà".
Leggi tutto: La7, Cairo: "Non siamo all'opposizione. Mentana resta"
(Adnkronos) - E' di quattro morti e 14 feriti il bilancio di una notte di paura a Chicago. Lo conferma la Polizia, come riporta il New York Times. Da un'auto, intorno alle 23, almeno una persona ha aperto il fuoco contro la folla nel quartiere di River North, ricostruiscono dal Chicago Police Department. Al momento non ci sono notizie di fermi. Continuano le indagini. La Polizia ha confermato che tra le persone rimaste uccise ci sono due donne, un 24enne e un 25enne. Feriti tre uomini e 11 donne, di età compresa tra i 21 e i 32 anni. Tre donne versano in gravi condizioni.
Leggi tutto: Spari da auto in corsa a Chicago, 4 morti e 14 feriti
(Adnkronos) - Il nuovo film di Checco Zalone, 'Buon Camino', diretto da Gennaro Nunziante, sarà al cinema dal 25 dicembre. L'annuncio ufficiale della data uscita è arrivato durante la convention di Medusa Film.
Prodotto da Indiana Production con Medusa Film e in collaborazione con Mzl e Netflix, le riprese prenderanno il via nel mese di luglio tra Italia e Spagna.
Leggi tutto: Buen camino, nuovo film di Checco Zalone al cinema dal 25 dicembre
(Adnkronos) - "La priorità è coniugare la sicurezza energetica con la resilienza ambientale e la competitività. La grande sfida che le utilities avranno nei prossimi 5-10 anni è quella di fare in modo che le reti elettriche, in particolare, possano resistere alle onde climatiche, quindi al riscaldamento globale, alla richiesta di maggiore energia, ad esempio da parte dei condizionatori e dei data center, e quindi rendere le reti più resilienti, più solide.” Così Luca Dal Fabbro, vicepresidente vicario Utilitalia, in occasione dell'Assemblea generale “Utilitalia 2035: Costruiamo insieme i prossimi 10 anni di futuro” organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione.
“Oggi abbiamo reti italiane che vanno aggiornate alle nuove sfide. Occorre produrre energia in maniera più competitiva ed aumentare il peso delle rinnovabili. Il gas continuerà ad essere molto importante ma le rinnovabili devono crescere. Il motivo per cui la Spagna ha un prezzo più basso dell'Italia dell'energia è perché hanno molto eolico e solare. Noi abbiamo la fortuna di avere molto sole, abbiamo la possibilità di sviluppare ancora 60 gigawatt di solare e 20 gigawatt di eolico. Abbiamo 5-10 anni di grande sviluppo e investimenti su questo settore, su cui le utilities giocheranno una partita importante.”
(Adnkronos) - Le misure in essere per proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti Amazon e dei dipendenti dei fornitori di servizi di consegna vengono ulteriormente rafforzate durante i periodi di temperature particolarmente elevate, come quelli che stiamo vivendo quest'estate. I centri logistici Amazon sono dotati da sempre di impianti di raffreddamento e climatizzazione all'avanguardia che, attraverso sistemi di gestione sofisticati, garantiscono una temperatura costante tra i 23 e i 25 gradi centigradi. E' quanto si legge in una nota dell'azienda.
Questi sistemi monitorano continuamente l'indice di calore nelle strutture, un valore che combina temperatura e umidità per esprimere la sensazione effettiva di caldo percepito dal corpo umano. In caso di variazioni climatiche significative, il sistema allerta proattivamente il personale. Sono inoltre predisposte sale break climatizzate dove i dipendenti che lavorano in aree esterne possono recuperare dall'esposizione al calore, con acqua fresca sempre disponibile. Durante il periodo estivo, inoltre, vengono condivisi con i dipendenti, attraverso canali di comunicazione online e in loco, suggerimenti specifici sulla prevenzione dei malori da caldo, fattori di rischio ambientali e personali, guide all'idratazione e consigli forniti da professionisti della salute pubblica e medici.
Tutti i dipendenti sono incoraggiati a fare pause preventive per rinfrescarsi ogni volta che ne sentono la necessità, e i team di sicurezza sono incaricati di affrontare tempestivamente qualsiasi problema legato alle temperature elevate. Anche le aziende fornitrici di servizi di consegna implementano una serie di misure per garantire la sicurezza dei propri dipendenti durante i periodi di caldo intenso.
