(Adnkronos) - Lo Spid, entrato in vigore dal 2016, è il servizio che permette l'identificazione sicura degli utenti che utilizzano i siti della Pubblica amministrazione. Attualmente il servizio è gestito da 12 provider autorizzati, che hanno adottato diverse procedure per la verifica dell'identità. Finora l'adozione iniziale dello Spid e i successivi rinnovi sono sempre stati gratuiti, ma forse le cose stanno per cambiare.
"Come può - commenta con l'Adnkronos/Labitalia Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori - lo Stato scaricare su privati un servizio essenziale e poi permettere che questi tengano in ostaggio i cittadini? Milioni di persone hanno attivato lo Spid fidandosi delle promesse di gratuità, e ora rischiano di doverlo pagare per non perdere l'accesso ai propri diritti. Sarebbe come far pagare per entrare in un ufficio pubblico. Non possiamo permettere che i diritti costituzionali rischino di diventare un business privato".
"Per questo - spiega - lo Stato ha il dovere di dare un'alternativa pubblica gratuita ai cittadini, specie se si considera che l'identità digitale consente alla Pubblica amministrazione di risparmiare miliardi. Chiediamo, quindi, che azzeri tutte le spese oggi necessarie per l'attivazione della Cie, la Carta d'identità elettronica che oggi costa oltre 22 euro".
Leggi tutto: Spid a pagamento, Unc: "Lo Stato non può scaricare sui privati un servizio essenziale"
(Adnkronos) - Prezzi di benzina a rischio aumento in Italia per la guerra tra Israele e Iran. L'allarme arriva direttamente dagli Stati Uniti, dove si stanno già riscontrando rincari sul prezzo dei carburanti nelle stazioni di tutto il Paese, proprio a causa del conflitto in atto in Medio Oriente. Un rischio che riguarda anche l'Italia, che ha già affrontato dei rialzi nella giornata di venerdì 13 giugno, all'indomani dell'attacco di Israele all'Iran. Le immagini di giacimenti petroliferi in fiamme, così come raffinerie e hub di distribuzione, hanno avuto infatti un impatto diretto sui prezzi della benzina, una conseguenza che potrebbe peggiorare nelle prossime settimane.
Forti rialzi nel prezzo della benzina sono continuati anche nei giorni successivi in tutto il Paese, in particolare nella giornata di lunedì 16 giugno. Coda di aumenti sui listini dei prezzi consigliati dei maggiori marchi. Stando alla consueta rilevazione di Staffetta Quotidiana, IP e Tamoil hanno alzato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Secondo le le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all'Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy ed elaborati dalla Staffetta, dopo oltre due settimane la benzina è tornata sopra quota 1,7 euro per litro, mentre il gasolio ha superato gli 1,6.
Questi i prezzi rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 1,707 euro/litro (invariato, compagnie 1,714, pompe bianche 1,694), diesel self service a 1,606 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 1,614, pompe bianche 1,589). Benzina servito a 1,846 euro/litro (invariato, compagnie 1,890, pompe bianche 1,763), diesel servito a 1,746 euro/litro (+1, compagnie 1,791, pompe bianche 1,658). Gpl servito a 0,709 euro/litro (invariato, compagnie 0,717, pompe bianche 0,699), metano servito a 1,439 euro/kg (invariato, compagnie 1,444, pompe bianche 1,436), Gnl 1,270 euro/kg (invariato, compagnie 1,268 euro/kg, pompe bianche 1,271 euro/kg).
Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,806 euro/litro (servito 2,074), gasolio self service 1,715 euro/litro (servito 1,987), Gpl 0,843 euro/litro, metano 1,506 euro/kg, Gnl 1,342 euro/kg.
Nonostante i prezzi in Italia sembrino, almeno per il momento, sotto controllo, negli Stati Uniti si stanno riscontrando aumenti sempre più ingenti. In America i prezzi del petrolio sono saliti di circa 10 dollari al barile, che però non hanno portato, almeno per ora, a un netto rialzo dei prezzi alla pompa. Gli americani stanno pagando circa 20 centesimi in più al gallone, unità di misura che equivale a poco meno di quattro litri. Secondo quanto riportato dalla società di ricerca ClearView Energy Partners, i conducenti inizieranno a sentirlo però nei prossimi giorni, poiché c'è sempre un piccolo ritardo tra l'aumento del petrolio e dei prezzi alla pompa.
Alcuni analisti hanno già avvertito del rischio che la situazione possa peggiorare nelle prossime settimane, con i prezzi alla pompa che possano spingersi oltre i quattro dollari per gallone. Altri invece sono fiduciosi che, anche con l'inasprirsi del conflitto in Medio Oriente, non si andrà oltre gli 80 dollari a barile, che vorrebbe dire un aumento di circa 40 centesimi alla pompa. Le cose potrebbero cambiare però se l'Iran decidesse di attuare un blocco dello Stretto di Hormuz, da cui passa buona parte del mercato petrolifero mondiale.
Leggi tutto: L'Italia e la guerra in Medio Oriente: aumentano i prezzi della benzina?
(Adnkronos) - Il playout di Serie B tra Sampdoria e Salernitana è stato rinviato. Dopo la vittoria 2-0 dei blucerchiati nella gara d'andata e successiva notte in ospedale per i giocatori granata, a causa di un'intossicazione alimentare, la Lega B ha ufficializzato il rinvio della gara di ritorno. La partita non si giocherà più venerdì 20 giugno alle 20:30, ma domenica 22 alla stessa ora.
Ma cos'è successo dopo il playout d'andata tra Sampdoria e Salernitana? Domenica 15 giugno, al rientro della trasferta di Genova, persa 2-0, 21 tra giocatori e membri dello staff della Salernitana sono stati trasferiti d'urgenza in ospedale a causa di un'intossicazione alimentare legata al pranzo a sacco (a base di riso) consegnato alla società per il post partita. Nella notte, in molti hanno però avvertito problemi gastrointestinali che con il passare del tempo sono peggiorati. Arrivati all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi, sono giunte in soccorso quattro ambulanze che hanno portato i membri del gruppo all’ospedale di Salerno. Alcuni di loro sono rimasti sotto osservazione, altri sono stati dimessi dopo alcune ore dal ricovero.
