(Adnkronos) - Stando alla Digos di Venezia, sono circa seicento i partecipanti al corteo 'No Bezos No War' a Venezia che si sono portati verso Rialto scandendo slogan e cori contro il numero uno di Amazon e ciò che rappresenta.
Tra tanti cartelli contro il magnate e pacchi a imitazione degli imballaggi di Amazon, anche gonfiabili colorati. 'Fuori Bezos dalla laguna' è lo slogan della manifestazione di protesta.
"Non è per il matrimonio di Bezos che poi è una festa, questa manifestazione l'avremmo fatta lo stesso", dice Tommaso Cacciari uno dei leader della protesta, a cui per la prima volta partecipano anche gli osservatori di Amnesty International per monitorare il comportamento delle forze dell'ordine.
Il clan ‘KarJenner’ ha intanto lasciato Venezia. Dopo aver partecipato al matrimonio di Bezos e Lauren Sanchez, Kim e Khloé Kardashian, la mamma Kris Jenner insieme al suo compagno Corey Gamble sono stati avvistati all’aeroporto Marco Polo.
Tra tutti gli invitati, sicuramente le Kardashian hanno saputo lasciare il segno con i loro abiti. E non solo. Hanno sfoggiato piume rose, trasparenze, corsetti, tessuti scintillanti. Immancabili, gli occhiali scuri da vere dive. Al contrario di Leonardo DiCaprio, che non si è mai separato dal suo cappello nero, la famiglia ‘KarJenner’ si è concessa ai fotografi tra sorrisi, baci e saluti.
È intanto tutto pronto per l'ultima serata del matrimonio di Jeff Bezos e Lauren Sánchez. Ad accogliere la festa da ballo in onore dei neosposi saranno le Tese dell'Arsenale, struttura di proprietà del Comune. L'area è già da giorni oggetto di intensi preparativi, con camion in arrivo carichi di piante e fiori, tavoli, bicchieri e piatti, attrezzature tecniche. L'accesso all'area è vietato a chiunque, inclusi i canali interni, che saranno presidiati dalla Capitaneria di porto e dalla Marina militare. Le Tese su tre lati confinano con la laguna e su un lato con la zona militare.
L'evento esclusivo per i 200 ospiti vip vede una sicurezza rafforzata. Inizialmente, la festa finale era prevista alla Scuola Grande della Misericordia, ma è stata spostata all'Arsenale per motivi logistici e per evitare contestazioni.
Nel frattempo, resta il massimo riserbo sul'’artista che si esibirà per la gioia dei neosposi e i loro invitati. Dopo la smentita della presenza di Lady Gaga ed Elton John, circolano indiscrezioni sul dj norvegese Kygo e su Matteo Bocelli, già protagonista della cerimonia nuziale di venerdì sera sull'isola di San Giorgio. La festa da ballo - sembra in stile veneziano del Settecento ma c'è chi parla di un allestimento anni Venti ispirato al romanzo "Il grande Gatsby" - segna la conclusione di una settimana di festeggiamenti privati e blindati in laguna, con ospiti da tutto il mondo e misure di sicurezza eccezionali.
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(Adnkronos) - Macabra scoperta nel centro della città di Pisa: un corpo senza vita è stato rinvenuto nelle acque dell'Arno, all'altezza dello Scalo Roncioni, lungo il Lungarno Mediceo. Erano quasi le 15 di oggi quando, tra le operazioni dei volontari impegnati negli ultimi ritocchi per il Gioco del Ponte, la storica sfida che infiamma Pisa ogni anno, qualcuno ha notato qualcosa di insolito. Il corpo, probabilmente maschile, era adagiato nel fiume a pochi passi dal Ponte di Mezzo e dalla Prefettura.
Immediato l’intervento dei Vigili del Fuoco e dell’ambulanza del 118, che hanno portato a termine le operazioni di recupero. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri, subito al lavoro cercare di identificare il cadavere.
Non è la prima volta che questa zona del Lungarno Mediceo si tinge di tragedia: un mese fa, infatti, un altro ritrovamento simile aveva già scosso la città Ora, con due casi ravvicinati, gli investigatori stanno scandagliando denunce di persone scomparse in Toscana e oltre.
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(Adnkronos) - Rick Hurst, l'attore statunitense noto per aver interpretato il bonario vice sceriffo Cletus Hogg nella popolare serie televisiva "The Dukes of Hazzard" (conosciuta in Italia come "Hazzard"), è morto giovedì 26 giugno all'età di 79 anni a Los Angeles. La notizia è stata resa pubblica dal museo Cooter's Place di Pigeon Forge, nel Tennessee, dove Hurst avrebbe dovuto partecipare a un evento nel mese di luglio, poi cancellato.
