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Usa, migranti terrorizzati dai raid di Trump: calano i consumi di importanti brand

12 Giugno 2025
Polizia a Los Angeles (Afp)

(Adnkronos) - Il clima di terrore e di incertezza che le deportazioni di Donald Trump hanno imposto nelle comunità ispaniche di tutta l'America stanno avendo anche un effetto negativo sui consumi nel Paese. E' quanto scrive oggi il Wall Street Journal registrando come alcuni importanti brand, tra i quali Coca-Cola che da tempo è impegnata a far crescere le vendite in un gruppo cruciale come gli ispanici, stanno avendo importanti cali nelle vendite.  

Molti 'latinos', anche quelli che hanno i documenti in regola, nelle ultime settimane stanno evitando di uscire per fare la spesa, andare a mangiare fuori nel timore di incappare nelle crescenti retate della 'migra', come gli ispanici chiamano il temuto Ice, la polizia per l'immigrazione. Senza contare che molti hanno perso i lavori che svolgevano, in particolare nel settore dell'edilizia, sempre a causa dei raid, e quindi hanno perso potere di acquisto. La tendenza è aumentata in modo drastico negli ultimi giorni, con i raid dell'Ice a Los Angeles, le conseguenti proteste e l'invio da parte di Trump di Guardia Nazionale e Marines.  

Questo si sta riflettendo, scrive il giornale economico e conservatore americano, sui consumi, con la Coca-Cola, per esempio, che ha registrato un calo del 3% delle vendite in Nord America nel primo trimestre dell'anno, in parte a causa della diminuzione dei consumatori ispanici, secondo i vertici dell'azienda. Ma anche altri brand, tra i quali alcuni orientati al mercato ispanico, come Constellation, produttore della birra Modelo, o le catene come El Pollo Loco, negli ultimi mesi hanno detto agli investitori che la minore spesa da parte degli ispanici sta colpendo negativamente le loro vendite.  

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Moschella (Polizia Stato): "Screening seno atto di amore e responsabilità"

12 Giugno 2025
Clementina Moschella, dirigente generale medico Polizia di Stato e direttore centrale di Sanità Dipartimento Pubblica sicurezza

(Adnkronos) - "Dal punto di vista scientifico, l'età di diagnosi del tumore alla mammella si è molto abbassata. La campagna 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' promossa dalla Polizia di Stato lo scorso anno è stata molto proficua, pertanto si è ritenuto necessario riproporla, anche perché l'unico strumento valido ed efficace che noi abbiamo a disposizione per curare questa malattia in maniera ottimale è attuare una prevenzione efficace. La diagnosi precoce è molto importante e i dati lo dimostrano: l'87% delle donne a cui è stato diagnosticato precocemente il tumore al seno hanno avuto una risoluzione buona della malattia". Lo ha detto Clementina Moschella, dirigente generale medico Polizia di Stato e direttore centrale di Sanità Dipartimento Pubblica sicurezza, alla presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione", il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al Seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.  

La diagnosi precoce "è importantissima - ha evidenziato Moschella - ma la cultura della prevenzione deve essere un modo di vivere, un pensiero costante che ci accompagna e che non è solo occasione durante la campagna di screening, ma deve essere strutturato nella nostra vita, deve essere parte del nostro vivere quotidiano, perché lo screening è un atto di responsabilità, oltre che un atto d'amore verso noi stesse, verso le nostre famiglie, ma anche verso la società".  

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La luna delle fragole e i nuraghi, 'una connessione millenaria'

12 Giugno 2025
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L'evento nella notte tra l'11 e il 12 giugno
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Faro di Mangiabarche primo tra i Luoghi del cuore del Fai

12 Giugno 2025
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Secondo il museo Cano di Oliena, terza chiesa S. Croce a Bosa
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La rinata Provincia Gallura Nord Est Sardegna diventa operativa

12 Giugno 2025
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Strade e scuole le priorità della nuova amministrazione
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Bio International Convention, l'avanguardia italiana a Boston

12 Giugno 2025
(Inaugurazione dell

(Adnkronos) - Dalle soluzioni biomediche d'avanguardia per i test farmacologici a quelle tecnologiche come i 'digital twin', gemelli digitali che riducono i tempi della ricerca preclinica, ma anche le opportunità di investimento per i colossi mondiali del settore sugli ecosistemi territoriali e le reti di ricerca nazionali. Si presenta così l'Italia alla Bio International Convention 2025, in programma a Boston dal 16 al 19 giugno, che attende 20mila professionisti da oltre 60 Paesi del mondo, punto di riferimento globale per l'intera filiera biotech. Una missione - organizzata dall'Ice, Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, insieme al ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale e al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il supporto di Farmindustria, Federchimica Assobiotec e Invitalia - che riunisce aziende leader di mercato e imprese innovative, accanto a cluster regionali, enti di ricerca, parchi scientifici e agenzie di attrazione investimenti, offrendo un quadro composto di tecnologie d'avanguardia e opportunità territoriali per partnership industriali e di ricerca e sviluppo.  

"La presenza italiana alla Bio di Boston è il risultato di un impegno che da anni vede Agenzia Ice promuovere un sistema integrato di competenze scientifiche, infrastrutture di ricerca e filiere industriali ad alto contenuto tecnologico - afferma Erica Di Giovancarlo, direttore Ufficio Ice di New York e coordinatrice Rete uffici in Usa di Agenzia Ice - Fare squadra all'interno di un unico padiglione nazionale consente alle imprese italiane di mostrare ai partner internazionali l'intero percorso che va dall'idea alla produzione, sostenuto da un importante bacino di talenti e da un comparto manifatturiero che detiene il 23% del valore Cdmo europeo (sviluppo e produzione conto terzi). Grazie alle opportunità offerte dagli enti locali e all'esperienza maturata dall'industria, l'Italia si conferma un luogo ideale dove sviluppare, testare e scalare soluzioni biotech, con l'innovazione come principale volano di crescita per il Paese e per i player globali che scelgono di investire sul nostro territorio". 

