(Adnkronos) - È stato condannato a 25 anni di carcere, il massimo della pena, Hadi Matar, il 27enne statunitense di origini libanesi riconosciuto colpevole del tentato omicidio dello scrittore anglo-indiano Salman Rushdie, aggredito con un coltello il 12 agosto 2022 durante un evento pubblico a Chautauqua, nello Stato di New York. La sentenza è stata pronunciata oggi dal giudice David W. Foley, al termine di un'udienza durata circa un'ora dal Tribunale della contea di Chautauqua.
Rushdie, 77 anni, era intervenuto a una conferenza letteraria presso un centro culturale quando Matar salì sul palco e lo colpì ripetutamente, causandogli gravi ferite. Lo scrittore, che ha rischiato la vita, è oggi cieco da un occhio e ha riportato danni permanenti a una mano e al volto. Durante la breve dichiarazione concessagli prima della sentenza, Matar ha affermato di considerare Rushdie "un ipocrita e un bullo", motivando così, senza alcun segno di pentimento, il gesto che ha scioccato l'opinione pubblica mondiale. La giuria ha impiegato meno di due ore per raggiungere un verdetto di colpevolezza. La difesa non ha chiamato testimoni, e lo stesso Matar ha scelto di non testimoniare in aula.
L’attacco a Rushdie è avvenuto dopo decenni di minacce rivolte allo scrittore anglo-indiano, da tempo sotto protezione per via della condanna a morte (fatwa) emessa nel 1989 dalla Guida suprema iraniana, l'ayatollah Khomeini, a causa del romanzo "I versetti satanici", pubblicato nel 1988. L'opera, che contiene una rappresentazione romanzata del profeta Maometto, fu considerata blasfema da molti musulmani e provocò violente reazioni in tutto il mondo islamico. Rushdie ha vissuto a lungo sotto scorta e in clandestinità, simbolo globale della libertà d'espressione. L'attacco del 2022 ha riaperto il dibattito sulla violenza fondamentalista e sulla protezione degli intellettuali minacciati per le proprie opere.
A pochi giorni dalla sentenza, il celebre scrittore anglo-indiano tornerà nel Regno Unito per partecipare all'Hay Festival, uno degli appuntamenti culturali più prestigiosi al mondo, che si terrà dal 22 maggio al 1º giugno 2025.
Rushdie ha scelto il palco di Hay-on-Wye, nel Galles, per raccontarsi attraverso "Coltello. Meditazioni dopo un tentato assassinio", il libro scritto dopo l'attentato, e "La città della vittoria", il suo ultimo romanzo, entrambi pubblicati in italiano da Mondadori. "Ma il suo ritorno non è solo letterario: è una dichiarazione di resistenza. È la risposta di un uomo che ha trasformato la violenza in narrazione e la paura in libertà", ha sottolineato la Bbc che ha anticipato la prossima presenza dell'autore al festival.
Sul palco dell'Hay Festival lo scrittore riaffermerà il suo "diritto alla parola", ha annunciato Rushdie. "Ricordo di aver pensato che stavo morendo", ha raccontato lo scrittore. "Per fortuna mi sbagliavo". Con "Coltello" ha trasformato l'attentato in materia letteraria, in un atto di autodifesa morale. "La sua presenza all’Hay Festival è il simbolo di un’intellettualità che non si piega, di una cultura che resiste - ha detto la Bbc - In un mondo segnato da estremismi e intolleranze, Salman Rushdie torna non solo come autore, ma come testimone della forza della parola. La stessa parola che trentacinque anni fa gli ha cambiato la vita. E che oggi, ancora, la salva".
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(Adnkronos) - Carlos Alcaraz vola in finale agli Internazionali d'Italia 2025. Il tennista spagnolo ha battuto oggi, venerdì 16 maggio, Lorenzo Musetti in due set con il punteggio di 6-3, . Ora, nell'ultimo atto del Masters 1000 di Roma, Alcaraz sfiderà il vincente dell'altra semifinale, in programma questa sera, tra Jannik Sinner e Tommy Paul.
La rivincita di Montecarlo, per Lorenzo Musetti, arriva in quello che potrebbe essere il giorno della consacrazione. Perché dopo un inizio di stagione da incorniciare, sublimato dal primo ingresso della carriera in top ten, l'azzurro, che troppe volte si è sentito dire "bravo ma...", sfida il numero tre del mondo, dopo aver eliminato il numero due, per urlare una volta di più che sì, ora è il suo momento. E alla fine, in giornate come queste, chi trovi dall'altra parte della rete conta fino a un certo punto. Poco importa quindi se di fronte c'è quell'Alcaraz che per molti è l'unico a poter insidiare davvero il regno di Jannik Sinner, che è cresciuto nel mito di Nadal e che da Rafa ha ereditato il dominio sulla terra. Oggi, Musetti, lotta con sé stesso e per sé stesso. E, parafrasando il Marco Aurelio di Ridley Scott, per un sogno chiamato Roma.