La polizia sta facendo gli accertamenti del caso, ma nel frattempo la Salernitana si era mossa per chiedere il rinvio della partita di ritorno, fissata il 20 giugno allo stadio Arechi di Salerno. Richiesta accettata dalla Lega B e ufficializzata oggi, martedì 17 giugno.
Ieri mattina, intanto, la struttura alimenti igiene e nutrizione di Asl3 si era recata nell'hotel di Sampierdarena, dove ha soggiornato la Salernitana. I tecnici dell'Asl erano stati chiamati a verificare le condizioni igieniche degli alimenti somministrati ai calciatori della Salernitana, nel dettaglio un riso alla Cantonese. Secondo quanto accertato dall'Asl, lo staff dell'hotel avrebbe consegnato ai rappresentanti della Salernitana il riso da consumare in un secondo momento. La pietanza, per il contratto stipulato con l'hotel, avrebbe dovuto essere conservata - a cura della società campana - in contenitori isotermici, ma questo non sarebbe avvenuto. Il riso sarebbe stato lasciato per diverse ore all'interno del pullman, favorendo così la formazione di batteri che potrebbero avere causato l'intossicazione ai calciatori. L'Asl ha comunque prelevato un campione residuo di riso per analizzarlo, ma al momento sono escluse responsabilità da parte della direzione dell'hotel.
"Le pietanze sono state ritirate dallo staff prima della partita e messe su un van che si è recato allo stadio Luigi Ferraris, dopodiché sono state conservate negli spogliatoi, correttamente climatizzate, nel pieno rispetto della normativa" aveva fatto sapere la Salernitana all'Adnkronos.
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(Adnkronos) - Promuovere la scoperta e lo sviluppo di nuove terapie orali, con il potenziale per trattare malattie in diverse indicazioni. E' questo l'obiettivo di AstraZeneca che ha siglato uno dei maggiori investimenti nell’Intelligenza artificiale (Ia), avviando una collaborazione strategica focalizzata sulla ricerca con Cspc Pharmaceuticals Group Limited, basata a Shijiazhuang. Secondo i termini dell'accordo - come riporta una nota - AstraZeneca e Cspc si impegnano a scoprire e sviluppare candidati preclinici per molteplici target con il potenziale di trattare malattie in tutte le indicazioni croniche, tra cui una terapia orale preclinica a base di piccole molecole per le malattie immunologiche.
Condotta da Cspc, la ricerca utilizzerà la loro piattaforma a doppio motore per l'individuazione di farmaci, che si avvale dell'Ia per analizzare i modelli di legame delle proteine target con le molecole composte esistenti e condurre un'ottimizzazione mirata, con l'obiettivo di selezionare piccole molecole altamente efficaci con un'eccellente potenzialità per essere sviluppate. La collaborazione "sottolinea il nostro impegno per l'innovazione nella lotta contro le malattie croniche che colpiscono oltre due miliardi di persone in tutto il mondo - evidenzia la vicepresidente esecutiva e responsabile di BioPharmaceuticals R&D di AstraZeneca, Sharon Barr - La creazione di solide collaborazioni ci consente di sfruttare le nostre competenze scientifiche complementari per supportare la rapida scoperta di nuove molecole terapeutiche di alta qualità per la produzione di farmaci di nuova generazione".
AstraZeneca e l'impegno nella ricerca con Ia: all’inizio dell’anno ha investito 200 milioni di dollari per sviluppare un modello di Ia in oncologia con Tempus e Pathos; ha una collaborazione di 18 milioni di dollari con Immunai per migliorare la sperimentazione di farmaci antitumorali - conclude la nota -; l’Azienda ha anche collaborato con Qure.ai per lo screening del cancro ai polmoni, che riduce significativamente i tempi e consente ai pazienti la diagnosi precoce.
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(Adnkronos) - Mastectomia, trattamento dell’ascella, innovazione e ricerca sono gli argomenti trattati nel IX congresso Anisc (Associazione nazionale italiana senologi chirurghi), che si conclude oggi a San Giuliano Terme (Pisa), dopo tre giorni di incontri tra specialisti del settore. Attualmente la mastectomia rappresenta circa il 30-40% degli interventi che vengono eseguiti nei centri certificati di senologia. "L’incidenza di questo intervento è in leggero aumento per le migliori performance diagnostiche radiologiche, la maggior consapevolezza dei rischi legati alla predisposizione genetica ed è resa meno mutilante grazie alle tecniche di chirurgia plastica ricostruttiva che sempre più sono rispettose dell’immagine corporea della donna. Tuttavia – afferma Secondo Folli, presidente di Anisc – la richiesta di mastectomia da parte delle pazienti è aumentata nell’erronea convinzione che l’asportazione della mammella malata e anche di quella sana possa aumentare le chance di guarigione".
"Rispetto al passato, in cui il trattamento del tumore della mammella era in prima istanza chirurgico, oggi nel 30% dei casi il primo approccio risiede nella chemioterapia (immunoterapia neoadiuvante) – spiega Manuela Roncella, presidente del congresso, coordinatore delle Breast Unit Regione Toscana e direttore della Uoc di Senologia dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana Ospedale S. Chiara di Pisa –, la cui efficacia consente al chirurgo di eseguire interventi meno invasivi. Inoltre oggi, per casi selezionati, la chirurgia senologica moderna offre alternative efficaci e sicure, in grado di preservare il seno e di impattare in modo minore sulla qualità di vita, con tempi di ripresa molto più rapidi".