L'Italia è "una potenza esportatrice, costantemente tra i primi 10 esportatori a livello globale, ma non molti sanno che il settore farmaceutico è tra queste prime esportazioni - osserva il direttore generale del ministero degli Affari esteri, Mauro Battocchi - Questo risultato sarebbe impensabile senza solide basi scientifiche, di R&S e produttive. Il Global Biotech Montalcini Tour ha anche l'obiettivo di portare una nuova e più aggiornata narrazione dell'Italia, in particolare nel settore Life Science". Aggiunge il responsabile Innovazione tecnologica e startup del ministero degli Affari esteri, Massimo Carnelos: "Sostenendo le nostre aziende biotecnologiche emergenti nella loro espansione globale, il Maeci e l'Agenzia Ice stanno dalla parte dei nostri imprenditori high-tech e delle loro tecnologie avanzate nel campo delle scienze della vita e delle biotecnologie. L'Italia ha molto da offrire e di cui sorprendersi, ma purtroppo non è abbastanza valorizzata. Siamo qui alla Bio Usa per raccontare e mostrare una storia diversa". 

L'Italia è un attore di primo piano in Europa nel settore biotech: la filiera delle scienze della vita genera l'11% del Pil nazionale e l'industria farmaceutica conta 770 siti produttivi, numero che posiziona il Paese al secondo posto nell'Ue. Sul fronte dei servizi industriali, l'Italia è prima in Europa per valore della manifattura Cdmo (terzisti che si occupano sia della fase di sviluppo che della produzione), pari a 3,6 miliardi di euro, il 23% del totale Ue. Le esportazioni di farmaci e prodotti biotech italiani verso il resto del mondo hanno superato 52 miliardi di euro nel 2024, registrando la crescita più rapida tra le grandi economie europee nell'ultimo quinquennio (+60% secondo dati Eurostat). L'innovazione è sostenuta da investimenti in ricerca e sviluppo saliti a 2 miliardi di euro nel 2023 (+25% dal 2019) e da oltre 7mila addetti dedicati. Anche negli scambi Italia-Usa, il chimico-farmaceutico si conferma un pilastro: nel 2024 ha rappresentato il 18% delle importazioni complessive Usa dal nostro Paese, secondo settore solo ai macchinari. In valore assoluto, le importazioni statunitensi di prodotti chimico-farmaceutici italiani hanno toccato 13,7 miliardi di dollari, con un balzo annuo del 31,4%. Il segmento biotech si distingue per dinamicità: le importazioni americane sono salite a 4,4 miliardi di dollari, segnando un incremento del +112% rispetto al 2023. 

Il 16 giugno, in concomitanza con l'apertura della convention, il Consolato Generale d'Italia a Boston ospiterà una tappa del Montalcini Global Biotech Tour, il programma di eventi promosso da Agenzia Ice e Maeci per proiettare nel panorama internazionale le imprese biotech emergenti italiane. "Siamo particolarmente lieti di accogliere al Consolato Generale d'Italia a Boston il Montalcini Global Biotech Tour un'iniziativa che celebra l’eccellenza scientifica italiana e promuove il dialogo con uno degli ecosistemi biotech più avanzati e competitivi al mondo - conclude il console generale d'Italia a Boston, Arnaldo Minuti - Boston ospita quasi mille aziende biotech e oltre 140mila professionisti nel settore delle scienze della vita. L'Italia è parte integrante di questa rete globale grazie a imprese di primo piano, a investimenti strategici e a una vivace comunità di ricercatori, scienziati e manager italiani. Questo evento rappresenta un'importante piattaforma per favorire nuove collaborazioni, rafforzare i legami economici tra Italia e Stati Uniti e valorizzare il contributo italiano all'innovazione e alla salute globale". 

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Tumore al seno, Dorigo (AstraZeneca): "Gruppo in prima linea su farmaci e prevenzione"

12 Giugno 2025
Alessandra Dorigo, VP Head of Oncology AstraZeneca Italy

(Adnkronos) - "AstraZeneca crede fortemente nel gioco di squadra tra pubblico e privato. Il progetto 'Care for Caring 2.0', promosso dalla Polizia di Stato, rappresenta proprio l'essenza di questo concetto di partnership, di collaborazione. Insieme possiamo veramente contribuire per migliorare la salute dei cittadini. E quindi siamo qui oggi, al fianco della Polizia di Stato, per sostenere l'importanza degli screening preventivi per le donne, in questo caso donne che operano nella Polizia di Stato e che tutti i giorni si prendono cura della sicurezza dei cittadini. Obiettivo: promuovere la cultura della prevenzione del tumore al seno e fare in modo che le donne in Polizia diventino ambasciatrici della prevenzione". Lo ha detto Alessandra Dorigo, VP Head of Oncology AstraZeneca Italy, intervendo alla presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione", il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al Seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato. 

L'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è realizzata dalla Polizia di Stato con il supporto non condizionante di AstraZeneca (main sponsor) e dei partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, con il patrocinio dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). "AstraZeneca è l'azienda numero uno in Italia per ricerca clinica, per studi clinici - ha sottolineato Dorigo - perché noi vogliamo sviluppare nuovi standard di cura per diverse patologie tumorali. In particolare nel tumore della mammella abbiamo sviluppato una serie di farmaci innovativi per diversi setting di malattia, cercando appunto di migliorare la sopravvivenza dei pazienti, ma soprattutto di dare loro un'ottima qualità di vita. L'impegno altrettanto importante nel tumore della mammella è promuovere, e il progetto di oggi ne è l'esempio, una cultura della prevenzione e degli screening, perché naturalmente siamo convinti che cercare di parlare di cancro, di tumore della mammella e cercare di far sì che la prevenzione entri come priorità affinché il tumore venga diagnosticato quanto prima sia davvero un obiettivo molto ambizioso".  