Se il buongiorno si vede dal mattino, basta il primo game per farsi un'idea della partita che sarà. Musetti entra in campo deciso, spinto da un Centrale sold out, Alcaraz si piazza sulla linea di fondo e difende tutto, giocando sul dritto per non far entrare in ritmo il, meraviglioso, rovescio a una mano di Lorenzo. Forse sarà la tensione, o forse l'adrenalina, ma l'azzurro appare impaziente. Freme, vuole chiudere in fretta i punti, e sbaglia tanto. Carlitos si conquista la prima palla break della partita e la trasforma. Per Lorenzo è la sveglia che serviva. L'azzurro gioca profondo, riesce finalmente a mettere in moto il suo rovescio e si prende tre chance per l'immediato controbreak. Alcaraz le annulla tutte. Per la prima volta in stagione lo spagnolo sta mostrando un livello di tennis che fin qui non era mai riuscito a esprimere.
Carlos aveva allontanato le pressioni del risultato, le voci che in patria accompagnano, come è inevitabile che sia, ogni cosa che fa, ha capito che il campo non è tutto quello che conta. Ma ora Alcaraz sembra tornato il giocatore spietato e bellissimo che abbiamo imparato a conoscere, e ogni game al servizio per Musetti è una battaglia. Lo spagnolo si prende altre due palle break nel quinto gioco, trasforma la seconda con una splendida volée e scappa via. Ma in una partita dai mille volti, Lorenzo reagisce. Al game successivo Carlos sbaglia tanto e l'azzurro ne approfitta rubandogli il servizio. Con il vantaggio avversario che si dimezza l'azzurro prende coraggio, traendo forza ed energia dalla bolgia che lo circonda. Annulla tre break point ad Alcaraz e rimane incollato al set. Poi però è Carlos a sfruttare errori banali, almeno per come aveva abituato il Foro, di Musetti, infilando la seconda palla break a disposizione e prendendosi il primo set 6-3.
Lorenzo guarda il cielo, urla qualcosa che è meglio non ripetere, torna in campo. E per ripartire gli basta un game. Musetti porta il primo gioco ai vantaggi, si prende il primo break del parziale. L'azzurro ruggisce e carica il pubblico, ma continua a sbagliare tanto. Nel gioco successivo concede la chance dell'immediato controbreak, Alcaraz non perdona e il suo "vamos" ammutolisce il Centrale. Lo spagnolo però è discontinuo. Un doppio fallo nel terzo game regala due possibilità per un nuovo break a Musetti, che trasforma la prima con un dritto che si stampa sulla linea. "Lorenzo, Lorenzo!" si alza dalle tribune, sempre più in partita e colorate d'azzurro, anche se col passare delle ore inizia a spuntare qualche macchia arancione 'carota'. Passano i punti, aumenta lo spettacolo. Alcaraz sforna una corta, Musetti gliela restituisce, il Centrale inizia a esultare ma Carlos ci arriva.
Lorenzo allora risponde con un lob, lo spagnolo rincorre e colpisce di rovescio, l'azzurro chiude in volée. Delirio. I decibel aumentano, ogni punto è una lotta senza quartiere. All'ottavo game Alcaraz firma due risposte capolavoro con il dritto e piazza il break che pareggia i conti. Musetti è nervoso. Spacca la racchetta, scaglia una pallina in tribuna e subisce un punto di penalità. È la fotografia di una giornata che aveva sognato diversa. Lorenzo annulla due match point e riesce a portare il set al tie break, ma la sensazione è che un po' di magia si sia persa. Carlos vola subito sul 4-1 e chiude i giochi prendendosi il secondo parziale 7-6 e volando in finale. Musetti alza il braccio, se ne va a un passo dal sogno. Ma la consacrazione è solo rimandata. (di Simone Cesarei)
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(Adnkronos) - Mediaset ha annunciato oggi il rinnovo e l’allungamento del contratto con Gerry Scotti. La notizia è stata accompagnata da una dichiarazione dell’amministratore delegato Pier Silvio Berlusconi: “Caro Gerry, sei un grande. Artisticamente e umanamente. Insieme continueremo a fare grandi cose e nuovi prodotti. Grazie per tutto il tuo lavoro, sei un vero pilastro della nostra televisione, della nostra Mediaset”.
Secondo quanto comunicato dal gruppo, il conduttore sarà coinvolto anche nello sviluppo e nella realizzazione di nuovi progetti editoriali per Canale 5. La collaborazione si concentrerà in particolare sui prossimi impegni a partire dal prossimo autunno.