Uno dei temi che ha ricevuto più attenzione durante la tre giorni è la metodica della biopsia del linfonodo sentinella, grazie alla presenza del suo inventore Armando Giuliano, professore e chirurgo oncologo esperto di tumore al seno a livello internazionale. Attraverso questa tecnica diagnostica, che ha rivoluzionato la chirurgia mammaria degli ultimi trent’anni, è stato possibile ridurre moltissimo il ricorso allo svuotamento ascellare, riducendo dal 30-40% al 2% le probabilità delle pazienti di sviluppare linfedema del braccio. "La chirurgia ascellare oggi ha subìto un processo di de-escalation – ancora Roncella –, con un cambiamento di paradigma passando da un intervento ‘massimo tollerabile’ a ‘minimo efficace’ personalizzato sui bisogni della singola paziente. La chirurgia ascellare oggi ha un ruolo di stadiazione del tumore al seno, cioè di valutazione della sua estensione, e deve quindi essere meno invasiva possibile".
L’innovazione in ambito senologico non tocca solo la chirurgia ma anche la ricerca e la prevenzione. "Una delle grandi novità presentate durante il congresso è Mammowave, un apparecchio innovativo che permette di effettuare uno studio del seno aggiungendo all’esame clinico informazioni ottenute grazie all’intelligenza artificiale. Il sistema - sottolinea Roncella - si basa sulle microonde che, attraversando le mammelle, forniscono una mappa numerica della loro costituzione, andando a sottolineare aree che possono avere un assorbimento patologico. È un presidio oggi rivolto alle donne asintomatiche che non rientrano nella fascia d’età coperta dal programma di screening nazionale, in particolare prima dei 45/50 anni".
Il "grande vantaggio rispetto alle altre metodologie diagnostiche come l’ecografia e la mammografia - osserva l'oncologa - che non va assolutamente a sostituire ma solo a completare, è il fatto che non basandosi sui raggi (come invece la mammografia) non è influenzato dalla densità del seno, ed è quindi perfetto per le donne più giovani, e non è operatore dipendente (a differenza dell’ecografia). Il dato che fornisce viene poi elaborato dall’intelligenza artificiale, che, grazie alle informazioni in suo possesso raccolte attraverso i precedenti esami svolti, diminuisce le probabilità di falsi negativi. In caso di referto patologico o sospetto tale la paziente deve essere inserita in un percorso diagnostico consolidato eseguito da un radiologo esperto dedicato. Al Congresso sono stati presentati in anteprima mondiale i dati di uno studio clinico multicentrico europeo eseguito su 4000 donne. Il Mammowave si tratta quindi di una metodica in corso di validazione per la applicazione su tutte le donne, oggetto in questi anni di molti studi clinici europei con l’obiettivo di inserirlo anche tra le opportunità di prevenzione secondaria e per riempire il vuoto diagnostico legato alle giovani donne".
Oggi una caratteristica dell’oncologia senologica è la condivisione con le pazienti: "Le donne che seguiamo sono sempre più coinvolte nelle decisioni terapeutiche – conclude Roncella – per questa ragione è nostro compito mantenerle informate e aggiornate riguardo le innovazioni e gli studi clinici".
Leggi tutto: Mastectomia per il 40% delle donne operabili, "disponibili tecniche più conservative"
(Adnkronos) - Clara e Fedez stanno insieme? È il gossip dell'estate. La recente collaborazione musicale, con la hit ‘Scelte stupide’, ha acceso i riflettori su un possibile interesse sentimentale tra i due. Lei aveva già smentito il gossip tramite i social, ma un ulteriore negazione sembra sia arrivata nell'ultima puntata di 'Pulp Podcast', il format di Fedez e Mr. Marra che ha ospitato proprio la cantante.
A lanciare l'indiscrezione su una presunta relazione tra Fedez e Clara era stato Chi, il magazine di Alfonso Signorini che aveva pubblicato delle foto di un faccia a faccia tra i due che, a una prima occhiata, sembrava suggerire un bacio sulle labbra. Clara aveva subito smentito, definendo le voci "invenzioni sulla mia vita privata" e in più occasioni ha ribadito la sua posizione. Come sul red carpet della 71ª edizione del Taormina Film Fest, dove la cantante aveva liquidato la domanda dei giornalisti come "il gossip è parte del gioco”.
Ma queste smentite non hanno placato i rumors. Nell’ultima puntata di Pulp Podcast è arrivata un’ulteriore smentita, o forse una provocazione. Clara, guardando Fedez negli occhi, ha scherzato: "Tutte le mie amiche piacciono tanto a Federico". Un commento che alcuni hanno interpretato come una 'scenata di gelosia', altri come una conferma che tra i due non c’è altro che un’intesa artistica.
Il dubbio resta. Anche perché se da un lato Clara si è più volte detta contraria alle voci sulla presunta liason, Fedez ha scelto il silenzio, lasciando che sia il gossip a parlare per lui.
Leggi tutto: Clara provoca Fedez: "A lui piacciono tanto le mie amiche...."
(Adnkronos) - Nel 2023 la produzione nazionale dei rifiuti urbani è stata pari a circa 29,3 milioni di tonnellate, in lieve aumento dello 0,7% rispetto al dato 2022. Si conferma il trend di crescita della raccolta differenziata, che aumenta più di un punto percentuale rispetto al 2022, passando dal 65,2% al 66,6% (in termini quantitativi quasi 19,5 milioni di tonnellate di rifiuti differenziati). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
A livello territoriale, le regioni del Nord-Est e del Nord-Ovest mantengono alti livelli di raccolta differenziata, confermando anche per il 2023 il superamento dell’obiettivo del 65% previsto per il 2012 dal decreto legislativo n. 152/06, con risultati pari rispettivamente al 76,7% e al 70,6% della produzione totale dei rifiuti urbani prodotti, mentre il Centro si attesta al 62,3% e il Sud e le Isole al 58,2%.
(Redazione/Adnkronos)La spesa media annua Tari stimata per un’utenza domestica tipo (composta da tre componenti il nucleo famigliare in un’abitazione di superficie 100 mq), risulta pari nel 2023 a 311 euro a livello nazionale, evidenziando significative differenze tra le varie aree geografiche.