Rick Hurst è entrato nel cuore degli spettatori interpretando Cletus Hogg, un personaggio secondario ma amatissimo, presente nella serie dal 1979 al 1983 per cinque stagioni. Cletus è il cugino del famigerato Boss Hogg, e nel corso degli episodi diventa vice sceriffo temporaneo e poi permanente, spesso coinvolto nelle divertenti e rocambolesche avventure dei protagonisti Bo e Luke Duke.
Prima di "Hazzard", Hurst aveva già una lunga esperienza televisiva e cinematografica: aveva recitato in sitcom come "On the Rocks" e partecipato come guest star a serie cult come "Happy Days", "Mash", "Kojak" e "La casa nella prateria". La sua carriera spaziava dal piccolo al grande schermo, con ruoli in film quali "Per vincere domani - The Karate Kid", "Karate Kid II - La storia continua...", "Karate Kid III - La sfida finale", "Fiori d'acciaio" e "Nel centro del mirino". Nel 1983 lasciò "Hazzard" per provare una nuova avventura con la serie "Amanda's", un remake della sitcom britannica "Fawlty Towers", dove interpretava il cuoco maldestro Earl Nash. La serie, però, ebbe vita breve e fu cancellata dopo soli dieci episodi.
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(Adnkronos) - Rebekah Del Rio, la cantante e attrice statunitense divenuta celebre per la toccante interpretazione di "Llorando" nella pellicola cult "Mulholland Drive" (2001) di David Lynch, è morta nella sua casa di Los Angeles all'età di 57 anni. La notizia della scomparsa, avvenuta il 23 giugno, è stata confermata dall’Ufficio del Coroner di Los Angeles, che non ha fornito ulteriori dettagli sulle cause del decesso, come riportano i media Usa.
Nata a Chula Vista in California il 10 luglio 1967, Del Rio aveva iniziato la sua carriera musicale a San Diego prima di trasferirsi a Los Angeles. La sua svolta artistica arrivò a metà degli anni '90, quando incontrò il regista David Lynch grazie all'agente Brian Loucks. Lynch, affascinato dalla voce struggente della cantante, le chiese di eseguire "Llorando" - una versione in spagnolo del celebre "Crying" di Roy Orbison - durante un'audizione privata. Il regista, in quel momento al lavoro sull'adattamento cinematografico di un suo progetto televisivo rifiutato dalla rete americana Abc, decise di costruire attorno a quella performance una delle sequenze più celebri della sua filmografia: la scena del Club Silencio. Il momento, diventato iconico nella storia del cinema, vede le protagoniste Naomi Watts e Laura Harring commuoversi fino alle lacrime mentre Del Rio canta in playback, per poi accasciarsi sul palco al termine dell'esibizione. Eppure, come lei stessa raccontò in un'intervista del 2022 a IndieWire, ogni take venne registrato dal vivo: "Cantavo ogni volta. Volevo che quelle emozioni si vedessero nella mia gola. Naomi e Laura erano lì, e io cantavo per loro".
Quella breve ma potentissima apparizione segnò l'ingresso di Del Rio nel mondo del cinema, portandola a collaborare con altri registi, tra cui Richard Kelly, che la volle nel 2006 in "Southland Tales - Così finisce il mondo", dove interpretò una versione apocalittica dell'inno nazionale americano, "The Star-Spangled Banner". La sua voce ha impreziosito anche le colonne sonore di "Sin City", "Man on Fire - Il fuoco della vendetta" e "Streets of Legend".
Il legame con David Lynch non si interruppe mai. La cantante tornò nell'universo lynchiano nel 2017 con una performance nella serie "Twin Peaks: The Return", accanto a Moby, e partecipò anche a numerosi concerti dal vivo della Red Room Orchestra, che celebrava le musiche dei film e delle serie del visionario regista. Solo due settimane prima della sua scomparsa, si era esibita durante un evento benefico dedicato proprio a Mulholland Drive a Los Angeles.
Rebekah Del Rio ha affrontato anche tragedie personali. Nel 1986 era diventata madre di Phillip C. DeMars, morto prematuramente nel 2009 all'età di 23 anni.
Definita dal "San Diego Union-Tribune" come una delle dieci migliori voci della contea, Del Rio ha lasciato un segno profondo nella memoria collettiva grazie a un'esibizione capace di evocare dolore, bellezza e misteri, proprio come i sogni di celluloide di cui faceva parte. (di Paolo Martini)
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(Adnkronos) - In Italia si stima ci siano 215mila portatori della sindrome di Lynch. Conosciuta inizialmente come cancro colorettale ereditario non poliposico (Hnpcc), la sindrome di Lynch è una condizione genetica che predispone allo sviluppo di diversi tumori, in particolare del colon-retto e dell’endometrio. È causata da mutazioni nei geni deputati alla riparazione del Dna (MLH1, MSH2, MSH6, PMS2 ed EPCAM) ed è trasmessa in modo autosomico dominante: un figlio di un genitore portatore ha quindi il 50% di probabilità di ereditare la mutazione.