Per dedicarsi a queste nuove attività, Mediaset e Gerry Scotti, in accordo con Fascino, hanno deciso di interrompere la partecipazione del conduttore a "Tu sì que vales". Una scelta, si legge nel comunicato, presa “pur con grande rammarico” da parte di Scotti. In questi anni, il conduttore ha fatto parte del cast del programma accanto a Maria De Filippi, Sabrina Ferilli, Luciana Littizzetto e Rudy Zerbi.
Mediaset sottolinea infine che il talento e l’esperienza di Scotti continueranno a rappresentare una risorsa per la rete ammiraglia.
(Adnkronos) - Un traguardo che sa di festa, entusiasmo e consapevolezza: RadioSapore, la web radio educativa di Dussmann Service, ha celebrato l’8 maggio il primo RadioSapore Day, toccando quota 200 puntate trasmesse. Un’occasione simbolica per accendere i riflettori su un progetto che in poco più di un anno è riuscito a entrare nelle abitudini mattutine di migliaia di bambini in tutta Italia, portando educazione alimentare e ambientale direttamente nelle case e nelle scuole. Nata nel 2024 con il sostegno di Dussmann Service – azienda leader nella ristorazione scolastica con oltre 20 milioni di pasti serviti ogni anno – RadioSapore è molto più di una trasmissione radiofonica: è uno strumento innovativo, quotidiano e divertente per insegnare a mangiare bene, rispettare l’ambiente e scoprire il mondo con occhi curiosi e consapevoli.
Ogni mattina alle 7:30, dal lunedì al venerdì, mentre i bambini fanno colazione o si preparano per andare a scuola, RadioSapore va in onda con contenuti sempre nuovi: dalle puntate dedicate all’acqua come risorsa preziosa, al riciclo, fino all’importanza della frutta di stagione e alla costruzione di pasti equilibrati. Il tutto raccontato attraverso i personaggi ormai amatissimi del programma: il cuoco Gustoso Gino, l’eclettico Professor Naturalis, e l’intramontabile Nonno Guglielmo, che animano ogni episodio tra racconti, giochi e quiz educativi come “Trova il frutto nascosto”.
Ma il progetto non vive solo in radio. RadioSapore è entrata fisicamente nelle scuole, come dimostrano le iniziative più recenti ad Anzio, dove dal 15 al 18 aprile l’educatore Davide Spina ha visitato le classi dell’infanzia e della primaria per presentare il palinsesto della radio direttamente agli alunni e agli insegnanti. Cinque minuti per classe, bastano a far sorridere, incuriosire e coinvolgere. E a ogni bambino, un piccolo gadget e le istruzioni per continuare ad ascoltare anche a casa.
Dussmann porta RadioSapore anche nelle scuole dei comuni in cui gestisce la refezione scolastica – come Vimodrone, Cormano, Gorgonzola, Lainate, Parabiago, Melzo, Paderno Dugnano e molti altri – all’interno di un più ampio programma educativo che si distingue per completezza e innovazione. Oltre alle puntate radiofoniche, gli studenti e le famiglie possono infatti contare su una serie di strumenti integrati: gli e-book firmati dalla dietista Verdiana Ramina, pensati per accompagnare i genitori nell’educazione alimentare dei figli; una rete di laboratori didattici sul gusto, la salute e l’inclusione; iniziative contro lo spreco alimentare, come il programma Doggy Bag, che consente ai bambini di portare a casa il pane, la frutta o altri alimenti non consumati in mensa.
“Fare ristorazione scolastica significa anche educare. Con RadioSapore accompagniamo i bambini in un viaggio quotidiano verso il benessere, la sostenibilità e il rispetto per il cibo”, afferma Francesco Garrubba, Direttore Filiale Scolastica di Dussmann Italy. “Le 200 puntate sono solo l’inizio: continueremo a crescere, scuola dopo scuola, voce dopo voce”.
Il RadioSapore Day dell’8 maggio è stato celebrato in diverse scuole con ascolti collettivi, attività ispirate ai temi della radio e momenti di confronto tra bambini e insegnanti. Un piccolo evento nazionale che ha già tutte le caratteristiche per diventare un appuntamento fisso nel calendario dell’educazione alimentare in Itali
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(Adnkronos) - Alberto Trentini ha sentito dal carcere nelle scorse ore i suoi familiari in un breve colloquio telefonico, il primo da quando si erano perse le sue tracce. A quanto si apprende, il cooperante italiano arrestato in Venezuela il 15 novembre scorso avrebbe rassicurato sulle sue condizioni di salute.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni lo scorso aprile aveva telefonato alla madre di Trentini e aveva assicurato alla famiglia l’impegno del governo sul caso.