Leggi tutto: Rifiuti, Arera: in 2023 raccolta differenziata +1%, nord al top
(Adnkronos) - Nel confronto internazionale con i principali Paesi dell’Area euro il prezzo medio del gas naturale (comprensivo di imposte e oneri) per i consumatori domestici in Italia ha registrato nel 2024 un aumento significativo (+15,1%) raggiungendo i 13,1 centesimi di €/kWh. Contrariamente a quanto accaduto nel 2023, i consumatori italiani hanno pagato tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media dell’Area euro (-8,3% nel 2023). I prezzi più alti sono stati raggiunti nei Paesi Bassi (16,8 c€/kWh) e in Portogallo (14,8 c€/kWh), mentre quelli più bassi in Ungheria (2,88 c€/kWh) e Croazia (4,62 c€/kWh). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
L’aumento è sostanzialmente riconducibile a due fattori: la crescita dei costi di rete (passati da 2,6 c€/kWh nel 2023 a 3,0 c€/kWh nel 2024) e, soprattutto, quella della componente fiscale (passata da 0 a 3,2 c€/kWh). Nel 2024, infatti, sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano stabilito la riduzione dell’IVA al 5% e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema che aveva, di fatto, annullato l’impatto di questi ultimi sul prezzo del gas.
Guardando ai differenziali riferiti alle classi di consumo: i prezzi i clienti D1 (fino a circa 520 m3/anno) e D2 (520-5.200 m3/anno) hanno registrato entrambi un aumento del 17% rispetto al 2023, arrivando rispettivamente a 17,12 c€/kWh e 12,30 c€/kWh, mentre per i consumi più alti (D3, oltre 5.200 m3/a) la variazione è stata del -5,4%. Nell’Area euro i prezzi sono risultati in crescita solo per la classe dei piccoli consumatori (D1), ma in misura più contenuta (+6,5%), mentre per le altre due classi D2 e D3, si riscontra una riduzione, rispettivamente dello 0,1% e del 5%. I differenziali di prezzo tra l’Italia e gli altri Paesi europei sono quindi tornati ai segni del 2022. Se si considera la materia energia gli italiani pagano di meno solo nella classe di consumi più bassi (-6,2%) mentre il differenziale è sostanzialmente identico per le altre due.
Nel 2024 il prezzo medio pagato dai clienti non domestici italiani si è attestato a 6,75 c€/kWh, con un calo (-18%) superiore a quello registrato nell’Area euro (-13,5%) il cui prezzo medio si ferma a 6,93 c€/kWh. Le imprese italiane hanno quindi pagato un prezzo lordo (cioè comprensivo di oneri, imposte e tasse) più conveniente rispetto a quasi tutti i principali competitor europei (-9,8% rispetto alla Francia, -7,7% rispetto alla Germania) tranne che la Spagna (+38%).
La riduzione del prezzo in Italia è dovuta interamente alla componente energia, pari a 4,4 c€/kWh (-32,7%) che incide per il 65% sul prezzo finale mentre le altre due componenti, cioè i costi di rete e gli oneri e imposte, che incidono entrambe per circa il 17% sul prezzo complessivo, hanno registrato un incremento sul 2023 rispettivamente del +0,9% e del +125%.
Guardando al dettaglio per classi di consumo, nel 2024 i prezzi italiani sono risultati in diminuzione in tutte le classi tranne che nella I1 (consumi fino a 26.000 m3/anno) dove hanno segnato un aumento del 2,2%. Si segnala una riduzione consistente nelle classi I3 (25,2%) e I4 (-26,9%) che assorbono, rispettivamente, il 22,4% e il 27,4% delle vendite di gas a clienti non domestici. Nel confronto con gli altri Paesi, i consumatori italiani pagano generalmente meno dei tedeschi nelle fasce di consumo più elevate, hanno un rapporto variabile con la Francia (conveniente fino a consumi di 26 milioni di m3 annui), mentre risultano significativamente più economici rispetto alla Spagna nelle classi più basse.
In Italia l’incremento nell’estensione delle reti di teleriscaldamento nel 2023 è stato pari a 97 km mentre la volumetria allacciata è cresciuta dell’1,7%. Cinque regioni del nord (Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna e Veneto) rappresentano, da sole, oltre il 95% dell’energia termica erogata. Nel 2023 le centrali termiche al servizio di reti di telecalore hanno prodotto 10.691 GWh termici, 6.045 GWh elettrici e 162 GWh frigoriferi. Il gas naturale si conferma la fonte energetica nettamente prevalente con il 69,8% del consumo energetico complessivo, tra le altre fonti portano un contributo significativo i rifiuti (15,4%) e le bioenergie (biomasse, biogas e bioliquidi, all’11,2%).
Il 70% degli utenti presenta una potenza contrattuale non superiore a 50 kW, mentre il 23% ha una taglia maggiore di 50 e fino a 350 kW e solo il 7% ha una taglia superiore a 350 kW. Gli utenti di maggiori dimensioni, nonostante siano relativamente poco numerosi, rappresentano una quota cospicua dei consumi complessivi (oltre il 50%). Il numero di imprese operanti su reti di telecalore è pari a 249 (255 un anno fa). Di queste, l’85% si occupa di attività strettamente legate all’esercizio delle reti e alla fornitura dall’energia termica alle utenze (distribuzione e/o misura e/o vendita) mentre la quota rimanente si occupa solo di produzione di energia termica. Una quota significativa del mercato è costituita da utenze di tipo residenziale (64,0%) e terziario (33%), la domanda del settore industriale rimane marginale (3%).
Nel 2023 il Governo ha disposto l’estensione a tutte le reti di teleriscaldamento di tariffe regolate da Arera la quale ha definito un primo quadro di regole transitorie per il 2024, intervenendo per superare le principali criticità evidenziate nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui prezzi del servizio. L’Autorità ha quindi rinviato i termini di conclusione del procedimento per la definizione del metodo tariffario applicabile a regime, prevedendo al contempo una prosecuzione dell’applicazione del metodo transitorio fino al termine dell’anno 2025, con contestuale approvazione di alcuni affinamenti al metodo stesso.