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Patriarca (Fi): "Dalla Polizia di Stato esempio concreto di prevenzione del cancro al seno"

12 Giugno 2025
Annarita Patriarca (Forza Italia), componente Commissione Affari sociali della Camera

(Adnkronos) - "Il progetto 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' è un esperimento importante che dimostra l'attenzione della Polizia di Stato verso la cultura della prevenzione per alcune patologie che colpiscono le donne. Fare cultura è forse la cosa più difficile. Quello della Polizia di Stato è un esempio positivo, importante, un segnale di cambiamento: è importante che questo messaggio arrivi a quante più persone possibile perché il carcinoma al seno interessa sempre più donne e ragazze". Lo ha detto Annarita Patriarca (Forza Italia), componente Commissione Affari sociali della Camera, intervendo alla conferenza stampa di presentazione dei primi risultati di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato, evento promosso dalla stessa deputata.  

"Dobbiamo riempire i social di messaggi positivi come questo - ha aggiunto Patriarca - che promuove la cultura della prevenzione attraverso comportamenti concreti. E' importante l'attenzione verso le donne. E' importante la responsabilità che si assume il sistema sanitario da un lato, ma anche in questo caso le Forze dell'ordine, di mettere al centro dell'attenzione la donna e la sua salute".  

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Cancro al seno, Murelli (Lega): "Non è mai troppo presto per fare prevenzione"

12 Giugno 2025
Elena Murelli (Lega), della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza del Senato

(Adnkronos) - "Un grazie alla Polizia di Stato che, con 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione', è andata direttamente ad allargare lo screening delle donne: in Italia purtroppo c'è disomogeneità sul territorio nazionale e viene fatta discriminazione addirittura sul codice di avviamento postale di residenza. Ci sono Regioni che per le donne iniziano lo screening a 45 anni e altre a 50. Per questo motivo in Senato abbiamo provato, tramite un emendamento nel decreto legge Prestazioni sanitarie, a mia prima firma, ad allargare la platea, portandola da 45 a 74 anni, ma purtroppo tutto questo costa 135 milioni di euro, quindi speriamo di riuscirci con la legge di Bilancio. Intanto abbiamo stanziato 3 milioni di euro per fare informazione e comunicazione, pilastri importantissimi". Lo ha detto all'Adnkronos Salute Elena Murelli (Lega), della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza del Senato, in occasione della presentazione - oggi alla Camera - dei risultati preliminari della seconda edizione di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione' (www.careforcaring.it), il progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.  

L'iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è realizzata dalla Polizia di Stato con il supporto non condizionante di AstraZeneca (main sponsor) e dei partner tecnici GE HealthCare e Samsung Healthcare Italia, con il patrocinio dell'Associazione italiana oncologia medica (Aiom). "La Polizia di Stato è stata lungimirante perché nell'edizione di quest'anno ha coinvolto le donne tra i 20 e i 44 anni - ha sottolineato Murelli - Qualcuno potrà dire che è troppo presto. Io dico che no, non è mai troppo presto per fare prevenzione, quindi le donne si devono ascoltare e grazie quindi alle donne, alle allieve della Polizia di Stato, che hanno partecipato perché naturalmente si faranno anche ambasciatrici della prevenzione".  

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Schillaci: "Prevenzione e informazione pilastri su cui investire"

12 Giugno 2025
Orazio Schillaci - (Fotogramma)

(Adnkronos) - "La prevenzione è il vero pilastro su cui investire per salvaguardare la sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale e per promuovere il benessere della nazione. Sappiamo bene che una diagnosi precoce consente di evitare la progressione della malattia ed aumentare notevolmente i tassi di guarigione. E' per questo che, sin dal mio insediamento, ho dato priorità a politiche che potenziassero gli screening oncologici per far crescere l'adesione ai programmi nazionali tra le fasce d'età interessate e ampliando l'offerta degli screening gratuiti per il tumore al seno nella fascia d'età 45-74 anni, già prevista in via sperimentale in alcune Regioni". Lo ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un videomessaggio inviato ai promotori della conferenza stampa - oggi alla Camera - durante la quale sono stati presentati i risultati di 'Care for Caring 2.0 - Ambasciatrici della Prevenzione', progetto di sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione del tumore al seno, rivolto alle future agenti di polizia in formazione presso le scuole e gli istituti della Polizia di Stato.  

Schillaci ha quindi espresso apprezzamento per l'iniziativa "diretta a promuovere la cultura della prevenzione tra le donne delle forze di polizia, con un'attenzione particolare all'importanza degli screening per la diagnosi precoce del tumore alla mammella". Ma è "altrettanto fondamentale informare - ha poi sottolineato il ministro - coinvolgere e creare consapevolezza. Anche con questa finalità, il 16 e il 17 giugno a Napoli ci saranno i primi Stati generali dedicati proprio alla prevenzione per amplificare il più possibile il messaggio che prendersi cura di sé quando si è sani è fondamentale per contrastare l'insorgere di malattie. In questo scenario, iniziative come 'Care for Caring 2.0' dimostrano tutto il loro valore: parlano alle donne direttamente, in contesti di lavoro e di formazione, portando la prevenzione nei luoghi della quotidianità".  

"Il nostro impegno è costante anche nel promuovere la prevenzione primaria, attraverso l'incentivazione di corretti stili di vita che includano un'alimentazione sana e attività fisica regolare. Sono comportamenti semplici, ma fondamentali per ridurre i fattori di rischio e aumentare la qualità della vita. Ringrazio la Polizia di Stato, l'Aiom che ha patrocinato l'iniziativa, le allieve e le donne che hanno aderito alla campagna di screening", concluso Schillaci. 

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Formazione, Fonarcom: costruire una rete di collaborazione per monitorare e intervenire

12 Giugno 2025
Formazione, Fonarcom: costruire una rete di collaborazione per monitorare e intervenire

(Adnkronos) - Costruire una rete di collaborazione stabile e concreta fra istituzioni, imprese, enti bilaterali, fondi e parti sociali, per sensibilizzare, monitorare e intervenire. E' questo l'obiettivo della proposta di Fonarcom, primo fondo interprofessionale ad aver finanziato la formazione in materia di sicurezza e, per questo, ad aver avvertito l’urgenza di regolamentare e accreditare le piattaforme, così da garantire una spesa pubblica responsabile e una formazione di qualità. Questo l'argomento al centro del convegno 'Cultura della sicurezza e prevenzione partecipata. L'importanza della formazione per le parti sociali', organizzato all'interno del 35° Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, in corso a Bologna. 