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(Adnkronos) - Warner Bros Discovery non presenterà una manifestazione d'interesse per l'organizzazione del festival di Sanremo. A quanto apprende l'Adnkronos, il gruppo statunitense, dopo un'attenta valutazione, ha deciso di non partecipare al bando indetto dal comune di Sanremo per la gara di affidamento dell'organizzazione della kermesse. Il primo passo per la partecipazione alla gara sarebbe stata proprio la manifestazione d'interesse, il cui termine è fissato per il 19 maggio.
Nei giorni scorsi la Rai aveva già annunciato invece la presentazione della sua manifestazione d'interesse. Per motivi di tempistiche. Il termine per la manifestazione d'interesse, infatti, precede la data del 22 maggio, giorno in cui è attesa la decisione del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Rai contro la sentenza del Tar della Liguria che ha dichiarato illegittimo l'affidamento diretto dell'organizzazione del festival dal Comune alla Rai. Se il ricorso non dovesse essere accolto, la Rai vuole avere la possibilità, naturalmente, di partecipare alla gara.
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(Adnkronos) - "Bruce Springsteen è un imbecille sopravvalutato". Firmato, Donald Trump. Il presidente degli Stati Uniti dedica un post 'poco presidenziale' al rocker, da sempre schierato con i democratici e sostenitore prima di Joe Biden e Kamala Harris prima delle elezioni 2024. "Vedo che Bruce Springsteen, altamente sopravvalutato, va in un Paese straniero a parlare male del Presidente degli Stati Uniti. Non mi è mai piaciuto, non mi è mai piaciuta la sua musica, né le sue politiche di sinistra radicale. Cosa più importante, non ha talento", scrive Trump sul social Truth.
"E' solo un imbecille", per tradurre in maniera soft il termine 'jerk' (l'equivalente di 'stronzo'), "invadente e odioso. Ha sostenuto in maniera dichiarata il corrotto Joe Biden, uno stupido mentalmente incapace nonché il nostro peggior presidente di sempre che ha quasi distrutto il nostro Paese. Se non fossi stato eletto, gli Stati Uniti sarebbero spariti", prosegue Trump.
"Joe l'addormentato non aveva la minima idea di cosa stesse facendo, ma Springsteen è totalmente stupido e non riusciva a capire cosa stesse succedendo, o forse sì (il che è ancora peggio!)? Questo rocker essiccato come una prugna (la sua pelle è tutta atrofizzata!) dovrebbe tenere la bocca chiusa finché non torna nel Paese. Poi vedremo tutti come andrà a finire per lui!", chiosa Trump con tono minaccioso.
Il presidente americano dedica un post, più breve ma altrettanto duro, ad un'altra star: "Taylor Swift non è più 'hot' da quando ho detto 'Odio Taylor Swift'", scrive. Tra l'artista e il tycoon non corre buon sangue: i due se le danno di santa ragione, a colpi di dichiarazioni pubbliche, dal 2018, anno del primo mandato di Trump. Lo scorso febbraio la cantante è stata fischiata al Super Bowl quando è apparsa sui maxi-schermi presenti nello stadio. La pop star era lì per sostenere il compagno Travis Kelce e i suoi Kansas City Chiefs, che hanno perso contro i Philadelphia Eagles. "L’unica ad aver avuto una serata più difficile dei Kansas City Chiefs è stata Taylor Swift. È stata cacciata dai fischi dello stadio. Il 'Make America Great Again' non perdona", aveva scritto Trump in un post su Truth contro la celebre cantante, che aveva espresso il suo sostegno alla democratica Kamala Harris nei mesi precedenti alle ultime elezioni.
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(Adnkronos) - A poco più di un anno dalla presentazione del progetto 'Mission to Kiev', nato per offrire un percorso terapeutico ai feriti di guerra ucraini, al congresso della Società italiana di Medicina estetica (Sime 2025) a Roma il dottor Yehor Kolodchenko di Kiev, ha illustrato i primi risultati nella cura di pazienti straziati da cicatrici devastanti con la metodologia Biodermogenesi di RigeneraDerma. Lo studio preliminare - pubblicato su 'PubMed' - ha preso in considerazione 67 pazienti (15 bambini, 26 donne e 26 uomini) e ha riscontrato dopo il trattamento con "esito positivo, estetico e funzionale". Secondo la Un Human Rights Office, tra febbraio 2022 e il 31 dicembre 2024, sono rimasti feriti almeno 28.382 civili, tra cui 1.833 bambini, ma si teme che i dati reali siano molto più alti. Dai pochi studi esistenti, le principali ferite sono da ustione, conseguenza del fatto che l'aria intorno alle esplosioni diventa rovente per un raggio di decine di metri e tutti coloro che vengono coinvolti da tali onde d'urto termiche sono esposti a lesioni a mani, volto e collo, ovvero le parti generalmente non coperte dall’abbigliamento.
