A bordo di un tender violano zona protetta del Parco nazionale...
Congresso ad Alghero, 'abbiamo vinto con una squadra favolosa'... 
(Adnkronos) - C'è un arresto per il primo morto in Italia per overdose da Nitazeni, un nuovo e potentissimo oppioide sintetico. La vittima, un 28enne, era deceduto un anno fa, nel settembre 2024 a Brunico, provincia di Bolzano, ma la notizia è emersa ora con l'operazione dei carabinieri che a seguito delle indagini ha permesso di individuare l'uomo che gli avrebbe ceduto la droga.
Le indagini dei carabinieri di Brunico, coordinati dalla procura di Bolzano, hanno permesso di sequestrare diversi plichi postali contenenti gli oppioidi sintetici della categoria dei nitazeni acquistate online con criptovalute, spedite da diversi Paesi europei, e indirizzati al 29enne arrestato lo scorso 13 ottobre e indagato ora per l'ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.
Fondamentali sono stati gli accertamenti del Ris di Roma, dalla quale è emerso nel sangue della vittima la presenza di n-pirrolidin protonizapene (protonitazepina) appartenente agli oppioidi sintetici, che ha indotto a ritenere che vi sia stata un'assunzione poco precedente alla morte di basse quantità di tale sostanza, considerato che la stessa sostanza era stata trovata nel frammento di alluminio vicino al cadavere. Si tratta di una sostanza che anche a basse concentrazioni è ad altissimo rischio di overdose: anche in base ai recenti studi scientifici risulta che l'assunzione è associata ad una significativa alterazione dell'attività elettrica cardiaca con aritmie, che risulta essere compatibile con la causa di morte del soggetto. I carabinieri inoltre hanno sequestrato diversi plichi postali contenenti nitazeni, ossicodone e fentanyl provenienti dalla Grecia e dalla Polonia.
Nel corso dell’attività d’indagine è stato effettuato anche un arresto di un 27enne a cui l’indagato aveva ceduto 5 panetti di hashish del peso complessivo di 500 grammi.
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Al lavoro sub, Protezione civile e Corpo forestale...
Si cercano conferme alle dichiarazioni del reo confesso... 
(Adnkronos) - Il direttore dell'Agenzia per le informazioni e la sicurezza esterna (Aise) Giovanni Caravelli e il direttore dell'Agenzia per le informazioni e la sicurezza interna (Aisi) Bruno Valensise sono stati sentiti come testimoni dai pm delle procure di Roma e Napoli, titolari dell’indagine sul caso Paragon, lo spionaggio di telefoni e conversazioni di giornalisti e attivisti venuto a galla nel febbraio scorso grazie a una comunicazione di Meta e messo in atto attraverso il sofisticato 'spyware' della società israeliana Paragon Solution. Un’audizione che, a quanto si apprende, si è svolta nelle scorse settimane.
Nell’inchiesta, che vede il coordinamento della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, al momento contro ignoti, si procede per accesso abusivo a sistema informatico e quanto previsto all’articolo 617 del codice penale su reati informatici, cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche e installazioni abusiva di apparecchiature atte ad intercettare.
Intanto lo scorso giugno è stato affidato dai pm l’incarico agli specialisti della Polizia Postale e ai consulenti per effettuare accertamenti tecnici irripetibili sui dispositivi telefonici usati dalle parti lese nel procedimento: il fondatore di Dagospia Roberto D’Agostino, i giornalisti Eva Vlaardingerbroek, Francesco Cancellato e Ciro Pellegrino e gli attivisti di Mediterranea Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrara. Accertamenti necessari a chiarire se i dispositivi siano stati tutti ‘infettati’ e se si tratti dello stesso software-spia. In particolare si cerca una ‘impronta’, un codice alfanumerico che identifichi lo spyware. I risultati sono attesi nelle prossime settimane.
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(Adnkronos) - Non basta più comunicare: occorre comprendere, connettere e restituire fiducia. E' questa la premessa da cui riparte il Brand journalism festival 2025, in programma l’11 novembre al Talent Garden di Roma, presentato oggi alla Camera dei Deputati nel corso di un incontro che ha riunito rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico, dell’impresa e dei media. L’evento, ideato da Ilario Vallifuoco e promosso da Social Reporters, si conferma il principale punto di riferimento in Italia per chi crede in una comunicazione capace di unire giornalismo e impresa in un linguaggio comune, fondato su trasparenza, etica e cultura della responsabilità.