Nello specifico, Fonarcom propone un sistema ufficiale di accreditamento delle piattaforme con l’individuazione di un soggetto pubblico e imparziale cui demandare tale attività e che garantisca che la formazione non solo sia erogata, ma sia anche efficace e verificabile, così da arginare il problema degli 'attestatifici' e della formazione fittizia. 

Viene anche proposta l'interoperabilità fra le piattaforme accreditate e i sistemi informativi dell’Inail, tale da consentire a quest’ultimo di conoscere in tempo reale chi ha completato la formazione sulla sicurezza e chi no. Questo sistema, che permetterebbe un intervento preventivo più efficace di qualsiasi sanzione successiva, garantirebbe un doppio vantaggio: sollecitare tempestivamente aziende e lavoratori che non hanno ancora attivato percorsi formativi; effettuare verifiche mirate, anche a campione, proprio nei giorni in cui la formazione è calendarizzata. 

Questa è la cultura sulla sicurezza nei luoghi di lavoro su cui la confederazione Cifa Italia, insieme al sindacato Confsal hanno scelto di investire, partendo proprio dalla loro contrattazione collettiva, in cui è previsto un incremento delle ore di formazione in tema di sicurezza sul lavoro per tutte le categorie di soggetti coinvolti nell’obbligo formativo: quattro ore in più rispetto a quelle previste dall’accordo Stato-Regioni per i lavoratori nei settori a basso rischio; quattro ore nelle aziende da 15 a 50 dipendenti e otto ore in quelle con oltre 50 dipendenti per la figura del rls; sessantaquattro ore di formazione per la figura del rlst entro tre mesi dalla nomina e aggiornamento annuale di otto ore; obbligo di aggiornamento biennale di minimo otto ore per i preposti da svolgersi solo in presenza. 

Importante e determinante inoltre, in tema di formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, è il ruolo svolto da Epar, ente bilaterale di riferimento della contrattazione collettiva Cifa-Confsal e organismo iscritto al Repertorio nazionale degli organismi paritetici istituito dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Già punto di riferimento per la gestione, il monitoraggio e il controllo delle condizioni di sicurezza aziendale, Epar ha potenziato ulteriormente i propri strumenti, affinché la sicurezza sul lavoro, partendo dalla formazione, diventi un valore fondamentale e prioritario. 

L'Academy interna a disposizione degli aderenti (nella duplice veste di Academy aziendale, per le imprese con più di quaranta dipendenti, e Academy interaziendale, per le aggregazioni di imprese, la cui rete supera i cento dipendenti), attraverso cui è possibile accedere a contenuti formativi in modalità fad, a titolo totalmente gratuito. Il finanziamento dell’Academy consente alle aziende di poter contare su una infrastruttura, fisica o digitale, necessaria per procedere all’analisi dei fabbisogni, all’erogazione della formazione e alla verifica dell’apprendimento, ma anche assorbire il costo del personale da impiegare e tutte le modifiche infrastrutturali necessarie a dotarsi di un ambiente formativo idoneo. 

Valida, una piattaforma digitale intuitiva, semplice e innovativa, rivolta ai centri territoriali Epar, strutture formative accreditate all’organismo paritetico, che hanno la possibilità di erogare corsi di formazione in materia di sicurezza sul lavoro – che consente di definire, pianificare ed erogare in modo semplice, veloce ed efficace i corsi di formazione in materia di sicurezza, realizzati secondo le normative e gli accordi Stato-Regione. 

A questi servizi, inoltre, si aggiunge un ciclo di eventi/webinar formativi e informativi, in partenza a settembre e organizzati e prodotti da Idra technology, che approfondiranno le tematiche della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro a partire dall’accordo Stato-Regioni. Insieme a docenti universitari, avvocati, medici e magistrati, si analizzeranno le norme di legge, gli aspetti regolamentari, le circolari dell’Ispettorato nazionale del lavoro e si affronteranno temi come la formazione manageriale, i modelli organizzativi di gestione, la certificazione delle competenze e la parità di genere.  

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Tutto pronto per l'Archeo Beer Fest a Cabras

12 Giugno 2025
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Degustazioni, incontri e musica a San Salvatore di Sinis
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Emancipazione femminile e scienza con Women Stand Up for Science

12 Giugno 2025
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Evento a Cagliari nell'aula Magna del Rettorato dell'Università
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Efficienza energetica, a Cagliari la tappa di Enel Energy bar

12 Giugno 2025
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Il 17 giugno un workshop aperto a tutta la cittadinanza
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Re Carlo e il 'doppio compleanno', ecco perché festeggia due volte

12 Giugno 2025
Re Carlo (Afp)

(Adnkronos) - Re Carlo III festeggerà il compleanno questo fine settimana con la parata del Trooping the Colour, la cerimonia che si tiene a Londra il secondo sabato di giugno in occasione dell'anniversario della nascita del sovrano del Regno Unito. Tuttavia, Charles non è nato il 14 giugno, bensì il 14 novembre, giorno in cui festeggerà in privato i suoi 77 anni. E allora perché il monarca celebra due volte il proprio compleanno? La ragione è molto semplice e anche molto 'british', come spiega il Mirror, poiché ispirata dall'eterno desiderio britannico di bel tempo, in Gran Bretagna possibile alla vigilia dell'estate ma estremamente improbabile in pieno autunno.  