Tutti i mezzi sono dotati di aria condizionata funzionante, con l'indicazione agli autisti di segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti. Le aziende fornitrici di servizi di consegna hanno, inoltre, avviato campagne di sensibilizzazione rivolte ai propri dipendenti affinché l'attività lavorativa venga svolta in condizioni di massima sicurezza nelle giornate caratterizzate da temperature elevate. Gli autisti sono invitati a segnalare qualsiasi situazione che possa compromettere la sicurezza del loro lavoro.
Inoltre, i carichi di lavoro vengono adeguati alle condizioni climatiche e viene garantita la costante disponibilità di acqua per mantenere un livello di idratazione stabile e adeguato. L’attenzione di Amazon in materia di sicurezza rappresenta una costante.
Solo nel 2024 l’azienda ha investito 15 milioni di euro in progetti dedicati alla sicurezza nella rete logistica in Italia, erogato oltre 270.000 ore di formazione sulla sicurezza e formato 3.200 operatori specializzati.
Leggi tutto: Caldo, Amazon rafforza misure di prevenzione addetti contro temperature elevate
(Adnkronos) - “Le utilities operano su un ampio spettro di attività energetiche: dalla gestione delle reti tradizionali agli investimenti su rinnovabili, idrogeno e cattura della CO2”. Così Filippo Brandolini, presidente di Utilitalia, durante l'Assemblea generale, organizzata a Roma in occasione del decennale della Federazione, per riflettere sull'evoluzione dei servizi pubblici negli ultimi dieci anni e sulle principali sfide future.
“Quando si parla di energia – ha sottolineato – è fondamentale pensare non solo alla produzione rinnovabile o all’elettrificazione dei consumi, ma anche all’adeguamento delle reti di distribuzione elettrica e gas, che rappresentano la spina dorsale della transizione. Le nostre utilities hanno previsto 19 miliardi di investimenti per i prossimi 5 anni, di cui oltre 7 miliardi destinati alle reti elettriche, di teleriscaldamento e di distribuzione del gas”.
Brandolini ha poi ricordato come anche le infrastrutture gas abbiano un ruolo strategico nella decarbonizzazione: “Le reti di distribuzione del gas sono fondamentali per quelle utenze che non potranno elettrificare i consumi nel breve termine. Mantenere e innovare queste reti significa mettere in campo investimenti rilevanti”.
Leggi tutto: Energia, Brandolini (Utilitalia): "Reti e innovazione per guidare transizione verde"
(Adnkronos) - Emergenza caldo nei cantieri della Lombardia. "Abbiamo assistito a scene paradossali, con operai costretti a lavorare letteralmente in mutande pur di sopravvivere alla calura", racconta chi ha visitato recentemente alcuni cantieri lombardi. "In queste condizioni, il rischio di malattie cutanee è tutt’altro che trascurabile: l’esposizione prolungata al sole, spesso senza protezione, può causare scottature e patologie dermatologiche". Secondo gli operatori, va superato il tabù: "Potrà sembrare ridicolo, ma nel prossimo futuro sarà indispensabile prendere seriamente in considerazione la distribuzione obbligatoria di creme solari nei cantieri. Come già avviene per i caschi e le scarpe antinfortunistiche, anche la protezione solare deve diventare parte della sicurezza."
"Dal colpo di calore alle dermatiti: il caldo è un rischio concreto nei cantieri", spiega all'Adnkronos Alem Gracic, segretario della Filca Cisl Lombardia. Se il caldo estremo è ormai una costante dell’estate italiana, nei cantieri edili diventa una minaccia reale per la salute. Più che le malattie professionali classiche, preoccupa l’aumento degli infortuni causati dal malessere improvviso: perdita di equilibrio, cali di pressione, svenimenti. Soprattutto per chi lavora in quota — come i ponteggisti — o è esposto al calore aggiuntivo dei materiali, come gli asfaltisti.
Le regole anche contro il caldo non rischiano di essere eluse da chi sfrutta la manodopera ad esempio con il caporalato?
"Le regole non bastano se il caporalato continua a eludere i controlli", dice il sindacalista Gracic all'Adnkronos. L’ordinanza regionale per la tutela dei lavoratori nei cantieri edili durante le ondate di caldo è stata accolta con favore dalle parti sociali e dalle imprese regolari. Ma il vero fronte critico resta quello legato allo sfruttamento della manodopera da parte di realtà opache e difficilmente monitorabili.