Il Bjf 2025, di cui Unipol è main partner, si pone come crocevia di visioni e competenze: una piattaforma di confronto in cui giornalisti, comunicatori e aziende si incontrano per costruire un linguaggio comune, superando logiche di contrapposizione e promuovendo un’idea di informazione condivisa, fondata su trasparenza, qualità e responsabilità. Durante la giornata dell’11 novembre, si alterneranno talk, tavole rotonde e case study dedicati alle nuove forme del racconto d’impresa, al ruolo dell’etica nella costruzione della reputazione, all’impatto dell’intelligenza artificiale sui processi editoriali e comunicativi, e al valore dei contenuti come leva di fiducia tra brand e cittadini.
Tra i temi al centro del dibattito: etica e algoritmo, come garantire responsabilità e trasparenza nella comunicazione digitale; reputazione e autenticità, le nuove metriche della fiducia; storytelling e sostenibilità, la sfida del racconto d’impresa nell’era dell’impatto sociale. La seconda edizione del Festival vedrà la partecipazione di direttori di testate nazionali, communication manager di grandi aziende italiane e internazionali, docenti universitari, e rappresentanti delle istituzioni europee, tra cui Alessandra Marino (Commissione Europea) e Fabrizio Spada (Parlamento Europeo).
"Con la seconda edizione del Brand journalism festival - sottolinea Ilario Vallifuoco - non ci limitiamo a consolidare un format di successo, ma ne certifichiamo la natura generativa. Il Festival è un laboratorio di idee, un ecosistema di menti che interagiscono con l'obiettivo di superare la polarizzazione tra informazione e comunicazione d’impresa e restituire valore a un racconto autentico con impatti reali. Il brand journalism, in questo senso, non può essere assimilabile a marketing o pubblicità, ma diventa un modo di fare cultura: è l’impresa che si fa narratrice del proprio tempo, con l’ambizione di leggere e raccontare i cambiamenti che attraversano la società, l’economia e i valori collettivi".
All’appuntamento è intervenuto anche l’onorevole Federico Benzoni, che ha sottolineato l’importanza di promuovere spazi di dialogo tra giornalismo e impresa per rafforzare la cultura della responsabilità nella comunicazione. Cuore della presentazione, la diffusione in anteprima dei risultati del nuovo Osservatorio GenerationShip 2025 di Changes Unipol, realizzato da Kkienn Connecting People and Companies. L’indagine, giunta al quarto anno, esplora comportamenti, abitudini e percezione dell’informazione tra i giovani italiani dai 16 ai 35 anni, offrendo uno sguardo dettagliato su come la generazione under 40 vive e interpreta il flusso quotidiano di notizie.
Emerge che l’80% dei soggetti intervistati si informa online, soprattutto tramite social media (Instagram 79%, YouTube 43%, TikTok 40%, Facebook 41%). Oltre la metà dei giovani (53%) si sente sopraffatta dal sovraccarico informativo e il 45% tende a evitare le news, ma la generazione under 40 mostra senso critico: il 69% verifica le fonti e il 61% confronta più testate. La consapevolezza su fenomeni come deepfake e bolle informative resta bassa (solo il 44% sa cosa siano i deepfake e il 37% ne comprende davvero il significato). L’informazione è vissuta come strumento di identità e utilità: il 60% la usa per divertirsi, il 59% per la vita pratica e il 55% per coltivare interessi. Cresce l’attenzione verso finanza personale (30%), risparmio (47%) e investimenti (46%), mentre il brand journalism è conosciuto dal 52%, apprezzato per trasparenza e competenza.
La presentazione dei dati dell’Osservatorio GenerationShip 2025 sottolinea quanto la comunicazione d’impresa debba oggi rispondere a esigenze reali delle nuove generazioni. I giovani under 40, infatti, mostrano attenzione a trasparenza, responsabilità, autenticità e sostenibilità: valori che sono al centro del Brand Journalism Festival. In questo senso, il Festival non si limita a raccontare l’impresa, ma propone un approccio narrativo capace di creare fiducia e connessioni con chi ascolta, offrendo strumenti per costruire contenuti rilevanti e socialmente consapevoli.
Dall’esperienza del Brand journalism festival nasce anche l’Health journalism forum (Hjf), che debutterà nel 2026 come naturale estensione del Festival. L’Hjf sarà il primo spazio in Italia dedicato al giornalismo sanitario e alla comunicazione health, pensato per creare un dialogo strutturato tra media, istituzioni e aziende del settore. Sostenuto da Eli Lilly come main partner, il Forum intende promuovere una cultura della salute basata su accuratezza, trasparenza e responsabilità sociale, rispondendo alle crescenti esigenze di informazione affidabile in un contesto segnato da disinformazione e sfiducia.