Accendere i riflettori su questa condizione genetica poco conosciuta, ma altamente impattante sulla salute, è l’obiettivo del Progetto Pro-Lynch, un’iniziativa promossa da Fondazione Mutagens - ente del terzo settore che supporta pazienti con sindromi ereditarie di predisposizione ai tumori -, realizzata in partnership con Favo (Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia) e con la sponsorship di Gsk (GlaxoSmithKline). Elemento centrale del progetto è la survey nazionale, che ha coinvolto centinaia di portatori sani e pazienti oncologici, per fotografare in modo accurato i bisogni, le aspettative e le criticità legate alla gestione clinica e alla qualità della vita.
I risultati confluiranno in un position paper, in uscita a settembre 2025, che oltre ai dati emersi evidenzierà anche le principali lacune normative e amministrative che impattano sulla qualità della vita dei portatori. Il documento sarà sottoposto alle istituzioni sanitarie nazionali e regionali, con l’obiettivo di promuovere un miglioramento concreto della presa in carico, a partire dall’inserimento del test universale reflex per la diagnosi della sindrome nei Livelli essenziali di assistenza (Lea).
L’indagine ha coinvolto non solo gli iscritti alla Fondazione Mutagens, ma anche i membri dell’associazione Aptead (Associazione pazienti tumori ereditari apparato digerente) e i pazienti in carico ad alcuni centri nazionali di eccellenza, tra cui l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, l’Ifo Regina Elena e il Policlinico Gemelli di Roma, l’ospedale S. Anna Città della Salute di Torino. "Il profilo dei partecipanti evidenzia una netta prevalenza femminile (78%), con una concentrazione maggiore nella fascia d’età over 40 (63%) e un’ampia rappresentanza dal Nord Italia (48%). La maggior parte dei rispondenti - si legge nella survey - vede la propria condizione principalmente come un rischio e una fonte di preoccupazione, con notevoli differenze in base al sesso e all'età. Le donne (63%) tendono a percepirla come un rischio, mentre gli uomini (54%) specialmente i più giovani (80%) la vedono come un'opportunità di prevenzione e diagnosi precoce. Dalle risposte emerge con forza un bisogno urgente e ancora poco soddisfatto di informazione, accesso equo ai servizi e supporto concreto nella gestione della malattia".
"Il 42% degli intervistati, ad esempio, segnala difficoltà ad accedere ai test genetici, a causa della scarsità di informazioni e della mancanza di strutture adeguate. Anche sul fronte della prevenzione farmacologica, le lacune sono evidenti - rimarca l'indagine - il 49% dei partecipanti ha dichiarato di non aver ricevuto proposte di interventi preventivi farmacologici o chirurgici e il 79% non conosce i benefici dell’aspirina nella prevenzione del tumore al colon. Il tema dello stile di vita, fondamentale per la prevenzione, resta in secondo piano: solo il 28% dei partecipanti dichiara di seguire indicazioni mediche specifiche soprattutto per quanto riguarda l’alimentazione, mentre il 42% non adotta alcuna misura preventiva"
Anche sul versante della sorveglianza clinica si registrano criticità: "nonostante il 61% dei partecipanti segua un programma di sorveglianza, il 46% degli over 40 lo ritiene migliorabile, indicando criticità nel monitoraggio. Inoltre, emergono numerose segnalazioni di difficoltà logistiche, mancanza di centri specializzati e complessità nell’organizzazione dei follow-up. La colonscopia, esame di riferimento per la diagnosi precoce, è vissuta con disagio dal 63% degli intervistati, che auspicano alternative meno invasive. Nonostante tutto, l’apertura verso l’innovazione è evidente - riscontra la survey - Il 49% del campione si dichiara favorevole all’utilizzo della biopsia liquida come metodica di diagnosi precoce non invasiva e ben il 91% si dice pronto a considerare vaccini terapeutici e preventivi, qualora disponibili in futuro. Indicatori chiari di un’utenza informata, attenta e pronta a partecipare attivamente alla propria salute, se adeguatamente ascoltata e coinvolta".
I dati raccolti dalla survey nazionale non sono rimasti numeri su carta, ma sono stati trasformati in materia viva per dare forma a un documento concreto e orientato al cambiamento. Il documento sollecita inoltre una revisione delle politiche pubbliche in termini di prevenzione, proponendo programmi di sorveglianza sugli organi a rischio e percorsi specifici dedicati all’alimentazione e agli stili di vita, così come un ampliamento dell’accesso ai test molecolari e alle terapie personalizzate. L’intento è chiaro: superare le attuali disomogeneità territoriali e costruire un sistema di tutela che sia davvero universale. Come ricorda Salvo Testa, presidente della Fondazione Mutagens: "La sindrome di Lynch è figlia di un dio minore: tra le sindromi ereditarie oncologiche è spesso dimenticata. Con questo progetto - prosegue Testa - vogliamo portarla al centro dell’attenzione istituzionale, affinché il test genetico diventi un diritto garantito per tutti, e si colmi il divario esistente con altre condizioni genetiche oggi più tutelate”.