"Abbiamo riscontrato alcune difficoltà tecniche nell’identificazione dell’emergenza caldo tramite il portale Inail, il che ha rallentato l’attivazione della cassa integrazione straordinaria per chi lavora in condizioni estreme", spiega Alem Gracic. Tuttavia, il nodo più preoccupante riguarda quei cantieri gestiti da imprese “contenitore” che si avvalgono di lavoratori reclutati in modo irregolare — spesso da nuovi caporali che non rispettano né ordinanze né diritti fondamentali.
In queste situazioni, raccontano alcuni sindacalisti della Filca Cisl, il concetto di sicurezza passa in secondo piano: "Per questi soggetti, lavorare significa fare soldi, indipendentemente dalle condizioni climatiche o dai rischi. E i lavoratori, spesso ignari dei propri diritti, si ritrovano intrappolati in un sistema informale dove prevalgono paura e ricatto. Hanno bisogno di lavorare, e temono di perdere il ‘favore’ di chi li gestisce". Al momento non sono mancate segnalazioni, ma il fenomeno resta difficile da intercettare, specie dove manca un presidio fisso. Il caldo diventa così non solo un fattore climatico, ma un moltiplicatore di vulnerabilità.
Ci sono alcune rivendicazioni che fate e che non sono state ancora accolte sulle modalità di lavoro
"Serve flessibilità negli orari e nuove tutele contro il caldo estremo", risponde Gracic. Le temperature record non possono più essere considerate un’eccezione. E proprio per questo, in edilizia si moltiplicano le richieste di modifica delle modalità lavorative: dall’orario ai dispositivi di protezione, passando per misure di prevenzione che diventino obbligatorie.
"L’ideale sarebbe anticipare l’inizio delle attività e chiudere la giornata prima delle ore più calde, ma le attuali normative comunali — che vietano l’avvio dei lavori prima delle 8 per motivi legati alla quiete pubblica — rendono complicato adottare soluzioni efficaci", spiega Gracic.
In alcuni casi virtuosi, come nella Metro Blu di Milano e in alcune cave del Bresciano, si sono raggiunti accordi: orari modificati e leggere riduzioni delle ore lavorate senza penalizzazioni in busta paga, con le imprese che si sono fatte carico dell’intervento. Tuttavia, si tratta di eccezioni in un settore ancora molto frammentato, dove queste esperienze restano sporadiche.
Secondo gli operatori, bisognerà ripensare anche le dotazioni di sicurezza: "Servono nuovi Dpi pensati per il caldo, zone d’ombra obbligatorie nei cantieri e distribuzione di bibite arricchite con sali minerali. La salute non può essere un dettaglio stagionale". (di Andrea Persili)
Leggi tutto: Caldo, sindacalista Cisl: "In Lombardia operai costretti a lavorare in mutande"
(Adnkronos) - Dalle squadre in cui ha giocato ai colleghi, ma anche i team avversari e grandi nomi dello sport. In tutto il mondo si piange la morte prematura di Diogo Jota, attaccante del Liverpool deceduto a soli 28 anni in un incidente d'auto in cui è rimasto ucciso anche il fratello minore André Silva. Dieci giorni fa l'atleta aveva sposato la compagna di sempre, Rute Cadorso, madre dei suoi tre figli.
Diogo Jota giocava nella Nazionale portoghese e meno di un mese fa aveva vinto la Nations League con i suoi compagni, che hanno inviato messaggi di cordoglio anche sui social. Tra questi Rafael Leão (che su Instagram scrive "Riposa in pace fratello), e Cristiano Ronaldo che dice: "Non ha senso. Poco fa eravamo insieme nella Nazionale, ti eri appena sposato. Alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi figli, mando le mie condoglianze e auguro loro tutta la forza del mondo. So che sarai sempre con loro. Riposate in pace, Diogo e Andrea".
La Nazionale portoghese, sui profili social ufficiali, si dice "devastata" per la morte dei due fratelli, entrambi calciatori. La morte di Diogo Jota e André Silva "rappresenta una perdita irreparabile per il calci portoghese e faremo tutto il possibile per onorare ogni giorno la loro eredità". "Diogo Jota - si legge ancora nel messaggio - non era solo un giocatore fantastico con quasi 50 presenze in nazionale, ma anche una persona straordinaria, rispettata da tutti i compagni e gli avversari. Aveva una gioia contagiosa ed era un punto di riferimento nella sua comunità."
Anche il Liverpool Football Club, in cui il calciatore giocava, si dice "devastato dalla tragica scomparsa" di cui ha dato la notizia. "Il Liverpool FC - ha spiegato - non farà ulteriori commenti in questo momento e richiederà il rispetto della privacy della famiglia, degli amici, dei compagni di squadra e dello staff di Diogo e Andre mentre cercano di fare i conti con una perdita inimmaginabile".