Il Brand journalism festival 2025 si conferma così non un evento ma un progetto culturale, capace di generare idee, alleanze e nuovi modelli narrativi. Roma si prepara ad accogliere, ancora una volta, un appuntamento che ambisce a diventare il crocevia del futuro della comunicazione d’impresa e del giornalismo italiano: un luogo dove le parole tornano a essere strumenti di connessione, non di distanza.
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(Adnkronos) - Un "Ponte per crescere": grande evento dedicato al Ponte sullo Stretto di Messina il 30 ottobre alle 17.00, a Roma, presso Palazzo Valentini. A organizzare la manifestazione l’Accademia Calabra, con i Rotary Club di Nicotera Medma, Polistena, Villa San Giovanni e Roma Colosseo, "per far conoscere la valenza dell’opera e lo stato del progetto, viste le tante fake news". L’iniziativa ha avuto, anche, il patrocinio della Città Metropolitana di Roma Capitale.
Dopo i saluti di Domenico Naccari, vicepresidente dell’Accademia e del Rotary Roma Colosseo, di Massimo Ferrarini, capogruppo FdI della Città Metropolitana, di Federico Rocca, consigliere Roma Capitale, di Domenico Nucera, presidente e in rappresentanza dei Rotary Club, ci saranno gli interventi di vertici ed esperti della Società dello Stretto. L'ad Pietro Ciucci interverrà su “L’ingresso nella fase realizzativa”, Valerio Mele, Direttore Tecnico, su “Il Progetto Definitivo”, Giacomo Francesco Saccomanno, su “Le infrastrutture oltre il Ponte”, Leandra D’Antone, Università Sapienza, su “Il Ponte Euromediterraneo”, Agostino Nuzzolo, Università Tor Vergata, su “Una grande Opera multifunzionale”. Concluderà la serata, moderata dai giornalisti Santo Strati e Domenico Marrocchi, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e Trasporti. La manifestazione si concluderà con l’assegnazione a Raul Bova del Premio Accademia Calabra 2025, con la consegna di un’opera realizzata dal maestro Michele Affidato.
"Un momento di verità -ha dichiarato il Presidente dell’Accademia Giacomo Francesco Saccomanno- per far conoscere la vera situazione del progetto Ponte sullo Stretto, opera straordinaria e di valenza internazionale, che si trova, oramai, ai metri finali, e che tutto il mondi ci invidia per la sua tecnologia e sorprendete innovazione. Una informazione oggettiva e corretta che cercherà di comunicare lo stato reale del percorso e descriverà tutti i momenti di questo viaggio indimenticabile. Si parlerà anche degli investimenti che ci saranno accanto e per la sostenibilità dell’intervento, che rappresentano un’opportunità non più ripetibile per le regioni interessate: circa 35/40 miliardi per la Calabria ed altrettanti per la Sicilia. Un’attenzione del Governo per un Sud che ha bisogno di infrastrutture vere e che potrà, veramente, ribaltare l’attuale situazione di divario tra i vari territori italiani. Ma, non solo. Tutta l’Italia beneficerà di queste opere sia per l’ammodernamento dei trasporti e sia per la ricaduta a pioggia delle risorse investite".
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(Adnkronos) - Un uomo di 58 anni, originario dell'Africa, è morto in un incidente sul lavoro avvenuto in una vetreria di San Giovanni La Punta nel Catanese. Ferito un collega di 34 anni. Da una prima ricostruzione sembra che i due stessero trasportando una pesante lastra di vetro che ha ceduto e schiacciato l'uomo. Il 34enne ferito è stato trasportato in elisoccorso al Policlinico di Catania ed è in condizioni gravi ma stazionarie.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e il personale dell'Ispettorato del lavoro. La procura di Catania ha aperto un'inchiesta.
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(Adnkronos) - Milano Cortina 2026 è pronta a entrare nei dispositivi di tutto il mondo: da oggi, lunedì 20 ottobre 2025, è disponibile l’app ufficiale dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026. Accessibile, dinamica e multilingue, è disponibile per il download tramite gli app store dei vari dispositivi. Giochi Olimpici™ è pensata per accompagnare spettatori e fan lungo il cammino verso i Giochi e durante l’intero svolgimento delle competizioni. Con un’interfaccia che riprende il design del Look of the Games, l’app rispecchia la doppia anima dei Giochi di Milano Cortina 2026: due percorsi paralleli ma uniti da una stessa visione, rappresentati da due homepage distinte dedicate ai Giochi Olimpici e ai Giochi Paralimpici.