Il festeggiamento di due compleanni per il re è una tradizione secolare nel Regno Unito. Si ritiene che il primo Trooping the Colour si sia svolto durante il regno di re Carlo II, che fu monarca dal 1660 al 1685. Nel 1748 si decise che la parata celebrasse il compleanno ufficiale del sovrano, diventando un evento annuale dopo l'ascesa al trono di Giorgio III nel 1760. Ma fu re Edoardo VII, che regnò dal 1901 al 1910 e nacque a novembre, a dare inizio alla tradizione di celebrare il Trooping the Colour a giugno, decidendo che il mese autunnale non fosse ottimale per un grande raduno all'aperto. Così, spostò le celebrazioni ufficiali a maggio o giugno, perché c'erano meno probabilità che il giorno del grande evento fosse freddo e piovoso. Da allora, i monarchi i cui compleanni cadono in periodi diversi dell'anno, lo celebrano a giugno, oltre che nelle date di nascita vere e proprie.  

Il suo successore, Giorgio V, che era nato il 3 giugno, ebbe un solo compleanno ufficiale nello stesso mese, ma Giorgio VI, che festeggiava il compleanno a dicembre, reintrodusse la tradizione di un compleanno ufficiale in estate, che sua figlia Elisabetta II continuò. C'è dunque la possibilità che quando il principe William salirà al trono festeggerà solo un compleanno, dato che il suo compleanno effettivo cade già a giugno (il 21). Allo stesso modo, anche il principe George festeggia il compleanno in estate (il 22 luglio) e potrebbe decidere di festeggiare un solo compleanno quando diventerà re, il che significa che la tradizione dei due compleanni potrebbe scomparire per diversi decenni. 

 

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Escort uccise a Prato, trovata una vertebra: l'orrore del killer si allarga

12 Giugno 2025
Escort uccise a Prato, trovata una vertebra: l

(Adnkronos) - Tre oggetti, apparentemente comuni, potrebbero aprire un nuovo capitolo nell'orrore delle escort romene uccise a Prato, in Toscana. Una ciocca di capelli, un paio di slip nascosti sottoterra e soprattutto una vertebra umana sono stati ritrovati durante i sopralluoghi nei terreni attorno alla casa e ai luoghi frequentati da Vasile Frumuzache, il 32enne romeno reo confesso degli omicidi delle connazionali Maria Denisa Paun, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27 anni. 

I reperti, rinvenuti tra il 'campo degli orrori' di Montecatini Terme (Pistoia) e la zona intorno all'abitazione del killer a Monsummano Terme (Pistoia), sono stati sequestrati dai carabinieri e saranno sottoposti ad analisi scientifiche. Il sospetto è che possano appartenere a ulteriori vittime e che Frumuzache non sia stato un assassinio solitario, ma parte di un meccanismo più ampio e organizzato, almeno questa sembra essere l'ipotesi investigativa al vaglio della Procura di Prato guidata dal procuratore Luca Tescaroli.  

Oltre ai resti umani, gli investigatori hanno sequestrato quattro telefoni cellulari - uno dei quali nascosto sotto il sedile dell'auto di Frumuzache - e quattro lame bruciate trovate vicino alla casa. Dettagli che alimentano l'ipotesi sempre più concreta che si tratti di un serial killer legato a un circuito criminale transnazionale dedito allo sfruttamento della prostituzione, in particolare di giovani romene. Secondo gli inquirenti, la scia di sangue lasciata dal vigilante romeno potrebbe non essere frutto di una deriva individuale, ma il risultato di ordini eseguiti per conto di una banda. Frumuzache, in questa nuova chiave investigativa, sarebbe stato il boia incaricato di eliminare le escort ribelli, donne che avevano provato a sottrarsi al controllo della rete criminale. 

La ricostruzione degli investigatori incrocia una figura già nota all'avvio dell'inchiesta dopo la sparizione lo scorso 15 maggio di Maria Denisa Paun da un residence di Prato dove riceveva i clienti su appuntamento: un avvocato calabrese finito sotto inchiesta per concorso in sequestro di persona e ora anche per concorso in omicidio. Il suo nome è emerso dalla testimonianza di un'amica di Denisa, che ha raccontato di colloqui riservati tra il legale e la madre della vittima, indagata per false informazioni ai pm. L'uomo si sarebbe offerto di mediare per 'liberare' Denisa da una banda di romeni attiva a Roma. 

La Procura pratese sta vagliando la possibilità che il killer non abbia agito da solo. Un'ipotesi rafforzata da una testimonianza inquietante: la madre di Denisa ha riferito che la notte del delitto due uomini avevano seguito la figlia fino al suo residence. Poche ore prima, la stessa Denisa aveva confidato a un'amica: "Se quello mi vede o mi trova mi ammazza". 

Gli inquirenti, guidati dal procuratore Luca Tescaroli, stanno incrociando i dati con le denunce di scomparse presentate negli ultimi sette anni in Toscana e anche in Sicilia, particolare nella provincia di Trapani, dove Frumuzache ha vissuto prima di trasferirsi in provincia di Pistoia. L'obiettivo è verificare se ci siano altre donne scomparse riconducibili a lui.  

Le operazioni di scavo continueranno nei prossimi giorni nel campo delle Panteraie a Montecatini Alto e nei terreni intorno alla casa del killer. Si vaglia anche la possibilità di ispezionare due pozzi nei pressi dell'abitazione. La storia di Vasile Frumuzache, già drammatica e agghiacciante, sembra essere solo all’inizio. Se quei reperti appartengono ad altre vittime, l’inchiesta potrebbe svelare una rete di morte sistematica e un nuovo volto della criminalità organizzata. 

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Spalletti, futuro in Arabia? L'Al Nassr pensa all'ex ct per sostituire Pioli

12 Giugno 2025
Luciano Spalletti - Fotogramma/IPA

(Adnkronos) - Luciano Spalletti in Arabia Saudita? Possibile. Dopo l'esonero da ct della Nazionale, il tecnico campione d'Italia con il Napoli nel 2023 è finito nel mirino dell'Al Nassr. La squadra allenata da Stefano Pioli (prossimo al ritorno nel campionato italiano) sta pensando di puntare sul tecnico toscano per il futuro immediato.  