I club che si aggiungono al cordoglio social sono tanti. A partire dalle squadre in cui Diogo Jota ha giocato in passato come il Porto, l'Atletico Madrid e il Wolverhampton. "Abbiamo il cuore spezzato. Diogo era adorato dai nostri fan, amato dai suoi compagni di squadra e da chiunque abbia lavorato con lui durante il suo periodo con i Wolves", ha scritto la squadra inglese.
Ma si aggiungono anche squadre 'avversarie' come Manchester City, Juventus e Napoli. "La Juventus esprime profondo cordoglio e vicinanza per l’improvvisa scomparsa di Diogo Jota e del fratello André, che hanno perso la vita a seguito di un incidente stradale. Alla loro famiglia, ai loro affetti, al Liverpool e al Penafiel rivolgiamo vicinanza in un momento così tragico e complicato", si legge sul sito della squadra bianconera. "Il Presidente Aurelio De Laurentiis, mister Antonio Conte, i dirigenti, lo staff tecnico, la squadra e tutta la SSC Napoli esprimono profondo cordoglio e commozione per la scomparsa improvvisa di Diogo Jota, manifestando la più sentita vicinanza alla sua famiglia e a tutto il Liverpool", scrive invece la squadra azzurra sui social.
Dagli Stati Uniti il messaggio del cestista LeBron James: "Le mie preghiere sono rivolte ai suoi cari. Possiate essere guidati e protetti".
Leggi tutto: Da Ronaldo a Leão, i messaggi di cordoglio per la morte di Diogo Jota
(Adnkronos) - Quarto giorno a Wimbledon 2025. Oggi, giovedì 3 luglio, saranno diversi gli italiani in campo a Londra. Occhi puntati di sicuro sul numero uno del ranking Jannik Sinner, impegnato contro l’australiano Vukic, ma attenzione anche ai match di Lorenzo Sonego (che affronterà il georgiano Basilashvili), Elisabetta Cocciaretto e al doppio Errani-Paolini. In campo a Wimbledon ci saranno anche l'ex numero uno Novak Djokovic, sette volte vincitore del torneo, e Iga Swiatek.
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
Leggi tutto: Wimbledon 2025, da Djokovic a Sinner i match di oggi - La diretta
(Adnkronos) - Quarto giorno a Wimbledon 2025. Oggi, giovedì 3 luglio, saranno diversi gli italiani in campo a Londra. Occhi puntati di sicuro sul numero uno del ranking Jannik Sinner, impegnato contro l’australiano Vukic, ma attenzione anche ai match di Lorenzo Sonego (che affronterà il georgiano Basilashvili), Elisabetta Cocciaretto e al doppio Errani-Paolini. In campo a Wimbledon ci saranno anche l'ex numero uno Novak Djokovic, sette volte vincitore del torneo, e Iga Swiatek.
Wimbledon 2025 sarà trasmesso in diretta esclusiva su Sky (con undici canali dedicati, a cominciare da Sky Sport Tennis) e in streaming su Sky Go e Now. Su Sky Sport Tennis saranno visibili tutti i match giocati sul Centrale, mentre sugli altri canali di Sky ci saranno le partite più interessanti sugli altri campi.
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(Adnkronos) - L’Università UniCamillus annuncia l’apertura dei bandi di ammissione per l’anno accademico 2025/2026 relativi ai corsi di laurea triennale per le Professioni sanitarie in lingua inglese e in lingua italiana. La sede di riferimento è quella di Roma. Possono partecipare alle selezioni i diplomati delle scuole superiori. I corsi di laurea triennale erogati in lingua inglese presso l’Università UniCamillus (sede di Roma) sono: Infermieristica; Fisioterapia; Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia.
Per accedere, è necessario presentare la propria domanda online tramite il portale Gomp entro le ore 13:00 dell’11 luglio 2025. Ogni candidato potrà indicare fino a tre preferenze, pagando una sola quota di iscrizione. La prova di ammissione in lingua inglese si svolgerà giovedì 17 luglio 2025. I risultati verranno pubblicati sul sito ufficiale dell’Ateneo entro il 22 luglio. Nel caso in cui il corso scelto come prima opzione risultasse già completo, il candidato verrà preso automaticamente in considerazione per la seconda o terza scelta indicata, secondo l’ordine di preferenza e la disponibilità dei posti.