Riflettendo lo spirito e i contenuti del sito ufficiale di Milano Cortina 2026, l’app è la versione mobile del sito ufficiale, da cui eredita contenuti, struttura e spirito: guide pratiche, notizie aggiornate, informazioni utili, notifiche personalizzabili e accessi diretti per la vendita dei biglietti. È possibile consultare orari, sedi di gara, dettagli su villaggi Olimpici e Paralimpici, oltre a un’intera sezione dedicata agli sport in programma nel calendario del grande evento sportivo. L'app è stata creata in collaborazione con Olympic Channel Services (OCS) ed è disponibile in 12 lingue – tra cui italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, mandarino, giapponese, hindi e arabo – e offre contenuti localizzati e personalizzati in tutto il mondo. Sarà così possibile esplorare le località dei Giochi attraverso contenuti multimediali e guide su come vivere al meglio l’esperienza live delle gare e gli eventi nei territori olimpici e paralimpici. In primo piano anche lo shop ufficiale, accessibile direttamente dall'app, per acquistare merchandising esclusivo Milano Cortina 2026.
Attraverso l’app si potrà seguire in tempo reale il Viaggio della Fiamma Olimpica e della Fiamma Paralimpica, che attraverseranno l’Italia in un racconto corale di sport, emozioni e senso di comunità. Informazioni, itinerari, protagonisti e aggiornamenti saranno raccolti in un’unica sezione interattiva.
La Fiamma Olimpica, nel suo viaggio, verrà accompagnata da due partner d’eccezione: Coca-Cola, Worldwide Partner del Movimento Olimpico e Paralimpico Internazionale, e Eni, Premium Partner dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Allianz sarà al fianco del Viaggio della Fiamma Paralimpica di Milano Cortina 2026 in qualità di Presenting Partner. Per scaricarla, basta andare su Apple App Store e Google Play Store e cerca Olympics, oppure cliccare direttamente al seguente link: (https://olympics.app.link/z3EwTVbduXb).
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(Adnkronos) - È stata disposta l’autopsia sul corpo di Silvio Raimondi, l’artigiano di Pegli deceduto venerdì sera in via Prà mentre cercava di prendere l’autobus. L’esame autoptico è stato affidato dal pubblico ministero Marco Zocco alla medico legale Francesca Fossati. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico dell’autista del mezzo, un atto dovuto in attesa di chiarire la dinamica dell’accaduto.
Secondo la ricostruzione della polizia locale, intorno alle 20.20 l’autobus, dopo aver effettuato una fermata, aveva dato la precedenza a Raimondi, che stava attraversando la carreggiata da monte verso mare. Una volta completato l’attraversamento, il mezzo ha ripreso la marcia in direzione levante.
L’uomo, che con ogni probabilità voleva salire a bordo, ha iniziato a bussare con le mani sul vetro laterale destro, all’altezza della portiera centrale, nel tentativo di attirare l’attenzione dell’autista. In quel momento, però, avrebbe perso l’equilibrio, cadendo a terra accanto alla fiancata destra del bus. Gli accertamenti condotti dalla sezione infortunistica hanno evidenziato la possibilità che, durante la caduta, si sia verificato un contatto tra Raimondi e il veicolo. Le gravi lesioni riportate si sono purtroppo rivelate fatali.
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(Adnkronos) - Ottobre finisce e torna l'ora solare. Tra poco bisognerà spostare di un'ora le lancette dell'orologio per avere più luce durante il giorno.
Il risultato in generale sarà un'ora di luce naturale in più al mattino, mentre la sera farà buio prima con le giornate che saranno, con il passare delle settimane, sempre più corte. Per tornare all'ora legale dovremo aspettare la prossima primavera quando a fine marzo riporteremo avanti di un'ora i nostri orologi.
"È opportuno regolare l'orario del sonno gradualmente, andando a dormire 15-30 minuti prima nei giorni precedenti il cambio dell'ora e passare più tempo all'aperto durante le ore di luce del giorno per aiutare il corpo a ricalibrare i suoi ritmi - spiega all'Adnkronos Salute l'immunologo Mauro Minelli, docente di elementi di nutrizione umana e nutraceutica alla Lum, Libera Università Mediterranea 'G. Degennaro' - Utile può risultare, nei giorni a venire, l’impegno di mantenere abitudini costanti, come l'ora di andare a dormire e di svegliarsi, come anche l’uso oramai dilagante di trastullarsi con dispositivi elettronici prima del sonno. Va ricordato che l’attività fisica regolare può aiutare a mitigare gli effetti ormonali legati al cambio d'ora, soprattutto se praticata al mattino o nel pomeriggio. È sconsigliato allenarsi intensamente la sera, poiché l'aumento dei livelli di adrenalina potrebbe interferire con il sonno. Invece, è preferibile optare per attività rilassanti come lo yoga o lo stretching che, praticate nelle ore serali, favoriscono un riposo rigenerante".