Da RigeneraDerma è nato Mission to Kiev. Il progetto RigeneraDerma, nato per curare gratuitamente le cicatrici delle donne vittime di violenza, è stato esteso, sempre pro bono, anche a militari e civili feriti nel corso della guerra d'Ucraina, confermando l'attenzione da sempre dimostrata verso pazienti particolarmente deboli, verso i quali la medicina non è riuscita ad offrire cure significative. Troppo spesso i feriti di guerra sono stati abbandonati a loro stessi, con problemi di relazione causati proprio dalle cicatrici, talvolta deturpanti, e molte volte impossibilitati a rientrare nel mondo del lavoro, perdendo di conseguenza la propria indipendenza economica. Mission to Kiev è nato da un’idea di Maurizio Busoni, professore presso il Master di Medicina Estetica delle Università di Barcellona e Camerino. Il progetto si avvale del Patrocinio dell’Università di Verona con la collaborazione del professor Andrea Sbarbati e dell’ingegner Sheila Veronese, del professor Francesco D'Andrea dell'Università Federico II di Napoli, del dottor Yehor Kolodchenko, president of Association of Laser Medicine and Cosmetology di Kyiv, Ucraina.
RigeneraDerma "ha accumulato esperienze estremamente positive nella terapia delle ustioni e delle cicatrici in genere, grazie all’utilizzo della metodologia Biodermogenesi, e questo ha permesso di sviluppare dei protocolli terapeutici per le cicatrici di guerra, generalmente più complesse rispetto a lesioni simili maturate in ambiente civile - riporta la nota dell'azienda - Questo a causa dei composti chimici abbinati ai proiettili e agli esplosivi destinati ad aggredire la pelle in un secondo tempo, causando ulteriori lesioni di estrema gravità. Per capire la portata di tali danni progressivi è sufficiente sapere che molto spesso gli amputati di guerra devono subire una seconda amputazione sul tessuto che si riteneva sano nel corso del primo intervento chirurgico.
"Nonostante la storia dell'umanità sia scandita dalle guerre, sino ad oggi nessuno si è preoccupato di curare le cicatrici dei feriti sopravvissuti, - sottolinea Maurizio Busoni -. Attualmente non esiste un protocollo terapeutico convalidato, né una scala di valutazione del danno determinato da tali cicatrici. Pertanto siamo partiti dallo studio delle cicatrici di guerra e delle loro conseguenze, quali ad esempio dermatiti gravi e talvolta croniche o devastanti forme di tumore cutaneo, come le ulcere di Marjolin, che si possono manifestare anche 30 anni dopo la ferita. Questo ha permesso di sviluppare una scala di valutazione delle cicatrici di guerra che abbiamo denominato Powasas (Patient and Observer WAr Scar Assessment Scale), che è stata adottata per Mission to Kiev e ha permesso di determinare la gravità delle lesioni e successivamente di valutare i miglioramenti apportati».
La scala Powasas è stata sviluppata da Maurizio Busoni e d Yehor Kolodchenko, che ne ha validato i contenuti sulla base delle proprie esperienze maturate nella cura delle cicatrici di guerra nel corso degli ultimi 14 mesi. Tale scala di valutazione offre, quindi, una chiave di lettura effettiva dei livelli di complicazione delle cicatrici di guerra e sarà destinata ad una pubblicazione su una rivista scientifica ad elevato impact factor.
"I risultati ottenuti, che saranno oggetto di una specifica pubblicazione, che permetterà di condividere il protocollo terapeutico a favore di feriti coinvolti in conflitti locali che continuano a causare vittime. In base al rapporto della ong Armed Conflict Location and Event Data (Acled), che mappa i conflitti in tutte le regioni del mondo, vi sono guerre in corso in: Ucraina, Israele, Gaza, Cisgiordania, Libano, Sudan e Yemen e conflitti locali di diversa intensità che coinvolgono l’intero Sahel africano, la Siria e Haiti, mentre sta salendo la tensione tra India e Pakistan ed in Messico e Colombia la guerriglia per il contrasto ed il controllo della produzione e la distribuzione di cocaina sta assumendo i connotati di scontro armato vero e proprio tra bande organizzate e gli eserciti nazionali. Purtroppo, nell’ottica di tutti i conflitti esistenti, l’esperienza di Yehor Kolodchenko è destinata ad assumere un rilievo sempre più importante, rappresentando la prima terapia la cui efficacia è stata documentata e validata", prosegue la nota.