Nel confronto internazionale con i principali Paesi dell’area euro il prezzo medio del gas naturale (comprensivo di imposte e oneri) per i consumatori domestici in Italia ha registrato nel 2024 un aumento significativo (+15,1%) raggiungendo i 13,1 c€/kWh. Contrariamente a quanto accaduto nel 2023, i consumatori italiani hanno pagato tariffe superiori del 5,3% rispetto alla media dell’Area euro (-8,3% nel 2023). I prezzi più alti sono stati raggiunti nei Paesi Bassi (16,8 c€/kWh) e in Portogallo (14,8 c€/kWh), mentre quelli più bassi in Ungheria (2,88 c€/kWh) e Croazia (4,62 c€/kWh).
L’aumento è sostanzialmente riconducibile a due fattori: la crescita dei costi di rete (passati da 2,6 c€/kWh nel 2023 a 3,0 c€/kWh nel 2024) e, soprattutto, quella della componente fiscale (passata da 0 a 3,2 c€/kWh). Nel 2024, infatti, sono esauriti gli effetti degli interventi governativi che avevano stabilito la riduzione dell’IVA al 5% e l’azzeramento temporaneo degli oneri di sistema che aveva, di fatto, annullato l’impatto di questi ultimi sul prezzo del gas.
Nel 2024 il livello della concentrazione nel mercato della vendita finale, già storicamente basso, è risultato nuovamente in calo rispetto all’anno precedente: i primi tre gruppi controllano il 38,7%, mentre nel 2023 la quota era pari al 40,2%. Il gruppo Eni è risalito in seconda posizione con una quota del 12% (era terzo con una quota del 13,3% nel 2023) mentre è rimasto al primo posto gruppo Edison, la cui quota è salita al 15,5% dal 13,7% dell’anno precedente, seguito dal gruppo Enel che lo scorso anno aveva raggiunto la seconda posizione è passato al terzo posto con una quota dell’11,2% (13,1% nel 2023). Lo rileva la relazione annuale Arera 2024.
(Adnkronos) - "Gasperini era antipatico anche a me, gliel'ho detto subito. 'Per i tifosi della Roma sei antipatico, per me molto di più'. Ma sono convinto che Roma abbia bisogno di un allenatore con un carattere forte, che vuole sempre migliorare la squadra e il singolo. Per questo gli offriamo un anno per farsi capire e i tifosi devono essere con noi". Così Claudio Ranieri, ex allenatore della Roma, durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore giallorosso Gian Piero Gasperini. "È schietto e leale, dice le cose in faccia. Per me sarà un amico, se avrà dei problemi io cercherò di risolverli".
Ranieri ha motivato così la decisione della società: "I Friedkin hanno scelto lui perché ovunque è andato ha fatto bene. È un allenatore in grado di cambiare la fisionomia degli atleti e costruire buoni giocatori. Sappiamo tutti le difficoltà dei prossimi mercati. Bisogna costruire e per questo io mi sono messo da parte. Gian Piero ha un carattere forte e farà grandi cose. Voi giornalisti siete bravi e tra poco ci direte chi sarà il prossimo ds della Roma. Stiamo vagliando diversi nomi e presto saprete il sostituto di Ghisolfi".
Gasperini ha poi preso la parola: "Tutti mi mettete in guardia sulle difficoltà dell'ambiente, ma io penso che questa debba essere la forza. Da fuori vedo grande entusiasmo e voglia di raggiungere gli obiettivi. Queste forze devono essere incanalate nel modo migliore. Se ci sono state difficoltà potremo correggerle e cercare di rendere la Roma più forte e competitiva. L'abbiamo visto a Napoli e a Parigi, si possono fare risultati da altre parti e non solo a Torino o Milano. Bisogna spingere tutti dalla parte giusta". Idee chiare sugli obiettivi: "Arrivare in Champions. Scudetto? Non si sa mai, ma l'obiettivo è rendere la squadra più forte. Con giocatori che vadano in Nazionale. Avere un nucleo sempre più ampio che possa dare continuità alla squadra. Così da inserire poi giocatori che alzino il livello che in futuro potremo prendere sul mercato, mi auguro. Serve un nocciolo duro, compatto e d'esempio. Abbiamo bisogno di solidità. È questo che fa crescere le squadre. In Italia ci sono squadre molto importanti, tutti puntano alla Champions e in una piazza con tutto questo entusiasmo devi entrare forte. Con una squadra che ti segue e un ambiente forte".
Ranieri ha poi fatto il punto sul mercato della Roma: "Svilar? Ci ha pensato Ghisolfi, io l'ho chiamato. Gli ho detto che vogliamo costruire una grande squadra e che ci servono giocatori forti come lui per crescere e fare grandi cose. Lui è un ragazzo ambizioso e noi abbiamo preso un allenatore con le stesse caratteristiche. Fair play finanziario? Come sapete abbiamo dei paletti. Dobbiamo cercare di rientrare entro il 30 giugno ma manca ancora qualcosina. Sono sicuro che riusciremo a rispettare tutti i parametri anche fino a giugno 2026. Da quel momento potremo operare sul mercato con più libertà. Se i Friedkin potessero mettere altri soldi lo avrebbero già fatto. Le altre squadre hanno introiti superiori ma il calcio italiano deve usare più la testa e costruire" ha concluso Ranieri.
Leggi tutto: Ranieri: "Gasperini mi stava antipatico, ma alla Roma serve uno così". E sul mercato...