"Quando cambia la luce - spiega Paolo Bianchini, nutrizionista di Salò, Brescia - cambia il modo in cui dormiamo, mangiamo e persino pensiamo". Questo accade perché "il nostro corpo è come un'orchestra diretta da un orologio interno che risponde a ormoni, temperatura e cibo. Se le lancette esterne si spostano, serve accordare anche quelle interne", precisa l'esperto che invita a giocare d'anticipo.
"Meglio non aspettare la notte del cambio d'ora per correre ai ripari - raccomanda -. Iniziare a regolare i pasti e scegliere alimenti mirati già qualche giorno prima aiuta il corpo ad adattarsi". Mentre "molti sottovalutano quanto l'alterazione del ritmo circadiano influenzi la produzione ormonale e la capacità del corpo di mantenere costante il livello energetico, è" proprio "in questi giorni che si osservano più facilmente sbalzi d'umore, difficoltà di concentrazione e senso di fame anticipato", elenca Bianchini. "La regolazione del ritmo circadiano passa anche dalla tavola - ribadisce - attraverso alimenti che favoriscono un corretto equilibrio biochimico".
L'ora cambierà la notte tra l'ultimo sabato e l'ultima domenica di ottobre che quest'anno cade un giorno in anticipo rispetto al 2024. Sposteremo le lancette un'ora indietro alle 3 del mattino di domenica 26 ottobre 2025 guadagnando quindi un'ora di sonno in più.
Leggi tutto: Cambio dell'ora ottobre 2025, quando e come spostare le lancette

(Adnkronos) - Il prossimo 23 ottobre, a Villa Miani a Roma, torna il Global Welfare Summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare. La giornata riunirà istituzioni, imprese, fondi pensione e sanitari, esperti e attori del territorio per offrire una visione integrata del welfare italiano, analizzandone il ruolo nell’ambito delle politiche industriali e del lavoro, della sostenibilità sociale, dell’educazione al welfare e dei processi di innovazione in corso.
Il summit rappresenta un momento di confronto strategico sui principali ambiti del welfare, con l’obiettivo di delineare scenari concreti e modelli di intervento integrati per imprese e istituzioni, grazie al contributo dell’Osservatorio Italian Welfare, partner tecnico dell’evento.
Attraverso sessioni plenarie, interventi e workshop tematici, la giornata offrirà un dibattito a più voci per comprendere le sfide e le opportunità di un sistema di welfare capace di rispondere ai nuovi bisogni sociali e produttivi del Paese. Durante l’evento si terrà inoltre la cerimonia di premiazione Global Welfare e Social Impact-Welfare Tech, dedicate alle eccellenze del welfare aziendale, contrattuale e territoriale e alle imprese che si distinguono per soluzioni di welfare innovative e ad alto impatto sociale.

(Adnkronos) - Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Sono questi i convocati del capitano dell'Italia Filippo Volandri per le Finals di Coppa Davis in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre. "Con i nostri ragazzi azzurri abbiamo costruito i successi del recente passato sullo spirito di squadra e sulla fiducia reciproca dice Volandri-. Una fiducia che si basa sul lavoro e sulla disponibilità costante di ognuno di loro verso gli altri. Per questo siamo convinti che il gruppo si ritroverà a Bologna con una motivazione ancora più forte verso il raggiungimento di un obiettivo storico da regalare al collettivo e ai nostri tifosi". "Dovremo superare avversari insidiosi a partire dall'Austria, ma ho la fortuna di poter contare su un'ampia rosa di giocatori che ci permetterà di affrontare l’impegno con la massima convinzione".
Volandri ha poi aggiunto: "Jannik Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra. Nel frattempo, posso contare su un gruppo pronto a lottare e a dare tutto per la maglia azzurra. A Bologna, sarà ancora una volta un'entusiasmante avventura, conosco il valore di questi ragazzi e sono sicuro che il futuro ci regalerà nuove grandi soddisfazioni".
Leggi tutto: Coppa Davis, non c'è Sinner ma torna Berrettini: i convocati di Volandri per le Finals

(Adnkronos) - Nancy Brilly e Selvaggia Lucarelli, nuova puntata. Il rapporto teso tra la concorrente di Ballando con le stelle e la giurata approda dalla tv ai social. La 'miccia' dell'ultimo scontro a distanza sono le parole dell'attrice durante la puntata di 'Da noi a ruota libera' in onda ieri. "In giuria ci sono dei bulli", ha detto la concorrente riferendosi in maniera esplicita a Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto.