Pioli, finito nei giorni scorsi anche nei radar della Nazionale, è intenzionato a tornare alla Fiorentina e sta discutendo la risoluzione del pesante contratto (da circa 12 milioni) che lo lega agli arabi fino al 2027. Qui entra in gioco Spalletti, che potrebbe prendere il posto dell'ex Milan con un accordo addirittura più pesante, raggiungendo così Simone Inzaghi in Arabia (il tecnico dell'Inter si è legato pochi giorni fa all'Al-Hilal, dopo 4 anni all'Inter).  

Spalletti è al momento il preferito dal club saudita per la successione di Stefano Pioli. E nelle prossime ore potrebbe già arrivare per lui una proposta importante. Per ricominciare subito, dopo l'avventura sfortunata sulla panchina della Nazionale.  

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Ucraina, Zelensky respinge i progressi russi: "Non hanno avuto tanto successo"

12 Giugno 2025
Ucraina, Zelensky respinge i progressi russi:

(Adnkronos) - Zelensky respinge le affermazioni di un'avanzata russa sul campo di battaglia, definendole parte di una campagna di disinformazione. Durante un'intervista rilasciata al Bild e pubblicata oggi, 12 giugno, il presidente ucraino ha definito "una narrazione russa" i grandi progressi compiuti dalle truppe di Putin, sostenendo che le forze ucraine hanno resistito a una nuova offensiva per quasi tre settimane. "Per usare un eufemismo, i russi non hanno avuto molto successo", ha detto Zelensky. 

Le sue dichiarazioni giungono in un momento in cui si sta intensificando la campagna militare russa nelle regioni orientali e settentrionali dell'Ucraina , tra cui le rivendicazioni russe di conquiste territoriali nelle oblast' di Dnipropetrovsk e Sumy , affermazioni che Kiev nega. 

 

Continuano intanto gli attacchi con droni e altre armi. La polizia ucraina ha registrato due morti e sei feriti nella regione di Donetsk, epicentro delle operazioni offensive russe. Nella regione di Kherson, parzialmente occupata, si è registrata un'ulteriore vittima e diversi feriti. Oleh Syniehubov, capo della regione di Kharkiv, ha riportato il ferimento di diverse persone, tra cui quattro bambini, a causa degli attacchi notturni con droni. Il sindaco di Kharkiv, Ihor Terekhov, ha specificato che i droni russi hanno colpito quartieri residenziali, strutture educative, asili nido e altre infrastrutture civili. Terekhov ha dichiarato: "Kharkiv resiste. La gente è viva. Ed è la cosa più importante". 

 

 

Il Consiglio Ue ha adottato oggi nuovi dazi su alcuni prodotti agricoli e fertilizzanti importati nell'Unione da Russia e Bielorussia, che entreranno in vigore il prossimo primo luglio.  

Concessa anche l'equivalenza ai requisiti all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova per le ispezioni in campo e le norme sulla produzione di sementi. In particolare, viene concessa l'equivalenza alle sementi di barbabietola, girasole, colza e soia prodotte e certificate in Ucraina e alle sementi di piante foraggere prodotte nella Moldova e ufficialmente certificate dalle sue autorità, nonché alle relative ispezioni in campo. 

L'equivalenza, spiega il Consiglio, conferma che le procedure nazionali dei due Paesi offrono le stesse garanzie per le caratteristiche delle sementi e le norme di esame, identificazione e controllo delle sementi applicabili alle sementi raccolte nell'Ue. In linea con la decisione di oggi, le sementi di queste specie prodotte in Ucraina e nella Repubblica di Moldova potranno essere immesse sul mercato dell'Ue. Pertanto, le aziende con sede nell'Unione potranno diversificare le proprie aree di produzione di sementi. Le nuove norme contribuiranno inoltre a mantenere la fornitura continua di sementi di alta qualità nell'Ue. La decisione entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Ue. 

 

 

Il Ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius è arrivato a Kiev oggi, per parlare con i leader ucraini della situazione nel Paese e discutere di ulteriori aiuti militari. "Stiamo facendo tutto il possibile per sostenere l'Ucraina affinché possa difendersi e raggiungere una posizione tale per cui la Russia sia pronta a negoziati seri", ha dichiarato Pistorius prima di partire.  

Leggi tutto: Ucraina, Zelensky respinge i progressi russi: "Non hanno avuto tanto successo"

Fiere, Ieg: a Vicenza le prime mura perimetrali del nuovo padiglione

12 Giugno 2025
Fiere, Ieg: a Vicenza le prime mura perimetrali del nuovo padiglione

(Adnkronos) - Inizia a prendere forma il nuovo cuore del quartiere fieristico di Italian Exhibition Group (Ieg) di Vicenza. A sei mesi dalla posa della prima pietra, l’area del cantiere mostra le prime mura perimetrali dell’edificio da 22mila metri quadrati, su due livelli, progettato dallo Studio Gmp di Amburgo, dall'architetto Volkwin Marg. Il cronoprogramma stabilito da Ieg per l’opera di ampliamento del plant vicentino prosegue nel pieno rispetto delle tempistiche annunciate e si prepara a entrare in una nuova fase: entro la fine di giugno prenderà il via il montaggio dell’imponente corpo prefabbricato che verrà posizionato all’interno delle mura esterne attualmente in costruzione e già in parte visibili. "È un’emozione - dice il presidente di Ieg, Maurizio Ermeti - vedere nascere le mura del nuovo padiglione, una struttura moderna e funzionale che costituirà lo spazio espositivo centrale della Vicenzaoro del futuro e darà slancio alle altre manifestazioni in calendario e all’area congressuale. Nell’edizione settembrina 2025 di Vicenzaoro, buyer ed espositori vedranno un ulteriore avanzamento dell’opera architettonica, con i lavori che proseguiranno parallelamente alla manifestazione, senza interferire con il suo svolgimento, come del resto già avvenuto nelle ultime due edizioni". 