I corsi di laurea triennale in lingua italiana che fanno parte dell’offerta formativa di UniCamillus (sede di Roma) sono: Ostetricia; Tecniche di Laboratorio Biomedico. Le modalità di iscrizione, scadenze e svolgimento della prova sono identiche a quelle dei corsi in inglese: la domanda va presentata entro le ore 13 dell’11 luglio 2025, esclusivamente tramite il portale Gomp, e l’esame si terrà in italiano il 17 luglio. I risultati saranno resi noti sul sito dell’Ateneo entro il 22 luglio 2025. Anche in questo caso, è possibile indicare una seconda preferenza pagando una sola quota di iscrizione.
Per tutti i corsi di laurea triennale – in italiano e in inglese – la selezione consisterà in una prova svolta in modalità home-based, comodamente dal proprio pc. Sarà composta da 60 domande a risposta multipla da completare in 60 minuti. Gli argomenti spaziano dalla logica alla cultura generale, dalle scienze di base (biologia, chimica, fisica, matematica) fino a temi umanitari e sociali in linea con la missione etica dell’Ateneo.
Per maggiori dettagli, è possibile consultare la pagina del sito
dell’Ateneo dedicata ai bandi o scrivere all’indirizzo email
L’apertura dei bandi per i corsi di laurea per le professioni sanitarie arriva in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo Report Almalaurea, che ha premiato l’Università UniCamillus come Ateneo che riesce a coniugare ottima didattica, piena soddisfazione degli studenti e futuro lavorativo concreto e di successo. Tra i dati più eloquenti, citiamo l’89,5% degli studenti che conclude il percorso universitario nei tempi previsti, un dato nettamente superiore alla media nazionale. Ancora, l’84,3% dei laureati riesce a trovare lavoro entro un anno dalla laurea, percependo uno stipendio iniziale più alto rispetto alla media. Inoltre, il 95,2% degli studenti si dichiara soddisfatto del proprio percorso universitario, apprezzando in particolare la qualità delle strutture e il rapporto armonioso con i docenti. Da segnalare anche la notevole presenza di studenti internazionali, che è il doppio rispetto alla media nazionale, a testimonianza del crescente prestigio dell’Ateneo a livello globale.
(Adnkronos) - Si avvicina la data in cui scatterà l'obbligo di targa per i monopattini elettrici: la loro adozione era una delle novità previste dal nuovo Codice della Strada, ma finora mancavano i dettagli tecnici per la loro richiesta. Un decreto del ministero dei Trasporti fa oggi chiarezza e definisce forma. emissione e posizione.
Il nuovo decreto ministeriale chiarisce che si tratterà di contrassegno rettangolare, di 5 centimetri per 6, e adesivo, plastificato e non rimovibile. Questa 'targa' - differente da quelle dei motocicli - andrà posizionata ("con la massima attenzione" dal momento che non può essere spostata "senza evitare la sua distruzione") sull’apposito spazio sul parafango posteriore. In mancanza di questo andrà collocata sulla parte anteriore dello sterzo, tra i 20 e i 120 centimetri da terra così da "essere visibile frontalmente". La combinazione alfanumerica prevede tre lettere nere e tre numeri su sfondo bianco riflettente, posti su due righe. Il contrassegno includerà anche il simbolo della Repubblica italiana e la sigla del ministero dell’Economia e delle Finanze (M.E.F.).
A realizzare le targhe dei monopattini elettrici sarà l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, mentre la distribuzione sarà affidata alle motorizzazioni.Da notare che, come già avviene con i ciclomotori, la targa sarà collegata al nome del proprietario e non al veicolo, dal momento che i monopattini non hanno un numero di telaio identificativo.
Pur facendo luce sulle caratteristiche tecniche, il decreto non definisce però i costi dell'emissione delle targhe e questo rischia di far slittare ulteriormente la loro adozione. Le nuove norme entreranno in vigore dopo 15 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale: da quel momento circolare senza contrassegno (e casco) esporrà gli utenti dei monopattini elettrici a una multa da 100 a 400 euro. Peraltro l'adozione ufficiale delle targhe aprirà la strada a un altro degli obblighi previsti dal nuovo Codice della Strada e cioè l'assicurazione, fino a oggi impossibile proprio per la mancanza di un contrassegno identificativo.