"Fermo restando che stiamo parlando di cazzate, volevo dire a Nancy Brilli che da due settimane fa il giro delle tv a lagnarsi perché i giurati 'vanno sul personale', che nessuno è mai andato sul personale, ma al massimo si è detto che non balla bene e alibi non ne esistono", scrive oggi Lucarelli. "Lei in compenso continua a fare storie e ospitate dandoci (soprattutto a me) dei bulli, degli scorbutici, incompetenti, postando storie della sua amica che scrive che mi prenderebbe a cazzotti se mi incontrasse. Roba che se lo facessi io sarei al 41 bis", aggiunge.
"Nancy, serena. Ti dirò 'ok' come sabato scorso e la settimana prima ancora (in cui neppure sono stata interpellata sul tuo ballo), così ballerai più serena e vincerai senz'altro Ballando con le stelle!", afferma ancora. Un follower riferisce a Lucarelli di dichiarazioni che Brilli avrebbe rilasciato a Domenica In: anche il figlio dell'attrice avrebbe manifestato l'intenzione di parlare con la giurata. "Io in settimana non parlo di lei perché c'è poco da dire, ma comunque qualcuno le spieghi che è Ballando, non Suburra", chiosa Lucarelli.
Nancy Brilli puntualizza a stretto giro: "Ero dalla Fialdini e nessuno ha minacciato nessuno. Alcune persone ritengono di poter dire qualsiasi cosa e pretenderebbero che nessuno ribattesse. Interessante", scrive. A chi la invita a prendere tutto con leggerezza, l'attrice risponde: "Cuore leggerissimo, infatti. E' tutto un gioco e ognuno ha il suo ruolo". Non è meglio ignorare Selvaggia Lucarelli? "Da ora sì".
Leggi tutto: Ballando con le stelle, duello Lucarelli-Brilli si sposta sui social

(Adnkronos) - Jannik Sinner non giocherà le Finals di Coppa Davis, in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre. Lo annuncia il Capitano azzurro di Davis Filippo Volandri: "Jannik Sinner non ha dato la sua disponibilità per il 2025 - spiega il 44enne livornese a Supertennis -. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra". Quella dell'azzurro non è comunque una decisione definitiva, visto che capitan Volandri ha la possibilità di cambiare fino a 3 giocatori della rosa e le convocazioni definitive verranno annunciate solo il 18 novembre, una settimana prima dell’inizio del torneo. Al momento, in lista ci sono Berrettini, Bolelli, Cobolli, Musetti e Vavassori.
"Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano". Così il presidente della Fitp Angelo Binaghi in merito alla rinuncia di Jannik Sinner a partecipare alle Finals di Coppa Davis in programma a Bologna dal 18 al 23 novembre.
"La Coppa Davis rappresenta per lui – e per tutti noi – un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre -aggiunge Binaghi a Supertennis-. Allo stesso tempo, voglio sottolineare la grande fiducia che riponiamo nel gruppo guidato da Filippo Volandri: una squadra solida, unita, capace di trasformare ogni difficoltà in un’ulteriore spinta. I nostri ragazzi hanno già dimostrato di poter raggiungere traguardi straordinari insieme, e sono convinto che anche questa volta sapranno onorare al meglio i colori dell’Italia".
Leggi tutto: Sinner, niente Finals di Coppa Davis (per ora). Binaghi: "Rispettiamo la sua decisione"

(Adnkronos) - Si è conclusa ieri l’undicesima edizione di StatisticAll, il Festival della Statistica e della Demografia promosso dall’Istituto Nazionale di Statistica - Istat, dalla Società Italiana di Statistica - Sis e dalla Società Statistica Corrado Gini, con il patrocinio della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, della Regione Veneto, della Città di Treviso e della Ferpi - Federazione Relazioni Pubbliche Italiana. Dal 16 al 19 ottobre la rassegna, unica al mondo per le sue caratteristiche, ha trasformato Treviso in un laboratorio diffuso di analisi e confronto sui temi più urgenti del nostro tempo, registrando numeri significativi: oltre 2.000 presenze tra curiosi, appassionati ed esperti, un migliaio di bambini e ragazzi coinvolti, 4.000 spettatori in diretta streaming, oltre 10.000 visualizzazioni e centinaia di interazioni sui canali social.