Il position paper sarà sottoposto a istituzioni sanitarie nazionali e regionali come atto di advocacy e stimolo al cambiamento. "È un invito a non lasciare indietro chi, oggi, affronta il rischio oncologico con strumenti troppo spesso insufficienti e in un contesto ancora poco consapevole del valore della prevenzione genetica", conclude la nota.
Leggi tutto: In Italia 215mila portatori sindrome di Lynch, cos'è e a cosa predispone
(Adnkronos) - Uno stratosferico Lando Norris si prende la pole position nel Gp d'Austria, fermando il cronometro sull'1’03″971. Nel Gran Premio di Spielberg, domani domenica 29 giugno, il britannico della McLaren partirà davanti alla Ferrari di Charles Leclerc e al compagno di squadra Oscar Piastri. Quarta piazza per l'altro ferrarista Lewis Hamilton, quinta per George Russell su Mercedes.
Ecco la griglia di partenza del Gp d'Austria:
1. Lando Norris (McLaren)
2. Charles Leclerc (Ferrari)
3. Oscar Piastri (McLaren)
4. Lewis Hamilton (Ferrari)
5. George Russell (Mercedes)
6. Liam Lawson (Racing Bulls)
7. Max Verstappen (Red Bull)
8. Gabriel Bortoleto (Sauber)
9. Kimi Antonelli (Mercedes)
10. Pierre Gasly (Alpine)
11. Fernando Alonso (Aston Martin)
12. Alexander Albon (Williams)
13. Isack Hadjar (Racing Bulls)
14. Franco Colapinto (Alpine)
15. Oliver Bearman (Haas)
16. Lance Stroll (Aston Martin)
17. Esteban Ocon (Haas)
18. Yuki Tsunoda (Red Bull)
19. Carlos Sainz (Williams)
20. Nico Hulkenberg (Sauber)
Leggi tutto: Gp Austria, Norris in pole position davanti a Leclerc. La griglia di partenza
(Adnkronos) - Grave incidente in via Salaria, a Roma, con un motociclista morto. Sul posto pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale del III Gruppo Nomentano, ora impegnate nei rilievi. L'incidente è avvenuto intorno alle ore 16, nella carreggiata in direzione centro, dopo aeroporto di Roma Urbe.
Dai primi accertamenti risulterebbe coinvolto un unico mezzo, una moto Ducati Monster, condotta da un uomo italiano di 43 anni, deceduto sul posto. In corso le indagini per ricostruire l'esatta dinamica di quanto accaduto. Il mezzo è stato posto sotto sequestro dagli agenti.
Leggi tutto: Roma, grave incidente sulla Salaria: morto motociclista
(Adnkronos) - Lando Norris su McLaren conquista la pole position del Gp d'Austria di Formula 1, ma la notizia è il secondo posto di Charles Leclerc alla fine delle qualifiche. Per il monegasco, gran prestazione in qualifica a Spielberg e bella iniezione di fiducia per il Gran Premio di domani, domenica 29 giugno. Dietro di lui l'altra McLaren di Oscar Piastri, che si piazza davanti alla Ferrari di Lewis Hamilton. Settimo il campione del mondo Max Verstappen su Red Bull.
Leggi tutto: Formula 1, pole di Norris nel Gp d'Austria. Secondo Leclerc
(Adnkronos) - Arrivano alla spicciolata, cappellino in testa per proteggersi dal sole e una bottiglietta d'acqua in borsa per affrontare i 35 gradi all'ombra. Qualcuno porta uno striscione, altri le bandiere. Soprattutto della Cgil, ma anche della Pace, della Palestina. Alle 9.30 in punto, sono oltre duecento, forse anche trecento, a partecipare al corteo a poche decine di metri dall'ingresso della base militare Usa di Sigonella, tra Catania e Siracusa. Una manifestazione, presidiata da decine di poliziotti, voluta fortemente dalla Cgil siciliana, guidata da Alfio Mannino. "Questa mattina siamo qui perché vogliamo affermare che la Sicilia deve essere terra di pace, ma gli scenari degli ultimi giorni fanno sì che la Sicilia possa diventare avamposto di guerra", ammonisce Mannino mentre sistema un gazebo per creare un po' d'ombra in questo lembo di terra, nella piana catanese, senza ombra. Oltre alla Cgil la manifestazione è stata organizzata da Emergency, Libera, Comunità Sant'Egidio, Anpi, Legambiente, Zerowaste, Forum Acqua pubblica. Hanno aderito anche Sinistra Futura, Rete catanese Restiamo umani, Incontriamoci, Pd, M5S, Federconsumatori, Auser, Udi, Udu, Nun si parti, Sunia, Centro Arrupe, centro Pio La Torre, Avs e Pax Christi.