(Adnkronos) - Gli investimenti programmati per il periodo 2024-2029 risultano, in termini pro capite, pari a 565 euro/abitante a livello nazionale (corrispondenti a una spesa annuale per investimenti di 94 euro/abitante/anno, in aumento rispetto al valore annuale di 69 euro/abitante/anno che ha caratterizzato il periodo regolatorio 2020-2023): il valore più elevato si riscontra nell’area del Centro, con 802 euro/abitante per il quarto periodo regolatorio 2024-2029. Lo certifica l'Arera nella sua Relazione Annuale, spiegando che in termini assoluti, la spesa per investimenti relativa a un campione di 156 operatori che servono 48.779.140 abitanti ammonta complessivamente (considerando anche la disponibilità di fondi pubblici) a 28 miliardi di euro per i sei anni del quarto periodo regolatorio, passando da 4,6 miliardi di euro nel 2024, a 5,6 miliardi di euro nel 2025, per poi registrare una flessione (conseguente a una progressiva contrazione dei finanziamenti pubblici disponibili) per le annualità successive (per cui la programmazione degli interventi sarà comunque oggetto di aggiornamenti a cadenza biennale), attestandosi a 5 miliardi di euro nel 2026, a 4,5 miliardi di euro nel 2027, a 4,3 miliardi di euro nel 2028 e a 3,9 miliardi di euro nel 2029.
L'autorità sottolinea come "le verifiche compiute hanno confermato una diffusa capacità di realizzazione degli investimenti programmati (pur con una certa variabilità fra le gestioni del panel). Il tasso di realizzazione è risultato pari al 96% nel 2022 e al 94% nel 2023, con valori più contenuti per i gestori operanti nell’area Sud e Isole (il cui tasso di realizzazione, per il 2023, si è attestato al 73%), per i quali sembrano permanere talune criticità in ordine all’esecuzione degli interventi".
L’analisi del fabbisogno di investimenti per il periodo 2024-2029 a livello nazionale conferma, anche per il quarto periodo regolatorio, il peso maggiore degli investimenti destinati alla riduzione delle perdite idriche nella pianificazione (che continuano a guidare le priorità nella pianificazione del settore sin dalle prime rilevazioni effettuate dall’Autorità nel 2019), seguiti dagli investimenti per la riduzione delle interruzioni (in costante crescita al 15,69%), da quelli per il miglioramento della qualità dell’acqua depurata al 13,86%, e da quelli per l’adeguamento del sistema fognario al 12,79%. Secondo Arera "la prima ricognizione degli investimenti destinati al miglioramento del macro-indicatore M0 (l’indice di qualità tecnica che misura la resilienza, la capacità del sistema idrico di far fronte a diverse condizioni, inclusi cambiamenti climatici e picchi di domanda) restituisce un fabbisogno dei gestori pari a circa 1,4 miliardi di euro, equivalenti al 5,10% del fabbisogno complessivo".
La quota di investimenti in infrastrutture del servizio idrico integrato non riconducibili direttamente a specifici obiettivi di qualità tecnica fissati dall’Autorità si attesta all’11,45%. In termini generali di servizio, il quadro nazionale resta orientato prevalentemente sugli investimenti pianificati nelle infrastrutture acquedottistiche (52%, senza considerare i due prerequisiti legati esclusivamente a profili della filiera acquedottistica, che hanno un peso marginale) rispetto a quelli previsti nelle reti fognarie e negli impianti di depurazione (nel complesso il 34,87%), con una forbice minima nel Nord-Ovest (dove il fabbisogno nelle fasi di fognatura e depurazione quasi si equivale a quello di acquedotto), è più ampia nel Centro Italia a favore delle infrastrutture di acquedotto, attestandosi per queste ultime al di sopra della media nazionale (63,77%).
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(Adnkronos) - Ad assistere alla seconda tappa del tour ‘Alaska Baby’ di Cesare Cremonini allo stadio San Siro, tra il pubblico c’era anche Martina Maggiore, sua ex compagna e musa ispiratrice del brano ‘Giovane Stupida’. La giovane influencer non è riuscita a trattenere l’emozione e ha lasciato lo stadio prima della fine dello show, probabilmente perché il concerto le ha riportato a galla il forte legame con il cantautore.
"L’ho presa benissimo, non ho pianto affatto", ha dichiarato ironicamente Maggiore sui social, condividendo prima una foto del palco con una emoticon a forma di cuore rosso e una farfalla azzurra, poi un video che la ritraeva con il volto segnato dalle lacrime.
A raccontare l’episodio in modo più dettagliato è stato Mauro, un amico che l’ha accompagnata al concerto. In un video pubblicato su TikTok, i due hanno confermato di aver abbandonato lo show prima della metà. "Ce la faccio a vederlo tutto", dice lui, prendendola in giro. "Adesso ride, ma ha pianto per tutto il concerto...", ha aggiunto.
Martina Maggiore ha recentemente pubblicato ‘Ma che stupida ragazza’, un libro in cui ripercorre la sua relazione con Cremonini.
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(Adnkronos) - Eric Dane è tornato a parlare della sua battaglia contro la Sla. L’attore, che ha interpretato il dottor Mark Sloan nella serie ‘Grey’s Anatomy’ ha rilasciato un’intervista a ‘Good Morning America’ su Abc, in cui ha parlato delle sue condizioni di salute, peggiorate negli ultimi mesi.
"Il braccio destro non funziona più, tra pochi mesi perderò anche il sinistro", ha rivelato Eric Dan che lo scorso aprile aveva ricevuto la diagnosi di Sclerosi Laterale Amiotrofica. L’attore nel corso dell’intervista ha ammesso, inoltre, di essere preoccupato per il senso di debolezza che ha iniziato ad avvertire nelle gambe.
Il 52enne ha parlato anche dei primi sintomi, che ha ammesso, di averli sottovalutati. "Pensavo di aver mandato troppi messaggi o che la mano fosse semplicemente stanca. Qualche settimana dopo le cose sono peggiorate". Fino alla diagnosi definitiva, che ha cambiato inevitabilmente la sua vita. Ci sono voluti nove mesi di esami per capire che si trattava di sla: "Non dimenticherò mai quelle tre lettere", ha detto l'attore.
"Sono grato di avere la mia amorevole famiglia al mio fianco mentre affrontiamo questo prossimo capitolo", aveva detto Dane in un'intervista a People. L'attore è sposato con Rebecca Gayheart: la coppia ha due figli, Billie Beatrice, 15 anni, e Georgia Geraldine, 13 anni.