"Come medico, apprezzo molto il trattamento delle cicatrici con Biodermogenesi nei nostri pazienti che hanno subito ustioni e lesioni da esplosione e da combattimento, poiché è completamente indolore, non traumatico e non invasivo, - afferma il dottor Kolodchenko -. È privo di tempi morti e migliora davvero la condizione della pelle, riduce le contratture senza effetti collaterali o restrizioni dei pazienti, a differenza delle diffuse tecniche di ablazione laser. Inoltre, al momento, mancano pubblicazioni sul trattamento delle cicatrici di guerra con Energy Based Device".
"Sono molto soddisfatto dei dati raccolti in Ucraina dal Dottor Kolodchenko e dai suoi colleghi che hanno aderito con entusiasmo al progetto Mission to Kiev - afferma Busoni -. Realizzare per primi un protocollo terapeutico per le cicatrici di guerra era una sfida che mi ha reso difficile dormire, sia per la difficoltà di tali cicatrici, sia perché non volevo illudere i pazienti, già provati dalla vita, di poter ottenere dei miglioramenti che non si sarebbero poi realizzati. Oggi sappiamo che anche le componenti chimiche che rendono così complesse queste cicatrici possono essere gestite con successo e che possiamo veramente contribuire a migliorare la qualità della vita di tante persone, al momento in Ucraina ma in futuro anche negli altri teatri di guerra purtroppo presenti in tanti Paesi del mondo. Il rapporto di Ohchr del 31 dicembre 2024 parlava di 1.833 bambini rimasti feriti in Ucraina. Sapere che oggi possiamo aiutarli a ritrovare il sorriso è la più grande soddisfazione per coloro che lavorano nell’ambito della medicina".
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(Adnkronos) - Dopo una diagnosi di cancro al seno, "4 donne su 10 non ricevono abbastanza informazioni" sulla probabilità di recidiva, "9 su 10 si rivolgono a internet per ricercarle, esponendosi al rischio di raccogliere informazioni distorte che portano ad un allontanamento dell'aderenza alle cure. Il nostro appello va al medico affinché abbia una relazione continua con la propria paziente, in modo completo, e che sia in grado di mettere la persona in condizione di ricevere tutto quello che serve per la propria cura". Lo ha detto all’Adnkronos Rosanna D’Antona, presidente Europa Donna Italia, commentando la ricerca condotta su oltre 170 pazienti insieme ad Iqvia, specializzata nei servizi di ricerca clinica in ambito healthcare, e con il sostegno di Novartis Italia presentata oggi a Milano in occasione del lancio della campagna #PronteAPrevenire, promossa dalla farmaceutica e realizzata in collaborazione con Europa Donna Italia, Andos, IncontraDonna e Salute Donna Odv.
La campagna, pensata per fornire strumenti e informazioni utili alla gestione consapevole del rischio di recidiva, si inserisce nell’ambito del progetto editoriale 'È tempo di vita', incarna l'obiettivo dell’associazione: fare rete tra le associazioni di pazienti. Nata "circa 30 anni fa, da un'idea del professor Veronesi e presente oggi in 47 paesi d’Europa - racconta la presidente - Europa Donna Italia si collega sul territorio nazionale con 190 associazioni che svolgono attività di caregiving, ma anche di informazione costante con le pazienti affinché aderiscano alle cure, per esempio dopo gli interventi, per evitare il rischio di recidiva", conclude.
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(Adnkronos) - Con il 63,24% la figura del sindaco è quella con il gradimento più alto per gli italiani, seguita dal presidente di Regione con il 47,13% e dal ministro con il 26,38%. E’ quanto emerge dal rapporto Human Index - l’esclusivo indicatore di convergenza che unisce e sintetizza i dati delle ricerche demoscopiche e quelli del web e social listening – sulla percezione istituzionale e le priorità dei cittadini, realizzato da Vis Factor, società leader a livello nazionale nella consulenza strategica istituzionale e aziendale, in collaborazione con l’istituto sondaggistico Emg Different, presentato nell’ambito della XIV assemblea nazionale Anci Giovani in corso a Palermo.
In base al rapporto il decoro urbano (22,3%), i trasporti pubblici e la mobilità (19,11%) e la sicurezza (17,8%) sono i tre temi prioritari per i cittadini e si aspettano dai comuni soluzioni e interventi. A seguire ambiente e rifiuti (12,10%), sviluppo del territorio (8,07%), istruzione (6,08%), sanità territoriale (6,01%), cultura e spazi aggregativi (4,30%), servizi sociali (2,22%) ed economia locale (1,98%).
Cambia la classifica invece guardando al sentiment relativo alle priorità, ovvero alla percezione delle tematiche e alle relative aspettative di soluzioni. La top tre dei temi con sentiment positivo è così composta: cultura e spazi aggregativi (54,53%), istruzione (49,63%) e sviluppo del territorio (43,14%). La top tre invece dei temi con sentiment negativo è: sicurezza (79,91%), sanità territoriale (71,76%) e decoro urbano (70.90%).