"La Sicilia rischia di pagare un prezzo altissimo, con l'aumento delle spese militari al 5 per cento si rischia di avere tagli per risorse fondamentali. Dentro questo scenario ci preoccupa che la politica regionale non dice una parola. Siamo a Sigonella perché il Presidente del Consiglio non ha escluso un ruolo diretto da parte del nostro paese", dice ancora Mannino all'Adnkronos. Intanto gli striscioni vengono srotolati, pronti per il corteo.
"L'Italia ripudia la guerra", si legge. Oppure: "Sicilia, terra di pace". "Qui abbiamo una base militare. Non ci risulta in queste settimane un coinvolgimento diretto, ma c'è stato un aumento del traffico dello spazio aereo del 40 per cento da e per Sigonella e questo ci preoccupa molto", aggiunge Mannino. A corteo iniziato arriva anche Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd e deputato nazionale, arrivato con una delegazione del partito. "La Sicilia non può essere un avamposto dello scontro atomico. Siamo molto preoccupati per l'atteggiamento del centrodestra e in particolare della premier Meloni che in aula ha detto 'Se vuoi la pace prepara la guerra'. E' una dichiarazione che ci preoccupa e di fronte alla logica trumpiana del riarmo indiscriminato oggi arriva una risposta ferma da parte della nostra terra", dice. "Noi siamo contro il riarmo", conclude.
E aggiunge: "Oggi i siciliani si sono dati appuntamento per una grande manifestazione per la pace e il disarmo e per chiedere che alla Sicilia sia evitato il destino sciagurato di essere trasformata in un avamposto nello scontro atomico tra i due blocchi militari contrapposti. Per impedire un avvenire davvero oscuro per il popolo siciliano'. Sono parole attualissime ma pronunciate il 4 aprile 1982 da Pio La Torre durante la manifestazione per la pace organizzata per dire NO ai missili cruise a Comiso''. Presenti, per il Pd, tra gli altri, la parlamentare nazionale Maria Stefania Marino, i deputati regionali Valentina Chinnici, Nello Dipasquale, Fabio Venezia, Tiziano Spada, Calogero Leanza e Giovanni Burtone, la presidente del Pd Sicilia, Cleo Li Calzi, Giuseppe Pappalardo, segretario della federazione provinciale di Catania e Katia Rapè, segretaria della federazione provinciale di Enna. ''Viviamo in tempi complessi - ha aggiunto Barbagallo - con un governo, quello guidato da Giorgia Meloni, totalmente genuflesso a Trump. E che irresponsabilmente ha detto che se si vuole la pace bisogna preparare la guerra. In questo contesto la Sicilia ritorna al centro dell'attenzione con il Medio Oriente in fiamme a causa del conflitto tra Israele e Iran (al momento cessato ma in cui la tensione resta altissima dopo i bombardamenti dei siti nucleari in Iran da parte degli Usa) e in cui resta ancora irrisolta la questione di Gaza, dove è in corso un vero sterminio di vittime innocenti, tra cui donne e bambini".
"Lo diciamo chiaramente: stop a tutti i conflitti, in primis quello israelo palestinese. Restituiamo la parola alla diplomazia e partiamo da un principio assoluto: 2 popoli, 2 stati. Adoperiamoci tutti - governo in primis - per una vera de-escalation. Ma la Sicilia terra di pace, moderazione e convivenza tra i popoli - ha concluso - non sia utilizzata come piattaforma di guerra per eventuali futuri raid militari in Medio Oriente''. Con una maglietta gialla, con la scritta maiuscola 'Pace', c'è anche Nuccio Di Paola, coordinatore del M5S in Sicilia. Presenta anche una delegazione di parlamentari: Le deputate regionali Lidia Adorno e Jose Marano e il deputato alla Camera Luciano Cantone, oltre a vari consiglieri comunali e di circoscrizione, componenti del network giovani, attivisti e simpatizzanti. "Siamo qui oggi per dire sì ai diritti che in questo momento vengono scippati ai siciliani, il diritto alla salute. Perché quando si investono 800 miliardi di euro per il riarmo, sono 800 miliardi di euro che vengono tolti a tutti gli italiani e che vengono tolti a tutti i siciliani che oggi hanno difficoltà a curarsi e ad accedere all'istruzione. Siamo qui per dire sì ai diritti da tutelare, anche il diritto alla 'restanza', perché tanti siciliani stanno andando via dall'isola perché stanno perdendo quest diritti", spiega all'Adnkronos.