"Avanza il perimetro del nuovo padiglione - dichiara Mario Vescovo, direttore della sede vicentina di Ieg oltre che a capo dell’operation con le mura che ora raggiungono in alcuni punti 18 metri sui 21 previsti. In concomitanza con Vicenzaoro September 2025 si avvierà verso la conclusione la costruzione al grezzo nel suo complesso. Le mura esterne saranno completate e l’edificio prefabbricato sarà in fase di ultimazione. Una poderosa struttura architettonica, quest’ultima, che contribuirà a cambiare significativamente il volto dell’area. Per quel periodo, a visitatori e stakeholder, saranno ben visibili le potenzialità di un quartiere fieristico in pieno rinnovamento".  

Nei mesi successivi alla prossima edizione del salone di Ieg, leader internazionale per l’oreficeria e la gioielleria, i lavori proseguiranno con la realizzazione delle opere impiantistiche e delle finiture. La conclusione dei lavori, come da calendario annunciato, è prevista per la fine della prossima primavera, così da consentire la preparazione degli allestimenti e garantire la piena fruibilità dei nuovi spazi espositivi per Vicenzaoro September 2026. 

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Premio 'Progetto donna', Aila promuove l'innovazione per la salute al femminile

12 Giugno 2025
Premio

(Adnkronos) - Valorizzare l'impegno e l'innovazione al femminile in tema di ricerca e di benessere e promuovere la consapevolezza collettiva sulla prevenzione. Sono gli obiettivi da cui parte la Fondazione Aila - Associazione italiana per la lotta contro l'artrosi e l'osteoporosi, nel presentare il Premio 'Progetto donna' che sarà preceduto dal convegno 'Benessere donna e longevità. L'awareness come valore sociale', in calendario a Roma il 17 giugno alle 10 alla Curia Iulia nel Foro Romano, cuore del Parco archeologico del Colosseo. L'incontro è parte delle attività promosse da Fondazione Aila, presieduta da Francesco Bove, proprio in occasione della presentazione del premio che verrà assegnato il 23 giugno al Tempio di Venere.  

Il tema del convegno, spiegano gli organizzatori, è particolarmente attuale in un contesto in cui l'invecchiamento della popolazione è un primato del nostro Paese con una popolazione over 65 di circa il 26% secondo le ultime note Istat. L'iniziativa si propone come occasione di "confronto scientifico e culturale sul tema del benessere femminile e della longevità, promuovendo una nuova consapevolezza collettiva sull'importanza della prevenzione, della ricerca e della valorizzazione della salute della donna in tutte le fasi della vita". L'invecchiamento della popolazione "è un fenomeno ben documentato in continuo sviluppo con impatti profondi su economia, welfare e società e che coinvolge principalmente la donna", dichiara Bove. "Il concetto di awareness come valore sociale - prosegue - si riferisce alla consapevolezza collettiva su temi rilevanti per il benessere della società come la salute e l'ambiente. Questa consapevolezza è fondamentale per promuovere cambiamenti positivi e sostenibili all'interno delle comunità. In ambito sociale la consapevolezza rappresenta la capacità di riconoscere e comprendere le problematiche, facilitando l'adozione di comportamenti responsabili e solidali su temi come la salute della donna".  

I lavori del convegno saranno aperti da Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale del ministero della Cultura, e da Beatrice Lorenzin, ex ministro della Salute. Seguirà la relazione introduttiva di Francesco Bove. Interverranno inoltre: Roberto Verna, patologo clinico; Francesco Cognetti, oncologo; Cinzia Marchese, esperta in medicina rigenerativa; Pierluigi Benedetti Panici, ginecologo; Daniela Prosperi, medico nucleare; Sabina Saccomanno, specialista in medicina del benessere; Mauro Racaniello di Farmindustria.  

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L'oculista Buratto: "Da 30 anni impianto Icl in miopi che tornano a vedere subito"

12 Giugno 2025
Lucio Buratto, oftalmologo, direttore sanitario e chirurgo presso Neovision 3, Milano

(Adnkronos) - "Metto le lenti intraoculari fachiche (Icl) da quasi 30 anni perché mi hanno dato molta garanzia nel tempo, per il materiale molto compatibile, ma anche per le modifiche apportate per migliorare la qualità del prodotto, il disegno, la forma, il diametro. E' molto importante per noi chirurghi sapere che il prodotto", oltre a far tornare a vedere bene "nel giro di un giorno, dura nell'occhio per tanto tempo e non dà nessun inconveniente, nessun effetto secondario". Così Lucio Buratto, oftalmologo, direttore sanitario e chirurgo presso Neovision 3, Milano, tra i primi a misurarsi con questa chirurgia per la cura di pazienti con miopia, spiega che, "una volta scelto accuratamente i pazienti, sono molto tranquillo. Il prodotto che noi utilizziamo ha una qualità visiva molto, molto buona ma, soprattutto, è anche molto biocompatibile. Il paziente lo tollera molto bene". Certo, "come tutte le procedure bisogna che sia eseguita bene - aggiunge - Credo che questo valga per tutto: sia guidare la macchina, sia fare un intervento chirurgico. Una volta fatto questo intervento, il paziente non lo vedo quasi più perché non ha bisogno di tanti controlli. Basta ogni tanto controllare la retina e la situazione dell'occhio, ma direi che il controllo della lente è quasi marginale". (VIDEO) 

Quasi sempre "mettiamo le lenti Icl nei miopi - illustra il chirurgo - nei miopi forti sicuramente, nei miopi medi molto spesso e, delle volte, anche nei miopi più leggeri. E' una lente che sta guadagnando sempre più spazio rispetto alla chirurgia refrattiva perché comunque non modifica i tessuti, non cambia la situazione dell'occhio, anzi è anche reversibile qualora il paziente non fosse contento. Ma nella mia esperienza fino a ora non è mai successo". 

In generale, "se operiamo un miope di 2-3 diottrie - precisa Buratto - le procedure laser sono senz'altro in assoluto le migliori. Se andiamo sulle 6-7 diottrie, la qualità visiva che offre l'Icl è superiore a quella di una procedura refrattiva con laser. Quindi bisogna un po' valutare l'occhio, le situazioni. Nel miope più forte - rimarca - non esiste altra procedura. E' una procedura per i miopi di 10, 15, anche 20 diottrie che funziona molto bene. Ovviamente occorre fare tutti gli esami dell'occhio per sapere quali sono le varie caratteristiche: la profondità dell'occhio, la lunghezza, il diametro, il raggio di curvatura. In base a questi dati si ordina la lente che è personalizzata per ogni singolo paziente e anche questo è un aspetto importante secondo me". 