Cuore tematico del festival è stato “Il fattore umano. Lavoro, società, intelligenze artificiali: la rivoluzione dei dati”, un filo conduttore che ha guidato oltre 100 relatori impegnati in più di 100 appuntamenti tra talk, laboratori, Caffè e Spritz Statistici, spettacoli e incontri istituzionali distribuiti nei luoghi simbolo della città: Piazza dei Signori, Loggia dei Cavalieri, Teatro Mario Del Monaco, Campus Treviso di Ca’ Foscari, l’Istituto Tecnico Economico Riccati-Luzzatti e la Biblioteca BRaT.
Questa edizione ha scelto di dare centralità alle giovani generazioni e ha toccato, tra gli altri, questioni cruciali come le trasformazioni del mercato del lavoro, la sostenibilità dei sistemi di welfare o l’impatto dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale. Sul palco ospiti d’eccezione da studiosi, tra economisti, sociologi, giornalisti, rappresentanti delle istituzioni e del mondo produttivo, momenti scientifici ed eventi serali di alto profilo in grado di coniugare cultura e intrattenimento, e moltissime attività per ragazzi e bambini. Non a caso anche questa edizione ha visto una forte partecipazione dei giovani, segnale di un’eredità culturale in costruzione, fondata sul valore della conoscenza. StatisticAll ha confermato, quindi, la sua tradizione di luogo aperto di dialogo tra ricerca, istituzioni e cittadini, dove i dati non sono numeri astratti, ma strumenti che raccontano la società e orientano le decisioni. Risultato questo reso possibile dalla professionalità della task force, dai volontari, dagli animatori dei laboratori per bambini e studenti, dai media partner e dai patrocini, sponsor, partner e collaborazioni, che anno dopo anno hanno creduto nel progetto.
Leggi tutto: Treviso capitale dei dati per 4 giorni, successo per XI edizione di StatisticAll

(Adnkronos) - Jannik Sinner torna in campo. Dopo il ricco successo nel Six Kings Slam, torneo con cui si è assicurato 6 milioni di dollari, l'azzurro debutta a Vienna contro il tedesco Daniel Altmaier, numero 51 del mondo, affrontato poche settimane fa nel primo turno del Masters 1000 di Shanghai. Ecco orario, precedenti e dove vedere l'esordio di Jannik nell'Atp 500 di Vienna.
Jannik Sinner debutterà a Vienna martedì 21 ottobre nei sedicesimi di finale del torneo. L'orario del match è ancora da definire. Sono tre i precedenti tra Sinner e Altmaier: l'azzurro al momento è avanti 2-1.
Sinner-Altmaier, come tutti i match dell'Atp 500 di Vienna, sarà trasmesso in esclusiva su Sky. Le sfide saranno visibili sui canali Sky Sport Uno, Sky Sport Tennis, Sky Sport Arena. Il torneo sarà disponibile anche in streaming su Now Tv e su Sky Go.
Leggi tutto: Sinner-Altmaier: data, orario e dove vedere il debutto di Jannik a Vienna

(Adnkronos) - La Calabria, e il suo patrimonio olivicolo, non possono più considerarsi 'zona franca' dalla xylella. E' l'allarme che lancia Cia Calabria sottolineando che "47 ulivi infetti individuati a Cagnano Varano, nel Gargano, rappresentano un punto di svolta negativo nella diffusione della Xylella fastidiosa. La malattia, che ha colpito duramente il Salento dal 2013, dimostra di non arrestarsi: le condizioni climatiche favorevoli e la mobilità degli insetti vettori suggeriscono che la Calabria non può più considerarsi 'zona franca'. Anche la Basilicata, con la presenza di sottospecie del batterio in prossimità dei confini pugliesi, mostra come l’infezione possa penetrare da settori contigui, aumentando il rischio per i territori olivicoli calabresi", sottolinea l'organizzazione agricola.
E per Cia Calabria non c'è più tempo da perdere: "il mondo agricolo calabrese, le istituzioni regionali e centrali e le strutture tecniche devono stabilire un programma di prevenzione attiva che anticipi l’epidemia, anziché rincorrerla. Serve nomina di un Commissario straordinario nazionale dotato di poteri semplificati e risorse dedicate, capace di coordinare le misure su scala nazionale e regionale. È imprescindibile che la Regione Calabria, attraverso gli assessorati competenti, istituisca un piano regionale d’emergenza, con protocolli sanitari aggiornabili e tempestivi. Occorre inoltre che il Governo centrale riconosca alla Calabria lo status di regione 'a rischio elevato' e attivi fondi straordinari di sorveglianza, ricerca e compensazione in caso di danni. Il dialogo con l’Unione Europea deve tradursi in finanziamenti aggiuntivi per la regione che sarà bersaglio imminente del batterio", continua Cia.