"La Sicilia non può essere terra da cui partono droni per bombardare altre nazioni. La Sicilia è terra di pace e accoglienza", ha concluso. Intanto il corteo è partito e Frank Romano, avvocato e attivista di Freedom Flotilla, grida "Palestina libera". Un grido che viene ripetuto da tutti i partecipanti. Romano invoca "la pace a Palestina". "Non possiamo accettare che muoiano bambine e bambini", dice. Presente anche Giovanni Burtone, sindaco di Militello in Val di Catania (Catania), venuto in rappresentanza dei sindaci presenti, ha chiesto "il ritorno della diplomazia". Intanto, Gabriella Messina, segretaria confederale regionale Cgil, Gabriella Messina, continua a ripetere al microfono: "La Sicilia è terra di libertà, vogliamo la pace. Siamo qui perché da qui devono partire aerei di pace, non per la guerra. Questa è terra di democrazia". La temperatura è aumentata ancora, sfiorando i 37 gradi. Ma il corteo prosegue. E alla fine brevi interventi dal palco allestito a pochi passi dalla base. Tutti a ripetere: "No alla guerra, no al riarmo".
(dall'inviata Elvira Terranova)
Leggi tutto: "No alla guerra", corteo davanti alla base Usa di Sigonella
(Adnkronos) - Spaventoso incidente oggi alla gara Sprint di Formula 2 in Austria, fortunatamente senza conseguenze. Sami Meguetounif, del team Trident, si è ribaltato per ben due volte al terzo giro di pista.
Fortunatamente il pilota è uscito illeso dal doppio volo. Coinvolti anche Lindblad e Browning, anche loro usciti dall'incidente senza danni.
Leggi tutto: Incidente in Formula 2 Austria, paura per Meguetounif: si ribalta due volte - Video
(Adnkronos) - Jannik Sinner si avvicina a Wimbledon 2025 e in conferenza stampa racconta la sua preparazione allo Slam inglese. Il numero uno al mondo parla in primis dei cambiamenti nel suo staff, con la separazione dal preparatore atletico Marco Panichi e dal fisioterapista Ulises Badio: "Era una cosa già decisa da tempo, dopo il torneo di Halle. Finora mi sono sempre trovato bene e abbiamo fatto grandi cose, ma ho voluto fare qualcosa di differente e ora sono curioso di sapere cosa accadrà a Londra nelle prossime due settimane". L'azzurro ha poi aggiunto: "Non è successo nulla di eclatante, sono cose che capitano nello sport. A volte bisogna prendere strade differenti".
Sinner ha poi parlato del suo avvicinamento a Wimbledon 2025: "Sono fiero di essere qui da numero uno e pronto per giocare a tennis. Ad Halle non avevo avuto molto tempo per riposare, è andata come è andata, non penso al passato. Mi sento in una condizione mentale ottimale e sono pronto a giocare".
Sinner è poi tornato sulla canzone 'Polvere e Gloria' con Andrea Bocelli : "Nei mesi in cui non ho giocato ho pensato potessi fare un video con Bocelli e ho avuto l'opportunità di conoscerlo. Far parte del video è stato qualcosa di speciale, lui è un artista straordinario e mi è piaciuto conoscere dinamiche diverse da quelle in cui sono di solito. Si tratta di una cosa molto bella che porterò ancora con me, sono onorato di averlo fatto".
Leggi tutto: Sinner: "Panichi e Badio? A volte si prendono strade diverse, niente di eclatante"
(Adnkronos) - Paura per un incendio scoppiato lungo il litorale Domizio, in provincia di Caserta. Le fiamme sono state innescate in una pineta nel territorio di Cellole e, alimentate dal forte vento caldo di oggi, stanno lambendo alcune spiagge di Baia Domizia.
Filmati di turisti e residenti sono stati pubblicati sui social e mostrano il grosso rogo. In tanti si sono rifugiati sui lidi per sfuggire alle fiamme. Sul posto sono arrivati vigili del fuoco e protezione civile per lo spegnimento, oltre alle forze dell'ordine.
Secondo quanto si apprende, le fiamme avrebbero coinvolto parte di uno stabilimento balneare e alcune automobili parcheggiate, avvolte rapidamente dalle fiamme che sta distruggendo la folta vegetazione della zona.
(Adnkronos) - Dalle ore 13:30 circa, i Vigili del Fuoco di Roma sono impegnati con due squadre e due autobotti presso il Comune di Anguillara Sabazia in Via della Marmotta, per un vasto incendio di sterpaglie e colture che minaccia abitazioni civili. Sul posto anche il DOS (Direttore Operazioni di Spegnimento) per valutare l'utilizzo eventuale di un mezzo aereo per estinguere le fiamme.
Leggi tutto: Roma, vasto incendio di sterpaglie ad Anguillara: fuoco minaccia le abitazioni
(Adnkronos) - Sei persone di età compresa tra 15 e 20 anni sono rimaste ferite in una sparatoria avvenuta ieri sera a Nîmes, in Francia. Lo ha reso noto il procuratore della città Cécile Gensac, aggiungendo che cinque persone sono ancora ricoverate in ospedale, tra cui due di 15 e 17 anni, "in condizioni preoccupanti", sebbene "la loro vita non sia più in pericolo".