Leggi tutto: Il sindaco la figura istituzionale con il gradimento più alto: analisi Vis Factor
(Adnkronos) - Come sta evolvendo il rapporto degli italiani con la cucina nell'era della digitalizzazione? Quali sono le tendenze emergenti che ridefiniscono le abitudini alimentari nel nostro Paese? La nuova indagine 'Cucinare oggi: tra tradizione, sperimentazione e desiderio di semplificazione', commissionata da Vorwerk Italia ad AstraRicerche nell'aprile 2025, offre un quadro dettagliato analizzando un campione rappresentativo di oltre 1000 italiani tra i 25 e i 65 anni. L'indagine rivela che per gli italiani contemporanei il cibo rappresenta innanzitutto una fonte di piacere (29,9%), seguito da un veicolo di benessere e salute (24,1%) e un importante momento di condivisione sociale (21,8%). La tradizione culinaria mantiene un ruolo rilevante (16,7%), mentre si fa strada un approccio più ludico e personale all'esperienza gastronomica (7,6% cita il divertimento).
L'analisi di genere evidenzia differenze significative: il piacere di cucinare è più accentuato tra gli uomini (34% contro il 26% delle donne), con picchi particolarmente elevati (45%) nella fascia 35-44 anni. Le donne, invece, tendono a valorizzare maggiormente la dimensione relazionale dell'esperienza culinaria (25% contro 18% degli uomini). Uno degli aspetti più significativi emersi dalla ricerca condotta da AstraRicerche è il forte legame con la tradizione culinaria, particolarmente evidenziato dalle generazioni più giovani. Secondo i ricercatori, il 21% degli intervistati tra i 25 e i 44 anni associa il cibo alla tradizione, un dato che sottolinea come i Millennials e la generazione Z stiano riscoprendo e valorizzando il patrimonio gastronomico italiano.
“La cucina e il nostro rapporto con essa - afferma Giovanni Rainoldi, Consumer Insight Manager di Vorwerk Italia - rappresentano una fonte interessantissima attraverso la quale osservare la nostra società. L’ascolto delle persone è intrinseco nell’attività della nostra azienda, dalle nostre incaricate a contatto con i clienti quotidianamente fino all’analisi dei bisogni e della soddisfazione delle persone di cui questa collaborazione con AstraRicerche ne è esempio”.
Nonostante l'accelerazione dei ritmi di vita contemporanei, la passione per la cucina non solo resiste ma si rafforza: il 69% degli italiani dichiara di amare dedicare tempo alla preparazione dei pasti e il 59% si considera competente ai fornelli. Emerge con forza la dimensione terapeutica dell'esperienza in cucina: per il 61% degli intervistati, cucinare rappresenta un momento di relax e decompressione dallo stress quotidiano. La cucina conferma inoltre la sua centralità come spazio di relazione interpersonale: oltre l'80% degli italiani considera il pasto un momento fondamentale di connessione con famiglia e amici. Il pranzo domenicale, emblema della tradizione gastronomica nazionale, conserva la sua importanza rituale per due italiani su tre, con percentuali che raggiungono il 76% nelle regioni meridionali.
L'indagine documenta una significativa trasformazione nelle abitudini alimentari degli italiani: il 67,6% ha modificato orari e modalità dei pasti rispetto al passato, privilegiando una maggiore flessibilità (44,9%) in linea con i cambiamenti degli stili di vita. Sebbene il 60% continui a consumare i pasti a casa quotidianamente, emerge un quadro di crescente mobilità alimentare: il 55% mangia fuori almeno una volta a settimana, principalmente per ragioni professionali. Il food delivery è ormai parte integrante delle abitudini alimentari per oltre il 30% degli intervistati, che vi ricorre con cadenza settimanale, con una frequenza che si è stabilizzata negli ultimi anni per il 52,4%. Tuttavia, i ricercatori evidenziano anche come il 34,7% degli intervistati dichiara di aver ridotto il ricorso al delivery.
La diffusione del lavoro agile ha avuto un impatto significativo sulle routine alimentari degli italiani: il 35% dichiara di mangiare in modo più sano grazie alla flessibilità lavorativa, il 23% dedica più tempo alla cucina, mentre il 21,8% sperimenta maggiormente con nuove ricette. Particolarmente rilevante l'impatto sui giovani professionisti: tra gli uomini under 35, quasi uno su due (46%) afferma di aver incrementato il tempo dedicato alle preparazioni culinarie grazie alla possibilità di lavorare da casa, ridefinendo il rapporto tra sfera professionale e domestica. Il 69 % degli italiani vive oggi la cucina come un'opportunità di esplorazione e scoperta gastronomica. Tra le tendenze emergenti, spiccano le ricette 'svuotafrigo' che soddisfano il 61,4% degli intervistati, rivelando una crescente attenzione alla sostenibilità e alla riduzione degli sprechi alimentari, mentre il 32,2% si cimenta nella riproduzione domestica di piatti etnici assaggiati al ristorante.