Leggi tutto: Eric Dane e il dramma della Sla: "Il braccio destro non funziona più"
(Adnkronos) - È stato fermato un 21enne per l'omicidio del ragazzo di 17 anni in una masseria in provincia di Caserta. I Carabinieri della Compagnia di Capua hanno dato esecuzione al provvedimento di fermo del Pubblico Ministero, emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nei confronti del giovane ritenuto responsabile del grave fatto di sangue avvenuto nel pomeriggio del 15 giugno a Sant Angelo in Formis.
Secondo la ricostruzione, in seguito a un litigio sarebbe avvenuta una colluttazione tra i due e il fermato avrebbe colpito mortalmente a coltellate il 17enne. A nulla sono valsi i soccorsi dei sanitari sul posto.
Leggi tutto: Caserta, 17enne ucciso in masseria: è stato fermato un 21enne
(Adnkronos) - E' stata Messina a ospitare, ieri sera, lunedì 16 giugno, presso gli spazi di Palazzo Leoni in Corso Cavour, il terzo appuntamento de 'La sfida della sostenibilità-stakeholders a confronto'. Questo il percorso in cinque tappe che Manageritalia Sicilia, con il coordinamento del vicepresidente Davide Frangiamore, ha ideato per dialogare con le business community, le istituzioni, le università e le imprese locali sul futuro di questa fondamentale transizione economica e sociale.
“L’appuntamento di oggi rappresenta un’occasione preziosa per riflettere insieme: manager, imprese, mondo universitario e istituzioni su come la sostenibilità possa diventare un vero elemento distintivo e competitivo, capace promuovere una cultura sempre più condivisa e concreta sui temi della sostenibilità in grado di generare valore per l’intero ecosistema economico e sociale siciliano”, commenta l’iniziativa Carmine Pallante, presidente di Manageritalia Sicilia, che prosegue: ”La sostenibilità è un volano di crescita, perché migliora la nostra reputazione, stimola l’innovazione interna e ci apre nuove opportunità di sviluppo. In un contesto in rapida evoluzione come quello attuale, chi sa raccontare con coerenza il proprio impegno per la sostenibilità ha un vantaggio competitivo reale e duraturo”.
“L’approccio manageriale dell’incontro di oggi è un utile spunto anche per l’attività degli enti locali”, spiega il sindaco di Messina, Federico Basile, che prosegue: “Infatti, lo spirito pragmatico fatto di teoria e pratica è fondamentale per dare concretezza ad azioni volte a sviluppare sempre più sostenibilità economica, sociale ed ambientale nei nostri territori. Noi amministratori dobbiamo sviluppare sinergie con gli altri attori oggi presenti qui e fare rete e iniziative comuni”. Se si considera lo score ambientale elaborato Crif le regioni più virtuose sono Lombardia e Piemonte, con oltre il 60% delle aziende con un alto livello di adeguatezza. La Sicilia si classifica al penultimo posto con solo il 10% di aziende ad un alto livello di adeguatezza, seguita solo dalla Valle D’Aosta al 2%. Dati che esprimono quanto ancora ci sia da fare per favorire e affermare una nuova cultura della sostenibilità e dei vantaggi economici che essa comporta.
Focus di questa terza tappa è stata 'la rendicontazione della sostenibilità' intesa non solo come obbligo normativo, ma vero e proprio elemento strategico in termini di crescita, reputazione, comunicazione e dialogo con gli stakeholder. Uno strumento indispensabile per veicolare e promuovere le performance aziendali in ambito ambientale, sociale e di governance (Esg), nonché mezzo capace di attrarre capitali da parte di potenziali investitori, oggi sempre più attenti alle ricadute sociali, ambientali ed etiche dall’attività d’impresa. L'evento ha visto alternarsi il contributo di accademici, esperti del settore, testimonianze aziendali e confronti con i giovani studenti che nel corso dei loro interventi hanno esplorato i principali strumenti applicativi, l’evoluzione normativa e le opportunità che la 'rendicontazione sostenibile' offre in termini di crescita, reputazione e dialogo con gli stakeholder.
Oltre a Caterina Damiano, sustainability manager Damiano spa, che ha raccontato l’esperienza vincente di questa azienda del territorio, hanno preso la parola, in interventi singoli e in una tavola rotonda finale, esponenti del mondo accademico e professionale. Giuseppe Ioppolo, professore ordinario di Scienze Merceologiche Università degli studi di Messina, sostiene che: “la buona impresa è quella che crea valore all’interno, ma anche all’esterno, stimolando e alimentando così un ecosistema tutto coinvolto e volto alla sostenibilità. In questo abbiamo tutti un ruolo”.
Carlo Vermiglio, professore ordinario di Economia Aziendale Università degli studi di Messina, spiega: “I cambiamenti politici hanno sicuramente un impatto, come avviene oggi alla luce del nuovo corso USA meno attento con Trump alla sostenibilità. Ma se la cultura d’impresa e quella sociale sono forti e convinte dell’importanza della sostenibilità l’obiettivo finale resta ben saldo e delineato nel suo percorso. A riprova di questo, oggi sono molte le aziende che fanno rendicontazione della sostenibilità su base volontaria e non per obblighi di legge”.
Giovanni Coci, partner Kpmg, aggiunge: “La vera spinta a rendere conto dei risultati della sostenibilità ha due matrici: una finanziaria, legata all’interesse di chi investe per attività green e più in generale sostenibili, e soprattutto quella per dare risposta a esigenze e richieste dei consumatori e degli stakeholder”.
Per Davide Frangiamore, vicepresidente Manageritalia Sicilia e organizzatore del progetto: "L’appuntamento non è stato solo un momento di confronto ma un vero e proprio laboratorio di idee, dove costruire insieme una cultura della sostenibilità solida, condivisa e orientata al futuro. Perché oggi più che mai, rendicontare significa agire, ispirare e guidare il cambiamento anche e soprattutto in Sicilia unendo: imprese, istituzioni, mondo accademico, manager e l’entusiasmo dei giovani studenti”.