Leggi tutto: Francia, sparatoria a Nîmes: sei feriti fra i 15 e i 20 anni
(Adnkronos) - E' un weekend di fuoco per l'Italia, con la maggior parte della città colpite da ondate di calore da bollino rosso, come certificato dal bollettino del ministero della Salute. Una situazione difficile che "può accadere in presenza di condizioni ambientali caratterizzate da temperature esageratamente alte, la sudorazione, meccanismo preposto alle dinamiche di regolazione della nostra temperatura corporea, risulti del tutto insufficiente. Per cui temperature elevate, magari associate ad una eccessiva umidità, impediranno al sudore di evaporare con un progressivo incremento del calore corporeo che può talvolta danneggiare organi vitali e il cervello. Ma, pur senza arrivare a questi eccessi estremi, temperature molto alte possono più facilmente provocare astenia, svogliatezza, crampi, malesseri, stordimento e turbe della concentrazione, svenimenti, edemi che, se pure di per sé non gravi, potranno comunque aggravare le condizioni di salute di persone con patologie croniche preesistenti". Lo spiega all'Adnkronos Salute Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione umana dell'Università Lum.
Cosa succede ad un organismo surriscaldato che assume bevande ghiacciate? "Il corteo sintomatologico è quello tipico della cosiddetta ‘congestione’: dolore toracico e sudorazione con conseguente disidratazione che si accompagna a sete, debolezza, vertigini, palpitazioni, ansia montante, secchezza della pelle e delle mucose, crampi muscolari, abbassamento talvolta drammatico della pressione arteriosa", risponde Minelli.
Cosa succede ad un organismo rimasto a lungo esposto all’azione diretta dei raggi solari? "Il quadro clinico dell’insolazione, oltre a causare eritemi o ustioni, si manifesta con crampi muscolari dovuti alla perdita di sodio causata da eccessiva sudorazione. Possono anche comparire edemi - prosegue il medico - soprattutto alle caviglie, a causa della ritenzione di liquidi dovuta a una prolungata vasodilatazione periferica. Inoltre, possono manifestarsi altri sintomi di varia intensità a seconda della gravità della condizione, come sensazione generale di malessere, mal di testa, nausea, vomito e vertigini, fino ad arrivare a stati d’ansia e confusione incontrollabili".
Per rinfrescarsi dalla calura, la doccia: meglio calda o fredda? "Considerando che uno dei meccanismi attraverso cui il corpo umano si rinfresca consiste nel permettere al sangue di avvicinarsi alla superficie della pelle per disperdere il calore, una doccia fredda, causando vasocostrizione e restringendo i vasi sanguigni della pelle, non è il rimedio migliore per abbassare la temperatura corporea. Infatti, dopo una doccia gelida, il corpo tenterà di riscaldarsi facendoci sentire più caldi di prima", sottolinea l'immunologo che consiglia una scelta diversa, "meglio un’immersione o una nuotata in acqua fredda, poiché in questi casi il corpo si raffredda gradualmente. Pertanto, una doccia tiepida o, meglio ancora, un bagno caldo/tiepido, soprattutto prima di dormire, è la scelta più opportuna. Questo metodo aumenta il flusso sanguigno verso la pelle, migliorando la dispersione del calore".
Vacanze in montagna, la soluzione giusta per stare al fresco? "La montagna offre un ambiente benefico per molti, ma potrebbe non essere adatta a chi soffre di patologie cardiache, a causa della difficoltà di affrontare l'altitudine e l'attività fisica associata alle escursioni - avverte Minelli - Inoltre, la minore concentrazione di ossigeno in alta quota potrebbe causare problemi respiratori a persone asmatiche o con broncopneumopatie croniche ostruttive (Bpco). Un altro aspetto da considerare riguarda le persone con fobie o ansie, che potrebbero trovare l'ambiente montano stressante e angosciante, vivendo la vacanza più come un incubo che come un momento di svago".
"Le escursioni in quota dovrebbero essere evitate dalle donne in fase avanzata di gravidanza, poiché l'altitudine può influire negativamente, a causa della rarefazione dell'ossigeno, sia sulla madre che sul feto. Infine, per le persone con problemi di equilibrio o mobilità, magari legati a problemi neurologici, potrebbe essere pericoloso affrontare terreni irregolari e sentieri montani - consiglia l'esperto - Tutti questi rischi potenziali possono essere molto limitati o perfino annullati scegliendo percorsi meno impegnativi, a quote più basse, che offrono comunque un ambiente fresco ma senza rischi".