Tornando all'intervento, "in mani esperte è molto semplice, anche breve, dura circa 10 minuti - descrive l'oftalmologo - Si fa un forellino dal lato temporale dell'occhio, si introduce una sostanza protettiva, si posiziona la lente correttamente, si toglie la sostanza protettiva e non si danno punti. Mi aspetto che, per un giorno o 2, il paziente abbia la vista un po' annebbiata perché appena operato, perché la pupilla è dilatata, eccetera. Ma al secondo giorno dall'intervento vede già bene ed è senza occhiali. Non opero pazienti miopi se non ho la certezza quasi assoluta di riuscire a togliere gli occhiali, e con queste lenti Icl - conclude Buratto - riesco a farlo". 

Lo conferma Chiara, una paziente che, a meno di un mese dall'intervento, ricorda che è stato "tranquillissimo anche il pre-operatorio perché le istruzioni date sono state molto chiare. Io ero molto miope - racconta - quindi mi è stato consigliato di ricorrere a questa procedura rispetto al laser che mi avrebbe sottratto molto tessuto dall'occhio". L'intervento "mi ha consentito di mantenere comunque intatto il mio occhio e, già dal giorno dopo, io vedevo benissimo, non ho sentito dolore. Confrontandomi con amici che avevano fatto il laser, ho scoperto che", rispetto a loro, "che avevano avuto un post-operatorio abbastanza fastidioso, il mio non lo è stato assolutamente. Il pomeriggio dopo l'operazione - afferma - sono uscita con gli occhiali da sole, tranquillamente. Adesso è un sogno, nel senso che mi alzo, ci vedo, non devo più mettere le lenti a contatto". 

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Mieloma multiplo, terapia con 3 farmaci triplica la sopravvivenza dei pazienti

12 Giugno 2025
Mieloma multiplo, terapia con 3 farmaci triplica la sopravvivenza dei pazienti

(Adnkronos) - Oltre 2 anni in più di sopravvivenza libera da malattia - 36,6 mesi rispetto ai 13,4 della terapia standard - e una riduzione del 42% del rischio di morte a un follow-up mediano di 39,4 mesi. Sono i numeri valutati da un comitato di revisione indipendente dello studio Dreamm 7 (494 pazienti arruolati), che per chi soffre di mieloma multiplo - il secondo tumore del sangue per incidenza con 6.590 nuove diagnosi registrate ogni anno in Italia - significano una svolta importante nella cura. Il trial ha confrontato la combinazione belantamab mafodotin, bortezomib più desametasone (BVd) con la terapia attualmente d'elezione costituita da daratumumab, bortezomib e desametasone (DVd) in pazienti con mieloma multiplo recidivante o refrattario, già trattati in precedenza e andati in progressione. Il valore dimostrato dalla tripletta con belantamab rispetto allo standard of care, si vede anche nel Dreamm 8, studio clinico di fase III multicentrico, in aperto, randomizzato, di cui ulteriori aggiornamenti vengono presentati da Gsk al Congresso europeo di ematologia (Eha), in corso a Milano da oggi al 15 giugno.  

Nel caso specifico del Dreamm 8 - dettaglia una nota - ad essere valutata è stata l'efficacia e la sicurezza di belantamab mafodotin in combinazione con pomalidomide più desametasone (BPd) rispetto a bortezomib, pomalidomide e ancora desametasone (PVd). Tutti i 302 partecipanti erano stati precedentemente esposti a lenalidomide e in larga parte erano anche refrattari. Cosa è emerso? Un miglioramento statisticamente e clinicamente significativo della cosiddetta progression free survival (Pfs): a un follow-up mediano di 28 mesi, la Pfs mediana ha raggiunto i 32,6 mesi con la tripletta BPd rispetto a 12,5 mesi del braccio di controllo PVd. Alla fine di un anno, l'80% dei pazienti nel gruppo trattato con BPd, rispetto al 67% nel gruppo di combinazione PVd, era vivo e non era andato incontro a progressione.  

Dreamm 7 e 8 arrivano al Congresso Eha forti del recente via libera alle combinazioni con belantamab del Comitato per i medicinali per uso umano (Chmp) dell'Agenzia europea dei farmaco (Ema), che ne ha raccomandato l'approvazione, prevista in Europa nel terzo trimestre del 2025. Sulla scorta di questi numeri potrebbe quindi essere ridefinito il trattamento già dalla prima recidiva, dove cioè sono necessarie opzioni più efficaci. Un ulteriore elemento da non sottovalutare: belantamab mafodotin ha il vantaggio della somministrazione ambulatoriale e non richiede pre-medicazione o l'ospedalizzazione. 

"I risultati di Dreamm-7 – afferma Alessandro Corso, direttore Struttura complessa di Ematologia, direttore di Dipartimento di Oncologia dell'ospedale di Legnano Asst Ovest Milanese - mostrano come belantamab mafodotin in combinazione con BorDex rappresenti un miglioramento significativo rispetto al regime a base di daratumumab in un contesto di trattamento del mieloma multiplo di seconda linea, anche in pazienti refrattari alla lenalidomide, farmaco ampiamente usato in prima linea. Dreamm 8 mostra invece di essere molto efficace anche in un setting di pazienti molto difficili da trattare cioè quelli refrattari sia a lenalidomide che a daratumumab".  

"Insomma - conclude Corso - le terapie anti-Bcma (anti-B-cell maturation antigenin, ndr) in generale stanno contribuendo a migliorare la sopravvivenza dei pazienti affetti da mieloma multiplo e, in particolare, belantamab mafodotin mostra il vantaggio di una somministrazione in Day Hospital anche in centri ospedalieri più periferici". 

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