Leggi tutto: Monopattini elettrici, in arrivo la targa (e l'assicurazione)
(Adnkronos) - Un alto ufficiale della marina russa, il maggiore generale Mikhail Gudkov, è stato ucciso in un attacco missilistico ucraino nella regione di confine russa del Kursk. Lo ha reso noto Oleg Kozhemyako, governatore della regione di Primorsky Krai, nell'Estremo oriente russo, spiegando che Gudkov - che conosceva da anni - è stato ucciso mentre "era in servizio come ufficiale". Il generale, ha aggiunto in un post su Telegram, anche "quando era diventato vice capo della Marina non aveva smesso di visitare di persona le postazioni dei nostri marinai".
Secondo blog militari ucraini su Telegram, Gudkov è rimato ucciso nell'attacco che ha colpito un posto di comando a Korenevo, nel Kursk, insieme ad altri dieci militari russi. Il generale - fra gli ufficiali di più alto livello morti nella guerra in Ucraina - era stato nominato vice capo della Marina a marzo da Vladimir Putin, che lo aveva scelto per supervisionare i marines russi e le forze missilistiche navali. In precedenza, ha guidato la 155ª Brigata di Marina Separata, coinvolta in operazioni di combattimento contro l'Ucraina. Kiev lo accusava di crimini di guerra.
Intanto gli Stati Uniti hanno interrotto la consegna di alcune armi all'Ucraina, compresi i missili antiaerei. Una decisione che, come scrive 'Politico' citando sei fonti a conoscenza della vicenda, ha colto di sorpresa persino persone solitamente informate su tali questioni, tra loro esponenti del Congresso, funzionari del Dipartimento di Stato e importanti alleati europei
La mossa ha alimentato preoccupazione e generato frustrazione, secondo il quotidiano, anche tra gli esponenti di spicco dei Repubblicani, per quello che appariva come il ruolo sproporzionato svolto sulla decisione da un alto funzionario del Pentagono. La sospensione – riportata in un primo tempo da 'Politico' - è stata sollecitata dal responsabile delle politiche del Pentagono, Elbridge Colby, e da una ristretta cerchia di consiglieri, ed è stata dettata dal timore che alcune scorte di armi negli Stati Uniti si stessero esaurendo. Tra chi è rimasto negativamente sorpreso figurano alleati del presidente Donald Trump che hanno accusato i funzionari tra cui Colby - che ha fatto passare in rassegna le scorte di munizioni prima che si decidesse il blocco - di aver proceduto senza avvisare il resto dell'amministrazione.
La decisione sulle armi, hanno lamentato sembra essere stata presa con scarso coordinamento all'interno dell'amministrazione, dopo che i massicci tagli al Consiglio per la Sicurezza Nazionale hanno ridotto l'organismo politico, un tempo potente, a una frazione delle sue dimensioni precedenti. La mossa ha causato sconcerto e reazioni negative in Ucraina e ha sollevato interrogativi oltreoceano sul fatto che l'America si stesse ritirando definitivamente dal supporto militare a Kiev. Il deputato Repubblicano Brian Fitzpatrick, membro della Commissione Intelligence della Camera, ha scritto martedì a Trump per richiedere un briefing di emergenza alla Casa Bianca e al Dipartimento della Difesa sulla sospensione degli aiuti militari.
Droni lanciati dall'Ucraina hanno colpito una fabbrica di armi nella città di Yelets nell'oblast russo di Lipetsk. Lo ha riferito dal governatore Igor Artamonov, spiegando che i dipendenti della fabbrica sono stati fatti evacuare. I detriti di un drone intercettato si sarebbero schiantati su un edificio residenziale, uccidendo una donna e ferendo altre due persone. La fabbrica si trova a 250 chilometri dal confine tra Russia e Ucraina.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato stamattina ad Aarhus, nella Danimarca occidentale, per l'inizio della presidenza danese dell'Unione Europea, ha annunciato il governo danese. "La presidenza danese farà tutto il possibile per aiutare l'Ucraina nel suo percorso verso l'adesione all'Ue", ha dichiarato la premier Mette Frederiksen, una delle più ferventi sostenitrici europee dell'Ucraina di fronte all'invasione russa.
"Dobbiamo rafforzare l'Ucraina da un lato e indebolire la Russia dall'altro", ha aggiunto la leader danese. "Lo stiamo facendo aumentando il supporto militare, perché l'Ucraina è essenziale per la sicurezza dell'Europa", ha insistito Frederiksen, alla guida del governo danese dal 2019. Ha sottolineato la necessità di "intensificare la pressione" su Mosca con nuove sanzioni.
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