La Calabria, ricorda Cia, vanta una delle più antiche e raffinate tradizioni olivicole italiane, dove cultivar come la Carolea, la Roggianella o la Ciciarello costituiscono non solo una risorsa economica, ma anche culturale e paesaggistica. "Questa eredità la rende essenziale e al tempo stesso vulnerabile. Le mappe di rischio agronomico mostrano che molte aree della regione – in particolare le fasce collinari e le zone costiere con clima mite – sono compatibili con la sopravvivenza e la diffusione del batterio. È un dato che non lascia spazio all’improvvisazione: ogni azione deve partire ora, con decisione e coerenza", spiegano da Cia Calabria.
Secondo gli esperti dell'organizzazione agricola "dal fronte sperimentale e dai territori pugliesi emergono indicazioni che in Calabria dovrebbero diventare prassi consolidate. Il monitoraggio continuo, con controlli mirati e analisi fitosanitarie su piante sospette, è la prima barriera efficace. Qualora si individuino piante infette, l’azione tempestiva di eradicazione e l’istituzione di zone tamponi circostanti possono impedire che il batterio si diffonda. Contemporaneamente, intervenire sui vettori, in particolare la Philaenus spumarius, la 'sputacchina', con interventi agronomici (lavorazioni leggere superficiali, diserbo programmato) e trattamenti mirati è fondamentale per ridurre la pressione infettiva".
Secondo Cia Calabria "un altro pilastro è la gestione del verde spontaneo e delle piante ospiti. Terreni incolti, bordi di strade, fossi e aree non curate offrono habitat ideali per il vettore; mantenerli puliti e ben gestiti è un impegno che deve riguardare non solo gli agricoltori, ma anche le amministrazioni locali e gli enti territoriali. In questo senso, la prevenzione è una responsabilità collettiva", sottolinea ancora l'organizzazione.
E per Cia in un contesto di rischio crescente, i vivai che operano con materiali certificati e sani diventano un presidio fondamentale. Abbiamo vivai anche in Calabria che storicamente rappresentano un punto di riferimento importante per gli agricoltori: producono piante certificate, garantiscono qualità genetica e fitosanitaria e sono impegnati da generazioni nell’evoluzione tecnica del vivaismo. Per Maria Grazia Milone, presidente di Cia Agricoltori Italiani Calabria Centro, “la qualità è lo strumento per superare le difficoltà e vincere le sfide insieme. Il vivaio è punto di partenza della filiera produttiva agroalimentare, per cui per ottenere produzioni di qualità è necessario partire da piante di qualità. Per piante di qualità intendo piante certificate, cioè sane e certe dal punto di vista genetico. Queste sono garanzie necessarie che un imprenditore agricolo deve avere per fare un impianto remunerativo, che duri nel tempo, che abbia bisogno di minori input e che produca di più e meglio", sottolinea.
Ma per Cia Calabria "un ruolo strategico in questa sfida è affidato al servizio fitosanitario regionale, il quale con un attento e capillare monitoraggio potrebbe scongiurare la presenza del batterio e/o tempestivamente individuare ed eradicare un primo focolaio. Per fare questo, però, è necessario che al Servizio fitosanitario regionale, da anni sottodimensionato, venga riconosciuto il ruolo che ricopre e le diverse funzioni che svolge. È necessario che questo comparto venga potenziato: avere un numero maggiore di ispettori, maggiori risorse e un dirigente dedicato", sottolinea l'associazione.
La lotta alla Xylella non può essere delegata solo agli agronomi e agli agricoltori: serve una mobilitazione istituzionale forte, secondo Cia per la quale "la Calabria ha oggi l’occasione, forse l’ultima, per mobilitarsi prima che l’infezione varchi i suoi confini, ammesso che non lo abbia già fatto, visto che finora non sono stati fatti controlli sufficienti per asserire questo con sicurezza. Il comparto olivicolo regionale, la cui crescita negli ultimi decenni è stata costante, rischia di subire danni irreparabili. L’avvento del batterio e il diffondersi della malattia impatterebbero sulla tradizione, la bellezza del panorama e sull’economia che si basa in modo consistente sull’olivicoltura", lancia l'allrme l'associazione.
Per il presidente regionale di Cia Calabria Nicodemo Podella "se il meccanismo di difesa è messo in moto oggi, con responsabilità e visione collettiva, si può sperare di evitare che la Xylella tenga il destino della Calabria nelle sue spire. La chiamata è alle istituzioni, agli agricoltori, alle filiere, e alla stessa società civile affinché, insieme, costruiscano una barriera di prevenzione che salvi il nostro patrimonio verde dalle ombre di un batterio implacabile.
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