Hanno preso parte ai lavori anche Francesco Vito, presidente Odcec Messina, Giovanni Cardullo, segretario Ordine consulenti del lavoro di Messina, Luisa Quarta, consiglio direttivo Prioritalia, e presidente Cassa sanitaria, Carlo De Lellis, e il professore Antonio Musicò con gli studenti dell’Istituto Antonio Maria Jaci che all’interno del progetto food4mind di Manageritalia hanno sviluppato supportati da docenti e manager progetti di rendicontazione di sostenibilità. Il prossimo appuntamento del ciclo d’incontri 'La sfida della sostenibilità. Stakeholder a confronto' di Manageritalia Sicilia è in programma per venerdì 3 ottobre a Ragusa sul tema della sostenibilità e dei sistemi di gestione.
Leggi tutto: Manageritalia, rendicontare sostenibilità è strategico per crescita aziende territorio
(Adnkronos) - Il Presidente della Figc Gabriele Gravina sarà ospite domani mercoledì 18 giugno, alle ore 11:30, presso l’Aula Aldo Rossi dell’Università Lum Giuseppe Degennaro, in occasione del convegno di chiusura del Corso di Alta Formazione in “Management delle Società Calcistiche”. L’incontro, dal titolo “Il calcio tra sostenibilità, intelligenza artificiale e nuove professionalità”, sarà aperto dai saluti istituzionali di Emanuele Degennaro (Presidente CdA LUM), Antonello Garzoni (Rettore LUM) e Alfonso Morrone (Presidente Adicosp). Oltre al presidente Gravina parteciperanno all’evento, introdotto e moderato dal giornalista Dionisio Ciccarese, Andrea Carnevale (Direttore Sportivo e Responsabile Scouting Udinese Calcio) e Gian Marco Campagnolo (Professore presso The University of Edinburgh). Durante il convegno saranno consegnati gli attestati di partecipazione al corso e i premi “Felice Gnagnarella” per le categorie Sport e Cultura, Miglior Direttore Sportivo Corso Calcio Lum e Miglior Docente Corso Calcio Lum.
(Adnkronos) - Un Servizio sanitario "moderno ha bisogno di radici forti e di strumenti nuovi. Due le direttrici su cui stiamo investendo in modo strategico: una maggiore digitalizzazione e una sanità di prossimità reale, concreta. Grazie ai fondi del Pnrr, stiamo rafforzando entrambe, con l’obiettivo di rendere i servizi sanitari più accessibili, più efficienti e più vicini ai bisogni reali della popolazione. Ma accanto alla digitalizzazione, serve un impegno forte e collettivo sulla prevenzione, che deve diventare la vera leva strategica per la sostenibilità del nostro Ssn. Prevenzione significa guardare al futuro con meno malati, meno complicanze e con una riduzione dell’impatto delle patologie croniche". Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato nel suo intervento oggi alla giornata conclusiva degli Stati generali della prevenzione a Napoli.
"Sul fronte tecnologico, l’Italia sta consolidando infrastrutture digitali all’avanguardia, che non solo modernizzano il sistema, ma aiutano a superare le disuguaglianze che ancora esistono penso al nuovo Fascicolo sanitario elettronico, all’Ecosistema dei dati aanitari, alla Piattaforma nazionale di telemedicina. Strumenti che rafforzano il legame tra cittadino, medico e territorio, soprattutto nei luoghi più fragili del Paese", ha ricordato Gemmato. Per quanto riguarda l'Integrazione sulla telemedicina per anziani cronici è "pronta - ha proseguito - la bozza di decreto attuativo che definisce le prestazioni di telemedicina per anziani con patologie croniche, con sperimentazione nelle macroaree Nord, Centro, Sud Italia. Le prestazioni – in teleassistenza e telemonitoraggio (semestrale) – saranno erogate a domicilio e finalizzate a prevenzione, aderenza terapeutica e riduzione dell’isolamento. Agenas coordinerà i progetti, rivolti ad almeno 300.000 persone entro il 2025 (target Pnrr M6 Salute), con 150 milioni di euro stanziati".
"Non dimentichiamo che siamo tra le nazioni più longeve al mondo (secondi al Giappone) - ha ricordato Gemmato - Invecchiare in buona salute è una sfida sanitaria, sociale, culturale che richiede politiche lungimiranti e la partecipazione attiva delle istituzioni, delle associazioni e dei cittadini. La prevenzione non è un costo ma un investimento in qualità della vita e nella sostenibilità del nostro welfare".
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(Adnkronos) - "Quando si parla di prevenzione, il grande assente resta il maschio. In campo urologico solo un uomo su dieci si sottopone a controlli preventivi: un dato che deve farci riflettere e spingerci a un impegno collettivo – dal sistema sanitario a quello scolastico, fino al mondo del lavoro – per far comprendere agli uomini che non sono invincibili, e che un semplice valore del Psa non basta a escludere problematiche alla prostata”. A lanciare l’allarme è il professor Vincenzo Mirone, urologo e presidente della Fondazione Pro (Prevenzione ricerca oncologica), intervenuto agli Stati generali della prevenzione in corso a Napoli coordinando il confronto su prevenzione e benessere maschile.
"Dobbiamo fare di più per diffondere la cultura della prevenzione urologica – ha aggiunto Mirone – investendo sul dialogo, in particolare su quello tra padri e figli, oggi quasi del tutto assente. Gli uomini devono svegliarsi se vogliono migliorare il proprio stato di salute e prendere esempio, ancora una volta, dalle donne”.
"Prevenzione significa anche consapevolezza: sapere che molte patologie tumorali hanno una componente familiare, che uno stile di vita sano può fare la differenza, che gli screening – siano essi pubblici, privati o gratuiti, come quelli promossi dalla Fondazione Pro – sono strumenti concreti per prendersi cura di sé. Nulla è impossibile, basta iniziare ad avere attenzione per il proprio corpo", ha concluso Mirone.
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