In sintesi, ci sono "poche regole per difendersi dal caldo: evita di esporti al caldo e al sole diretto; esci di casa solo nelle ore più fresche; assicurati un adeguato ricambio di aria in casa agevolando, ove possibile, la ventilazione naturale; mantieni le stanze fresche schermando, con persiane, tende o tapparelle, le finestre esposte al sole; chiudi le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte); fai bagni e docce frequenti e con acqua tiepida; bevi da 1,5 a 3 litri di acqua durante la giornata; evita alcolici e preferire cibi che contengono molta acqua, come frutta e verdura; uscendo da casa, proteggi gli occhi con occhiali da sole e prevenire scottature con creme solari ad alto fattore protettivo; indossa abiti in fibre naturali (lino o cotone) e indumenti traspiranti, meglio se di colore chiaro; evita l'attività sportiva all'aperto nelle ore più calde", conclude il medico.
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(Adnkronos) - L'estate al mare, in montagna o in agriturismo può riservare incontri ravvicinati e spiacevoli con api, vespe, zanzare e calabroni. "Le punture di questi insetti, generalmente, provocano solo effetti lievi e passeggeri e non devono preoccupare. Tuttavia, è importante saper riconoscere i segnali di una reazione più grave, come lo shock anafilattico, e saper intervenire. Ridurre il rischio di un attacco e proteggersi è possibile: bastano pochi accorgimenti per godersi la natura in sicurezza, anche con i bambini. Solitamente le punture degli insetti più comuni non sono un rischio per la salute. L’incontro ravvicinato con un’ape, una vespa, un calabrone o una formica rossa, per esempio, può lasciare il segno ma si risolve spontaneamente in poco tempo, al massimo in un paio di giorni". A fare il punto sono i medici del sito anti-bufale della Fnomceo, (Federazione nazionale Ordini medici, chirurghi e odontoiatri), 'Dottore ma è vero che...?'.
"Questi insetti colpiscono con il pungiglione collegato a una ghiandola che contiene una sostanza tossica. La loro puntura inietta una piccola dose di veleno nella zona colpita. Di solito, il risultato è gonfiore, arrossamento, prurito e talvolta dolore. Nel caso di vespe, api e calabroni il segno sulla pelle è un rigonfiamento (pomfo) rosso largo circa un centimetro - avvertono i medici - È però importante osservare la cute e verificare che non sia rimasto il pungiglione; può succedere con le punture di api ma non con le vespe. Se si nota, è necessario rimuoverlo immediatamente, così da limitare la fuoriuscita del veleno sottopelle. Si può grattare via con il bordo sottile di un oggetto, come una carta di credito. Successivamente, è importante lavare la ferita con acqua e sapone e poi disinfettarla; il ghiaccio aiuta in caso di gonfiore". Se non si riesce a estrarre il pungiglione, "occorre fare attenzione alla formazione di pus, cisti o ferite più estese. La minuscola lesione sulla pelle causata dalla puntura, infatti, può diventare una porta d’ingresso per ulteriori infezioni; per questo è bene non grattarsi", precisano.
Come si riconosce invece una reazione allergica alla puntura di insetti? "Anche le punture di api e vespe possono causare reazioni allergiche. Queste reazioni variano in base alla gravità. Quando la zona colpita si gonfia o diventa rossa è in corso una lieve allergia. Per trattarla basta una pomata antistaminica o a base di cortisone e non è necessario rivolgersi al medico. Sono rimedi reperibili in farmacia e generalmente sono efficaci quando la reazione è localizzata - ribadiscono - Non bisogna però trascurare sintomi più importanti che possono causare lo shock anafilattico. Il veleno di alcuni insetti è uno dei fattori scatenanti di questa grave forma di allergia che può mettere a rischio la vita. Riconoscerla non è difficile: immediatamente dopo la puntura si hanno un abbassamento della pressione sanguigna e difficoltà respiratorie. In poche parole: ci si sente svenire e si ha molta difficoltà a respirare. Per questo è necessario rivolgersi immediatamente al pronto soccorso oppure chiamare un’ambulanza".
Lo shock anafilattico, o anafilassi, si manifesta con questi disturbi: battito cardiaco accelerato ma debole; orticaria, cioè arrossamento e prurito della pelle; nausea e vomito. Nei casi più acuti: collasso o perdita di coscienza; sudorazione; gonfiore della lingua e della gola.
Se non ho mai avuto reazioni allergiche, dovrei portare sempre con me l’adrenalina? "In effetti, non è un rimedio che ognuno di noi porta con sé in campagna o quando ha in programma un’escursione, e non è nemmeno un trattamento presente in ogni armadietto dei medicinali. Per chi ha già avuto una reazione allergica grave è raccomandato averne almeno una dose - suggeriscono gli esperti - L’adrenalina è disponibile in dispositivi chiamati auto-iniettori, semplici da usare. Dopo l’iniezione la respirazione riprende normalmente e la pressione sanguigna si stabilizza. Questo rimedio non esclude, tuttavia, la consultazione con un medico appena possibile".
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