La consapevolezza alimentare guida molte delle scelte in cucina: l'80% cucina per mangiare in modo più sano, mentre il 77,4% lo fa per preservare i valori nutritivi degli alimenti. Si diffonde anche la pianificazione settimanale dei pasti, adottata dal 21% degli intervistati, con percentuali che raggiungono il 41% tra le donne nella fascia 25-34 anni, evidenziando una crescente attenzione all'organizzazione e all'efficienza domestica.
“Gli italiani - conclude Rainoldi - mettono in luce un crescente investimento in cucina, dalla preparazione alla fruizione dei pasti ed è interessante notare come emerga un panorama di esperienze ed esigenze diverse, che solo superficialmente possono apparire in contrapposizione”.
L'indagine evidenzia anche l'importanza crescente della dimensione estetica dell'esperienza culinaria: il 60,2% degli italiani considera importante l'impiattamento, con percentuali che salgono al 68% per gli uomini nella fascia 35-44 anni, più influenzata dalla cultura visuale dei social media. Un dato sorprendente emerge dall'analisi delle abitudini di condivisione: più che alla pubblicazione sui social network (praticata solo dal 17,8%), gli italiani preferiscono una condivisione più intima e personale delle loro creazioni culinarie, con il 27,3% che invia fotografie dei piatti ad amici e familiari attraverso messaggistica privata. Nonostante l'entusiasmo diffuso, l'attività culinaria presenta ancora delle sfide quotidiane: il 66,6% degli italiani cerca costantemente ispirazione per piatti appetitosi e accessibili. Le fonti principali di questa ispirazione restano la tradizione familiare (48,1%), seguita dai social network (33,4%, con picchi tra i 25-34enni) e dai programmi televisivi dedicati alla cucina (33,1%).
La semplificazione emerge come un'esigenza sempre più diffusa nell'attuale contesto socioeconomico: il 47,2% degli intervistati cerca soluzioni per cucinare bene in minor tempo. Un italiano su quattro (26%) lamenta la necessità di troppi strumenti per determinate preparazioni, mentre il 36% vorrebbe poter adattare più facilmente le ricette alle proprie esigenze alimentari. I dati dell'indagine delineano l'emergere di un nuovo modello di cucina domestica in Italia, caratterizzato da maggiore consapevolezza, flessibilità e attenzione al benessere. Questi trend suggeriscono una crescita del mercato per prodotti e servizi che facilitano la preparazione di cibi sani, riducono gli sprechi alimentari e ottimizzano i tempi di preparazione, mantenendo al contempo un forte legame con la tradizione gastronomica italiana.
L'analisi condotta mostra come la cucina italiana del 2025 stia evolvendo verso un paradigma che integra innovazione tecnologica e tradizione culturale, efficienza e piacere, individualità e condivisione, confermando la centralità dell'esperienza culinaria nell'identità culturale e nelle abitudini quotidiane degli italiani contemporanei.
E' in questo scenario in continua trasformazione che si inserisce il nuovo Bimby, l’evoluzione del celebre robot da cucina multifunzione di Vorwerk. Con oltre 40 anni di storia accanto agli italiani, Bimby ha saputo evolversi in un vero sous-chef domestico, capace di adattarsi alle esigenze della cucina contemporanea. Semplice da usare e tecnologicamente avanzato il nuovo modello unisce un design elegante e compatto, un’interfaccia intuitiva e un display immersivo. La connessione ancora più fluida con le oltre 100.000 ricette disponibili su Cookidoo lo rende uno strumento potente e versatile, pensato per chi cerca performance e stile in un unico elettrodomestico.
Svolge il lavoro di 20 elettrodomestici in uno solo, semplificando con efficienza le operazioni più complesse e lasciando spazio alla creatività. Che si tratti di piatti della tradizione o di nuove sperimentazioni, di cucinare per sé o per gli altri, per chi è esperto o alle prime armi, Bimby è l’alleato ideale per vivere la cucina, oggi e domani, come uno spazio personale, creativo e autentico.
(Adnkronos) - Diffusa oggi, venerdì 16 maggio, dal Vaticano la foto ufficiale di Papa Leone XIV. Si tratta di una immagine sorridente, nella quale il Pontefice indossa il tradizionale abito bianco papale e la croce pettorale dorata.
In basso, accanto allo stemma pontificio, la firma autografa Leo P.P. XIV. La nuova immagine sarà esposta nelle sedi ufficiali e distribuita a livello internazionale.
Leggi tutto: Leone XIV, ecco la foto ufficiale con l'abito bianco e la croce pettorale dorata - Foto